23. Le coniche nel piano euclideo.
|
|
- Ivo Di Giacomo
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 3. Le coniche nel piano euclideo. 3. Definizione. Una matrice C ad elementi reali quadrata C si dice ortogonale se C T = C. 3. Osservazione. Una matrice C ad elementi reali quadrata C è ortogonale se e solo se C T C= I. Dimostrazione. Se C è ortogonale allora C T C = C C = I. Viceversa, se C T C= I allora detc 0 e, quindi, C è invertibile. Si ha che C T = C T I = C T (CC ) = (C T C)C = IC = C. 3.3 Osservazione. Se a e b sono due numeri reali tali che a + b =, allora!α ( π, π] : a = cosα, b = sinα 3.4 Teorema. Una matrice C ad elementi reali quadrata di ordine è ortogonale se e solo se!θ ( π, π] : C = cosθ sinθ sinθ cosθ aut C = cosθ sinθ sinθ cosθ Si osservi che nel primo caso è detc = mentre nel secondo caso è detc =. Si osservi, inoltre, che cambiando il segno della seconda colonna di una matrice del primo tipo si ottiene una matrice del secondo tipo e viceversa. Dimostrazione. ( ) Si verifica subito che se C è una matrice del tipo C = cosθ sinθ sinθ cosθ aut C = cosθ sinθ sinθ cosθ allora in entrambe i casi si ha C T = C. Quindi, C è ortogonale. ( ) Sia, ora, C := x y z w una generica matrice ad elementi reali quadrata di ordine ortogonale. x + y = Da C T C = C x y x z 0 C = I si ha che z w = y w ovvero il sistema: z + w = 0 zx + wy = 0 Dall equazione x + y = si ha che!θ ( π, π] : x = cosθ, y = sinθ. Dall equazione z + w = si ha che!ω ( π, π] : z = cosω, w = sinω. Dall ultima equazione zx + wy = 0 si ha che cosωcosθ + sinωsinθ = 0, da cui cos(ω θ) = 0. Per cui, ω θ = ± π/ ovvero ω = θ ± π/. cosθ sinθ cosθ sinθ Se ω = θ + π/ allora C =. Se ω = θ π/ allora C = sinθ cosθ. sinθ cosθ
2 3. Definizione. Una matrice A ad elementi reali quadrata si dice simmetrica se A T = A. 3.6 Teorema. Se A ai e una matrice quadrata ad elementi reali simmetrica di ordine, allora: ) la matrice A ha due autovalori λ e λ reali e distinti e, quindi, A è diagonalizzabile; ) se u = (u x, u y ) è un autovettore relativo all autovalore λ, allora un vettore v = (v x, v y ) 0 è un autovettore relativo all autovalore λ se e solo se u v = u x v x + u y v y = 0; 3) esiste una matrice ortogonale C tale che detc = e A = CΛC T. a b a 0 Dimostrazione. Sia A =. Siccome A ai = b c allora b 0 oppure a c. Il polinomio 0 a caratteristico di A è p (λ) = det(a λi) = (a λ)(c λ) b = λ (a + c)λ + (ac b ). Siccome il A suo discriminante = (a c) + 4b è strettamente positivo, la matrice A ha due autovalori λ e λ reali e distinti e, quindi, la matrice A è diagonalizzabile. Tenendo conto che (λ + λ ) = (a + c) e λ λ = (ac b ) si dimostra subito che: ( ) le soluzioni dell equazione bx + (λ a)y = 0 sono tutte e sole le coppie t(b, λ a) t R. Sia ora u = (u x, u y ) un autovettore relativo a λ. Quindi, (u x, u y ) è un autosoluzione del sistema (a λ) b x 0 omogeneo b (c λ) = y. Per cui esiste m 0 tale che u = (ux, u 0 y ) = m(b, λ a). Un vettore v = (v x, v y ) 0 è un autovettore relativo a λ (a λ) b x 0 v = (v x, v y ) è un autosoluzione del sistema omogeneo b (c λ) = y 0 v = (v x, v y ) è un autosoluzione dell equazione (a λ )x + by = 0 esiste n 0 tale che v = (v x, v y ) = n(b, λ a) tenendo conto di ( ) (v x, v y ) è un autosoluzione dell equazione bx + (λ a)y = 0 bv x + (λ a)v y = 0 mbv x + m(λ a)v y = 0 u x v x + u y v y = 0 u v = 0. Si ha che u = u x + u y = m [b + (λ a) ] e v = v x + v y = n [b + (λ a) ]. Scegliendo m = [b + (λ a) ] / e n = [b + (λ a) ] / si ha u = u x + u y = e v = v x + v y =. ORA, quindi, u = (u x, u y ) e v = (v x, v y ) sono due autoversori relativi a λ e λ rispettivamente. ux vx Sia D = la matrice che ha come colonne gli autoversori u = (u uy v x, u y ) e v = (v x, v y ). y Tenendo conto che u v = v u = 0 e u u = v v = si ha che D T D = I. Se detd = allora sia ux vx ux vx C :=. Se, invece, detd = sia C := uy v. In ogni caso, C è ortogonale con y u y vy detc = e la seconda colonna di C ( v) = ( v x, v y ) è ancora un autoversore relativo a λ. Posto Λ := λ 0 0 si ha, poiché A è diagonalizzabile, che A = CΛC = CΛC T. λ
3 3 Se A è una matrice quadrata ad elementi reali simmetrica di ordine, il Teorema 3.6 ci fornisce un metodo pratico e veloce per diagonalizzare A tramite una matrice ortogonale C con detc =. Passo ) Si trovano i due autovalori distinti λ e λ di A. Passo ) Si sceglie, a piacere, uno dei due autovalori di A, ad esempio λ. Passo 3) Si trova un autovettore w = (w x, w y ) relativo a λ. Passo 4) Si calcola la lunghezza h = [w x + w y ] / dell autovettore w = (w x, w y ). Passo ) Si considera il versore u = (u x, u y ) = h - (w x, w y ). Per il Teorema 3.6 si ha che i due autoversori relativi a λ sono (v x, v y ) = ±(u y, u x ). Inoltre, la matrice y y x x v u v u è una matrice ortogonale e, quindi, det y y x x v u v u = ±. Passo 6) Si sceglie l autoversore (v x, v y ) relativo a λ tale che det y y x x v u v u =. Passo 7) Si ha che A = y y x x v u v u 0 0 λ λ y x y x v v u u. 3.7 Esercizio. Si consideri la seguente matrice simmetrica A = 4 7. Trovare una matrice diagonale Λ ed una matrice ortogonale C con detc = che diagonalizzano A. Gli autovalori di A sono λ = 3 e λ = 8. Gli autovettori di λ = 3 sono w = α(, ) α 0. Poiché w = α, il vettore u = (, ) è un autoversore relativo a λ = 3. Per cui ± (, ) sono i due autoversori relativi a λ = 8. Scegliendo v = (, ), allora per la matrice ortogonale C = y y x x v u v u = è detc =. Ponendo Λ = λ λ 0 0 = si ha A = CΛC T. 4 7 = ( ) ( ) =
4 Esercizio. Si consideri la seguente matrice simmetrica A =. Trovare una matrice diagonale Λ ed una matrice ortogonale C con detc = che diagonalizzano A. Gli autovalori di A sono λ = e λ = 7. Gli autovettori di λ = sono w = α( 3, ) α 0. Poiché w = 4α, il vettore u = ( 3, ) è un autoversore relativo a λ =. Per cui ± (, 3 ) sono i due autoversori relativi a λ = 7. Scegliendo v = (, 3 ), allora la matrice ortogonale C = 3 3 ha detc =. Ponendo Λ = λ 0 0 λ 0 = 0 7 si ha che A = CΛC T = ( 3 0 ) ( ) = Esercizio. Si consideri la seguente matrice simmetrica A =. Trovare una matrice 6 diagonale Λ ed una matrice ortogonale C con detc = che diagonalizzano A. Gli autovalori di A sono λ = 0 e λ =. Gli autovettori di λ = 0 sono w = α(4, 3) α 0. Poiché w = α, il vettore u = (4, 3) è un autoversore relativo a λ = 0. Per cui ± (3, 4) sono i due autoversori relativi a λ =. Scegliendo v = ( 3, 4), allora la matrice ortogonale C = ha detc =. Ponendo Λ = λ 0 0 λ 0 0 = 0 si ha che A = CΛC T. 9 6 = ( ) 3 4 ( ) =
5 3.0. Lemma. Sia RC(O, i, j) un riferimento cartesiano ortonormale del piano. Sia (u, v) un'altra base dello spazio <i, j > e sia C la matrice del cambiamento di base dalla base (u, v) alla base (i, j). La base (u, v) è ortonormale se e solo se C è una matrice ortogonale. α γ Dimostrazione. Se u = αi + βj e v = γi + δj allora C =. β δ La base (u, v) è una base ortonormale se e solo se u =, v = e u v = 0, ovvero α + β =, γ + δ = e αγ + βδ = 0. Queste ultime relazioni sono equivalenti a C T C = I, cioè al fatto che C sia una matrice ortogonale. 3.. Teorema. Siano RC(O, i, j) e RC(O, i, j ) due riferimenti cartesiani ortonormali del piano aventi la stessa origine O. Sia C la matrice del cambiamento di base dalla base (i, j ) alla base (i, j). Il RC(O, i, j ) si può ottenere tramite un opportuna rotazione del RC(O, i, j), attorno al punto O, SE E SOLO SE la matrice C (ortogonale per il Lemma 3.0) ha detc =. α γ Dimostrazione. Se i = αi + βj e j = γi + δj allora C = e C - = C T α β = β δ. γ δ Se poniamo k := i j allora i j = i j k α β 0 = (detc T )k = (detc)k. γ δ 0 Il RC(O, i, j ) si può ottenere tramite una rotazione (attorno ad O) del RC(O, i, j) se e solo se i j = i j (poiché la rotazione non cambia il verso del prodotto vettoriale), cioè se e solo se cosθ sin θ k = (detc)k ovvero se e solo se detc =. Quindi, esiste un unico θ ( π, π] : C =. sin θ cosθ Da i i = cosθ = j j si ha che θ è proprio l ampiezza dell angolo convesso compreso tra i e i e tra j e j. Quindi, θ è proprio l ampiezza della rotazione che porta la base (i, j) sulla base (i, j ). Se sinθ > 0, allora θ (0, π]. Quindi, il verso della rotazione è quello antiorario. Se sinθ < 0, allora θ ( π, 0). Quindi, il verso della rotazione è quello orario. Tenendo conto del Teorema 3. è ben posta la seguente: cosθ sinθ 3.. Definizione. Una matrice del tipo sinθ cosθ rotazione. si dice matrice associata ad una
6 6 j' θ O () rotazione della base (i, j) in senso ANTIORARIO (a) angolo ACUTO tra i versori i e i' j anti orario θ i' i j' i' θ O j θ anti orario () rotazione della base (i, j) in senso ANTIORARIO (b) angolo OTTUSO tra i versori i e i' i j orario j orario O θ θ j' i O θ θ i i' () rotazione della base (i, j) in senso ORARIO (a) angolo ACUTO tra i versori i e i' i' j' () rotazione della base (i, j) in senso ORARIO (b) angolo OTTUSO tra i versori i e i' α γ 3.3. Corollario. Sia RC(O, i, j) un riferimento cartesiano ortonormale del piano. Se C = β δ è una matrice ortogonale con detc =, allora ponendo i := αi + βj e j := γi + δj si ha che: la terna (O, i, j ) è un riferimento cartesiano ortonormale del piano; il riferimento RC(O, i, j ) si ottiene ruotando attorno al punto O il riferimento RC(O, i, j); l ampiezza della rotazione è data da θ dove θ ( π, π] è l angolo tale che cosθ = α e sinθ = β; il verso della rotazione è antiorario/orario a seconda che β = sinθ sia positivo/negativo; C è proprio la matrice del cambiamento di base dalla base B = (i, j ) alla base B = (i, j) Osservazione. Sia P un punto generico del piano. Se (x, y) sono le coordinate di P rispetto a RC(O, i, j), allora [OP] B = xi + yj. Se (x, y ) sono le coordinate di P rispetto a RC(O, i, j ), allora [OP] B = x i + y j. Ponendo X = [x y] T e Y = [x y ] T le equazioni del cambiamento di base sono X = CY, ovvero x = x'cosθ + y'sin θ (equazioni della rotazione) y = x'sin θ + y'cosθ
7 7 Y Y' y y' P j δ O i j x X γ O' i x' X' 3.. Osservazione. Sia RC(O, i, j) un riferimento cartesiano ortonormale del piano. Sia O un punto del piano avente coordinate (δ, γ) rispetto al riferimento RC(O, i, j), cioè [OO ] = δi + γj Ovviamente, anche la terna (O, i, j) è un riferimento cartesiano ortonormale del piano. Il riferimento RC(O, i, j) si ottiene dal riferimento RC(O, i, j) tramite la traslazione che porta il punto O sul punto O. Sia ora P un (generico) punto del piano. Se il punto P ha coordinate (x, y) rispetto al RC(O, i, j), allora [OP] = xi + yj. Se il punto P ha coordinate (x, y ) rispetto al RC(O, i, j), allora [O P] = x i + y j. Per cui l identità vettoriale [OP] = [OO ] + [O P] è equivalente all identità vettoriale xi + yj = (δi + γj) + (x i + y j) che è equivalente all identità vettoriale xi + yj = (δ + x )i + (γ + y )j Quest ultima identità vettoriale, per l unicità della scrittura di un vettore rispetto alla base (i, j), è equivalente alle due identità seguenti x = δ + x' y = γ + y' che vengono dette, per la genericità del punto P, equazioni della traslazione.
8 Definizione. Sia RC(O, i, j) un riferimento cartesiano ortonormale del piano. Diremo curva l insieme F di tutti e soli i punti del piano (ovvero il luogo dei punti del piano) le cui coordinate soddisfano un equazione del tipo F(x, y) = 0. Diremo anche che F(x, y) = 0 è l equazione cartesiana della curva F e scriveremo, brevemente, F : F(x, y) = Definizione. Se F(x, y) è un polinomio in x e y (a coefficienti costanti) di grado n, allora si dice che la curva F : F(x, y) = 0 è una curva algebrica di ordine n Esempi. La curva F : x 3y 9 = 0 è una retta; la curva F : 4x + 9y = 0 è un ellisse; la curva F : x + y 4 = 0 è una circonferenza di centro l origine e raggio ; la curva F : x + y + 3 = 0 è una parabola; la curva F : x + y + = 0 non ha punti reali; la curva F : 3(x ) + (y + ) = 0 ha il punto (, ) come suo unico punto reale; la curva F : [(x )(x + )] + (y 3) = 0 ha i punti (, 3) e (, 3)) come suoi unici punti reali Osservazione. Sia RC(O, i, j) un riferimento cartesiano ortonormale del piano. Una curva F di equazione F(x, y) = 0 è simmetrica rispetto all asse X se per ogni (x, y) R si ha che: F(x, y) = 0 F(x, y) = 0; simmetrica rispetto all asse Y se per ogni (x, y) R si ha che: F(x, y) = 0 F( x, y) = 0; simmetrica rispetto ad O se se per ogni (x, y) R si ha che: F(x, y) = 0 F( x, y) = Definizione. Date due curve F : F(x, y) = 0 e G : G(x, y) = 0 del piano, diremo curva intersezione di F e G,e la indicheremo col simbolo F G, l insieme di tutti e soli i punti del piano che appartengono ad entrambe le curve; curva unione di F e G, e la indicheremo col simbolo F G, l insieme di tutti e soli i punti del piano che appartengono ad almeno una delle due curve. 3.. Osservazione. Date due curve F : F(x, y) = 0 e G : G(x, y) = 0 del piano, si ha che F(x, y) = F G : G(x, y) = F G : F(x, y)g(x, y) = Esempio. Date le curve (rette) F(x, y) = x 3y 9 = 0 e G(x, y) = x + y = 0 si ha che F G = {(3, )} F G : (x 3y 9)(x + y ) = 4x 4xy 3y 8x + 6y + 4 = 0
9 Definizione. Diremo conica ogni curva algebrica di ordine. Quindi, una conica è il luogo dei punti del piano le cui coordinate soddisfano un equazione del tipo ax + bxy + cy + dx + ey + f = 0 con (a, b, c) (0, 0, 0) 3.4. Lemma. Se rispetto ad un riferimento RC(O, i, j) del piano C è una conica di equazione ( ) ax + bxy + cy + dx + ey + f = 0 con (a, b, c) (0, 0, 0) allora esiste un riferimento RC(O, i, j ) tale che rispetto ad esso la la conica C ha equazione ( ) λ (x ) + λ (y ) + gx + hy + f = 0 con (λ, λ ) (0, 0) Inoltre, il riferimento RC(O, i, j ) si ottiene tramite una rotazione del riferimento RC(O, i, j). Dimostrazione. Ponendo A := a b/ b/ c 0, X := x y e G := [ d e ] si verifica subito che: () X T AX = ax + bxy + cy () GX = dx + ey per cui la ( ) si può riscrivere così ( ) X T AX + GX + f = 0 Poiché A è simmetrica, esistono una matrice diagonale Λ = λ 0 0 λ ed una matrice ortogonale α γ C = con detc = tali che A = CΛC T. Se consideriamo i vettori i := αi + βj e j := γi + δj, β δ allora la terna (O, i, j ) un riferimento cartesiano ortonormale che si ottene ruotando RC(O, i, j). x' Ponendo Y := le equazioni della rotazione sono X = CY, da cui Y = C - X = C T X. Si ha che: y' (I) X T AX = X T (CΛC T )X = (X T C)Λ(C T X) = (C T X) T Λ(C T X) = Y T ΛY = λ (x ) + λ (y ). Inoltre, ponendo GC = H = [ g h ] si ha che (II) GX = G(CY) = (GC)Y = HY = gx + hy. Tenendo conto di (I) e (II) la ( ) diventa Y T ΛY + HY + f = 0 ovvero ( ) λ (x ) + λ (y ) + gx + hy + f = 0 Inoltre, essendo A 0 si ha che anche Λ 0. Quindi, (λ, λ ) (0, 0).
10 3.. Teorema. (classificazione delle coniche nel piano euclideo) Sia RC(O, i, j) un riferimento cartesiano ortonormale del piano. Se C è una conica 0 ax + bxy + cy + dx + ey + f = 0 con (a, b, c) (0, 0, 0) allora esiste un riferimento RC(O, i, j ), ottenuto con una rototraslazione di RC(O, i, j), tale che rispetto ad esso la la conica C ha una delle seguenti nove equazioni: ) (x ) + n = 0 con n > 0 conica senza punti reali ) (x ) = 0 due rette reali e coincidenti 3) (x p)(x + p) = 0 con p 0 due rette reali distinte parallele 4) y = q(x ) parabola ) λ (x ) + λ (y ) = 0 con λ λ 0 conica con un solo punto reale 6) ( λ x + λ y )( λ x λ y ) = 0 con λ λ 0 due rette reali distinte incidenti 7) 8) 9) (x'') α (x'') α (x'') α (y'') + = con αβ 0 ellisse β (y'') + = con αβ 0 ellisse immaginaria β (y'') = con αβ 0 iperbole β Dimostrazione. Per il Lemma 3.4 esiste un riferimento RC(O, i, j ) tale che rispetto ad esso la conica C ha equazione ( ) λ (x ) + λ (y ) + gx + hy + f = 0 con (λ, λ ) (0, 0) Inoltre, il riferimento RC(O, i, j ) si ottiene tramite una rotazione del riferimento RC(O, i, j). Se uno dei due autovalori è uguale a zero, allora sia λ = 0. Ovviamente, λ 0. Si ha che λ (x ) + gx + hy + f = 0 (x ) + g h f x + y + λ λ λ = 0 (x + g ) g ( ) h f + y + λ λ λ λ = 0 (x + g ) h f + y + λ λ λ g ( ) = 0 λ Ponendo δ := g λ, m := h f e n := λ λ g ( ) λ l equazione precedente diventa
11 Se m = 0, allora l equazione ( ) diventa ( ) (x + δ) + my + n = 0 (x + δ) + n = 0 x'' = x' +δ Effettuando la traslazione dal RC(O, i, j ) si ottiene un RC(O, i, j ) tale che rispetto y'' = y' ad esso l equazione della conica C diventa (x ) + n = 0. ) Se n > 0, allora l equazione (x ) + n = 0 non ha soluzioni reali. Quindi, C non ha punti reali. ) Se n = 0, allora l equazione diventa (x ) = 0. Quindi, C è l unione di due rette reali coincidenti. 3) Se n < 0, allora ponendo n := p l equazione diventa (x ) p = (x p)(x + p) = 0 con p 0. Quindi, C è l unione di due rette reali distinte parallele. 4) Se m 0, allora l equazione ( ) diventa (x + δ) n + y + = 0 m m y + m n = m (x + δ) ponendo q := m e γ = m n si ha y + γ = q(x + δ) Effettuando la traslazione x'' = x' +δ y'' = y' +γ dal RC(O, i, j ) si ottiene un RC(O, i, j ) tale che rispetto ad esso l equazione della conica C diventa y = q(x ). Quindi, C è una parabola. Se nessuno dei due autovalori èuguale a zero, allora l equazione ( ) si può riscrivere così: λ (x ) + gx + λ (y ) + hy + f = 0 λ (x + λ (x + g ) g λ λ ( ) h + λ λ (y + ) h λ λ ( ) + f = 0 λ g ) h + λ λ (y + ) g + f λ λ ( ) h λ λ ( ) = 0 λ Ponendo δ := g h, γ := λ λ e n = f λ δ λ γ g = f λ ( ) h λ λ ( ) abbiamo λ λ (x + δ) + λ (y + γ) + n = 0 x'' = x' +δ Effettuando la traslazione dal RC(O, i, j ) si ottiene un RC(O, i, j ) tale che rispetto y'' = y' +γ ad esso l equazione della conica C diventa
12 Se n = 0, allora l equazione ( ) diventa ( ) λ (x ) + λ (y ) + n = 0 λ (x ) + λ (y ) = 0. ) Se λ λ > 0, allora l equazione diventa λ (x ) + λ (y ) = 0 che ha la coppia (0, 0) come unica soluzione reale. Quindi, C ha un solo punto reale. 6) Se λ λ < 0, allora l equazione diventa λ (x ) λ (y ) = 0 ovvero ( λ x + λ y )( λ x λ y ) = 0 Quindi, C è l unione di due rette reali distinte incidenti. Se n 0, allora l equazione ( ) si può riscrivere così λ ( ) ( )(x ) λ + ( )(y ) = n n λ Se λ λ > 0, allora ( )( n n λ λ λ ) = n > 0. Quindi, abbiamo i seguenti due casi: λ 7) Se ( λ ) > 0 e ( ) > 0, allora ponendo α n := ( ) > 0 e β n := ( ) > 0 l equazione ( ) n n λ λ diventa (x'') α (y'') + β = con αβ 0. Quindi, C è un ellisse. λ 8) Se ( λ ) < 0 e ( ) < 0, allora ponendo α := n n n > 0 e β := λ n λ > 0 l equazione ( ) diventa (x'') α (y'') + β = con αβ 0. Quindi, C non ha punti reali e si dice ellisse immaginaria. λ 9) Se λ λ < 0, allora ( λ )( λ ) = λ n n n < 0. Siccome gli autovalori sono discordi, possiamo λ sempre sceglierli in modo che sia ( λ ) > 0 e > 0. Ponendo α n := ( ) > 0 e β := n n λ n > 0 λ l equazione ( ) diventa (x'') α (y'') β = con αβ 0. Quindi, C è un iperbole.
13 3 Esercizio. Classificare la conica: x 0xy + y + 0x y + = 0. a = b = 0 c = d = 0 e = f = A := a b/ b/ c = p A (λ) = λ λ 4 = (λ 6)(λ + 4) λ = 6 e λ = 4 Troviamo gli autovettori relativi a λ = 6 (cioè le autosoluzioni del sistema (A 6I)X = 0) (A 6I) = x y = 0 x y = 0 x + y = 0 (x, y) = t(, ) t R {0} Dato che (, ) =, prendendo t = ± = ± otteniamo un autoversore. Per il Teorema 0.0, esiste una matrice ortogonale C con detc = che diagonalizza A. Le colonne di C sono autoversori di A. Se scegliamo i = (i j) come primo autoversore (cioè scegliamo le sue componenti come prima colonna di C) è semplice vedere che il secondo autoversore (cioè quello relativo a λ = 4) è necessariamente j = (i + j). Infatti, si vede subito che la matrice C che ha le loro componenti come colonne C = cosθ sinθ = sinθ cosθ è ortogonale con detc =. Si osservi anche che θ = π/4 radianti. Cioè, il RC(O, i, j ) si ottiene ruotando il RC(O, i, j) attorno ad O di 4 in senso orario. Posto X := x y e Y := x' y' le equazioni della rotazione sono X = CY. La rotazione trasforma il complesso dei termini di secondo grado nel complesso ax + bxy + cy = x 0xy + y λ (x ) + λ (y ) = 6(x ) 4(y ) La rotazione trasforma il complesso dei termini di primo grado dx + ey = 0x y nel complesso gx + hy dove (ricordiamo) è [ d e ]C = [ g h ]. Quindi, [ 0 ] = [ 0 ] = [ 8 ] = [ 6 4 ]. Quindi, la rotazione trasforma il complesso dei termini di primo grado 0x y nel complesso 6 x + 4 y.
14 Per cui, rispetto al RC(O, i, j ) la conica ha equazione 4 6(x ) 4(y ) + 6 x + 4 y + = 0 6(x ) + 6 x 4(y ) + 4 y + = 0 6(x + ) 3 4(y ) + + = 0 6(x + ) 4(y ) = 0 6(x + ) 4(y ) = 0 Effettuando la traslazione x' ' = x' + y' ' = y' otteniamo l equazione 6(x ) 4(y ) = 0 ( 6 x ) (y ) = 0 ( 6 x + y )( 6 x y ) = 0 Quindi, la conica è unione di due rette reali distinte incidenti.
15 Esercizio. Classificare la conica: 8x xy + 7y + 60x 70y + 0 = 0. a = 8 b = c = 7 d = 60 e = 70 f = 0 A = a b/ b/ 8 6 c = 6 7 p A (λ) = λ λ + 00 = (λ )(λ 0) λ =, λ = 0 Troviamo gli autovettori relativi a λ = (cioè le autosoluzioni del sistema (A I)X = 0) 3 6 (A I) = 6 3x 6y = 0 6x + y = 0 x y = 0 (x, y) = t(, ) t R {0} Dato che (, ) =, prendendo t = ± = ± otteniamo un autoversore. Per il Teorema 0.0, esiste una matrice ortogonale C con detc = che diagonalizza A. Le colonne di C sono autoversori di A. Se scegliamo i = (i + j) come primo autoversore (cioè scegliamo le sue componenti come prima colonna di C) è semplice vedere che il secondo autoversore (cioè quello relativo a λ = 0) è necessariamente j = ( i + j). Infatti, si vede subito che la matrice C che ha le loro componenti come colonne è ortogonale con detc =. Posto X := x y e Y := x' y' C = le equazioni della rotazione sono X = CY. La rotazione trasforma il complesso dei termini di secondo grado nel complesso ax + bxy + cy = 8x xy + 7y λ (x ) + λ (y ) = (x ) + 0(y ) La rotazione trasforma il complesso dei termini di primo grado nel complesso gx + hy dove (ricordiamo) è [ d e ]C = [ g h ]. Quindi, [ ] = [ ] = dx + ey = 60x 70y [0 00 ] = [ 0 40 ]. Quindi, la rotazione trasforma il complesso dei termini di primo grado 60x 70y nel complesso 0 x 40 y.
16 Per cui, rispetto al RC(O, i, j ) la conica ha equazione 6 (x ) + 0(y ) + 0 x 40 y + 0 = 0 (x ) + 0 x + 0(y ) 40 y + 0 = 0 (x + ) + 0(y ) = 0 (x + ) + 0(y ) = 0 (x + ) + 0(y ) 0 = 0 Effettuando la traslazione x' ' = x' + y' ' = y' otteniamo l equazione (x ) + 0(y ) = 0 (x ) + (y ) = 4 Quindi, la conica è un ellisse.
17 7 Esercizio 3. Classificare la conica: 3x xy 7y x 44y = 0. a = 3 b = 0 3 c = 7 d = 4 3 e = 44 f = A = a b/ b/ c 3 3 = 3 7 p A (λ) = λ + 4λ 96 = (λ 8)(λ + ) λ = 8, λ = Troviamo gli autovettori relativi a λ = 8 (cioè le autosoluzioni del sistema (A 8I)X = 0) 3 (A 8I) = 3 x + 3y = 0 3x y = 0 x 3 y = 0 (x, y) = t( 3, ) t R {0} Dato che ( 3, ) =, prendendo t = ± otteniamo un autoversore. Per il Teorema 0.0, esiste una matrice ortogonale C con detc = che diagonalizza A. Le colonne di C sono autoversori di A. Se scegliamo i = ( 3 i + j) come primo autoversore (cioè scegliamo le sue componenti come prima colonna di C) è semplice vedere che il secondo autoversore (cioè quello relativo a λ = ) è necessariamente j = ( i + 3 j). Infatti, si vede subito che la matrice C che ha le loro componenti come colonne C = 3 cosθ sinθ = 3 sinθ cosθ è ortogonale con detc =. Si osservi anche che θ = π/6 radianti. Cioè, il RC(O, i, j ) si ottiene ruotando il RC(O, i, j) attorno ad O di 30 in senso antiorario. Posto X := x y e Y := x' y' le equazioni della rotazione sono X = CY. La rotazione trasforma il complesso dei termini di secondo grado nel complesso ax + bxy + cy = 3x xy 7y λ (x ) + λ (y ) = 8(x ) (y )
18 8 La rotazione trasforma il complesso dei termini di primo grado dx + ey = 4 3 x 44y nel complesso gx + hy dove (ricordiamo) è [ d e ]C = [ g h ]. Quindi, [ ] = [ ] 3 = [ ] = [ ]. Quindi, la rotazione trasforma il complesso dei termini di primo grado 4 3 x 44y nel complesso 6x 4 3 y. Per cui, rispetto al RC(O, i, j ) la conica ha equazione 8(x ) (y ) 6x 4 3 y = 0 8(x ) 6x (y ) 4 3 y = 0 8(x ) 8 (y + 3 ) + 36 = 0 8(x ) (y + 3 ) = 0 8(x ) (y + 3 ) 4 = 0 Effettuando la traslazione x' ' = x' y' ' = y' + 3 otteniamo l equazione 8(x ) (y ) = 4 (x ) (y ) = 3 Quindi, la conica è un iperbole.
19 9 Esercizio 4. Classificare la conica: 3x 4 3 xy + 4y + 3 x 4y + = 0. a = 3 b = 4 3 c = 4 d = 3 e = 4 f = A = a b/ b/ c 3 3 = 3 4 p A (λ) = λ 7λ = λ(λ 7) λ = 7, λ = 0 Troviamo gli autovettori relativi a λ = 7 (cioè le autosoluzioni del sistema (A 7I)X = 0) 4 3 (A 7I) = 3 3 4x 3y = 0 3x 3y = 0 x + 3 y = 0 (x, y) = t( 3, ) t 0 7 Dato che ( 3, ) = 7, prendendo t = ± = ± otteniamo un autoversore. 7 7 Per il Teorema 0.0, esiste una matrice ortogonale C con detc = che diagonalizza A. Le colonne di C sono autoversori di A. Se scegliamo i = 7 ( 3 i j) come primo autoversore (cioè 7 scegliamo le sue componenti come prima colonna di C) è semplice vedere che il secondo autoversore (cioè quello relativo a λ = 0) è necessariamente j = 7 (i + 3 j). 7 Infatti, si vede subito che la matrice C che ha le loro componenti come colonne è ortogonale con detc =. Posto X := x y e Y := x' y' C = le equazioni della rotazione sono X = CY. La rotazione trasforma il complesso dei termini di secondo grado nel complesso (ricordiamo che λ = 0) ax + bxy + cy = 3x 4 3 xy + 4y λ (x ) + λ (y ) = 7(x )
20 0 La rotazione trasforma il complesso dei termini di primo grado dx + ey = 3 x 4y nel complesso gx + hy dove (ricordiamo) è [ d e ]C = [ g h ]. Quindi, [ 3 4] = 7 3 [ 3 4] 7 3 = 7 [ 4 0 ] = [ 7 0 ]. 7 Quindi, la rotazione trasforma il complesso dei termini di primo grado 3 x 4y nel complesso 7 x. Per cui, rispetto al RC(O, i, j ) la conica ha equazione 7(x ) + 7 x + = 0 7(x + (x + 7 ) = ) = 0 7 Effettuando la traslazione x' ' = x' + y'' = y' 7 7 otteniamo l equazione (x ) = 0 Quindi, la conica è unione di due rette reali coincidenti.
21 Esercizio. Classificare la conica: 4x + 4xy + y + x + 6 y = 0. a = 4 b = 4 c = d = e = 6 f = + 3 A = a b/ b/ c 4 = p A (λ) = λ λ = λ(λ ) λ =, λ = 0 Troviamo gli autovettori relativi a λ = (cioè le autosoluzioni del sistema (A I)X = 0) (A I) = 4 x + y = 0 x 4y = 0 x y = 0 (x, y) = t(, ) t 0 Dato che (, ) =, prendendo t = ± = ± otteniamo un autoversore. Per il Teorema 0.0, esiste una matrice ortogonale C con detc = che diagonalizza A. Le colonne di C sono autoversori di A. Se scegliamo i = (i + j) come primo autoversore (cioè scegliamo le sue componenti come prima colonna di C) è semplice vedere che il secondo autoversore (cioè quello relativo a λ = 0) è necessariamente j = ( i + j). Infatti, si vede subito che la matrice C che ha le loro componenti come colonne è ortogonale con detc =. Posto X := x y e Y := x' y' C = le equazioni della rotazione sono X = CY. La rotazione trasforma il complesso dei termini di secondo grado nel complesso (ricordiamo che λ = 0) ax + bxy + cy = 4x + 4xy + y λ (x ) + λ (y ) = (x )
22 La rotazione trasforma il complesso dei termini di primo grado dx + ey = x + 6 y nel complesso gx + hy dove (ricordiamo) è [ d e ]C = [ g h ]. Quindi, [ 6 ] = [ 6 ] = [ 6 ] = [ 0 0 ]. Quindi, la rotazione trasforma il complesso x + 6 y nel complesso 0x + 0y. Per cui, rispetto al RC(O, i, j ) la conica ha equazione (x ) + 0x + 0y = 0 (x + ) + 0y = 0 (x + ) + 0y + 3 = 0 0y + 3 = (x + ) Effettuando la traslazione y + x'' = x' + 3 y'' = y' + 3 = (x + ) otteniamo l equazione y = (x ) Quindi, la conica è una parabola.
23 3 Esercizio 6. Classificare la conica: x 3 xy + 7y 3 x + 0y + 36 = 0. a = b = 3 c = 7 d = 3 e = 0 f = 36 A = a b/ b/ c 3 = 3 7 p A (λ) = λ λ + 3 = (λ 4)(λ 8) λ = 4, λ = 8 Troviamo gli autovettori relativi a λ = (cioè le autosoluzioni del sistema (A 4I)X = 0) 3 (A 4I) = 3 3 x 3y = 0 3x + 3y = 0 x 3 y = 0 (x, y) = t( 3, ) t R {0} Dato che ( 3, ) =, prendendo t = ± otteniamo un autoversore. Per il Teorema 0.0, esiste una matrice ortogonale C con detc = che diagonalizza A. Le colonne di C sono autoversori di A. Se scegliamo i = ( 3 i + j) come primo autoversore (cioè scegliamo le sue componenti come prima colonna di C) è semplice vedere che il secondo autoversore (cioè quello relativo a λ = 8) è necessariamente j = ( i + 3 j). Infatti, si vede subito che la matrice C che ha le loro componenti come colonne è ortogonale con detc =. Posto X := x y e Y := x' y' C = 3 3 le equazioni della rotazione sono X = CY. La rotazione trasforma il complesso dei termini di secondo grado nel complesso ax + bxy + cy = x 3 xy + 7y λ (x ) + λ (y ) = 4(x ) + 8(y ) La rotazione trasforma il complesso dei termini di primo grado dx + ey = 3 x + 0y nel complesso gx + hy dove dove (ricordiamo) è [ d e ]C = [ g h ]. Quindi, [ 3 0 ] = [ 3 0 ] 3 = [ ] = [ ] Quindi, la rotazione trasforma il complesso dei termini di primo grado 3 x + 0y nel complesso 8x y.
24 Per cui, rispetto al RC(O, i, j ) la conica ha equazione 4 4(x ) + 8(y ) 8x y + 36 = 0 4(x ) 8x + 8(y ) y + 36 = 0 4(x ) 4 + 8(y + 3 ) = 0 4(x ) + 8(y + 3 ) = 0 4(x ) + 8(y + 3 ) + 8 = 0 Effettuando la traslazione x'' = x' y'' = y' + 3 otteniamo l equazione 4(x ) + 8(y ) = 8 (x ) + (y ) = Quindi, la conica è un ellisse immaginaria.
25 Esercizio 7. Classificare la conica: 9x + 6xy + y 6x y 39 = 0. a = 9 b = 6 c = d = 6 e = f = 39 A = a b/ b/ 9 3 c = 3 p A (λ) = λ 0λ = λ(λ 0) λ = 0, λ = 0 Troviamo gli autovettori relativi a λ = 0 (cioè le autosoluzioni del sistema (A 0I)X = 0) 3 (A 0I) = 3 9 x + 3y = 0 3x 9y = 0 x 3y = 0 (x, y) = t(3, ) t R {0} 0 Dato che (3, ) = 0, prendendo t = ± = ± otteniamo un autoversore. 0 0 Per il Teorema 0.0, esiste una matrice ortogonale C con detc = che diagonalizza A. Le colonne di C sono autoversori di A. Se scegliamo i = 0 (3i + j) come primo autoversore (cioè scegliamo 0 le sue componenti come prima colonna di C) è semplice vedere che il secondo autoversore (cioè quello relativo a λ = 0) è necessariamente j = 0 ( i + 3j). 0 Infatti, si vede subito che la matrice C che ha le loro componenti come colonne è ortogonale con detc =. Posto X := x y e Y := x' y' C = le equazioni della rotazione sono X = CY. La rotazione trasforma il complesso dei termini di secondo grado nel complesso (ricordiamo che λ = 0) ax + bxy + cy = 9x + 6xy + y λ (x ) + λ (y ) = 0(x ) La rotazione trasforma il complesso dei termini di primo grado dx + ey = 6x y nel complesso gx + hy dove dove (ricordiamo) è [ d e ]C = [ g h ]. Quindi, [ 6 ] = 0 3 [ 6 ] 0 3 = 0 [ 0 0 ] = [ 0 0 ] 0 Quindi, la rotazione trasforma il complesso dei termini di primo grado 6x y nel complesso 0 x.
26 Per cui, rispetto al RC(O, i, j ) la conica ha equazione 6 0(x ) 0 x 39 = 0 0(x 0 ) 39 = 0 0 0(x (x 0 ) 40 = ) 4 = 0 0 Effettuando la traslazione x'' = x' y'' = y' 0 0 otteniamo l equazione (x ) 4 = 0 (x )(x + ) = 0 Quindi, la conica è unione di due rette reali distinte parallele.
27 7 Esercizio 8. Classificare la conica: 3x + xy + 3y 4x y + = 0. a = 3 b = c = 3 d = 4 e = f = A = a b/ b/ c 3 = 3 p A (λ) = λ 6λ + 8 = (λ 4)(λ ) λ = 4, λ = Troviamo gli autovettori relativi a λ = 4 (cioè le autosoluzioni del sistema (A 4I)X = 0) (A 4I) = x + y = 0 x y = 0 x y = 0 (x, y) = t(, ) t R {0} Dato che (, ) =, prendendo t = ± = ± otteniamo un autoversore. Per il Teorema 0.0, esiste una matrice ortogonale C con detc = che diagonalizza A. Le colonne di C sono autoversori di A. Se scegliamo i = (i + j) come primo autoversore (cioè scegliamo le sue componenti come prima colonna di C) è semplice vedere che il secondo autoversore (cioè quello relativo a λ = ) è necessariamente j = ( i + j). Infatti, si vede subito che la matrice C che ha le loro componenti come colonne C = cosθ sinθ = sinθ cosθ è ortogonale con detc =. Si osservi anche che θ = π/4 radianti. Cioè, il RC(O, i, j ) si ottiene ruotando il RC(O, i, j) attorno ad O di 4 in senso antiorario. Posto X := x y e Y := x' y' le equazioni della rotazione sono X = CY. La rotazione trasforma il complesso dei termini di secondo grado nel complesso ax + bxy + cy = 3x + xy + 3y λ (x ) + λ (y ) = 4(x ) + (y )
28 8 La rotazione trasforma il complesso dei termini di primo grado nel complesso gx + hy dove (ricordiamo) è [ d e ]C = [ g h ]. Quindi, [ 4 ] = [ 4 ] = dx + ey = 4x y [ 6 8 ] = [ 8 4 ]. Quindi, la rotazione trasforma il complesso dei termini di primo grado 4x y nel complesso 8 x 4 y. Per cui, rispetto al RC(O, i, j ) la conica ha equazione 4(x ) + (y ) 8 x 4 y + = 0 4(x ) 8 x + (y ) 4 y + = 0 4(x ) 8 + (y ) 4 + = 0 4(x ) + (y ) = 0 4(x ) + (y ) = 0 (x ) + (y ) = 0 Effettuando la traslazione x'' = x' y'' = y' otteniamo l equazione (x ) + (y ) = 0 Quindi, la conica ha un solo punto reale. Utilizzando i numeri complessi, indicata con i l unità immaginaria (tale che i =, ovvero i = ) possiamo scrivere l equazione (x ) + (y ) = 0 come segue (x ) i (y ) = 0 ( x ) (iy ) = 0 ( x iy )( x + iy ) = 0 Quindi, la conica è unione di due rette immaginarie coniugate incidenti in un punto reale.
29 9 Esercizio 9. Classificare la conica: 4x xy + 9y 4x + 6y + 3 = 0. a = 4 b = c = 9 d = 4 e = 6 f = 3 A = a b/ b/ 4 6 c = 6 9 p A (λ) = λ 3λ = λ(λ 3) λ = 3, λ = 0 Troviamo gli autovettori relativi a λ = 3 (cioè le autosoluzioni del sistema (A 3I)X = 0) 9 6 (A 3I) = 6 4 9x 6y = 0 6x 4y = 0 3x + y = 0 (x, y) = t(, 3) t R {0} 3 Dato che (, 3) = 3, prendendo t = ± = ± otteniamo un autoversore. 3 3 Per il Teorema 0.0, esiste una matrice ortogonale C con detc = che diagonalizza A. Le colonne di C sono autoversori di A. Se scegliamo i = 3 (i 3j) come primo autoversore (cioè 3 scegliamo le sue componenti come prima colonna di C) è semplice vedere che il secondo autoversore (cioè quello relativo a λ = 0) è necessariamente j = 3 (3i + j). 3 Infatti, si vede subito che la matrice C che ha le loro componenti come colonne è ortogonale con detc =. Posto X := x y e Y := x' y' C = cosθ sinθ = 3 sinθ cosθ le equazioni della rotazione sono X = CY. La rotazione trasforma il complesso dei termini di secondo grado nel complesso (ricordiamo che λ = 0) ax + bxy + cy = 4x xy + 9y λ (x ) + λ (y ) = 3(x )
30 30 La rotazione trasforma il complesso dei termini di primo grado nel complesso gx + hy dove (ricordiamo) è [ d e ]C = [ g h ]. Quindi, 3 3 [ 4 6 ] 3 = [ 4 6 ] 3 = 3 dx + ey = 4x + 6y 3 [ 6 0 ] = [ 3 0 ]. 3 Quindi, la rotazione trasforma il complesso dei termini di primo grado 4x + 6y nel complesso 3 x. Per cui, rispetto al RC(O, i, j ) la conica ha equazione 3(x ) 3 x + 3 = 0 3(x 3 ) + 3 = 0 3 3(x 3 ) + = 0 3 (x 3 3 ) + 4 = 0 Effettuando la traslazione x'' = x' y'' = y' 3 3 otteniamo l equazione (x ) + 4 = 0 Poiché questa equazione non ha soluzioni reali, la conica non ha alcun punto reale. Utilizzando i numeri complessi, indicata con i l unità immaginaria (tale che i =, ovvero i = ) possiamo scrivere l equazione (x ) + 4 = 0 come segue (x ) 4i = 0 (x ) (i) = 0 (x i)(x + i) = 0 Quindi, la conica è unione di due rette immaginarie coniugate non aventi punti (propri) in comune. Per cui le possiamo pensare come parallele.
GEOMETRIA svolgimento di uno scritto del 11 Gennaio 2012
GEOMETRIA svolgimento di uno scritto del Gennaio ) Trovare una base per lo spazio delle soluzioni del seguente sistema omogeneo: x + y 5z = 3x y + z = x y + 8z =. Il sistema può essere scritto in forma
DettagliFissiamo nel piano un sistema di riferimento cartesiano ortogonale O, x, y, u.
Fissiamo nel piano un sistema di riferimento cartesiano ortogonale O, x, y, u. Definizione Una conica è il luogo dei punti, propri o impropri, reali o immaginari, che con le loro coordinate omogenee (x,
DettagliFissiamo nel piano un sistema di riferimento cartesiano ortogonale O, x, y, u.
Fissiamo nel piano un sistema di riferimento cartesiano ortogonale O, x, y, u. Definizione Una conica è il luogo dei punti, propri o impropri, reali o immaginari, che con le loro coordinate omogenee (x,
DettagliGeometria analitica: curve e superfici
Geometria analitica: curve e superfici geometriche algebriche e matrici e isometrie Riduzione Invarianti Studio di coniche Intersezione con rette e tangenti in forma parametrica 006 Politecnico di Torino
Dettagli21. (cenni di) Geometria analitica del piano.
. (cenni di) Geometria analitica del piano... Definizione. Sia π un piano e sia O un suo punto. Siano i e j due versori ortogonali tra loro e paralleli al piano π. Diremo che la terna ordinata (O, i, j)
DettagliCorso di Geometria Meccanica, Elettrotecnica Esercizi 11: soluzioni
Corso di Geometria 0- Meccanica Elettrotecnica Esercizi : soluzioni Esercizio Scrivere la matrice canonica di ciascuna delle seguenti trasformazioni lineari del piano: a) Rotazione di angolo π b) Rotazione
DettagliClassificazione delle coniche.
Classificazione delle coniche Ora si vogliono studiare i luoghi geometrici rappresentati da equazioni di secondo grado In generale, non è facile riconoscere a prima vista di che cosa si tratta, soprattutto
DettagliDidattica della Matematica per il triennio Geometria sintetica e geometria analitica
Didattica della Matematica per il triennio Geometria sintetica e geometria analitica anno acc. 2012/2013 Univ. degli Studi di Milano Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Didattica della Matematica
DettagliSoluzioni dello scritto di Geometria del 28 Maggio 2009
Soluzioni dello scritto di Geometria del 8 Maggio 9 1) Trovare le equazioni del sottospazio V(w, x, y, z) R 4 generato dalle quaterne c 1 = (,,, 1) e c = (, 1, 1, ). ) Trovare una base per OGNI autospazio
DettagliUniversita degli Studi di Roma Tor Vergata Facolta di Ingegneria Edile ed Edile/Architettura. Geometria Proiettiva Docente F.
Universita degli Studi di Roma Tor Vergata Facolta di Ingegneria Edile ed Edile/Architettura Geometria Proiettiva Docente F. Flamini CONICHE PROIETTIVE: Classificazione e forme canoniche proiettive Si
DettagliUniversita degli Studi di Roma - "Tor Vergata" - Facolta Ingegneria Esercizi GEOMETRIA (Edile-Architettura e dell Edilizia) CONICHE DI
Universita degli Studi di Roma - "Tor Vergata" - Facolta Ingegneria Esercizi GEOMETRIA (Edile-Architettura e dell Edilizia) CONICHE DI R. Docente: Prof. F. Flamini Esercizi Riepilogativi Svolti Esercizio
Dettagli1 Cambiamenti di coordinate nel piano.
Cambiamenti di coordinate nel piano.. Coordinate cartesiane Coordinate cartesiane su una retta. Sia r una retta: dare un sistema di coordinate su r significa fissare un punto O di r e un vettore u = U
DettagliUniversita degli Studi di Roma Tor Vergata Facolta di Ingegneria - Edile ed Edile/Architettura
Universita degli Studi di Roma Tor Vergata Facolta di Ingegneria - Edile ed Edile/Architettura Primo Appello del corso di Geometria 2 Docente F. Flamini, Roma, 22/02/2007 SVOLGIMENTO COMPITO I APPELLO
DettagliL algebra lineare nello studio delle coniche
L algebra lineare nello studio delle coniche È possibile utilizzare le tecniche dell algebra lineare per studiare e classificare le coniche. Data l equazione generale di una conica, si considera la sua
DettagliParte 12b. Riduzione a forma canonica
Parte 2b. Riduzione a forma canonica A. Savo Appunti del Corso di Geometria 202-3 Indice delle sezioni. Coniche, 2. Esempio di riduzione, 4 3. Teoremi fondamentali, 6 4. Come determinare l equazione canonica,
DettagliCenni sulle coniche 1.
1 Premessa Cenni sulle coniche 1. Corso di laurea in Ingegneria Civile ed Edile Università degli Studi di Palermo A.A. 2013/2014 prof.ssa Paola Staglianò (pstagliano@unime.it) Scopo della geometria analitica
DettagliLEZIONE 23. ax 2 + bxy + cy 2 + dx + ey + f
LEZIONE 23 23.1. Riduzione delle coniche a forma canonica. Fissiamo nel piano un sistema di riferimento Oxy e consideriamo un polinomio di grado 2 in x, y a meno di costanti moltiplicative non nulle, diciamo
DettagliATTENZIONE: : giustificate le vostre argomentazioni! Geometria Canale 3. Lettere J-PE (Prof P. Piazza) Esame scritto del 12/02/2014. Compito A.
Geometria Canale. Lettere J-PE (Prof P. Piazza) Esame scritto del 12/02/2014. Compito A. Nome e Cognome: Numero di Matricola: Esercizio Punti totali Punteggio 1 7 2 6 6 4 6+1 5 6+2 Totale 1+ ATTENZIONE:
Dettagli(P x) (P y) = x P t (P y) = x (P t P )y = x y.
Matrici ortogonali Se P è una matrice reale n n, allora (P x) y x (P t y) per ogni x,y R n (colonne) Dim (P x) y (P x) t y (x t P t )y x t (P t y) x (P t y), CVD Ulteriori caratterizzazioni delle matrici
DettagliRIPASSO E APPROFONDIMENTO DI ARGOMENTI DEL TERZO ANNO
RIPASSO E APPROFONDIMENTO DI ARGOMENTI DEL TERZO ANNO 1 La circonferenza. 2 La parabola. 3 L ellisse. L iperbole. 5 Le coniche. 6 Equazione generale di una conica. 7 Calcolo delle principali caratteristiche
DettagliGeometria BAER Canale I Esercizi 12
Geometria BAER Canale I Esercizi Alcuni di questi esercizi forse sono un po difficili visto che abbiamo fatto questa parte un po in fretta, ma si può sempre provare. Esercizio. Si scrivano le equazioni
DettagliH precedente. Procedendo come sopra, si costruisce la matrice del cambiamento di base
Geometria analitica e algebra lineare, anno accademico 9/1 Commenti ad alcuni esercizi 17 Diagonalizzazione di matrici simmetriche Coniche Commenti ad alcuni degli esercizi proposti 17 Diagonalizzazione
DettagliConiche in forma generale
LE CONICHE Fissiamo nel piano un sistema di riferimento cartesiano ortogonaleo, x, y, u. Coniche in forma generale Una conica è il luogo dei punti, propri o impropri, reali o immaginari, che con le loro
DettagliOLITECNICO DI MILANO I FACOLTÀ DI INGEGNERIA 1 APPELLO DI GEOMETRIA 19 GENNAIO 2009
OLITECNICO DI MILANO I FACOLTÀ DI INGEGNERIA 1 APPELLO DI GEOMETRIA 19 GENNAIO 2009 Decidere se le seguenti affermazioni sono vere o false barrando le caselle opportune: Se le matrici A e B sono diagonalizzabili,
DettagliFissiamo nello spazio un sistema di riferimento cartesiano ortogonale O, x, y, z, u.
Fissiamo nello spazio un sistema di riferimento cartesiano ortogonale O, x, y, z, u. Definizione Una quadriche è il luogo dei punti, propri o impropri, reali o immaginari, che con le loro coordinate omogenee
DettagliII Università degli Studi di Roma
Versione preliminare gennaio TOR VERGATA II Università degli Studi di Roma Dispense di Geometria. Capitolo 3. 7. Coniche in R. Nel Capitolo I abbiamo visto che gli insiemi di punti P lineare di primo grado
Dettagli1 Esercizi di ripasso 4
Esercizi di ripasso 4. Determinare k in modo che il piano kx + 2y 6z + = 0 sia parallelo al piano x + y z + = 0. Soluzione. La condizione di parallelismo richiede che ( ) k 2 6 rg = Ne segue che k = e
DettagliEsercizi di Complementi di Matematica (L-Z) a.a. 2015/2016
Esercizi di Complementi di Matematica (L-Z) a.a. 2015/2016 Prodotti scalari e forme bilineari simmetriche (1) Sia F : R 2 R 2 R un applicazione definita da F (x, y) = x 1 y 1 + 3x 1 y 2 5x 2 y 1 + 2x 2
DettagliProdotto scalare e matrici < PX,PY >=< X,Y >
Prodotto scalare e matrici Matrici ortogonali Consideriamo in R n il prodotto scalare canonico < X,Y >= X T Y = x 1 y 1 + +x n y n. Ci domandiamo se esistono matrici P che conservino il prodotto scalare,
DettagliX = x + 1. X = x + 1
CONICHE. Esercizi Esercizio. Classificare, ridurre a forma canonica (completando i quadrati), e disegnare le seguenti coniche: γ : x y + x = 0; γ : x + 4x y + = 0; γ 3 : x + y + y + 0 = 0; γ 4 : x + y
DettagliGeometria BAER Canale A-K Esercizi 11
Geometria BAER 6-7 Canale A-K Esercizi Esercizio. Scrivere la matrice delle seguenti trasformazioni ortogonali del piano (a Proiezione ortogonale sulla retta x + y = (b Rotazione di π/4 seguita da riflessione
DettagliGEOMETRIA PIANA. 1) sia verificata l uguaglianza di segmenti AC = CB (ossia C è punto medio del segmento AB);
VETTORI E GEOMETRIA ANALITICA 1 GEOMETRIA PIANA Segmenti e distanza tra punti. Rette in forma cartesiana e parametrica. Posizioni reciproche di due rette, parallelismo e perpendicolarità. Angoli e distanze.
Dettagli22 Coniche proiettive
Geometria e Topologia I (U1-4) 2006-giu-06 95 22 Coniche proiettive (22.1) Definizione. Sia K[x 0, x 1,..., x n ] l anello dei polinomi nelle indeterminate (variabili) x 0, x 1,..., x n. Un polinomio di
DettagliESAME DI GEOMETRIA. 6 febbraio 2002 CORREZIONE QUIZ
ESAME DI GEOMETRIA 6 febbraio CORREZIONE QUIZ. La parte reale di ( + i) 9 è positiva. QUIZ Si può procedere in due modi. Un primo modo è osservare che ( + i) =i, dunque ( + i) 9 =(+i)(i) 4 = 4 ( + i) :
DettagliForme quadratiche e coniche. Nota Bene: Questo materiale non deve essere considerato come sostituto delle lezioni.
Forme quadratiche e coniche. Nota Bene: Questo materiale non deve essere considerato come sostituto delle lezioni. Argomenti: Prodotto scalare. Matrici simmetriche e forme quadratiche. Diagonalizzazione
DettagliUniversita degli Studi di Roma Tor Vergata Facolta di Ingegneria - CCS Edile ed Edile/Architettura
Universita degli Studi di Roma Tor Vergata Facolta di Ingegneria - CCS Edile ed Edile/Architettura Recupero II Esonero/II Appello del corso di Geometria Docente F. Flamini, Roma, 7/0/008 NORME SVOLGIMENTO
DettagliCompito di Geometria e Algebra per Ing. Informatica ed Elettronica
Compito di Geometria e Algebra per Ing Informatica ed Elettronica 17-02-2015 1) Sia f : R 4 R 3 la funzione lineare definita da f((x, y, z, t)) = ( x + y 2z + kt, x + y + t, 2x + y + z) (x, y, z, t) R
DettagliFormulario. Coordinate del punto medio M di un segmento di estremi A(x 1, y 1 ) e B(x 2, y 2 ): x1 + x y 2
Formulario Componenti di un vettore di estremi A(x 1, y 1 e B(x 2, y 2 B A = AB = (x2 x 1 i + (y 2 y 1 j Distanza tra due punti A(x 1, y 1 e B(x 2, y 2 : AB = (x 2 x 1 2 + (y 2 y 1 2 Coordinate del punto
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Laurea in Matematica GE210 - Geometria 2 a.a Prova scritta del TESTO E SOLUZIONI
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Laurea in Matematica GE0 - Geometria a.a. 08-09 Prova scritta del 0--09 TESTO E SOLUZIONI Svolgere tutti gli esercizi.. Sia V uno spazio vettoriale reale di dimensione
DettagliParte 12a. Trasformazioni del piano. Forme quadratiche
Parte 12a Trasformazioni del piano Forme quadratiche A Savo Appunti del Corso di Geometria 2013-14 Indice delle sezioni 1 Trasformazioni del piano, 1 2 Cambiamento di coordinate, 8 3 Forme quadratiche,
DettagliIsometrie e cambiamenti di riferimento
Isometrie e cambiamenti di riferimento Isometrie Le isometrie sono trasformazioni del piano o dello spazio che conservano angoli e distanze. Esempi sono le rotazioni del piano, le riflessioni in una retta
DettagliI Compito di Geometria - Ingegneria Edile - 25 ottobre 2000 Tra parentesi [ ] è indicato il punteggio di ogni esercizio.
I Compito di Geometria - Ingegneria Edile - 25 ottobre 2000 Tra parentesi [ ] è indicato il punteggio di ogni esercizio. A [8] Sono date le matrici A M 34 (IR) e b M 31 (IR) A = 1 0 2 2 0 k 1 k, b = 1
DettagliGeometria 2, a.a. 2006/2007 Ingegneria Edile-Edile Architettura
Geometria 2, a.a. 2006/2007 Ingegneria Edile-Edile Architettura Tutore: Eleonora Palmieri 14 febbraio 2007 Esercizio 1: Si consideri in R 2 la conica Γ : 2x 2 1 + 4x 2 2 + x 1 + 2x 2 = 0. 1. Ridurre Γ
Dettagli15 luglio Soluzione esame di geometria - Ing. gestionale - a.a COGNOME... NOME... N. MATRICOLA... ISTRUZIONI
15 luglio 01 - Soluzione esame di geometria - Ing. gestionale - a.a. 01-01 COGNOME.......................... NOME.......................... N. MATRICOLA............. La prova dura ore. ISTRUZIONI Ti sono
DettagliCLASSIFICAZIONE DELLE CONICHE AFFINI
CLASSIFICAZIONE DELLE CONICHE AFFINI Pre-requisiti necessari. Elementi di geometria analitica punti e rette nel piano cartesiano, conoscenza delle coniche in forma canonica). Risoluzione di equazioni e
DettagliUniversita degli Studi di Ancona Laurea in Ingegneria Meccanica ed Informatica a Distanza Anno Accademico 2005/2006. Matematica 2 (Analisi)
Universita degli Studi di Ancona Laurea in Ingegneria Meccanica ed Informatica a Distanza Anno Accademico 2005/2006 Matematica 2 (Analisi) Nome:................................. N. matr.:.................................
Dettagli24.1 Coniche e loro riduzione a forma canonica
Lezione 24 24. Coniche e loro riduzione a forma canonica Fissiamo nel piano un sistema di riferimento Oxy e consideriamo un polinomio di grado 2 in x, y amenodicostantimoltiplicativenonnulle,diciamo ax
DettagliLe quadriche. Fissiamo nello spazio un sistema di riferimento cartesiano ortogonale O, x, y, z, u.
Le quadriche Fissiamo nello spazio un sistema di riferimento cartesiano ortogonale O, x, y, z, u. Definizione Una quadrica è il luogo dei punti, propri o impropri, reali o immaginari, che con le loro coordinate
Dettagli1 Coniche. s (x, y, t ) (1) 1 (x, y, t )F r 2
1 Coniche Studieremo le curve nel piano euclideo, cioè nel piano con un sistema di riferimento cartesiano ortogonale fissato, oppure nel completamento proiettivo di questo piano, ottenuto con l introduzione
DettagliGeometria BAER Canale A-K Esercizi 8
Geometria BAER Canale A-K Esercizi 8 Esercizio. Si consideri il sottospazio U = L v =, v, v 3 =. (a) Si trovino le equazioni cartesiane ed una base ortonormale di U. (b) Si trovi una base ortonormale di
DettagliConiche R. Notari 15 Aprile
Coniche R. Notari 15 Aprile 2006 1 1. Notazioni. Proposizione 1 Ogni conica si rappresenta tramita un equazione algebrica di secondo grado della forma a 11 x 2 +2a 12 xy + a 22 y 2 + +2a 13 x + 2a 23 y
DettagliAutovalori e autovettori, matrici simmetriche e forme quadratiche (cenni) (prof. M. Salvetti)
Autovalori e autovettori, matrici simmetriche e forme quadratiche (cenni) (prof. M. Salvetti) April 14, 2011 (alcune note non complete sugli argomenti trattati: eventuali completamenti saranno aggiunti)
Dettagli3. Vettori, Spazi Vettoriali e Matrici
3. Vettori, Spazi Vettoriali e Matrici Vettori e Spazi Vettoriali Operazioni tra vettori Basi Trasformazioni ed Operatori Operazioni tra Matrici Autovalori ed autovettori Forme quadratiche, quadriche e
DettagliAUTOVALORI, AUTOVETTORI, AUTOSPAZI
AUTOVALORI, AUTOVETTORI, AUTOSPAZI. Esercizi Esercizio. Sia f : R 3 R 3 l endomorfismo definito da f(x, y, z) = (x+y, y +z, x+z). Calcolare gli autovalori ed una base per ogni autospazio di f. Dire se
DettagliSimilitudine (ortogonale) e congruenza (ortogonale) di matrici.
Lezione del 4 giugno. Il riferimento principale di questa lezione e costituito da parti di: 2 Forme bilineari, quadratiche e matrici simmetriche associate, 3 Congruenza di matrici simmetriche, 5 Forme
DettagliEsame di Geometria e Algebra Lineare Politecnico di Milano Ingegneria informatica Appello 15 Settembre 2015 Cognome: Nome: Matricola:
Esame di Geometria e Algebra Lineare Politecnico di Milano Ingegneria informatica Appello 5 Settembre 5 Cognome: Nome: Matricola: Tutte le risposte devono essere motivate. Gli esercizi vanno svolti su
DettagliUniversità degli Studi Roma Tre - Corso di Laurea in Matematica Tutorato di Geometria 2
Università degli Studi Roma Tre - Corso di Laurea in Matematica Tutorato di Geometria A.A. 9-1 - Docente: Prof. A. Verra Tutori: Dott.ssa Paola Stolfi e Annamaria Iezzi Soluzioni Tutorato numero 6 (1 Dicembre
DettagliUn fascio di coniche è determinato da una qualsiasi coppia di sue coniche distinte.
Piano proiettivo Conica: curva algebrica reale del II ordine. a 11 x 2 1 + 2a 12 x 1 x 2 + a 22 x 2 2 + 2a 13 x 1 x 3 + 2a 23 x 2 x 3 + a 33 x 2 3 = 0 x T A x = 0 Classificazione proiettiva delle coniche:
DettagliCORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA MECCANICA A.A PROVA SCRITTA DI GEOMETRIA DEL Corsi dei Proff. M. BORDONI, A.
CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA MECCANICA A.A. - PROVA SCRITTA DI GEOMETRIA DEL -- Corsi dei Proff. M. BORDONI, A. FOSCHI Esercizio. E data l applicazione lineare L : R 4 R 3 definita dalla matrice A = 3
DettagliConiche Quadriche. Coniche e quadriche. A. Bertapelle. 9 gennaio A. Bertapelle Coniche e quadriche
.. Coniche e quadriche A. Bertapelle 9 gennaio 2013 Cenni storici Appollonio di Perga (III a. C.) in Le coniche fu il primo a dimostrare che era possibile ottenere tutte le coniche (ellisse, parabola,
Dettagli1. Calcolare gli invarianti ortogonali e riconoscere le seguenti quadriche.
Algebra Lineare e Geometria Analitica Politecnico di Milano Ingegneria Quadriche Esercizi 1. Calcolare gli invarianti ortogonali e riconoscere le seguenti quadriche. (a) x + y + z + xy xz yz 6x 4y + z
DettagliEsercitazioni del Aprile di Geometria A
Esercitazioni del 4-6-7-8 Aprile di Geometria A Università degli Studi di Trento Corso di laurea in Matematica A.A. 7/8 Matteo Bonini matteo.bonini@unitn.it Esercizio Si considerino in E 3 (R) i piani
DettagliEsercizi sulle coniche (prof.ssa C. Carrara)
Esercizi sulle coniche prof.ssa C. Carrara Alcune parti di un esercizio possono ritrovarsi in un altro esercizio, insieme a parti diverse. È un occasione per affrontarle da un altra angolazione.. Determinare
Dettagli2. Fra tutti i rettangoli inscritti in una circonferenza, determinare quello di area massima.
2. Fra tutti i rettangoli inscritti in una circonferenza, determinare quello di area massima. 3. Fra tutti i cilindri a base rotonda inscritti in una sfera, determinare quello di volume massimo. 4. Dimostrare
Dettagli2 2 2 A = Il Det(A) = 2 quindi la conica è non degenere, di rango 3.
Studio delle coniche Ellisse Studiare la conica di equazione 2x 2 + 4xy + y 2 4x 2y + 2 = 0. Per prima cosa dobbiamo classificarla. La matrice associata alla conica è: 2 2 2 A = 2 2 2 Il DetA = 2 quindi
DettagliUniversità di Pisa. Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Geometria e Algebra Lineare
Università di Pisa Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Geometria e Algebra Lineare Cognome e Nome: Corso di studi: Anno di iscrizione: Numero di matricola: Scritto n. 1 del 016 Esercizio 1. Si studi
Dettagliformano una base B di R 3. Scrivere la matrice di passaggio dalla base B alla base canonica e dire se tale matrice è ortogonale.
) Mostrare che i 3 vettori v=, u=, w= 3 formano una base B di R 3. Scrivere la matrice di passaggio dalla base B alla base canonica e dire se tale matrice è ortogonale. ) Sia f : R 4 R 4 la seguente applicazione
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Laurea in Matematica GE210 - Geometria 2 a.a Prova scritta del TESTO E SOLUZIONI.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Laurea in Matematica GE0 - Geometria a.a. 08-09 Prova scritta del --09 TESTO E SOLUZIONI Svolgere tutti gli esercizi.. Sia k R tale che k > 0, k 4 e sia b k : R
DettagliPROVA SCRITTA DI GEOMETRIA 2 14 Febbraio 2017
PROVA SCRITTA DI GEOMETRIA 2 14 Febbraio 2017 La prova orale deve essere sostenuta entro il 28 Febbraio 2017 A Fissato un sistema di riferimento cartesiano nello spazio si consideri la quadriche Q di equazione
DettagliVETTORIALE E PRODOTTO MISTO. PIANI E RETTE DI
Universita degli Studi di Roma - "Tor Vergata" - Facolta Ingegneria Esercizi GEOMETRIA (Edile-Architettura e dell Edilizia) PRODOTTO VETTORIALE E PRODOTTO MISTO. PIANI E RETTE DI R 3. FASCI E STELLE. FORMULE
DettagliSPAZI EUCLIDEI, APPLICAZIONI SIMMETRICHE, FORME QUADRATICHE
SPAZI EUCLIDEI, APPLICAZIONI SIMMETRICHE, FORME QUADRATICHE. Esercizi Esercizio. In R calcolare il modulo dei vettori,, ),,, ) ed il loro angolo. Esercizio. Calcolare una base ortonormale del sottospazio
DettagliRELAZIONI e CORRISPONDENZE
RELAZIONI e CORRISPONDENZE Siano X e Y due insiemi non vuoti si chiama relazione tra X e Y un qualunque sottoinsieme del prodotto cartesiano: X x Y = {(x,y): x X, y Y} L insieme costituito dai primi (secondi)
DettagliAutovalori ed autovettori di un endomorfismo
Autovalori ed autovettori di un endomorfismo Endomorfismo = applicazione (funzione) lineare da un spazio vettoriale V in sé stesso 1. Data una funzione lineare, scriverne la matrice associata dei coefficienti:
Dettagli0 0 c. d 1. det (D) = d 1 d n ;
Registro Lezione di Algebra lineare del 23 novembre 216 1 Matrici diagonali 2 Autovettori e autovalori 3 Ricerca degli autovalori, polinomio caratteristico 4 Ricerca degli autovettori, autospazi 5 Matrici
Dettagli(V) (FX) L unione di due basi di uno spazio vettoriale è ancora una base dello spazio vettoriale.
8 gennaio 2009 - PROVA D ESAME - Geometria e Algebra T NOME: MATRICOLA: a=, b=, c= Sostituire ai parametri a, b, c rispettivamente la terzultima, penultima e ultima cifra del proprio numero di matricola
DettagliPROVA SCRITTA DEL 10 LUGLIO 2008 e SOLUZIONI. Per ognuno dei seguenti quiz indicare l unica risposta corretta tra le quattro proposte.
Geometria B1-02efe Geometria - 13bcg PROVA SCRITTA DEL 10 LUGLIO 2008 e SOLUZIONI Per ognuno dei seguenti quiz indicare l unica risposta corretta tra le quattro proposte. Esercizio 1. Sia u, v, w vettori
DettagliProva scritta di Geometria 1 Docente: Giovanni Cerulli Irelli 20 Gennaio 2017
Prova scritta di Geometria Docente: Giovanni Cerulli Irelli Gennaio 7 Esercizio. Si considerino i seguenti tre punti dello spazio euclideo: P :=, Q :=, R :=.. Dimostrare che P, Q ed R non sono collineari.
DettagliApplicazioni lineari simmetriche e forme quadratiche reali.
Applicazioni lineari simmetriche e forme quadratiche reali 1 Applicazioni lineari simmetriche Consideriamo lo spazio IR n col prodotto scalare canonico X Y = t XY = x 1 y 1 + + x n y n Definizione Un applicazione
DettagliFondamenti di Algebra Lineare e Geometria TEMA A
Fondamenti di Algebra Lineare e Geometria Ingegneria Aerospaziale ed Ingegneria dell Energia - Canale B Secondo Appello - luglio TEMA A Risolvere i seguenti esercizi motivando adeguatamente ogni risposta.
Dettagli5 Un applicazione: le matrici di rotazione
5 Un applicazione: le matrici di rotazione 51 Rotazioni nel piano di un angolo ϑ Si vuole considerare il caso della rotazione nel piano di un vettore di R di un angolo ϑ assegnato Chiaramente si tratta
DettagliProva scritta di Geometria - 16 Gennaio 2019
Prova scritta di Geometria - 16 Gennaio 2019 COGNOME e NOME(stampatello): 1. Supponiamo di sapere che l invariante cubico di una conica è A 24, quello quadratico è α 00 3, e quello lineare è I 4. (a) Classificare
DettagliGeometria I. Soluzioni della prova scritta del 19 settembre 2016
Geometria I Soluzioni della prova scritta del 9 settembre 6 Esercizio Consideriamo una forma bilineare simmetrica g : V V R su uno spazio vettoriale reale V di dimensione finita, una sua base B e la matrice
DettagliGeometria affine e proiettiva
Geometria affine e proiettiva Laura Facchini 7 aprile 20 Esercizio. Sia E 4 il 4-spazio euclideo numerico dotato del riferimento cartesiano standard di coordinate (x, y, z, w. Siano P (0, 0,,, P (, 2,,,
DettagliGEOMETRIA. 2 Febbraio ore. Istruzioni: Scrivere cognome, nome, numero di matricola in stampatello negli appositi spazi.
GEOMETRIA 2 Febbraio 2007 2 ore Istruzioni: Scrivere cognome, nome, numero di matricola in stampatello negli appositi spazi. Trascrivere i risultati dei quiz della prima parte nella tabella in questa pagina.
DettagliLezione 6 Richiami di Geometria Analitica
1 Piano cartesiano Lezione 6 Richiami di Geometria Analitica Consideriamo nel piano due rette perpendicolari che si intersecano in un punto O Consideriamo ciascuna di queste rette come retta orientata
DettagliGeometria 3 A.A Esercizi. Irriducibilità di polinomi di più variabili. Discriminante.
Geometria 3 A.A. 2016 2017 Esercizi Irriducibilità di polinomi di più variabili. Discriminante. Risultante. Si dimostri che il polinomio f(x, y) = x 2 y +x 5 +1 è irriducibile in C[x, y]. Sia K un campo.
DettagliSoluzioni esercizi complementari
Soluzioni esercizi complementari Relazioni 1) Quali delle seguenti relazioni sono di equivalenza? x, y R {0} xry x/y Q x, y Z xry x + y è divisibile per 17 x, y Z xry x y X, Y sottoinsiemi di un insieme
DettagliCOGNOME e NOME... N. MATRICOLA...
Prova d esame di Fondamenti di algebra lineare e geometria (mat.disp.) Laurea Triennale in Ingegneria dell energia 03/07/2017 COGNOME e NOME... N. MATRICOLA... Quesiti preliminari di teoria Sono ammessi
Dettagli2 Forma canonica metrica delle ipequadriche
26 Trapani Dispensa di Geometria, 1 Iperquadriche Sia A una matrice reale simmetrica n n, non nulla, sia b un vettore colonnna in R n e sia c R. L insieme delle soluzioni in R n dell equazione X t AX +
DettagliUniversità di Pisa. Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Geometria e Algebra Lineare
Università di Pisa Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Geometria e Algebra Lineare Cognome e Nome: Corso di studi: Anno di iscrizione: Numero di matricola: Scritto n. 1 del 16 Esercizio 1. Si studi
DettagliPolitecnico di Milano Ingegneria Industriale Analisi e Geometria 2 Secondo Appello 7 Settembre 2016
Politecnico di Milano Ingegneria Industriale Analisi e Geometria Secondo Appello 7 Settembre 6 Cognome: Nome: Matricola: Es.: punti Es.: 7 punti Es.3: 7 punti Es.4: 7 punti Totale. Sia f : R 3 R 3 l applicazione
Dettagli1 Ampliamento del piano e coordinate omogenee
1 Ampliamento del piano e coordinate omogenee Vogliamo dare una idea, senza molte pretese, dei concetti che stanno alla base di alcuni calcoli svolti nella classificazione delle coniche. Supponiamo di
DettagliCorso di Laurea in Scienza dei Materiali PROVA SCRITTA DI GEOMETRIA DEL 12/07/2016 SOLUZIONE DEGLI ESERCIZI PROPOSTI
Corso di Laurea in Scienza dei Materiali PROVA SCRITTA DI GEOMETRIA DEL 12/07/2016 SOLUZIONE DEGLI ESERCIZI PROPOSTI Esercizio 1 Si consideri la conica affine d equazione 9x 2 + 6y 2 4xy 6x + 8y = 1 (1)
DettagliGEOMETRIA 1 Autovalori e autovettori
GEOMETRIA 1 Autovalori e autovettori Gilberto Bini - Anna Gori - Cristina Turrini 2018/2019 Gilberto Bini - Anna Gori - Cristina Turrini (2018/2019) GEOMETRIA 1 1 / 28 index Matrici rappresentative "semplici"
DettagliEsercizi sulle coniche (prof.ssa C. Carrara)
Esercizi sulle coniche prof.ssa C. Carrara Alcune parti di un esercizio possono ritrovarsi in un altro esercizio, insieme a parti diverse. È un occasione per affrontarle più volte.. Stabilire il tipo di
DettagliGeometria analitica del piano pag 32 Adolfo Scimone
Geometria analitica del piano pag 32 Adolfo Scimone CAMBIAMENTI DI SISTEMA DI RIFERIMENTO Consideriamo il piano cartesiano R 2 con un sistema di riferimento (O,U). Se introduciamo in R 2 un secondo sistema
Dettaglia 11 a 12 a 13 x y 1 a 12 a 22 a 23 a 13 a 23 a 33 1 e sfruttando la notazione matriciale la (1) può essere riscritta come a 11 a 12 a 13 x a11 a A =
Coniche Tutti sappiamo che intersecando un piano e un cono si ottengono delle sezioni che proiettate sul piano risultano essere una circonferenza, un ellisse, un iperbole o una parabola. Queste curve vengono
DettagliEsercitazioni del Marzo di Geometria A
Esercitazioni del -5 Marzo di Geometria A Università degli Studi di Trento Corso di laurea in Matematica AA 07/08 Matteo Bonini matteobonini@unitnit Esercizio Si consideri la matrice 0 A 0 0 0 0 (i Scrivere
Dettagli