BANCA DI PIACENZA - SOCIETÀ COOPERATIVA PER AZIONI in qualità di Emittente, Offerente e Responsabile del Collocamento

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1 BANCA DI PIACENZA - SOCIETÀ COOPERATIVA PER AZIONI in qualità di Emittente, Offerente e Responsabile del Collocamento Sede sociale in Piacenza, Via Mazzini n. 20 Iscritta all Albo delle Banche al n e all Albo delle Società Cooperative al n. A Capitale sociale e riserve al 28/3/2015 Euro ,27 Numero di iscrizione nel Registro delle Imprese di Piacenza, Codice Fiscale e Partita I.V.A.: PROSPETTO DI BASE per il programma di offerta al pubblico di prestiti obbligazionari denominato BANCA DI PIACENZA SOCIETÀ COOPERATIVA PER AZIONI OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO OBBLIGAZIONI STEP-UP OBBLIGAZIONI ZERO COUPON OBBLIGAZIONI A TASSO VARIABILE OBBLIGAZIONI INFLATION LINKED Emittente, Offerente e Responsabile del Collocamento: Banca di Piacenza società cooperativa per azioni. Le Obbligazioni oggetto dei presenti programmi di offerta potranno prevedere la devoluzione di parte degli interessi ad erogazioni a favore di Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale (ONLUS), enti, fondazioni, associazioni e altri soggetti non aventi fini di lucro, che perseguono scopi di utilità sociale, con esclusione delle obbligazioni a Tasso Variabile, Zero Coupon e Inflation Linked (finalità solidali ed etiche). Le Obbligazioni oggetto dei presenti programmi di offerta potranno, in alternativa, prevedere che una percentuale del valore nominale raccolto venga destinato al finanziamento di aziende dei territori di riferimento nei quali la Banca opera, con esclusione delle obbligazioni a Tasso Variabile, Zero Coupon e Inflation Linked (finalità di sostegno del territorio). Le Obbligazioni con cedole legate alla variazione percentuale dell Indice dei Prezzi al Consumo (Inflation Linked) sono caratterizzate da una rischiosità più elevata, che necessita di un adeguata valutazione da parte dell investitore. E quindi necessario che il potenziale investitore sottoscriva tali Obbligazioni solo dopo averne compreso la natura e il grado di esposizione al rischio che esse comportano, sia tramite la lettura del Prospetto di Base e delle Condizioni Definitive sia avvalendosi dell assistenza dell intermediario. Si consideri che l investimento in tali Obbligazioni in quanto strumenti finanziari di maggiore complessità non è adatto alla generalità degli investitori; pertanto prima di effettuare una qualsiasi operazione avente ad oggetto tali Obbligazioni, ai sensi della normativa vigente, l intermediario dovrà verificare se l investimento è appropriato per l investitore. Nella prestazione di un servizio di consulenza o di gestione di portafogli, l intermediario dovrà inoltre valutare se l investimento è adeguato per l investitore considerata anche la sua situazione finanziaria e gli obiettivi dell investimento, oltre alla valutazione del relativo livello di conoscenza ed esperienza. Il presente documento, unitamente ai suoi eventuali supplementi e ai documenti incorporati mediante riferimento, costituisce il prospetto di base (il Prospetto di Base e/o il Prospetto ) della Banca di Piacenza società cooperativa per azioni ( Emittente e/o Banca ) ai fini della Direttiva 2003/71/CE come modificata dalla Direttiva 2010/73/CE e dalla Direttiva 2010/78/CE ( Direttiva Prospetto ) ed è redatto in conformità al Regolamento 809/2004/CE, così come successivamente modificato dal Regolamento Delegato 2012/486/UE e dal Regolamento Delegato 2012/862/UE e alla delibera Consob n del 14 maggio In occasione dell offerta degli strumenti finanziari il Prospetto di Base deve essere letto congiuntamente alle altre informazioni/documentazioni indicate come incluse mediante riferimento nel Prospetto medesimo, alle condizioni definitive riferite all offerta (le Condizioni Definitive ) e alla relativa nota di 1

2 sintesi (la Nota di Sintesi ), nonché agli eventuali supplementi o avvisi integrativi pubblicati. Nell ambito del programma di emissione la Banca di Piacenza società cooperativa per azioni potrà emettere, in una o più serie di emissioni (ciascuna un Prestito Obbligazionario o un Prestito ), titoli di debito di valore nominale unitario inferiore ad Euro (le Obbligazioni e ciascuna una Obbligazione ) aventi le caratteristiche indicate nel Prospetto di Base. In occasione di ciascun Prestito, l Emittente predisporrà le Condizioni Definitive e la relativa Nota di Sintesi che riporteranno i termini e le condizioni degli stessi, pubblicate sul sito internet dell Emittente all indirizzo Il Prospetto di Base è stato depositato presso la Consob in data 6 luglio 2015, a seguito di approvazione comunicata con nota n /15 del 2 luglio L adempimento di pubblicazione del Prospetto di Base non comporta alcun giudizio della Consob sull opportunità dell investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi. Il Prospetto di Base, le Condizioni Definitive di ciascun Prestito e relativa Nota di Sintesi sono a disposizione del pubblico gratuitamente presso la Sede legale e tutte le dipendenze dell Emittente e sono consultabili sul sito Internet dell Emittente 2

3 INDICE SEZIONE I DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITA PERSONE RESPONSABILI DEL DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ... 6 SEZIONE II DESCRIZIONE GENERALE DEL PROGRAMMA... 7 SEZIONE III NOTA DI SINTESI... 8 SEZIONE IV FATTORI DI RISCHIO FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALL'EMITTENTE FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AI SINGOLI STRUMENTI FINANZIARI OFFERTI SEZIONE V DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE PERSONE RESPONSABILI REVISORI LEGALI DEI CONTI NOME E INDIRIZZO DEI REVISORI DELL EMITTENTE INFORMAZIONI CIRCA DIMISSIONI, RIMOZIONI DELL INCARICO O MANCATO RINNOVO DELL INCARICO DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALL'EMITTENTE INDICATORI PATRIMONIALI E DATI FINANZIARI SELEZIONATI RIFERITI ALL EMITTENTE INFORMAZIONI SULL EMITTENTE STORIA ED EVOLUZIONE DELL EMITTENTE DENOMINAZIONE LEGALE E COMMERCIALE DELL EMITTENTE LUOGO DI REGISTRAZIONE DELL EMITTENTE E SUO NUMERO DI REGISTRAZIONE DATA DI COSTITUZIONE E DURATA DELL EMITTENTE DOMICILIO E FORMA GIURIDICA DELL EMITTENTE, LEGISLAZIONE IN BASE ALLA QUALE OPERA, PAESE DI COSTITUZIONE, NONCHÉ INDIRIZZO E NUMERO DI TELEFONO DELLA SEDE SOCIALE QUALSIASI FATTO RECENTE VERIFICATOSI NELLA VITA DELL EMITTENTE SOSTANZIALMENTE RILEVANTE PER LA VALUTAZIONE DELLA SUA SOLVIBILITÀ PANORAMICA DELLE ATTIVITA PRINCIPALI ATTIVITÀ BREVE DESCRIZIONE PRINCIPALI ATTIVITÀ DELL EMITTENTE CON INDICAZIONE PRINCIPALI CATEGORIE DI PRODOTTI VENDUTI E/O SERVIZI PRESTATI INDICAZIONE DEI NUOVI PRODOTTI E/O DELLE NUOVE ATTIVITÀ, SE SIGNIFICATIVI PRINCIPALI MERCATI STRUTTURA ORGANIZZATIVA SE L EMITTENTE FA PARTE DI UN GRUPPO, BREVE DESCRIZIONE DEL GRUPPO E DELLA POSIZIONE CHE L EMITTENTE VI OCCUPA INDICARE SE L EMITTENTE DIPENDE DA ALTRI SOGGETTI INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE CAMBIAMENTI SOSTANZIALI SULLE PROSPETTIVE DELL EMITTENTE DALLA DATA DELL ULTIMO BILANCIO SOTTOPOSTO A REVISIONE PUBBLICATO INFORMAZIONI SU TENDENZE, INCERTEZZE, RICHIESTE, IMPEGNI O FATTI NOTI CHE POTREBBERO RAGIONEVOLMENTE AVERE RIPERCUSSIONI SIGNIFICATIVE SULLE PROSPETTIVE DELL EMITTENTE ALMENO PER L ESERCIZIO IN CORSO PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA NOME, INDIRIZZO E FUNZIONI PRESSO L EMITTENTE CONFLITTI DI INTERESSE DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA

4 10 PRINCIPALI AZIONISTI AZIONISTI DI CONTROLLO DIRETTO O INDIRETTO DESCRIZIONE DI EVENTUALI ACCORDI NOTI ALL EMITTENTE DALLA CUI ATTUAZIONE POSSA SCATURIRE AD UNA DATA SUCCESSIVA UNA VARIAZIONE DELL ASSETTO DI CONTROLLO DELL EMITTENTE INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITA E LE PASSIVITA, LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL EMITTENTE INFORMAZIONI FINANZIARIE RELATIVE AGLI ESERCIZI PASSATI BILANCI REVISIONE DELLE INFORMAZIONI FINANZIARIE ANNUALI RELATIVE AGLI ESERCIZI PASSATI EVENTUALI ALTRE INFORMAZIONI CONTENUTE NEL DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE CONTROLLATE DAI REVISORI DEI CONTI DATA DELLE ULTIME INFORMAZIONI FINANZIARIE INFORMAZIONI FINANZIARIE INFRANNUALI E ALTRE INFORMAZIONI FINANZIARIE PROCEDIMENTI GIUDIZIARI E ARBITRALI CHE POSSANO AVERE UN EFFETTO SIGNIFICATIVO SULL ANDAMENTO DELL EMITTENTE CAMBIAMENTI SIGNIFICATIVI NELLA SITUAZIONE FINANZIARIA O COMMERCIALE DELL EMITTENTE CONTRATTI IMPORTANTI INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO SEZIONE VI NOTA INFORMATIVA DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITA FATTORI DI RISCHIO FATTORI DI RISCHIO GENERICI RELATIVI ALLE DIVERSE TIPOLOGIE DI TITOLI OFFERTI INFORMAZIONI ESSENZIALI INTERESSI DELLE PERSONE FISICHE E GIURIDICHE PARTECIPANTI ALL EMISSIONE/ALL OFFERTA RAGIONI DELL OFFERTA ED IMPIEGO DEI PROVENTI INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE DESCRIZIONE DEL TIPO E DELLA CLASSE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI LEGISLAZIONE IN BASE A CUI GLI STRUMENTI FINANZIARI SONO STATI CREATI FORMA DEGLI STRUMENTI FINANZIARI E SOGGETTO INCARICATO DELLA TENUTA DEI REGISTRI VALUTA DI EMISSIONE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI RANKING DEGLI STRUMENTI FINANZIARI TASSO DI INTERESSE NOMINALE E DISPOSIZIONI RELATIVE AGLI INTERESSI DA PAGARE DATA DI SCADENZA E MODALITÀ DI AMMORTAMENTO DEL PRESTITO E PROCEDURA DI RIMBORSO DEL CAPITALE IL RENDIMENTO EFFETTIVO RAPPRESENTANZA DEGLI OBBLIGAZIONISTI DELIBERE, AUTORIZZAZIONI E APPROVAZIONI DATA DI EMISSIONE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI RESTRIZIONI ALLA TRASFERIBILITÀ REGIME FISCALE CONDIZIONI DELL'OFFERTA STATISTICHE RELATIVE ALL'OFFERTA, CALENDARIO PREVISTO E MODALITÀ DI SOTTOSCRIZIONE DELL'OFFERTA CONDIZIONI ALLE QUALI L'OFFERTA È SUBORDINATA AMMONTARE TOTALE DELL'OFFERTA PERIODO DI VALIDITÀ DELL'OFFERTA E PROCEDURA DI SOTTOSCRIZIONE POSSIBILITÀ DI RITIRO DELL OFFERTA/ RIDUZIONE DELL AMMONTARE DELLE SOTTOSCRIZIONI AMMONTARE MINIMO E MASSIMO DELL IMPORTO SOTTOSCRIVIBILE MODALITÀ E TERMINI PER IL PAGAMENTO E LA CONSEGNA DEGLI STRUMENTI FINANZIARI DIFFUSIONE DEI RISULTATI DELL'OFFERTA EVENTUALI DIRITTI DI PRELAZIONE PIANO DI RIPARTIZIONE E DI ASSEGNAZIONE DESTINATARI DELL OFFERTA

5 5.2.2 COMUNICAZIONE AI SOTTOSCRITTORI DELL AMMONTARE ASSEGNATO E DELLA POSSIBILITÀ DI INIZIARE LE NEGOZIAZIONI PRIMA DELLA COMUNICAZIONE FISSAZIONE DEL PREZZO INDICAZIONE DEL PREZZO AL QUALE SARANNO OFFERTI GLI STRUMENTI FINANZIARI E AMMONTARE DELLE SPESE E DELLE IMPOSTE SPECIFICAMENTE POSTE A CARICO DEL SOTTOSCRITTORE COLLOCAMENTO E SOTTOSCRIZIONE SOGGETTI INCARICATI DEL COLLOCAMENTO DENOMINAZIONE E INDIRIZZO DEGLI ORGANISMI INCARICATI DEL SERVIZIO FINANZIARIO ACCORDI DI SOTTOSCRIZIONE AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITA DI NEGOZIAZIONE MERCATI REGOLAMENTATI STRUMENTI FINANZIARI GIÀ AMMESSI ALLA NEGOZIAZIONE SU MERCATI REGOLAMENTATI IMPEGNO SUL MERCATO SECONDARIO INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI CONSULENTI LEGATI ALL'EMISSIONE INFORMAZIONI CONTENUTE NELLA NOTA INFORMATIVA SOTTOPOSTE A REVISIONE PARERI O RELAZIONI DI ESPERTI, INDIRIZZO E QUALIFICA INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI RATING DELL EMITTENTE E DELLO STRUMENTO FINANZIARIO APPENDICE MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE OBBLIGAZIONI TASSO FISSO, STEP UP, VARIABILE, INFLATION LINKED OBBLIGAZIONI ZERO COUPON

6 SEZIONE I DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITA 1.1 Persone responsabili del Documento di Registrazione La Banca di Piacenza società cooperativa per azioni, con Sede legale in Piacenza (PC) Via Mazzini n. 20, rappresentata legalmente - ai sensi dell art. 28 dello Statuto - dal Presidente del Consiglio di Amministrazione, ing. Luciano Gobbi, si assume la responsabilità di tutte le informazioni contenute nel presente Prospetto di Base. 1.2 Dichiarazione di responsabilità La Banca di Piacenza società cooperativa per azioni, come sopra rappresentata, attesta che, avendo adottato tutta la ragionevole diligenza a tale scopo, le informazioni contenute nel Prospetto di Base, depositato in Consob in data 6 luglio 2015 a seguito dell approvazione comunicata con nota n /15 del 2 luglio 2015, sono, per quanto a propria conoscenza, conformi ai fatti e non presentano omissioni tali da alterarne il senso. 6

7 SEZIONE II DESCRIZIONE GENERALE DEL PROGRAMMA La Banca di Piacenza società cooperativa per azioni ha redatto il presente Prospetto di Base nell ambito di un progetto per l offerta di Obbligazioni, approvato in data 21 aprile 2015 dal Consiglio di Amministrazione della Banca, per un ammontare totale complessivo massimo di nominali Euro ,00. Il programma prevede l emissione in via continuativa delle seguenti tipologie di Obbligazioni: Obbligazioni a Tasso Fisso Obbligazioni Step-up Obbligazioni Zero Coupon Obbligazioni a Tasso Variabile Obbligazioni Inflation Linked Non è prevista la facoltà di rimborso anticipato delle Obbligazioni da parte dell'emittente. Il presente Prospetto di Base sarà valido dodici mesi dalla data di approvazione da parte della Consob e consta: della Nota di Sintesi, che contiene le informazioni essenziali relative ai rischi e alle caratteristiche dell Emittente e degli strumenti finanziari oggetto di emissione del Documento di Registrazione, che contiene informazioni essenziali relative all Emittente ed in particolare alla sua struttura organizzativa, alle attività svolte ed alla situazione patrimoniale e finanziaria della Nota Informativa, che contiene le caratteristiche principali e i rischi di ogni singola tipologia di Obbligazioni. In occasione di ciascuna Offerta, l Emittente predisporrà le Condizioni Definitive, redatte secondo il modello riportato nel presente Prospetto di Base, che conterranno i termini e le condizioni specifiche delle Obbligazioni di volta in volta emesse e che saranno contestualmente inviate alla Consob e messe a disposizione del pubblico, unitamente alla Nota di Sintesi, per la consultazione entro il giorno antecedente quello di inizio dell offerta sul sito internet dell Emittente all indirizzo internet sulle postazioni interne riservate alla trasparenza bancaria, in forma stampata e gratuita richiedendone copia presso la Sede legale dell Emittente in Piacenza (PC), Via Mazzini 20 e/o presso le filiali dell Emittente stesso. 7

8 SEZIONE III NOTA DI SINTESI La Nota di Sintesi è costituita da una serie di informazioni denominate gli Elementi. La presente Nota di Sintesi contiene tutti gli Elementi richiesti in relazione alla tipologia di strumenti e di emittente. Dal momento che alcuni Elementi non devono essere riportati la sequenza numerica degli Elementi potrebbe non essere completa. Nonostante alcuni Elementi debbano essere inseriti in relazione alla tipologia di strumento e di emittente, può accadere che non sia possibile fornire alcuna informazione utile in merito ad alcuni Elementi. In questo caso sarà presente una breve descrizione dell Elemento con l indicazione non applicabile. A.1 A.2 B.1 B.2 B.4.b B.5 B.9 B.10 B.12 Introduzione e avvertenze Informazioni sul consenso ad usare il Prospetto Denominazione legale e commerciale dell Emittente Domicilio e forma giuridica dell Emittente, legislazione in base al quale opera e suo Paese di costituzione Descrizione delle tendenze note riguardanti l Emittente e i settori in cui opera SEZIONE A INTRODUZIONI E AVVERTENZE La Nota di Sintesi deve essere letta come un'introduzione al Prospetto di Base. Ogni decisione di investire in strumenti finanziari emessi in ragione del Prospetto di Base deve basarsi sull'esame da parte dell'investitore dello stesso nella sua totalità. Qualora sia presentato un ricorso dinanzi all'autorità giudiziaria in merito alle informazioni contenute nel Prospetto di Base, l'investitore ricorrente potrebbe essere tenuto, a norma del diritto nazionale degli Stati membri, a sostenere le spese di traduzione del Prospetto di Base prima dell'inizio del procedimento. La responsabilità civile incombe solo sulle persone che hanno presentato la Nota di Sintesi, comprese le sue eventuali traduzioni, soltanto se la stessa Nota di Sintesi risulti fuorviante, imprecisa o incoerente se letta insieme con le altre parti del Prospetto di Base o non offra, se letta insieme ad altre parti del Prospetto, le informazioni fondamentali per aiutare gli investitori al momento di valutare l'opportunità di investire in tali Obbligazioni. Non applicabile, in quanto l Emittente non intende accordare il consenso all utilizzo del Prospetto ad altri intermediari, ai fini di una successiva rivendita e collocamento delle Obbligazioni. SEZIONE B EMITTENTE Banca di Piacenza società cooperativa per azioni, enunciabile anche Banca di Piacenza soc. coop. per azioni. L Emittente è una società cooperativa per azioni costituita in Italia, a Piacenza (PC) nel 1936 (con atto del notaio dott. Ludovico Bassi del 23 giugno 1936, rep. n ), ed è regolata e operante in base al diritto italiano. La Sede legale dell'emittente è in Piacenza, Via Mazzini n. 20, tel.: 0523/ fax: 0523/ e- mail: bancapiacenza@bancadipiacenza.it. La Banca di Piacenza società cooperativa per azioni è iscritta nel Registro delle Imprese di Piacenza al n codice fiscale e partita IVA E inoltre iscritta all'albo delle Banche tenuto dalla Banca d'italia al n e all Albo delle Società Cooperative tenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico al n. A Si dichiara che non si è a conoscenza di tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che possano ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive dell Emittente almeno per l esercizio in corso. Appartenenza La Banca di Piacenza società cooperativa per azioni non fa parte di alcun Gruppo societario, non dipende da ad un Gruppo alcun soggetto, e non è sottoposta ad attività di direzione e coordinamento esercitate da terzi. Previsioni o Non vengono formulate previsioni o stime degli utili futuri. stime degli utili Descrizione della La Società di Revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A., con Sede legale in Milano, Via Monte Rosa n. 91 e natura di iscritta al n del Registro dei Revisori Legali tenuto dal Ministero dell Economia e delle finanze ha eventuali rilievi revisionato il bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 e il bilancio d esercizio chiuso al 31 dicembre contenuti nella 2013 esprimendo un giudizio senza rilievi, con apposite relazioni. Le relazioni della Società di Revisione sono relazione di incluse nei relativi bilanci messi a disposizione del pubblico. revisione relative agli esercizi passati Informazioni Patrimonio di Vigilanza e coefficienti patrimoniali finanziarie Si riportano di seguito i dati finanziari, patrimoniali e di solvibilità maggiormente significativi relativi fondamentali all Emittente, tratti dai bilanci sottoposti a revisione relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2014 e 31 selezionate dicembre 2013; alcuni coefficienti patrimoniali relativi al 2014 e al 2013 non sono confrontabili perché sull Emittente 8

9 relative agli esercizi passati calcolati secondo differenti discipline regolamentari: Indicatori e fondi propri (normativa in vigore dal 01/01/2014) 31/12/2014 Soglie minime a regime* Common Equity Tier 1Ratio 18,34% 7,0% Indicatori e fondi propri (normativa in vigore fino al 31/12/2013) 31/12/2013 Ratios minimi in vigore al 31/12/20 13 Core Tier 1 capital ratio 14,82% 2,0% Tier 1Ratio 18,34% 8,5% Tier 1 capital ratio 14,82% 4,0% Total Capital Total Capital ratio Ratio 18,58% 10,5% 15,91% 8,0% Fondi Propri Patrimonio di vigilanza Capitale Patrimonio di Primario di base classe 1 (CET 1) Elementi da dedurre dal CET 1 Regime transitorio Impatto su CET 1 Capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1) Capitale di classe 2 (Tier 2) Elementi da dedurre dal capitale di classe 2 Regime transitorio impatto su capitale di classe 2 Attività di rischio ponderate (RWA) RWA/Totale Attivo Leva Finanziaria (Leverage ratio) -62 Elementi da dedurre di Base Patrimonio supplementare 0 Elementi da Dedurre Supplementare Attività di rischio ponderate (RWA) 54,33% RWA/Totale Attivo 10,04 Leva Finanziaria (Leverage ratio) ,45% 10,80 I dati non in percentuale sono in migliaia di Euro Il CET 1 capital ratio coincide con il Tier 1 capital ratio, in quanto la Banca non ha emesso strumenti innovativi di capitale o titoli subordinati assimilabili. Le attività di rischio ponderate (RWA) sono diminuite nel corso del 2014 dell 11,03% mentre la loro incidenza sull attivo, sempre nel medesimo periodo è diminuita del 13%. Tali variazioni sono connesse a più fattori come l aumento del totale dell attivo della banca, la diminuzione delle esposizioni a fronte del rischio di credito derivato in parte da una rimodulazione normativa dei segmenti di controparte in parte da diminuzioni delle sofferenze in parte da una migliore gestione delle tecniche di mitigazione del rischio e quindi la conseguente diminuzione di rischiosità e assorbimento in funzione dei requisiti patrimoniali. Dal 1 gennaio 2014 le banche devono rispettare un livello di capitale di migliore qualità (common equity tier 1) pari al 7 per cento delle attività ponderate per il rischio, calcolate secondo le previsioni dell art. 92 (3) del Regolamento 575/2013 (CRR), di cui 4,5 per cento a titolo di requisito minimo e 2,5 per cento come riserva di conservazione del capitale. Le banche che non dovessero rispettare quest ultimo requisito non potranno distribuire dividendi, remunerazioni variabili e altri elementi utili a formare il patrimonio regolamentare oltre limiti prestabiliti e dovranno definire le misure necessarie a ripristinare il livello di capitale richiesto. 9

10 Si precisa che la Banca non utilizza modelli interni di misurazione del rischio ma un approccio standardizzato (metodo standardizzato per i rischi di credito e di mercato, metodo base per i rischi operativi) e che la competente autorità di vigilanza non ha richiesto alla Banca requisiti prudenziali supplementari. Principali indicatori di rischiosità creditizia Nella tabella che segue sono riportati i principali indicatori di rischiosità creditizia dell Emittente al 31 dicembre 2014 ed al 31 dicembre 2013 a confronto con i dati medi di sistema delle banche di minori dimensioni: Principali indicatori di rischiosità creditizia RAPPORTO SOFFERENZE NETTE / IMPIEGHI NETTI RAPPORTO SOFFERENZE LORDE / IMPIEGHI LORDI RAPPORTO PARTITE ANOMALE LORDE / IMPIEGHI LORDI RAPPORTO PARTITE ANOMALE NETTE / IMPIEGHI NETTI RAPPORTO DI COPERTURA DELLE PARTITE ANOMALE RAPPORTO DI COPERTURA DELLE SOFFERENZE SOFFERENZE NETTE SU PATRIMONIO NETTO COSTO DEL RISCHIO (Rettifiche di valore nette su crediti verso la clientela/crediti verso la clientela netti) BILANCIO 2014 DATI MEDI DI SISTEMA BANCHE MINORI (1) BILANCIO 2013 DATI MEDI DI SISTEMA BANCHE MINORI (2) 3,15% n.d. 3,90% n.d. 6,43% 8,6% 8,45% 7,7% 12,33% 16,8% 13,88% 15,9% 7,55% n.d. 8,42% n.d. 42,43% 53,94% 36,5% 52,1% 43,34% 31,5% 56,88% 48,5% 17,95% n.d. 24,07% n.d. 1,59% n.d. 1,38% (3) n.d. 1 Rapporto sulla stabilità finanziaria 1/2015 pubblicato dalla Banca d Italia. Le categorie minori comprendono Banche con totale dei fondi intermediati inferiori a 3,6 miliardi di euro. 2 Rapporto sulla stabilità finanziaria 1/2014 pubblicato dalla Banca d Italia. Le categorie minori comprendono Banche con totale dei fondi intermediati inferiori a 3,6 miliardi di euro. 3 Il dato è stato ricalcolato per tenere conto della riclassifica delle voci 10 e 130 a) del conto economico per gli incassi di interessi di mora maturati in anni precedenti, in passato imputati alla voce 130 a) e ora alla voce 10. Si evidenzia che tra il 2013 e il 2014 si sono verificate le seguenti variazioni: rapporto sofferenze nette / impieghi netti - 19,23%; rapporto sofferenze lorde / impieghi lordi - 23,91%; rapporto partite anomale lorde / impieghi lordi - 11,17%; rapporto partite anomale nette / impieghi netti - 10,33%. La riduzione dei principali indici di rischiosità è da ricondurre, tra l altro, alla cessione avvenuta nel 2014 di alcuni portafogli di crediti in sofferenza, deliberata al fine di recuperare risorse finanziarie e di alleggerire l operatività legata ai crediti in sofferenza stessi. Tabella 3: composizione dei crediti deteriorati lordi (2014 e 2013) 10

11 Composizione Impieghi (importi in migliaia di Euro) Esposizione Composizione Esposizione Composizione lorda % lorda % Sofferenze , ,45 Incagli , ,12 Crediti ristrutturati , ,12 Crediti scaduti , ,19 Crediti in bonis , ,12 Totale Impieghi Tabella 4: composizione dei crediti deteriorati netti (2014 e 2013) Composizione Impieghi (importi in migliaia di Euro) 2014 Esposizione Composizione Esposizione Composizione netta % netta % Sofferenze , ,9 Incagli , ,26 Crediti ristrutturati , ,13 Crediti scaduti , ,13 Crediti in bonis , ,58 Totale Impieghi Le informazioni relative ai crediti deteriorati sono state elaborate in applicazione dei criteri IAS. Banca d Italia ha modificato le definizioni di attività finanziarie deteriorate, allo scopo di allinearle alle nuove definizioni di credito deteriorato (Non-Performing Exposures, NPE) e di credito ristrutturato (Forbearance), emanate dall EBA nelle note tecniche di attuazione (Implementing Technical Standard ITS). La Banca sta implementando le Forbearance measures che prevedono l eliminazione della categoria dei crediti ristrutturati e l identificazione delle esposizioni oggetto di concessione all interno delle nuove categorie di deterioramento del credito (Past due, Inadempienze probabili e sofferenze) e dei crediti in bonis. L ammontare dei crediti considerati come deteriorati a seguito dell applicazione della nuova normativa non è al momento disponibile. Non sono presenti, nè al 31 dicembre 2014, né al 31 dicembre 2013, posizioni verso clientela rientranti nella categoria dei grandi rischi. Nel bilancio 2014 sono evidenziate n. 2 grandi esposizioni costituite per euro 922,322 milioni da titoli di Stato italiani e per euro 38,382 milioni dalla riserva obbligatoria. L attività della Banca è rivolta prevalentemente alla clientela retail e alle piccole e medie imprese e, pertanto, risulta frammentata. E inoltre riferita a Piacenza e zone limitrofe, per cui gli impieghi risultano concentrati in detta area. Esposizione dell Emittente su titoli di debito emessi da Governi centrali e locali e da Enti governativi Al 31 dicembre 2014, la Banca detiene titoli di Stato italiani per un valore di bilancio di 886,1 milioni euro, con un incremento di oltre 243 milioni rispetto a fine (eur/000) Governi Rating Moody s Categoria Valore nominale 2014 Valore di Fair value bilancio Valore nominale 2013 Valore bilancio di Fair value Italia BAA2 AFS Indicatori del rischio di liquidità Loan to Deposit Ratio* 77,66% 80,43% * rapporto tra Crediti verso clientela e Raccolta diretta da clientela 11

12 Non sono ancora disponibili informazioni relative agli indicatori Liquidity Coverage Ratio e Net Stable Funding Ratio, che diventeranno obbligatori, rispettivamente, a partire dal 1 ottobre 2015 e dal 1 gennaio Il processo di implementazione di tali indicatori è stato avviato ed è tuttora in corso. Operazioni di rifinanziamento presso BCE Per quanto concerne la capacità di reperire nuovi fondi (funding liquidity risk) l Emittente ha da sempre manifestato un elevato grado di indipendenza dal mercato interbancario, essendo la raccolta della Banca derivante principalmente dalla clientela retail. Nell ambito della propria attività l Emittente ha fatto anche ricorso al rifinanziamento presso la BCE per complessivi 226,55 milioni di euro al 31 dicembre 2014 e per 120,00 milioni di euro al 31 dicembre 2013 mediante la partecipazione alle aste a lungo termine (TLTRO/LTRO Targeted Long Term Refinancing Operations/Long Term Refinancing Operations) effettuate dall Autorità monetaria. L Emittente presentava titoli liberi stanziabili, al netto dell haircut BCE, pari a 654 mln al 31 dicembre 2014 e pari a 512 mln al 31 dicembre Si forniscono qui di seguito le informazioni di dettaglio relative alle richieste di finanziamento alla BCE: Descrizione Importo (in milioni di ) Durata Scadenza LTRO anni 26/02/2015* * rimborsato in pari data Descrizione Importo (in milioni di ) Durata Scadenza TLTRO 106,55 4 anni 26/09/2018 Informazioni inerenti al Rischio di mercato La successiva tabella rappresenta la stima della perdita massima (espressa in migliaia di Euro) che la Banca può subire sul portafoglio di negoziazione e non, con un periodo di detenzione di 10 giorni e con un livello di probabilità del 99% PORTAFOGLIO TRADING BOOK PORTAFOGLIO BANKING BOOK 2013 PORTAFOGLIO TRADING BOOK PORTAFOGLIO BANKING BOOK VaR (1) CORRE LATO A FINE ESERCI ZIO INCIDENZ A % SUL VALORE DEL PORTAFO GLIO DURATI ON VaR CORRELAT O MEDIO VaR CORRELAT O MINIMO VaR CORRELA TO MASSIMO ,4% ,8% ,2% , ,4% (1) Massima perdita potenziale del portafoglio stabilita con una determinata probabilità (livello di confidenza 99%) in un determinato periodo di riferimento (holding period 10 giorni). (DATI IN MIGLIAIA DI EURO) Principali dati di Conto Economico BILANCIO 2014 BILANCIO 2013 VARIAZIONE PERCENTUALE MARGINE DI INTERESSE (*) -4,19% MARGINE DI INTERMEDIAZIONE (*) +8,65% RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA ,10% 12

13 COSTI OPERATIVI ,49% UTILE OPERATIVO CORRENTE AL LORDO IMPOSTE ,15% RISULTATO NETTO ,47% (*) Gli importi relativi all anno 2013 sono variati per tener conto della rettifica delle voci 10 e 130 a) (per euro 1,320 milioni) relativa agli incassi di interessi di mora maturati in anni precedenti, in passato imputati alla voce 130 a) e ora alla voce 10, al fine di consentire un confronto omogeneo con l esercizio in corso. A causa della riduzione generalizzata dei tassi di mercato, il margine di interesse ha registrato un decremento del 4,19% rispetto al 2013, in parte mitigato dalla crescita delle commissioni nette (+4,81%). Il margine di intermediazione, che ha beneficiato dei risultati particolarmente positivi del comparto finanziario, si è attestato a 104,9 milioni di euro (+8,65%), permettendo di compensare gli accantonamenti effettuati per il piano esuberi e l impatto delle cessioni di crediti in sofferenza. L incremento dei costi operativi è causato principalmente dall aumento delle spese per il personale, conseguenza del piano di incentivi all esodo volontario. La Banca, anche nel corso del 2014, ha posto in essere un attenta politica di controllo di tutti i costi; l incremento delle altre spese amministrative, che, al netto dei costi delle imposte indirette, è pari al 4,71%, è dovuto principalmente ai costi afferenti agli aggiornamenti normativi. L incremento del risultato netto è da attribuire, tra l altro, alla riduzione dell impatto delle imposte dell esercizio, conseguenza della cessione di crediti in sofferenza, che ha portato ad un recupero di rettifiche di valore effettuate in precedenti esercizi. (DATI IN MIGLIAIA DI EURO) Principali dati di Stato Patrimoniale BILANCIO 2014 BILANCIO 2013 VARIAZIONE PERCENTUALE RACCOLTA DIRETTA CLIENTELA ,00% RACCOLTA INDIRETTA CLIENTELA ,14% CREDITI VERSO LA CLIENTELA ,34% POSIZIONE INTERBANCARIA NETTA ,53% ATTIVITA FINANZIARIE ,62% DEBITI VERSO LA CLIENTELA ,62% PASSIVITA FINANZIARIE 8 0 n.d. MASSA AMMINISTRATA ,25% TITOLI IN CIRCOLAZIONE % TOTALE ATTIVO ,28% CAPITALE SOCIALE % PATRIMONIO NETTO CONTABILE ,45% L aumento del patrimonio netto contabile rispetto all esercizio precedente è principalmente dovuto al riparto dell utile 2013 e all aumento dell utile 2014 rispetto a quello del La contrazione degli impieghi è stata determinata essenzialmente dalla modesta domanda di finanziamenti. L Emittente attesta che non si sono verificati cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive della Banca dalla data dell ultimo bilancio approvato, sottoposto a revisione e pubblicato (esercizio chiuso al 31/12/2014). L Emittente attesta che non si sono verificati cambiamenti significativi nella propria situazione finanziaria o commerciale, dalla chiusura dell ultimo esercizio per il quale sono state pubblicate informazioni finanziarie 13

14 B.13 B.14 B.15 Qualsiasi evento recente verificatosi nella vita dell Emittente sostanzialmente rilevante per la valutazione della sua solvibilità Dipendenza dell Emittente da altri soggetti all interno del Gruppo Descrizione delle principali attività dell Emittente sottoposte a revisione (bilancio al 31/12/2014). L Emittente dichiara che non si sono verificati fatti recenti nella vita dell Emittente stesso, sostanzialmente rilevanti per la valutazione della sua solvibilità. La Banca di Piacenza società cooperativa per azioni è una banca popolare e indipendente, in quanto non fa parte di alcun Gruppo bancario ai sensi dell art. 60 del D.L.vo n. 385/1993. La Banca è stata fondata nel 1936 secondo il modello cooperativo tipico delle banche popolari, con la finalità di sostenere le iniziative più meritevoli e di dedicarsi allo sviluppo economico e sociale del territorio della provincia di Piacenza. Le principali categorie di prodotti venduti e di servizi prestati sono quelli previsti direttamente dalla Deliberazione del CICR 4 marzo 2003, tra cui si riportano a titolo esemplificativo i seguenti: depositi; obbligazioni; certificati di deposito; mutui; aperture di credito; leasing; finanziamenti; conti correnti di corrispondenza; incassi e pagamenti; intermediazione in cambi; locazione di cassette di sicurezza. La Banca è autorizzata a prestare al pubblico i servizi di investimento di cui all art. 1, del Testo Unico della Finanza (D.L.vo n. 58/1998). B.16 B.17 C.1 Informazioni inerenti il controllo diretto o indiretto dell Emittente Rating dell Emittente e degli strumenti finanziari Descrizione del tipo e della classe degli strumenti finanziari offerti e/o ammessi alla negoziazione, compresi eventuali codici di identificazione degli strumenti finanziari Al 31 dicembre 2014, la rete territoriale della Banca era costituita da n. 59 sportelli in provincia di Piacenza e nelle province di Parma, Lodi, Cremona, Pavia, Genova e Milano. Dato l assetto societario della Banca non esistono partecipazioni di controllo ovvero azionisti che direttamente o indirettamente, detengono partecipazioni superiori all 1% del capitale sociale dell Emittente. Ogni socio è titolare di un voto, qualunque sia il numero delle azioni ad esso intestate. Non si è a conoscenza di accordi della cui attestazione possa scaturire, ad una data successiva, una variazione dell assetto di controllo dell Emittente. La Banca di Piacenza società cooperativa per azioni non è fornita di rating così come le Obbligazioni emesse nell ambito del presente Programma. SEZIONE C STRUMENTI FINANZIARI Le Obbligazioni oggetto del presente Programma sono titoli di debito che determinano l obbligo per l Emittente di rimborsare all investitore, alla scadenza, il 100% del valore nominale, salvo quanto previsto dalla Direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi, con particolare riferimento all applicazione dello strumento del bail-in e degli altri strumenti di risoluzione ivi previsti (cfr. elemento D.3 Rischio connesso all utilizzo del bail-in e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi ). Le Obbligazioni determinano anche l obbligo di corrispondere interessi ove previsti determinati secondo la metodologia di calcolo specifica per ogni tipologia di Obbligazioni. Il presente programma prevede l emissione delle seguenti tipologie di Obbligazioni: a) Obbligazioni a Tasso Fisso; b) Obbligazioni Step-up; c) Obbligazioni Zero Coupon; d) Obbligazioni a Tasso Variabile; e) Obbligazioni Inflation Linked. Per le informazioni relative alle modalità di determinazione degli interessi delle Obbligazioni si rinvia al successivo paragrafo C9. C.2 C.5 Valuta di emissione degli strumenti finanziari Descrizione di eventuali restrizioni alla libera Il codice ISIN delle Obbligazioni è: [ ] Le Obbligazioni saranno emesse e denominate in Euro e le cedole corrisposte, ove previste per la tipologia di Obbligazione, saranno anch esse denominate in Euro. Non sono presenti clausole limitative al trasferimento e alla circolazione delle Obbligazioni in Italia. 14

15 trasferibilità degli strumenti finanziari Descrizione dei diritti connessi agli strumenti finanziari/rankin g degli strumenti finanziari Diritti connessi agli strumenti finanziari Le Obbligazioni Banca di Piacenza [a Tasso Fisso] [Step Up] [a Tasso Variabile] [Inflation Linked] incorporano i diritti previsti dalla vigente normativa per i titoli della stessa categoria e, quindi, il diritto alla percezione degli interessie il diritto al rimborso del capitale alla seguente data di scadenza [ ],salvo quanto previsto dalla Direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi, con particolare riferimento all applicazione dello strumento del bail-in e degli altri strumenti di risoluzione ivi previsti (cfr. elemento D.3 Rischio connesso all utilizzo del bail-in e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi ). Le Obbligazioni Banca di Piacenza [Zero Coupon] incorporano i diritti previsti dalla vigente normativa per i titoli della stessa categoria e, quindi, il diritto al rimborso del capitale alla seguente data di scadenza [ ],salvo quanto previsto dalla Direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi, con particolare riferimento all applicazione dello strumento del bail-in e degli altri strumenti di risoluzione ivi previsti (cfr. elemento D.3 Rischio connesso all utilizzo del bail-in e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi ). C.8 Non vi sono oneri, condizioni o gravami - di qualsiasi natura - che possono incidere sui diritti dei sottoscrittori delle Obbligazioni. I diritti del titolare delle Obbligazioni si prescrivono, a favore dell Emittente, per quanto concerne gli interessi, decorsi 5 anni dalla data di scadenza delle cedole e, per quanto riguarda il capitale, decorsi 10 anni dalla data in cui le Obbligazioni sono divenute rimborsabili. C.9 Tasso interesse nominale di Ranking connessi agli strumenti finanziari Gli obblighi a carico dell'emittente derivanti dalle Obbligazioni non sono subordinati ad altre passività dello stesso. Ne consegue che il credito degli Obbligazionisti verso l'emittente verrà soddisfatto pari passu con gli altri crediti chirografari dell'emittente stesso. Per tutta la durata delle Obbligazioni, in caso di liquidazione o di sottoposizione a procedure concorsuali dell'emittente, non sarà consentita la compensazione tra il debito derivante dalle Obbligazioni ed i crediti vantati dall'emittente nei confronti degli Obbligazionisti. E' altresì esclusa la possibilità di ottenere o, comunque, far valere garanzie e cause di prelazione in connessione alle Obbligazioni su beni dell'emittente, ovvero di terzi aventi diritto di rivalsa nei confronti dell'emittente. Tasso di interesse nominale e disposizioni relative agli interessi da pagare Le Obbligazioni Banca di Piacenza Tasso Fisso [ ]% [ ] [ ] dalla data di godimento fruttano interessi applicando al valore nominale un tasso di interesse costante pari a [ ]%.] [Le Obbligazioni Banca di Piacenza Step Up [ ] [ ] dalla data di godimento fruttano interessi applicando al valore nominale un tasso di interesse predeterminato crescente pari a [ ].] [Le Obbligazioni Banca di Piacenza Tasso Variabile [ ] [ ] dalla data di godimento fruttano interessi applicando al valore nominale un tasso di interesse variabile legato all andamento del Parametro di Indicizzazione prescelto [(valore puntuale o media mensile del tasso Euribor mensile, bimestrale, trimestrale, semestrale o annuale, ovvero Tasso Ufficiale di Riferimento della Banca Centrale Europea, ovvero il tasso di rendimento in asta di offerta dei BOT con scadenza trimestrale, semestrale, annuale) aumentato di uno spread pari a [ ]]. Si precisa che il tasso di interesse minimo per le cedole è da ritenersi pari a zero, a prescindere dall eventuale valore negativo assunto dal Parametro di Indicizzazione e dallo spread. Pertanto, il valore di ciascuna cedola non potrà mai essere inferiore a zero. [Le Obbligazioni Banca di Piacenza Inflation Linked [ ] [ ] dalla data di godimento fruttano interessi applicando al valore nominale un tasso di interesse variabile legato all andamento del Parametro di Indicizzazione prescelto (vale a dire il tasso di inflazione europea o il tasso di inflazione italiana) aumentato di uno spread pari a [ ]]. Si precisa che il tasso di interesse minimo per le cedole a Tasso Variabile è da ritenersi pari a zero, a prescindere dall eventuale valore negativo assunto dal Parametro di Riferimento e dallo spread. Pertanto, il valore di ciascuna cedola non potrà mai essere inferiore a zero. Per le Obbligazioni Zero Coupon non saranno corrisposte cedole di interessi durante la vita delle Obbligazioni stesse ed il rendimento sarà dato dalla differenza tra il Prezzo di Rimborso a scadenza, che corrisponde al 100% del Valore Nominale, ed il Prezzo di Emissione, che sarà sempre inferiore al 100% del Valore Nominale. Data di godimento e scadenza degli interessi Gli interessi delle Obbligazioni Banca di Piacenza [a Tasso Fisso] [Step Up] [a Tasso Variabile] [Inflation Linked] saranno pagati in via posticipata in occasione delle seguenti date: [ ]. Descrizione del sottostante sul quale è basato il tasso per le Obbligazioni a Tasso Variabile e Inflation Linked 15

16 Il Parametro di Riferimento è [ ].] Data di scadenza delle Obbligazioni La data di scadenza delle Obbligazioni (la Data di Scadenza ) è [ ]. Procedure di rimborso Il rimborso delle Obbligazioni avviene alla pari integralmente in un unica soluzione alla Data di Scadenza. Non è prevista la facoltà di rimborso anticipato da parte dell Emittente. Qualora il giorno di rimborso delle Obbligazioni coincida con un giorno che non è un giorno lavorativo bancario, tale pagamento verrà eseguito il primo giorno lavorativo bancario immediatamente successivo, senza che ciò comporti la spettanza di alcun importo aggiuntivo agli obbligazionisti. Indicazione del tasso di rendimento Il tasso di rendimento effettivo annuo lordo e netto sarà [ ]. Il rendimento effettivo, al lordo ed al netto dell effetto fiscale, sarà calcolato con il metodo del tasso interno di rendimento a scadenza (TIR) in regime di capitalizzazione composta alla Data di Emissione e sulla base del Prezzo di Emissione pari ad un determinato valore percentuale del Valore Nominale. Il TIR rappresenta quel tasso che eguaglia la somma dei valori attuali dei flussi prodotti dalle Obbligazioni (eventuali cedole e rimborso del capitale) al prezzo di acquisto/sottoscrizione dell Obbligazione stessa. Tale tasso di rendimento annuo è calcolato assumendo che il titolo venga detenuto fino a scadenza, che i flussi di cassa intermedi vengano reinvestiti ad un tasso pari al TIR medesimo e nell ipotesi di assenza di eventi di credito dell Emittente. I flussi cedolari variabili verranno stimati in ipotesi di invarianza del Parametro di Indicizzazione durante la vita del titolo. C.10 C.11 D.2 Descrizione della componente derivativa implicita Ammissione alla negoziazione Informazioni fondamentali sui principali rischi che sono specifici per l Emittente Nome del rappresentante dei detentori dei titoli di debito Non è prevista la costituzione di una o più organizzazioni (né il mero coinvolgimento di organizzazioni già esistenti) per rappresentare gli interessi degli Obbligazionisti, ai sensi dell art. 12 del Testo Unico Bancario. Le Obbligazioni non hanno componenti derivative relative al pagamento degli interessi. Le Obbligazioni non saranno oggetto di domanda per l ammissione alla negoziazione su mercati regolamentati, né presso sistemi multilaterali di negoziazione né l Emittente agirà in qualità di internalizzatore sistematico. L Emittente non assume l onere di controparte, non impegnandosi incondizionatamente al riacquisto di Obbligazioni su iniziativa dell investitore. Tuttavia l Emittente si riserva la facoltà di prestare servizio di negoziazione per conto proprio sulla base di prezzi di acquisto e vendita secondo quanto stabilito nel Regolamento di negoziazione per conto proprio adottato dalla Banca, disponibile presso tutti gli sportelli della stessa sulle postazioni riservate alla clientela, che ne può richiedere gratuitamente copia agli addetti. I prezzi saranno determinati giornalmente sulla base dell andamento della curva swap di pari durata rispetto ai flussi di cassa residui del giorno antecedente l operazione, con l applicazione di uno spread in funzione del merito di credito dell Emittente valutato dal medesimo con la stessa metodologia utilizzata per la valorizzazione dell Obbligazione in sede di mercato primario. Nel caso di titoli a tasso variabile i tassi cedolari, ai fini della determinazione dei flussi cassa attesi degli stessi, sono rilevati dalla curva dei tassi forward alla medesima data. Le valutazioni successive rispetto a quella iniziale rifletteranno quindi sia le variazioni della curva dei tassi swap che quelle del merito creditizio dell Emittente. Al valore dell Obbligazione determinato come sopra descritto, sarà applicata in fase di negoziazione una commissione sotto forma di spread denaro/lettera che potrà arrivare ad un massimo di 100 punti base senza applicazione di ulteriori commissioni di negoziazione. La Banca corrisponderà in aggiunta al prezzo di riacquisto dell Obbligazione i dietimi di interessi maturati dalla data di godimento della cedola in corso sino al giorno di regolamento dell operazione (valuta di accredito sul conto corrente). SEZIONE D RISCHI RISCHIO RELATIVO ALL ASSENZA DI CREDIT SPREAD DELL EMITTENTE Si richiama l attenzione dell investitore sulla circostanza che per l Emittente non è possibile determinare un valore di credit spread (inteso come differenza tra il rendimento di una obbligazione plain vanilla di propria emissione e il tasso interest swap su durata corrispondente) atto a consentire un ulteriore apprezzamento della rischiosità dell Emittente. RISCHIO CONNESSO ALLA CRISI ECONOMICO/FINANZIARIA La capacità reddituale e la stabilità dell'emittente sono influenzati dalla situazione economica generale e dalla dinamica dei mercati finanziari ed, in particolare, dalla solidità e dalle prospettive di crescita dell economia del nostro Paese, in cui la Banca opera, inclusa la sua affidabilità creditizia. Al riguardo, assume rilevanza 16

17 significativa l'andamento di fattori, quali le aspettative e il clima di fiducia degli investitori, il livello e la volatilità dei tassi di interesse a breve e lungo termine, i tassi di cambio, la liquidità dei mercati finanziari, la disponibilità ed il costo del capitale, la sostenibilità dei debiti sovrani, i redditi delle famiglie e la spesa dei consumatori, i livelli di disoccupazione, l'inflazione ed i prezzi delle abitazioni. Assume altresì rilievo nell attuale contesto economico generale la possibilità che uno o più Paesi fuoriescano dall Unione Monetaria o, in uno scenario estremo, che si pervenga allo scioglimento dell Unione Monetaria medesima, conseguenze in entrambi i casi allo stato imprevedibili. Tutti i suddetti fattori, in particolar modo in periodi di crisi economico/finanziaria generale, potrebbero condurre l'emittente a subire perdite, incrementi dei costi di finanziamento, riduzioni del valore delle attività detenute, con un potenziale impatto negativo sulla liquidità della Banca e sulla sua stessa solidità patrimoniale. RISCHIO DI CREDITO L Emittente è esposto ai tradizionali rischi relativi all'attività creditizia, quali l'inadempimento da parte dei clienti ai contratti stipulati ed alle proprie obbligazioni, ovvero l'eventuale mancata o non corretta informazione da parte degli stessi in merito alla rispettiva posizione finanziaria e creditizia, che potrebbero avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria dell Emittente. Più in generale, le controparti potrebbero non adempiere alle rispettive obbligazioni nei confronti dell Emittente a causa di fallimento, assenza di liquidità, malfunzionamento operativo o per altre ragioni. Il fallimento di un importante partecipante del mercato, o addirittura timori di un inadempimento da parte dello stesso, potrebbero causare ingenti problemi di liquidità, perdite o inadempimenti da parte di altri istituti, i quali a loro volta potrebbero influenzare negativamente l Emittente. L Emittente è inoltre soggetto al rischio, in certe circostanze, che alcuni dei suoi crediti nei confronti di terze parti non siano esigibili. Inoltre, una diminuzione del merito di credito dei terzi, ivi inclusi gli Stati Sovrani, di cui l Emittente detiene titoli od obbligazioni, potrebbe comportare perdite e/o influenzare negativamente la capacità dell Emittente di vincolare nuovamente o utilizzare in modo diverso tali titoli od obbligazioni a fini di liquidità. Una significativa diminuzione nel merito di credito delle controparti dell Emittente potrebbe pertanto avere un impatto negativo sui risultati dell Emittente stesso. Mentre in molti casi l Emittente può richiedere ulteriori garanzie a controparti che si trovino in difficoltà finanziarie, potrebbero sorgere delle contestazioni in merito all ammontare della garanzia che l Emittente ha diritto di ricevere e al valore delle attività oggetto di garanzia. Livelli di inadempimento, diminuzioni e contestazioni in relazione a controparti sulla valutazione della garanzia aumentano significativamente in periodi di tensioni e illiquidità di mercato. RISCHIO DI DETERIORAMENTO DELLA QUALITA DEL CREDITO I crediti in sofferenza al 31 dicembre 2014 (al netto della cessione di alcuni portafogli per un importo complessivo di 55,3 milioni di euro), sono diminuiti del 24,30% rispetto alla chiusura del precedente esercizio. Le partite anomale lorde al 31 dicembre 2014, al netto delle cessioni di cui sopra, sono diminuite del 17,37% rispetto alla chiusura dell anno precedente. Si precisa, infine, che al 31 dicembre 2014 sono presenti fondi a copertura pari al 42,43% delle partite anomale lorde. RISCHIO DI MERCATO Si definisce rischio di mercato il rischio di perdite di valore degli strumenti finanziari detenuti dall Emittente per effetto dei movimenti delle variabili di mercato (a titolo esemplificativo ma non esaustivo, tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio) che potrebbero generare un deterioramento della solidità patrimoniale dell Emittente. L Emittente è quindi esposto a potenziali cambiamenti nel valore degli strumenti finanziari, dovuti a fluttuazioni di tassi di interesse, di tassi di cambio e di valute, nei prezzi dei mercati azionari e delle materie prime e degli spread di credito e/o altri rischi. Il rischio di mercato si manifesta sia relativamente al portafoglio di negoziazione (trading book), che comprende gli strumenti finanziari, inclusi i derivati, sia al portafoglio bancario (banking book). Il rischio di mercato relativo al portafoglio di negoziazione deriva dall operatività di negoziazione sui mercati di interesse, tassi di cambio e titoli di capitale. Il rischio di mercato nel portafoglio bancario è influenzato dalle variazioni dei credit spread e dei tassi di interesse nei diversi periodi di rilevazione. Tali fluttuazioni potrebbero essere generate da cambiamenti nel generale andamento dell economia, dalla propensione all investimento degli investitori, da politiche monetarie e fiscali, dalla liquidità dei mercati su scala globale, dalla disponibilità e costo dei capitali, da interventi delle agenzie di rating, da eventi politici a livello sia locale sia internazionale e da conflitti bellici e atti di terrorismo. RISCHIO OPERATIVO Il rischio operativo è il rischio riveniente da perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, sistemi ovvero causati da eventi esterni. L'Emittente è pertanto esposto a molteplici tipi di rischio operativo, compreso: il rischio di frode da parte di dipendenti e soggetti esterni, il rischio di operazioni non autorizzate eseguite da dipendenti oppure il rischio di errori operativi, compresi quelli risultanti da vizi o malfunzionamenti dei sistemi informatici o di telecomunicazione. I sistemi di controllo e le metodologie di gestione del rischio operativo sono progettati per garantire che tali rischi connessi alle proprie attività siano tenuti adeguatamente sotto controllo. Qualunque inconveniente o difetto di tali sistemi potrebbe incidere negativamente sulla posizione finanziaria e sui risultati operativi dell'emittente. 17

18 RISCHIO CONNESSO ALL EVOLUZIONE DELLA REGOLAMENTAZIONE DEL SETTORE BANCARIO E FINANZIARIO L Emittente è soggetto ad un articolata e stringente regolamentazione, nonché all attività di vigilanza, esercitata dalle istituzioni preposte (in particolare, Banca d Italia e CONSOB). Sia la regolamentazione applicabile, sia l attività di vigilanza, sono soggette, rispettivamente, a continui aggiornamenti ed evoluzioni della prassi. Inoltre, in qualità di emittente di strumenti finanziari diffusi tra il pubblico, l Emittente è chiamato al rispetto di ulteriori disposizioni emanate dalla CONSOB. Oltre alla normativa di matrice sovranazionale e nazionale e di natura primaria o regolamentare in ambito finanziario e bancario, l Emittente è soggetto a specifiche normative, in tema, tra l altro, di antiriciclaggio, usura, tutela del cliente (consumatore). La fase di forte e prolungata crisi dei mercati ha portato all adozione di discipline più rigorose da parte delle autorità internazionali. A partire dal 1 gennaio 2014, parte della Normativa di Vigilanza è stata modificata in base alle indicazioni derivanti dai c.d. accordi di Basilea III, principalmente con finalità di un significativo rafforzamento dei requisiti patrimoniali minimi, del contenimento del grado di leva finanziaria e dell introduzione di policy e di regole quantitative per l attenuazione del rischio di liquidità negli istituti bancari. In particolare, per quanto concerne l innalzamento dei requisiti patrimoniali, gli accordi di Basilea III prevedono una fase transitoria con livelli minimi di patrimonializzazione via via crescenti; a regime, ovvero a partire dal 2019, tali livelli contemplano per le banche un Common Equity Tier 1 ratio pari almeno al 7% delle attività ponderate per il rischio, un Tier 1 Capital ratio pari almeno all 8,5% e un Total Capital ratio pari almeno al 10,5% delle suddette attività ponderate per il rischio (tali livelli minimi includono il c.d. capital conservation buffer, vale a dire un «cuscinetto» di ulteriore capitalizzazione obbligatoria). Per quanto concerne la liquidità, gli accordi di Basilea III prevedono, tra l altro, l introduzione di un indicatore di breve termine (Liquidity Coverage Ratio, o LCR ), avente come obiettivo la costituzione e il mantenimento di un buffer di liquidità che consenta la sopravvivenza della banca per un periodo temporale di trenta giorni in caso di grave stress, e di un indicatore di liquidità strutturale (Net Stable Funding Ratio, o NSFR ) con orizzonte temporale superiore all anno, introdotto per garantire che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile. Relativamente a questi indicatori, si segnala che: - per l indicatore LCR è previsto un valore minimo del 60% a partire dal 1 ottobre 2015, con un minimo in progressivo aumento fino a raggiungere il 100% dal 1 gennaio 2018 ; - per l indicatore NSFR, è prevista una soglia minima del 100% da rispettare a partire dal 1 gennaio Basilea III, oltre ai requisiti di capitale ponderati per il rischio, introduce un indicatore minimo di leva finanziaria (leverage ratio) con l obiettivo di porre un limite alla crescita del leverage delle banche ed evitare che i metodi usati per la stima dei coefficienti di ponderazione sottostimino i rischi effettivi e quindi il fabbisogno di capitale. Nonostante l evoluzione normativa summenzionata preveda un regime graduale di adattamento ai nuovi requisiti prudenziali, gli impatti sulle dinamiche gestionali dell Emittente potrebbero essere significativi. Tra le novità regolamentari si segnala la Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, pubblicata il 12 giugno 2014 sulla Gazzetta Ufficiale dell Unione Europea, in ordine alla istituzione di un quadro di risanamento e risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento (Bank Recovery and Resolution Directive o BRRD, o Direttiva ), che s inserisce nel contesto della definizione di un meccanismo unico di risoluzione delle crisi e del Fondo unico di risoluzione delle crisi bancarie. Tra gli aspetti innovativi della BRRD si evidenzia l introduzione di strumenti e poteri che le Autorità nazionali preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (le Autorità ) possono adottare per la risoluzione di una situazione di crisi o dissesto di una banca. Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell ente, riducendo al minimo l impatto del dissesto sull economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti ed assicurando che gli azionisti sostengano le perdite per primi e che i creditori le sostengano dopo gli azionisti purchè nessun creditore subisca perdite superiori a quelle che avrebbe subito se la banca fosse stata liquidata con procedura ordinaria di insolvenza. In particolare, in base alla direttiva, si registra il passaggio da un sistema di risoluzione della crisi basato su risorse pubbliche (c.d. bail-out) a un sistema in cui le perdite vengono trasferite agli azionisti, ai detentori di titoli di debito subordinato, ai detentori di titoli di debito non subordinato e non garantito, ed infine ai depositanti per la parte eccedente la quota garantita, ovvero per la parte eccedente Euro ,00 (c.d. bail-in). Pertanto, con l applicazione dello strumento del bail-in, i sottoscrittori potranno subire la svalutazione, con possibilità di azzeramento del valore nominale, nonché la conversione in titoli di capitale delle obbligazioni, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell Emittente. Inoltre, ove ricorrano i presupposti, le Autorità potranno richiedere l utilizzo del Fondo di risoluzione unico di cui al Regolamento (UE) n. 806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, finanziato mediante contributi versati dalle banche a livello nazionale. La Direttiva è entrata in vigore il 1 gennaio 2015, fatta eccezione per le disposizioni relative allo strumento del bail-in per le quali è stata prevista la possibilità per lo Stato Membro di posticipare il termine di decorrenza, al più tardi, al 1 gennaio 2016 anche se le relativa disposizioni potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione ancorchè emessi prima dei suddetti termini. Si segnala, inoltre, che è tuttora in corso il processo di recepimento a livello nazionale della Direttiva. Sebbene l Emittente si impegni ad ottemperare al complesso sistema di norme e regolamenti, il suo mancato 18

19 rispetto, ovvero eventuali mutamenti di normative e/o cambiamenti delle modalità di interpretazione e/o applicazione delle stesse da parte delle competenti autorità, potrebbero comportare possibili effetti negativi rilevanti sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell Emittente. Da ultimo si segnala che l implementazione delle Direttive 2014/49/UE (Deposit Guarantee Schemes Directive) del 16 aprile 2014 e 2014/59/UE (Bank Recovery and Resolution Directive) del 15 maggio 2014 e l istituzione del Meccanismo di Risoluzione Unico (Regolamento UE n. 806/2014 del 15 luglio 2014), potrà comportare un impatto significativo sulla posizione economico e patrimoniale della Banca in quanto impongono l obbligo di costituire specifici fondi con risorse finanziarie che dovranno essere fornite, a partire dall esercizio 2015, tramite contribuzioni a carico degli enti creditizi. RISCHIO DI LIQUIDITA DELL EMITTENTE Si definisce rischio di liquidità il rischio che la Banca non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento quando essi giungono a scadenza, sia per incapacità di reperire fondi sul mercato (funding liquidity risk) sia per difficoltà a smobilizzare propri attivi (market liquidity risk). La liquidità dell Emittente potrebbe essere condizionata dall incapacità di accedere ai mercati dei capitali attraverso emissioni di titoli di debito (garantito o non), dall incapacità di vendere determinate attività o riscattare i propri investimenti, da imprevisti flussi di cassa in uscita ovvero dall obbligo di prestare maggiori garanzie. Tale situazione potrebbe insorgere a causa di circostanze indipendenti dal controllo dell Emittente, come una generale turbativa di mercato o un problema operativo che colpisca l Emittente o terze parti o anche dalla percezione, tra i partecipanti al mercato, che l Emittente o altri partecipanti del mercato stiano avendo un maggiore rischio di liquidità. La crisi di liquidità dei mercati finanziari e la perdita di fiducia nelle istituzioni finanziarie può aumentare i costi di finanziamento dell Emittente e limitare il suo accesso ad alcune delle sue tradizionali fonti di liquidità. L indice Loan to Deposit, rapporto tra Crediti verso clientela e Raccolta diretta da clientela, è pari al 31/12/2014 all 77,66% (al 31/12/ ,43%). RISCHIO RELATIVO ALL ASSENZA DI RATING DELL EMITTENTE Si definisce rischio connesso all assenza di rating dell Emittente il rischio relativo alla mancanza di informazioni sintetiche sulla capacità dell Emittente di adempiere le proprie obbligazioni, ovvero alla rischiosità di solvibilità dell Emittente relativa ai titoli emessi dallo stesso. L Emittente non ha richiesto alcun giudizio di rating. Ciò costituisce un fattore di rischio in quanto non vi è disponibilità immediata di un indicatore sintetico rappresentativo della solvibilità dell Emittente. Va tuttavia tenuto in debito conto che l assenza di rating dell Emittente non è di per sé indicativa della solvibilità dell Emittente. RISCHIO LEGALE Il rischio legale è rappresentato principalmente dal possibile esito sfavorevole delle vertenze giudiziali cui l'emittente è convenuto in ragione dell'esercizio della propria attività bancaria. Le più consuete controversie giudiziali sono relative a revocatorie fallimentari ovvero azioni di nullità, annullamento o risarcimento danni, conseguenti ad operazioni d'investimento in strumenti finanziari emessi da soggetti successivamente incorsi in "default". Allo stato attuale non vi sono cause pendenti di rilievo relative a revocatorie fallimentari ed a operazioni di investimento in strumenti finanziari emessi da soggetti successivamente incorsi in "default", si segnalano vertenze giudiziali relative alla vendita di obbligazioni emesse negli anni scorsi dall Argentina e da alcuni gruppi nazionali (prevalentemente Parmalat e Cirio Del Monte) e internazionali (Lehman Brothers). I volumi stimati delle potenziali vertenze future non sono in grado di compromettere la solvibilità dell'emittente. D.3 Informazioni fondamentali sui principali rischi che sono specifici per gli strumenti finanziari RISCHIO CONNESSO ALL UTILIZZO DEL BAIL-IN E DEGLI ALTRI STRUMENTI DI RISOLUZIONE PREVISTI DALLA DIRETTIVA EUROPEA IN TEMA DI RISANAMENTO E RISOLUZIONE DEGLI ENTI CREDITIZI Il 12 giugno 2014 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell Unione Europea la Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi (c.d. Banking Resolution and Recovery Directive, di seguito la Direttiva ), individuando i poteri e gli strumenti che le Autorità nazionali preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (c.d. resolution Authorities, di seguito le Autorità ) possono adottare per la risoluzione di una situazione di crisi o dissesto di una banca. Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell ente, riducendo al minimo l impatto del dissesto sull economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti ed assicurando che gli azionisti sostengano le perdite per primi e che i creditori le sostengano dopo gli azionisti, purché nessun creditore subisca perdite superiori a quelle che avrebbe subito se la banca fosse stata liquidata con procedura ordinaria di insolvenza. La Direttiva è entrata in vigore il 1 gennaio 2015, fatta eccezione per le disposizioni relative allo strumento del bail-in per le quali è stata prevista la possibilità per lo Stato Membro di posticipare il termine di decorrenza, al più tardi, al 1 gennaio 2016, anche se le relative disposizioni potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione, ancorchè emessi prima dei suddetti termini. Si segnala, inoltre, che è tutt ora in corso il processo di recepimento a livello nazionale della Direttiva. Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle Autorità è previsto il summenzionato strumento del bail-in ossia il potere di svalutazione, con possibilità di azzeramento del valore nominale, nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni. Pertanto, con l applicazione del bail-in, gli 19

20 Obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio di veder svalutato, azzerato, ovvero convertito in titoli di capitale il proprio investimento,, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell Emittente. Inoltre, le Autorità avranno il potere di cancellare le obbligazioni e modificare la scadenza delle obbligazioni, l importo degli interessi pagabili o la data a partire dalla quale tali interessi divengono pagabili, anche sospendendo il pagamento per un periodo transitorio. RISCHIO DI CREDITO PER IL SOTTOSCRITTORE Sottoscrivendo o acquistando le Obbligazioni oggetto del presente Prospetto di Base, l'investitore diviene finanziatore dell'emittente e titolare di un credito nei suoi confronti per il pagamento degli interessi e per il rimborso del capitale a scadenza. L'investitore è quindi esposto al rischio che l'emittente divenga insolvente o comunque non sia in grado di adempiere a tali obblighi di pagamento. RISCHIO CONNESSO ALL ASSENZA DI GARANZIE RELATIVE ALLE OBBLIGAZIONI Per il rimborso del capitale ed il pagamento degli interessi risponde unicamente l Emittente con il suo patrimonio. Le Obbligazioni non beneficiano di alcuna garanzia reale, di garanzie personali da parte di soggetti terzi e non sono assistiti dalla garanzia del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. RISCHIO RELATIVO ALLA VENDITA DELLE OBBLIGAZIONI PRIMA DELLA SCADENZA Nel caso in cui l investitore volesse vendere le Obbligazioni prima della loro scadenza naturale, il prezzo sarà influenzato da diversi fattori tra cui: la variazione dei tassi di mercato (Rischio di tasso di mercato); le caratteristiche del mercato in cui le Obbligazioni verranno negoziate (Rischio di liquidità); la variazione del merito creditizio dell Emittente (Rischio di deterioramento del merito creditizio dell Emittente); deprezzamento delle Obbligazioni in presenza di costi e/o commissioni (Rischio connesso alla presenza di costi/commissioni inclusi nel Prezzo di Emissione e Rischio connesso alla presenza di costi/commissioni in aggiunta al Prezzo di Emissione). Tali elementi potranno determinare una riduzione del prezzo delle Obbligazioni anche al di sotto del prezzo di sottoscrizione; pertanto l investitore che vendesse le Obbligazioni prima della scadenza potrebbe subire una perdita in conto capitale. Tali elementi non influenzano il Valore di Rimborso che rimane pari al 100% del Valore Nominale. RISCHIO DI TASSO DI MERCATO In caso di vendita prima della scadenza, l investitore è esposto al cosiddetto rischio di tasso, in quanto in caso di aumento dei tassi di mercato si verificherà una diminuzione del prezzo del titolo, mentre in caso contrario il titolo subirà un apprezzamento. L impatto delle variazioni dei tassi di interesse di mercato sul prezzo delle Obbligazioni Tasso Fisso è tanto più accentuato, a parità di condizioni, quanto più lunga è la vita residua del titolo, intendendosi con ciò il periodo di tempo che deve trascorrere prima del suo naturale rimborso. Si evidenzia che il rischio tasso per le Obbligazioni Step-Up, che corrispondono le cedole maggiori negli ultimi anni, risulta maggiore rispetto alle emissioni a tasso prefissato costante, in quanto più sensibili alla variazione della curva dei tassi (maggiore duration). Nel caso di titoli Zero Coupon, essendo questi strumenti finanziari con duration (per duration si intende il tempo di attesa medio per ottenere il flusso di cassa; in un obbligazione Zero Coupon il tasso medio di attesa coincide con la vita residua del titolo in quanto l unico flusso di cassa ad essere pagato è il valore di rimborso a scadenza) maggiore rispetto ai titoli con flusso cedolare, variazioni al rialzo dei tassi di mercato possono dar vita a prezzi più penalizzanti per l investitore. L impatto delle variazioni dei tassi di interesse di mercato sul prezzo delle Obbligazioni Zero Coupon è tanto più accentuato, a parità di condizioni, quanto più è lunga la vita residua del titolo (per tale intendendosi il periodo di tempo che deve trascorrere prima del suo naturale rimborso). Per le Obbligazioni a Tasso Variabile e Inflation Linked le fluttuazioni dei tassi d interesse sul mercato del Parametro di Indicizzazione di riferimento potrebbero determinare temporanei disallineamenti del valore della cedola in corso di godimento rispetto ai livelli dei tassi di riferimento espressi dai mercati finanziari e conseguentemente determinare, in caso di vendita prima della scadenza, variazioni sui prezzi dei titoli. RISCHIO DI LIQUIDITA È il rischio rappresentato dalla difficoltà o impossibilità per un investitore di vendere le Obbligazioni prima della loro scadenza naturale ad un prezzo in linea con il mercato, che potrebbe anche essere inferiore al Prezzo di Emissione del titolo. Le Obbligazioni non saranno oggetto di domanda per l ammissione alla quotazione su mercati regolamentati, né presso sistemi multilaterali di negoziazione né l Emittente agirà in qualità di internalizzatore sistematico. L Emittente non assume l onere di controparte, non impegnandosi incondizionatamente al riacquisto di Obbligazioni su iniziativa dell investitore. Tuttavia l Emittente si riserva la facoltà di prestare servizio di negoziazione per conto proprio sulla base di prezzi di acquisto e vendita secondo quanto stabilito nel Regolamento di negoziazione per conto proprio adottato dalla Banca, disponibile presso tutti gli sportelli della stessa sulle postazioni riservate alla clientela, che ne può richiedere gratuitamente copia agli addetti. Infine si evidenzia come nel corso del periodo di offerta delle Obbligazioni, l Emittente abbia la facoltà di 20

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