IL DECAMERON Qui i dieci giovani trascorrono il tempo tra banchetti, canti, balli e giochi

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1 Lo scrittore si preoccupa di giustificare il proprio libro e afferma il proposito di voler giovare a coloro che sono afflitti da pene amorose dilettandoli con piacevoli racconti e dando loro utili consigli Il Decameron (1) Si delinea chiaramente così il pubblico a cui l opera è rivolta: le donne e più precisamente quelle che amano La cornice è legata alle novelle da un rapporto necessario anche perché documenta il clima di civiltà e di gusto da cui nascono e a cui si rivolgono le novelle Nel Proemio si delineano i motivi che domineranno nell intera opera La cornice : nell Introduzione alla I giornata la narrazione ha inizio con una lunga descrizione della peste che devasta Firenze, per trovare scampo alla quale i dieci giovani si rifugiano in campagna Scritto probabilmente tra il 1348 e il 1353 Proemio L autore racconta come, durante la peste che nel 1348 devasta Firenze, una brigata di sette fanciulle e tre giovani di elevata condizione sociale decida di cercare scampo dal contagio e dalla dissoluzione morale e sociale della vita cittadina ritirandosi in campagna È una raccolta di cento novelle IL DECAMERON Qui i dieci giovani trascorrono il tempo tra banchetti, canti, balli e giochi È più frequente che nel Decameron le novelle raccontino di vicende ambientate in una realtà storica determinata e ben riconoscibile piuttosto che in un tempo e in uno spazio imprecisato L esercizio del raccontare occupa dieci giorni, esclusi il venerdì e il sabato Per occupare piacevolmente le ore più calde del pomeriggio decidono di raccontare ogni giorno una novella ciascuno Da qui proviene il titolo dell opera, che in greco significa appunto di dieci giorni Nella prima e nella nona i narratori hanno un tema libero Quotidianamente viene eletto un re tra di loro a cui tocca fissare un tema per i narratori Ad uno di essi, Dioneo, è concesso di non rispettare il tema generale

2 È una forza che scaturisce dalla Natura Il Decameron (2) Anche l amore come la Fortuna è visto in una prospettiva tutta laica e terrena È una grande forza che muove l universo del Decameron L amore IL DECAMERON Uno dei temi centrali del Decameron è l industria, l umana iniziativa che sa superare le avversità opposte dalla fortuna e dagli uomini Boccaccio dedica al mondo dei mercanti, che è anche il suo ambiente sociale di provenienza, molta attenzione La realtà rappresentata: il mondo mercantile e la cortesia Essa è la risultante oggettiva di una serie multiforme e complessa di forze e di agenti, naturali e sociali La Fortuna Propria del nuovo mondo dei traffici e degli scambi è l idea che la realtà sia dominata da una forza capricciosa e imprevedibile qual è la Fortuna La Fortuna in Boccaccio è solo un complesso accidentale di forze, non più regolato da alcuna volontà superiore Quello che si potrebbe definire come il caso Accanto alla rappresentazione della realtà mercantile, vi è anche la nostalgia di un mondo cavalleresco, ispirato al valore della cortesia Boccaccio crede che la nuova realtà del denaro possa conservare il gusto della cortesia e del vivere splendido, della generosità e della magnanimità Ha grande rilievo la realtà del calcolo prudente, dello scambio vantaggioso, del maneggio accorto di denaro, dell accumulo di ricchezza Non vi è più traccia in Boccaccio dell aspra condanna religiosa dell avidità che era propria di Dante Egli guarda con compiacimento l abilità e l intraprendenza umana che si manifestano nella difesa e nell acquisto del denaro Egli sa vedere anche i limiti del mondo borghese e mercantile. L attaccamento esclusivo all interesse economico può generare una grettezza disumana e condurre gesti di estrema crudeltà

3 Essi sono una folla multiforme, appartenente ai più diversi ceti sociali e alle più varie aree geografiche, quindi, i loro personaggi sono multiformi Le voci dei personaggi Il Decameron (3) Vi sono mari, fiumi, boschi, strade, giardini, case Il mondo naturale è esplorato esaustivamente Nel Decameron vi è una molteplicità variatissima di presenze reali, di casi, situazioni, persone e oggetti Vi sono re, grandi feudatari, alto e basso clero, mercanti, banchieri, artigiani, intellettuali, artisti, plebe urbana, operai, servi, abitanti della campagna vi è anche una pluralità di voci, data la pluralità dei narratori I linguaggi degli attori delle vicende, che si esprimono di norma tramite il discorso diretto variano a seconda delle condizioni sociali, soprattutto degli argomenti IL DECAMERON La molteplicità del reale vi è nel Decameron una pluralità di registri stilistici La voce narrante Gli aspetti della narrazione I narratori sono spesso portavoce dell autore stesso Il discorso autoriale (cioè dell autore e dei narratori suoi delegati) è caratterizzato di norma da uno stile alto e sostenuto La molteplicità delle situazioni rappresentate si traduce in una grande varietà di tipologie narrative Periodi molto lunghi, costruiti con ampie architetture di subordinate, gerarchicamente disposte intorno alla principale La tecnica del discorso narrativo si incentra su un narratore eterodiegetico e onnisciente che, però, è molto sobrio negli interventi a commento della narrazione È un tipo di periodare che guarda intenzionalmente alla prosa latina

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