COMUNE di VANZAGO. Settore Tecnico ZANZARE INTERVENTI 2011 PER CONTRASTARE LA DIFFUSIONE COSA FA IL COMUNE COSA PUOI FARE TU

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1 COMUNE di VANZAGO Settore Tecnico ZANZARE INTERVENTI 2011 PER CONTRASTARE LA DIFFUSIONE COSA FA IL COMUNE COSA PUOI FARE TU

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3 Anche se nel nostro Paese e in Lombardia le zanzare non costituiscono un vettore di agenti infettivi, quando sono presenti in quantità elevata sono fonte di nocività e disagio. Gli ambienti urbani offrono moltissimi luoghi idonei allo sviluppo delle larve come le caditoie stradali, le piccole raccolte d acqua, le grondaie ostruite dei tetti o i recipienti da irrigazione accumulati negli orti. Le zanzare trovano altrettanto facilmente luoghi riparati in cui trascorrere l inverno, quali sotterranei e cantine, da dove possono prontamente rientrare in attività non appena aumentano le temperature. A complicare i già difficili rapporti di convivenza con le zanzare, recentemente si è aggiunta una specie ancora più fastidiosa, la cosiddetta zanzara tigre giunta in Italia settentrionale nel 1990 e rinvenuta nel territorio della A.S.L. Provincia di Milano 1, a cui appartiene Vanzago, nel Il Regolamento Locale di Igiene vigente prevede che tutti gli interventi di disinfestazione siano effettuati a cura e spese dei proprietari degli edifici e dei terreni in cui hanno luogo, o di chi ha l effettiva disponibilità. Gli interventi su beni demaniali (strade, fognatura, ecc.) sono a carico della Pubblica Amministrazione. La presenza delle zanzare nell ambiente urbano è praticamente inevitabile, tuttavia si possono attuare interventi e strategie di vario tipo che permettano di ridurre la densità di questi insetti a livello di tollerabilità. In questo opuscolo abbiamo voluto inserire informazioni circa la campagna di contrasto alla diffusione delle zanzare che si sta attuando con incarico conferito alla ASL (Azienda Sanitaria Locale Provincia di Milano 1) ed al tempo stesso fornire informazioni su quanto ognuno di noi può fare per contribuire a contenere tale fenomeno. Un apposita ordinanza è stata emanata nel 2005 ed è tuttora vigente: i suoi contenuti sono riportati in questa pubblicazione. Il Settore Tecnico è a disposizione per eventuali segnalazioni e/o chiarimenti che si possono richiedere telefonando allo 02/ sig.ra Bottini Roberto Nava Sindaco 15 maggio 2011

4 COSA STA FACENDO L AMMINISTRAZIONE COMUNALE Per ottenere la riduzione delle zanzare, dopo una prima campagna sperimentale attuata nel settembre 2004 e le successive degli anni 2005, 2006, , 2009 e 2010 si è programmata la campagna d interventi di disinfestazione da zanzare 2011 su due diversi fronti: Il primo per contrastare i focolai di riproduzione delle larve che si trovano nelle pertinenze pubbliche, quali tombini e caditoie stradali con 5 interventi previsti da aprile a settembre. Ad oggi sono stati eseguiti due interventi. Il primo nel mese di aprile e l altro a maggio. Il secondo per contrastare la diffusione delle zanzare adulte con 6 interventi serali programmati a partire dalle ore nelle seguenti date, salvo condizioni climatiche avverse: Giovedì 19 maggio Giovedì 09 giugno Giovedì 30 giugno Giovedì 21 luglio Giovedì 25 agosto Giovedì 08 settembre Gli interventi saranno eseguiti sul verde pubblico con l utilizzo di prodotti naturali a base di piretro o piretroidi senza solventi e di nebulizzatori supersilenziati con gittata di 25 / 30 metri lineari a cura di personale qualificato della A.S.L. Azienda Sanitaria Locale Provincia di Milano 1 nelle seguenti aree: Parco Gattinoni di via Garibaldi Croce Magistrelli Area verde scuole di via Croce Area gioco via Quasimodo Area verde di Palazzo Calderara Campo Sportivo di via del Lazzaretto via Pregnana Piazza della Chiesa e viale d accesso Piazzetta Oasi di Pace Area verde via Grandi angolo via Garibaldi Area verde via Grandi Area verde via S. Carlo Area verde via Assisi Area gioco via Ferrario angolo Monasterolo Area gioco via Ferrario angolo Arsiero Parco via Monasterolo Area gioco via Morante Piazza della Libertà Piazza A. Frank Piazza Mercato Area gioco via Della Filanda Via della Filanda zona Biblioteca Area verde di via Cantoniera via Madre Teresa di Calcutta Piazza dei Gelsi Area verde Centro Civico di via Roma Area verde di Leonardo da Vinci Cimitero Mantegazza e Viale Rimembranze Cimitero Vanzago e Viale Rimembranze Il costo complessivo degli interventi ammonta a ,00.

5 COSA CHIEDIAMO DI FARE AI CITTADINI ED AGLI AMMINISTRATORI DEI CONDOMINI Al tempo stesso però è necessaria l eliminazione dei microfocolai che ricadono nelle proprietà private, quali giardini e fognature condominiali. Particolare importanza ha la rimozione di tutte le piccole riserve di acqua che si possono formare in prossimità delle abitazioni e la copertura di eventuali serbatoi di acqua destinati all irrigazione. Un ideale piano di lotta deve quindi coinvolgere tutti i cittadini, per le caratteristiche dell insetto di colonizzare anche microfocolai domestici. Proprio in questa direzione il Sindaco ha provveduto nel 2005 ad emettere un ordinanza, tutt ora vigente, che contiene anche un invito a tutta la cittadinanza e agli Amministratori degli stabili all osservanza di norme igienico - sanitarie quali: evitare nelle aree vicine alle abitazioni (terrazzi, giardini, orti, ecc.) la formazione di raccolta d acqua eliminando ogni potenziale contenitore per lo sviluppo larvale (es. secchi, bacinelle, bidoni, barattoli, manufatti edilizi, rifiuti, ecc.); evitare sempre la formazione di raccolte d acqua in luoghi poco accessibili o nascosti (sotterranei, cantine, intercapedini); pulire periodicamente le grondaie per favorire il deflusso delle acque piovane ed evitare così eventuali ristagni; non lasciare nei contenitori di irrigazione acqua per più di 5-6 giorni e comunque ricoprire con stuoie rigide, di plastica o reti zanzariere vasche, bidoni e fusti per impedire che gli adulti depongano le uova; evitare la formazione di pozze e ristagni d acqua nel proprio orto e/o giardino; svuotare contenitori di uso comune come sottovasi di piante, piccoli abbeveratoi di animali domestici, annaffiatoi, ecc.; effettuare tale operazione dopo l annaffiatura o a seguito di temporali estivi (almeno ogni 5-7 giorni) per evitare lo sviluppo delle larve; ispezionare le caditoie per la raccolta di acqua piovana e, se hanno acqua stagnante, pulirle e svuotarle periodicamente; non abbandonare nell ambiente contenitori che si possono riempire di acqua piovana; mantenere puliti e rasati i prati ed i giardini eliminando le sterpaglie;

6 controllare e sostituire frequentemente l acqua nei contenitori dei fiori nei cimiteri; nel caso di utilizzo di fiori di plastica, usare della sabbia o dei sassi per appesantire il vaso e non l acqua; introdurre nei vasi portafiori presenti nelle case o nei giardini piccoli filamenti di rame (10-20 gr per litro) che a contatto con l acqua si ossida divenendo tossico per le larve di zanzara; non lasciare copertoni all aperto perché, riempiendosi d acqua, costituiscono il luogo ideale per lo sviluppo delle zanzare, soprattutto della zanzara tigre; eliminare l acqua dagli evaporatori dei caloriferi (quando l impianto è spento) e dai condizionatori d aria. Lo stesso provvedimento del Sindaco ordina: ai proprietari e ai conduttori di terreni di mantenere le aree libere sgombre da vegetazione incolta e da rifiuti nonché di eliminare da tali aree ogni pozzanghera e/o ristagni d acqua in contenitori più o meno occasionali; ai proprietari di aree rurali di: eliminare recipienti e copertoni d auto non utilizzabili; ripristinare la pendenza e la sezione di fossati e canalette utilizzati per convogliare l acqua a scopo irriguo; rimuovere i detriti e la vegetazione incolta; sfalciare l erba della sponda di fossati e canalette perché non si creino ristagni; eliminare dai terreni pozzanghere e ristagni d acqua. ai possessori/detentori di insediamenti privati con fontane, vasche, laghetti e/o cisterne per la raccolta di acqua a cielo libero l introduzione di pesci larvivori o prodotti larvicidi; ai possessori/detentori di depositi/luoghi di stoccaggio di copertoni all aperto, luogo preferenziale per la deposizione di uova di zanzare tigre quando all interno vi è presenza di acqua di: svuotare completamente da eventuale contenuto d acqua ogni pneumatico;

7 disporre a piramide i copertoni con periodo di stoccaggio superiore ai quindici giorni, dopo averli completamente svuotati da eventuale acqua, e ricoprirli con telo impermeabile o con altro idoneo sistema in modo da impedire qualsiasi raccolta d acqua piovana; disinfestare entro sette giorni da ogni precipitazione atmosferica i copertoni privi di copertura; eliminare i copertoni fuori uso o comunque non più utilizzabili; questi potranno essere provvisoriamente stoccati, dopo essere stati svuotati da ogni contenuto d acqua, in locali da tenere chiusi o ricoperti con telo impermeabile o con altro sistema idoneo da impedire qualsiasi raccolta d acqua nel loro interno. Se tutti faranno la propria parte potremo raggiungere l obiettivo di un miglioramento delle condizioni di vita all aria aperta nel periodo estivo. Considerato quanto previsto dal Regolamento di Igiene, la ASL si attende che le Ditte di disinfestazione comunichino ed inviino al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica del Dipartimento di Prevenzione della ASL della Provincia di Milano 1 a mezzo fax al n. 0331/ , almeno 7 giorni prima di ogni intervento: il prodotto che si intende utilizzare (nome commerciale e percentuale di p.a.); l orario ed il luogo di intervento; la scheda tecnica e tossicologica e le modalità di impiego dello stesso; il nominativo del Responsabile Tecnico (come da circolare n. 10/78 della Regione Lombardia) indirizzo completo della Ditta (denominazione sociale, sede, telefono, fax, ecc.) Gli interventi di disinfestazione su insediamenti privati potranno essere attuati anche attraverso il personale Disinfettore dell ASL con oneri di esecuzione a carico dei proprietari degli immobili o dei terreni ovvero di coloro che ne hanno l effettiva disponibilità.

8 CONSIGLI UTILI PER I CITTADINI CHE INTENDONO PROVVEDERE, SENZA L AUSILIO DI UNA DITTA SPECIALIZZATA, ALLA LOTTA LARVICIDA ED ADULTICIDA CONTRO LE ZANZARE Due anche in questo caso sono le tipologie di intervento per ottenere un buon risultato: GLI INTERVENTI PER LA LOTTA LARVICIDA 1. Premessa Le raccolte d acqua stagnante già esistenti o che potrebbero formarsi in occasione di un temporale o anche a causa di un irrigazione di un giardino o di un orto, possono facilmente divenire focolai di riproduzione di zanzare. Quando è possibile si deve provvedere ad eliminare le condizioni che consentono la formazione di queste raccolte d acqua. I contenitori, anche di grandi dimensioni, spesso usati per conservare l acqua piovana da utilizzare per l irrigazione dovrebbero essere eliminati o almeno costantemente protetti con reti a maglia fitta ed in materiale resistente. Anche la più diligente opera d eliminazione di acqua stagnante, non riesce però ad eliminare le raccolte di acqua stagnante che si formano nei pozzetti grigliati ove si raccoglie l acqua piovana e/o l acqua di lavaggio di cortili e piazzali. La lotta antilarvale va quindi eseguita in questi pozzetti grigliati. 2. I prodotti da usare Per il loro facile impiego si consiglia di far ricorso essenzialmente ad un larvicida chimico, a base di temephos, piriproxifen, triclorfon, fenitrothion, diflubenzoron, ecc. o ad un larvicida biologico a base di spore di Bacillus thuringiensis varietà israelensis, non pericoloso né per l uomo né per l ambiente. Il larvicida chimico deve essere acquistato nella comoda formulazione in compresse mentre il larvicida biologico è in vendita in compresse, tavolette o in forma liquida. 3. Come si tratta un pozzetto grigliato Prima di qualsiasi tipo di trattamento, chimico o biologico, è necessario ripulire il fondo del pozzetto, rimovendo fango e/o fogliame. Per ogni pozzetto si inserisce una compressa di larvicida chimico o una dose di larvicida biologico calcolata secondo le istruzioni riportate sull etichetta del prodotto. Il trattamento andrà ripetuto ogni giorni circa per l insetticida chimico ed ogni 5-7 giorni per l insetticida biologico, se nel frattempo non vi saranno stati temporali od arrivi nel pozzetto una quantità tale d acqua di lavaggio da rinnovare tutto il quantitativo esistente di acqua stagnante. In questi casi il trattamento andrà immediatamente ripetuto. Utilizzando il prodotto biologico si ricorda di non trattare i tombini privi di acqua e di conservare il prodotto in ambiente fresco, asciutto ed al riparo dalla luce. 4. Per quanto tempo si esegue la lotta larvicida E da proseguire senza interruzioni sino alla fine dell estate. 5. Cautele Leggere sempre attentamente l etichetta apposta sulla confezione del prodotto ed in caso di dubbio astenersi dal trattamento Indossare sempre guanti monouso per manipolare il prodotto larvicida

9 GLI INTERVENTI PER LA LOTTA ADULTICIDA 1. Il prodotto adulticida da usare Al fine di ridurre al minimo l impatto ambientale di tipo tossico prodotto dall insetticida, si raccomanda di scegliere prodotti commerciali specifici per zanzare ed autorizzati in ambiente aperto e sul verde a base di principi attivi con bassa tossicità e breve persistenza attiva nell ambiente. Queste caratteristiche sono possedute dai piretroidi, dal piretro e dalle piretrine che pertanto si consiglia di tenere presente nella scelta. 2. Apparecchiatura richiesta e modalità di distribuzione del prodotto insetticida Poiché il prodotto va nebulizzato nell ambiente da trattare, è necessario disporre almeno di una pompa a spalla, con ugello regolato per una fine nebulizzazione. Il trattamento deve essere eseguito tassativamente in assenza di vento, a prima mattina o nella tarda serata. 3. Bersaglio del trattamento Nelle ore indicate per il trattamento, le zanzare sono in volo in attesa dell ospite da pungere e pertanto il getto del liquido nebulizzato dovrà essere diretto dove si individui o si sospetti la presenza delle zanzare. Il trattamento potrà essere esteso a siepi, arbusti ed erba alta su cui le zanzare di regola si posano. Potrà essere utile trattare anche le superfici esterne delle pareti perimetrali delle abitazioni prospicienti le pertinenze scoperte (giardini, orti, corti, piazzali) fino ad un altezza da terra di circa 3 metri. 4. Cautele operative Leggere sempre attentamente l etichetta apposta sulla confezione del prodotto ed in caso di dubbio astenersi dal trattamento Durante la preparazione della soluzione, il riempimento della pompa a spalla e l esecuzione del trattamento, l operatore dovrà indossare una tuta monouso in tyvek o in cotone (da lavarsi separatamente), occhiali protettivi, una mascherina e guanti monouso. Qualora il prodotto, concentrato o diluito, bagnasse una superficie cutanea, anche coperta da indumenti, si dovrà provvedere a lavare con sollecitudine la parte usando acqua e sapone. Dopo il trattamento dovrà essere fatta una doccia. Evitare di sottoporre a trattamenti adulticidi le aree ove siano coltivati ortaggi e/o frutta. In caso di contaminazione anche accidentale di tali prodotti, si raccomanda di non consumarli prima di 3-5 giorni dopo la contaminazione, sottoponendoli prima ad un accurato lavaggio.

10 PER CHI NE VUOLE SAPERE ANCORA DI PIU : LE SPECIE DI ZANZARA MAGGIORMENTE PRESENTI IN PROVINCIA DI MILANO. Culex pipiens, meglio conosciuta come zanzara comune, presenta colorazione bruno chiaro con addome a bande chiare trasversali. E la specie largamente preponderante in pianura e punge dopo il tramonto e durante le ore notturne. Solo la femmina punge l uomo, effettuando il cosiddetto pasto di sangue necessario per la maturazione delle uova. La femmina depone le ovature di elementi che galleggiano sul pelo dell acqua, perciò sono dette a barchetta, di acque stagnanti come fossi, canali per l irrigazione, scoline, risaie ma anche tombini e contenitori abbandonati di vario tipo. Alle uova schiudono le larve che possono vivere anche in acqua sporca nutrendosi della sostanza organica in essa disciolta. In estate la durata dello sviluppo larvale è di pochi giorni in funzione della temperatura e quindi un intero ciclo è completato in breve tempo. Con l arrivo dell inverno, le zanzare adulte cercheranno di superare la stagione riparandosi all interno delle abitazioni, cantine, sotterranei, locali caldaia, ecc. Nei centri abitati i principali focolai di sviluppo sono costituiti dai tombini e dalle caditoie ma si possono trovare anche larve nelle fontane e nelle pozze di acqua stagnante che si formano durante il periodo estivo. Ochlerotatus caspius. Il corpo presenta una colorazione fulva con bande di scaglie chiare sull addome e sulle zampe. Colonizza tipicamente gli ambienti umidi naturali soggetti a cicli di allagamento seguiti da periodi di asciutta, ma si è anche adattata molto bene alle zone irrigue dove sfrutta l invaso artificiale di fossi, scoline e risaie. Ottima volatrice rispetto alle Culex, può compiere spostamenti attivi oltre i 10 Km dai luoghi di sfarfallamento. Attacca uomo e animali all aperto specialmente al crepuscolo ed al mattino, ma in giornate nuvolose o in zone ombreggiate, quando disturbata, aggredisce anche durante il giorno. Le punture che infligge possono essere molto dolorose. Culex modestus. Questa zanzarina, dalle dimensioni più ridotte rispetto a Culex pipiens ma simile per colorazione anche se più giallastra, è molto fastidiosa e soprattutto più insistente nella sua azione pungente. Attacca di giorno, in piena luce, verso le prime ore del pomeriggio e, data la sua insistenza, è molto difficile evitare le punture che sono, tra l altro, molto dolorose. Anche questa zanzara depone le uova sulla superficie dell acqua e la si ritrova molto facilmente nelle zone paludose con permanenza di acqua stagnante. Possibile vettore (non in Italia) di meningoencefaliti. Anopheles maculipennis. Gli adulti presentano grandi ali con aggregazioni di scaglie scure che formano delle macchie, da cui il nome. La femmina depone le uova in canali di bonifica, risaie, paludi ed altri corpi idrici stagnanti caratterizzati da acque pulite e fresche, ove si possono trovare alghe e vegetazione. Le larve, infatti, si cibano soprattutto di alghe. Responsabile della diffusione della terzana benigna fino agli anni 30 è, oggi, poco frequente per la scarsità di luoghi adatti allo sviluppo larvale e di ospiti graditi (bovini e suini). Aedes albopictus, comunemente detta Zanzara Tigre a causa dell aggressività nei confronti dell uomo, delle evidenti striature delle zampe e per l area di provenienza. E una zanzara di origine asiatica, potenziale vettore di numerosi arbovirus, segnalata in Italia agli inizi degli anni novanta (porto di Genova) in seguito al commercio internazionale di pneumatici usati, all interno dei quali venivano trasportate le uova quiescenti. Si tratta di una zanzara di medie dimensioni (leggermente più piccola della zanzara comune), caratterizzata per l intensa colorazione nera sulla quale spiccano evidenti le bande di un bianco medrepercaleo sul torace, l addome e le zampe. Nel nostro Paese la specie ha trovato condizioni climatiche e siti di sviluppo idonei e, negli anni successivi, ha progressivamente colonizzato aree sempre più estese, soprattutto nelle regioni settentrionali.

11 Attualmente la sua presenza è segnalata in diverse regioni italiane e in numerosissime città. Si tratta, infatti, di una zanzara tipicamente urbana, in grado di adattarsi perfettamente ai territori più massicciamente antropizzati. La specie colonizza zone ricche di vegetazione, caratterizzate da umidità elevata. Predilige luoghi freschi ed ombreggiati quali parchi, giardini ed aree verdi, dove le femmine trovano facilmente i luoghi idonei per la deposizione delle uova (interno della cavità di alberi). I suoi siti di sviluppo larvale non sono i bacini allagati e i corsi di acqua stagnante o a lento deflusso, come avviene per altre specie, quanto piuttosto i cosiddetti microfocolai: le caditoie stradali, ad esempio, e qualsiasi altra raccolta di acqua di ridotte dimensioni di plastica, metallo, vetro, ecc. (sottovasi di fiori, recipienti abbandonati, ecc.). E sufficiente un qualsiasi contenitore abbandonato all aperto e riempito con poca acqua piovana per consentire alle femmine di questa specie di deporre le loro uova e dar vita ad una nuova generazione di larve. Notoriamente, focolai di questo tipo sono assai frequenti nel tessuto urbano delle nostre città, in particolare nelle zone marginali e degradate. Le uova sono nere, molto piccole e sono in grado di resistere a lungo in periodi sfavorevoli, in assenza di acqua o anche a basse temperature. Dalle uova schiudono le larve che si sviluppano anche in piccole quantità di acqua, in luoghi bui o ombreggiati. L intero ciclo si completa in un periodo variabile da 7-10 giorni sino a qualche settimana, a secondo dell andamento climatico. La specie, scarsa volatrice, manifesta una particolare propensione a pungere l uomo, in particolare a livello degli arti inferiori, prevalentemente di giorno ed all aperto (raramente penetra nelle abitazioni). Le femmine vanno alla ricerca del pasto di sangue al mattino (di preferenza tra le 9 e le 11) e durante il pomeriggio (dalle 15 alle 17). Rispetto alla zanzara comune, l Aedes albopictus è particolarmente aggressiva ed è in grado di pungere rapidamente e più volte le persone. Le punture inducono la formazione di estesi ponfi, particolarmente dolorosi, dovuti ad una reazione cutanea più intensa di quella scatenata dalla zanzara comune. Ne deriva che, una volta diffusasi sul territorio, diviene ben presto la principale fonte di disagio per la popolazione residente, sovrapponendo la sua azione a quella delle altre specie endemiche. Gli insetti adulti si diffondono nelle aree limitrofe a quelle di nascita seguendo la direzione dei venti dominanti I rischi sanitari nelle zone di origine sono piuttosto seri: dengue, febbre gialla ed altri virus possono essere trasmessi all uomo dalla zanzara tigre. Fortunatamente gli agenti patogeni responsabili di gravi malattie non sono presenti nel nostro Paese e pertanto il rischio sanitario è attualmente legato alla possibilità di un introduzione accidentale in Italia dei patogeni. Ciò nonostante è necessario mantenere una stretta sorveglianza e cercare di evitare o almeno di contrastarne la diffusione. Nella provincia di Milano le prime segnalazioni di Ae. albopictus risalgono all anno 2000 ed attualmente è stata ritrovata dalla nostra A.S.L., in oltre 20 Comuni, tra cui Vanzago. E molto importante che avvistamenti sospetti, specie se accompagnati da punture nelle ore diurne, siano segnalati al Servizio Ambiente del Comune al fine di predisporre immediati sopralluoghi. Nel caso di ritrovamento di focolai larvali, occorre cercare nuove possibili sorgenti d infestazione nel raggio di poche centinaia di metri, tenuto conto della scarsa propensione di questa specie agli spostamenti attivi. Una volta scoperti i focolai larvali questi devono essere rimossi, se possibile o, attraverso una corretta e tempestiva attività di lotta, disinfestati coinvolgendo il più possibile anche i residenti.

12 REALIZZATO DA COMUNE DI VANZAGO LE INFORMAZIONI RIPORTATE IN QUESTO OPUSCOLO SONO STATE RICAVATE DALLA CIRCOLARE INVIATA AI SINDACI DALL ASL Azienda Sanitaria Locale della PROVINCIA DI MILANO N. 1 Dipartimento di Prevenzione Servizio di Igiene e Sanità Pubblica

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