SISTEMI AVANZATI PER LA GESTIONE, L'ORGANIZZAZIONE E L'INTERSCAMBIO DEI SISTEMI DELLE CONOSCENZE DEGLI ENTI LOCALI

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1 SISTEMI AVANZATI PER LA GESTIONE, L'ORGANIZZAZIONE E L'INTERSCAMBIO DEI SISTEMI DELLE CONOSCENZE DEGLI ENTI LOCALI BANDO DI FINANZIAMENTO 2010 PER LO SVILUPPO DEL DATABASE TOPOGRAFICO AI SENSI DELLA L.R.12/05 CLASSE II Ottobre 2010 Progetto sperimentale per il completamento e lo sviluppo di sistemi di interscambio e di servizi di innovazione tecnologica e organizzativa per le pubbliche amministrazioni locali dell'aggregazione Valle Sabbia e Brescia Est.

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3 SOMMARIO Sommario... 3 Progetto tecnico Premessa Contesto di riferimento Il territorio L'aggregazione Modello organizzativo Il database topografico La banca dati catastale Servizi sovracomunali Infrastruttura tecnologica Obiettivi generali Obbiettivo 1: miglioramento dei servizi Obbiettivo 2: miglioramento della qualità del lavoro Obbiettivo 3: miglioramento della capacità di gestione del territorio Obbiettivo 4: miglioramento della capacità di relazione Contenuti generali del progetto Analisi di sostenibilità generale Comuni oggetto della sperimentazione Replicabilità del progetto Moduli progettuali Formazione ed informazione Obiettivi Sviluppo Attività Formazione ed informazione continua Pagina 3 di 56

4 5.2 Integrazione tra DBT e catasto Obiettivi Sviluppo Attività Formazione Aggiornamento del sistema informativo territoriale integrato Obiettivi Sviluppo Attività Formazione Cooperazione applicativa Obiettivi Sviluppo Attività Formazione Gestione informatizzata delle pratiche edilizie e dei procedimenti autorizzativi Obiettivi Sviluppo Attività Formazione Sistema di fruizione Obiettivi Sviluppo Attività Formazione Gestione e monitoraggio degli strumenti di pianificazione Obiettivi Sviluppo Pagina 4 di 56

5 5.7.3 Attività Formazione Lavori pubblici Obiettivi Sviluppo Attività Formazione Certificazione dei dati Obiettivi Sviluppo Attività Formazione Monitoraggio dei risultati Obiettivi Attività Formazione Dati dell'aggregazione Piano economico finanziario Cronoprogramma Pagina 5 di 56

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7 PROGETTO TECNICO 1 PREMESSA La Comunità Montana di Vallesabbia è stata precursore nella gestione associata dei servizi sovracomunali, avendo come punto di eccellenza la gestione di servizi legati al territorio. Con il progetto ISAC, cofinanziato da Regione Lombardia, ha dato il via alla realizzazione di un importante attività di informatizzazione basata, in prima battuta, sulla produzione del database topografico e dell'ortofoto per tutti i Comuni della Valle Sabbia. Successivamente l aggregazione si è arricchita di altri sette importanti comuni del distretto Brescia est. Oggi l aggregazione conta ben 32 Comuni. Inoltre la costituzione della società partecipata Secoval srl, con la funzione primaria di Centro Servizi ha ulteriormente favorito lo sviluppo integrato dei servizi sovracomunali. Negli anni il Centro Servizi ha arricchito la strumentazione informatica e conseguentemente l offerta di servizi. Ad oggi la volontà è di: - ottimizzare procedure di interscambio dati fra il Centro Servizi e gli utenti del SIT siano essi solo fruitori o anche alimentatori; - incrementare l accesso integrato alle informazioni, con particolare riferimento al database topografico, alla banca dati catastale e all'anagrafe estesa geografica; - uniformare le procedure autorizzative attraverso processi di informatizzazione e dematerializzazione documentale; - favorire la programmazione territoriale coordinata; - implementare un sistema di monitoraggio dei servizi per il miglioramento continuo e lo sviluppo di nuove attività. Il progetto non è generalmente orientato all'attivazione di nuovi servizi bensì alla evoluzione e sviluppo di quelli esistenti, massimizzando lo sfruttamento delle potenzialità del sistema costruito e definendo procedure, strumenti e modalità operative di miglioramento dell'efficienza complessiva. 2 CONTESTO DI RIFERIMENTO 2.1 IL TERRITORIO La Valle Sabbia è situata nella parte nord-orientale della provincia di Brescia. Dal punto di vista geografico si estende dal Lago d'idro e dalla Valle del Caffaro, che nasce dai contrafforti meridionali dell'adamello, allo sbocco nell'alta pianura in territorio di Gavardo. L'attuale ambito amministrativo della Comunità Montana si estende più a sud fino all'altopiano di Cariadeghe, arrivando nelle vicinanze di Brescia, sviluppandosi per circa 70 km su una superficie di circa ettari. La popolazione della Comunità Montana è di circa abitanti su 25 comuni, tra i quali 8 sotto i 1000 abitanti (2 sotto i 500), 14 tra i 1000 e i 5000 e 3 oltre i 5000, il solo comune di Gavardo supera i abitanti. Pagina 7 di 56

8 Il territorio della Valle Sabbia, il cui asse principale è costituito dal fiume Chiese, è molto variegato sotto l aspetto morfologico e risulta particolarmente frammentato per la presenza di una miriade di località diffuse. Una peculiarità che contraddistingue l intero territorio è l evidente contrasto tra la Valle principale, solcata dal Chiese e dal sistema conurbativo di fondovalle, e le convalli laterali, caratterizzate da una elevata naturalità e da un valore paesistico di sicuro interesse. La valle è percorsa da una arteria viaria principale che, percorrendo il fondovalle, mette in comunicazione Brescia e la pianura con il Trentino attraverso la Val Chiese e la Val Giudicarie. Collegamenti secondari raggiungono l'alto Garda, la Val Gobbia e la Val Trompia, mentre la Valle Camonica è raggiungibile solo attraverso l'impervia strada del Passo di Crocedomini. La diffusa presenza di attività artigianali ed industriali anche nell'alta valle mette in risalto, per contrasto, i limiti che la conformazione del territorio pone alle possibilità di movimento e alla realizzazione di efficienti sistemi di comunicazione. Il digital divide interessa particolarmente i comuni delle valli laterali ed evidenzia la disparità di condizioni con i territori più vicini alla città che, pur in un contesto non sempre facile, possono comunque avere un accesso più agevole ai servizi di telecomunicazione. La banda larga è disponibile con ampiezza e modalità differenti per tutte le sedi comunali, mentre cittadini e imprese dei comuni montani e di parte del fondovalle sono di fatto esclusi dall'accesso alla connettività veloce. L'attività turistica si svolge prevalentemente sulle sponde del Lago d'idro e sui monti di Bagolino, mentre nel suo complesso la valle è da considerarsi come zona di passaggio verso le più note località di villeggiatura trentine. Il territorio che separa la Comunità Montana dalla pianura Bresciana e dal capoluogo di provincia è compreso tra il versante occidentale delle colline moreniche del Garda e le ultime propaggini delle prealpi bresciane, interessando una decina di comuni e circa abitanti. In questa zona sono diffuse attività industriali e artigianali, spesso legate alla estrazione e lavorazione del marmo e della pietra, accanto ad attività agricole. Si tratta di aree prevalentemente pianeggianti, interessate da importanti vie di comunicazione (Autostrada A4 e linea ferroviaria Milano Venezia) e con minori difficoltà nell'accesso alla rete di telecomunicazioni rispetto alle aree montane. 2.2 L'AGGREGAZIONE Le motivazioni che spingono gli enti a rafforzare la collaborazione fino ad unire le forze possono essere differenti, ma generalmente sono legate ad obiettivi di maggiore efficienza e alla difficoltà di erogare servizi di qualità con risorse limitate. Le difficoltà logistiche, economiche ed organizzative che i comuni delle aree montane devono affrontare impongono una visione più ampia per trovare le soluzioni ai problemi e affinano la capacità di cogliere la sfida dell'innovazione come territorio nel suo complesso. La Comunità Montana di Valle Sabbia è da anni punto di riferimento per i comuni che ne fanno parte per quel che riguarda la gestione associata di servizi sovracomunali. Il Progetto ISAC (Informatizzazione dei Servizi Associati Comunali) ha rappresentato una importante tappa nel percorso di sviluppo dei servizi e una grande occasione di crescita per le amministrazioni e per le Società partecipate Secoval s.r.l. e Valle Sabbia Solidale s.c.r.l.. La capacità di fare sintesi delle esigenze dei comuni, proponendo modelli organizzativi nuovi e strumenti di lavoro innovativi, hanno permesso all'ente di coinvolgere in questo processo di ammodernamento e condivisione anche alcune realtà poste tra la valle e la città di Brescia. L'aggregazione costituita non nasce Pagina 8 di 56

9 da un'esigenza contingente (la partecipazione ad un finanziamento o la realizzazione di un progetto), ma da un graduale percorso di crescita costruito per tappe successive. La strategia generale che sottende alle iniziative progettate dall'aggregazione non è stata solo determinata dalla necessità di far fronte ad alcune difficoltà, ma anche dalla capacità di cogliere le opportunità che un modello di tipo sovracomunale è in grado di offrire, in particolare: - colmare gli squilibri tra comuni, secondo una logica di sussidiarietà; - condividere le competenze, le professionalità, le buone pratiche, che possono trovarsi nel piccolissimo come nel grande comune; - condividere le conoscenze e le informazioni; - gestire il territorio con uno sguardo in grado di abbracciarne la complessità; - costruire un modello condiviso che rafforzi l'identità del territorio. Il presente progetto rientra in questa strategia e si propone di individuare le tappe più importanti da raggiungere per completare il lavoro svolto e proseguire nella direzione sin qui tracciata. Nella Tabella 2 riportata in coda al progetto tecnico è riportata descrizione sintetica dei comuni coinvolti e dei servizi attivi MODELLO ORGANIZZATIVO La Comunità Montana eroga servizi sulla base di convenzioni sottoscritte con gli enti per l'affidamento di funzioni da svolgersi a livello sovracomunale. Generalmente viene approvata una convenzione quadro che riporta tutte i servizi disponibili, che possono essere attivati in tempi successivi a seconda delle esigenze del comune. Questa modalità di procedere permette di organizzare il lavoro sulla base delle reali necessità, individuando le risorse necessarie per il suo svolgimento. La realizzazione dei progetti e dei servizi è affidata a strutture operative differenti: a) la Comunità Montana, che provvede direttamente con propri strumenti e personale; b) gli uffici unici, che si giovano di personale proveniente dagli enti o dalle società partecipate, che possono fornire anche competenza tecnica e relativi strumenti; c) le società partecipate, Secoval s.r.l. e Valle Sabbia Solidale s.c.r.l., cui vengono affidati direttamente i servizi dalla Comunità Montana e che provvedono in completa autonomia economica e organizzativa. Il rapporto è sempre mantenuto tra i Comuni e la Comunità Montana che individua la risorsa operativa a cui appoggiarsi a seconda della tipologia di servizio da erogare IL DATABASE TOPOGRAFICO Il progetto ISAC, cofinanziato da Regione Lombardia, ha dato il via alla realizzazione di una importante attività di informatizzazione basata, in prima battuta, sulla produzione del database topografico e dell'ortofoto per tutti i comuni della Valle Sabbia. Il DBT è stato realizzato sulla base di un volo aerofotogrammetrico dell'anno 2006, sulla base di specifiche tecniche definite dal servizio cartografia e GIS della Provincia di Brescia. Si è trattato di un lavoro fino a quel momento mai svolto in Italia su una aggregazione così consistente di comuni, soprattutto per quel che riguarda la superficie interessata (circa Pagina 9 di 56

10 ettari). L'attività, vista la complessità del territorio e la novità della materia, è durata circa due anni, ponendo da subito la questione dell'aggiornamento dei dati. Tra il 2007 e il 2010 è stato prodotto il database topografico per i comuni dell'aggregazione che non rientravano nel progetto ISAC. La gestione del database topografico è stata affidata al centro servizi costituito presso Secoval, che si occupa più in generale di sviluppare e mantenere il sistema informativo territoriale che sul DBT è fondato. La progettazione metodologia di aggiornamento è partita dall'individuazione dell'origine delle variazioni territoriali che comportano modifiche alla banca dati topografica, analizzando quindi le procedure seguite per gestire le informazioni, per poi definire il lavoro da svolgere da parte del centro servizi. Un gruppo di lavoro che ha coinvolto tecnici comunali, segretari e tecnici di Secoval ha redatto una bozza di regolamento per l'aggiornamento del SIT, che norma le procedure che enti e professionisti devono seguire per garantire una costante e corretta trasmissione dei dati di variazione del territorio. In particolare il processo segue le seguenti fasi: 1. il professionista acquisisce la cartografia numerica georeferenziata in formato dwg/dxf dell'area su cui intende realizzare una nuova edificazione, individua l'area in trasformazione secondo le specifiche allegate al regolamento e trasmette i dati in formato elettronico al Comune, contestualmente alla presentazione della DIA o del permesso di costruire; 2. il Comune, nel caso in cui l'istanza venga positivamente accolta, trasmette le informazioni al centro servizi; 3. il centro servizi posiziona l'area in trasformazione in cartografia. 4. Conclusa l'opera, contestualmente alla richiesta di agibilità o al collaudo, il progettista presenta elaborato cartografico georeferenziato dell'area trasformata; 5. Il Comune verifica e trasmette i dati al centro servizi; 6. il centro servizi provvede all'aggiornamento del DB topografico nel rispetto della struttura dati e delle regole topologiche. L'attivazione di questa procedura su diversi comuni dell'aggregazione ha permesso di individuare le aree trasformate dalla data di realizzazione del volo e di avviare un progetto sperimentale per consolidare, attraverso operazioni topografiche e aerofotogrammetriche, le variazioni inserite nel DBT nei primi anni di gestione. Nel 2010 si è quindi provveduto alla realizzazione di un volo di aggiornamento sulle aree urbanizzate oggetto di modifica e all'attività di aggiornamento per il Comune di Gavardo, in modo da definire specifiche tecniche e costi dell'operazione di consolidamento degli aggiornamenti. Contestualmente si provvede all'adeguamento del DBT alle specifiche regionali e ad una operazione di revisione completa della numerazione civica e della toponomastica. Tutte le attività relative alla realizzazione e aggiornamento del DB topografico, compresa la definizione delle specifiche tecniche e il collaudo, sono state svolte in stretta collaborazione con il servizio cartografia e GIS della Provincia di Brescia, con il quale si sono condivisi da sempre strumenti e modalità operative. In questo modo la Valle Sabbia ha rappresentato un banco di prova e sperimentazione per poter definire procedure e servizi che la Provincia potrà erogare per i Comuni non dotati di strutture in grado di gestire i dati cartografici. L'attività di gestione del DBT non si limita al solo aggiornamento, ma riguarda anche tutte le elaborazioni che si possono produrre, sfruttando la ricchezza informativa della banca dati, per supportare attività di tipo Pagina 10 di 56

11 tecnico e conoscitivo. Di seguito si riportano i principali progetti e servizi che sono stati realizzati o supportati dal centro servizi tramite elaborazioni sul DBT: - redazione dei PGT; - redazione del Piano di Indirizzo Forestale - VAS dei PGT e del Piano di Indirizzo Forestale; - individuazione del reticolo idrografico minore e delle occupazioni in alveo; - progetto di manutenzione del reticolo idrografico minore; - redazione del piano di protezione civile per adeguamento al piano dighe provinciale; - redazione del piano regolatore della pubblica illuminazione; - realizzazione del SIT; - revisione della carta catastale su base aeroforogrammetrica (carta unica). Il database topografico risulta quindi la base di tutto il sistema informativo territoriale, che non può essere visto in modo disgiunto e che risulta di fondamentale importanza per garantire dati corretti e costantemente aggiornati LA BANCA DATI CATASTALE Il processo di decentramento catastale avviato negli ultimi anni ha spinto la Comunità Montana a raccogliere 32 comuni nel progetto di costituzione del Polo Catastale Valle Sabbia e Brescia Est 1 con lo scopo di avvicinare il catasto e il territorio, fornire servizi puntuali ed efficienti, verificare le banche dati e renderle coerenti con la realtà. Le note vicende che hanno fermato a livello nazionale il decentramento, non hanno però impedito lo svilupparsi di collaborazioni tra l'ente sovracomunale e l'agenzia del Territorio, sia a livello di un generale interscambio di dati sia a livello di progetti specifici e sperimentazioni. Il centro servizi si occupa di acquisire mensilmente gli aggiornamenti per conto dei comuni sul portale dell'agenzia del Territorio e di mettere a disposizione tutte le informazioni (censuario, cartografie e planimetrie) sul sistema informativo territoriale. La gestione centralizzata delle banche dati ha permesso di sfruttarle al meglio inserendole nel più ampio contesto del SIT e verificandole puntualmente, grazie all'utilizzo di strumenti e competenze avanzati. Ogni comune può oggi accedere on line al SIT dove trova sia le informazioni del DBT che quelle catastali grazie ad un sistema di pubblicazione che facilita le ricerche e le interrogazioni. Il sistema di fruizione realizzato è costituito da un applicativo web fondato su una banca dati centralizzata per tutti gli enti e da applicazioni client che accedono alle informazioni per specifici utilizzi. Le notevoli differenze geografiche esistenti tra la cartografia di base e le mappe catastali rappresentano però un grande ostacolo all'integrazione tra informazione topografica e tema del possesso. In convenzione con l'agenzia del Territorio è stato per questo avviato un progetto sperimentale per la realizzazione della cosiddetta carta unica, che consiste nella produzione di una cartografia catastale completamente revisionata, sia nella componente geometrica che nella componente censuaria, sulla base delle informazioni del db topografico e di quanto rilevato sul territorio. Il progetto rappresenta una sperimentazione di livello nazionale in quanto mira alla redazione di specifiche tecniche per lo svolgimento di questo tipo di attività per tutti i comuni per i quali le mappe catastali, a perimetro aperto, sono geograficamente divergenti rispetto ai rilievi aerofotogrammetrici. La sperimentazione riguarda il Comune di Roè Volciano e comporta un continuo confronto con il gruppo di lavoro dell'agenzia a livello centrale, per 1 Per l'elenco dei comuni interessati si veda la tabella 3 in riportata in coda al progetto tecnico. Pagina 11 di 56

12 individuare gli strumenti e le procedure più idonee al raggiungimento dell'obiettivo di una carta catastale perfettamente congruente con la realtà territoriale. Una seconda attività svolta in convenzione con l'agenzia del Territorio consiste nella digitalizzazione di tutte le planimetrie catastali non presenti in banca dati per i comuni del Polo Catastale. Anche in questo caso la Comunità Montana ha affidato l'operazione a Secoval, che svolge la funzione di centro servizi e mette a disposizione risorse umane e strumentali e può gestire le informazioni nell'ambito del SIT. La metodologia di lavoro e gli strumenti utilizzati sono condivisi con l'agenzia del Territorio che fornisce il supporto necessario al corretto svolgimento del lavoro. Il centro servizi si occupa di assolvere alle funzioni ordinarie di sportello catastale come il rilascio di visure e le istanza di rettifica, fornendo a cittadini ed enti un importante supporto ed integrando quanto già offerto dai servizi on line. Viene inoltre fornita assistenza ai comuni per l'espletamento di pratiche e lo svolgimento di attività specifiche quale, per esempio, l'accatastamento degli immobili pubblici non censiti. L'accesso alle banche dati catastali ha grande importanza anche per lo svolgimento di altre attività del centro servizi come la gestione dei tributi comunali (ICI e TaRSU/TIA), delle pratiche edilizie e la verifica di occupazione delle unità immobiliari. L'utilizzo diffuso delle informazioni catastali permette di verificarne costantemente la correttezza e di procedere gradualmente all'allineamento dei database SERVIZI SOVRACOMUNALI La Comunità Montana, come già detto, ha maturato ormai una lunga esperienza nel campo della gestione associata e dei servizi sovracomunali. Le attività svolte sono state molte e nei paragrafi seguenti si riportano quelle che, nell'ultimo periodo hanno avuto i maggiori sviluppi e che si ritengono significative per comprendere la strategia generale del progetto che si sta illustrando. In linea generale la costituzione di servizi e uffici sovracomunali o l'affidamento di servizi rispondono all'esigenza dei piccoli comuni di garantire il corretto e completo svolgimento delle attività e a quella dei comuni più grandi di organizzare al meglio le risorse. Le opportunità che si evidenziano sono rappresentate soprattutto dalla condivisione delle conoscenze e delle competenze e dall'elaborazione di modelli prototipali che, una volta collaudati, possono divenire patrimonio comune UFFICIO TECNICO L'ufficio tecnico sovracomunale interessa attualmente i comuni di Casto, Paitone, Provaglio Valsabbia, Vallio Terme e Villanuova sul Clisi e si occupa per alcuni di questi enti di svolgere completamente le attività di competenza dell'ufficio tecnico comunale, mentre per le realtà già organizzate garantisce il supporto su progetti specifici o per carenze di organico. Questo tipo di esperienza permette di porre le basi per l'unificazione delle procedure all'interno del territorio dell'aggregazione oltre a rappresentare un interessante banco di prova per gli strumenti informativi predisposti o da realizzare. Particolare rilevanza ricopre inoltre la possibilità, in parte già divenuta realtà, di acquisire le competenze necessarie per la gestione dei PGT, da effettuarsi con strumenti avanzati e nel contesto del Sistema Informativo Territoriale. Pagina 12 di 56

13 L'ufficio tecnico sovracomunale è il luogo in cui le procedure, la modulistica e gli strumenti analizzati e predisposti dal centro servizi vengono validati e testati. Questa modalità di lavoro favorisce la crescita del personale e stimola la ricerca di soluzioni innovative, che vengono condivise con tutto il territorio TRIBUTI Il servizio tributi è attivo dalla nascita della società di servizi Secoval e si occupa di verificare i dati dei contribuenti e degli oggetti di imposta, di predisporre le bollette da emettere, di svolgere attività di sportello e assistenza ai cittadini. Le gestione sovracomunale, oltre a garantire un modo di operare omogeneo sul territorio, permette di formare personale specializzato in grado di trattare le problematiche del piccolo quanto del grande comune. Le attività si svolgono all'interno del centro servizi, potendo quindi sfruttare tecnologie avanzate per la gestione dei dati e avendo la possibilità di eseguire verifiche con l'ausilio degli operatori del SIT, che a loro volta possono acquisire le conoscenze necessarie per progettare al meglio i sistemi informativi. Il servizio tributi si occupa di: - ICI; - TaRSU/TIA; - Pubblicità e pubbliche affissioni; - Canoni per polizia idraulica sul reticolo idrografico minore. Il costante confronto tra personale che si occupa di tributi differenti permette di verificare con attenzione le procedure utilizzate e le anomalie riscontrate nelle banche dati. La necessità di attingere informazioni da banche dati aggiornate e affidabili rende indispensabile una sempre maggiore integrazione tra l'attività dell'ufficio tributi e quella dell'ufficio SIT RAGIONERIA La Comunità Montana ha attivato l'ufficio sovracomunale di ragioneria raccogliendo alcune esperienze significative presenti sul territorio, con lo scopo da un lato di fornire il servizio a comuni che avevano difficoltà a mantenerlo, dall'altro di valorizzare le migliori pratiche della valle e di sperimentare procedure e metodologie di lavoro innovative. L'utilizzo di metodologie di lavoro condivise ha permesso di accrescere la competenza degli operatori e di progettare strumenti avanzati per la gestione dei flussi di lavoro, la produzione documentale, l'aggiornamento normativo. L'elaborazione di proposte e prototipi affiancano l'attività ordinaria e rappresentano il punto di forza del servizio CENTRO SERVIZI E SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE Il centro servizi realizzato da Secoval svolge una complessa attività di coordinamento, progettazione, formazione e gestione dei servizi e dei sistemi informativi. Essendo fortemente incentrato sull'innovazione tecnologica esso svolge anche attività di ricerca e sperimentazione, con l'obbiettivo di individuare modelli tecnologici e organizzativi che rendano massima l'efficienza degli enti. Pagina 13 di 56

14 Il centro servizi raccoglie competenze ed esperienze differenti che vanno dall'ingegneria civile e ambientale all'informatica, dalla gestione dei tributi all'analisi delle procedure. La trasversalità delle competenze vuole essere un modello da replicare presso gli enti, proponendo un'idea di pubblica amministrazione basata sulla condivisione dei dati e delle competenze, sulla interrelazione tra le procedure degli uffici, sulla ricerca di soluzioni innovative. Di seguito si riportano le principali attività che attualmente vengono svolte. SUPPORTO TECNOLOGICO Si tratta di attività di assistenza hardware e software svolte in ufficio o presso gli enti (Comunità Montana, Comuni, Sistema Bibliotecario Nord Est Bresciano), in particolare legate ad interventi di primo intervento sulle macchine e sulle reti, consulenza nell'utilizzo e acquisto di strumenti e applicazioni, soluzioni delle emergenze. Oltre ad intervenire su chiamata l'ufficio hw-sw si occupa anche di eseguire analisi sullo stato di efficienza dei sistemi informatici degli enti, proponendo soluzioni migliorative, con particolare attenzione al problema della connettività. Su proposta della Comunità Montana alcuni comuni hanno affidato al centro servizi anche la redazione del Documento Programmatico sulla Sicurezza, la gestione dei log di accesso ai sistemi, delegando alcune funzioni di amministrazione di sistema. ELABORAZIONI AVANZATE La costituzione di banche dati geografiche e alfanumeriche che raccolgono dati da differenti fonti e applicativi richiede specifiche professionalità per poter effettuare elaborazioni complesse e per produrre cartografie tematiche da esse derivate. Il centro servizi mette a disposizione strumenti e personale per rispondere alle esigenze di approfondimento e di conoscenza da parte degli enti, realizzando elaborazioni avanzate che sfruttano le relazioni tra le banche dati, i rilievi sul territorio, l'accesso alle informazioni messe a disposizione dagli enti sovraordinati. I risultati delle elaborazioni e le metodologie utilizzate divengono quindi patrimonio comune di tutta l'aggregazione, vengono con il tempo affinate e prodotte qualora i comuni ne facciano richiesta. Questo modo di procedere è risultato utile e produttivo in particolare in fase di supporto alla redazione dei PGT, contribuendo alla formazione di un modo condiviso di leggere il territorio. PROGETTAZIONE La disponibilità di informazioni, strumenti e competenze fa del centro servizi il naturale riferimento per la realizzazione di progetti di carattere generale o per il supporto alla pianificazione territoriale. Diversi sono stati i progetti direttamente realizzati o per i quali si è fornito supporto ai progettisti, tra questi vanno ricordati: - Piani di governo del territorio: coinvolgimento diretto nella redazione dei PGT di nove 2 piccoli comuni della valle che hanno proceduto ad unico appalto; elaborazione dati e produzione delle 2 Anfo, Capovalle, Lavenone, Pertica Alta, Pertica Bassa, Mura, Casto, Bione, Provaglio Valsabbia. Pagina 14 di 56

15 cartografie per il PGT del Comune di Vallio Terme; produzione di cartografie ed elaborazione dati a supporto dei professionisti incaricati per i PGT dei rimanenti comuni; - VAS: procedimento di Valutazione Ambientale Strategica dei Piani di Governo del Territorio di quindici 3 comuni e del Piano di Indirizzo Forestale della Comunità Montana di Valle Sabbia; - PIF: produzione di cartografie, elaborazione dati, supporto alla pianificazione per la redazione del Piano di Indirizzo Forestale della Comunità Montana di Valle Sabbia; - Piani di protezione civile: redazione dei piani di protezione civile di sette 4 comuni sull'asta del fiume Chiese per adeguamento al piano dighe provinciale; - Piani regolatori dell'illuminazione pubblica: redazione dei piani dell'illuminazione pubblica secondo quanto previsto dalla L.R. n.17/2000 Il centro servizi si è occupato e si occupa anche, su specifica richiesta, dalla redazione di progetti per singoli comuni, svolgendo compiti di diretta progettazione e realizzazione o di semplice coordinamento, sia per opere pubbliche (per esempio progetti per impianti fotovoltaici) che per innovazioni tecnologiche (per esempio sportelli automatici, totem). Le attività di supporto nei confronti di progettisti incaricati dai comuni, oltre a permettere risparmi spesso anche considerevoli in termini economici, contribuisce ad internalizzare le competenze e a diffondere le buone idee e le buone pratiche. INNOVAZIONE L'innovazione di strumenti e procedure rappresenta il cuore delle attività del centro servizi e ciò che ne orienta il lavoro. Tre sono i campi di azione principali che vengono di seguito brevemente descritti. - Informatizzazione. Consiste nella progettazione e realizzazione di strumenti di gestione e fruizione dei dati, in particolare attraverso lo sviluppo del Sistema Informativo Territoriale e di servizi web avanzati. Il centro servizi realizza e mantiene il SIT per ventotto 5 comuni, progetta e aggiorna i siti istituzionali per ventisei 6 comuni e tre enti, sviluppa sistemi per l'accesso on line ai servizi (pagamenti, richieste al comune, sistema informativo). L'attività di informatizzazione comprende anche l'individuazione e la fornitura di strumenti per la gestione dei procedimenti degli enti (edilizia e urbanistica, tributi, ragioneria) e la formazione all'utilizzo degli stessi. Tutte le attività sono volte a raggiungere la massima completezza del Sistema Informativo Territoriale e a garantirne il costante aggiornamento. - Dematerializzazione. Consiste nella fornitura di strumenti, nella formazione del personale e nella progettazione di procedure allo scopo di massimizzare l'utilizzo di formati elettronici per la gestione dei documenti e la trasmissione delle informazioni. In particolare il centro servizi si è occupato di mettere gli enti nelle condizioni di poter utilizzare gli strumenti di posta elettronica certificata e di firma digitale messi a disposizione da Provincia di Brescia e Regione Lombardia. E' attivo il servizio di rilascio delle firme digitali su Carta Regionale dei Servizi, realizzato in accordo con Regione Lombardia e Infocert. I comuni sono stati inoltre dotati di sistema di protocollazione informatica, 3 Anfo, Capovalle, Lavenone, Pertica Alta, Pertica Bassa, Mura, Casto, Bione, Provaglio Valsabbia, Vobarno, Barghe, Odolo, Agnosine, Gavardo, Vallio Terme. 4 Bagolino, Anfo, Idro, Lavenone, Barghe, Sabbio Chiese, Vobarno. 5 Si veda tabella 2 riportata in coda al progetto tecnico. 6 Si veda tabella 2 riportata in coda al progetto tecnico. Pagina 15 di 56

16 con archiviazione digitale dei documenti; l'utilizzo dello stesso strumento offre notevoli vantaggi nello scambio dei dati e nel consolidamento delle procedure operative, oltre a ridurre notevolmente i costi di manutenzione e di sviluppo di nuove funzionalità. - Ricerca. Il centro servizi, confrontandosi con i comuni, con i partner tecnologici e partecipando a momenti di formazione, si occupa di trovare soluzioni innovative e di avviare sperimentazioni volte a migliorare l'efficienza della macchina amministrativa degli enti. Particolare attenzione viene prestata all'analisi e progettazione delle procedure degli enti, attraverso un metodo di lavoro che coinvolge direttamente i dipendenti comunali secondo le loro competenze e mira a vedere la pubblica amministrazione con uno sguardo sinottico, svincolandosi da prospettive legate alle esigenze del singolo ufficio. Il presente progetto si colloca pienamente in questo contesto e vuole essere un vero e proprio programma di ricerca. Da quanto sopra esposto risulta evidente il ruolo fondamentale del Sistema Informativo Territoriale, che rappresenta lo strumento in grado di mettere in evidenza la necessità di procedere a nuovi progetti e allo stesso tempo di raccoglierne i risultati INFRASTRUTTURA TECNOLOGICA I notevoli limiti all'accesso alla connettività veloce hanno rallentato la realizzazione di sistemi di comunicazione ed interscambio avanzati, imponendo un graduale adeguamento dell'infrastruttura tecnologica al lento evolversi delle condizioni del territorio. Attualmente le banche dati risiedono in parte presso i comuni e in parte presso il centro servizi, che si occupa di gestire il sistema informativo e di acquisire periodicamente le banche dati in gestione presso gli enti sovraordinati (provinica, regione, ministeri). Di seguito si riporta breve descrizione della localizzazione delle principali banche dati e delle modalità di trasmissione e aggiornamento. a. Database topografico - la banca dati risiede presso la server farm del centro servizi, che si occupa dell'aggiornamento e della manutenzione. I dati vengono messi a disposizione dei comuni e dei cittadini per la consultazione attraverso il portale cartografico, che permette il download di porzioni della cartografia di base. La fornitura dei dati verso l'esterno del centro servizi avviene su supporto fisico o, qualora le dimensioni dei dati lo permettano, attraverso sistemi di trasmissione tradizionali (posta elettronica o spazi ftp). Una modalità di gestione differente di interscambio è attiva con la Provincia di Brescia, verso la quale vengono esportate le variazioni del DB topografico tramite l'utilizzo di software di gestione in uso presso il centro servizi e presso l'ente. Le due banche dati vengono sincronizzate manualmente attraverso attività di esportazione ed importazione incrementali. Si prevede la realizzazione di un sistema di interscambio tramite porta di dominio che permetta di automatizzare il processo e garantisca la reale sincronizzazione dei dati. La procedura di aggiornamento coinvolge attualmente professionisti, comuni e centro servizi e viene di seguito spiegata nel dettaglio. b. Banca dati catastale - la banca dati risiede presso la server farm del centro servizi, che si occupa di effettuare mensilmente e per via manuale il download dei dati dal portale dei comuni dell'agenzia del Territorio e il caricamento sui server per le elaborazioni e la pubblicazione. I dati sono messi a disposizione dei comuni attraverso il portale del sistema informativo territoriale per la consultazione e per l'utilizzo via web service negli applicativi di gestionali degli enti. Si ritiene Pagina 16 di 56

17 necessario attivare sistemi di interscambio avanzati attraverso porta di dominio che metta in comunicazione con un intermediario strutturale rispetto all'agenzia del Territorio, sia esso la Regione o la Provincia. La ricchezza informativa del sistema dovrà comunque essere preservata, ponendo particolare attenzione alla possibilità di attivare l'interscambio per tutti i dati attualmente acquisibili dal portale dei comuni. c. Banca dati anagrafica - le banche dati anagrafiche risiedono presso i server dei singoli comuni e concorrono, tramite trasmissione quotidiana dei dati via web service, alla costituzione dell'anagrafe estesa geografica. L'aggiornamento dei dati è in capo ai comuni attraverso l'utilizzo dei propri software gestionali. d. Banca dati tributaria - la banca dati risiede presso il centro servizi, che si occupa della gestione di ICI, TaRSU/TIA, Pubblicità e pubbliche affissioni, ed è disponibile via web tramite apposito portale. L'aggiornamento è affidato al centro servizi. e. Banca dati di rilievo - è la banca dati dei rilievi sul territorio riguardanti gli accessi sulla pubblica via, gli edifici e le unità ecografiche, essa risiede presso il centro servizi ed è disponibile per la consultazione dal portale SIT. L'aggiornamento è affidato al centro servizi, tramite interventi diretti sulla banca dati e rilievi sul territorio. Concorre alla costituzione dell'anagrafe estesa geografica tramite caricamento diretto dei dati. f. Anagrafe estesa geografica - è la banca dati che raccoglie e organizza soggetti, oggetti e relazioni mettendo a disposizione i dati tramite il portale SIT. Essa raccoglie dati anagrafici, tributari, edilizi e risulta di grande importanza per il lavoro quotidiano del centro servizi, che si occupa dell'aggiornamento delle porzioni di propria competenza. Si ritiene che questi dati possano essere di interesse anche per gli enti sovraordinati, pertanto si prevede la realizzazione di un sistema di interscambio avanzato tramite porta di dominio. Altre banche dati in uso presso i singoli comuni, vengono aggiornate in locale tramite gli applicativi di gestione e non partecipano alla banca dati del sistema informativo territoriale. Si stanno svolgendo alcune attività di informatizzazione e adeguamento degli strumenti per estendere ad altri settori la partecipazione al SIT, particolare attenzione si sta dedicando alle banche dati delle pratiche edilizie. 3 OBIETTIVI GENERALI Dall ampia descrizione nei paragrafi precedenti emerge come il Centro Servizi si sia arricchito di funzioni e servizi. Questo ha generato un oggettivo incremento del carico di lavoro ed una conseguente complessità organizzativa che rischiano di diventare un limite all efficienza e all efficacia dei servizi. La soluzione apparentemente più semplice potrebbe essere l incremento del personale, ma questo oltre a generare un incremento del costo per gli Enti, rischia di creare una struttura numerosa ma organizzata con soluzioni nate per una realtà più piccola e senza procedure ad hoc. Quindi l obiettivo principale del progetto è la revisione nel modello organizzativo delle procedure, dei sistemi di comunicazione e condivisione delle conoscenze e delle competenze. L obiettivo sarà raggiunto coinvolgendo tutti i principali attori che gestiscono/usufruiscono del Centro Servizi. In particolare dipendenti comunali, professionisti, imprese, amministratori e gli Enti in generale, grazie ad una maggiore competenza e quindi una più corretta gestione del dato permetteranno al Centro Servizi di ridurre il carico di lavoro per la costruzione e verifica della banca dati. Pagina 17 di 56

18 Di seguito sono indicati gli obiettivi generali del progetto in relazione ai destinatari, nelle sezioni dedicate alle singole attività (par.5) vengono ulteriormente esplicitati. 3.1 OBBIETTIVO 1: MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI L'obbiettivo è rivolto a cittadini, professionisti e imprese e consiste nel migliorare la qualità dei servizi offerti dagli enti per quanto riguarda: 1. disponibilità e accessibilità delle informazioni; 2. riduzione degli svantaggi logistici, con particolare riferimento ai comuni montani e allo sviluppo di servizi on line; 3. riduzione dei tempi di sportello; 4. certezza dei dati e delle procedure, con particolare riferimento allo sviluppo di sistemi informativi e di informazione sulle istanze; 5. omogeneità dell'offerta sul territorio. 3.2 OBBIETTIVO 2: MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DEL LAVORO L'obbiettivo è rivolto agli operatori degli enti e consiste nell'innalzamento della qualità del lavoro, nella valorizzazione delle competenze e nel dare maggior spazio ad attività lavorative qualificanti. Il progetto si propone quindi di: 1. definire le modalità di lavoro degli enti individuando a. le procedure in atto; b. le relazioni tra le procedure; c. le relazioni tra gli uffici: 2. progettare le modalità di lavoro tramite a. la definizione delle mansioni; b. l'individuazione dei flussi di lavoro; c. la predisposizione di strumenti di gestione; d. l'acquisizione di un metodo di analisi e progettazione. 3.3 OBBIETTIVO 3: MIGLIORAMENTO DELLA CAPACITÀ DI GESTIONE DEL TERRITORIO L'obbiettivo è rivolto in particolare agli amministratori e consiste nel migliorare la capacità di leggere e gestire il territorio attraverso: 1. miglioramento della conoscenza del territorio, sulla base di dati certi e condivisi; 2. miglioramento della capacità di pianificazione e analisi a livello sovracomunale; 3. utilizzo efficiente delle risorse, con particolare riferimento alla condivisione delle competenze. 3.4 OBBIETTIVO 4: MIGLIORAMENTO DELLA CAPACITÀ DI RELAZIONE L'obbiettivo è rivolto ad ogni ente nel suo complesso e consiste nel miglioramento della capacità di relazionarsi con territori o enti differenti, siano essi sovraordinati o no. Per capacità di relazione si intende: 1. capacità di condividere le informazioni; 2. capacità di mantenersi in linea con gli standard tecnologici e le disposizioni normative; Pagina 18 di 56

19 3. capacità di definire il dominio dei dati e di gestirli. Tabella 1 - quadro degli obbiettivi Obbiettivo generale Miglioramento dei servizi Miglioramento della qualità del lavoro Miglioramento della capacità di gestione del territorio Stakeholder Descrizione Obbiettivi specifici Impatto sui servizi Cittadini, professionisti, imprese Operatori degli Enti Amministratori Migliorare la qualità dei servizi offerti dagli enti Ridurre i tempi di esecuzione, innalzare la qualità del lavoro, valorizzare le competenze e dare maggior rilievo alle attività lavorative qualificanti Migliorare la capacità di leggere e gestite il territorio disponibilità e accessibilità delle informazioni; riduzione degli svantaggi logistici con riferimento ai comuni montani e allo sviluppo dei servizi on line riduzione dei tempi di sportello certezza dei dati e delle procedure con riferimento allo sviluppo di sistemi informativi e di informazione sulle istanze omogeneità dell offerta sul territorio definire le modalità di lavoro degli Enti individuando le procedure in atto, le relazioni tra le procedure e le relazioni tra gli uffici progettare le modalità di lavoro tramite la definizione delle mansioni, l individuazione dei flussi di lavoro, la predisposizione degli strumenti di gestione, l acquisizione di un metodo di analisi e progettazione miglioramento della conoscenza del territorio sulla base di dati certi e condivisi miglioramento della capacità di pianificazione e analisi a livello sovra comunale utilizzo efficiente delle risorse tramite la condivisione delle competenze Aumento efficacia qualitativa e quantitativa Aumento efficacia qualitativa Aumento efficacia qualitativa Aumento efficienza Pagina 19 di 56

20 Obbiettivo generale Miglioramento della capacità di relazione Stakeholder Descrizione Obbiettivi specifici Impatto sui servizi Enti Migliorare la capacità di relazionarsi con territori o Enti differenti capacità di condividere le informazioni capacità di mantenersi in linea con gli standard tecnologici e le disposizioni normative capacità di definire il dominio dei dati e di gestirli Aumento efficacia qualitativa 4 CONTENUTI GENERALI DEL PROGETTO La Comunità Montana ha già intrapreso un percorso per l adeguamento del DbT alle specifiche regionali (d.g.r del 20 febbraio 2008), prima dell avvio delle attività del progetto è prevista per i cinque Comuni oggetto della sperimentazione (Rezzato, Gavardo, Roè Volciano, Vestone e Bagolino) il collaudo del DbT sia dal punto di vista aerofotogrammetrico che informatico, con l applicazione delle procedure regionali. Il raggiungimento degli obbiettivi generali passa attraverso la realizzazione di progetti specifici che, pur mantenendo una propria autonomia, sono in forte relazione reciproca e costituiscono l'insieme delle attività da porre in essere per garantire che il complesso sistema sin qui realizzato possa sostenersi e stabilizzarsi. Sono stati individuati dieci moduli progettuali pensati per completare la struttura generale del sistema dei servizi dal punto di vista degli strumenti, dell'organizzazione, dei sistemi di comunicazione e interscambio, del sistema delle competenze. Rimandando ai paragrafi specifici per la descrizione dei singoli moduli progettuali, di seguito se ne riporta elenco con descrizione di estrema sintesi. 1. Formazione: progettazione e realizzazione di percorsi formativi e informativi per dipendenti comunali, professionisti e amministratori relativamente a: a. DB topografico e aggiornamento della cartografia; b. Catasto; c. Sistema Informativo Territoriale; d. Utilizzo di sistemi GIS; e. strumenti per la comunicazione e la dematerializzazione documentale (protocollo informatico, PEC, firma digitale, etc.). 2. Integrazione tra DBT e catasto: realizzazione in via sperimentale del livello "corpo edificato" così come descritto nell'approfondimento tecnico n. 1 dell'atto di indirizzo per l'aggiornamento del DB topografico e l'interscambio con le banche dati catastali (DGR n.9/338 del 28/07/2010). Progettazione e realizzazione di applicativo per la gestione della toponomastica e numerazione civica integrata con i dati catastali. L'attività va strettamente legata al progetto già in corso per la redazione della carta unica, in quanto per esso propedeutica. 3. Aggiornamento del SIT integrato: analisi e progettazione di strumenti e procedure per il mantenimento e l'aggiornamento del DB topografico, dell'anagrafe estesa geografica, delle informazioni rilevate sul territorio e l'allineamento con le banche dati catastali. Il modulo progettuale intende definire applicazioni e specifiche tecniche e procedurali per attuare quanto previsto dalla legge regionale 12/2005 con particolare riferimento alle modifiche introdotte dalla l.r. 5 febbraio 2010 n. 7. Pagina 20 di 56

21 4. Cooperazione applicativa: sviluppo di sistemi di interscambio e condivisione delle informazioni tra gli enti, attraverso la progettazione e realizzazione di porte di dominio, con lo scopo di sfruttare al massimo delle potenzialità i sistemi realizzate e le informazioni prodotte a diversi livelli. 5. Gestione informatizzata delle pratiche edilizie e dei procedimenti autorizzativi: progettazione e realizzazione di un sistema unitario per la gestione delle pratiche edilizie e, più in generale, di tutti i procedimenti autorizzativi in essere sul territorio. Il sistema sarà composto da una parte di back office, costituita da un solo software per la gestione delle istanze, e da una parte di front office per la presentazione on line delle stesse. Il modulo progettuale si propone di realizzare un ufficio per la relazione con il pubblico su web che sia in grado di gestire i flussi informativi verso il comune, supportato da un sistema di gestione delle istanze in ufficio. 6. Sistema di fruizione: sviluppo e completamento del sistema di fruizione presente anche al fine di garantire le funzionalità necessarie allo svolgimento di quanto previsto negli altri moduli progettuali, in particolare il sistema sarà composto da: a. Portale per l'accesso ai servizi e la formazione di professionisti, cittadini, operatori comunali; b. Portale cartografico; c. Sistema informativo catastale; d. Anagrafe estesa geografica; e. Sistema informativo della pianificazione locale. 7. Gestione e monitoraggio degli strumenti di pianificazione: il modulo progettuale è dedicato alla progettazione e realizzazione di applicazioni e procedure per la gestione degli strumenti per la pianificazione locale e delle varianti. Questa attività si propone di sfruttare al meglio il lavoro svolto da professionisti e centro servizi attraverso: a. recepimento degli strumenti di pianificazione all'interno del SIT; b. progettazione e realizzazione di un sistema di gestione dei PGT e delle varianti; c. progettazione e realizzazione di un sistema per il monitoraggio degli indicatori della VAS; d. analisi e definizione di specifiche tecniche per la creazione di un sistema di gestione del Piano dei Servizi; 8. Lavori pubblici: progettazione e realizzazione di strumenti e procedure per la gestione informatica delle attività dell'ufficio lavori pubblici del comune. Il modulo progettuale si propone di integrare i lavori pubblici all'interno del sistema informativo, soprattutto allo scopo di gestire gli aggiornamenti cartografici e catastali generati in fase di realizzazione di opere pubbliche. Un sistema gestionale e informativo dei lavori pubblici permette inoltre di raccogliere e gestire importanti dati per il monitoraggio degli strumenti di pianificazione, con particolare riferimento al piano dei servizi. 9. Certificazione dei dati: l'attività è volta a mettere in condizione l'ente di definire un livello di attendibilità e di qualità dei dati prodotti nel lavoro ordinario e di individuare le procedure necessarie ad innalzare tale livello. Il modulo progettuale è incentrato soprattutto sull'analisi e la progettazione dei flussi di lavoro. Queste le principali fasi di lavoro previste: a. analisi dei flussi di lavoro; b. analisi degli strumenti e del sistema informativo dell'ente; c. progettazione di procedure operative per certificare e migliorare l'attendibilità dei dati prodotti; d. progettazione e messa in atto di strumenti e procedure del centro servizi per il monitoraggio e l'aggiornamento dei dati; Pagina 21 di 56

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