GHANA AGGIORNAMENTO AL 1^ SEMESTRE QUADRO MACROECONOMICO

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2 AGGIORNAMENTO AL 1^ SEMESTRE 2010 GHANA 1. QUADRO MACROECONOMICO a) Andamento congiunturale e rischio Paese La solida situazione macroeconomica raggiunta dal Ghana è un successo acclamato non solo dal Governo, ma anche dalle Istituzioni Finanziarie Internazionali e dai partners allo sviluppo. Tale successo è il risultato delle riforme strutturali adottate nell ambito di programmi di sviluppo, quali la Heavily Indebted Poor Countries Initiative HIPC 1, e la Poverty Reduction and Growth Facility PRGF 2, nonché frutto di riforme economiche miranti alla riduzione del debito e al rigore di bilancio che hanno interessato il Paese nei recenti anni. Gli attuali due principali obiettivi economici del Ghana sono il raggiungimento dello status di middle-income Country entro il 2015 e il perseguimento degli Obiettivi del millennio. Alla luce delle buone performance dei principali aggregati macroeconomici registrate dal 2001 ad oggi, tali traguardi sembrano alla portata del Paese che, anche grazie al consolidarsi della stabilità politica raggiunta e alla credibilità della sua democrazia ancora una volta affermatasi nelle ultime elezioni del 7 dicembre 2008, ha mantenuto negli ultimi anni un tasso di crescita media del 5,9% annuo. Le scoperte di giacimenti petroliferi lungo le coste occidentali del Paese, le cui capacità complessive dovrebbero raggiungere i tre miliardi di barili all anno a partire dal 2011, potrebbero ulteriormente migliorare lo scenario economico del Paese nel medio/lungo termine, benché al contempo comportino dei rischi di apprezzamento eccessivo della valuta a danno dell esportazione di merci diverse dal petrolio. Nel corso del primo semestre 2010, sull economia del Paese ha inciso, in linea generale, la contrazione dell economia mondiale, soprattutto attraverso la riduzione delle rimesse e delle esportazioni. A ciò si è poi aggiunta la necessaria riduzione della spesa del Governo, impegnato a ridurre il deficit La crescita per l anno in corso è stimata essere del 4.5% rispetto al L inflazione ha continuato a ridursi, per giungere a fine giugno 2010 al 9,5 per cento (rispetto al 16% di ottobre 2009). 1 L iniziativa HIPC è un meccanismo internazionale di sgravio del debito che fornisce un'assistenza speciale ai paesi più poveri del mondo. È stata lanciata al vertice del G-7 a Lione (Francia) nel 1996 in seguito a una proposta della Banca mondiale. L'obiettivo principale dell'iniziativa è ridurre l'onere del debito dei paesi poveri a un livello ritenuto sostenibile. 2 Il secondo programma nazionale di lotta alla povertà e crescita economica, Ghana Growth and Poverty Reduction Strategy GPRS II, mira a creare un clima favorevole alla crescita del settore privato e a ridurre il livello di povertà anche tramite aumentati stanziamenti per istruzione e sanità pubblica. L obiettivo generale del GPRS II è quello di portare il Paese ad un livello di reddito medio entro il 2015, contando su una crescita reale del PIL annua del 6%.

3 Per quanto concerne la performance esportativa ghanese, a fine 2009 si è attenuato il deficit della bilancia commerciale (2.2 milioni di dollari USA, rispetto ai 5 milioni dell anno precedente). Per il primo trimestre 2010, il deficit commerciale è ridotto rispetto a quello del trimestre del 2009 (490 milioni di dollari USA, invece di 665 milioni). Il costante deprezzamento che il Cedi Ghanese ha registrato dal 2007 in poi rispetto alle principali valute estere si è arrestato nel 2010 (1 Euro = 1.9 GC; 1 US$ = 1.4 GC) ed è verosimile che l andamento della bilancia commerciale dei prossimi anni, con l export del petrolio, possa indurre la valuta ghanese a riapprezzarsi. Sotto il profilo della sicurezza finanziaria, il Ghana è classificato, sia dalla agenzia Fitch Ratings che dalla Standard & Poor, nella categoria B+. Nel quadro del rating stilato dall Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico quale punto di riferimento per le Agenzie di credito all esportazione dei Paesi membri dell OCSE, il Paese appartiene alla 6 categoria di rischio (su una scala da 0 a 7). La SACE SpA, nell ambito del Programma Africa, annovera il Ghana nella la categoria C e prevede un atteggiamento di apertura rispetto alle operazioni con controparti private, mentre non assicura operazioni con soggetti riconducibili al Governo (chiusura verso il rischio sovrano). Il plafond assicurativo per il Ghana è di 50 milioni di euro. Il FMI indica il rischio di sostenibilità del debito estero ghanese quale moderato. b) Grado di apertura del Paese al commercio internazionale ed agli investimenti esteri Per quanto concerne gli scambi con l estero, secondo i dati disponibili nel periodo considerato, i principali mercati di destinazione dell export ghanese sono stati: Olanda (15,4%), Sud Africa (10,3%), Regno Unito (9,2%), Cina (6,5%), Francia (6,5%), Stati Uniti (5,9%), Germania (3,3%), Malasia (3,2%), India e Belgio (3,1%). Per quanto riguarda i principali mercati di origine delle importazioni ghanesi, queste provengono, nell ordine, dai seguenti Paesi: Cina (15,8%), Nigeria (15,7%), USA (5,9%), Regno Unito e Francia (4,7%), Olanda (3,8%), Brasile (3,5%) e Sud Africa (3,4%). L Italia si colloca, con il 2,9% del totale, al decimo posto in classifica. Il totale delle esportazioni ghanesi nel 2009 è stato pari a 5,2 miliardi di dollari USA (contro USDM 4,1 del 2008). Per il 2010 si prevede che la somma raggiungerà i 6 miliardi. L export ghanese consiste soprattutto in: cacao, oro e legname, le cosiddette esportazioni tradizionali, alle quali si aggiungono i prodotti ortofrutticoli (frutta tropicale) e i prodotti della pesca e dell artigianato (esportazioni non tradizionali). Con un raccolto di 750 mila tonnellate di cacao all anno, il Ghana si conferma il secondo produttore mondiale dopo la vicina Costa d Avorio. Il principale mercato di destinazione del cacao ghanese è quello europeo (67,6%), nell ambito del quale è l Olanda ad acquistare di più. Al momento, quasi tutto il raccolto viene esportato (92%), anche se l intenzione del Governo è di incoraggiarne la lavorazione in loco. Continua a rivestire un importante ruolo nell economia ghanese l esportazione di oro. Il Ghana ha aderito all Extractive Industries Transparency Initiative-EITI 3 che mira ad aumentare i benefici derivanti dalle attività estrattive a favore delle popolazioni locali, garantendo trasparenza e good-governance tramite appositi strumenti di legge. In virtù di 3 L iniziativa, lanciata in ambito G8 dagli inglesi nel 2003, è destinata ai paesi in via di sviluppo ricchi di materie prime.

4 tale iniziativa, i diritti minerari pagati alle Autorità locali sono stati elevati dal 9% al 30% del materiale estratto. Per quanto concerne il legname, i principali mercati di destinazione sono: India, Stati Uniti, Italia (primo mercato europeo) e Nigeria. Il totale delle importazioni ghanesi per il 2009 è stato uguale a circa 10,2 miliardi di USD (contro i 7,7 miliardi USD del 2008 e i 6,8 miliardi del 2007). Per fine 2010 si prevede una leggera riduzione delle importazioni, che non dovrebbero superare i 10 miliardi USD. Le relazioni commerciali tra il Ghana e il mercato unico europeo sono state disciplinate, dal 2000 fino a tutto il 2007, dall Accordo di Cotonou. A partire dal 2008, questo avrebbe dovuto essere sostituito da un nuovo Accordo di Pertenariato Economico (APE) 4. Le criticità sorte tra le parti nel dibattito circa l opportunità e i contenuti di un APE, ne hanno tuttavia ritardato il negoziato, tuttora in corso, e il Paese ha siglato in sostituzione un Interim trade agreement. Tale intesa con la Commissione Europea mira a non interrompere, almeno fino alla conclusione dell APE, i benefici previsti dall Accordo di Cotonou. Con essa, pertanto, si mantiene la regola dell accesso al mercato europeo delle esportazioni ghanesi a dazio zero. Gli investimenti esteri diretti nel paese sono regolati dall Investment Act del 1994, che ha anche costituito il Ghana Investment Promotion Centre - GIPC 5, l ente con competenze in materia di promozione e assistenza a potenziali imprenditori stranieri. Il GIPC è anche negoziatore degli accordi bilaterali per la Protezione e Promozione degli Investimenti. Tali accordi sono già stati conclusi con numerosi Paesi, mentre è ancora in corso il negoziato relativo all Accordo con l Italia. I principali settori nei quali si sono registrati investimenti esteri nel 2009 sono il il manifatturiero ed il settore agricolo. In generale, è comunque aumentata nel corso degli anni la fiducia della quale il paese gode in ambito internazionale: lo testimonia il dato per il quale, dal 1994 (anno di istituzione del GIPC) ad oggi, gli investimenti a capitale interamente straniero sono passati dal 30% al 61% del totale degli investimenti dall estero (comprendenti anche investimenti con partecipazione di capitale ghanese). La Cina e l India sono da anni i principali paesi di provenienza degli investimenti esteri nel Paese. A queste si sono affiancati, dal 2008, gli Emirati Arabi Uniti e gli USA. I Paesi europei che hanno maggiormente investito in Ghana nel 2009 risultano invece essere il Regno Unito e l Olanda 6. Il clima per gli investimenti è ancora senza dubbio influenzato negativamente dagli alti costi che il settore privato deve sostenere per la mancanza o l inadeguatezza delle infrastrutture, in particolare logistiche ed energetiche. L insufficiente produzione di energia elettrica è da attribuire all assenza di interventi di ristrutturazione degli impianti esistenti. Le Autorità ghanesi hanno tuttavia individuato una serie di progetti per aumentare la produzione energetica, tra i quali la costruzione di una centrale idrolettrica di 400 megawatts, Bui Dam, sul fiume Black Volta. Il costo totale del progetto, i cui lavori dovrebbero terminare nel 2012, è di 620 milioni USD, di cui La proposta della Commissione Europea mira ad un APE che sancisca la graduale abolizione, in 15 anni, delle tariffe doganali applicate alle esportazioni di origine europea in Ghana. I cd. prodotti sensibili (il 20% di tutte le merci) continuerebbero invece ad essere soggetti a dazio doganale, anche dopo il periodo di 15 anni Per maggiori dettagli, si visiti il sito

5 sono stati resi disponibili da un prestito del Governo cinese. La realizzazione del progetto è stata affidata alla Sinohydro Corporation of China. Un ulteriore intervento nel settore è stato poi approvato nella seconda metà del L Agenzia di credito all esportazione brasiliana ha, infatti, assegnato una linea di credito di 500 milioni di dollari USA a favore del Governo del Ghana per le spese connesse alla costruzione di due dighe, una sul Volta bianco, nella regione settentrionale del Paese e una nella località di Oti. A costruire le due opere sarà la Constran, società al 100% brasiliana. I megawatt prodotti saranno complessivamente 150. Intanto proseguono i lavori del gasdotto noto come West African Gas Pipeline, il cui completamento è previsto per la fine del Andamento dell interscambio commerciale con l Italia I sem I sem. Importazioni italiane Variaz. % +7,2-8,3-6,63-4,9-9.6 Esportazioni italiane Variaz. % +6, Totale interscambio Saldo a favore dell Italia (Fonte ISTAT, valori in EURO) Voci principali dell export italiano verso il Ghana sono: macchinari, materiale edile e per arredamento, prodotti alimentari e per la casa, accessori moda e usato (autovetture, macchinari, abbigliamento e scarpe). L export ghanese verso l Italia è costituito da: legname (semilavorati e parquet), cacao, frutta tropicale, pesci e crostacei (sia freschi che surgelati), e prodotti dell artigianato. La presenza dell imprenditoria italiana in Ghana, costituita soprattutto da imprenditori giunti nel Paese negli ultimi 50 anni, si concentra soprattutto nel settore delle costruzioni, della lavorazione del legname, dei servizi (trasporti/import-export) e dell agro-processing (pomodoro e cacao). Di recente si è registrato un interesse da parte di imprenditori italiani verso l importazione dal Ghana di biomasse per la produzione di biodiesel e per la produzione in loco di pellets. È inoltre presente la Compagnia Alitalia, che collega Roma ad Accra con un volo diretto trisettimanale (martedì, giovedì e venerdì). L ENI ha acquisito una quota del 47,22 per cento delle licenze di esplorazione relative ai blocchi di Cape Three Points Sud e Nord, avviando una partnership con la britannica Vitol 7 Il gasdotto si estende per 678 Km dalle riserve di gas del Delta del Niger fino al Ghana, attraversando Benin e Togo. È il primo progetto regionale di trasmissione di gas naturale nell Africa sub-sahariana.

6 e con la Ghana National Petroleum Corporation (GNPC), rispettivamente detentori del 37,78 e del 15 per cento delle azioni. Si è utilizzata totalmente la linea di credito, del valore di 10m di EURO, oggetto del programma di cooperazione italiana a sostegno delle PMI locali, Ghana Private Sector Development Fund, finanziato dal MAE-DGCS. Sono 29 i progetti che ne hanno beneficiato sinora, nei settori dell agro-industriale, manifatturiero, sfruttamento delle materie prime (cave), servizi (stivatura portuale), costruzioni (macchine per manufatti edili) e turismo. È stata avviata nel 2009 la seconda fase del programma con una linea di credito di ulteriori 22 milioni di euro. 2. INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DI INTERVENTO a) Valutazione della penetrazione commerciale dei prodotti italiani sul mercato locale La presenza del made in Italy sul mercato locale è ben affermata anche se si avverte l aggressiva politica di penetrazione commerciale cinese nel mercato ghanese. La presenza dei nostri prodotti si concentra nei settori tradizionali in cui eccelle il madein-italy (agro-alimentare, arredamento/costruzioni, automotive), ma si rileva una significativa incidenza nelle nostre esportazioni di prodotti elettronici. b) Valutazione degli invesimenti diretti da e verso l Italia Il paese, ricco di materie prime, ma con una industria di trasformazione ancora molto carente, offre opportunità ai nostri imprenditori, particolarmente per investimenti nei settori dell agro-processing (cacao e frutta tropicale), arredamento/mobilificio, industria della pesca, farmaceutica e cosmetica (il paese è un forte produttore di burro di karitè), e per fonti alternative di produzione di elettricità (pannelli solari). Considerata la costante crescita del settore delle costruzioni, restano promettenti le prospettive di esportazione dall Italia di materiale edile e per l arredamento. Altro settore in forte espansione è l industria turistica, con strutture ricettive, trasporti e servizi ad essa collegati. Agli incentivi previsti dall Investment Act (che includono anche la possibilità di riesportare i profitti), si aggiungono quelli offerti dal regime di zona franca (Ghana Free Zone) 8 e quelli derivanti dalla libera circolazione delle merci prevista in ambito ECOWAS (che quindi fa del Ghana un valido mercato di produzione di beni destinati ai paesi della regione). c) Valutazione delle potenzialità di cooperazione commerciale ed industriale nei settori ad alto contenuto tecnologico La realtà stessa del Paese non lascia intravedere opportunità immediate di collaborazione in settori ad alto contenuto tecnologico. 8

7 d) Suggerimenti per l attivazione degli strumenti di sostegno finanziario e assicurativo pubblico per SACE e SIMEST La SACE attraverso gli strumenti della polizza investimenti e della garanzia per l internazionalizzazione (che mira a rendere più facile l accesso al credito grazie agli accordi della stessa SACE con il sistema bancario) sostiene, nei limiti di quanto previsto dal Programma Africa, anche gli operatori interessati ad esportare e ad investire in Ghana 9. Il plafond Paese previsto dalla Sace è di 50 milioni di euro. Il settore dell agricoltura, di grande importanza nel Paese sia per contributo in termini di PIL (37%) che per impiego di manodopera (60%) esprime una forte domanda di macchinari e prodotti che potrebbero provenire dall Italia. La SIMEST, per gli investimenti nell Africa sub-sahariana e alle condizioni prefissate dalla legge 10, fornisce una serie di servizi, che vanno dall affiancamento nei progetti di internazionalizzazione alla ricerca di partner, all ausilio negli studi di prefattibilità e fattibilità fino al finanziamento in conto capitale dei progetti approvati. Infine, la legge 49 della cooperazione allo sviluppo, prevede incentivi, tramite crediti agevolati, agli imprenditori italiani che intendono investire in paesi in via di sviluppo. A partire dal 2009, tuttavia, il Ghana è stato incluso nel Piano Africa elaborato dal Ministero dello Sviluppo economico (Sottosegretariato per il Commercio con l Estero) che prevede l avvio di forme di dialogo settoriale su questioni specifiche attinenti alle relazioni bilaterali economico-commerciali e una riunione a cadenza annuale in Italia dei Ministri dell'industria dei Paesi coinvolti nell'iniziativa. Questo potrà nel prossimo futuro propiziare un maggiore sostegno da parte di SIMEST e SACE al sempre crescente numero di operatori intenzionati ad entrare nel mercato ghanese, nonchè una valutazione dei progetti proposti per il Ghana maggiormente attenta alla redditività degli investimenti nel Paese. Le operazioni che potrebbero meritare una prioritaria considerazione per il sostegno da parte sono quelli i settori dell agricoltura, delle infrastrutture, delle energie rinnovabili (biomasse), della trasformazione delle materie prime e della logistica. 9 Cfr Si visiti, al riguardo, il sito

8 3. POLITICA COMMERCIALE E DI ACCESSO AL MERCATO a) Barriere tariffarie L ordinamento ghanese in materia doganale prevede che le merci importate siano soggette a dazio (aliquota che varia dal 10% al 25%, con alcune eccezioni), oltre all IVA del 12,5%. In gran parte le merci sono soggette al dazio del 20% ad valorem. Ci sono merci che beneficiano di un dazio a tasso zero, come nel caso delle materie prime da impiegarsi localmente in processi di trasformazione e dei beni costituenti parte di capitale straniero investito nel paese. Si segnala la libera cirolazione all interno del mercato ECOWAS, esente da imposte, delle merci prodotte in uno dei paesi membri. Al fine di contrastare la concorrenza asiatica (soprattutto cinese), che sta penetrando anche nei mercati di questa regione dell Africa, e a protezione della debole industria manifatturiera locale, il Governo del Ghana ha di recente adottato una serie di misure protezionistiche, a cominciare dai tassi di importazione dei prodotti tessili, settore che sembra essere il più colpito dalla concorrenza, per i quali ha previsto un umento del %. C è comunque il rischio che tale iniziativa, nel creare serie difficoltà agli importatori ghanesi, venga giudicata dall OMC come misura anti concorrenziale e, allo stesso tempo, non sia sufficiente ad arginare l ingresso delle voluminose esportazioni tessili cinesi. b) Barriere non tariffarie Non risulta ci siano misure e/o restrizioni tali da impedire di fatto l importazione dei nostri prodotti. c) Violazioni delle norme sulla tutela dei diritti di proprietà intellettuale Si registrano casi di contraffazione dei più famosi marchi della moda italiana, soprattutto in tessili di provenienza cinese. d) Problematiche relative agli investimenti esteri nel Paese Nonostante le attività di promozione e assistenza svolte dal Ghana Investment Promotion Centre e l esistenza di uno strumento giuridico (Legge 478 del 1994, Investment Act) che prevede incentivi consistenti in agevolazioni fiscali (sia esenzioni sui dazi di importazione, che riduzioni sulle imposte sui redditi e sulle imprese), di pratica si ha la sensazione che ulteriori sforzi vadano compiuti per rendere il clima degli investimenti realmente favorevole, puntando sul superamento delle lentezze burocratiche, su maggiori incentivi fiscali, sulla formazione professionale delle risorse umane e sulla lotta alla corruzione. Un problema è rappresentato dalle incertezze circa l effettiva proprietà dei terreni. Tale problema, derivante dai diritti delle comunità locali tadizionali, rende assolutamente necessario avvalersi dei servizi di un legale. Nel predisporre un ampio e ambizioso piano di rilancio del settore privato, il Governo del Ghana ha previsto riforme anche in tal senso.

9 4. POLITICA PROMOZIONALE E PROPOSTE OPERATIVE DI INTERVENTO CONGIUNTO a) Mappatura delle iniziative di sostegno all internazionalizzazione del sistema produttivo che la rappresentanza diplomatico-consolare e l ICE intendono realizzare nel corso del primo semestre del 2010 È prevista per il prossimo novembre un iniziativa di promozione dei prodotti enogastronomici italiani nell ambito della programmazione della X Settimana della Cultura Italiana ad Accra, realizzata a cura dell Ambasciata d Italia ad Accra. D altra parte, oltre ad incoraggiare missioni governative e/o imprenditoriali in Italia, anche in occasione di fiere internazionali, l Ambasciata d Italia ad Accra assiste su richiesta missioni di imprenditori in Ghana mirate a promuovere il Made in Italy e a valutare, allo stesso tempo, possibilità di collaborazione commerciale e di investimenti. b) Individuazione di eventi congiunti da svolgere con il concorso degli Uffici economicocommerciali, degli Uffici ICE, degli Addetti Scientifici,degli Istituti di Cultura e delle Camere di Commercio Italiane all estero Non sono in programma eventi congiunti, essendo l Ambasciata l unica istituzione presente in Ghana.

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