PROFUMERIA. 1889: nasce il primo grande profumo moderno

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2 PROFUMERIA 1889: nasce il primo grande profumo moderno Realizzato nel 1889 da Aimé Guerlain, primogenito del fondatore della già celebre omonima dinastia, Jicky nasce in un periodo in cui le rassicuranti certezze cominciano ad incrinarsi davanti all assalto della modernità, fra trasformazioni delle grandi città, che tendono a divenire quel che oggi sono, ed una produzione industriale che fa passi da gigante, trascinando con sé nuovi concetti, nuovi atteggiamenti politici, punti di vista nuovi, ai quali prende a corrispondere un generale rimescolamento, un nuovo modo di concepire la vita, l arte, la natura, di cui l artista non cerca più di captare piattamente la somiglianza.

3 Guerlain Mitsouko, Si distingue per un delizioso odore di pesca grazie all aldeide C. 14: questa sostanza di sintesi ha la proprietà di stimolare all estremo le note di partenza e di cuore del profumo; nel caso di Mitsouko bergamotto, rosa, gelsomino, e poi spezie e patchouli, che si espandono su un fondo animale ambrato. La parola, giapponese, significa mistero ed é il nome del personaggio di un romanzo di successo dell epoca, quello di Claude Farrére, La Bataille, in cui la passionale eroina vive la guerra russo-giapponese del 1905.

4 Come nasce un profumo? La profumeria moderna oggi tende a usare in maniera molto ridotta i componenti naturali, rivolgendosi sempre di piu a quelli di sintesi. Basta entrare in un laboratorio-olfattoteca, dove si trovano allineati anche sino a 5000, 6000 piccoli flaconi da 50 ml, di cui soltanto poche centinaia sono di origine naturale. La vera anima del profumo continua spesso a essere l elemento naturale. Soltanto un po arricchito ed esaltato nella sua unicitá. Esistono migliaia d ingredienti di origine vegetale, animale e sintetica. Ma ogni profumiere, durante il suo percorso professionale, é spontaneamente portato a fare una selezione personale. Cioé a lavorare con un numero di materie preferite che varia tra le 800 e le 1200.

5 Fasi di lavorazione della rosa centifolia mediante la tecnica per estrazione. Caricamento di un estrattore (sopra). Lavaggio per mezzo di solventi volatili (sotto).

6 I creatori I profumi di classe possono contenere decine e decine, talora più di cinquanta essenze diverse. Davanti alla presenza di qualcosa come cinquemila sostanze tra naturali e sintetiche si é arrivati a un risultato in sé paradossale, e cioé che il processo tecnologico é oggi talmente sofisticato che la produzione non é attuabile se non con un intervento artigianale da parte dell uomo. La soglia percettiva per certi odori é, infatti, cosi bassa che le oscillazioni quantitative sono di fatto invisibili anche a strumenti scientifici molto raffinati quali i gascromatografi. Spetta cosi ai nasi definire stabilmente un profumo. Dall epoca di personaggi leggendari come Ernest Beaux e Constantin Weriguine a leggende viventi come Edmond Roudnitska, cui si affiancano pochi altri, tra cui Jacques Polge (autore, tra gli altri, di Coco e Diva), Jean Louis Cieuzac (Opium), Jean Paul Guerlain, Nicolas Mamounas (Byzance), nella nostra sociéta di consumi, in cui, per il calcolo dei rischi inerenti al lancio di un prodotto, impera il marketing, la vita dei creatori é certo piu difficile che in passato.

7 Laura Tonatto in laboratorio e alcune sue creazioni << No, non lo considero un lavoro, piuttosto una gioia. Una chance di vedere la vita in modo diverso, attraverso le narici, ma soprattutto la mente. Ci si arriva dopo un emozione, un pensiero iniziale. Un energia che si ha dentro e si riesce a trasmettere solamente con note olfattive.>> Parola di Laura Tonatto, una delle poche signore creatrici di fragranze del panorama internazionale, peraltro molto maschile. Torinese, curiosa quanto occorre, vulcanica, passionale, innamorata della letteratura e dell arte del Seicento, questa lady italiana dei profumi é un vero fermento di idee.

8 I profumi italiani... Si é accennato a Capucci. Il panorama della contemporanea profumeria, infatti, sarebbe incompleto se si passasse sotto silenzio l apporto notevole che ricevera da parte dall Alta moda e di profumieri italiani. Ungaro, Armani, Torrente, Missoni, Valentino, Ferré, Krizia, le sorelle Fendi, Versace, Gucci... A partire da questi anni, infatti, faranno ormai parte del paesaggio internazionale del profumo, oltre che della moda, con sentori in genere a dominante floreale o chypré, talvolta difficili da caratterizzare nettamente.... E quelli americani Questo nuovo panorama, tuttavia, continuerebbe a restare incompleto se non si citasse pure l apporto americano, per lo straordinario successo di Estée Lauder con dei profumi originali come Youth Dew, Cinnabar, Private Collection, per Ralph Lauren coi suoi classici raffinati Polo per uomo e Lauren per donna, nonché per Geoffrey Beene, tra i primi couturiers di quel paese ad aver pensato al profumo, lanciando il sofisticato Grey Flannel per uomo, e, per finire, Giorgio, sensuale, romantico profumo floreale, salutato alla sua uscita nel 1981 da un notevolissimo successo di stima anche in Europa.

9 ARMANI Armani eau pour homme É nato dopo una seconda generazione di profumi Maschili americani e francesi, caratterizzati da forte concentrazione e da una forte aggressivita, e si accorda alla filosofia di Armani: un profumo non deve impossessarsi della persona, bensi porgersi come una fragranza da indossare e dimenticare perché diviene parte della personalita dell individuo.

10 Una fragranza per un uomo moderno ma non schiavo della moda, con qualche nota caratterizzante, inserita pero in un contesto tradizionale, ed escludendo una sia pur minima forma di aggressività nella sua ricercata persistenza: passa dunque da iniziali note agrumate, con una punta amarognola data dal pompelmo, a note di cuore chyprées, per giungere infine alle fragranze boisées delle note di fondo. FERRE

11 Creato nel 1985, é un floreale ambrato dalla fragranza persistente, con la nota principale alla rosa, gelsomino, narciso e iris armonizzata con ambra, patchouly e vetiver. Seguendo lo stile e la tradizione Gucci, il Gucci N.3 é indirizzato a una donna che vuole essere modernamente elegante, attenta pero alle novita, purché queste abbiano un sapore classico. GUCCI

12 CHANEL Postumo omaggio alla Grande Dame morta nel 1971 da parte di Jacques Polge, erede del difficile lascito di Ernest Beaux, Coco é una tonalita semiorientale, e quindi voluttuosa entro controllati rigori, a mezza via tra l astratto e l esotico. Ha dato origine a un nuovo genere di tipologia: lo speziato fruttato fiorito, dalle femminili, calde, dolci, esotiche note di fondo vanigliate, con una sfumatura boisée mista ad ambra, annunciate da un insieme fiorito che ricorda anche note fruttate, e da una base speziata mista ad echi rosati. N. 5 inauguro la tendenza dominante degli anni 20, rappresentata da profumi dallaforte fragranza, grazie all uso delle aldeidi, unite a fragranze floreali, col risultato nel caso dell elegante e classica Chanel- di raggiungere un notevole equilibrio tra freschezza e sensualita. La nuova formula, inoltre, risulto piu sottile delle precedenti, le cui fragranze floreali erano, in genere, piuttosto riconoscibili, e rappresento cosi un inafferrabile accordo, che garantiva fascino e mistero.

13 Christian Dior Pubblicità per il lancio di Diorissimo. Con quel suo nome é più che una semplice fragranza: é un iperbole, un simbolo, in cui la definizione tecnica dei suoi componenti floreali il mughetto, il gelsomino... evapora in una serie di forti connotazioni.

14 Christian Dior Romantico, brillante, dall intenso sentore floreale, in cui risaltano i delicati accordi del mughetto, creato da Roudnitska, Diorissimo aprira tutta una nuova linea di fresche fragranze floreali. Sara infatti il primo profumo monofiorito, un grande e classico bouquet. Poison rappresenta una rottura nella catena olfattiva e simbolica dei profumi Dior. Profumo denso, ambiguo, dalla tonalita congiante, é gia agli antipodi nel nome dalle seducenti e invoglianti declinazioni delle precedenti fragranze.

15 CACHAREL Profumo floreale a dominante gigliata, romantico, evocativo, delicato, misterioso, Anais Anais si ispira per il nome ad una antica dea persiana dell amore, Anaitis. Atemporale come il suo nome, vuole rappresentare un immagine di donna tenera e insieme romantica, che non vuol cambiare, che vuol essere sempre quello che é. Anche il flacone richiama con evidenza romantiche immagini del passato grazie alle sue forme, ispirate, d altronde, agli antichi contenitori di profumo, come pure alla materia, la preziosa e delicata opalina bianca. Abbellito da un elegante tappo argentato, decorato da etichette a fondo chiaro illustrate con pastellati motivi floreali,rimanda a un immediato messaggio: quello di un sentore soave e delicato.

16 Yves Saint Laurent Profumo romantico, pieno di charme, come puo esserlo nell immaginario collettivo la donna parigina, tenero e ingenuo, e al tempo stesso pieno di calore, é un profumo fiorito a dominante rosata, dalle molteplici sfaccettature.

17 RALPH LAUREN Contenuto in una forma a fiaschetta volutamente semplice, ma dalle linee leggermente smussate per una allusiva ricercatezza, Polo inaugura una nuova linea negli assai frequentati sentori chypre. Non c é infatti, famiglia genealogica di fragranze che sia equamente rappresentata, tanto da produzioni femminili che maschili, come questa. Grazie all impiego di nuove sostanze aromatiche, legnose, e di freschi estratti naturali di conifere (che offrono un intenso richiamo alla natura e sottolineano l accento sportivo delle creazioni chypre maschili) questa variazione, frammischiata ad un revival di sfumature cuoio e di patchouli, é diventata attuale, a partire soprattutto dalla fine degli anni 70. Polo si segnala, appunto, per aver inaugurato una nuova linea di questa fimiglia.