MODELLISTICA DELLA QUALITÀ DELL'ARIA NELL'AREA METROPOLITANA TORINESE
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1 MODELLISTICA DELLA QUALITÀ DELL'ARIA NELL'AREA METROPOLITANA TORINESE Alessandro Bertello Rossella Prandi
2 Sommario 1. Finalità dello studio 2. Aggiornamento inventario delle emissioni 3. Gli scenari emissivi 4. Risultati 5. Conclusioni Si ringrazia:
3 Finalità dello studio Il presente studio si propone di utilizzare le informazioni più dettagliate e gli strumenti modellistici più avanzati di cui siamo in possesso per supportare una corretta gestione della qualità dell aria sul nostro territorio. AGGIORNAMENTO SU SCALA LOCALE DELL INVENTARIO DELLE EMISSIONI sorgenti puntuali (principali aziende); sorgenti lineari (grafo stradale); condizionamento edifici (estensione area del teleriscaldamento). ANALISI DI SCENARIO Ricostruzione di uno scenario base (anno di riferimento) 2008 Scenario traffico BAU (Business As Usual) 2015 Scenario Energetico Industriale 2015 Scenario Torino in movimento (MOV) 2015 Valutare gli effetti delle politiche adottate a livello locale Quantificare la distanza dal raggiungimento del limite Verificare l effetto di misure auspicabili e attese
4 L area interessata AGGLOMERATO TORINESE 1. Beinasco 2. Borgaro T.se 3. Collegno 4. Grugliasco 5. Moncalieri 6. Nichelino 7. Orbassano 8. Rivoli 9. San Mauro T.se 10.Settimo T.se 11. Torino 12.Venaria Reale
5 Aggiornamento inventario emissioni La prima attività svolta ha riguardato l aggiornamento e l approfondimento delle informazioni dell inventario delle emissioni in atmosfera (anno 2008) predisposto da Regione Piemonte su tre ambiti particolari: 1. sorgenti puntuali (principali aziende); 2. sorgenti lineari (grafo stradale); 3. condizionamento edifici (estensione area del teleriscaldamento).
6 Sorgenti puntuali (AIA) Verificati i dati degli impianti già presenti nell inventario regionale Inserite nuove sorgenti con emissioni annue significative. In particolare si sono verificati: l operatività dell attività produttiva (al 2008); i flussi emissivi attraverso la definizione di fattori di emissione specifici; le caratteristiche fisiche dei camini (altezza e diametro) e delle emissioni (velocità e temperatura). Tale attività è stata realizzata con l ottica di ottimizzare le simulazioni modellistiche anche attraverso la definizione di camini virtuali ; la possibilità di definire profili di modulazione temporale di attività, almeno su base mensile.
7 Sorgenti lineari (5T) Nell agglomerato stima diretta delle emissioni a partire dai flussi sugli archi del grafo 5T Inventario Regionale all esterno dell area metropolitana Approfondito lavoro per assegnare le emissioni ad ogni arco e modulazioni temporali proprie della tipologia di strada
8 Sorgenti lineari (5T) Definita un opportuna modulazione temporale per tipologia di strada Emissioni del TPL (Bus Urbani di GTT) trattate singolarmente Emissioni diffuse urbane per compensare le emissioni di CO2 attribuite da IREA (spazializzate con layer cartografico)
9 Condizionamento edifici (PdT) È stata verificata la volumetria degli edifici serviti dal sistema di teleriscaldamento Le aree servite sono state georiferite e conseguentemente è stato possibile attribuire le emissioni prodotte dai sistemi di condizionamento agli edifici presenti nelle aree non allacciate alla rete. Le centrali di produzione del calore sono state aggiornate per quanto riguarda la stima emissiva e sono state tutte trattate come sorgenti puntuali.
10 Scenari: Base 2008 Tutte le attività fino ad ora descritte hanno consentito: un incremento dell accuratezza della stima delle emissioni una loro migliore descrizione spaziale. una loro migliore descrizione temporale. Il confronto fra l output modellistico e i dati rilevati dalle centraline è risultato buono per tutti i parametri ad eccezione del PM10. Lo scostamento dei valori medi annuali è inferiore al 10% nella città di Torino e nei siti rurali, mentre risulta nell ordine al 20% per le centraline dei comuni metropolitani.
11 Scenari: Business as usual 2015 Simulare il beneficio atteso a seguito del miglioramento degli standard emissivi dei veicoli. 1. I flussi veicolari nell area metropolitana mantenuti ai livelli del 2008, considerando le più recenti previsioni di ripresa economica che stimano il raggiungimento nel 2015 dei livelli di PIL del Per ricostruire il parco circolante nell anno 2015 è stato stimato il tasso di estinzione annuale dei veicoli in base alla loro età (studio dell ACI vetustà del parco veicolare nel 2007). 3. Le emissioni dovute alla circolazione dei mezzi GTT nello scenario 2015 sono state calcolate ipotizzando che non vari né l offerta di TPL in termini di km percorsi né la velocità media. 4. Nella flotta GTT si è assunto che al 2015 sia avvenuta la sostituzione di 112 bus Euro 0 con un numero equivalente di bus EEV ( sostituzione operativa dal 2010).
12 Scenari: energetico industriale 2015 Simulare il beneficio atteso a seguito delle migliorie apportate al settore energetico industriale. 1. Estensione della rete di teleriscaldamento nell agglomerato torinese che porterà ad un totale di circa 80 milioni di metri cubi la volumetria allacciata nell area metropolitana. 2. Introduzione di nuove sorgenti puntuali (es.: TRM Gerbido, centrale IREN Torino Nord e Nord-Est) 3. Dismissione di impianti esistenti (es.: IREN Vallette,) 4. Riambientalizzazione di altre sorgenti puntuali nell ambito delle istruttorie AIA (es.: IREN Moncalieri, Fenice Mirafiori, AMIAT basse di stura ).
13 Scenari: Torino in movimento 2015 Mobilità sostenibile Scenario ipotetico del tipo what if? Mobilità Ciclabile Mobilità pedonale Mobility Management Auto elettrica Mobilità privata 5% su zone centrali Mobilità privata 7% Trasporto Pubblico 5 linee Sistema Ferroviario metropolitano Linea 1 metropolitana (Rivoli Nichelino) 2nda linea di metro (Orbassano Reb.) Ottimizzazione dei trasporti superficie Implementazione rete stradale e area sosta Flotta GTT Senza euro 0 Mobilità privata 21,4% (La linea 2 di metropolitana nel quadro dello sviluppo del Sistema di Trasporto Pubblico nell area metropolitana di Torino settembre 2009)
14 Simulazione della qualità dell aria METEO CHIMICA EMISSIONI
15 Catena modellistica
16 Meteo Anno 2008 Campi di vento e temperatura: VAQ08 Zonizzazione qualita'dell'aria Zone di Mantenimento Zone di Piano Zona di Piano di Agglomerato Condizioni al pm contorno e iniziali:vaq > 85 myy vaq2006 pm10 myy 2006
17 Emissioni Anno 2008 IREA 2007 Base dati su tutte le emissioni di inquinanti in atmosfera classificate per settore di attività (SNAP) Integrazione dal basso delle informazioni emissive (approccio BOTTOM-UP)
18 Emissioni Sorgenti puntuali DOVE? COME? t /y PM10 tot QUANTO? QUANDO?
19 Emissioni Sorgenti lineari DOVE? F S QUANTO? QUANDO?
20 Emissioni Riscaldamento residenziale DOVE? Superficie residenziale riscaldata - Superficie teleriscaldata
21 Emissioni Confronto IREA e aggiornamento Bottom-Up IREA BOTTOM-UP PM10 (t/a) NO x (t/a)
22 Anno 2008 Concentrazioni medie annuali NO 2 Obiettivo di qualità ex D. Lgs. 155/10: 30%
23 Anno 2008 Concentrazioni medie annuali PM10 Obiettivo di qualità ex D. Lgs. 155/10: 50%
24 Analisi di scenario Come sarà la qualità dell aria nel 2015? Ipotesi di possibili scenari emissivi + Meteorologia 2008 Abbiamo usato la modellistica per valutare l effetto delle modifiche alle emissioni locali a parità di condizioni meteorologiche.
25 Anno 2015 Scenario Business As Usual (BAU) NOx (t/a) Stessi flussi di traffico tra 2008 e BOTTOM-UP 2015 BAU Rinnovamento del parco circolante secondo curve ACI del PM10 (t/a) Leonidas Ntziachristos (LAT-Laboratory of Applied Thermodynamics, Thessaloniki, GR)
26 Anno 2015 Scenario Industriale Energetico (TLR/AIA) NOx (t/a) BOTTOM-UP 2015 BAU 2015TLR PM10 (t/a) BOTTOM-UP 2015 BAU 2015TLR
27 Anno 2015 Scenario Torino in movimento (MOV) GTT Politiche di mobility management (car pooling e car sharing, ticket transport, ecc.) Auto elettrica NOx (t/a) 4000 Mobilità ciclabile e pedonale BOTTOM-UP 2015 BAU 2015TLR 2015MOV 2500 PM10 (t/a) BOTTOM-UP 2015 BAU 2015TLR 2015MOV
28 Emissioni Riduzioni percentuali al 2015
29 Anno 2015 Riduzioni assolute NO 2
30 Anno 2015 Riduzioni percentuali NO 2
31 Anno 2015 Riduzioni percentuali PM10
32 Conclusioni L innovazione tecnologica non è sufficiente nel medio termine a risolvere il problema della qualità dell aria! La penetrazione degli standard EURO 4 e 5 diesel non comporta la riduzione nelle emissioni che ci si era attesi. L insieme delle misure attuate sui comparti industriali e energetici (estensione TLR, rinnovi AIA) fornisce benefici apprezzabili sulla qualità dell aria. Risultati più consistenti si ottengono a fronte di misure ambiziose che incentivino la diversione modale privato/pubblico. Per rientrare nei limiti su tutto il territorio, è però necessario ipotizzare misure ambiziose che coinvolgano anche gli altri comparti emissivi.
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