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1 ISTITUTO NAZIONALE PER L ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO sede di treviso Inform rmazion nformaz mazione Informazione per la conoscenza delle malattie professionali progetto di rete a cura del Co.Co.Pro. di Treviso

2 Informazione per la conoscenza delle malattie professionali Progetto stress

3 ISTITUTO NAZIONALE PER L ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO sede di treviso Rete in formazione Indice Premessa Pg.. La malattia professionale Pg. per la conoscenza. Le circolari INAIL: Pg. Circolare n. del.8.00 Circolare n.6 del La modulistica INAIL in uso: Pg. a. Certificazione medica di malattia professionale il mod. SS a cura del medico dichiarante b. Denuncia di malattia professionale mod.0prest. a cura del datore di lavoro c. Denunciasegnalazione di malattia professionale a cura del medico dichiarante. La modulistica unificata proposta dal progetto provinciale di Treviso Pg.. La rete dei patronati dei lavoratori e dei datori di lavoro attiva per l assistenza sulla malattia professionale Pg. 6. I dati sulle malattie professionali manifestatesi in Provincia di Treviso e nel Veneto nel Pg Il modello formativo sulla malattia professionale da gestire nelle aziende e con i lavoratori Pg. delle malattie professionali

4 Premessa CAPITOLO. LA MALATTIA PROFESSIONALE Il progetto voluto dal Comitato Consultivo Provinciale dell Inail di Treviso (CoCoPro) prende le mosse da una constatazione e da una correlata esigenza: da un lato una costante tendenza all aumento dei casi di malattia professionale denunciati all Inail dall altro la necessità che gli attori che affrontano a vario titolo il fenomeno delle patologie lavorative abbiano una rete di ferimento siano essi stessi rete per aggregare le loro attività in vista di un effettivo riconoscimento del diritto alla salute ed alle prestazioni previste dall assicurazione Inail quando il danno fisico è dipeso dal lavoro. I soggetti coinvolti sono i medici i lavoratori i datori di lavoro i dirigenti i preposti e gli altri addetti previsti dalla vigente normativa RSPP RLS RLST: a loro è rivolto il progetto in questione. Il percorso formativo previsto anche per gli elementi di novità che lo caratterizza vuole implementare conoscenze adeguate integrate e condivise per migliorare e potenziare l attività di prevenzione e per orientare la programmazione e pianificazione di azioni a tutela della salute dei lavoratori. La complessa realtà del fenomeno delle Malattie Professionali (MP) richiama necessariamente ad un lavoro in sinergia per indirizzare le azioni degli attori della prevenzione e dei soggetti che operano nel SSN verso un obiettivo comune: questo progetto vuole essere loro di ausilio sia in chiave culturale che di sinergie programmatiche tecnico amministrative. La presente guida è stata realizzata da un gruppo di lavoro promosso dal CoCoPro di Treviso con il contributo di operatorimedici e amministrativi della Sede Provinciale dell Inail di Treviso. Si propone di delineare nei tratti essenziali il contesto previdenziale nel quale è inserita la tutela Inail delle malattie professionali. E' un utile strumento che potrà guidare gli assistiti i datori di lavoroi lavoratori e gli operatori della Prevenzione nell'assolvimento degli adempimenti di legge. Una corretta comunicazione infatti consente l'attivazione degli enti competenti per i successivi adempimenti garantendo in tal modo una migliore tutela dei tecnopatici. Generalità L assicurazione obbligatoria contro le malattie professionali opera solo a condizione che sussista l obbligo dell assicurazione contro gli infortuni (non esistono cioè lavoratori tutelati solo per le malattie professionali). Alle malattie professionali si applicano le disposizioni concernenti gli infortuni salvo alcune disposizioni particolari espressamente previste [articoli da a 9 e da 9 a del DPR 0 giugno 96 n.; Testo Unico delle diasposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali (TU) ]. Distinzione tra infortuni e malattie professionali Le malattie professionali si distinguono dagli infortuni in quanto:. la causa agisce lentamente e progressivamente sull organismo (causa diluita e non causa violenta e concentrata nel tempo);. la causa deve essere diretta ed efficiente cioè in grado di produrre l infermità in modo esclusivo o prevalente. Il T.U. infatti parla di malattie contratte nell esercizio e a causa delle lavorazioni rischiose. E ammesso tuttavia il concorso di cause extraprofessionali purché queste non interrompano il nesso causale in quanto capaci di produrre da sole l infermità. Per le malattie professionali quindi non basta l occasione di lavoro come per gli infortuni cioè un rapporto anche mediato o indiretto con il rischio lavorativo ma deve esistere un rapporto causale o concausale diretto tra il rischio professionale e la malattia. Il rischio può essere provocato dalla lavorazione che l assicurato svolge oppure dall ambiente in cui la svolge (cosiddetto rischio ambientale ). Ci auguriamo che tutti i destinatari dell'opuscolo condividano questo impegno attraverso un contributo armonico dei vari soggetti coinvolti infatti sarà possibile migliorare nella nostra provincia la tutela dei lavoratori che nello svolgimento della loro attività contraggono patologie invalidanti. Il Presidente del Co.Co.Pro di Treviso Antonio Soldera

5 Il sistema tabellare Le malattie professionali si distinguono in tabellate e non tabellate. Le malattie professionali sono tabellate se:. indicate nelle due tabelle allegate nn. e al T.U. (una per l industria e una per l agricoltura). provocate da lavorazioni indicate nelle stesse tabelle;. denunciate entro un determinato periodo dalla cessazione dell attività rischiosa fissato nelle tabelle stesse ( periodo massimo di indennizzabilità ; articoli e T.U.). Nell ambito del cosiddetto sistema tabellare il lavoratore è sollevato dall onere di dimostrare l origine professionale della malattia. Infatti una volta che egli abbia provato l adibizione a lavorazione tabellata (o comunque l esposizione ad un rischio ambientale provocato da quella lavorazione) e l esistenza della malattia anch essa tabellata e abbia effettuato la denuncia nel termine massimo di indennizzabilità si presume per legge che quella malattia sia di origine professionale; è questa la cosiddetta presunzione legale d origine superabile soltanto con la rigorosissima prova a carico dell INAIL che la malattia è stata determinata da cause extraprofessionali e non dal lavoro. Con il D.M. del 9 aprile 008 sono state approvate le nuove tabelle delle malattie professionali dell industria e dell agricoltura in sostituzione delle precedenti contenute nel D.P.R. n. 699 Il sistema misto. La Corte Costituzionale con la sentenza n ha introdotto nella legislazione italiana il cosiddetto sistema misto in base al quale il sistema tabellare resta in vigore con il principio della presunzione legale d origine ma è affiancato dalla possibilità per l assicurato di dimostrare che la malattia di cui è portatore pur non ricorrendo le tre condizioni previste nelle tabelle è comunque di origine professionale. Manifestazione della malattia professionale. Diversamente dagli infortuni il cui accadimento è di solito evidente e facilmente individuabile anche da terzi la malattia professionale non presenta le stesse caratteristiche di notorietà anche perché in molti casi non determina astensione dal lavoro (ad es. la sordità da rumore); questo comporta il problema di stabilire la data precisa in cui la malattia stessa si è manifestata ai vari fini assicurativi in particolare per determinare la decorrenza delle prestazioni la prescrizione del diritto il periodo massimo di indennizzabilità. Al riguardosul punto è intervenuta la Corte Costituzionale con sentenza n stabilendo che se la malattia non comporta astensione dal lavoro si deve considerare verificata dal giorno in cui un fatto o un insieme di fatti (che di solito coincidono con gli accertamenti del medico di fiducia o di un ospedale o di una struttura sanitaria specializzata ecc.) rendono il lavoratore consapevole secondo criteri di normale conoscibilità di essere affetto da malattia di probabile origine professionale incidente sulla sua integrità psicofisica e quindi lo mettono nelle condizioni di esercitare il suo diritto alla rendita. Quanto sopra comporta che:. se il lavoratore denuncia una malattia ricadente nel sistema tabellare dopo il periodo massimo di indennizzabilità egli può ugualmente fruire del vantaggio della presunzione legale d origine se dimostra che la malattia è stata denunciata dopo ma si era verificata entro lo stesso periodo massimo; in caso contrario permane a suo carico l onere della prova alla stessa stregua della malattia non tabellata*;. i termini prescrizionali del diritto alla rendita previsti dagli articoli e T.U. iniziano a decorrere dalla data in cui l assicurato è consapevole di essere affetto da malattia professionale incidente sulla sua integrità psico fisica e non dalla data di denuncia**. Nessuna conseguenza invece si ha sulla decorrenza della rendita che deve comunque essere corrisposta dalla data di segnalazione del caso all INAIL***. * Le tabelle riportano su specifica colonna il periodo massimo di indennizzabilità attribuito ad ogni singola malattia con riferimento alla data di cessazione della lavorazione rischiosa. Questo parametro temporale misurato in mesi o anni stabilisce il periodo massimo entro cui viene attribuita la presunzione legale di origine dopo l abbandono della lavorazione morbigena. ** Ai sensi dell art. primo comma T.U. l azione per conseguire le prestazioni si prescrive nel termine di anni dal giorno di manifestazione della malattia professionale. *** Normalmente la rendita per inabilità è corrisposta con effetto dal giorno successivo a quello della cessazione dell inabilità temporanea assoluta (art. 7 secondo comma T.U.). Ove tale inabilità assoluta non vi sia stata la rendita dovrà decorrere dal giorno di denuncia della malattia professionale all Inail ossia dalla data di arrivo del primo documento (primo certificato medico eo denuncia di malattia professionale). 6 7

6 L art. 0 del Decreto Legislativo n Sul tema delle malattie professionali è da ultimo intervenuto l art. 0 del D. Lgs. n il quale nell introdurre una importante novità ha consentito non solo di adeguare tempestivamente le tabelle delle malattie professionali allegate al T.U. ma anche di costituire un osservatorio delle patologie di probabile o possibile origine lavorativa a disposizione di tutto il mondo della sanità della prevenzione e della ricerca. Con l'art. 0 del Decreto Legislativo n il legislatore: ha confermato l'attuale sistema misto di tutela delle malattie professionali; ha reso più semplice e tempestivo il sistema di revisione periodica delle tabelle allegate al T.U. attraverso l istituzione di una Commissione scientifica che ne propone periodicamente la modifica eo integrazione ai fini della emanazione del decreto; ha istituito presso la banca dati dell INAIL un Registro delle malattie causate dal lavoro ovvero ad esso correlate al quale potranno accedere oltre alla Commissione stessa tutti gli organismi competenti per lo svolgimento delle funzioni di sicurezza della salute nei luoghi di lavoro nonché per fini di ricerca ed approfondimento scientifico ed epidemiologico. La denuncia della malattia professionale per gli artigiani Anche gli artigiani nella loro duplice veste di assicuranti e assicurati devono denunciare all INAIL la malattia professionale da essi contratta entro giorni dalla sua manifestazione corredata del certificato medico pena la perdita dell indennizzo per i giorni antecedenti quello della denuncia. Tuttavia se a causa di quella malattia l artigiano si trova nell impossibilità di provvedervi l obbligo di segnalare il caso all INAIL ricade sul sanitario che per primo ha accertato la malattia (art. 0 T.U.). La denuncia della malattia professionale per i lavoratori agricoli Per quanto riguarda la denuncia della malattia professionale in agricoltura valgono per i lavoratori agricoli subordinati a tempo indeterminato le stesse disposizioni dettate per i lavoratori dell industria. Invece per i lavoratori autonomi e per i subordinati a tempo determinato è dettata una disciplina particolare in base alla quale la denuncia deve essere effettuata dal medico che accerta la malattia e che deve inviare all INAIL l apposito modulo (cosiddetto certificato denuncia ) entro 0 giorni dalla prima visita medica (art. T.U.). La denuncia della malattia professionale. La denuncia della malattia professionale deve essere fatta dall assicurato al datore di lavoro entro il termine di giorni dalla manifestazione di essa pena la decadenza del diritto ad indennizzo per il tempo antecedente la denuncia (art. T.U.). Il datore di lavoro deve trasmettere la denuncia corredata del certificato medico all INAIL entro i giorni successivi decorrenti dalla data di ricezione del certificato medico (art. T.U.). La violazione di questo obbligo è soggetta a sanzioni amministrative. In caso di inerzia del datore di lavoro il lavoratore può egli stesso presentare la denuncia all INAIL. La denuncia di malattia professionale online. Il D.M. del 0 luglio 00 ha modificato l art. del T.U. anche per l invio della denuncia di malattia professionale. Ai sensi della nuova disciplina:. il datore di lavoro che provvede alla trasmissione online della denuncia di malattia professionale è sollevato dall onere dell invio contestuale del certificato medico;. l Istituto deve richiedere l invio del certificato medico al datore di lavoro nelle sole ipotesi in cui non lo abbia già ricevuto dal lavoratore o dal medico certificatore. Guida alle prestazioni assicurative per le malattie professionali Le informazioni relative alle prestazioni economiche e sanitarie ed altre di carattere generale sono disponibili sul sito internet possono inoltre essere richieste al numero gratuito 80.6 o alle Sedi INAIL sul territorio. Le informazioni di carattere personale riguardanti singoli casi di malattia professionale vanno richieste alle Sedi operative dell'istituto; tra queste competente a trattare il caso è quella nel cui territorio si trova il domicilio del lavoratore. La malattia professionale si differenzia dall'infortunio per la natura del suo rapporto con il lavoro in quanto contratta nell'esercizio protratto nel tempo e a causa delle lavorazioni esercitate. L'assicurazione contro le malattie professionali opera nei confronti delle stesse persone per le quali è previsto l'obbligo assicurativo contro gli infortuni su! lavoro. La tutela e l'automaticità delle prestazioni L'assicurazione è obbligatoria per tutti i datori di lavoro che occupano lavoratori dipendenti eo parasubordinati nelle attività individuate dalla legge come rischiose. L'assicurazione contro le malattie professionali è un'assicurazione sociale con funzione indennitaria: l'indennizzo dovuto dall'ente assicuratore non può mai superare l'importo del danno sofferto dall'assicurato. Una delle caratteristiche sostanziali che differenziano l'assicurazione contro le malattie professionali dalle assicurazioni private è l'automaticità delle prestazioni

7 Per il principio di automaticità delle prestazioni infatti la tutela assicurativa comprende anche i casi in cui il datore di lavoro non abbia regolarmente versato il premio assicurativo. Nel caso dei lavoratori autonomi che hanno la duplice veste di assicurante e di assicurato il diritto alle prestazioni resta sospeso per le sole prestazioni economiche fino al versamento dei premio dovuto. lavoratore che svolge attività lavorativa deve: ) denunciare la malattia al proprio datore di lavoro entro giorni da quando si è manifestata; ) presentare al datore di lavoro il primo certificato medico e in caso di prosecuzione delle cure il certificato compilato dal medico curante il datore di lavoro invierà all'inail i certificati. che non svolge attività lavorativa può presentare direttamente all'inail la domanda di riconoscimento della malattia professionale. ADEMPIMENTI IN CASO DI MALATTIA PROFESSIONALE deve : datore di lavoro ) pagare per intero la giornata in cui si è manifestata la malattia professionale se quest'ultima ha causato assenza dal posto dì lavoro; il 60% della retribuzione salvo migliore trattamento previsto dal contratto di lavoro per i successivi tre giorni di astensione dal lavoro; ) presentare la denuncia di malattia professionale entro giorni da quando il lavoratore ne ha dato a lui comunicazione. CAPITOLO. LE CIRCOLARI DELL INAIL INAIL circolare agosto 00 n. Denuncia di infortunio e di malattia professionale. Modifica dei criteri di individuazione della Sede competente. Quadro normativo D.P.R. n. del 0 giugno 96: "Testo Unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali". Artt. e commi e e comma. Decreto ministeriale 6 gennaio 988: "Approvazione di delibere dell'istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro". Circolare INAIL n. del ottobre 988: "Regolamentazione in materia di denuncia degli infortuni e delle malattie professionali ai sensi dell'articolo 0 della legge 9 febbraio 988 n. 8". Delibera del PresidenteCommissario straordinario n. 6 del 7 giugno 00: "Modifica dei criteri per l'individuazione della sede competente a trattare le denunce di infortunio sul lavoro e di malattia professionale. Articoli e commi e del Testo Unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali approvato con D.P.R. 0 giugno 96 n. e successive modificazioni. R.D. n. 6 del 6 marzo 9: "Approvazione del testo del codice civile" art. comma : "Domicilio e residenza". Lettera della Direzione centrale prestazioni n. 7bis del º luglio 00: "Modifica dei criteri per l'individuazione della Sede competente a trattare le denunce di infortunio sul lavoro o di malattia professionale". Premessa Nell'ottica della presa in carico e della continuità della tutela del lavoratore e più specificatamente con riferimento alla necessità di migliorare costantemente il servizio offerto dall'istituto è stata attentamente valutata l'opportunità di modificare i criteri di individuazione delle Sedi competenti a trattare le denunce di infortunio e di malattia professionale. Tenuto conto dell'impegno anche organizzativo assunto dall'istituto in questa direzione nonché sulla base della positiva esperienza maturata nell'ambito delle aree metropolitane la competenza a trattare le denunce di infortuni e di malattie professionali è stata attribuita () alla Sede nel cui ambito territoriale l'assicurato ha stabilito il proprio domicilio e cioè "la sede principale dei suoi affari e interessi (). L'adozione del nuovo criterio non inciderà in alcun modo sui rapporti tra l'istituto e i datori di lavoro 7 0 8

8 Istruzioni operative Di seguito sono indicate le varie modalità tra cui i datori di lavoro potranno scegliere per effettuare le denunce di infortuni e di malattie professionali unitamente ai conseguenti adempimenti delle sedi territoriali dell'inail. Denunce Datori di lavoro INAIL Invio automatico per via informatica alla Sede Infortunio Invio via internet competente per il territorio nel quale l'assicurato ha stabilito il proprio domicilio la quale gestirà la pratica. Infortunio M. P. Infortunio M. P. Trasmissione per le vie ordinarie alla Sede competente per il territorio nel quale l'assicurato ha stabilito il proprio domicilio Trasmissione per le vie ordinarie alla Sede che gestisce il rapporto assicurativo La Sede competente tratterà la pratica seguendo l'ordinario flusso istruttorio La Sede che ha ricevuto la denuncia protocolla il caso "per conto" della Sede competente per il territorio nel quale l'assicurato ha stabilito il proprio domicilio. Trasferimento alla Sede competente per il territorio nel quale l'assicurato ha stabilito il proprio domicilio della "pratica informatizzata compresa l'immagine documentale della denuncia Dal momento che l'attuale sistema informatico consente la visualizzazione in tempo reale di tutte le pratiche indipendentemente dalla Sede presso la quale vengono trattate ciascuna Sede è in grado di fornire informazioni sullo stato di ogni pratica a tutti i soggetti interessati compresi i datori di lavoro. Per quanto riguarda l'organizzazione degli uffici e l'incidenza sui carichi di lavoro le elaborazioni e le analisi effettuate hanno evidenziato che le nuove modalità di attribuzione della competenza territoriale non avranno significative conseguenze a livello operativo. Non si verificheranno inoltre variazioni rispetto alle regole di carattere generale valide per l'espletamento delle attività collegate all'iter di istruttoria della pratica (es.: individuazione della Sede competente a disporre gli incarichi ispettivi ovvero ad esercitare le azioni di rivalsa o ad irrogare le sanzioni amministrative in caso di omessa o ritardata denuncia ecc.) atteso che tali attività sono a carico della Sede competente per il territorio di domicilio dell'assicurato. Tale Sede si avvarrà ove necessario della collaborazione della Sede nel cui territorio è avvenuto l'infortunio utilizzando la procedura "trattazione per conto di altra Sede". Per i datori di lavoro resta fermo l'obbligo di inviare la denuncia all'autorità di pubblica sicurezza del Comune in cui è avvenuto l'infortunio (). Per quanto riguarda infine gli infortuni occorsi o le malattie professionali contratte dai lavoratori frontalieri la competenza a trattare le relative denunce rimane della Sede nel cui ambito territoriale si svolgono i lavori. Decorrenza Tenuto conto fra l'altro dell'adeguamento della procedura informatica concernente l'indirizzamento automatico delle denunce di infortunio acquisite per via telematica il nuovo criterio di attribuzione della competenza a trattare le denunce di infortuni e di malattie professionali in base al "domicilio dell'assicurato" dovrà essere applicato a tutti gli infortuni occorsi ed a tutte le malattie professionali denunciate a partire dal luglio 00 (). () Delibera del PresidenteCommissario straordinario n. 6 del 7 giugno 00. () Codice civile art. comma. () D.P.R. n. del 0 giugno 96 art. comma. () Cfr. lettera della Direzione centrale prestazioni n. 7bis del º luglio 00. INAIL circolare settembre 00 n. 6 Denuncia di malattia professionale per via telematica: modalità di acquisizione del certificato medico Modifica dell'art. del Testo Unico approvata con decreto interministeriale del 0 luglio 00. Quadro normativo D.P.R. n. del 0 giugno 96 "Testo Unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali" e successive modifiche ed integrazioni. Art. comma. Circolare INAIL n. del aprile 998: "Articolo del Testo Unico: sanzione amministrativa di cui all'art. comma lettera b) della legge n Chiarimenti interpretativi ed applicativi. D.Lgs. n. 8 del febbraio 000 art. comma : concernente "Norme in materia di procedure e speditezza dell'azione amministrativa" che prevede che il Consiglio di amministrazione dell'inail possa adottare delibere intese a semplificare e a snellire aspetti procedurali non aventi ad oggetto diritti soggettivi della disciplina dell'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali e che tali delibere siano soggette all'approvazione del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. Delibera del PresidenteCommissario Straordinario n. 68 del 7 aprile 00: "Acquisizione della denuncia di infortunio per via telematica. Modifica dell'art. del Testo Unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali approvato con decreto del Presidente della Repubblica 0 giugno 96 n. ". Delibera del Consiglio di Amministrazione n. 0 dell'8 novembre 00: "Integrazione della delibera del PresidenteCommissario straordinario n. 68 del 7 aprile 00 concernente la modifica dell'art. del Testo Unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali approvato con decreto del Presidente della Repubblica 0 giugno 96 n.. Decreto Interministeriale del luglio 00: "Modifica dell'art. del Testo Unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali approvato con decreto del Presidente della Repubblica 0 giugno 96 n.. Circolare INAIL n. dell' ottobre 00: Denuncia di infortunio per via telematica: modalità di acquisizione del certificato medico. Modifica dell'art. del Testo Unico approvata con decreto interministeriale del luglio 00. Legge 7 dicembre 006 n. 96 art. comma 77: "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 007)". Delibera PRESC.S. n. del aprile 00: Acquisizione della denuncia di malattia professionale per via telematica. Modifica dell'art. del Testo Unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali approvato con decreto del Presidente della Repubblica 0 giugno 96 n.. Decreto legislativo febbraio 000 n. 8 Articolo comma. Decreto Interministeriale del 0 luglio 00: Approvazione della delibera n. del PresidenteCommissario straordinario dell'inail del aprile 00 concernente la modifica dell'art. del Testo Unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e sulle malattie professionali approvato con decreto del Presidente della Repubblica 0 giugno 96 n.. (G.U. n. 97 del agosto 00). Premessa Il decreto ministeriale del 0 luglio 00 () ha approvato la delibera n. del PresidenteCommissario straordinario dell'inail del aprile 00 che ha modificato l'art. comma del Testo Unico n. 96 nel senso di seguito precisato. 0 9

9 Nuova disciplina La suindicata delibera n. 00 prevede che il datore di lavoro che effettui la denuncia di malattia professionale per via telematica sia esonerato dall'obbligo di inviare il certificato medico salvo che l'inail non ne faccia espressa richiesta qualora tale certificato non sia stato direttamente inviato all'istituto dal lavoratore o dal medico certificatore. La modifica in analogia a quanto già previsto per l'invio telematico della denuncia di infortunio () e nell'ottica della semplificazione dei rapporti tra INAIL e datore di lavoro mira ad evitare che quest'ultimo sia tenuto ad inviare copia dello stesso certificato medico del quale l'inail sia già venuto in possesso tramite altra fonte (medici di famiglia medici ospedalieri o lo stesso lavoratore). Ai sensi della nuova disposizione pertanto: il datore di lavoro che abbia tempestivamente provveduto alla trasmissione della denuncia di malattia professionale per via telematica è sollevato dall'onere dell'invio contestuale del certificato medico; l'istituto deve richiedere l'invio del certificato medico al datore di lavoro nelle sole ipotesi in cui non lo abbia già ricevuto dal lavoratore o dal medico certificatore; il datore di lavoro al quale l'inail faccia pervenire la richiesta specifica del certificato medico è tenuto a trasmettere tale certificazione ai sensi dell'art. comma del Testo Unico n. 96 così come modificato dal D.M. 0 luglio 00 più volte menzionato. In caso di mancato invio restano confermate le disposizioni sanzionatorie di cui al punto 6 della circolare INAIL n. 998 come modificate dalla legge 7 dicembre 006 n. 96 art. comma 77. () D.M. 0 luglio 00 pubblicato sulla G.U. n. 97 del agosto 00. () D.M. luglio 00 pubblicato sulla G.U. n. 7 del 7 luglio 00. CAPITOLO. LA MODULISTICA INAIL IN USO Cognome Nato a (Comune) Residente a (Comune) Indirizzo (via piazza ecc.) Codice ISTAT Indirizzo (via piazza ecc.) Comune Codice ASL RISERVATO ALL ASSICURATO Datore di lavoro attuale dal Cognome e nome o ragione sociale QUI INSERIRE I PDF PREVISTI CERTIFICAZIONE MEDICA DI MALATTIA PROFESSIONALE PRIMO CONTINUATIVO DEFINITIVO RIAMMISSIONE IN TEMPORANEA Codice Fiscale A) B) C) Nome Prov. CAP Prov. N. civico N. civico Sesso MF Nazionalità Assicurato: Settore Lavorativo: Dipendente Agricoltura Autonomo Artigianato Pubblica Amministrazione Servizi o Terziario Altro Descrizione attività lavorativa attuale (mansione) Prov. Mod. SS Datori di lavoro precedenti con descrizione sintetica delle attività lavorativemansioni svolte dal al Datore di lavoro Comune Settore Lavorativo Attività LavorativaMansione Situazione LavorativaLavorazioneSostanza che avrebbe determinato la malattia Quando è stata posta per la prima volta la diagnosi della malattia in esame? Primo giorno di eventuale completa astensione dal lavoro a causa della malattia in esame Data Firma dell assicurato... Il sottoscritto fornisce i suddetti dati ai fini dell accesso alle prestazioni economiche e sanitarie connesse al risconoscimento di malattia professionale previste dalla normativa vigente Firma dell assicurato... DIAGNOSI La malattia produce inabilità temporanea assoluta al lavoro SI NO fino a tutto il dal giorno È necessaria l effettuazione di una visita medica da parte del medico competente prima della ripresa del lavoro al fine di verificare l idoneità alla mansione ai sensi del D.Lgs. n Luogo Data di rilascio Timbro e Firma del Medico... Copia A per l INAIL TIP. INAIL 009 PAGINA

10 ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE ASSICURATO: COGNOME NOME DENOMINAZIONE Certificazione Medica di Malattia Professionale ANAMNESI PATOLOGICA REMOTA POSTUMI DI ALTRE LESIONI O MALATTIE PREGRESSE CONGENITE O ACQUISITE RIFERITI O CONSTATATI con particolare riferimento alla patologia in esame Quali SI NO NUMERO (identifica il modulo) Mod. SS Invalido civile Pensionato INPS Altro... ACCERTAMENTI GIÀ PRATICATI DESCRIZIONE Certificato medico (primo continuativo definitivo riammissione in temporanea) di malattia professionale da inviare all INAIL e al datore di lavoro. Il certificato è composto di due pagine. ANAMNESI PATOLOGICA PROSSIMA La pag. è predisposta in tre copie: Copia A per l INAIL; Copia B per l Assicurato; Copia C per il datore di lavoro. ESAME OBIETTIVO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA MALATTIA IN ESAME DIAGNOSI Essa contiene: dati anagrafici dell assicurato dati identificativi del datore di lavoro anamnesi lavorativa richiesta di accesso alle prestazioni economiche e sanitarie sottoscritti dall assicurato; prognosi sottoscritta dal medico certificatore. PRESCRIZIONI La pag. è predisposta in due copie: Copia A per l INAIL; Copia B per l Assicurato; CURA ADOTTATA SI NO Quale? ESAMI SPECIALISTICI Essa contiene: dati sensibili riferiti allo stato di salute del soggetto per i quali si applicano le disposizioni legislative in tema di privacy. ALTRO A COSA SERVE a certificare la sussistenza di una malattia di sospetta origine professionale. Si presume invalidità permanente SI NO Prognosi riservata Pericolo di vita Ricovero ospedaliero presso... Caso mortale Disposta autopsia Nessuna delle precedenti QUANDO SI USA? quando un medico rileva una malattia associata o meno ad uno stato di inabilità temporanea al lavoro per la quale sospetta un origine professionale. OSSERVAZIONI DEL MEDICO NOTE Il modulo è stato predisposto in versione tipografica ed informatica. Luogo Codice Medico o del Presidio Sanitario Data di rilascio Timbro e Firma del Medico... Copia A per l INAIL TIP. INAIL 009 PAGINA 6 7

11 PAGINA Mod. 0 Prest. Caso N. Riservato all INAIL TIMBRO DI ARRIVO (Riservato all INAIL) La somma dovuta per l indennità di inabilità temporanea deve essere inviata: INAIL Data di spedizione Riservato all INAIL Al lavoratore presso il proprio domicilio MALATTIA DICHIARATA DAL LAVORATORE Al lavoratore presso la sede dell impresa Al datore di lavoro (art. 70 D.P.R. 6) DENUNCIA DI MALATTIA PROFESSIONALE Cognome Codice Fiscale Nato a Nome All INAIL di DATA IN CUI HA SEGNALATO LA MALATTIA AL DATORE DI LAVORO PRIMO GIORNO DI EVENTUALE COMPLETA ASTENSIONE DAL LAVORO A CAUSA DELLA MALATTIA SEZIONE LAVORATORE SEZIONE DATORE DI LAVORO SEZIONE DATI RETRIBUTIVI Comune Codice ISTAT Comune Professione o Mestiere () Contratto collettivo naz. Posizione assicurativa territoriale Codice Ditta AZIENDA AGRICOLA SI Comune NO Indirizzo (via piazza ecc.) Codice ISTAT Comune LE BASI RETRIBUTIVE SONO CAMBIATE NEI GG. PRECEDENTI LA DATA DELL INFORTUNIO? SE LA RISPOSTA E SI COMPILI LA RIGA SOTTOSTANTE Importi C Ore Sett. D Importo: diaria trasferta Codice ASL Amministrazione statale Lavorazione svolta (azienda agricola vedi nota 7) CC Stato di nascita CC Telefono (PrefissoNumero) Importo: somma in. e magg. per mensa trasp. lav. not. fest. ecc. Importo Importo Importo Codice Fiscale Cittadinanza Qualifica (6) Località dei lavori Reparto o cantiere in cui la lavorazione è stata svolta DATI RETRIBUTIVI OCCORRENTI PER LA DETERMINAZIONE DELLA RETRIBUZIONE MEDIA GIORNALIERA ESPOSTI AL LORDO LA RETRIBUZIONE (PAGA BASE + CONTINGENZA + SCATTI ANZIANITA ECC.) E COMPUTATA SU BASE: Oraria Ore Sett. A Giornaliera Mensilemensilizzata Convenzionale Artigiana dal ELEMENTI AGGIUNTIVI DELLA RETRIBUZIONE RIFERITI AI GIORNI PRECEDENTI LA DATA DELL INFORTUNIO Importo: straordinario E Importo: festività cadenti di domenica Elementi aggiuntivi a base annua Indirizzo (via piazza ecc.) Tredicesima mensilità Premio dii produzione Altre mensilità aggiuntive In % In % In % Telefono (PrefissoNumero) M O S oppure oppure oppure SOMMA RICHIESTA ESCLUSIVAMENTE PER LA QUADRATURA AUTOMATICA DEGLI IMPORTI DEI CAMPI: A + B + C + D + E + F + G + H + I + L + M + N + O + P + Q + R + S + T + U (sommare i campi % come numeri interi) H Cognome e nome o ragione sociale Data di assunzione: GG MM AAAA (8) vedi istruzioni F I N R T Totale generale Indicarne l importo al Accantonamento cassa edile Prov. Prov. Cap Tipologia di lavoro () () PERSONE A CARICO SI NO Codice ministero Cap Sesso oppure PARENTE DEL D.L. SI Stato civile () () In % Giorni Ferie (comprensive di festività e riposi compens. trasform. in ferie) In % N. civico N. civico Importo: prestazioni in natura vitto e alloggio Importo: fest. soppr. non trasf. in ferie riposi com. e lav. U O NO B G L P SEZIONE DESCRIZIONE DELLA MALATTIA PROFESSIONALE LAVORAZIONE E SOSTANZA CHE AVREBBERO DETERMINATO LA MALATTIA (azienda agricola vedi nota 9) PERIODO DI ESPOSIZIONE DAL AL ULTIMO GIORNO DI ESPOSIZIONE ERA ADIBITO DIRETTAMENTE ALLA LAVORAZIONE? IN QUALE AMBIENTE LAVORAVA? IL LAVORATORE ERA STATO SOTTOPOSTO A VISITA MEDICA AL MOMENTO DELL ASSUNZIONE? E STATO ISTITUITO IL LIBRETTO SANITARIO? APERTO DURANTE L ORARIO LAVORATIVO PER QUANTE ORE ERA ESPOSTO AL RISCHIO? IN CHE MODO? CONTINUATIVO NON CONTINUATIVO MISURE DI SICUREZZA E PREVENZIONE ADOTTATE SE SI CHI LO HA VISITATO? SI NO IL DATORE DI LAVORO E A CONOSCENZA DI EVENTUALI SINTOMI DELLA MALATTIA MANIFESTATI DAL LAVORATORE ED ACCERTATI CON VISITE PRECEDENTI (PERIODICHE O DI ALTRO GENERE?) SE SI CHI LO HA VISITATO? IN QUALI DATE SONO STATE ESEGUITE LE VISITE? DAL AL SI NO CHIUSO AREATO INSONORIZZATO GALLERIA DATA TIMBRO E FIRMA ORE SI NO DAL AL SI NO PAGINA Copia A da inviare all INAIL TIP. INAIL 007 PAGINA 8 9

12 ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE IL PRESENTE MODULO VA COMPILATO IN TUTTE LE SUE PARTI IN MODO CHIARO A STAMPATELLO OPPURE A MACCHINA RIFERIMENTI NORMATIVI AVVERTENZE La denuncia di Malattia Professionale deve essere sempre presentata alla Sede INAIL competente dal datore di lavoro (indipendentemente da ogni valutazione personale sul caso) entro giorni dalla data in cui ha ricevuto il certificato medico riferito alla malattia stessa. Detto certificato deve essere allegato alla presente denuncia (art. D.P.R. n. 96). Per Sede INAIL competente si intende quella nel cui territorio i lavori sono svolti (salvo una diversa Sede indicata dall INAIL stesso). Si ricorda che il LAVORATORE: deve informare il datore di lavoro (o il preposto all azienda) della malattia professionale contratta entro gg. dal manifestarsi dei primi sintomi per evitare la perdita del diritto all indennità relativa ai giorni precedenti la segnalazione (art. D.P.R. 96). Il datore di lavoro deve indicare il codice fiscale del lavoratore. In caso di indicazione mancata oppure inesatta è prevista l applicazione di una sanzione amministrativa di euro 8 (L. 98 n. 6). In caso di denuncia mancata tardiva inesatta oppure incompleta è prevista l applicazione di una sanzione amministrativa da euro 66 a euro.97 (D.P.R. n. 96 art. e L. 699 art. comma lett. b). NOTE () SESSO: M = MASCHIO F = FEMMINA () STATO CIVILE: = CELIBENUBILE = CONIUGATOA = VEDOVOA = SEPARATOA = DIVORZIATOA 6 = TUTELATOA 7 = MINORE () A= Dipendente B= Autonomo senza dipendenti C= Autonomo con dipendente D= Coadiuvante familiare E= Socio F= Parasubordinato G= Lavoratore interinale TIPOLOGIA DI LAVORO () = Indeterminato a tempo pieno = Indeterminato a tempo parziale = Determinato a tempo pieno = Determinato a tempo parziale = Stagionale 6= Giornaliero () Professione o mestiere Indicare la professione principale svolta dal lavoratore: (ad es. elettricista macchinista fresatore falegname cassiere operatore addetto a... montatore di... installatore di... meccanico operatore di macchine per...) 0 = Dirigente 0 = Direttivoquadro 0 = Impiegato o intermedio 0 = Operaio specializzato 0 = Operaio comune 06 = Sovraintendente 07 = Lavoratore a domicilio 08 = Viaggiatore piazzista 09 = Medico radiologo 0 = Detenuto (6) QUALIFICA INDUSTRIA ARTIGIANATO TERZIARIO ECC. = Ricoverato in casa di cura = Religiosoa = Artigiano = Esercente attività commerciale = Apprendista artigiano 6 = Apprendista non artigiano 7 = Tirocinante 8 = Contratto formazione lavoro 9 = Borsista 0 = Stagista = Piano inserimento professionale = Allievo corsi qualificazione = Istruttore corsi qualificazione = Studente = Sportivo professionista 6 = Addetto a lavoro socialmente utile 99 = Altro (indicare in chiaro) AGRICOLTURA 0 = Operaio specializzato super 0 = Operaio specializzato 0 = Operaio qualificato 0 = Operaio comune 0 = Proprietario non coltivatore diretto 06 = Proprietario coltivatore diretto 07 = Mezzadro 08 = Affittuario 09 = Sovrastante azienda agricola 0 = Socio cooperativa agricola = Compartecipante non dipen = dente = Mogliefigli del proprietario = Parenti vari del proprietario = Mogliefigli del coltivatore diretto = Parenti vari del coltivatore diretto 6 = Mogliefigli del mezzadro 7 = Parenti vari del mezzadro 8 = Mogliefigli dell affittuario 9 = Parenti vari dell affittuario 0 = Mogliefigli del compartecipante = Parenti vari del compartecipante = Mogliefigli partecipanti all impresa 99 = Altro (indicare in chiaro) (7) Solo per le Aziende Agricole Indicare: SEMINATIVI (compresi arborati risaie orti e giardini); COLTURE LEGNOSE SPECIALIZZATE (frutteti agrumeti vigneti oliveti ecc.); COLTURE FORAGGERE ARTIFICIALI PRATI E PASCOLI ALLEVAMENTI DI ANIMALI BOSCHI INCOLTI ATTIVITA NON DIRETTAMENTE RIFERIBILI A SPECIFICHE COLTURE. (8) DATI RETRIBUTIVI ESEMPIO DI COMPILAZIONE DELL IMPORTO IN EURO Esempio: EURO (9) Solo per le Aziende Agricole Descrivere la lavorazione svolta dal lavoratore che si presume sia stata la causa dell insorgenza della Malattia Professionale. In caso di dubbio indicare tutte le lavorazioni svolte (ad es.: irrogazione con anticrittogamici del vigneto custodia e rigoverno degli animali raccolta e conservazione di foraggi taglio e trasporto del legname carbonizzazione della legna ecc.). 0

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14 CAPITOLO. LA MODULISTICA UNIFICATA PROPOSTA DAL PROGETTO PROVINCIALE DI TREVISO DENUNCIA UNIFICATA REFERTO CERTIFICAZIONE DI MALATTIA PROFESSIONALE ArtigianatoEdiliziaCommercioServizi QUI INSERIRE FILE WORD PARI NOME Di seguito si propone un modello di segnalazione unificata che nella volontà condivisa dai soggetti sottoscrittori il progetto ha lo scopo di agevolare il medico compilatore nella corretta gestione dei casi di sospetta patologia professionale. Alla data di stampa del presente opuscolo tale proposta è al vaglio degli organismi competenti per ricevere formale autorizzazione al suo utilizzo da parte delle competenti autorità regionali. La corretta segnalazione di un caso di sospetta malattia professionale trova diverse norme che ne indicano le modalità operative. Queste norme danno origine alla segnalazione ai fini di possibili responsabilità penali (referto) di riconoscimento assicurativo (certificato e denuncia) e di report statisticoepidemiologici (denuncia) Analizziamo brevemente i tre differenti passaggi: Denuncia ai sensi dell art. 9 del Testo Unico (T.U.) così come modificato dall art. 0 del D.Lgs Il medico che si trovi di fronte ad una patologia presente nel Decreto gennaio 008 valutata almeno anamnesticamente la possibilità che vi sia un rapporto con l attività lavorativa svolta provvede a compilare la relativa denuncia ed inviarla come previsto alla Direzione Territoriale del Lavoro all INAIL (sedi competenti per territorio) ed all Azienda per i Servizi Sanitari (Dipartimento di Prevenzione SPSAL). In questo caso l istituto assicuratore non attiva il percorso per il riconoscimento della patologia denunciata in quanto questo avviene solo dopo che il datore di lavoro ha provveduto a segnalarne l esistenza (vedi denuncia ai sensi dell art. del T.U.). Questa denuncia non equivale al referto. L invio della denuncia al Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro non implica l avvio della procedura prevista all invio del referto e indicata al punto successivo. La denuncia verrà utilizzata solo a fini statisticoepidemiologici. Referto art. 6 c.p. Il referto è la segnalazione da inviare all Autorità Giudiziaria (ovvero al Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro dell Azienda per i Servizi Sanitari). Da questa segnalazione parte la procedura per il riconoscimento del nesso causale o concausale della patologia con l attività lavorativa svolta nonché eventuali responsabilità di terzi nell insorgenza della stessa. Denuncia ai sensi dell art. del Testo Unico (primo certificato) Si tratta di quel documento che il lavoratore consegna al datore di lavoro e quest ultimo invia all INAIL previa compilazione di quanto di sua competenza. Viene anche chiamato primo certificato di malattia professionale. Qualora la malattia superi i 0 giorni di assenza dal lavoro ovvero sia causa di una lesione tale da determinare un inabilità (indebolimento permanente di un senso o di un organo) il medico dovrà redigere il referto. Tale referto tranne nei previsti casi di esenzione (ad esempio quando si esporrebbe il soggetto a procedimento penale perché artigiano in proprio datore di lavoro. ) sarà inviato all Autorità Giudiziaria ovvero alla sede del Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro. Ovviamente il referto e la denuncia prima indicata possono pur avendo destinatari differenti essere inviati su un unico modello.

15 Il primo certificato medico (denuncia ai sensi dell art. del T.U.) dovrà essere consegnato al lavoratore assieme alle informazioni sul significato del termine di prescrizione sul ruolo dei patronati e sul termine ( giorni dalla data di emissione) di consegna al datore di lavoro. Qualora il lavoratore ne consegni copia al datore di lavoro darà avvio alla procedura per un eventuale riconoscimento della tecnopatia da parte dell Istituto Assicuratore. Qualora l assicurato manifesti la volontà di servirsi del medico per il contemporaneo invio del primo certificato al datore di lavoro e all INAIL il certificato dovrà riportare in calce l autorizzazione in tal senso dell interessato debitamente controfirmata. Nei casi in cui il lavoratore abbia cessato il rapporto di lavoro è sufficiente l invio della denunciacertificato direttamente all Istituto Assicuratore. Per agevolare il medico abbiamo ritenuto utile proporre il modello allegato come guida per raccogliere tutti gli elementi minimi che devono essere riportati sulle varie certificazioni ciò senza che questo modello implichi l impossibilità di adottare altri modelli proposti dall INAIL. Qui sono elencati gli indirizzi utili a cui inviare i modelli in provincia. Servizi di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro (SPISAL): SPISAL dell ASL n.9 Via Castellana 00 Treviso SPISAL dell ASL n. 7 Via degli Armellini 0 Conegliano SPISAL dell ASL n.8 Via Alighieri 0 Montebelluna INAIL Sede di Treviso Via Monterumici 00 Treviso Sede di Conegliano Viale Italia 9 0 Conegliano Direzione Territoriale del Lavoro Sede di Treviso Via Fonderia 00 Treviso RIFERIMENTI NORMATIVI T.U. DPR 96 Art. Omissis La denuncia della malattia professionale deve essere fatta dall'assicurato al datore di lavoro entro il termine di giorni quindici dalla manifestazione di essa sotto pena di decadenza dal diritto a indennizzo per il tempo antecedente la denuncia. Art. 9 E' obbligatorio per ogni medico che ne riconosca l'esistenza la denuncia delle malattie professionali che saranno indicate in un elenco da approvarsi con decreto del Ministro per il lavoro e la previdenza sociale di concerto con quello per la sanità sentito il Consiglio superiore di sanità. La denuncia deve essere fatta all'ispettorato del lavoro competente per territorio il quale ne trasmette copia all'ufficio del medico provinciale. Omissis Codice Penale Omessa denuncia di reato da parte di pubblico ufficiale (art. 6) Il pubblico ufficiale il quale omette o ritarda di denunciare all'autorità giudiziaria o ad un'altra Autorità che a quella abbia obbligo di riferire un reato di cui ha avuto notizia nell'esercizio o a causa delle sue funzioni è punito con la multa da lire sessantamila a un milione. Omissis Omissione di referto (Art. 6) Chiunque avendo nell'esercizio di una professione sanitaria prestato la propria assistenza od opera in casi che possono presentare i caratteri di un delitto pel quale si debba procedere d'ufficio omette o ritarda di riferirne all'autorità indicata nell'art. 6 è punito con la multa fino a lire un milione. Questa disposizione non si applica quando il referto esporrebbe la persona assistita a procedimento penale. D.Lgs Art. 0 (Malattie professionali). Omissis. Omissis. Omissis. Fermo restando che sono considerate malattie professionali anche quelle non comprese nelle tabelle di cui al comma delle quali il lavoratore dimostri l origine professionale l elenco delle malattie di cui all articolo9 del testo unico conterrà anche liste di malattie di probabile e di possibile origine lavorativa da tenere sotto osservazione ai fini della revisione delle tabelle delle malattie professionali di cui agli articoli e del testo unico (Decreto gennaio 008). Gli aggiornamenti dell elenco sono effettuati con cadenza annuale con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale su proposta della Commissione di cui al comma.la trasmissione della copia della denuncia di cui all articolo 9 comma del testo unico e successive modificazioni e integrazioni è effettuata oltre che alla Azienda Sanitaria Locale anche alla sede dell istituto assicuratore competente per territorio.. Ai fini del presente articolo è istituito presso la banca dati INAIL il registro nazionale delle malattie causate dal lavoro ovvero ad esso correlate. Al registro possono accedere in ragione della specificità di ruolo e competenza e nel rispetto delle disposizioni di cui alla legge dicembre 996 n. 67 e successive modificazioni ed integrazioni oltre la Commissione di cui al comma le strutture del Servizio sanitario nazionale le Direzioni provinciali del lavoro e gli altri soggetti pubblici cui per legge o regolamento sono attribuiti compiti in materia di protezione della salute e di sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro. 6 7

16 ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DEL MODULO. Barrare la casella le caselle per cui lo stesso viene compilato. In caso di referto o primo certificato di sospetta malattia professionale (denuncia ai sensi dell art. del Testo Unico) compilare tutto il modulo.. Nel caso di denuncia ai sensi dell art. 9 del Testo Unico e successive modifiche risulta sufficiente compilare le voci 0.. Invio dei moduli come da tabella che segue : Modulo INAIL DIREZIONE SPISAL TERRITORIALE LAVORO A* SI SI SI B NO NO SI C** SI** NO NO A+B** SI SI SI A+B+C** SI** SI SI A= Denuncia art. 9 TU e successive modifiche B= Referto C= Primo certificato di malattia professionale (denuncia art. TU) SPISAL = Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro * Ha un uso solo ai fini statistico epidemiologici ** Copia deve essere consegnata al lavoratore che deve essere informato sui diritti correlati e su sua autorizzazione (firmata) il certificato va inviato all INAIL e al datore di lavoro. Tale firma non è da apporsi quando il lavoratore risulta aver cessato il rapporto di lavoro. Accertamenti praticati: copia degli accertamenti sanitari va inviata all INAIL e all organo di vigilanza. Sono da allegare tutti gli accertamenti che hanno portato alla compilazione del modulo e tutti gli accertamenti eventualmente posseduti che dimostrino un aggravamento della patologia oggetto della segnalazione. Esempi di accertamenti da allegare per le patologie più frequentemente segnalate Ipoacusia: audiometria per via aerea e via ossea (comprendente determinazione soglia a e khz); Spirometria: deve essere data da tre prove ripetibili e completa di Volume Residuo (VR); Ernie lombari: TAC (o RNM) ed eventuale accertamento elettromiografico; Tunnel Carpale: elettromiografia; Placche pleuriche: Rx torace spirometria completa di volume residuo e diffusione alveolo capillare del CO; Asbestosi polmonare: come placche pleuriche + TAC torace; Allergie di I tipo: Prick test IgE specifiche; Allergie di IV tipo: Patch test; Morbo di Raynaud: pletismografia; Asma Bronchiale: spirometria di base con volume residuo completata ove possibile con test di provocazione bronchiale aspecifica (metacolina) eo specifica. Segnalazione in vista medica preventiva o preassuntiva: si indicherà la ditta presso cui si pensa sia insorta la patologia avendo cura di annotare nelle osservazioni che la stessa visita ed i relativi accertamenti sanitari sono stati fatti in sede di controllo preventivo o preassuntivo presso la ditta A Denuncia art. 9 T.U. DPR 96 art 0 D.Lgs (DM 09) B Referto giudiziario ai sensi art. 6 c.p. C Primo certificato medico di malattia professionale Denuncia Art. T.U. Medico dichiarante (Cognome e nome) Codice fiscale n. telefono In qualità di Residente Comune di Prov. presso la struttura Assistito (cognome e nome) Sesso MF Codice Fiscale nato il Comune di Prov. Nazionalità Residente Comune di Prov. CAP Via N. ASL Attualmente Lavoratore SI NO Datore di lavoro attuale (ragione sociale) Settore di Lavoro Sub settore di Lavoro Comune di Prov. CAP Via N. Malattia codice da DM..09 Lista Agente Lavorazione Esposizione Data prima diagnosi Eventuale data abbandono lavoro Eventuale data morte conseguente alla malattia professionale Datore di lavoro di possibile insorgenza patologia(ragione sociale se diversa da punto ) Settore di Lavoro Sub settore di Lavoro Comune di Prov. CAP Via N. 6 Mansione attività lavorativa: dal al Svolta quale Dipendente Lavoratore autonomo Altro (specificare) 7 Visita eseguita il alle ore presso: Luogo e data ambulatorio proprio domicilio assistito altrove presso IL MEDICO COMPILATORE (firma e timbro) Autorizzo invio diretto all INAIL (firma dell assicurato) 8 9

17 8 INFORMAZIONI INTEGRATIVE Datore di lavoro (Ragione Sociale) Indirizzo (Via Comune CAP) ANAMNESI LAVORATIVA Settore Subsettore Mansione Attività Lavorativa ACCERTAMENTI SANITARI (da allegare nell invio ad INAIL e SPSAL) Accertamento di data Esito 9 Note Altre informazioni: Rischio 0 Il lavoratore è affetto da precedenti stati patologici? Si No (Se Sì indicarli qui sotto) Periodo dal al Mese Anno Mese Anno Precedenti stati patologici E invalido civile? Si No Percepisce rendita INAIL? Si No E pensionato INPS? Si No Il lavoratore éera sottoposto a sorveglianza sanitaria? Si No Luogo e data IL MEDICO COMPILATORE ULTERIORI ISTRUZIONI Punto Medico compilatore in qualità di: medico competente curante specialista in.. Punto 8 SETTORE Utilizzare il codice ATECO ovvero il comparto come determinato dalla ricodifica della voce di tariffa INAIL Gruppo ATECO A Agrindustria B Pesca C Estrazione minerali DA alimentare DB tessile DD legno DE carta DG chimica DH gomma DI non metalliferi DJ metalli DK meccanica DL elettrica DM mezzi trasporto DN Altre industrie E Elettricità gas acqua F Costruzioni G0 Commercio riparazione auto G Commercio ingrosso G Commercio dettaglio H Alberghi e ristoranti I Trasporti J Intermediazione finanziaria K Attività immobiliari L Pubblica amministrazione M Istruzione N Sanità O Servizi pubblici Comparto (firma e timbro) SUBSETTORE Indicare il subsettore qualora noto come ottenuto dalla voce ATECO riportata per esteso nella misura camerale dell Azienda Punto Riportare MALATTIA LISTA AGENTE LAVORAZIONE ESPOSIZIONE come indicate nel DM..008 Punto I dati del datore di lavoro sono riportati solo se diversi da quelli indicati al punto Punto 8 Anamnesi lavorativa indicando ditte con possibile esposizione a rischi connessi alla patologia oggetto di segnalazione ad esclusione della ditta indicata al punto

18 CAPITOLO. L ASSISTENZA SULLA MALATTIA PROFESSIONALE DALLA RETE DEI PATRONATI RESA Per il primo riconoscimento di una malattia professionale l'interessato può rivolgersi anche agli Enti di Patronato riconosciuti dalla legge che hanno il compito di assistere gratuitamente i lavoratori. Il patronato è un istituto che esercita la funzione di rappresentanza e tutela in favore dei lavoratori pensionati e di tutti i cittadini presenti sul territorio nazionale. Gli istituti di patronato in Italia sono riconosciuti da leggi dello Stato. Già nel 97 vengono emanate le norme che disciplinano e regolamentano tali istituti. Nel 00 viene varata una riforma che rivaluta i ruoli e ne ridefinisce i compiti. In generale il ruolo previsto dalla legge italiana per il patronato è quello di tutelare i diritti individuali di qualsiasi cittadino presente sul territorio nazionale. L'attività di assistenza e consulenza di un patronato è mirata al conseguimento di prestazioni previdenziali sanitarie e di carattere socioassistenziale incluse quelle in materia di emigrazione e immigrazione. La legge prevede inoltre che tali istituti possano svolgere attività di supporto. E data facoltà inoltre per tali istituti di poter accedere alle banche dati dei vari enti preposti all'erogazione della prestazione previa autorizzazione dell'assistito. In ambito di riconoscimento di malattie professionali è data facoltà ad ogni cittadino di avvalersi dell opera gratuita degli Enti di Patronato non solo nella fase iniziale del procedimento ma anche durante tutto l iter amministrativo fino alla trattazione se necessario di un eventuale contenzioso con l Ente assicuratore. Con i medici e gli operatori del Patronato il lavoratore o la lavoratrice possono evidenziare il rapporto fra la patologia sofferta e l attività lavorativa svolta ed avviare perciò l eventuale denuncia all Inail per il riconoscimento della malattia. In una seconda fase nel caso in cui l Inail non riconosca il rischio idoneo a provocare la malattia denunciata sia per durata dell esposizione sia per la tipologia stessa dell attività lavorativa o in tutti gli altri casi previsti dalla legge è data facoltà al cittadino di presentare sempre attraverso l opera degli Enti di Patronato un opposizione avverso il giudizio negativo dell Ente. Anche in questo caso i consulenti medici legali dei Patronati offriranno la loro assistenza nella fase del contenzioso assistendo gratuitamente il lavoratore o la lavoratrice. Rivolgersi al Patronato consente non soltanto di poter istruire correttamente le pratiche per il riconoscimento delle malattie di origine professionale ma anche di orientarsi nel complesso mondo delle leggi e di individuare il percorso più agevole per l esercizio dei diritti anche di quelli non strettamente connessi alla pratica stessa. Al Patronato ogni cittadino potrà: accertarsi che la malattia sia connessa all attività lavorativa; avere assistenza medico legale gratuita; avviare la domanda per ottenere l indennizzo o il risarcimento; denunciare all ente assicuratore l esistenza di una patologia di origine professionale; ricorrere in sede amministrativa e legale avverso le decisioni dell Inail ;

19 seguire l evoluzione della malattia professionale e proporre eventuali seguire revisioni l evoluzione nel caso di aggravamento della malattia della professionale patologia stessa; e proporre eventuali revisioni sostenere nel un eventuale caso di aggravamento causa in sede della lega patologia stessa; sostenere un eventuale causa in sede lega Di seguito l'elenco degli Enti di Patronato a livello nazionale: Di seguito l'elenco degli Enti di Patronato a livello nazionale: ACAI ACAI ACLI ACLI ANMIL Lavoro ANMIL Lavoro CLAAI CLAAI EASA EASA ENAC ENAC ENAPA ENAPA ENAS ENAS ENASC ENASC EPACA EPACA EPAS EPAS EPASA EPASA FENAIA FENAIA FENALCA FENALCA INAC INAC INAPA INAPA INAPI INAPI INAS INAS INCA INCA INPAL INPAL ITAL ITAL 0ePiu 0ePiu ENASCO ENASCO ASSOCIAZIONE CRISTIANA ARTIGIANI ITALIANI ASSOCIAZIONE CRISTIANA LAVORATORI ARTIGIANI ITALIANI Associazione ASSOCIAZIONE Nazionale CRISTIANA fra Lavoratori LAVORATORI Mutilati ITALIANI ed Invalidi del Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati ed Invalidi del Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati ed Invalidi del Lavoro Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati ed Invalidi del Lavoro CONFEDERAZIONE DELLE LIBERE ASSOCIAZIONI ARTIGIANE CONFEDERAZIONE DELLE LIBERE ASSOCIAZIONI ARTIGIANE ENTE ASSISTENZA SOCIALE AGLI ARTIGIANI Confederazione ENTE ASSISTENZA Autonoma SOCIALE Sindacati AGLI Artigiani ARTIGIANI (C.A.S.A.) Confederazione ENTE NAZIONALE Autonoma DI ASSISTENZA Sindacati Artigiani AL CITTADINO (C.A.S.A.) ENTE ENTE NAZIONALE ASSISTENZA DI ASSISTENZA PATROCINIO AL CITTADINO AGRICOLTORI ENTE Confederazione NAZIONALE Generale ASSISTENZA dell'agricoltura PATROCINIO Italiana AGRICOLTORI (Confagricoltura) Confederazione ENTE Generale NAZIONALE dell'agricoltura DI ASSISTENZA Italiana SOCIALE (Confagricoltura) ENTE NAZIONALE ENTE NAZIONALE E DI ASSISTENZA DI ASSISTENZA SOCIALE SOCIALE AI CITTADINI ENTE NAZIONALE E DI ASSISTENZA UNSIC SOCIALE AI CITTADINI ENTE DI PATROCINIO E UNSIC ASSISTENZA PER I CITTADINI E ENTE DI PATROCINIO L'AGRICOLTURA E ASSISTENZA PER I CITTADINI E L'AGRICOLTURA Coldiretti ENTE DI PATRONATO Coldiretti E DI ASSISTENZA SOCIALE ENTE ENTE PRIVATO DI PATRONATO DI ATTIVITA' E DI SOCIALI ASSISTENZA ED ASSISTENZIALI SOCIALE ENTE PRIVATO Confederazione DI ATTIVITA' Nazionale SOCIALI dell'artigianato ED ASSISTENZIALI (CNA) FEDERAZIONE Confederazione NAZIONALE Nazionale AUTONOMA dell'artigianato ARTIGIANI (CNA) INDUSTRIA E FEDERAZIONE NAZIONALE AGRICOLTURA AUTONOMA ARTIGIANI INDUSTRIA E FEDERAZIONE NAZIONALE AGRICOLTURA AUTONOMA LAVORATORI FEDERAZIONE COMMERCIANTI NAZIONALE AUTONOMA E ARTIGIANI LAVORATORI Federazione Nazionale COMMERCIANTI Autonoma Lavoratori E ARTIGIANI Commercianti e Artigiani Federazione ISTITUTO Nazionale NAZIONALE Autonoma DI Lavoratori ASSISTENZA Commercianti AI CITTADINI e Artigiani ISTITUTO NAZIONALE DI DI ASSISTENZA E DI AI PATRONATO CITTADINI PER ISTITUTO NAZIONALE DI L'ARTIGIANATO ASSISTENZA E DI PATRONATO PER Confederazione Generale L'ARTIGIANATO Italiana dell'artigianato (Confartigianato) Confederazione ISTITUTO NAZIONALE Generale Italiana ASSISTENZA dell'artigianato PICCOLI (Confartigianato) IMPRENDITORI ISTITUTO ISTITUTO NAZIONALE NAZIONALE ASSISTENZA DI ASSISTENZA PICCOLI IMPRENDITORI SOCIALE ISTITUTO Confederazione NAZIONALE Italiana DI Sindacati ASSISTENZA Lavoratori SOCIALE (CISL) ISTITUTO Confederazione NAZIONALE Italiana CONFEDERALE Sindacati Lavoratori DI ASSISTENZA (CISL) ISTITUTO Confederazione NAZIONALE Generale CONFEDERALE Italiana del Lavoro DI ASSISTENZA (CGIL) ISTITUTO Confederazione NAZIONALE Generale PER Italiana L'ASSISTENZA del Lavoro LAVORATORI (CGIL) ISTITUTO NAZIONALE Associazione PER Italiana L'ASSISTENZA Coltivatori (AIC) LAVORATORI ISTITUTO Associazione DI TUTELA Italiana ED ASSISTENZA Coltivatori (AIC) LAVORATORI ISTITUTO DI Unione TUTELA Italiana ED ASSISTENZA del Lavoro (UIL) LAVORATORI ENTE NAZIONALE Unione DI ASSISTENZA Italiana del Lavoro SOCIALE (UIL) PER GLI ESERCENTI ENTE NAZIONALE DI ATTIVITA' ASSISTENZA COMMERCIALI SOCIALE PER GLI ESERCENTI Confederazione Italiana ATTIVITA' del Commercio COMMERCIALI e del Turismo (Confcommercio) Confederazione Italiana del Commercio e del Turismo (Confcommercio) Segue l elenco dei Patronati presenti nella provincia di Treviso: Patronato Comune Indirizzo Telefono ANMIL TREVISO VIA RISORGIMENTO 078 segreteriafondazione@anmil.it EASA TREVISO VIA S.ANDRIANA DEL VESCOVO info@casartigiani.treviso.it ENAPA PAESE VIA FELTRINA 6B enapa@upatreviso.it EPACA PAESE VIALE SANTE BIASUZZI 0 09 treviso@coldiretti.it EPASA TREVISO VIALE DELLA REPUBBLICA 0 info.treviso@cna.it INAC TREVISO VIA NOALESE cia.treviso@ciatreviso.it INAPA TREVISO PIAZZA DELLE ISTITUZIONI A 000 inapa.prov@confartigianatomarcatrevigiana.it INAS TREVISO V.CACCIATORI DEL SILE 06 treviso@inas.it INCA TREVISO VIA DANDOLO 009 treviso@inca.it ITACO TREVISO VIA S.BONA VECCHIA itacotv@itaco.org ITAL TREVISO VIA SACCARDO treviso@pec.italuil.it 0 & PIU' TREVISO ENASCO VIA S. VENIER 068 enasco.tv@enasco.it ACLI TREVISO VIA SAN NICOLO' 060 treviso@patronato.acli.it INPAL TREVISO STRADA DELLO SCUDETTO 9 06 marialuisa.cavasin@patronatoinpal.it 6

20 CAPITOLO 6. DATI SU MALATTIE PROFESSIONALI MANIFESTATESI NEL IN PROVINCIA DI TREVISO INAIL Consulenza Statistico Attuariale INAIL Settore Consulenza Banche Statistico Dati Statistiche Attuariale Settore Banche Dati Statistiche Malattie professionali manifestatesi denunciate e indennizzate dall'inail Malattie professionali manifestatesi denunciate e indennizzate dall'inail per ramo di attività economica per ramo di attività economica Provincia: Treviso Provincia: Treviso Ramo di attività economica Ramo di attività economica Anni di manifestazione: Anni di manifestazione: Den Ind Den Ind Den Ind Den Ind QUI INSERIRE FILE EXCELL DI PARI NOME AGRICOLTURA 9 AGRICOLTURA 9 INDUSTRIA INDUSTRIA Agrindustria Agrindustria Pesca Pesca Estrazione di minerali Estrazione di minerali alimentare 7 8 alimentare tessile e abbigliamento tessile del e cuoio abbigliamento pelle e similari 0 0 del cuoio del legno pelle e similari del legno della carta della del carta petrolio 7 del petrolio chimica chimica della gomma e plastica 9 8 della lav. gomma minerali e plastica non metalliferi (materiale per l'edilizia vetro ceramica ) 9 8 lav. dei minerali metalli non metalliferi (materiale per l'edilizia vetro ceramica ) dei metalli meccanica meccanica macchine elettriche macchine fabbricazione elettriche mezzi di trasporto Altre fabbricazione industrie mezzi di trasporto Altre Totale industrie Industrie manifatturiere Totale Industrie manifatturiere 00 Elettricità gas acqua Elettricità Costruzioni gas acqua 7 0 Costruzioni 7 0 SERVIZI 0 SERVIZI Commercio Commercio Alberghi e ristoranti 7 9 Alberghi Trasporti e ristoranti e comunicazioni 6 Trasporti Intermediazione e comunicazioni finanziaria 6 Intermediazione Servizi alle imprese finanziaria e attività immobiliari 6 9 Servizi Pubblica alle imprese Amministrazione e attività immobiliari 6 9 Pubblica Istruzione Amministrazione Istruzione Sanità e servizi sociali 6 Sanità Altri e servizi servizi sociali pubblici 6 6 Altri servizi Personale pubblici domestico 6 Personale domestico Non determinato Non determinato DIPENDENTI CONTO STATO 9 DIPENDENTI CONTO STATO 9 IN COMPLESSO IN COMPLESSO 68 6 Fonte: Archivi Banca Dati Statistica aggiornati al 000 Fonte: Archivi Banca Dati Statistica aggiornati al

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