Bachelor of Science in Economia aziendale

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1 Dipartimento scienze aziendali e sociali Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2011

2 Nicola Bassetti Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2011 Strategie di nicchia nel settore turistico. Evidenze emergenti da tre casi di studio aziendali. Relatori: Chiara Bernardi e Charles Barras

3 Abstract In risposta alla crescente variabilità dei bisogni e delle aspettative della domanda, il turismo costituisce uno dei settori più dinamici dell economia mondiale. All interno di tale settore, riveste un ruolo centrale la figura dell intermediario turistico (anche detto tour operator), che si occupa di coordinare il flusso dei prodotti turistici dai fornitori ai consumatori nonché di definire le destinazioni, i servizi ricettivi, il trasporto e i prezzi dell offerta. Negli ultimi anni, lo scenario competitivo in cui esercitano i tour operator si è notevolmente modificato per effetto di importanti cambiamenti strutturali e fenomeni macroambientali quali la globalizzazione, la digitalizzazione e i relativi cambiamenti nelle abitudini di acquisto e di consumo della clientela, le quali hanno portato ad un processo di disintermediazione del settore. I grandi tour operator hanno visto vacillare il loro ruolo di intermediari e molti importanti gruppi sono falliti. In questo nuovo contesto settoriale sono nati numerosi intermediari di nicchia che operano secondo i principi della letteratura strategica collegata alla differenziazione focalizzata, la quale vede in Michael Porter il suo esponente di spicco. La ricerca si sviluppa inizialmente attorno alla letteratura di base sul tema delle strategie di nicchia ed in seguito viene analizzato il ruolo dei tour operator all interno del settore turistico. Attraverso l analisi di tre intermediari turistici specializzati, l obiettivo della presente ricerca è di indagare le modalità con le quali tali aziende competono in ambito ristretto e verificare se quanto emerso dall indagine corrisponde ai paradigmi della letteratura. Vengono inoltre rilevati ed analizzati i trend turistici in corso e i principali cambiamenti macroambientali avvenuti negli ultimi anni, valutando in che modo tali mutamenti abbiano modificato il settore del turismo. In considerazione di questi avvenimenti, lo scopo del lavoro è dunque di definire il concetto di nicchia di mercato e le potenzialità e i limiti di tale strategia, con particolare riferimento al settore turistico e al ruolo dei tour operator specializzati in un determinato segmento di mercato. Viene infine presentata una panoramica delle convergenze e delle divergenze all interno dei trattati e tra quest ultimi e l evidenza empirica, in modo da definire i limiti della ricerca e gli spunti per ricerche future.

4 Federico Bianchetti Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2011 I fondi alternativi nella gestione patrimoniale: strategie e tattiche per gestire un fondo. Relatore: Stefano Orelli

5 Abstract Il mondo dei fondi di investimento ha raggiunto oggi nell'attività di gestione patrimoniale un'ampiezza notevole. Nell'ambito di questa grande categoria di strumenti finanziari, gli hedge fund si sono ritagliati negli ultimi 15 anni uno spazio sempre più significativo. In particolare vengono utilizzati sempre più quali elementi di assorbimento del rischio e di stabilizzazione delle performance di portafoglio. In questo lavoro di tesi, oltre alla genesi e alle caratteristiche di base di questi fondi, vengono particolarmente approfonditi gli aspetti relativi alla vera e propria gestione di tali prodotti finanziari, con la focalizzazione soprattutto sulla cosiddetta attività di due diligence e sull'utilizzo nella prassi di un fondo di fondi hedge reale all'interno di un profilo di portafoglio bilanciato tradizionale. In questo ambito si è potuto analizzare e studiare il contributo ed i benefici che essi hanno portato al rischio/rendimento del portafoglio grazie anche agli strumenti analitici utilizzati dal gestore a questo scopo.

6 Marco Bottani Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2011 Il ruolo del marketing in una società sportiva: il caso Hockey Club Lugano. Relatore: Alessandro Siviero

7 Abstract Ai giorni nostri il fenomeno sportivo ha assunto un ruolo rilevante nella vita sociale sia dei paesi evoluti che di quelli emergenti. Anche la Svizzera non fa eccezione. Oggigiorno infatti le federazioni sportive associate a Swiss Olympic sono 83 e rappresentano più di 20'000 club sportivi. Questa continua crescita del fenomeno sportivo implica che il suo sviluppo economico ed organizzativo debba risultare adeguato. L utilizzo di concetti e metodologie in un campo più specifico come quello del marketing, se applicati allo sport, possono favorire la crescita economica delle società sportive. Tra di esse possiamo annoverare l Hockey Club Lugano, società sportiva ticinese fondata ufficialmente l 11 febbraio del 1941, la quale offre un servizio grazie alle partite di hockey su ghiaccio dell omonima squadra. Questo lavoro di tesi si occupa, mediante l utilizzo sia di dati primari che di dati secondari, dell approfondimento del marketing applicato allo sport, dell analisi delle attività di promozione attualmente utilizzate e dell elaborazione di nuove proposte utili a migliorare l effetto di tutte le azioni di marketing della società. Le proposte finali del lavoro riguardano sia l aspetto strategico del marketing, con l introduzione di una pianificazione dettagliata all inizio di ogni stagione e la definizione di un budget di marketing, sia l aspetto operativo tramite nuove attività che coinvolgono la tecnologia, la pubblicità e l atmosfera all interno della pista.

8 Josip Brdaric Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2011 Misurare la funzione Risorse umane. Relatore: John Gaffuri

9 Abstract Ciò che può essere misurato, può anche essere migliorato. La frase in questione riassume in poche e semplici parole il lavoro realizzato. Come è naturale che sia la ricerca svolta non può ridursi ad una frase, per quanto rappresentativa essa sia. Il documento redatto racchiude una serie di concetti e informazioni che vanno oltre la semplice misurazione della performance e che abbracciano aspetti di gestione delle risorse umane e di allineamento tra strategia e obiettivi di business, illustrando come il lavoro del responsabile risorse umane possa essere, se non semplificato, quantomeno reso meno difficoltoso. L importanza strategica che ricopre oggigiorno il capitale umano all interno di un azienda è innegabile, poiché determinante per il successo o il fallimento di un impresa. Essendo la componente umana così influente, il suo costante monitoraggio è fondamentale per la vita aziendale. Per fare ciò le odierne organizzazioni hanno a loro disposizione i Key Performance Indicator (KPI), strumento basato sulla misurazione degli elementi alla base del successo aziendale e più ampiamente inglobato nel concetto di Performance Management. La combinazione tra sistema di misurazione della performance e gestione della componente umana è l aspetto che maggiormente caratterizza e rende interessante la ricerca. L intento principale del lavoro è quello di illustrare in che modo gli indicatori di performance possono essere impiegati in un contesto di Human Resources Management (HRM), mostrando i benefici del Performance Management e spiegando in che modo grandezze qualitative quali le risorse umane possono essere misurate e valutate attraverso lo strumento della Balanced Scorecard. La ricerca è di tipo qualitativo, incentrata su elementi teorici e suddivisa in due parti. La prima fase si focalizza sull approfondimento dei Key Performance Indicator utilizzati nella valutazione della forza lavoro, del Performance Management e della Balanced Scorecard applicata alla gestione del capitale umano. La seconda parte, quella conclusiva, è dedicata a un esempio aziendale concreto di utilizzo degli strumenti di misurazione, possibile grazie alle informazioni raccolte attraverso le interviste realizzate ad alcuni responsabili dell impresa selezionata. Il lavoro svolto ha evidenziato in che modo il connubio tra gestione della performance e amministrazione delle risorse umane possa colmare il gap tra strategia e operatività, riuscendo a concretizzare obiettivi aziendali in obiettivi di business. La base teorica sviluppata è stata inoltre impiegata per lo sviluppo di una proposta concreta di KPI nell ambito della gestione delle risorse umane per l impresa analizzata.

10 Christopher Breuer Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2011 Il rapporto antagonistico tra redditività e rischio nel caso delle casse pensioni svizzere una proposta di portafoglio ottimale. Relatore: Fabiano Cavadini

11 Abstract Questo lavoro di tesi ha come scopo principale quello di cercare di modellare un portafoglio ottimale per una cassa pensioni svizzera. In questo elaborato saranno illustrate le caratteristiche principali del sistema previdenziale svizzero, così da fornire una visione panoramica della problematica che gli istituti previdenziali riscontrano nel raggiungere il tasso d interesse minimo fissato dalla Confederazione. Un accento è stato messo sul fatto che con i tassi d interesse ai minimi storici e il continuo invecchiamento della popolazione, la situazione per le casse pensioni è ancora più difficile. Vengono particolarmente illustrati tutti i vincoli normativi che limitano gli istituti previdenziali nell allocazione degli attivi nelle varie categorie d investimento. Per capire come modellare un portafoglio ottimale, bisogna spiegare alcuni concetti inerenti all obiettivo principale come quello dell aliquota di conversione, del grado di copertura e del rischio e la sua diversificazione. Per definire la strategia d investimento per un istituto previdenziale si considera un orizzonte temporale lungo. Di conseguenza viene spiegata la differenza tra l asset allocation strategico e quello tattico. Dopodiché viene illustrato il modello di Markowitz grazie al quale si modella il portafoglio ottimale per un istituto previdenziale svizzero rispettando tutti i vincoli normativi e i limiti di assumersi rischi. Infine è stato paragonato il portafoglio ottenuto con le evoluzioni e tendenze degli ultimi anni nel campo previdenziale svizzero, per quanto concerne l allocazione degli attivi nelle varie categorie d investimento. Si è cercato di capire se il portafoglio ottimale ottenuto può essere una soluzione reale e praticabile per le casse pensioni svizzere, oppure se si tratta solo di una soluzione teorica.

12 Silvano Broggi Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2011 Valutazione dei vantaggi e rischi dell applicazione dell e-government nel comune di Mendrisio. Relatore: Giovanni Camponovo

13 Abstract Nel corso degli ultimi decenni le tecnologie informatiche (IT) sono diventate un punto di forza delle aziende, sia per quanto riguarda la gestione dei processi e la relativa facilitazione del lavoro, che per la gestione della relazione con il cliente. Queste tecnologie stanno quindi diventando un fattore critico di successo per le imprese. D'altra parte anche le amministrazioni pubbliche, come le aziende, devono sempre più adattarsi alle esigenze dei propri clienti, vale a dire i cittadini, per raggiungere la loro massima soddisfazione. Per questo motivo negli ultimi anni molti comuni hanno cominciato ad orientarsi verso la gestione della qualità dei servizi offerti alla popolazione, adottando sempre più le tecnologie informatiche. Questo progresso tecnologico e l'adozione di nuove pratiche per facilitare il contatto tra il cittadino e la pubblica amministrazione, hanno portato queste ultime ad orientarsi verso politiche di e-government. Il potenziale di questi strumenti é evidente e negli ultimi anni la Confederazione si è mossa in prima persona per la loro promozione. Il governo elettronico è uno strumento aggiuntivo ai servizi offerti alla cittadinanza, che viene richiesto sempre più dai cittadini stessi. Mentre la Confederazione negli ultimi anni ha fatto enormi progressi in questo campo, realtà minori come i cantoni e sopratutto i comuni si trovano ancora in uno stadio arretrato. In Ticino i comuni che hanno adottato questi strumenti sono un numero molto esiguo. Tra di essi vi é il Comune di Mendrisio sul quale è orientato questo lavoro. Per aiutare l'amministrazione pubblica di Mendrisio, l'obiettivo di questo documento è quello di presentare, sotto tutte le sue sfaccettature, il tema dell'e-government. In seguito vengono presentate delle linee guida e degli accorgimenti da seguire per poter attuare con successo l'introduzione di strumenti di governo elettronico. Per raggiungere tale obiettivo il lavoro è stato suddiviso in due parti. Nella prima parte vengono presentati i concetti teorici sull'egovernment, mentre nella seconda parte vengono invece presentati alcuni aspetti e applicazioni pratiche riguardanti questo tema. Tramite un'analisi diretta sul campo, le linee guida che verranno presentate saranno adattate alle esigenze e alle disponibilità della Città di Mendrisio, al fine di risultare più precise e puntuali. L'aspettativa finale è quella di poter fornire una valida traccia per consentire all'amministrazione pubblica di Mendrisio di adottare questo potente strumento e volgere così il primo passo verso un nuovo modo di interagire con la popolazione.

14 Damiano Casellini Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2011 Deduzioni senza frontiere: stesse deduzioni fiscali per frontalieri e residenti svizzeri. Quali conseguenze per il Canton Ticino? Relatori: Samuele Vorpe e Marco Bernasconi

15 Abstract La ricerca verte su un tema che da un anno a questa parte è diventato di grande attualità in ambito fiscale per la Svizzera ed il Canton Ticino in particolare: l imposta alla fonte dei frontalieri che esercitano un attività lucrativa dipendente in Svizzera. La sentenza del Tribunale Federale del 26 gennaio 2010, sulla base del divieto di discriminazione stabilito dall Accordo sulla libera circolazione delle persone pattuito tra la Svizzera e l Unione europea nel 1999 ed entrato in vigore nel 2002, ha infatti sancito il via ad una lunga serie di discussioni. La sentenza ha stabilito che un frontaliere, che svolge un attività lucrativa dipendente in Svizzera e che vi consegue almeno il 90 percento dei propri redditi, deve essere trattato come un residente svizzero. Ciò significa che egli può chiedere ed ottenere le stesse deduzioni che vengono concesse ad un contribuente residente in Svizzera mentre in passato gli venivano concesse solo parzialmente o forfettariamente. La ricerca si suddivide in una prima parte descrittiva dove è contestualizzato il tema della discriminazione dei lavoratori frontalieri. In questa fase del lavoro l'obiettivo è quello di spiegare il sistema impositivo alla fonte nel diritto Federale e Cantonale ticinese, di descrivere l'accordo sulla libera circolazione delle persone tra Svizzera e l'unione Europea e di rilevare le conseguenze a livello fiscale causate dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia Europea e del Tribunale Federale. I Cantoni maggiormente confrontati con questi temi sono il Ticino e Ginevra, in quanto i frontalieri che esercitano un attività lucrativa dipendente in questi Cantoni, sulla base di specifici accordi, non devono dichiarare questi redditi nel loro Stato di residenza. Compete dunque ai Cantoni in causa farsi carico della loro situazione, se essi conseguono almeno il 90 percento dei redditi in Svizzera. Nella seconda parte invece, grazie ad una serie di interviste a funzionari della Divisione delle Contribuzioni ed a persone a stretto contatto con la realtà del frontalierato ticinese, è stato possibile verificare le effettive ripercussioni per il Canton Ticino. Se dal lato pratico questi effetti hanno un impatto poco considerevole rispetto a quanto preventivato da alcuni al momento della sentenza, le ragioni vanno ricercate nelle misure intraprese dalla Divisione delle Contribuzioni per contenere le richieste di rettifica di tassazione da parte dei frontalieri e dal fatto che molti di essi non risiedono nella fascia di confine e pertanto non possono usufruire di questi ristorni.

16 Claudio Cavaliere Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2011 La multiculturalità all interno delle imprese. Analisi di due casi di studio. Relatore: Caterina Carletti

17 Abstract Nell ambiente complesso in cui le aziende competono ogni giorno, gli aspetti culturali delle persone e del territorio diventano sempre di più un elemento distintivo. Infatti attraverso la globalizzazione e l internazionalizzazione delle città, che hanno spinto le imprese a rivolgersi ad un pubblico maggiormente differenziato, la multiculturalità diventa una caratteristica che le aziende sono costrette a considerare. In questo elaborato si va alla ricerca di come implementare questo importante attributo nella strategia aziendale senza discriminare nessun elemento che influenza la cultura degli individui. In particolare sono stati analizzati gli aspetti legati all integrazione e ai benefici delle varie caratteristiche culturali tra comunità distinte. Con questa prima sezione si è voluto trascrivere le più importanti teorie e strategie aziendali che favoriscono la multiculturalità in azienda, ed è stata elaborata attraverso la ricerca di documenti e studi che spiegano concettualmente i vantaggi di un team differenziato. Da questa prima parte, sono stati identificati i tre approcci più significativi, che sono stati rappresentati in tre casi già analizzati nella letteratura. I tre casi in questione sono delle multinazionali che, valutando al di là delle caratteristiche professionali, adottano varie tecniche per favorire gli aspetti personali e culturali della persona. Da questa ricerca sono state trovate diverse affinità tra ciò che è stato descritto nella teoria e i casi empirici. Inoltre tutte e tre le aziende hanno confermato di ottenere un maggior successo grazie a queste politiche volte alla valorizzazione delle risorse umane. Infine sono state analizzate due medie imprese (la prima inglese e la seconda ticinese) attraverso due interviste ai dirigenti aziendali. Queste ultime hanno confermato che gli aspetti del tema possono essere implementati anche per le piccole-medie imprese. Inoltre da queste analisi si sono verificati i tre criteri ritrovati nella prima parte, e questo ha confermato che la multiculturalità ha un peso sempre più rilevante per il business. Grazie a questo lavoro il lettore capisce i benefici intangibili derivanti dagli aspetti personali delle persone e apprende che la multiculturalità offre alle aziende una chiave strategica di lettura del mercato.

18 Andrea Ceraudo Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2011 Imprenditorialità ticinese. Il ruolo del fiduciario immobiliare ed i possibili sviluppi futuri della professione nel mercato immobiliare ticinese. Relatore: Caterina Carletti

19 Abstract L imprenditorialità e il ruolo dell imprenditore influenzano da sempre l andamento dell economia e della società di una determinata regione o nazione e negli ultimi anni questi concetti hanno assunto un importanza sempre maggiore. Con tali premesse in questo lavoro di tesi si è deciso di analizzare e presentare l idea di imprenditorialità in un contesto regionale come quello ticinese attraverso lo studio di una professione facente parte del settore immobiliare: il fiduciario immobiliare. L obiettivo di questo lavoro è quello di approfondire il ruolo del fiduciario immobiliare in Ticino e le macro e micro variabili che influiscono sul suo operato per poter illustrare l evoluzione futura di questa professione e del mercato immobiliare, al fine di mostrare le difficoltà e le possibilità che questa carriera lavorativa offre a tutti coloro che vogliono intraprenderla. La prima parte di questa tesi intende analizzare a livello teorico il concetto di imprenditorialità e quello di imprenditore, per comprendere al meglio il loro funzionamento e l importanza che essi hanno per l economia e per la società. Nella seconda parte si contestualizza il ruolo del fiduciario immobiliare, analizzando ed indicando i compiti che esso svolge giornalmente, le leggi a cui esso deve attenersi e l evoluzione di questa professione nel corso degli anni. Nella terza parte, inizialmente si approfondiscono e si commentano in modo critico tutti i fattori che influenzano il settore e l operato del fiduciario immobiliare, quali le macro e le micro variabili. Dopodiché, considerando l andamento attuale del mercato, si delineano gli scenari futuri della professione identificando ed analizzando le mosse strategiche, le competenze necessarie e l importanza di altri fattori quali il brand e la comunicazione. Nella parte conclusiva del lavoro, dapprima si trattano le attuali difficoltà che influenzano lo svolgimento di un buon operato, e successivamente vengono proposte delle raccomandazioni utili per un miglior prosieguo della professione di fiduciario immobiliare in Ticino.

20 Christian Conti Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2011 La situazione attuale sul mercato ipotecario svizzero e un analisi dei metodi di risk management del tasso d interesse. Relatore: Fabiano Cavadini

21 Abstract In Svizzera il basso costo del denaro ha spinto molte famiglie ad acquistare o costruire una proprietà abitativa, sottoscrivendo un ipoteca. C è il rischio che un aumento improvviso dei tassi d interesse provochi degli squilibri nel sistema finanziario, in quanto molte famiglie e molti istituti rischierebbero di non sopportare un eventuale variazione. Questo scritto ha lo scopo di eseguire un analisi del mercato ipotecario svizzero e di comprendere al meglio la politica dei prestiti ipotecari presente sulla piazza finanziaria ticinese. A questo proposito sono inoltre state fatte delle interviste presso le banche UBS, Credit Suisse e Raiffeisen. Oltre all analisi del mercato ipotecario, in questo lavoro vengono elencati i principali metodi di risk management sul tasso d interesse disponibili per un istituto finanziario. Nelle suddette interviste alle banche sono state fatte perciò anche delle domande sui metodi di risk management utilizzati in caso di variazione dei tassi di interesse. Per lo sviluppo di questa ricerca si è utilizzato un metodo quantitativo e qualitativo. Per ciò che concerne l aspetto quantitativo, per l analisi del mercato ipotecario svizzero si sono consultati i dati elaborati dalla Banca Nazionale Svizzera (BNS) e a livello ticinese i dati presenti nell Ufficio di Statistica del Canton Ticino (USTAT). Per la parte qualitativa, soprattutto per il tema del risk management sul tasso d interesse, si sono consultati dei testi teorici di riferimento. I risultati emersi da questa ricerca mostrano che negli ultimi anni nel mercato ipotecario svizzero c è stato un aumento considerevole dei crediti ipotecari. Il maggior volume di crediti ipotecari concessi è riscontrato negli istituti di credito di piccole dimensioni, mentre le grandi banche hanno avuto una crescita più moderata. In genere la politica dei prestiti ipotecari sulla piazza finanziaria è prudente, anche se esistono delle differenze tra grandi banche e istituti di credito di piccole dimensioni nel calcolo della sopportabilità. L esposizione al rischio di tasso d interesse è maggiore in istituti di credito dove il core business è maggiormente concentrato in attività creditizie. Ogni istituto finanziario dispone di un ottima politica di gestione del rischio e ognuno di essi è costantemente sorvegliato dalle autorità di vigilanza. Per la gestione del rischio di tasso d interesse in sostanza vengono utilizzate tecniche di Asset & Liability Management (ALM) e prodotti finanziari derivati.

22 Samuel Flury Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2011 Piano strategico per un progetto imprenditoriale nell ambito delle consulenze psicologiche. Relatori: Daniela Willi-Piezzi e Graziano Martignoni

23 Abstract L obiettivo del presente lavoro è quello di sviluppare un piano di marketing strategico che permetta a una psicologa specializzata in psicoterapia a orientamento sistemico-relazionale, con una variegata esperienza professionale soprattutto nel trattamento di giovani, di avere un quadro generale del mercato di riferimento all interno del quale intende aprire la sua attività indipendente di consulenze psicologiche e di permetterle quindi di pianificare le attività strategiche di marketing sull arco dei primi due o tre anni. Per lo svolgimento del lavoro è stato fatto ampiamente riferimento ai manuali di Lambin e Kotler (Lambin, 2008) (Kotler, Armstrong, 2009), unitamente alle direttive per l allestimento di un piano di marketing del corso di Marketing Management SUPSI (Willi-Piezzi, 2010). Al fine di valutare il mercato è stato chiesto ai medici pediatri e ad alcuni medici generalisti della regione di Lugano di compilare un questionario e sono stati intervistati il Presidente dell Associazione Ticinese di Psichiatria e Psicoterapia, la committente stessa e il Segretario dell Ufficio di Sanità del Canton Ticino. È inoltre stata consultata la letteratura relativa a leggi, regolamenti e studi scientifici sulla psicologia e sulla sanità, nonché libri di testo di psicologia per studiare i segmenti target. Infine sono stati utilizzati diversi dati statistici relativi alla popolazione per studiare il mercato potenziale relativo ai segmenti selezionati. In funzione di quanto è emerso dal presente lavoro viene confermata la validità dell idea iniziale della committente, ovvero di offrire consulenze psicologiche principalmente ai giovani di età compresa fra tre e venti anni. Il vero valore aggiunto del presente piano strategico non risiede però tanto in tale conferma, quanto piuttosto in quanto rivelato nel posizionamento e nelle scelte relative agli influenzatori e alle leve di marketing da utilizzare al fine di raggiungere la clientela in oggetto. Si raccomanda quindi di considerare in modo attento tali sezioni e di adoperare l intero piano strategico quale punto di partenza per pianificare la parte operativa dell attività.

24 Igor Francetic Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2011 Influenza pandemica A H1N in Svizzera. Rassegna delle conseguenze economico-sociali. Relatori: Luca Crivelli e Gianfranco Domenighetti

25 Abstract La pandemia influenzale, causata dal virus A H1N1, ha colpito il mondo intero tra il 2009 ed il L OMS (Organizzazione mondiale della Sanità) ha lanciato l allarme, paragonandone i potenziali effetti a quelli dell influenza Spagnola che ha flagellato il mondo tra il 1918 ed il La risposta a tale minaccia da parte dei Governi è stata forte, ma non sempre efficace ed adeguata. La salute pubblica occupa un campo piuttosto sensibile dell attività governativa, in cui le dimensioni dell etica e della responsabilità politica e sociale assumono un ruolo importante nel contenere l influenza esercitata dagli interessi economici dell industria della salute sulle azioni intraprese dall autorità politica. Nel caso specifico si possono evidenziare due aspetti sensibili: l impiego di risorse pubbliche a vantaggio di attori privati e l estrema cautela imposta dall importanza di salvaguardare salute e sicurezza della popolazione. Il presente lavoro mira a comprendere le scelte fatte dalla Confederazione svizzera, e per essa dall UFSP (Ufficio Federale della Sanità pubblica), nel campo della lotta alla pandemia, così come a recensirne le conseguenze socio-economiche per il Paese. Il quadro fornito aspira secondariamente a fornire degli strumenti utili per considerare con coscienza eventuali future situazioni simili. L analisi è stata svolta prevalentemente tramite una ricerca documentale, su atti ufficiali, studi ed indagini commissionate e rendiconti annuali delle aziende farmaceutiche coinvolte. In conclusione, si presenta il quadro emerso da una serie di interviste realizzate con esperti del settore, alcuni dei quali coinvolti in prima persona nell attuazione delle misure di contenimento della pandemia, confrontando questi risultati con le evidenze raccolte tramite la ricerca documentale, in cerca di affinità e divergenze. Le conclusioni riguardano l applicazione e la pianificazione delle misure, così come le scelte politiche a monte di esse. In primo luogo si rileva l importanza della comunicazione allo scopo di veicolare un messaggio non distorto alla popolazione. Per quanto riguarda la pianificazione degli interventi, sono emerse delle lacune dal profilo della flessibilità. Gli scenari, sulla base dei quali sono stati calibrati gli interventi preventivi e reattivi contenuti nei singoli piani pandemici nazionali, contemplavano infatti unicamente i cosiddetti worst-case scenarios, senza prevedere epidemie diverse per gravità da quella del Infine si è delineata una caratteristica comune a molte tematiche nel campo della salute pubblica: il principio di precauzione, che in qualche modo lega le autorità e gli organi politici alle scelte di altri, anche se inutili o addirittura dannose. È da ricercare dietro a questo principio la motivazione di una risposta globale alla pandemia tanto convergente, che ha determinato anche un effetto indesiderato, quello di minare parte della credibilità delle autorità sanitarie e fatto la fortuna delle case farmaceutiche.

26 Ivan Gazzaroli Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2011 Promozione economica e marketing territoriale. Interpretazione dell approccio ticinese attraverso lo studio di tre Cantoni svizzeri. Relatori: Roberto Klaus e Arnoldo Coduri

27 Abstract L apertura dei mercati mondiali, l integrazione degli stati nazionali, l abbattimento delle frontiere e dei tempi di comunicazione, sono solo alcuni degli elementi che caratterizzano una mobilità sempre più frenetica di persone, merci e capitali. La globalizzazione ha favorito lo svolgersi di queste turbolenze ambientali, variando la dimensione dell ambito competitivo, che si è progressivamente esteso dalla competizione tra i singoli soggetti economici a quella territoriale. Nell attuale contesto economico, la competitività delle imprese dipende infatti in misura sempre più massiccia dalla competitività dei sistemi sociali e territoriali in cui esse sono inserite. La scelta del luogo di localizzazione assume pertanto un importanza fondamentale per queste ultime, che scelgono con sempre maggior cognizione il luogo dove stabilirsi. Parallelamente i territori sono costretti ad incrementare costantemente la propria attrattiva per favorire l approdo di nuove imprese e limitare la migrazione di quest ultime verso le regioni concorrenti. Questa situazione genera uno stato di iper-competizione tra i territori, che si estende su scala globale, coinvolgendo anche la Svizzera con i propri Cantoni. Prendendo come base di riferimento la teoria sulla competitività di M. Porter e del marketing territoriale, si è cercato di capire come i Cantoni svizzeri affrontino questa problematica e che cosa facciano per migliorare la propria attrattiva e competitività. Lo studio è stato affrontato delimitando la ricerca al Ticino, unitamente ai Cantoni Grigioni e Vallese, con lo scopo di evidenziare i tipi di approccio alla promozione economica territoriale adottati e reinterpretarli successivamente in ottica ticinese. La natura qualitativa della ricerca enfatizza in particolar modo il carattere empirico del lavoro, che fa capo prevalentemente all impiego di fonti primarie, raccolte tramite delle interviste presso i relativi Uffici della Promozione Economica Territoriale dei Cantoni di riferimento. I risultati della ricerca hanno condotto a delle interpretazioni sorprendenti, che legittimano l approccio adottato dal Ticino, evidenziando nel contempo il significativo grado di soggettività di queste scelte che solamente il tempo sarà in grado di valutare.

28 Angela Genardini Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2011 Città di Mendrisio: cittadini + sito web = soddisfazione? Relatore: Giovanni Camponovo

29 Abstract La rapida diffusione ed il continuo aumento dell utilizzo di internet hanno comportato un significativo cambiamento delle abitudini degli individui e delle imprese e società. Questo mutamento, avvenuto negli ultimi decenni, ha comportato dei cambiamenti anche negli Enti Amministrativi Locali, sviluppando il recente fenomeno dell e-government, dove le nuove tecnologie (soprattutto i siti web) sono considerate strumenti utili per agevolare e migliorare la comunicazione e la relazione fra cittadino e Istituzione. Vista la volontà e la propensione del Comune di Mendrisio ad offrire un costante miglioramento dei servizi erogati ed il continuo propagarsi del fenomeno dell e-government, la presente tesi di Bachelor è volta a comprendere se il portale presenta i principali aspetti di qualità e se soddisfa le esigenze dell utente. Per raggiungere questi scopi si è introdotto, tramite la consultazione dello stato dell arte, alcune teorie e concetti riguardanti la relazione uomo-macchina e l accettazione della tecnologia. In seguito si sono definiti gli aspetti significativi e fondamentali che un portale dovrebbe possedere per essere considerato di qualità. Dopo aver approfondito questi principi teorici, si è proceduto ad un analisi a campione con la distribuzione di un questionario a quattrocento cittadini e a cinquanta società di Mendrisio. Il fine è analizzare gli aspetti che definiscono la qualità, come l utilizzo del portale, la navigabilità, la grafica, i contenuti (sia in termini quantitativi che qualitativi) e la soddisfazione generale, e conoscere qual è il grado di interesse nell utilizzo di nuove funzioni. In seguito sono stati svolti sette test di usabilità che permettono di osservare l utente mentre naviga nel portale e di conoscere le sue sensazioni e le sue perplessità. La parte di analisi si è conclusa con la valutazione del sito web della Città di Mendrisio mediante un modello di qualità. Si può sicuramente affermare che i risultati ottenuti sono soddisfacenti, anche se il portale della Città presenta dei margini di miglioramento. Considerando i risultati emersi dalla ricerca, si può notare come gli utenti siano interessati all utilizzo di formulari interattivi e di un applicazione iphone. Inoltre, si sono dimostrati critici nei riguardi della home page che dovrebbe presentarsi maggiormente snella, della struttura di navigazione che dovrebbe essere più intuitiva, dello sportello elettronico desiderabilmente più consultabile e interattivo e, infine, delle informazioni presentate considerate non sempre utili e realmente interessanti.

30 Omid Ghezel Ayagh Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2011 Fondi sovrani d investimento. Minacce e opportunità per i paesi industrializzati. Relatori: Rodolfo Helg e Alberto Petruzzella

31 Abstract Il fenomeno dei fondi sovrani di investimento (Sovereign Wealth Funds, SWF) ha suscitato nel tempo diversi dibattiti e preoccupazioni, in particolar modo sulla trasparenza e l uso politico e strategico dei SWF da parte dei governi possessori. Tali dubbi e interessi sono stati amplificati con la recente crisi finanziaria internazionale, inducendo così i paesi, soprattutto quelli industrializzati, a focalizzare maggiormente la loro attenzione verso questo fenomeno apparentemente nuovo. L evoluzione dei processi di liberalizzazione negli ultimi anni ha permesso una ripartizione più equa della ricchezza nel mondo, aumentando il potere economico e finanziario dei paesi emergenti e contribuendo così all espansione dei SWF derivanti dai surplus della bilancia commerciale. Questo contesto porta i paesi emergenti ad avere un maggior potere contrattuale, sia a livello economico che politico, nei confronti dei paesi industrializzati, spingendo questi ultimi ad innalzare delle barriere protezionistiche per salvaguardare i propri settori strategici. La natura di questo lavoro implica una metodologia principalmente qualitativa, con l intento di raggruppare le opinioni più autorevoli per riuscire così ad avere una visione più ampia del fenomeno. Gli obiettivi della tesi si concentrano sull identificazione e analisi delle caratteristiche dei fondi sovrani e sulle principali misure adottate a livello internazionale e nazionale per contenere tale fenomeno. Lo scopo è identificare la sussistenza di eventuali opportunità e minacce che questi fondi possono comportare nel breve, medio e lungo termine nelle economie avanzate e in quelle emergenti. Dall analisi degli aspetti sopraccitati nasce quindi una riflessione sul futuro dei SWF e sulla loro utilità nel sistema economico internazionale. Se da un lato essi hanno contribuito a stabilizzare i mercati finanziari durante la crisi, dall altro vige la paura che possano adottare delle strategie contrarie alla logica del mercato.

32 Renato Giovinazzo Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2011 Controlli (audit) generali per l ambiente aziendale d Information Technology di Pina Petroli SA. Relatore: Giovanni Camponovo

33 Abstract Durante il progetto aziendale delegato dalla SUPSI in partenariato con Pina Petroli SA, svolto nell ultimo anno di Bachelor in Economia aziendale, è stato elaborato il sistema di controllo interno (SCI) di Pina Petroli. Nel documento sviluppato sono state formalizzate le misure di controllo adottate nei processi chiave dell azienda (acquisto, vendita, contabilità, risorse umane), per migliorare la correttezza delle informazioni contabili e la sicurezza del patrimonio. Poiché le aziende sono sempre più informatizzate e dotate di sistemi IT utilizzati per tenere la contabilità ed allestire il rendiconto, lo standard di revisione svizzero 890 menziona espressamente l esigenza di considerare in maniera appropriata nello SCI i rischi derivanti dall utilizzo dell Information Technology (IT), mettendo in risalto l importanza dei controlli applicativi e l importanza di efficaci controlli generali IT indipendenti dagli applicativi. Dato che Pina Petroli sta cambiando il proprio software applicativo, è insensato considerare controlli applicativi che dovranno essere ridefiniti a breve. Per questa ragione, questo lavoro si concentra sui controlli generali IT, sulle infrastrutture IT e i servizi IT, permettendo a Pina Petroli SA di arrivare agli obiettivi contabili di integrità delle informazioni e di sicurezza dei dati elaborati nei suoi sistemi IT, garantendo il rispetto delle direttive della direzione, e supportando l efficace funzionamento dei controlli applicativi. Di conseguenza l obiettivo è la formalizzazione e l individuazione delle misure di controllo generali adottate e ritenute necessarie da Pina Petroli SA nei suoi processi IT. Per raggiungere questo obiettivo vengono utilizzati lo standard di revisione svizzero 890 ed il modello per il controllo delle risorse IT, COBIT. Il primo passo fondamentale nella formalizzazione dei controlli generali IT è l individuazione dell ambiente IT classificando le risorse IT utilizzate nei relativi processi finanziari. In seguito sono formalizzate le misure di controllo generali IT influenti nell allestimento del rendiconto finanziario di Pina Petroli SA, quali la protezione contro accessi non autorizzati a dati confidenziali, il controllo fisico e logico ai sistemi IT, le autorizzazioni e la separazione delle funzioni. In questo lavoro sono state individuate unicamente le misure di controllo generali IT che sono necessarie a mitigare i rischi più pericolosi derivanti dalla dotazione delle infrastrutture IT e dall attività di Pina Petroli SA, permettendo così di migliorare l efficacia e l efficienza dei suoi processi quotidiani. Da questo lavoro emergono i seguenti risultati: sono individuate 9 misure di controllo con un livello d importanza alto e 5 con un livello d importanza medio. Particolare attenzione deve essere data alla sicurezza dei sistemi IT della Pina Petroli, perché non vi è una netta separazione dei compiti tra il responsabile IT e la sua funzione quale responsabile della contabilità, per cui bisogna prestare particolare attenzione a quali privilegi assegnare nell uso del software di gestione e il diritto di accesso a dati contabili quali ad esempio la gestione degli stipendi.

34 Gabriele Jelmolini Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2011 Analisi del business model di BancaStato, Area retail e aziendale: quali possibili scenari futuri? Relatori: Luca Berla e Curzio De Gottardi

35 Abstract Le aziende si trovano confrontate a operare in un ambiente competitivo caratterizzato da costanti e repentine evoluzioni. Il settore bancario sta vivendo un periodo particolare, contraddistinto dall esistenza di variabili esogene, negoziabili e dominabili che potrebbero avere un impatto significativo sulla struttura organizzativa e sulla sopravvivenza delle banche. Appare quindi indispensabile che ogni istituto bancario sappia analizzare il proprio modello d affari attuale, si ponga la domanda se esso gli permette di rispondere ancora in modo adeguato ai macro cambiamenti in corso, contrastando efficacemente le minacce che potrebbero impattare sull organizzazione e approfittando delle opportunità che potrebbero crearsi, oppure se sia il caso di intervenire per ridefinire il business model al fine di garantire la sopravvivenza a lungo termine dell azienda. Gli obiettivi della ricerca sono essenzialmente quattro: 1) eseguire un analisi del modello di business attuale di BancaStato, focalizzandosi sull Area Retail e Aziendale; 2) comprendere i fenomeni in atto nel settore bancario; 3) valutare se il modello d affari della Banca sarà in grado di fronteggiare in modo efficace gli impatti generati dalle variabili identificate; 4) proporre delle scelte strategiche che la Banca potrebbe implementare al fine di rivedere il proprio business model e reagire in tal modo alle minacce. Lo scopo principale è quindi quello di contribuire al miglioramento del posizionamento di BancaStato e di garantirlo nel lungo periodo. La ricerca è di carattere qualitativo. Per raggiungere gli obiettivi della tesi sono state consultate varie fonti di carattere primario e secondario. Per descrivere il modello di business della Banca vengono utilizzati prevalentemente tre strumenti: la value proposition, la catena del valore (adattandola all analisi di una banca) e il modello dei ricavi e delle entrate. L analisi dei fattori macroambientali viene svolta utilizzando il modello dell analisi PEST. La ricerca propone una conclusione essenziale: ovvero appare fondamentale che BancaStato debba adeguare il proprio modello di business per reagire positivamente alle mutazioni dell ambiente di riferimento. Difatti il settore bancario così come è conosciuto oggi potrebbe essere stravolto dal verificarsi di variabili macroambientali; appare indispensabile che BancaStato adotti delle soluzioni strategiche destinate a trasformare l organizzazione in una struttura snella e flessibile che le permetta di sopravvivere nel lungo periodo.

36 Fabia Jurietti Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2011 Analisi ed ottimizzazione della gestione di un magazzino: studio del caso Melisa SA. Relatore: Claudio Cereghetti

37 Abstract Il magazzino e la sua gestione sono una parte molto importante di ogni azienda, poiché non influenzano soltanto lo stato patrimoniale di quest ultima, ma ne condizionano anche altri aspetti, come ad esempio la liquidità e i tempi di fornitura delle merci al cliente. È dunque importante comprendere innanzitutto com è regolamentata la legge in materia, al fine di evitare valutazioni e valorizzazioni della merce illecite, e secondariamente è fondamentale operare ed organizzare le proprie attività in modo da garantire un buon rinnovo del capitale investito nelle scorte al fine di evitare un accumulo di merce obsoleta. In questo lavoro di ricerca sono state presentate dapprima le basi legali e teoriche inerenti alla valutazione del magazzino, per poi passare allo studio di un caso pratico - l azienda ticinese Melisa SA - con lo scopo di verificare se quest ultima adottasse una strategia di gestione del magazzino efficiente ed efficace. Dopo una presentazione dei processi caratterizzanti l attività di Melisa (al fine di meglio comprenderne la realtà), sono stati esaminati i conti annuali e gli inventari di magazzino dell azienda svolgendo un analisi della redditività e della liquidità, così da poter capire se la gestione del magazzino fosse ottimale o meno. Dai risultati è emerso che il tasso di rotazione del magazzino dell azienda è abbastanza buono, così come il tasso di rotazione del capitale totale investito nell azienda. Sono però stati individuati degli aspetti che potevano essere migliorati. Lo studio è quindi stato approfondito con l applicazione del modello DuPont, che ha permesso di mostrare quali conseguenze potrebbero verificarsi in seguito ad alcuni cambiamenti apportati alle diverse voci di bilancio e conto economico. Sulla base di queste ripercussioni sono state fornite delle proposte con lo scopo di migliorare la situazione reddituale dell azienda.

38 Simone Leonardi Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2011 I trust e le conseguenze fiscali della direttiva europea sulla collaborazione amministrativa nel settore fiscale. Relatore: Pierpaolo Angelucci

39 Abstract Il trust consiste in un rapporto giuridico mediante il quale una persona trasferisce dei beni o dei diritti in capo ad un altro soggetto, il quale si occupa dell amministrazione di tali beni nell interesse di uno o più beneficiari o per uno scopo prestabilito. Questo strumento giuridico, particolarmente flessibile e versatile, è molto diffuso all interno delle nazioni anglosassoni. La sua diffusione in tutta Europa è storia recente, grazie alla stesura nel 1985 della Dichiarazione dell Aja atta a definire alcuni tratti distintivi del trust e favorirne il riconoscimento. Il 15 febbraio 2011 il Consiglio dell Unione Europea ha emanato una Direttiva relativa alla cooperazione amministrativa nel settore fiscale, che se adottata integralmente comporterà l instaurazione di una prassi di scambio automatico e obbligatorio di informazioni all interno dell UE, scombussolando il settore finanziario e provocando numerosi cambiamenti. Quali conseguenze fiscali sono prevedibili, segnatamente all utilizzo del trust, all interno dell UE? E tra Svizzera e Italia? Scopo del lavoro è, inizialmente, analizzare tramite la numerosa dottrina in materia l attuale contesto impositivo del trust in Svizzera e in Italia, identificandone le differenze. In seguito, dopo un attenta analisi della Direttiva 2011/16/UE, si ipotizzano i cambiamenti che avverranno nel trattamento fiscale tra Italia e UE e tra Svizzera e UE, prevedendo inoltre in che direzione andrà l utilizzo del trust. La metodologia adottata è basata prevalentemente sulla ricerca documentaria, completando il quadro della situazione con precise interviste non strutturate a specialisti operanti sulla piazza finanziaria ticinese. Le conclusioni raggiunte non hanno pretese di essere esaustive ma lasciano spazio ad ulteriori approfondimenti specifici, posto che indicazioni sulla bontà o meno delle ipotesi formulate e dell evoluzione dei rapporti tra Svizzera e Unione Europea si avranno solo a partire dall effettiva entrata in vigore della Direttiva nel

40 Marco Maisetti Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2011 Approccio al Marketing nelle PMI. Analisi empirica sulle scelte di marketing e comunicazione delle aziende ticinesi. Relatori: Alessandro Siviero e Marzio Proietti

41 Abstract Le piccole e medie imprese (PMI) continuano ad essere la colonna portante dell economia Svizzera; infatti sulla base dei dati disponibili presso l ufficio federale di statistica, nel 2005 il 99% delle imprese Svizzere facevano parte di questa categoria ed occupavano circa il 67% dei lavoratori totali. Anche nel Cantone Ticino la percentuale delle PMI è in linea con la percentuale federale ed in termini numerici sono presenti più di piccole medie imprese che operano in diversi settori economici. Il punto focale di questo lavoro è costituito dall analisi degli esiti dell indagine qualitativa che ha per oggetto la valutazione, la ricerca e le problematiche che caratterizzano il marketing in seno alla piccola media impresa. Per svolgere la ricerca sul territorio, è stato elaborato un questionario composto da sedici domande prevalentemente chiuse. Tale questionario è stato sottoposto ad un campione rappresentativo di aziende che hanno come core business la vendita e costruzione di piscine, saune ed idromassaggi in Ticino. Tale settore rappresenta in modo soddisfacente l intero mondo delle PMI ticinesi, sia dal punto di vista dimensionale sia dal punto di vista della distribuzione territoriale. Dall analisi delle risposte al questionario è emersa la prassi del settore per quanto riguarda il marketing, le motivazioni e le ragioni concernenti il modus operandi così come le principali attività svolte e le risorse umane ed economiche destinate a tali attività. I risultati dell indagine empirica sono quindi stati analizzati e confrontati sulla base delle principali teorie disponibili, con il fine di individuare i punti di convergenza e discostamento e trarne le considerazioni finali. Molti dei concetti e delle declinazioni teoriche del marketing riguardanti la piccola e media impresa, sono stati confermati dall indagine empirica mettendo al contempo in evidenza le peculiarità delle PMI ticinesi riconducibili al contesto esterno cosi come alle dimensioni del marcato di riferimento.

42 Ewa Marielloni Bachelor of Science in Economia aziendale Tesi di Bachelor 2011 Social housing in Ticino. Aiuti pubblici per la promozione degli alloggi a pigione moderata mediante la Legge federale del Relatori: Luca Crivelli e Pietro Martinelli

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