Istituto Comprensivo Via Emilio Macro

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1 Istituto Comprensivo Via Emilio Macro L istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si possono utilizzare per cambiare il mondo Nelson Mandela

2 PIANO ANNUALE DI INCLUVITA Il quartiere nel quale operano le scuole dell Istituto Comprensivo è ubicato ad ovest del VI Municipio delle Torri, di vasta estensione, delimitato dalla via Casilina e dalla via Tuscolana. Ne consegue che Torre Spaccata appare come un ambiente urbano di insediamento relativamente recente, a componenti miste, da un ceto popolare ad uno medio-borghese. La vita del quartiere non possiede nessuna caratteristica rionale del piccolo centro, tipica degli anni '50 e '60, con la ricchezza dei rapporti sociali che essa comporta, ma ha assunto sempre più l'aspetto individualistico di un grosso centro urbano. Negli ultimi anni si è verificato poi l'inserimento crescente di popolazioni multietniche, mentre è si è registrato il naturale decremento di inserimento degli alunni nomadi a seguito dello smantellamento del Campo Nomadi Casilino 900. Tali oggettive realtà hanno imposto alla scuola di rivedere i suoi obiettivi e i suoi progetti e l Istituto, da sempre ispirato ai principi dell accoglienza e delle pari opportunità, vede inseriti nelle sue classi (frequentate da una popolazione di circa alunni) n. 34 alunni diversamente abili certificati, 129 stranieri e 49 nomadi, oltre a 12 alunni con DSA (documentato e certificato ai sensi della legge 170). Di più difficile quantificazione (ma di sempre maggiore estensione) è l area del disagio in senso lato: il disagio sociale, economico, familiare e psicologico che impongono alla scuola continue e sistematiche ri-modulazioni del proprio fare scuola ed essere scuola; si tratta della capacità di cambiare continuamente il punto di vista e la prospettiva, di rivedere azioni e co-azioni, di non dare mai nulla per acquisito definitivamente, ma con umiltà intellettuale cercare di comprendere e analizzare per progettare la migliore proposta formativa possibile per ognuno di quegli alunni che abbiamo di fronte e che quotidianamente interpellano la nostra capacità di comprendere le loro richieste e i loro bisogni, le loro esigenze e le loro aspettative.

3 Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: n 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 21 minorati vista 0 minorati udito 1 Psicofisici disturbi evolutivi specifici ADHD/DOP 4 Borderline cognitivo 3 3. Certificazioni ASL DSA (legge 170) 10 Altro (alunni che fruiscono solo dell intervento dell AEC) patologie fisiche (diabete emofilia morbo di Perth) svantaggio (indicare il disagio prevalente) 4 Socio economico Linguistico culturale Socio economico Linguistico culturale stranieri 129 nomadi 49 Totali 235 % su popolazione scolastica 22% N PEI redatti dai GLHO 43 N di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria (DSA ai sensi legge 170) N di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria Dato assai diffuso ma non quantificabile TUTTI Nell ambito delle Programmazioni didattiche (soprattutto della scuola primaria) sono automaticamente previsti percorsi personalizzati, programmazioni semplificate, riduzioni, sostituzioni in tutti i casi in cui il team docente individua uno specifico bisogno educativo.

4 ALUNNI IN PARTICOLARI CONDIZIONI DI SALUTE SCUOLA IN OSPEDALE E ISTRUZIONE DOMICILIARE (2 casi nell a.s. 2012/2013) la scuola ha esperienza di istruzione domiciliare e ospedaliera organizzata nell'ambito del consiglio di classe per l alunno oggetto di una lungo degenza/convalescenza ALUNNI CON FABBISOGNO DI SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI IN ORARIO SCOLASTICO la scuola ha esperienza di somministrazione di farmaci in orario scolastico e sono state individuate le persone incaricate della somministrazione in funzione di specifica formazione (7 casi nell a.s. 2012/2013) Un obiettivo di miglioramento è la formazione di un maggior numero di persone. B. Risorse professionali Prevalentemente utilizzate in specifiche Insegnanti di sostegno Attività IN CLASSE, individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Funzioni strumentali / Funzione Strumentale per il Disagio e coordinamento l Handicap Referenti di Istituto (disabilità, Funzione Strumentale DSA, BES) Psicopedagogisti e affini Psicopedagogista esterni/interni Docenti tutor/mentor Dipartimento POF (Collaboratori Dirigente Docenti Funzione Strumentale) C. Coinvolgimento docenti Attraverso curricolari Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Coordinatori di classe e simili Progetti didattico educativi a prevalente tematica inclusiva Partecipazione a GLI Docenti con specifica formazione Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico educativi a prevalente tematica inclusiva Sì / No Sì / No Si

5 Altri docenti Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico educativi a prevalente tematica inclusiva D. Coinvolgimento personale ATA E. Coinvolgimento famiglie F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI G. Rapporti con privato sociale e volontariato H. Formazione docenti Assistenza alunni disabili Progetti di inclusione / laboratori integrati Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell età evolutiva Coinvolgimento in progetti di inclusione Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili Procedure condivise di intervento sulla disabilità Procedure condivise di intervento su disagio e simili Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Rapporti con CTS / CTI Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Progetti a livello di reti di scuole Strategie e metodologie educativo didattiche / gestione della classe Didattica speciale e progetti educativo didattici a prevalente tematica inclusiva Didattica interculturale / italiano L2 Psicologia e psicopatologia dell età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali ) Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati * : Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all interno della

6 scuola Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l organizzazione delle attività educative. Il dato è molto variabile da caso a caso, essendo profondamente influenzato DA FATTORI SOGGETTIVI: es. tipo di motivazione e coinvolgimento della famiglia, disponibilità della struttura sanitaria che ha in carico l alunno stesso a partecipare attivamente al progetto della scuola. (nota 3) Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Valorizzazione delle risorse esistenti Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici (nota 3) Negli ultimi anni scolastici si sono rilevate numerose difficoltà a svolgere per ogni alunno più di un GLH operativo. Fatti salvi casi veramente particolari, in cui le occasioni di incontro vengono reiterate, in senso generale è assai difficile che per ogni alunno si possano realizzare almeno 2 GLH Operativi nel corso dell anno scolastico presso le sedi dell Istituto. Molto spesso le ASL (e/o i Centri) assicurano n. 1 GLH Operativo all anno (presso la scuola), mentre eventuali altri incontri debbono svolgersi nei Centri Esterni. La differenza per la scuola è sostanziale in quanto mentre nella sede scolastica possono partecipare al GLH Operativo, TUTTI i Docenti e gli operatori comunque impegnati con l alunno; nelle sedi esterne solamente un rappresentante dei docenti (al massimo accompagnato dal Docente psicopedagogista), può presenziare all incontro con una ricaduta in termini di coinvolgimento e di efficacia certamente diversa rispetto alla partecipazione e condivisione dell intero gruppo docente.

7 Parte II Obiettivi di incremento dell inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo: Sono destinatari del presente Piano Annuale di inclusione tutti quegli alunne e quelle alunna che manifestano un Bisogno Educativo Speciale: la disabilità (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77); i disturbi evolutivi specifici (Legge 170/2010, Legge 53/2003); lo svantaggio sociale ed economico, linguistico e/o culturale. Un bisogno educativo speciale è una difficoltà che si evidenzia in età evolutiva negli ambiti di vita, dell educazione e/o di apprendimento. Si manifesta in un funzionamento problematico, anche per il soggetto, in termini di danno, ostacolo o stigma sociale; necessita di un piano educativo individualizzato o personalizzato. La Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 ricorda che ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta. Le scuole del nostro Istituto da sempre hanno dedicato una particolare attenzione a questi problemi sia per scelta professionale che per necessità ambientale, considerando che il contesto territoriale in cui le nostre scuole operano, è un contesto complesso dove si intrecciano molteplici esigenze e differenti bisogni sociali, formativi, educativi, psicologici e linguistici. Si tratta di una zona a forte processo immigratorio, con un elevato inserimento di alunni stranieri NON italofoni anche nel corso dell anno scolastico e con alunni diversamente abili, anche con sindromi gravi e gravissime, a volte a noi indirizzati dalle ASL di zona, in quanto i nostri docenti hanno effettuato nel tempo una specifica formazione pervenendo ad una competenza specifica per: creare un ambiente accogliente; sostenere l apprendimento attraverso una revisione del curricolo, sviluppando attenzione educativa in tutta la scuola; promuovere l attiva partecipazione di tutti gli alunne e le alunne al processo di apprendimento; favorire l acquisizione di comportamenti/competenze collaborative; promuovere pratiche inclusive fra tutte le componenti della comunità scolastica Obiettivo principale è la riduzione non solo delle barriere architettoniche (che purtroppo ancora ci sono negli edifici del nostro Istituto) ma le barriere mentali che limitano l apprendimento e la partecipazione sociale attraverso l utilizzo di facilitatori e l analisi dei fattori contestuali, ambientali e personali. Ruoli organizzativi e planning time Settembre: Analisi del Contesto: Dirigente Scolastico Psicopedagogista Docenti Funzione Strumentale Docenti referenti didattici di sede Analisi delle risorse professionali a

8 disposizione dell Istituto (Ins.ti di sostegno AEC Assistenti alla comunicazione) Verifica delle disponibilità economiche per acquisti sussidi e materiali specifici Ottobre/Novembre Riunione del GLHI: Analisi complessiva dei casi inseriti nei tre ordini di scuola dell Istituto e rapporto tra esigenze e risorse valutazione delle reali condizioni di programmazione Riunione dei Docenti dei Consigli di Intersezione e di Classe: analisi dei casi, conoscenza BES eventuale GLHO per i casi certificati incontri con i genitori Elaborazione del Piano personalizzato e/o individualizzato con descrizione degli specifici raccordi con la programmazione della classe (sostituzioni, semplificazioni, riduzioni, uso degli strumenti compensativi e sostitutivi). approvazione dei PEP e dei PEI da parte del Collegio dei Docenti contestualmente alle Programmazioni di classe fine Gennaio: verifica di medio termine incontro con i genitori ed eventuale rimodulazione del piano Marzo: nuovo incontro del gruppo di lavoro (e/o GLHO) con i genitori fine Maggio verifica finale dei docenti di sezione e/o di classe Giugno: verifica finale del Collegio Docenti e prospettive per l anno successivo Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti L attuale approccio ai bisogni educativi speciali prevede evidentemente una formazione specifica di tutti gli insegnanti sia disciplinari e di quelli di sostegno. È ormai un esigenza inderogabile: nel nostro Istituto, molti Docenti hanno una preparazione specifica sulla disabilità grave, ma non sui DSA, per altri è vero il contrario, per altri ancora la formazione sullo svantaggio è preminente rispetto alla disabilità Di fatto sarebbero necessari due livelli di formazione: uno sulle cosiddette tre fasce dei BES (disabilità gravi DSA svantaggio) organizzando tre moduli di approfondimento in modo che ogni docente possa approfondire il tema d interesse uno sulla didattica inclusiva sui modelli di conduzione di una lezione tra più docenti, su modalità condivise di strutturazione di verifiche in fieri e verifiche dei risultati, sulla gestione collaborativa della classe Per attuare questa Formazione Individuale Specifica saranno però necessarie specifiche risorse, formatori preparati e in grado di proporre una nuova modalità di formazione (che sia realmente inclusiva) e sappia proporre modalità e strumenti di lavoro e non solo descrizioni teoriche e modelli concettuali Saranno utilizzate anche le opportunità formative proposte da Enti di formazione accreditati MIUR MUR come ad es. i corsi organizzati dalla Fondazione Ernesta Besso Ente accreditato presso il M.I.U.R. per la formazione e l aggiornamento. Docenti della Scuola Secondaria si sono già iscritti ai seguenti corsi: FORMAZIONE PER DOCENTI CURRICULARI sui temi dell integrazione scolastica di alunni in situazione di handicaps psicofisici, minorazioni visiva e uditiva.

9 FORMAZIONE Psicologia scolastica. Conoscere per ben operare. Dalla Pedagogia Speciale (con le strategie per i diversi problemi causati da un Handicap ma anche con Bisogni Educativi Speciali) alla Psicologia Scolastica: lo psicodramma, il role playing, le favole di Louise Düss e l interpretazione del disegno, utili strumenti per la comprensione delle più diverse problematiche degli alunni. Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; L European Agency for Development in Special Needs Education, ha dedicato al tema della valutazione un progetto dal titolo Assessment in Inclusive Settings che ha coinvolto i rappresentanti di 25 paesi dell Unione Europea. Al termine del progetto, gli esperti dei Paesi partecipanti hanno elaborato le Recommendations on Inclusive Assessment, redatte sulla base delle riflessioni e della condivisione di esperienze maturate negli anni di attività del progetto, che costituiscono un documento d indirizzo rivolto ai sistemi scolastici delle nazioni europee. Riteniamo che alcune raccomandazioni siano particolarmente valide e applicabili nella nostra realtà scolastica tutte le procedure di valutazione dovrebbero essere usate per promuovere l apprendimento di tutti gli alunni; tutti gli alunni dovrebbero partecipare alle procedure di valutazione; tutte le procedure di valutazione dovrebbero essere costruite secondo principi dell universal design (nota 1) dando così a tutti gli alunni l opportunità di dimostrare i risultati del loro studio, le competenze acquisite e il loro livello di conoscenza; tutte le procedure di valutazione dovrebbero essere complementari e fonte di informazione vicendevole; tutte le procedure di valutazione dovrebbero avere lo scopo di valorizzare la differenza attraverso l identificazione e la valutazione dei processi e dei miglioramenti dell apprendimento; e procedure di valutazione dovrebbero essere coerenti e coordinate nella prospettiva dell obiettivo di potenziare l apprendimento e l insegnamento; a valutazione inclusiva ha l obiettivo esplicito di prevenire la segregazione evitando quanto più possibile l etichettatura e concentrando l attenzione sulle pratiche dell apprendimento e dell insegnamento che promuovono l inclusione nelle classi comuni. La valutazione è dunque realmente inclusiva quando gli alunni: a) tutti gli alunni, comprendono le procedure della valutazione; b) sanno riappropriarsi dei propri lavori e darne una spiegazione anche agli altri; La valutazione fornisce direzione all'apprendimento quando: a) permette di comprendere e correggere l'errore;

10 b) permette di colmare le distanze che vengono rilevate negli apprendimenti; c) permette di andare avanti, magari di poco, ma di andare avanti. Quando un docente valuta un alunno assume una diretta responsabilità sia individualmente che collegialmente in quanto deve saper porsi in equilibrio tra non concedere aiuti inutili e non pretendere risposte impossibili alle condizioni del momento dell alunno e/o dell alunna Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all interno della scuola Organizzare le azioni attraverso metodologie funzionali all'inclusione, al successo della persona Utilizzando: Attività laboratoriali (learning by doing) Attività per piccolo gruppi (cooperative learning) Tutoring Peer education (nota 2) attività individualizzata (mastery learning) Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti L Istituto aderisce all Associazione delle scuole del VI Distretto con la quale ha spesso organizzato iniziative di formazione centralizzate, inoltre si avvarrà del supporto e della collaborazione della ASL del Territorio e delle sue articolazioni Distrettuali ( del Servizio Materno Infantile dei Servizi Sociali del Comune dei Servizi di assistenza alla persona della Provincia delle Cooperative di Servizio delle Associazioni di volontariato delle Case di accoglienza dei Nuclei di Assistenza per gli Emarginati della Polizia Metropolitana dell assistenza delle Forze dell ordine per l educazione alla legalità I rapporti con tutti i soggetti esterni saranno finalizzati all integrazione dei servizi alla persona in ambito scolastico, con funzione preventiva e sussidiaria, in ottemperanza a quanto previsto dalla Legge 328/2000. Tali accordi prevedranno l esplicitazione di procedure condivise di accesso ai diversi servizi in relazione ai diversi e Bisogni Educativi Speciali degli alunni presenti nella scuola. Si segnala nello specifico l adesione della Scuola Secondaria di primo Grado di Via Ponti al Progetto promosso dal l Assessorato all Istruzione e Politiche giovanili della Regione Lazio multicentrico europeo denominato Unplugged per la prevenzione delle dipendenze in tutte le scuole secondarie di primo grado Unplugged è un programma basato sul modello dell influenza sociale e delle Life Skills. Tale modello include nozioni teoriche, sviluppo di abilità sociali generali e correzione delle percezioni sbagliate rispetto alle sostanze psicotrope. Il progetto si sviluppa con e attraverso gli insegnanti. Per questo è previsto per gli insegnanti un corso di formazione sui concetti teorici, la struttura, le tecniche e gli strumenti utilizzati. Gli insegnanti sono formati con metodologie interattive volte all acquisizione delle competenze necessarie per lavorare sulle life skills e sull influenza sociale.

11 Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l organizzazione delle attività educative Le famiglie saranno coinvolte sia in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi inclusivi attraverso: la condivisione delle scelte effettuate l organizzazione di incontri periodici per individuare esigenze e bisogni, monitorare il percorso, rimodulare i processi, verificare i risultati la prosecuzione del pluriennale sportello d ascolto famiglie/docenti/alunni l'organizzazione di incontri tematici sulle problematiche relative al disagio, allo svantaggio, alla disabilità. il coinvolgimento nella redazione dei PdP. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Integrazione L Inclusione è un processo che si riferisce alla globalità delle sfere educativa, sociale e politica, riguarda tutti gli alunni (indistintamente/differentemente) e tutte le loro potenzialità e prima di intervenire sul l alunno, interviene sul contesto. Praticamente l inclusione trasforma la risposta specialistica in risposta ordinaria Azioni da attivare Prevenire possibili difficoltà che se ignorate possono trasformarsi in veri e propri handicap ; tener conto della pluralità dei soggetti e non dell unicità del docente Valorizzare la vita sociale: attenzione al progetto di vita, al conseguimento da parte degli alunni delle competenze routinarie Favorire il ruolo dell imitazione nei processi di apprendimento (apprendimento cooperativo, lavori a coppie o a piccoli gruppi) Sostegno ampio e diffuso: capacità da parte della scuola di rispondere alle diversità degli alunni, di cui il sostegno individuale è solo una parte. Sostenere la motivazione ad apprendere Accrescere la fiducia dell alunno nelle proprie capacità Per alunni con tempi di apprendimento prolungati predisporre verifiche brevi, su singoli obiettivi; semplificare gli esercizi (evitare esercizi concatenati); consentire tempi più lunghi o ridurre il numero degli esercizi nello stesso tempo (strategia da scegliere secondo la personalità del bambino/ragazzo). Proporre verifiche a difficoltà crescenti Per alunni che manifestano difficoltà di concentrazione: fornire schemi/mappe/diagrammi prima della spiegazione (aiuteremo la mente a selezionare, categorizzare, ricordare, applicare quanto recepito durante la spiegazione); evidenziare concetti fondamentali/parole chiave sul libro; spiegare utilizzando immagini; utilizzare materiali strutturati e non (figure geometriche, listelli, regoli ); fornire la procedura scandita per punti nell assegnare il lavoro.

12 Didattica multisensoriale: Uso costante e simultaneo di più canali percettivi (visivo, uditivo, tattile, cinestesico) incrementa l apprendimento Tecnologie multimediali (computer, notebook per utilizzare software specifici) LIM Utilizzi multiformi: permette di accedere a quantità infinita di informazioni, visualizzazione di filmati o immagini; interazione visiva di testi o esercizi (costruzione di testi collettivi); costruzione di unità di lavoro informatizzate con possibilità di personalizzarle per il gruppo classe e utilizzandole in modo flessibile (eventuale consegna agli alunni di copia della lezione o delle attività proposte in formato cartaceo o digitale); favorisce e promuove l interazione lasciando spazio alla creatività degli studenti affinché realizzino ricerche o unità di lavoro multimediali in modo autonomo, singolarmente o in piccolo gruppo favorisce apprendimento costru vo ed esplora vo; per gli alunni con difficoltà risulta essere uno strumento compensativo (videoscrittura, realizzazione di schemi e mappe, tabelle ). Siti Utili/Software Didattici Gratuiti sito con software didattici gratuiti per italiano, matematica, logica, geografia da visitare!) Il progetto ESERCIZI DI FANTASTICA prevede, oltre al materiale teorico di supporto e di approfondimento, una serie di schede didattiche che fanno riferimento alla Grammatica della fantasia e sono corredate da esempi tratti dalla produzione creativa dello stesso Rodari; hanno lo scopo di offrire degli stimoli utili e concreti per l attività di animazione in classe. Ogni tecnica è accompagnata da una breve introduzione teorica e dall indicazione dei capitoli della Grammatica, cui far riferimento. (da visitare!) sito con software didattici gratuiti per alunni con DSA ma utilizzabili anche con alunni in difficoltà di apprendimento Materiali Materiali per la dida ca sito dell Associazione Italiana per la Ricerca e l'intervento nella Psicopatologia dell'apprendimento (da visitare, in particolare la sezione Materiali Materiali u li Altri materiali suggeriti) sito dell Associazione Italiana Famiglie ADHD Informazioni Per gli insegnan (strategie che permettono di mantenere l attenzione e l attività del bambino ADHD entro limiti accettabili) games.com (inglese) giochi logico matematici, sezione con giochi per lo studio della lingua inglese (reading e spelling), scienze e geografia (inglese) sito specializzato su autismo; giochi per imparare numeri, colori, lessico, con giochi divertenti (inglese) The website where English Language teachers exchange resources: worksheets, lesson plans, activities, etc. (inglese) come il sito precedente

13 Software free: Altri software exelearning.it per creare testi multimediali) cmap.ihmc.us/download (per fare mappe) vozme (consente di leggere un testo in lingua italiana, inglese e salvarlo in MP3) naturalreaders.com (sintesi vocale per lingue straniere) imtranslator.com ( traduttore on line, dizionario, sintesi vocale, tastiera virtuale, correttore ortografico) openoffice.org (simile a Word: si sente ciò che si sta scrivendo) Per focalizzare le parole chiave in un testo: Wordle, WordSift Dizionari on line: Wordia, Visuwords, Lexipedia Valorizzazione delle risorse esistenti Valorizzazione delle risorse professionali : Docente funzione strumentale referente per il Disagio e l handicap Interventi sistematici del Docente psicopedagogista Potenziamento Sportello d ascolto per Genitori, Docenti, Alunni. Attività specifica di formazione sui BES (DSA ADHD DOP ) Valorizzazione delle risorse strumentali: Monitoraggio hardware e software specifici Implementazione acquisti programmi specifici (cfr siti di riferimento già individuati nella precedente sezione Siti utili) Valorizzazione risorse finanziarie Individuazione possibili fonti di finanziamento e presentazione progetti all USR legge 440 Richieste contributi su progetti specifici Utilizzazione parte dei fondi erogati per il Miglioramento dell Offerta Formativa Individuazione fonti di autofinanziamento Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Le proposte progettuali, per le competenze specifiche necessitano di risorse aggiuntive e non completamente presenti nella scuola. La necessità di risorse aggiuntive nasce anche sia dalla organizzazione derivante dall applicazione dei nuovi ordinamenti (es. eliminazione di fatto delle co presenze) sia dai tagli oggettivi effettuati sugli organici, per cui sempre più spesso un unico docente si trova a dover gestire da solo un gruppo classe numeroso ove coesistono diverse e specifiche problematiche che esigono diverse e specifiche risposte formative e non sempre la migliore professionalità è sufficiente a dare risposte adeguate. Sarebbero perciò necessarie risorse aggiuntive (professionali e finanziarie che sostengano la progettualità della scuola) A tal fine la scuola predispone una programmazione progettuale che si concretizza in un articolato piano di attività. Le attività complementari e i progetti vengono programmati in parte in orario scolastico e in parte in orario extrascolastico. Il Collegio dei Docenti approva annualmente il piano delle attività sulla base delle relazioni presentate dai docenti responsabili di progetto. I Laboratori e la didattica laboratoriale Laboratori di informatica Le attività di informatica si svolgono in aule attrezzate con

14 impianti a norma. Gli alunni sono avviati all'uso del computer ed all'acquisizione di semplici linguaggi informatici, fin dalla Scuola dell Infanzia (Progetto Kid Smart). Laboratorio teatrale e musicale La scuola organizza rappresentazioni teatrali (drammatizzazioni, sfilate, spettacoli e mostre), che promuovono nell'alunno sicurezza emotiva ed affettiva e gli consentono di utilizzare il corpo in modo creativo. Laboratorio di immagine Le attività vengono svolte sia in classe che in appositi spazi dove l'alunno viene guidato, attraverso l'utilizzo di varie tecniche espressive, alla libera espressione di se stesso. Laboratorio di psicomotricità Laboratorio di manipolazione creativa (creta, ceramica, vetro ). I Docenti, in appositi spazi attrezzati, organizzano attività psicomotorie, mirate al superamento dello svantaggio e alla piena integrazione delle diverse disabilità In riferimento al Progetto Biblioteca adottato dall Istituto, la Scuola dell'infanzia Via Macro ed Eleonora Gagliardi hanno realizzato "L'isola delle Fiabe" e/o l Angolo dell ascolto come luogo dell ascolto, dell invenzione e rielaborazione di racconti e fiabe. Le Scuole Primarie A. Tona e De Sanctis e Marcati hanno ideato progetti specifici per la realizzazione dell isola delle Fiabe. Nella scuola Secondaria di Via Ponti il Progetto Biblioteca si concretizza anche con il Progetto il miglior lettore come motivazione e stimolo per gli alunni (soprattutto di terza media) alla lettura e alla riflessione linguistica. Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Favorire rapporti e attività interistituzionali (ASL Centri di accoglienza NAE altre scuole ) Partecipazione a progetti di reti di Scuole (formazione ) Confermare convenzioni con Università (ricerca/azione/tirocinio) Curare in maniera specifica i progetti Accoglienza, Intercultura e Continuità Organizzare attività extrascolastiche Organizzare corsi di alfabetizzazione per alunni stranieri non italofoni Produzione di materiale plurilingue. Favorire attività di contrasto alla dispersione scolastica e alla diffusione del disagio sociale: Cineforum educazione all affettività incontri con i genitori Organizzare pre scuola e centro estivi Consolidare progetti con Associazioni culturali del territorio Potenziare l uso del Laboratorio manipolativo espressivo e grafico pittorico e l uso del Laboratorio di psicomotricità. Il presente Piano sarà sottoposto all inizio dell anno scolastico all approvazione del Collegio dei Docenti, nell ambito delle modifiche che annualmente vengono approvate nel POF. (nota1) Universal Design, Progettazione Universale, con la variante correlata Progettazione per tutti, è il termine internazionale con cui ci si riferisce a una metodologia progettuale di moderna concezione e ad ampio spettro che ha per obiettivo fondamentale la progettazione e la realizzazione di edifici, prodotti e ambienti che sono di per sé accessibili a ogni categorie di persone siano esse con o senza disabilità

15 (nota 2) Gli interventi di peer education fanno leva sul legame tra similarità percepita e influenza sociale: sentire una qualche comunanza con un'altra persona o supporre di condividere con lei le stesse problematiche o le stesse esperienze rendono questa persona un interlocutore credibile, di cui ci si può fidare, e ciò accresce la probabilità che il nostro modo di pensare e di agire ne sia influenzato. I pari sono perciò dei modelli per l acquisizione di conoscenze e competenze di varia natura e per la modifica di comportamenti e atteggiamenti, modelli efficaci in misura equivalente se non superiore ai professionisti del settore. Nel considerare la parità una possibile spinta al cambiamento e privilegiando una trasmissione orizzontale del sapere, la peer education si colloca come strategia educativa volta ad attivare un processo naturale di passaggio di conoscenze, emozioni ed esperienze tra i componenti di un gruppo; un intervento che mette in moto un ampio processo di comunicazione caratterizzato da un esperienza profonda e intensa e da un forte atteggiamento di ricerca, autenticità e sintonia tra i soggetti coinvolti. Le persone diventano soggetti attivi del loro sviluppo e della loro formazione, non semplici recettori di contenuti, valori ed esperienze trasferiti da un professionista esperto. Il punto di partenza è il confronto tra punti di vista diversi, lo scambio di idee, l'analisi dei problemi e la ricerca delle possibili soluzioni, in una dinamica tra pari che ben condotta non escluderà certo la possibilità di chiedere il supporto del docente esperto.

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