sommario D-Day delle costruzioni: è arrivata l ora di pagare i conti

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1 N/ ARGOMENTI Istituti per Geometri: Cambiamo pensando al mondo del lavoro ARGOMENTI Premiati i vincitori del concorso L Edilizia è un arte La città nuova? Funzionale, attrattiva, sostenibile e accessibile postatarget creative NE/VI0071/2008 Intorno a queste parole d ordine si sono confrontati, nella tavola rotonda che ha animato l assemblea dei costruttori, il sindaco di Vicenza Achille Variati, l assessore regionale Roberto Ciambetti, il prof. Ezio Micelli dello IUAV di Venezia e il vicepresidente nazionale dell ANCE Salvatore Matarrese. mensile della Sezione Costruttori Edili dell Associazione Industriali della provincia di Vicenza edito da IPI srl Società unipersonale

2 Direttore responsabile Stefano Tomasoni Collaboratori Maurizio Mascarin Carlo Casarotti Progetto Grafico Patrizia Peruffo Stampa UTVI Tipolito srl - Vicenza Pubblicità OEPI - Peschiera del Garda Loc. OTTELLA 3/B int. 25 Tel Editore IPI Istituto Promozionale per l Industria srl Società unipersonale Piazza Castello, 3 - Vicenza Anno cinquantanovesimo n. 4 aprile 2012 un numero 4,50 arretrati 9,00 abbonamento annuo 45,00 (IVA compresa - versamenti su c/c postale n intestato a I.P.I. s.r.l. - Vicenza) pubblicità non superiore al 50% Registrazione Tribunale di Vicenza n 58 del 5/3/1953 sommario TrentaRighe 00 D-Day delle costruzioni: è arrivata l ora di pagare i conti PrimoPiano 00 New Work City - L Assemblea dei Costruttori edili dedicata al futuro delle città 00 La città nuova? Funzionale, attrattiva, sostenibile e accessibile Argomenti 00 Così gli istituti per Geometri cambiano pensando al mondo del lavoro (Piccolo viaggio tra le scuole vicentine con indirizzi legati all edilizia/1) Restauro 00 Palazzo Cordellina, un restauro per la città 00 Notiziario Costruttori 00 Prezzi unitari delle opere edili (2 a parte) È vietata la riproduzione anche parziale di articoli e illustrazioni senza autorizzazione e senza citare la fonte. Gli articoli pubblicati impegnano soltanto la responsabilità degli autori.

3 TrentaRighe D-DAY delle costruzioni: è arrivata l ora di pagare i conti P arte la mobilitazione del mondo delle costruzioni contro i ritardati pagamenti della Pubblica Amministrazione, che vede riuniti insieme i costruttori dell Ance, tutta la filiera di Federcostruzioni, gli artigiani, le cooperative e tutto il comparto industriale delle costruzioni. Grazie a una capillare azione di monitoraggio condotta da tutto il sistema Ance si è finora raggiunta la cifra di un miliardo di debiti delle imprese Ance. Si tratta di una prima tranche di credito che è pronta per essere per essere trasformata in un decreto ingiuntivo. Si stima che di questo passo si potrà arrivare a 9 miliardi solo per le imprese Ance e a 19 per tutto il comparto e che vede coinvolte oltre 1300 amministrazioni. Una situazione non più sostenibile, soprattutto in un periodo di crisi così forte per il settore delle costruzioni che dall inizio della crisi ha visto ridursi drasticamente gli investimenti (-24%) e che ha lasciato a casa oltre lavoratori. A questo si aggiunge una pesante stretta fiscale sulla casa che si ripercuote su tutto il settore, visto che è prevista l Imu anche su fabbricati invenduti e aree edificabili, e un sempre più allarmante razionamento del credito (in 4 anni -44,3% i mutui per investimenti in edilizia non residenziale, -38,2% quelli in edilizia residenziale). Quella dei costruttori non è un iniziativa contro le amministrazioni pubbliche, rimaste schiacciate in questi anni sotto il peso del patto di stabilità che ha bloccato di fatto qualsiasi investimento; l azione, infatti, può contare sul sostegno dell Anci, dell Upi e dei sindacati dei lavoratori e di molte altre associazioni che sono impegnate su questo fronte. Un intero settore è in ginocchio afferma il presidente nazionale dell Ance, Paolo Buzzetti. È necessario trovare immediatamente una soluzione concreta, anche a costo di recuperare il denaro dovuto anche tramite azioni legali. In questi anni abbiamo responsabilmente fatto proposte concrete che non hanno trovato ascolto, oggi è il momento di avere delle risposte.

4 PrimoPiano/2 di Gaetano Marangoni Presidente Sezione Costruttori edili Confindustria Vicenza New Work City L assemblea dei costruttori edili vicentini, quest anno, è stata dedicata al futuro delle città, nella consapevolezza che diventa sempre più importante fare ciò che ha ricordato il sottotitolo dell incontro: mettersi al lavoro per costruire la città nuova: attrattiva, funzionale, ipertecnologica, sostenibile e naturalmente accessibile. L anno trascorso dall ultima Assemblea della nostra Sezione è stato drammatico: a marzo del 2011 si stavano consolidando i segnali deboli, ma confortanti di una ripresa internazionale iniziata nell anno precedente; ma quando l onda di questa ripresa si è arrestata, l economia italiana è tornata in affanno. Il rischio concreto di una nuova recessione e il nodo del debito pubblico del nostro Paese, accompagnati alla perdita di fiducia sui mercati finanziari mondiali e alla speculazione, hanno aperto una nuova, convulsa fase della crisi. Da luglio in poi l inarrestabile crescita dello spread e le affannose manovre di rincorsa del contenimento del debito hanno certificato questo gravissimo stato dell economia del nostro Paese, che si è andato sempre più intrecciando con la crisi della politica italiana. Il 9 novembre 2011 lo spread Btp Bund raggiungeva il massimo storico di 558 punti base, il 12 novembre il Presidente Berlusconi rassegnava le dimissioni e si apriva la stagione del Governo tecnico guidato dal Presidente Monti. Da novembre ad oggi la situazione è certamente cambiata: dopo i Decreti Salva, Cresci, Semplifica Italia, possiamo dire che l economia italiana è convalescente ma i dati legati al settore delle costruzioni continuano ad essere molto negativi. Le imprese di costruzione devono fronteggiare

5 L intervista/3 PrimoPiano/3 In apertura il tavolo dei relatori all Assemblea Noi pensiamo che, sul piano comunale, si possa costruire insieme un incubatore del progetto città che si dedichi esclusivamente al tema del recupero urbano, nell ambito di una programmazione di lungo periodo, svincolato da scadenze amministrative, per poter operare con la necessaria autonomia. Non un semplice luogo di condivisione della cultura del recupero urbano, ma una realtà operativa, dotata delle competenze necessarie per lavorare a progetti in grado di mettere in moto una convergenza tra priorità pubbliche e potenziali interessi dei privati a sviluppare investimenti credibili. Il focus della nostra Assemblea nasce dalle riflessioni su questo contesto economico complesso, che impone una scelta: o subire l incertezza generale o cogliere le opportunità legate al cambio di ciclo economico e inventarsi nuovi percorsi, concertandoli con tutti gli interlocutori del sistema. Nell Assemblea dell anno scorso abbiamo parlato di Sistema vincente oltre i limiti della congiuntura con il dialogo tra le Imprese e le Istituzioni, ovvero della necessità di puntare sulle eccellenze e sull innovazione, ma soprattutto sulla qualità dei rapporti tra Istituzioni e Imprese. Tra tutte le varie declinazioni del Sistema vincente, quest anno, abbiamo ritenuto di privilegiare quella sul Progetto città : le città sono il luogo privilegiato nel quale sperimentare concretamente questa concertazione. L economia globale impone a tutti, cittadini, imprese e Istituzioni, di economizzare, di ridurre le spese. Riordinando le nostre città possiamo cogliere l occasione, da un parte di ridurre i costi elevatissimi del nostro patrimonio edilizio e dall altra di dare un aspetto, un attrattività ad un agglomerato che si è sviluppato per necessità e senza un progetto; per questo dobbiamo Il Presidente della Sezione Costruttori Edili durante il suo intervento le conseguenze delle sofferenze finanziarie generate dalla crisi, che ne stanno minando giorno dopo giorno gli equilibri economico-finanziari: chi lavora nel settore pubblico viene pagato con gravissimo ritardo: nel secondo semestre 2011 i tempi medi di pagamento hanno raggiunto gli 8 mesi (1 mese e mezzo in più rispetto al primo semestre 2011): secondo la Banca d Italia, l ammontare complessivo dei crediti scaduti della PA nei confronti delle imprese è di 60 miliardi di euro! Le imprese che operano nel comparto immobiliare stanno subendo gli effetti di un nuovo credit crunch, ovvero la netta chiusura delle banche verso qualsiasi proposta d investimento: secondo un indagine svolta dall ANCE sulle imprese associate, nel Nordest il 75% delle imprese coinvolte ha denunciato difficoltà di accesso al credito, praticamente 3 su 4.

6 PrimoPiano/4 metterci al lavoro per costruire la città nuova... Per capire a pieno la necessità di imprimere una svolta facciamo la fotografia dell ultimo anno e della congiuntura attuale nel Veneto e nel nostro Paese: Nel 2011 gli investimenti in costruzioni nel Veneto hanno il segno meno: ancora 5,7% (dopo il 7,1% del 2010 e il 10,5%% del 2009): nel quinquennio il settore perde il 28,6% del mercato ( 21,1% a livello nazionale); per il 2012 le previsioni dell ANCE sono orientate verso un - 4,1%; la flessione riguarderà tutti i comparti, con la sola eccezione degli interventi di recupero e manutenzione (+ 0,3%); l edilizia pubblica continua a segnare i valori più negativi: - 12% nel 2011 e, nelle previsioni, - 9 % per l anno in corso (dal 2008: - 40,5%); la diminuzione del numero di occupati nel nostro settore, dall inizio della crisi, è stimata in circa unità in Veneto (in Italia: ): nell anno 2011 sono stati persi circa posti di lavoro; il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni è stato massiccio (in Veneto il numero delle ore autorizzate dalla CIG ha raggiunto, nel 2011, i 10 milioni, più di quattro volte il corrispondente dato del 2008 (2,4 milioni) e questo è il segnale che le imprese stanno cercando di resistere e di mantenere invariata l occupazione nonostante la riduzione del mercato; la Cassa edile provinciale, dopo una diminuzione della massa salariale del 4% nel 2011, ha registrato, nei primi mesi dell anno 2012, un ulteriore riduzione pari all 8,8%; anche il livello di ore dichiarate è in flessione: - 6,8% nell esercizio 2010/ 11, cui si è aggiunto nei primi mesi del 2012 un ulteriore - 10,8%. L arch. Bellicini traccerà un quadro scientifico della situazione attuale e delle previsioni; a me preme estrapolare alcuni dati: nel 2011 sono stati investiti negli impianti per fonti energetiche rinnovabili 42 miliardi di euro di questi 42 miliardi di euro, 39 sono stati investiti nel fotovoltaico: nel 2011 gli investimenti in nuove costruzioni ammontano a 25 miliardi di euro!; il consumo energetico degli edifici ad uso civile (abitazioni + terziario) nell anno 2010 è stato pari a 29 Mtep (milioni di tonnellate petrolio equivalente); il pacchetto ha fissato come obiettivo un risparmio di 4,2 Mtep rispetto a quanto consumato nel 2010; tradotto in termini economici, questo vuol dire che l importo stimato complessivo della spesa per l efficientamento energetico sarà pari a 56,1 miliardi di euro dal 2012 al 2020 (6,2 miliardi di investimenti all anno); il Partenariato Pubblico Privato è diventato una componente essenziale del mercato dei lavori pubblici: nei primi nove mesi del 2011 ha raggiunto il 44% dell importo totale dei bandi di gara delle opere pubbliche, per gli Enti Locali la percentuale sale al 64%; il mercato dei lavori pubblici tradizionali di sola esecuzione è passato da 15,6 miliardi di euro nel 2007 a 11 miliardi di euro nel 2010: quello del Facility management, ovvero della gestione integrata dei servizi con le costruzioni è in costante crescita: dal 2007 al 2010 gli importi messi in gara sono passati da 24 miliardi di euro e 36 miliardi di euro. Mettendo insieme tutto questo si capisce perché vale la pena da subito di lavorare sulle caratteristiche della città di oggi. A partire dagli anni l Italia ha conosciuto

7 PrimoPiano/5 Nella foto a sinistra i relatori della parte privata dell Assemblea, qui sopra il Presidente di Confindustria Vicenza Giuseppe Zigliotto uno sviluppo edilizio casuale, che ha assecondato il bisogno di casa delle famiglie italiane, trascurando il complesso delle funzioni proprie del tessuto urbano nel quale sono state realizzate. Le conseguenze di questo lungo periodo sono sotto gli occhi di tutti: il massiccio consumo del territorio e i gravi problemi connessi al dissesto idrogeologico; lo sprawl, ovvero la dispersione insediativa, la crescita disordinata dei centri urbani periferici (dove i valori immobiliari sono più bassi), cui non è corrisposto un adeguamento della rete infrastrutturale; il problema del pendolarismo: il Censis stima che oltre il 22% della popolazione (13 milioni di persone) si muove su strada per andare al lavoro; una qualità costruttiva modesta, con edifici energivori (secondo i dati ISTAT, dal 46 al 71 sono state realizzate 10 milioni di abitazioni: il 36,8% del totale dello stock abitativo. I costi energetici sono elevati: nel 2009 il 35,2% dell energia complessivamente utilizzata in Italia è stata destinata ad usi civili (riscaldamento, acqua, luce, gas...); la mancanza di un disegno di riordino dei territori urbani in funzione delle nuove esigenze con la conseguente proliferazione di aree industriali dismesse e dei quartieri ghetto. Da storiche protagoniste - sin dal Medioevo della crescita sociale ed economica del nostro Paese, le città si sono trasformate in un luogo disordinato e problematico, incapaci di reagire ai cambiamenti di una società in rapidissima evoluzione e di offrire ai loro abitanti un adeguata qualità di vita. L esaurimento della domanda tradizionale segna il capolinea del modello fondato sulla Politica della casa. Il progetto della nuova città deve partire dalla consapevolezza che per ridurre il consumo di territorio e di energia esiste una sola strada: avviare processi di riqualificazione urbana che siano il risultato di una visione strategica e condivisa della città come motore di un nuovo sviluppo economico, sociale e ambientale. Una città deve essere capace di attrarre, a partire da ciò che più la rende interessante, deve valorizzare l unicum che la rende diversa da tutte le altre. Vicenza possiede un centro storico gioiello, un tessuto produttivo importante, la Fiera dell oro, l importante area naturalistica dei Colli Berici: il progetto città deve essere costruito attorno a queste eccellenze, creando collegamenti fisici e culturali tra questi punti di riferimento, che devono insieme rappresentare l identità del nostro Capoluogo. Il fattore culturale è il valore aggiunto di una città che, nel mondo più di quanto si pensi è conosciuta grazie al Palladio. La cultura si è dimostrata un volano formidabile per lo sviluppo di fenomeni di trasformazione urbana (si pensi, in una dimensione più vicina a quella di Vicenza, a Bilbao); in queste esperienze le trasformazioni sono state fondate su un offerta innovativa, accrescendo esponenzialmente la vocazione turistica dei territori, che, da anni, non conosce più limiti, grazie anche alla facilità e all economicità degli spostamenti (con milioni di turisti che si muovono in ogni parte del pianeta per visitare luoghi di attrazione turistica). La prossima conclusione dei lavori di restauro della Basilica Palladiana può essere l occasione storica per favorire l ingresso della nostra città in questo circuito globale, ma deve essere il punto di partenza per una valorizzazione complessiva della città. La grande mostra Raffaello verso Picasso, programmata per il prossimo mese di ottobre segna l inizio di una nuova stagione! La città recupera la sua centralità se, a cominciare dai centri Storici, si mette al passo con le nuove esigenze di una società che è in costante trasformazione; le realtà in cui viviamo oggi sono prive di una qualità urbana, non solo dal punto di vista estetico ma nel senso di incapacità di accogliere una società vitale. La città deve darsi un immagine nuova, dinamica, offrendo più efficienza delle sue reti materiali e immateriali -, più facilità d uso. La città deve ricompattarsi, ottimizzando

8 PrimoPiano/6 gli spazi e cancellando le ferite presenti nel tessuto urbano: le aree degradate e dismesse possono essere la sede di nuove funzioni, capaci di rispondere alle nuove esigenze del vivere, del produrre e dell abitare. Il progetto città deve essere in grado di immaginare, prima, e realizzare, poi, nuove funzioni, nuovi spazi collettivi, sapendo aggregare con armonia le parti storiche con la modernità; ciò sarà possibile nella misura in cui sarà con convinzione favorita la sostituzione edilizia, la demolizione e ricostruzione di edifici che non hanno valore né storico né funzionale, la rilocalizzazione di attività produttive e direzionali. È con questa forte volontà che deve essere affrontata la riqualificazione di aree fondamentali per lo sviluppo della nostra città quali la Zona Industriale Ovest o l Area della Stazione ferroviaria (da Piazzale Bologna all ex Domenichelli ), un tempo cuori pulsanti dell economia e della società vicentina. Rendere le nostre città, le nostre abitazioni più tecnologiche è una necessità per stare al passo con i tempi; ma è anche una grande opportunità per esaltare le potenzialità delle singole tecnologie che stanno evolvendo con grande rapidità, mettendole a servizio delle attività quotidiane, del vivere, del lavorare, dello spostarsi. Il compito della tecnologia è quello di rendere più facile e più efficiente il vivere, privato e collettivo, senza apparire. La città ha bisogno di reti intelligenti di trasporto e distribuzione dell energia o di sistemi avanzati di riciclaggio dei rifiuti o ancora di nuove soluzioni costruttive che sappiano valorizzare i materiali più ecocompatibili e quindi facilmente smaltibili a fine ciclo. La sostenibilità implica sempre più la ricerca di una qualità della vita, una consapevolezza delle ricadute del costruito sulle esigenze sociali e ambientali. La sostenibilità non si esaurisce nell efficientamento del singolo edificio (magari con la sostituzione di singoli elementi che compongono l impianto o l involucro), ma con un piano di rigenerazione urbana che la persegue nel suo complesso, perché permette di non consumare più suolo, di risparmiare sui costi dell energia, di affrontare i temi della sicurezza e della coesione sociale. Non dobbiamo dimenticare che la domanda di sostenibilità da parte di chi acquista un abitazione sta rapidamente diventando il discrimen per la buona riuscita di un operazione immobiliare. L accessibilità è l elemento più importante per convincere quella fascia consistente di popolazione che si è spostata nei centri periferici a ritornare a vivere in città; l assenza di reti infrastrutturali in grado di coprire la città diffusa e di alternative concrete alla mobilità privata su strada, comportano dei costi ormai insostenibili sia in termini economici che di tempo. La possibilità di muoversi all interno della città per raggiungere velocemente tutti le sue parti, è un fattore vincente: per questo è necessario riconsolidare il tessuto infrastrutturale urbano per ridurre al minimo gli spostamenti e per favorire percorsi che, nella dimensione urbana, consentano alle persone di non utilizzare l auto. Il progetto città è dunque una sfida ambiziosa che presuppone una condivisione dei suoi contenuti e dei suoi obiettivi ed un approccio integrato, interdisciplinare, nel quale ogni intervento di recupero urbano, anche modesto, sia valutato e assentito in base al contributo che può portare allo sviluppo sostenibile dell intera città. Perché il piano si realizzi, tuttavia, devono esserci due condizioni: un assetto di norme che traducano la concertazione in strumenti operativi; un efficace assetto

9 PrimoPiano/7 Qui sotto i due imprenditori premiati per l impegno sul tema della sicurezza in azienda finanziario. Gli strumenti giuridici che consentono alle imprese di dialogare con le Amministrazioni a tutto campo, nell ambito dell urbanistica concertata, si sono andati via via perfezionando in questi anni. La rigenerazione urbana passa attraverso l utilizzo virtuoso - e non solo per fare cassa - di questi istituti e dei relativi meccanismi di incentivazione: i premi volumetrici a chi realizza interventi di ristrutturazione pesante a basso impatto ambientale; la compensazione, che consente al privato di cedere al Comune un area a vocazione pubblica e di trasferirne i relativi diritti edificatori in un altra area a vocazione commerciale ; la perequazione, ovvero l equa ripartizione dei diritti edificatori e dei relativi oneri fra tutti i proprietari delle aree e degli edifici interessati ad un piano di riqualificazione; il credito edilizio, come riconoscimento di una volumetria per chi realizzi interventi di demolizione di opere incongrue o di elementi di degrado e di miglioramento della qualità urbana. Il tutto va accompagnato da una serie mirata di incentivi fiscali che alleggeriscano i costi degli investimenti immobiliari e che sostengano sempre più decisamente la riqualificazione energetica degli edifici. Il quadro si sta completando a livello nazionale, con il Piano città, il pacchetto di norme dedicato alla riqualificazione urbana, che il Ministro Passera ha annunciato per il prossimo mese di giugno e, a livello regionale, con il provvedimento regionale attuativo del Decreto Sviluppo, atteso a breve, in materia di riqualificazione delle aree urbane degradate. Noi pensiamo che, sul piano comunale, si possa costruire, insieme, un incubatore del progetto città, che si dedichi esclusivamente al tema del recupero urbano, nell ambito di una programmazione di lungo periodo, possibilmente svincolato da scadenze amministrative, per poter operare con la necessaria autonomia. Non un semplice luogo di condivisione della cultura del recupero urbano, ma una realtà operativa, dotata delle competenze necessarie per lavorare a progetti in grado di mettere in moto una convergenza tra priorità pubbliche e potenziali interessi dei privati a sviluppare investimenti credibili: dei progetti che siano parte di un business plan del recupero urbano. Tutte le operazioni di trasformazione urbana portate a termine con successo in Europa (Parigi, Berlino, Bilbao) hanno preso avvio dall individuazione di parti strate-

10 PrimoPiano/8 giche delle città, concepite come cellule urbanistiche autonome, ma, allo stesso tempo, nucleo di un processo di pianificazione e di attuazione più ampio. Per fare questo è necessaria una struttura che sappia scegliere in modo flessibile lo strumento operativo più adatto al singolo tipo di intervento, applicandosi nella migliore attuazione degli istituti di partenariato disponibili, non solo di quelli già conosciuti e praticati ma anche di quelli innovativi: l affinamento degli accordi pubblico-privati e il loro inserimento nel disegno organico del progetto città ; la riproposizione delle STU (Società di Trasformazione Urbana) superando le criticità che ne hanno reso difficile l applicazione; la sperimentazione di forme nuove di partenariato, come il contratto di riqualificazione condivisa, il modello negoziale proposto, di recente, dall ANCE con l obiettivo di creare un sistema di convenienze fra tutti i soggetti coinvolti in un piano di riqualificazione per vincere l immobilismo connesso alla parcellizzazione della proprietà che caratterizza le nostre realtà urbane. Naturalmente l azionista di maggioranza in un iniziativa di questo genere non può che essere l amministrazione comunale, cui spetta il compito di delineare la pianificazione e di recepire e convogliare le istanze e le aspettative dei cittadini; ma quando si decide di mettere mano a pezzi di città consolidata le amministrazioni comunali non possono da sole farsi carico di operazioni così complesse, né in termini di conoscenze, né in termini di risorse. Il contributo degli operatori privati specializzati - professionisti, imprese, istituti di credito - è fondamentale per affrontare e risolvere le questioni che gli interventi di recupero urbano comportano, a partire dalle problematiche generate dalla grande frammentazione della proprietà o dalla necessità di ridefinire in modo più equilibrato la densità edilizia delle aree urbane. Indirizziamo questa proposta, in primo luogo, al sindaco di Vicenza, Achille Variati, che ha dimostrato in questi anni grande attenzione per i temi che stanno a cuore delle nostre imprese. In un momento di grande contrazione del credito a medio lungo termine per finanziare investimenti immobiliari, il piano finanziario di un operazione di recupero urbano deve essere improntato alla massima attenzione alla sostenibilità economica dell operazione. Le banche richiedono certezza delle regole e dei tempi! È necessaria una valutazione seria e credibile che tenga conto di una pluralità di fattori: - in primo luogo, la disponibilità di risorse pubbliche e, in questo contesto, la valorizzazione del patrimonio pubblico: difficilmente possono decollare iniziative di riqualificazione se manca una significativa dotazione pubblica, non necessariamente costituita da capitali finanziari, quanto piuttosto da immobili dimessi o non più funzionali; - il coinvolgimento dei proprietari privati; - il valore di partenza del capitale edilizio che viene trasformato; - i costi di rottamazione e/o di ristrutturazione degli immobili; - l appetibilità sul mercato di un operazione che non può prescindere da una domanda debole ma crescente delle giovani coppie, delle nuove famiglie a dimensione numerica ridotta, degli anziani, degli extracomunitari (in costante aumento al ritmo di unità all anno) e che pertanto deve puntare su un mix equilibrato di edilizia sociale. Le imprese devono trovare negli Istituti degli interlocutori specializzati in possesso del know how necessario a valutare investimenti immobiliari complessi. È necessario che nel sistema bancario vengano create strutture specializzate nel credito fondiario, che possano operare con strumenti che vedano il coinvolgimento degli Investitori istituzionali (Cassa depositi e prestiti, finanziarie regionali, fondazioni bancarie e fondi di investimento). Le imprese devono essere disposte a cambiare: il contenuto di tecnologia, la capacità di intervenire sull esistente, richiedono alle imprese uno straordinario supplemento di competenze. Dipende da noi, dagli imprenditori alle istituzioni, dai soggetti finanziari al Governo nazionale e regionale, di imprimere una svolta che rompa con il modello tradizionale e consenta di aprire ad un indispensabile modernizzazione, che diventi così fattore di crescita e occasione per generare una nuova stagione di lavoro e sviluppo. Abbiamo sempre saputo cambiare, lo abbiamo fatto più di una volta: siamo pronti e intendiamo farlo anche adesso, con la consapevolezza e la fiducia che i nostri interlocutori istituzionali sono anch essi capaci di dotare il nostro territorio di strumenti e norme che ci consentano di procedere insieme, in avanti.

11 PrimoPiano/10 di Maurizio Mascarin La città nuova? Funzionale, attrattiva, sostenibile e accessibile Intorno a queste parole d ordine si sono confrontati, nella tavola rotonda che ha animato l assemblea dei costruttori, il sindaco di Vicenza Achille Variati, l assessore regionale Roberto Ciambetti, il prof. Ezio Micelli dello IUAV di Venezia e il vicepresidente nazionale dell ANCE Salvatore Matarrese. Da dove ripartire di fronte a un quadro economico così fortemente recessivo e tormentato? Nel 2011 gli investimenti in costruzioni nel Veneto hanno registrato un ulteriore picco negativo (-5,7%), dato che proiettato nel quinquennio significa una perdita di mercato pari al 28,6 per cento. Che fare, dunque, per combattere una crisi del settore che, in buona sostanza, coinvolge pressoché tutti i comparti dell attività edile, e in particolare la nuova edilizia abitativa (-40,4%)? Siamo a un bivio: o noi costruttori subiamo l incertezza di questo difficile e complesso contesto economico oppure, con l impegno e il coraggio che ci contraddistingue, ci inventiamo nuovi percorsi capaci di cogliere le opportunità legate a questo cambio di ciclo economico. Lo ha detto, nel suo articolato intervento il presidente di Ance Vicenza Gaetano Marangoni nell ambito dell annuale assemblea dei costruttori, tenutasi a palazzo Bonin Longare di fronte a una folta platea di imprenditori e addetti ai lavori. COSTRUIRE LA NUOVA CITTÀ Cogliere il Nuovo che c è anche in un momento di risorse scarse, puntando su eccellenza e innovazione, ma soprattutto sulla qualità dei rapporti tra istituzioni e imprese. Così al centro del focus assembleare è stato posto il Progetto città (New Work City), inteso nella duplice funzione di città, moderna, funzionale, sostenibile nonché come luogo privilegiato nel quale sperimentare una corretta e coerente concertazione tra imprese e istituzioni. Una sfida, ha concluso il presidente Marangoni, possibile e praticabile, anche alla luce di nuovi strumenti giuridici e finanziari. Da qualsiasi parte la si analizzi, l edilizia del Veneto in sintonia col quadro nazionale - conferma pesanti indicatori recessivi. Il Centro studi di Ance Veneto non lascia dubbi: il 2012 sarà il sesto anno consecutivo di flessione dei livelli produttivi. Dati alla mano, tra il 2007 e l anno in corso, il settore costruzioni avrà perso il 29,7 per cento dei volumi, vale a dire circa 6 miliardi di euro. E la caduta degli investimenti coinvolge tutti i comparti; unica eccezione quella

12 PrimoPiano/11 relativa agli interventi di recupero del patrimonio abitativo (+ 5.5 per cento nei sei anni), stimolati anche dalle agevolazioni fiscali previste per le spese di ristrutturazioni edilizie. NEL SEGNO DELLA RIQUALIFICAZIONE Dall edilizia low cost all energy tecnology: per il direttore del Cresme, Lorenzo Bollicini, il settore costruzioni deve confrontarsi con nuovi driver motivazionali, in grado di ridisegnare il business dell offerta. Siamo davanti a una nuova segmentazione del mercato ha detto -. Ciò comporta che i costruttori si devono confrontare con quote di mercato che sempre più scivolano da quello tradizionale a quello low cost. In altre parole siamo dentro ad un profondo cambiamento, che impone la ridefinizione del prodotto casa e della stessa filiera delle costruzioni. Morale: se i primi anni 2000, come gli anni 50, sono stati anni di edificazione, ora si entra nell era della riqualificazione. E i conti, in questa prospettiva, tornano: già nel 2011 l attività di riqualificazione ha toccato i 133 miliardi, pari al 63 per cento della spesa complessiva. In quest ottica la riqualificazione urbana rappresenta il driver del prossimo ciclo del settore costruzioni, ha sostenuto Bellicini. Alla base dell analisi del direttore del Cresme, i nuovi concetti socio-economici che diventano driver pressoché essenziali per il futuro: Centrale a questo riguardo la formulazione di nuove politiche per riorganizzare l offerta di immobili di fronte alla crisi delle famiglie (la domanda di mutui tra dicembre 2011 gennaio 2012 ha segnato un - 40 per per cento, ndr). Il direttore del Cresme ha poi messo al centro del suo intervento un altro concetto chiave e strategico: la riconfigurazione del mercato. Siamo dentro a un momento economico difficile, che sta innescando un processo di selezione tra le imprese. Nel 2013 ha detto con il sostegno di dati e parametri socio interpretativi il settore delle costruzioni entrerà a tutti gli effetti nel suo settimo ciclo storico. Da qui nasce l interrogativo cardine: come affrontarlo? Con quali caratteri d impresa e di mercato andrà vissuto, considerando lo scenario di recessione?. Secondo Bollicini la sfida obbligata passa per precisi caratteri competitivi: ciò comporta la riorganizzazione dell offerta immobiliare, per rispondere a una nuova segmentazione del mercato, e la ridefinizione del prodotto e della filiera costruzioni. LA CITTÀ A CONFRONTO New Work City, ovvero al lavoro per costruire la città nuova. E sulla città funzionale, attrattiva, sostenibile e accessibile che si sono confrontati, nel corso della tavola rotonda, il sindaco di Vicenza Achille Variati, l assessore regionale al bilancio ed enti locali Roberto Ciambetti, il prof. Ezio Micelli docente all Università IUAV di Venezia), e il vicepresidente nazionale dell ANCE Salvatore Matarrese. Di bilancio locale e Patto di stabilità ha parlato il sindaco di Vicenza, Variati. Le regole introdotte dal Patto di stabilità hanno sensibilmente ridotto le voci sulle entrate degli enti, di conseguenza la colonna spese si è drasticamente ridotta ha sottolineato -. A Vicenza abbiamo deciso di agire sulle riscossioni. E in questo senso s inserisce la vendita, per 33 milioni, della nostra quota in società Autostrada Brescia- Padova. Con questa cifra nel 2012 la nostra amministrazione farà così la messa a punto della città. Ciò non significa progettare grandi opere ma più semplicemente fare quei tanti e necessari interventi di piccolo taglio destinati a migliorare la qualità urbana

13 PrimoPiano/12 Il direttore del Cresme, Lorenzo Bellicini, che in assemblea ha tracciato un quadro sulla realtà e sulle prospettive del settore delle costruzioni della nostra città. Nella sostanza ha concluso Variati l amministrazione farà partire un centinaio di cantieri, che di riflesso andranno a favorire l attività di tante imprese edili locali. Vicenza, dunque, riesce a investire usando la formula, pressoché obbligata, della riscossione. Diversamente la capacità di pagamento dell amministrazione, ha chiaramente affermato Variati, ora sarebbe uguale a zero. Va da sé che, nel difficile contesto attuale, il comune di Vicenza ha via via assottigliato la voce pagamenti ad imprese. Se nel 2009 era pari a 39 milioni di euro mentre, nel 2011 è scesa a 24 milioni. IL PATTO DI STABILITÀ VA CAMBIATO Il meccanismo del Patto di stabilità penalizza anche i comuni più virtuosi. Da qui l azione messa in campo dall assessore regionale al Bilancio e agli enti locali, Roberto Ciambetti per cambiare un Patto che così come sta, con regole datate 2005, non funziona proprio. In Regione ha detto Ciambetti abbiamo soldi in cassa da spendere, ma non possiamo. Ho così intrapreso un azione nell ambito della Conferenza delle Regioni affinché ai comuni e agli enti virtuosi sia permesso di spendere i loro soldi. In merito ai Progetti città di riqualificazione urbana e ambientale, Ciambetti ha detto che sono materia di lavoro all interno del documento Veneto sviluppo. A tale proposito sono già stati identificati 8 progetti, tra cui quello della Torre, a Venezia, sostenuto dal noto stilista Pierre Cardin. Ciambetti ha inoltre annunciato che parte del Fondo Energia sarà destinato a riqualificare il patrimonio edilizio delle Ater del Veneto. SERVONO NUOVI STRUMENTI GIURIDICI Dai problemi di chi amministra a chi esprime competenza tecnico-giuridica. In quest ottica il prof. Ezio Micelli (IUAV Venezia) ha sostenuto che per progettare la città nuova sono necessari nuovi strumenti giuridici. Per guardare avanti in maniera nuova bisogna saper esprimere approcci concettuali diversi dal passato. Il modello di sviluppo attuato fin qui si è basato sul consumo abnorme del suolo. Fortunatamente, ora si è capito che consumare suolo è un disvalore. Analogamente, anche lo stesso Piano casa, secondo Micelli, non è del tutto coerente in quanto rischia di essere solo una facile scorciatoia per offrire ai cittadini un plus volume di casa. Il prof. Micelli invita perciò a ripensare il territorio partendo dai problemi di fondo. La qualità urbana espressa fin qui non è all altezza. Si tratta perciò ha sostenuto di ripensare il territorio mettendo in campo opere funzionali quali infrastrutture, aree verdi, spazi culturali. Ricordiamoci che le nuove dotazioni territoriali producono valore aggiunto anche a quelle aree urbane che oggi appaiono vecchie e fatiscenti. IL RUOLO CENTRALE DELL ANCE Percepisco una mancanza di fiducia verso l edilizia, un settore che storicamente è perno per l economia e l occupazione - ha affermato il vicepresidente nazionale dell Ance, Salvatore Matarrese -. Si tratta di ribaltare questo sentimento ingiustificato e di rimettere al centro le funzioni socio-economiche del settore costruzioni. Noi rivendichiamo il nostro ruolo propositivo, nonostante la mancanza di programmazione da parte della politica. Non è difficile constatare come troppo spesso la politica metta in campo leggi che ci penalizzano fortemente. Perciò noi costruttori vogliamo e dobbiamo riprendere in mano la situazione. Non possiamo più subire i calvari della burocrazia, della pubblica amministrazione che non paga i nostri cantieri. Con questo assetto instabile il nostro comparto non può essere competitivo. Noi vogliamo girare pagina ed essere portatori di innovazione per il Paese.

14 Argomenti/2 di Fiorenza Conti Piccolo viaggio tra le scuole vicentine con indirizzi legati all'edilizia/ 1 Istituti per Geometri: "Cambiamo pensando al mondo del lavoro" Tra le figure professionali tecniche e operative che escono dai nostri istituti di istruzione di 2 grado che gravitano nel settore dell architettura e dell edilizia, quella del geometra sembra non conoscere declino. Il mondo cambia, la scuola cambia. Gradualmente, ma lo fa. Cercando di stare al passo con le esigenze della società e dell impresa e soprattutto cercando di non perdere contatto con la realtà territoriale, imprenditoriale, sociale e culturale. Tra le figure professionali tecniche e operative che escono dai nostri istituti di istruzione di 2 grado che gravitano nel settore dell architettura e dell edilizia, quella del geometra sembra non conoscere declino. Cantieri o non cantieri, Cad o non cad, crisi o non crisi, c è ancora spazio per i geometri. Ma nel XXI secolo, la loro formazione si trasforma, le loro competenze si evolvono, le loro prospettive si ampliano. Le riforme ministeriali fissano via via i nuovi parametri dell istruzione del terzo millennio e anche le scuole superiori si adeguano in fretta. Scuole che assomigliano sempre più ad aziende e che, come le imprese, hanno problemi di budget, gestione e organizzazione. C è inoltre un intenso lavoro sulle nuove prescrizioni ministeriali da parte dei docenti, che dovranno autoformarsi. Per conoscere lo stato di fatto degli istituti per Geometri che si proiettano verso il prossimo anno scolastico e per scoprire le novità in merito alle offerte formative, passeremo in rassegna le scuole del vicentino. Il Pof, documento fondamentale Forse non tutti sanno che le scuole si strutturano attraverso il POF, il Piano dell Offerta Formativa, documento fondamentale per delineare l identità culturale e progettuale della Scuola, che traccia la progettazione curriculare educativa e organizzativa. La riforma degli Istituti Tecnici (DPR 15/03/2010 N. 88) prevedeva a partire dall a.s. 2010/11 l attuazione dell Indirizzo Costruzione, Ambiente e Territorio (Cat) per il Settore tecnologico, che al termine dei 5 anni di studi permette di conseguire il Diploma di Perito delle Costruzioni, Ambiente e Territorio. I 5 anni del percorso scolastico cambiano la loro suddivisione in Primo biennio, Secondo biennio e Quinto anno. Il corso infatti si articola in un bien-

15 Argomenti/3 In apertura, gli studenti dell Istituto L. Einaudi di Bassano in aula. Sotto, il laboratorio di Costruzioni dell Istituto A. Canova di Vicenza. Il mondo cambia, la scuola cambia. Cercando di stare al passo con le esigenze della società e dell impresa e soprattutto cercando di non perdere contatto con la realtà territoriale, imprenditoriale, sociale e culturale. nio, nel quale viene curata la preparazione di base, mentre nei 3 anni successivi, vengono approfondite le materie professionalizzanti anche attraverso l'uso di laboratori attrezzati. Al termine del 1 biennio, si prospettano due o più ipotesi di scelta (in base alle offerte dei singoli istituti): le articolazioni Costruzione, Ambiente e Territorio (Cat) e Geotecnico (che devono essere richieste dagli istituti al ministero entro tempi e modalità prefissate) o l opzione Tecnologie del legno nelle costruzioni (che rientra nell articolazione, ma per la quale non c è una procedura per ottenerla e attivarla, e si può richiedere anno per anno, in base alle esigenze manifestate dai potenziali studenti interessati). Pertanto, seguendo l attuazione della riforma, con il prossimo a.s., per gli studenti che sono al 3 anno di scuola superiore si apre, per la prima volta, il secondo biennio in cui potranno scegliere come indirizzare i propri studi. Addentrandoci in quella che è l articolazione Cat, le discipline d indirizzo inserite nel percorso didattico sono Gestione del cantiere e sicurezza dell ambiente di lavoro, Progettazione costruzione e Impianti (e laboratorio), Geopedologia, Economia ed Estimo (e laboratorio), Topografia (e laboratorio). Nell articolazione Geotecnica le materie incluse sono: Complementi di matematica, Scienze integrate (Chimica) (e laboratorio), Tecnologie e tecniche di rappresentazione (e laboratorio), Tecnologie informatiche (e laboratorio), Gestione del Cantiere e sicurezza dell ambiente di lavoro, Geologia e Geologia applicata, Topografia e Costruzioni, Scienze e Tecnologie applicate (e laboratorio), Tecnologie per la gestione del territorio e dell ambiente. Infine, nell opzione Tecnologie del legno nelle costruzioni le discipline previste sono: Complementi di matematica, Gestione del cantiere e sicurezza dell ambiente di lavoro, Progettazione, Costruzioni e Impianti, Geopedologia, Economia ed Estimo, Topografia, Tecnologia del legno nelle costruzioni. Presentiamo l Istituto Canova e l Istituto Einaudi e le rispettive proposte di indirizzo per il prossimo anno scolastico.

16 Argomenti/4 In questa pagina, l Istituto A. Canova. Nella pagina a fianco alcuni studenti intenti in un rilievo I.I.S.S. Geometri "A. Canova" di Vicenza L'I.I.S.S.G. A. Canova di Vicenza, divenuto autonomo nel 1968, è retto dal 2004 dal prof. arch. Domenico Caterino. Il dirigente si avvale di uno staff di collaboratori, in primis del prof. Giangiacomo Frigo, responsabile dell opzione Tecnologie del Legno, e della prof.ssa Emanuela Dalla Libera. Collocato in posizione baricentrica rispetto alla provincia, consente l'afflusso di studenti provenienti da un ampio bacino della pianura e in particolare verso est fino alle aree confinanti del padovano. Conta 696 iscritti, di cui 630 al corso diurno (con 29 classi) e 66 al corso serale (suddivisi in 3 classi). L 85% degli studenti sono maschi. Il corpo insegnante è costituito da 75 docenti. Fiore all occhiello dell Istituto vicentino sono i laboratori, in particolare i tre laboratori di informatica (molto frequentati anche per i corsi Ecdl ed Ecdl Cad per il conseguimento del diploma certificato Aica, di cui il Canova è Test Center) e i nuovi laboratori tecnologici, tra i quali il laboratorio di impianti e di costruzioni e prove sui materiali. La figura del geometra Abbiamo incontrato il dirigente Caterino, preside anche del Liceo artistico, con lui abbiamo messo a fuoco quali siano oggi le potenzialità dei geometri oggi. «La definizione 'geometra' è un po svilente e desueta - sottolinea il preside -. Comunque è una figura assolutamente necessaria, dinamica, con un grado di preparazione che va a nozze con quello che è il percorso formativo di una scuola superiore a livello nazionale per formare il giovane ad avere una mentalità aperta a recepire i vari messaggi che la società e il mondo trasmettono, soprattutto negli ultimi periodi. Quindi, la formazione che si trova a percorrere un attività legata ad un settore specifico ha tutti gli elementi per poter crescere e poi sviluppare un orizzonte che è molto ampio, non soltanto per l aspetto formativo per la lingua inglese, per l italiano e le varie materie del percorso culturale, ma soprattutto per i linguaggi specifici che qui si sviluppano in maniera preponderante. Oggi si va verso la laboratorialità delle materie, per trovarsi a confrontare con l esperienza della ricerca. Alla fine del percorso, uno studente ha tutte le capacità per poter affrontare qualsiasi aspetto del mondo lavorativo. E chiaro che poi ci sono i corsi post-diploma, l università, il mondo del lavoro. Poi dipende dal singolo: abbiamo casi straordinari di nostri ex alunni che oggi sono ricercatori negli Usa o collaboratori dell Università di Pechino». Gli indirizzi 2012/2013 «Dal prossimo anno scolastico verranno attivate nel nostro Istituto le articolazioni Cat e Geotecnico nonché l opzione Tecnologie del legno nelle costruzioni - anticipa Caterino -. Nonostante la crisi c è ancora possibilità di ampliare il mercato. Ha riscosso subito molto interesse la possibilità di far partire l indirizzo Legno. Del resto nel periodo della Bioedilizia e della Bioarchitettura, c è attenzione allo sviluppo di nuove tecnologie nei serramenti, come a sviluppare una certa attenzione al design. Nel futuro vorremmo far partire anche l indirizzo dedicato alla Lavorazione della pietra. L obiettivo del nostro Istituto è di offrire una risposta alle diverse esigenze degli studenti e realizzare la prospettiva, introdotta dalla recente riforma scolastica, di realizzare qui il Polo Tecnologico delle Costruzioni e dell'architettura». La preparazione fornita dall Itg Canova garantisce un buon inserimento a livello universitario verso tutte le facoltà; i geometri possono accedervi senza alcun esame integrativo. «L Istituto è certificato ISO 9001 (Sgc) puntualizza il preside -, perché la qualità non può essere autoreferenziale e questo ci permette di verificare

17 Argomenti/5 che i nostri studenti trovano subito lavoro e sono attrezzati e capaci di inserirsi nel mondo del lavoro. Il 35% dei nostri studenti si iscrive all università; c è poi chi si forma facendo i 2 anni di praticantato presso uno studio professionale. Le possibilità per i nostri diplomati sono nella sicurezza, nelle agenzie immobiliari, nella cantieristica, nell attività di agrimensura, nella realizzazione di perizie». Partnership con le imprese Visto che il prof. Caterino pensa che Una scuola cresce quanto più si proietta nel mondo del lavoro, nella società che cambia, il dirigente ha già stilato con gli altri suoi colleghi del vicentino una Bozza d intesa con la Confesercenti ed è stata fatta una proposta anche all Associazione Industriali. L obiettivo è quello di avere a scuola degli esperti delle aziende per collaborare alle attività proposte e, per contro, far utilizzare gli strumenti di conoscenza degli alunni all interno delle aziende, con un intreccio coordinato e organico. «Cambiano la società umana e i suoi bisogni, cambiano nel corso del tempo la configurazione del territorio e il rapporto delle comunità civili con esso osserva la vicepreside Dalla Libera -. In questa ottica devono essere considerati i nuovi indirizzi di studio (come ad esempio l'articolazione geotecnica), una innovazione che, prendendo atto del mutato clima economico, produttivo e più ampiamente culturale, allarga l'attenzione degli operatori della scuola su temi diversi e complessi: il dissesto territoriale e ambientale e l'imperativo di considerare come frontiera da raggiungere l'equilibrio tra le comunità umane e il territorio, ponendo fine agli scempi che troppo a lungo sono stati consumati e che danni immensi hanno causato all'economia e alle risorse del nostro paese. Ma ancora: un utilizzo razionale e consapevole delle risorse, una tensione al risparmio energetico e alla ricerca di materiali ecocompatibili. E al di là di tutto una offerta scolastica e formativa che ampli gli orizzonti e la curiosità degli studenti e promuova interessi nuovi e maggiormente articolati superando la stantia e ripetitiva figura del geometra, storicamente consolidatasi nel corso del tempo, aprendo la strada alla formazione di nuove figure professionali di tecnici esperti di geotecnica o di costruzioni ma anche di ambiente e di territorio». L'I.T.C. e per geometri L. Einaudi di Bassano del Grappa L'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri "Luigi Einaudi" di Bassano del Grappa ha sede in località Santa Croce-Centro Studi, dove dispone di due edifici di recente costruzione, di una palestra polifunzionale e di numerosi ed attrezzati laboratori. L Istituto, sorto nel 1966 come sezione staccata dell Itc Aulo Ceccato di Thiene, ottenne l autonomia nel 1971 e nel 1987 attivò il corso per Geometri. Nel è stato avviato l indirizzo Cat con le relative articolazioni. Inoltre, il corso serale SIRIO

18 Argomenti/6 Qui sotto, studenti all'ingresso dell'istituto Einaudi e una foto di gruppo di alcuni docenti (tra di loro l ultimo a destra il prof. Dimelso Gallo) della scuola, prof. Giovanni Pone - ha competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell impiego degli strumenti per il rilievo, nell uso dei mezzi informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e nell utilizzo ottimale delle risorse ambientali; possiede inoltre competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell organizzazione del cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico; ha competenze nella stima di terreni, di fabbricati e delle componenti del territorio, nonché dei diritti reali che li riguardano, comprese le operazioni catastali; ha competenze relative all amministrazione di immobili. Nell articolazione Geotecnico, il diplomato ha competenze specifiche nella ricerca e sfruttamento degli idrocarburi, dei minerali di prima e seconda categoria, delle risorse idriche. Interviene, in particolare, nell assistenza tecnica e nella direzione lavori per le operazioni di coltivazione e perforazione». Presso l Einaudi si sono svolte in aprile gare nazionali tra studenti degli istituti tecnici, sia per il Settore Economico-Indirizzo "Erica, sia per il Settore Tecnologico-Indirizzo Geometri Progetto Cinque, indirizzo edile territoriale. L' Einaudi ha ricevuto l incarico di organizzare questa manifestazione nazionale poiché, nell edizione 2011, due studenti dell Istituto - Anna Toniato per i ragionieri e Leonardo Tobaldo per i Geometri -, si erano classificati al primo posto. vanta una lunga tradizione ed esperienza nel campo dell istruzione e formazione degli adulti. L Istituto costituisce, nel Vicentino, una delle comunità più numerose e articolate per rispondere in maniera adeguata alla richiesta di formazione emergente della realtà economica locale. Conta un totale di oltre 1500 studenti. Gli iscritti dei Geometri (corso tradizionale) sono 61, quelli del Progetto 5 sono 99 e quelli del Progetto Sirio 86. «Il diplomato nell indirizzo Cat - spiega il dirigente L indirizzo Geometri dell Istituto «La scuola - dice il coordinatore dell'indirizzo per geometri, prof. Dimelso Gallo, docente di costruzioni - si basa su comunicazione e relazioni efficaci: comunicazione e relazioni all interno della realtà scolastica e all esterno, nel territorio che la circonda. Il gruppo insegnanti del nostro istituto da anni lavora in questa direzione; i rapporti con aziende, enti, associazioni del territorio sono ben consolidati, come testimoniano le numerose attività condotte in paternariato, convenzione e/o in rete come ente capofila (l I.T.C.G. è Ente accreditato dalla Regione Veneto per la Formazione ed è Organismo con Sistema Qualità UNI EN ISO 9001). È Interessante segnalare la partecipazione della scuola al progetto TEKNE, che ha visto un gruppo di studenti geometri impegnarsi

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