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3 SOMMARIO 1. POLITICA SOCIALE: 1.1 Proposte ed attività nell'ambito comunitario: Il Consiglio Istruzione, gioventù cultura e sport di fine maggio si accorda sul marchio del patrimonio europeo e si impegna per favorire la mobilità dei giovani. Altri risultati Il Consiglio Salute di giugno discute sui sistemi sanitari e sulla questione delle vaccinazioni infantili Immigrazione e libera circolazione delle persone: Il Consiglio Giustizia e affari interni di giugno si confronta sulla modifica delle norme relative a Frontex e sul sistema europeo comune di asilo (CEAS); Ancora sul sistema europeo comune di asilo (CEAS): prosegue la presentazione di misure da parte della Commissione per il completamento entro il 2012; Pubblicato il nuovo regolamento sulla libera circolazione dei lavoratori all interno dell Unione (codificazione); All integrazione dei Rom riservata una sessione straordinaria del Consiglio Occupazione e politica sociale; In vigore da fine giugno le norme sugli assegni alimentari per figli di coppie internazionali separate; La Corte si pronuncia contro l accesso alla professione di notaio riservato ai soli cittadini Parità uomo/donna: Aperta alla firma la nuova convenzione del Consiglio d Europa per la lotta contro la violenza sulle donne Problemi e dati sull occupazione: Scambio di vedute su alcuni importanti dossier quali il coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale ed il congedo di maternità al Consiglio Occupazione di giugno; Pubblicati gli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell occupazione; Il Parlamento chiede un maggior impegno a livello internazionale per tutelare il lavoro domestico; Presentata la proposta per estendere la deroga temporanea per l intervento del Fondo europeo di adeguamento per la globalizzazione (FEG) Segnalazioni. 2. POLITICA REGIONALE 2.1. Il Parlamento è favorevole alla creazione di una nuova categoria intermedia di regioni beneficiarie dei fondi europei Ancora sulla futura politica di coesione: la Commissione sembra escludere la condizionalità esterna Il Comitato delle Regioni condivide la proposta di bilancio presentata dalla Commissione La Corte si pronuncia sull illegittimità degli aiuti concessi a Venezia e Chioggia Segnalazioni.

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5 POLITICA SOCIALE 1.1. PROPOSTE ED ATTIVITA NELL AMBITO COMUNITARIO IL CONSIGLIO ISTRUZIONE, GIOVENTU CULTURA E SPORT DI FINE MAGGIO SI ACCORDA SUL MARCHIO DEL PATRIMONIO EUROPEO E SI IMPEGNA PER FAVORIRE LA MOBILITA DEI GIOVANI. ALTRI RISULTATI Si è svolto a fine maggio il Consiglio Istruzione, gioventù, cultura e sport. Durante la seduta il Consiglio ha raggiunto un accordo politico sulla decisione che istituisce un azione dell Unione europea per il marchio del patrimonio europeo. I ministri hanno poi deciso che Plzeň (Repubblica Ceca) sarà la capitale europea della cultura per il 2015 (la relativa decisione è pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell Unione europea n. L 146 del 1º giugno 2011). Dal comunicato stampa del Consiglio n /11 diamo qui di seguito una sintesi della seduta. CULTURA Marchio del patrimonio europeo In una deliberazione pubblica, il Consiglio ha raggiunto un accordo politico, con l astensione della delegazione del Regno Unito, riguardo alla decisione che istituisce un azione dell Unione europea per il marchio del patrimonio europeo. Questo marchio è assegnato a siti che hanno un forte valore simbolico e non soltanto estetico in termini di storia e patrimonio europei (come monumenti, siti naturali, subacquei, archeologici, industriali o urbani, paesaggi e oggetti culturali) e che nel contempo promuovono i valori democratici e i diritti umani che sono alla base dell integrazione europea. Questa decisione è volta inoltre a rafforzare il senso di appartenenza dei cittadini all Unione, soprattutto dei giovani. Il marchio del patrimonio europeo intende inoltre contribuire allo sviluppo economico e sostenibile delle regioni, in particolare attraverso il turismo culturale. Esso si basa su un iniziativa intergovernativa avviata nel 2006, nel cui ambito 68 siti situati in 18 Stati membri diversi si sono già visti assegnare il marchio. Per migliorarne la qualità ed efficacia nonché garantirne il successo a lungo termine, l iniziativa è trasformata in un azione formale dell Unione europea. Nel contesto di questa nuova azione, ciascuno Stato membro avrà la possibilità di preselezionare fino ad un massimo di due siti ogni due anni e un panel di esperti indipendenti sceglierà al massimo un sito per paese cui assegnare il marchio. Capitale europea della cultura 2015 Il Consiglio ha adottato una decisione che nomina ufficialmente Plzeň nella Repubblica ceca capitale europea della cultura per il Mons in Belgio nominata lo scorso anno è l altra capitale europea della cultura per il Fino al 2019, città situate in due Stati membri saranno nominate ogni anno capitali europee della cultura. Contributo della cultura all attuazione della strategia Europa 2020 Il Consiglio ha adottato conclusioni sul contributo della cultura all attuazione della strategia Europa Nelle conclusioni si sottolinea il fatto che il settore culturale e creativo ha il potenziale di generare crescita e posti di lavoro di qualità, e pertanto ha un importante ruolo da svolgere nel conseguire gli obiettivi della strategia e delle iniziative faro, come l agenda digitale europea oppure l Unione dell innovazione. In particolare, le conclusioni esaminano il contributo specifico della cultura ai principali obiettivi della strategia Europa 2020: una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Infine, nelle conclusioni si invitano gli Stati membri ad avvalersi degli strumenti finanziari dell UE, come i fondi strutturali, per i progetti culturali e si invita la Commissione a integrare la cultura nei futuri strumenti politici e finanziari dell UE. Infine, nelle conclusioni si invitano gli Stati membri ad avvalersi degli strumenti finanziari dell UE, come i fondi strutturali, per i progetti culturali e si invita la Commissione a integrare la cultura nei futuri strumenti politici e finanziari dell UE. euroregione - Giugno Anno XXVI (nuova serie) - N 4 - p. 3

6 Servizi d informazione sulla mobilità In un dibattito pubblico, i ministri hanno discusso dei servizi d informazione sulla mobilità per gli artisti e i professionisti della cultura, sulla base di due quesiti predisposti dalla presidenza per strutturare il dibattito. Il Consiglio ha adottato conclusioni al riguardo nel contesto dell attuale piano di lavoro per la cultura adottato nel novembre La mobilità transnazionale che è un obiettivo specifico del programma CULTURE agevola l accesso di artisti e professionisti della cultura al mercato del lavoro europeo, e crea pertanto nuove opportunità di lavoro e promuove l occupazione nel settore della cultura e nell economia in senso lato. Una migliore mobilità può inoltre contribuire a conseguire gli obiettivi della strategia Europa In generale, i ministri hanno sottolineato il valore aggiunto della mobilità per la diversità culturale, ma la maggior parte di loro riconosce inoltre che sussistono vari ostacoli alla mobilità degli artisti e dei professionisti della cultura, quali la mancanza di strutture per far fronte alle norme esistenti in materia di permessi di lavoro e di soggiorno, alla regolamentazione in materia di diritto d autore, fiscalità, assicurazione, ecc. La maggior parte degli Stati membri ha già avviato o è sul punto di sviluppare e modernizzare i propri servizi d informazione sulla mobilità sia attraverso portali e piattaforme internet sia attraverso servizi specifici presso i competenti ministeri. Alcuni ministri ritengono che la cooperazione tra i differenti servizi e strutture sia estremamente importante e che potrebbe in alcuni casi essere migliorata. Varie delegazioni hanno suggerito la creazione di un portale o piattaforma UE multilingue, possibilmente nel contesto del futuro programma CULTURE. Le conclusioni del Consiglio suggeriscono misure per creare un sistema d informazione che fornisca agli artisti e ai professionisti della cultura informazioni complete, accurate e aggiornate su questioni legate alla mobilità in ambito UE. La Commissione ha invitato gli Stati membri a nominare esperti nazionali in un gruppo che assisterà la stessa Commissione nell esaminare proposte concrete in questo settore. GIOVENTU Partecipazione dei giovani alla vita democratica in Europa Il Consiglio e i rappresentanti dei governi degli Stati membri hanno adottato una risoluzione sulla promozione di forme nuove ed effettive di partecipazione di tutti i giovani alla vita democratica in Europa. La risoluzione è volta a rafforzare l impegno civico e la partecipazione democratica dei giovani incoraggiando l acquisizione e lo sviluppo di competenze fondamentali nonché la mobilità, facilitando il miglioramento delle loro competenze personali e motivandoli ad assicurare la piena partecipazione al sistema di istruzione, al mercato del lavoro e alla vita comunitaria. In questo contesto i ministri hanno ricordato che la promozione della cittadinanza attiva dei giovani è uno degli obiettivi generali della risoluzione, recentemente adottata, su un quadro rinnovato di cooperazione europea in materia di gioventù ( ) che riconosce inoltre che ciascun giovane rappresenta una risorsa per la società con il diritto di partecipare all elaborazione delle politiche che hanno ripercussioni sulla loro vita, mediante un dialogo strutturato costante con i giovani e le organizzazioni giovanili. Dialogo strutturato con i giovani sull occupazione giovanile I ministri hanno preso atto di una nota della presidenza sullo stato dei lavori del dialogo strutturato tra i giovani e le istituzioni dell UE sull occupazione giovanile per il periodo tra il 1º gennaio 2010 e il 30 giugno Il Consiglio e i rappresentanti dei governi degli Stati membri hanno inoltre adottato una risoluzione sul dialogo strutturato con i giovani sull occupazio-ne giovanile, che valuta e trae insegnamenti dagli ultimi 18 mesi e illustra le priorità politiche per il prossimo trio di presidenza (PL, DK e CY). I primi due cicli di lavori sul dialogo strutturato saranno valutati dal Consiglio nel contesto della relazione dell UE sulla gioventù che sarà presentata dalla Commissione entro la fine del La priorità tematica generale per il prossimo ciclo di 18 mesi (dal 1º luglio 2011 al 30 dicembre 2012) sarà la partecipazione dei giovani, con un particolare accento sulla partecipazione alla vita democratica dell Europa. Attività di volontariato dei giovani Nel dibattito pubblico, i ministri hanno discusso delle attività di volontariato dei giovani e del loro contributo allo sviluppo delle comunità locali, sulla base di una nota della presidenza. euroregione - Giugno Anno XXVI (nuova serie) - N 4 - p. 4

7 L anno 2011 è stato proclamato Anno europeo delle attività di volontariato che promuovono una cittadinanza attiva, cercando di promuovere e migliorare le condizioni del volontariato nell UE e svolgere un opera di sensibilizzazione riguardo al valore e all importanza del volontariato. La presidenza ungherese e la prossima presidenza polacca hanno pianificato in tale contesto una serie di eventi da tenersi nel corso del In generale, i ministri ritengono che il volontariato sia un espressione attiva della partecipazione civica che rafforza i valori europei comuni come la solidarietà e la coesione sociale. Esso offre inoltre importanti opportunità di apprendimento, perché la partecipazione ad attività di volontariato può dotare le persone di nuove capacità e competenze e perfino migliorare la loro occupabilità. Vari ministri hanno inoltre sottolineato l importanza di coinvolgere anche gli anziani nelle attività di volontariato, contribuendo pertanto a colmare il divario generazionale e favorendo la trasmissione delle conoscenze. In aggiunta, i ministri hanno ricordato che la maggior parte delle attività di volontariato dei giovani avviene a livello locale e anche nell ambito delle organizzazioni non governative e che le stesse dovrebbero essere sostenute a livello politico. Varie delegazioni hanno inoltre auspicato uno scambio regolare di buone prassi. ISTRUZIONE Abbandono scolastico Il Consiglio ha raggiunto un accordo politico, con il voto contrario del Regno Unito, su una raccomandazione relativa alle politiche di riduzione dell abbandono scolastico, che mira a promuovere la progressione verso l obiettivo di Europa 2020 di ridurre il tasso di abbandono scolastico a meno del 10% entro il 2020 (rispetto al 14,4% del 2009). La riduzione dell abbandono scolastico contribuisce agli obiettivi di Europa 2020 sia di crescita intelligente, migliorando i livelli di istruzione e formazione, sia di crescita inclusiva, agendo su uno dei principali fattori del rischio di disoccupazione, povertà ed esclusione sociale. Nonostante alcuni importanti progressi nell ultimo decennio, il tasso di abbandono scolastico in Europa, vale a dire il numero di giovani tra 18 e 24 anni in possesso soltanto di un diploma di istruzione secondaria inferiore o più basso e che non continuano gli studi né intraprendono alcun tipo di formazione, è ancora troppo alto e costituisce un problema serio ed urgente in molti paesi dell UE. In linea generale, i ministri ritengono che un approccio positivo in questo settore richieda politiche coerenti, intersettoriali e globali. Non si tratta di un problema che concerne solo l istruzione: ha implicazioni in tutta una serie di politiche sociali, giovanili, sanitarie e occupazionali. Le politiche più efficaci sembrano essere quelle incentrate sulle misure di tipo preventivo piuttosto che compensativo. Diverse delegazioni sottolineano che il sostegno dovrebbe essere sistematico dai primi anni alla vita adulta e rispondere, in particolare, alla necessità di concentrarsi su tutti i livelli del sistema di istruzione e formazione: aspetti strutturali, fattori connessi alle scuole e sostegno individuale. Politiche di prevenzione per combattere l abbandono scolastico Come follow-up, i ministri hanno discusso in pubblico, in base a un documento informativo della presidenza, le politiche di prevenzione per combattere l abbandono scolastico, rivolte in particolare a chi è in condizioni socioeconomiche svantaggiate, ivi compresi i Rom. Mobilità dei giovani per l apprendimento Il Consiglio ha raggiunto un accordo politico su una raccomandazione relativa alla promozione della mobilità dei giovani per l apprendimento, che forma parte dell iniziativa faro Youth on the Move. La raccomandazione incoraggia gli Stati membri ad adottare misure adeguate al fine di eliminare gli ostacoli amministrativi e istituzionali che, insieme ad altri fattori, impediscono i progressi in questo settore. Nel contempo, rispetta pienamente le competenze e le responsabilità degli Stati membri nell ambito delle rispettive legislazioni nazionali ed europee. Quale parte della libera circolazione delle persone, la mobilità per l apprendimento, ossia la mobilità transnazionale volta all acquisizione di nuove capacità, è uno dei mezzi fondamentali attraverso i quali gli individui, e in particolare i giovani, possono incrementare le proprie possibilità di occupazione e il proprio sviluppo personale. Contribuisce inoltre a migliorare la coesione europea. L UE sostiene i giovani da diverso tempo attraverso varie iniziative e programmi (LEONARDO, COMENIUS, ERASMUS). Inoltre, negli ultimi anni è stata elaborata una serie di strumenti europei che rendono più facile per i giovani andare all estero a scopo di apprendimento. Tuttavia, la maggior parte dei ministri ha riconosciuto che non tutti gli strumenti vengono utilizzati pienamente e che rimangono molti ostacoli. La maggior parte degli Stati membri euroregione - Giugno Anno XXVI (nuova serie) - N 4 - p. 5

8 sta già cercando di migliorare i sistemi attuali in tale settore. Educazione e cura della prima infanzia Per la prima volta in assoluto a livello europeo, il Consiglio ha adottato conclusioni sull educazione e la cura della prima infanzia, che si concentrano sui benefici a lungo termine sia per i singoli individui che per l intera società che può comportare l accesso generalizzato all educazione e alla cura della prima infanzia di alta qualità. Un livello elevato di educazione e cura della prima infanzia è utile per tutti i bambini, ma specialmente per quelli provenienti da un contesto migratorio, svantaggiato sotto il profilo socio-economico, Rom o con esigenze educative speciali. Inoltre, riduce il rischio di un successivo abbandono scolastico. Nel maggio 2009 i ministri dell istruzione hanno stabilito un obiettivo secondo cui entro il 2020 almeno il 95% dei bambini di età compresa tra i quattro anni e l età dell istruzione primaria obbligatoria avrebbe dovuto partecipare all istruzione della prima infanzia. Benché negli ultimi anni gli Stati membri abbiano compiuto buoni progressi complessivi nel migliorare la disponibilità dell educazione e cura della prima infanzia, si rendono necessari ulteriori sforzi. La cooperazione a livello europeo, insieme al ricorso efficace a programmi dell UE, può contribuire allo sviluppo di un istruzione e una formazione di qualità sostenendo e integrando le misure prese a livello nazionale e assistendo gli Stati membri a fronteggiare le sfide comuni. SPORT Piano di lavoro per lo sport Il Consiglio ha adottato una risoluzione su un piano di lavoro dell Unione europea per lo sport ( ). Ministri hanno accolto con molto favore questo primo piano di lavoro dell UE in un nuovo settore di competenza introdotto dal trattato di Lisbona, che conferisce all UE un nuovo ruolo di supporto, di coordinamento e di complemento nel settore dello sport, pur nel rispetto dell autonomia degli enti di governo dello sport e delle competenze degli Stati membri. Il piano di lavoro riconosce l importante contributo dello sport agli obiettivi generali della strategia Europa 2020, dato il forte potenziale del settore per contribuire ad una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e alla creazione di nuovi posti di lavoro e considerandone gli effetti positivi sull inclusione sociale, sull istruzione e sulla formazione nonché sulla salute pubblica e l invecchiamento attivo. Esso stabilisce i seguenti settori prioritari: - integrità, in particolare la lotta al doping e alle partite truccate e la promozione della buona governance; - valori sociali, in particolare salute, inclusione sociale, istruzione e volontariato; - aspetti economici, in particolare finanziamento sostenibile e definizione di politiche basata su dati di fatto. Per affrontare queste priorità, gli Stati membri e la Commissione hanno convenuto di creare diversi gruppi di esperti per i prossimi tre anni. Oltre a tali gruppi, altri metodi di lavoro potranno includere conferenze della presidenza, riunioni informali dei direttori responsabili per lo sport con i ministri, studi e conferenze della Commissione. Nella prima metà del 2014 il Consiglio valuterà l attuazione del piano di lavoro in base alla relazione preparata dalla Commissione entro la fine del Scommesse on-line In sede di dibattito pubblico, i ministri hanno discusso gli aspetti connessi allo sport delle scommesse on-line, in base a un documento informativo della presidenza. Le attività di scommesse sportive rappresentano attualmente il 32% dei servizi di gioco d azzardo e si stima che l industria delle scommesse illegali, che è in espansione, raggiunga circa 148 miliardi di EUR all anno, senza alcun ritorno per lo sport. Le scommesse irregolari e illegali sono strettamente legate ai problemi delle partite truccate e del riciclaggio del denaro e di conseguenza costituiscono una seria minaccia per lo sport e per la società. La maggior parte dei ministri ha riconosciuto che si tratta di un problema molto serio che inoltre, per via della sua complessità, viene affrontato in modo molto diverso dagli Stati membri. I ministri hanno sottolineato l importanza di preservare l integrità dello sport e di assicurarne il finanziamento sostenibile. Un ampio numero di ministri ritiene che prima di adottare misure specifiche a livello europeo sono necessarie ulteriori consultazioni e una cooperazione tra gli Stati membri, le strutture e le organizzazioni sportive nonché i gestori di scommesse. euroregione - Giugno Anno XXVI (nuova serie) - N 4 - p. 6

9 1.1.2 IL CONSIGLIO SALUTE DI GIUGNO DISCUTE SUI SISTEMI SANITARI E SULLA QUESTIONE DELLE VACCINAZIONI INFANTILI Il Consiglio Occupazione, politica sociale, salute e consumatori ha dedicato la seduta del 6 giugno scorso alle questioni relative alla salute pubblica. In tale occasione i ministri hanno discusso, in particolare, del futuro dei sistemi sanitari europei, adottando conclusioni nelle quali si auspica un rafforzamento della collaborazione, per rendere i sistemi sanitari moderni, capaci di rispondere ai bisogni della popolazione e durevoli. Nel documento si sottolineano alcune scelte condivise quali lo sviluppo dei farmaci generici, l utilizzo di nuove tecnologie, una maggiore regolamentazione delle prescrizioni mediche. La Commissione è invitata ad avviare un processo di riflessione per definire la strategia verso investimenti proficui, per fare in modo che la sanità pubblica si trasformi da centro di spesa in opportunità di crescita. Si chiede ancora alla Commissione di elaborare criteri comuni di valutazione dell efficienza dei sistemi sanitari quali strumenti con cui i singoli Stati possano misurare i propri. I ministri della salute hanno anche adottato conclusioni sulle vaccinazioni infantili. Il documento parte dalla considerazione che l Unione europea non ha centrato l obiettivo di eliminare entro il 2010 il morbillo e la rosolia proprio per il fatto che in alcuni Paesi la copertura di vaccinazione è ancora insufficiente. I ministri ritengono pertanto necessario chiedere agli Stati e alla Commissione di prendere le misure necessarie per rafforzare i programmi di vaccinazioni e potenziare lo scambio di informazioni IMMIGRAZIONE E LIBERA CIRCOLAZIONE DELLE PERSONE IL CONSIGLIO GIUSTIZIA ED AFFARI INTERNI DI GIUGNO SI CONFRONTA SULLA MODIFICA DELLE NORME RELATIVE A FRONTEX E SUL SISTEMA EUROPEO COMUNE DI ASILO (CEAS) Il Consiglio Giustizia ed affari interni, nella sessione del 9 e 10 giugno scorsi, ha raggiunto l accordo politico per l istituzione di un agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi di tecnologia dell informazione su larga scala. I lavori hanno anche avuto come oggetto una discussione sulla modifica delle norme relative a Frontex e l adozione di conclusioni su frontiere, migrazione e asilo. Un primo scambio di opinioni ha poi interessato il primo pacchetto di proposte legislative modificate della Commissione per l istituzione di un sistema europeo comune di asilo (cfr. anche il punto del presente numero di Euroregione). Dal comunicato stampa del Consiglio n /11 ecco un quadro generale dei risultati della sessione. Agenzia UE per sistemi di tecnologia dell informazione su larga scala Con un accordo politico decisivo, il Consiglio ha spianato il cammino per istituire nell estate del 2012 un agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi di tecnologia dell informazione su larga scala sulla base di un testo di compromesso con il Parlamento europeo. La presidenza può ora confermare al Parlamento europeo che, se quest ultimo adotterà la sua posizione in prima lettura esattamente nella versione riportata nel testo di compromesso, il Consiglio approverà la posizione del Parlamento in una futura sessione. L obiettivo è porre in essere l agenzia e farla funzionare entro l estate del La sede dell Agenzia sarà a Tallinn. I compiti relativi allo sviluppo tecnico e alla preparazione per la gestione operativa saranno svolti a Strasburgo ed un sito di back-up sarà creato in Austria, a Sankt Johann im Pongau. I sistemi di tecnologia dell informazione su larga scala gestiti dalla futura agenzia includeranno il sistema d informazione Schengen di seconda generazione (SIS II), il sistema d informazione visti (VIS) ed EURODAC. L agenzia sarà altresì responsabile della gestione di eventuali altri sistemi di tecnologia dell informazione che potrebbero essere elaborati in futuro nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia. Tuttavia, un eventuale integrazione di ulteriori sistemi richiederà una specifica decisione del Consiglio e del Parlamento europeo. Frontex: nuove norme per l agenzia dell UE per la gestione delle frontiere esterne Il Consiglio ha discusso le questioni in sospeso sulla revisione delle norme relative all agenzia europea per la gestione delle frontiere esterne Frontex. I negoziati con il Parlamento europeo sono iniziati ad aprile. euroregione - Giugno Anno XXVI (nuova serie) - N 4 - p. 7

10 I ministri si sono concentrati su una serie di questioni in sospeso tra cui: - il distacco temporaneo di guardie di frontiera alle squadre comuni di sostegno Frontex da parte degli Stati membri; - il controllo delle operazioni di rimpatrio; - l istituzione e la denominazione di un pool comune di guardie di frontiera per le operazioni congiunte e le missioni di intervento RABIT. L obiettivo è sempre raggiungimento di un accordo con il Parlamento europeo entro la fine di giugno in linea con le conclusioni del Consiglio europeo del 24 marzo Conclusioni su frontiere, migrazione e asilo Conclusioni Il Consiglio ha adottato conclusioni su frontiere, migrazione e asilo nel contesto delle discussioni su una serie di recenti comunicazioni della Commissione: - una in materia di migrazione (9731/11); - un altra sulla migrazione e l asilo nell UE nel 2010, che presenta la seconda relazione annuale sull attuazione del Patto europeo sull immigrazione e l asilo (10772/11); - una terza comunicazione relativa ad un dialogo con i paesi del Sud del Mediterraneo per la migrazione, la mobilità e la sicurezza (10784/11). Valutazione Schengen di Bulgaria e Romania Conclusioni Il Consiglio ha adottato conclusioni sul completamento del processo di valutazione Schengen del grado di preparazione della Bulgaria e della Romania ad applicare tutte le disposizioni dell acquis di Schengen. Dette conclusioni sottolineano che il processo di valutazione Schengen per la Bulgaria e la Romania è stato portato a termine e che il Consiglio ritornerà sulla questione al più presto possibile, non oltre il settembre Asilo: condizioni di accoglienza e procedure In base al pacchetto legislativo per l istituzione di un sistema europeo comune di asilo (CEAS) entro il 2012, il Consiglio ha proceduto ad un primo scambio di opinioni in merito a due proposte della Commissione in versione riveduta. Esse riguardano le procedure applicate ai fini del riconoscimento e della revoca della protezione internazionale, nonché le condizioni di accoglienza dei richiedenti asilo. La Commissione ha presentato queste proposte il 1º giugno Entrambe le proposte modificano direttive esistenti. Le modifiche erano state inizialmente presentate nell ottobre 2009 e nel dicembre 2008, rispettivamente. Tuttavia, non essendo stato possibile raggiungere un accordo sui testi, la Commissione ha deciso di presentare proposte rivedute per tenere conto delle posizioni espresse dagli Stati membri in seno al Consiglio e dal Parlamento europeo. Come specificato nel Comunicato stampa della Commissione N. IP/11/665, obiettivo delle iniziative presentate è istituire procedure efficaci ed eque e garantire condizioni di accoglienza adeguate e comparabili in tutta l Unione. Le modifiche apportate alla direttiva procedure sono intese a semplificare e chiarire le norme in modo da: - semplificarne l attuazione per gli Stati membri, specie quando si trovano a dover trattare in contemporanea un numero ingente di domande di asilo. Sono state riviste le norme che disciplinano l accesso alla procedura di asilo, lo svolgimento dei colloqui personali e la durata massima delle procedure (obiettivo centrale della proposta resta il termine generale di sei mesi per concludere le procedure di primo grado); - contrastare meglio i potenziali abusi. Nuove disposizioni permettono agli Stati membri di accelerare le procedure e esaminare alla frontiera le domande chiaramente poco convincenti o presentate da richiedenti che costituiscono un pericolo per la sicurezza nazionale o l ordine pubblico; - migliorare la qualità del processo decisionale in primo grado aggiungendo accorgimenti pratici che aiutino il richiedente a capire la procedura o predisponendo un adeguata formazione del personale che esamina le domande e prende le dovute decisioni; - garantire l accesso alla protezione. Sono chiarite le fasi iniziali della procedura, a beneficio delle guardie di frontiera, dei poliziotti e altre autorità che per primi entrano in contatto con chi chiede protezione; - gestire le domande reiterate. La proposta modificata chiarisce le norme che regolano la possibilità per il richiedente asilo di reiterare la domanda nell ipotesi che sia cambiata la sua situazione, nell intento anche di prevenire eventuali abusi; euroregione - Giugno Anno XXVI (nuova serie) - N 4 - p. 8

11 - migliorare la coerenza con altri strumenti dell acquis dell Unione in materia di asilo, come l Ufficio europeo di sostegno per l asilo. La proposta riserva per l appunto all Ufficio un ruolo più concreto nelle disposizioni relative alla formazione e all accesso alla procedura. Le modifiche apportate direttiva accoglienza introducono maggiore chiarezza e flessibilità di modo da: - semplificarne l attuazione per gli Stati membri che, disponendo di un margine di manovra più ampio per realizzare le misure previste, vedranno ridursi gli oneri finanziari e amministrativi; - disporre norme chiare che limitino rigorosamente la possibilità di trattenere i richiedenti asilo. La nuova proposta mantiene elevate le norme sul trattamento, specie con riguardo al trattenimento; il diritto di libera circolazione può essere soggetto a restrizioni solo se necessarie e proporzionate e giustificate da motivazioni chiari, comuni e esaurienti; - garantire un livello di vita dignitoso, specie con misure nazionali dirette a individuare le particolari esigenze delle persone vulnerabili, come i minori e le vittime di tortura, o con un sostegno materiale di livello adeguato per i richiedenti asilo; - favorire l indipendenza economica dei richiedenti asilo. L obiettivo è agevolarne l accesso al mercato del lavoro riconoscendo agli Stati membri una certa flessibilità durante l esame della domanda in primo grado o se devono far fronte a un numero elevato di domande simultaneamente. Migrazione legale: trasferimenti intrasocietari, lavoro stagionale e permesso unico per cittadini di paesi terzi Riguardo alla migrazione legale, i ministri hanno esaminato lo stato di avanzamento di tre fascicoli che fanno parte dei progetti dell UE di elaborazione di una politica globale in materia di immigrazione. Due proposte di direttiva riguardano le condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini di paesi terzi: - nell ambito di trasferimenti intrasocietari (12211/10); - ai fini di un lavoro stagionale (12208/10). Per entrambi i fascicoli i negoziati con il Parlamento europeo devono ancora iniziare. La proposta riguardante i lavoratori stagionali mira a definire condizioni eque e trasparenti in materia di ingresso e soggiorno e al contempo introduce incentivi e salvaguardie per impedire che il soggiorno temporaneo diventi permanente. Essa propone una procedura accelerata per l ammissione di lavoratori stagionali provenienti da paesi terzi, sulla base di una definizione comune e di criteri comuni. Tra le questioni che devono essere ulteriormente discusse in sede di Consiglio rientrano la definizione di lavoro stagionale, i criteri di ammissione, i permessi o i visti per lavoratori stagionali e i diritti di questi ultimi. La proposta di direttiva sui trasferimenti intrasocietari mira ad agevolare i trasferimenti intrasocietari di competenze, sia verso l Unione che al suo interno. Essa mira in particolare a rispondere in modo efficace e rapido alla domanda di manager e lavoratori qualificati in succursali o filiali di società multinazionali, fissando condizioni di ammissione trasparenti e armonizzate per questa categoria di lavoratori, creando condizioni più allettanti per il soggiorno temporaneo dei lavoratori trasferiti all interno della società e dei loro familiari e promuovendo un assegnazione e una rassegnazione efficiente dei lavoratori trasferiti tra entità dell UE. Le questioni da discutere ulteriormente in seno al Consiglio includono i criteri di ammissione, i diritti da accordare ai titolari di un permesso e ai loro familiari e, in particolare, la mobilità tra Stati membri per i titolari di un permesso. Inoltre i ministri hanno discusso lo stato dei lavori concernenti una proposta di direttiva relativa ad un permesso unico che consente ai cittadini di paesi terzi di soggiornare e lavorare nel territorio di uno Stato membro e a un insieme comune di diritti per i lavoratori di paesi terzi che soggiornano legalmente in uno Stato membro. Nella plenaria del 24 marzo 2011 il Parlamento europeo ha adottato in prima lettura emendamenti alla suddetta proposta. Ulteriori negoziati tra il Consi-glio e il Parlamento inizieranno tra breve. I principali punti di divergenza che ancora persistono tra le posizioni delle due istituzioni sono la questione di un documento aggiuntivo da rilasciare assieme al permesso unico, il trasferimento di diritti a pensione e l obbligo per gli Stati di fornire alla Commissione tabelle di concordanza. Lotta alla criminalità organizzata nel periodo Conclusioni Il Consiglio ha adottato conclusioni che fissano le priorità dell UE nella lotta alla criminalità organizzata nel periodo Le priorità individuate includono la lotta alla produzione e allo spaccio di droga, comprese le sostanze sintetiche e psicoattive, la lotta al traffico di droga, proveniente specialmente dall Africa occidentale, limitare il ruolo dei Balcani euroregione - Giugno Anno XXVI (nuova serie) - N 4 - p. 9

12 occidentali nella criminalità internazionale, la lotta alla tratta di esseri umani, la lotta alle organizzazioni criminali che agevolano l immigrazione illegale, la lotta alle organizzazioni criminali mobili transfrontaliere e la lotta alla criminalità informatica. Queste conclusioni dovrebbero essere attuate a livello europeo e se del caso nazionale o regionale, riguardo a obiettivi strategici concordati e mediante piani d azione operativi annuali dell UE. Le conclusioni costituiscono un follow-up alla creazione, alla fine del 2010, del ciclo programmatico dell UE per contrastare la criminalità organizzata e le forme gravi di criminalità internazionale. Il documento vara un ciclo programmatico pluriennale e una chiara metodologia per l impostazione, l attuazione e la valutazione delle priorità nella lotta contro la criminalità organizzata e le forme gravi di criminalità internazionale. Si propone di attuare dal 2011 al 2013 un ciclo programmatico iniziale e limitato sulla base della valutazione per il 2011 della minaccia rappresentata dalla criminalità organizzata nell UE (OCTA). Il primo ciclo programmatico pienamente articolato sarà avviato sulla base della valutazione per il 2013 della minaccia rappresentata dalla criminalità organizzata e dalle forme gravi di criminalità internazionale (SOCTA) nell UE e riguarderà il periodo dal 2013 al In tale contesto i ministri hanno preso anche atto di una pubblicazione il cui obiettivo è lo scambio di esperienze nella lotta alla criminalità organizzata. Si intitola Complementary approaches and actions to prevent and combat organised crime: A collection of good practice examples from EU Member States (Approcci e azioni complementari per prevenire e lottare contro la criminalità organizzata: esempi di buone pratiche negli Stati membri dell UE). Le delegazioni sono state invitate ad assicurarne un adeguata diffusione tramite i rispettivi canali nazionali. Ordine europeo di indagine Il Consiglio ha convenuto i principi essenziali che disciplinano la proposta di un ordine europeo di indagine (OEI) penale. La direttiva in questione consentirebbe ad uno Stato membro dell UE di svolgere atti di indagine in seguito alla decisione di un altro Stato membro, sulla base del principio di riconoscimento reciproco delle decisioni giudiziarie. Gli atti di indagine includerebbero, ad esempio, l audizione di testimoni, co-me pure perquisizioni e sequestri, con garanzie supplementari, intercettazione di telecomunicazioni, osservazioni, infiltrazioni e controlli su conti bancari Il progetto sostituirebbe l attuale mosaico di disposizioni di legge attualmente vigente nel settore con un unico nuovo strumento, che mira a rendere la cooperazione giudiziaria in materia di indagini più rapida ed efficiente. Esso introdurrebbe il riconoscimento reciproco automatico degli ordini di indagine e limiterebbe i motivi del rifiuto di esecuzione dell ordine da parte di un altro Stato membro, prevedendo al contempo mezzi di impugnazione a tutela dei diritti di difesa degli interessati. Infine, esso fisserebbe per la prima volta termini per l esecuzione degli atti di indagine. Diritti delle vittime nei procedimenti penali Il Consiglio ha adottato una tabella di marcia per il rafforzamento dei diritti e della tutela delle vittime, in particolare nei procedimenti penali. La tabella di marcia stabilisce azioni prioritarie per la protezione delle vittime di reati ed invita la Commissione a presentare proposte riguardanti tutte le misure. Gli obiettivi generali dell azione dell UE sono, tra l altro, stabilire procedure ai fini del rispetto della dignità, dell integrità e della vita privata delle vittime, facilitarne l accesso alla giustizia e progettare procedure volte a evitare la vittimizzazione ripetuta. La tabella di marcia stabilisce le seguenti misure prioritarie: - revisione della legislazione in vigore (decisione quadro 2001/220/GAI) relativa alla posizione della vittima nel procedimento penale; - regolamento sul riconoscimento reciproco delle misure di protezione delle vittime in materia civile. Ciò integrerebbe l ordine di protezione europeo in materia penale, attualmente in discussione in sede di Consiglio dopo la prima lettura del Parlamento. Il 18 maggio la Commissione ha presentato proposte riguardo a queste due azioni, che il Consiglio accoglie con favore e intende esaminare in via prioritaria. Le altre misure prioritarie riguardano: - orientamenti sulle migliori prassi tra gli Stati membri nell ambito dell assistenza e della protezione delle vittime di reato, una volta adottata la legislazione riveduta relativa alla posizione della vittima nel procedimento; euroregione - Giugno Anno XXVI (nuova serie) - N 4 - p. 10

13 - un riesame della direttiva in vigore, relativa all indennizzo delle vittime di reato; - raccomandazioni su come far fronte alle esigenze specifiche di vittime vulnerabili e di vittime di particolari tipi di reato, ad esempio le vittime della tratta degli esseri umani, o i minori vittime di sfruttamento sessuale. Il Consiglio ha invitato la Commissione a presentare proposte anche su queste priorità e si è impegnato ad occuparsene in via prioritaria. La Commissione ha altresí presentato ai ministri il pacchetto sui diritti delle vittime da essa pubblicato il 18 maggio, che include: - una comunicazione intitolata Rafforzare i diritti delle vittime nell Unione europea (10612/11); - la proposta di regolamento relativo al riconoscimento reciproco delle misure di protezione in materia civile (10613/11); - la proposta di direttiva che istituisce norme minime riguardanti i diritti, l assistenza e la protezione delle vittime di reato (10610/11). Giustizia elettronica Il Consiglio ha discusso i progressi realizzati nel settore della giustizia elettronica europea sulla base di una relazione (9369/1/11 REV 1) ed ha adottato una tabella di marcia riveduta per l attuazione del piano d azione in materia di giustizia elettronica europea. Per quanto riguarda il portale della giustizia elettronica europea, la relazione mette in risalto la prima versione del portale del luglio 2010, una versione provvisoria del portale operativa da aprile 2011 e i preparativi per la seconda versione prevista per settembre La relazione e la tabella di marcia trattano una serie di altri progetti in materia di giustizia elettronica, quali: - il progetto e-justice Communication via Online Data Exchange (e-codex), avviato nel gennaio 2011, inteso a elaborare norme tecniche comuni nel settore della giustizia che potrebbero essere usate in numerosi progetti sulla giustizia elettronica aventi, fra l altro, come presupposti l identificazione elettronica, l autenticazione, l autorizzazione, ecc.; - formulari dinamici in linea per le procedure di ingiunzione di pagamento europee o i procedimenti europei per le controversie di modesta entità; - l interconnessione dei registri di insolvenza e dei catasti degli Stati membri; - un sistema di identificatore comune della giurisprudenza (ECLI) su base volontaria. Cooperazione transfrontaliera nella lotta al terrorismo e alla criminalità Conclusioni Il Consiglio ha adottato conclusioni sull attuazione delle decisioni di Prüm, facendo il punto della situazione ed invitando gli Stati membri ad adottare opportuni provvedimenti per accelerare questo processo. Le decisioni di Prüm (2008/615/GAI e 2008/616/GAI sul potenziamento della cooperazione transfrontaliera, soprattutto nella lotta al terrorismo e alla criminalità transfrontaliera) mirano a dotare le strutture di contrasto degli Stati membri di strumenti aggiuntivi per lottare contro le forme gravi di criminalità e il terrorismo, in particolare rafforzando lo scambio automatizzato di dati su DNA, dati dattiloscopici e dati di immatricolazione dei veicoli. La loro attuazione è costantemente oggetto di monitoraggio da parte del Segretariato del Consiglio. Protezione delle infrastrutture critiche Conclusioni Il Consiglio ha adottato conclusioni sullo sviluppo della dimensione esterna del programma europeo per la protezione delle infrastrutture critiche. L obiettivo della dimensione esterna del programma è lo scambio di buone prassi e il potenziamento della capacità di protezione delle infrastrutture critiche nelle regioni e nei paesi terzi interessati, in particolare nei settori dei trasporti e dell energia, con l intento di ridurre al minimo il rischio e le conseguenze negative dei potenziali danneggiamenti delle infrastrutture critiche straniere sull Unione o sugli Stati membri. Tratta degli esseri umani Il Consiglio ha preso atto della prima relazione sull attuazione del documento mirato all azione sul rafforzamento della dimensione esterna dell UE nell azione contro la tratta degli esseri umani. La relazione fornisce un aggiornamento sull azione esterna degli Stati membri contro la tratta degli esseri umani, ad esempio riguardo ad accordi in vigore tra l UE e paesi terzi, regioni od organizzazioni a livello internazionale, assieme ad un compendio delle recenti attività ed azioni esterne svolte in questo ambito dalle agenzie della euroregione - Giugno Anno XXVI (nuova serie) - N 4 - p. 11

14 Commissione e dell UE (Europol, Eurojust, Frontex, Agenzia per i diritti fondamentali e CEPOL, l Accademia europea di polizia). La relazione esprime altresì, raccomandazioni e propone un follow-up per azioni future. Nuove forme di tratta degli esseri umani Conclusioni Il Consiglio ha adottato conclusioni (8776/3/11) sul tema Far fronte alle nuove forme di tratta degli esseri umani negli Stati membri dell UE. Le conclusioni esortano gli Stati membri a sviluppare la raccolta dei dati in merito alle nuove forme di tratta all interno del loro territorio e nell UE e ad adottare i provvedimenti necessari per migliorare la qualità dei dati, in modo che essi possano essere utilizzati come base per la programmazione politica e per l individuazione delle tendenze nazionali e transnazionali della tratta. Gli Stati membri sono inoltre invitati a sviluppare una formazione multidisciplinare regolare per i professionisti (assistenti sociali, ispettorati del lavoro, sindacati e organizzazioni dei lavoratori) suscettibili di entrate in contatto con le vittime e ad includere informazioni sulla tratta degli esseri umani e su tutte le forme di sfruttamento negli strumenti di formazione impiegati a tutti i pertinenti livelli di istruzione ANCORA SUL SISTEMA EUROPEO COMUNE DI ASILO (CEAS): PROSEGUE LA PRESENTAZIONE DI MISURE DA PARTE DELLA COMMISSIONE PER IL COMPLETAMENTO ENTRO IL 2012 Dopo il forte impegno del Consiglio europeo di fine giugno per una politica comune in materia di asilo e migrazione, la Commissione europea ha definito ulteriori obiettivi sui quali intende concentrarsi (fonte: comunicato stampa della Commissione n. IP/11/781). 1 Fare in modo che il sistema europeo comune di asilo sia completato entro il 2012 Il Consiglio europeo ha lanciato un chiaro segnale invitando a realizzare entro il 2012 un sistema europeo comune di asilo (CEAS) efficace, equo e protettivo. - La Commissione continuerà a sostenere gli sforzi profusi dal Consiglio e dal Parlamento europeo per raggiungere rapidamente un accordo sull intero pacchetto in materia di asilo. Le proposte di modifica delle direttive procedure e accoglienza, recentemente adottate dalla Commissione (IP/11/665 e MEMO/11/365), dovrebbero agevolare i negoziati tra i due colegislatori e permettere di progredire su tutti gli altri strumenti del CEAS (Cfr. La notizia precedente, punto 1.2.1). 2 Rafforzare la gestione delle frontiere esterne garantire la libera circolazione delle persone E necessario mantenere livelli elevati di sicurezza alle nostre frontiere esterne, semplificando nel contempo l attraversamento delle frontiere per coloro che viaggiano o immigrano legalmente nell UE. - La Commissione si adopererà per il completamento dello spazio Schengen in quanto area priva di controlli alle frontiere interne. Oltre a istituire un sistema più solido di sorveglianza e valutazione allo scopo di verificare la corretta applicazione delle norme Schengen, la Commissione ha avviato una riflessione su un meccanismo di salvaguardia Schengen a cui ricorrere in situazioni critiche in cui uno Stato membro non adempie ai suoi obblighi alle frontiere, oppure un tratto particolare di frontiera esterna diventa oggetto di pressioni particolarmente forti. La possibilità di reintrodurre temporaneamente i controlli alle frontiere potrebbe essere inclusa nel meccanismo di valu-tazione Schengen, come misura estrema e a condizioni rigorose. La Com-missione è pronta a presentare la sua proposta all inizio dell autunno. - Verso la fine dell anno (dicembre) la Commissione presenterà proposte legislative su un sistema europeo di sorveglianza delle frontiere (EUROSUR), allo scopo di consentire che Stati membri limitrofi possano scambiarsi in tempo reale informazioni operative su eventuali incidenti alle frontiere esterne. Il sistema dovrebbe essere operativo entro il euroregione - Giugno Anno XXVI (nuova serie) - N 4 - p. 12

15 - La Commissione svilupperà inoltre un sistema integrato di gestione delle frontiere che si avvalga pienamente delle nuove tecnologie. L istituzione di un sistema europeo di ingresso-uscita, che garantisca che i dati relativi all attraversamento delle frontiere da parte dei cittadini di paesi terzi siano disponibili per le autorità competenti in materia di controllo alle frontiere e immigrazione, e di un programma per viaggiatori registrati che consenta ai cittadini di paesi terzi di avvalersi di sistemi automatizzati di controllo alle frontiere agevolando cosí il loro accesso all UE, saranno trattati in una comunicazione prevista per l autunno prossimo. Seguiranno proposte legislative nella primavera del Promuovere la cooperazione con i paesi terzi Gli eventi recentemente occorsi sulle rive del Mar Mediterraneo spingono l UE ad adottare una strategia coerente e a mostrarsi disposta ad aiutare, cooperare e offrire prospettive. - La Commissione è pronta a impegnarsi con la Tunisia, il Marocco e l Egitto in dialoghi su migrazione, mobilità e sicurezza. Tali dialoghi prepareranno il terreno per la conclusione di partenariati di mobilità che riuniscano tutte le misure necessarie per gestire la migrazione e la mobilità a beneficio di tutte le parti. Promuovere i contatti tra i popoli, offrire a studenti, ricercatori e uomini d affari migliori opportunità di spostarsi tra l UE e i paesi partner sull altra riva del Mediterraneo può favorire notevolmente lo sviluppo socioeconomico dell intera regione. In futuro si potrà valutare la possibilità di estendere questo approccio ad altri paesi della regione, tra i quali la Libia, quando si verificheranno condizioni sufficienti. - Nel novembre 2011 la Commissione presenterà la valutazione e le prospettive di sviluppo dell approccio globale in materia di migrazione. L intento è permettere all Europa di sviluppare ulteriormente un approccio globale alla gestione delle questioni migratorie nelle sue relazioni con i paesi terzi, che includa i vari settori politici dello sviluppo, degli affari sociali e dell occupazione, delle relazioni esterne e degli affari interni. Ciò consentirà di rafforzare il dialogo e la cooperazione operativa con i nostri partner, sia in una prospettiva a lungo termine, sia per una risposta rapida alle crisi e alle situazioni di emergenza PUBBLICATO IL NUOVO REGOLAMENTO SULLA LIBERA CIRCOLAZIONE DEI LAVORATORI ALL INTERNO DELL UNIONE (CODIFICAZIONE) Sulla Gazzetta ufficiale dell Unione europea n. L 141 del 27 maggio 2011, è stato pubblicato il regolamento n. 492/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla libera circolazione dei lavoratori all interno dell Unione. Si tratta di una codificazione della normativa che in questi anni ha modificato il regolamento n. 1612/68 dal 1968 il quale rappresenta una delle fonti di diritto derivato più importanti. Nell allegato II del nuovo regolamento è definita la tavola di concordanza con gli articoli del reg. 1612/68. Si ricordi che questa normativa persegue l abolizione fra i lavoratori degli Stati membri di qualsiasi discriminazione fondata sulla nazionalità per quanto riguarda l impiego, la retribuzione e le altre condizioni di lavoro, nonché il diritto di tali lavoratori di spostarsi liberamente all interno dell Unione per esercitare un attività subordinata, fatte salve le limitazioni giustificate da motivi di ordine pubblico, di pubblica sicurezza e di sanità pubblica. euroregione - Giugno Anno XXVI (nuova serie) - N 4 - p. 13

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