DELIBERAZIONE N X / 2565 Seduta del 31/10/2014
|
|
- Roberta Fiorini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 DELIBERAZIONE N X / 2565 Seduta del 31/10/2014 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA CANTU' CRISTINA CAPPELLINI ALBERTO CAVALLI GIOVANNI FAVA MASSIMO GARAVAGLIA MARIO MELAZZINI MAURO PAROLINI ANTONIO ROSSI CLAUDIA TERZI Con l'assistenza del Segretario Fabrizio De Vecchi Su proposta dell'assessore Mario Mantovani Oggetto RECEPIMENTO DELL ACCORDO STATO/REGIONI DEL 6/12/2012 (REP. ATTI N. 233/CSR) E ULTERIORI INDICAZIONI IN ORDINE ALLA PREVENZIONE E CURA DELLA MALATTIA DIABETICA Si esprime parere di regolarità amministrativa ai sensi dell'art.4, comma 1, l.r. n.17/2014: Il Dirigente Luca Merlino Il Direttore Generale Walter Bergamaschi L'atto si compone di 13 pagine di cui / pagine di allegati parte integrante
2 PREMESSO che: il diabete è una delle patologie a più ampia diffusione nel mondo, in particolare nei Paesi industrializzati e costituisce una delle più rilevanti e costose malattie sociali della nostra epoca, soprattutto per il suo carattere di cronicità, per la tendenza a determinare complicanze nel lungo periodo e per il progressivo spostamento dell insorgenza verso età giovanili; l assistenza alle persone affette da diabete rappresenta nel mondo, ormai anche nei Paesi in via di sviluppo, uno dei principali problemi di organizzazione dei sistemi sanitari; il diabete è in aumento, sia come incidenza che come prevalenza, è causa di scarsa qualità di vita, determina spesso morte prematura ed è tra le maggiori cause di morte; è la seconda causa di insufficienza renale terminale; è la più comune causa di cecità, di amputazioni non traumatiche e la più comune malattia cronica fra i bambini; nella malattia diabetica il considerevole impatto sociale, economico e sanitario impone la ricerca di percorsi organizzativi in grado di minimizzare il più possibile l incidenza degli eventi acuti o delle complicanze invalidanti che comportano costi elevatissimi, diretti ed indiretti; attualmente, in Italia, vivono almeno tre milioni di persone con diabete a cui si aggiunge una quota di persone, stimabile in circa un milione, che, pur essendo già affette dalla malattia, non ne sono però ancora a conoscenza; le disuguaglianze sociali agiscono fortemente sul rischio diabete: la prevalenza della malattia è, infatti, più elevata nelle classi sociali maggiormente disagiate e tale effetto è evidente in tutte le classi di età; le indicazioni internazionali ed europee Risoluzione ONU 2006 e 2009; Forum di New York 2007; Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) Piano d azione ; Consiglio dell Unione Europea (EPSCO) del 2/6/2006; lavori della Commissione Europea su Information to patient ; risoluzioni del Parlamento Europeo del 2011 e del evidenziano la necessità di sviluppare politiche nazionali per la prevenzione, il trattamento e la cura del diabete in linea con lo sviluppo sostenibile dei vari sistemi sanitari, nonché di elaborare strumenti adeguati per il raggiungimento di livelli di assistenza appropriati che abbiano l obiettivo di stabilizzare la malattia e migliorare la qualità di vita del paziente; VISTI: la Legge n. 115 del 16/03/1987 Disposizioni per la prevenzione e la cura del diabete mellito che: considera il diabete come malattia di alto interesse sociale, sia per l'impatto 1
3 sulla vita di relazione della persona, che per le notevoli influenze sulla società e raccomanda di favorire l'inserimento delle persone con diabete nelle attività scolastiche, sportive e lavorative; all'art. 2 dispone che vengano stabiliti con atto di indirizzo e coordinamento, gli interventi operativi più idonei per individuare le fasce di popolazione a rischio diabetico e per programmare gli interventi sanitari su tali fasce; all art. 5 prevede che vengano stabiliti criteri di uniformità validi per tutto il territorio nazionale, relativamente a strutture e parametri organizzativi dei servizi diabetologici, metodi di indagine clinica, criteri di diagnosi e terapia, anche in armonia con i suggerimenti dell'oms; impegna le Regioni a predisporre idonee iniziative dirette a fronteggiare la malattia; il Protocollo d'intesa tra il Ministro della Sanità ed il Presidente del Consiglio dei Ministri del 30/07/1991 che, in attuazione dell'articolo 5 della richiamata legge n. 115/1987, ha definito le azioni più idonee per individuare le fasce di popolazione a rischio diabetico e programmare i relativi interventi e che ha individuato criteri uniformi su tutto il territorio nazionale relativamente a strutture e parametri organizzativi dei servizi diabetologici, metodi di indagine clinica, criteri di diagnosi e terapia della malattia diabetica; il Piano Sanitario Nazionale che al punto Il diabete e le malattie metaboliche evidenzia l opportunità di attivare programmi di prevenzione primaria e secondaria con l obiettivo di ridurre i tassi di ospedalizzazione ed i tassi di menomazione permanente, nonché strategie per migliorare la qualità di vita dei pazienti, attraverso programmi di educazione ed informazione sanitaria; il Piano Nazionale della Prevenzione che considera, quali aree di intervento prioritarie, le complicanze del diabete e prevede la realizzazione di progetti regionali basati su linee operative messe a punto dal Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie (CCM) e finalizzati, appunto, a prevenirne le complicanze tramite l'adozione di programmi di gestione integrata della patologia sull'esempio del disease management e/o del chronic care mode. In questo contesto metodologico si colloca il progetto IGEA dedicato all Integrazione, gestione e assistenza per la malattia diabetica a cui ha partecipato, tra gli altri, Regione Lombardia; il Piano Sanitario Nazionale che al fine di incrementare l adesione del paziente ai protocolli diagnostici terapeutici, dichiara che lo Stato e le Regioni hanno concordato sull attuazione del Piano Nazionale di Prevenzione che prevede, tra l altro, l iscrizione dei pazienti diabetici in appositi registri e 2
4 l integrazione in rete delle strutture territoriali deputate alla prevenzione e alla gestione del paziente diabetico; il Piano Nazionale della Prevenzione che definisce i seguenti obiettivi : individuare precocemente la malattia nella popolazione a rischio aumentato, secondo criteri e caratteristiche di appropriatezza; predisporre protocolli per il controllo e la gestione integrata del diabete, secondo criteri di evidenza di efficacia e analisi costi-benefici, anche con riguardo alla fornitura di presidi per il monitoraggio della glicemia; definire percorsi assistenziali con particolare riguardo all'appropriatezza del ricovero o trattamento ambulatoriale, della gestione da parte del medico di assistenza primaria o specialistica e dell'educazione terapeutica dei pazienti, considerando anche la frequente presenza di comorbosità; valutare, per ciascuna Regione, la rete assistenziale per l'acuzie e la cronicità e introdurre criteri di standardizzazione e razionalizzazione; favorire l'implementazione di sistemi informativi e banche dati che facilitino la gestione e la valutazione dei programmi; il Piano Sanitario Nazionale che pone il diabete fra le priorità per il Sistema Sanitario Nazionale, insieme ad altre malattie croniche non trasmissibili; VISTA la legge regionale n. 33/2009 Testo Unico delle leggi regionali in materia di sanità e s.m.i. che abroga e sostituisce la precedente legge regionale n. 8/1992 e che detta norme in materia di diabete nel Titolo IV - Capo IV Prevenzione e cura del diabete mellito, in particolare: istituisce un sistema di prevenzione e cura del diabete mellito in attuazione della Legge n. 115/1987, strutturato su 4 livelli: - Centro di Riferimento Regionale per il diabete; - Unità Operativa di diabetologia; - Sezioni specialistiche di diabetologia; - Cure primarie a livello di distretto; elenca, fra le finalità del sistema, la promozione della profilassi delle malattie diabetiche e l educazione sanitaria dei diabetici e delle loro famiglie; assicura la formazione ed educazione permanente rivolta ai malati diabetici, secondo modalità definite dalle competenti strutture. Ogni Unità Operativa o Sezione specialistica cura la partecipazione dei pazienti e dei famigliari a momenti educativi; RICHIAMATE: la d.g.r. n. VI/48301 del 21/2/2000 Indirizzi funzionali ed organizzativi per la 3
5 prevenzione e la cura del diabete mellito che fornisce linee guida diagnostico-terapeutiche per la prevenzione e cura del diabete e delinea un modello organizzativo che prevede una forte integrazione tra equipe diabetologica e Medico di Medicina Generale (MMG), con adozione del Disease Management come strumento di analisi del percorso assistenziale; la d.g.r. n. VII/8678 del 9/4/2002 Definizione delle procedure per la gestione integrata del paziente diabetico che ribadisce l importanza della gestione integrata attraverso un approccio globale alla malattia misurato con indicatori di qualità, sia per il MMG, che per il Centro Diabetologico; la d.g.r. n. VIII/217 del 27/06/2005 Determinazioni inerenti il Piano Regionale della Prevenzione Attiva ai sensi dell intesa fra il Governo, le Regioni e Province Autonome del 23 marzo 2005 che: pianifica e programma, per il triennio , gli interventi di prevenzione ed, in particolare per quanto riguarda la patologia diabetica, fornisce indicazioni relativamente ai percorsi da adottare per rendere operativi gli indirizzi contenuti negli atti di programmazione regionale sulla gestione integrata del diabete; identifica le ASL e le AO quali responsabili del monitoraggio della qualità dell assistenza che deve essere effettuata tramite dati epidemiologici di popolazione, analisi dei consumi (farmaci, ricoveri, specialistica ambulatoriale ecc.) e attraverso indicatori che permettano di valutare la corretta applicazione dei Percorsi Diagnostico Terapeutici (PDT) da parte degli operatori sanitari (MMG e CDO Centri Diabetologici Ospedalieri); la d.g.r. n. VIII/1258 del 30/11/2005 Prevenzione attiva del diabete mellito e delle sue complicanze: Piano Regionale di dettaglio ai sensi della d.g.r. n. VIII/217 del che: recepisce le indicazioni nazionali ed internazionali, affermando la necessità di identificare requisiti di qualità per le prestazioni erogate, definiti e misurabili attraverso indicatori di processo e di risultato, non solo per garantire un adeguato livello delle cure, ma anche per garantire il mantenimento dell appropriatezza dei percorsi di presa in carico ed un coerente uso delle risorse; identifica i soggetti (Regione ed ASL) che, all interno del Sistema Sanitario Regionale, devono contribuire alla realizzazione della gestione integrata del diabete e ne definisce i rispettivi ruoli; la Circolare 30/SAN 2005: Linee guida sul diabete giovanile per favorire l inserimento del bambino diabetico in ambito scolastico ; 4
6 RICHIAMATA, in particolare, la d.g.r. n. X/888 del 31/10/2013 Proposta di accordo con le farmacie per l erogazione di ausili e presidi per il controllo della glicemia per i pazienti diabetici nelle more della definizione delle gare da parte di ARCA per la relativa fornitura e distribuzione che consentirà, per i prossimi 3 anni agli oltre lombardi affetti da diabete, di recarsi in qualsiasi farmacia del territorio regionale e ritirare gratuitamente il kit di autocontrollo della glicemia in ottemperanza al principio che l autocontrollo del malato rappresenta un importantissimo supporto alla terapia che permette al paziente e al medico il raggiungimento e la verifica costante di molti obiettivi clinici ed educativi. Infatti, l automonitoraggio della glicemia è parte integrante della cura del paziente diabetico; i suoi risultati vengono utilizzati dallo stesso paziente e dal personale sanitario per valutare l efficacia della terapia, per personalizzare la dieta, l attività fisica e la somministrazione dei farmaci, in modo da ottenere e mantenere nel tempo un adeguato controllo metabolico e raggiungere un miglioramento della qualità di vita delle persone con diabete, contribuendo a ridurre, in ultima analisi, i costi per il Sistema Sanitario; RICHIAMATI in particolare i seguenti atti di programmazione sanitaria; il Piano Socio Sanitario Regionale approvato con d.c.r. n. VII/462 del 13/03/2002 che prevede, nell ambito delle linee di intervento prioritario, tra gli obiettivi di salute e di benessere sociale, il controllo e la cura delle malattie ad ampio impatto sociale, tra le quali il diabete, patologia ad elevata morbilità e mortalità; il Piano Socio Sanitario Regionale approvato con d.c.r. n. VIII/257 del 26/10/2006, che, nel capitolo Le linee di intervento prioritario : riconosce la necessità di aumentare la sistematicità ed il coordinamento della gestione dei pazienti diabetici da parte dei MMG e delle strutture diabetologiche ospedaliere, integrando le competenze di primo e secondo livello, anche attraverso la creazione di reti di patologia; ritiene fondamentale l interazione di diverse professionalità per la prevenzione e la cura delle complicanze diabetiche ed a tal fine, promuove il coinvolgimento di tutte le professionalità, dai MMG ai medici specialisti ospedalieri ed ambulatoriali, valorizzando anche il contributo delle associazioni dei pazienti diabetici; il Piano Socio Sanitario Regionale approvato con d.c.r. n. X/88 del 17/11/2010 che: riconosce come l area della cronicità, in progressiva crescita, è senza dubbio il tema meritevole di maggiori attenzioni in quanto rappresenta più della metà del fabbisogno di servizi e di assorbimento di risorse; sottolinea l opportunità di utilizzare strutture territoriali che consentano la 5
7 gestione integrata della cronicità sul territorio per quelle fasi della patologia cronica che non necessitano del potenziale diagnostico e terapeutico dell ospedale per acuti; sottolinea l importanza del ruolo del MMG, i quali rappresentano lo snodo organizzativo in grado di garantire la migliore adesione ai percorsi diagnostico-terapeutici, sia in termini di compliance con le terapie farmacologiche, sia in termini di tempestiva effettuazione delle diagnostiche di monitoraggio; ribadisce la continuità del processo di diagnosi e cura programmato in filiera domicilio territorio ospedale territorio domicilio, per la gestione delle patologie della cronicità; RICHIAMATE, inoltre, le seguenti determinazioni annuali in ordine alla definizione delle regole di gestione del Sistema Sanitario Regionale: d.g.r. n. VIII/1375 del 14/12/2005 Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l esercizio 2006 che ribadisce l importanza di definire operativamente le attività di prevenzione da condurre nelle diverse aree del territorio e l importanza delle azioni dirette alla gestione integrata del diabetico che devono contemplare una forte integrazione tra MMG e Specialista; d.g.r. n. VIII/3776 del 13/12/2006 Determinazione in ordine alla gestione del servizio socio-sanitario regionale per l esercizio 2007 la quale indica, per quanto riguarda la prevenzione, diagnosi e cura della patologia diabetica, l attuazione da parte delle ASL nel corso del 2007, della gestione integrata del paziente diabetico con l utilizzo di specifici indicatori definiti a livello regionale; d.g.r. n. VIII/8501 del 26/11/2008 Determinazione in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l esercizio 2009 che: sottolinea l interesse per alcuni aspetti peculiari relativi alla gestione del paziente diabetico, ovvero l uniformità delle prescrizioni e dei percorsi di assistenza e l identificazione delle specificità della rete diabetologica; stabilisce il proseguimento della raccolta di indicatori di risultato relativamente alla gestione integrata dei pazienti diabetici attuata nel 2008; d.g.r. n. VIII/10804 del 16/12/2009 Determinazione in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l esercizio 2010 che: indica la prosecuzione per tutto il 2010, dell attività di raccolta ed analisi degli indicatori da parte delle ASL; indica il consolidamento della gestione integrata dei pazienti affetti da 6
8 malattie del metabolismo tra gli operatori della Primary Care e la rete dei servizi specialistici di diabetologia e malattie del metabolismo; d.g.r. n. IX/937 dell 1/12/2010 Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l esercizio 2011 che, prevede di implementare sperimentalmente il CReG (Chronic Related Group), quale innovativa modalità di presa in carico dei pazienti affetti da malattie croniche che consente di garantire l insieme dei servizi extra-ospedalieri necessari per una buona gestione clinico-organizzativa delle patologie croniche (prevenzione secondaria, follow-up, monitoraggio della persistenza terapeutica, specialistica ambulatoriale, protesica, farmaceutica); d.g.r. n. IX/1479 del 30/03/2011 Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l'esercizio II Provvedimento di aggiornamento in ambito sanitario che fornisce, ulteriori indicazioni per l implementazione del CReG; d.g.r. n. IX/4334 del 26/10/2012 "Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio Socio Sanitario Regionale per l'esercizio 2013" che prevede di proseguire nel 2013 la sperimentazione CReG; d.g.r. n. X/1185 del 20/12/2013 Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l'esercizio 2014 che stabilisce l ulteriore prosecuzione della sperimentazione CReG nelle 5 ASL individuate (Bergamo, Como, Lecco, Milano e Milano 2) attraverso il follow-up attivo della coorte di pazienti già arruolati, con l obiettivo di valutare l impatto della presa in carico in base ad indicatori di qualità e di salute, nonché in base ai consumi e alla spesa sanitaria; DATO ATTO che la d.g.r. X/1465 del 06/03/2014, dà attuazione a quanto stabilito dalla d.g.r. n. X/1185/2013 impegnando le ASL di Bergamo, Como, Lecco, Milano e Milano2 a proseguire la sperimentazione CReG attraverso il follow-up attivo della coorte dei pazienti già arruolati e istituendo un Comitato Regionale finalizzato al monitoraggio della sperimentazione; DATO ATTO che Regione Lombardia ha partecipato a programmi ministeriali di ricerca sanitaria e a progettualità/studi nazionali in tema di diabete che qui vengono elencati: Studio QUADRI : nel corso del 2004, l Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha coordinato lo studio epidemiologico QUADRI (QUalità dell Assistenza alle persone Diabetiche nelle Regioni Italiane), con l obiettivo di fornire un immagine della qualità e delle modalità dell assistenza dal punto di vista dei pazienti diabetici. In particolare, lo studio si è focalizzato sui seguenti parametri: 7
9 caratteristiche sociodemografiche delle persone con diabete in Italia frequenza delle complicanze e i relativi fattori di rischio modelli di assistenza e follow-up clinici aderenza alle linee guida in uso in Italia conoscenze sulla malattia misure comportamentali e terapeutiche intraprese dai pazienti per controllare la malattia, la loro percezione sulla qualità dell assistenza erogata e il grado di informazione sui propri diritti; Progetto IGEA: il Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie (CCM) e l'istituto Superiore di Sanità (ISS) hanno predisposto, a partire dal 2006, il progetto IGEA con l obiettivo di ottimizzare i percorsi diagnostici e terapeutici, ponendo il paziente e non il sistema, al centro dell organizzazione assistenziale e operando attraverso la realizzazione di un modello che: garantisca interventi efficaci per la totalità dei diabetici attui gli interventi secondo i principi della medicina basata sulle prove assicuri la possibilità di misurare sia la qualità delle cure, che il miglioramento degli esiti assicuri la possibilità di attivare gradualmente un modello di assistenza su tutto il territorio nazionale, tenendo conto delle diverse realtà territoriali, ma garantendo comunque, uniformità negli interventi. Regione Lombardia nell ambito del progetto IGEA, ha realizzato un insieme di azioni volte a favorire il miglioramento dell assistenza al paziente diabetico attraverso il consolidamento, nelle singole ASL, del modello organizzativo di gestione integrata e attraverso il monitoraggio e la valutazione degli interventi su scala regionale; Progetto RADICI: nell ambito del programma di ricerca sanitaria finalizzata 2004, in attuazione degli articoli 12 e 12 bis del D.lgs n. 502/1992 e s.m.i. il Ministero approva il progetto RADICI - Reti A Diversa Intensità di Cura Integrate con i seguenti obiettivi: censire programmi e modelli di assistenza valutare le esperienze di assistenza definendo criteri e indicatori di misurazione uniformi e confrontabili creare un modello di rete per l erogazione di servizi sanitari secondo differenti livelli di intensità di diagnosi e cura applicare il modello attraverso percorsi-tipo definire una tariffazione sperimentale per i percorsi-tipo che verranno identificati; 8
10 DATO ATTO che Regione Lombardia dopo avere delineato i criteri organizzativi e fornito linee di indirizzo alle ASL per l appropriatezza dell approccio globale alla malattia diabetica, ha realizzato un intensa attività di monitoraggio iniziata nel 2003, al fine di riscontrare a livello territoriale, il grado di attuazione della gestione integrata; DATO ATTO che Regione Lombardia Direzione Generale Salute, attraverso i documenti dal titolo: La gestione integrata del diabetico nelle ASL lombarde. Dati 2007, pubblicato nell ottobre del 2009; La gestione integrata del diabetico nelle ASL lombarde. Dati Confronto dati , pubblicato nel novembre 2011; La gestione integrata del diabetico nelle ASL lombarde Dati 2009 pubblicato nell agosto 2012, ha definito un quadro globale e condiviso di informazioni sulla patologia diabetica e sulla sua gestione, come esito della raccolta di un set di indicatori di monitoraggio, relativi all anno 2007, 2008 e 2009, richiesti alle ASL e alle Strutture di ricovero accreditate; DATO ATTO che dalla complessa e articolata attività di monitoraggio e verifica testé menzionata, si è rilevato che l assistenza diabetologia in Lombardia ha raggiunto ragguardevoli livelli in relazione sia agli standard nazionali, che internazionali e che tutte le ASL lombarde hanno attuato esperienze o programmi di gestione integrata del diabete con una sostanziale uniformità di indicazioni operative, in coerenza con le indicazioni programmatiche regionali; EVIDENZIATO che Regione Lombardia ha da sempre affrontato le tematiche della prevenzione e dell approccio diagnostico-terapeutico della malattia diabetica, attraverso l apporto tecnico-scientifico di Gruppi di Lavoro altamente qualificati composti da professionisti e associazioni di pazienti, in particolare: Gruppo di lavoro per la predisposizione di un documento che definisca gli strumenti per la trasferibilità nella pratica degli indirizzi di gestione integrata del paziente diabetico, in attuazione delle d.g.r. 21 febbraio 2000 n e 9 aprile 202 n 8678 costituito con decreto della DG Sanità (ora DG Salute) n 8219 del 21/05/2003; Gruppo di lavoro prevenzione diagnosi e cura della patologia diabetica costituito con decreto DG Sanità n del 17/10/2005 con i seguenti obiettivi: 1) definire gli strumenti per valutare la trasferibilità nella pratica clinica degli indirizzi di gestione integrata del diabetico; 2) definire le procedure di 9
11 monitoraggio; Gruppo di Approfondimento tecnico (GAT) Diabete attivato con nota del Direttore Generale della DG Sanità del 26/02/ prot. H con i seguenti obiettivi: 1) uniformità delle prescrizioni; 2) percorso di assistenza diabetologica al paziente fragile; 3) razionalizzazione della rete diabetologica; VISTO l Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano del 6/12/2012 sul documento recante Piano sulla malattia diabetica, (Rep. Atti n. 233/CSR) che: sottolinea il valore imprescindibile della prevenzione primaria per salvaguardare la salute e la sostenibilità del sistema per ridurre il peso della malattia con un miglioramento della qualità di vita delle persone con diabete e per ridurre, infine, i costi per il Sistema Sanitario: afferma l importanza di un approccio multidisciplinare e multiprofessionale; illustra le principali vie per affrontare le problematiche relative alla malattia, individuando obiettivi centrati prioritariamente sulla prevenzione, sulla diagnosi precoce, sulla gestione della malattia e delle complicanze, sul miglioramento dell assistenza e degli esiti; disegna un modello razionale di assistenza, da adottare da parte delle Regioni italiane per aggiornare i propri approcci di assistenza che consente, in un ottica di razionalizzazione delle risorse, di ridurre i costosi ricoveri dovuti a scompensi glicemici e a complicanze; prevede, in un cambiamento di paradigma assistenziale, un passaggio dal curare al prendersi cura : la necessità di ricercare differenti e nuovi equilibri in cui la persona, e non la malattia, sia al centro del percorso assistenziale; individua le modalità per perseguire buoni risultati nell assistenza ed evidenzia la necessità di implementare i Livelli Essenziali di Assistenza secondo le priorità di salute delle persone con diabete nel rispetto delle evidenze scientifiche, dell Health Technology Assessment, dell appropriatezza delle prestazioni e della condivisione dei Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali (PDTA); individua, quali elementi essenziali, l organizzazione e la corretta allocazione delle risorse umane e strutturali per sviluppare linee di lavoro che portino all integrazione fra ospedale e territorio, alla salvaguardia della funzione della rete specialistica e alla rivalutazione del ruolo del Medico di Medicina Generale (MMG) e del Pediatra di Libera Scelta (PLS), nonché di tutti gli altri interlocutori sanitari i quali devono migliorare le loro conoscenze per fornire appropriate indicazioni ed assumere, ove necessario, comportamenti in grado di garantire anche un supporto psicosociale; 10
12 sottolinea il ruolo del Volontariato, che è interlocutore stabile nelle attività di programmazione e verifica e che, attraverso specifici processi di qualificazione, può divenire partner per lo sviluppo di programmi e attività di informazione/educazione dei pazienti e dei caregiver; DATO ATTO che, l Accordo di cui trattasi, stabilisce che le Regioni si impegnano a recepire con propri provvedimenti il "Piano sulla malattia diabetica" e a dare attuazione ai suoi contenuti nei rispettivi ambiti territoriali nel rispetto dei modelli organizzativi e operativi delle singole Regioni e delle specificità dei contesti locali; RITENUTO, pertanto, di recepire i contenuti dell Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano del 6/12/2012 (Rep. Atti n. 233/CSR) concernente il Piano sulla malattia diabetica ; EVIDENZIATO che Regione Lombardia, attraverso la propria programmazione sanitaria e attraverso i provvedimenti di attuazione e le iniziative sopra richiamate, ha attivato già da anni, un approccio globale e integrato alla malattia diabetica che si pone coerentemente nel solco culturale e metodologico del Piano nazionale; EVIDENZIATO, inoltre, che l approccio di Regione Lombardia nei confronti della gestione della malattia diabetica, ha anticipato l impostazione del Piano diabete e che la costante azione di governo regionale, ha già prodotto un elevato grado di realizzazione delle indicazioni nazionali, anche mediante l avvio della sperimentazione del CREG (Chronic Related Group) quale nuovo modello organizzativo per coordinare e integrare i servizi extra-ospedalieri a favore dei pazienti cronici; DATO ATTO che il GAT Diabete sopra menzionato, ha il compito di elaborare ulteriori documenti tecnici a supporto della definizione di percorsi diagnostico-terapeuticoassistenziali, nonché linee guida per il costante miglioramento di percorsi organizzativi finalizzati allo sviluppo della rete dei professionisti delle diverse strutture sanitarie, per una corretta presa in carico globale del paziente diabetico in una prospettiva di appropriatezza, continuità assistenziale e integrazione tra la medicina territoriale e quella specialistica; RITENUTO di dare mandato alla DG Salute di validare e approvare con propri successivi provvedimenti, i documenti tecnici elaborati dal GAT Diabete, coerenti con le indicazioni programmatiche del Piano Nazionale sulla malattia diabetica del 11
13 quale ne costituiscono un ulteriore attuazione e sviluppo; RITENUTO di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul sito web della DG Salute; VAGLIATE e fatte proprie le predette considerazioni; A VOTI UNANIMI espressi nelle forme di legge; DELIBERA 1) di recepire i contenuti del Piano sulla malattia diabetica, approvato con l Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano del 6/12/2012 (Rep. Atti n. 233/CSR); 2) di dare mandato alla DG Salute di validare e approvare con propri successivi provvedimenti, i documenti tecnici elaborati dal Gruppo di Approfondimento Tecnico (GAT) Diabete coerenti con le indicazioni programmatiche del Piano Nazionale sulla malattia diabetica del quale ne costituiscono un ulteriore attuazione e sviluppo; 3) di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul sito web della DG Salute. IL SEGRETARIO FABRIZIO DE VECCHI 12
DELIBERAZIONE N X / 3612 Seduta del 21/05/2015
DELIBERAZIONE N X / 3612 Seduta del 21/05/2015 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI MARIA CRISTINA CANTU' CRISTINA
DettagliDELIBERAZIONE N X / 3299 Seduta del 16/03/2015
DELIBERAZIONE N X / 3299 Seduta del 16/03/2015 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI MARIA CRISTINA CANTU' CRISTINA
DettagliLINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
Delibera di Giunta - N.ro 2004/1016 - approvato il 31/5/2004 Oggetto: LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Prot. n. (SAM/03/27628) LA GIUNTA DELLA REGIONE
DettagliDELIBERAZIONE N X / 2573 Seduta del 31/10/2014
DELIBERAZIONE N X / 2573 Seduta del 31/10/2014 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliDELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d
32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del
DettagliL ESPERIENZA DI ASL BERGAMO
BUONGIORNO CReG: UN PROGETTO INNOVATIVO PER MIGLIORARE LA GESTIONE TERRITORIALE DELLA CRONICITÀ L ESPERIENZA DI ASL BERGAMO Mara Azzi, Direttore Generale ASL BERGAMO ASL BERGAMO POPOLAZIONE RESIDENTE SUDDIVISA
DettagliDELIBERAZIONE N X / 4153 Seduta del 08/10/2015
DELIBERAZIONE N X / 4153 Seduta del 08/10/2015 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI CRISTINA CAPPELLINI GIOVANNI
DettagliDELIBERAZIONE N X / 3006 Seduta del 09/01/2015
DELIBERAZIONE N X / 3006 Seduta del 09/01/2015 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI MARIA CRISTINA CANTU' CRISTINA
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/ 12 DEL 31.10.2007
DELIBERAZIONE N. 44/ 12 Oggetto: Aumento del numero massimo di strisce per autocontrollo della glicemia concedibili gratuitamente ai pazienti diabetici in età pediatrica e adolescenziale. L Assessore dell
DettagliA relazione dell'assessore Monferino:
REGIONE PIEMONTE BU42 20/10/2011 Deliberazione della Giunta Regionale 3 ottobre 2011, n. 18-2663 Proseguimento e consolidamento a regime del percorso per la Gestione integrata del diabete di tipo 2 nell'adulto,
DettagliDELIBERAZIONE N X / 3003 Seduta del 09/01/2015
DELIBERAZIONE N X / 3003 Seduta del 09/01/2015 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI MARIA CRISTINA CANTU' CRISTINA
DettagliDELIBERAZIONE N X / 681 Seduta del 13/09/2013
DELIBERAZIONE N X / 681 Seduta del 13/09/2013 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA
DettagliDELIBERAZIONE N X / 3995 Seduta del 04/08/2015
DELIBERAZIONE N X / 3995 Seduta del 04/08/2015 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI MARIA CRISTINA CANTU' CRISTINA
DettagliDELIBERAZIONE N X / 2656 Seduta del 14/11/2014
DELIBERAZIONE N X / 2656 Seduta del 14/11/2014 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA
DettagliDELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna.
Oggetto: Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto
DettagliDELIBERAZIONE N X / 3059 Seduta del 23/01/2015
DELIBERAZIONE N X / 3059 Seduta del 23/01/2015 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI MARIA CRISTINA CANTU' CRISTINA
DettagliDELIBERAZIONE N X / 3494 Seduta del 30/04/2015
DELIBERAZIONE N X / 3494 Seduta del 30/04/2015 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI MARIA CRISTINA CANTU' CRISTINA
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 65 BIS DEL 12 DICEMBRE 2005
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 65 BIS DEL 12 DICEMBRE 2005 REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 18 novembre 2005 - Deliberazione N. 1584 - Area Generale di Coordinamento N.
DettagliDELIBERAZIONE N X / 3457 Seduta del 24/04/2015
DELIBERAZIONE N X / 3457 Seduta del 24/04/2015 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI MARIA CRISTINA CANTU' CRISTINA
DettagliDELIBERAZIONE N X / 2451 Seduta del 07/10/2014
DELIBERAZIONE N X / 2451 Seduta del 07/10/2014 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA
DettagliIl progetto della sanità di iniziativa in Toscana
Il progetto della sanità di iniziativa in Toscana Giornata di lavoro Il percorso dell assistito con patologia cronica ad alta prevalenza Milano, 13 novembre 2013 francesco.profili@ars.toscana.it paolo.francesconi@ars.toscana.it
DettagliLa rete per la promozione della salute in Lombardia
La differenza che vale Gli ospedali di ANDREA: amici del bambino e della sua famiglia Bosisio Parini (LC) - 12-14 Novembre 2009 - IRCCS E. MEDEA La rete per la promozione della salute in Lombardia Giancarlo
DettagliDELIBERAZIONE N X / 3834 Seduta del 14/07/2015
DELIBERAZIONE N X / 3834 Seduta del 14/07/2015 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI MARIA CRISTINA CANTU' CRISTINA
DettagliProtocollo d Intesa. tra
Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA QUALITA DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA, DEI LIVELLI DI ASSISTENZA E DEI PRINCIPI ETICI DI SISTEMA Aggiornamento delle Linee guida per la metodologia
DettagliESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 09-02-2009 (punto N. 16 ) Delibera N.90 del 09-02-2009 DIREZIONE GENERALE DIRITTO ALLA SALUTE E POLITICHE DI
REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 09-02-2009 (punto N. 16 ) Delibera N.90 del 09-02-2009 Proponente ENRICO ROSSI DIREZIONE GENERALE DIRITTO ALLA SALUTE E POLITICHE
DettagliIL MINISTRO DELLA SALUTE DI CONCERTO CON IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE
Testo aggiornato al 5 dicembre 2007 Decreto ministeriale 22 Febbraio 2007, n. 43 Gazzetta Ufficiale 6 Aprile 2007, n. 81 Regolamento recante Definizione degli standard relativi all assistenza ai malati
DettagliDIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE
DIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE INDICE PREMESSA ANALISI DELLE CRITICITA' TERRITORIALI AREE PRIORITARIE DI INTERVENTO NEL RISPETTO DEGLI INDIRIZZI
Dettaglivalutata la richiesta di rinnovo di tale protocollo d intesa da parte del Centro Unesco di Torino, prot. n. 25214 del 20 maggio 2015 ;
REGIONE PIEMONTE BU32 13/08/2015 Deliberazione della Giunta Regionale 6 luglio 2015, n. 35-1688 Approvazione dello schema di Protocollo d'intesa annuale tra la Regione Piemonte, l'ufficio Scolastico regionale
DettagliLEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.)
LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.) Disposizioni per la prevenzione e la cura dell Alzheimer e di altre malattie neurodegenerative legate all invecchiamento e per il sostegno delle
Dettagli154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363
154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto
DettagliProcessi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo
Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo Prof. Lucio Moderato Psicologo Psicoterapeuta - Direttore Servizi Diurni e Territoriali Fondazione
DettagliUN SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE MODERNO, EQUO, SOSTENIBILE E UNIVERSALE
UN SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE MODERNO, EQUO, SOSTENIBILE E UNIVERSALE - 1 - Il SSN è un valore per tutti gli italiani. Concorrere a migliorarlo continuamente è un impegno di tutti: Medici, Pazienti,
DettagliCure Domiciliari. Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012
Cure Domiciliari Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012 DEFINIZIONE DELLE CURE DOMICILIARI Le cure domiciliari consistono in trattamenti medici, infermieristici, riabilitativi, prestati da personale
DettagliLa multidisciplinarietà delle cure a casa: quali competenze. F. Saverio Proia Ministero della Salute
III GIORNATA NAZIONALE DELLE CURE A CASA Qualità, tecnologie e sostenibilità nelle cure domiciliari Ospedale S. Giovanni Calibita Fatebenefratelli, Sala Assunta Isola Tiberina, Roma 12 settembre 2011 -
DettagliCristina Della Rosa Dipartimento Cure Primarie ASL Como ASSISTENZA PROTESICA ED INTEGRATIVA Nell ambito dell assistenza al paziente cronico l assistenza protesica ed integrativa rappresentano un aspetto
DettagliDELIBERAZIONE N X / 2194 Seduta del 25/07/2014
DELIBERAZIONE N X / 2194 Seduta del 25/07/2014 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA
DettagliDELIBERAZIONE N X / 2938 Seduta del 19/12/2014
DELIBERAZIONE N X / 2938 Seduta del 19/12/2014 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI MARIA CRISTINA CANTU' CRISTINA
DettagliSTATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE
STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE Titolo 3 - PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DELLA RETE PEDIATRICA REGIONALE Art. 20 - Art. 21 - Art. 22 - Art. 23 - Art. 24 - Art. 25 - Verso
DettagliDiabete e confini. Valerio Miselli, Reggio Emilia
Diabete e confini Valerio Miselli, Reggio Emilia I mutamenti demografici e sociali in corso, la necessità di presa in carico del cittadino durante l intero arco della vita, pongono il tema dell integrazione
DettagliDELIBERAZIONE N. 60/2 DEL 2.12.2015. Sistema Regionale delle Cure Territoriali. Linee di indirizzo per la riqualificazione delle cure primarie.
Oggetto: Sistema Regionale delle Cure Territoriali. Linee di indirizzo per la riqualificazione delle cure primarie. L Assessore dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale ricorda che nel Patto della
DettagliDELIBERAZIONE N X / 4526 Seduta del 10/12/2015
DELIBERAZIONE N X / 4526 Seduta del 10/12/2015 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali FABRIZIO SALA Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI FRANCESCA BRIANZA CRISTINA
DettagliCONSULTA PROVINCIALE PER LA SALUTE: UN LAVORO DI RETE
CONSULTA PROVINCIALE PER LA SALUTE: UN LAVORO DI RETE CONSULTA PROVINCIALE PER LA SALUTE ORGANISMO DI RAPPRESENTANZA DELLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO SANITARIO ISTITUITO DALL ART. 5 della LEGGE PROVINCIALE
DettagliIL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini
IL diabetico anziano Gestione condivisa Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini SEEd srl C.so Vigevano, 35-10152 Torino Tel. 011.566.02.58 - Fax 011.518.68.92 www.edizioniseed.it info@seed-online.it
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Assessorato dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale
Assessorato dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale proposta approvata nella seduta del 9 agosto 2002 Oggetto: Individuazione rete dei presidi regionali per le malattie rare e adempimenti regionali
DettagliLinee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione Piemonte.
REGIONE PIEMONTE BU51 24/12/2015 Deliberazione della Giunta Regionale 30 novembre 2015, n. 38-2535 Linee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione
DettagliGruppo Appropriatezza/Terapia personalizzata
MODELLI DI CCM: IL PROGETTO AMD Roberta Assaloni Marco Gallo 18% Note: Il DM è un importante capitolo di spesa per tutti i sistemi sanitari. Secondo i dati diffusi dal Ministero, la gestione di una persona
Dettaglivista la Legge Regionale del 7.08.2002, n. 15 Riforma della Formazione Professionale, pubblicata sul BURP n. 104 del 09/08/2002; PARTE SECONDA
1294 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 10 del 18-1-2007 PARTE SECONDA Deliberazioni del Consiglio e della Giunta DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 11 dicembre 2006, n. 1899 Sperimentazione
DettagliDELIBERAZIONE N X / 2162 Seduta del 18/07/2014
DELIBERAZIONE N X / 2162 Seduta del 18/07/2014 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA
DettagliDELIBERAZIONE N X / 3373 Seduta del 10/04/2015
DELIBERAZIONE N X / 3373 Seduta del 10/04/2015 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI MARIA CRISTINA CANTU' CRISTINA
DettagliIl case manager del territorio nel bambino con disabilità complessa. Dr. Giorgio Conforti SAVONA 10 maggio 2008
Il case manager del territorio nel bambino con disabilità complessa Dr. Giorgio Conforti SAVONA 10 maggio 2008 TRE PERPLESSITA 1. LA NORMATIVA 2. LA COMPETENZA 3. LE REALI RISORSE SUL TERRITORIO SCOPRIAMO
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI
PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI Indice : 1. Scopo del protocollo 2. Invio 3. Verifiche 2.1 tipologia dell utenza 2.2 procedura segnalazione 2.3 procedura
DettagliPIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005
PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti
DettagliDIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO
104 13/01/2014 Identificativo Atto n. 9 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI PER LA DIFFUSIONE NELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE E FORMATIVE DI
DettagliAZIENDA SANITARIA LOCALE - A.S.L. DELLA PROVINCIA DI VARESE D.P.G.R. N. 70640 DEL 22.12.1997. Verbale delle deliberazioni dell'anno 2013
AZIENDA SANITARIA LOCALE - A.S.L. DELLA PROVINCIA DI VARESE D.P.G.R. N. 70640 DEL 22.12.1997 Verbale delle deliberazioni dell'anno 2013 DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE IN DATA 23/01/2013 N. 31 OGGETTO:
DettagliDisabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento
Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento Area Disabilità La politica regionale lombarda in quest area è particolarmente attiva, con servizi ed interventi a carattere educativo, formativo
DettagliSISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE
SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione
DettagliDGR. n. 11496 del 17.3.2010
DGR. n. 11496 del 17.3.2010 DEFINIZIONE DEI REQUISITI MINIMI DI ESERCIZIO DELL' UNITA' DI OFFERTA SOCIALE "CENTRO RICREATIVO DIURNO PER MINORI". ((PROSECUZIONE DEL PROCEDIMENTO PER DECORRENZA TERMINI PER
Dettagli16/09/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 74 - Supplemento n. 1 Pag. 261 di 422. Regione Lazio
16/09/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 74 - Supplemento n. 1 Pag. 261 di 422 Regione Lazio DIREZIONE SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA Atti dirigenziali di Gestione Determinazione
DettagliPROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA
PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A
PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 dicembre 2011, n. 2883
740 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 dicembre 2011, n. 2883 Legge regionale n. 33/2006 Norme per lo Sviluppo dello Sport per Tutti Articolo 5 - Approvazione Protocollo d intesa e Convenzione tra
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 43 DEL 18 SETTEMBRE 2006
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 43 DEL 18 SETTEMBRE 2006 REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 3 agosto 2006 - Deliberazione N. 1337 - Area Generale di Coordinamento N. 20 -
DettagliLA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 24 Dicembre 2010, n. 8 Bilancio di previsione della Regione Lazio per l'esercizio 2011;
Oggetto: Percorsi triennali di IeFP Sistema di finanziamento e piano di riparto delle risorse finanziarie da erogare alle Province per l anno scolastico e formativo 2011-2012. LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA
DettagliIl ruolo delle Associazioni. Roberto Cocci Presidente Diabete Forum (giovani e adulti uniti per il diabete)
Il ruolo delle Associazioni Roberto Cocci Presidente Diabete Forum (giovani e adulti uniti per il diabete) Perchè parlare di coinvolgimento Il coinvolgimento dei pazienti/cittadini nella progettazione,
DettagliIl ruolo dell infermiere specializzato nell educazione educazione terapeutica
Il ruolo dell infermiere specializzato nell educazione educazione terapeutica Satta Hai Anna SDD A.O. Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi - Varese Nella legge n, 42 del 26/02/ 99 scompare la parola
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.
PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.A. DELLA PROVINCIA DI ROVIGO E IL POTENZIAMENTO DELLA
DettagliModalità di Gestione nelle Cure Primarie
Modalità di Gestione nelle Cure Primarie Medicina d attesa Medicina d opportunità Medicina d Iniziativa Campagne di sensibilizzazione e di prevenzione Dr. Maurizio Pozzi Modelli Generali delle Cure Primarie
DettagliIl Direttore della Direzione Regionale Programmazione Sanitaria -Risorse Umane e Sanitarie
Oggetto: Aggiornamento della determinazione 1875 del Modalità di erogazione dei farmaci classificati in regime di rimborsabilità in fascia H e in regime di fornitura OSP2, così come modificata dalla determinazione
DettagliREGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE
REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 14-05-2012 (punto N 30 ) Delibera N 404 del 14-05-2012 Proponente DANIELA SCARAMUCCIA DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E
DettagliIL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE
IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE Il presente documento, presentato in V commissione in occasione dell audizione del 23 settembre, si compone di due parti: Introduzione e
DettagliQUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI
QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di
DettagliDELIBERAZIONE N X / 2628 Seduta del 07/11/2014
DELIBERAZIONE N X / 2628 Seduta del 07/11/2014 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA
DettagliREGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE. n. 749 del 26-10-2015 O G G E T T O
REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE n. 749 del 26-10-2015 O G G E T T O Istituzione Commissione per la valutazione della richiesta di farmaci non erogabili
DettagliLa continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica
La continuità assistenziale: il modello PAI LIVIA DE SIO Divisione Oncologia Medica ACO A.C.O. SanFilippoNeriRoma RETE SANITARIA IN ONCOLOGIA: obiettivi Presa in carico del paziente in modo globale Riconoscimentoi
DettagliIl ruolo delle Aziende ULSS nel garantire prestazioni, sviluppare innovazione, promuovere buone prassi
Il ruolo delle Aziende ULSS nel garantire prestazioni, sviluppare innovazione, promuovere buone prassi Dott. Fortunato Rao, Direttore Generale Azienda ULSS 16, Regione del Veneto DECRETO LEGISLATIVO 6
DettagliL infermiere al Controllo di Gestione
L infermiere al Controllo di Gestione Una definizione da manuale del Controllo di gestione, lo delinea come l insieme delle attività attraverso le quali i manager guidano il processo di allocazione e di
DettagliREGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE
DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio
DettagliADI : il punto di vista del MMG tra presente e futuro
ADI : il punto di vista del MMG tra presente e futuro Davide Lauri, MMG Scuola di Formazione e Ricerca in Medicina di Famiglia Presidente Coop Medici Milano Citta H. Niguarda, Milano 23 Gennaio 2012 ADI
DettagliMinistero della Salute
PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTRO DELLA SALUTE E IL MINISTRO PER LE POLITICHE GIOVANILI E LE ATTIVITÀ SPORTIVE VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 29 marzo 2003, n. 129, e successive modificazioni
DettagliCAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO
CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA
DettagliMetodologie e modelli di assistenza sanitaria territoriale
Metodologie e modelli di assistenza sanitaria territoriale e prevenzione e promozione della salute Corso 60 ore I sistemi sanitari di tutti i Paesi Occidentali sono sotto pressione, a causa del contestuale
DettagliComune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili.
Comune di Sondrio LINEE GUIDA PER LA SPERIMENTAZIONE del coordinamento territoriale per l integrazione dei servizi a favore dell inclusione scolastica degli alunni con disabilità PREMESSA Il Comune di
DettagliDELIBERAZIONE N X / 993 Seduta del 29/11/2013
DELIBERAZIONE N X / 993 Seduta del 29/11/2013 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA
Dettagli15243 17/12/2008. Identificativo Atto n. 1674 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO
15243 17/12/2008 Identificativo Atto n. 1674 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO INDICAZIONI REGIONALI PER PERCORSI FORMATIVI DI ASSISTENTE FAMILIARE IL DIRIGENTE DELLA UO ATTUAZIONE DELLE
DettagliGrazie dell attenzione
Grazie dell attenzione http://www.registri-tumori.it/pdf/aiom2012/i_numeri_del_cancro_2012.pdf In Italia circa 2.250mila persone (4% del totale della popolazione) vivono avendo avuto una precedente
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 3 dicembre 2013, n. 2319
42803 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 3 dicembre 2013, n. 2319 Recepimento dell Accordo tra Governo, Regioni e Province Autonome del 22 febbraio 2012 sui corsi di formazione abilitanti per l utilizzo
DettagliDELIBERAZIONE N X / 3817 Seduta del 14/07/2015
DELIBERAZIONE N X / 3817 Seduta del 14/07/2015 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI MARIA CRISTINA CANTU' CRISTINA
DettagliLa Gestione del Paziente
Circolare n. 5/15 - Protocollo n. 201500045 - Brescia, 03 marzo 2015 Progetto Formativo ECM La Gestione del Paziente attraverso percorsi sanitari e terapeutici condivisi: Il Diabete nella Rete Ospedale/Territorio
DettagliTerapia del dolore e cure palliative
Terapia del dolore e cure palliative { Legge 38/10 e alcuni dati sulla sua applicazione Dott. Angelo G. Virtuani Ordine dei Medici Chirurghi Monza Sabato 9 novembre 2013 Legge N.38 del 15/03/2010 - G.U.
DettagliDELIBERAZIONE N X / 392 Seduta del 12/07/2013
DELIBERAZIONE N X / 392 Seduta del 12/07/2013 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato MISURACA
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 572 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato MISURACA Modifiche alla legge 16 marzo 1987, n. 115, recante disposizioni per la prevenzione
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 aprile 2011, n. 789
14812 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 77 del 18-05-2011 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 aprile 2011, n. 789 Accordi/Intese Stato-Regioni in materia sanitaria. Anno 2010. Recepimento.
DettagliAZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI
Provincia Autonoma di Trento AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI Trento via Degasperi 79 VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Reg. delib. n. 271 2014 OGGETTO: Approvazione del documento
Dettagli********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ;
Consiglio di Amministrazione Deliberazione n. del OGGETTO: RECEPIMENTO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 79 11035 DEL 17/11/03 Approvazione linee d indirizzo per lo sviluppo di una rete di servizi
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliDIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO
10511 12/11/2014 Identificativo Atto n. 1108 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO APPROVAZIONE DELL AVVISO PUBBLICO PER L ASSEGNAIZONE DELLA DOTE SCUOLA COMPONENTE MERITO - A.S. 2014/1015.
DettagliCONSIDERATO che il richiamato Accordo Stato-Regioni del 5 novembre 2009 regola ie attività formative realizzate all estero e quelle transfrontaliere;
LA COMMISSIONE NAZIONALE PER LA FORMAZIONE CONTINUA VISTO il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni e in particolare, l art. 16-ter che istituisce la Commissione nazionale
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL 10.12.2008
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 Oggetto: LR 20/ 97, art. 3. Finanziamento di progetti d intervento a favore di persone con disturbo mentale e di persone con disabilità intellettive.
Dettagli