BILANCIO Società soggetta all attività di direzione e coordinamento della Capogruppo Intesa Sanpaolo S.p.A.

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1 BILANCIO 2010 Società soggetta all attività di direzione e coordinamento della Capogruppo Intesa Sanpaolo S.p.A.

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3 RELAZIONI E BILANCIO DELL ESERCIZIO

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5 INDICE PROFILO DELLA SOCIETÀ... 7 CARICHE SOCIALI... 9 ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE CONVOCAZIONE ASSEMBLEA DEI SOCI LETTERA DEL PRESIDENTE DATI DI SINTESI DI BILANCIO E INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE DELLA CARISPO S.P.A RELAZIONE SULL ANDAMENTO DELLA GESTIONE EXECUTIVE SUMMARY Il 2010 in sintesi I risultati dell esercizio CENNI SULLO SCENARIO MACROECONOMICO E SUL SISTEMA CREDITIZIO IL MERCATO DI RIFERIMENTO I RISULTATI ECONOMICI GLI AGGREGATI PATRIMONIALI ALTRE INFORMAZIONI Composizione dell azionariato Direzione e coordinamento Le operazioni infragruppo e con parti correlate Obblighi informativi ai sensi dell art ter C.C La prevedibile evoluzione della gestione Informativa sulle valutazioni in ordine al presupposto della continuità aziendale Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell esercizio PRINCIPALI RISCHI ED INCERTEZZE PROPOSTA DI DESTINAZIONE DELL UTILE D ESERCIZIO RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE PROSPETTI CONTABILI STATO PATRIMONIALE CONTO ECONOMICO PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO AL 31 DICEMBRE PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO AL 31 DICEMBRE RENDICONTO FINANZIARIO NOTA INTEGRATIVA PARTE A POLITICHE CONTABILI PARTE B INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE PARTE C INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO PARTE D REDDITIVITÀ COMPLESSIVA PARTE E INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA PARTE F INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO PARTE G OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D AZIENDA PARTE H OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE PARTE I ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI PARTE L INFORMATIVA DI SETTORE ALLEGATI CRITERI DI RICLASSIFICAZIONE DEL CONTO ECONOMICO CRITERI DI RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE PROSPETTO DI RACCORDO TRA IL CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO E LO SCHEMA DI CONTO ECONOMICO BANCA D ITALIA PROSPETTO DI RACCORDO TRA LO STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO E LO SCHEMA DI STATO PATRIMONIALE BANCA D ITALIA ELENCO DEI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI OMOLOGATI DALLA COMMISSIONE EUROPEA AL 31 DICEMBRE SCHEMI DI STATO PATRIMONIALE E DI CONTO ECONOMICO DELLA CONTROLLANTE INTESA SANPAOLO ELENCO IMMOBILI E RIVALUTAZIONI INVESTIMENTI PARTECIPATIVI TITOLI AFS

6 CORRISPETTIVI DI REVISIONE CONTABILE E DEI SERVIZI DIVERSI DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE AI SENSI DELL ART.149 DUODECIES DEL REGOLAMENTO CONSOB N INFORMAZIONI RELATIVE ALLE VOCI DI PATRIMONIO NETTO AL 31/12/ RELAZIONI ATTUARIALI SU FONDI PREVIDENZA A PRESTAZIONE DEFINITA

7 PROFILO DELLA SOCIETÀ Bilancio al 31 dicembre esercizio di attività bancaria. 19 esercizio di CaRiSpo Cassa di Risparmio di Spoleto S.p.A. Codice banca ABI Banca aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Società soggetta all attività di direzione e coordinamento di Intesa Sanpaolo S.p.A. Appartenente al Gruppo Intesa Sanpaolo, iscritto all albo dei Gruppi Bancari. Sede legale Spoleto, Via Felice Cavallotti, 6 Costituita nel Trasformata in S.p.A. con operazione di scorporo eseguita nel 1992 ai sensi della Legge 218/90. Iscritta al Registro delle Imprese di Perugia Numero di iscrizione e Codice Fiscale Capitale Sociale interamente versato suddiviso in: azioni ordinarie del valore nominale unitario di azioni privilegiate del valore nominale unitario di 1. Azionisti Cassa di Risparmio di Firenze (Gruppo Intesa Sanpaolo) 60,13% Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto 27,47% Privati 12,40% Rete Territoriale 34 filiali 3 filiali imprese 1 filiale private dislocate in 3 province e 24 comuni. 7

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9 CARICHE SOCIALI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE * ANTONIO ALUNNI VICE PRESIDENTE * GIOVANNI CONTI CONSIGLIERI PAOLO ANTONIO BETTI CARLO ALBERTO CIRI * DUILIO MANNAIONI MARIO ROMANO NEGRI MARIA ANTONELLA PROIETTI * CARLO PAOLO VIMERCATI * CARLO ALBERTO ZUALDI * Membri Comitato Esecutivo COLLEGIO SINDACALE PRESIDENTE SINDACI EFFETTIVI SINDACI SUPPLENTI ENRICO D AGATA ROBERTO RAMBALDI ALDI ANDREA URBANI GINO BARDINI DIREZIONE DIRETTORE GENERALE UMBERTO ALUNNI SOCIETA DI REVISIONE Reconta Ernst & Young SpA 9

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11 ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE Dipendenze in provincia di Perugia Spoleto - Piazza Mentana Spoleto - Piazza Garibaldi Spoleto - Via Flaminia Spoleto - Via Marconi Spoleto - S. Giacomo Spoleto - S. Chiodo Bastardo di Giano dell'umbria La Bruna Campello sul Clitunno Cascia Massa Martana Norcia Perugia Perugia - Ponte Pattoli Perugia - Castel del Piano Perugia - Ponte Felcino Borgo Cerreto di Spoleto Assisi - S.M.Angeli Marsciano Ellera di Corciano Todi San Terenziano Tavernelle Piazza Mentana Spoleto - PG 0743 / agenzia050@carispo.it cab Piazza Garibaldi, Spoleto - PG 0743 / agenzia001@carispo.it cab Via Pietro Conti Spoleto - PG 0743 / agenzia015@carispo.it cab Via Marconi, Spoleto - PG 0743 / agenzia014@carispo.it cab Corso Flaminio Spoleto - PG 0743 / agenzia012@carispo.it cab Zona Industriale S. Chiodo Spoleto - PG 0743 / agenzia024@carispo.it cab Via Roma, Bastardo di Giano dell'umbria - PG 0742 / agenzia004@carispo.it cab Via della Repubblica La Bruna di Castel Ritaldi - PG 0743 / agenzia018@carispo.it cab Via Flaminia Vecchia Campello sul Clitunno - PG 0743 / agenzia005@carispo.it cab Piazza Garibaldi, Cascia - PG 0743 / agenzia006@carispo.it cab Via della Pace, Massa Martana - PG 075 / agenzia007@carispo.it cab Corso Sertorio, Norcia - PG 0743 / agenzia010@carispo.it cab Via Martiri dei Lager, Perugia - PG 075 / agenzia016@carispo.it cab Via Amendola Perugia - PG 075 / agenzia032@carispo.it cab Via Strozzacapponi, Castel del Piano - PG 075 / agenzia033@carispo.it cab Via Carucciola Sn Ponte Felcino - PG 075 / agenzia036@carispo.it cab s.s. Valnerina Borgo Cerreto di Spoleto - PG 0743 / agenzia019@carispo.it cab Via Los Angeles, Assisi - PG 075 / agenzia026@carispo.it cab Piazza Carlo Marx Marsciano - PG 075 / agenzia028@carispo.it cab Via Gramsci, 53/ Ellera di Corciano - PG 075 / agenzia029@carispo.it cab Via A. Cortesi, Todi - PG 075 / agenzia031@carispo.it cab Via del Campanile Gualdo Cattaneo - PG 0742 / agenzia034@carispo.it cab Piazza C. Marx, Tavernelle di Panicale - PG 075 / agenzia035@carispo.it cab

12 Dipendenze in provincia di Terni Acquasparta Montecastrilli Montecastrilli - Castel dell'aquila Sangemini Terni - Via Mazzini Terni - Zona ind.le Maratta Ferentillo Narni Scalo Amelia Dipendenze in provincia di Macerata Esanatoglia Matelica Via Roma, 17/a Acquasparta - TR 0744 / agenzia002@carispo.it cab Via Verdi, 12/ Montecastrilli - TR 0744 / agenzia008@carispo.it cab Via Nuova n 1/2/3 Castel dell'aquila Montacastrilli 0744 / agenzia039@carispo.it cab Via Tuderte Sangemini - TR 0744 / agenzia011@carispo.it cab Via Mazzini, 16/18/ Terni - TR 0744 / agenzia013@carispo.it cab Via L. Casale, Terni - TR 0744 / agenzia038@carispo.it cab Via della Vittoria, 78/ Ferentillo - TR 0744 / agenzia020@carispo.it cab Piazza Camerini, Narni Scalo - TR 0744 / agenzia027@carispo.it cab Via 1 Maggio, 224/c Amelia - TR 0744 / agenzia023@carispo.it cab Via Roma, Esanatoglia - MC 0737 / agenzia021@carispo.it cab Str. Pr. Muccese Nord Matelica (MC) 0737 / agenzia037@carispo.it cab Filiali Imprese Spoleto Perugia Terni Piazza Mentana, Spoleto - PG 0743 / centroimpresespoleto@carispo.it Via Martiri dei Lager, 62/ Perugia - PG 075 / centroimpreseperugia@carispo.it Via Mazzini, 16/18/ Terni - TR 0744 / centroimpreseterni@carispo.it Filiali Private Spoleto Piazza Mentana, Spoleto - PG 0743 / FilialePrivate@carispo.it 12

13 CONVOCAZIONE ASSEMBLEA DEI SOCI CASSA DI RISPARMIO DI SPOLETO S.P.A. Spoleto, via Felice Cavallotti i n. 6 Capitale Sociale Euro i.v. Iscritta al Registro delle Imprese di Perugia Numero di iscrizione e Codice Fiscale Direzione e coordinamento: Intesa Sanpaolo S.p.A. Appartenente al gruppo bancario Intesa Sanpaolo inscritto all Albo a dei Gruppi Bancari. AVVISO DI CONVOCAZIONE I Signori azionisti sono convocati in Assemblea Ordinaria presso la Sede Sociale, via Felice Cavallotti n. 6, Spoleto nella sala di rappresentanza della presidenza per il giorno 31 marzo 2011 alle ore 16,00 in prima convocazione, e, occorrendo in seconda convocazione, per il giorno 2 aprile 2011 alle ore 7,00 per discutere e deliberare sul seguente Ordine del giorno 1. Presentazione del bilancio della Società al 31 dicembre 2010 relazioni del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della società di revisione: deliberazioni relative; 2. Nomina dei Sindaci e del Presidente del Collegio Sindacale; determinazione del relativo compenso; 3. Autorizzazione all acquisto e alla vendita di azioni proprie conferma della Riserva. Intervento in Assemblea Possono intervenire all'assemblea, sulla base di quanto previsto all art. 7 dello Statuto sociale, i soggetti cui spetta il diritto di voto (di seguito i Soci e, singolarmente, il Socio ) per i quali sia pervenuta alla Società, entro l'orario stabilito per l'inizio dell'assemblea, la comunicazione dell'intermediario autorizzato attestante la loro legittimazione. A tal fine il Socio dovrà richiedere, all'intermediario presso il quale sono depositate le azioni, almeno due giorni non festivi antecedenti la data dell Assemblea ovvero nel più favorevole termine sftabilito dall intermediario medesimo l invio della comunicazione ai sensi dell'art. 21 del Regolamento emanato con provvedimento congiunto Banca d Italia / Consob del 22/2/2008 (come modificato con atto del 24/12/2010). Al fine di agevolare l ingresso in Assemblea si invitano i Soci a presentarsi con una copia della predetta comunicazione, ove rilasciata dall intermediario. Il giorno dell'assemblea le operazioni di registrazione inizieranno alle ore 15,30 I Soci sono cortesemente invitati a presentarsi con adeguato anticipo al fine di agevolare le operazioni di ammissione e, conseguentemente, di consentire la puntuale apertura dei lavori. I Soci possono farsi rappresentare nell Assemblea mediante delega scritta, con l osservanza delle disposizioni di legge Un fac-simile del modulo di delega può essere richiesto presso la sede sociale ed è inoltre disponibile nel sito internet della Società Integrazione dell ordine del giorno su richiesta dei soci Ai sensi dell art.126-bis del D.Lgs. 58/1998, i Soci che, anche congiuntamente, rappresentino almeno un 1/40 del capitale sociale possono chiedere per iscritto, entro 10 giorni dalla pubblicazione del presente avviso e dunque entro l 11 marzo 2011, l integrazione dell elenco delle materie da trattare, indicando nella domanda gli ulteriori argomenti proposti. L integrazione dell ordine del giorno non è ammessa per gli argomenti sui quali l Assemblea delibera, a norma di legge, su proposta degli Amministratori o sulla base di un progetto o una relazione dagli stessi predisposta. * * * 13

14 I Soci che richiedono l integrazione dell ordine del giorno devono predisporre e far pervenire al Consiglio di Amministrazione, entro il termine ultimo previsto per la richiesta di integrazione, una relazione sulle materie di cui essi propongono la trattazione. Le eventuali integrazioni dell ordine del giorno saranno rese note, con le stesse modalità di pubblicazione del presente avviso, almeno 15 giorni prima di quello fissato per l Assemblea. Documentazione assembleare e informazioni agli azionisti Le relazioni illustrative degli argomenti posti all'ordine del giorno, contenenti il testo integrale delle proposte di deliberazione, e i documenti che saranno sottoposti all Assemblea vengono depositati presso la sede sociale. In particolare dalla data odierna sono rese disponibili: - la relazione del Consiglio di Amministrazione punto 1) all ordine del giorno; Da mercoledì 16 marzo - Il Progetto di Bilancio 2010 con la relazione del Consiglio di Amministrazione accompagnata dalle relazioni del Collegio Sindacale e della Società di revisione. Gli aventi diritto hanno facoltà di ottenere copia di tale documentazione richiedendola presso la Segreteria della sede sociale ai seguenti recapiti: tel. 0743/ e 0743/ (dalle 8.30 alle e dalle alle 17.00) carispo@carispo.it Ai medesimi recapiti potranno essere richieste eventuali ulteriori informazioni. La documentazione assembleare sopra citata, così come ogni altra informazione prevista dalla normativa vigente, viene inoltre pubblicata sul sito internet Il capitale sociale sottoscritto e versato è di euro ,00 suddiviso in nr azioni ordinarie da nominali euro 1,00 ciascuna e da n azioni privilegiate sempre da nominali euro 1,0 ciascuna. ogni azione dà diritto ad un voto. Il presente avviso di convocazione è pubblicato sul sito internet e sul quotidiano nazionale Il Sole 24 Ore. 14

15 LETTERA DEL PRESIDENTE Egregi Azionisti, a conclusione del primo esercizio del Consiglio di Amministrazione nominato lo scorso aprile, mi accingo a sottoporre alla Vostra approvazione il Bilancio dell anno Come sapete non è stato un anno facile, anche considerato il difficile contesto economico in cui ci siamo trovati ad operare e che ha contribuito a rendere ancor più complessa quella trasformazione nel modo di fare banca che il nostro Istituto ha intrapreso sul finire del La Banca ha affrontato un cambiamento rilevante nel suo modo di essere e di operare, un cambiamento che inizialmente ha generato un senso di smarrimento nella nostra organizzazione, poi superato. Lo scorso esercizio si è snodato in due periodi, che potremmo ritenere distinti e separati: in un primo tempo il personale della Banca si è impegnato nell adottare ed assimilare la nuova metodologia di lavoro del gruppo Intesa Sanpaolo; successivamente, una volta acquisite le nuove metodologie operative, la Banca ha reagito positivamente ed in modo costruttivo al cambiamento, mettendo a pieno frutto le opportunità offerte dalla nuova organizzazione, con professionalità ed orgoglio. Anche in questa occasione la Banca è stata in grado di dimostrare, come già nel passato, la propria capacità di ben interpretare e gestire il cambiamento. La crisi ci ha imposto di capitalizzare e fortificare le basi già robuste della Banca, consapevoli del fatto che, in un periodo di difficoltà economica diffusa, essere solidi è il requisito essenziale per poter continuare a svolgere quel ruolo di sostegno all economia del territorio che da sempre ci caratterizza. Il Consiglio di Amministrazione è soddisfatto di ciò che il personale ha saputo realizzare ed esprime apprezzamento per quanto a fine anno è stato ottenuto, frutto di uno straordinario impegno da parte di tutti. Il compito che ci riserva il domani non è facile, ma abbiamo tutte le capacità per assolverlo positivamente e con senso di responsabilità, nell auspicio che i risultati raggiunti siano il punto di partenza per l ulteriore rafforzamento e crescita della Banca. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Dott. Antonio Alunni 15

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17 DATI DI SINTESI DI BILANCIO E INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE DELLA CARISPO S.P.A. 17

18 Dati di sintesi e indicatori di bilancio ( ) 31/12/ /12/2009 Voci di bilancio Variazioni assolute % Dati Economici Interessi netti ( 3.845) -12,5 Commissioni nette ( 724) -7,2 Risultato dell'attività di negoziazione ( 28) 655 ( 683) n.s. Altri proventi (oneri) di gestione ( 299) -50,2 Proventi operativi netti ( 5.551) -13,2 Oneri operativi ( ) ( ) 837 4,1 Risultato della gestione operativa ( 6.388) -29,2 Rettifiche di valore nette su crediti ( 7.177) ( 6.396) ,2 Risultato netto (a) ( 3.990) -48,6 Voci di bilancio 31/12/ /12/2009 Variazioni assolute % Dati Patrimoniali Crediti verso clientela ( ) -1,4 Attività / passività finanziarie di negoziazione ( 41) -1,0 Attività finanziarie disponibili per la vendita ,3 Attività immobilizzate ( 344) -0,8 Totale attività ( ) -20,4 Raccolta da clientela ( ) -22,2 Raccolta indiretta da clientela ,1 di cui gestita ,3 Posizione interbancaria netta ( ) -79,1 Patrimonio netto ( 3.323) -3,6 Struttura operativa Numero dei dipendenti ( 2) Numero delle filiali (*) di cui: Italia Estero ( ) Dati riferiti agli schemi riclassificati di conto economico e di stato patrimoniale come riportati nelle note esplicative (*) Il dato relativo al numero delle filiali al 31 dicembre 2009 è stato riesposto in base alle modifiche conseguenti l'adozione della nuova struttura organizzativa 18

19 Indici 31/12/ /12/2009 Indici di bilancio (%) Crediti verso clientela / Totale attività 83,70 67,59 Attività immobilizzate (a) / Totale attività 5,23 4,20 Raccolta diretta da clientela / Totale attività 83,90 85,83 Raccolta gestita / Raccolta indiretta 34,88 35,14 Indici di redditività (%) Interessi netti / Proventi operativi netti 73,55 72,99 Commissioni nette / Proventi operativi netti 25,66 24,00 Oneri operativi / Proventi operativi netti 57,68 48,10 Utile netto / Totale attività medie (ROA) 0,44 0,78 Utile netto / Patrimonio netto medio (ROE) (b) 4,65 8,84 Risultato corrente al lordo delle imposte/ Attività di rischio ponderate (d) 1,52 2,53 Indici di rischiosità (%) Sofferenze nette / Crediti verso clientela 2,61 1,48 Rettifiche di valore accumulate su crediti in sofferenza / Crediti in sofferenza lordi con clientela 54,43 61,43 Coefficienti patrimoniali (%) Patrimonio di base di Vigilanza (g) / Attività di rischio ponderate 16,67 15,33 Patrimonio totale di Vigilanza (h) / Attività di rischio ponderate 16,67 15,33 Attività di rischio ponderate (milioni di Euro) 489,20 554,94 Utile base per azione (EPS basic ) (i) Euro 0,0800 0,1610 (a) Le attività immobilizzate comprendono le attività finanziarie detenute sino a scadenza, le partecipazioni e le immobilizzazioni materiali e immateriali (b) Utile netto rapportato alla media ponderata del capitale, del sovrapprezzo, delle riserve da valutazione e delle riserve derivanti da utili non distribuiti (c) Utile netto comprensivo della variazione intervenuta nel periodo nella riserva da valutazione su attività disponibili per la vendita, rapportato alla media ponderata del capitale, del sovrapprezzo delle riserve da valutazione (con esclusione della suddetta variazione della riserva su attività disponibili per la vendita) e delle riserve derivanti da utili non distribuiti (d) Totale delle attività di rischio ponderate sulla base del rispettivo rischio di credito o di mercato (g) Capitale versato, sovrapprezzo di emissione e riserve derivanti da utili non distribuiti dedotto l'ammontare delle azioni proprie, dell'avviamento, delle immobilizzazioni immateriali e con applicazione dei cosiddetti "filtri prudenziali" previsti dalla normativa di vigilanza (h) Patrimonio di base incrementato delle riserve di rivalutazione, con l'applicazione dei cosiddetti "filtri prudenziali", al netto degli investimenti in immobili e partecipazioni eccedenti la soglia prevista dalla normativa di vigilanza (i) Utile netto attribuibile agli azionisti portatori di azioni ordinarie rapportato al numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione 19

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21 Relazione sull andamento della gestione RELAZIONE SULL ANDAMENTO DELLA GESTIONE 21

22 Relazione sull andamento della gestione Executive summary Il 2010 in sintesi L analisi dei dati consuntivi del 2010, seppur in presenza di un contesto di riferimento particolarmente difficile, evidenzia risultati positivi. Per quanto riguarda l andamento della gestione dell esercizio, le cui risultanze sono rappresentate e commentate nelle pagine seguenti anche sulla scorta di prospetti riclassificati, vengono evidenziati, di seguito gli aspetti principali. I crediti verso clientela al 31 dicembre 2010 sono pari a 710,09 milioni di euro. Rispetto alla chiusura dell esercizio 2009, gli impieghi economici evidenziano un decremento netto di 10,20 milioni di euro, pari al -1,4%; la variazione in oggetto è la risultante delle movimentazioni registrate nei differenti comparti. La raccolta indiretta, registra un incremento pari a 50,83 milioni di euro, +16,1%. Tale crescita riviene principalmente dall aumento della raccolta amministrata per 33,93 milioni e dalla raccolta gestita per 16,90 milioni di euro. Per quanto riguarda la raccolta diretta, nel corso dell anno si registra un decremento netto dei volumi pari a 202,88 milioni di euro, -22,2%, determinato principalmente dalla contrazione delle obbligazioni proprie in circolazione, -66,07 milioni, dell operatività in pronti contro termine, -56,85 milioni di euro. Dalle variazioni relative alla raccolta diretta e indiretta, sopra esposte, si desume che la massa amministrata è diminuita del 12,3%. Per quanto riguarda gli andamenti economici si rileva come l attuale situazione economica, influenzata dalla crisi del settore finanziario, in essere già dal 2009, ha condizionato la performance reddituale complessiva della Cassa. La dinamica in atto da più di un anno dei tassi di mercato ha influenzato i risultati di seguito esposti, anche se la Cassa ha adottato delle strategie tese a governare la dinamica tassi in modo tale da non riverberare completamente sulla clientela le variazioni del mercato monetario, cercando così di ottenere un vantaggio competitivo che è andato a favore della espansione dei volumi in luogo della massimizzazione dei margini. Il margine di interesse, che continua a rappresentare, con il 73,6%, la maggiore voce di ricavi, rileva una significativa contrazione. La performance degli interessi netti evidenzia un decremento del 12,5% passando dai 30,77 milioni di euro di dicembre 2009 ai 26,93 milioni di dicembre Le commissioni nette, in presenza di condizioni di mercato che non ne favoriscono lo sviluppo, registrano un decremento del 7,2%, attestandosi a 9,40 milioni di euro. I proventi operativi netti, si attestano a 36,61 milioni di euro, con un decremento del 13,2% rispetto a dicembre Complessivamente gli oneri operativi si attestano a 21,12 milioni di euro, con un incremento del 4,1% rispetto al valore di dicembre Le rettifiche di valore su crediti al sono pari a 7,18 milioni di euro, contro i 6,40 milioni del 31 dicembre Il cost income è pari al 57,68%. Il risultato netto si attesta a 4,22 milioni di euro. Per quanto riguarda i volumi di raccolta e impiego si rimanda ai commenti riportati nelle pagine seguenti circa la loro dinamica e composizione. 22

23 Relazione sull andamento della gestione I risultati dell esercizio 2010 Attività commerciale Nell ultimo trimestre del 2010 si è consolidata l attività commerciale delle Filiali Retail sulle macro iniziative già impostate durante tutto l anno e rivolte principalmente a: riqualificazione degli asset patrimoniali dei clienti attraverso la proposizione dei prodotti ad alto valore consulenziale come quelli del Risparmio Gestito (Bancassicurazione, Fondi e Gestioni), in ottica di allineare sempre più, il portafoglio complessivo della clientela al proprio profilo di rischio-rendimento dichiarato; recupero e crescita delle quote di mercato nel settore dei finanziamenti a privati, con particolare attenzione al comparto dei mutui a privati; aumento dell indice di cross selling della clientela, attraverso l aumento della penetrazione dei prodotti di tutela e dei servizi di pagamento, anche in ottica di retention della clientela. Il valore della consulenza al cliente è il principio cardine dal quale prende le basi il modello di servizio per la clientela Famiglie e Personal e sul quale si innestano tutte le principali attività rivolte alla clientela, tra cui la riqualificazione degli asset patrimoniali p tesa al ribilanciamento dei portafogli eccessivamente esposti o concentrati, a favore di una maggiore diversificazione dei patrimoni in accordo al profilo di rischio/rendimento della clientela. Questa attività si è perfettamente congiunta all introduzione della nuova Strategia di Esecuzione e Trasmissione degli Ordini - BED (best execution dinamica) e del nuovo Contratto di Prestazione Servizi di Investimento, che ci ha permesso di cogliere appieno le opportunità commerciali di contatto della clientela. Da sottolineare l importanza dell ingresso a listino di nuovi prodotti ad alto valore consulenziale, quali le nuove Gestioni Patrimoniali Strategia ed i Fondi Comuni d Investimento Flessibili e Protetti, che rispondono anche all'esigenza di partecipazione all andamento dei mercati finanziari con la protezione, attraverso l utilizzo di particolari tecniche di gestione del capitale al termine del periodo di gestione. Questi prodotti insieme ai prodotti di Bancassicurazione di Ramo I hanno contribuito a mitigare l incertezza degli investitori dovuta all ampia volatilità dei mercati finanziari che hanno pesato sull umore degli investitori a causa dei fattori macroeconomici non incoraggianti: dai timori per la ripresa economica, più volte annunciata e poi dagli analisti stessi rinviata temporalmente, fino ad arrivare ai sussidi erogati ad alcuni Stati Sovrani da parte dell Unione Europea. Inoltre, grazie allo sviluppo dei Portafogli Commerciali Consigliati le Filiali hanno potuto aumentare il supporto per l'attività di costruzione e di revisione periodica dell'asset allocation dei prodotti personalizzabili (GP e Unit), anche avvalendosi di una visione tattica di breve periodo. Da segnalare l importanza degli incontri di formazione e di informazione che si sono tenuti con i Gestori delle Società Prodotto (Eurizon Capital e Centrovita) e le Filiali durante tutto l anno e che hanno contribuito ad avvicinare le esigenze del cliente a quelle della fabbrica prodotto. La Direzione Regionale Toscana e Umbria nel corso del 2010 ha registrato ottimi risultati nel Risparmio Gestito in termini di raccolta netta pari a circa 597 milioni di euro, il tutto anche attraverso l utilizzo di una buona diversificazione di prodotto. In particolare, la raccolta sulle Gestioni Patrimoniali è stata positiva per 346,6 milioni di euro, con un ottimo andamento in termini di performance anche per il cliente. La produzione lorda su bancassicurazione si è attestata a 786,4 milioni di nuovi conferimenti. Nel comparto obbligazionario continuano a registrarsi interessanti risultati nel collocamento di obbligazioni del Gruppo Intesa Sanpaolo. Al 30 Settembre la produzione della Direzione Regionale Toscana e Umbria relativa ai collocamenti obbligazionari di Gruppo si attestava a circa 5 miliardi di euro. L attività di incremento del cross-selling selling si è concentrata nel contatto di specifici target di clientela, quali ad esempio i giovani, i clienti di nuova acquisizione ed i clienti che mostrano particolari propensioni all acquisto di determinati prodotti (ea. Banca diretta, prodotti di Finanziamento, Prodotti di Accumulo del Risparmio, ecc). Particolare attenzione è stata rivolta all incremento dei prodotti di tutela, che sono stati oggetto anche di adeguamenti normativi in corso dell ultima parte dell anno (Regolamento 35 ISVAP) e che sono stati proposti in ottica di up-selling alla vendita dei finanziamenti a medio lungo termine (Mutui ipotecari a Privati). Per cercare di consolidare il numero dei clienti è stata perseguita l attività il convenzionamento di grandi aziende/enti presenti sul territorio allo scopo di creare forti legami con i dipendenti per la proposizione di offerte dedicate e relative all allocazione dei patrimoni, alla soddisfazione dei principali bisogni di finanziamento ed alla 23

24 Relazione sull andamento della gestione gestione della tesoreria. Molte sono state le iniziative rivolte al target giovanile ritenuto strategico per l Azienda, attraverso interventi dedicati, quali l attivazione di sconti presso negozi convenzionati, all accesso a prezzi agevolati a concerti, teatri, eventi culturali in genere, ecc. La carta Superflash continua a svolgere un ruolo di accesso a tali offerte e nel tempo sta aumentando la penetrazione di tali carte sulla clientela: a fine anno il numero di carte si attesta ad oltre unità. Tra i prodotti bancari, il Programma Bonus si conferma come veicolo privilegiato nella continua ricerca di sinergie tangibile e trait d union tra clientela Privati e piccoli operatori economici, commercianti, ecc. E proseguita con successo la crescita delle nuove erogazioni di Mutui a Privati grazie all iniziativa Acquisition Mutui, riservata alla clientela che possiede mutui ipotecari in ammortamento presso altre banche. Si è confermato il gradimento dei clienti verso il mutuo Domus Block, il Finanziamento a tasso variabile con cap di tasso sia per la metà che per tutta la durata del periodo di ammortamento. In particolare, la Direzione Regionale Toscana e Umbria negli ultimi mesi dell anno è riuscita a tornare positiva nell ambito dello sbilancio delle surroghe da attive a passive, con un saldo pari a 4,4 milioni di euro; questo risultato è stato conseguito grazie alla politica di rinegoziazione dei mutui in corso di ammortamento che ha contribuito in modo sostanziale alla retention di tali posizioni. Il totale delle erogazioni dei Mutui ipotecari a Privati è stato pari ad oltre 650 milioni di euro. Anche il comparto dei Prestiti Personali ha registrato ottimi risultati, portando la Direzione Regionale al sostanziale raggiungimento del budget assegnato, grazie alla focalizzazione commerciale delle Filiali nell ultimo periodo dell anno ed al lancio dei prodotti dedicati al sostegno delle famiglie per finalità di Istruzione (Prestito Scuola e Prestito Asili Nido) ed al Prestito auto con condizioni particolarmente vantaggiose. Sul Segmento Small Business nell ultimo trimestre si sono intensificate le iniziative volte al recupero delle quote di mercato sul comparto degli impieghi. Sono proseguite le attività di pre screening della clientela sulle quali attivare interventi creditizi, sia in forma diretta che in Partnership con i Confidi di riferimento. L esempio dell Area Firenze e Casse è da segnalare in termini di importanti risultati commerciali: sono stati portate a termini pre-screening per un importo di di Euro, di questa attività pre costituita a monte hanno avuto esito positivo nei confronti delle imprese individuate ben il 60% dei casi. Un altra importante attività, prevista dal Piano Commerciale del IV trimestre di Capo Gruppo e sulla quale la nostra Banca sta puntando, è rappresentata dalla sottoscrizione degli accordi con gli Enti Locali (a partire da quelli nei confronti dei quali la nostra banca detiene il Servizio di Tesoreria) per lo smobilizzo dei crediti detenuti dai Fornitori. E stato recentemente chiuso l accordo con l Azienda Sanitaria Fiorentina che consentirà alla nostra banca, in Partnership con la stessa ASF, di approcciare i fornitori (esistono dettagliate liste al riguardo), al fine di collocare nei confronti delle imprese interessate interventi per anticipi fatture. Prosegue l attività di recupero sia in termini relazione che commerciali dei raporti con le Associazioni di Categoria ed i Confidi, Partner determinanti per lo sviluppo degli affari sul Segmento Small Business. Sui Confidi, in particolare, registriamo un forte aumento dell attività commerciale passata dai di Euro di produzione mensile a gennaio 2010 (dato di Direzione Regionale) agli oltre di Euro di novembre Da evidenziare che la nostra Direzione Regionale, nell ambito della rivisitazione del Modello di Servizio dedicato alla clientela Small Business da parte della Capo Gruppo, rappresenta il territorio Test per la sperimentazione del nuovo Business Model dedicato alle imprese Micro. L azione commerciale del Canale Imprese ha concentrato la propria attività nel consolidamento e sviluppo dell Accordo firmato in origine in data 03/08/2009 tra il Gruppo Intesa SanPaolo e Confindustria Piccola Industria, relativo al cosiddetto Avviso Comune tra ABI e Confindustria. Tale accordo in buona sostanza era relativo al sostegno finanziario delle PMI (c.d. Moratoria per la sospensione del debito delle PMI ). A distanza di circa un anno dall Avviso Comune, in data 23/09/2010 è stato siglato tra il Gruppo Intesa SanPaolo e Confindustria Piccola Industria, un nuovo accordo per sostenere lo sviluppo delle piccole imprese italiane, nel quale: Sono state confermate le iniziative attivate con l accordo di luglio 2009 e varati nuovi interventi per promuovere percorsi di internazionalizzazione, innovazione e crescita dimensionale. Sono stati previsti strumenti per migliorare il dialogo e il confronto tra impresa e banca. Sono state varate strategie mirate e incontri locali per rispondere alle esigenze delle diverse realtà imprenditoriali del Paese. Il nuovo accordo conferma e prolunga gli strumenti attuati da quello precedente, per rilanciare la competitività delle aziende italiane: 24

25 Relazione sull andamento della gestione - Internazionalizzazione: aiutare le imprese a sviluppare nuove strategie sui mercati esteri attraverso il supporto operativo in 40 paesi nel mondo e le consulenze specialistiche del polo per l internazionalizzazione del Gruppo Intesa SanPaolo. - Innovazione: finanziamento e sviluppo di programmi di ricerca, acquisizione di nuove tecnologie, raccordo tra banca, impresa e università. - Crescita dimensionale: sviluppo delle iniziative volte a migliorare i parametri patrimoniali e la cultura creditizia delle imprese. Promozione delle reti d impresa e delle sinergie territoriali. L accordo permetterà inoltre di valorizzare nuovi strumenti diagnostici e di simulazione studiati per agevolare il dialogo tra clienti e banca e per facilitare la bancabilità di aziende e progetti anche alla luce dei requisiti di Basilea. Nella fase di messa a punto e test è stata verificata la possibilità di migliorare il rating e quindi la capacità di credito delle imprese. La collaborazione tra Confindustria e Intesa SanPaolo si concentrerà con forza ancora maggiore sui singoli territori tori, sui quali verrà avviata una capillare azione di presentazione dell iniziativa, così come avvenuto a seguito del primo accordo che aveva portato a livello nazionale a sviluppare 86 incontri locali con la partecipazione di oltre imprenditori e aveva visto il coinvolgimento di 100 associazioni provinciali di Confindustria con le quali sono stati siglati accordi specifici. Dalle molteplici realtà imprenditoriali del Paese arrivano segnali e richieste che rispecchiano differenti esigenze. Il lavoro comune tra le associazioni confindustriali e le banche locali del Gruppo Intesa SanPaolo servirà a dare risposte rapide e mirate. Nel periodo 1 Novembre Dicembre 2010, nel Segmento Imprese sono stati messi in pratica i nuovi strumenti diagnostici e di simulazione con 722 Aziende, con le quali l utilizzo del nuovo strumento, oltre a consentire di revisionare le relative posizioni creditizie scadute, ha dato l opportunità di promuovere nuovi impieghi. Attività di comunicazione - Interventi pubblicitari Nel corso del 2010 è proseguita l attività di promozione dell immagine della nostra Banca sia con la presenza su pubblicazioni a carattere locale rivolte ai segmenti imprese e famiglie che attraverso la sponsorizzazione di alcune iniziative ed interventi di particolare rilievo. Di particolare rilievo sono le iniziative pubblicitarie svolte nell ambito del Festival dei Due Mondi, manifestazione che da sempre consente un ampia visibilità al territorio di riferimento della Cassa. - Attività a sostegno dello d sviluppo economico del territorio Particolare attenzione è stata rivolta alla valorizzazione delle tradizioni locali con il sostegno di alcune iniziative organizzate nel Comune di Spoleto e nei Comuni limitrofi. Importanti contributi sono stati inoltre erogati nel settore delle iniziative sociali, agli enti religiosi e morali e ad enti locali operanti nel settore della Sanità. Nei confronti del mondo giovanile è proseguito il sostegno delle attività sportive giovanili, con particolare riguardo al settore delle scuole di calcio e pallavolo. 25

26 Relazione sull andamento della gestione Eventi rilevanti del periodo Nel nostro Paese mutamenti profondi nei prezzi, nella tecnologia e nelle relazioni industriali hanno creato condizioni nelle quali le imprese di piccole dimensioni hanno acquistato vantaggi in termini di assetti organizzativi, di flessibilità operativa, di rapidità di adattamento all evoluzione della domanda, fattori che hanno compensato i potenziali svantaggi derivanti dalla minore capacità rispetto alle imprese di maggiori dimensioni - di realizzare economie di scala. Il dinamismo di unità produttive medio-piccole, spesso concentrate in efficienti e prosperosi distretti industriali, ha contribuito nel tempo alla crescita dell economia, all espansione delle esportazioni, al sostegno dell occupazione. La Cassa, dall appartenenza al Gruppo Intesa Sanpaolo, ha tratto gli strumenti, le risorse e le tecnologie per migliorare la propria attività e produrre efficaci sinergie e significative economie di costo; al tempo stesso la nostra Banca ha contribuito ad aggiungere a questa nuova, composita realtà valore in termini di efficienza derivante dalla presenza capillare sul territorio e da una profonda conoscenza del relativo tessuto socio-economico. La formula vincente è dunque un modello di aggregazione che riesca a conciliare gli effetti della globalizzazione con i vantaggi del localismo. Oggi, quindi, la nostra Cassa può svolgere un ruolo più propositivo nei confronti delle imprese, specialmente quelle minori, molto spesso caratterizzate da un utilizzo improprio ed indiscriminato del credito a breve, che può provocare squilibrio nella struttura finanziaria dell impresa e tensioni nelle situazioni di rapido sviluppo dell attività aziendale. Il sistematico ricorso al credito a breve diventa anche un forte elemento di debolezza in caso di fasi rialziste dei tassi La Cassa sta dunque cercando di indirizzare le aziende clienti verso un utilizzo più adeguato del credito, assicurando una corretta ripartizione delle fonti di finanziamento e ponendo così rimedio ad eventuali squilibri nel mix tra capitale di rischio e di debito, favorendo pertanto anche una nuova cultura d impresa che dalla flessibilità costitutiva propria di molte aziende minori importante, ma tipica dell assenza di progetti a lungo termine conduca ad una programmazione a scadenza più protratta. Sotto il profilo dei costi la Cassa ha realizzato interventi volti al recupero di efficienza e produttività nelle filiali e negli uffici centrali, alla razionalizzazione della rete ed al potenziamento distributivo delle risorse. - Attività organizzativa Nel corso del 2010 la Cassa di Risparmio di Spoleto ha continuato ad operare nella ottimizzazione della propria Struttura organizzativa correlandola a quanto previsto dal modello della Capogruppo. - Attività commerciale La Struttura Commerciale ha operato al fine di assicurare assistenza e supporto alla Rete, oltre al coordinamento e monitoraggio di azioni commerciali finalizzate al raggiungimento degli obiettivi. Le attività commerciali sono state pianificate in modo organizzato, per il tramite di piani commerciali di periodo. Il piano commerciale, per sua natura, costituisce la naturale declinazione degli obiettivi di budget. Nel corso dell anno sono state svolte, in collaborazione con l Area Casse del Centro, numerose attività di formazione sui prodotti in collocamento e, in particolare, sul nuovo modello di servizio basato sul contatto diretto ed una gestione proattiva della clientela. - Attività creditizia Per quanto riguarda l attività creditizia, la Cassa, come già evidenziato nei precedenti esercizi, ha attuato la strategia tracciata dalle linee guida indicate dal Consiglio di Amministrazione, in coerenza alla missione affidata dalla Capogruppo alle banche territoriali, con particolare attenzione alla diversificazione del rischio creditizio attraverso un opportuno frazionamento dello stesso per importi, settore e ramo di attività economica. In tale ottica, il credito a medio - lungo termine si rivolge prevalentemente al segmento privati/famiglie con crediti assistiti da garanzia reale, normalmente ipotecaria, sia direttamente che attraverso la concessione di finanziamenti ad imprese di costruzione finalizzati alla realizzazione di iniziative edilizie a carattere residenziale privato e destinati quindi al frazionamento e successivo accollo, ottenendo il massimo risultato per quanto riguarda il frazionamento del rischio, raggiungendo soggetti occupati nei più svariati settori e rami di attività economica. Le concessioni del credito tengono conto della qualità e solidità delle controparti alle quali il credito è concesso, delle capacità imprenditoriali e professionali di cui sono in possesso e delle loro prospettive di reddito, nonché dell appartenenza a gruppi aziendali e del supporto di eventuali garanzie; il tutto nel costante rispetto del principio di coerenza tra il rendimento dell impiego e l importo erogato, la forma tecnica del fido concesso e le caratteristiche del progetto finanziato. 26

27 Relazione sull andamento della gestione Nei comparti produttivi maggiormente esposti ad andamenti congiunturali ciclici, il sostegno creditizio della Cassa viene assicurato a quelle imprese che, attraverso una chiara visione strategica dei management ed adeguati parametri di capitalizzazione, si presentano più idonee a sostenere le pressioni competitive. Altri interventi specifici sono effettuati a sostegno dei settori del commercio al dettaglio, dell artigianato, dell imprenditoria che opera nel settore turistico - alberghiero anche attraverso le Associazioni di categoria e relative cooperative di garanzia. Le risorse umane e la rete territoriale Al 31 dicembre 2010 l organico si attesta a 195 Risorse, registrando un incremento complessivo di 1 unità rispetto alla chiusura La presenza sul territorio di riferimento è garantita da 35 Filiali Retail, dislocate in 3 province. Provincia n filiali Perugia 24 Terni 9 Macerata 2 TOTALE 35 In questo contesto sono inoltre operative 3 Filiali Imprese, 1 Filiale Private. Le attività di ricerca e sviluppo La Cassa non svolge attività di ricerca e sviluppo. 27

28 Relazione sull andamento della gestione Cenni sullo scenario macroeconomico e sul sistema creditizio Lo scenario macroeconomico e il sistema creditizio Grazie al decisivo contributo degli stimoli monetari e fiscali, il 2010 si è dimostrato un anno di ripresa economica, ma anche di gravi tensioni per le quotazioni del debito pubblico nell eurozona. Il contesto internazionale è stato favorevole. Produzione e flussi commerciali globali hanno registrato tassi di crescita relativamente sostenuti per tutto l anno, sebbene il ritorno ai livelli precedenti la crisi finanziaria e la recessione possa dirsi completo soltanto per i paesi emergenti. Il rimbalzo del prodotto interno lordo ha superato il 4% in Giappone e si è avvicinato al 3% negli Stati Uniti; nell Eurozona la crescita, pur superiore alle previsioni, si è fermata all 1,7%. L Italia ha sperimentato un incremento del PIL di circa l uno percento, inferiore alla media dell Eurozona. La crescita è stata trainata dalla domanda interna e dalle scorte, mentre il robusto aumento delle importazioni ha reso complessivamente negativo il contributo delle esportazioni nette. La domanda interna ha beneficiato dell andamento positivo degli investimenti in mezzi di trasporto e soprattutto in macchinari, favoriti dalle agevolazioni fiscali; malgrado la contrazione del reddito disponibile reale, anche i consumi delle famiglie sono cresciuti, beneficiando di un netto calo della propensione al risparmio. Il livello dei tassi ufficiali della BCE non ha subito variazioni nel corso dell anno. La Banca Centrale ha continuato a soddisfare interamente la domanda di liquidità in occasione delle operazioni di mercato aperto, prorogando fino all aprile 2011 il regime straordinario in vigore. Nel secondo semestre, tuttavia, le banche europee hanno rinnovato soltanto in parte i pronti/termine in scadenza, con l effetto di ridurre di due terzi l eccesso di riserve. Modeste pressioni al rialzo hanno interessato pertanto i tassi Euribor: sulla scadenza mensile, l incremento rispetto allo 0,45% di fine 2009 è stato di 33 punti base. Si è andata manifestando nel corso dell anno una crescente concentrazione della domanda di liquidità: alcuni sistemi bancari periferici (irlandese, portoghese, spagnolo e greco) assorbono fondi BCE per una quota molto superiore al proprio peso economico. A fronte di tassi Euribor in moderato rialzo, i tassi IRS a medio e lungo termine sono scesi fino all ultima settimana di agosto, quando ha preso avvio un veloce rimbalzo. Sulla scadenza quinquennale, comunque, i tassi (2,47%) risultavano a fine 2010 ancora di 34 punti base inferiori rispetto a un anno prima. La crisi del debito sovrano ha colpito la Grecia già nei primi mesi del 2010, obbligando l Eurogruppo a varare con il FMI un corposo programma pluriennale di sostegno finanziario e austerità fiscale. Lungi dal tranquillizzare i mercati, il laborioso varo del piano di aiuti, avvenuto il 2 maggio, si è accompagnato a gravi tensioni su tutti i mercati periferici, obbligando già il 9 maggio l Ecofin ad annunciare un meccanismo speciale di sostegno comunitario per i paesi in difficoltà, oltre che a promuovere un agenda di riforma del sistema di sorveglianza macroeconomico e fiscale. Contemporaneamente, la BCE avviava un programma di acquisto di titoli di stato, che a fine anno aveva permesso di ritirare complessivamente 73,5 miliardi di euro di obbligazioni dal mercato secondario. Dopo alcuni mesi di tregua, in autunno la crisi si è nuovamente riacutizzata, obbligando Irlanda e Portogallo a collocare debito a costi proibitivi. Mentre il Portogallo ha continuato a rifinanziarsi sul mercato, alla fine di novembre l Irlanda è stata costretta a chiedere il sostegno finanziario dell Unione Europea e del FMI, anche per lo stato di profondo dissesto del suo sistema bancario. La soluzione alla crisi irlandese non ha eliminato i dubbi degli investitori sulla capacità di rifinanziamento di altri paesi dell Eurozona e sull inadeguatezza degli attuali meccanismi di salvaguardia, sicché i premi al rischio sul debito sono rimasti sotto tensione. Il differenziale BTP-Bund sulla scadenza decennale era salito da 75 a 144 punti base nel secondo trimestre del 2010; in occasione della crisi irlandese ha toccato un massimo di 201 punti base, oscillando successivamente tra 153 e 186 punti base, livelli più che doppi rispetto a quelli di inizio anno. La dinamica dei differenziali di tasso del debito italiano è stata relativamente migliore rispetto a quella degli altri paesi europei periferici, Spagna inclusa. La sfiducia nel debito pubblico europeo ha avuto ripercussioni anche sui cambi dell euro. Il cambio con il dollaro è calato di 31 figure dal dicembre 2009 al giugno 2010, quando ha segnato il minimo di 1,19. In seguito, sostenuto 28

29 Relazione sull andamento della gestione anche dal favorevole andamento del differenziale dei tassi, si è ripreso fino a massimi di 1,42 dollari; la recrudescenza autunnale della crisi lo ha fatto nuovamente indebolire nel bimestre finale. L impatto della crisi è stato ancora più marcato sul cambio dell euro con il franco svizzero, passato dall 1,49 di fine 2009 all 1,25 del 31 dicembre I Mercati azionari nei 2010 Nel corso del 2010, i mercati azionari internazionali hanno evidenziato forti discontinuità, dispersione nelle dinamiche ed elevata volatilità delle quotazioni. Nella parte iniziale dell anno gli indici azionari hanno perso terreno, scontando incertezze sulla forza effettiva della ripresa economica in atto e, con riferimento ai mercati europei, le prime avvisaglie della crisi greca. Successivamente, tra febbraio ed inizio aprile, è ripreso un andamento positivo, sostenuto da risultati 2009 nel complesso superiori alle attese di consenso e da favorevoli condizioni di liquidità. Nel secondo trimestre i mercati azionari, in particolare quelli europei periferici, hanno subito i pesanti effetti della crisi del debito sovrano, registrando cali accentuati delle quotazioni: i timori relativi a nuove possibili perdite del sistema finanziario in Europa e le rinnovate preoccupazioni circa l intensità della ripresa economica hanno generato un marcato aumento dell avversione al rischio da parte degli investitori. All inizio del terzo trimestre si è registrata un inversione di tendenza: i mercati hanno mostrato un recupero significativo delle quotazioni, che si è protratto fino ad inizio ottobre. L inversione è stata determinata da risultati semestrali complessivamente in miglioramento e condizioni di liquidità ancora favorevoli; la ripresa economica ha proseguito a passo moderato, pur avendo perso vigore rispetto ai primi mesi dell anno. Nei mesi finali del 2010, infine, i mercati hanno subito nuovamente gli effetti della crisi del debito sovrano in Europa, con i mercati periferici maggiormente colpiti dai timori di contagio. L avversione al rischio degli investitori è rimasta su livelli insolitamente elevati per gran parte del 2010, di riflesso alle forti preoccupazioni per gli squilibri di finanza pubblica in diversi paesi dell area euro. Nel corso del 2010, l indice S&P ha registrato un rialzo del 12,8%, in linea con l aumento del DJ Composite (+13,1%). Gli andamenti dei principali indici europei sono stati molto differenziati. Il DAX ha chiuso l anno con un significativo incremento (+16,1%), scontando la ripresa dell economia tedesca; l indice FTSE 100 ha ottenuto un rialzo del 9,0%, mentre l indice CAC 40 ha registrato una lieve flessione (-3,3%). Sostanzialmente invariato l Euro Stoxx (+0,5%, dopo il -10% di metà anno). Ha registrato una pesante flessione il mercato azionario cinese, con l indice Sse Composite in flessione del 14,5%; più moderata la discesa dell indice Nikkei, che ha chiuso l anno a -3,0%. Il mercato azionario Italiano ha registrato un andamento meno brillante rispetto ai maggiori indici dell area euro, come riflesso della più elevata avversione degli investitori verso i mercati periferici dell area e del maggior peso relativo del comparto finanziario. L indice FTSE All Shares ha evidenziato un calo da inizio anno dell 11,5% (-16,0% nel primo semestre), mentre il FTSE Mib ha perso il 13,2% (rispetto al -17,0% di giugno 2010). I titoli a media capitalizzazione hanno continuato ad ottenere un andamento migliore rispetto alle blue chips: l indice FTSE Italia STAR, in particolare, ha chiuso il 2010 in lieve rialzo (+2,9%). Il mercato obbligazionario corporate Il mercato obbligazionario corporate europeo ha registrato nel 2010 performance difformi per comparto e per strumento. Il comparto investment grade ha riportato una impostazione complessivamente negativa, particolarmente pronunciata per i titoli finanziari. Un bilancio pesante ha interessato anche il segmento derivato, caratterizzato da un aumento dei premi al rischio per tutti i principali indici itraxx europei (indici di Credit Default Swap). Il comparto delle obbligazioni non investment grade ha mantenuto una intonazione positiva, con restringimenti dei differenziali di tasso. Dopo un inizio anno lievemente negativo, il mercato aveva ripreso a muoversi su un sentiero di diminuzione del premio al rischio, a seguito dei segnali rassicuranti provenenti dallo scenario macroeconomico. Successivamente, però, le tensioni generate dalla crisi greca hanno avviato una intensa fase di correzione, riacutizzatasi in seguito alla crisi irlandese e ai timori di contagio per gli altri paesi periferici dell area euro. Economie e mercati finanziari emergenti nel 2010 Nel 2010 le economie emergenti hanno registrato una significativa accelerazione del tasso di crescita del PIL (oltre il 7% nelle stime del Fondo Monetario Internazionale, dal 2,6% del 2009). La dinamica è stata più sostenuta in quelle regioni ed in quei paesi in grado di sostituire gli impulsi originari provenienti dalla politica fiscale e dal commercio estero con una crescita autonoma della domanda interna privata. Il passo più forte si è osservato nelle economie emergenti dell Asia, guidate da Cina e India, con stime preliminari di crescita intorno al 10%, ed in America Latina, con il Brasile che ha visto un balzo del PIL superiore al 7%. Nel gruppo MENA, i Paesi petroliferi hanno tratto giovamento dalla ripresa del prezzo e della domanda di gas e petrolio ed i Paesi non petroliferi dalle maggiori entrate dall estero 29

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