Lodi, 22 febbraio 2007 VERBALE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Lodi, 22 febbraio 2007 VERBALE"

Transcript

1 Lodi, 22 febbraio 2007 VERBALE In previsione dell'approvazione del Progetto di Fusione tra Banca Popolare Italiana e Banco Popolare di Verona e Novara e del relativo Piano Industriale 2007/2010, le Parti si sono incontrate in data 17 gennaio 2007 per la presentazione del Piano medesimo, nel corso della quale è stato illustrato il documento che si allega. In successivi incontri svoltisi in data 14, 15 e 22 febbraio 2007 a Lodi, le Banche, in relazione alle richieste di approfondimento formulate dalle OO.SS., hanno rassegnato ulteriori precisazioni e chiarimenti sui seguenti temi che vengono di seguito verbalizzati. 1. Occupazione Il Piano Industriale di aggregazione tra la Banca Popolare Italiana e il Banco Popolare di Verona e Novara, a seguito della quale si costituirà il 3 Gruppo Bancario italiano, determina, per la prima volta nella storia delle aggregazioni bancarie, un incremento occupazionale nell'arco di validità del Piano stesso. Il Piano non prevede esuberi di personale sul complesso dell'organico, ma al contrario prevede un aumento delle risorse complessive nell'orizzonte del Piano di circa 300 risorse. Tale incremento, fatte salve le valutazioni di merito, sarà effettuato con una particolare attenzione alla conferma degli attuali lavoratori con contratto di apprendistato professionalizzante e di inserimento. Alle sinergie per circa 1350 risorse nelle funzioni centralizzate di Gruppo, si contrappone infatti un aumento di circa 1650 risorse per accompagnare lo sviluppo programmato dei volumi e delle attività. Di queste, circa 1300 si riferiscono alle risorse della rete commerciale. Il ricorso a forme di incentivazione all'esodo e l'eventuale accesso al Fondo di solidarietà di settore avverranno solo su base volontaria. 2. Qualità del lavoro: tutela e valorizzazione delle professionalità Il Piano comporterà creazione di valore e opportunità per i lavoratori e si propone di promuovere le professionalità esistenti verso lo sviluppo delle attività più innovative; formare e riqualificare il Personale; liberare tutte le capacità, curare la motivazione, la passione, l'etica e l'orgoglio. Le Banche confermano la volontà di assicurare il pieno ed efficace utilizzo delle professionalità esistenti con l'obiettivo di valorizzare il patrimonio professionale ed umano presente nelle varie aziende. La qualificazione e la valorizzazione delle risorse umane - da ricercarsi attraverso interventi che garantiscano al personale pari opportunità di sviluppo - costituiscono elemento di rilevanza fondamentale negli indirizzi del nuovo Gruppo. Qualora dalla realizzazione dei processi previsti nel Piano Industriale scaturisse la necessità di

2 procedere a mutamenti di mansioni e di ruoli organizzativi, le Parti si ispireranno, nel disciplinare tali fenomeni, a criteri di rispetto del pregresso professionale dei lavoratori interessati nonché di valorizzazione delle competenze lavorative acquisite. 3. Formazione Le Banche individuano nella formazione, finalizzata alla crescita e allo sviluppo delle competenze professionali, secondo criteri di trasparenza e di pari opportunità, un elemento prioritario nel processo di qualificazione professionale del Personale durante le fasi attuative del Piano Industriale. 4. Multipolarità Sarà confermata la localizzazione di strutture operative delle società del nuovo Gruppo negli attuali principali Poli Territoriali di Verona, Lodi, Novara, Bergamo, Genova, Guamo, Milano, Modena, Roma, quantomeno nel periodo di valenza attualmente prevista del Piano Industriale indicato in premessa ovvero successivamente e comunque in presenza di risorse numericamente adeguate allo svolgimento di attività organizzate. La valutazione della presenza di "risorse numericamente adeguate allo svolgimento di attività organizzate" nonché di eventuali cambiamenti organizzativi che determino impatti quantitativi/qualitativi sugli organici dei Poli decentrati, nonché razionalizzazioni procedurali ed informatiche anche se non compromettono la stabilità dei poli medesimi, saranno preventivamente oggetto di informativa e/o confronto sindacale. Il modello organizzativo del Gruppo si fonda sul principio della multipolarità basato su una holding multipolare che accentra le funzioni di indirizzo, coordinamento e controllo delle Società del Gruppo, favorendo la gestione unitaria del business; banche del territorio radicate sul territorio di origine con l'obiettivo di sviluppare e consolidare la relazione con i clienti e la penetrazione commerciale; società di prodotto e strumentali, a loro volta localizzabili su più Poli. Specifiche esigenze di servizio ovvero di valorizzazione delle professionalità e delle competenze dei lavoratori potranno essere soddisfatte anche attraverso l'interscambio tra le diverse società del nuovo Gruppo. Il Gruppo Banco Popolare fonderà il proprio sviluppo sulla valorizzazione dei territori di collocazione tradizionale. Tale radicamento sarà indirizzato al sostegno delle economie e dei bisogni tipici delle piazze locali. La nuova occupazione, pertanto, seguirà principalmente questi bacini di crescita dimensionale. Per bilanciare l'impatto occupazionale nelle varie sedi di lavoro, valorizzare le risorse disponibili e perseguire la continuità delle esperienze professionali acquisite, sarà adottata una articolazione organizzativa caratterizzata da soluzioni multipolari, per la dislocazione territoriale differenziata delle attività del Gruppo, senza duplicazione di funzioni, con i rispettivi livelli di responsabilità e di particolare qualificazione professionale del servizio. Tale assetto multipolare consente, nell'ambito degli interventi previsti dal Piano Industriale, di sviluppare e decentrare nei principali Poli Territoriali del nuovo Gruppo attività significative che garantiscano al tempo stesso occupazione, qualità delle prestazioni professionali e livelli di autonomia e responsabilità.

3 Nel Polo Territoriale di Lodi sono previste le funzioni di Holding: Corporate, International Banking, Crediti, Finanza e Risorse Umane, nonché presidi di altre attività (Operations - Immobiliare, Economato, Organizzazione e Acquisti - Pianificazione e Controllo di Gestione, Amministrazione e Bilancio, Legale e Compliance, Audit di Gruppo, altre Unità Funzionali di Staff), oltre alla Sede della Banca Popolare di Lodi S.p.A. Si specifica che attualmente le risorse che prestano servizio presso la sede di Lodi (esclusi gli organici della rete commerciale) ammontano a 1035 unità di cui 617 presso la Direzione Generale e 418 presso le Società prodotto e strumentali, nonché presso i "back office" (che si identificano ad oggi con il perimetro del Dipartimento Internal Office e del Dipartimento Servizi Accentrati); sulla base di quanto stabilito dal Piano Industriale dette unità saranno confermate a Lodi secondo la seguente ripartizione: 350 risorse per la Holding di Gruppo e 280 per la Banca Popolare di Lodi S.p.A., per un totale di 630 unità; per le altre Società dove lavorano i 418 dipendenti e per le quali non è ancora completamente definita la forma societaria, è comunque previsto il perdurare dell'attuale sede di lavoro. Pertanto i lavoratori che svolgono attualmente la loro attività presso la Direzione Generale della Banca Popolare Italiana, nonché presso i back office della stessa, Bipielle ICT, Bipielle Real Estate, Bipielle SGC e Bipitalia Gestioni Sgr manterranno la sede di lavoro a Lodi. In relazione a quanto precede le risorse complessivamente operanti presso il Polo Territoriale di Lodi rimarranno in numero non inferiore a quello attuale. Analogamente manterranno l'attuale sede di lavoro i lavoratori in servizio presso gli altri Poli territoriali del Gruppo BPI sia inseriti in funzioni di back office, sia in attività delocalizzate di Direzione Generale, sia in presidi delle Società sopra indicate - purchè in presenza di risorse numericamente adeguate allo svolgimento di attività organizzate. Qualora in tutti i Poli territoriali (compreso quello di Lodi) si dovesse procedere ad un assestamento degli organici compresi i distaccati e/o ad un diverso utilizzo dei lavoratori, che comporti il mutamento della sede di lavoro, si ricorrerà prioritariamente all'accoglimento delle domande di trasferimento (ivi comprese quelle già presentate che rimangono impregiudicate), compatibilmente con le esigenze aziendali, in secondo luogo a disporre trasferimenti che comportino per i lavoratori interessati un avvicinamento al luogo di residenza, comunque senza ulteriori aggravi in termini di disagio logistico ed economico; nei restanti casi, si applicheranno gli accordi in tema di "mobilità" in vigore presso le Aziende di provenienza al momento dell'aggregazione, ovvero eventuali nuovi accordi che dovessero essere concordati tra le Parti, nonché l'art.8 dell'accordo 30 giugno Per quanto concerne il Personale attualmente impiegato nella attività di back office nei Poli del nuovo Gruppo si valuteranno le domande di ricollocazione, anche attraverso la cessione di contratto, sulle aziende operanti nell'ambito territoriale in cui è compreso il Polo medesimo. Con particolare riferimento alle società di prodotto e strumentali, si conferma sin da ora che nel nuovo Gruppo: o Efibanca: la sede legale della Società, come previsto dal Piano Industriale, sarà portata a Lodi. Presidi operativi della società saranno quantomeno Roma e Lodi. Si garantisce la permanenza a Roma del personale delle Aree Professionali e dei Quadri direttivi; l'eventuale trasferimento a Lodi del Personale avverrà su base volontaria;

4 o Aletti Gestielle: costituirà la società di asset management del nuovo Gruppo. In essa confluirà Bipitalia Gestioni per la componente impiegata nella gestione dei Fondi collettivi: saranno mantenute le attuali localizzazioni territoriali (Lodi e Milano); o Banca Aletti: costituirà l'azienda di riferimento del Gruppo per il Private Banking, la strutturazione dei prodotti finanziari, l'operatività sui mercati e la Gestione dei patrimoni individuali; in essa confluirà la componente di Bipitalia Gestioni SGR impiegata nelle gestioni patrimoniali; saranno mantenute le attuali localizzazioni territoriali, compresa Lodi; L'allocazione delle risorse attualmente impiegate in Bipitalia Gestioni Sgr, sulle sedi di Milano e Lodi verrà effettuata tenendo in considerazione, compatibilmente con la natura delle attività confluenti nelle società sopra citate, le richieste di trasferimento avanzate dal Personale interessato. o Bipitalia Ducato: costituirà la società di credito al consumo del futuro Gruppo Bancario; con riferimento al periodo di validità attualmente prevista del Piano Industriale indicato in premessa, detta società manterrà l'attuale sede legale ed il relativo Personale manterrà l'attuale sede di lavoro; o Bipielle SGC: verrà mantenuta, con sede legale a Lodi, come Società deputata alla funzione di recupero crediti; qualora, nell'ambito dello specifico Piano Industriale, si prevedesse una razionalizzazione delle Unità Periferiche di recupero Crediti, il relativo Personale sarà ricollocato nei limiti degli accordi vigenti per tale società, dando precedenza al Personale che ha presentato richiesta in tal senso; o Bipielle ICT: confluirà nella Società di Gestione Servizi, confermando le attuali localizzazioni territoriali a Lodi, Guamo, Firenze, Roma; o attività di back office: si identificano ad oggi con il perimetro del Dipartimento Internal Office e del Dipartimento Servizi Accentrati; potranno confluire nella Società di Gestione Servizi (SGS), anche attraverso la forma del distacco di risorse umane; o Bipielle Real Estate: nelle ipotesi di incorporazione della società o, in ogni caso in presenza di rilevanti ristrutturazioni, saranno attivate le previste procedure di legge e di contratto, fermo restando, come già detto, il permanere delle attuali sedi di lavoro, salva la possibilità di ricollocazione sulla rete sportellare nei limiti degli accordi vigenti per tale società, dando la precedenza al Personale che ha presentato richiesta in tal senso. L'azienda esaminerà congiuntamente alle OO.SS., con cadenza semestrale, l'andamento dei fenomeni di ricollocazione territoriale nel loro aspetto consuntivo, fornendo altresì, laddove ne ricorrano i presupposti, indicazioni previsionali. 5. Mobilità territoriale del Personale Il Piano Industriale non prevede fenomeni di mobilità collettiva e straordinaria del Personale. Il nuovo Gruppo si impegna a confermare gli attuali ambiti di collocazione territoriale nel rispetto dei criteri contrattuali, nazionali e/o aziendali, favorendo come prioritari i seguenti principi:

5 1. distribuzione multipolare delle attività rispetto alla mobilità territoriale delle risorse umane; 2. tutela e valorizzazione delle risorse mediante l'utilizzazione delle professionalità esistenti; 3. ricerca del consenso e condivisione degli interessati; 4. accoglimento di domande volontarie di trasferimento, tenendo prioritariamente conto delle particolari condizioni personali, del nucleo familiare o di salute (lavoratrici madri, portatori di handicap, part-time, invalidi, studenti lavoratori, ecc). In relazione agli eventi strutturali derivanti dall'attuazione del Piano Industriale (costituzione del nuovo Gruppo e successivi interventi organizzativi), i lavoratori interessati dalle suddette operazioni manterranno gli accordi in vigore presso le Aziende di provenienza al momento dell'operazione sino alla loro eventuale sostituzione - concordata tra le parti - con nuovi accordi aziendali. 6. Accordi e trattamenti aziendali in vigore Ai lavoratori che passeranno alle dipendenze della Banca Popolare di Lodi S.p.A, della Holding e della SGS, continueranno ad applicarsi i contratti e i trattamenti aziendali vigenti sino alla stipula di nuovi accordi sostitutivi dei precedenti. In particolare si conferma la validità nel tempo degli accordi disciplinanti le garanzie in caso di tensioni occupazionali, cessioni all'esterno del Gruppo Bancario e trasferimenti della sede di lavoro riguardanti il personale bancario a suo tempo trasferito in Bipielle ICT, Bipielle Real Estate e Bipielle SGC, nonché di quanto contenuto nell'art.8 dell'accordo 30 giugno 2006 "Garanzie per il Personale della Banca Popolare Italiana, Bipielle SGC e Bipielle Real Estate in servizio presso il Polo di Guamo e presso sedi della Cassa di Risparmio di Lucca, Pisa, Livorno". Analoghe garanzie verranno altresì inserite negli accordi che disciplineranno il passaggio dei lavoratori in SGS. BANCA POPOLARE ITALIANA DIRCREDITO-FD BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA FABI FALCRI FIBA CISL FISAC CGIL SILCEA SINFUB UGL

6 UIL CA

tutto ciò premesso si conviene che: Articolo 1 Articolo 2

tutto ciò premesso si conviene che: Articolo 1 Articolo 2 Protocollo per le Relazioni sindacali del Gruppo Banco Popolare di Verona e Novara In Milano, il giorno 24 aprile 2002 le seguenti Società: facenti parte del Gruppo bancario Popolare di Verona - Banca

Dettagli

ACCORDO. Il giorno.2007, In Padova. tra. la ROMA SERVIZI INFORMATICI S.P.A. (di seguito R.S.I. )

ACCORDO. Il giorno.2007, In Padova. tra. la ROMA SERVIZI INFORMATICI S.P.A. (di seguito R.S.I. ) ACCORDO Il giorno.2007, In Padova la (di seguito Banca ); la (di seguito R.S.I. ) tra e le SEGRETERIE NAZIONALI, le SEGRETERIE DEGLI ORGANI DI COORDINAMENTO e le RAPPRESENTANZE SINDACALI AZIENDALI di Padova

Dettagli

Accordo quadro per la gestione delle ricadute sul Personale connesse al processo di costituzione del Gruppo Banco Popolare

Accordo quadro per la gestione delle ricadute sul Personale connesse al processo di costituzione del Gruppo Banco Popolare Accordo quadro per la gestione delle ricadute sul Personale connesse al processo di costituzione del Gruppo Banco Popolare In Lodi-Verona, il giorno 30 giugno 2007 tra Banco Popolare di Verona e Novara

Dettagli

COMUNE di MOTTA VISCONTI. Regolamento sulla formazione del personale

COMUNE di MOTTA VISCONTI. Regolamento sulla formazione del personale COMUNE di MOTTA VISCONTI Regolamento sulla formazione del personale ART.1 OGGETTO E FINALITÀ 1. Le disposizioni contenute nel presente regolamento disciplinano la programmazione, l'organizzazione e la

Dettagli

Vigilanza bancaria e finanziaria

Vigilanza bancaria e finanziaria Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO

Dettagli

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...

Dettagli

Il giorno 24 luglio 2008, in Roma. tra. Premesso che

Il giorno 24 luglio 2008, in Roma. tra. Premesso che ACCORDO PER IL PASSAGGIO DEI QUADRI DIRETTIVI E DEL PERSONALE DELLE AREE PROFESSIONALI DELLA CASSA DEPOSIT I E PRESTITI SOCIETÀ PER AZIONI AL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO PER I QUADRI DIRETTIVI

Dettagli

Progetto Multicanalità Integrata. Contact Unit. Milano, 17 luglio 2014

Progetto Multicanalità Integrata. Contact Unit. Milano, 17 luglio 2014 Progetto Multicanalità Integrata Contact Unit Milano, 17 luglio 2014 La nostra formula per il successo Piano d Impresa 2014-2017 1 Solida e sostenibile creazione e distribuzione di valore Aumento della

Dettagli

DIRIGENZA PROFESSIONALE, TECNICA ED AMMINISTRATIVA ACCORDO SULL UTILIZZO DEI FONDI CONTRATTUALI PER GLI ANNI 2008, 2009 E 2010

DIRIGENZA PROFESSIONALE, TECNICA ED AMMINISTRATIVA ACCORDO SULL UTILIZZO DEI FONDI CONTRATTUALI PER GLI ANNI 2008, 2009 E 2010 DIRIGENZA PROFESSIONALE, TECNICA ED AMMINISTRATIVA ACCORDO SULL UTILIZZO DEI FONDI CONTRATTUALI PER GLI ANNI 2008, 2009 E 2010 In data 21 Dicembre 2009, alle ore 10.30, presso la Sala Riunioni dell A.S.L.

Dettagli

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29; OGGETTO: Emanazione del Regolamento per la formazione del personale tecnicoamministrativo novellato dalla delibera del Consiglio di Amministrazione in data 22/12/2010. IL RETTORE D.R. N. 1 VISTO lo Statuto

Dettagli

Intesa in materia di Previdenza e Assistenza

Intesa in materia di Previdenza e Assistenza Intesa in materia di Previdenza e Assistenza 1 In Verona, il giorno 18 luglio 2002 per quanto specificamente attiene alla prima sezione della presente intesa: tra da una parte le seguenti Società: - Banco

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

CGIL VERBALE DI ACCORDO

CGIL VERBALE DI ACCORDO VERBALE DI ACCORDO Ill giiorno 16 novembre 1999,, iin Miillano Tra UniiCrediitto Ittalliiano S..p..A..,, UniiCrediitt Banca Mobiilliiare S..p..A.. (UBM S..p..A..) e Le Segretteriie degllii Organii dii

Dettagli

Modello distributivo BPN S.p.A. Modello organizzativo

Modello distributivo BPN S.p.A. Modello organizzativo Modello distributivo BPN S.p.A. Modello organizzativo Novara, 15 Novembre 2002 Indice Linee guida per l adozione di un Modello distributivo di B.P.N. S.p.a. Articolazione territoriale Mobilità professionale

Dettagli

L Istituto, in armonia con le attività e finalità del CNR di cui all art.2 del DL del 29-1-99:

L Istituto, in armonia con le attività e finalità del CNR di cui all art.2 del DL del 29-1-99: Proposta operativa DI COSTITUZIONE DELL ISTITUTO DI NEUROSCIENZE DEL CNR PREMESSA Nell ambito del riordino della rete scientifica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), al fine di realizzare un

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA ANCI E MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI

PROTOCOLLO D INTESA ANCI E MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI PROTOCOLLO D INTESA TRA ANCI E MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI Per l installazione, il monitoraggio, il controllo e la razionalizzazione degli impianti di stazioni radio base Vista la legge del 22 febbraio

Dettagli

REGOLAMENTO RELATIVO ALLA ELEZIONE ED ATTRIBUZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DEL COMPARTO DELLA ASL VITERBO

REGOLAMENTO RELATIVO ALLA ELEZIONE ED ATTRIBUZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DEL COMPARTO DELLA ASL VITERBO REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO REGOLAMENTO RELATIVO ALLA ELEZIONE ED ATTRIBUZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DEL COMPARTO DELLA ASL VITERBO REVISIONE DATA 0 15.06.2004

Dettagli

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE

Dettagli

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

PROV. MILANO ACCORDO QUADRO. Premesso:

PROV. MILANO ACCORDO QUADRO. Premesso: ACCORDO QUADRO Premesso: o che coerentemente con quanto previsto dal piano industriale 2006-2009 al fine di proseguire e dare ulteriore impulso alla costante crescita conseguita negli ultimi anni, il Gruppo

Dettagli

Capo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente

Capo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente Regolamento per la concessione e l erogazione dei contributi per la realizzazione di alloggi o residenze per studenti universitari, ai sensi della legge regionale 23 gennaio 2007, n. 1, art. 7, comma 18

Dettagli

NOTA AIFIRM Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers 23 luglio 2013

NOTA AIFIRM Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers 23 luglio 2013 NOTA AIFIRM Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers 23 luglio 2013 E stato introdotto nell ordinamento di vigilanza italiano il concetto di risk appetite framework (RAF). E contenuto nella

Dettagli

VERBALE DI ACCORDO. premesso

VERBALE DI ACCORDO. premesso VERBALE DI ACCORDO Tra la Banca Monte dei Paschi di Siena Spa, e le Organizzazioni Sindacali Aziendali, che: premesso l Accordo del 12.11.2009 c.d. di armonizzazione ad esito della procedura sindacale

Dettagli

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Obiettivi specifici Per il generale, si individuano

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP)

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP) PREMESSA Il Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance, per il seguito anche SMIVAP, è improntato all applicazione delle disposizioni

Dettagli

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di

Dettagli

Incontro con le OO.SS.

Incontro con le OO.SS. Cessione parziale di portafogli riconducibili al Merchant Banking del Gruppo ISP. Collaborazione con un operatore internazionale. Riposizionamento nel settore del Private Equity. Incontro con le OO.SS.

Dettagli

Protocollo 18 ottobre 2010

Protocollo 18 ottobre 2010 Protocollo 18 ottobre 2010 Canali evoluti di Capogruppo (incontro del 2 dicembre 2010 sugli orari dei nuovi ingressi presso Contact Center e Cu.Re.) Milano, dicembre 2010 Protocollo 18 ottobre 2010: nuovi

Dettagli

Piano di Sviluppo Competenze

Piano di Sviluppo Competenze Piano di Sviluppo Competenze La proprietà e i diritti d'autore di questo documento e dei suoi allegati appartengono a RES. Le informazioni in esso contenute sono strettamente confidenziali. Il documento,

Dettagli

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI PREMESSA L art. 3, II comma della Costituzione Italiana recita: è compito

Dettagli

\ Emanato con D.R. n. 1292 2006 Prot. n. 20351 del 29.05.2006 Modificato con D.R. n. 889-2007 Prot. n. 11393 del 23.03.2007 REGOLAMENTO MASTER

\ Emanato con D.R. n. 1292 2006 Prot. n. 20351 del 29.05.2006 Modificato con D.R. n. 889-2007 Prot. n. 11393 del 23.03.2007 REGOLAMENTO MASTER \ Emanato con D.R. n. 1292 2006 Prot. n. 20351 del 29.05.2006 Modificato con D.R. n. 889-2007 Prot. n. 11393 del 23.03.2007 Art.1 Master universitari REGOLAMENTO MASTER 1. In attuazione dell articolo 1,

Dettagli

PROGETTO DI FUSIONE (art. 2501-ter C.C.)

PROGETTO DI FUSIONE (art. 2501-ter C.C.) PROGETTO DI FUSIONE (art. 2501-ter C.C.) Il Consiglio di amministrazione della Banca di Credito di Impruneta società cooperativa, con sede in Impruneta (FI) e il Consiglio di amministrazione del Credito

Dettagli

COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel. 011 9234400 - Fax 011 9234422 E-mail: comune@comune.robassomero.to.it - www.comune.robassomero.to.

COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel. 011 9234400 - Fax 011 9234422 E-mail: comune@comune.robassomero.to.it - www.comune.robassomero.to. COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel. 011 9234400 - Fax 011 9234422 E-mail: comune@comune.robassomero.to.it - www.comune.robassomero.to.it Approvato con deliberazione G.C. n. 103/29.12.2010 INDICE

Dettagli

Registro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO

Registro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO Registro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO area: codice ufficio: 102 SERVIZIO DI STAFF CONTROLLI R.A.S.S.

Dettagli

SETTORE ASSICURATIVO. Il giorno 18 aprile 1995. tra. l ANIA. le OO.SS. premesso che

SETTORE ASSICURATIVO. Il giorno 18 aprile 1995. tra. l ANIA. le OO.SS. premesso che SETTORE ASSICURATIVO Il giorno 18 aprile 1995 tra l ANIA e le OO.SS. premesso che Le Parti intendono, con il presente accordo, dare attuazione agli adempimenti loro demandati dal decreto legislativo 19

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l istruzione Direzione Generale per il personale scolastico IL DIRETTORE GENERALE Roma, 7 settembre 2011 Visto il Decreto Legislativo

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA

ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA Procedura aperta per la selezione di una Società di Gestione del Risparmio per l'istituzione e la gestione di un fondo di investimento, immobiliare, chiuso per il patrimonio

Dettagli

IPOTESI CONTRATTO DECENTRATO INTEGRATIVO COMUNE DI STRAMBINELLO ANNO 2012

IPOTESI CONTRATTO DECENTRATO INTEGRATIVO COMUNE DI STRAMBINELLO ANNO 2012 IPOTESI CONTRATTO DECENTRATO INTEGRATIVO COMUNE DI STRAMBINELLO ANNO 2012 Tra la delegazione trattante di Parte Pubblica composta dal Dott. MATTIA Salvatore - Segretario Comunale e la delegazione di parte

Dettagli

IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO

IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO Roberto Del Giudice Firenze, 10 febbraio 2014 Il progetto Si tratta del più grande fondo italiano di capitale per lo sviluppo, costituito per dare impulso alla crescita

Dettagli

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto

Dettagli

PROTOCOLLO DI RELAZIONI SINDACALI TRA CGIL CISL UIL Piemonte ANCI Piemonte - LEGA DELLE AUTONOMIE LOCALI Piemonte

PROTOCOLLO DI RELAZIONI SINDACALI TRA CGIL CISL UIL Piemonte ANCI Piemonte - LEGA DELLE AUTONOMIE LOCALI Piemonte PROTOCOLLO DI RELAZIONI SINDACALI TRA CGIL CISL UIL Piemonte ANCI Piemonte - LEGA DELLE AUTONOMIE LOCALI Piemonte Premessa Le politiche delle Amministrazioni locali, ed in particolare le politiche di bilancio,

Dettagli

1- Corso di IT Strategy

1- Corso di IT Strategy Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso

Dettagli

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE TOSCANA, LE UNIVERSITA DI FIRENZE PISA E SIENA E LE AZIENDE OSPEDALIERO-UNIVERSITARIE

PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE TOSCANA, LE UNIVERSITA DI FIRENZE PISA E SIENA E LE AZIENDE OSPEDALIERO-UNIVERSITARIE PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE TOSCANA, LE UNIVERSITA DI FIRENZE PISA E SIENA E LE AZIENDE OSPEDALIERO-UNIVERSITARIE PER LA IMPLEMENTAZIONE DELL ATTIVITA DI DIDATTICA E DI RICERCA ALL INTERNO DELLE

Dettagli

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali

Dettagli

Allegato alla DGR n. del

Allegato alla DGR n. del Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia e l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)

Dettagli

MICROCIRCUITO Il processo di migrazione di un Gruppo bancario italiano. L esperienza del Gruppo BANCO POPOLARE di VERONA e NOVARA

MICROCIRCUITO Il processo di migrazione di un Gruppo bancario italiano. L esperienza del Gruppo BANCO POPOLARE di VERONA e NOVARA MICROCIRCUITO Il processo di migrazione di un Gruppo bancario italiano L esperienza del Gruppo BANCO POPOLARE di VERONA e NOVARA Lauro Bernardoni S.G.S. BPVN SpA Roma, 28 novembre 2006 BPVN: il Gruppo

Dettagli

IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Come indicato nel Piano Annuale della Performance (P.A.P.), predisposto a partire dall anno 2015, l Azienda annualmente esplicita gli obiettivi,

Dettagli

Comune di Bracciano. Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale

Comune di Bracciano. Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale Comune di Bracciano Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale (approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. del ) Indice Art. 1 Oggetto...

Dettagli

DIVISIONE GESTIONE RISORSE UMANE LINEE GUIDA SULLA MOBILITA INTERNA DEL PERSONALE TECNICO - AMMINISTRATIVO

DIVISIONE GESTIONE RISORSE UMANE LINEE GUIDA SULLA MOBILITA INTERNA DEL PERSONALE TECNICO - AMMINISTRATIVO DIVISIONE GESTIONE RISORSE UMANE LINEE GUIDA SULLA MOBILITA INTERNA DEL PERSONALE TECNICO - AMMINISTRATIVO Testo emanato con D.D. n. 1905 del 26 marzo 2012 1 1. OGGETTO E FINALITA 1.1. Le presenti linee

Dettagli

Indicazioni operative per la predisposizione della proposta di budget per l anno 2010.

Indicazioni operative per la predisposizione della proposta di budget per l anno 2010. 1 OGGETTO PREDISPOSIZIONE DEL BUDGET QUESITO (posto in data 3 marzo 2010) Indicazioni operative per la predisposizione della proposta di budget per l anno 2010. RISPOSTA (inviata in data 5 marzo 2010)

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI

REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI Art. 1 campo di applicazione. 1. Il presente regolamento definisce i criteri per la valutazione e la premialità del personale dei

Dettagli

4. GESTIONE DELLE RISORSE

4. GESTIONE DELLE RISORSE Pagina 1 di 6 Manuale Qualità Gestione delle Risorse INDICE DELLE EDIZIONI.REVISIONI N DATA DESCRIZIONE Paragraf i variati Pagine variate 1.0 Prima emissione Tutti Tutte ELABORAZIONE VERIFICA E APPROVAZIONE

Dettagli

Nota della Uilca sul Decreto Legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri l 1/4/2008 in attuazione della Legge delega 123/2007

Nota della Uilca sul Decreto Legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri l 1/4/2008 in attuazione della Legge delega 123/2007 DIPARTIMENTO SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO 00187 ROMA VIA LOMBARDIA 30 TEL. 06.420.35.91 FAX 06.484.704 e-mail: dssl@uilca.it pagina web: www.uilca.it UILCA UIL CREDITO, ESATTORIE E ASSICURAZIONI

Dettagli

Roma, 07/02/2012. e, per conoscenza, Circolare n. 19

Roma, 07/02/2012. e, per conoscenza, Circolare n. 19 Direzione Centrale Organizzazione Direzione Centrale Pensioni Direzione Centrale Bilanci e Servizi Fiscali Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici Roma, 07/02/2012 Circolare n. 19 Ai Dirigenti

Dettagli

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, nonché dell art.

Dettagli

Regolamento 27 maggio 2008, n.14. Regolamento relativo alla presentazione e valutazione di progetti

Regolamento 27 maggio 2008, n.14. Regolamento relativo alla presentazione e valutazione di progetti Regolamento 27 maggio 2008, n.14 Regolamento relativo alla presentazione e valutazione di progetti volti al miglioramento della produttività e del servizio Art. 1 Oggetto del regolamento 1. Al fine di

Dettagli

COMUNE DI GONARS. Disciplina in materia di impianti per la telefonia mobile REGOLAMENTO COMUNALE PER LA TELEFONIA MOBILE

COMUNE DI GONARS. Disciplina in materia di impianti per la telefonia mobile REGOLAMENTO COMUNALE PER LA TELEFONIA MOBILE REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI GONARS Disciplina in materia di impianti per la telefonia mobile (L.R. n. 3 del 18 marzo 2011- Capo III) REGOLAMENTO COMUNALE PER LA

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER GLI INCENTIVI ALLE IMPRESE IL DIRETTORE GENERALE Visto il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto

Dettagli

C.C.V. BS REGOLAMENTO

C.C.V. BS REGOLAMENTO ALLEGATO PROVINCIA DI BRESCIA COMITATO DI COORDINAMENTO DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DELLA PROTEZIONE CIVILE C.C.V. BS REGOLAMENTO Art. 1 Costituzione Le Organizzazioni presenti sul territorio

Dettagli

LAVORO/CONTRATTO/RELAZIONI SINDACALI

LAVORO/CONTRATTO/RELAZIONI SINDACALI SCIOPERO Il 23 gennaio 2001 è stato sottoscritto da ABI e dalle Organizzazioni sindacali l accordo per la regolamentazione dell esercizio del diritto di sciopero nel settore del credito di cui si riporta

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

GRUPPO BANCO DESIO RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA

GRUPPO BANCO DESIO RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA GRUPPO BANCO DESIO RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA AL 31 MARZO 2006 1 INDICE Prospetti contabili pag. 03 Note di commento ed osservazioni degli Amministratori pag. 04 Nota informativa pag. 04 La struttura

Dettagli

REGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI

REGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI REGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI REGOLAMENTO SULLA FACOLTA DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI Sommario Art. 1 - Principi, finalità, e oggetto...3 Art. 2 -

Dettagli

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In

Dettagli

CITTA DI SACILE AGGIORNAMENTO. ACCORDI CON I GESTORI PROTOCOLLO D INTESA (Regolamento di attuazione, art. 9)

CITTA DI SACILE AGGIORNAMENTO. ACCORDI CON I GESTORI PROTOCOLLO D INTESA (Regolamento di attuazione, art. 9) REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI PORDENONE CITTA DI SACILE Piano comunale di settore per la localizzazione degli Impianti fissi di telefonia mobile (L.R. n. 028 del 06 dicembre 2004,

Dettagli

AIM Italia/Mercato Alternativo del Capitale. Requisiti generali di organizzazione - funzioni aziendali di controllo (Nominated Adviser)

AIM Italia/Mercato Alternativo del Capitale. Requisiti generali di organizzazione - funzioni aziendali di controllo (Nominated Adviser) AIM Italia/Mercato Alternativo del Capitale - funzioni aziendali di controllo (Nominated Adviser) Introduzione Le presenti linee guida dettano principi di carattere generale in tema di organizzazione delle

Dettagli

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA La Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute

Dettagli

Accordo Quadro. Confesercenti nazionale. Intesa SanPaolo S.p.A.

Accordo Quadro. Confesercenti nazionale. Intesa SanPaolo S.p.A. Accordo Quadro Confesercenti nazionale Intesa SanPaolo S.p.A. Data di sottoscrizione: 15 aprile 2002 Validità : annuale Anno 2007: in vigore Art. 1 Intesa SanPaolo e Confesercenti valuteranno congiuntamente

Dettagli

Punto 3 all Ordine del Giorno dell Assemblea Ordinaria

Punto 3 all Ordine del Giorno dell Assemblea Ordinaria Punto 3 all Ordine del Giorno dell Assemblea Ordinaria Autorizzazione all acquisto e alla disposizione di azioni proprie. Delibere inerenti e conseguenti. 863 Relazione del Consiglio di Gestione sul punto

Dettagli

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT INDICE - Premessa Pag 1 1 Tipologia dei controlli 1 1a Controlli di gestione 1 1b Controlli di ammissibilità

Dettagli

Convenzione. per la realizzazione del progetto didattico denominato ...

Convenzione. per la realizzazione del progetto didattico denominato ... Prot.n. Luogo, data Convenzione tra l'istituto Scolastico... rappresentato dal Dirigente Scolastico, prof.... con sede in... Prov... cap... Via... tel...fax...e mail... (di seguito indicato come l Istituto

Dettagli

CONVENZIONI PRIVATI TRA

CONVENZIONI PRIVATI TRA Legge 12 Marzo 1999, n. 68 Norme per il diritto al lavoro dei disabili CONVENZIONE EX ART. 11 Premesso che a) le parti si sono determinate nella stipula della presente convenzione al fine di consentire

Dettagli

Titolo XII. Il Sistema di valutazione, misurazione e trasparenza della Performance Merito e Premi

Titolo XII. Il Sistema di valutazione, misurazione e trasparenza della Performance Merito e Premi Titolo XII Il Sistema di valutazione, misurazione e trasparenza della Performance Merito e Premi CAPO I IL SISTEMA DI VALUTAZIONE MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Art. 63 Le disposizioni contenute nel presente

Dettagli

Codice di Comportamento

Codice di Comportamento Approvato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 15 del 3 maggio 2005 e successivamente modificato con deliberazione n. 12 del 2 marzo 2009 Indice Premessa 1 Codice Etico 2 Regolamento gare

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLE NORME IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLE NORME IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLE NORME IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI PARTE I - Disposizioni generali... 2 ART. 1 - Ambito di applicazione... 2 ART. 2 - Circolazione dei dati all'interno dell'università...

Dettagli

Modello dei controlli di secondo e terzo livello

Modello dei controlli di secondo e terzo livello Modello dei controlli di secondo e terzo livello Vers def 24/4/2012_CLEN INDICE PREMESSA... 2 STRUTTURA DEL DOCUMENTO... 3 DEFINIZIONE DEI LIVELLI DI CONTROLLO... 3 RUOLI E RESPONSABILITA DELLE FUNZIONI

Dettagli

REGOLAMENTO DELLE ASSUNZIONI ALER MILANO

REGOLAMENTO DELLE ASSUNZIONI ALER MILANO REGOLAMENTO DELLE ASSUNZIONI ALER MILANO Ind Pagina 1 di 7 Indice Art. 1 Oggetto...3 Art. 2 Esclusioni...3 Art. 3 Documenti di riferimento...3 Art. 4 Finalità...4 Art. 5 Programmazione delle attività di

Dettagli

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA AGGIUNTIVO. Tra. La Regione Toscana, codice fiscale [omissis], rappresentata dall Assessore

PROTOCOLLO D INTESA AGGIUNTIVO. Tra. La Regione Toscana, codice fiscale [omissis], rappresentata dall Assessore PROTOCOLLO D INTESA AGGIUNTIVO Oggi, 24 settembre 2007, in Firenze Tra La Regione Toscana, codice fiscale [omissis], rappresentata dall Assessore al Bilancio ed alle Politiche per il mare Giuseppe Bertolucci,

Dettagli

Direzione Centrale Pensioni Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici Direzione Centrale Organizzazione.

Direzione Centrale Pensioni Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici Direzione Centrale Organizzazione. Direzione Centrale Pensioni Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici Direzione Centrale Organizzazione Roma, 28/06/2013 Circolare n. 103 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Responsabili delle

Dettagli

REGOLAMENTO DELL'ASSOCIAZIONE FONDIMPRESA. Art. 1 (Funzionamento di FONDIMPRESA)

REGOLAMENTO DELL'ASSOCIAZIONE FONDIMPRESA. Art. 1 (Funzionamento di FONDIMPRESA) REGOLAMENTO DELL'ASSOCIAZIONE FONDIMPRESA Art. 1 (Funzionamento di FONDIMPRESA) 1. Il presente regolamento disciplina il funzionamento di FONDIMPRESA, Fondo paritetico interprofessionale nazionale per

Dettagli

SISTEMA PERMANENTE DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI

SISTEMA PERMANENTE DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI SISTEMA PERMANENTE DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI Allegato alla delibera giuntale n. 58/2013 dd. 06/06/2013 SISTEMA PERMANENTE DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI Segreteria Generale Finalità e modalità della

Dettagli

SISTEMA PERMANENTE DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI

SISTEMA PERMANENTE DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI SISTEMA PERMANENTE DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI Allegato alla delibera giuntale n. 58/2013 dd. 06/06/2013 SISTEMA PERMANENTE DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI Segreteria Generale Finalità e modalità della

Dettagli

AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO

AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO PREMESSO: - che occorre una azione sinergica, a tutti i livelli, tra le iniziative legislative, le politiche sociali e quelle contrattuali

Dettagli

PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA

PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA 14. CITTA MULTIETNICA SUPPORTARE INSERIMENTO IMMIGRATI Confermando il ruolo che il Centro Servizi per Stranieri ha assunto all interno delle politiche per l immigrazione,

Dettagli

LA POSIZIONE ASSOCIATIVA IN TEMA DI LE APPARECCHIATURE DI LABORATORIO DI BACK-UP E/O IN DOPPIO

LA POSIZIONE ASSOCIATIVA IN TEMA DI LE APPARECCHIATURE DI LABORATORIO DI BACK-UP E/O IN DOPPIO LA POSIZIONE ASSOCIATIVA IN TEMA DI LE APPARECCHIATURE DI LABORATORIO DI BACK-UP E/O IN DOPPIO INDICE LA PREMESSA PAG. 2 DIMENSIONAMENTO DELLE APPARECCHIATURE DI BACK-UP E/O IN DOPPIO PAG. 2 CONCLUSIONI

Dettagli

LA POSIZIONE ASSOCIATIVA IN TEMA DI VITA UTILE DELLE APPARECCHIATURE DI LABORATORIO E FORNITURE IN SERVICE

LA POSIZIONE ASSOCIATIVA IN TEMA DI VITA UTILE DELLE APPARECCHIATURE DI LABORATORIO E FORNITURE IN SERVICE LA POSIZIONE ASSOCIATIVA IN TEMA DI VITA UTILE DELLE APPARECCHIATURE DI LABORATORIO E FORNITURE IN SERVICE INDICE LA PREMESSA PAG. 2 VITA UTILE RESIDUA E DURATA DELLA FORNITURA: LE APPARECCHIATURE RICONDIZIONATE

Dettagli

ACCORDO PER L ASSISTENZA SANITARIA DI GRUPPO DELLE FORME ASSICURATIVE

ACCORDO PER L ASSISTENZA SANITARIA DI GRUPPO DELLE FORME ASSICURATIVE ACCORDO PER L ASSISTENZA SANITARIA DI GRUPPO DELLE FORME ASSICURATIVE Il giorno 27 novembre 2008 in Verona tra il Banco Popolare in rappresentanza delle Aziende del Gruppo Banco Popolare interessate al

Dettagli

Preso atto che la somma da destinare alla formazione prevista nel bilancio di previsione dell Unione, è pari a 9.600,00 per l anno 2014;

Preso atto che la somma da destinare alla formazione prevista nel bilancio di previsione dell Unione, è pari a 9.600,00 per l anno 2014; Richiamate le delibera del Cda n. 20 del 30/12/2010 e dell Assemblea n. 5 del 13/06/2013 con le quali si recepisce il trasferimento all Unione dei Comuni il servizio per la gestione in forma associata

Dettagli

POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE

POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE 1. Che cos è la formazione La formazione è il processo attraverso il quale si educano, si migliorano e si indirizzano le risorse umane affinché personale

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI

REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI VALLIO TERME - Provincia di Brescia - REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 1 del 30.04.2013 Articolo 1 OGGETTO 1. Il presente regolamento

Dettagli

Comitato di Coordinamento

Comitato di Coordinamento Coomitaatoo t ddi i Coooorddi r i nnaamenntoo e t ddeel llee Orrggaannizzzaazioonni i z zi i ddi i Vooloonntaarri l t i aatoo t ddellaa PPrrootezioonnee Civvili ill ee Reggoolaameenntoo e l t Art. 1 Premessa

Dettagli

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 Allegato 2 DGU 5/2014 UNIONE BASSA REGGIANA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 1. PREMESSA In data 20.4.2013, è entrato in vigore il D.lgs. 14.3.2013

Dettagli

PROPOSTA MOTIVATA DEL COLLEGIO SINDACALE DEL BANCO POPOLARE - SOCIETÀ COOPERATIVA SULL INTEGRAZIONE DEI TEMPI E DEI CORRISPETTIVI

PROPOSTA MOTIVATA DEL COLLEGIO SINDACALE DEL BANCO POPOLARE - SOCIETÀ COOPERATIVA SULL INTEGRAZIONE DEI TEMPI E DEI CORRISPETTIVI PROPOSTA MOTIVATA DEL COLLEGIO SINDACALE DEL BANCO POPOLARE - SOCIETÀ COOPERATIVA SULL INTEGRAZIONE DEI TEMPI E DEI CORRISPETTIVI SPETTANTI ALLA SOCIETÀ DI REVISIONE Assemblea ordinaria e straordinaria

Dettagli