Taylor e Ford Toyota WCM (World Class Manufacturing)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Taylor e Ford Toyota WCM (World Class Manufacturing)"

Transcript

1 Taylor e Ford Toyota WCM (World Class Manufacturing) Seminari Fim-Fiom-Uilm 10 e 17 luglio 2008 Luciano Pero Milano 4 luglio

2 Programma della giornata 1 PARTE: riflessione sul cambiamento del lavoro dalla fabbrica fordista, a Toyota al WCM i concetti e le tecniche dei nuovi modelli 2 PARTE: riflessioni sul ruolo del sindacato e la valorizzazione dei lavoratori i problemi che nascono dal WCM come affrontare il cambiamento 2

3 Indice della presentazione 1. Taylor e il metodo MTM (misurazione tempi e metodi) 2. Ford: la catena di montaggio e la produzione di massa 3. Toyota e i principi del TPS (Toyota Production System) 4. L evoluzione del TPS nel WCM (World Class Manufacturing) A. i principi tecnici B. i principi manageriali di gestione dell organizzazione Riferimenti : - Fondazione H. Ford: Archivio fotografico - T. Ohno, Lo spirito Toyota, Einaudi, Fiat Group, WCM - Metodi e strumenti per il Fiat Auto Production System. Guida distribuita alle organizzazioni sindacali L. Erlicher, Turnaround e Cultura organizzativa, in Sviluppo e Organizzazione n

4 USA 1901: il montaggio artigianale Dipartimento di Ingegneria Gestionale 4 4

5 1. TAYLOR: studio dei metodi di lavoro la soluzione tradizionale 5

6 TAYLOR: studio dei metodi di lavoro la soluzione basata sul metodo MTM 6

7 Taylor: : i quattro principi della organizzazione scientifica del lavoro 1. Studio scientifico dei metodi di lavorazione studio delle modalità con cui viene svolto il lavoro per definire un modo di operare standard, per tutti gli operatori MTM: tempo standard e tempo effettivo 2. Selezione ed addestramento scientifico della manodopera: mettere l uomo giusto al posto giusto 3. Instaurazione di rapporti di stima e di collaborazione coltivare buoni rapporti tra dirigenti e manodopera; (paternalismo, contatti individuali) 4. Riorganizzazione della direzione aziendale introduzione dell ufficio programmazione e metodi sviluppo della gerarchia intermedia di controllo e gestione problemi 7 7

8 2. FORD e la Ford Motor Company Henry Ford fonda la Ford Motor Company: pensa a un automobile per la massa, che qualsiasi lavoratore avrebbe potuto permettersi Il modello T robusto e facile da guidare, Nel 1908 vendette più di esemplari nel 1912 era venduta a $ 575: era la prima volta che il prezzo di un auto era inferiore al salario medio annuo di un operaio nel 1913 viene introdotta la catena di montaggio e le vendite erano salite a quasi auto nel 1914 Ford fabbricò oltre auto con lavoratori; il resto dell industria produceva complessivamente circa auto con circa lavoratori dal 1908 al 1916 Ford ridusse i prezzi del 58%; contemporaneamente istituì una paga giornaliera di 5$, 2 volte il salario standard nell industria 8 8

9 Evoluzione del Modello Ford T ( ) 9 9

10 La FORD T

11 Assembly Line of the Ford T Model,

12 Assembly Line of the Ford T Model,

13 1913, Magneto Assembly Line, Highland Park Plant, 13

14 La catena di montaggio si evolve, 1920 Dipartimento di Ingegneria Gestionale 14 14

15 La produzione di 1 giorno: Highland Park Plant, August,, 1913 Dipartimento di Ingegneria Gestionale 15 15

16 Ford: : i principi della catena di montaggio - Predisporre strumenti e persone secondo l ordine delle operazioni da eseguire - portare il lavoro all operaio, cioè muovere il prodotto con trasportatori meccanici, in modo da evitare il cammino inutile - Fare le attività di montaggio direttamente sul trasportatore, con un tempo di avanzamento automatico predefinito. - Standardizzare i componenti: imponendo tolleranze basse ai fornitori 16 16

17 Anni 70: sperimentazione di forme alternative al fordismo In seguito alle lotte sindacali, vengono avviate delle forme sperimentali di organizzazione del lavoro non fordiste, ad es.: - ricomposizione dei ruoli alla VOLVO con ispirazione al modello artigianale - isole di montaggio ALFA ROMEO, in particolare l isola di montaggio motori ad Arese Altre imprese, come FIAT, puntano invece sulla strada dell automazione spinta: il modello è la fabbrica senza operai 17 17

18 3. Toyota Production System (TPS) Origine: anni Protagonisti: Taiichi Ohno, nato in Manciuria, ingegnere e direttore di fabbrica alla Toyota, autore delle principali innovazioni del TPS Kiichiro Toyoda, proprietario e presidente della Toyota. Il 15 agosto 1945, giorno della sconfitta Giapponese nella 2^ guerra mondiale, disse che bisognava raggiungere l America in 3 anni nella produzione industriale Contesto: Gli affanni di una crescita lenta Nel mercato giapponese del dopoguerra, ristretto e con pochi volumi di vendita, bisognava competere producendo molti modelli in bassa quantità (scarse economie di scala) Obiettivo: Raggiungere l America Ohno da un lato cerca di imitare i produttori di auto americani perfezionando le linee di assemblaggio e adottando le tecniche di controllo qualità (TQC) elaborate in America. Dall altro per raggiungere l America, si deve ROVESCIARE ALCUNI PRESUPPOSTI DEL MODELLO DI PRODUZIONE FORDISTA Sviluppi: Sino alla fine degli anni 80 il Sistema Toyota si è evoluto e perfezionato solo dentro l azienda Dagli anni 90 è stato studiato da americani e giapponesi (famosa la ricerca del MIT di Boston) ed è stato sperimentato in diversi contesti con il nome di Produzione snella (Lean Production). 18

19 Le idee base del TPS: 1. just in time 2. miglioramento continuo L idea base del Sistema Toyota è l eliminazione totale degli sprechi Essa si basa su due concetti fondanti, detti PILASTRI 1.IL Just in Time nell assemblaggio dell automobile ciascun componente arriva alla linea nel preciso momento in cui ne ha bisogno e nella quantità necessaria 2. Autoattivazione della produzione e miglioramento continuo Per ridurre gli sprechi e i difetti bisogna dotare le macchine non solo di automazione, ma anche di dispositivi che bloccano la produzione appena ci sono anomalie. Poi si deve intervenire sulle cause per eliminarle in modo definitivo (Kaizen) 19

20 just in time: servire il cliente come nei supermarket americani Nel 1956 T. Ohno fa un viaggio in America per visitare gli stabilimenti di General Motor e Ford; ma ciò che lo colpisce di più sono i Supermercati, nei quali vede già realizzate alcune sue idee sul just in time. Combinare automobili e supermercati può sembrare una strana idea. Tuttavia per molto tempo, dopo avere analizzato l organizzazione di un supermercato americano, studiammo le analogie tra quell organizzazione produttiva e la produzione di automobili per mezzo di just in time. Un supermercato è un luogo dove il cliente può prendere ciò di cui ha bisogno nel tempo e nelle quantità desiderati Dal supermercato abbiamo così mutuato l idea di concepire il processo che sta a monte nella linea produttiva come una sorta di negozio. Il processo che sta a valle (cliente) procede verso quello iniziale (supermercato) per acquistare i pezzi necessari (merci) nei tempi e nella quantità desiderati. E allora che il processo iniziale produce immediatamente la quantità appena prelevata (rifornimento degli scaffali). (T. Ohno, Lo spirito Toyota, 1993, pag 40-41) 20

21 I supermarket americani realizzano in parte il just in time con i cartellini ( kanban) Il cliente esce dal Cassa del Supermercato scaffale magazzino Fornitore Supermerc ato X legenda Kanban di movimentazione Kanban di produzione Contenitore per i kanban 21

22 Eliminare i magazzini intermedi tra le postazioni di lavoro Attivando il flusso produttivo solo su richiesta del cliente si possono ridurre i magazzini intermedi e i semilavorati fermi 22

23 Eliminare i magazzini tra le fabbriche con LA SINCRONIZZAZIONE DEI COMPONENTI Produzione di componenti principali nella stessa sequenza di montaggio delle auto: Produzione di automobili in sequenza con tempo prefissato Produzione di componenti nella stessa sequenza di montaggio delle automobili Linea di produzione motori 23

24 Eliminare gli sprechi sulla linea Materiali posizionati troppo in alto Materiali posizionati altezza max=1,50 Lunghi percorsi a a piedi a lato linea Deposito provvisorio a bordo linea Nessuno può lavorare facilmente sulla line Materiali predisposti: non si sceglie non ci si piega Non c è materiale provvisorio sul pavimento a bordo linea Carrelli sincronizzati 24

25 Come realizzare il just in time IL Just in Time Se si pensa al processo da monte a valle, il Jit è molto difficile da realizzare. Infatti c è sempre qualche intoppo lungo le lavorazioni che lo rendono impraticabile Per rovesciare il modo di pensare, Ohno propone: Pensare all indietro: Bisogna pensare al processo come un flusso all indietro che va dal bisogno del cliente a valle, alla fase di produzione a monte Kan Ban: Viene sperimentato un metodo per arrivare al jit basato su un sistema di cartellini, che segnala a chi sta a monte i prelievi effettuati dai clienti a valle (Kan Ban = cartellino) Sistema Pull: L uso diffuso del Kan Ban consente di rovesciare l intero sistema di programmazione della produzione (da Push a Pull) Risultati Eliminazione magazzini Meno impiegati e capi degli uffici di Programmazione e di Staff Autoregolazione sincronizzata del flusso a partire dalla richiesta al cliente 25

26 Cosa significa logica pull Lavorare con logica pull : significa che un processo parte solo se c è un cliente che ha richiesto l output del processo, e non prima. Si può usare se il cliente è disposto a aspettare per tutto il tempo per cui dura il processo. Pull in inglese vuol dire tirare cioè produzione tirata dell ordine. tempo Cliente Cliente Ordine Processo Prodotto 26

27 Cosa significa logica push Lavorare con logica push : significa che un processo parte anche senza che ci sia un cliente che ha richiesto l output del processo. I prodotti vengono messi in magazzini. Quando il cliente fa l ordine gli viene dato un prodotto che è già nel magazzino. Push in inglese vuol dire Spingere cioè produzione spinta delle Previsioni. Cliente tempo Previsioni Processo Magazzino Ordine Prodotto 27

28 Perché spesso bisogna bilanciare pull e push Logica Pull: permette di avere meno scorte e di essere sicuri di vendere tutto quello che produco. Logica Push: se il cliente non può aspettare devo avere il prodotto disponibile. Ma avrò più scorte e potrei non vendere tutto. Logica push: produco su previsione e per il magazzino Produzione semilavorati Magazzino Ordine Personalizzazioni Logica pull: produco sulla base di un ordine 28

29 Le idee base del TPS: 2. miglioramento continuo Alla base del miglioramento continuo c è l'idea di fare di più con meno Toyota introduce l idea del miglioramento dell efficienza: -non con lo Scientific Management (metodo MTM applicato dagli specialisti dell ufficio tempi e metodi) - ma attraverso il miglioramento continuo del processo di produzione attuato dagli stessi attori che producono (operai e tecnici) (Kaizen) 29

30 Come realizzare il miglioramento continuo Autonomazione della produzione e miglioramento continuo Per eliminare sprechi e difetti bisogna che le riparazioni non siano fatte di nascosto, ma che tutti vedano le anomalie e che esse siano risolte in via definitiva Controllo a vista: per rendere trasparente subito a tutti se la produzione è in situazione normale o anomala Zero difetti: è un obiettivo a cui si arriva progressivamente; in primo luogo fermando la produzione appena il difetto si crea e poi intervenendo a eliminare le cause del difetto in modo definitivo Responsabilità dell operaio e lavoro in team: bisogna delegare all operaio il potere di fermare la produzione. Bisogna abituarlo a lavorare in team per eliminare le cause dei difetti Risultati Riduzione tempi di fermo macchina e riduzione sprechi Sicurezza diffusa per uomini e macchine Qualità elevata del prodotto finale 30

31 Le tre aree dei metodi del miglioramento continuo principi Just in time Qualità totale Manutenzione preventiva e continua metodi Problem solving Qualità nel processo di lavoro Organizza zione del posto di lavoro 31

32 Come risolvere i problemi di miglioramento della produzione Descrivere e capire la situazione Definire il problema Indagine sulla causa Perché Perché Perché Perché Perché Indagine Vera Causa Piani di miglioramento Soluzione Definitiva Applicazione e Monitoraggio 32

33 Uno strumento di problem solving: i 5 perché 5 perché è una tecnica che consiste nel chiedersi perché almeno 5 volte per trovare la vera causa Non fermarsi alla prima causa trovata Il problema è una risorsa preziosa per scoprire come fare meglio Indagare a fondo sulle cause nascoste 33

34 Come si costruisce la qualità nel processo di lavoro La qualità nel processo di lavoro Operatori autonomi Fermare la la linea o la la macchina Motivare e coinvolgere le persone perché rilevino anomalie o difetti Introdurre meccanismi per fermare la linea (es. sistema andon) o la macchina 34

35 Il miglioramento continuo richiede una organizzazione basata su team Come funziona? L organizzazione è creata intorno a processi funzionali o interfunzionali Il lavoro è realizzato da team che sono responsabili dei risultati Mansioni da compiti semplici a lavori complessi Ruoli con compiti esecutivi e compiti decisionali Team La cultura è caratterizzata da collaborazione 35

36 Confronto tra organizzazione gerarchica e organizzazione basata sui team L organizzazione basata sui team è ridisegnata secondo gruppi di lavoro che tengono insieme diversi contributi necessari a realizzare bene un processo, un sottoprocesso, una fase Organizzazione gerarchica basata su linee e funzioni Organizzazione basata sui team 36

37 Struttura organizzativa snella Staff Staff Staff Meno manager Meno gerarchia Meno staff Meno controllo più supporto e indirizzo Flussi informativi orizzontali L organizzazione tradizionale piramidale Staff i rischi del troppo snello : Perdita di competenze Organizzazione snella senza empowerment collassa L organizzazione piatta e snella 37

38 UN ESEMPIO DEL MODELLO SNELLO di MICRO-ORGANIZZAZIONE : Il team operaio Addetti linea FABBRICA TRADIZIONALE Responsabile U.T.E. CPI ORGANIZZAZIONE SENZA TEAM OPERAIO Scarsa presenza di modalità / strumenti di coinvolgimento degli operai e di raccolta della loro propositività Instabilità della composizione del team di lavoro (gestione dell assenteismo) Presidio della qualità da migliorare Team Leader FABBRICA basata su team Team Operaio Resp. UTE ORGANIZZAZIONE BASATA SUL TEAM OPERAIO UTE costituita da 4 Team operai TEAM OPERAIO: 1 Team Leader + 10 operai organizzati intorno a un dominio del processo (gruppo di postazioni), job rotation TEAM LEADER: eletto dagli operai Responsabilità del team sui risultati di produttività, qualità, presenze, sicurezza, sviluppo delle skill, miglioramento continuo di WO, automanutenzione (AM) 38

39 Il dominio del team operaio Team leader Addetti linea team 1 Team leader team 2 I team operai lavorano sempre su uno stesso gruppo di postazioni (dominio) Gli operai possono ruotare sulle postazioni 39

40 Rapporto tra innovazione e miglioramento continuo L innovazione negli approcci europei e americani Innovazione e Miglioramento continuo nel TPS Livello ideale Miglioramento continuo Mantenimento Innovazione Degrado di fatto del sistema Innovazione L innovazione in parte recupera il degrado e in parte alza le prestazioni L innovazione si somma al miglioramento continuo 40

41 Confronto tra i due sistemi produttivi: lavorazioni meccaniche a lotti e a flusso continuo Produzione per reparti a lotti (sopra) A D C B Produzione per reparti Produzione a flusso continuo (sotto) Prodotti: A, B, C, D B A C D m o n t a g g i c o l l a u d i magazzino prodotti finiti Operazioni / tecnologie: Cicli di produzione A mont coll Produzione in linea Prodotto A Prodotto B Prodotto C B C mont mont coll coll magazzino prodotti finiti Prodotto D D mont coll 41

42 Processo senza flusso continuo: lotti grandi Lotti grandi Tempo lungo per change over delle macchine Magazzini intermedi numerosi Grandi quantità di Materiale in lavorazione Sprechi finanziari Sprechi di tempo Mass production 42

43 Processo con flusso continuo: lotti piccoli Lotti piccoli Tempo ridotto per change over delle macchine Magazzini intermedi ridotti al minimo Piccole quantità di Materiale in lavorazione Limitato impegno finanziari (dopo poco che inizio a produrre, vendo) Just in time Lean production 43

44 Confronto tra i due sistemi produttivi: la produzione di massa Nel sistema fordista l organizzazione della produzione è basata su: Reparti specializzati per tipo di lavorazione con alta concentrazione di macchine uguali. (es. Reparto Tornitura, Fresatura) Operai specializzati per singole lavorazioni e che lavorano sempre sulla stessa macchina o posto di lavoro Produzione di grandi quantità dello stesso pezzo che vengono poi trasferite in un magazzino intermedio a disposizione del reparto a valle tempi di attrezzaggio delle macchine molto lunghi e collegati ai grandi lotti di pezzi uguali Scorte tra una postazione e l altra per non interrompere mai la produzione, anche quando si registrano breakdown o guasti 44

45 Confronto tra i due sistemi produttivi: la produzione snella Nel sistema Toyota l organizzazione della produzione è basata su: Reparti in parallelo con diverse macchine messe in linea per seguire il flusso delle lavorazioni (Minimizzare lo spostamento dei materiali) Operai polivalenti assegnati a più macchine diverse ma vicine e in linea I tempi di attrezzaggio e di preparazione delle macchine (set up) sono molto ridotti per consentire il just in time. Il processo di produzione dei componenti e quello di assemblaggio sono sincronizzati 45

46 Sintesi : Mercato e strategia da Ford a Toyota Fordismo Mercato Ampio e crescente Di massa Prevedibile Toyotismo Mercato Ristretto e instabile Di nicchia Non prevedibile Fabbisogni: Esigenza di grandi quantità di modelli standard Focus strategico sulla quantità, programmazione rigida Obiettivi assegnati: più pezzi, più parcellizzazione, meno costi Manodopera: immigrati europei spesso analfabeti di origine contadina Fabbisogni: Esigenza di piccole quantità di diversi modelli Focus strategico su qualità e flessibilità Obiettivi assegnati: Zero difetti, lotta agli sprechi, più flessibilità, meno costi Manodopera: operai qualificati, stabili, di cultura industriale 46

47 4. Il WCM fase 1: comprensione profonda dei principi del TPS Il WCM (world class manufacturing) Nasce negli anni 80 per supportare le imprese americane nell introduzione del TPS Si basa su un analisi attenta delle tecniche Toyota per mostrarne l efficacia e la semplicità. Vuole superare le diffidenze culturali che ostacolavano la diffusione dei principi e dei metodi Toyota negli USA 47

48 Il WCM fase 2: i benefici del miglioramento continuo Maggiore consapevolezza della potenzialità del TPS Si sviluppa nella crisi degli anni 90. La crisi degli anni 90 porta a riduzioni di organico e di investimento nel miglioramento organizzativo e nello sviluppo delle competenze delle persone. Queste riduzioni di personale spesso conducono a perdita delle persone più competenti. Le imprese, in particolare quelle giapponesi che percepiscono questo rischio, promuovono gruppi di ricerca, in collaborazione con le Università, per costruire modelli più evoluti di miglioramento continuo. 48

49 Il miglioramento focalizzato nel WCM. (Fiat Auto Group ) Le principali innovazioni introdotte dal WCM in Fiat Auto Group riguardano la focalizzazione del miglioramento sulla riduzione degli sprechi e delle perdite in produzione con la metodologia del cost deployment (costo di distribuzione) e del focused improvement (miglioramento mirato). L enfasi sul controllo di qualità e la logistica dei materiali, collegati alla riduzione degli sprechi e delle perdite in produzione l uso di metodi evoluti di miglioramento continuo con il coinvolgimento del personale in primo luogo per gli obiettivi detti sopra (costi e qualità) 49

50 Parte A: i 10 Pilastri tecnici del WCM (Fiat Auto Group ) 1. Cost deployment (Analisi- diagnosi dei costi) 2. Focused improvement (Miglioramento focalizzato) 3. Autonomous maintenance)/workplace Organization (Manutenzione autonoma e organizzazione del posto di lavoro) 4. Productive Maintenance (Manutenzione specialistica) 5. Early Equipment Mangement (Progettazione per la prevenzione della manutenzione) 6. Quality Control (Controllo qualità) 7. Logistics (Logistica) 8. Safety (Sicurezza) 9. Environment (Ambiente) 10. People Development (sviluppo delle competenze delle persone) 50

51 Metodo del cost deployment Il metodo cost deployment punta a trovare sistematicamente gli sprechi e le perdite che si generano nei processi e a trasformarli in costi, con una attenta valutazione, e poi a eliminarli. Perciò il cuore del metodo è: - collegare gli sprechi e le perdite con le cause originarie - eliminare le cause. Trovare le cause originarie aiuta a: sapere quali sono i costi con precisione individuare il migliore metodo tecnico per rimuovere la causa valutare con precisione i costi/benefici delle attività da fare per il miglioramento. 51

52 La logica del cost deployment Individuazione delle perdite: NB: la perdita è una attività che oggi si fa, ma che si potrebbe evitare Individuazione delle cause che stanno alla base delle perdite: NB: le cause si trovano con varie tecniche appropriate Trasformazione delle perdite in costi Scelta dei metodi per eliminare le perdite Valutazione Costi / Benefici degli interventi per eliminare le perdite 52

53 Trasformazione delle perdite in costi: esempio Perdita per Guasto Tempo di Fermo Impianto Tempo di Riparazione Tempo di fermata degli addetti Tempo di fermata impianto Tempo per la riparazione X X X n. di addetti Consumo orario di energia n. di manutentori coinvolti X X X X Tariffa oraria di manodopera dir. Tariffa oraria energia Tariffa di ammortamento Tariffa oraria di manodopera indir. = = = = Costo del Lavoro (diretto) Costo dell energia Costo di ammortamento Costo del Lavoro (indiretto) 53

54 Esempio: eliminare attività a non valore aggiunto Organizzazione tradizionale: lunghi percorsi Materiale 5 Materiale 6 Materiale 1 Materiale 2 Materiale 3 Materiale 4 Contenitore A Contenitore B Contenitore C Contenitore D 54

55 Esempio: eliminare attività a non valore aggiunto Applicando il WCM Materiale 1 Materiale 3 Contenitore C 55

56 Il metodo per eliminare le attività a non valore aggiunto: NVAA NVAA: 56

57 Esempi di attività a non valore aggiunto 57

58 Attività e valore aggiunto in un ciclo di lavoro Spreco 35% Semi spreco 15% Valore aggiunto 50% 58

59 Jit e riduzione costi con il supermarket dei materiali e i carrelli a lato linea Vantaggi impedisce errori di montaggio sincronizza il flusso dei materiali abolisce i movimenti inutili facilita la diversificazione dei modelli con i kit preconfezionati riduce le giacenze di materiali OPERAI INDIRETTI CONFEZIONANO IL KIT PER CIASCUNA VETTURA DIVERSA NEI SUPERMARKET IN BASE AL PROGRAMMA DI PRODUZIONE 59

60 Cost deployment: percorso di miglioramento Step 7 Identificare I costi di trasformazio ne Stabilire i target per la riduzione dei costi Separare i costi totali di trasformazio ne per processo Step 2 Separare le perdite causali da quelle risultanti Step 3 Step 4 Calcolare i costi di perdite e sprechi Step 5 Identifi care i metodi per il recupe ro di perdite e sprechi Step 6 Stimare i costi del migliorament o e la riduzione corrisponde nte di perdite e sprechi Stabilire ed implementare il piano di miglioramento Follow up Step 1 Identificare I costi e le perdite qualitativamente Quantificare le perdite e gli sprechi in base alle misurazioni precedenti 60

61 Il miglioramento focalizzato (Focused improvement ) 61

62 Il miglioramento focalizzato OEE = overall equipment efficiency (indice di misurazione dell efficienza impianti) 62

63 Il percorso del miglioramento focalizzato 63

64 Quality Control (Controllo qualità) Principi del miglioramento 1. Consapevolezza delle priorità (perdite e scarti più importanti) 2. Controllo del processo (migliorare i metodi di lavoro) 3. Monitoraggio delle non-qualità e individuazione delle cause 5. Prevenzione dell errore 6. Standardizzazione (formulare, osservare e applicare standard) 64

65 Il percorso del controllo qualità 65

66 Qualità: Controllo del processo produttivo Cambiare la logica del controllo: - dalla misurazione di alcune caratteristiche del prodotto (parametri dimensionali, rumori, perdite di fluidi, particolari mancanti ecc.) - al rispetto delle condizioni ideali sul processo. MA, assicurare la qualità all interno del processo coinvolge la Produzione, le Ingegnerie di produzione, i fornitori e gli Acquisti e a ritroso il processo di Sviluppo del prodotto La qualità si riesce a migliorare e a rendere stabile solo se si va all interno del processo produttivo 66

67 Strumenti per realizzare la qualità: poka yoke Poka Yoke vuol dire impedire l errore di disattenzione nelle operazioni di lavoro, prevenendo i difetti, oppure rendendolo evidente nel momento in cui si commette, attraverso l uso di dispositivi appositi Gli strumenti Poka Yoke sono poco costosi, efficaci nel tempo e capaci di eliminare controlli più complessi e lunghi Pezzo in lavorazione X Fissaggio 67

68 In produzione: modalità a prova di errore Visibilità degli oggetti Segnalatori e sensori Meccanismi di fermo macchina automatico Ridurre la libertà di scelta dei movimenti Ridurre i pezzi intercambiabili Obblighi di conferme e di controlli reciproci Sequenze non modificabili 68

69 Parte B. Principi manageriali di gestione (Fiat Auto Group ) I principi di management WCM sono finalizzati a sviluppare in tutti comportamenti di impegno e di responsabilità, fare applicare tecniche e metodi di gestione di obiettivi, piani e progetti far gestire, attraverso accumulo e diffusione, la nuova conoscenza creata attraverso la soluzione dei problemi far assumere all organizzazione i principali tratti culturali del WCM con particolare attenzione al cambiamento del ruolo operaio e alla cura per il dettaglio. 69

70 I principi manageriali del WCM 1. Committenza e affidabilità 2. Gestione per progetti e per obiettivi 3. Gestione della conoscenza Impegno, motivazione, responsabilità e coinvolgimento nell organizzazione Deve diventare una modalità diffusa, che i team (sia direzionali che operai) devono apprendere per condurre in modo autonomo le attività di miglioramento Diffusione programmata della nuova conoscenza generata dall applicazione dei metodi tecnici 4. Cura del dettaglio Spesso la mancanza di risultati nel miglioramento è causata da un analisi poco accurata dei problemi 70

71 In conclusione: natura cognitiva dei nuovi compiti del lavoratore Il WCM supera l idea di semplice partecipazione degli operai (es gruppi di ascolto, sistema dei suggerimenti). La nuova parola chiave è coinvolgimento, ossia l assunzione, accanto a compiti diretti anche dei compiti indiretti connessi al proprio lavoro: raccogliere e analizzare dati, fare diagnosi, applicare il problem solving, controllare i risultati del proprio lavoro ed esserne responsabili il principio del WCM rispetto al coinvolgimento delle persone è sviluppa le capacità dell intelligenza 71

72 2 PARTE: idee per il ruolo del sindacato Problemi: il processo innovativo: come capire e partecipare tutela e valorizzazione dei lavoratori: come comprendere le novità e come valorizzare il contributo Strade: come stare nel processo: commissioni congiunte? come contrattare: premio di risultato, premi di professionalità, accordi normativi, premi di partecipazione? 72

LA LEAN MANUFACTURING E TOYOTA. QualitiAmo La Qualità gratis sul web

LA LEAN MANUFACTURING E TOYOTA. QualitiAmo La Qualità gratis sul web LA LEAN MANUFACTURING E TOYOTA GLI SPRECHI DA EVITARE Quali erano gli sprechi che Toyota voleva evitare, applicando la Produzione snella? Essenzialmente 3: le perdite di tempo legate alle rilavorazioni

Dettagli

ILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE

ILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE ILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE L approccio al processo di manutenzione Per Sistema Integrato di Produzione e Manutenzione si intende un approccio operativo finalizzato al cambiamento

Dettagli

Lean Production. e approccio Just In Time CORSO DI GESTIONE DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE. Lean Production. Value stream e lotta agli sprechi

Lean Production. e approccio Just In Time CORSO DI GESTIONE DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE. Lean Production. Value stream e lotta agli sprechi Lean Production CORSO DI GESTIONE DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE Lean Production e approccio Just In Time! Insieme di attività integrate progettato per ottenere alti volumi produttivi pur utilizzando scorte

Dettagli

LA PRODUZIONE JUST IN TIME

LA PRODUZIONE JUST IN TIME Economia e Organizzazione Aziendale II Prof. Gestione della Produzione Industriale LA PRODUZIONE JUST IN TIME IL KAN-BAN: LE REGOLE 1. LA FASE DI LAVORO A VALLE DEVE PRELEVARE PRESSO LA FASE DI LAVORO

Dettagli

LEAN ORGANIZATION: Introduzione ai Principi e Metodi dell Organizzazione Snella

LEAN ORGANIZATION: Introduzione ai Principi e Metodi dell Organizzazione Snella Introduzione ai Principi e Metodi dell Organizzazione Snella by Per avere ulteriori informazioni: Visita il nostro sito WWW.LEANNOVATOR.COM Contattaci a INFO@LEANNOVATOR.COM 1. Introduzione Il termine

Dettagli

EasyMACHINERY ERPGestionaleCRM. partner

EasyMACHINERY ERPGestionaleCRM. partner ERPGestionaleCRM partner La soluzione software per le aziende di produzione di macchine Abbiamo trovato un software e un partner che conoscono e integrano le particolarità del nostro settore. Questo ci

Dettagli

Fabrizio Bianchi-Università Carlo Cattaneo LIUC. di più con meno

Fabrizio Bianchi-Università Carlo Cattaneo LIUC. di più con meno Fabrizio Bianchi-Università Carlo Cattaneo LIUC di più con meno Lean Lean Manufacturing Lean Production Lean Factory Fabbrica Snella Produzione Snella Fabbrica Integrata.. Toyota Production System (TPS)

Dettagli

Il Lean Thinking in Sanità

Il Lean Thinking in Sanità INCONTRO TRA NARRAZIONI E EVIDENZE PER UNA SANITÀ DA TRASFORMARE Il Lean Thinking in Sanità Milano 28 ottobre 2011 Carlo Magni Da qualche anno si parla di LEAN THINKING negli Ospedali: Alcuni articoli

Dettagli

DIMINUIRE I COSTI CON IL SISTEMA QUALITA

DIMINUIRE I COSTI CON IL SISTEMA QUALITA DIMINUIRE I COSTI CON IL SISTEMA QUALITA Lo so che è un argomento impopolare; la mia tesi è che si puo' usare un sistema qualità per abbassare i costi invece che fabbricare carte false. L idea mi è venuta

Dettagli

PerCorsi Lean Production Training per diventare snelli

PerCorsi Lean Production Training per diventare snelli PerCorsi Lean Production Training per diventare snelli I N D I C E Introduzione pag. 3 Lean Production pag. 4 Percorsi pag. 5 Zoom pag. 6 Contatti pag. 7 La formazione a firma Bosch TEC Bosch Training

Dettagli

ID e Operations. KPI produttivi e logistici con il supporto della identificazione automatica. Bologna, 15 Maggio 2012

ID e Operations. KPI produttivi e logistici con il supporto della identificazione automatica. Bologna, 15 Maggio 2012 ID e Operations KPI produttivi e logistici con il supporto della identificazione automatica Bologna, 15 Maggio 2012 Dott. Alessandro Pacelli Partner Opta Dott. Gianluca Spada Partner Opta Presentazione

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.

Dettagli

Sistemi produttivi Just In Time. Just-In-Time Systems (Lean Production)

Sistemi produttivi Just In Time. Just-In-Time Systems (Lean Production) Sistemi produttivi Just In Time Just-In-Time Systems (Lean Production) 1 Origini del JIT e della Produzione Snella Introdotto da Toyota Adottato da altre aziende giapponesi Introdotto successivamente nelle

Dettagli

DAI MODELLI GERARCHICI AI MODELLI ADATTIVI: IL JUST IN TIME. Gaio-Gino-Zaninotto, I sistemi di produzione Capitolo 15

DAI MODELLI GERARCHICI AI MODELLI ADATTIVI: IL JUST IN TIME. Gaio-Gino-Zaninotto, I sistemi di produzione Capitolo 15 DAI MODELLI GERARCHICI AI MODELLI ADATTIVI: IL JUST IN TIME PROBLEMI DELLA PROGRAMMAZIONE A CASCATA Con l aumento della dinamicità ambientale, il sistema di produzione deve adattare le proprie operazioni

Dettagli

La riorganizzazione della Supply Chain secondo i principi lean :

La riorganizzazione della Supply Chain secondo i principi lean : Consulenza di Direzione Management Consulting Formazione Manageriale HR & Training Esperienza e Innovazione La riorganizzazione della Supply Chain secondo i principi lean : un passo chiave nel percorso

Dettagli

FOMIR. Linee di montaggio Fly-System

FOMIR. Linee di montaggio Fly-System FOMIR FOMIR srl Via Torricelli, 237 I-40059 Fossatone di Medicina (BO) T+39 051 782444 / Fax +39 051 6960514 fomir.it easysae.it Linee di montaggio Fly-System Linee di montaggio Fly-System Realizzare delle

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

CHI SIAMO. BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione in ambito di valutazione, sviluppo e formazione delle risorse umane.

CHI SIAMO. BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione in ambito di valutazione, sviluppo e formazione delle risorse umane. www.beon-dp.com Operiamo in ambito di: Sviluppo Assessment e development Center Valutazione e feedback a 360 Formazione Coaching CHI SIAMO BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione

Dettagli

UNIS&F a fianco delle aziende per sviluppare la competitività. Il progetto Lean in Della Toffola S.p.A.

UNIS&F a fianco delle aziende per sviluppare la competitività. Il progetto Lean in Della Toffola S.p.A. UNIS&F a fianco delle aziende per sviluppare la competitività. Il progetto Lean in Della Toffola S.p.A. Una breve presentazione dell'azienda Della Toffola S.p.A., società fondata nel 1961, ha come business

Dettagli

SAFETY & MOVING. Miglioramento delle pratiche di efficienza produttiva. 6 maggio 2014. ing. Marco Lanciai

SAFETY & MOVING. Miglioramento delle pratiche di efficienza produttiva. 6 maggio 2014. ing. Marco Lanciai SAFETY & MOVING Miglioramento delle pratiche di efficienza produttiva 6 maggio 2014 ing. Marco Lanciai Indice Assemblaggio Gestione dei magazzini Movimentazione di merci e materiali 2 Contesto storico

Dettagli

Corso formazione su Sistema di gestione della qualità. Standard ISO 9001:2000/2008 Vision 2000

Corso formazione su Sistema di gestione della qualità. Standard ISO 9001:2000/2008 Vision 2000 Corso formazione su Sistema di gestione della qualità Standard ISO 9001:2000/2008 Vision 2000 Concetto di qualità La parola Qualità sta a significare l'insieme delle caratteristiche di un prodotto/servizio

Dettagli

executive master course www.cspmi.it Production Manager Modena, aprile - dicembre 2014 Sempre un passo avanti

executive master course www.cspmi.it Production Manager Modena, aprile - dicembre 2014 Sempre un passo avanti executive master course www.cspmi.it Production Manager Modena, aprile - dicembre 20 Sempre un passo avanti EXECUTIVE MASTER COURSE Production Manager OBIETTIVI Il corso mette in condizione i partecipanti

Dettagli

La gestione manageriale dei progetti

La gestione manageriale dei progetti PROGETTAZIONE Pianificazione, programmazione temporale, gestione delle risorse umane: l organizzazione generale del progetto Dimitri Grigoriadis La gestione manageriale dei progetti Per organizzare il

Dettagli

Il WCM in Fiat Chrysler Automobile, il ruolo dell innovazione di fabbrica le trasformazioni del lavoro

Il WCM in Fiat Chrysler Automobile, il ruolo dell innovazione di fabbrica le trasformazioni del lavoro Il WCM in Fiat Chrysler Automobile, il ruolo dell innovazione di fabbrica le trasformazioni del lavoro 1 1. Il contesto, crisi e rilancio di Fiat Auto (2004 2008) e ruolo dell innovazione di fabbrica Nel

Dettagli

Premio Manager per la Qualità

Premio Manager per la Qualità Premio Manager per la Qualità Dal primo progetto Sei Sigma al "Miglioramento Continuo di oggi" Quality Plant Manager Stabilimento Ciriè (TO) P. Colosimo Informazioni generali sito produttivo Ciriè (TO)

Dettagli

Verona, 29-30 ottobre 2013!

Verona, 29-30 ottobre 2013! Verona, 29-30 ottobre 2013! VERONA ottobre 2013 IL METODO WORLD CLASS MANUFACTURING (WCM) RIDUZIONE DEI COSTI CON INCREMENTO DELL EFFICIENZA AZIENDALE. ASPETTI RELATIVI ALLA SICUREZZA ED ALLA MANUTENZIONE

Dettagli

EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA

EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA http://www.sinedi.com ARTICOLO 3 LUGLIO 2006 EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA A partire dal 1980 sono state sviluppate diverse metodologie per la gestione della qualità

Dettagli

IN COLLABORAZIONE CON OPTA SRL

IN COLLABORAZIONE CON OPTA SRL PROGRAMMARE LA PRODUZIONE IN MODO SEMPLICE ED EFFICACE IN COLLABORAZIONE CON OPTA SRL SOMMARIO 1. L AZIENDA E IL PRODOTTO 2. IL PROBLEMA 3. DATI DI INPUT 4. VERIFICA CARICO DI LAVORO SETTIMANALE 5. VERIFICA

Dettagli

L approccio Lean. Investire sulle persone chiave individuare i champions e gli agenti del cambiamento

L approccio Lean. Investire sulle persone chiave individuare i champions e gli agenti del cambiamento Cosa si intende per L approccio Lean Investire sulle persone chiave individuare i champions e gli agenti del cambiamento Ottenere e usare il contributo di tutti a tutti i livelli Facciamolo e basta con

Dettagli

LA PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ AZIENDALI E.R.P. (ENTERPRISE RESOURCE PLANNING)

LA PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ AZIENDALI E.R.P. (ENTERPRISE RESOURCE PLANNING) LA PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ AZIENDALI E.R.P. (ENTERPRISE RESOURCE PLANNING) L IMPATTO SULLA GESTIONE LA MISURAZIONE DELL IMPATTO IL SUPPORTO ALLA CREAZIONE DEL VALORE L INTEGRAZIONE ESIGENZE DEL BUSINESS

Dettagli

La Leadership efficace

La Leadership efficace La Leadership efficace 1 La Leadership: definizione e principi 3 2 Le pre-condizioni della Leadership 3 3 Le qualità del Leader 4 3.1 Comunicazione... 4 3.1.1 Visione... 4 3.1.2 Relazione... 4 pagina 2

Dettagli

ANALISI E MAPPATURA DEI PROCESSI AZIENDALI

ANALISI E MAPPATURA DEI PROCESSI AZIENDALI ANALISI E MAPPATURA DEI PROCESSI AZIENDALI Cos è un processo aziendale Processo come trasformazione (dal verbo procedere ) Processo aziendale: insieme di attività interdipendenti finalizzate a un obiettivo

Dettagli

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE 1 Indice 1. Premessa 2. Obiettivo 3. Le competenze del profilo ideale Competenze 3.1. Età ed esperienza 3.2. Le reali competenze

Dettagli

Approccio Sistemico all innovazione: il Sistema Lean Ripensare la sterilizzazione dei DM. Sfide organizzative e soluzioni innovative

Approccio Sistemico all innovazione: il Sistema Lean Ripensare la sterilizzazione dei DM. Sfide organizzative e soluzioni innovative Approccio Sistemico all innovazione: il Sistema Lean Ripensare la sterilizzazione dei DM. Sfide organizzative e soluzioni innovative Pisa, 6 febbraio 2015 Una filosofia industriale ispirata al Toyota Production

Dettagli

TECNICHE DI SIMULAZIONE

TECNICHE DI SIMULAZIONE TECNICHE DI SIMULAZIONE INTRODUZIONE Francesca Mazzia Dipartimento di Matematica Università di Bari a.a. 2004/2005 TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 1 Introduzione alla simulazione Una simulazione è l imitazione

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

PROCESSI PRODUTTIVI E LOGISTICA I.T.S.T J.F. KENNEDY - PN

PROCESSI PRODUTTIVI E LOGISTICA I.T.S.T J.F. KENNEDY - PN PROCESSI PRODUTTIVI E LOGISTICA I.T.S.T J.F. KENNEDY - PN A.S. 2014/15 Innovazione e ciclo di vita di un prodotto La progettazione di un prodotto e di conseguenza il suo processo produttivo dipende dalla

Dettagli

Il progetto Lean Accounting in Metal Work

Il progetto Lean Accounting in Metal Work Il progetto Lean Accounting in Metal Work Nel 2010 parte il progetto Lean Accounting in Metal Work con l obiettivo di costruire un sistema di lean accounting che affianchi e poi sostituisca il sistema

Dettagli

READY-TO-GO PRODUZIONE

READY-TO-GO PRODUZIONE READY-TO-GO PRODUZIONE Modulo Standard QlikView OBIETTIVO Le aziende che fabbricano prodotti hanno la necessità di avere un controllo efficiente delle loro attività produttive e di assemblaggio. Questo,

Dettagli

Proposte formative offerte da Trevi S.p.A. in collaborazione con Fraunhofer IML

Proposte formative offerte da Trevi S.p.A. in collaborazione con Fraunhofer IML Proposte formative offerte da Trevi S.p.A. in collaborazione con Fraunhofer IML Corsi internazionali, corsi in house, master e convegni: la qualità dell insegnamento è sempre garantita da docenti selezionati,

Dettagli

Il Sistema di Valutazione delle Prestazioni del Gruppo Logiche e principali caratteristiche Presentazione alle OO.SS.

Il Sistema di Valutazione delle Prestazioni del Gruppo Logiche e principali caratteristiche Presentazione alle OO.SS. Il Sistema di Valutazione delle Prestazioni del Gruppo Logiche e principali caratteristiche Presentazione alle OO.SS. 1 Direzione Centrale Risorse Umane Ufficio Sviluppo Milano, e Compensation Marzo 2014

Dettagli

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni

Dettagli

Just-In-Time (JIT) eliminate tutte le motivazioni che costringono un sistema produttivo alla costituzione di scorte di materiali

Just-In-Time (JIT) eliminate tutte le motivazioni che costringono un sistema produttivo alla costituzione di scorte di materiali Just-In-Time (JIT) Filosofia produttiva nata presso l azienda giapponese Toyota negli anni 70. Ha l obiettivo di soddisfare la domanda del cliente in termini di cosa e quanto produrre, configurando l intero

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

CAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o

CAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o CAPITOLO 11 Innovazione e cambiamento Agenda Ruolo strategico del cambiamento Cambiamento efficace Cambiamento tecnologico Cambiamento di prodotti e servizi i Cambiamento strategico e strutturale Cambiamento

Dettagli

Analista tempi e metodi

Analista tempi e metodi Analista tempi e metodi Descrizione del profilo professionale: Il profilo professionale individuato deve assicurare lo studio, l elaborazione ed il rilascio dei cicli di lavorazione delle attività produttive

Dettagli

Il miglioramento, il problem solving e gli strumenti per il lavoro di gruppo

Il miglioramento, il problem solving e gli strumenti per il lavoro di gruppo Il miglioramento, il problem solving e gli strumenti per il lavoro di gruppo UNIVERSITA DI PISA Università di Pisa Miglioramento continuo e Problem Solving 1 Indice Il miglioramento: i diversi approcci

Dettagli

I concetti della Lean nei processi del WMS

I concetti della Lean nei processi del WMS KUBE SISTEMI e CSMT - Centro Servizi multisettoriale e tecnologico I concetti della Lean nei processi del WMS Ing. Andrea Pasotti 12 novembre 2014 - Lago di Garda - Pacengo di Lazise (VR) I DILEMMI DEL

Dettagli

manifatturiera e per i servizi

manifatturiera e per i servizi CAPITOLO 7 Tecnologie per la produzione manifatturiera e per i servizi Agenda Tecnologia e core technology Processi core ed ausiliari Tecnologia e struttura organizzativa Tecnologia core manifatturiera

Dettagli

Lean Leadership. 30 Settembre 2014 Alberto Portioli. Prof. Alberto Portioli Staudacher www.lean-excellence.it. alberto.portioli@polimi.

Lean Leadership. 30 Settembre 2014 Alberto Portioli. Prof. Alberto Portioli Staudacher www.lean-excellence.it. alberto.portioli@polimi. Lean Leadership Prof. Alberto Portioli Staudacher www.lean-excellence.it Dipartimento Ing. Gestionale Politecnico di Milano alberto.portioli@polimi.it E il momento di decidere di sopravvivere e reagire

Dettagli

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager

Dettagli

Corso di. Analisi e contabilità dei costi

Corso di. Analisi e contabilità dei costi Corso di Analisi e Contabilità dei Costi Prof. 1_I costi e il sistema di controllo Perché analizzare i costi aziendali? La CONOSCENZA DEI COSTI (formazione, composizione, comportamento) utile EFFETTUARE

Dettagli

Name/Dept. Project title 07/05/2002 Slide 1

Name/Dept. Project title 07/05/2002 Slide 1 Name/Dept. Project title 07/05/2002 Slide 1 Analisi risposte del panel 1 Modalità di realizzazione: Interviste telefoniche Quali/Quantitative dirette + Questionari Settori Automotive Elettromeccanica Macchine

Dettagli

Lean Organization EXCELLENCE CONSULTING OUTSOURCING STRATEGIES ACCOUNTABILITY TRAINING TO CHANGE

Lean Organization EXCELLENCE CONSULTING OUTSOURCING STRATEGIES ACCOUNTABILITY TRAINING TO CHANGE Lean Organization EXCELLENCE CONSULTING OUTSOURCING STRATEGIES ACCOUNTABILITY TRAINING TO CHANGE Indice 1 VISION E OBIETTIVI DELL INIZIATIVA 2 LE MOTIVAZIONI 3 I PRINCIPI DELL ORGANIZAZIONE SNELLA 4 GLI

Dettagli

Principi del Lean Thinking per la sostenibilità in ambito sanitario

Principi del Lean Thinking per la sostenibilità in ambito sanitario Principi del Lean Thinking per la sostenibilità in ambito sanitario Dott. Ing. Paolo Abundo Dott. Ing. Luca Armisi Servizio di Ingegneria Medica Fondazione PTV Policlinico Tor Vergata di Roma Napoli, 12/04/2013

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

Efficienza Produttiva. Il Piano d azione dell efficienza

Efficienza Produttiva. Il Piano d azione dell efficienza Efficienza Produttiva Il Piano d azione dell efficienza Nino Guidetti Direttore Commerciale Grandi Clienti Schneider Electric per eliminare le inefficienze La Lean Manufacturing è una strategia operativa,

Dettagli

Implementazione della lean production. Cenni introduttivi. Metodo del free-pass: il caso Benelli Armi s.p.a.

Implementazione della lean production. Cenni introduttivi. Metodo del free-pass: il caso Benelli Armi s.p.a. Implementazione della lean production Metodo del free-pass: il caso Benelli Armi s.p.a. A.A. 2013-2014 Cenni introduttivi La Benelli Armi s.p.a. nasce nel 1967 ad Urbino per iniziativa dei fratelli Benelli,

Dettagli

IL SISTEMA DI DELEGHE E PROCURE una tutela per la società e i suoi amministratori. Milano 18 novembre 2014. A cura di: Luca Ghisletti

IL SISTEMA DI DELEGHE E PROCURE una tutela per la società e i suoi amministratori. Milano 18 novembre 2014. A cura di: Luca Ghisletti IL SISTEMA DI DELEGHE E PROCURE una tutela per la società e i suoi amministratori Milano 18 novembre 2014 A cura di: Luca Ghisletti Compliance Aziendale Compliance è la conformità delle attività aziendali

Dettagli

Master Class in Lean Production

Master Class in Lean Production Master Class in Lean Production Practical Workshop in Japan Comprendere le tecniche Lean e aumentare la capacità di gestione del cambiamento Master Class In Lean Production Obiettivi Con questo viaggio

Dettagli

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile Dr. Giacomo Gelmi Che cosa è una macchina utensile? E uno spazio fisico in cui si collocano, sostenuti da adeguate strutture ed in posizioni

Dettagli

EasyPLAST. Siamo riusciti a trasferire in EasyPLAST tutte le informazioni e le procedure che prima erano gestite con fogli excel

EasyPLAST. Siamo riusciti a trasferire in EasyPLAST tutte le informazioni e le procedure che prima erano gestite con fogli excel Abbiamo completamente eliminato i costi di personalizzazione e di continuo sviluppo per cercare di adattare un prodotto software orizzontale e generalista alle problematiche del nostro settore Un software

Dettagli

ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO!

ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! L allineamento del team esecutivo è definibile come l accordo dei membri del team in merito a: 1. Allineamento personale -consapevolezza dell impatto

Dettagli

Information summary: Il marketing

Information summary: Il marketing Information summary: Il marketing - Copia ad esclusivo uso personale dell acquirente - Olympos Group srl Vietata ogni riproduzione, distribuzione e/o diffusione sia totale che parziale in qualsiasi forma

Dettagli

Sistemi di supporto alle decisioni

Sistemi di supporto alle decisioni Sistemi di supporto alle decisioni Introduzione I sistemi di supporto alle decisioni, DSS (decision support system), sono strumenti informatici che utilizzano dati e modelli matematici a supporto del decision

Dettagli

leaders in engineering excellence

leaders in engineering excellence leaders in engineering excellence engineering excellence Il mondo di oggi, in rapida trasformazione, impone alle imprese di dotarsi di impianti e macchinari più affidabili e sicuri, e di più lunga durata.

Dettagli

Incentive & La soluzione per informatizzare e gestire il processo di. Performance Management

Incentive & La soluzione per informatizzare e gestire il processo di. Performance Management Incentive & Performance Management La soluzione per informatizzare e gestire il processo di Performance Management Il contesto di riferimento La performance, e di conseguenza la sua gestione, sono elementi

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

Analisi e diagramma di Pareto

Analisi e diagramma di Pareto Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo

Dettagli

Indice. pagina 2 di 10

Indice. pagina 2 di 10 LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA

Dettagli

Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale

Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Con il presente capitolo si chiude la presentazione delle basi teoriche della manutenzione. Si vogliono qui evidenziare alcune problematiche

Dettagli

Gli 8 principi della Qualità

Gli 8 principi della Qualità LA QUALITA NEL TEMPO Qualità Artigianale fino al ventesimo secolo; Ispezione e Collaudo - fino alla prima guerra mondiale; Controllo Statistico sui prodotti - fino al 1960; Total Quality Control fino al

Dettagli

Il sistema logistico integrato

Il sistema logistico integrato Il sistema logistico integrato Che cos è la logistica? Il concetto di logistica è spesso poco chiaro Per logistica, spesso, s intendono soltanto le attività di distribuzione fisica dei prodotti (trasporto

Dettagli

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi

Dettagli

Obiettivi conoscitivi

Obiettivi conoscitivi Corso di International Accounting Università degli Studi di Parma - Facoltà di Economia (Modulo 1 e Modulo 2) LAMIB Strumenti avanzati di management accounting. Profili internazionali. Anno Accademico

Dettagli

La reingegnerizzazione dei processi nella Pubblica Amministrazione

La reingegnerizzazione dei processi nella Pubblica Amministrazione La reingegnerizzazione dei processi nella Pubblica Amministrazione Dott.ssa Teresa Caltabiano Area della Ricerca Catania, 15 luglio 2011 Agenda Il contesto di riferimento Le organizzazioni I processi Il

Dettagli

Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali

Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali La gestione dei rischi operativi e degli altri rischi Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali Mario Seghelini 26 giugno 2012 - Milano

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo I modelli di qualità come spinta allo sviluppo Paolo Citti Ordinario Università degli studi di Firenze Presidente Accademia Italiana del Sei Sigma 2005 1 Si legge oggi sui giornali che l azienda Italia

Dettagli

RETE DI PRODOTTO RAPPRESENTA LE CONNESSIONI TRA I SINGOLI COMPONENTI CHE VANNO A COSTITUIRE IL PRODOTTO FINALE

RETE DI PRODOTTO RAPPRESENTA LE CONNESSIONI TRA I SINGOLI COMPONENTI CHE VANNO A COSTITUIRE IL PRODOTTO FINALE RETE DI PRODOTTO RAPPRESENTA LE CONNESSIONI TRA I SINGOLI COMPONENTI CHE VANNO A COSTITUIRE IL PRODOTTO FINALE RETE DI PRODOTTO Grezzi Lavorati Sottogruppi Prodotto A1 B1 A2 B2 A3 B3 C2,3,4 A4 Prodotto

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

TECNICO SUPERIORE PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO TECNICO SUPERIORE PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI DESCRIZIONE DELLA FIGURA

Dettagli

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN

Dettagli

INDAGINE SUI FABBISOGNI DI SERVIZI A FAVORE DELLE IMPRESE DEL SETTORE AGROALIMENTARE

INDAGINE SUI FABBISOGNI DI SERVIZI A FAVORE DELLE IMPRESE DEL SETTORE AGROALIMENTARE A cura di: INDAGINE SUI FABBISOGNI DI SERVIZI A FAVORE DELLE IMPRESE DEL SETTORE AGROALIMENTARE PRESENTAZIONE DEI RISULTATI 1 - Criticità - Fabbisogni - Tendenze di sviluppo Il presente rapporto illustra

Dettagli

I modelli organizzativi della PA

I modelli organizzativi della PA Regione Calabria Programma STAGES I modelli organizzativi della PA Rocco Reina Organizzazione Aziendale rreina@unicz.it Reina - 2008 1 Organizational Key Words Organizzazione Management Strategia Struttura

Dettagli

Lezione 3. La macro struttura organizzativa: la struttura funzionale e le sue modifiche; la struttura divisionale; la struttura a matrice.

Lezione 3. La macro struttura organizzativa: la struttura funzionale e le sue modifiche; la struttura divisionale; la struttura a matrice. Lezione 3 La macro struttura organizzativa: la struttura funzionale e le sue modifiche; la struttura divisionale; la struttura a matrice. 1 LA STRUTTURA FUNZIONALE ALTA DIREZIONE Organizzazione Sistemi

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

L organizzazione aziendale

L organizzazione aziendale Università degli studi di Teramo Facoltà di Agraria Lezioni di Economia e gestione delle imprese vitivinicole aziendale Emilio Chiodo Anno Accademico 2014-2015 Le operazioni aziendali Il sistema delle

Dettagli

Perfare MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI

Perfare MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI Perfare Perfare Percorsi aziendali di formazione e assistenza operativa MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI Costruire un piano di azioni concrete per ottenere il massimo valore dall attuale

Dettagli

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Mentore Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Vision Creare un futuro migliore per le Nuove Generazioni Come? Mission Rendere quante più persone possibili Libere Finanziariamente Con

Dettagli

IL PROCESSO DI BUDGETING. Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna

IL PROCESSO DI BUDGETING. Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna IL PROCESSO DI BUDGETING Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna Il processo di budgeting Il sistema di budget rappresenta l espressione formalizzata di un complesso processo

Dettagli

SISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive

SISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive SISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive Il sistema di gestione della qualità a cui mi riferisco è quello relativo alla norma ISO-9001:2000. Prima di entrare

Dettagli

Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi.

Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi. 5. Processi Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi. Il criterio vuole approfondire come l azienda agrituristica

Dettagli

Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005

Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 Questionario di Autovalutazione di un Sistema di Gestione per la Qualità verso: Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 newsletter TECSE N. 02- Febbraio 2012 (Allegato

Dettagli

IL PROCESSO DI FABBRICAZIONE (sviluppo nuovo prodotto)

IL PROCESSO DI FABBRICAZIONE (sviluppo nuovo prodotto) CORSO DI Gestione aziendale Facoltà di Ingegneria IL PROCESSO DI FABBRICAZIONE (sviluppo nuovo prodotto) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo Istituto di Tecnologie e-mail: cnoe@liuc.it 1 Il processo di

Dettagli

Executive Coaching un percorso per il Self Empowerment

Executive Coaching un percorso per il Self Empowerment Executive Coaching un percorso per il Self Empowerment 0 Executive Coaching Executive Coaching: per trovare il Coach e l approccio più adatti a migliorare alcuni aspetti della propria leadership, gestire

Dettagli

Il marketing dei servizi. La gestione degli intermediari

Il marketing dei servizi. La gestione degli intermediari Il marketing dei servizi La gestione degli intermediari Gli intermediari nei servizi: canali diretti Le imprese di servizi distribuiscono la propria offerta in alcuni casi direttamente, in altri casi si

Dettagli

Il servizio di registrazione contabile. che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili

Il servizio di registrazione contabile. che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili Il servizio di registrazione contabile che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili Chi siamo Imprese giovani e dinamiche ITCluster nasce a Torino

Dettagli

INCREMENTARE LE QUOTE DI MERCATO E LA REDDITIVITÀ

INCREMENTARE LE QUOTE DI MERCATO E LA REDDITIVITÀ INCREMENTARE LE QUOTE DI MERCATO E LA REDDITIVITÀ L ANALISI DELLA CONCORRENZA E IL CUSTOMER VALUE MANAGEMENT 1. [ GLI OBIETTIVI ] PERCHÉ ADOTTARE UN PROCESSO DI CUSTOMER VALUE MANAGEMENT? La prestazione

Dettagli

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione. ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno

Dettagli

IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE

IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE 51 Dichiarazione d intenti (mission statement) La dichiarazione d intenti ha il compito di stabilire degli obiettivi dal punto di vista del mercato, e in parte dal

Dettagli