Applicazione dei Sistemi EMAS. Acqui Terme - 26 giugno 2012 Susanna Sieff
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1 Applicazione dei Sistemi EMAS Acqui Terme - 26 giugno 2012 Susanna Sieff
2 SOMMARIO 1. Cos è una Registrazione EMAS 2. Cosa significa applicare una Registrazione EMAS ad un territorio 3. ESEMPI
3 IL REGOLAMENTO EMAS (Environmental Management and Audit Scheme) èuno Standard europeo introdotto con il Regolamento (CEE) n. 1836/93 e successivamente modificato con il Regolamento (CE) n. 1221/2009 CARATTERISTICHE DI UN REGOLAMENTO EUROPEO * Il carattere comunitario, cioè il fatto che, indipendentemente dai confini nazionali esso sancisce lo stesso diritto in tutta l Unione Europea ed è uniformemente ed integralmente valido in tutti gli Stati membri. È vietato agli Stati membri applicare non integralmente le disposizioni di un Regolamento * L applicabilitl applicabilità diretta,, cioè il fatto che le disposizioni di un Regolamento sono applicabili senza uno speciale ordine di esecuzione nazionale e conferiscono diritti o impongono doveri diretti ai cittadini della Comunità
4 IL REGOLAMENTO EMAS (Environmental Management and Audit Scheme) èuno Standard europeo introdotto con il Regolamento (CEE) n. 1836/93 e successivamente modificato con il Regolamento (CE) n. 1221/2009 Il regolamento nasce da un mutamento radicale e sostanziale della politica adottata dalla Comunità europea nei confronti delle organizzazioni, basato su 2 principi: 1. controllo integrato dell'attività di un'impresa 2. comportamento volontario delle organizzazioni verso la difesa dell'ambiente EMAS èun Regolamento che consente la registrazione della propria organizzazione in un apposito elenco dell'unione Europea riservato alle realtà che gestiscono il loro impatto ambientale secondo standard elevati.
5 IL REGOLAMENTO EMAS (Environmental Management and Audit Scheme) èuno Standard europeo introdotto con il Regolamento (CEE) n. 1836/93 e successivamente modificato con il Regolamento (CE) n. 1221/2009 IL REGOLAMENTO IMPONE DI IMPLEMENTARE UN SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE (SGA) in coerenza con la NORMA internazionale UNI EN ISO Che cos è un SGA? _E uno strumento che permette di gestire in modo coordinato e sistematico tutte le attività e i processi di un organizzazione che, direttamente o indirettamente, possono avere ripercussioni sull ambiente. _Quella parte del sistema di gestione complessivo che comprende la struttura organizzativa, le responsabilità,, le prassi, le procedure, i processi e le risorse per definire ed attuare la politica ambientale.
6 IL REGOLAMENTO EMAS QUINDI SINTETIZZANDO cosa significa certificazione ambientale? Significa aderire ad un sistema volontario PUBBLICO aperto a qualsiasi ORGANIZZAZIONE che persegua l obiettivo l del MIGLIORAMENTO CONTINUO delle proprie prestazioni ambientali attraverso l implementazione l di un SISTEMA DI GESTIONE E CONTROLLO permanente (utile anche alla verifica della permanenza della conformità legislativa) e che adotti le misure di COMUNICAZIONE E DI TRASPARENZA previste dal regolamento (dichiarazione convalidata dal verificatore registrazione Comitato EMAS)
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8 ATTORI _ORGANIZZAZIONE _CONSULENTE _VERIFICATORE _ ISPRA _ ARPA _COMITATO PER L ECOLABEL L E L ECOAUDITL
9 LO SCHEMA ISO 14001/EMAS Analisi ambientale Politica ambientale Pianificazione Organizzazione Attuazione e funzionamento Controlli e azioni correttive Riesame della direzione Dichiarazione ambientale Verifica e convalida della Dichiarazione Registrazione EMAS ORGANISMO ACCREDITATO Verifica SGA ISO Rilascio Certificato di conformità ISO ORGANISMO ACCREDITATO COMITATO ECOLABEL ECOAUDIT
10 ANALISI AMBIENTALE INIZIALE FOTOGRAFIA dell Organizzazione rispetto al suo impatto sull ambiente ATTIVITÀ IDENTIFICAZIONE ASPETTI AMBIENTALI ESAME PRASSI di di GESTIONE ESISTENTI Criteri di di valutazione PRESCRIZIONI LEGALI VALUTAZIONE IMPATTI SIGNIFICATIVI DETERMINARE DETERMINARE LE LE PRIORITA PRIORITA
11 ANALISI AMBIENTALE INIZIALE Il regolamento EMAS prevede che vengano trattati almenoi seguenti ASPETTI DIRETTI: a. Emissioni nell aria b. Scarichi nell acqua c. Riciclaggio e riutilizzo rifiuti d. Uso e contaminazione del terreno e. Uso delle risorse naturali e delle materie prime f. Questioni locali (rumore, vibrazioni, odore, polvere, impatto visivo...) g. Questioni di trasporto (per le merci, i servizi, i dipendenti...) h. Rischi di incidenti ambientali e di impatti sull ambiente conseguenti agli incidenti e situazioni di potenziale emergenza i. Effetti sulla biodiversità IMPORTANZA DEGLI ASPETTI INDIRETTI!!
12 ANALISI AMBIENTALE INIZIALE Possibili CRITERI di valutazione Delta normativo (3-2-1) Sentiment (6-4-2) Fattibilità tecnica/economica (3-2-1) Gravità (3-2-1) Ricorrenza (3-2-1) Delta risp. Benchmarks (3-2-1) Priorità politica (6-4-2)
13 ESEMPIO - AAI
14 LA POLITICA AMBIENTALE DEFINISCE obiettivi e principi generali di azione di un organizzazione rispetto all ambiente, ambiente, compresa la conformità a tutte le pertinenti disposizioni regolamentari sull ambiente e l impegno l a un miglioramento continuo delle prestazioni ambientali E il riferimento primario per il SGA E emanazione della Direzione Deve essere personalizzata e riferirsi direttamente all organizzazione Va diffusa al personale E la prima interfaccia con il pubblico
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16 IL PROGRAMMA AMBIENTALE DESCRIVE le misure, le responsabilità e i mezzi adottati e previsti per raggiungere obiettivi e traguardi ambientali e fissa le scadenze per il conseguimento degli stessi Contenuti del Programma Ambientale: 1. Obiettivi specifici e target corrispondenti -QUANTIFICAZIONE 2. Azioni e mezzi da utilizzare 3. Responsabilità e poteri decisionali 4. Stima delle risorse economiche 5. Scadenze temporali 6. Modalità di monitoraggio
17 ESEMPIO - PROGRAMMA ELENCO OBIETTIVI AMBIENTALI N. OBIETTIVO Aumentare l utilizzo di materiale di consumo ecosostenibile del 30% Diminuire il consumo di carta del 10% Diminuire l utilizzo di toner del 5% Tutelare e diminuire il consumo della risorsa acqua del 10% Diminuire il consumo di energia elettrica del 10% Diminuire il consumo di kwh termici del 10% Diminuire il quantitativo di rifiuti prodotti del 6% Migliorare la comunicazione ambientale verso l esterno RIFERIMENTO ALLA POLITICA AMBIENTALE P.A. del incrementare l acquisto di prodotti che rispettano l ambiente P.A. del controllare e migliorare l impatto ambientale delle attività P.A. del controllare e migliorare l impatto ambientale delle attività P.A. del diminuire i consumi di acqua P.A. del diminuire i consumi di energia elettrica P.A. del diminuire i consumi di calore termico P.A. del aumentare la raccolta differenziata dei rifiuti prodotti P.A. del coinvolgere le istituzioni della PAT e le Amministrazioni locali su tematiche ambientali IMPATTO AMBIENTALE Relativo alla valutazione della significatività Consumo di risorse non rinnovabili Sfruttamento di risorse non rinnovabili Sfruttamento di risorse non rinnovabili Sfruttamento e consumo di risorse e materie prime Consumo della risorsa energetica derivante da fonti fossili Sfruttamento e consumo di risorse e materie prime Aumento della quantità dei rifiuti nell'ambiente Comunicazione ambientale verso la Provincia e altri enti e/o soggetti INDICATORI TEMPI COSTI N. di tipologie di materiali ecosostenibili acquistati all anno N. fogli utilizzati/pro capite per anno LUGLIO ,00 LUGLIO ,00 - N. cartucce e toner acquistati/anno - N. cartucce e toner avviati a smaltimento/anno LUGLIO 2011 / m 3 /pro capite per anno LUGLIO ,00 kwh/pro capite per anno LUGLIO ,00 kwh/pro capite per anno LUGLIO ,00 kg di rifiuti/pro capite per anno - N. di iscritti con motivazioni ambientali - N di comunicazioni ed organizzazione di eventi a carattere ambientale effettuate dall Istituto - /anno spesi per eventi e progetti di carattere ambientale LUGLIO ,00 LUGLIO ,00
18 ESEMPIO - PROGRAMMA OBIETTIVO N. 1 : aumentare l utilizzo di materiale di consumo ecosostenibile del 30%. PROGRAMMA AMBIENTALE N AZIONE AZIONI Sensibilizzazione di tutti componenti dell istituto a consumare carta riciclata nelle stampanti e nelle fotocopiatrici in sostituzione della attuale Sostituzione della carta igienica, della carta da laboratorio, di materiali da cancelleria con materiali simili riciclati Acquisto di arredo di ufficio, apparecchiature elettroniche, detersivi ecologici, gestione del verde e idropitture: MANUALE GPP esemplificativo Individuazione dei criteri su cui basare la scelta dei fornitori con prodotti ecologici RESPONSABILITÀ (FUNZIONE O NOMINATIVO) RSGA UA UA RSGA MODALITÀ RISORSE TEMPI INDICATORE Cartellonistica, stesura circolare, momenti informativi Acquisto materiali riciclati Acquisto materiali come da MANUALE GPP Uso di criteri ecologici componente ecologica Capitolato S.A. / 6.200, ,00 / LUGLIO 2009 LUGLIO 2009 LUGLIO 2009 LUGLIO 2009 N di tipologie di materiali ecosostenibili acquistati all anno CONTROLLO ESECUZIONE (DATA E FIRMA) Condizioni negoziali C.S.A. del Individuazione dei prodotti ecologici UA - RSGA Spedizione da parte dei fornitori dei cataloghi e dei preziari dei prodotti individuati e scelta del fornitore Controllo della etichettatura dei prodotti utilizzati (personale interno) Scelta di Fornitori con prodotti a basso impatto ambientale UA ATA - RSGA UA Consultazione siti sui GPP Consultazione cataloghi Controllo visivo / Scelta offerte migliori / / / LUGLIO 2009 LUGLIO 2009 LUGLIO 2009 LUGLIO
19 SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE ÈCOSTITUITO da un insieme di persone, risorse e procedure scritte,, al fine di pianificare le azioni, realizzarle, verificarne i risultati e decidere se mantenere o modificare le decisioni adottate in fase di pianificazione. PERSONALE + RISORSE + PROCEDURE L efficacia del Sistema, il suo corretto funzionamento e la sua adeguatezza si fondano sulla corretta individuazione degli aspetti ambientali in fase di Analisi e il mantenimento della conformità alla normativa ambientale, attraverso un attivit attività di verifica periodica.
20 SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Le procedure previste dal Regolamento EMAS: 1. Proc. individuazione degli aspetti ambientali delle proprie attivit vità 2. Proc. definizione obiettivi e programmi 3. Proc. identificazione delle prescrizioni legali 4. Proc. sensibilizzazione/formazione personale 5. Proc. gestione comunicazioni interne e richieste soggetti esterni 6. Proc. controllo dei documenti 7. Proc. controllo conformità delle attività rispetto a politica, obiettivi e programmi ambientali e rispetto alle procedure del SGA 8. Proc. gestione delle situazioni di emergenza 9. Proc. controllo operativo/sorveglianza degli effetti ambientali 10. Proc. verifica della conformità normativa 11. Proc. gestione delle non conformità e definizione/attuazione delle misure correttive 12. Proc. audit ambientale 13. Proc. gestione delle registrazioni ambientali
21 SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE IN SINTESI, IL SGA DEVE ESSERE: _DOCUMENTATO (procedure nn. 3, 5, 6, 10) _CON UN ELEVATA ATTITUDINE A SVOLGERE FUNZIONI DI AUTOCONTROLLO, PIANIFICAZIONE E DI PREVENZIONE AMBIENTALE (procedure nn. 1, 2, 8, 9, 11, 13) _INTEGRATO RISPETTO ALLA GESTIONE ORDINARIA DELL ORGANIZZAZIONE (procedure n. 4, 7, 12)
22 ESEMPIO - PROCEDURE 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE La presente procedura ha lo scopo di consentire l identificazione delle competenze necessarie al Comune di Monsano per la gestione dei propri aspetti ambientali significativi, quindi identificare le esigenze di informazione, formazione e addestramento ambientale di tutto il personale dell Amministrazione comunale e l impostazione di piani annuali di formazione e addestramento. La formazione e l addestramento sono essenziali allo scopo di diffondere i contenuti della Politica Ambientale e garantire comportamenti conformi con le prescrizioni del Sistema di Gestione Ambientale. La presente procedura è applicata a tutte le strutture, a tutte le funzioni, a tutto il personale del Comune di Monsano, nonché a tutti i fornitori esterni che intervengono nel trattare gli aspetti ambientali significativi. 2. RIFERIMENTI Regolamento CE 1221/2009 EMAS Registro degli aspetti ambientali significativi 3. ABBREVIAZIONI E DEFINIZIONI DG Direzione Generale RSGA Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale RA Responsabili d Area SGA Sistema di Gestione Ambientale 4. RESPONSABILITÀ I RA e il RSGA sono responsabili per l identificazione delle competenze ambientali necessarie, quindi della formazione ed addestramento del personale interno e dell informazione ai fornitori esterni. La DG è responsabile per la definizione, il coordinamento e l esecuzione del piano annuale di formazione, informazione e addestramento. 5. MODALITÀ OPERATIVE 5.1 Identificazione La DG e RSGA con il supporto di ogni RA, utilizzando il modulo M Competenze ambientali, identificano sulla base delle informazioni relative agli impatti ambientali significativi, i criteri di assegnazione delle competenze necessarie. Attraverso il modulo M la DG assegna al personale interno ed ai fornitori esterni i compiti per la gestione degli aspetti ambientali significativi compilando il modulo M Assegnazione delle competenze ambientali. Allo stesso tempo vengono individuate le esigenze di formazione, addestramento ed informazione dei soggetti individuati compilando le apposite colonne del modulo M Le valutazioni finalizzate all identificazione delle necessità di formazione ambientale devono considerare le attività svolte: in normali condizioni operative; in condizioni operative particolari o anomale (es. avviamento, arresto); in situazione di emergenza.
23 PROCEDURE GESTIONE FORNITORI Identificare le modalità attraverso cui il Comune può influenzare lo svolgimento delle attività appaltate, in funzione degli obiettivi di qualità ambientale che l amministrazione ha adottato Specifiche di contratto compatibili con il SGA del Comune Richiesta di precisi requisiti dei fornitori (es. certificazione di qualità o ambientale) Individuazione di procedure di controllo e sorveglianza dell attivit attività data in concessione) ESEMPIO
24 AUDIT INTERNO E RIESAME Audit o Verifica interna VERIFICA se il Sistema èconforme a quanto previsto dal Regolamento EMAS, valuta le prestazioni ambientali dell organizzazione su tutte le aree aziendali e verifica se il Sistema è efficace rispetto alle esigenze dell azienda ed alla politica ambientale. Riesame della Direzione RIESAMINA annualmente il Sistema. I risultati dell audit forniranno lo spunto per avviare provvedimenti (azioni correttive o piani di miglioramento) che migliorino via via le prestazioni ambientali dell organizzazione.
25 AUDIT INTERNO Fasi: 1) Definizione di obiettivi e campo di applicazione 2) Individuazione del responsabile 3) Costituzione del Gruppo di audit (se necessario) 4) Preparazione e comunicazione del piano di audit 5) Predisposizione dei documenti di lavoro 6) Raccolta delle evidenze oggettive 7) Determinazione delle risultanze di audit 8) Preparazione del rapporto 9) Rilascio delle eventuali Non Conformità 10) CONTROLLO follow up
26 ESEMPIO - AUDIT Piano di audit Istituto d Istruzione Superiore La rosa bianca - sedi di Cavalese e Predazzo VENERDì 21 maggio 2010 SITO DA ORARIO A Riunione di apertura PROCESSO O ATTIVITA REQUISITO NORMA FUNZIONI COINVOLTE DS RGA Predazzo Monitoraggio delle prestazioni ambientali - Controllo dei documenti - Preparazione e risposta alle emergenze - Valutazione del rispetto delle prescrizioni - Struttura organizzativa e risorse RGA + RSPP + RF + Staff Cavalese Controllo operativo - Sorveglianza e misurazione - Verifica procedure, istruzioni operative e registrazioni relative a: 1. approvigionamento + acquisti verdi 2. gestione fornitori e appaltatori 3. gestione sostanze pericolose e schede di sicurezza 4. gestione rifiuti - Obiettivi, traguardi e programma/i - Monitoraggio delle prestazioni ambientali - Controllo dei documenti - Preparazione e risposta alle emergenze - Valutazione del rispetto delle prescrizioni - Struttura organizzativa e risorse - Controllo operativo - Sorveglianza e misurazione - NC e AC - Comunicazione - Formazione RGA + RSPP + Staff RGA + RSPP + Staff Aggiornamento della Dichiarazione Ambientale ALL. IV RGA Tempo a disposizione del Team di Audit Riunione di chiusura gruppo Ambiente DS RGA Gruppo Ambiente NB: Modifiche al piano di audit potranno verificarsi in funzione dello svolgimento delle attività in campo e dei soggetti coinvolti Auditor interni: dott.ssa AnnaRita DelleVergini dott.ssa Susanna Sieff
27 LA DICHIARAZIONE AMBIENTALE _E il documento tramite il quale la collettività interpreta e giudica il ruolo e le azioni dell organizzazione _Richiede uno sforzo di riorganizzazione e di sintesi delle proprie rie informazioni _Richiede uno sforzo di comunicazione finalizzata alla trasparenza _Necessita di risorse umane e finanziarie _Non va vista come aggravio di lavoro ma come strumento di immagine e trasparenza _Non è destinata nén al Verificatore nén al Comitato EMAS
28 LA DICHIARAZIONE AMBIENTALE Èun documento snello, dal linguaggio semplice e comprensibile, che serve per fornire al pubblico e agli altri soggetti interessati informazioni sull impatto ambientale dell organizzazione nonché sul continuo miglioramento delle sue prestazioni ambientali attraverso gli indicatori chiave di prestazione ambientale INDICATORI CHIAVE DI PRESTAZIONE AMBIENTALE: consentono di quantificare l'effetto della gestione di aspetti ambientali significativi. Il nuovo regolamento definisce una serie di indicatori obbligatori,, in particolare: _ indicatore di efficienza energetica _ indicatore di consumo d'acqua _ indicatore di gestione dei rifiuti _ indicatore di efficienza dei materiali _ indicatore di emissione _ indicatore di biodiversità
29 ESEMPIO -DA
30 EMAS STRUMENTO DI PROMOZIONE DEL TERRITORIO Come si evolvono gli strumenti previsti dal regolamento EMAS nel caso di un progetto finalizzato alla certificazione non di un azienda ma di un territorio? analisi ambientale del territorio e dell organizzazione che lo rappresenta, individuandone gli aspetti critici obiettivi specifici di miglioramento e programma dettagliato di interventi su DUE livelli sistema di gestione ambientale,, cioè procedure personale risorse dedicate alla gestione e al controllo dell ambiente, alla conformità legislativa, alla realizzazione degli obiettivi dichiarazione ambientale e altri documenti pubblici di informazione e sensibilizzazione (da cui l importanza l del confronto con i cittadini e le loro rappresentanze)
31 EMAS STRUMENTO DI PROMOZIONE DEL TERRITORIO QUALE POTREBBE ESSERE IL SOGGETTO IDEALE PER GUIDARE UN SIMILE PROGETTO? I Comuni (singoli o associati tra loro) Enti Parco Comunità montane I distretti industriali Sarà indispensabile il ruolo di promozione, supporto e coordinamento che può essere offerto da Provincia, Regione e ARPA LA BASE SARA COSTITUITA DA UN ACCORDO[ ] ] TRA LE PARTI INTERESSATE, FINALIZZATO AL CONSEGUIMENTO DELLA CERTIFICAZIONE SOTTOSCRITTO DALLE PARTI PUBBLICHE MA APERTO ALL ADESIONE ADESIONE DEI SOGGETTI PRIVATI INTERESSATI 31
32 EMAS STRUMENTO DI PROMOZIONE DEL TERRITORIO QUALE POTREBBE ESSERE IL CONTESTO IDEALE PER REALIZZARE UN PROGETTO DI CERTIFICAZIONE AMBIENTALE? Località ad elevata vocazione agricola o agroambientale Località ad elevato grado di industrializzazione Località ad elevata vocazione turistica il che equivale ad includere pressoché TUTTI i Comuni italiani 32
33 EMAS STRUMENTO DI PROMOZIONE DEL TERRITORIO Enti locali insistenti sullo stesso territorio Soggetti (enti e imprese) che gestiscono i servizi ambientali Associazioni degli imprenditori: - Associazioni agricole (nelle località ad elevata caratterizzazione agricola o agroambientale) - Associazione degli albergatori (nelle località turistiche) - Associazione degli industriali (nelle località ad elevato grado di industrializzazione) - Altre (ad es.: proloco, associazioni locali) I soggetti associati al progetto dimostrano la coralità e la partecipazione territoriale al miglioramento ambientale. Ai fini di attribuire alla certificazione conseguita una dimensione realmente territoriale la loro presenza e il loro contributo attivo è vivamente consigliato.
34 EMAS STRUMENTO DI PROMOZIONE DEL TERRITORIO Possibili obiettivi ambientali per i soggetti gestori dei servizi ambientali: - _Miglioramento del grado di informazione ed educazione ambientale degli utenti - _Miglioramento della qualità del servizio - _Maggiore attività di monitoraggio e di controllo - _Prevenzione e riduzione dei fattori di inquinamento tipici dell attivit attività - _Introduzione di criteri ambientali nella selezione di appaltatori e fornitori - _Impegno a conseguire la certificazione EMAS
35 EMAS STRUMENTO DI PROMOZIONE DEL TERRITORIO Possibili obiettivi ambientali per le associazioni agricole _Miglioramento del grado di informazione ed educazione ambientale degli associati _Promozione di iniziative per sensibilizzare gli associati su aspetti specifici: - razionalizzazione dell uso dell acqua - riduzione e miglioramento della gestione dei rifiuti agricoli - conversione all agricoltura agricoltura biologica - riduzione dell uso di fitofarmaci - diffusione del turismo verde e dell ecoturismo ecoturismo sostenibile - miglioramento del paesaggio rurale - maggiore attività di monitoraggio e di autocontrollo - impegno a conseguire la certificazione EMAS da parte delle imprese
36 EMAS STRUMENTO DI PROMOZIONE DEL TERRITORIO Possibili obiettivi ambientali per le associazioni albergatori _Miglioramento del grado di informazione ed educazione ambientale degli associati _Promozione di iniziative per sensibilizzare gli associati su aspetti specifici: - informazione ai clienti - formazione del personale sulle problematiche ambientali - cambio flessibile della biancheria sporca e sostituzione su richiesta - raccolta differenziata dei rifiuti - sistema elettrico nelle stanze attivato con chiave - riduzione dell utilizzo di prodotti confezionati usa e getta -criteri ecologici negli acquisti di materie prime e prodotti - promozione dei prodotti locali - impegno a conseguire la certificazione Ecolabel da parte degli alberghi
37 EMAS STRUMENTO DI PROMOZIONE DEL TERRITORIO Possibili obiettivi ambientali per le associazioni industriali _Miglioramento del grado di informazione ed educazione ambientale degli associati _Promozione di iniziative per sensibilizzare gli associati su aspetti specifici: - introduzione di strumenti di monitoraggio e di controllo operativo - riduzione delle emissioni atmosferiche - riduzione degli scarichi idrici - riduzione degli sprechi, ottimizzazione uso di acqua e energia - predisposizione di piani d emergenzad - gestione della logistica, della movimentazione, dei trasporti - riduzione, prevenzione, recupero e riciclaggio dei rifiuti - introduzione di criteri ambientali nella gestione degli acquisti e delle materie prime
38 Superficie 6,207 km² Popolazione 504,824 Comuni 217 Comunità di Valle 16 LA PROVINCIA DI TRENTO
39 LA PROVINCIA DI TRENTO La Mozione n. 1 di data 5 febbraio 2004 approvata dal Consiglio della Provincia Autonoma di Trento sulla diffusione di sistemi di gestione ambientale OBIETTIVI: Diffusione negli enti e nelle organizzazioni pubbliche territoriali trentine dei sistemi di gestione ambientale Promozione di misure di coordinamento e formazione del personale volte a sostenere i processi di certificazione ambientale
40 BANDI PER LO SVILUPPO DI CERTIFICAZIONI AMBIENTALI DI PROCESSO ISO ED EMAS IN ENTI PUBBLICI DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Deliberazioni della Giunta Provinciale n di data 29 luglio 2005 n. 967 di data 19 maggio 2006 SOGGETTI COINVOLTI FONDO Totale Comuni Comprensori Unione Comuni 1 1 Parchi Naturali 2 2 Consorzio Comuni BIM 1 1 Soggetti gestione servizi pubblici IL PROGETTO: I BANDI Totale Enti per anno TOTALE 157
41 2012: I RISULTATI RAGGIUNTI EMAS SOGGETTI COINVOLTI REGISTRAZIONE EMAS Comuni 87 Comprensori 6 Parchi Naturali 2 Società Gestione Servizi Pubblici 6 TOTALE 101 UNI EN ISO TOTALE ENTI CHE HANNO CONCLUSO IL PERCORSO 117 su %
42 IL RUOLO DELLA PROVINCIA IL SERVIZIO VALUTAZIONE AMBIENTALE DIPARTIMENTO URBANISTICA E AMBIENTE DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO * HA EROGATO I FINANZIAMENTI * HA ATTIVATO UN MONITORAGGIO PER CONTROLLARE LO STATO DI AVANZAMENTO DELLE VARIE FASI DI SISTEMA * HA ATTIVATO UN CONFRONTO CON GLI ENTI PER AFFRONTARE LE CRITICITA CONDIVISE (VEDI BANDO ZONIZZAZIONE ACUSTICA D.G.P. n. 968 del 11 maggio 2007)
43 SLIDE 7/11 IL FONDO PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE ART. 12 BIS LEGGE PROVINCIALE 29 AGOSTO 1988, N. 28 SCADENZA ANNUALE PER LE PA entro il 30 giugno di ogni anno per presentare proposte di progetto che vadano a tutelare l ambiente naturale considerando le specificità territoriali che ogni singolo ente ha. PER LE AMMINISTRAZIONE CHE HANNO EMAS: * CRITICITÀ EMERSE DAL SGA * OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE * CRITERIO n.1 5 PUNTI ESEMPI: 2009_Comprensorio Bassa Valsugana e Tesino Progetto Green Governance 2010_Comune di Baselga di Pinè Comunicare la sostenibilità
44 SLIDE 8/11 LA SCUOLA EMAS (TRENTINO) ATTIVAZIONE DELLA IL SERVIZIO VALUTAZIONE AMBIENTALE DIPARTIMENTO URBANISTICA E AMBIENTE PAT In data 11 dicembre 2009 ha approvato lo schema di convenzione con il Consorzio dei Comuni Trentini per l affidamento dell incarico per la creazione e gestione della Scuola EMAS Trentino
45 SLIDE 9/11 LA SCUOLA EMAS (TRENTINO) AD OGGI 117 TRA COMUNI E COMUNITÀDI VALLE HANNO COMPLETATO IL PERCORSO VERSO LA REGISTRAZIONE AMBIENTALE EMAS ATTIVITÀ DELLA SCUOLA: FORMAZIONE SPECIFICA E COSTANTE RIVOLTA AI TECNICI E AGLI AMMINISTRATORI LOCALI PER: * PROSEGUIRE NELL IMPLEMENTAZIONE DEI SGA REGISTRATI * SUPERARE LE EVENTUALI NON CONFORMITÀ ATTIVITÀ DI PROJECT WORK affiancare i RSGA nel mantenimento o nel rinnovo della registrazione. Il Project Work avràcome obiettivo lo sviluppo e l applicazione pratica di parti rilevanti di questi processi Nello specifico, le attivitàdi audit e di sviluppo del SGA e l aggiornamento della Dichiarazione Ambientale saranno svolte sotto la supervisione di responsabili di project work
46 SLIDE 11/11 PASSI FUTURI IDEE PER IL 2012: 1. TAVOLI DI LAVORO 2. PIATTAFORMA INFORMATICA 3. INDICATORI DI PRESTAZIONE AMBIENTALI CONDIVISI
47 PROGETTO VAL DI NON *Il territorio interessato dal progetto ha un'estensione di 597 Kmq, ed ospita una popolazione complessiva di abitanti. Gli Enti sono stati suddivisi in 6 raggruppamenti,, definiti "aree omogenee", di cui una è rappresentata dal Comunità di Valle Val di Non. * La Comunità di Valle ha assunto la responsabilità della conduzione dei processi condivisi e il coordinamento generale del Sistema di Gestione Ambientale Integrato della Val di Non.
48 PROGETTO VAL DI NON Comunità
49 UN SGA INTEGRATO Vengono gestiti in maniera condivisa i seguenti processi: 1. conduzione di attività di sistema tra cui la gestione della documentazione, le verifiche ispettive interne, l aggiornamento legislativo, l analisi l ambientale iniziale, la formazione del personale; 2. gestione del miglioramento: : obiettivi di miglioramento sono posti a livello di singolo comune, di area omogenea e di Valle; 3. conduzione di attività operative tra cui il controllo centralizzato dei Fornitori condivisi e la gestione dei rifiuti; 4. comunicazione da e con le parti interessate sulle iniziative ambientali promosse a livello di Comunità di Valle e sui processi condivisi; 5. riesame periodico del Sistema Integrato con riferimento all efficace gestione dei processi centralizzati e dei Singoli Sistemi ed alle iniziative ambientali promosse a livello di Comunità di Valle.
50 UN SGA INTEGRATO * I ruoli, le responsabilità e le autorità per una corretta attuazione del Sistema di Gestione Ambientale Integrato sono stati definiti in base all organizzazione territoriale ed in considerazione dell impegno di coordinamento generale assunto dalla Comunità della Val di Non. IMPORTANZA DI UN FORTE COORDINAMENTO! Garantendo l autonomia l del Sistema di Gestione Ambientale di ogni singolo Ente sono stati creati dei Comitati Ambiente per Area Omogenea ed èstato istituito un Ufficio Emas della Comunità. ECONOMIE DI SCALA E FORTI INTERDIPENDENZE (VEDI AUDIT INCROCIATI)
51 E ADESSO? LE PROSPETTIVE FUTURE DI UN COMUNE EMAS OTTENGO LA REGISTRAZIONE EMAS E LA MANTENGO? VANTAGGI SVANTAGGI
52 VANTAGGI E SVANTAGGI?
53 VANTAGGI Migliore specificazione delle vocazioni locali Maggiore strutturazione degli interventi di politica ambientale Ottimizzazione della gestione interna Supporto all attivit attività di pianificazione territoriale Accesso a fonti di finanziamento specifiche Anticipazione delle analisi di piano Riduzione dei rischi ambientali Coinvolgimento popolazioni locali Miglioramento dell immagine pubblica e credibilità Opportunità commerciali per le imprese del comune Consente di entrare in circuiti di mercato turistico ecologicamente orientato per cui la certificazione èun requisito essenziale
54 VANTAGGI E SVANTAGGI VANTAGGI: * CONOSCENZA * SOGLIA DI ATTENZIONE ALTA NEI CONFRONTI DELLE TEMATICHE AMBIENTALI * MIGLIORAMENTO CONTINUO CON DATI CERTI * BIGLIETTO DA VISITA SVANTAGGI: * CARICO DI LAVORO MAGGIORE RISPETTO ALL ORDINARIO * COSTO ANNUALE (ORE DI PERSONALE DEDICATO E COSTI ESTERNI ) * TEMATICHE TECNICHE DIFFICILI DA AFFRONTARE *SCARSO RICONOSCIMENTO *MANTENIMENTO!!
55 PER CONCLUDERE UN SGA FUNZIONA PER UN ORGANIZZAZIONE SOLO SE: Si stabilisce una politica ambientale che le si adatti Si identificano gli aspetti ambientali connessi alla sua attività Si identificano le prescrizioni della legislazione vigente Si identificano le priorità e fissare gli obiettivi e i traguardi appropriati Si crea una struttura e uno o più programmi per realizzare la politica e raggiungere gli obiettivi e traguardi prefissati Si facilitano le attività di pianificazione, gestione, controllo, correzione, audit e riesame ADATTAMENTO VESTITO SU MISURA
56 PER CONCLUDERE Essere certificati non significa l optimum, l ma aiuta a: 1. ordinare la complessa materia ambientale 2. mettere a fuoco i problemi 3. strutturare competenze e procedure per definire un programma di miglioramento delle proprie prestazioni su una base ragionata e fondata sulle conoscenze
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