AVVISO AGLI INSERZIONISTI CHIUSURE ANTICIPATE

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1 Anno XLIV N. 078 Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, Milano Direttore resp.: Marco Pilloni Redazione: tel. 02/6765 int ; burl@regione.lombardia.it 13 Serie Avvisi e Concorsi - Mercoledì 26 marzo 2014 BOLLETTINO UFFICIALE REPUBBLICA ITALIANA AVVISO AGLI INSERZIONISTI CHIUSURE ANTICIPATE Si comunica che il termine per l inserimento degli avvisi da pubblicare sui BURL Serie Avvisi e Concorsi: - n. 17 del 23 aprile 2014 è anticipato a martedì 15 aprile 2014, ore n. 18 del 30 aprile 2014 è anticipato a martedì 22 aprile 2014, ore n. 19 del 7 maggio 2014 è anticipato a martedì 29 aprile 2014, ore SOMMARIO A) STATUTI Comune di Basiglio (MI) Modifica dello Statuto comunale approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 7 del 26 febbraio Comune di Gardone Val Trompia (BS) Statuto adottato dal Consiglio comunale nella seduta del 2 ottobre 1991 con deliberazione n. 76, esecutiva con provvedimento dell Organo Regionale di Controllo di Brescia del 18 ottobre 1991, n Modificato con deliberazioni del Consiglio comunale: n. 94 del 31 ottobre n. 119 del 14 novembre 1994 e n. 7 del 20 febbraio n. 44 del 29 maggio n. 11 dell 8 marzo n. 47 del 17 dicembre Comune di Villasanta (MB) Statuto comunale approvato dal Consiglio comunale con deliberazioni n. 111 del 4 ottobre 1991 e n. 140 del 20 gennaio 1992, modificato con deliberazione di Consiglio comunale n. 145 del 28 giugno 2001 e da ultimo revisionato con deliberazione di Consiglio comunale n. 267 del 28 gennaio B) GARE Provincia di Milano Avviso di procedura ad evidenza pubblica per l affidamento in concessione della gestione di parte degli impianti sportivi in Riviera Ovest presso l Idroscalo, con annessi oneri di riqualificazione per la realizzazione di un area attrezzata per l avviamento, la didattica e la pratica del rugby (CIG F7A) Comune di Cassago Brianza (LC) Estratto di avviso esplorativo di manifestazione di interesse alla gestione in concessione del servizio di asilo nido comunale e servizio spazio gioco ex artt. 20, 27 e 30 del d.lgs. n. 163/2006 e ss.mm.ii Comune di Lainate (MI) Avviso di asta pubblica per l alienazione di terreno comunale sito in via Bellini Zona aree B2: residenziali a stecche, palazzine, torri, individuato catastalmente al n.c.t. del comune censuario di Lainate al foglio 12 mappale Comune di Lentate sul Seveso (MB) Servizio di trasporto scolastico 1 marzo giugno 2016 (CIG ) - Avviso relativo agli appalti aggiudicati Comune di Nerviano (MI) Avviso di aggiudicazione servizio manutenzione ordinaria verde pubblico anno 2014 (CIG )

2 2 Bollettino Ufficiale Comune di Vimodrone (MI) Esito affidamento del servizio di supporto al RUP per servizi tecnici diversi - Avviso relativo agli appalti aggiudicati Metropolitana Milanese s.p.a. - Milano Bando di gara con procedura aperta per potenziamento della rete di fognatura mediante posa di nuovi condotti DN 1200 lungo la via Cascina Corba e di collegamento con la fognatura esistente in via delle Mimose, in Milano (CUP J49G CIG ) Metropolitana Milanese s.p.a. - Milano Bando di gara con procedura aperta servizio di revisione e up-grading delle pompe dei gruppi di spinta installati nelle centrali A.P. dell acquedotto della città di Milano (CUP J45G CIG ) Metropolitana Milanese s.p.a.- Milano Fornitura biennale di contatori per acqua potabile sotto pressione di vari diametri nominali, suddivisi in due lotti tra loro cumulabili - Lotto 1 CIG Lotto 2 CIG A2 - Comunicazione appalto aggiudicato Metropolitana Milanese s.p.a. - Milano Bando di gara con procedura aperta per consolidamento statico di n. 4 collettori di fognatura in Milano (CUP J49G CIG AB) C) CONCORSI Amministrazione regionale Deliberazione Giunta regionale 13 marzo n. X/1507 Concorso per la progettazione grafica del marchio regionale «No Slot» per la prevenzione e il trattamento del gioco d azzardo patologico, ai sensi dell articolo 4, comma 2, della l.r. 21 ottobre 2013, n Comunicato regionale 25 marzo n. 40 Presidenza - Avviso del Segretario Generale della Presidenza della Giunta della Regione Lombardia per l acquisizione di manifestazioni di interesse, da parte di soggetti qualificati, ai fini dell assunzione dell incarico di Direttore Generale di Infrastrutture Lombarde s.p.a Decreto direttore generale 17 marzo n Direzione generale Famiglia, solidarietà sociale e volontariato - Determinazioni in ordine all iscrizione nell albo dei commissari di aziende di servizi alla persona - triennio Decreto dirigente struttura 19 marzo n Direzione generale Istruzione, formazione e lavoro - Approvazione dell avviso pubblico per la presentazione di nuove candidature di soggetti idonei all inserimento nell elenco regionale di disponibilità dei presidenti delle commissioni d esame per le prove di accertamento finale dei percorsi di terzo e quarto anno di istruzione e formazione professionale (IEFP), di cui al d.d.s. n. 3857/ Comune di Lomazzo (CO) Bando esplorativo di mobilità volontaria ex art. 30 d.lgs. 165/2001 e s.m.i. per la formazione di una graduatoria, a validità triennale, di candidati idonei per l eventuale copertura a tempo indeterminato e pieno di posti vacanti nel ruolo di agente di polizia locale - categoria giuridica C Azienda Regionale Emergenza Urgenza (AREU) - Milano Avviso pubblico per la copertura di n. 1 posto di dirigente amministrativo per la SC NUE 112 con incarico a tempo determinato fino al 31 dicembre 2015, ex art. 15 septies d.lgs. n. 502/ Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Milano 2 Concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura di n. 1 posto di dirigente medico disciplina: igiene, epidemiologia e sanità pubblica - area: sanità pubblica - da assegnare al dipartimento programmazione, acquisto e controllo dell Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Milano Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Milano 2 Concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura di n. 1 posto della categoria D - profilo: collaboratore professionale sanitario - assistente sanitario da assegnare all u.o.c. osservatorio epidemiologico, programmazione, acquisto e controllo prestazioni sanitarie del dipartimento programmazione, acquisto e controllo dell Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Milano Azienda ospedaliera di Desio e Vimercate - Vimercate (MB) Avviso pubblico per il conferimento di incarico quinquennale per n. 1 posto di direttore della disciplina di ortopedia e traumatologia per la s.c. di ortopedia e traumatologia - presidio di Vimercate Azienda ospedaliera Guido Salvini - Garbagnate Milanese (MI) Notifica nuovo sorteggio componente titolare e componente supplente commissione esaminatrice dell avviso pubblico, per titoli e colloquio, per il conferimento di incarico quinquennale di struttura complessa: u.o.c. di gastroenterologia Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori - Milano Indizione di avviso pubblico di mobilità volontaria per titoli e colloquio riservato a personale dirigente con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, in servizio nelle aziende ed enti del Servizio Sanitario Regionale e Nazionale per la copertura di n. 1 posto a tempo pieno ed indeterminato di dirigente medico (professional < 5 anni), disciplina otorinolaringoiatria, da assegnare alla struttura complessa otorinolaringoiatria Parco regionale Spina Verde - Cavallasca (CO) Concorso ad un posto di istruttore amministrativo contabile categoria C Casa di Riposo Santa Chiara - Azienda di Servizi alla Persona (ASP) - Lodi Avvio della procedura ai fini della nomina del consiglio di indirizzo della «Casa di Riposo Santa Chiara - Azienda di Servizi alla Persona (ASP)» - Lodi Club Alpino Italiano - Milano Bando di mobilità esterna volontaria per l assunzione di n. 1 profilo amministrativo nella categoria B2 (ex VI qualifica funzionale) a tempo indeterminato e pieno

3 Bollettino Ufficiale 3 D) ESPROPRI Commissioni provinciali espropri Commissione provinciale espropri di Monza e della Brianza Provvedimento n. 2/2014 del 10 marzo Determinazione dell indennità definitiva di asservimento e di occupazione temporanea per i lavori di potenziamento del metanodotto Mazzafame - Ceriano Laghetto DN 300 (12"), DP 24 bar; Cesano Maderno - Novara DN 300 (12") - Varianti per inserimento punti di intercettazione. Derivazione per Lomazzo - Variante stacco DN 300 (12"), in comune di Ceriano Laghetto (MB) Commissione provinciale espropri di Pavia Provvedimento n. 3/2012 del 19 febbraio Determinazione indennità definitiva di occupazione. Opera: interventi di ristrutturazione e adeguamento funzionale del sistema irriguo primario costituito dal subdiramatore Pavia - 1 stralcio funzionale Province Provincia di Bergamo Avviso al pubblico. Enel Distribuzione s.p.a. Richiesta autorizzazione alla costruzione ed esercizio linea elettrica in cavo aereo con tensione 15 kv/400 volt per allacciamento P.T.P. n denominato «Laghetti» e linee connesse in località Laghetti nel Comune di Schilpario (BG). Pratica Enel n (919) Provincia di Lodi Determina dirigenziale n. 233 del 13 marzo Lavori di realizzazione di una rotatoria tra la ex S.S. 415 e la S.P. 181 in comune di Zelo Buon Persico. Esproprio immobili in comune di Paullo - Provincia di Milano Provincia di Lodi Determina dirigenziale n. 234 del 13 marzo Lavori di realizzazione di una rotatoria tra la ex S.S. 415 e la S.P. 181 in comune di Zelo Buon Persico. Esproprio immobili in comune di Zelo Buon Persico Provincia di Lodi Determina dirigenziale n. 235 del 13 marzo Lavori di realizzazione di collegamento ciclopedonale lungo la S.P. 125 Borghetto Lodigiano - Graffignana. Esproprio immobili in comune di Borghetto Lodigiano Provincia di Lodi Determina dirigenziale n. 236 del 13 marzo Lavori di riqualificazione della S.P. 141 «Brembio - Somaglia» nel tratto compreso tra la ex S.S. 234 e Zorlesco. Esproprio immobili in comune di Casalpusterlengo e Somaglia Provincia di Lodi Determina dirigenziale n. 276 del 19 marzo Lavori di adeguamento alla classe IV CNR 80 della ex S.S. 235 «di Orzinuovi» tra lo svincolo autostradale di Lodi e la S.S. 9 «Via Emilia». Esproprio immobili in comune di Lodi, Cornegliano Laudense, Pieve Fissiraga Provincia di Milano Decreto dirigenziale raccolta generale n. 1616/2014 del 18 febbraio Fasc /2013/676. Lavori di estensione della rete di trasporto gas metano: rifacimento allacciamento comune di San Donato Milanese; rifacimento allacciamento comune di San Giuliano Milanese; rifacimento allacciamento Enipower s.p.a. da parte di Snam Rete Gas s.p.a. - Pagamento indennità occupazione temporanea proprietà Guzzelloni - Pasini Provincia di Milano Autorizzazione dirigenziale raccolta generale n. 2338/2014 del 3 marzo Fasc /2011/676. Lavori di estensione della rete di trasporto gas metano: rifacimento allacciamento comune di San Donato Milanese; rifacimento allacciamento comune di San Giuliano Milanese; rifacimento allacciamento Enipower s.p.a. da parte di Snam Rete Gas s.p.a. - Svincolo indennità depositata Provincia di Milano Autorizzazione dirigenziale raccolta generale n. 2341/2014 del 3 marzo Fasc /2011/676. Lavori di estensione della rete di trasporto gas metano: rifacimento allacciamento comune di San Donato Milanese; rifacimento allacciamento comune di San Giuliano Milanese; rifacimento allacciamento Enipower s.p.a. da parte di Snam Rete Gas s.p.a. - Svincolo indennità depositata Provincia di Milano Decreto R.G. 3065/2014 del 18 marzo Lavori di realizzazione di itinerario ciclabile lungo l alzaia del Canale Villoresi da Pessano con Bornago a Masate - 3 lotto. Decreto di espropriazione bonario n.p. 22. Proprietà Villa Anna - Atto repertoriato al n. 2699/ Provincia di Milano Decreto R.G. 3068/2014 del 18 marzo Lavori di realizzazione di itinerario ciclabile lungo l alzaia del Canale Villoresi da Pessano con Bornago a Masate - 3 lotto. Decreto di espropriazione bonario n.p. 7. Proprietà Calvo Stefano, Lafratta Francesca e Caprotti Bruna - Atto repertoriato al n. 2700/ Provincia di Milano Decreto R.G. 3069/2014 del 18 marzo Lavori di realizzazione di itinerario ciclabile lungo l alzaia del Canale Villoresi da Pessano con Bornago a Masate - 3 lotto. Decreto di espropriazione bonario n.p. 80. Proprietà Arlati Mario e Serena - Atto repertoriato al n. 2701/ Altri Ministero dello Sviluppo economico - Direzione generale per le risorse minerarie ed energetiche ex Divisione VIII - Roma Metanodotto «Zimella-Cervignano d Adda» DN 1400 (56"). Ordinanza di deposito ditta Benaglio Consorzio di Bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po - Mantova Decreto di esproprio per pubblica utilità su beni immobili in relazione ai lavori «Sistemazione del canale Imperia a valle dell abitato di Suzzara e formazione di vasca di laminazione delle piene - 1 stralcio funzionale» Consorzio di Bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po - Mantova Espropriazione per pubblica utilità di beni immobili in relazione ai lavori «Ricalibratura Dugale Piazza di Quistello»

4 4 Bollettino Ufficiale Terna Rete Italia s.p.a. - Direzione Territoriale Nord Ovest - Pero (MI) Decreto n. 239/EL-276/200/2014 del Ministero dello Sviluppo economico Dipartimento per l Energia - Direzione generale per il Mercato elettrico, le rinnovabili e l efficienza energetica, il nucleare di concerto con il Ministero dell Ambiente e della tutela del territorio e del mare - Direzione generale per la Tutela del territorio e delle risorse idriche. Approvazione del progetto per la costruzione ed esercizio, da parte della società Terna s.p.a., di quattro elettrodotti in cavo interrato a 220 kv e, rispettivamente, T.284 «Porta Venezia - Porta Volta», T.L14 «Ricevitrice Ovest - Ricevitrice Sud», T.L15 «Gadio - Ricevitrice Ovest» e T.L16 «Gadio - Ricevitrice Nord», nel comune di Milano E) VARIE Provincia di Bergamo Provincia di Bergamo Settore Tutela risorse naturali Servizio Risorse idriche Domanda di scavo pozzo e concessione a derivare acque sotterranee per uso zootecnico, irriguo ed igienico Azienda agricola San Fermo di Pezzoni Giovanni Provincia di Bergamo Settore Tutela risorse naturali Servizio Risorse idriche Rilascio della concessione al Comune di Roncobello per la derivazione di acque sotterranee per uso potabile-acquedottistico da n. 3 sorgenti in comune di Roncobello (BG) Provincia di Bergamo Settore Tutela risorse naturali Servizio Risorse idriche Domanda di concessione in sanatoria della società Sacci s.p.a. per la derivazione di acque superficiali per uso industriale dal lago d Iseo in comune di Tavernola Bergamasca (BG) Provincia di Bergamo Settore Tutela risorse naturali Servizio Risorse idriche Domanda di concessione in sanatoria del Consorzio Rogge e Fontanili per la derivazione di acque sotterranee per uso irriguo da n. 1 pozzo denominato «Pozzo Cartina» in comune di Urgnano (BG) Provincia di Bergamo Settore Tutela risorse naturali Servizio Risorse idriche - Concessione alla derivazione di acque sotterranee per uso igienico ed irriguo Società O Sole Bio s.s Provincia di Bergamo Settore Tutela risorse naturali Servizio Risorse idriche Domanda di concessione in sanatoria del Consorzio d irrigazione pozzo Galose per la derivazione di acque sotterranee per uso irriguo da n. 1 pozzo in comune di Urgnano (BG) Provincia di Bergamo Settore Tutela risorse naturali Servizio Risorse idriche Domanda di concessione in sanatoria del Consorzio Rogge e Fontanili per la derivazione di acque sotterranee per uso irriguo da n. 1 pozzo denominato «Pozzo San Rocco» in comune di Cologno al Serio (BG) Provincia di Bergamo Settore Tutela risorse naturali Servizio Risorse idriche - Domanda di concessione alla derivazione di acque ad uso zootecnico Società agricola S. Alessandro di Maffeis Giampaolo & C. s.s Comune di Alzano Lombardo (BG) Declassificazione e sdemanializzazione porzioni di sedime stradale catastalmente individuati come «strada comunale Val Mana» Comune di Alzano Lombardo (BG) Declassificazione e sdemanializzazione porzione di sedime stradale catastalmente denominato «strada comunale del Rino» Comune di Azzano San Paolo (BG) e Comune di Orio al Serio (BG) Rilascio proroga sino al 5 agosto 2017 per attivazione centro commerciale di mq, mediante ampliamento autorizzazione preesistente, di cui alla seduta della conferenza di servizi del 5 settembre Comune di Caravaggio (BG) Avvio del procedimento per la redazione di varianti al piano di governo del territorio (PGT) documento di piano, piano delle regole, piano dei servizi (ai sensi e per gli effetti dell art. 13, della l.r. n. 12/2005 e s.m.i.) Comune di Casirate (BG) Avviso di deposito verbale ed elaborati grafici variante urbanistica, relativa alla conferenza dei servizi convocata per l esame dell istanza presentata dalla ditta GEAS s.r.l., tesa all acquisizione della compatibilità urbanistica per ampliamento insediamento produttivo presso capannone esistente in via dell Industria n. 8 in Casirate d Adda, ai sensi dell art. 5 del d.p.r. n. 447/1998 e ss.mm. e d.lgs. 160/ Comune di Cusio (BG) Pubblicazione e deposito del piano adottato di governo del territorio comunale (PGT) Comune di Martinengo (BG) Avviso di approvazione definitiva e deposito variante n. 1 al piano di governo del territorio (PGT) relativa al piano delle regole ed al piano dei servizi ai sensi dell art. 13 della l.r. 12/05 e s.m.i Comune di Pagazzano (BG) Progetto di variante al piano di governo del territorio (PGT) Piano delle regole e piano dei servizi mediante SUAP ai sensi dell art. 5 del d.p.r. 447/1998 e dell art. 97 della l.r. 12/2005 per la realizzazione di intervento di ampliamento dei locali adibiti a attività di pizzeria d asporto Khalil Monir di via Morengo Approvazione in variante al piano di governo del territorio Piano delle regole e piano dei servizi Comune di Solto Collina (BG) Avviso di deposito «Esame osservazioni, adozione controdeduzioni ed approvazione definitiva ai sensi dell art. 13 comma 7 e seguenti della l.r. 12/2005 del piano di governo del territorio (PGT). Componente geologica, idrogeologica e sismica» - Delibera di approvazione c.c. n. 16 del 19 luglio Comune di Spirano (BG) Avviso di approvazione definitiva degli atti costituenti la variante del piano di governo del territorio (PGT) ai sensi dell art. 95 bis della l.r. 12/2005 e s.m.i

5 Bollettino Ufficiale 5 Comunità Montana di Scalve - Vilminore di Scalve (BG) Bando per l assegnazione di aree in concessione nel mercato stagionale di Schilpario. l.r. n. 6/ Provincia di Brescia Provincia di Brescia Area Sviluppo economico - Settore Ambiente - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Istanza di concessione per la derivazione d acqua da pozzo esistente nel comune di Bagnolo Mella (BS) presentata dall azienda agricola Ricarboni Palmarosa ad uso zootecnico Provincia di Brescia Provvedimento di verifica di assoggettabilità alla VIA della ditta Consorzio agrario del Nordest soc. coop., in sigla AGRINOR- DEST in comune di Bagnolo Mella (BS) Provincia di Brescia Area Sviluppo economico - Settore Ambiente - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Istanza di concessione per la derivazione d acqua da nuovo pozzo nel comune di Offlaga (BS) presentata dalla società Forsteel s.r.l. ad uso antincendio Provincia di Brescia Area Sviluppo economico - Settore Ambiente - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Istanza di concessione per la derivazione d acqua da nuovo pozzo nel comune di Pontevico (BS) presentata dalla Fondazione Giroldi Forcella - Ugoni Onlus ad uso innaffiamento aree verdi Provincia di Brescia Area Sviluppo economico - Settore Ambiente - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Istanza di autorizzazione a variante non sostanziale ad opere di derivazione di acqua sotterranea da pozzo esistente nel comune di Offlaga (BS) presentata dalla società agricola S. Antonio ad uso zootecnico antincendio igienico Provincia di Brescia Area Sviluppo economico - Settore Ambiente - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione assentita alla società Agricola Gerre di Gozzoli s.s., con sede in comune di Pontevico (BS) C.na Gerre,1 per la derivazione d acqua ad uso irriguo dal fiume Oglio in comune di Pontevico (BS) Provincia di Brescia Verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale (VIA) del progetto di un nuovo impianto di deposito prelimianare (D15) di rifiuti pericolosi e non pericolosi ubicato in comune di Villa Carcina via Sardegna 13, da autorizzarsi ai sensi dell art. 208 del d.lgs. 3 aprile 2006 n. 152 e s.m.i. - Proponente: Ditta SYSTECO s.r.l. con sede legale in V. Sardegna 13 nel comune di Villa Carcina Comune di Bedizzole (BS) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la variante n. 3/2011 al piano delle regole ed al piano dei servizi del piano di governo del territorio (PGT) Comune di Brescia Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la prima variante al piano di governo del territorio (PGT) ai sensi e per gli effetti dell art. 13 della l.r. 12/2005 e ss.mm.ii Comune di Calvisano (BS) Adozione piano attuativo in variante al documento di piano e al piano delle regole, variante compensativa con trasferimento di diritti edificatori Comune di Calvisano (BS) Adozione piano attuativo in variante al piano delle regole. Riconoscimento destinazione artigianale produttiva comparto K Comune di Carpenedolo (BS) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti di rettifica e correzione di errori materiali non costituenti variante al piano di governo del territorio (PGT) vigente Comune di Chiari (BS) Avviso di deposito del piano di recupero in variante al piano particolareggiato del centro storico, ai sensi della l.r. 12/2005, presentato dalla Parrocchia dei SS. Faustino e Giovita e dalla Fondazione Bertinotti Formenti Comune di Lograto (BS) Avviso di adozione piano di recupero d iniziativa privata, in variante al piano delle regole del piano di governo del territorio (PGT) vigente, relativo a recupero volumetrico fabbricato isolato, pertinenza del fabbricato principale foglio 7 mappale 722, in via G. Calini, adibito a pollaio per formazione di nuova autorimessa ai sensi della l.r. 12/2005 e ss.mm. ed ii. e deposito atti Comune di Lonato del Garda (BS) Avvio procedimento relativo alla verifica di assoggettabilità alla VAS del progetto SUAP in variante al piano di governo del territorio (PGT) ex art. 8 del d.p.r. 7 settembre 2010, n. 160 presentato da Ventidue s.a.s di S. & V, per l ampliamento della superficie lorda di pavimentazione in via Cerutti Comune di Marone (BS) Avviso di adozione e deposito della variante al piano di governo del territorio (PGT) ai sensi e per gli effetti dell art. 13 della l.r. n. 12/2005 e successive modifiche e integrazioni Comune di San Felice del Benaco (BS) Avviso di approvazione SUAP «Birrificio Felice» in variante al piano delle regole del piano di governo del territorio (PGT) vigente. 119 Provincia di Como Provincia di Como Domanda di variante con aumento di portata presentata dalla Azienda Servizi Municipali Erba s.p.a. per uso potabile pubblico Comune di Caslino d Erba (CO) Avviso di pubblicazione adozione variante al reticolo idrico minore comunale

6 6 Bollettino Ufficiale Comune di Dongo (CO) Avviso di adozione, deposito e pubblicazione del piano di governo del territorio (PGT) e dello studio della componente geologica, idrogeologica e sismica Comune di Musso (CO) Avviso approvazione e deposito atti relativi al piano di governo del territorio (PGT) ai sensi dell art. 13 comma 4 della l.r. n. 12/2005 e s.m.i Comune di Sormano (CO) Avviso di approvazione piano regolatore cimiteriale Provincia di Cremona Provincia di Cremona Settore Agricoltura e ambiente - Servizio Miglioramenti fondiari, acque e calamità - Domanda presentata dai signori Bressani Mauro e Zagheno Elena intesa ad ottenere la concessione di derivazione di acqua sotterranea da un pozzo ad uso finalizzato al recupero energetico mediante scambio termico in impianti a pompa di calore in comune di Dovera Provincia di Cremona Settore Agricoltura e ambiente - Concessione rilasciata alla VHIT s.p.a. per derivare acqua pubblica ad uso industriale, irrigazione aree verdi, «altro uso» e antincendio da n. 2 pozzi in comune di Offanengo Provincia di Cremona Settore Agricoltura e ambiente Servizio Miglioramenti fondiari, acque e calamità - Rilascio del rinnovo con variante della concessione di derivazione di acqua pubblica sotterranea rilasciata dalla Regione Lombardia Intestatario: ditta Caravaggi Donato - Insediamento nel comune di Offanengo. R.r. 2/ Provincia di Cremona Settore Agricoltura e ambiente Servizio Miglioramenti fondiari, acque e calamità - Rilascio del rinnovo con variante della concessione di derivazione di acqua pubblica sotterranea rilasciata dalla Regione Lombardia alla ditta Provana Pietro - Insediamento nel comune di Chieve. R.r. 2/ Provincia di Lecco Comune di Carenno (LC) Avviso di approvazione definitiva e di deposito degli atti costituenti il piano regolatore illuminazione comunale (PRIC) Comune di Garbagnate Monastero (LC) Avviso di approvazione variante generale piano di governo del territorio (PGT) ai sensi della l.r. 12/ Provincia di Lodi Comune di Ospedaletto Lodigiano (LO) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti il piano di governo del territorio (PGT) Comune di Somaglia (LO) Avviso di deposito piano di gestione e studio di incidenza per la Riserva Naturale Orientata «Monticchie» Comune di Tavazzano con Villavesco (LO) Decreto di declassificazione e sdemanializzazione tratto di strada ubicato in località Pezzolo Comune di Zelo Buon Persico (LO) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti il piano di governo del territorio Provincia di Mantova Comune di Viadana (MN) Avviso di deposito dell adozione variante al PGT contenuta nell istanza di p.d.c. a titolo convenzionato n. 13/226, per area residenziale sita a Viadana, via Baghella, fg. 102 mapp , presentata dalla ditta C. & D. S.S Provincia di Milano Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive Rilascio di concessione di piccola derivazione di acque sotterranee alla società agricola La Castellana s.r.l uso irriguo in comune di Corbetta Provincia di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive Avviso di domanda intesa ad ottenere il rinnovo della concessione di piccola derivazione di acqua dal lago freatico di cava in comune di Milano via San Marchetto, 22 per uso industriale presentata dalla società Monvil Beton s.r.l Provincia di Milano Settore Rifiuti bonifiche e autorizzazioni integrate ambientali - Impresa AMGA Legnano s.p.a. con sede legale in Legnano (MI) via per Busto Arsizio n. 53 ed insediamento in Legnano (MI) via Novara n Richiesta di verifica di assoggettabilità alla VIA riguardante un nuovo centro integrato per la gestione rifiuti - Esito della verifica di assoggettabilità alla VIA, ai sensi dell art. 20 del d.lgs. 152/2006 e s.m.i Comune di Arconate (MI) Avviso di adozione, deposito atti e pubblicazione variante classificazione acustica del territorio comunale ai sensi della legge 447/95 e l.r. 13/ Comune di Settala (MI) Messa a disposizione della variante n. 1 al piano di governo del territorio (PGT) vigente approvata con deliberazione di c.c. n. 3 dell 11 febbraio 2014 e del relativo parere ambientale motivato

7 Bollettino Ufficiale 7 Provincia di Monza e della Brianza Comune di Albiate (MB) Avviso di approvazione definitiva, deposito e pubblicazione degli atti del piano attuativo in variante al piano di governo del territorio (PGT): «Ambito di trasformazione n. 6 - Robetti/Europa - SUB A» Comune di Bernareggio (MB) Approvazione del piano di zonizzazione acustica Provincia di Pavia Provincia di Pavia Divisione Agro-ambientale - Domanda di variante di concessione di derivazione d acqua da un pozzo da uso industriale a uso igienico sanitario e innaffiamento aree verdi in comune di Villanterio. Rastelli Italiana s.r.l Provincia di Pavia Divisione Agro-ambientale - Settore Tutela ambientale - Concessione di grande derivazione d acqua da quattro pozzi ed autorizzazione alla terebrazione di un nuovo pozzo in sostituzione di uno da dismettere, per uso industriale, potabile, igienico ed antincendio. Comune di Corteolona - Galbani s.p.a Comune di Lardirago (PV) Avviso di deposito degli atti relativi all adozione del piano di governo del territorio (PGT) Comune di Zeme (PV) Avviso di approvazione del piano di governo del territorio (PGT) Provincia di Sondrio Provincia di Sondrio Settore Pianificazione territoriale, energia e cave Servizio Acque ed energia - Avviso di presentazione della domanda di concessione di derivazione d acqua da n. 16 sorgenti e n. 3 pozzi, in territorio dei Comuni di Valdisotto e Valfurva (SO), ai sensi dell art. 11 del r.r. 24 marzo 2006 n Provincia di Sondrio Settore Lavori pubblici, viabilità e trasporti - Richiesta di verifica di assoggettabilità a VIA della Regione Lombardia Comune di Castione Andevenno (SO) Approvazione variante, ai sensi dell articolo 5 del d.p.r. 447/1998, e d.p.r. 440/ Comune di Traona (SO) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la 1^ variante al piano del governo del territorio (PGT) Provincia di Varese Provincia di Varese Concessione per derivazione di 8,8 l/s medi annui d acque superficiali ad uso irriguo dal torrente Marianna in comune di Casalzuigno, rilasciata all azienda agricola Locarno Gian Battista (Pratica n. 156) Provincia di Varese Settore Ecologia ed energia - Domanda di Concessione per derivazione d acqua ad uso igienico sanitario e assimilati, scambio termico in impianti a pompa di calore, antincendio ed irrigazione aree verdi dalle «Sorgenti Fraschini» ubicate in comune di Varese (VA), località San Fermo, presentata dalla Società Conceria Alfredo Fraschini s.r.l. (Pratica n. 1395) Provincia di Varese Settore Ecologia ed energia - Domanda di concessione per derivazione d acqua ad uso scambio termico in impianti a pompa di calore da un pozzo da escavare in comune di Busto Arsizio, presentata dalla società SAIT s.r.l. (Pratica n. 2723) Comune di Clivio (VA) Avviso approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti il piano di governo del territorio (PGT) Comune di Ferno (VA) Avviso di approvazione e deposito degli atti costituenti variante al piano delle regole e piano dei servizi del piano di governo del territorio (PGT) Comune di Gerenzano (VA) Avvio del procedimento di variante al piano di governo del territorio (PGT) Altri Azienda Faunistico Venatoria Boscolungo Vallefredda - Cergnago (PV) Convocazione assemblea Consorzio Colombo Severo s.r.l. - Borgo San Giovanni (LO) Richiesta di verifica di assoggettabilità a VIA della Regione Lombardia, progetto localizzato in comune di Chignolo Po (PV) Curti Impresa Edile s.r.l. - San Siro (CO) Richiesta di verifica di assoggettabilità a VIA alla Provincia di Como, progetto localizzato in Grandola ed Uniti

8 8 Bollettino Ufficiale A) STATUTI Comune di Basiglio (MI) Modifica dello Statuto comunale approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 7 del 26 febbraio 2014 Art. 1. Art. 2. Art. 3. Funzioni Art. 4. Art. 5. Art. 6. Art. 7. Art. 8. Statuto Disposizioni Generali Organi di Governo INDICE Capo I Principi generali Rappresentanza della Comunità Sviluppo Sociale, Culturale ed Economico Elementi Distintivi: Territorio, Sede Comunale Albo Pretorio Informatico Art. 9. Regolamenti Art. 10. Ordinanze Art. 11. Pubblicità Art. 12. Riparto Competenze Art. 13. Deleghe Capo II Attivita normativa Capo III Ordinamento Art. 14. Attività Consultiva e di Controllo Art. 15. Regolamento dei Conflitti di Competenza Art. 16. Consiglio Comunale Art. 17. Sessioni e Convocazione Art. 18. Attività Ispettiva e Commissioni d indagine Art. 19. Gruppi Consiliari Art. 20. Commissioni Art. 21. Consiglieri Art. 22. Diritti e Doveri dei Consiglieri Art. 23. Scioglimento del Consiglio Art. 24. La Giunta Art. 25. Competenze del Sindaco Art. 26. Dimissioni,Impedimento,Rimozione, Decadenza, Sospensione o Decesso Sindaco Art. 27. Mozione di Sfiducia Art. 28. Divieto d incarichi e Consulenze Art. 29. Vice Sindaco Art. 30. Struttura del Comune Art. 31. Segretario Comunale Art. 32 Segretario Direttore (Soppresso) Art. 33. Incompatibilità Art. 34. Funzioni di Direzione Art. 35. Programmazione Art. 36. Attività Amministrativa Capo IV Attivita Art. 37. Interventi nel procedimento Amministrativo Art. 38. Comunicazione dell inizio del procedimento Art. 39. Pubblicità degli atti amministrativi Art. 40. Accesso agli Atti e Documenti Amministrativi Art. 41. Pareri Art. 42. Attestazione di copertura Finanziaria Art. 43. Regolamento dei Contratti Art. 44. Controlli Interni Art. 45. Servizi Locali Art. 46. Istituzioni Art. 47. Personale a Contratto Art. 48. Nomina e revoca degli amministratori delle Aziende e delle Istituzioni Art. 49. Autonomia Finanziaria Art. 50. Controllo di Gestione Art. 51. Revisore dei Conti Capo V Finanza e contabilita Art. 52. Regolamento di Contabilità Capo VI Partecipazione Art. 53. Criterio di Individuazione Art. 54. Forme Associate e Rapporti con il Comune Art. 55. Istanze, Petizioni e Proposte Art. 56. Referendum Consultivo Art. 57. Efficacia del Referendum Consultivo Art. 58. Materie Escluse Art. 59. Comitato Promotore Art. 60. Giudizio di Ammissibilità Art. 61. Difensore Civico (Soppresso) Art. 62. Nomina e durata del Difensore Civico (Soppresso) Art. 63. Incompatibilità, decadenza e revoca (Soppresso) Art. 64. Funzioni, mezzi e prerogative del Difensore Civico (Soppresso) Art. 65. Rapporti con il Consiglio Comunale (Soppresso) Art. 66. Indennità di Funzione (Soppresso) Capo VII Norme finali e transitorie Art. 67. Termine per l adozione dei Regolamenti Capo I Principi generali Art. 1 Disposizioni generali 1. Il Comune di Basiglio, ente autonomo locale, persegue i propri fini politici e amministrativi esercitando i poteri di cui al presente Statuto, nel rispetto dei principi costituzionali e nell ambito delle funzioni proprie e di quelle conferite con legge dello Stato e della Regione secondo il principio di sussidiarietà. L autonomia normativa del Comune di Basiglio non può contrastare con i principi inderogabili della legislazione in materia di ordinamento dei Comuni. 2. Il rapporto fra il Comune di Basiglio, la Provincia, la Regione e gli altri Enti locali si ispira a criteri di collaborazione, cooperazione e associazionismo nel rispetto delle relative posizioni istituzionali. 3. Nell ambito delle leggi di coordinamento della finanza pubblica, il Comune ha la potestà di determinare le proprie risorse finanziarie. 4. Il Comune collabora e coopera con tutti i soggetti pubblici e privati e promuove la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. 5. Il Comune promuove specifiche azioni positive per assicurare condizioni di pari opportunità tra uomo e donna e per rimuovere gli ostacoli che di fatto impediscano il pieno ed effettivo godimento da parte loro dei diritti di cittadinanza; 6. Promuove, altresì, la presenza di entrambi i sessi nelle Giunte e negli organi collegiali, nonchè negli enti, aziende ed istituzioni dipendenti o controllate. 7. Il Comune promuove ed indirizza l attività dei soggetti pubblici e privati per lo sviluppo sociale, culturale ed economico della comunità anche mediante attività di programmazione e pianificazione.

9 Bollettino Ufficiale 9 8. Il Comune recepisce integralmente la convenzione internazionale sui Diritti del Fanciullo, siglata a New York il 20 novembre 1989, resa esecutiva con legge 27 maggio 1991, n. 176, considerando la qualità della vita dei cittadini in età evolutiva un indice assoluto della civiltà e del benessere dell intera comunità locale. Per Fanciullo e/o Bambino intende tutti i cittadini che non abbiano ancora raggiunto i 18 anni di vita. 9. Il Comune istituisce la Commissione Consultiva Permanente denominata «Consiglio Comunale dei Ragazzi» alla cui formazione concorrono, con libere elezioni da svolgersi nelle scuole elementari e medie inferiori presenti nel territorio comunale, tutti i cittadini a partire dagli 8 anni e comunque frequentanti le scuole dell obbligo. Il C.C.R. è presieduto dal Sindaco o da suo delegato. Il C.C.R. viene consultato ogni qualvolta l Amministrazione debba assumere decisioni direttamente riguardanti la qualità della vita delle bambine e dei bambini, così come disposto dall art. 12 della L. 176/91 relativa al recepimento della Convenzione dei Diritti del Fanciullo. Il C.C.R. si riunisce comunque periodicamente, secondo criteri e modalità al suo interno preventivamente discussi. Le modalità di svolgimento delle elezioni e la regolamentazione interna dell organismo vengono ratificate dal Consiglio Comunale in base alle indicazioni delle bambine e dei bambini cittadini. 10. Gli Organi istituzionali e burocratici del Comune, nell ambito delle rispettive competenze concernenti tributi comunali, a garanzia dei diritti dei soggetti obbligati, adeguano i propri atti ed i propri comportamenti ai principi fissati dalla legge n. 212 del 27 luglio 2000, in tema di «Disposizioni in materia di statuto dei diritti del contribuente». Per quanto compatibili, i principi indicati nella legge n. 212/2000 debbono essere osservati dagli Organi istituzionali e burocratici del Comune, nell ambito delle rispettive competenze, anche per le entrate patrimoniali del Comune. 11. Il Comune, secondo i principi di cui al d.lgs. 11 aprile 2006, n. 198, adotta piani, programmi ed iniziative volte ad assicurare la rimozione degli ostacoli che impediscono la piena realizzazione di pari opportunità di lavoro e diritti tra i generi. Art. 2 Organi di governo 1. Sono organi di governo del Comune il Consiglio, la Giunta, il Sindaco. (Art. 36 T. U. n. 267/2000) Art. 3 Funzioni 1. L esercizio delle competenze e delle funzioni del Comune ha come riferimento l ambito di interesse locale. 2. L esercizio delle funzioni proprie riguardanti la popolazione e il territorio comunale è organizzato secondo i principi del presente Statuto. Art. 4 Rappresentanza della comunità 1. Il Comune cura gli interessi della comunità e li rappresenta nei confronti dei soggetti pubblici e privati che esercitano attività o svolgono funzioni attinenti alla popolazione e al territorio. 2. Per i medesimi fini ed avvalendosi degli strumenti e degli istituti previsti dall ordinamento, il Comune promuove intese ed accordi con i soggetti pubblici e privati di cui al comma Il Comune emana direttive e fornisce indicazioni di cui devono tenere conto i soggetti pubblici e privati che svolgono attività d interesse del territorio e della popolazione. 4. Ove ciò non interferisca con il corretto esercizio delle loro funzioni, il Comune provvede a coordinare l erogazione dei servizi resi da soggetti pubblici e privati per armonizzarli con le esigenze della comunità. Art. 5 Sviluppo sociale, culturale ed economico 1. Il Comune persegue lo sviluppo economico, sociale, culturale nonchè la valorizzazione delle proprie risorse territoriali, ambientali ed umane. 2. In particolare il Comune ispira la propria azione ai seguenti criteri e principi: a) superamento degli squilibri economici, sociali e territoriali esistenti nel proprio ambito; b) promozione della funzione sociale dell iniziativa economica, pubblica e privata, anche attraverso lo sviluppo di forme di associazionismo economico e di cooperazione; c) sostegno alla realizzazione di un sistema globale ed integrato di sicurezza sociale e di tutela della persona anche con l attività delle organizzazioni di volontariato; d) tutela e sviluppo delle risorse naturali, ambientali, storiche e culturali presenti nel proprio territorio per garantire alla collettività una migliore qualità della vita. Art. 6 Elementi distintivi: Territorio, sede comunale 1. Il territorio del Comune su cui è insediata la comunità di Basiglio ha un estensione di Kmq. 8,65 e comprende i seguenti agglomerati: Basiglio - Centro Storico Milano 3 Milano 3 City Cascina Colombaia Cascina Vione 2. Il Consiglio e la Giunta si riuniscono nella sede comunale che è ubicata nel palazzo civico sito in Milano 3 - P.zza Leonardo da Vinci. In casi particolari il Consiglio può riunirsi in altro luogo rispetto alla sede comunale. 3. Il Comune ha un proprio stemma ed un proprio gonfalone deliberati dal Consiglio Comunale e riconosciuti ai sensi di legge con Decreto del Presidente della Repubblica in data 7 giugno 1962, il cui uso e riproduzione sono consentiti esclusivamente previa autorizzazione del Comune. Art. 7 Albo pretorio informatico 1. L attività del Comune si svolge nel rispetto dei principi di pubblicità, conoscibilità e trasparenza. 2. Il sito web del Comune include una apposita sezione dedicata all Albo pretorio informatico per la pubblicazione degli atti, provvedimenti, avvisi che debbono essere resi pubblici a tutti gli effetti di pubblicità legale. 3. (SOPPRESSO) 4. (SOPPRESSO) Capo II Attivita normativa Art. 8 Statuto 1. Il Comune, nell ambito delle norme costituzionali e dei principi fissati da leggi generali della Repubblica, determina il proprio ordinamento col presente Statuto cui deve conformare i propri regolamenti e la propria attività amministrativa. Art. 9 Regolamenti 1. Il Comune, emana regolamenti: a) per la propria organizzazione b) per le materie ad esso demandate dalla legge e dallo Statuto c) per le materie in cui manchi una disciplina di legge o di atti aventi forza di legge d) nelle materie in cui esercita funzioni 2. Nelle materie di competenza esclusiva prevista dalle leggi, la potestà regolamentare viene esercitata nel rispetto delle norme di principio previste dalle leggi stesse, dalle disposizioni statutarie e dalla normativa comunitaria. 3. Nelle altre materie la potestà regolamentare si esercita nel rispetto delle leggi statali e regionali, della normativa comunitaria, nonchè dei regolamenti emanati dai soggetti aventi una concorrente competenza nelle materie stesse. 4. Gli atti deliberativi devono essere emanati nel rispetto delle norme regolamentari. 5. I regolamenti, entrano in vigore contestualmente alla esecutività della delibera di approvazione.

10 10 Bollettino Ufficiale Art. 10 Ordinanze 1. Il Sindaco può emanare ordinanze contingibili ed urgenti; tali atti devono essere motivati e limitati al tempo in cui permane la necessità. 2. Le ordinanze di cui ai precedenti commi sono pubblicate all Albo Pretorio e, ove siano rivolte a soggetti determinati, devono essere notificate ai destinatari. Art. 11 Pubblicità 1. Lo Statuto, i regolamenti, le ordinanze, nonchè le direttive, i programmi, le istruzioni, le circolari ed ogni atto che dispone sulla organizzazione, sulle funzioni, sugli obbiettivi, sui procedimenti dell ente o con i quali si interpretano norme giuridiche o si dettano disposizioni per la loro applicazione sono pubblicizzati, oltre che nelle forme previste dalla legge o dallo Statuto, anche in modo da favorirne la più ampia conoscenza da parte dei cittadini e di chiunque ne abbia interesse, secondo le modalità stabilite dal regolamento sulla pubblicità. 2. Gli atti di cui al precedente comma dovranno essere accessibili e consultabili da parte di chiunque. Capo III Ordinamento Art. 12 Riparto competenze 1. L attribuzione delle competenze agli organi del Comune, comprese quelle per l esercizio di funzioni proprie, attribuite o delegate sono disciplinate, nel rispetto della legge, dalle disposizioni del presente Statuto. 2. Il riparto delle competenze attribuite al Segretario, ai titolari delle posizioni organizzative e ai responsabili dei servizi o degli uffici è disciplinato dal presente Statuto e dal regolamento di organizzazione dell ente. Art. 13 Deleghe 1. Con esclusione delle competenze direttamente attribuite dalla legge o dallo Statuto, con carattere di inderogabilità, i soggetti titolari di competenze proprie possono esercitarle mediante conferimento in via generale o speciale di delega. 2. Il conferimento di delega comporta, fino a sua revoca, il trasferimento della competenza. 3. Il delegante conserva la potestà di indirizzo e di controllo sull esercizio della competenza da parte del delegato. 4. Non è consentita la delega fra organi elettivi e organi burocratici nè la delega delle competenze delegate. 5. E ammessa delega esclusivamente da parte del Sindaco agli Assessori, nei limiti di cui al presente articolo. Art. 14 Attività consultiva e di controllo 1. L attività consultiva o di controllo è strumentale all attività di amministrazione attiva e va esercitata per favorire e migliorare i processi decisionali. 2. L emanazione di pareri obbligatori e vincolanti costituisce manifestazione del potere di amministrazione attiva e non può comportare l attribuzione della responsabilità dell atto ad un altro soggetto. 3. La potestà consultiva è attribuita solo ai soggetti ai quali in base all ordinamento comunale è consentito il trasferimento delle competenze in materia. Art. 15 Regolamento dei conflitti di competenza 1. (SOPPRESSO) 2. I conflitti di competenza tra i titolari delle posizioni organizzative vengono decisi dal Sindaco. 3. Se il conflitto di competenza riguarda anche il Segretario esso viene risolto dalla Giunta. 4. Spetta al Consiglio Comunale, anche a mezzo di apposita commissione, la risoluzione dei conflitti di competenza tra gli organi elettivi e quelli burocratici. Art. 16 Consiglio Comunale Attribuzioni del Consiglio (Art. 42 T.U. 267/2000) 1. Il Consiglio Comunale, che rappresenta l intera comunità, determina l indirizzo e controlla l attività politico-amministrativa dell ente. 2. Il Consiglio Comunale, costituito in conformità alla legge, ha autonomia organizzativa e funzionale. 3. Il Consiglio Comunale esercita le sue attribuzioni in osservanza della legge, del presente Statuto e del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, improntando la propria azione ai principi di pubblicità, trasparenza e legalità. Il regolamento è approvato a maggioranza assoluta e prevede, in particolare, le modalità per la convocazione e per la presentazione e la discussione delle proposte. Per la validità delle sedute, è necessaria la presenza di un terzo dei consiglieri assegnati all ente, senza computare il Sindaco. Qualora il risultato dia luogo ad una cifra decimale essa deve essere arrotondata per eccesso o per difetto rispettivamente se superiore a 0,50 ovvero se pari a 0,50 o inferiore. Il Consiglio è dotato di autonomia funzionale ed organizzativa e il regolamento fissa le modalità attraverso le quali fornire al Consiglio servizi, attrezzature e risorse finanziarie. Il Consiglio Comunale è presieduto dal Sindaco. In caso di assenza o impedimento del Sindaco, le funzioni di Presidente del Consiglio sono esercitate dal Vicesindaco se consigliere oppure, se non consigliere, dal Consigliere anziano, intendendosi per tale colui che ha ottenuto la più alta cifra individuale nella lista collegata al Sindaco eletto. 4. In particolare, il Consiglio delibera i seguenti atti fondamentali: a) lo Statuto del Comune e delle aziende speciali, i regolamenti eccetto l ipotesi di cui all art. 48 del comma 3 del T.U. 267/2000, in materia di ordinamento degli uffici e dei servizi; b) i programmi, le relazioni previsionali e programmatiche, i piani finanziari e, i programmi triennali e l elenco annuale dei lavori pubblici, i bilanci annuali, pluriennali e le relative variazioni, eccetto i prelevamenti del fondo di riserva di competenza della Giunta, i conti consuntivi, i piani territoriali urbanistici, i programmi annuali e pluriennali in relazione alla loro attuazione, l eventuali deroghe ad essi, pareri da rendere per dette materie; c) le convenzioni tra Comuni e tra Comuni e Provincia, la costituzione e la modificazione di forme associative; d) l istituzione e la disciplina degli organismi di decentramento e di partecipazione; e) l assunzione diretta e la concessione di pubblici servizi, la costituzione di istituzioni e di aziende speciali, la partecipazione a società di capitali, l affidamento di attività o servizi mediante convenzione; f) l istituzione e l ordinamento dei tributi, con esclusione della determinazione delle relative aliquote, la disciplina generale delle tariffe per la fruizione dei beni e dei servizi comunali; g) gli indirizzi per le attività delle aziende speciali, delle istituzioni e degli enti dipendenti, sovvenzionati o sottoposti a vigilanza del Comune; h) la contrazione dei mutui non prevista espressamente in atti fondamentali del Consiglio e l emissione dei prestiti obbligazionari; i) le spese che impegnino i bilanci per gli esercizi successivi, escluse quelle relative alle locazioni d immobili e alla somministrazione e fornitura di beni e servizi a carattere continuativo; l) gli acquisti e le alienazioni immobiliari, le relative permute, gli appalti e le concessioni che non siano previsti in atti fondamentali del Consiglio o che non ne costituiscano mera esecuzione e che, comunque, non rientrino nei compiti di ordinaria amministrazione di funzioni e di servizi di competenza della Giunta, del Segretario o di altri Funzionari; m) la definizione degli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende e istituzioni, nonchè alla nomina dei rappresentanti del Consiglio stesso presso enti, aziende ed istituzioni ad esso espressamente riservata dalla legge. 5. Nell adozione degli atti fondamentali il Consiglio Comunale privilegia il metodo e gli strumenti della programmazione.

11 Bollettino Ufficiale Gli atti fondamentali devono contenere l individuazione degli obbiettivi e delle finalità da raggiungere e la destinazione delle risorse e degli strumenti necessari all azione da svolgere. 7. Le deliberazioni in ordine agli argomenti di cui al presente articolo non possono essere adottate in via di urgenza da altri organi del Comune, salvo quelli attinenti alle variazioni di bilancio, adottate dalla Giunta, da sottoporre a ratifica del Consiglio nei sessanta giorni successivi, durante l esercizio, a pena di decadenza. Art. 17 Sessioni e convocazione 1. L attività del Consiglio Comunale è disciplinata dal regolamento per il funzionamento del Consiglio approvato a maggioranza assoluta dai Consiglieri assegnati. 2. Ai fini della convocazione sono comunque ordinarie le sedute nelle quali vengono iscritte le proposte di deliberazione di approvazione del bilancio di previsione, di approvazione del conto consuntivo, di approvazione dello statuto o delle modifiche statutarie e di approvazione o modifiche al regolamento del Consiglio Comunale. 3. Il Consiglio Comunale è convocato dal Sindaco che formula l ordine del giorno sentita la Giunta Comunale e ne presiede i lavori, secondo le norme del regolamento. Il Sindaco è tenuto ad assicurare una adeguata e preventiva informazione ai gruppi consiliari e ai singoli consiglieri sulle questioni sottoposte al Consiglio con le modalità previste nel regolamento. 4. Il Sindaco è tenuto a riunire il Consiglio, entro un termine non superiore a venti giorni, quando lo richiedano 1/5 dei Consiglieri, inserendo all ordine del giorno le questioni richieste. Art. 18 Attività ispettiva e Commissioni d indagine 1. Il Sindaco e gli Assessori dallo stesso delegati rispondono, entro trenta giorni, alle interrogazioni e ad ogni altra istanza di sindacato ispettivo presentata dai Consiglieri. Il regolamento per il funzionamento del Consiglio disciplina le modalità della presentazione di tali atti e delle relative risposte. 2. Il Consiglio può disporre inchieste su materie di interesse comunale, nominando una Commissione composta con criterio proporzionale alla consistenza dei gruppi. Tali Commissioni sono presiedute da consiglieri di minoranza. 3. La Commissione di inchiesta è istituita quando ne facciano richiesta almeno 1/3 dei Consiglieri. Art. 19 Gruppi consiliari 1. Il regolamento disciplina la costituzione dei gruppi consiliari, le modalità di convocazione dei capigruppo, nonchè l istituzione della conferenza dei capigruppo e le relative attribuzioni. 2. Nel corso del mandato possono essere costituiti nuovi Gruppi Consigliari composti anche da un solo consigliere comunale. Art. 20 Commissioni 1. Il Consiglio Comunale si avvale di commissioni consiliari permanenti e non permanenti costituite, secondo le modalità definite nel regolamento, nel rispetto del criterio proporzionale. 2. Il Consiglio Comunale si avvale, altresì, di commissioni consultive popolari costituite da cittadini residenti. Il Regolamento ne disciplina il numero, la composizione, il funzionamento e le attribuzioni. 3. Nei casi contemplati dal regolamento le commissioni consiliari possono effettuare indagini con scopi conoscitivi al fine di acquisire informazioni, dati e documentazione utili all attività consiliare avvalendosi anche di audizioni di soggetti pubblici e privati. Art. 21 Consiglieri 1. I Consiglieri Comunali le cui prerogative sono disciplinate dalla legge e dal presente Statuto, rappresentano l intera Comunità cui costantemente rispondono. 2. Le dimissioni dalla carica di Consigliere sono indirizzate al Consiglio, devono essere assunte immediatamente al protocollo dell ente nell ordine temporale di presentazione. Esse sono irrevocabili, non necessitano di presa d atto e sono immediatamente efficaci. Il Consiglio, entro e non oltre dieci giorni, deve procedere alla surroga dei consiglieri dimissionari, con separate deliberazioni, seguendo l ordine di presentazione delle dimissioni quale risulta dal protocollo. I consiglieri che non partecipino per almeno tre sedute consecutive senza giustificato motivo scritto sono dichiarati decaduti dal Consiglio con le modalità di cui al regolamento e comunque con il voto favorevole del 50% più 1 dei Consiglieri assegnati, fatto salvo il diritto del Consigliere a far valere le cause giustificative. Art. 22 Diritti e doveri dei Consiglieri (Art. 43 T.U. 267/2000) 1. I Consiglieri Comunali hanno diritto di iniziativa su ogni questione sottoposta a deliberazioni di competenza del Consiglio Comunale. I consiglieri hanno diritto di presentare interrogazioni, interpellanze e mozioni secondo le modalità di cui al regolamento. 2. I Consiglieri Comunali hanno diritto di ottenere dagli uffici del Comune tutte le notizie e le informazioni in loro possesso utili all espletamento del proprio mandato; essi sono tenuti al segreto nei casi determinati dalla legge. 3. Le modalità e le forme di esercizio del diritto di iniziativa e di controllo dei Consiglieri Comunali, previsti dalla legge, sono disciplinati dal regolamento. 4. Ciascun Consigliere è tenuto ad eleggere un domicilio nel territorio comunale. 5. I Consiglieri Comunali hanno diritto di percepire, nei limiti fissati dall art. 82 del T.U. 267/2000, un gettone di presenza per la partecipazione a consigli e commissioni. Art. 23 Scioglimento del Consiglio 1. Il Consiglio Comunale può essere sciolto con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro dell Interno. 2. Lo scioglimento è decretato: a) quando il Consiglio compia atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge, nonchè per gravi motivi di ordine pubblico; b) quando il normale funzionamento degli organi non possa essere assicurato per le seguenti cause: 1) dimissioni, impedimento permanente, rimozione, decadenza o decesso del Sindaco; 2) dimissioni o decadenza di almeno la metà dei Consiglieri; c) quando non sia approvato nei termini il bilancio. 3. Nei casi diversi da quelli di cui al comma 2 lett. b) n. 1 del presente articolo, con il decreto di scioglimento si provvede alla nomina di un Commissario Straordinario, che esercita le attribuzioni conferitegli con il decreto stesso. Art. 24 La Giunta 1. La Giunta comunale è composta dal Sindaco, che la presiede e da un numero di assessori che può variare da un minimo di due a un massimo di quattro. Deve essere garantita la parità di genere. Il Sindaco nomina, tra gli assessori, il Vicesindaco. 2. La nomina ad assessore può essere conferita anche a cittadini non facenti parte del Consiglio Comunale, in possesso dei requisiti di candidabilità compatibilità ed eleggibilità alla carica di Consigliere (Art. 47 comma 4 T.U. 267/2000). 3. La Giunta collabora con il Sindaco nell amministrazione del Comune ed opera attraverso deliberazioni collegiali di approvazione del PEG e di direttiva nei confronti del Segretario e dei Responsabili di servizio. Ha competenza anche in materia di ordinamento degli uffici e servizi, di programma annuale delle assunzioni, di approvazione dei progetti preliminari, in materia di aliquote, tariffe, prezzi e corrispettivi ed in tutte le materie espressamente previste dalla legge. 4. Agli assessori si applicano le norme sulle aspettative, permessi ed indennità degli Amministratori locali. 5. Per la validità delle adunanze della Giunta è richiesta la maggioranza dei componenti; le deliberazioni sono adottate a maggioranza dei presenti, salvo i casi per cui è stabilita una maggioranza speciale.

12 12 Bollettino Ufficiale 6. La Giunta provvede con propria deliberazione a regolamentare le modalità di convocazione, la determinazione dell ordine del giorno, lo svolgimento delle sedute ed ogni altro aspetto connesso al proprio funzionamento. 7. Le indennità del Sindaco e degli assessori sono stabilite ai sensi dell Art. 82 T.U. 267/2000. Art. 25 Competenze del Sindaco (Art. 50, 54, 99, 100 del T.U. 267/2000) 1. Il Sindaco è responsabile dell Amministrazione Comunale e rappresenta il Comune ad ogni effetto di legge e in qualità di legale rappresentante può stare in giudizio nell interesse del Comune. 2. Il Sindaco viene eletto dai cittadini a suffragio universale e diretto secondo le disposizioni dettate dalla legge ed è membro del Consiglio Comunale. Presta giuramento di osservare lealmente la Costituzione Italiana davanti al Consiglio nella seduta di insediamento. 3. Il Sindaco è titolare delle seguenti funzioni: a) nomina i componenti della Giunta, tra cui un Vicesindaco e ne dà comunicazione al consiglio nella prima seduta successiva alla elezione, ed entro 60 giorni dall elezione presenta la proposta degli indirizzi generali di governo con i progetti da realizzare nel corso del mandato, da discutersi ed approvarsi dal Consiglio in apposito documento. In caso di assenza o impedimento del Sindaco il Consiglio Comunale viene presieduto dal Consigliere anziano, ai sensi dell Art. 40 comma 2 T.U. 267/2000, la Giunta dal Vicesindaco; b) convoca e presiede il Consiglio Comunale e la Giunta; c) può revocare uno o più Assessori, dandone motivata comunicazione al Consiglio; d) provvede alla nomina del Segretario Comunale, dei responsabili degli uffici e dei servizi, e con le medesime modalità, nell ambito dell area delle posizioni organizzative attribuisce e definisce gli incarichi dirigenziali e quelli di collaborazione esterna, secondo le modalità ed i criteri stabiliti dalle leggi vigenti; e) sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici, alla esecuzione degli atti e all espletamento delle funzioni esercitate dal Comune; Il Sindaco coordina e riorganizza, sulla base degli indirizzi espressi dal Consiglio Comunale e nell ambito dei criteri eventualmente indicati dalla Regione, gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici, nonché,d intesa con i responsabili territorialmente competenti delle amministrazioni interessate, gli orari di apertura al pubblico degli uffici pubblici localizzati nel territorio, al fine di armonizzare l espletamento dei servizi con le esigenze complessive e generali degli utenti. f) mantiene l unità di indirizzo politico amministrativo espresso dal Consiglio e l indirizzo attuativo della Giunta; g) sovrintende all attuazione delle deliberazioni del Consiglio e della Giunta; h) ha facoltà di sospendere l esecuzione di atti emessi dai singoli Assessori e di rinviarli all esame della Giunta; i) assegna insieme alla Giunta ai soggetti di cui al precedente punto d) gli obiettivi da perseguire in relazione a ciascun ambito dell amministrazione, ne controlla il perseguimento, conferisce le risorse, impartisce le direttive necessarie e verifica l adeguatezza degli atti e dei procedimenti; l) presenta al Consiglio le proposte di deliberazione della Giunta; m) verifica l attuazione dei programmi; n) è competente, nell ambito degli indirizzi stabiliti dal Consiglio, a nominare, designare e revocare i rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istituzioni. Tali funzioni debbono essere esercitate secondo quanto stabilito dalle leggi vigenti; o) adotta le ordinanze contingibili ed urgenti; p) esercita le attribuzioni in relazione alle proprie competenze, previste dalla legge, dallo Statuto e dai regolamenti; q) ha facoltà di delegare tutto o in parte le proprie attribuzioni nei limiti di cui all art. 13; r) in qualità di difensore ideale delle bambine e dei bambini è il garante dei diritti di cittadinanza e delle opportunità di sviluppo di ogni cittadino bambina o bambino; si impegna all applicazione e al rispetto della Convenzione Internazionale dei diritti del fanciullo così come recepita in Legge n. 176/1991; si impegna altresì alla individuazione e alla sanzione di ogni comportamento lesivo di diritti riconosciuti da detta convenzione. Promuove con ogni forma e modo il dialogo e il confronto con le nuove generazioni, stimolando con questo la partecipazione attiva e democratica dei cittadini bambine e bambini alla vita amministrativa e sociale della Comunità locale. Il Sindaco indice, almeno una volta all anno, in occasione del 20 novembre, Giornata Nazionale dell Infanzia come disposto dalla L. 451/1997, e comunque ogni qualvolta ne ravvisi l opportunità, un Consiglio Comunale Aperto alle nuove generazioni, ai loro problemi, alle loro opportunità. s) ha facoltà di incaricare uno o più consiglieri comunali ad effettuare studi su determinate materie, esercitare compiti di collaborazione circoscritti all esame e alla cura di situazioni particolari che non implichino la possibilità di assumere atti a rilevanza esterna, né di adottare atti di gestione spettanti agli organi burocratici. 4. Il Sindaco può revocare i rappresentanti del Comune nell ambito delle competenze a lui attribuite dal comma 3 del presente articolo nei seguenti casi: a) per assenze non giustificate nelle riunioni di c.d.a., per più di tre mesi; b) per discordanze politiche amministrative con la Giunta; c) per elezione di un Sindaco diverso da quello che li ha nominati; d) per tutti gli altri motivi previsti da leggi e regolamenti. Art. 26 Dimissioni, impedimento, rimozione, decadenza, sospensione o decesso Sindaco 1. In caso di impedimento permanente, rimozione, decadenza o decesso del Sindaco, la Giunta decade e si procede allo scioglimento del Consiglio. Il Consiglio e la Giunta rimangono in carica sino alla elezione del nuovo Consiglio e del nuovo Sindaco. Sino alle predette elezioni, le funzioni del Sindaco sono svolte dal Vicesindaco. 2. Il Vicesindaco sostituisce il Sindaco in caso di assenza o di impedimento temporaneo, nonché nel caso di sospensione dell esercizio della funzione adottata ai sensi dell art. 53 T.U. 267/ Le dimissioni presentate dal Sindaco diventano efficaci ed irrevocabili trascorso il termine di venti giorni dalla loro presentazione al Consiglio. In tal caso si procede allo scioglimento del rispettivo consiglio, con contestuale nomina di un commissario. 4. Lo scioglimento del Consiglio Comunale determina in ogni caso la decadenza del Sindaco nonché delle rispettive giunte. 5. Ai sensi del Capo VII del d.lgs. n. 39/2013, laddove il Sindaco risultasse temporaneamente interdetto, le relative funzioni sono assunte dal Consigliere anziano. Art. 27 Mozione di sfiducia 1. Il voto del Consiglio Comunale contrario ad una proposta del Sindaco o della Giunta non comporta le dimissioni degli stessi. 2. Il Sindaco e la Giunta cessano dalla carica in caso di approvazione da parte del Consiglio di una mozione di sfiducia votata per appello nominale a maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio stesso. La mozione di sfiducia deve essere motivata e sottoscritta da almeno i 2/5 dei Consiglieri assegnati senza computare il Sindaco e viene messa in discussione non prima di dieci giorni e non oltre trenta giorni dalla sua presentazione. 3. In caso di approvazione della mozione il Consiglio Comunale è sciolto ed è nominato un Commissario Straordinario ai sensi delle leggi vigenti. Art. 28 Divieto d incarichi e consulenze 1. Al Sindaco nonchè agli assessori e ai Consiglieri Comunali è fatto divieto di ricoprire incarichi e assumere consulenze pres-

13 Bollettino Ufficiale 13 so enti, istituzioni e associazioni destinatari di contributi comunali oltre i limiti di cui all art. 63 comma 1 T.U. 267/2000, dipendenti o comunque sottoposti al controllo e alla vigilanza del Comune fatta eccezione per gli Amministratori Comunali nominati o designati ai sensi di cui all art. 50 commi 8 e 9 del T.U. 267/2000 e art. 25 comma 3 lettera n) del presente Statuto. 2. Alla violazione di tale divieto, consegue l incompatibilità con la carica ricoperta, fatta salva la facoltà di opzione ai sensi delle vigenti leggi. 3. Ai sensi dell art. 67 T.U. 267/2000 gli Amministratori Comunali possono essere eletti e/o nominati componenti del Consiglio di Amministrazione di società di capitali a partecipazione comunale maggioritaria o minoritaria. Le modalità di elezione e/o nomina sono stabilite dal relativo regolamento. Art. 29 Vice Sindaco 1. Il Sindaco attribuisce ad un assessore, funzioni vicarie per sostituirlo in caso di assenza o impedimento. In caso di assenza o impedimento del Vice Sindaco, il Sindaco è sostituito dall assessore più anziano di età. Art. 30 Struttura del Comune 1. La struttura del Comune si articola in unità organizzative denominate Settori, Servizi, Uffici e unità di progetto in relazione ai compiti assegnati a ciascuna di esse. 2. L Organigramma prevede le dotazioni di personale dei servizi o degli uffici assicurando il maggior grado di flessibilità del personale in funzione delle esigenze di adeguamento della struttura organizzativa ai servizi da erogare ai cittadini o Enti. 3. La ripartizione del personale fra le diverse unità organizzative viene stabilita in funzione delle attribuzioni e compiti alle stesse assegnate con apposito organigramma. 4. Ad ogni unità organizzativa è preposto un responsabile che risponde dello svolgimento delle funzioni e del raggiungimento degli obbiettivi assegnati allo stesso. Spettano ai Responsabili di Settore, nominati dal Sindaco, tutti i compiti, compresa l adozione di atti che impegnano l Amministrazione verso l esterno, che la legge o lo Statuto espressamente non riservino agli organi di governo dell ente. Sono ad essi attribuiti tutti i compiti di attuazione degli obiettivi e dei programmi definiti con gli atti di indirizzo adottati dalla Giunta, nel rispetto delle competenze del Segretario, tra i quali in particolare, secondo le modalità stabilite dallo Statuto e dai regolamenti dell ente: a) la presidenza delle commissioni di gara e di concorso fino alla Categoria C. La presidenza delle commissioni di concorso per le categorie D viene assunta dal Segretario comunale; b) la responsabilità delle procedure d appalto e di concorso nei limiti sopra detti; c) la stipulazione dei contratti; d) gli atti di gestione finanziaria, ivi compresa l assunzione degli impegni di spesa; e) gli atti di amministrazione del personale dell area di propria competenza nel rispetto delle competenze del Direttore e secondo l assegnazione dei capitoli di P.E.G.; f) i provvedimenti di autorizzazione, concessione o analoghi, il cui rilascio presupponga accertamenti e valutazioni, anche di natura discrezionale, nel rispetto di criteri predeterminati dalla legge, dai regolamenti, da atti generali di indirizzo, ivi comprese le autorizzazioni e le concessioni edilizie; g) tutti i provvedimenti di sospensione dei lavori, abbattimento e riduzione in pristino di competenza comunale, nonché i poteri di vigilanza edilizia e di irrogazione delle sanzioni amministrative previsti dalla vigente legislazione statale e regionale in materia di prevenzione e repressione dell abusivismo edilizio e paesaggistico-ambientale; h) le attestazioni, certificazioni, comunicazioni, diffide, verbali, autenticazioni, legalizzazioni ed ogni altro atto costituente manifestazione di giudizio e di conoscenza. 5. Il Sindaco può attribuire la responsabilità di Settori direttamente al Segretario. La disciplina delle sue competenze e dei rapporti con gli altri Responsabili è specificata nel Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi. 6. Ferma restando la competenza della Giunta in ordine alle variazioni dell organigramma del personale, l assegnazione di questo ultimo nelle varie unità organizzative è disposta dalla Giunta Comunale. Art. 31 Segretario Comunale Il Comune di Basiglio ha un Segretario titolare che svolge compiti di collaborazione e funzioni di assistenza giuridicoamministrativa nei confronti degli organi dell ente in ordine alla conformità dell azione amministrativa alle leggi, allo statuto ed ai regolamenti. Inoltre il Segretario: a) partecipa con funzioni consultive, referenti e di assistenza alle riunioni del Consiglio e della Giunta e ne cura la verbalizzazione; b) può rogare tutti i contratti nei quali l ente è parte ed autenticare scritture private ed atti unilaterali nell interesse dell ente; c) esercita ogni altra funzione attribuitagli dallo statuto o dai regolamenti, o conferitagli dal Sindaco. Il Segretario può essere revocato con provvedimento motivato del Sindaco (Art. 100 T.U. 267/2000), previa deliberazione della Giunta, per gravi violazioni dei doveri di ufficio. Il Segretario rimane in carica fino alla scadenza del mandato del Sindaco. In caso di assenza o impedimento del Segretario Comunale lo stesso può essere sostituito da un Vice Segretario avente i requisiti prescritti per legge, nominato dal Sindaco tra gli apicali dell Ente. Art. 32 Segretario Direttore (SOPPRESSO) Art. 33 Incompatibilità 1. Il dipendente non può svolgere attività lavorative in conflitto di interessi con il Comune, con vantaggio proprio e pregiudizio dell ente. 2. Lo svolgimento di attività lavorativa è autorizzato, secondo le modalità previste dal regolamento di organizzazione, previa verifica delle condizioni di cui al comma precedente e nel rispetto della normativa vigente. Art. 34 Funzioni di direzione 1. La copertura dei posti di categoria D di qualifiche dirigenziali o di alta specializzazione può anche avvenire mediante contratto a tempo determinato di diritto pubblico o, eccezionalmente e con deliberazione motivata, di diritto privato, fermi restando i requisiti richiesti dalla qualifica da ricoprire. Al di fuori della dotazione organica tali contratti possono essere stipulati in misura non superiore al 5% del totale della dotazione organica dell area direttiva. 2. Tali contratti non possono superare la durata del mandato del Sindaco. Capo IV Attivita Art. 35 Programmazione 1. La relazione previsionale e programmatica contiene la programmazione pluriennale dell attività del Comune e deve essere oggetto di adeguamento annuale. 2. Costituiscono allegati alla Relazione di cui al primo comma: il programma pluriennale degli investimenti e l elenco annuale dei LL.PP., il bilancio di previsione annuale, ed ogni altro tipo di programma previsto dalla legge. 3. I piani di settore di durata temporale diversa devono essere annualmente adeguati alle previsioni della relazione previsionale e programmatica. 4. La relazione previsionale e programmatica è approvata o adeguata prima dell approvazione del bilancio di previsione annuale. Nella medesima seduta sono approvati o adeguati gli altri strumenti di programmazione.

14 14 Bollettino Ufficiale Art. 36 Attività amministrativa 1. L attività amministrativa è diretta ad erogare servizi. Per il perseguimento dei propri fini e per il raggiungimento del miglior risultato in termini di economicità ed efficacia, il Comune deve avvalersi dello strumento e del procedimento più idoneo, tra quelli pubblici o privati, ammessi dall ordinamento. 2. L attività amministrativa deve rispettare i principi dell economicità, efficacia, trasparenza e partecipazione dei soggetti interessati secondo le modalità e le procedure determinate dalla legge, dal presente Statuto e dai regolamenti comunali. 3. Ogni provvedimento amministrativo, compresi quelli concernenti l organizzazione amministrativa, lo svolgimento dei pubblici concorsi ed il personale, deve essere motivato, salvo che nelle ipotesi previste dal comma quattro. La motivazione deve indicare i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell Amministrazione, in relazione alle risultanze dell istruttoria. 4. La motivazione non è richiesta per gli atti normativi e per quelli a contenuto generale o vincolato. 5. Il soggetto cui è attribuita la responsabilità istruttoria esercita tutte le attività ed assume ogni iniziativa per la celere conclusione del procedimento; le modalità di individuazione del responsabile del procedimento amministrativo da parte del Comune sono fissate dalle norme organizzative degli uffici e dei servizi contenute nel relativo regolamento. 6. Il Responsabile di Settore assegna la responsabilità di procedimento come previsto dal regolamento di organizzazione sull ordinamento degli uffici e dei servizi. 7. Salvi i casi di silenzio-assenso espressamente previsti dalla legge o dai regolamenti, i procedimenti si concludono con provvedimento espresso ed adeguatamente motivato, emanato dall organo competente entro il termine previsto per il tipo di procedimento stesso dall ordinamento del Comune; in assenza di diversa previsione dei Regolamenti comunali il termine è di 60 giorni. Art. 37 Interventi nel procedimento amministrativo 1. Nel procedimento amministrativo hanno diritto ad intervenire, con le modalità fissate dalla legge, tutti i soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti e quelli che per legge sono obbligati a tale intervento. 2. I soggetti portatori di tali interessi hanno il diritto di intervenire nel procedimento con memorie, scritti o documenti, che debbono essere valutati quando attinenti ad interessi comunque coinvolti; gli organi competenti hanno facoltà di sentire anche informalmente gli interessati. 3. Il regolamento sulla partecipazione disciplina le modalità ed i termini delle audizioni o delle acquisizioni dei documenti, nonchè le loro relazioni con il termine finale per l emanazione del provvedimento. 2. Al fine di favorire la massima trasparenza dell attività amministrativa, il Comune adotta, oltre alle forme di pubblicità già espressamente previste dalla legge, un ampia pubblicizzazione di ogni atto che dispone in genere sulla organizzazione, sulle funzioni, sugli obbiettivi, sui procedimenti dell ente ovvero nei quali si emanano disposizioni per l applicazione di norme giuridiche, in modo da favorire la più ampia ed agevole conoscenza da parte dei cittadini e di chiunque ne abbia interesse. 3. L informazione deve essere chiara, esatta, tempestiva, completa. 4. La Giunta adotta provvedimenti organizzativi interni ritenuti più idonei a dare concreta attuazione al diritto di informazione nel rispetto della tutela della privacy. 5. Il Comune garantisce che il trattamento dei dati personali è svolto nel rispetto del diritto alla riservatezza e dell identità personale delle persone fisiche. Art. 40 Accesso agli atti e documenti amministrativi 1. I cittadini possono accedere a tutti gli atti e documenti amministrativi, comunque formati, utilizzati ai fini dell attività amministrativa ed estrarne copia secondo le modalità previste dal regolamento sulla pubblicità. 2. Tale regolamento individua altresì, per categorie, gli atti amministrativi e documenti che sono sottratti all accesso per motivi attinenti alla sicurezza, all ordine pubblico, alla riservatezza e determina il tempo della inaccessibilità. 3. Il Sindaco, con provvedimento motivato, ha il potere di dichiarare temporaneamente segreti, per motivi attinenti alla riservatezza di persone, gruppi o imprese, atti o documenti non sottratti all accesso. 4. Gli atti esclusi dall accesso per le ragioni di cui al 2 e 3 comma, sono comunque accessibili a coloro che debbono prenderne visione per curare o difendere i loro interessi giuridici. 5. In ogni caso, il diniego di accesso ad atti e documenti da parte dell Amministrazione deve essere congruamente motivato per iscritto. Art. 41 Pareri 1. I pareri tecnico e contabile costituiscono un apporto collaborativo all attività deliberativa. 2. Il parere sfavorevole deve indicare, ove possibile, i diversi strumenti e modalità dell azione amministrativa, che possono far conseguire all Amministrazione gli obbiettivi che l atto, su cui il parere viene espresso, intendeva perseguire. Art. 42 Attestazione di copertura finanziaria 1. I provvedimenti comportanti impegni di spesa debbono essere adottati a fronte di adeguata copertura finanziaria. Art. 38 Comunicazione dell inizio del procedimento 1. L avvio di ogni procedimento amministrativo è comunicato nella forma più idonea contestualmente all emanazione dell atto d impulso o alla ricezione dello stesso, ai diretti interessati e a quelli cui può derivare un pregiudizio dal provvedimento. 2. Il regolamento stabilisce quali siano i soggetti cui le diverse categorie di atti debbano essere comunicati. 3. Il responsabile del procedimento tenuto ad effettuare la comunicazione valuta, in riferimento al singolo procedimento, se ci siano altri interessati alla comunicazione. Se il procedimento interessa un numero indeterminato di destinatari, la comunicazione è effettuata con carattere di generalità. 4. Nei casi di urgenza o nei casi in cui il destinatario o coloro che possono subire un pregiudizio dal procedimento non siano individuati o facilmente individuabili, il responsabile può, con adeguata motivazione, dare inizio al procedimento, dandone successiva comunicazione all interessato nel termine di 30 giorni. Art. 39 Pubblicità degli atti amministrativi 1. Tutti gli atti dell Amministrazione Comunale sono pubblici, salvo quelli richiamati dalla Legge 675/96. Art. 43 Regolamento dei contratti 1. Il Comune disciplina la propria attività contrattuale con apposito regolamento nel rispetto delle norme di cui al comma 2 dell art. 9. Art. 44 Controlli interni 1. L amministrazione comunale sviluppa, con adeguati strumenti e metodi, un sistema di controlli interni, finalizzato a garantire i processi di verifica economico-gestionale, il riscontro della regolarità amministrativa e contabile dell azione amministrativa, la completa valutazione delle prestazioni dei Responsabili, nonchè l analisi valutativa dello stato di attuazione dei piani e dei programmi dell ente. 2. La disciplina dei profili strutturali e procedurali delle differenti tipologie di controllo e valutazione è definita in relazione ai processi di sviluppo dell azione amministrativa, con specifiche disposizioni regolamentari. 3. L organizzazione del sistema di controlli interni dell amministrazione è demandata ad appositi atti a valenza organizzativa. 4. Il controllo strategico, laddove previsto, è svolto comunque da strutture che rispondono direttamente agli organi di indirizzo politico.

15 Bollettino Ufficiale 15 Art. 45 Servizi locali 1. Il Comune provvede alla gestione dei servizi pubblici nella seguente forma: a) in economia quando per le modeste dimensioni o per le caratteristiche del servizio non sia opportuno costituire una istituzione o una azienda; b) in concessione a terzi quando sussistano ragioni tecniche economiche e di opportunità sociale; c) a mezzo di azienda speciale, anche per la gestione di più servizi di rilevanza economica ed imprenditoriale; d) a mezzo di istituzione, per l esercizio di servizi sociali senza rilevanza imprenditoriale; e) a mezzo di società per azioni a prevalente capitale pubblico locale, o a capitale pubblico minoritario, qualora si renda opportuna, in relazione alla natura del servizio da erogare, la partecipazione di altri soggetti pubblici o privati. 2. Il Comune assume le necessarie iniziative volte alla scelta delle forme ottimali di gestione le cui modalità di esercizio debbono rendere effettivi i principi di informazione partecipazione e tutela dei cittadini utenti. 3. Esso approva il piano generale dei servizi pubblici svolti dal Comune; il Piano deve indicare: l oggetto e le caratteristiche dei servizi, la forma di gestione scelta previa valutazione comparativa per il suo esercizio, le dotazioni patrimoniale e di personale, le finalità che si intendono perseguire attraverso la gestione dei singoli servizi ed il piano finanziario di investimento e di gestione. 4. L assunzione di un nuovo servizio da parte del Comune deve essere corredata da un piano tecnico-finanziario che contenga idonee motivazioni circa la forma di gestione prescelta anche con riferimento all ambito territoriale ottimale e agli altri servizi gestiti dal Comune. 5. La valutazione comparativa deve tener conto di tutte le forme di gestione ammesse dalla legge, anche previo accordo di programma. 6. Qualunque sia la forma di gestione prescelta per l organizzazione dei servizi dovranno essere previsti criteri di rapporto e forme di accordo tra soggetto gestore ed il Comune, idonei ad assicurare il perseguimento del pubblico interesse. Art. 46 Istituzioni 1. Nel rispetto dei principi di cui all articolo precedente, il Comune costituisce con atto motivato le istituzioni regolamentandone la disciplina che dovrà comunque prevedere, oltre alla dotazione di beni e personale, la struttura organizzativa, le norme finanziarie e contabili, le forme di vigilanza e di verifica gestionale da parte dei competenti organi dell ente, le modalità di indirizzo da parte del Consiglio Comunale. Art. 47 Personale a contratto 1. L art. 34 del presente Statuto può trovare applicazione anche in relazione alla gestione dei servizi ricompresi nel piano di cui al terzo comma dell art. 45. Art. 48 Nomina e revoca degli amministratori delle aziende e delle istituzioni 1. La revoca del Direttore può essere disposta per gravi e persistenti motivi di inefficienza, di incompatibilità o per gravi e ripetute violazioni o inadempienze ai doveri d ufficio. 2. Alla sostituzione del Presidente o dei singoli Consiglieri di amministrazione delle istituzioni e delle aziende speciali dimissionari, revocati o cessati per altra causa provvede il Sindaco sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio. Capo V Finanza e contabilita Art. 49 Autonomia finanziaria 1. La finanza del Comune è costituita da: a) imposte proprie; b) addizionali e compartecipazioni ad imposte erariali o regionali; c) tasse e diritti per servizi pubblici; d) trasferimenti erariali; e) trasferimenti regionali; f) altre entrate proprie anche di natura patrimoniale; g) risorse per investimenti; h) altre entrate. 2. Nell ambito dell autonomia finanziaria riconosciuta dalla legge il Comune determina l entità ovvero i criteri circa la compartecipazione degli utenti alla copertura dei costi dei servizi di cui lo stesso assicura lo svolgimento. 3. La determinazione delle tariffe, da effettuarsi in rapporto ai costi effettivi dei servizi, dovrà prevedere sistemi di differenziazione in relazione alla capacità contributiva degli utenti. 4. Sempre nell ambito di cui al precedente comma, qualora dalla realizzazione di opere, interventi ed attività possano derivare utilità particolari e differenziate a singoli, gruppi o categorie predeterminabili, potranno essere previste forme di contribuzione in rapporto al grado di utilità diretta conseguita. Art. 50 Controllo di gestione 1. Nel rispetto dei principi dell ordinamento finanziario e contabile, per permettere il controllo economico sulla gestione ed il controllo sull efficacia dell azione del Comune, il bilancio di previsione, il conto consuntivo e gli altri documenti contabili sono redatti in modo da consentire una lettura per programmi, progetti, servizi ed obbiettivi. 2. Sulla base dei criteri e delle metodologie individuate nel regolamento di contabilità, i responsabili dei servizi o degli uffici riferiscono periodicamente circa l andamento dei servizi e delle attività a cui sono preposti con riferimento all efficacia ed economicità degli stessi. 3. Il Consiglio Comunale esercita la sua funzione di indirizzo e controllo anche sulla gestione finanziaria ed economica del Comune attraverso la richiesta di relazioni informative e propositive alla Giunta, ai revisori dei conti, al Segretario e ai Responsabili dei servizi o degli uffici nominati dal Sindaco. Art. 51 Revisore dei Conti 1. Il regolamento di contabilità disciplina l organizzazione e le modalità di funzionamento dell ufficio del revisore dei conti e assicura idonee forme di collegamento tra gli organi politici e burocratici del comune e il revisore. 2. Il Revisore dei conti è nominato dal Consiglio comunale con la procedura prevista dall art. 16, comma 25 del D.L. n. 138/2011, convertito nella legge n. 148/ Il Revisore ha diritto di accesso a tutti gli atti e documenti dell Ente utili allo svolgimento del mandato. Art. 52 Regolamento di contabilità 1. Il Comune approva il regolamento di contabilità nel rispetto dei principi di cui al presente capo e dell ordinamento finanziario e contabile disciplinato dalla legge dello Stato. Capo VI Partecipazione Art. 53 Criterio di individuazione 1. Ai sensi del presente Statuto, si considerano cittadini tutti coloro che sono residenti nel territorio comunale ed anagraficamente iscritti nelle relative liste. Art. 54 Forme associate e rapporti con il Comune 1. E istituito un Albo ove vengono iscritti, a domanda, gli organismi associativi che operano nel Comune. 2. A tali organismi il Comune assicura vantaggi diretti ed indiretti secondo le modalità ed i criteri che saranno contenuti nell apposito regolamento per l accesso ai contributi comunali. 3. Nella domanda di iscrizione dovranno essere indicati: le finalità perseguite e la relativa attività, la consistenza associativa, gli organi, i soggetti dotati di rappresentanza ed ogni altro elemento idoneo ad identificare l organismo associativo.

16 16 Bollettino Ufficiale 4. La valorizzazione delle libere forme associative può essere altresì favorita attraverso idonee forme di partecipazione all amministrazione locale. 5. Può essere altresì previsto per gli stessi attività consultiva secondo i criteri, le modalità e procedure previste nel regolamento sulla partecipazione. Art. 55 Istanze, petizioni e proposte 1. Gli elettori del Comune, singoli o associati, hanno facoltà di presentare istanze, petizioni e proposte al Sindaco dirette a promuovere interventi per la migliore tutela di interessi collettivi riguardo materie di esclusiva competenza locale. 2. La risposta alle istanze, petizioni e proposte, viene fornita entro il termine massimo di 30 giorni dal Sindaco, il quale può delegare il dipendente responsabile a seconda della natura politica o gestionale dell aspetto sollevato. 3. Le modalità di presentazione delle istanze, petizioni e proposte, sono indicate dal regolamento sulla partecipazione, il quale prevede i tempi, la forma scritta o altra idonea forma di comunicazione della risposta, nonchè adeguate misure di pubblicità dell istanza, petizione e proposta. Art. 56 Referendum consultivo 1. E previsto il referendum consultivo sugli atti degli organi del Comune e su tutte le materie non espressamente indicate nell art. 58, su iniziativa della Giunta o quando ne facciano richiesta almeno il 20% degli elettori iscritti nelle liste elettorali del Comune alla data del 1 gennaio dell anno in cui si raccolgono le sottoscrizioni. 2. Il referendum non può aver luogo in coincidenza con altre operazioni di voto. 3. Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini maggiorenni del Comune di Basiglio. Art. 57 Efficacia del referendum consultivo 1. Quando l atto non sia ancora stato eseguito, o si tratti di atto ad esecuzione continuata, frazionata o differita, l indizione del referendum consultivo ha efficacia sospensiva del provvedimento in relazione al quale si effettua la consultazione. 2. Il referendum è valido se ha partecipato al voto almeno il 50% + 1 degli aventi diritto; il Consiglio Comunale ne valuta con tempestività il risultato in apposita seduta da tenersi entro 30 giorni dalla data della consultazione referendaria ai sensi e nei modi previsti dal regolamento sulla partecipazione. 3. Qualora il Consiglio Comunale ritenga di non conformarsi al risultato del referendum deve espressamente pronunciarsi con deliberazione motivata. Art. 58 Materie escluse 1. Non è ammesso referendum su norme regolamentari inerenti le seguenti materie: a) la revisione dello statuto del Comune, del regolamento del Consiglio Comunale, nonchè dei regolamenti interni; b) la disciplina dello stato giuridico e delle assunzioni del personale, la pianta organica e le relative variazioni c) i tributi locali, le tariffe dei servizi e altre imposizioni dell Ente; d) le designazioni e le nomine di rappresentanti; e) i quesiti che sono già stati oggetto di referendum nei 3 anni precedenti; f) la tutela dei diritti delle minoranze etniche e religiose. Art. 59 Comitato promotore 1. I promotori del referendum, costituiti in Comitato, hanno potere di controllo sulle procedure di svolgimento del referendum. 2. Il regolamento determina la composizione ed i poteri del Comitato dei garanti per il referendum. Art. 60 Giudizio di ammissibilità 1. La raccolta delle firme per la promozione del referendum non è ammessa se il testo dei quesiti non è sottoposto al Comitato dei Garanti indicati nel regolamento sulla partecipazione. 2. Il giudizio di ammissibilità del referendum è espresso dal Comitato dei Garanti. 3. Il Comitato dei Garanti è composto da tre membri esterni sia all Amministrazione comunale che al Comitato dei promotori. Uno di essi è nominato dal Consiglio Comunale, uno dal Comitato promotore Il terzo lo nomina il Segretario comunale scegliendolo tra avvocati, magistrati in pensione, professori universitari in materie giuridiche o segretari comunali anche in pensione. 4. Il Comitato promotore deve essere sentito qualora i garanti intendano esprimere parere negativo sulla proposta di referendum. 5. Le spese per la sola celebrazione del referendum sono a carico dell Amministrazione Comunale. 6. Il regolamento sulla partecipazione disciplina i tempi, i criteri e le procedure relative al giudizio di ammissibilità ed all esecuzione del referendum. Art. 61 Difensore Civico (SOPPRESSO) Art. 62 Nomina e durata del Difensore Civico (SOPPRESSO) Art. 63 Incompatibilità, decadenza e revoca (SOPPRESSO) Art. 64 Funzioni, mezzi e prerogative del Difensore Civico (SOPPRESSO) Art. 65 Rapporti con il Consiglio Comunale (SOPPRESSO) Art. 66 Indennità di funzione (SOPPRESSO) Capo VII Norme finali e transitorie Art. 67 Termine per l adozione dei regolamenti 1. Il Consiglio Comunale delibera i regolamenti previsti dal presente Statuto entro 12 mesi dalla sua entrata in vigore. 2. Sino all entrata in vigore dei regolamenti, limitatamente alle materie e discipline ad essi espressamente demandati, continuano ad applicarsi le norme vigenti alla data di entrata in vigore del presene Statuto, in quanto con esso compatibili. Tutti i regolamenti entrano in vigore decorso il periodo di pubblicazione previsto per la esecutività dell atto deliberativo di approvazione. 3. Entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore del presente Statuto il Consiglio Comunale effettua una ricognizione di tutte le norme regolamentari approvate prima dell entrata in vigore dello Statuto, al fine di abrogarle espressamente, modificarle, adeguarle ovvero adattarle al nuovo ordinamento comunale. 4. Lo Statuto Comunale è deliberato dal rispettivo Consiglio con il voto favorevole dei 2/3 dei Consiglieri assegnati. Qualora tale maggioranza non venga raggiunta la votazione è ripetuta in successive sedute da tenersi entro 30 giorni e lo Statuto è approvato se ottiene per 2 volte il voto favorevole della maggioranza assoluta dei Consiglieri assegnati. Le disposizioni di cui al presente comma si applicano anche alle modifiche statutarie (Art. 6 comma 4 T.U. 267/2000). 5. Lo Statuto è pubblicato nel bollettino ufficiale della regione, affisso all albo pretorio dell ente per 30 giorni consecutivi ed inviato al Ministero dell Interno per essere inserito nella raccolta ufficiale degli Statuti. Lo Statuto entra in vigore decorsi 30 giorni dalla sua affissione all albo pretorio dell ente (Art. 6 comma 5 T.U. 267/2000).

17 Bollettino Ufficiale 17 Comune di Gardone Val Trompia (BS) Statuto adottato dal Consiglio comunale nella seduta del 2 ottobre 1991 con deliberazione n. 76, esecutiva con provvedimento dell Organo Regionale di Controllo di Brescia del 18 ottobre 1991, n Modificato con deliberazioni del Consiglio comunale: n. 94 del 31 ottobre n. 119 del 14 novembre 1994 e n. 7 del 20 febbraio n. 44 del 29 maggio n. 11 dell 8 marzo n. 47 del 17 dicembre TITOLO I LA COMUNITÀ DI GARDONE VAL TROMPIA Art. 1 Principi 1. La popolazione di Gardone Val Trompia è data dall insieme delle persone e delle loro comunità naturali che formano il Comune ed hanno iscritto la loro identità storica nel territorio degli antichi Comuni di Gardone, Inzino e Magno, che oggi si estende su una superficie di 27,01 kmq. e confina con i Comuni di Marcheno, Sarezzo, Polaveno, Sale Marasino e Marone. La Comunità gardonese si inserisce nella Comunità Montana di Valle Trompia e nella Provincia di Brescia, che il Comune individua quali Enti intermedi con i quali attuare forme di cooperazione, nella Regione Lombardia, nella Repubblica Italiana e nella Comunità Europea. 2. La Comunità di Gardone Val Trompia, la cui autonomia è riconosciuta e garantita dalla Costituzione e dalle leggi della Repubblica, si dà il presente Statuto, approvato dal Consiglio comunale nelle forme di legge, come carta fondamentale del suo ordinamento e si esprime attraverso gli organi elettivi democraticamente formati e funzionanti, nonché attraverso gli istituti e gli organismi di partecipazione popolare. 3. Il Comune è l ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e promuove lo sviluppo, tutela il patrimonio storico, linguistico, artistico, culturale, ambientale, i costumi e le tradizioni locali, indirizzando l esercizio delle sue funzioni allo scopo di renderle coerenti con i valori che ritiene fondativi della propria vita sociale. 4. Il Comune di Gardone Val Trompia riconosce come propri valori costitutivi e principi orientativi della propria azione quelli contenuti nella Carta Costituzionale e nelle Carte internazionali dei «Diritti dell Uomo», del «Cittadino», del «Fanciullo», «dell O.N.U.», considerata la dimensione etica una componente essenziale della convivenza organizzata e della politica, persegue la prioritaria realizzazione dei valori in cui la Comunità si riconosce: LIBERTÀ, intesa come salvaguardia dei diritti inviolabili dell uomo, sia come singolo, sia nelle forme sociali dove la sua personalità matura e si esprime. UGUAGLIANZA, intesa come riconoscimento della dignità di ogni uomo, senza alcuna distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione politica o condizione sociale e personale, nel rispetto delle differenze. Uguaglianza dei popoli, intesa come rispetto da parte degli stati dell eguaglianza dei diritti dei popoli e del loro diritto all autodeterminazione, operando in conformità ai fini e ai principi dello Statuto delle Nazioni Unite. SOLIDARIETÀ, quale strumento per la rimozione delle disparità e degli ostacoli al pieno sviluppo della persona umana, con particolare riguardo ai più deboli. VITA, da promuovere, tutelare e sostenere in tutte le sue forme e manifestazioni. FAMIGLIA, quale società naturale da favorire e sostenere nella formazione e nell adempimento dei suoi compiti. LAVORO, quale diritto da rendere effettivo attraverso la promozione di uno sviluppo economico e culturale a misura dell uomo, favorendo l attività artigianale e cooperativa a carattere di mutualità e senza scopo di lucro. CULTURA e ISTRUZIONE, quali garanzie per la realizzazione delle pari opportunità per tutti i residenti. SALUTE, intesa come ricerca di uno stato di benessere psico-fisico da perseguire anche attraverso l equilibrio uomoambiente e come diritto a disporre dei mezzi necessari alla prevenzione, cura, riabilitazione e recupero. PACE, quale obiettivo da perseguire attraverso la realizzazione della giustizia, della solidarietà e della cooperazione tra tutti i popoli. PARI OPPORTUNITÀ tra uomo e donna, da perseguire in tutti gli ambiti di vita e lavoro. PLURALISMO, da attuare nelle aggregazioni sociali e nelle comunità naturali; PARTECIPAZIONE, intesa come insieme di possibilità offerte al cittadino singolo o associato di incidere sull attività amministrativa e sull evoluzione della comunità. RADICAMENTO, inteso come bisogno primario che la persona realizza nell ambito della sua appartenenza e partecipazione reale e naturale nella comunità e nel territorio. Il Comune informa la sua azione all esigenza di rendere effettivamente possibile a tutti l esercizio dei diritti e chiede ad ogni cittadino residente di adempiere ai doveri di solidarietà finalizzando il proprio impegno sociale al perseguimento del bene comune. 5. Il Comune si identifica con il nome di Gardone Val Trompia ed ha stemma e gonfalone concessi rispettivamente con r.d. del 6 dicembre 1928 e del 10 settembre L uso e la concessione, ad enti ed associazioni operanti sul territorio comunale, dello stemma e del gonfalone possono essere autorizzati dalla Giunta Comunale per fini diversi da quelli istituzionali, con esclusione dei fini commerciali e politici. 6. Lo stemma ed il gonfalone possono essere modificati col voto favorevole dei due terzi dei consiglieri assegnati al Comune. TITOLO II L AUTONOMIA NORMATIVA Art. 2 L autonomia statutaria 1. Il presente Statuto è esercizio dell autonomia riconosciuta alla Comunità di Gardone Val Trompia dalla Costituzione e dalle leggi della Repubblica e prevale, nei limiti dei principi fissati dalle leggi, ai sensi dell art. 2, commi IV e V, e 4, comma II della l. 142/90 ed in assenza di specifiche disposizioni legislative, su ogni altra fonte normativa comunque denominata. Ad esso debbono uniformarsi tutti gli atti del Comune. 2. Per le materie non riservate all esclusiva competenza statutaria il presente Statuto integra, ove compatibile, le norme di legge, regolamento e atto amministrativo generale di enti superiori. 3. Le norme statutarie andranno interpretate in base ai criteri di cui all art. 12 delle disposizioni sulla legge in generale premesse al Codice Civile e, comunque, in modo coerente con i principi ed i valori costitutivi della Comunità di Gardone Val Trompia ai sensi dell art. 1 del presente Statuto, che costituiscono prioritaria fonte d orientamento per l interprete. 4. La revisione statutaria può essere promossa da un terzo dei consiglieri comunali assegnati al Comune ovvero da un numero di residenti maggiorenni non inferiore ad un decimo degli stessi, mediante il deposito in segreteria di una norma sostitutiva corredata da adeguata relazione esplicativa e dalle firme richieste. Le modalità di raccolta delle firme sono le medesime previste per la proposizione di referendum consultivo. 5. Le proposte così presentate saranno inviate tempestivamente ai capigruppo per la convocazione sollecita della conferenza degli stessi. La conferenza dei capigruppo dovrà valutare all unanimità l ammissibilità della proposta di revisione statutaria in relazione ai limiti di cui al comma IV del presente articolo. In caso di mancanza dell unanimità, la questione viene proposta al Consiglio comunale che decide a maggioranza dei due terzi dei consiglieri assegnati. 6. Ove sia ritenuta ammissibile dalla conferenza dei capigruppo con atto scritto e congruamente motivato, la proposta sarà tempestivamente comunicata, a cura del Sindaco, ad ogni consigliere comunale personalmente e dovrà essere messa in discussione entro le prime tre sedute del Consiglio comunale, entro tre mesi dalla presentazione. 7. Per la discussione della proposta di revisione statutaria è convocata apposita seduta di Consiglio comunale, della quale si darà, a cura del Sindaco, la massima pubblicità e notizia alla popolazione. La seduta inizierà con la presentazione della proposta di modifica da parte del primo firmatario. 8. Una proposta di revisione statutaria non accolta dal Consiglio comunale non può essere riproposta se non dopo quattro anni dalla data della precedente presentazione.

18 18 Bollettino Ufficiale Art. 3 L autonomia normativa 1. L esercizio della funzione normativa si esplica in base alla legge, mediante l adozione di regolamenti, piani, programmi, atti amministrativi generali ed ordinanze. 2. Gli atti con contenuto normativo espressamente riservati dalla legge alla competenza del Consiglio comunale sono adottati da quest organo a maggioranza dei consiglieri presenti. Prima della loro definitiva adozione, lo schema di detti atti dovrà essere depositato nella segreteria del Comune per non meno di otto giorni, dandone notizia nelle forme opportune alla popolazione, onde consentire ai cittadini interessati di presentare osservazioni, memorie, documenti, pareri. Dopo l adozione definitiva e, ove previsto, la verifica da parte dell organo regionale di controllo, i regolamenti divengono efficaci nel decimoquinto giorno successivo a quello della loro pubblicazione all albo pretorio, salvo che sia altrimenti disposto. Allo scopo di darne piena conoscenza agli interessati, i predetti atti sono pubblicati all albo comunale, salve ulteriori forme di pubblicità. 3. Ogni altro atto a contenuto normativo è adottato dal Sindaco, previa, ove occorra, deliberazione del Consiglio o della Giunta. 4. Le contravvenzioni ai regolamenti comunali sono punite con sanzioni amministrative, la cui entità è stabilita nei regolamenti. TITOLO III LE AUTONOMIE ISTITUZIONALI Capo I Principi Art. 4 Il Comune 1. Il Comune è costituito dall insieme dei poteri di governo della comunità di Gardone Val Trompia così come disciplinati dalla Costituzione, dalle leggi della Repubblica e dal presente Statuto. 2. Il Comune ha competenza generale per la cura, la rappresentanza e lo sviluppo della sua Comunità, salvo quanto attribuito a consorzi, alla Comunità Montana, alla Provincia, alla Regione, allo Stato, alla Comunità Europea o ad altre organizzazioni della comunità internazionale. 3. Il Comune assicura condizioni di parità tra donne e uomini; garantisce, in particolare, la presenza di entrambi i generi all interno degli organi dell Ente, nonché all interno di enti, pubblici e privati, ed organismi da questo controllati o partecipati, nel rispetto della normativa tempo per tempo vigente. Art. 5 Le finalità e gli organi 1. Il Comune esercita le funzioni di rappresentanza, cura e promozione della Comunità, ispirandosi ai suoi valori costitutivi ed avvalendosi della propria organizzazione politica ed amministrativa. 2. Sono organi del Comune: a) il corpo elettorale, anche negli organismi di partecipazione delle persone e delle loro libere associazioni previsti dal presente statuto, che è titolare della sovranità e la esercita con il voto, con forme di democrazia diretta, con poteri di indirizzo e controllo. b) il Consiglio comunale, che è l organo di iniziativa ed indirizzo politico e di controllo della corretta attuazione delle sue direttive e del programma dell Amministrazione. c) il Sindaco e la Giunta comunale, che attuano ed eseguono gli indirizzi del Consiglio comunale. Il Sindaco è posto a capo dell Amministrazione comunale ed è ufficiale di governo per le materie di competenza statale, nonché autorità sanitaria locale. 3. I predetti organi, a diverso titolo e con differenti modalità, si avvalgono dei servizi dell organizzazione burocratica di cui al titolo V e dell insieme di beni e servizi che costituiscono l Amministrazione comunale, tanto direttamente, quanto indirettamente, a mezzo di convenzioni, consorzi, istituzione di enti comunque variamente denominati nel presente Statuto o in atti da esso dipendenti. 4. Il funzionamento degli organi comunali, per quanto non previsto dalla legge o dal presente Statuto sarà disciplinato da uno o più regolamenti, che concorreranno a promuoverne la massima funzionalità. Capo II Partecipazione popolare SEZIONE I LIBERE FORME ASSOCIATIVE Art. 6 Principi Il Comune riconosce, valorizza, promuove e sostiene le libere forme associative, di volontariato e di cooperazione dei cittadini che, senza fine di lucro, raccolgano cittadini residenti, salve quelle di interesse sovra-comunale o di valle, ed abbiano sede nel territorio del Comune, ovvero una propria sede sezionale, comunque denominata, nonchè raccolgano più di dieci membri e svolgano la loro attività da più di due anni, con iniziative dirette a favorire lo sviluppo personale e sociale, culturale, politico, religioso, ricreativo, sportivo o turistico della Comunità, siano dotate di stabile organizzazione, ancorchè non costituite in forma associativa ai sensi del Codice Civile, e siano rette da un ordinamento democratico. Art. 7 Registro delle associazioni 1. Al fine di garantire la libertà degli organismi di partecipazione di cui all articolo precedente nella determinazione della propria attività e di assicurare il rispetto del principio costituzionale dell imparzialità, il Comune, nell ambito della programmazione dei propri interventi di sostegno alle libere forme associative, istituirà un registro degli organismi di partecipazione. 2. A detto registro potranno accedere tutti i gruppi che siano in possesso dei requisiti di cui all articolo precedente e rivolgano domanda scritta allegando lo statuto o l atto costitutivo, nelle forme previste dal regolamento di cui all art. 11 del presente Statuto. Il predetto registro è tenuto dal Sindaco, che lo aggiorna e custodisce. Contro i provvedimenti di iscrizione, non iscrizione o cancellazione, ogni associazione potrà rivolgere reclamo al Consiglio comunale. E comunque salva l azione davanti agli organi giurisdizionali. Art. 8 Accesso ai servizi ed alle strutture I soggetti di cui al precedente articolo potranno utilizzare, in base a regolamento, i servizi, le strutture, gli spazi pubblici di riunione, di cui ad apposito elenco, redatto dal Sindaco. Art. 9 Collaborazione 1. Per il perseguimento dei propri fini istituzionali e nel rispetto dell autonomia organizzativa e programmatica delle libere forme associative, il Comune può convenzionarsi con esse per collaborare alla realizzazione di progetti o programmi, gestione o funzionamento di servizi anche attraverso cooperative o comitati di utenti. 2. Detta collaborazione avverrà normalmente nella forma della convenzione, che può comportare la concessione di finanziamenti, uso di locali o beni, finalizzata alla promozione dello sviluppo socio - economico, politico e culturale della Comunità, con particolare riguardo alle persone più deboli. Art. 10 Finanziamenti Il Comune potrà erogare sostegni finanziari alle associazioni iscritte al registro di cui all art. 7 del presente Statuto, nel rispetto dei principi e delle procedure di cui all art. 12 della l. 241/90, con atto programmatico predisposto ed approvato dal Consiglio comunale annualmente. Art. 11 Regolamento Per l attuazione delle forme di partecipazione popolare previste dal Capo II, il Consiglio comunale approverà, con le proce-

19 Bollettino Ufficiale 19 dure previste per lo Statuto, il regolamento della partecipazione, prevedendo le possibili forme di collaborazione degli uffici comunali. SEZIONE II PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI AL PROCEDIMENTO Art. 12 Principi 1. L attività amministrativa comunale è informata al principio di trasparenza e piena conoscibilità degli atti amministrativi. Art. 13 Accesso agli atti 1. Il Comune assicura, anche ai sensi della legge 241/90 e dell art. 7 comma IV della legge 142/90, l accesso agli atti dell Amministrazione comunale. Sono pubblici tutti gli atti non espressamente dichiarati riservati, anche temporaneamente, da norma di legge o di regolamento o atto motivato del Sindaco, nei casi e nei modi previsti dal regolamento, qualora la pubblicità degli atti impedisca o riduca l efficacia o l efficienza dell azione amministrativa. 2. Il regolamento disciplina le modalità del diritto di accesso agli atti aventi rilevanza esterna in modo che sia assicurata un esauriente conoscenza. 3. Al solo fine di tutelare le proprie posizioni giuridiche soggettive i cittadini, singoli o associati, possono accedere agli atti del Comune di interesse non generale. La richiesta, che deve essere congruamente motivata in ordine alla sussistenza dei requisiti ed alla legittimazione all accesso, sarà evasa prontamente, dopo la verifica dei requisiti e della legittimazione. 4. Il diritto di accesso ai sensi del comma precedente si effettua nelle forme stabilite dal regolamento, anche mediante presa visione gratuita, salvi, ove previsti, diritti di accesso e di visura, ed estrazione di copia dietro il pagamento delle spese di riproduzione. Il procedimento si svolge nei termini e con le decadenze previste dal regolamento. 5. Fermo restando il diritto dei legittimati ai sensi dei commi III e IV del presente articolo, la pubblicazione degli atti aventi interesse generale si attua mediante pubblicazione all Albo comunale, restando impregiudicata la facoltà dell Amministrazione di individuare forme di più ampia diffusione. 6. Il Comune potrà avvalersi di ogni opportuna forma di pubblicizzazione degli atti e delle attività, anche radiofonica, giornalistica e televisiva. 7. Per quanto non espressamente previsto dal presente articolo si rinvia agli artt. 22, commi I e II, 23, 24, 25, commi I, II, IV, V, VI, 26, comma I del capo V della legge 241/1990, che disciplinano il diritto di accesso agli atti ed ai documenti, precisano la nozione di atto o documento amministrativo, estendono detto diritto in capo al cittadino nei confronti di aziende autonome, enti e concessionari di pubblici servizi, regolamentano la materia degli atti sottratti all accesso perché segreti e le modalità di esercizio del diritto di accesso. Art. 14 Partecipazione al procedimento 1. Il Comune attua la più ampia partecipazione del cittadino al procedimento amministrativo. 2. Ove il procedimento prenda avvio da una richiesta o istanza, il Comune, anche in relazione all art. 2 della legge 241/1990, ha l obbligo di concluderlo entro il termine massimo di trenta giorni, salvi diversi termini stabiliti dalla legge, dal regolamento o resi necessari dalla particolare natura della procedura. Tale termine decorre dal ricevimento della domanda. 3. Nel corso della procedura è, comunque, consentita al richiedente ed a cittadini singoli o associati la presentazione di istanze, memorie, dati, progetti e quant altro serva ad una migliore illustrazione della richiesta, sia personalmente che a mezzo delle associazioni sindacali di categoria o di consulenti e procuratori. 4. Ove la domanda, istanza o richiesta, come variamente denominata, sia ritenuta insufficientemente corredata di documentazione questa può essere integrata dal richiedente a seguito di richiesta dell Amministrazione. Il termine finale della procedura ne risulta sospeso. 5. Della conclusione del procedimento sarà data notizia all interessato, mediante comunicazione del contenuto essenziale del provvedimento. 6. Con separati atti il Comune individuerà i responsabili dei singoli procedimenti. Si applicano al responsabile del procedimento le norme di cui al capo II della legge 241/ Le norme del presente articolo si estendono ad enti, istituzioni, aziende e società istituite o comunque controllate dal Comune. Art. 15 Accordi concernenti la discrezionalità 1. Nei termini di cui all art. 11 della legge 241/1990 l Amministrazione comunale può concludere accordi con gli interessati, al fine di determinare il contenuto discrezionale di un provvedimento amministrativo. 2. Alla stipula dell accordo provvede, comunque, il Sindaco, a ciò autorizzato dalla Giunta o dal Consiglio comunale secondo le rispettive competenze. Quando si tratta di atto che il singolo funzionario può assumere in base a norma espressa di legge, la competenza ad autorizzare il Sindaco è della Giunta comunale. Art. 16 Informazione Con cadenza almeno annuale il Comune pubblicherà un Notiziario comunale nel quale saranno contenute sintesi delle principali deliberazioni del Consiglio comunale e della Giunta, le ordinanze di carattere generale, gli appalti, le convenzioni e gli incarichi professionali, informazioni sui servizi pubblici comunali, commenti ed interventi dei gruppi politici rappresentati in Consiglio, ed informazioni di pubblico interesse come da regolamento. SEZIONE III FORME DI CONSULTAZIONE DELLA POPOLAZIONE Art. 17 Consulte 1. Il Comune istituisce Consulte permanenti allo scopo di consultare la popolazione gardonese. 2. Dette Consulte sono costituite per materie o aree omogenee di amministrazione o per fasce di popolazione in ordine ai loro specifici problemi, secondo disposizione di regolamento. Entrano a far parte di ogni specifica Consulta i rappresentanti di quelle sole associazioni iscritte al registro delle libere forme associative che svolgono la loro preponderante attività nell area di interesse della Consulta stessa. 3. Ogni Consulta si organizza in base ad un proprio autonomo regolamento ed elegge un Presidente che ne coordina le attività e svolge una permanente funzione di collegamento con l Amministrazione. 4. Le Consulte hanno funzione di iniziativa nei confronti del Consiglio comunale e della Giunta e possono invitare il Sindaco, gli Assessori o i Presidenti delle Commissioni Consiliari per apposite audizioni. 5. Le Consulte debbono essere sentite obbligatoriamente prima della adozione di atti fondamentali, nei casi e nei modi previsti dal regolamento. Possono essere consultate su iniziativa del Sindaco, ovvero di singoli Assessori o Presidenti di Commissioni Consiliari nelle materie di rispettiva competenza. 6. Delle consultazioni avvenute, ove esse avvengano in relazione all adozione di atti, deve essere fatta menzione nella motivazione degli stessi. L emissione del parere da parte della Consulta non fa nascere in capo alle associazioni consultate alcuna legittimazione processuale nei confronti dell atto conclusivo della procedura. Art. 18 Conferenze di residenti 1. Il Sindaco, la Giunta, il Consiglio comunale possono convocare Conferenze di residenti, per raccogliere pareri in merito a specifici problemi. 2. Le Conferenze possono avere dimensione comunale, di quartiere, di fasce d utenza ed essere convocate anche su richiesta dei residenti nelle forme previste dal regolamento.

20 20 Bollettino Ufficiale 3. La convocazione della Conferenza avviene mediante comunicazione dell ordine del giorno della riunione, dei quesiti e delle questioni sulle quali si intende sentire o esprimere il parere. 4. Riguardo ai pareri espressi dalla Conferenza valgono le norme di cui al comma 6 dell art. 17. Art. 19 Istanze, petizioni, proposte 1. I residenti singoli o associati e le associazioni possono presentare all Amministrazione comunale, per fini di interesse generale, istanze, petizioni o proposte in base all art. 6 della legge 142/1990. Della presentazione di dette istanze, petizioni e proposte è fatta annotazione in apposito registro di pubblica consultazione, custodito ed aggiornato a cura della segreteria comunale. Sul medesimo registro è annotato lo stadio di trattazione della questione, nonché gli estremi essenziali delle risposte dell Amministrazione. 2. Il Sindaco, o suo delegato, ha l obbligo di dare risposta scritta alle istanze, petizioni o proposte presentate, entro sessanta giorni, dando notizia della risposta alla conferenza dei capigruppo, che potrà richiedere di sottoporre entrambe a discussione nel successivo Consiglio comunale, se la materia rientra nella sua competenza. 3. Ove il Consiglio comunale ritenga di pronunciarsi sull istanza, petizione o proposta, è obbligo dell Amministrazione comunicare l esito di detto pronunciamento ai proponenti, in persona del primo firmatario. 4. Ove le stesse siano presentate da un numero di residenti maggiorenni non inferiore all uno per cento degli stessi, con firme raccolte con le medesime modalità previste per il referendum consultivo di cui al presente Statuto, il Sindaco ne riferirà entro novanta giorni al Consiglio comunale che dovrà farle oggetto di apposita deliberazione di accoglimento o rigetto, previa audizione del primo firmatario. Art. 20 Consiglio comunale aperto 1. Quando il Sindaco, la Giunta o la maggioranza dei consiglieri assegnati lo ritengano opportuno, il Consiglio comunale potrà riunirsi in sessione aperta alla popolazione, su temi specifici e previa pubblicazione dell ordine del giorno ed affissione dello stesso almeno sette giorni prima, in modo da assicurare alla popolazione la più ampia conoscenza. Qualora la proposta venga avanzata nel corso di una seduta consigliare è sufficiente ch essa venga approvata dalla maggioranza dei presenti. 2. Detto Consiglio comunale è presieduto, moderato e coordinato dal Sindaco. 3. Al termine della riunione potrà essere votato, dai soli consiglieri comunali, un ordine del giorno in merito alle opinioni espresse dalla popolazione. Art. 21 Forme di decentramento su base di quartiere 1. Il Comune riconosce l esistenza dei quartieri di Magno-Padile, Inzino, Gardone Centro e Gardone Sud. 2. Ove lo richieda un numero di residenti maggiorenni del singolo quartiere non inferiore al 20 per cento degli stessi con firme raccolte con le medesime modalità previste per il referendum consultivo, il Consiglio comunale istituirà apposita Consulta di quartiere, approvando contestualmente uno specifico regolamento che individui le modalità di nomina dei rappresentanti, il funzionamento ed i poteri della Consulta, anche sulla base delle eventuali proposte dei promotori. Art. 22 Sondaggi di opinione 1. In relazione a specifiche questioni, previa deliberazione del Consiglio comunale a maggioranza dei presenti che individui anche la copertura finanziaria, il Sindaco potrà indire un sondaggio di opinione della popolazione residente o di una sua parte o degli utenti di un servizio comunale, anche avvalendosi di agenzie specializzate di provata serietà e competenza o di enti pubblici di ricerca, anche universitari. Art. 23 Referendum 1. In ottemperanza all art. 8, del T.U.E.L., il Comune di Gardone Val Trompia adotta l istituto del referendum (consultivo ed abrogativo), riservato ai residenti maggiorenni, quale strumento di partecipazione e di collegamento tra la popolazione e le istituzioni, riferito alle funzioni deliberative, consultive e di proposta dell ente. 2. Il referendum potrà essere preventivo (o consultivo) o successivo (o abrogativo) all adozione dell atto. Il quesito referendario che comporti spesa dovrà indicare l eventuale costo dell intervento proposto e la relativa copertura finanziaria. 3. I referendum potranno essere proposti: a) dai residenti secondo la procedura descritta nel comma seguente; b) dal Consiglio comunale a maggioranza dei consiglieri assegnati, ivi compreso il Sindaco. 4. Un numero di residenti maggiorenni non inferiore all uno per cento può indirizzare una proposta al Consiglio comunale nelle forme previste dal presente Statuto. Nel caso in cui la stessa non venga accolta, nei novanta giorni successivi all esecutività della deliberazione di rigetto può essere proposto da un numero di residenti maggiorenni non inferiore al dieci per cento un referendum avente ad oggetto la proposta non accolta dal Consiglio. 5. Sono consentiti esclusivamente referendum su richiesta di almeno il 10% dei cittadini maggiorenni residenti nel Comune alla data del primo giorno del mese in cui viene chiesto il referendum, ovvero su richiesta della maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati, computando a tal fine il sindaco. 6. Ove il referendum venga indetto dal Consiglio comunale, alla delibera di indizione è data la massima pubblicità. Entro il termine di sessanta giorni dall esecutività un numero di residenti maggiorenni non inferiore al cinque per cento potrà presentare, depositandole in segreteria con sottoscrizione autenticata, formulazioni alternative del quesito. Il Consiglio, con la stessa maggioranza richiesta per l indizione, potrà modificare il proprio quesito, recependo in tutto o in parte le formulazioni alternative presentate, ovvero, purchè questo non ne alteri la chiarezza, ammettere più quesiti alternativi. 7. Su iniziativa di un numero di residenti maggiorenni non inferiore al dieci per cento può essere proposto referendum successivo (o abrogativo) all adozione dell atto. Detto referendum può essere proposto entro il termine di 90 giorni dall esecutività dell atto e sullo stesso oggetto non può ripetersi consultazione referendaria per i successivi cinque anni. 8. Salvo il caso del referendum di cui al comma VI, non può essere proposta consultazione referendaria riguardo agli atti aventi natura regolamentare, normativa, programmatica. Non sono ammissibili referendum su: Statuto, deliberazioni già tradotte in atti o impegni attuativi, deliberazioni esecutive di altre deliberazioni, atti vincolati o obbligatori per legge, provvedimenti organizzatori o attinenti al personale comunale, nomine e designazioni, bilanci, tributi, materie estranee alla competenza comunale. 9. Il quesito referendario potrà essere formulato, purché in modo chiaro e comprensibile, sia nella forma della richiesta di consenso o dissenso, sia nella forma della scelta tra opzioni alternative. E facoltà di un numero di residenti maggiorenni non inferiore all uno per cento di chiedere preventivamente il giudizio di ammissibilità sul quesito referendario alla commissione di cui al successivo comma 9 bis. Il tempo occorrente per tale giudizio sospende il termine di cui ai commi V e VI. 9 bis. Il quesito referendario, così come formulato ai sensi dei commi precedenti, sarà sottoposto a giudizio di legittimità espresso da apposita commissione composta dal Segretario comunale, e da due esperti di diritto amministrativo individuati dal Consiglio comunale, di cui uno espressione della maggioranza ed uno della minoranza; detta commissione sarà tenuta a pronunciarsi, a maggioranza dei componenti assegnati, entro trenta giorni dal ricevimento del quesito medesimo. 10. Dopo la decisione di ammissibilità della proposta di referendum di cui al comma VIII, nessun provvedimento e nessun accordo sostitutivo di provvedimento potrà essere assunto dagli organi comunali fino alla pronuncia dei risultati, salva la possibilità di accordi tra il Comune ed il comitato promotore che rendano inopportuno e non necessario il referendum.

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