I VITIGNI AUTOCTONI IN ABRUZZO

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1 GIUNTA REGIONALE I VITIGNI AUTOCTONI IN ABRUZZO ALCUNI ASPETTI ORTONA 30 GIUGNO 2015 maurizio.odoardi@regione.abruzzo.it

2 In Abruzzo negli ulami anni è forte l interesse verso la spumanazzazione sia con il metodo classico che Charmat La possibilità di lavorare sugli spuman> è stata offerta dalla nuova DOC Abruzzo (2010) che prevede anche le >pologie spumante, bianco, rosso e rosè La sperimentazione diventa quindi molto importante per verificare viagni, metodiche e le caranerisache dei risultaa enoici La sfida diventa quella di produrre buoni spumana non con i viagni classici Chardonnay e Pinot ma con le uve degli autoctoni abruzzesi

3 Nell ambito del PSR , con la Misura 124 «aiua alla ricerca e sperimentazione..» si evidenzia molto posiavamente il lavoro condono da CITRA Vini, che con la collaborazione dell Università di Teramo e del CRiVEA in questo importante progeno, ha posto a confronto diversi viagni proveniena da ambiena climaaci differena L aspeno più importante da evidenziare delle sperimentazioni è proprio l ualizzo delle uve dei nostri viagni autoctoni più importana, Montepulciano, Trebbiano, Cococciola, Montonico, Passerina, Pecorino

4 I VITIGNI AUTOCTONI L interesse verso i viagni autoctoni si è fortemente manifestato in Italia e in Abruzzo già negli anni 60 quando sono staa isatuia i disciplinari di produzione legando il viagno al territorio A fine anni 80, sopranuno quale conseguenza e reazione al processo di «chardonizzazione» nel nostro Paese si è tentato di riscoprire le caranerisache dei vecchi viagni italici, mola abbandonaa anche per le minori rese produ`ve Noi in Abruzzo abbiamo avviato proprio dal 1985 un progeno di individuazione e selezione dei nostri viagni Contemporaneamente, le Regioni e il Ministero hanno pensato, progenato e anuato «l aggiornamento della pia?aforma ampelografica viccola» che ha consenato di recuperare in coltura importana viagni

5 VITIGNI Autoctoni sono consideraa quei viagni che da molto tempo sono colavaa in un determinato territorio contribuendo a farne la storia. Pertanto, hanno un legame storico con quel territorio, nel quale raggiungono la loro migliore espressione. Tra;asi di vi=gni giun= da epoca remota, che si sono progressivamente acclimata= sviluppando cara;eris=che varietali uniche, irripe=bili, riconoscibili. Alcuni hanno scarsa «plas=cità» e quindi sono maggiormente cara;eris=ci di specifici territori La norma=va italiana, tacitamente, riconosce oggi l autoctonia ai vi=gni in produzione in un territorio da almeno più di 50 anni

6 Sappiamo che i viagni esprimono le loro specificità ciascuno su una scala di «plasacità, ossia di capacità di adanamento ai diversi ambiena pedoclimaaci» La scelta di allevare vitigni internazionali, effettuata unicamente per ragioni di mercato, non va nella direzione della valorizzazione del territorio, della sua tipicità vinicola e della salvaguardia dell originalità e identità

7 LA COLTIVAZIONE DEI DIVERSI VITIGNI E VARIATA NEGLI ULTIMI DECENNI. NEGLI ANNI 80 E PARTE DEI 90 : FORTE ATTENZIONE VERSO I VITIGNI INTERNAZIONALI CON NOTEVOLE AUMENTO PER CHARDONNAY, CABERNET SAUVIGNON, PINOT, MERLOT,. NEGLI ANNI 90 C E STATO APPUNTO IL PROGETTO BASE AMPELOGRAFICA REALIZZATO CON 42 VIGNETI SPERIMENTALI IN 17 REGIONI, PONENDO A CONFRONTO 20 VITIGNI COMUNI (INTERNAZIONALI E NAZIONALI RITENUTI PIU IMPORTANTI) MENTRE CIASCUNA REGIONE VI HA INTRODOTTO ALMENO DIECI VITIGNI LOCALI O AUTOCTONI CONSIDERATI INTERESSANTI

8 I RISULTATI OTTENUTI HANNO ESALTATO LE SPECIFICHE CARATTERISTICHE DI QUALITA DI VITIGNI ITALIANI, SOPRATTUTTO FIANO, MANZONI, VERDICCHIO, NERO D AVOLA, REFOSCO, PRIMITIVO, IN PARTICOLARE, DIVERSI VITIGNI AUTOCTONI «MINORI» DI PIU SPECIFICI AREALI VITICOLI ITALIANI: GRILLO, GAGLIOPPO, ARNEIS, PECORINO, PASSERINA, FALANGHINA, SAGRANTINO, ECC

9 DINAMICA DEI VITIGNI DA VINO IN ABRUZZO negli ulami anni Montepulciano ROSSI Sangiovese Cabernet Sauvignon crescita) Merlot Cabernet Franc Ciliegiolo (crescita) (calo) (stabile o (calo) (calo) BIANCHI Trebbiano Toscano (lieve calo) Trebbiano Abruzzese (live calo) Chardonnay (costante) Cococciola Pecorino Pinot grigio ALTRI VITIGNI MENO PRESENTI (calo) Passerina Montonico Malvasie Moscati Sauvignon (crescita) (forte crescita) (forte crescita) (crescita) (lieve crescita) (lieve crescita) (crescita) (costante)

10 o SUI VITIGNI AUTOCTONI (= STORICI) SI FONDA LA POLITICA ITALIANA DEI VINI A DENOMINAZIONE DOCG, DOC, IGT oggi DOP e IGP - - prodo` di qualità ceraficata che rappresentano, con l origine, territori ricchi di storia, di cultura e di tradizioni, anche culinarie, di ambiena e paesaggi unici. o Oltre 240 viagni autoctoni con le loro uve partecipano alla composizione di quel patrimonio unico al mondo che sono le migliaia di Apologie di vini fruno della storia, della cultura, della passione dei nostri bravi produnori e trasformatori, della diversità, ampelografia, orografica e della natura dei terreni o Migliaia di Apologie di vino in Italia (solo in Abruzzo oggi oltre 800 tra DO e IG) ci permenono di presentare territori unici noa ed altri meno, che hanno come tesamoni queste vere preziosità. o La strategia per vincere la sfida della globalizzazione è senz altro l affermazione della Apicità come espressione di un territorio che vuole rimanere unico nella sua idenatà. o Forse che la «localizzazione» può tenere testa alla globalizzazione?

11 ViAgni in Abruzzo, dei 58 idonei Superficie Ha % sul totale Montepulciano ,00 53,05% Trebbiano Toscano 5.327,00 16,74% Trebbiano Abruzzese 3.014,00 9,47% Pecorino 903 2,82% Chardonnay 833 2,62% Sangiovese 677 2,13% Merlot 453 1,42% Cococciola 265 0,83% Passerina 264 0,83% Pinot Grigio 255 0,80% Cabernet Sauvignon 212 0,67% Montonico 45 0,18% Bombino 32 0,10% Ciliegiolo 26 0,08%

12 Materiale autoctono viacolo dell Abruzzo La diversità gene>ca e quella fenologica dei vi>gni determinano le differenze che si esplicano anche nella col>vazione e nella trasformazione e rendono possibile produrre diversi >pi di vino In Abruzzo le a`vità di individuazione e recupero sono state avviate da metà anni 80, per cercare viagni autoctoni da studiare e selezionare e sono sta> individua>, tra i tan> ceppi, quelli di Pecorino, Passerina, Moscato, Montonico, e tan> altri di Montepulciano, Trebbiani, Cococciola, Malvasie, ecc. ecc. In alcuni casi sono staa trovaa ceppi anche pre- fillosserici, comunque si è lavorato su vignea di oltre anni Sono sta> esegui> tan> rilievi e studi, agronomici e ampelografici, e problema delle virosi a volte molto condizionan>

13 LA SELEZIONE CLONALE E SANITARIA DEI VITIGNI ABRUZZESI Il MIPAF con la pubblicazione sulla G. U. n. 19 del 24 gennaio 2003 del Decreto del 27 novembre 2002, ha omologato i primi 11 cloni di viagni abruzzesi, ha accolto il riconoscimento della figura di cosatutore anche all ARSSA e la denominazione in sigla UBA- RA (Università di Bari e Regione Abruzzo): cloni e sigle Montepulciano: UBA- RA MP11, UBA- RA MP12, UBA- RA MP13, UBA- RAMP14 Cococciola UBA- RA CC31 Malvasia UBA- RA MV9 Montonico UBA- RA MT32 Passerina UBA- RA PA18 Pecorino UBA- RA PE19 Mostosa UBA- RA MST6 Trebbiano abruz UBA- RA TR27

14 LA SELEZIONE CLONALE E SANITARIA DEI VITIGNI ABRUZZESI Nel maggio 2009 il MIPAAF ha omologato altri 4 cloni di nostri viagni: (fruqo della collaborazione anche con UNIFG oltre che con UNIBA) UBA RA MP 33 Montepulciano n. UBA RA MO 16 UBA RA TR 8 UBA RA CI 3 Moscato b. Trebbiano toscano Ciliegiolo

15 COCOCCIOLA UBA- RA CC 31: viagno storico nelle aree di Vacri, Ari e Rocca S. Giovanni (CH). Buona capacità produ`va e la taglia del grappolo, più piccolo della media, di forma conica, con ala sviluppata, semispargolo, acino grosso, non sempre uniforme, sferico, buccia di colore verde più giallognolo del precedente a maturazione, che diventa ambrata se esposta al sole, spessa; feralità reale: 1,28; vino di colore giallo paglierino, riflessi doraa, buono l estrano, buona dotazione alcolica, profumi floreali e frunaa, vegetale secco e con note speziate, gusto frunato e lievemente amaro, di pronta beva, in purezza e in uvaggio.

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17 MONTEPULCIANO UBA- RA MP 11 (Foto): ceppo di origine prefillosserica della provincia di ChieA - Casoli. La vigoria è buona, così la produ`vità, ferale, si presta ad essere allevato a cordone speronato, comunque meglio risponde con potature mista, si adana bene ai diversi ambiena regionali; uale il controllo della produzione; anacipo della maturazione rispeno alla media di qualche giorno; grappolo medio- piccolo, cilindro- conico, con breve ala (una), mediamente spargolo, acino medio/grande, leggermente elli`co, buccia intensamente colorata di colore nero- bluastro, consistente, spessa; feralità reale: 1,25; vino secco con notevole accumulo di alcool, antociani e polifenoli, elevato l estrano, di colore rosso- rubino carico, con riflessi violacei intensi, frunato con sentori di fru` a polpa rossa, sapido, strunurato, i tannini sono morbidi, persistente in bocca; si presta a medio periodo di invecchiamento, o`mo vinificato in purezza, in uvaggio apporta alcool

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19 MONTEPULCIANO UBA- RA MP 12 (Foto): originario del teramano, insieme al precedente ha mostrato lieve sofferenza sui terreni calcarei, si disangue dal precedente per la minore vigoria e media produ`vità, per le dimensioni del grappolo e dell'acino che sono medie; accumula maggiori quanatà di zuccheri; inoltre presenta maggiori quanatà di antociani nelle bucce; feralità reale: 1,11; vino con naturale accumulo di alcol, elevato il colore e i polifenoli, estrano elevato, intenso boquet di profumi floreali, preminente la viola, fru` rossi, sapido, di buon corpo, fresco, adano al breve e lungo invecchiamento; migliora l'uvaggio apportando strunura e colore, o`mo in purezza;

20 UBA- RA MP 12

21 MONTEPULCIANO UBA- RA MP 13 - idoneo in tu` gli ambiena, a sua volta si disangue per la lieve superiore vigoria e produ`vità, comunque garanasce un o`mo equilibrio vegeto- produ`vo; posacipa di qualche giorno la maturazione; media sensibilità alla siccità, maggiore accumulo di antociani nelle bucce, grappolo medio/grande, semicompano e acino medio rotondo; feralità reale: 1,42; vino con notevole accumulo di sotanze polifenoliche ed estrano, di colore rosso- violaceo intenso, sapido, ben strunurato, leggermente tannico per cui richiede un medio periodo di invecchiamento; in uvaggio aggiunge profumi, strunura e colore, si presta all invecchiamento, o`mo in purezza.

22 UBA- RA MP 13

23 MONTONICO bianco UBA- RA MT 32 (Foto): viagno storico teramano BisenA e Cermignano vigoria contenuta, media produ`vità, costante, feralità media e costante; necessita di potatura lunga e povera; si avvantaggia di un'ampia escursione termica, diversamente esalta la produzione senza migliorare la qualità dell'uva e del vino; grappolo grande cilindrico, allungato, serrato, acino medio- grande, ellissoide corto per pressione, comunque sferico, buccia verdognola, che diventa ambrata a completa maturazione, spessa e consistente; sopporta anche un moderato appassimento; medio- scarsa tolleranza nei confrona della botrite; feralità reale: 0,91; vino di colore giallo paglierino, con riflessi giallo o verdognoli, profumo di fieno e di erba, gusto di fieno secco e di erba fresca, amarognolo, persistente, da uvaggio. Diversi studi hanno evidenziato che si presta bene alla spumanazzazione Apo Champenois in uvaggio con la Cococciola anacipando leggermente la raccolta.

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25 MALVASIA B. LUNGA UBA- RA MV 9 (Foto): viagno molto noto e diffuso, presente da mola secoli anche in Abruzzo. Vigoria medio/buona, produ`vità inferiore alla media, costante, feralità media; grappolo medio, cilindrico- conico o leggermente piramidale allungato, alato, spargolo, acino piccolo, sferico, buccia trasparente a maturità, di colore giallo dorato, consistente; feralità reale: 1,08; vino frunato, fresco, di corpo; si presta all'appassimento, all'uvaggio aggiunge finezza ed alcole, buono in purezza.

26 UBA- RA MV 9

27 PASSERINA UBA- RA PA 18 (Foto ): viagno originario dell appennino centrale zone interne aquilane e teramane. Presenta buona vigoria, produ`vità contenuta, feralità media, plasaco, tollera la siccità temporanea, beneficia delle buone escursioni termiche, meglio potatura mista e lunga; grappolo di taglia medio- grande, conico- piramidale, alato, spesso con ala sviluppata, spargolo, picciolo corto, acino medio- grosso, non molto uniforme, sferico, buccia di colore verde- giallognolo, consistente; feralità reale: 1,15; vino di colore giallo paglierino dorato, frunato, con prevalenza di fiori secchi e di agrume, rotondo, buona strunura, sapore di vegetale secco, amarognolo, che persiste nel retrogusto; da uvaggio e in purezza, si presta anche

28 UBA- RA PA 18

29 PECORINO UBA- RA PE 19 (Foto ): ViAgno dell appennino abruzzese e umbro, come dimostrato da studi delle due regioni e Ispervit.. Presenta buona- notevole vigoria, capacità produ`va medio- buona e costante, richiede potatura mista; grappolo medio- grande, allungato, piramidale, alato o composto da due grandi ali, semispargolo, acino medio- piccolo, sferico, buccia verde- giallognola, consistente; feralità reale: 1,51; vino di colore giallo paglierino carico, con riflessi doraa, profumi floreali, frunaa specie di fruna esoaca, con note vegetali secche, gusto speziato, sapido, con buona strunura, persistente in bocca, deboli sensazioni amarognole; si presta alla produzione di vini tranquilli, o`mo in purezza, anche per breve invecchiamento.

30 UBA- RA PE 19

31 TREBBIANO ABRUZZESE UBA- RA TR 27 (Foto ): ViAgno storico dell Abruzzo anche se confuso con altri (Bombino) e classificato come tale solo nel Presenta una buona vigoria, produ`vità media/buona, costante, richiede potatura mista e lunga, tollera la siccità; grappolo medio- grosso, piramidale, alato quasi composto, acino medio- grosso, sferico, buccia di colore verde- giallognolo, consistente; feralità reale: 1,32; vino di colore giallo paglierino scarico, profumo frunato a cui si aggiungono note di vegetale secco, insieme a quelle floreali e speziate, rotondo, gusto leggermente amarognolo, di pronta beva; meglio usato da uvaggio; se ben gesato può dare anche vini da invecchiamento medio- lungo

32 UBA- RA TR 27

33 Moscatello di CasAglione Moscatello bianco UBA- RA MO 16 Riscoperto dall ex A.R.S.S.A., sollecitata da un locale Consorzio di piccoli produnori negli anni 90. Storicamente presente in zona da diversi secoli. E stato studiato come presunto nuovo viagno facendone un clone per ora ancora non disponibile per gli impiana. Inoltre è stato allesato un campo con il materiale geneaco raccolto in zona, dove negli anni sono state studiate le sue caranerisache ampelografiche ed agronomiche. Dalle analisi geneache dei materiali disponibili si è potuto rilevare che il Moscatello è un bioapo del Moscato Bianco. La Apologia Moscatello di CasAglione presenta un grappolo medio- piccolo mediamente compano, Apico, maturazione precoce a fine agosto nel suo areale storico; si presta all appassimento sulla pianta come sui graacci. Diverse canane si stanno impegnando per le vinificazioni sia come vino fermo che in versioni passite molto apprezzate.

34 Nel corso delle nostre a`vità di selezione clonale e sanitaria e di recupero dei vecchi viagni regionali sono staa individuaa anche altri presuna viagni sui quali saamo riavviando gli studi dopo un triennio di pausa Materiale viacolo indifferenziato - una decina di accessioni - sopranuno proveniena dalle aree pedemontane, è stato impiantato nell aquilano Negli ulami anni a cura del CRiVEA è stato realizzato un vigneto collezione in agro di Miglianico, con circa 50 dei 58 viagni idonei alla colavazione in Abruzzo

35 Conclusioni Sicuramente un grande interesse e augurio affinchè si possa dimostrare che uno o più vi=gni autoctoni possono produrre non solo grandi vini ma anche spuman= apprezza= dai consumatori e lega= all Abruzzo Dopo aver deqo e auspicato in bene dei vi>gni, vini e spuman> autoctoni un interroga>vo: Lo sforzo sostenuto e il notevole interesse verso i vicgni e vini autoctoni a Denominazione di Origine e I.G., che oggi sopra?u?o fanno cassa, potrebbe essere in pericolo con l introduzione in coltura dei vicgni ibridi interspecifici resistenc alle principali avversità della vite??? Grazie