PROGETTO Counseling Sportivo PREMESSA
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- Modesto Marchetti
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1 PROGETTO Counseling Sportivo PREMESSA Uno sport capace di promuovere tutti i valori della persona umana rappresenta un occasione di autentica promozione della grandezza e della dignità dell uomo, un terreno di autentica umanità, un luogo di serenità, in cui i giovani sono spronati ad apprendere i grandi valori della vita e a diffondere ovunque le grandi virtù che sono alla base di una degna convivialità umana, come la tolleranza, il rispetto della dignità umana, la pace e la fraternità. Ogni competizione dovrebbe realizzare ciò che lo sport deve essere: un intera valorizzazione del corpo, un sano spirito di competizione, un educazione ai valori della vita. Ogni sport dovrebbe divenire sempre più espressione del primato dell essere sull avere liberandosi da tutto ciò che gli impedisce di essere proposta positiva di solidarietà e di fraternità, di mutuo rispetto e di leale confronto tra gli uomini e le donne del nostro mondo. (Giovanni Paolo II, 8 maggio 2000) Lo sport rappresenta un occasione importante per la crescita dell essere umano. E praticato dalla maggior parte delle persone soprattutto in fasce di età sensibili e di transizione: infanzia, pubertà, adolescenza, giovinezza. Può insegnare a vivere, ad amare e ad arrendersi all errore. Insegna il valore del sacrificio come rinuncia a un fine immediato e a una ricompensa garantita. Insegna la tolleranza e il fair-play, il rispetto delle regole, la condivisione dell impegno e la subordinazione degli interessi personali a quelli collettivi. Dà l opportunità di conoscersi come persona, di prendersi la responsabilità delle proprie azioni, di rispettare il proprio corpo e il proprio essere così come quello degli altri. Sapersi fidare implica una corretta autostima, cioè fiducia in sé, nelle proprie capacità, nelle proprie competenze, nella sensibilità a discernere il giusto dall ingiusto: una tale fiducia è possibile ottenerla dallo sport, che allena alla vita perché consente di imparare a misurarsi con se stessi. Spetta agli educatori il compito di creare un contesto favorevole a questo tipo di sforzo. (Piantoni, 1999) E ancora: i giovani devono essere affidati a educatori capaci di far crescere contemporaneamente l atleta e l uomo. L uomo servirà all atleta quando dovrà superare momenti difficili. Servirà quando le prospettive agonistiche dovessero sfumare. Servirà quando, al declinare della carriera, occorrerà affrontare con dignità il momento dell uscita di scena. Servirà sempre, perché anche un grande campione resta comunque un uomo. (Piantoni, 1999)
2 Il Counseling Il Counseling professionale è una scelta di vita al servizio del processo di crescita della consapevolezza e dello sviluppo del potenziale personale. È una relazione di aiuto che, partendo dall analisi dei problemi della/delle persona/e, si propone di costruire una nuova visione di tali problemi e di attuare un piano d azione per realizzare le finalità desiderate. È una particolare modalità di intervento comunicativo, individuale o di gruppo, finalizzato ad affrontare le difficoltà emergenti in momenti critici dell esistenza, attraverso una relazione professionale di aiuto. È una forma di relazione di aiuto in cui una buona capacità di ascolto, un intervento empatico e altri comportamenti comunicativi strategici concorrono non tanto a creare dei cambiamenti, quanto a renderli possibili per chi chiede aiuto, rispettandone le richieste e stimolandone le risorse. Il Counselor sa dunque sostenere la persona stimolando la sua curiosità e il suo desiderio profondo di ricomporsi in quanto essere umano integro e co-creatore della propria realtà. Sa offrire uno spazio prezioso di ascolto e di riflessione in cui la persona impara a superare le difficoltà relative a un desiderio o ad una necessità di cambiamento, accettando con fiducia l inevitabilità della propria trasformazione e dei relativi mutamenti che questa comporta. Il Counselor sente la persona come individuo (in-diviso, non divisibile) accogliendolo così com è, in ogni sua manifestazione, sviluppando la capacità di riconoscere la sua appartenenza ad un sistema più grande e, da questo spazio di comprensione, aiutandolo. Non esiste un campo di attività specifico per il Counselor: può avvenire in ogni tipo di contesto, a livello individuale o di gruppo. In particolare, all interno di comunità, l intervento del Counselor è mirato da un lato a far emergere in modo consapevole nel singolo individuo il conflitto esistenziale o il disagio emotivo che ne compromettono un espressione piena e creativa, dall altro a inserirsi come elemento facilitante il dialogo tra la struttura e i suoi collaboratori. In caso di necessità più specifiche, che esulino dalle sue competenze, è in grado di indirizzare la persona verso un altra figura professionale più idonea; in nessun caso il Counselor è autorizzato a fare terapia. Il Counseling nelle organizzazioni L organizzazione in cui pochi guidano (pensano, sentono e si orientano) e tanti eseguono sta perdendo terreno a favore di un organizzazione in cui tutti sono coinvolti in un processo partecipativo a livelli diversi; ogni elemento di un sistema è attore co-protagonista dell evoluzione del gruppo e dell organizzazione. È la learning-organization, realtà dove il management è al servizio delle persone affinché possano svolgere al meglio il loro lavoro. In tali contesti diventa fondamentale disporre degli strumenti necessari a valorizzare l intelligenza collettiva dei gruppi; la loro evoluzione dipende in maniera diretta dal disporre di un intelligenza diffusa e non locale. All interno di una organizzazione così, il Counselor può trovarsi a gestire sessioni di lavoro one-to-one con i singoli così come gruppi appartenenti ad un area specifica della stessa organizzazione.
3 Il Counseling e il lavoro di Gruppo. Sperimentare e comprendere il senso di essere in relazione a più persone in uno stesso spazio fisico. I lavori in gruppo offrono un grande potenziale di opportunità grazie a chi li conduce, alle tecniche, alle metodologie, alla motivazione di ogni singolo partecipante, al gruppo stesso, in cui ogni esperienza può essere amplificata e ripetuta. Grazie alla propria esperienza diretta, si vivono la formazione e la trasformazione attraverso un esercizio o una dinamica, e molti apporti provengono anche dagli stimoli che altri partecipanti ci inviano attraverso il lavoro sui vari temi. Si tratta di una condizione straordinaria di apprendimento: il solo vedere, percepire, sentire ciò che accade ad un altro membro del gruppo attiva in noi una possibile risonanza. Siamo partecipi dello sviluppo del nostro compagno di viaggio, siamo accanto a lui in quello che vive. Comprendere la vita di gruppo diventa fondamentale per sperimentare l integrazione tra le diverse persone, la diversità di visioni, percezioni, modalità d azione e relazione. Comprendere come si muove un gruppo, sperimentandone la vita in pratica, ci permette di fare consapevolezza della bellezza e della varietà della relazione e da questo spazio è possibile intuire quali siano le attenzioni da porre per gestirlo in maniera efficace. Ogni reale performance di eccellenza parte dalla dimensione interiore di chi la propone. Il Counselor, facilitatore del gruppo, si occupa prevalentemente del processo e non del contenuto. Crea le condizioni affinché si generi un apprendimento a partire dalla valorizzazione delle risorse già presenti nelle persone e nel gruppo. Tendenzialmente, non introduce nuovi contenuti, non offre nuove risposte o lo fa in una modalità molto contenuta; al contrario, pone i partecipanti di fronte a domande significative che, grazie a un contesto riflessivo e di dialogo, generano apprendimento individuale e di gruppo, un apprendimento che nasce dall interno e che valorizza le conoscenze implicita e collettiva; la conoscenza implicita, in particolare, è quel tipo di sapere che, al contrario di quello esplicito, è difficilmente verbalizzabile e trasferibile ad altri. Se chiedo ad un atleta di descrivermi come riesce a riprodurre certi risultati o certi movimenti, semplicemente non lo saprà fare! In genere, non sappiamo descrivere l essenza profonda di comportamenti acquisiti mediante molta pratica. Il Counselor può aiutare le persone a riconoscere la propria conoscenza implicita con lo scopo di renderla fruibile agli altri. Come fa un gruppo eccellente ad essere eccellente? Il gruppo stesso non lo sa! Quale strana alchimia rende un gruppo affiatato? Talvolta, l apprendimento stimolato attraverso il processo di facilitazione tocca così profondamente i singoli partecipanti e il gruppo nel suo insieme da risultare letteralmente tras-formativo. Può generare un salto di consapevolezza che nasce da una ristrutturazione profonda delle proprie convinzioni, dovuta non a conoscenze acquisite da un autorità esterna, ma da un processo che muove dall interno di ciascuna persona e dall interno del gruppo stesso. Nel Counseling spesso il vero tema da trattare emerge dal gruppo stesso. Ed è un fattore a cui il Counselor stesso è indifferente. In tal senso il Counselor si sottrae volontariamente dalla tentazione di offrire interventi esperti di contenuto e lascia al gruppo la titolarità del tema e delle soluzioni con cui affrontare il tema.
4 PROGETTO Counseling Sportivo Alleniamo l emozione Valorizziamo il Gruppo che siamo SOGGETTI COINVOLTI DESTINATARI Atleti, Genitori, Team Dirigenti, Team Tecnico il Counselor Tirocinante (Lilli Z.) il Tutor (Tommaso T.) Tutti i soggetti coinvolti FINALITA PRINCIPALI CAMPI DI ESPERIENZA COINVOLTI e RELATIVI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA CONSAPEVOLEZZA Life skills: Offrire uno spazio di ascolto qualitativo Ottimizzare la qualità emotiva dei gruppi appartenenti alla società sportiva Far fluire al meglio le relazioni tra la società sportiva e i gruppi interagenti (genitori, singoli, ecc.) Consapevolezza di sé e dell altro consentire al team o a un singolo di valorizzare le proprie risorse e potenzialità (riflessivo pratico) supportare il gruppo di lavoro o il singolo nella creazione di uno spirito di coesione Migliorare le performance dei singoli, integrando il lavoro emotivo con l allenamento tecnico e atletico o con la competenza di ruolo nella società sportiva Aiutare la squadra a essere gruppo Generare coerenza nel piano di intenti dell organizzazione sportiva Lo spazio e l Ascolto l atleta può trovare una modalità esclusiva e dedicata per esprimere le sue eventuali difficoltà diverse da quelle tecniche e sportive a stare nel gruppo; scopre un canale comunicativo nuovo e facilitatore per esprimersi liberamente singolarmente anche fuori dal contesto del gruppo; il genitore ha a disposizione uno spazio dedicato per esprimere le proprie sensazioni, difficoltà, impressioni rispetto al suo ruolo nell interazione con la società sportiva. Durante l ascolto rispettoso c è più libertà e leggerezza nel raccontare le vicende personali, guadagnando fiducia per le reciproche aspettative e prospettive; incontra il contesto sportivo del/dei
5 proprio/propri figlio/figli sotto una veste nuova e diversa, dove sono privilegiate l accoglienza attenta e la disponibilità quali risorse comunicative da amplificare insieme; lo staff come per il singolo atleta ed il singolo genitore anche il singolo tecnico trova un contesto di disponibilità al contatto one-to-one, possibilità di confronto specifico su tematiche divergenti o di malessere. l esperienza nel Gruppo l atleta percepisce, nel contesto sportivo, una dimensione amplificata del proprio sé nel gruppo, da fare il calciatore a essere il calciatore ; allena, nella dimensione della squadra, le qualità emotive che lo portano ad essere parte di un gruppo; il tecnico sportivo migliora la percezione trasversale dell essere trainer, vivendo l esperienza del gruppo da diversi punti di vista, da cui possono emergere elementi nuovi o non considerati; coltiva le personali risorse di leader del gruppo, motivandosi e motivando la crescita e il benessere degli atleti come performer e come persone. il genitore in un flusso di gruppo, diverso dalla propria dinamica consueta, è accompagnato alla soluzione migliore per il gruppo, travalicando il limite soggettivo ed elevando la propria risorsa al servizio di tutti. TEMPI Spazio Ascolto: il progetto si sviluppa secondo un tempo settimanale. Vengono inizialmente messe a disposizione 2h/settimana (al bisogno previo contatto o appuntamento) con possibilità di estendere lo spazio orario a 3h/settimana. Lavori di Gruppo/squadre: è a discrezione del Tutor, concordando con il Tirocinante Counselor, stabilire la conversione di alcune delle ore di allenamento tecnico in ore di allenamento personale per la squadra e il rispettivo mister. L obiettivo è di lavorare con tutti i gruppi almeno 2 incontri ciascuno, compatibilmente con le esigenze
6 sportive e societarie. Lavori di Gruppo/diversi: è a discrezione del Tutor (eventualmente su richiesta dei gruppi stessi) creare un evento di lavoro di Counseling per gruppi diversi quali Staff, Tecnici, Genitori, ecc. L obiettivo è di incentivare la Learning Organization, dove l esperienza di apprendimento del gruppo è motivo di spinta e stimolo alla ripetizione della stessa esperienza da parte dii gruppi squadre. SPAZI STRUTTURAZIONE DEL PROGETTO PRINCIPALI METODOLOGIE e STRATEGIE UTILIZZATE Lo spazio per l ascolto è ricavato all interno delle strutture di segreteria/amministrazione dei vari impianti sportivi a disposizione della società. Lo spazio/setting per i lavori di gruppo può essere una struttura già utilizzata per scopi di riunione (sala comunale) o, se ritenuto opportuno dal Tirocinante Couselor, anche all aperto, presso le aree adiacenti a quelle di gioco o allenamento. FASE 1: presentazione progetto FASE 2: start up Spazio Ascolto FASE 3: start up Lavoro Gruppi FASE 4: feedback lavoro svolto Metodologie utilizzate: ascolto attività pratica esperienziale lavoro in piccolo gruppo (4-10 persone) lavoro in grande gruppo (squadre) learning-by-doing: apprendere a partire dall esperienza pratica del corpo e dalla propria conoscenza attuale conversazione collaborazione con esperti interni società sportiva Strategie utilizzate: giochi di squadra noti e rivisitati rappresentazioni grafiche singole (brevi) attività di inversione dei ruoli (narratore e ascoltatore, calciatore e allenatore, compagno 1 e compagno 2, ecc.) costellazioni familiari costellazioni creative elementi di comunicazione (sequenze sensoriali) MATERIALI Tutti i materiali necessari (solo per lavori di gruppo) sono personalmente scelti dal tirocinante Counselor. Comprendono in linea di massima: fogli di carta o cartoncino, penne, colori pastello, palloni da calcio, casacche colorate.
7 DOCUMENTAZIONE FEEDBACK foto di fasi dei lavori di gruppo relazione finale sul progetto svolto La verifica del progetto si basa sulle modalità con cui è stato realizzato e verrà condotto: si rifà prevalentemente al grado di partecipazione e coinvolgimento dimostrato dalle varie parti nel corso di questa esperienza si focalizza sull obiettivo di rendere il progetto permanente nel futuro si basa sull osservazione dei gruppi nelle attività proposte e avanzate e su quanto da loro prodotto e interiorizzato (da parte del Tutor e del Tirocinante Counselor).
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