Dalle evidenze sulle dinamiche (locali e globali) quali prospettive per il nostro sistema di welfare?

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1 CERGAS Centro di Ricerche sulla Gestione dell Assistenza Sanitaria e Sociale Dalle evidenze sulle dinamiche (locali e globali) quali prospettive per il nostro sistema di welfare? Francesco Longo Ferrara, 27 Febbraio

2 Agenda 1. I principali bisogni sociali emergenti 2. I gap del sistema di welfare 3. Una visione per il futuro 4. La riallocazione della spesa 5. La semplificazione della committenza 6. Per una nuova geografia dei produttori 7. Politiche sociali con i social media e i MD 8. Quale driver di cambiamento di sistema? 2

3 1 I principali bisogni sociali emergenti Famiglie sempre più unipersonali Consumi sociali individuali e prestazionali Riduzione delle reti e del capitale sociale Clusterizzazione sociale crescente Solidarietà perimetrata che determina gapping e non bridging sociale 3

4 La frammentazione sociale. Cresce in Italia il peso delle nuove forme familiari: single non vedovi, monogenitori non vedovi, famiglie ricostituite coniugate e unioni libere nel complesso passano dal 16,9% del 1998 al 28,0% del Il 50% delle famiglie di Bologna sono composte da una sola persona (dati analoghi sono riscontrati per Milano) Clusterizzazione territoriale 4

5 1 I principali bisogni sociali emergenti I NEET (15%) Nuove povertà (reddito reale disponibile) Disoccupazione La conciliazione vita-lavoro (occup. femm. oltre 60%) L integrazione dei nuovi italiani Silver age Le separazione formali e di fatto Aumento mobilità geografica famiglie IN UNA SOCIETA CLUSTERIZZATA E POLARIZZATA 5

6 I grandi bisogni emergenti Tasso di occupazione femminile Nazionale: 46,5% Regione Emilia-Romagna 61,9% (+1% rispetto al 2011) Milano: 62,70% Il tasso di natalità di un Paese è generalmente correlato al livello di occupazione femminile: a maggiori livelli occupazionali corrisponde un maggior numero di figli per donna. Il tasso di fecondità in Italia è diminuito tra il 1980 e il 1990 per poi rimanere pressoché stabile fino al La diminuzione del tasso di fecondità delle donne italiane (1,33) è compensato dal tasso di fecondità delle donne straniere (2,07 nel 2011) 6

7 I grandi bisogni emergenti. POPOLAZIONE RESIDENTE IN ITALIA PER CLASSI D ETÀ Variazione ,1% ,0% ,3% ,8% Totale ,3% Nasce un nuovo segmento di policy: giovani anziani ( silver surfer ) di età compresa tra 65 e 75 anni. L 85% dei giovani anziani sta bene. 7

8 I grandi bisogni emergenti Alcuni dati riguardanti la società di Italia, Regno Unito, Francia e Germania (dati Eurostat, 2011). TASSO DI OCCUPAZIONE (20-64) 61,20% 73,60% 69,20% 76,30% TASSO DI OCCUPAZIONE FEMMINILE (20-64) 49,90% 67,90% 64,70% 71,10% TASSO DI DISOCCUPAZIONE 2013 (15-74) 12,5% 7,6% 11,1% 5,2% EDUCAZIONE % persone con diploma di educazione secondaria o superiore 54,60% 76,20% 68,90% 79,40% INDICE DI DIPENDENZA 30,6% 24,6% 25,9% 31,2% TASSO DI FECONDITA TOTALE 1,39 1,96 2,01 1,36 % DI NUCLEI FAMILIARI COMPOSTI DA ANZIANI SOLI OVER 65 (Iacovou and Skew 2010) 15,2% 14,2% 14,0% 13,3% % DI NUCLEI FAMILIARI COMPOSTI DA GENITORE SINGLE CON BAMBINO (Iacovou and Skew 2010) 2,6% 5,8% 4,1% 3,6% 8

9 2 I gap del sistema di welfare 1/3 Assente nei bisogni emergenti ( NEET, conciliazione, nuovi italiani, silver age, separazioni, mobilità famig.) 2/3 delle risorse del welfare sono nella disponibilità delle famiglie: prevalere del mercato informale della cura senza regia pubblica Tassi di copertura modesti nelle aree tradizionalmente forti (anziani e disabili): 25% Welfare pauperistico che esclude classe media 9

10 Il Sistema di Welfare. Articolazione delle fonti del budget sociale e sociosanitario locale in due regioni (dati 2011, valori in pro capite e percentuali) Regione ,47% ,02% Comuni ,97% ,22% Province 9 0,80% 5 0,44% Fondo Nazionale Politiche Sociali 8 0,71% 8 0,71% Compartecipazione utenti 54 4,82% 93 8,27% Trasferimenti INPS a famiglie ,23% ,33% Totale complessivo % % 10

11 Il Sistema di Welfare.. Perimetro del budget sociale e sociosanitario locale in due regioni (dati 2011) 11

12 Cosa accade al di fuori dei servizi offerti? Quali tassi di copertura offrono i servizi esistenti per i bisogni emergenti? SILVER AGE? DISOCCUPATI? NEET? IMMIGRATI? GENITORI LAVORATORI? GENITORI SEPARATI? 12

13 Tassi di copertura del bisogno. Target sociali Domanda potenziale (Bisogno stimato) % di utenti in carico ai servizi (Tasso di copertura del bisogno) Domanda potenziale (Bisogno stimato) % di utenti in carico ai servizi (Tasso di copertura del bisogno) Anziani non autosufficienti* % % Disabili Adulti* % % Bambini % % *Stima non autosufficienza e disabilità basata su elaborazioni CeRGAS su tassi ISTAT , Terza indagine non autosufficienza e Condizione di salute e ricorso ai servizi sanitari 13

14 2 I gap del sistema di welfare 2/3 Servizi rigidi e standardizzati, focalizzati sulla fragilità estrema: manca la media a e bassa soglia Welfare di attesa e riparatorio pur in presenza di database nominativa dei fragili e persone a rischio Policy rivolte esclusivamente al 25% del sistema di riproduzione sociale che disincentiva l imprenditorialità verso mercato delle famiglie: es. accreditamento 14

15 2 I gap del sistema di welfare 3/3 Servizi a soluzioni individuali che isolano utenti e famiglie, che rafforzano il diradarsi dei legami sociali (es. badante o tata per singolo anziano o bimbo) Deterioramento del capitale sociale disponibile a cui non si contrappongono politiche di ricomposizione sociale Sistema frammentato che favorisce famiglie competenti o individui con forti reti sociali: iniquità 15

16 Cosa accade al di fuori dei servizi offerti? I SERVIZI PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI: Provincia di Bologna e Comune di Milano STIMA ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI provincia Bologna: Anziani in carico ai servizi pubblici: (26% anziani n.a.) STIMA BADANTI provincia Bologna: ~ badanti per una spesa complessiva di ~280 milioni di euro all anno STIMA ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI residenti a Milano: Anziani in carico ai servizi pubblici: (21% anziani n.a.) STIMA BADANTI comune di Milano: ~ per una spesa complessiva di ~375 milioni di euro all anno Bambini 0-6 anni: Il PRE/DOPO SCUOLA e LE VACANZE ESTIVE a Milano Bambini iscritti a sezioni estive asili nido e scuole infanzia (1 quindicina di luglio): Bambini iscritti a sezioni estive asili nido e scuole infanzia (2 quindicina di luglio): Bambini 6-10 anni: Bambini scuole primarie frequentanti il pre-scuola ( ) e giochi serali ( ):

17 3 UNA VISIONE PER IL FUTURO 1/4 1. UN NUOVO UNIVERSALISMO a) Estendere il sistema di welfare pubblico anche alla classe media, vendendo servizi a pagamento (es. tata, badante), e sviluppando una reale logica universalistica e al contempo redistributiva b) Sviluppare servizi in grado di sostenersi economicamente da soli in aree di bisogni tradizionalmente scoperte dal sistema di welfare: supporto alle separazioni, conciliazione vita-lavoro, silver age, monitoraggio fragilità 17

18 3 UNA VISIONE PER IL FUTURO 2/4 2. RICOMPORRE LA DOMANDA a) Sviluppare servizi che aggregano la domanda e ricompongano reti sociali (es. badante di condominio, tata per più famiglie) b) Promuovere la sharing economy ed il consumo collaborativo (es. car sharing, house sharing, vacanze insieme, gruppi di lettura, GAS, ecc.) 18

19 3 UNA VISIONE PER IL FUTURO 3/4 3. CREARE NUOVE RETI/LEGAMI SOCIALI INCLUSIVI Concentrarsi sullo sviluppo di piattaforme (fisiche e virtuali) di incontro, che si autofinanziano, per promuovere la ricomposizione sociale e la rinascita di reti sociali Focus non sul target ma su attività di pregio - CENTRI PER SILVER AGE: es. focus su cultura - CENTRI SPORTIVI INCLUSIVI PER MINORI STRANIERI - CENTRI GIOVANILI: es. focus su musica/teatro/cinema 19

20 3 UNA VISIONE PER IL FUTURO 4/4 4. UN WELFARE DI INIZIATIVA a) Sappiamo che i giovani nuovi italiani frequentano quasi solo scuole professionali e hanno tassi di bocciature del 60%: quale destino professionale? b) Ricongiungimenti familiari: gap di competenze linguistiche che ritardano inserimento scolastico c) Conosciamo il ranking nominativo della fragilità (es. database degli assegni di accompagnamento) CI INTERESSA SPOSTARE RISORSE ED ENERGIE ISTITUZIONALI NELL INTERVENTO PRECOCE? ABBIAMO SERVIZI CON QUESTA FILOSOFIA? DISPONIBILI INDEBOLIRE FRONTE RIPARATORIO? 20

21 4 La riallocazione della spesa Quali sono gli ambiti di policy in cui: - possibile aumentare o introdurre il copayment - necessario aumentare spesa pubblica - rimodulare i servizi: Disoccupati:+ spesa per politiche attive Poverta' assoluta: + spesa Anziani non autosufficienti: + copayment in funzione del reddito Anziani fragili: nuovi servizi leggeri a pagamento in funzione del reddito Silver age: nuove connessioni sociali che si autofinanziano Disabili adulti: + copayment in funzione del reddito per servizi accessori Nuovi italiani: + spesa Neet: + spesa Disagio minorile: rimodulare i servizi 21

22 ALLOCAZIONE WELFARE Composizione della spesa pubblica per il Welfare nei quattro paesi, (dati 2011, pro-capite) Non autosufficienza e Invalidità 7,91% 13,19% 8,40% 10,16% Interventi per famiglie e minori 3,10% 6,66% 8,98% 11,07% Interventi per esclusione sociale e povertà 5,26% 7,19% 2,39% 0,21% Pensioni 53,22% 35,92% 42,50% 40,29% Spesa Sanitaria 21,74% 33,53% 26,41% 31,60% Lavoro, Disoccupazione e Incidenti sul lavoro 8,69% 2,32% 8,7% 4,65% Politiche abitative 0,09% 1,19% 2,62% 2,05% Spesa complessiva per il Welfare 100% 100% 100% 100%

23 5 SEMPLIFICAZIONE COMMITTENZA 1. POOLING AL 100% RISORSE SOCIALI ENTI LOCALI 2. POOLING BUDGET SOCIALE E SOCIO-SANITARIO: trasferimenti in proporzione % pooling risorse comunali 3. TOGLIERE I VINCOLI ALLOCATIVI REGIONALI PER AMBITI DI POLICY (es. residui 2013 su FRNA) 4. GATE UNICO CON RESPONSABILITA DIRETTA SUL BUDGET 23

24 6 Per una nuova geografia dei produttori: quali servizi? 1/2 Tecnologia 1. Produttori che vendano sul mercato delle famiglie, spiazzando i care giver informali 2. Produttori che offrono servizi per domanda aggregata (es. badante di condominio, tata per più famiglie, centro estivo per i bambini, vacanze per gruppi di silver age) 3. Produttori con servizi flessibili e customizzati (es. care giver domestico a ore, backup care giver, counseling alle famiglie) 4. Produttori che vendano servizi nuovi per la classe media: mediazione per le separazioni, connessioni per silver age, teleassistenza ai fragili, ecc. 5. Produttori che animano piattaforme di connessione 24

25 6 Per una nuova geografia dei produttori: quale policy? 2/2 Tecnologia 1. Politica sociale => politica industriale 2. Politica sul 100% delle risorse e non solo sul 25% 3. Costruire PAI sui bisogni e non sulle risorse pubbliche: rendere visibile i servizi da acquistare: generare il mercato 4. Aggregare la domanda CHI SARA IL BROKER? - Il pubblico - Le cooperative di consumo - Le mutue territoriali - I grandi produttori socio-sanitari 25

26 Politiche sociali con 7 i social media e i MD 1/2 Diversi profili di utilizzo Tecnologia social media: - Dibattito sulle policy e sui comportamenti: es. community per la sostenibilità - Connessione tra persone: es. rete tra silver age per diffondere eventi aggreganti es. social media per banca del tempo es. rete muto aiuto tra genitori di disabili - Connessione con servizi es. richiesta di assistenza a domicilio a ore - Self help: es. medical device domiciliari - Nuovi servizi pubblici: es. gruppo facebook per NEET per promuovere corsi, stage, volontariato 26

27 Politiche sociali con 7 i social media e i MD 2/2 Diversi profili di utilizzo Tecnologia social media: - Quali target prioritari? - Neet - Silver age - Fragili - Giovani - Il pubblico come promotore iniziale o come animatore/redattore permanente - Accettare le caratteristiche strutturali delle reti sociali che contengono margini di incontrollabilità come tutte le connessioni sociali 27

28 Quali driver di cambiamento 8 di sistema? a) Prima il cambio di strategia e politiche locali e poi il cambio istituzionale o viceversa? b) Prima un lavoro sulla cultura degli stakeholder del settore (studi, ricerche, dati su bisogno e tassi di copertura) e poi un nuovo piano socio-sanitario o viceversa? c) Si attiverà prima l aggregazione della domanda (mutue, cooperative di consumo, gate pubblici per la spesa privata, ecc.) o la ricomposizione/rimodulazione dell offerta? d) Sarà più importante l innovazione dei produttori o quella dei policy maker pubblici? 28

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