PROVINCIA DI FERRARA

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1 ALLEGATO D) ALLA DELIBERA C.P. NN. /91019 DEL./12/12 PROVINCIA DI FERRARA Relazione illustrativa BILANCIO DI PREVISIONE 2013 e Pluriennale

2 INDICE INDICE...2 IL QUADRO MACROECONOMICO DI RIFERIMENTO...3 Il patto di stabilità interno...3 IL CONTENUTO DEL BILANCIO...4 LE RISORSE...4 LE ENTRATE TRIBUTARIE... 6 Imposta provinciale di trascrizione autoveicoli...6 L imposta sulle assicurazioni per responsabilità civile auto...6 Compartecipazione del tributo regionale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi....7 Tributo per l esercizio delle funzioni ambientali di interesse provinciale...7 I TRASFERIMENTI ERARIALI... 7 I TRASFERIMENTI REGIONALI... 8 LE ENTRATE EXTRATRIBUTARIE... 9 I TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE ALIENAZIONI PATRIMONIALI ASSUNZIONE DI PRESTITI LE SPESE...12 LA SPESA DI PERSONALE L AMMORTAMENTO DEI PRESTITI LE ALTRE SPESE GENERALI IL FONDO DI RISERVA GLI INVESTIMENTI

3 Il quadro macroeconomico di riferimento Il contesto economico internazionale ed europeo continua ad essere caratterizzata dalla crisi finanziaria iniziata nell ottobre Le autonomie locali e le Regioni vengono sempre più coinvolte nello sforzo comune di contenimento della spesa corrente e di riduzione del deficit pubblico. La pesante situazione di crisi internazionale e l insistente pressione dell Unione Europea, hanno reso necessarie, nel corso del 2011, importanti manovre finanziarie contenute nei decreti legge nn.98 e 138 del 2011, convertiti con modifiche, rispettivamente nelle leggi nn.111 e 148 del Il precipitare degli eventi, soprattutto nello scenario nazionale ed europeo ha comportato l emanazione, dopo la Legge di Stabilità 2012, di un decreto legge (DL 201/2011, il c.d. Salva Italia) che ha introdotto modifiche incidenti sullo stesso assetto istituzionale dei sistemi territoriali di governo: infatti i profili investiti sono stati gli organi di governo e le funzioni delle Province. A tali misure si sono aggiunte quelle contenute nel DL 95/2012 (noto come Spending review ), convertito in legge 135/2012, e, da ultimo, col decreto legge n.188 del 5 novembre 2012 (ancora in corso di conversione), a completamento del processo di riordino avviato. In questo ultimo intervento normativo sono contenute manovre particolarmente onerose, basti pensare, alla soppressione delle Giunte provinciali a decorrere dal 2013 ed alle conseguenze che deriveranno dall avvio di un nuovo Ente, non più esponenziale rappresentante della collettività amministrata, bensì dei Comuni operanti nel loro territorio. Il prossimo anno sarà un anno di transizione e dal 1 gennaio 2014 sarà completato il ridimensionamento del ruolo ed il numero delle Province, oltre all istituzione delle Città Metropolitane. La predisposizione del bilancio di previsione per il 2013 si presenta sempre più critica per il nostro ente, pur avendo conservato la propria identità (per non parlare degli anni futuri ), alla luce del quadro di riferimento in cui rilevano numerosi aspetti, particolarmente significativi, anche per la loro stessa natura di incertezza: - vincoli sempre più insostenibili del patto di stabilità interno; - consistente riduzione dei trasferimenti erariali; - ridefinizione delle funzioni delle Province; - incertezza dello scenario politico locale. Il patto di stabilità interno Il meccanismo del patto di stabilità interno, anche per il 2013, è rimasto sostanzialmente quello adottato per lo scorso triennio , confermato negli articoli 30, 31 e 32 della Legge 12 novembre 2011 n.183 (legge di stabilità 2012). Occorre riconoscere però che, nel corso degli anni la normativa è divenuta sempre più stringente, obbligando gli enti, salvo incorrere in pesanti penalità, a chiudere l esercizio con un differenziale positivo tra entrata e spesa. La disciplina mantiene l impianto della competenza mista, con base di calcolo del saldo finanziario da conseguire, partendo dalla media della spesa corrente , rilevata in termini di impegni, a cui va applicata una percentuale fissata per i predetti anni dalla circolare n.5 del 14/02/2012 del Ministero dell Economia e Finanze, rivista alla luce del fatto che la nostra Provincia non risulta tra gli enti virtuosi (ai sensi di quanto disposto decreto legge n.98 del 2011). A partire dal 2013, in base all applicazione dei parametri di virtuosità, elencati nel citato D.L..98/2011 (rispetto Patto di stabilità, autonomia finanziaria, equilibrio di parte corrente, rapporto tra entrate di parte corrente riscosse ed accertate), il nostro ente dovrà applicare una percentuale di miglioramento pari 20,1% della spesa media corrente. 3

4 Tenuto conto che la Provincia di Ferrara ha beneficiato per il 2012 di spazi finanziari derivanti dalle compensazioni orizzontali, ai sensi di quanto deliberato dalla Giunta regionale in applicazione della normativa vigente del Patto territoriale regionale, pari ad 2,123 milioni di euro, da recuperarsi interamente a valere sull anno 2013, ciò significa che l obiettivo finale ricalcolato per l ente diverrà a dir poco insostenibile per gli anni futuri: oltre 10 milioni di euro. IL CONTENUTO DEL BILANCIO Le risorse uno sguardo di insieme ai sei titoli della entrata spese per servizi c/terzi 10% assunzione prestiti 3% alienaz., trasferim.in c/cap., riscoss.crediti entrate 29% extratributarie 8% trasferimenti correnti 17% entrate tributarie 33% Il valore complessivo previsto delle entrate della Provincia ammonta a circa 88 milioni di euro per l esercizio Nella parte corrente del bilancio, le entrate tributarie rappresentano la voce più consistente, insieme alle entrate per trasferimenti in conto capitale: complessivamente il 63 % circa delle risorse a disposizione dell ente. In secondo luogo è da rilevare il 17% dell apporto di risorse di parte corrente derivante dai trasferimenti provenienti da altri soggetti dell area pubblica (soprattutto dalla Regione Emilia Romagna). L andamento delle entrate correnti della Provincia è stato caratterizzato dal 1999 da una consistente crescita fino al 2003, passando da quasi 44 milioni di euro nel 1999 a quasi 82 milioni di euro nel 2003, un incremento dell 88% rispetto al Successivamente si è registra un decremento del 21% rispetto al 2003 per mantenersi nel quadriennio su un valore medio di circa 61 milioni di euro, per poi scendere dal 2009 al 2011, con un valore medio di 57 milioni di euro. A parte gli ultimi valori del 2012 che registrano un incremento rispetto al 2011 di entrate tributarie e trasferimenti correnti, la previsione complessiva per il 2013 si assesta a valori inferiori del 20% rispetto alle entrate correnti di oltre 5 anni fa. Si precisa che, l accelerazione verificatasi alla fine del 1999 è dipesa principalmente da diversi fattori: - l istituzione di due nuove imposte a favore della Provincia (Ipt ed Rcauto), attribuite in luogo dei trasferimenti statali; - la crescita dei trasferimenti erariali connessi al decentramento amministrativo derivante dalle Leggi Bassanini (viabilità, politiche del lavoro, istruzione, ambiente). 4

5 A decorrere dal 2009, con conferma nelle previsioni fino al 2011, si assiste ad un complessivo venir meno delle entrate, collocandosi al di sotto di quota 60 milioni di euro, e cui fa riscontro una corrispondente ed invitabile riduzione della spesa. Sulle entrate provinciali ha inciso negativamente la progressiva contrazione della compartecipazione Irpef, decimata dai continui sacrifici imposti all ente dalle manovre finanziarie, e dei trasferimenti regionali, in continuo calo. I valori assestati 2012, in aumento rispetto al trend degli ultimi 5 anni risentono dell applicazione del federalismo fiscale, anticipato già per l Ipt nel 2011 e dalla manovra attuata dall ente di incremento dell aliquota Rcauto. Nelle previsioni di entrata corrente complessiva per il 2013, per effetto del permanere della crisi economica, e delle diverse manovre di tagli ai trasferimenti erariali, si registra un calo di quasi 10 milioni di euro (-16%) rispetto all esercizio entrate correnti entrate extratributarie 13% trasferimenti correnti 29% entrate tributarie 58% L andamento dei flussi di entrata corrente previsti dal 2006 al 2013 è di seguito rappresentato. Entrate /000 /000 /000 /000 /000 /000 /000 /000 Entrate tributarie Trasferimenti statali Trasferimenti regionali e da altri enti Entrate extratributarie Totale

6 Le entrate tributarie Nel rispetto dei principi contabili, la valutazione del gettito avviene, come sempre, con un criterio prudenziale, evitando cioè di sovrastimare o sottostimare le previsioni, in considerazione del contesto sociale ed economico da cui traggono origine tali entrate. Nel dettaglio, le entrate tributarie, che individuano l autonomia finanziaria (circa il 58% sul totale delle entrate correnti) del nostro ente e quindi una delle principali fonti di finanziamento del bilancio provinciale, sono le seguenti: Entrate tributarie /000 /000 /000 /000 /000 /000 /000 /000 Imposta R.C.Autoveicoli Imposta trascrizione I.P.T Gettito consumi energia elettrica Addiz. Prov.le tassa comunale smaltimento rifiuti Compartecipaz. Tassa smaltim. Rifiuti in discarica Imposta su BOP trattenuta ai nettisti Compartecipazione IRPEF Fondo sperimentale di riequilibrio Totale entrate tributarie Imposta provinciale di trascrizione autoveicoli La proposta per l esercizio 2013 è inferiore di ,00 rispetto alla previsione assestata a causa della riduzione, a partire dal 1 gennaio 2013, al 15% dell aumento della misura base dell I.P.T. in luogo del 30% in vigore fino al 31 dicembre Oltre alla manovra di riduzione della misura del tributo, che comporta un minore introito stimato nell ordine di 800 mila euro, la proposta di previsione tiene conto prudenzialmente di una flessione del gettito atteso dovuta al debole momento congiunturale nel nostro territorio, che potrebbe avere riflessi anche sul mercato dell auto. Occorre precisare che l eventuale peggioramento dell andamento del mercato dell auto nella nostra Provincia, unito alla bassa crescita del reddito e all incertezza sui tempi di uscita dalla crisi economica, potrebbe rendere necessaria una riduzione della previsione nel corso dell esercizio. L imposta sulle assicurazioni per responsabilità civile auto La proposta per il 2013 è invariata rispetto alla previsione iniziale del 2012 ed è formulata in ragione della fissazione al 16,00% dell aliquota dell imposta, applicata dal mese di agosto 2011, ai sensi del D.Lgs.68/2011 (decreto sul federalismo fiscale provinciale). La previsione 2013 tiene conto anche del marginale apporto che potrebbe fornire l incremento dei premi assicurativi RC auto per l adeguamento dei massimali di polizza ai nuovi valori minimi di legge. 6

7 Come per gli anni passati, gli elementi che potranno incidere negativamente sul gettito atteso sono legati alla situazione di debolezza del mercato dell auto, come la contrazione delle vendite di nuovi modelli o la sostituzione delle auto esistenti con veicoli di minore cilindrata, oltre alla crescente attenzione dei consumatori ai costi delle polizze, con conseguente diffusione dei contratti stipulati con le compagnie assicurative telefoniche ed on line, garantendo ai propri clienti un premio più contenuto a parità di copertura. Compartecipazione del tributo regionale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi. La previsione per il 2013, praticamente dimezzata rispetto a quella del 2012, è in linea con il trend decrescente del gettito attribuito dalla Regione alla Provincia negli ultimi due esercizi. Ricordiamo, infatti, che da diversi anni la Regione Emilia Romagna ha diminuito la quota di compartecipazione del presente tributo spettante agli enti territoriali intermedi. Tributo per l esercizio delle funzioni ambientali di interesse provinciale La previsione per il 2013 ammonta ad ,00, invariata rispetto all esercizio 2012, in quanto tutti i comuni del territorio, ad eccezione di uno, hanno completato il passaggio da tassa (TARSU) a tariffa di igiene ambientale (TIA). La graduale copertura dei costi del servizio previsti dal regime della TIA, sulla quale si applica il tributo provinciale, non dovrebbe comportare variazioni rilevanti sul gettito atteso. La novità che potrebbe avere qualche riflesso sul gettito del cespite in commento è l istituzione, prevista dal 1 gennaio 2013, in tutti i comuni del territorio nazionale, del tributo comunale sui rifiuti e servizi, che sostituirà gli attuali regimi di prelievo sullo smaltimento dei rifiuti sul quale, per espressa previsione legislativa, continuerà ad applicarsi il tributo ambientale provinciale in commento (articolo 14 del D.L. n. 201/11). Per l anno 2013 i comuni dovrebbero applicare il nuovo prelievo in modo sostanzialmente analogo a quello del L eventuale emanazione di normativa di dettaglio che definisse alcuni presupposti impositivi potrebbe comportare la necessità di rivedere lo stanziamento a bilancio. I trasferimenti erariali Si può affermare che, almeno fino al 2011, i trasferimenti erariali per il nostro ente sono stati rappresentati principalmente dalla compartecipazione Irpef, già significativamente ridotta dalla manovra dell estate 2010 (D.L.78/10) per quasi 1,4 milioni di euro. Nel corso del 2011, le forti tensioni sui mercati e delle borse, nonché le insistenti pressioni dell Unione Europea e della Banca centrale europea hanno comportato, per il nostro Paese, gli interventi contenuti nella Legge n.148 del 14 settembre (legge di conversione del D.L. n.138 del 13 agosto, contenitore iniziale della manovra), consolidando la manovra già operata con il D.L.98/2011 (e relativa legge di conversione 111/2011): è stato imposto un ulteriore contenimento delle spese ed un incremento delle entrate per conseguire il pareggio di bilancio statale nel Per le Regioni e gli enti locali, questa esigenza si è tradotta nella ridefinizione e anticipazione al 2012 di una misura aggiuntiva del concorso finanziario loro imposto per il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica. Per la nostra Provincia ciò hasignificato quantificare un taglio ulteriore della compartecipazione Irpef di oltre 2 milioni di euro. 7

8 L aggravarsi delle condizioni economiche del nostro Paese ha comportato l adozione di una coraggiosa manovra definita decreto Salva Italia, convertito in Legge n.214 del 22 dicembre scorso Disposizioni urgenti per la crescita, l equità e il consolidamento dei conti pubblici : il decreto richiama ancora una volta gli enti territoriali a concorrere alla manovra di contenimento della spesa pubblica introducendo un ulteriore taglio (pari a 415 milioni per le Province) al c.d fondo sperimentale di riequilibrio, riconosciuto agli enti a decorrere dal 2012 nell ambito dell attuazione del decreto legislativo sul federalismo fiscale n.68/2011. A questo taglio si è aggiunta la soppressione dell addizionale provinciale all accisa sui consumi dell energia elettrica che, nella previsione federalista, sarebbe dovuta confluire nel fondo sperimentale in discussione. Con il decreto Spending review (D.L. 95/2012 convertito dalla Legge 135/2012) le Province si sono ritrovate a dover ridimensionare ulteriormente il richiamato fondo, in base alle spese sostenute per consumi intermedi desunte per l anno 2011 dal SIOPE, e per la Provincia di Ferrara ha significato un ulteriore contributo alla finanza pubblica per circa 1,4 milioni di euro nel 2012, mentre 2,8 milioni nel Il ddl Stabilità 2013, in corso di approvazione, ha proposto un ulteriore sacrificio per le Province di 200 milioni di euro (per il nostro ente, adottando lo stesso criterio potrebbe trattarsi di un taglio di circa 500 mila euro). I trasferimenti regionali L ammontare complessivo dei trasferimenti regionali e di altri soggetti di parte corrente ha sempre rappresentato una quota importante del bilancio provinciale (circa il 29% rispetto al totale delle entrate correnti): si tratta di circa 14,6 milioni di euro, di cui quasi 14 milioni (ben il 95%) per funzioni delegate e trasferite alla Provincia (formazione professionale, turismo, sociale, pubblica istruzione, caccia e pesca, ecc.). Si tratta di fondi aventi quasi tutti una precisa finalizzazione, per cui transitano solamente attraverso il bilancio provinciale ma vengono erogati per l assolvimento dei compiti e delle funzioni delegate storicamente dalla Regione Emilia Romagna. Di questi ultimi, la somma di nemmeno 1 milione di euro (appena il 7% del totale delle deleghe) viene erogato a finanziamento del bilancio provinciale, a parziale rimborso delle spese generali che la Provincia sostiene per la gestione delle deleghe stesse, le quali sono cresciute nel corso degli anni. Il trend di tali risorse per diverso tempo è stato inversamente proporzionale agli adempimenti via via assegnati dalla Regione agli enti provinciali e dal 2013 in avanti, per effetto del riordino delle Province, sarà presumibilmente oggetto di ridimensionamenti. A partire dal 2007, l importo complessivo del fondo per la gestione delle deleghe regionali fu rimodulato sulla base di una accordo tra Regione Emilia Romagna e le Province: in particolare nel quadriennio è stato concordato una riduzione complessiva del 14%. Per ridurre l impatto di tale contrazione di risorse in questo periodo di profonda crisi, un aggiornamento del citato accordo intervenuto lo scorso anno, ha stabilito che la riduzione prevista per il 2010, cioè il 5%, fosse ripartito nel biennio Nel biennio successivo la nostra Regione ha confermato il taglio dell 8,21%. 8

9 Il grafico sottostante illustra il peso di ciascuna tipologia di entrata per contributi e trasferimenti correnti trasferim da altri enti 2% trasferimenti correnti trasferimenti statali 3% trasferim. funz.delegate 68% trasferim.da Regione 27% Le entrate extratributarie Le previsioni per il 2013 prevedono un incremento rispetto alle entrate extratributarie previste per il 2011, perloppiù determinato dalla crescita delle entrate da contravvenzioni stradali (sono programmate nuove installazioni di tutor), destinate per oltre ad investimenti per la sicurezza della rete stradale ed ad interventi di manutenzione ordinaria delle strade provinciali, per la gestione della centrale operativa ed altri oneri connessi al controllo in materia di circolazione. In ogni caso, nel tempo, al progressivo venir meno della dipendenza dalla finanza derivata (dallo Stato, dalla Regione) per il finanziamento della gestione dell ente, si è accentuata l attenzione su tutte le altre entrate correnti della Provincia. Si conferma, nel corso di questi ultimi anni, l estrema attenzione per la redditività del patrimonio, sia per quanto concerne i fitti degli immobili di proprietà provinciale, sia per quanto riguarda le entrate derivanti dalla visita guidata al Castello e dall utilizzo dei locali dell imbarcadero. Una importante entrata patrimoniale è rappresentata dal Canone di Occupazione di spazi ed aree pubbliche. La previsione per il 2013 si attesta ad , tenendo conto anche di entrate derivanti da azioni di recupero del canone. La tabella seguente illustra, per tipologia, le principali voci che compongono l entrata corrente. VOCI DI ENTRATA Titolo 1 Entrate tributarie Assestato Previsione 2013 Differenze Valori assoluti % Tributo in materia di ambiente , ,00 0,00 0,00% Imposta provinciale di trascrizione , , ,00-12,07% Gettito consumi energia elettrica ,81 0, ,81-100,00% Imposta su assicurazioni R.C. Auto , , ,00-4,84% Compartecipazione IRPEF 0,00 0,00 0,00 0,00% Tributo per deposito in discarica rifiuti solidi , , ,00 13,04% Imposta su Bop trattenuta ai nettisti 4.000, , ,00-25,00% Fondo sperimentale statale di riequilibrio , , ,70-56,97% Totale titolo I , , ,51-12,09%

10 Titolo 2 trasferimenti correnti da Stato, Regione, ecc.. Trasferimenti statali , , ,84-42,80% Trasferimenti regionali: Contrib. a parziale copertura spese generali , , ,34-0,28% Regionali diversi , , ,05-8,32% Funzioni delegate , , ,00-31,85% Trasferimenti correnti da altri Enti , , ,04-73,29% Totale titolo II , , ,27-29,21% Titolo 3 Entrate extratributarie Entrate patrimoniali diverse Cat. 1 Proventi servizi pubblici , , ,24 10,42% Cat. 2 Proventi dei beni delle entrate , , ,39 43,13% Cat. 3 Interessi su anticipazioni e crediti , , ,05-52,66% Cat. 5 Proventi diversi , , ,85-48,56% Totale titolo III , , ,27-0,77% TOTALE , , ,05-16,66% I trasferimenti in conto capitale entrate in conto capitale Altri trasferim. correnti 2,4% Fondi propri 9,7% Mutui a carico prov. 0,0% Trasf. da Stato 3,5% Entr. Patrim/riscoss.cred. 0,0% Trasf. dalla Regione 40,3% Alienaz.patrimoniali 43,6% Trasf. da altri soggetti 0,6% I trasferimenti finalizzati ad investimenti in conto capitale per il 2013 ammontano a circa 13 milioni di euro e rappresentano il 44% delle entrate di natura straordinaria dell ente. La maggior parte (11 milioni di euro, ovvero il 40% delle risorse di parte straordinaria) corrisponde al flusso di fondi di provenienza regionale, relativi a: - trasferimenti in conto capitale (6,4 milioni di euro) che transitano nel bilancio provinciale a favore del tessuto economico-produttivo del territorio provinciale (agricoltura, flora e fauna, attività produttive e progetti comunitari); 10

11 - contributi regionali per interventi urgenti sul patrimonio immobiliare a seguito degli eventi sismici del 2012 per 4,1 milioni di euro (fabbricati scolastici e Castello Estense. Per la messa in sicurezza del patrimonio scolastico si attende dallo Stato poco più di 1 milione di euro. Alienazioni patrimoniali Ai sensi dell art.58 del D.L.112/2008, convertito con legge n.133/2008, per il 2013 è previsto un piano di alienazioni e valorizzazioni patrimoniali per 12,8 milioni di euro, finalizzato ad ottimizzare l utilizzo e la valorizzazione del patrimonio pubblico dell ente. Assunzione di prestiti Nella programmazione dei bilanci precedenti 2012 è emersa assai chiara la volontà di conservare gli impegni in importanti aree di competenza istituzionale dell ente quali il potenziamento delle infrastrutture viarie, il mantenimento delle strutture scolastiche ed altri investimenti di conservazione del patrimonio immobiliare provinciale. La fonte di finanziamento principale degli stessi è sempre stata in passato il ricorso all indebitamento, costantemente monitorato ed attivato all interno di una politica di bilancio finalizzata a non incrementare, oltre il limite normativo (art.204 del TUEL, come modificato dalla Legge di Stabilità 2012), l onere del debito pubblico. L art.8 comma 1 della citata legge 183/2011 ha anticipato proprio all anno scorso il rispetto del limite dell 8% degli interessi passivi sulle entrate correnti del penultimo esercizio. Per il 2013 il limite scende al 6% ed al 4% con decorrenza dal La Legge di Stabilità del 2012 ha inoltre imposto, come già in passato era stato più volte sostenuto in termini di principio dal legislatore in diverse sedi, una riduzione dello stock di debito pubblico a decorrere dal Nell esercizio in previsione, la necessità di rispettare i limiti sempre più stringenti del Patto di stabilità interno, da un lato, e di contenere gli oneri finanziari derivanti da un consistente indebitamento sostenuto negli anni, dall altro lato, hanno condotto ad indirizzare le risorse di parte corrente, liberate dai significativi ridimensionamenti della spesa corrente, ed da una attenta destinazione delle entrate patrimoniali, alla realizzazione degli investimenti rispondenti alle finalità istituzionali dell ente (infrastrutture stradali, edilizia scolastica). Gli oneri di indebitamento (quota capitale e quota interessi) nella previsione del 2013 già tengono conto dell operazione di estinzione dei mutui che si attuerà, per circa 2,8 milioni di euro, entro l anno in corso. Pertanto, per l anno 2013, non si prevede alcun incremento del debito, destinando ad investimenti dell ente 3,5 milioni delle entrate correnti (vincolate e non vincolate). 11

12 LE SPESE La spesa corrente è stata oggetto di un approfondita analisi per consentire il rispetto degli equilibri di bilancio, tenuto conto, da un lato, della normativa vigente in continua evoluzione, soprattutto in merito al non ancora completato percorso di riordino delle Province, dall altro lato, dalle componenti, rigide e di difficile comprimibilità, della spesa quali le voci di bilancio relative al personale, alle utenze, al rimborso dei prestiti. Nel grafico, di seguito riportato, si può osservare la composizione della spesa complessiva dell ente: uno sguardo di insieme ai quattro titoli della spesa spese per rimborso prestiti 6% spese per servizi c/terzi 10% spese in conto capitale 35% spese correnti 49% La spesa di personale La spesa di personale evidenzia un decremento derivante da pensionamenti, anche di figure dirigenziali, concretizzatesi già alla fine del 2012 ed altri a decorrere dal 2013, nonché alla mobilità verso altri enti. Si ricorda che la manovra finanziaria dell estate 2010, ha previsto il blocco della contrattazione per un triennio. Inoltre, sulla base di tale disposizione normativa, è stato ridotto anche il fondo dell accessorio. Descrizione Previsione iniziale 2012 Assestato 2012 Previsione iniziale 2013 Stipendi , , ,00 Oneri riflessi , , ,00 Trasferte , , ,00 Accessorio , , ,00 Pensioni , , ,00 Vestiario , , ,00 Corsi al personale , , ,00 Diritti di segreteria , , ,00 Mensa , , ,00 Spese diverse , , ,00 Spese per lavori pubblica utilità , ,00 Spese di personale , , ,00 12

13 L ammortamento dei prestiti La previsione 2013 risulta superiore (+ 696 mila euro), rispetto al valore assestato 2012, per quanto riguarda la quota capitale, così anche lo stanziamento previsto per la quota interessi passivi (+ 1,407 milioni di euro). I dati vanno tuttavia letti alla luce dell operazione di slittamento, consentito dalla Cassa Depositi e Prestiti alle Province terremotate (tra cui la nostra), delle rate di ammortamento previste in pagamento nell esercizio Se, infatti, il confronto avvenisse considerando le poste stanziate inizialmente nel 2012 al lordo dell operazione attuata con la Cassa Depositi e Prestiti, si registrerebbe un risparmio limitato al fatto che, in occasione dell ultimo assestamento generale del bilancio in corso, si è avviata una operazione di estinzione anticipata dei mutui Cassa, allo scopo di ridurre lo stock di indebitamento complessivo dell ente: la minor spesa prevista tra quota capitale e quota interessi sul 2013 rispetto al 2012 risulta stimata intorno a 337 mila euro, per una quota estinta del debito di circa 2,8 milioni di euro. In ogni caso l onere annuale dell ente per interessi passivi si mantiene al di sotto del limite, previsto dal Testo Unico Enti locali (art.204 innovato più volte dalla L.10/2011 e poi con la Legge di Stabilità per il 2012), pari al 6% per 2013 delle entrate correnti (tributi, trasferimenti e tariffe) del rendiconto del penultimo anno precedente quello in cui si prevedono eventuali assunzioni di mutui (o altre forme di finanziamento reperibili sul mercato). Con riferimento ai mutui contratti, stipulati precedentemente al 1996, tenuto conto del continuo progressivo decremento del trasferimento statale, ormai azzeratosi, via via che i mutui originari (ricontrattati) giungono alla relativa scadenza, la situazione prevista per il 2013 risulta riassunta nel riquadro seguente: Onere mutui ante , , , , ,64 Trasferimento statale , , Differenza a carico del bilancio , , , , ,64 Le altre spese generali Per illustrare in modo sintetico ed efficace l andamento delle spese generali, finanziate con fondi provinciali, si allega una tabella riassuntiva che evidenzia, per ciascuna tipologia, gli stanziamenti previsti con l ultimo assestamento del bilancio 2012 e quelli iniziali del 2013, con i relativi scostamenti, dai quali si evince un decremento complessivo pari a quasi l 1,3%. La previsione dell ulteriore taglio del fondo sperimentale di riequilibrio, nonché l incertezza normativa sulla definizione delle funzioni che permarranno in capo alle Province, hanno condotto alla riduzione inevitabile di quasi tutte le tipologie di spesa. 13

14 Il fondo di riserva Si ricorda che il fondo, come prevede la normativa vigente, non può essere inferiore allo 0,3 % né superiore al 2 % delle spese correnti. La sua importanza è rilevante in quanto consente di superare una innumerevole quantità di problemi gestionali che potrebbero provocare una paralisi amministrativa in quanto, per la carenza anche di piccole somme, si dovrebbe altrimenti attivare un atto amministrativo di Consiglio, con le inevitabili conseguenze in termini di tempi burocratici. Anche quest anno viene stanziata la somma di euro (pari all 1% delle spese correnti) al fine di consentire l attivazione ed il finanziamento di quelle attività, sia di parte corrente che in conto capitale, che in sede di previsione del bilancio 2013 dovessero essere state ridimensionate per ottemperare agli stessi vincoli ed equilibri di bilancio connessi sia alle previsioni di entrata sia alle limitazioni introdotte dal patto di stabilità interno. Gli investimenti La Provincia di Ferrara, anche a seguito delle numerose competenze acquisite dalla stessa Regione di appartenenza, ha sempre programmato e realizzato importanti interventi infrastrutturali sull intero territorio. Nel passato è stato consistente è stato il ricorso all indebitamento, tuttavia, la riduzione delle risorse regionali nel contesto generalizzato della crisi finanziaria del Paese, da un alto, nonché i vincoli sempre più stringenti del Patto di stabilità interno hanno comportato una inversione di tendenza in merito al ricorso al prestito, da compensarsi con le risorse proprie dell ente (alienazioni patrimoniali e fondi propri). Tutto ciò si è tradotto comunque nella contrazione generalizzata della massa degli investimenti. Le opere pubbliche riportate nel Piano annuale 2013 e triennale rappresentano una programmazione della continuità degli impegni dell ente, nel rispetto delle funzioni istituzionali confermate dalla normativa, in materia di viabilità (quasi 2,5 milioni di euro per il 2013) ed edilizia scolastica (1,8 milioni di euro nel 2013). Sono da segnalare comunque interventi anche per il restante patrimonio immobiliare, Castello ed altri edifici provinciali (4,3 milioni di euro nel 2013). Altri investimenti, con riferimento all annualità 2013, attengono all acquisizione di beni mobili, attrezzature informatiche e loro manutenzione straordinaria, arredi per un valore complessivo di 149 mila euro (di cui per gli arredi scolastici). Per il 2013 l ammontare generale delle opere, acquisizioni, realizzazioni e trasferimenti in conto capitale pari ad ,35. 14

15 ANALISI DELLA SPESA CORRENTE E RIMBORSO PRESTITI FINANZIATA CON FONDI PROVINCIALI Sottoclassi Descrizione 15 Valore attuale 2012 Previsione 2013 Differenza % 301 Stipendi , , ,00-1,46% 302 Oneri riflessi , , ,00-1,21% 303 Trasferte , , ,00-50,00% 304 Accessorio , , ,00-3,73% 305 Pensioni , , ,00-58,68% 309 Vestiario , , ,75-30,26% 310 Corsi al personale , , ,50-11,83% 311 Diritti di segreteria , ,00 0,00 0,00% 312 Mensa , , ,00-16,37% 313 Spese diverse , , ,00-18,92% 315 Fondo accessorio livelli , ,00 0,00 0,00% 316 Fondo accessorio dirigenti , ,00 0,24 0,00% 317 Spese per lavori di pubblica utilità 2.000, , ,00-50,00% Spese di personale , , ,01-2,11% 321 Revisori dei conti , , ,00 7,68% 322 Amministratori , , ,32-60,11% 323 Nucleo di valutazione 9.000, ,00 0,00 0,00% Spese per gli organi di amm.ne gen.le , , ,32-54,83% 341 Riscaldamento , , ,26 1,88% 342 Acqua , , ,00 1,41% 343 Energia elettrica , , ,20-1,81% 344 Telefoni , , ,80-3,06% Utenze , , ,26 0,39% 352 Acquisto consumabili per stampanti , , ,40-2,98% 359 Noleggio fotocopiatori , ,00-539,62-2,31% 361 Pulizie , ,80 0,00 0,00% 362 Assicurazioni , , ,09 11,44% 363 Spese contrattuali e d'asta , , ,00 6,35% Cancelleria abbonam. pubblic. varie 364 d'ufficio , , ,65-7,68% 365 Spese postali v. bollati , , ,83-18,57% 366 Manut. ordin. auto macchine e impianti , , ,80-42,95% 367 Manut. ordin. strade , , ,00-43,76% 368 Manut. ordin. fabbricati , , ,20-9,61% 371 Spese di informatica , , ,00-16,64% 372 Fitti passivi , , ,77-14,73% 373 Spese funzioni scolastiche , ,80 0,00 0,00% 374 Spese generali diverse , , ,21-43,57% 375 Prest.serv.vigil.flora e fauna 6.500, , ,00-38,46% 377 Prest.per attiv.gestione ambient , , ,70-86,06% 378 Prest.per servizi scolastici , ,00-734,79-0,82% 379 Prest.serv.connessi all'u.t. 0,00 0,00 0,00 100,00% Spese di funzionamento , , ,88-15,75%

16 381 Contributi consolidati e associativi , , ,49-7,75% 382 Contributi in campo economico , , ,00-26,59% 383 Contributi in campo turistico , , ,00-74,33% 384 Contributi in campo sociale e sanitario , , ,68-40,35% 386 Contributi culturali , , ,00-40,68% 387 Contributi in campo ambientale , , ,00-20,12% 388 Contributi in campo agricolo , , ,00-18,81% 389 Altri interventi promozionali , , ,30-34,72% Contributi caccia pesca flora fauna naturalistico , , ,00-11,11% 391 Altri contributi correnti , ,00 0,00 0,00% Contributi , , ,47-31,01% 401 Spese visita Castello , , ,00-20,40% Spese per servizi a domanda individ , , ,00-20,40% 421 Trasf. per funzioni delegate (cofinanz.) ,00 0, ,00-100,00% 422 Trasf. a Comuni per ammortam. mutui , , ,00-17,26% Trasferimenti , , ,00-27,19% 441 I.R.A.P , , ,00-68,99% 442 Imposte e tasse , , ,23 1,35% 444 I.R.A.P.dipendenti , , ,00-1,70% 445 I.R.A.P.Giunta-Consiglio , , ,00-62,59% Imposte e tasse , , ,77-3,25% Incarichi professionali e prestaz. di servizi tecnici Incarichi professionali e prestaz. di servizi amministrativi , , ,62-47,18% , , ,83-37,94% Incarichi professionali , , ,45-41,21% 481 Interessi passivi su mutui , , ,37 113,75% 482 Interessi passivi diversi 1.100,00 100, ,00-90,91% Interessi passivi , , ,37 113,57% 491 Restituzione di somme , , ,21-95,07% Rimborsi , , ,21-95,07% 501 Quota capitale mutui , , ,30 15,07% Mutui , , ,30 15,07% 541 Fondo di riserva , , ,00 50,94% Fondo di riserva , , ,00 50,94% Totale generale , , ,18-1,29% 16

17 OBIETTIVI PROGRAMMA 1) Obiettivo: Viabilità e sicurezza stradale Stato Regione Comuni Altro Provincia Totale Stato Regione Comuni Altro Provincia Totale Stato Regione Comuni Altro Provincia Totale -Elevazione dello standard di qualità del reticolo stradale , , , , , ,00 -Installazione dispositivi per il controllo della velocità , ,00 0,00 -Piano nazionale sicurezza stradale 2 bando , , , , , , ,00 0,00 Totale strade 2) Castello per la città , ,00 0, , , ,00 0,00 0, , ,00 0,00 0,00 0, , ,00 -M.S. Castello Estense , , , ,00 -M.S. Castello Estense post sisma , , ,00 Totale Castello 3) Obiettivo: Manutenzione e sicurezza scolastica ,00 0, ,00 0, ,00 0,00 0,00 0, , ,00 0,00 0,00 0, , ,00 -Progetto valorizzazione edilizia scolastica , , , , , ,00 - Piano straord.messa in sicurezza patrimonio scolastico , ,00 -Post sisma edifici scol. inagibili "E" , ,00 Totale scuole ,00 0, , , ,00 0,00 0,00 0, , ,00 0,00 0,00 0, , ,00 Totale generale , , , , , ,00 0,00 0, , ,00 0,00 0,00 0, , ,00 Da non inserire nel piano investimenti - manutenz. Castello della Mesola , , , ,00 -Manut. straord. edifici prov.li e adeg.fabbricati 626/ , ,00 Totale generale , , , , , ,00 0,00 0, , ,00 0,00 0,00 0, , ,00 17

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