DOMOTICA Obblighi e adempimenti nel contesto del DM 37/08. Elettromondo - Rimini - 11 aprile 2015 Ing. Luciano Gaia

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1 DOMOTICA Obblighi e adempimenti nel contesto del DM 37/08 Elettromondo - Rimini - 11 aprile 2015 Ing. Luciano Gaia

2 Le figure coinvolte nella progettazione degli edifici Committente Coordinatore Responsabile sicurezza Energy Manager Ingegnere strutturista Geologo System Integrator Architetto Interior designer Project garden 2 Automazione TV e TV cc Telefonia e dati Controllo accessi Antintrusione Diffusione sonora Progettista impianti speciali Progettista Elettrico Meccanico Aeraulico Idrico Antincendio Illuminotecnico Acustica

3 Le figure coinvolte nell esecuzione degli impianti domotici Committente Coordinatore Responsabile sicurezza Impresa Edile Impresa Elettrica System Integrator Impresa Idraulica Impresa Termomeccanica Altri 3

4 Il System Integrator Nel panorama della progettazione e realizzazione degli impianti si inserisce una nuova figura: System Integrator I system integrator sono i tecnici specialisti che si occupano di mettere in relazione gli uomini con le macchine, attraverso dispositivi, software e reti Il ruolo del system integrator si posiziona tra il committente e i partner che forniscono i singoli componenti e/o impianti 4

5 Il System Integrator System Integrator Conoscenze e competenze del System Integrator Questa figura professionale deve conoscere i database più utilizzati, i protocolli e gli ambienti di rete, i principali servizi web ed i più diffusi sistemi di monitoraggio Deve, inoltre essere esperto delle più importanti infrastrutture informatiche, conoscere le procedure e i dispositivi per le comunicazioni LAN e WAN, possedere un approfondita conoscenza del protocollo TCP/IT (Trasmission Control Protocol/Internet Protocol: protocolli che consentono i collegamenti in rete), saper configurare architetture clientserver (in cui i computer client richiedono servizi forniti dal computer server), conoscere gli ambienti di sviluppo per applicazioni web; saper gestire le disfunzionalità della rete 5

6 Alcune definizioni Domotica La domotica, dall'unione delle parole domus (casa) + robotica, è la scienza interdisciplinare che si occupa dello studio delle tecnologie atte a migliorare la qualità della vita nella casa e più in generale negli ambienti civili Questa area fortemente interdisciplinare richiede l'apporto di molte tecnologie e professionalità Ingegneria edile Architettura Ingegneria energetica Automazione Elettrotecnica Elettronica Telecomunicazioni Informatica 6

7 Alcune definizioni La casa intelligente / Home automation Con il termine Casa intelligente si indica un ambiente domestico - opportunamente progettato e tecnologicamente attrezzato - il quale mette a disposizione dell'utente impianti che vanno oltre il "tradizionale Dove apparecchiature e sistemi sono in grado di svolgere: Funzioni parzialmente autonome (secondo reazioni a parametri ambientali di natura fissa e prestabilita) Funzioni programmate dall'utente Funzioni completamente autonome (secondo reazioni a parametri ambientali dirette da programmi dinamici che cioè si creano o si migliorano in autoapprendimento 7

8 Alcune definizioni L edificio intelligente / Building automation A differenza della Home automation, settore in fase di piena espansione, la Building automation è già consolidata da diversi anni e alcuni prodotti di questo settore possano essere applicati nella domotica Il punto di forza della Building automation è la ripartizione dei costi per tutta per tutta una serie di servizi forniti alle unità abitative (appartamenti o uffici) ad es.: Distribuzione acqua, gas, energia elettrica Segnale televisivo/satellitare Riscaldamento e refrigerazione Condizionamento dell'acqua potabile Antintrusione e videosorveglianza Connessione internet Di recente in questo settore è stato introdotta la cogenerazione e la trigenerazione, sistemi favoriti da incentivi che permettono la generazione autonoma di energia elettrica, termica e frigorifera 8

9 Occorre un nuovo approccio L integrazione degli impianti (sicurezza, riscaldamentocondizionamento, elettrico, audio-video,dati ecc..) richiede un nuovo approccio da parte dei progettisti e degli installatori che attualmente sono orientati a svolgere la propria attività in modo indipendente 9 Le relazioni tra i diversi impianti e il sistema di controllo richiedono una continua attività di supervisione e raccordo, così come la fase di realizzazione degli impianti Risulta quindi indispensabile l attività del system integrator, che ha il compito di coordinare i componenti per tutti gli impianti oltre che programmarne la gestione e il controllo, pena il rischio che tutti gli impianti presenti in un ambiente, pur perfettamente funzionanti e automatizzati, non siano in grado di dialogare tre loro o lo faranno male, con problemi tecnici e inefficienze economiche

10 Tecnica BUS In elettronica e informatica, il BUS è un canale di comunicazione che permette a periferiche e componenti di un sistema elettronico di "dialogare" tra loro scambiandosi informazioni o dati di sistema attraverso la trasmissione di segnali Diversamente dalle connessioni punto-punto un solo bus può collegare tra loro più dispositivi. Nei sistemi utilizzanti la tecnica BUS un mezzo o supporto di comunicazione, nei casi più comuni realizzato con doppino telefonico, connette una molteplicità di dispositivi detti terminali o stazioni o nodi o punti, aventi la capacità di decodificare il protocollo in modo sintatticamente e semanticamente corretto 10

11 HBES e CEI EN HBES è la sigla di Home and Building Electronic System Sistema elettronico per la casa e gli edifici Definizione di HBES Sistema BUS conforme alla serie di norme CEI EN Sistema a norma CEI EN Un esempio di sistema conforme alle specifiche della serie di Norme CEI EN è il Konnex (KNX) 11

12 Normativa Il comitato tecnico del CEI che si occupa di domotica e building automation è il CT Sistemi Bus per edifici Scopo del CT 205 è predisporre norme che riguardano tutti gli aspetti dei sistemi elettronici per gli ambienti domestici e gli edifici, in relazione alla società dell informazione Il CT 205 non predispone norme di prodotto bensì norme che coprono i requisiti di prestazione nonché le interfacce logiche e fisiche ritenuti necessarie Tutto ciò tenendo conto dei requisiti di sicurezza funzionale, sicurezza elettrica e compatibilità elettromagnetica Tali norme specificano le prove di conformità Il CT 205, seguendo le attività del TC 205 CENELEC, opera in stretta collaborazione con altri comitati tecnici CENELEC nonché del CEN e dell ETSI coinvolti in questi argomenti 12

13 Principali Norme e Guide CEI Il principale riferimento normativo riferito al tema in oggetto è costituito dalle serie di Norme CEI EN 50090, ma progettista e installatore di impianti, per gli aspetti pratici,non possono non riferirsi anche alla settima edizione della Norma CEI 64-8, alla Norma CEI e alla Guida CEI ( riguarda più l efficienza energetica) dedicata alla valutazione della riduzione dei consumi energetici in relazione al livello di automazione degli edifici Gli impianti di automazione ricadono anche nel campo di applicazione del DM 37/08 e, come tali, sono soggetti a tutti gli obblighi previsti tra cui quello che prevede il rilascio da parte dell impresa installatrice della dichiarazione di conformità, previa effettuazione delle verifiche della sicurezza e della funzionalità 13

14 Norma CEI 64-8 La settima edizione della Norma CEI 64-8 che recepisce la tanto discussa Variante V3 del 2011, ha rappresentato una netta svolta culturale nell approccio normativo nel settore dell impiantistica elettrica in tema di automazione, con l adozione dei livelli prestazionali e di fruibilità per gli impianti di unità immobiliari ad uso residenziale Livello 1: minimo Livello 2: per unità immobiliari con una maggiore fruibilità degli impianti Livello 3: per unità immobiliari con dotazioni impiantistiche ampie ed innovative Il raggiungimento del livello 3, oltre a tutte le dotazioni tradizionali, prevede l automazione dell impianto (domotica) ovvero l insieme dei dispositivi e delle loro connessioni che realizzano una determinata funzione utilizzando uno o più supporti di comunicazione comune a tutti i dispositivi ed attuando la comunicazione dei dati tra gli stessi secondo un protocollo prestabilito 14

15 Guida CEI Altro riferimento importante è la Guida CEI Guida alla progettazione, installazione e collaudo dei sistemi HBES, che definisce i seguenti aspetti: Le regole per una corretta procedura di progettazione, installazione, collaudo degli impianti HBES Il flusso delle informazioni che i soggetti coinvolti a vario titolo devono scambiarsi I documenti che devono essere prodotti in ogni fase Una simbologia standard (e quindi un linguaggio comune) per descrivere i vari componenti degli impianti HBES 15

16 Guida CEI Gli impianti HBES sono sistemi bus conformi alla serie di Norme EN 50090, ma le indicazioni possono essere anche estese ai sistemi bus non normati La Guida presenta le proprie raccomandazioni in funzione delle varie fasi di realizzazione di un impianto bus, suddividendo schematicamente il processo in quattro fasi 1. Predisposizione dell infrastruttura nell edificio (oggetto delle guide CEI /1,2) 2. Progettazione dell impianto 3. Installazione dell impianto 4. Verifica e collaudo tecnico dell impianto 16

17 Guida CEI La Guida individua come pratica comune due fasi di progettazione: una fase di progettazione preliminare ed una fase definitiva/esecutiva Progetto preliminare Nella stesura del progetto preliminare il progettista del sistema bus definisce l elenco dei servizi richiesti scegliendoli da quelli riportati nella Guida CEI /2 Per ogni servizio scelto dal committente, il progettista del sistema bus individua l architettura dell impianto (sistema) che realizza l integrazione dei vari servizi completo delle necessarie interfacce (sensori e attuatori) verso i componenti degli altri impianti esistenti o da progettare dell unità immobiliare 17

18 Guida CEI Progetto preliminare Il risultato della progettazione preliminare deve essere un documento che generalmente comprenda: SIMBOLI DA UTILIZZARE La Guida CEI propone una simbologia che sarebbe opportuno utilizzare La descrizione del progetto con uno schema di principio di ogni applicazione prevista (termoregolazione, automazione luci, ecc.) e l illustrazione delle ragioni della soluzione prescelta Una stima di massima del costo di ogni applicazione prevista Un indicazione dello sviluppo temporale delle attività previste 18

19 Guida CEI Progetto esecutivo La progettazione definitiva/esecutiva invece definisce: Gli schemi elettrici dell impianto bus Le interfacce verso i sistemi (impianti) non bus Le caratteristiche dei componenti dell impianto bus L eventuale sistema di supervisione completo di eventuali periferiche, se del caso Il dimensionamento delle connessioni con specifico riferimento alla separazione di sicurezza ed EMC 19

20 Guida CEI Progetto esecutivo Massima attenzione deve essere rivolta alla possibilità di integrazione fra i diversi impianti definiti nella fase di progettazione preliminare. I sistemi bus sono per definizione in grado di integrare le loro funzioni Il sistema bus nel suo complesso dovrà tuttavia interagire con altri sottosistemi non necessariamente di tipo bus A tale fine è necessario definire in modo appropriato le interfacce dei sistemi bus con gli altri sistemi 20

21 Guida CEI Progetto esecutivo Per quanto riguarda i criteri di installazione, le raccomandazioni della Guida si focalizzano sulla documentazione con l obiettivo di rendere immediatamente comprensibili all installatore (ma non solo) le finalità del progetto La Guida richiede che la documentazione specifichi il funzionamento del sistema nel suo complesso ed in ogni sua parte, allo scopo di presentare in modo chiaro e schematico i requisiti funzionali e di sicurezza dell impianto bus La Guida definisce i documenti indicati a fianco Schema logico Schema delle connessioni Schema planimetrico Elenco dei componenti e delle connessioni Istruzioni per la configurazione Specifica di collaudo 21

22 Guida CEI Rapporto finale di attività La Guida prevede che debba essere redatto anche un rapporto finale dell attività di installazione (resoconto dell installazione) che fornisca evidenza, tra l altro, del risultato della verifiche eseguite secondo la specifica di collaudo Il resoconto dell installazione comprende: Un elenco delle prove effettuate Un elenco delle regolazioni/ configurazioni effettuate su ogni apparecchio con indicazione delle eventuali modifiche rispetto a quanto stabilito nella specifica di collaudo La valutazione delle prestazioni dei componenti,delle diverse applicazioni realizzate e del sistema nel suo complesso Il risultato della messa in servizio dell impianto 22

23 Guida CEI Ispezione e collaudo L ultima fase prevista dalla Guida è quella dell ispezione e del collaudo di un impianto bus, allo scopo di verificare: La Guida CEI fornisce un elenco delle verifiche che devono essere effettuate prima ed in occasione della messa in servizio dell impianto, precisando che solo persone competenti possono eseguire il collaudo di un impianto HBES La Guida ribadisce inoltre che, al termine delle operazioni di verifica e collaudo, sia fornita all utente finale o al proprietario dell immobile la documentazione aggiornata dopo il collaudo dell impianto 23 La sicurezza elettrica La sicurezza funzionale Il rispetto delle prestazioni richieste dal cliente e definite in fase di progettazione L osservanza di norme di buona tecnica e leggi Inoltre si devono applicare tutte le prescrizioni relative al collaudo per la sicurezza previste dalla Norma CEI 64-8

24 Guida CEI Funzionalità in caso di caduta di uno o più sistemi È essenziale verificare la funzionalità dell impianto HBES qualora vengano meno i sistemi elettrici o di comunicazione La Guida CEI elenca gli eventi rispetto ai quali deve essere verificata la funzionalità dell impianto HBES, che sono: Interruzione dell alimentazione (prolungata e breve) Interruzione della comunicazione (prolungata e breve) Al termine di queste prove con esito positivo, l ispettore deve firmare un modulo appropriato, indicando che le prove sono state completate e che il sistema, i suoi componenti e le apparecchiature collegate rispondono come previsto ed in modo sicuro 24

25 Coesistenza dei circuiti dei sistemi HBES con circuiti di altri sistemi Uno dei principali aspetti di sicurezza che riguarda gli impianti HBES è quello relativo alla eventuale coesistenza con i circuiti di altri sistemi/impianti I circuiti degli impianti HBES sono circuiti SELV e, come tali, secondo la Norma CEI 64-8, devono essere separati dai circuiti FELV e dai circuiti a tensione più elevata mediante separazione di protezione La separazione di protezione, si può ottenere effettivamente separando i circuiti secondo quanto prescritto dalla Norma CEI 64-8 Tuttavia la condizione di separazione di protezione può essere ottenuta anche tra cavi a contatto purché i cavi HBES soddisfino precisi requisiti di rigidità dielettrica. 25

26 Prestazione energetica degli edifici Norme UNI che impattano con la domotica e la building automation in funzione della prestazione energetica degli edifici UNI EN 1582: Incidenza dell automazione della regolazione e della gestione tecnica degli edifici UNI EN : Requisiti energetici per l illuminazione 26

27 Illuminazione di emergenza In caso di pericolo è necessario garantire che si possa abbandonare l edificio in sicurezza e che siano presenti misure di salvataggio Per l illuminazione di emergenza, le norme europee UNI EN 1838 stabiliscono i requisiti minimi indicati a fianco L illuminazione di emergenza deve fornire una luminosità pari ad almeno il doppio di quella della luna in una notte serena L illuminazione di sicurezza deve segnalare le vie di esodo in modo che siano facilmente identificabili e possano essere agevolmente seguite fino al luogo sicuro 27

28 Regole per la privacy degli impianti di videosorveglianza In attesa di una specifica normativa che disciplini l'utilizzo di sistemi di videosorveglianza, il Garante ha ritenuto necessario indicare gli adempimenti, le garanzie e le tutele già oggi necessarie in base ai principi della legge sulla protezione dei dati personali Il documento di riferimento per le regole da rispettare è il Provvedimento in materia di videosorveglianza emesso dal Garante per la protezione dei dati personali (GU n. 99 del 29 aprile 2010) 28

29 Obbligo di verifica degli impianti elettrici Secondo la norma CEI 64-8 gli impianti elettrici devono essere ispezionati prima della loro messa in servizio La verifica deve essere periodica? Impianti nuovi Dopo modifiche e/o ampliamenti Sempre secondo la norma CEI 64-8 gli impianti elettrici devono essere ispezionati periodicamente Lo scopo delle verifiche periodiche è di rilevare difetti che possono manifestarsi durante l esercizio e che possono ostacolare l attività o dare origine a rischi 29

30 Periodicità delle verifiche Norma CEI 64-8 CEI 64-8 art La periodicità delle verifiche di un impianto deve essere determinata considerando il tipo di impianto e componenti, l uso e funzionamento, la frequenza e la qualità della manutenzione e le influenze esterne a cui l impianto è soggetto In alcuni casi l intervallo di tempo è stabilito da prescrizioni di carattere legislativo Il rapporto periodico di verifica dovrebbe raccomandare l intervallo per la successiva verifica 30

31 Periodicità delle verifiche Norma CEI 64-8 L intervallo di tempo può essere di alcuni anni, (ad es. 5 anni) con la eccezione dei casi a fianco per i quali, esistendo un maggiore rischio, sono richiesti intervalli di due anni posti di lavoro o luoghi in cui esistono rischi di degrado, di incendio o di esplosione posti di lavoro o luoghi in cui coesistano impianti di alta e di bassa tensione luoghi ai quali abbia accesso il pubblico cantieri locali medici Per gli edifici residenziali possono essere considerati adeguati intervalli di tempo maggiori (per es.10 anni) Quando cambia la proprietà dell edificio, si raccomanda fortemente una verifica dell impianto elettrico 31

32 Chi può eseguire le verifiche Norma CEI art PES persona esperta in ambito elettrico PAV persona avvertita in ambito elettrico Le ispezioni devono essere eseguite da PES o PAV con esperienza nell ispezione di impianti simili (già in esercizio) Le ispezioni devono essere eseguite con idonee apparecchiature Persona con istruzione,conoscenza ed esperienza rilevanti tali da consentirle di analizzare i rischi ed evitare i pericoli che l elettricità può creare Persona adeguatamente avvertita da persone esperte per metterla in grado di evitare i pericoli che l elettricità può creare 32

33 DM 37/08 DM 37/08 Ambito di applicazione Attività disciplinate Si applica agli impianti posti al servizio degli edifici,indipendentemente dalla destinazione d uso,collocati all interno degli stessi o delle relative pertinenze A partire dal punto di consegna della fornitura elettrica Installazione Ampliamento Trasformazione Manutenzione straordinaria e ordinaria Documenti Progetto Dichiarazione di conformità Dichiarazione di rispondenza 33

34 DM 37/08 Dichiarazione di Rispondenza Per impianti realizzati prima del ed in mancanza della DICO si può redigere una Dichiarazione di Rispondenza La qualifica per il rilascio della Dichiarazione di Rispondenza prevede almeno cinque anno di attività ne settore, oltre ai requisiti minimi indicati a fianco Per gli impianti al di sopra dei limiti dimensionali: professionista iscritto all albo professionale per le specifiche competenze richieste Per gli impianti al di sotto dei limiti dimensionali: responsabile tecnico di impresa abilitata 34

35 DM 37/08 Rilascio della Dichiarazione di Conformità Dichiarazione di conformità Modello per l impresa installatrice Modello per gli uffici tecnici interni delle imprese non installatrici In caso di rifacimento parziale La DICO si riferisce alla sola parte di impianto eseguito Ma deve tener conto della sicurezza e della funzionalità dell intero impianto Quando l installatore e il System Integrator non sono la stessa persona, chi rilascia la DICO? L installatore deve obbligatoriamente rilasciare la Dichiarazione di conformità, ma. occorre trovare una forma documentale per integrare la DICO al fine di responsabilizzare il System Integrator per il lavoro da lui gestito 35

36 Coordinamento tra Installatore /System Integrator/Committente Caso A Installatore e SI sono un unica persona Caso B SI e Installatore non sono la stessa persona, ma collaborano proficuamente e l installatore si riferisce al committente Caso C SI e Installatore non sono la stessa persona e ognuno si riferisce al committente Installatore e System Integrator Installatore System Integrator Installatore System Integrator 36

37 DM 37/08 Rilascio della Dichiarazione di Conformità Caso A Il Committente si relazione con l Installatore che svolge anche la funzione di System Integrator Installatore e System Integrator L Installatore rilascia la DICO Caso B Il Committente si relazione con l Installatore il quale si avvale di un System Integrator * Installatore System Integrator L installatore rilascia la DICO opportunamente integrata con allegati del SI 37

38 DM 37/08 Rilascio della Dichiarazione di Conformità Caso C Il Committente si relazione sia con l Installatore sia con il System Integrator Installatore System Integrator L installatore deve rilasciare la DICO assumendosi responsabilità non sue!!?? 38

39 DM 37/08 Proposta Il System Integrator svolge completamente il ruolo di coordinatore System Integrator Elettrico Meccanico Aeraulico Idrico Termico Impianti speciali Automazione Telefonia e dati Antintrusione Rilascia la documentazione di propria competenza (con riferimento alla CEI ) ai singoli installatori che la allegheranno alle loro DICO Ecc.

40 Il ruolo dell UNAE UNAE partecipa attivamente con propri componenti ai comitati del CEI Si può far carico delle problematiche esistenti al fine di individuare le opportune risposte normative 40

41 Grazie per l attenzione UNAE è un Albo che associa Imprese Qualificate operanti nel campo delle installazioni elettriche Per chiarimenti e/o richieste di associazione: UNAE Emilia-Romagna Via C. Darwin Bologna Tel (lu-ve 8-12) Fax unaebo@tin.it Sito web: (in via di superamento)

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