VISTA la legge 1 aprile 1981, n.121, recante il nuovo ordinamento dell'amministrazione della pubblica sicurezza;

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1 Titolo: Riorganizzazione Dipartimento P.S.. Schema decreto Riorganizzazione Dipartimento P.S.. VISTA la legge 1 aprile 1981, n.121, recante il nuovo ordinamento dell'amministrazione della pubblica sicurezza; VISTO il decreto legislativo 19 maggio 2000, n. 139, recante disposizioni in materia di rapporto di impiego del personale della carriera prefettizia, a norma dell'articolo 10 della legge 28 luglio 1999, n. 266; VISTO il decreto legislativo 5 ottobre 2000, n. 334, recante il riordino dei ruoli del personale direttivo e dirigente della Polizia di Stato, a norma dell'articolo 5, comma 1, della legge 31 marzo 2000, n. 78; VISTA la legge 13 febbraio 2001, n. 45, recante Modifica della disciplina della protezione e del trattamento sanzionatorio di coloro che collaborano con la giustizia, nonché disposizioni a favore delle persone che prestano testimonianza ; VISTO l'articolo 4 del decreto-legge 31 marzo 2005, n.45, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 maggio 2005, n.89, con cui sono stati previsti: a) l'istituzione, nell'ambito del Dipartimento della pubblica sicurezza, della Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato; b) il trasferimento alla Direzione centrale della polizia criminale del Centro elaborazione dati interforze di cui all'articolo 8 della citata legge n.121 del 1981 ed il conseguente adeguamento organizzativo della Direzione centrale della polizia criminale e dell'ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di polizia; VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 2001, n. 208, recante il regolamento per il riordino della struttura organizzativa delle articolazioni centrali e periferiche dell'amministrazione della pubblica sicurezza, a norma dell'articolo 6 della legge 31 marzo 2000, n. 78; VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 7 settembre 2001, n.398, recante il regolamento per l'organizzazione degli uffici centrali di livello dirigenziale generale del Ministero dell'interno; VISTO il proprio decreto, adottato di concerto con il Ministro del tesoro in data 16 ottobre 1984, e successive integrazioni e modificazioni, con cui sono stati determinati il numero e le competenze degli uffici, dei servizi e delle divisioni in cui si articola il Dipartimento delle pubblica sicurezza, nonché i relativi livelli dirigenziali; VISTI altresì: a) il proprio decreto, adottato di concerto con il Ministro del tesoro in data 15 giugno 1991, concernente l'organizzazione della Direzione centrale dei servizi antidroga; b) il proprio decreto, adottato di concerto con il Ministro del tesoro, in data 22 marzo 1994, con il quale, tra l'altro, sono stati istituiti, nell'ambito dell'ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle forze di polizia, la Divisione N.SIS. ed il Comitato consultivo per l'attuazione della Convenzione di applicazione degli accordi di Schengen; c) il proprio decreto, adottato di concerto con il Ministro del tesoro in data 25 maggio 1995, recante norme sull'istituzione ed il funzionamento, presso il Dipartimento della pubblica sicurezza, del Servizio centrale di protezione; d) il proprio decreto, adottato di concerto con il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica in data 8 luglio 1999, concernente la riorganizzazione dell'ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di polizia; e) il proprio decreto, adottato di concerto con il Ministro del tesoro in data 6 settembre 1999, concernente la riorganizzazione del Servizio polizia scientifica della Direzione centrale della polizia criminale; f) il proprio decreto, adottato di concerto con il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica in data 25 ottobre 2000, concernente la riorganizzazione degli uffici di diretta collaborazione con il Capo della polizia-direttore generale della pubblica sicurezza e della Direzione centrale per gli affari generali della Polizia di Stato, nonché la soppressione dell'ufficio per l'organizzazione tecnica degli uffici centrali e periferici della Polizia di Stato; g) il proprio decreto, adottato di concerto con il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica in data 25 ottobre 2000, concernente la riorganizzazione di alcuni servizi della Direzione centrale della polizia criminale; h) il proprio decreto, adottato di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze in data 29 dicembre 2003, concernente l'organizzazione della Direzione centrale dell'immigrazione e della polizia delle frontiere, la riorganizzazione della Direzione centrale per la polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i reparti speciali della Polizia di Stato, nonché modifiche organizzative agli uffici di diretta collaborazione con il Capo della polizia-direttore generale della pubblica sicurezza; VISTO il proprio decreto dell'11 settembre 2002 che ha individuato i posti di funzione da conferire ai dirigenti superiori e ai primi dirigenti della Polizia di Stato;

2 VISTO il proprio decreto del 4 agosto 2005 che, in attuazione dell'articolo 10 del menzionato decreto legislativo n.139 del 2000, ha individuato i posti di funzione da conferire ai viceprefetti ed ai viceprefetti aggiunti nell'ambito del Ministero dell'interno; VISTO il proprio decreto del 4 dicembre 2003 che, all'allegato C, individua gli uffici di livello dirigenziale non generale da conferire ai dirigenti di II fascia dell'area I dell'amministrazione civile dell'interno presso il Dipartimento della pubblica sicurezza; ATTESA l'esigenza di: a) rivedere l'assetto organizzativo di alcuni uffici e direzioni centrali del Dipartimento della pubblica sicurezza alla luce dell'esigenza di valorizzare il ruolo propulsivo e di indirizzo dei predetti organi centrali; b) determinare, in attuazione del citato articolo 4 del decreto-legge n.45 del 2005, l'assetto organizzativo e funzionale della neoistituita Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato e provvedere al conseguente adeguamento organizzativo e funzionale dell Ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di polizia e della Direzione centrale della polizia criminale, tenendo anche conto dell'esigenza di riorganizzare il Servizio centrale di protezione in attuazione delle disposizioni previste dal citata legge n.45 del 2001, distinguendo l'assetto di competenze relative ai collaboratori di giustizia da quelle relative ai testimoni di giustizia; c) adeguare l'assetto funzionale ed organizzativo della Direzione centrale dell'immigrazione e della polizia delle frontiere in relazione alle esigenze riscontrate in fase di prima applicazione delle nuove normative di settore, nonché di quelle connesse alle recenti innovazioni intervenute nella normativa comunitaria in materia di immigrazione e di polizia delle frontiere, tra cui l istituzione dell'agenzia per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell'unione europea; RITENUTO pertanto, nel perseguimento di obiettivi di efficienza e razionalità volti ad elevare i livelli di funzionalità degli uffici e direzioni centrali del Dipartimento della pubblica sicurezza, di: a) rimodulare l'organizzazione dell'ufficio per l'amministrazione generale del Dipartimento della pubblica sicurezza, dell'ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di polizia, della Direzione centrale della polizia criminale, della Direzione centrale dell'immigrazione e della polizia delle frontiere; b) determinare l'assetto organizzativo e funzionale della neoistituita Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato; c) apportare alcune modifiche all'assetto organizzativo della Segreteria del Dipartimento della pubblica sicurezza, della Direzione centrale per la polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i reparti speciali della Polizia di Stato e della Direzione centrale per i servizi antidroga; SENTITI il Ministero della giustizia, il Ministero della difesa ed il Ministero dell'economia e delle finanze in merito alla riorganizzazione del Servizio centrale di protezione, ai sensi dell'articolo 14 del decreto-legge 15 gennaio 1991, n.8, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 marzo 1991, n.82, e successive modificazioni; DECRETA CAPO I UFFICIO PER L'AMMINISTRAZIONE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA Art.1 (Articolazione dell'ufficio per l'amministrazione generale del Dipartimento della pubblica sicurezza) 1. L'Ufficio per l'amministrazione generale del Dipartimento della pubblica sicurezza, quale ufficio di diretta collaborazione, a competenza generale, del Capo della polizia-direttore generale della pubblica sicurezza, si articola in: a) Ufficio pianificazione, programmazione e affari generali; b) Ufficio studi, ricerche e consulenza; c) Ufficio legislazione e affari parlamentari; d) Ufficio per gli affari della polizia amministrativa; e) Ufficio per le relazioni sindacali; f) Ufficio controllo di gestione; g) Ufficio valutazione. Art.2

3 (Ufficio pianificazione, programmazione e affari generali) 1. L Ufficio pianificazione, programmazione e affari generali ha competenza in materia di: supporto al Direttore dell'ufficio per l'amministrazione generale ai fini della pianificazione, definizione ed attuazione dei programmi e degli obiettivi attinenti alle attività di amministrazione generale, nonché ai fini dell'organizzazione interna e degli adempimenti connessi al controllo di gestione - supporto al Direttore dell'ufficio per l'amministrazione generale per le iniziative volte al miglioramento della qualità dei servizi - supporto al Direttore dell'ufficio per l'amministrazione generale per gli affari relativi alla gestione delle risorse umane e delle connesse questioni sindacali - supporto al Direttore dell'ufficio per l'amministrazione generale per gli affari relativi alle dotazioni logistiche e strumentali - raccordo e comunicazione interna degli uffici - attività di supporto ai fini della determinazione della pianificazione strategica dell'attività del Dipartimento della pubblica sicurezza in attuazione della direttiva annuale del Ministro dell'interno - programmazione gestionale operativa e individuazione degli indicatori relativi al raggiungimento degli obiettivi strategici e gestionali - studio e analisi delle attività del Dipartimento per l'individuazione degli obiettivi annuali degli uffici dirigenziali non generali - verifica periodica dello stato di realizzazione degli obiettivi strategici ed operativi assegnati ai dirigenti - studio e analisi delle metodologie per la rilevazione della qualità dei servizi e per la promozione del loro miglioramento - rete dei referenti per la pianificazione e la programmazione degli uffici e delle direzioni centrali - raccordo con l'ufficio controllo di gestione per la determinazione degli strumenti di misurazione degli obiettivi operativi - raccordo con l'ufficio centrale ispettivo e con il Servizio di controllo interno del Ministero dell'interno - consulenza nei settori rimessi alla competenza dell'ufficio - adempimenti connessi alle attività dell'ufficio di collegamento al Nucleo per il supporto tecnico alla valutazione ed al monitoraggio degli investimenti pubblici (NUVAL) - attività di supporto e consulenza all Autorità di gestione del Programma operativo nazionale Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno d Italia anche per il necessario raccordo con il NUVAL e con gli altri organi collegiali del PON - attività di supporto per commissioni o gruppi di missione di interesse del Dipartimento - affari generali - questioni di carattere economico-finanziario di competenza dell'ufficio per l'amministrazione generale. 2. All Ufficio è preposto un viceprefetto e sono assegnati tre viceprefetti aggiunti per l espletamento delle funzioni individuate ai sensi del decreto legislativo 19 maggio 2000, n.139, nonchè un primo dirigente ed un primo dirigente tecnico della Polizia di Stato per l espletamento delle funzioni individuate ai sensi del decreto legislativo 5 ottobre 2000, n Art.3 (Ufficio studi, ricerche e consulenza) 1. L Ufficio studi, ricerche e consulenza ha competenza in materia di: studi e ricerche, anche a carattere interdisciplinare, nelle materie di interesse per l Amministrazione della pubblica sicurezza - consulenza di carattere generale e assistenza giuridicoamministrativa agli uffici centrali e periferici dell Amministrazione della pubblica sicurezza e alle prefetture-uffici territoriali del Governo attività tecnico-giuridiche di particolare interesse per le funzioni di pubblica sicurezza, anche con riferimento ai profili ordinamentali interfunzionali ed interistituzionali - predisposizione, in collaborazione con gli uffici e le direzioni centrali competenti, di atti di natura regolamentare o di amministrazione generale attinenti all'ordinamento delle funzioni di pubblica sicurezza pareri sulle convenzioni con amministrazioni, enti e altri soggetti pubblici o privati, di interesse per l Amministrazione della pubblica sicurezza - analisi dell'impatto delle modifiche ordinamentali e organizzative connesse al processo di decentramento ed elaborazione dei provvedimenti organizzativi del Dipartimento della pubblica sicurezza - contenzioso richiedente particolare supporto di studio e ricerca costituzioni di parte civile nei procedimenti penali di particolare rilevanza, ferme restando le specifiche competenze degli altri uffici e direzioni centrali - conferenze di servizi su questioni tecnico-giuridiche complesse e di rilevanza intersettoriale - raccolta degli atti normativi, dei regolamenti e dei provvedimenti di organizzazione, nonché degli atti amministrativi di particolare interesse o rilevanza per il Dipartimento della pubblica sicurezza - rapporti con istituti di ricerca e con riviste specializzate - acquisto di testi e di pubblicazioni giuridiche per le esigenze degli uffici centrali e periferici. 2. All'Ufficio studi, ricerche e consulenza è preposto un viceprefetto e sono assegnati quattro viceprefetti aggiunti per l espletamento delle funzioni individuate ai sensi del decreto legislativo 19 maggio 2000, n.139, nonché un primo dirigente della Polizia di Stato per l espletamento delle funzioni individuate ai sensi del decreto legislativo 5 ottobre 2000, n Art.4 (Ufficio legislazione e affari parlamentari) 1. L Ufficio legislazione e affari parlamentari ha competenza in materia di: raccordo con l Ufficio affari legislativi e relazioni parlamentari del Ministero dell'interno per le questioni di natura legislativa e parlamentare di interesse dell Amministrazione della pubblica sicurezza -predisposizione di atti legislativi attinenti alle funzioni di pubblica sicurezza - attività inerente alla legislazione, con particolare riguardo a quella penale e di polizia e a quella amministrativa e finanziaria connessa - raccolta e verifica della legislazione internazionale, comunitaria e regionale ed elaborazione di proposte normative in materia - questioni di legittimità costituzionale - predisposizione degli atti per il sindacato ispettivo parlamentare - segreteria di sicurezza. 2. All Ufficio è preposto un viceprefetto e sono assegnati un viceprefetto e cinque viceprefetti aggiunti per l espletamento delle funzioni individuate ai sensi del decreto legislativo 19 maggio 2000, n.139, nonché due primi dirigenti della Polizia di Stato per l espletamento delle funzioni individuate ai sensi del decreto legislativo 5 ottobre 2000, n. 334.

4 Art.5 (Ufficio per gli affari della polizia amministrativa) 1. L'Ufficio per gli affari della polizia amministrativa ha competenza in materia di: programmazione e coordinamento delle iniziative inerenti agli affari della polizia amministrativa - studi, pareri e proposte di innovazione normativa e regolamentare ed emanazione di circolari e direttive con riguardo alla materia delle autorizzazioni di polizia - attività di consulenza, di indirizzo e di coordinamento in materia di polizia amministrativa - studio, programmazione, indirizzo e coordinamento con riguardo alle autorizzazioni di polizia in materia di giochi e scommesse, nonché ai settori della vigilanza privata e delle investigazioni, del recupero crediti e ad ogni altra attività inerente alla sicurezza sussidiaria - raccordo con le Autorità provinciali di pubblica sicurezza - gestione della Banca dati nazionale degli istituti di vigilanza privata - gestione del settore delle armi ed esplosivi anche in attuazione delle normative comunitarie - supporto all'attività della Commissione consultiva centrale per il controllo delle armi e degli esplosivi - catalogazione e classificazione delle armi comuni da sparo e gestione del Catalogo nazionale - autorizzazioni in materia di armi da guerra e tipo guerra - autorizzazioni in materia di esplosivi - gestione dell'ufficio dell'autorità nazionale per lo scambio delle informazioni sull'acquisizione, detenzione e trasferimento delle armi comuni da sparo - sostanze tossiche - gestione delle problematiche inerenti alla polizia sociale - gestione del contenzioso di settore e monitoraggio del relativo andamento anche al fine della formulazione di proposte dirette a conformare l azione amministrativa agli indirizzi giurisprudenziali consolidati - procedimenti in materia di risarcimento danni a seguito di operazioni di polizia - segreteria di sicurezza. 2. All Ufficio è preposto un viceprefetto e sono assegnati due viceprefetti e tre viceprefetti aggiunti per l espletamento delle funzioni individuate ai sensi del decreto legislativo 19 maggio 2000, n.139, nonché un primo dirigente della Polizia di Stato per l espletamento delle funzioni individuate ai sensi del decreto legislativo 5 ottobre 2000, n Art.6 (Ufficio per le relazioni sindacali) 1. L'Ufficio per le relazioni sindacali ha competenza in materia di: rapporti con le organizzazioni sindacali del personale della Polizia di Stato rapporti con i corrispondenti uffici delle altre Forze di polizia ad ordinamento civile e militare in materia contrattuale partecipazione alle procedure per la definizione delle intese contrattuali attività preparatorie della sottoscrizione dell accordo nazionale quadro contrattazione decentrata ed applicazione degli altri istituti previsti dall accordo nazionale quadro per gli uffici centrali del Dipartimento della pubblica sicurezza attività di studio e analisi in materia di relazioni sindacali anche con riferimento ai sistemi in vigore presso altri Paesi formulazione di pareri e risposte a quesiti, emanazione di circolari, contributi relativi al contenzioso in materia sindacale nonché alla predisposizione di testi normativi anche in materia ordinamentale. 2. All Ufficio è preposto un viceprefetto e sono assegnati due viceprefetti aggiunti per l espletamento delle funzioni individuate ai sensi del decreto legislativo 19 maggio 2000, n.139, nonché due primi dirigenti della Polizia di Stato per l espletamento delle funzioni individuate ai sensi del decreto legislativo 5 ottobre 2000, n Art.7 (Ufficio controllo di gestione) 1. L'Ufficio controllo di gestione ha competenza in materia di: adempimenti connessi al sistema di controllo di gestione secondo le vigenti disposizioni e in aderenza alle direttive del Servizio di controllo interno - analisi degli scostamenti tra obiettivi e risultati - rete dei referenti per il controllo di gestione degli uffici e delle direzioni centrali del Dipartimento della pubblica sicurezza- valutazione delle attività delle unità organizzative in termini di efficacia, efficienza ed economicità - predisposizione della relazione per il conto annuale - consulenza di settore. 2. All Ufficio è preposto un viceprefetto per l espletamento delle funzioni individuate ai sensi del decreto legislativo 19 maggio 2000, n.139. Art.8 (Ufficio valutazione) 1. L'Ufficio valutazione ha competenza in materia di: adempimenti connessi alla valutazione annuale dei funzionari della carriera prefettizia ai sensi dell'articolo 16 del decreto legislativo 19 maggio 2000, n.139 e alla valutazione dei dirigenti di II fascia dell'area I dell'amministrazione civile dell'interno assegnati al Dipartimento della pubblica sicurezza anche sulla scorta dei risultati del controllo di gestione - consulenza in materia valutativa. 2. All'Ufficio è preposto un viceprefetto per l espletamento delle funzioni individuate ai sensi del decreto legislativo 19 maggio 2000, n.139.

5 CAPO II UFFICIO PER IL COORDINAMENTO E LA PIANIFICAZIONE DELLE FORZE DI POLIZIA Art.9 (Articolazione dell'ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di polizia) 1. L'Ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di polizia, ufficio di staff a composizione mista del Dipartimento della pubblica sicurezza, organizzato per funzioni secondo un modello flessibile, allo scopo di consentire al Capo della polizia - direttore generale della pubblica sicurezza l'espletamento dell'attività propositiva per il coordinamento in materia di ordine e sicurezza pubblica, si articola in: a) Ufficio affari generali e giuridici; b) Ufficio per il supporto alla Commissione di cui all articolo 10 del decreto legge n.8 del 1991; c) Ufficio per la promozione e lo sviluppo della sicurezza partecipata; d) Servizio I - Coordinamento e pianificazioni delle Forze di polizia; e) Servizio II - Relazioni internazionali. Art.10 (Ufficio affari generali e giuridici) 1. L Ufficio affari generali e giuridici ha competenza in materia di: affari generali e supporto al Direttore dell'ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di polizia ai fini della pianificazione, definizione ed attuazione dei programmi e degli obiettivi, anche con riguardo ai profili internazionali, nonché ai fini dell'organizzazione interna e degli adempimenti connessi al controllo di gestione supporto al Direttore dell Ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di polizia ai fini della predisposizione di direttive generali in materia di coordinamento delle Forze di polizia e dell esame delle questioni giuridiche connesse all applicazione della normativa attinente alle tematiche del coordinamento - supporto al Direttore dell Ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di polizia ai fini del raccordo con i comandi generali dell Arma dei Carabinieri, del Corpo della Guardia di Finanza e con le corrispondenti strutture di vertice delle altre Forze di polizia - supporto al Direttore dell'ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di polizia ai fini delle iniziative volte al miglioramento della qualità dei servizi - supporto al Direttore dell Ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di polizia nel coordinamento delle attività degli uffici dipendenti - supporto al Direttore dell'ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di polizia per gli affari relativi alla gestione delle risorse umane dell'ufficio e delle connesse questioni sindacali - supporto al Direttore dell'ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di polizia per gli affari relativi alle dotazioni logistiche e strumentali - raccordo funzionale con la Scuola di perfezionamento per le Forze di polizia - consulenza tecnico-giuridica sulle materie di competenza dell'ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di polizia - esame e formulazione di pareri sulle iniziative legislative nelle materie di competenza e contributi di risposta per gli atti di sindacato ispettivo parlamentare - consulenza tecnico-giuridica sulle questioni relative alle relazioni internazionali di interesse per l'ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di polizia - supporto al Direttore dell'ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di polizia ai fini dell'esercizio dei poteri di gestione e di spesa ad esso attribuiti - programmazione finanziaria e gestione dei capitoli di spesa assegnati - amministrazione del personale e gestione delle dotazioni informatiche, logistiche e strumentali di supporto alle attività dell Ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di polizia - segreteria di sicurezza. 2. All Ufficio è preposto un viceprefetto e sono assegnati un viceprefetto e due viceprefetti aggiunti per l'espletamento delle funzioni individuate ai sensi del decreto legislativo 19 maggio 2000, n.139. E', altresì, assegnato un dirigente di II fascia dell'area I dell'amministrazione civile dell'interno per l'espletamento delle funzioni previste dal rispettivo decreto di individuazione dei posti di funzione. Art.11 (Ufficio per il supporto alla Commissione di cui all articolo 10 del decreto legge n.8 del 1991) 1. L Ufficio per il supporto alla Commissione di cui all articolo 10 del decreto legge n.8 del 1991 ha competenza in materia di: supporto generale, anche per le esigenze della Segreteria, all esercizio delle funzioni della Commissione centrale di cui all articolo 10 del decreto legge n.8 del 1991, convertito, con modificazioni, dalla legge n.82 del studio, documentazione e contenzioso attinente alle questioni sottoposte alla medesima Commissione centrale e attuazione delle relative delibere. 2. All Ufficio è preposto un viceprefetto ed è assegnato un viceprefetto aggiunto per l'espletamento delle funzioni individuate ai sensi del decreto legislativo 19 maggio 2000, n.139. Art.12 (Ufficio per la promozione e lo sviluppo della sicurezza partecipata)

6 1. L Ufficio per la promozione e lo sviluppo della sicurezza partecipata ha competenza in materia di: supporto al Direttore dell'ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di polizia per le progettualità economico finanziarie interforze, inclusi i progetti finanziati dalla Commissione europea o da altri organismi internazionali, per la promozione e lo sviluppo della legalità e della sicurezza partecipata - valutazione ed elaborazione di protocolli, convenzioni e patti di legalità di interesse per l Autorità nazionale e le Autorità provinciali di pubblica sicurezza in materia di sicurezza partecipata, diffusione della legalità e prossimità alle attività di impresa progetti finalizzati. 2. All Ufficio è preposto un viceprefetto ed è assegnato un viceprefetto aggiunto per l'espletamento delle funzioni individuate ai sensi del decreto legislativo 19 maggio 2000, n.139. Art.13 (Servizio I - Coordinamento e pianificazioni delle Forze di polizia) 1. Il Servizio I - Coordinamento e pianificazioni delle Forze di polizia, si articola in due divisioni: a) Divisione 1^: elaborazione della pianificazione generale relativa ai servizi di ordine e sicurezza pubblica ed alla dislocazione dei presidi delle Forze di polizia - elaborazione dei rapporti inerenti la consistenza numerica e la localizzazione dei presidi delle Forze di polizia sul territorio - analisi e coordinamento delle pianificazioni operative predisposte da ciascuna Forza di polizia e delle proposte formulate dai Prefetti in ordine alla dislocazione dei presidi territoriali e dei relativi servizi tecnici - individuazione e aggiornamento degli specifici indicatori dei fattori rilevanti ai fini dell adeguamento dell articolazione territoriale delle Forze di polizia - individuazione e aggiornamento dei criteri per l elaborazione dei piani per il controllo coordinato del territorio; b) Divisione 2^: questioni generali attinenti alle dotazioni di personale e mezzi delle Forze di polizia ed elaborazione di soluzioni e proposte - esame, pareri e proposte sui programmi di potenziamento degli organici delle Forze di polizia e sui piani di potenziamento attinenti alla logistica - pianificazione generale e coordinamento dei servizi amministrativi e logistici suscettibili di uso comune da parte delle Forze di polizia supporto al direttore del Servizio nelle funzioni di coordinamento e raccordo delle attività di comitati e gruppi di lavoro o di progetto interforze per le questioni inerenti lo sviluppo tecnico e logistico delle Forze di polizia - elaborazione di pareri ed indicazioni su eventuali varianti da apportare ai piani di impiego delle risorse finanziarie stanziate per le esigenze delle Forze di polizia - gestione di problematiche inerenti questioni di interesse comune alle Forze di polizia. 1. Al Servizio è preposto, a rotazione, un dirigente superiore della Polizia di Stato o un generale di brigata dell Arma dei Carabinieri. Alle due divisioni sono preposti, rispettivamente, un primo dirigente della Polizia di Stato e un ufficiale di grado corrispondente dell Arma dei Carabinieri. Alla 1^ Divisione è preposto un primo dirigente della Polizia di Stato o ufficiale di grado corrispondente dell Arma dei Carabinieri appartenente a Forza di polizia diversa da quella del direttore del Servizio; alla 2^ Divisione è preposto un primo dirigente della Polizia di Stato o ufficiale di grado corrispondente dell Arma dei Carabinieri appartenente alla stessa Forza di polizia del direttore del Servizio. Art.14 (Servizio II - Relazioni internazionali) 1. Il Servizio II - Relazioni internazionali, si articola in tre divisioni le quali, avuto riguardo alle specifiche competenze del Ministero dell'interno in materia di ordine e sicurezza e avuto riguardo alle competenze demandate dalla normativa vigente al Corpo della Guardia di Finanza e fermo restando l'obbligo di informazione all'ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di polizia, svolgono i seguenti compiti: a) Divisione 1^: relazioni bilaterali - attuazione delle direttive per il mantenimento e lo sviluppo delle relazioni internazionali in tema di cooperazione di polizia - studio ed analisi sullo stato e sull evoluzione dei rapporti di cooperazione internazionale - raccolta degli accordi conclusi dall Italia nel settore della cooperazione di polizia e verifica della loro attualità e della loro esecutività - partecipazione ai lavori per la negoziazione di accordi internazionali bilaterali - raccolta ed analisi della documentazione riguardante lo sviluppo delle iniziative internazionali e relativa diffusione agli Uffici interessati - collaborazione con i Ministeri degli affari esteri e della giustizia per l attivazione e la gestione di ogni iniziativa utile per la cooperazione internazionale di polizia - organizzazione di conferenze, convegni e seminari internazionali - organizzazione di visite di studio e di missioni di cooperazione effettuate da delegazioni delle Forze di polizia italiane presso altri Paesi e da delegazioni delle Forze di polizia straniere in Italia - organizzazione di visite di personalità estere in Italia e predisposizione ed attivazione delle riunioni bi-multilaterali d interesse per le Forze di polizia. b) Divisione 2^: relazioni con l Unione Europea - attuazione delle direttive per il mantenimento e lo sviluppo delle relazioni internazionali nel quadro dell Unione Europea, nonché elaborazione di iniziative da promuovere nello stesso contesto - raccolta della documentazione riguardante lo sviluppo di tutte le iniziative dell Unione Europea ai fini della partecipazione ai relativi progetti finali e sua diffusione agli uffici interessati - monitoraggio dell evoluzione politico-amministrativa dell Unione Europea e dei suoi rapporti con Paesi terzi e diffusione dei relativi dati agli uffici interessati - partecipazione ai lavori in ambito Unione Europea - sviluppo, d intesa con l Ufficio affari generali e giuridici, delle iniziative necessarie per

7 accedere ai programmi di finanziamento dell Unione Europea - organizzazione di stages di studio presso organismi comunitari. c) Divisione 3^: relazioni multilaterali - attuazione delle direttive per il mantenimento e lo sviluppo delle relazioni internazionali in ambito multilaterale, con particolare riferimento al Consiglio d Europa, alle Nazioni Unite ed al G8 - partecipazione ai lavori per la negoziazione di convenzioni e trattati multilaterali - raccolta della documentazione riguardante lo sviluppo di tutte le iniziative multilaterali e sua diffusione agli Uffici interessati. 1. Al Servizio è preposto, a rotazione, un dirigente superiore della Polizia di Stato o un generale di brigata dell Arma dei Carabinieri, per quattro turni consecutivi, e un generale di brigata della Guardia di Finanza, per il successivo quinto turno. Alle tre divisioni sono, rispettivamente, preposti, a rotazione, un primo dirigente della Polizia di Stato e un ufficiale di grado corrispondente dell'arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza. Art.15 (Dotazioni di personale) 1. I contingenti di personale da assegnare all'ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di polizia sono determinati con i decreti previsti dall'articolo 6, secondo comma, della legge 1 aprile 1981, n.121, da adottarsi secondo le modalità ivi stabilite. CAPO III DIREZIONE CENTRALE DELLA POLIZIA CRIMINALE Art.16 (Articolazione della Direzione centrale della polizia criminale) 1. La Direzione centrale della polizia criminale, ufficio a composizione mista, per le esigenze connesse alle attività di analisi, a livello strategico, dei fenomeni criminali, di scambio informativo ed operativo in materia di cooperazione internazionale di polizia, di attuazione del sistema di protezione nei confronti dei collaboratori e dei testimoni di giustizia, nonché di classificazione, analisi e valutazione delle informazioni e dei dati di cui all'articolo 6, primo comma, lettera a), della legge 1 aprile 1981, n. 121, si articola in: a) Ufficio affari generali; b) Ufficio tecnico-giuridico e contenzioso; c) Servizio analisi criminale; d) Servizio per la cooperazione internazionale di polizia; e) Servizio centrale di protezione; f) Servizio per il Sistema informativo interforze. Art.17 (Ufficio affari generali) 1. L'Ufficio affari generali ha competenza in materia di: affari generali e supporto al Direttore centrale per gli affari relativi all'esercizio delle funzioni al medesimo demandate in qualità di Vice direttore generale della pubblica sicurezza, anche al fine di assicurare i collegamenti tra la Direzione investigativa antimafia e gli altri uffici, reparti e strutture delle Forze di polizia, ivi compresi i servizi di cui all'articolo 12 del decreto-legge 13 maggio 1991, n.152, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 1991, n. 203, nonché il raccordo con le attività della Direzione centrale per i servizi antidroga - supporto al Direttore centrale ai fini della pianificazione, definizione ed attuazione dei programmi e degli obiettivi, nonché ai fini dell'organizzazione interna e per gli adempimenti connessi al controllo di gestione - supporto al Direttore centrale per le iniziative volte al miglioramento della qualità dei servizi - supporto al Direttore centrale per gli affari relativi alla gestione delle risorse umane della Direzione centrale ed alle connesse questioni sindacali - supporto al Direttore centrale per gli affari relativi alle dotazioni logistiche e strumentali della Direzione centrale - supporto al Direttore centrale nel coordinamento delle attività degli uffici della Direzione centrale - collaborazione interistituzionale e con enti o associazioni o altri soggetti impegnati nella promozione della sicurezza - raccordo delle procedure informatiche per le esigenze degli uffici della Direzione centrale della polizia criminale e relativo supporto tecnico attività connesse al security auditing per le specifiche esigenze del Centro elaborazione dati interforze e ai relativi compiti di security manager - supporto al Direttore centrale ai fini dell'esercizio dei poteri di gestione e di spesa ad esso attribuiti - programmazione finanziaria e gestione dei capitoli di spesa assegnati - gestione dell'archivio generale della Direzione centrale - segreteria di sicurezza. 2. All Ufficio è preposto un viceprefetto ed è assegnato un viceprefetto aggiunto per l'espletamento delle funzioni individuate ai sensi del decreto legislativo 19 maggio 2000, n.139. E', inoltre, assegnato un primo dirigente della Polizia di Stato o un ufficiale di grado corrispondente dell'arma dei Carabinieri. Per le funzioni di supporto al Direttore centrale ai fini dell'esercizio dei poteri di gestione e di spesa, nonché di programmazione finanziaria e di gestione dei capitoli di spesa assegnati, l'ufficio affari generali si avvale del dirigente di II fascia dell'area I dell'amministrazione civile dell'interno

8 assegnato alla Direzione investigativa antimafia. Per i compiti di security manager connessi alle esigenze del Centro elaborazione dati interforze, il medesimo Ufficio si avvale di un dirigente superiore tecnico della Polizia di Stato per l espletamento delle funzioni individuate ai sensi del decreto legislativo 5 ottobre 2000, n. 334 o di un ufficiale di grado corrispondente dell'arma dei Carabinieri. Art.18 (Ufficio tecnico-giuridico e contenzioso) 1. L'Ufficio tecnico giuridico e contenzioso ha competenza in materia di: consulenza tecnico-giuridica per le attività istituzionali della Direzione centrale, anche per i profili interfunzionali ed interistituzionali - consulenza tecnico-giuridica di settore sulle questioni attinenti alla prevenzione generale, alle discipline penalistiche ed extrapenali, comprese le problematiche in materia di protezione dei testimoni e dei collaboratori di giustizia, nonchè all'applicazione delle normative in materia di protezione dei dati personali di interesse per la Direzione centrale - esame e pareri in merito alle iniziative legislative nelle materie di competenza della Direzione centrale - gestione del contenzioso in materia di misure di prevenzione e di quello relativo al patrimonio informativo del Centro elaborazione dati interforze e del Sistema Informativo Schengen - contributi di risposta per gli atti di sindacato ispettivo parlamentare - raccolta della documentazione normativa. 2. All Ufficio è preposto un viceprefetto e sono assegnati quattro viceprefetti aggiunti per l'espletamento delle funzioni individuate ai sensi del decreto legislativo 19 maggio 2000, n.139. Art.19 (Servizio analisi criminale) 1. Il Servizio analisi criminale, in raccordo con il Servizio per il Sistema informativo interforze, cura l'analisi, a livello strategico, sulle dinamiche dei fenomeni criminali, sulla valutazione della minaccia e sulla relativa azione di contrasto, la diffusione dei relativi dati statistici, l'elaborazione di progetti integrati interforze e la costituzione di gruppi di lavoro interforze monotematici. Ai predetti fini il Servizio si correla con le competenti strutture del Dipartimento della pubblica sicurezza, dei Comandi generali dell'arma dei Carabinieri e del Corpo delle Guardia di Finanza, del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e con le competenti strutture centrali del Corpo forestale dello Stato e partecipa, nelle materie di interesse, alle attività di studio e ricerca condotte da enti esterni avvalendosi, ove occorra, di specifici raccordi con strutture pubbliche, università, centri di ricerca ed organismi di studio, anche europei ed internazionali. 2. Il Servizio si articola in tre divisioni: a) Divisione 1^: affari generali - analisi di livello strategico dei fenomeni criminali e della correlata azione di contrasto sul territorio nazionale e nei singoli contesti territoriali - approfondimento di livello strategico di fenomeni criminali specifici, con particolare riferimento ai contesti di criminalità organizzata nazionale ed internazionale - partecipazione ad iniziative internazionali in materia di analisi criminale - studi e ricerche sulle tecniche di analisi. b) Divisione 2^: progetti integrati interforze - aggiornamento dei relativi archivi elettronici - sviluppo di specifiche iniziative di approfondimento a carattere interforze, anche su base informatica. c) Divisione 3^: raccolta ed elaborazione dei dati in raccordo con il Servizio per il Sistema informativo interforze - analisi e diffusione dei dati statistici in materia di polizia criminale rapporti, nell ambito del Sistema statistico nazionale (SISTAN), con l Ufficio centrale di statistica del Ministero dell Interno e con l ISTAT per la diffusione dei dati sulla delittuosità rapporti con enti locali, università e istituti di ricerca in relazione ai dati sulla delittuosità. 3. Al Servizio è preposto, a rotazione, un dirigente superiore della Polizia di Stato o un generale di brigata dell'arma dei Carabinieri; alle Divisioni 1^ e 3^ sono preposti rispettivamente, a rotazione, un primo dirigente della Polizia di Stato e un ufficiale di grado corrispondente dell'arma dei Carabinieri; alla Divisione 2^ è preposto, a rotazione, un primo dirigente della Polizia di Stato o un ufficiale di grado corrispondente dell'arma dei Carabinieri o del Corpo della Guardia di Finanza. Art.20 (Servizio per la cooperazione internazionale di polizia) 1. Il Servizio per la cooperazione internazionale di polizia indirizza, cura ed agevola lo scambio informativo ed operativo in materia di cooperazione internazionale di polizia, operando in costante raccordo con le componenti organiche del Dipartimento della pubblica sicurezza e dei Comandi generali dell'arma dei carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza caratterizzate da una proiezione internazionale. Fornisce, altresì, consulenza sulla redazione degli accordi internazionali, formulando le relative proposte all'ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle forze di polizia per la conseguente negoziazione. 2. Ai fini di quanto previsto dal comma 1, le articolazioni degli uffici e delle direzioni centrali del Dipartimento della pubblica sicurezza, la Direzione investigativa antimafia, i Reparti dei Comandi generali dell'arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza, nonché gli uffici periferici delle Forze di polizia, secondo le rispettive procedure, fanno riferimento al Servizio per la cooperazione internazionale di polizia per ogni esigenza di carattere tecnico-operativo e si coordinano con esso per ogni correlata necessità attinente alla cooperazione internazionale di polizia. Il medesimo Servizio, a sua volta, provvede a comunicare agli stessi ogni evidenza di specifico utilizzo o competenza scaturente dai fori di cooperazione.

9 3. Il Servizio si articola in cinque divisioni: a) Divisione 1^: affari generali - gestione tecnico-operativa e coordinamento degli ufficiali di collegamento - applicazione tecnico-operativa degli accordi bilaterali e multilaterali in tema di cooperazione di polizia - qualificazione ed aggiornamento professionale del personale del Servizio - gestione e specifica formazione di intepreti e traduttori - raccolta dei dati e delle informazioni relativi alle attività dell'o.i.p.c. Interpol, di EUROPOL e di SCHENGEN, occorrenti per un puntuale coordinamento da parte del direttore del Servizio. b) Divisione 2^ Interpol: attuazione della cooperazione tecnico-operativa di polizia, delle procedure estradizionali e di assistenza giudiziaria, anche per la cattura di latitanti, in materia di reati contro la persona, compresi i sequestri di persona, criminalità organizzata, terrorismo, pirateria aerea, traffico di armi, immigrazione clandestina, rintraccio di minori e persone scomparse, notifiche e reperibilità. c) Divisione 3^ Interpol: attuazione della cooperazione tecnico-operativa di polizia, delle procedure estradizionali e di assistenza giudiziaria, anche per la cattura di latitanti, in materia di reati contro il patrimonio, sequestri di persona a scopo estorsivo, stupefacenti, reati contro la pubblica amministrazione, reati contro la fede pubblica, traffico di opere d'arte, reati commessi mediante le carte di credito e i sistemi di pagamento elettronici, riciclaggio, tutela della proprietà intellettuale, inserimento in banca dati di passaporti rubati e/o smarriti all'estero, criminalità finanziaria, reati societari e fallimentari, contrabbando, furto e traffico internazionale di veicoli di illecita provenienza, reati contro l'ambiente e la sanità, reati informatici - Ufficio centrale nazionale per il falso monetario. d) Divisione 4^ Unità nazionale EUROPOL: svolgimento delle funzioni elencate nell'articolo 4 della Convenzione Europol basata sull'articolo K3 del Trattato sull'unione Europea ed adottata con atto del Consiglio del 26 luglio 1995, in materia di terrorismo, traffico illecito di stupefacenti, di materie nucleari e radioattive, immigrazione clandestina, tratta degli esseri umani, pornografia infantile, traffico di veicoli rubati, riciclaggio di denaro e reati ad esso connessi, contraffazione dell'euro, reati contro la vita, l'integrità fisica, la libertà delle persone e i beni, reati contro il patrimonio, i beni pubblici, frode, commercio illegale e reati contro l'ambiente. e) Divisione 5^ S.I.R.E.N.E.: collegamento con i S.I.R.E.N.E. dei Paesi aderenti alla cooperazione Schengen - analisi delle informazioni ordinate sul piano informatico dal N.SIS - integrazione delle informazioni, ricevute e da trasmettere, con altre, supplementari, acquisite dagli uffici del Dipartimento della pubblica sicurezza, dai Comandi generali e dagli uffici e dei comandi periferici della Polizia di Stato, dell'arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza, nonché dagli uffici delle pubbliche amministrazioni di volta in volta interessate - verifica dell'attuazione dei principi stabiliti dal manuale Sirene e delle procedure relative al corretto funzionamento della Sezione nazionale del sistema Schengen. 4. Al Servizio è preposto, a rotazione, un dirigente superiore della Polizia di Stato o un generale di brigata dell'arma dei Carabinieri o del Corpo della Guardia di Finanza; alle divisioni sono preposti rispettivamente, a rotazione, due primi dirigenti della Polizia di Stato, due ufficiali di grado corrispondente dell'arma dei Carabinieri ed un ufficiale di grado corrispondente del Corpo della Guardia di Finanza; Art.21 (Servizio centrale di protezione) 1. Il Servizio centrale di protezione cura l'attuazione e la specificazione delle modalità esecutive del programma speciale di protezione e del piano provvisorio di protezione deliberati dalla Commissione centrale, di cui all'articolo 10 del decreto-legge 15 gennaio 1991, n. 8, convertito dalla legge 15 marzo 1991, n. 82, di seguito, rispettivamente, denominati Commissione centrale e legge n. 82 del Per le predette finalità il Servizio mantiene i rapporti con l Autorità giudiziaria, con le Autorità di pubblica sicurezza, nazionali ed estere, nonché con i competenti organi dell'amministrazione penitenziaria e con tutte le altre Amministrazioni, centrali o periferiche, eventualmente interessate. 2. Il Servizio si articola in: a) due Uffici di diretta collaborazione del direttore del Servizio; b) due Divisioni; c) Centri operativi di protezione istituiti nelle sedi di cui all allegata tabella A, che costituisce parte integrante del presente decreto. 3. Al Servizio è preposto, a rotazione, un dirigente superiore della Polizia di Stato o un generale di brigata dell'arma dei Carabinieri. 4. Al Servizio è assegnato, secondo criteri di competenza tecnico-professionale, personale appartenente ai ruoli della Polizia di Stato, dell'arma dei Carabinieri, del Corpo della Guardia di Finanza e dell'amministrazione civile dell'interno, nei contingenti da determinare con successivi provvedimenti. Può essere altresì assegnato personale di altre Amministrazioni pubbliche, nei contingenti determinati con successivi provvedimenti, per assicurare il necessario raccordo con le Amministrazioni stesse nonché per l'espletamento di compiti che richiedono particolari conoscenze tecniche ed amministrative. Ove sussistano specifiche, eccezionali esigenze, il Servizio può avvalersi anche dell'apporto di qualificati funzionari designati da altri Enti pubblici o privati, nel rispetto dei limiti previsti dalle disposizioni vigenti.

10 Art.22 (Uffici di diretta collaborazione del Direttore del Servizio centrale di protezione) 1. Gli Uffici di diretta collaborazione di cui si avvale il direttore del Servizio centrale di protezione al fine di esercitare le funzioni di direzione unitaria delle Divisioni e dei Centri operativi di protezione in cui si articola il medesimo Servizio, ferma restando la separazione tra le strutture aventi competenza sui collaboratori di giustizia e quelle aventi competenza sui testimoni di giustizia, svolgono i compiti sotto indicati: a) Ufficio 1 : trattazione degli affari generali e del personale, nonché gestione della segreteria di sicurezza del Servizio - programmazione, d'intesa con gli Uffici competenti, della formazione specialistica e dell aggiornamento professionale del personale - sovrintendenza all'impiego delle dotazioni tecnico-logistiche e dei mezzi assegnati al Servizio - svolgimento dei compiti organizzativi e procedurali demandati al Servizio in materia di cambiamento delle generalità, ai sensi del decreto legislativo 29 marzo 1993, n. 119, e di documenti di copertura, previsti dai commi 10 e 11 dell'articolo 13 della legge n. 82 del sovrintendenza, per gli aspetti organizzativi e procedurali, alle problematiche di carattere medico delle persone tutelate, avendo riguardo anche ai profili psicologici e sociologici connessi al reinserimento sociale e alle attività di tutela della riservatezza - attuazione degli interventi necessari per la tutela psicologica dei minori sottoposti allo speciale programma di protezione o al piano provvisorio di protezione, anche attraverso la promozione di attività di sostegno alle famiglie che agevolino le relazioni, sia all'interno che all'esterno del nucleo familiare - cura dei rapporti con le altre Amministrazioni, centrali e periferiche, dello Stato e con Enti pubblici e privati, relativamente a questioni di carattere generale, che non rientrino nelle specifiche competenze delle divisioni del Servizio - cura dei rapporti con Autorità estere di settore al fine di favorire la cooperazione internazionale di polizia per la protezione e l'assistenza dei collaboratori di giustizia e dei testimoni di giustizia - coordinamento degli aspetti relativi agli impegni processuali dei collaboratori e dei testimoni di giustizia ammessi al piano provvisorio e allo speciale programma di protezione, provvedendo ai necessari raccordi con le Autorità richiedenti e le Forze di polizia territoriali cui è attribuita la competenza dei relativi servizi di accompagnamento e scorta - organizzazione delle audizioni a distanza di cui agli articoli 147-bis e 147-ter delle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale - questioni di carattere tecnico-giuridico di settore e predisposizione della relazione al Parlamento prevista dall'articolo 16 della legge n.82 del b) Ufficio 2 : programmazione concernente le misure di assistenza economica alle persone ammesse al programma speciale e al piano provvisorio di protezione - cura delle procedure per l erogazione degli assegni di mantenimento e per il pagamento delle spese per i trasferimenti, di quelle sanitarie e delle altre spese per esigenze straordinarie di collaboratori e testimoni - svolgimento dei compiti amministrativo-contabili derivanti dalla stipula e dalla gestione di contratti di locazione - attuazione delle procedure amministrativo-contabili necessarie per il pagamento delle spese di assistenza legale - pagamento degli onorari degli amministratori incaricati del trasferimento al patrimonio dello Stato degli immobili di proprietà dei testimoni di giustizia e di quelli dei professionisti incaricati di curare gli interessi patrimoniali dei testimoni di giustizia - spese per gli impegni processuali dei collaboratori e testimoni di giustizia - cura degli adempimenti amministrativo-contabili connessi all utilizzazione, da parte delle Autorità provinciali di pubblica sicurezza, degli specifici stanziamenti previsti dall articolo 17 della legge n. 82 del 1991, secondo le modalità stabilite dall articolo 13, comma 1, della medesima legge - pagamenti connessi all espletamento dei compiti previsti dalla legge n. 82 del predisposizione della relazione al Ministro dell Interno di cui all articolo 17, comma 4, della legge n. 82 del All'Ufficio 1 è preposto un primo dirigente della Polizia di Stato o un ufficiale di grado corrispondente dell'arma dei Carabinieri o del Corpo della Guardia di Finanza. All'Ufficio 2 è preposto un dirigente di II fascia dell'area 1 dell Amministrazione civile dell interno. Art.23 (Divisioni del Servizio centrale di protezione) l. Le due divisioni in cui si articola il Servizio centrale di protezione sono dotate di personale e di strutture differenti ed autonome e svolgono i compiti sotto indicati: a) Divisione 1^: realizzazione, in forma coordinata, di tutti gli interventi necessari a garantire l attuazione del programma speciale di protezione e del piano provvisorio di protezione definiti per i collaboratori di giustizia e per le altre persone indicate nei predetti provvedimenti - conseguente mantenimento dei rapporti con la Commissione centrale, con l Autorità giudiziaria, con l Amministrazione penitenziaria, con le Autorità di pubblica sicurezza, con Enti e Organismi, anche non governativi, competenti nei settori di interesse e, ove necessario, con Autorità estere. b) Divisione 2^: realizzazione, in forma coordinata, di tutti gli interventi necessari a garantire l attuazione del programma speciale di protezione e del piano provvisorio di protezione definiti per i testimoni di giustizia e per le altre persone indicate nei predetti provvedimenti, con particolare riguardo alle modalità di realizzazione delle misure di protezione e di assistenza previste dall'articolo 16-ter della legge n. 82 del conseguente mantenimento dei rapporti con la Commissione centrale, con l Autorità giudiziaria, con le Autorità di pubblica sicurezza, con Enti e Organismi, anche non governativi, competenti nei settori di interesse e, ove necessario, con Autorità estere. 2. Alle divisioni sono preposti primi dirigenti della Polizia di Stato o ufficiali di grado corrispondente dell'arma dei Carabinieri o del Corpo della Guardia di Finanza.

11 Art.24 ( Centri operativi di protezione) 1. I Centri operativi di protezione, nella cui organizzazione sono previste sezioni competenti, rispettivamente, per i collaboratori di giustizia e per i testimoni di giustizia, svolgono i seguenti compiti: diretta attuazione delle misure di assistenza economica contemplate nel programma speciale di protezione e nel piano provvisorio di protezione - mantenimento, in ambito locale, dei rapporti con i competenti organi periferici delle Amministrazioni dello Stato e di Enti pubblici, nonché con persone fisiche o giuridiche di diritto privato ogni qual volta tali rapporti siano necessari ad assicurare idonea assistenza, anche di tipo socio-sanitario o legale, ai beneficiari del programma medesimo; l'assistenza sanitaria viene assicurata, ove possibile, dal personale medico della Polizia di Stato territorialmente competente - supporto tecnico-logistico al Servizio per l'attuazione delle misure atte al reinserimento economico-sociale delle persone ammesse al programma speciale di protezione e al piano provvisorio di protezione, secondo le statuizioni ivi contenute - predisposizione degli elementi di valutazione tecnica necessari all'esecuzione delle misure di sicurezza e di tutela in favore delle persone ammesse al programma speciale di protezione ed al piano provvisorio di protezione, secondo le direttive che i competenti Prefetti impartiscono - predisposizione degli elementi di valutazione tecnica, in base alle informazioni possedute, da fornire, a richiesta dei Prefetti territorialmente competenti, per l'attuazione delle speciali misure di protezione indicate nei decreti di cui all'articolo 17-bis, comma 1, della legge n. 82 del 1991, qualora l'applicazione di dette misure non venga deliberata nell'ambito di uno speciale programma di protezione. 2. Ai Centri sono preposti funzionari della Polizia di Stato con qualifica non superiore a vice questore aggiunto o ufficiali dell'arma dei Carabinieri con grado non superiore a tenente colonnello. Art.25 (Servizio per il Sistema informativo interforze) 1. Il Servizio per il Sistema Informativo Interforze, al fine di consentire la migliore interoperabilità, anche mediante la standardizzazione delle metodologie di comunicazione tra i sistemi informatici delle Forze di polizia, si articola in: a) Divisione 1^: affari generali - stesura delle specifiche tecniche dei capitolati per l adeguamento tecnologico del Centro elaborazione dati interforze (C.E.D.) studio, progettazione, realizzazione e manutenzione di sistemi informatici di cooperazione previsti da accordi con altre amministrazioni o enti - sperimentazione orientata all innovazione tecnologica - studio, progettazione, realizzazione e manutenzione di sistemi applicativi per l accesso al patrimonio informativo del C.E.D., per il supporto delle attività delle Forze di polizia di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, nonché di prevenzione e repressione dei reati - studio, progettazione, realizzazione e manutenzione dei processi di integrazione dei sistemi applicativi con i sistemi informatici utilizzati da ciascuna Forza di polizia per il trattamento dei dati attinenti l'ordine e la sicurezza pubblica, la prevenzione e la repressione dei reati studio, progettazione, realizzazione e manutenzione dei sistemi applicativi per la verifica e l analisi dei dati per il supporto alle decisioni attinenti alle attività delle Forze di polizia ("decision support system"), in raccordo con il Servizio analisi criminale studio, progettazione, realizzazione e manutenzione di modelli multidimensionali dei dati per la costituzione di appositi sottoinsiemi (Data Mart) in relazione a specifici settori di attività delle Forze di polizia - studio, progettazione, realizzazione e manutenzione di sistemi informativi per la georeferenziazione e la rappresentazione cartografica della densità dei fenomeni delittuosi - studio, progettazione e realizzazione dei sistemi di sicurezza informatica del Sistema informativo interforze - ricerca, attivazione e gestione degli ambienti e degli strumenti di supporto allo sviluppo del software applicativo studio, progettazione, realizzazione e manutenzione dei processi di integrazione con i sistemi informativi previsti da accordi internazionali - progetti finalizzati nel settore informatico studio, progettazione, realizzazione e manutenzione delle applicazioni web internet per la consultazione pubblica di banche dati - studio, progettazione, realizzazione e manutenzione del sistema informativo relativo agli elenchi telefonici, ai sensi dell'articolo 55, comma 7, del decreto legislativo 1 agosto 2003, n rapporti con il Garante per la protezione dei dati personali. b) Divisione 2^: gestione operativa delle apparecchiature informatiche e telematiche, dei software di base, di ambiente e applicativi per le funzioni previste dagli articoli 8 e 9 della legge 1 aprile 1981, n gestione dei processi di integrazione dei sistemi applicativi con i sistemi informatici utilizzati da ciascuna Forza di polizia o previsti da accordi internazionali - ricerca, studio e gestione operativa delle problematiche di sicurezza informatica, fisica e logica del C.E.D. e delle reti telematiche che accedono al Sistema informativo interforze - monitoraggio e studio delle capacità e delle prestazioni dei sistemi di elaborazione, memorizzazione e comunicazione (capacity planning) - gestione delle procedure informatiche per esigenze di polizia giudiziaria, di statistica e di supporto alle decisioni attinenti alle attività delle Forze di polizia - gestione della Banca dati di analisi (Datawarehouse) - gestione ed aggiornamento delle tabelle di codifica utilizzate per le esigenze del C.E.D. - assistenza agli operatori periferici delle Forze di polizia e degli uffici interforze che utilizzano le funzionalità del Sistema informativo interforze - predisposizione di metodologie e di regole per gli utenti al fine di uniformare e migliorare i processi di alimentazione dei dati - gestione del sistema informativo relativo agli elenchi telefonici, ai sensi dell'articolo 55, comma 7, del decreto legislativo 1 agosto 2003, n elaborazione dei dati per le indagini di polizia giudiziaria su richiesta degli uffici o reparti delle Forze di polizia o dell'autorità giudiziaria - rapporti con il Garante per la protezione dei dati personali. c) Divisione 3^ : monitoraggio dei dati inseriti nella Banca dati del C.E.D. per esigenze di rilevazioni statistiche sulla delittuosità, in raccordo con il Servizio analisi criminale - elaborazione dei rapporti inerenti la consistenza numerica delle Forze di polizia, nonché la localizzazione dei relativi presidi sul territorio - pianificazione e organizzazione dei corsi per il personale destinato ad operare su procedure informatiche per l accesso alle informazioni delle banche dati secondo criteri e

12 modalità organizzative concordate tra le Forze di polizia - programmazione dei corsi di addestramento e aggiornamento per il personale impiegato presso le strutture informatiche della Direzione centrale della polizia criminale destinato alla gestione delle apparecchiature, nonché alla progettazione, analisi e manutenzione delle procedure informatiche unità di supporto per le relative attività di segreteria posta in posizione di staff del Direttore centrale quale presidente della Commissione tecnica prevista dall articolo 8 della legge 1 aprile 1981, n Nell'ambito del Servizio è, inoltre, collocata la divisione N.SIS per lo svolgimento dei compiti previsti dal proprio decreto adottato di concerto con il Ministro del tesoro in data 22 marzo Al Servizio è preposto, a rotazione, un dirigente superiore della Polizia di Stato, un generale di brigata dell Arma dei Carabinieri o un generale di brigata del Corpo della Guardia di Finanza; alle divisioni 1^, 2^ e 3^ sono preposti, a rotazione, un primo dirigente tecnico della Polizia di Stato e un ufficiale di grado corrispondente dell Arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza; alla divisione N.SIS è preposto, a rotazione, un primo dirigente tecnico della Polizia di Stato o un ufficiale di grado corrispondente dell'arma dei Carabinieri o del Corpo della Guardia di Finanza. Art.26 (Comitato consultivo per l'attuazione della Convenzione di applicazione degli accordi di Schengen) 1. Il Comitato consultivo per l'attuazione della Convenzione di applicazione degli accordi di Schengen di cui all'articolo 3 del proprio decreto, adottato di concerto con il Ministro del tesoro in data 22 marzo 1994, trasferito nell ambito della Direzione centrale della polizia criminale, è composto da un ufficiale superiore dell'arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza, da un rappresentante del SISMI e del SISDE, nonché da un rappresentante, rispettivamente, della Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato, della Direzione centrale dei servizi antidroga, della Direzione centrale della polizia di prevenzione, della Direzione centrale della polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i reparti speciali della Polizia di Stato, della Direzione centrale dell'immigrazione e della polizia delle frontiere, della Direzione investigativa antimafia e dell'ufficio per l'amministrazione generale. 2. I compiti che il decreto interministeriale di cui al comma 1 assegna al Direttore dell'ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di polizia sono da intendersi riferiti al Direttore centrale della polizia criminale. Continuano ad applicarsi, in quanto compatibili, le disposizioni del medesimo decreto interministeriale. Art.27 (Dotazioni di personale) 1. Fermo restando quanto previsto dall'articolo 21, comma 4, per il Servizio centrale di protezione, e dall'articolo 4 del proprio decreto adottato di concerto con il Ministro del tesoro in data 22 marzo 1994, per la Divisione N.SIS., con successivi provvedimenti saranno determinati i contingenti di personale da assegnare agli uffici, tutti a composizione interforze, di cui alle lettere a), b), c) e d) dell'articolo Ai fini della determinazione dei contingenti di personale da assegnare all'ufficio per il Sistema informativo interforze continuano ad applicarsi le disposizioni dell'articolo 6, secondo comma, della legge 1 aprile 1981, n.121. CAPO IV DIREZIONE CENTRALE DELL'IMMIGRAZIONE E DELLA POLIZIA DELLE FRONTIERE Art.28 (Articolazione della Direzione centrale dell'immigrazione e della polizia delle frontiere) 1. La Direzione centrale dell immigrazione e della polizia delle frontiere si articola in: a) Ufficio affari generali e giuridici; b) Ufficio per la pianificazione strategica; c) Servizio immigrazione; d) Servizio polizia delle frontiere e degli stranieri. Art.29 (Ufficio affari generali e giuridici) 1. L Ufficio affari generali e giuridici ha competenza in materia di: affari generali - supporto al Direttore centrale per gli affari relativi alla gestione delle risorse umane e strumentali della Direzione centrale e delle connesse questioni sindacali - proposte di programmi addestrativi e di aggiornamento professionale - monitoraggio dell innovazione tecnologica e informatica d interesse per l attività della Direzione centrale - collaborazione alla predisposizione di accordi internazionali in materia di immigrazione - problematiche in materia di passaporti - gestione del contenzioso di settore e monitoraggio del relativo andamento anche al fine della formulazione di proposte dirette a conformare l azione amministrativa agli indirizzi

13 giurisprudenziali consolidati - contributi ai fini dell'elaborazione di atti normativi - supporto al Direttore centrale ai fini dell'esercizio dei poteri di gestione e di spesa ad esso attribuiti - programmazione finanziaria e gestione dei capitoli di spesa assegnati alla Direzione centrale - gestione dell'archivio - documentazione - segreteria di sicurezza - progetti finalizzati, progetti cofinanziati dall'unione Europea e assistenza tecnico-giuridica di settore ai Paesi terzi sulla base di specifiche intese bilaterali e multilaterali. 2. All Ufficio affari generali e giuridici è preposto un viceprefetto e sono assegnati un viceprefetto e due viceprefetti aggiunti per l'espletamento delle funzioni individuate ai sensi del decreto legislativo 19 maggio 2000, n.139, nonché un primo dirigente tecnico della Polizia di Stato per l espletamento delle funzioni individuate ai sensi del decreto legislativo 5 ottobre 2000, n Al medesimo Ufficio è altresì assegnato un dirigente di II^ fascia dell'area I dell'amministrazione civile dell'interno per l'espletamento delle funzioni previste dal rispettivo decreto di individuazione dei posti di funzione. Art. 30 (Ufficio per la pianificazione strategica) 1. L Ufficio per la pianificazione strategica ha competenza in materia di: supporto al Direttore Centrale per la pianificazione e la definizione dei programmi e degli obiettivi, nonché ai fini dell'organizzazione interna e degli adempimenti connessi al controllo di gestione supporto al Direttore centrale per le iniziative volte al miglioramento della qualità dei servizi - attività di pianificazione e programmazione congiunta e di raccordo con le attività degli uffici del Ministero dell Interno competenti in materia di immigrazione nelle tematiche di interesse comune - consulenza, documentazione e studi di settore analisi dei dati anche ai fini della comunicazione istituzionale con le articolazione centrali e periferiche dell Amministrazione della pubblica sicurezza - elaborazione di testi, dossier e rapporti di analisi per le esigenze istituzionali - contributi di risposta per gli atti di sindacato ispettivo parlamentare - supporto al Direttore centrale ai fini del raccordo delle attività degli uffici della Direzione centrale relativamente ai rapporti con amministrazioni ed enti, nonché con organismi internazionali e dell Unione Europea. 2. All Ufficio per la pianificazione strategica è preposto un viceprefetto ed è assegnato un viceprefetto aggiunto per l'espletamento delle funzioni individuate ai sensi del decreto legislativo 19 maggio 2000, n.139. Art.31 (Servizio immigrazione) 1. Il Servizio immigrazione cura le attività amministrative e operative per il contrasto dell'immigrazione clandestina e la connessa cooperazione internazionale di polizia. 2. Il Servizio si articola in tre Divisioni: a) Divisione 1^: coordinamento dei servizi di contrasto dell immigrazione clandestina e delle presenze irregolari sul territorio - coordinamento dell'esecuzione dei provvedimenti di allontanamento degli stranieri dal territorio - contatti operativi permanenti con Amministrazioni nazionali ed estere ed Enti anche non governativi - contatti con il Ministero degli affari esteri e con le rappresentanze italiane all estero - affari concernenti i centri di permanenza temporanea limitatamente agli aspetti di competenza - analisi dei flussi migratori. b) Divisione 2^ : coordinamento dei servizi di contrasto in mare - questioni attinenti alla sicurezza delle frontiere marittime - contatti operativi permanenti con le Amministrazioni ed Enti interessati - coordinamento del personale della Polizia di Stato operante presso le rappresentanze diplomatiche italiane all'estero per le esigenze connesse al contrasto delle immigrazioni clandestine. c) Divisione 3^: cooperazione internazionale di polizia - collaborazione con l'unione Europea e con gli Organismi internazionali - applicazione di accordi in materia di riammissioni o di assistenza con i Paesi interessati. 3. Al Servizio immigrazione è preposto un dirigente superiore della Polizia di Stato; a ciascuna delle divisioni è preposto un primo dirigente della Polizia di Stato. Art.32 (Servizio polizia delle frontiere e degli stranieri) 1. Il Servizio polizia delle frontiere e degli stranieri cura le attività amministrative ed operative di polizia di frontiera e di sicurezza degli scali aeroportuali e marittimi, nonché gli affari concernenti le autorizzazioni e i provvedimenti delle autorità di pubblica sicurezza in materia di soggiorno degli stranieri, le attività relative ai procedimenti di rilascio della carta di soggiorno e di concessione della cittadinanza, nonché di riconoscimento del diritto di asilo e dello status di rifugiato. 2. Il Servizio si articola in tre Divisioni: a) Divisione 1^: Polizia delle frontiere - coordinamento, gestione ed impiego delle risorse umane e strumentali dei reparti delle frontiere - attività autorizzativa in materia di visti e permessi di frontiera - supervisione dei servizi operativi di controllo derivanti dalla sottoscrizione di accordi bilaterali e multilaterali in materia di cooperazione transfrontaliera con particolare riferimento ai Centri di cooperazione di polizia e dogana - organizzazione di specifiche attività operative anche internazionali ed attività istituzionali con forze di polizia di frontiera di altri Paesi - attività consultiva generale nonché su tematiche normative relative all'attività di istituto - statistiche relative all'attività di frontiera - formazione e aggiornamento professionale

14 del personale della Specialità - attività di settore nell'ambito dell'unione Europea e degli altri Enti internazionali. b) Divisione 2^- Sicurezza degli scali aerei e marittimi - progetti generali sulla sicurezza aeroportuale e portuale - trattazione delle questioni inerenti alla sicurezza in Frontiera - rapporti con amministrazioni ed enti pubblici e privati che si occupano di sicurezza - disposizioni di settore ai reparti della Specialità ed agli uffici con attribuzioni di polizia di frontiera - attività consultiva generale nonché su problematiche concernenti l'ottimizzazione delle risorse umane e strumentali in tema di sicurezza - cura dei rapporti con le omologhe Autorità estere - attività di settore nell'ambito dell'unione Europea e degli altri enti internazionali. c) Divisione 3^ - Polizia degli stranieri - affari concernenti provvedimenti delle autorità provinciali di pubblica sicurezza o di competenza del Ministro dell'interno in materia di soggiorno degli stranieri - procedure di competenza in materia di visti d'ingresso, concessione della cittadinanza, riconoscimento del diritto di asilo e dello status di rifugiato - procedure di competenza per l'attuazione di Convenzioni internazionali - istanze di reingresso - definizione delle strategie organizzative e di supporto agli uffici immigrazione e degli stranieri delle Questure. 3. Al Servizio polizia delle frontiere e degli stranieri è preposto un dirigente superiore della Polizia di Stato; a ciascuna delle divisioni è preposto un primo dirigente della Polizia di Stato. CAPO V DIREZIONE CENTRALE ANTICRIMINE DELLA POLIZIA DI STATO Art.33 (Articolazione della Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato) 1. La Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato, in relazione alle esigenze di coordinamento informativo anticrimine, di analisi, progettazione, indirizzo e raccordo informativo delle attività investigative e di controllo del territorio svolte dagli uffici della Polizia di Stato, nonché di coordinamento e di supporto centrale delle relative attività di polizia scientifica, si articola in: a) Ufficio affari generali; b) Ufficio economico-finanziario; c) Servizio centrale operativo; d) Servizio controllo del territorio; e) Servizio polizia scientifica. Art.34 (Ufficio affari generali) 1. L'Ufficio affari generali ha competenza in materia di: affari generali e supporto al Direttore centrale per la pianificazione, definizione ed attuazione dei programmi e degli obiettivi, nonché ai fini dell'organizzazione interna e degli adempimenti connessi al controllo di gestione - supporto al Direttore centrale per le iniziative volte al miglioramento della qualità dei servizi - supporto al Direttore centrale nel coordinamento delle attività degli uffici della Direzione centrale - supporto al Direttore centrale per gli affari relativi alla gestione delle risorse umane della Direzione centrale ed alle connesse questioni sindacali - supporto al Direttore centrale per gli affari relativi alle dotazioni logistiche e strumentali della Direzione centrale - raccordo delle procedure informatiche per le esigenze degli uffici della Direzione centrale e relativo supporto tecnico - questioni di natura tecnico-giuridica di settore e contributi di risposta per gli atti di sindacato ispettivo parlamentare - segreteria di sicurezza. 2. All'Ufficio è preposto un primo dirigente della Polizia di Stato. Art.35 (Ufficio economico-finanziario) 1. L Ufficio economico-finanziario ha competenza in materia di: supporto al Direttore centrale ai fini dell esercizio dei poteri di gestione e di spesa, nonché di programmazione finanziaria e di gestione dei capitoli di spesa ad esso assegnati - ricerche di mercato per l'acquisto di strumentazioni occorrenti alla Direzione centrale, gestione dei relativi contratti e conseguente liquidazione delle spese ogni altro adempimento comunque attinente alle esigenze finanziarie e amministrativo-contabili della Direzione centrale. 2. All Ufficio è preposto un dirigente di II fascia dell Area 1 dell Amministrazione civile dell interno. Art.36 (Servizio centrale operativo)

15 1. Il Servizio centrale operativo assicura l'analisi, l'indirizzo ed il coordinamento informativo delle attività investigative svolte dagli uffici della Polizia di Stato. 2. Il Servizio si articola in quattro divisioni: a) Divisione 1^: attività di supporto investigativo, nonché di propulsione e coordinamento degli Uffici territoriali della Polizia di Stato per l azione di contrasto dei reati di criminalità organizzata e per la ricerca dei più pericolosi latitanti alla stessa appartenenti - adempimenti connessi all esercizio delle facoltà e dei poteri di cui agli articoli 16 e 25 ter del decreto legge 8 giugno 1992, n. 306, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 1992, n. 356; attività previste dall articolo 12 quater del decreto legge 8 giugno 1992, n. 306, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 1992, n concorso alle attività investigative svolte dalle Squadre Mobili, quando le stesse presentano profili di particolare complessità, in quanto riguardano organizzazioni criminali che operano nell ambito di più distretti di Corte d appello o con collegamenti internazionali e il concorso sia ritenuto utile ai fini dello svolgimento di accertamenti che richiedono il supporto operativo di speciali risorse investigative ovvero l impiego di mezzi tecnologici d avanguardia. b) Divisione 2^: attività di supporto investigativo, nonché di propulsione e coordinamento degli Uffici territoriali della Polizia di Stato per l azione di contrasto delle associazioni finalizzate al traffico illecito di sostanze stupefacenti, alla riduzione o mantenimento in schiavitù, alla tratta di persone, all acquisto ed alienazione di schiavi, nonché delle altre più gravi forme di criminalità, e per la ricerca dei più pericolosi latitanti riconducibili alle predette fattispecie criminose - adempimenti connessi all esercizio delle facoltà e dei poteri di cui agli articoli 16 e 25 ter del decreto legge 8 giugno 1992, n. 306, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 1992, n attività previste dall articolo 12 quater del decreto legge 8 giugno 1992, n. 306, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 1992, n concorso alle attività investigative svolte dalle Squadre Mobili, quando le stesse presentano profili di particolare complessità, in quanto riguardano organizzazioni criminali che operano nell ambito di più distretti di Corte d appello o con collegamenti internazionali e il concorso sia ritenuto utile ai fini dello svolgimento di accertamenti che richiedono il supporto operativo di speciali risorse investigative ovvero l impiego di mezzi tecnologici d avanguardia. c) Divisione 3^: raccolta, analisi ed elaborazione dei dati e delle informazioni sulle dinamiche dei fenomeni criminali, al fine di pianificare e realizzare, d intesa con i responsabili degli uffici territoriali investigativi della Polizia di Stato, le più adeguate strategie di prevenzione e contrasto - raccolta, analisi ed elaborazione dei dati e delle informazioni concernenti le fenomenologie delittuose di abuso sessuale in pregiudizio di donne e minori; azione di prevenzione e di contrasto svolta dalla Polizia di Stato; rapporti con i competenti uffici delle questure, con uffici, enti ed associazioni anche internazionali, per la elaborazione di progetti finalizzati a contrastare i summenzionati fenomeni gestione del Numero verde di cui all articolo 5 della legge 9 gennaio 2006, n. 7. d) Divisione 4^:affari generali ed attività di organizzazione del settore informatico, delle tecnologie, della logistica e delle comunicazioni di emergenza, anche a supporto delle attività investigative svolte dal Servizio e dai servizi di polizia giudiziaria della Polizia di Stato - promozione di ogni iniziativa utile per l ottimale impiego delle risorse, di personale e mezzi, necessarie per l espletamento degli specifici compiti di istituto, nonché degli interventi finalizzati alla qualificazione e all aggiornamento professionale degli operatori della Polizia di Stato addetti al settore investigativo. 3. La 1^ e la 2^ Divisione costituiscono servizi centrali della Polizia di Stato, ai sensi e per gli effetti di cui all articolo 12 del decreto legge 13 maggio 1991, n. 152, convertito con modificazioni, dalla legge 12 luglio 1991, n. 203, ed all'articolo 8 del decreto legge 15 gennaio 1991, n. 8, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 marzo 1991, n Al Servizio è preposto un dirigente superiore della Polizia di Stato; a ciascuna delle divisioni è preposto un primo dirigente della Polizia di Stato. Art.37 (Servizio controllo del territorio) 1. Il Servizio controllo del territorio assicura lo sviluppo dell'attività di analisi, indirizzo e raccordo informativo delle attività di prevenzione e controllo del territorio svolte dagli uffici della Polizia di Stato. 2. Il Servizio si articola in due divisioni: a) Divisione 1^: affari generali rafforzamento del sistema generale di prevenzione e controllo del territorio gestione coordinata del modello di polizia di prossimità denominato Poliziotto di quartiere - studi, ricerche ed elaborazione di progetti innovativi in materia predisposizione programmi di formazione per il personale operante nel settore individuazione delle caratteristiche dei mezzi e degli equipaggiamenti più adeguati per i servizi di controllo del territorio. b) Divisione 2^: analisi, indirizzo e raccordo informativo dei servizi di prevenzione generale e di controllo del territorio svolti dalla Polizia di Stato, anche ai fini della loro ottimizzazione organizzativa iniziative per agevolare l attività investigativa con le informazioni ambientali scaturite dall attività di prevenzione generale organizzazione, anche in termini di dotazioni di personale e di mezzi, dei Reparti prevenzione crimine, nonché loro pianificazione ed impiego sul territorio nazionale, con rilevazione dei risultati dagli stessi conseguiti. 3. Al Servizio è preposto un dirigente superiore della Polizia di Stato; a ciascuna delle divisioni è preposto un primo dirigente della Polizia di Stato. Art.38 (Servizio polizia scientifica)

16 1. Il Servizio polizia scientifica assicura l indirizzo ed il coordinamento delle attività della polizia scientifica svolte dalla Polizia di Stato. Provvede al potenziamento ed allo sviluppo tecnologico dell attività di indagine criminalistica finalizzata all identificazione personale ed alla ricostruzione della dinamica dei fatti mediante la raccolta, la classificazione, l analisi, l elaborazione e la comparazione dei dati, con l uso di procedure scientifiche e di metodologie innovative condivise in ambito internazionale. Supporta, con adeguate dotazioni tecnologiche ed informatiche, l attività dei Gabinetti interregionali e regionali di polizia scientifica correlata ad eventi criminosi di particolare gravità e di interesse per l ordine e la sicurezza pubblica, avvalendosi del gruppo di esperti per la ricerca delle tracce sulla scena del crimine (E.R.T.), del gruppo di esperti per il sopralluogo N.B.C.R. (Nucleare, Biologico, Chimico e Radiologico) e, ferme restando le competenze della Segreteria del Dipartimento della pubblica sicurezza a disporne l impiego, del gruppo di esperti D.V.I. (Disaster Victims Identification) per l attività di identificazione, in ambito nazionale ed internazionale, di vittime di disastri. Il Servizio, inoltre, provvede all attività di formazione e di aggiornamento professionale del personale specializzato dipendente e di quello in servizio presso i Gabinetti provinciali ed i posti di segnalamento e documentazione istituiti in ambito nazionale, nonché all attività di certificazione ed accreditamento delle prove di analisi dei laboratori. 2. Il Servizio si articola in quattro divisioni: a) Divisione 1^: affari generali; relazioni esterne - gestione e pianificazione delle risorse umane e delle dotazioni tecnologiche - propulsione, indirizzo e coordinamento delle attività dei Gabinetti interregionali e regionali di polizia scientifica; formazione e aggiornamento professionale del personale impiegato nel settore della polizia scientifica - documentazione video-fotografica - relazioni internazionali e progetti U.E. - relazioni con enti di ricerca ed universitari - indagini tecniche con l impiego di sistemi elettronici per il supporto tecnico-operativo alle investigazioni. b) Divisione 2^: identità giudiziaria, identità preventiva, identità grafica - gestione di sistemi informatici: AFIS (Sistema automatizzato per il riconoscimento delle impronte digitali), IBIS (Sistema di identificazione balistica), ADVIS (Sistema automatizzato per l identificazione delle vittime di disastri). c) Divisione 3^: Unità per l analisi del crimine violento (UACV) - criminologia applicata e psicologia forense - indagini fisiche - indagini merceologiche - coordinamento delle attività di laboratorio svolte in materia dai Gabinetti Interregionali e Regionali. d) Divisione 4^: indagini biologiche: genetica forense, biologia generale, analisi del DNA - indagini chimiche - coordinamento delle attività di laboratorio svolte in materia dai Gabinetti Interregionali e Regionali. 3. Al Servizio è preposto un dirigente superiore della Polizia di Stato; alla 1^ e 2^ divisione sono preposti primi dirigenti della Polizia di Stato; alla 3^ e 4 ^ divisione sono preposti primi dirigenti tecnici della Polizia di Stato. CAPO VI MODIFICHE ORGANIZZATIVE RIGUARDANTI ALTRI UFFICI E DIREZIONI CENTRALI DEL DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA Art.39 (Modifiche alla Segreteria del Dipartimento della pubblica sicurezza) 1. L'articolo 3 del proprio decreto, adottato di concerto con il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica in data 25 ottobre 2000, come successivamente integrato e modificato dal proprio decreto adottato di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze del 29 dicembre 2003, relativo all'ufficio affari generali e personale e all'ufficio analisi, programmi e documentazione della Segreteria del Dipartimento della pubblica sicurezza è sostituito dal seguente: Art.3 Ufficio affari generali e personale L Ufficio affari generali e personale, che assicura diretta collaborazione nelle strategie di gestione del personale e di negoziazione decentrata del Dipartimento della pubblica sicurezza, ha competenza in materia di: affari generali, affari relativi al coordinamento interno - raccordo con gli uffici di diretta collaborazione del Ministro e dei Capi dipartimento - gestione amministrativa dei dirigenti della carriera prefettizia, nonché gestione amministrativa e formazione permanente del personale dell Amministrazione civile dell interno in servizio presso il Dipartimento della pubblica sicurezza - monitoraggio delle esigenze, analisi, pianificazione e assegnazione del personale dei ruoli della Polizia di Stato e dell Amministrazione civile dell interno agli uffici e direzioni centrali del Dipartimento - rilevazione del fabbisogno di personale dell'amministrazione civile negli uffici periferici della Polizia di Stato, in raccordo con il Dipartimento per le politiche del personale dell Amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie - attribuzione di incarichi e di funzioni dirigenziali nell ambito degli uffici e direzioni centrali del Dipartimento - gestione, integrazione dei flussi informativi, in raccordo con l Ufficio per i Servizi tecnico-gestionali, dei dati concernenti il personale in servizio presso il Dipartimento - gestione del cambiamento organizzativo degli uffici centrali in raccordo con l'ufficio studi, ricerche e consulenza - analisi e diagnosi organizzativa, nonché di reingegnerizzazione dei processi di lavoro - contrattazione decentrata e forme di partecipazione con la Rappresentanza sindacale unitaria e con le organizzazioni sindacali rappresentative del personale dell Amministrazione civile dell interno - rapporti con le organizzazioni sindacali rappresentative della carriera prefettizia - consulenza e assistenza agli uffici centrali e periferici dell'amministrazione della pubblica sicurezza sulle problematiche sindacali del personale della

17 carriera prefettizia e dell'amministrazione civile dell interno - istruttoria riguardante il conferimento di onorificenze. All'Ufficio è preposto un viceprefetto e sono assegnati un viceprefetto e tre viceprefetti aggiunti per l espletamento delle funzioni individuate ai sensi del decreto legislativo 19 maggio 2000, n.139. Ufficio analisi, programmi e documentazione L Ufficio analisi, programmi e documentazione ha competenza in materia di: attività di analisi, di consulenza e di raccordo informativo per gli uffici centrali e periferici dell Amministrazione della pubblica sicurezza anche ai fini della realizzazione dei programmi e degli obbiettivi e della determinazione delle risorse finanziarie occorrenti - predisposizione degli atti e dei documenti per il Comitato nazionale dell ordine e della sicurezza pubblica - segreteria di sicurezza e consulenza tecnicogiuridica sulle questioni attinenti alla trattazione della documentazione classificata - impiego del Gruppo di missione denominato D.V.I. (Disaster Victim Identification) - attività connesse alla Commissione centrale per lo scarto degli atti di archivio del Dipartimento della pubblica sicurezza e sovrintendenza sul funzionamento degli archivi delle questure. All'Ufficio è preposto un dirigente superiore della Polizia di Stato e sono assegnati due primi dirigenti della Polizia di Stato, di cui uno per le esigenze di direzione del Centro situazioni del Dipartimento della pubblica sicurezza per l espletamento delle funzioni individuate ai sensi del decreto legislativo 5 ottobre 2000, n L'articolo 4 del proprio decreto, adottato di concerto il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica in data 25 ottobre 2000, relativo all'ufficio ordine pubblico, è sostituito dal seguente: "Art.4 (Ufficio ordine e sicurezza pubblica) 1. L Ufficio ordine e sicurezza pubblica si articola in due settori: a) 1 Settore: affari generali - coordinamento delle attività dei Settori dell Ufficio in occasione di Grandi Eventi - predisposizione delle direttive in materia di governo delle manifestazioni - analisi delle fenomenologie suscettibili di determinare riflessi negativi per l ordine pubblico - monitoraggio delle manifestazioni pubbliche in ambito nazionale e degli episodi di turbativa e relative elaborazioni statistiche - notiziario giornaliero dei principali eventi rilevanti per l ordine pubblico - relazioni sull andamento dell ordine pubblico a carattere nazionale e provinciale ovvero con riferimento a specifiche tematiche o contesti locali - contributi di risposta per gli atti di sindacato ispettivo parlamentare - pianificazioni operative dei rinforzi delle Forze di polizia per i servizi di ordine e sicurezza pubblica nonché per gli interventi di soccorso in caso di pubbliche calamità e relativi rapporti con le altre Forze di polizia - disposizioni per l impiego delle forze mobili di polizia e dei reparti mobili della Polizia di Stato - assegnazione alle Autorità provinciali di pubblica sicurezza. di unità cinofile, artificieri e tiratori scelti delle Forze di polizia per i servizi di ordine pubblico - valutazioni e relativo indirizzo in tema di aggregazioni di personale per esigenze di ordine e sicurezza pubblica - rilevazioni statistiche sull assegnazione dei rinforzi - predisposizione di direttive in occasione delle consultazioni elettorali e pianificazione dei servizi di polizia nonché assegnazioni di contingenti per la vigilanza ai seggi elettorali. b) 2 Settore: predisposizione di direttive sui servizi di ordine e sicurezza pubblica in occasione di meeting, convegni e congressi caratterizzati dalla presenza di personalità - predisposizione di direttive per l attuazione dei servizi di protezione delle personalità straniere in visita in Italia - relazioni in materia con rappresentanti di altri ministeri, nonché di enti e società interessate, nonché con le Ambasciate e gli organismi di sicurezza stranieri - monitoraggio delle situazioni a rischio e conseguenti segnalazioni alle autorità competenti ai fini della tutela dell ordine e della sicurezza pubblica - predisposizione di direttive per le misure di vigilanza e sicurezza agli obiettivi sensibili - rilevazioni statistiche dell attività concernente la sicurezza pubblica, con particolare riferimento al monitoraggio degli obiettivi ritenuti a rischio e delle risorse impegnate nella correlata attività di vigilanza - segreteria di sicurezza attività finalizzate alla predisposizione e all aggiornamento delle pianificazioni di emergenza e di gestione delle crisi, in ambito nazionale ed internazionale partecipazione a gruppi di lavoro e fori internazionali per l attività di cooperazione in materia pianificazione e partecipazione alle relative esercitazioni gestione del Centro nazionale di informazione sulle manifestazioni sportive (CNIMS) - punto di contatto centrale per lo scambio delle informazioni e l agevolazione della cooperazione internazionale tra le Forze di polizia, sia in relazione alle agli incontri di calcio che ad altre manifestazioni sportive a carattere internazionale - predisposizione di direttive per la prevenzione della violenza nello sport - rapporti con le amministrazioni e gli enti o organismi interessati al governo e alla gestione delle manifestazioni sportive - monitoraggio e analisi degli episodi di violenza e dell attività di contrasto - rilevazioni statistiche - attività di supporto allo svolgimento dei compiti dell Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive. 2. All Ufficio ordine e sicurezza pubblica è preposto un dirigente superiore della Polizia di Stato; a ciascuno dei settori è preposto un primo dirigente della Polizia di Stato.. 3. All'articolo 11 del proprio decreto, adottato di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze in data 29 dicembre 2003, relativo all'ufficio per i servizi tecnico-gestionali, il livello di preposizione del 4 e del 6 Settore è così rideterminato: Al 4 Settore ed al 6 Settore sono preposti primi dirigenti della Polizia di Stato. 4. Nell'ambito della Segreteria del Dipartimento della pubblica sicurezza è istituito l'ufficio per gli interventi di sviluppo delle attività amministrative, cui sono attribuite competenze in materia di: analisi ed elaborazione di atti, documenti e provvedimenti richiedenti particolare apporto di studio e ricerche giuridico-amministrative in raccordo con l'ufficio studi, ricerche e consulenza, per le attività istituzionali del Capo della segreteria di diretta collaborazione con il Capo della poliziadirettore generale della pubblica sicurezza - elaborazione di direttive di carattere generale attinenti all Amministrazione della

18 pubblica sicurezza - indirizzo, impulso e verifica dell attività provvedimentale degli Uffici centrali del Dipartimento - raccolta di circolari e di direttive. All'Ufficio è preposto un viceprefetto ed è assegnato un viceprefetto aggiunto per l'espletamento delle funzioni individuate ai sensi del decreto legislativo 19 maggio 2000, n L'Ufficio relazioni esterne e cerimoniale, già collocato nell'ambito della Segreteria del Dipartimento della pubblica sicurezza ai sensi dell'articolo 6 del decreto di cui al comma 1, è posto, con le medesime dotazioni di personale e mezzi, alle dipendenze dirette del Capo della polizia-direttore generale della pubblica sicurezza con competenza in materia di: organizzazione e gestione di eventi, manifestazioni, convegni, iniziative e progetti a livello nazionale - organizzazione di cerimonie e predisposizione di atti di indirizzo in materia di servizi di onore e di rappresentanza - iniziative volte alla promozione dell immagine della Polizia di Stato - attività di marketing - raccolta ed analisi dell informazione anche on-line - realizzazione di rassegne stampa generali e dedicate - predisposizione e aggiornamento del sito WEB della Polizia di Stato - piani di comunicazione per operazioni di polizia, eventi e servizi al cittadino - rapporti con le produzioni cinematografiche e televisive - coordinamento ed indirizzo degli Uffici per le relazioni con il pubblico - programmazione e gestione dei servizi al cittadino tramite sito WEB - redazione della rivista "Polizia Moderna" e dei relativi inserti e connesse attività editoriali - attività di consulenza e di indirizzo in materia di cerimoniale per le esigenze istituzionali della Polizia di Stato - rapporti con le istituzioni e con altre pubbliche amministrazioni in materia di cerimoniale - impiego della Banda musicale della Polizia di Stato, cura delle relazioni con gli enti di cultura musicale e con gli altri enti interessati e sviluppo delle attività di promozione e sponsorizzazione - gestione dell'ufficio storico e del Museo storico della Polizia di Stato e connessa attività di ricerca, archiviazione, studio, elaborazione e diffusione di documenti e di pubblicazioni in materia di storia della Polizia di Stato. All'Ufficio è preposto un dirigente superiore della Polizia di Stato ed è assegnato un primo dirigente della Polizia di Stato per l espletamento delle funzioni individuate ai sensi del decreto legislativo 5 ottobre 2000, n Art.40 (Modifiche alla Segreteria del Capo della polizia Direttore generale della pubblica sicurezza) 1. L'articolo 11 del proprio decreto, adottato di concerto con il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica in data 25 ottobre 2000, relativo alla Segreteria del Capo della polizia Direttore generale della pubblica sicurezza è sostituito dal seguente: "Art.11 (Segreteria del Capo della polizia Direttore generale della pubblica sicurezza) Per l espletamento dei compiti relativi alla segreteria particolare del Capo della polizia Direttore generale della pubblica sicurezza è istituito un apposito ufficio di segreteria, al quale è preposto un dirigente superiore della Polizia di Stato. Art.41 (Modifiche alla Direzione centrale per la polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i reparti speciali della Polizia di Stato) 1. L'articolo 6 del proprio decreto, adottato di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze in data 29 dicembre 2003, relativo all'ufficio affari generali e giuridici della Direzione centrale per la polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i reparti speciali della Polizia di Stato, è sostituito dal seguente: "Art.6 (Ufficio affari generali e giuridici) "1. L'Ufficio affari generali e giuridici ha competenza in materia di: affari generali e supporto al Direttore centrale per la pianificazione, definizione ed attuazione dei programmi e degli obiettivi, nonché ai fini dell'organizzazione interna e degli adempimenti connessi al controllo di gestione - supporto al Direttore centrale per le iniziative volte al miglioramento della qualità dei servizi supporto al Direttore centrale nel coordinamento delle attività degli uffici della Direzione centrale - supporto al Direttore centrale per gli affari relativi alla gestione delle risorse umane della Direzione centrale ed alle connesse questioni sindacali - supporto al Direttore centrale per gli affari relativi alle dotazioni logistiche e strumentali della Direzione centrale - raccordo con gli uffici periferici dipendenti - gestione del Centro elaborazione dati della polizia stradale (CEPS)e dei collegamenti informatizzati - questioni di natura tecnico giuridica attinenti ai settori di competenza della Direzione centrale e contributi in materia di atti normativi - collaborazione interistituzionale con enti, associazioni ed altri soggetti interessati ai settori di attività della Direzione centrale - assistenza e pareri agli uffici periferici dell'amministrazione della pubblica sicurezza anche con riferimento alle questioni connesse all'applicazione del sistema sanzionatorio amministrativo - affari di natura amministrativo-contabile anche per l'approvvigionamento e la manutenzione dei beni e servizi per la polizia stradale e per i rimborsi ai contravventori delle somme indebitamente versate - contributi di risposta per gli atti di sindacato ispettivo parlamentare - archivio, documentazione e gestione della segreteria di sicurezza. 2. All'Ufficio affari generali e giuridici è preposto un viceprefetto e sono assegnati un viceprefetto e due viceprefetti aggiunti per l espletamento delle funzioni individuate ai sensi del decreto legislativo 19 maggio 2000, n.139. All'Ufficio è, altresì,

19 assegnato un dirigente di II^ fascia dell'area I dell'amministrazione civile dell'interno per l'espletamento delle funzioni previste dal rispettivo decreto di individuazione dei posti di funzione, anche per la gestione delle spese relative alle attività di revisione, riparazione e di approvvigionamento di materiale aeronautico o di attrezzature di supporto, in raccordo con il Servizio aereo.". 2. L'articolo 9 del decreto di cui al comma 1 è sostituito dal seguente: "Art.9 (Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni) 1 Il Servizio polizia postale e delle comunicazioni provvede agli affari relativi alla specialità della polizia postale e delle comunicazioni, anche in relazione a quanto previsto dall articolo 14 della legge 3 agosto 1998, n Il Servizio si articola in tre Divisioni: a) Divisione 1^: coordinamento e pianificazione strategica dei servizi e delle attività in materia di polizia postale e di comunicazioni - attività di competenza del Servizio connesse all'applicazione delle disposizioni in materia di conservazione dei dati di traffico telefonico e telematico e di servizi resi da esercizi pubblici di telefonia e internet convenzioni per l espletamento dei servizi di polizia delle comunicazioni e questioni relative alla gestione dei proventi dei servizi resi in regime convenzionale rapporti con il Ministero delle comunicazioni e con l Autorità garante per le telecomunicazioni rapporti con la Società Poste Italiane S.p.A. e con altre amministrazioni nazionali ed estere, enti nazionali, l'unione Europea ed organismi internazionali, anche in relazione ai punti di contatto operativi permanenti - sicurezza e gestione della rete - progettazione di campagne della Polizia di Stato per la promozione della sicurezza delle comunicazioni - proposte di programmi addestrativi e di aggiornamento professionale - promozione di rapporti di collaborazione e di convenzioni con atenei, istituti di ricerca e società operanti nel settore informatico, delle comunicazioni telematiche e della sicurezza informatica, per la realizzazione di progetti comuni di ricerca e sviluppo negli ambiti di competenza; b) Divisione 2^: gestione del Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia sulla Rete internet (CNCPRI) - gestione dei servizi resi all utenza tramite il Commissariato Virtuale - studio ed elaborazione delle metodologie operative e delle strategie di intervento, coordinamento delle attività di prevenzione e contrasto del crimine informatico e delle violazioni in materia di telefonia e reti telematiche, di tutela del diritto d autore presidio e monitoraggio delle arterie telematiche nel sistema virtuale pianificazione e coordinamento dell attività di polizia giudiziaria svolta dagli uffici periferici della Polizia postale e delle comunicazioni nei settori di competenza cooperazione con gli organi di polizia stranieri nelle attività di indagine di specifica competenza - individuazione, analisi, test e sviluppo di strumenti e metodi innovativi ad alto contenuto tecnologico applicabili nei settori delle intercettazioni telematiche, delle procedure di indagine su reti telematiche, delle basi dati e degli strumenti di analisi a supporto delle attività di istituto - Unità di analisi del crimine informatico (UACI); c) Divisione 3^: gestione del Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (CNAIPIC) - coordinamento ed attività informativa ed investigativa per la prevenzione e repressione dei crimini ai danni dei sistemi informatici che gestiscono ed erogano i servizi critici per la sicurezza e la prosperità del Paese, resi dalle istituzioni, dalle aziende e dagli enti nazionali - cooperazione internazionale in materia di protezione delle infrastrutture critiche informatiche - coordinamento dei servizi operativi resi in regime convenzionale con le infrastrutture pianificazione strategica, coordinamento ed esecuzione delle attività di indagine ai fini della prevenzione e del contrasto al terrorismo nazionale ed internazionale condotto con mezzi informatici, come individuate dall'articolo 7-bis, comma 2, del decreto-legge 27 luglio 2005, n.144, convertito, con modificazioni dalla legge 31 luglio 2005, n individuazione, analisi, test e sviluppo di strumenti e metodi innovativi ad alto contenuto tecnologico applicabili ai settori della crittologia, degli strumenti investigativi e delle procedure di acquisizione dell evidenza informatica. 3. Al Servizio polizia postale e delle comunicazioni è preposto un dirigente superiore della Polizia di Stato; a ciascuna delle divisioni è preposto un primo dirigente della Polizia di Stato.". 4. Nell ambito della Direzione centrale è istituito il Servizio aereo della Polizia di Stato, articolato in un ufficio e tre divisioni: a) Ufficio per la sicurezza del volo: studio e analisi dei fattori umani, tecnici ed organizzativi che incidono sulla sicurezza delle attività dei Reparti volo e conseguenti iniziative per la prevenzione investigazione sulle cause degli incidenti di volo, sugli inconvenienti di volo, sulle segnalazioni "sicurezza volo", sui "rapporti avaria" consulenza in merito agli aspetti giuridici ed amministrativi relativi agli incidenti di volo - predisposizione del piano generale di prevenzione e di altri atti di indirizzo monitoraggio e controllo degli adempimenti rimessi ai Reparti volo della Polizia di Stato previsti dal programma di prevenzione supporto al direttore del Servizio ai fini della pianificazione dell attività di addestramento e di mantenimento delle qualificazioni del personale pilota e degli equipaggi di volo supporto al direttore del Servizio ai fini della pianificazione delle esigenze di formazione e addestramento del personale che ha conseguito la qualificazione "sicurezza volo" valutazione delle aree di rischio per la sicurezza del volo in occasione di specifiche missioni o in occasione di speciali eventi o in particolari tipologie di impiego integrato tra più uffici e reparti della Polizia di Stato rapporti con l Ispettorato sicurezza volo, altre amministrazioni, enti, università, istituzioni pubbliche o private competenti nella materia della sicurezza del volo. b) Divisione 1^ "operazioni e voli": impulso e coordinamento dell attività operativa dei reparti in collegamento con la Sala situazioni della Segreteria del Dipartimento della pubblica sicurezza coordinamento operativo delle missioni di collegamento e di "scorta sicurezza" in collegamento con la Sala situazioni della Segreteria del Dipartimento della pubblica sicurezza indirizzo e controllo sulle procedure operative standard dei reparti monitoraggio dell attività di addestramento e di mantenimento delle qualificazioni da parte del personale pilota e degli equipaggi di volo - supporto al direttore del Servizio ai fini della pianificazione delle esigenze di addestramento e mantenimento delle qualificazioni del personale pilota e degli

20 equipaggi di volo - pianificazione e razionalizzazione delle esigenze ai fini dell'assegnazione delle risorse di personale e mezzi logistica. c) Divisione 2^ "tecnica d'impiego ed efficienza di linea": supporto al direttore del Servizio ai fini della pianificazione delle esigenze di formazione del personale specialista monitoraggio e controllo dell attività di aggiornamento professionale, addestramento e mantenimento delle qualificazioni del personale specialista attività di indirizzo, controllo e di standardizzazione dell attività tecnica di manutenzione - predisposizione dei programmi di manutenzione degli aeromobili pianificazione e proposte ai fini dell approvvigionamento di aeromobili, attrezzature, mezzi di supporto e veicoli per le specifiche esigenze del settore aereo ed adempimenti esecutivi dei relativi contratti stipulati con le ditte fornitrici indirizzo e coordinamento delle attività di revisione, riparazione e di approvvigionamento di materiale aeronautico o di attrezzature di supporto non compresi nei predetti contratti e relativi atti di autorizzazione indirizzo, monitoraggio e controllo dello scalamento dell efficienza degli aeromobili - pianificazione e razionalizzazione delle esigenze ai fini della distribuzione del materiale in "scorta magazzino" consulenza tecnica di settore ad altri uffici e direzioni centrali del Dipartimento della pubblica sicurezza. d) Divisione 3^ - Centro addestramento e standardizzazione volo: organizzazione dei corsi teorico-pratici per il rilascio dei titoli, delle abilitazioni e delle qualificazioni al personale della Polizia di Stato attività di addestramento e reintegro delle abilitazioni e delle qualificazioni attività di verifica per il mantenimento delle abilitazioni e delle qualificazioni rinnovo delle qualificazioni al volo strumentale. Al Servizio è preposto un dirigente superiore della Polizia di Stato; all Ufficio per la sicurezza del volo ed a ciascuna delle divisioni è preposto un primo dirigente della Polizia di Stato. Art.42 (Modifiche alla Direzione centrale per i servizi antidroga) 1. All'Ufficio di programmazione e coordinamento generale, istituito nell'ambito della Direzione centrale per i servizi antidroga, sono attribuite competenze in materia di: affari generali e supporto al Direttore centrale ai fini della pianificazione, definizione ed attuazione dei programmi e degli obiettivi, nonché ai fini dell'organizzazione interna e degli adempimenti connessi al controllo di gestione - supporto al Direttore centrale per le iniziative volte al miglioramento della qualità dei servizi - supporto al Direttore centrale nel coordinamento delle attività degli uffici della Direzione centrale - supporto al Direttore centrale nella definizione delle linee di intervento e nella predisposizione di progetti finalizzati in materia di lotta alla droga e prevenzione delle tossicodipendenze e connessa collaborazione con i competenti uffici del Dipartimento della pubblica sicurezza e gli altri uffici del Ministero dell'interno - raccordo delle attività di competenza della Direzione centrale con quelle dell'osservatorio permanente antidroga e con quelle degli Uffici territoriali del Governo - rapporti con altre amministrazioni dello Stato con enti pubblici e con associazioni in materia di prevenzione delle tossicodipendenze - contributi per la risposta agli atti di sindacato ispettivo parlamentare. All Ufficio è preposto un viceprefetto per l'espletamento delle funzioni individuate ai sensi del decreto legislativo 19 maggio 2000, n.139. CAPO XI DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI Art.43 (Disposizioni sulle dotazioni di personale e di mezzi) 1. In conseguenza delle disposizioni del presente decreto relative, rispettivamente, alla riorganizzazione dell'ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di polizia e della Direzione centrale della polizia criminale: a) l'ufficio affari generali della Direzione centrale della polizia criminale si avvale delle dotazioni di personale e di mezzi dei soppressi Settori I e IV del medesimo Ufficio da individuarsi con i provvedimenti di cui al comma 4; b) l Ufficio tecnico giuridico e contenzioso della Direzione centrale della polizia criminale continua ad avvalersi delle dotazioni di personale e mezzi di cui attualmente dispone, di quelle del soppresso Settore II dell Ufficio affari generali della medesima Direzione centrale, nonché di quelle impiegate presso Sistema informativo interforze e la Divisione N.SIS per le esigenze di gestione del contenzioso di rispettiva competenza; c) il Servizio per il Sistema informativo interforze e la Divisione N.SIS, incardinata nel medesimo Servizio, già collocati nell'ambito dell'ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di polizia, continuano ad avvalersi delle dotazioni di personale e mezzi di cui attualmente dispongono; d) il Servizio centrale di protezione della Direzione centrale della polizia criminale, fino all'adozione dei provvedimenti di determinazione dei contingenti previsti dal presente decreto, continua ad avvalersi delle dotazioni di personale e mezzi di cui attualmente dispone. 2. In conseguenza delle disposizioni del presente decreto relative all'organizzazione della Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato: a) l'ufficio affari generali della Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato si avvale delle dotazioni di personale e mezzi del soppresso Settore I della Direzione centrale della polizia criminale da individuarsi con i provvedimenti di cui al

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