PREMESSA SCOPO PRECISAZIONI E DEFINIZIONI

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1 PREMESSA Il presente piano è redatto in conformità a quanto stabilito dall Autorità per l energia elettrica e il gas (AEEG), con la deliberazione del 29 settembre 2004 n. 168/04 Testo integrato delle disposizioni dell Autorità per l energia elettrica e il gas in materia di qualità dei servizi di distribuzione, misura e vendita del gas, nel rispetto dei criteri indicati nelle linee guida elaborate dal CIG e pubblicate dall UNI. SCOPO Lo scopo del presente documento è quello di descrivere la gestione delle situazioni d emergenza e degli incidenti da gas, intendendo salvaguardare l incolumità delle persone e delle cose e per garantire la continuità del servizio. Il piano trova applicazione al verificarsi degli eventi ritenuti possibili sugli impianti gestiti da Giudicarie Gas. PRECISAZIONI E DEFINIZIONI A seguito di azione di pronto intervento può rendersi necessario dichiarare lo stato di emergenza. L incidente da gas invece, è normalmente riferibile ad un evento già accaduto e per il quale si interviene su specifica richiesta della pubblica Autorità competente (es. VV.F., Pubblica Sicurezza, ASL, ecc.). Nella pratica delle azioni svolte sul campo e delle risorse impiegate, non c è distinzione tra emergenza e incidente da gas; la differenziazione è inerente alla responsabilità della gestione, alla registrazione degli eventi e alle comunicazioni obbligatorie verso il CIG. Per gli incidenti da gas è inoltre previsto un maggiore controllo da parte delle autorità intervenute. La responsabilità della gestione del: pronto intervento, emergenze e incidenti da gas è formalizzata a persone distinte; quindi il personale operativo, che è sempre lo stesso per le tre situazioni, agisce su indicazione di referenti di volta diversi al variare del tipo d evento. Se nel corso del pronto intervento questo evolve in emergenza o se l emergenza cambia in incidente da gas il responsabile iniziale della gestione passa la consegna al successivo. L AEEG e il CIG danno le definizioni seguenti: Emergenza, è un evento in grado di produrre effetti gravi e/o di vaste proporzioni per la sicurezza e la continuità del servizio e che provochi una o più delle seguenti condizioni: a) fuori servizio non programmato di punti di consegna o di punti di interconnessione; b) fuori servizio non programmato di reti AP o MP o BP che provochi l interruzione senza preavviso dell erogazione del gas ad uno o più clienti finali; c) dispersione di gas con interruzione senza preavviso dell erogazione del gas ad uno o più clienti finali; d) disservizio provocato da eccesso o difetto di pressione in rete rispetto ai valori previsti dalle norme tecniche vigenti. Si definisce inoltre emergenza qualunque evento che provochi l interruzione senza preavviso dell erogazione del gas ad almeno 250 clienti finali e per il quale l erogazione del gas non venga riattivata a tutti i clienti finali coinvolti presenti entro 24 ore dall inizio dell interruzione, con esclusione dei clienti finali che non vengano riattivati all atto del primo tentativo di riattivazione. Incidente da gas, è un evento che coinvolga il gas distribuito a mezzo di reti, che interessi una qualsiasi parte dell impianto di distribuzione e/o di impianti dei clienti finali, compresi gli apparecchi di utilizzazione, e che provochi il decesso o lesioni gravi di persone o danni a cose per un valore non inferiore a euro e che si provocato da una delle seguenti cause: a) una dispersione di gas (volontaria o non); b) una combustione incontrollata in un apparecchio di utilizzo del gas; EM 1 / 12

2 c) una cattiva combustione in un apparecchio di utilizzo del gas, compresa quella dovuta ad insufficiente aerazione; d) una inadeguata evacuazione dei prodotti della combustione in un apparecchio di utilizzo del gas. Si definiscono come lesioni gravi le ferite, l intossicazione, le ustioni o comunque i traumi alla persona che comportino il ricovero in ospedale o il rilascio di certificazione medica con prognosi di almeno 24 ore. Pronto intervento, è l azione tempestiva a fronte di una qualsiasi situazione di anomalia del sistema distributivo o di dispersione sull impianto finale del cliente, segnalata da persone o da sistemi di telecontrollo, al fine di garantire la pubblica incolumità e rendere minimi gli effetti e le conseguenze alle persone, all ambiente, alle cose e all impianto. Organizzativamente questa distinzione comporta che, pur utilizzando le stesse strutture e lo stesso personale, a quest ultimo competono responsabilità e ruoli diversi. Si precisa inoltre che, l azienda distribuisce gas a livello nazionale con impianti dislocati in province e regioni non sempre confinati cui fanno riferimento a più sedi operative che impiegano risorse e strutture diversificate. STRUTTURA DEL PIANO Il Piano, tenuto conto di quanto precisato sopra, è un insieme organico di disposizioni, informazioni, procedure e modalità operative col quale i reparti e il personale preposti attuano la gestione degli eventi. La stesura del piano ha seguito una logica modulare, col fine di facilitare l aggiornamento dello stesso, in seguito ai mutamenti organizzativi della struttura aziendale, dei cambiamenti del lay-out impiantistico e dell evoluzione tecnologica. Gli aspetti analizzati nel piano sono: - Le sedi operative; - I reparti aziendali e il personale incaricato; - la formazione e l informazione data - l elenco dei dispositivi di protezione individuale - l elenco dei contatti esterni - gli impianti aziendali interessati - gli scenari ipotizzati - gli interventi per la riduzione del rischio - le schede d intervento SEDI E REPARTI Le sedi sono: sede di Tione (TN) INCARICATI Le figure incaricate della gestione sono: - Personale operativo; fuori dal normale orario di lavoro è sostituito dall operatore reperibile; - Tecnico di zona; fuori dal normale orario di lavoro è sostituito dal tecnico reperibile; - Impresa appaltatrice; al di fuori dell orario di lavoro è sostituita dall impresa appaltatrice reperibile. EM 2 / 12

3 COMPITI Agli incaricati, individuati rispettivamente per le funzioni di pronto intervento e di emergenza, spettano i seguenti compiti: Pronto Intervento - Personale Contact-center, riceve le segnalazioni dei clienti o da terzi in genere e avvisa l addetto tecnico del reparto di zona o la sala telecomandi. La comunicazione avviene con fax, e generazione automatica dell ordine di lavoro nel sistema informatico. - Addetto tecnico, riceve le segnalazioni dal Contact-center e avvisa il tecnico di zona. E inoltre di supporto per eventuali contatti con l esterno. - Personale della sala telecomandi, riceve le chiamate dal Contact-center e avvisa l operatore reperibile. E inoltre di supporto per eventuali contatti con l esterno. - Personale operativo/operatore reperibile, su indicazione del tecnico di zona o su segnalazione della sala telecomandi si reca sul posto per accertare l esistenza e il tipo di evento (dispersione su impianto del cliente, emergenza o incidente). Localizza e determina l entità dello stesso, se gli è possibile ripristina le condizioni di sicurezza avvalendosi all occorrenza dell impresa appaltatrice, altrimenti riferisce al tecnico di zona/reperibile. - Tecnico di zona/tecnico reperibile, valuta l evento, da disposizioni al personale operativo/reperibile e all impresa appaltatrice; se si tratta di emergenza o di incidente avvisa il responsabile del pronto intervento. - Responsabile del pronto intervento, sovrintende le operazioni, organizza e gestisce le risorse tecniche e umane con facoltà di reperirne altre nel caso di necessità. Se si tratta di emergenza o di incidente passa le consegne rispettivamente al responsabile della gestione dell emergenza o degli incidenti. - Impresa appaltatrice, su indicazione del tecnico di zona/reperibile esegue gli interventi di riparazione della dispersione che competono all azienda. Emergenza - Addetto tecnico, oltre le funzioni di pronto intervento, per richiesta, funge da interfaccia per contatti con terzi. - Personale sala telecomandi, oltre alle funzioni relative al pronto intervento, su richiesta informa sugli assetti delle reti, collabora per l eventuale messa fuori servizio della rete e opera le manovre possibili in telecomando. E di supporto per possibili contatti esterni. - Personale operativo/operatore reperibile, oltre alle funzioni di pronto intervento, se di competenza provvede a ripristinare le condizioni di sicurezza con le manovre necessarie e avvalendosi dell impresa appaltatrice. - Tecnico di zona/tecnico reperibile, oltre alle funzioni di pronto intervento, dà disposizioni agli operatori e all'impresa. Chiede l intervento di gestori di altri servizi o della pubblica sicurezza. Riferisce al responsabile della gestione dell emergenza. - Responsabile della gestione dell emergenza, sovrintende le operazioni, organizza e gestisce le risorse tecniche, umane e logistiche con facoltà di reperirne altre nel caso di necessità. Informa e richiede l intervento delle pubbliche autorità competenti quando necessario. Si rapporta con i EM 3 / 12

4 mass-media e le pubbliche autorità. Redige il rapporto dell emergenza. - Impresa, su indicazione del tecnico di zona esegue gli interventi di riparazione della dispersione che competono all azienda. Incidenti - Addetto tecnico, oltre le funzioni di pronto intervento, per richiesta, funge da interfaccia per contatti con terzi. - Personale operativo/operatore reperibile, oltre alle funzioni di pronto intervento, se di competenza provvede a ripristinare le condizioni di sicurezza con le manovre necessarie e avvalendosi dell impresa appaltatrice. - Tecnico di zona/tecnico reperibile, oltre alle funzioni di pronto intervento, dà disposizioni agli operatori e all'impresa. Si mette a disposizione delle pubbliche autorità competenti intervenute. - Responsabile della gestione degli incidenti, collabora con le pubbliche autorità competenti intervenute e in accordo con le stesse sovrintende le operazioni, organizza e gestisce le risorse tecniche, umane e logistiche con facoltà di reperirne altre nel caso di necessità. Informa e richiede l intervento delle pubbliche autorità competenti quando necessario. Si rapporta con i mass-media. Redige il rapporto dell incidente. Reperisce le informazioni utili per la compilazione del rapporto dell incidente anche nei casi dove l azienda non è stata coinvolta, avendo ricevuta la notizia dell evento solo successivamente. - Impresa, su indicazione del tecnico di zona esegue gli interventi di riparazione della dispersione che competono all azienda. FORMAZIONE E INFORMAZIONE Il personale operativo ha ricevuto un adeguata informazione, formazione e addestramento. La preparazione del personale, raggiunta attraverso corsi teorico-pratici e affiancamento a personale esperto, ha riguardato vari argomenti di carattere generale e specifico per la mansione svolta. In particolare, oltre agli approfondimenti sul tema del primo soccorso e la lotta antincendio, il personale è stato addestrato sull uso delle attrezzature e dei dispositivi di protezione individuale. La formazione e informazione, inoltre, è costantemente mantenuta aggiornata con programmi di miglioramento, come risulta nel Documento di Valutazione dei Rischi aziendale. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Ad ogni lavoratore preposto sono assegnati in dotazione i dispositivi di protezione individuale. Sono altresì disponibili, presso le varie sedi e sugli impianti di ricezione e prima riduzione del gas contenuti in appositi presidi di sicurezza, particolari dispositivi di protezione come: l autorespiratore, maschera antigas a pieno facciale con filtro e l apparecchio lava-occhi. DPI Elmetto con sottogola Cuffia per saldatura Occhiali per lavori meccanici Occhiali antiacido Occhiali a mascherina con guarnizione Occhiali per saldatura ossiacetilenica Sopraocchiali DPI e attrezzature Guanti da lavoro in pelle Guanti in gomma Guanti in gomma antiacido Guanti isolanti per b.t. Guanti isolanti per m.t. Guanti per saldatori Utensili dielettrici EM 4 / 12

5 Apparecchio lavaocchi Visiera di protezione Maschera per saldare Cuffia antirumore Otoprotettori Mascherina per polveri e fumi di saldatura FFP2(S) Mascherina per vapori e polveri di verniciatura FFA1P1 Maschera antigas a pieno facciale Autorespiratore Grembiule antiacido Grembiule in cuoio per saldatura Tuta in Tyveck Camice antiacido Tuta antinfortunistica Calzature antinfortunistiche con puntale Stivali in gomma Bretelle ad alta visibilità fluorescenti Indumento ad alta visibilità Cintura di posizionamento Dispositivo anticaduta Imbracatura di sicurezza Esplosimetro Attrezzatura antiscintilla Presidio di sicurezza Alza chiusini (>30 kg) Rilevatore di gas Estintore Ventilatore CONTATTI ESTERNI Per contatti esterni s intendono tutti quegli enti o Autorità che per competenza, area d influenza o dislocazione territoriale, devono essere chiamati ad intervenire o informati durante le fasi dell emergenza o dell incidente accaduto. L elenco è suddiviso per sedi operative ed è riportato nella sezione specifica. - Forze dell ordine (Polizia, Carabinieri, Polizia Locale) - Vigili del Fuoco - A.S.L. - Pronto soccorso - Uffici tecnici comunali - Altri enti gestori - Mass-media (giornali, radio, tv) IMPIANTI Le installazioni e le reti interessati dal Piano sono tutti quelli gestisti da Giudicarie Gas S.p.a. Gli impianti a gas metano sono costituiti da: gruppi di riduzione di 2 salto, reti di trasporto e distribuzione di 4^, 5^, 6^ e 7^ specie, prese d allacciamento di 4^, 5^, 6^ e 7^ specie. IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE DI GAS METANO Punti di alimentazione della rete e di prima riduzione della pressione del gas Il gruppo di riduzione riduce la pressione del gas, prelevato dalla rete di trasporto Retragas, per immetterlo nelle reti di trasporto e di distribuzione di 4^ specie. Le parti che lo costituiscono sono: Presa è l allacciamento alla rete di trasporto in alta pressione, è il punto di alimentazione del gasdotto. La presa è intercettata da una valvola di fornitura la cui manovra è consentita unicamente a personale dell impresa di trasporto il quale accede attraverso un area esclusiva. A valle della valvola di fornitura è inserita la valvola d intercettazione che dà origine alla competenza di Giudicarie Gas Spa. Tratto di monte - è il tratto che va dal punto di consegna al collettore di monte dei filtri incluso. EM 5 / 12

6 E comprensivo di valvole d intercettazione, giunto dielettrico ed eventuale valvola d emergenza. Su questo tratto viene realizzato solitamente lo stacco per il collegamento del carro bombolaio. Gruppo di filtrazione è costituito dai filtri posti a monte di ogni singola linea di riduzione, ed è in grado di separare particelle liquide e/o solide eventualmente presenti nel gas. Gruppo di preriscaldo è costituito dagli scambiatori di calore alimentati dalla centrale termica situata nel locale attiguo. Gruppo di regolazione è l insieme degli organi di riduzione della pressione del gas comprensivi dei dispositivi di sicurezza. Il gruppo di regolazione e suddiviso in linee parallele aventi, ciascuna, due riduttori in serie con funzioni di monitor e di servizio. Gruppo di misura è costituito dalla linea di misura singola o plurima posta a valle del gruppo di riduzione e dai dispositivi e apparecchi di correzione della portata. Impianto di odorizzazione è l impianto, attiguo a gli apparati di riduzione, composto dal serbatoio, dal dispositivo di dosaggio e dalle apparecchiature ausiliarie necessario all immissione dell odorizzante nel gas a valle del gruppo di misura. Tratto di valle è il tratto in uscita dal gruppo di riduzione e comprende la valvola d intercettazione, la valvola d emergenza e il giunto dielettrico. Gruppo di riduzione di 2 salto Il gruppo di riduzione di 2 salto riduce la pressione del gas, proveniente dalla rete di M.P., per immetterlo nella rete di distribuzione locale di 6^ o 7^ specie. Le parti che lo costituiscono sono: Tratto di monte - è il tratto prima della filtrazione, comprensivo delle valvole d intercettazione e del giunto dielettrico. Gruppo di filtrazione è costituito dai filtri posti a monte di ogni singola linea di riduzione. Gruppo di regolazione è l insieme degli organi di riduzione della pressione del gas comprensivi dei dispositivi di sicurezza e di blocco. Il gruppo di regolazione è suddiviso in linee aventi, ciascuna, due riduttori in serie con funzioni di monitor e di servizio oppure un unico riduttore con monitor incorporato. Tratto di valle è il tratto in uscita dal gruppo di riduzione e comprende la valvola d intercettazione e il giunto dielettrico. Reti in M.P. di 4^ specie Sono le condotte che si dipartono dai punti d alimentazione e costituiscono la rete di trasporto per l interconnessione comunale e la rete di distribuzione fino alle cabine di distretto di 2 salto. Sono reti costruite in acciaio e sono interrate in fodera con sfiati di esalazione, l intercettazione del flusso avviene in cabina o con valvole opportunamente dislocate lungo la rete. Sulla rete di M.P. sono direttamente collegate, tramite le prese d allacciamento, le utenze industriali. Reti in M.P. di 5^ specie Sono condotte di distribuzione in uscita da cabine di 2 salto, per distretti con prevalente uso industriale. Hanno le medesime caratteristiche costruttive delle reti di 4^ specie. Sulla rete sono direttamente collegate, tramite le prese d allacciamento, le utenze. Reti in M.P. di 6^ specie Sono condotte di distribuzione in uscita da cabine di 2 salto, per distretti con uso misto. Sono costruite in acciaio o in polietilene. Sulla rete sono direttamente collegate, tramite le prese d allacciamento, le utenze. EM 6 / 12

7 Reti in B.P. di 7^ specie Sono le condotte in uscita dalle cabine di distretto e costituiscono la rete di distribuzione ai clienti finali allacciati tramite le derivazioni d utenza. Le tubature utilizzate sono di ghisa, acciaio e polietilene, non sono previste valvole d intercettazione sulla rete (salvo i casi in cui sia espressamente previsto dalla normativa vigente). Per interrompere il flusso del gas bisogna agire sul gruppo di riduzione di 2 salto (tratto di valle) o intervenire direttamente sulla condotta. Le reti sono gestite con pressioni d esercizio fino a 0,04 bar. Prese di allacciamento Sono le tubazioni derivate dalla rete stradale di bassa o media pressione che allacciano e forniscono il gas al cliente finale. Le derivazioni sono realizzate in polietilene e sono corredate di norma della valvola d intercettazione del flusso gassoso. SCENARI IPOTETICI Sulla base delle statistiche, degli studi fatti, dell esperienza acquisita, dello stato attuale degli impianti di distribuzione e delle modalità di gestione, è possibile affermare che la probabilità d accadimento di un evento, che porti ad un emergenza, tende a zero. Ciò premesso, sono comunque ipotizzabili alcuni eventi ragionevoli, comportanti la sospensione dell erogazione o l innesco d incidenti con danni a cose o persone. Gli scenari per tipologia d impianto sono: Gruppi di riduzione di 1 salto e odorizzazione - Guasto con blocco - Sversamento di odorizzante durante il travaso - Rottura con: dispersione ed eventuale incendio rilascio d odorizzante - Atto doloso con: interruzione dell erogazione danneggiamento e dispersione ed eventuale incendio Gruppi di riduzione di 2 salto - Guasto con blocco - Rottura con dispersione ed eventuale incendio - Rottura per incidente con: blocco dispersione ed eventuale incendio - Atto doloso con: interruzione dell erogazione danneggiamento e dispersione ed eventuale incendio Reti in M.P. - Rottura con: dispersione depressurizzazione Reti in B.P. - Rottura con: dispersione ed eventuale incendio depressurizzazione EM 7 / 12

8 Prese di allacciamento - Rottura con dispersione ed eventuale incendio - Atto doloso con: interruzione dell erogazione danneggiamento e dispersione ed eventuale incendio SCHEDE D INTERVENTO Le schede d intervento sono il condensato dell operatività sul campo necessaria al pronto intervento e per il controllo dell evoluzione dell emergenza. Le schede sono state redatte sulla scorta degli scenari ipotizzati, riguardanti l intero impianto di distribuzione dai punti d alimentazione della rete ai punti di riconsegna al cliente finale. Un apposita scheda aggiuntiva (scheda M) tratta l operatività del pronto intervento sull impianto privato del cliente a valle del punto di riconsegna. Per abbinare le schede d intervento agli eventi iniziatori, di seguito è riportata una tabella con i riferimenti. La tabella tuttavia non può essere considerata esaustiva e non va applicata rigidamente perché potrebbero verificarsi situazioni in cui sia opportuno riferirsi alle schede in modo diverso o contemporaneo. Inoltre non sono da escludere eventi particolari per i quali l idonea strategia d intervento sarà da decidere nell occasione. Tabella delle schede d intervento Impianto Causa Anomalia Scheda GRUPPI DI RIDUZIONE DI 1 SALTO E ODORIZZAZIONE Guasto Blocco F Manovra errata Rilascio d odorizzante H Rottura Rilascio d odorizzante H Dispersione ed eventuale incendio G Dolo Interruzione dell erogazione Danneggiamento e dispersione/incendio STAZIONI DI COMPRESSIONE E ACCUMULO Rottura Dispersione ed eventuale incendio I Dolo Danneggiamento e dispersione/incendio I GRUPPI DI RIDUZIONE DI 2 SALTO Guasto Blocco B Rottura Dispersione ed eventuale incendio A Rottura per incidente Dolo Blocco Dispersione ed eventuale incendio Interruzione dell erogazione Danneggiamento e dispersione/incendio F G B A B A RETI IN M.P. Rottura per cedimento, evento eccezionale, incidente o dolo Dispersione Depressurizzazione C C + F RETI IN B.P. EM 8 / 12

9 Rottura per cedimento, evento eccezionale, incidente o dolo Dispersione ed eventuale incendio Depressurizzazione D D + B PRESE DI ALLACCIAMENTO Rottura per cedimento, evento eccezionale, incidente Dispersione ed eventuale incendio E Interruzione dell erogazione L Dolo Danneggiamento e dispersione/incendio E AZIONI PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO Sono da considerare come azioni di riduzione del rischio tutti gli interventi programmati e specifici che l azienda esegue sulle reti e sugli impianti col fine di mantenere gli stessi e prevenirne i disservizi. Tra le tante attività svolte si richiamano: L odorizzazione del gas, fatta in conformità alle norme vigenti, finalizzata alla immediata percezione d eventuali fuoriuscite di gas. La concentrazione d odorizzante nel gas è costantemente misurata, con apposite strumentazioni, con prelievi di gas nei punti significativi della rete di distribuzione. La protezione catodica della rete in M.P. asservita ad un sistema di telecontrollo. Tutti i gruppi di riduzione del gas e le valvole d intercettazione della rete sono inseriti nel programma di ispezione, verifica e manutenzione ciclica. E inoltre opportuno accennare che le reti di trasporto e distribuzione sono tra loro magliate per consentire l immissione contemporanea di gas da più punti di alimentazione. I principali impianti di riduzione della pressione del gas sono costantemente monitorati tramite il sistema di telecontrollo e telecomandati (quelli cittadini di secondo salto). Gli impianti sensibili oltre ad essere telecontrollati sono, sempre in remoto, costantemente sorvegliati sugli accessi e oggetto di vigilanza da parte di specifico personale incaricato. La rete da diversi anni è oggetto di ricerca sistematica e localizzazione delle dispersioni di gas. Il controllo è fatto con sofisticate ed avanzate tecnologie di localizzazione e sono impiegati strumenti, apparecchiature, mezzi e personale qualificato. E attivato il servizio di PRONTO INTERVENTO, disponibile ventiquattrore su ventiquattro, tutti i giorni dell anno, al quale è possibile rivolgersi in caso di anomalie, telefonare al EM 9 / 12

10 ALLEGATI Riferimenti e recapiti telefonici: - Sede Tione di Trento Schede d intervento, dalla scheda A alla scheda M SEDE TIONE Numero del pronto intervento Responsabile del pronto intervento BATTOCCHI BRUNO Tel Responsabile della gestione delle emergenze BATTOCCHI BRUNO Tel Responsabile della gestione degli incidenti BATTOCCHI BRUNO Tel BONDONE (TN) LARDARO (TN) RONCONE (TN) BONDO (TN) TIONE DI TRENTO (TN) PREORE (TN) RAGOLI (TN) Comuni serviti RECAPITI TELEFONICI Ente Tel. Fax Polizia (questura) Carabinieri (comando) Vigili del Fuoco (comando) Soccorso medico (ospedale di Tione) ASL (Tione di Trento) A.S.M. Tione Retrags Set (Villa Rendena) Trentino Adige EM 10 / 12

11 Località Comune Polizia locale Tel. Fax Tel. fax BONDONE (TN) LARDARO (TN) RONCONE (TN) BONDO (TN) TIONE DI TRENTO (TN) PREORE (TN) RAGOLI (TN) EM 1 / 2

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