BOZZA NON CORRETTA MISSIONE IN LOMBARDIA. 8 febbraio 2011 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GAETANO PECORELLA. La seduta inizia alle

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1 MISSIONE IN LOMBARDIA 1/8 8 febbraio 2011 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GAETANO PECORELLA La seduta inizia alle PRESIDENTE. Buonasera, comandante, e grazie per essere con noi. Le faccio presente che della presente audizione sarà redatto un resoconto stenografico, che sarà pubblicato on line, e che, se lo riterrà opportuno, i lavori della Commissione proseguiranno in seduta segreta, invitandola comunque a rinviare eventuali interventi di natura riservata alla parte finale dell audizione. L abbiamo chiamata per avere da lei, essendo lei impegnato sul fronte del controllo del territorio abbiamo saputo dal presidente della provincia che il nucleo della Polizia municipale è particolarmente presente e avendo avuto una parte importante in merito, alcune informazioni sulla famosa indagine denominata Star Wars. L invito a illustrarcela brevemente, perché quella che l ha preceduta è stata un audizione esaustiva. DANIELA MAZZUCONI. Vorremmo anche sapere se, per caso, l operazione Infinito, successiva, presenta una filiazione o comunque contatti con l operazione precedente. FLAVIO ZANARDO, Comandante Polizia provinciale Monza e Brianza. L operazione Star Wars è del 2008 e per via delle sue dimensioni molto inferiori non è comparabile all operazione successiva Infinito. Ovviamente ha in comune con essa soprattutto i territori in cui principalmente si svolgono le azioni. In ogni caso, se esiste un merito, esso non è tanto nella singola operazione, quanto nel fatto che in alcuni territori ci si era resi conto di una presenza, che si muoveva in diversi campi, di alcune attività illecite. Nel 2008 operavamo come nucleo della provincia di Milano. Tutto il gruppo che ha contribuito, tra cui il mio personale, a realizzare in toto l operazione Star Wars, con tutte le intercettazioni telefoniche e ambientali e tutte le attività che vi sono dietro oggi fa parte della Polizia provinciale di

2 2/8 Monza e della Brianza. Io ero l ufficiale che ha coordinato l operazione e sono stato nominato comandante di questo Corpo di Polizia provinciale, che ha una forte vocazione ambientale. Penso che sull operazione Star Wars avrete letto alcuni dati o ve l avrà raccontata ampiamente il presidente. Essa nasce da segnalazioni di cittadini, in particolare di una struttura di cui si è dotata anche la Polizia provinciale di Monza e della Brianza, composta da volontari. Abbiamo circa 25 volontari sul territorio, le guardie ecologiche volontarie (GEV), che si riferiscono a una normativa di tipo regionale. Sono persone che prestano servizio per tre o quattro giorni al mese con un attività volontaria e che possono elaborare verbali amministrativi, ma soprattutto effettuare segnalazioni. La segnalazioni di un paio di queste GEV hanno consentito di capire che esistevano tre luoghi principali in cui si dipanava l attività, tra cui la cava di via Molinara di Desio, in cui veniva asportato il terreno buono per essere conferito a un produttore di calcestruzzo e la CF costruzioni di Briosco. Tale terreno, che era particolare e veniva poi asciugato, veniva fornito al costruttore Colombini Fulvio per realizzare calcestruzzo. I buchi che si creavano, con la terra che veniva asportata, dovevano essere riempiti e, quindi, vi venivano portati camion a centinaia. La mole era talmente elevata che era difficile non accorgersi dei movimenti, che però avvenivano anche di notte. Dalle intercettazioni partite emergeva che agli autisti veniva somministrata cocaina per poter lavorare su turni tanto pesanti di notte. Altri mezzi si recavano in provincia di Ferrara e un po in giro, ma il grosso del materiale asportato finiva a Briosco. Si trattava di materiali che derivano dalla demolizione, perciò dalla cava di via Molinara, per quello che abbiamo rilevato noi nel periodo di osservazione... DANIELA MAZZUCONI. Chiedo scusa se la interrompo, ma la cava era autorizzata, era un ampliamento di cave esistenti o era proprio una cava vergine? FLAVIO ZANARDO, Comandante Polizia provinciale Monza e Brianza. Non era una cava, ma un terreno a uso agricolo. Nelle intercettazione si dice che vogliono arrivare a costruirci. Era un terreno assolutamente a uso agricolo, che viene trasformato. Di fatto oggi, se lo si va a vedere, si nota che è un enorme cava con buchi di metri per l asportazione di materiale e per il conferimento di gran parte dei materiali da risulta della demolizione edile. I principali attori di questa storia, come Stellitano Fortunato e Stellitano Giovanni, che in parte sono in carcere e in parte sono usciti, risultavano affiliati

3 3/8 alla cosca Iamonte. Avevano anche un azienda, ovviamente fallita, che si occupava di demolizioni edili. È ovvio che, andando a demolire edifici, portavano l esito di tale demolizione in quell area, però spesso un azienda nel bergamasco, demolita integralmente, conferiva non solo il materiale edile ma anche residui plastici contenenti diverse materie e intrisi di idrocarburi che vi erano all interno. Arrivavano vasche che contenevano questi materiali in polvere, i quali venivano scaricati dentro la cava di Via Molinara. Abbiamo notato arrivare anche parecchi camion di gomme usurate, che venivano interrate, e anche vetture venivano gettate dentro per intero. Questa è la descrizione di ciò che finiva a Desio, il sito principale. Dall esame di alcuni certificati di analisi su alcune terre che venivano conferite dalla CF si evinceva che non si trattava di rifiuti pericolosi, bensì di terre contenenti rifiuti pericolosi, non in maniera tale però da farli diventare rifiuti pericolosi. Comunque, contenevano piombo, cromo e altri metalli pesanti e tutto ciò finiva nella cava di Via Molinara. Principalmente le zone di arrivo dei rifiuti erano il comasco, con materiale che derivava da una produzione che conteneva stirene, sempre in maniera tale da non farlo diventare rifiuto pericoloso, ma comunque utilizzato per l industria automobilistica e per la produzione di cruscotti. Ci è finito dentro parecchio materiale. Alla fine i mezzi che venivano impiegati erano in parte dell azienda, che poi è risultata fallita, e in parte erano rubati. Una volta rubati, venivano messi in questa cava. Quando in gergo si diceva che bisognava fare loro il tagliando, significava che venivano mandati nell Est Europa. Tra gli arrestati ci sono anche persone dell Est europeo con cui i soggetti incriminati avevano contatti. Al posto di fare il tagliando al caterpillar o a questi mezzi, operazione che costa molti soldi, i mezzi venivano inviati in Romania. GENNARO CORONELLA. I nostri bravi consulenti, sempre bene informati, mi riferiscono che su questa cava è stata a suo tempo predisposta una perizia. Le chiedo se può farcela avere o se può riferirci chi l eseguita e quali sono state le sue conclusioni. FLAVIO ZANARDO, Comandante Polizia provinciale Monza e Brianza. La perizia ha incontrato alcune difficoltà per via della profondità. L ARPA ha sostenuto di non avere gli strumenti tecnici per

4 4/8 riuscire a quantificarla con precisione, ragion per cui l operazione è stata affidata a un privato, un geologo nominato dal tribunale, il quale, con rilievi piezometrici... DANIELA MAZZUCONI. È il signor Farina che sentiremo dopo? FLAVIO ZANARDO, Comandante Polizia provinciale Monza e Brianza. No, penso che questo fatto avvenga ancora successivamente. Immagino che Farina si occupi della parte della bonifica, mentre il geologo nominato dal tribunale aveva un interesse dal punto di vista dei rilievi. Vi manderò senz altro la perizia. DANIELA MAZZUCONI. A parte questa enorme operazione, che ricade sul territorio che oggi è nella provincia di Monza e della Brianza, lei vede alcuni pericoli e alcune situazioni di compromissione che andrebbero monitorate e vigilate, oppure, tolto questo reato, le altre situazioni sono ascrivibili più al novero delle infrazioni che non a quello dei reati veri e propri? FLAVIO ZANARDO, Comandante Polizia provinciale Monza e Brianza. Di fronte a fatti di queste dimensioni l importante, secondo me, è stare sul territorio e organizzarsi perché le segnalazioni sia dei cittadini, sia di questi volontari non cadano nel vuoto. Occorre dare loro il giusto seguito. È di sicuro un territorio su cui non va mollata la presa, perché, come dimostrano questi fatti, bisogna starci sopra e vigilare attentamente. DANIELA MAZZUCONI. L amministrazione comunale di Desio, visto che la situazione aveva dimensioni consistenti, non se ne è mai accorta? Una delle poche notizie che abbiamo avuto stamattina è che la questione è emersa circa tre mesi dopo che era iniziata. Mi chiedo non tanto il sindaco e la Giunta evidentemente, ma il comune di Desio che tipo di vigilanza svolgesse su quell area. Che cosa aveva visto? C era un verbale della polizia urbana? Se non c era, perché la Polizia urbana non l ha prodotto? FLAVIO ZANARDO, Comandante Polizia provinciale Monza e Brianza. Sull area, che era a uso agricolo, in realtà insistevano piattaforme di cemento che hanno dovuto essere demolite per andare a eseguire lo scavo. Dal contenuto delle intercettazioni emergeva il fatto che il responsabile fosse andato

5 5/8 a svegliare un cane che dormiva. Il fastidio emergente nelle conversazioni era che si fosse andati a riprendere un area sulla quale già sotto era stato tombato del materiale. I soggetti intercettati si rimproveravano a vicenda per tale scelta, che infastidiva, in particolare, il proprietario di questo terreno. DANIELA MAZZUCONI. L ufficio tecnico e la Polizia municipale non si sono accorti di nulla? FLAVIO ZANARDO, Comandante Polizia provinciale Monza e Brianza. L ordinanza di misure cautelari cita alcune questioni che stanno nei fatti. È ovvio che questi soggetti cercassero i contatti con l ufficio tecnico di Desio, perché pensavano di chiudere la questione velocemente. Dicevano che nel giro di 48 ore avrebbero avuto in mano un atto che li avrebbe autorizzati a cominciare i lavori di bonifica e, di fatto, è vero. È una coincidenza che viene segnalata. Il fatto che venisse cercato l interessamento di alcuni politici emerge anche dalle misure cautelari messe in atto. DANIELA MAZZUCONI. Ciò è connesso alla crisi dell attuale amministrazione di Desio? Mi pare che sia connesso ad altri fatti. Scusi se mi permetto di insistere, però, nonostante dopo l ufficio tecnico desse l autorizzazione alla bonifica, nessuno è passato prima dalla località Molinara per capire ciò che stava avvenendo? Lei ci sta riferendo questo? FLAVIO ZANARDO, Comandante Polizia provinciale Monza e Brianza. No, intendo riferire che sull area di sicuro esistevano già problemi. Di sicuro vi erano pavimentazioni abusive per le quali il proprietario era già stato denunciato. Non è stata di sicuro effettuata la demolizione di questi manufatti in cemento armato. Verosimilmente esistevano già rifiuti sotto che non sono riferibili agli episodi che abbiamo seguito, ma antecedenti. Risulta dagli atti che i soggetti interessati si lamentino del fatto che Stellitano Fortunato vada ancora su quel territorio a creare problemi tra associati. DANIELA MAZZUCONI. Scusi se la interrompo. L attività di cava non era autorizzata e, quindi, questi soggetti hanno cavato e non sono stati visti cavare, hanno interrato altri rifiuti e non sono stati visti, oppure si è ritenuto che facesse tutto parte della contestazione iniziale e che, quindi, esistesse già un abuso. Dal momento che vi esistevano già rifiuti, si è ritenuto che tutto facesse parte della stessa partita?

6 6/8 FLAVIO ZANARDO, Comandante Polizia provinciale Monza e Brianza. Di sicuro, una volta che siamo intervenuti noi, abbiamo cercato il contatto della Polizia locale del comune di Desio, la quale ci ha dato sua la collaborazione e ha effettuato il sequestro con noi. Su ciò che è accaduto precedentemente non so riferire. Di fatto, l area effettivamente è vicino alla Valassina, ma in effetti si vede poco, perché è un po interrata. C era già comunque una notizia di reato riguarda a tali eventi, ma non è stato forse effettuato il dovuto controllo sul fatto che i manufatti andassero demoliti e che il sito andasse bonificato. DANIELA MAZZUCONI. Che cosa può riferirci, invece, sull indagine Infinito, che è successiva, ma con la quale ci sono alcuni contatti? Oppure, che le risulti, sono due percorsi distinti? FLAVIO ZANARDO, Comandante Polizia provinciale Monza e Brianza. Alcuni personaggi sono identici. Sono assolutamente gli stessi e operano nello stesso territorio. Nell area tra Desio e Seregno significativamente appaiono diversi rottamai, anche di grandi dimensioni, che operano a volte in maniera abusiva. Anche recentemente abbiamo sequestrato metri quadri di rottamaio totalmente abusivo. Si verifica questa coincidenza e alcuni personaggi sono gli stessi. GIANPIERO DE TONI. Le domande poste hanno ottenuto ampie risposte, ma mi pongo una riflessione di fondo, perché vorrei cercare di capire il motivo per cui siamo qui oggi. È chiaro, comandante, che, come Commissione, ci interessa capire davvero se e in che misura vi sia la presenza di atti di illegalità rispetto al ciclo completo dei rifiuti. In lei vedo, per quanto mi riguarda, in questa giornata, l unica figura inquirente che davvero conosce il territorio, sa che cosa è accaduto e l ha rappresentato in modo efficace. Mi hanno molto deluso, invece, il questore e il procuratore generale della Repubblica. Confesso che sono contento di non aver rilasciato dichiarazioni nella conferenza stampa, perché avrei avuto un idea diversa dalla collega, che evidentemente conosce il territorio molto bene e lo sta verificando. Io, invece, non lo conosco e volevo capire, perché evidentemente una Commissione di inchiesta non fa passeggiate, ma svolge momenti di riflessione per conoscere e capire, trarre alcune riflessioni e possibilmente trasformarle poi in atti legislativi, laddove fosse necessario.

7 7/8 Vengo alla domanda. Secondo il suo parere, dopo aver illustrato la situazione, il piano che oggi la giovane provincia di Monza e della Brianza sta applicando rispetto alla gestione del ciclo dei rifiuti può renderci tranquilli rispetto alla gestione completa del ciclo o ci sono buchi, mancanze o elementi che possono dar luogo a momenti di frizione e, quindi, di una presenza organizzata dell illegalità? Mi pare di capire che la pubblica amministrazione non trovi implicazioni, almeno per ciò che ho sentito dalle relazioni svolte, ma soprattutto che nell ambito dei subappalti esistano, se ho ben capito, alcune attività imprenditoriali che, in modo tacito e quasi organizzato, condividono di fatto il lavoro di realizzazione delle attività che ho appena citato. Non so se la domanda è chiara. FLAVIO ZANARDO, Comandante Polizia provinciale Monza e Brianza. Ho visto il piano dei rifiuti, così come è redatto e organizzato, per tempo e abbiamo in corso anche altre attività che verranno portate a conclusione, spero, se la procura emetterà le idonee misure cautelari. Ci sono altre operazioni in corso, non di rilevanza pari, ma significative, perché riguardano lo stesso argomento, ossia i rifiuti e la corruzione relativa. È ovvio che su questo territorio un po di presenza, soprattutto nell ambito del movimento terra, come in tante altre parti del territorio d Italia, esiste e che bisogna starci attenti. Chi opera in quel settore, non tutti, ma in gran parte, lo fa ai margini della legalità. Se non trovano spazio nel settore rifiuti, si spostano da un altra parte. Come si evince anche dalla nostra indagine nostra, seppur piccolina, i rifiuti difficilmente si muovono senza armi e droga. A proposito dei mezzi per movimentare, ci sono intercettazioni chiare in cui si afferma che si è pagato un etto di cocaina. Emerge chiaramente che per movimentare rifiuti ci si immischia con la cocaina. A un altro soggetto sparano e a un altro bruciano l ufficio. Da tutto ciò emerge un quadro per cui difficilmente si può pensare che queste siano persone che, come in tanti altri casi, si possono sanzionare dal punto di vista amministrativo e che possono venire tamponate nel loro modo di essere illegali. Hanno trovato il modo di guadagnare soldi in questo territorio tramite i rifiuti e lo fanno. Altrimenti, si sarebbero spostati su un altra attività. Sono due questioni che si relazionano poco. Non penso che si entri in questo tipo di illegalità perché il piano dei rifiuti non funziona al 100 per cento. A mio avviso, si tratta di due questioni separate. Di sicuro sul territorio e su quei comuni una presenza di malavita esiste e cerca di sfiorare anche la politica. Ne cerca l aggancio perché ne ha bisogno e perché pensa di ricevere un aiuto. Penso che sia «normale».

8 8/8 PRESIDENTE. La ringraziamo per il suo contributo. Dichiaro conclusa l audizione. La seduta termina alle