Identikit professionali degli Operatori Scientifici Subacquei. Lo Strumentista e il Tecnico strumentista subacquei
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- Clemente Carletti
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1 Identikit professionali degli Operatori Scientifici Subacquei Lo Strumentista e il Tecnico strumentista subacquei Gianni Fasano & Fabrizio Benincasa, CNR Istituto di Biometeorologia Contesto professionale Dalla seconda metà del novecento il costo delle attrezzature, la loro complessità nell uso e nella manutenzione, e le condizioni operative talvolta estreme, hanno prodotto una figura professionale intermedia fra il progettista di strumenti, o brevemente strumentista, e l utilizzatore dei dati, ovvero il Tecnico strumentista. Strumentista È solitamente un ingegnere (di solito elettronico o sistemista) o altro laureato con formazione culturale equivalente che, dopo aver studiato il fenomeno, individuata la grandezza da misurare e analizzato l ambiente operativo, progetta e realizza lo strumento di misura o l apparato necessario all attività prevista. Si capisce allora che le varie combinazioni di fenomeni, di grandezze e di ambienti, coinvolgono settori disciplinari diversi che richiedono specializzazioni diverse. Nel nostro caso l ambiente da considerare è quello subacqueo e le grandezze da prendere in considerazione sono fisiche, chimiche e biologiche. Tecnico strumentista In generale è un perito tecnico (eminentemente elettronico o equivalente) che collabora con lo strumentista principalmente per quanto riguarda le soluzioni tecnologiche relative alla manovrabilità, alla gestione e alla manutenzione; tutti aspetti correlati all ambiente in cui lo strumento o il dispositivo dovrà funzionare. Ciò deriva dal fatto che l istallazione in situ degli apparati, la loro manutenzione e la loro gestione sono a carico del tecnico strumentista che dovrà, essere un profondo conoscitore dell ambiente in cui andrà a operare. Nel caso specifico dell ambiente subacqueo egli, in particolare, dovrà avere una acquaticità tale da consentirgli di non preoccuparsi del suo stare in acqua, ma dovrà porre attenzione a quello che sta facendo senza mai dimenticare i principi basilari dell operatività in sicurezza. Gli strumenti e gli equipaggiamenti Rimanendo in ambito subacqueo, l attrezzatura utilizzata, dallo strumentista nella fase progettuale è quella classica per le immersioni con autorespiratore, cui vanno aggiunti sistemi di ripresa ottica quali fotocamere e telecamere. Ciò è necessario per caratterizzare l ambiente operativo e adeguare ad esso gli strumenti che andranno progettati e realizzati. Molto utile è poter monitorare per più Tel Fax postmaster@aioss.info 1/8
2 giorni e in condizioni meteo-marine diverse, il sito sperimentale (torbidità, corrente, temperatura, caratteristiche fisico-chimiche dell acqua, ecc.). In fase di messa a punto è opportuno che alcune verifiche siano fatte in laboratorio (tenute idrostatiche, deriva dei parametri, stabilità in temperatura, autonomia operativa, ecc.) in camere iperbariche bagnate. La messa a punto della operatività, manovrabilità, ecc. viene fatta necessariamente nell ambiente acquatico di destinazione. In questa fase oltre all attrezzatura subacquea classica per le immersioni sono necessari utensili meccanici, corpi morti, palloni di sollevamento di piccola portata ( kg) cui si possono aggiungere, in certe situazioni, verricelli, illuminatori, ecc. Talvolta può essere necessario il supporto di operatori tecnici subacquei (OTS) cui possono essere demandati lavori di movimentazione dei carichi e predisposizione delle installazioni che richiedono opere in situ. Percorsi formativi Gli studi curricolari (Istituti: tecnici, nautici, professionali) per Tecnici strumentisti sono pochi e limitati alla strumentazione per misure elettriche ed elettroniche. Solamente in qualche indirizzo si studiano i sensori e gli strumenti per misure ambientali; praticamente assenti gli Istituti che hanno fra le loro materie di insegnamento la progettazione e la realizzazione di strumenti per ambienti subacquei. I tecnici strumentisti subacquei si formano, pertanto, prevalentemente durante la loro attività lavorativa all interno di aziende specifiche di questo settore operativo e/o produttivo. In generale il percorso per uno strumentista laureato è più strutturato, poiché molti sono gli indirizzi in cui si tratta di strumentazione e misure. a) Laurea di primo livello in: Fisica, Ingegneria, Scienze ambientali. b) Laurea specialistica o magistrale in: Fisica, Ingegneria (biomedica, chimica, civile, dell automazione, delle telecomunicazioni, elettrica, elettronica, energetica e nucleare, gestionale, informatica, meccanica, navale, per l ambiente e il territorio, ecc.), Scienza e ingegneria dei materiali, Scienze e tecnologie dei sistemi di navigazione, Scienze e tecnologie per l ambiente e il territorio. L ambito si riduce quando ci si orienta alla formazione di una figura professionale in grado sia di contribuire alla progettazione e allo sviluppo di tecnologie, sistemi e impianti, sia di monitorare, esplorare e utilizzare, responsabilmente, le risorse naturali marine. Proprio in questo senso è attivo, presso l Università degli Studi di Genova, un Master in Oceanic Engineering cui segue un percorso di accompagnamento al lavoro. Sempre a Genova opera il Centro Interuniversitario di Ricerche e sistemi integrati per l Ambiente Marino ( che si propone di: - coordinare, promuovere e sostenere ricerche in tutte le applicazioni dell'ingegneria dei sistemi che riguardino le problematiche e le applicazioni marine; ciò include lo studio, il progetto, il test e l'applicazione di sistemi, sottosistemi e componenti orientati all'ingegneria oceanica; - favorire lo scambio di informazioni e materiali fra unità di ricerca anche nel quadro di collaborazioni con altri Centri Interuniversitari, con Dipartimenti e Istituti Universitari, con Tel Fax postmaster@aioss.info 2/8
3 Istituti del Consiglio Nazionale delle Ricerche e con Laboratori e Centri di Ricerca di Enti pubblici e privati che operano nel settore; - operare e mettere a disposizione degli aderenti al Centro competenze e attrezzature (presso le varie sedi) anche nel quadro delle collaborazioni sopraindicate; - stimolare le iniziative di divulgazione scientifica e di collaborazione interdisciplinare nei settori di suo interesse a livello nazionale e internazionale; - stimolare le attività finalizzate alla formazione di operatori scientifici nei settori predetti; - promuovere la potenziale utenza esterna delle competenze presenti nel Centro, con iniziative di divulgazione scientifica e con collaborazioni in attività di ricerca e sviluppo. La formazione subacquea di base Gli strumentisti, sia progettisti sia tecnici, che operano nel settore subacqueo devono avere un livello di conoscenze teoriche-pratiche e una comprensione generale delle tecniche d immersione tali da garantire lo svolgimento dell attività lavorativa subacquea, in completa sicurezza. La formazione subacquea di base è ottenibile attraverso la frequentazione di corsi organizzati da scuole subacquee, federazioni ecc. riconosciuti da organizzazioni nazionali o internazionali come: Confederazione Italiana delle Attività Subacquee (CIAS), Confédération Mondiale des Activités Subaquatiques (CMAS), Recreational Scuba Training Council (RSTC), European Underwater Federation (EUF), European Committee for Standardization (CEN). Il brevetto subacqueo richiesto deve essere almeno di 2 livello, abilitante cioè ad effettuare immersioni fino a 30 m di profondità. Formazione per l attività specifica Lo strumentista e il tecnico strumentista subacquei, come tutti gli operatori scientifici subacquei (OSS), devono essere in grado di gestire i rischi che possono manifestarsi nello svolgimento delle loro attività in immersione, fra le quali sono da includere: - ricerca e recupero; - rilievi, in superficie e in immersione, per localizzare e marcare la posizione di oggetti e siti; - utilizzo di palloni di sollevamento per risalite controllate, metodi di scavo e di prelievo di campioni; - utilizzo di cime e cordelle metriche, realizzazione di transetti e griglie di ricerca; - navigazione e orientamento subacqueo; - scrittura e registrazione dati; - fornitura di supporto in superficie a un subacqueo in immersione. A tale scopo possono essere presi come riferimento gli standard proposti da: European Scientific Diving Panel, Marine Board della European Science Foundation, o della American Academy of Underwater Sciences - USA. Attualmente, in Italia, sono attivi vari corsi organizzati da Università pubbliche e da Istituzioni private. Ai corsi possono partecipare sia laureati sia diplomati. I corsi organizzati in ambito universitario sono indirizzati prevalentemente alle specializzazioni in biologia, scienze ambientali, archeologia. Attualmente non esistono corsi specifici per la formazione di strumentisti subacquei. Tel Fax postmaster@aioss.info 3/8
4 Sbocchi occupazionali Le figure professionali, di strumentista e tecnico strumentista, delineate nei precedenti paragrafi, fanno riferimento alle linee guida della Società di Ingegneria Oceanica (OES Oceanic Engineering Society; dell IEEE (Institute of Electrical and Electronic Engineers; La formazione di tali figure professionali, già presente in numerosi paesi europei (Regno Unito, Francia, Paesi Scandinavi, Germania) e negli Stati Uniti, è purtroppo ancora assente in Italia, sia nei corsi di laurea triennale sia in quelli specialistici. Il Master di cui si è precedentemente parlato, connesso alla formazione delle suddette figure professionali, rientra in un più ampio programma di alta formazione e accompagnamento al lavoro, che comprende altri dieci progetti formativi, finanziato dalla Regione Liguria, finalizzato a sviluppare capitale umano in grado sia di sostenere la domanda di ricerca e innovazione espressa dal sistema economico, sociale e istituzionale, sia di rafforzare le attività di trasferimento tecnologico e di diffusione dell innovazione. Chiaramente, trattandosi di un master universitario, questi sbocchi professionali sono specifici per strumentisti. Meno favorevole è la situazione per i tecnici strumentisti poiché, come già detto, non esistono corsi curricolari specifici e la loro formazione avviene all interno delle aziende che producono strumenti e attrezzature per attività subacquee. In Italia, nonostante i suoi circa 7000 km di coste, aziende di questo tipo sono poche unità, tecnologicamente avanzate e di piccola-media dimensione. Purtroppo però, nonostante i fatturati elevati, impiegano poche decine di unità di personale, con un ricambio generazionale che non consente grandi aspettative a un diplomato privo di esperienza. Stante questa situazione, il perito tecnico acquisisce una formazione specifica quando è già all interno di un sistema produttivo, il quale tende a mantenere nel proprio organico le persone che ha formato investendo per esse tempo e denaro. Ovviamente una situazione lavorativa così chiusa non induce i giovani a orientarsi verso di essa. Per contro, essendoci da parte dei giovani una scarsa domanda formativa in questo settore, la scuola non provvede alla loro formazione. Questo circolo vizioso potrà diventare virtuoso solo quando la società capirà che l ambiente, terrestre e acquatico, è un patrimonio da tutelare e pertanto, a tal fine, la scuola dovrà attivarsi per formare giovani capaci di studiarlo nella sua complessità. Tel Fax postmaster@aioss.info 4/8
5 Figura 1 - Camera bentica, due tecnici strumentali la posizionano su una prateria di Posidonia Oceanica alla profondità di 12 m in località Isola dei Topi Cavo (Isola d Elba). Tel Fax postmaster@aioss.info 5/8
6 AIOSS Figura 2 Misure di penetrazione di radiazione solare tramite un SuMaRad (prateria di Posidonia Oceanica alla profondità di 12 m in località Isola dei Topi Cavo, Isola d Elba) Tel Fax postmaster@aioss.info 6/8
7 Figura 3 Misure di biorepellenza al biofouling su protezioni ottiche traslucide di Teflon: alcuni provini sono trattati con biossido di titanio, altri con ossido di stagno, altri ancora non sono trattati. Tel Fax postmaster@aioss.info 7/8
8 Figura 6 Istallazione di un correntometro nelle acque dell Isola d Elba Tel Fax postmaster@aioss.info 8/8
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