Linee guida per la gestione dei dispositivi medici in applicazione della Direttiva 93/42/CEE e della relativa legislazione nazionale di recepimento

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Linee guida per la gestione dei dispositivi medici in applicazione della Direttiva 93/42/CEE e della relativa legislazione nazionale di recepimento"

Transcript

1 Linee guida per la gestione dei dispositivi medici in applicazione della Direttiva 93/42/CEE e della relativa legislazione nazionale di recepimento (DLgs 46/97 e succ. modifiche)

2 Definizione di tecnologie Biomediche Office of Tecnology Assessment identica a quella della Org. Mondiale della Sanità: l insieme delle Tecnologie Biomediche comprende tutti gli strumenti, apparecchiature, farmaci e procedure impiegati nella erogazione dei servizi sanitari, nonché i sistemi organizzativi e di supporto attraverso i quali l assistenza sanitaria viene fornita. Ministero della Sanità: l insieme dei prodotti e dei dispositivi medici che afferiscono al settore della sanità ad eccezione dei farmaci; le apparecchiature biomediche costituiscono un sotto insieme di tale comparto, con riferimento alla sola strumentazione. mannelli 2/51

3 Classificazione delle Tecnologie Biomediche Tecnologie Biomediche Area Diagnostica Area Terapeutica- Riabilitativa Valutazione Funzionale Bioimmagini Diagnostica clinica Terapia Chirurgica Interventistica a bassa invasività Terapia non invasiva Organi artificiali, protesi Riabilitazione Supporto mannelli 3/51

4 CLASSIFICAZIONE IN BASE AL RISCHIO Tre Classi: Alto-Medio-Basso Alto:sostegno alla vita e in caso di non funzionamento, fallimento o abuso causa danni sia al paziente che al personale Medio: danni al paziente sotto cura ma non al personale circostante Basso:è assai improbabile che comportino conseguenze serie per il personale o per i paziente Alto rischio: Defibrillatori,Unità di anestesia, di emodialisi, vent. Polmonari, incubatrici neonatali, sistemi radiologici e nucleari, laser chirurgico, elettr.bisturi, pace-maker, palloncino intra aortico. Medio rischio:analisi delle funzioni Polmonari, dei gas nel sangue, elettrocardiografi, elettroencefalografi, elettromiografo, ecografi, litotritori Basso rischio: letto eletr., lampada da chirurgia, microscopio da chirurgo, sfigmomanometro, tavolo chirurgico, terapia ad ultrasuoni. Esiste una classificazione delle Apparecchiature in Vitali o meno o con riferimento ad un modello del Ministero della Sanità HSP 14 mannelli 4/51

5 Definizione di Apparecchio Elettromedicale Norma CEI 62.5 Apparecchio elettrico, munito di non più di una connessione a una particolare rete di alimentazione, destinato alla diagnosi, al trattamento o alla sorveglianza del paziente sotto la super visione del medico, e che entra in contatto fisico o elettrico col paziente e/o trasferisce energia verso o dal paziente e/o rivela un determinato trasferimento di energia verso o dal paziente. mannelli 5/51

6 Direttive Comunitarie DISPOSITIVI MEDICI IMPIANTABILI ATTIVI (AIMD - 90/385/CEE, recepita con D. Lgs. n. 507 del 14/12/92) DISPOSITIVI MEDICI (MDD - 93/42/CEE, recepita con D. Lgs. n. 46 del 24/02/97 e D. Lgs. n. 95 del 25/02/98) DISPOSITIVI MEDICI PER DIAGNOSI IN VITRO (IVDMD - 98/79/CEE, pubblicata sulla GUCE il 07/12/98) Obiettivi generali: Sicurezza Minimizzazione dei rischi Prestazioni certe Durata Affidabilità mannelli 6/51

7 Direttiva 93/42/CEE e D. Lgs. 46/97 I dispositivi possono essere immessi in commercio e messi in servizio se, correttamente installati ed adeguatamente mantenuti nonché utilizzati secondo la loro destinazione, non compromettono la sicurezza e la salute dei pazienti, degli utilizzatori ed eventualmente di terzi (art. 3) MARCHIO CE Le istruzioni d uso devono contenere, ove necessario, tutte le informazioni che consentono di verificare se un dispositivo è installato correttamente e può funzionare in maniera adeguata e sicura, nonché le informazioni riguardanti la natura e la frequenza delle operazioni di manutenzione e di taratura necessarie per garantire costantemente il buon funzionamento e la sicurezza del dispositivo (art. 13.6, c. d)) mannelli 7/51

8 D. Lgs. 626/94 Le misure generali per la protezione della salute e per la sicurezza dei lavoratori sono la regolare manutenzione di ambienti, attrezzature,, macchine ed impianti (art. 3, c. 1, lett. r)) Il datore di lavoro, in caso di affidamento dei lavori all interno no dell azienda, ovvero dell unità produttiva, ad imprese appaltatrici o a lavoratori autonomi verifica, anche attraverso l iscrizione alla Camera di Commercio, Industria e Artigianato, l idoneità tecnico-professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori da affidare in appalto o in contratto d opera (art. 7, c. 1, lett. a)) Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché le attrezzature di lavoro siano installate in conformità alle istruzioni del fabbricante, utilizzate correttamente, oggetto di idonea manutenzione al fine di garantire nel tempo la rispondenza ai requisiti di cui all art. 36 e siano correlate, ove necessario, da apposite istruzioni mannelli 8/51 d uso (art. 35, c. 4, lett. a) c))

9 Interventi manutentivi manutenzione preventiva interventi periodici programmati finalizzati alla minimizzazione delle probabilità di guasto, con frequenza in funzione delle indicazioni del fabbricante, dell analisi del rischio aziendale e dei carichi di lavoro effettivi manutenzione correttiva interventi tecnici non programmati tesi all individuazione delle cause di malfunzionamento, sostituzione e/o riparazione dei componenti danneggiati e/o deteriorati, controllo o finale della funzionalità e sicurezza manutenzione straordinaria interventi eseguiti una tantum, la cui convenienza economica è da valutare per ogni caso specifico, per riportare un apparecchiatura all ultima versione disponibile in commercio (aggiornamenti HW e SW) un apparecchiatura all ultima versione mannelli disponibile in commercio 9/51

10 Direttiva 93/42/CEE Direttiva 93/42/CEE sui Dispositivi Medici, prevede la suddivisione dei dispositivi in quattro classi, in base all uso ed al rischio connesso. Recepita in italia con D.Leg. 46/97 Obbligatoria in Italia dal mannelli 10/51

11 Dispositivi medico Direttiva Comunitaria 93/42/CEE: Qualsiasi strumento, apparecchio, impianto, sostanza o altro prodotto, utilizzato da solo o in combinazione, compreso il software informatico impiegato per il corretto funzionamento, e destinato dal fabbricante ad essere impiegato nell'uomo a scopo di diagnosi, prevenzione, controllo, terapia o attenuazione di una malattia; di diagnosi, controllo, terapia, attenuazione o compensazione di una ferita o di un handicap; di studio, sostituzione o modifica dell'anatomia o di un processo fisiologico; di intervento sul concepimento, il quale prodotto non eserciti l'azione principale, nel o sul corpo umano, cui è destinato, con mezzi farmacologici o immunologici né mediante processo metabolico ma la cui funzione possa essere coadiuvata da tali mezzi mannelli 11/51

12 Dal 14 giugno 1998, data di scadenza del periodo transitorio di applicazione della Direttiva 93/42/CEE, tutti i dispositivi medici possono essere immessi in commercio ed in servizio nel territorio dell Unione Europea soltanto se muniti della marcatura CE di conformità alla Direttiva 93/42/CEE. mannelli 12/51

13 Direttiva 93/42 Premessa I Dispositivi Devono garantire Dispositivi medici ELEVATO LIVELLO DI PROTEZIONE PRESTAZIONI PREVISTE DAL FABBRICANTE Dispositivi Non Invasivi Schema Dispositivi Attivi Schema Dispositivi Invasivi mannelli 13/51 Schema

14 - La Direttiva 93/42 sui Dispositivi Medici- I IIa IIb III Classe 1. Apparecchi non invasivi in genere (per dispositivo invasivo si intende quello che penetra parzialmente o totalmente nel corpo, i chirurgici riutilizzablili etc) Classe 2a. Apparecchi non invasivi utilizzati per la conservazione o la canalizzazione di sangue o per la conservazione di organi e tessuti corporei; dispositivi chirurgici ad uso temporaneo, etc. ( EN ISO 9002-Modulo D, EN ISO Modulo E, Modulo F o Modulo H ) Classe 2b. Apparecchi non invasivi intesi a modificare la composizione biologica o chimica del sangue o di altri liquidi corporei, i dispositivi impiantabili ed i dispositivi invasivi a lungo termine di tipo chirurgico, etc. ( Modulo H o Modulo B e/o EN ISO 9002-Modulo D, EN ISO Modulo E, Modulo F ) Classe 3.Apparecchi invasivi destinati alla diagnosi,alla correzione di difetti del cuore o del sistema circolatorio centrale, attraverso contatto diretto con dette parti del corpo, etc. ( Modulo H o Modulo B e/o EN ISO 9002-Modulo D, Modulo F ) mannelli 14/51

15 - Requisiti Essenziali- Fra i requisiti generali (allegato I): A) I dispositivi devono essere progettati e fabbricati in modo che la loro utilizzazione, secondo le condizioni ed i fini previsti, non comprometta lo stato clinico e la sicurezza dei pazienti o degli utilizzatori o terzi. B) In fase di progettazione e costruzione, il fabbricante deve: eliminare o ridurre i rischi integrando la sicurezza. adottare opportune misure di protezione nei confronti di rischi non evitabili. informare gli utilizzatori dei rischi, dovuti o non, a difetti delle misure di protezione adottate. corredare il dispositivo di informazioni riguardanti il costruttore e quelle necessarie per una utilizzazione sicura ed affidabile. mannelli 15/51

16 - Moduli di Valutazione - La legislazione prevede l adozione di otto moduli : A. Allegato VII. Dichiarazione CE di conformità. Controllo Interno della Fabbricazione - Non comporta l intervento di un organismo di certificazione - E la procedura più semplici per poter apporre il marchi CE Il fabbricante deve : redigere una dichiarazione di conformità preparare la documentazione tecnica e tenerla a disposizione delle autorità nazionali insieme alla dichiarazione di conformità per 5 anni dall ultima data di fabbricazione del prodotto apporre il marchio CE dopo aver ottenuto la certificazione. nel caso di utilizzo singolo di questo modulo, far sì che che il processo di fabbricazione sia conforme alla documentazione. Il fabbricante ne resta responsabile mannelli 16/51

17 B. Allegato III. Esame CE del Tipo-Riguarda la progettazione, la fabbricazione e le prestazioni. Il fabbricante deve : presentare domanda ad un organismo notificato corredata di documentazione tecnica del prodotto mettere a disposizione un campione del prodotto (Tipo) L organismo procederà : esame della documentazione verifica della conformità alla documentazione conformità alla direttiva rilascio del certif. CE del Tipo Questo esame viene generalmente condotto sulla base delle norme armonizzate corrispondenti. C. Allegato IV. Conformità al tipo - Il Fabbricante dichiara che i prodotti sono conformi al tipo oggetto dell attestato CE. mannelli 17/51

18 D. Allegato V. Dichiarazione CE di conformità. Garanzia di qualità della produzione. Adozione di un sistema di qualità, approvato da organismo esterno, riguardante la fase di fabbricazione ispezione e collaudo ( allineamento con la norma EN ISO 9002) - Descrizione della procedura da seguire da parte del produttore per il punto c. Il fabbricante per dotarsi di un sistema di qualità relativo alla produzione deve: presentare domanda di valutazione del suo sistema di qualità allegando documentazione contenente tutte le azioni atte a garantire la qualità presentare documentazione tecnica del prodotto e la copia dell attestato di esame CE del tipo eseguire l ispezione finale apporre il marchio CE e redigere dichiarazione di conformità Al termine viene rilasciata una notifica al fabbricante con le conclusioni dell esame e le motivazioni - Controlli programmati secondo norma e verbale rapporto sulla sorveglianza CE E. Allegato VI. Dichiarazione CE di conformità. Garanzia di qualità nei controlli e collaudi - Analogo al precedente ma allineato con la norma EN ISO 9003 mannelli 18/51

19 F. Allegato IV. Verifica sul prodotto da parte dell Organismo Notificato - Il fabbricante dichiara la conformità dei prodotti al tipo descritto nel certificato di esame CE ( modulo F + B ) o alla documentazione tecnica comprovante il soddisfacimento della direttiva. G. Allegato III. Verifica di un unico prodotto - comprende le fasi di progettazione e produzione. L Organismo Notificato interviene per approvare il progetto di un unico prodotto e per eseguire le prove previste dalle norme. Al termine rilascio di un attestato di conf.tà che consente l apposizione del marchio CE. H. Allegato II. Garanzia della qualità totale - Questo modulo consente al fabbricante di apporre Marchio CE con un unica procedura riguardante la Qualità di : progettazione, produzione, ispezione e collaudo finale in conformità con la norma EN ISO Il fabbricante deve: presentare domanda di valutazione del suo sistema di qualità allegando documentazione e tutte le informazioni relative alle categorie dei prodotti ottenuta l approvazione apporre il marchio CE a ciascun prodotto accanto al contrassegno dell organismo responsabile della sorveglianza redigere una dichiarazione di conformità - L organismo notificato deve: esaminare la documentazione valutare il sistema di qualità garantire la conformità effettuare la sorveglianza mannelli 19/51

20 L applicazione delle regole di classificazione deve basarsi sulla destinazione dei dispositivi : se un dispositivo è destinato ad essere utilizzato in combinazione con un altro, le regole di classificazione devono applicarsi separatamente a ciascun dispositivo se un dispositivo non è destinato ad essere utilizzato esclusivamente e principalmente in una determinata parte del corpo, deve essere classificato in base all utilizzazione più critica se un dispositivo si applicano due regole, tenuto conto delle prestazioni che gli sono assegnate dal fabbricante, si applica la regola che porta alla classificazione più elevata mannelli 20/51

21 - Requisiti Essenziali- Fra i requisiti generali : A) I dispositivi devono essere progettati e fabbricati in modo che la loro utilizzazione, secondo le condizioni ed i fini previsti, non comprometta lo stato clinico e la sicurezza dei pazienti o degli utilizzatori o terzi. B) In fase di progettazione e costruzione, il fabbricante deve: eliminare o ridurre i rischi integrando la sicurezza adottare opportune misure di protezione nei confronti di rischi non evitabili informare gli utilizzatori dei rischi, dovuti o non, a difetti delle delle misure di protezione adottate corredare il dispositivo di informazioni riguardanti il costruttore e quelle necessarie per una utilizzazione sicura ed affidabile mannelli 21/51

22 Normativa applicabile Le strutture sanitarie che acquisiscano dispositivi medici devono preventivamente accertarsi che i dispositivi siano muniti della marcatura CE di conformità alla Direttiva 93/42/CEE. Per contro non devono più essere richieste le autorizzazioni, registrazioni, dichiarazioni di conformità, marcature, previste dalla seguente legislazione : Art. 189 T.U. Leggi Sanitarie D.P.R. 13 marzo 1986, n. 128 e conseguenti Decreti Ministero della Sanità - Legge 1 marzo 1968, n. 186 Direttiva 84/539/CEE relativa agli apparecchi elettrici in medicina umana e veterinaria, recepita con Decreto 28 novembre 1987, n. 597 ; Direttiva 89/336/CEE relativa alla compatibilità elettromagnetica, recepita con D.Lgs. 4 dicembre 1992, n. 476, modificato dal D.Lgs. 12 novembre 1996, n. 615 mannelli 22/51

23 Non sono invece soggetti alla marcatura CE, le seguenti categorie di dispositivi medici: i dispositivi destinati ad indagini cliniche (artt. 5 comma 2, 14 e allegato X del D.Lgs. 46/1997); i dispositivi su misura (artt. 5 comma 2, 11 commi 6 e 7 e allegato VIII del D.Lgs. 46/1997). I dispositivi destinati ad indagini cliniche sono consegnati al corpo medico in una fase in cui il totale rispetto dei requisiti essenziali deve ancora essere dimostrato affinchè il dispositivo possa formare oggetto di una procedura di valutazione della conformità. Infatti, saranno proprio le indagini cliniche che consentiranno di confermare la conformità ai requisiti essenziali in materia. Un dispositivo "su misura" è un dispositivo fabbricato appositamente per un determinato paziente, sulla base della prescrizione scritta di un medico o di altro operatore debitamente qualificato. Sono esempi di dispositivi su misura le protesi dentarie, i plantari ecc. mannelli 23/51

24 Componenti e parti di ricambio Non recano la marcatura CE i componenti e le parti di ricambio dei dispositivi medici che sono destinate a sostituire su dispositivi già immessi in commercio analoghi componenti o parti. Analogamente non recano la marcatura CE le parti, componenti e kit che sono destinati al completamento o all ampliamento di un dispositivo quando ciò è stato originariamente previsto dal fabbricante e ricompreso nella destinazione d uso del dispositivo stesso. mannelli 24/51

25 Sistemi e kit completi per campo operatorio I sistemi ed i kit completi per campo operatorio non vengono marcati CE in aggiunta alla marcatura che devono avere i singoli dispositivi che vanno a formare il sistema o il kit completo mannelli 25/51

26 Kit per campo operatorio La Direttiva consente l assemblaggio e l installazione di un sistema o di un kit completo per campo operatorio ma subordina il tutto al rispetto di alcune condizioni fondamentali che sono stabilite dall art. 12 della Direttiva e dall art. 12 del D.Lgs. 46/1997: a) i singoli dispositivi medici che compongono il sistema, o il kit completo per campo operatorio, devono tutti essere singolarmente conformi alla Direttiva e muniti della marcatura CE; b) nell assemblaggio del sistema, o del kit completo per campo operatorio, i singoli dispositivi devono essere utilizzati conformemente alla destinazione d uso ed entro i limiti di utilizzazione stabiliti dal fabbricante, deve essere verificata la reciproca compatibilità dei dispositivi, e le operazioni di assemblaggio devono essere condotte seguendo le istruzioni allegate ai singoli dispositivi dai rispettivi fabbricanti; c) l assemblatore del sistema, o del kit completo per campo operatorio, deve fornire all utilizzatore tutte le informazioni allegate dai fabbricanti ai singoli dispositivi che compongono il sistema oltre a tutte le eventuali informazioni aggiuntive necessarie per consentire all utilizzatore un uso sicuro del sistema stesso; d) l attività di assemblaggio di sistemi, o di kit completi per campo operatorio, deve essere un attività controllata, e cioè deve essere sottoposta ad adeguati metodi interni di verifica e di controllo; e) infine, il soggetto (persona fisica o giuridica) che assembla il sistema, o il kit completo per campo operatorio, deve redigere una dichiarazione di conformità alla Direttiva nella quale attesta che le condizioni e gli adempimenti di cui ai precedenti punti (a-d) sono stati rispettati. Va sottolineato che l art. 12, comma 2 D.Lgs. 46/1997 richiede che la dichiarazione di cui al punto e) sia anche inviata in copia al Ministero della Sanità. mannelli 26/51

27 dichiarazione di conformità La Direttiva 93/42/CEE e il D.Lgs. 46/1997, e successive modifiche, prevedono che i dispositivi medici siano immessi sul mercato muniti della sola marcatura CE quale elemento attestante la conformità alla Direttiva stessa (art. 16 D.Lgs. 46/1997). Altri documenti quali: la dichiarazione di conformità del dispositivo redatta dal fabbricante, di cui all allegato VII della Direttiva 93/42/CEE; la documentazione tecnica o file tecnico relativa al dispositivo, di cui all allegato VII della Direttiva 93/42/CEE; le approvazioni e certificazioni rilasciate dagli organismi designati a valutare le procedure di conformità di cui agli allegati II, III, IV, V, VI; sono tutti conservati presso la sede del fabbricante o del mandatario e tenuti a disposizione delle autorità di controllo, non sono viceversa a disposizione degli utilizzatori né circolano allegati al dispositivo. mannelli 27/51

28 segnalazioni In tutti i casi in cui l acquirente di un dispositivo medico, nonostante la presenza sul prodotto della marcatura CE di conformità alla Direttiva 93/42/CEE, ha seri motivi per dubitare della veridicità della marcatura o comunque della conformità del dispositivo, deve fare opportuna segnalazione al Ministero della Sanità che, in ottemperanza all art. 17 del D.Lgs. 46/1997, esercita la vigilanza sul mercato. Queste segnalazioni devono essere comunicate a: MINISTERO DELLA SANITA Dipartimento delle Professioni Sanitarie, delle Risorse Umane e Tecnologiche in Sanità e dell Assistenza Sanitaria di Competenza Statale Ufficio VI P.le dell Industria, ROMA Tel. 06/ Fax 06/ /2267 Sito Internet: mannelli 28/51

29 Obblighi fabbricante Gli obblighi che la direttiva pone in capo al fabbricante (analisi in sede di progetto di tutti i possibili rischi connessi al dispositivo, rispetto dei requisiti essenziali di sicurezza nella progettazione e realizzazione del dispositivo in funzione dei rischi individuati, esecuzione di test e prove sui prototipi, esecuzione di controlli e collaudi finali di fabbricazione, fornitura col dispositivo di tutte le informazioni necessarie per l uso, ecc.) sono condizionati dalla preliminare individuazione da parte del fabbricante della destinazione d uso del dispositivo. La marcatura CE diviene quindi totalmente priva di significato quando il dispositivo venga impiegato al di fuori della destinazione d uso o dei limiti e condizioni di impiego stabilite dal fabbricante. mannelli 29/51

30 Le informazioni per l uso allegate al dispositivo Chiunque acquisisca un dispositivo medico deve scrupolosamente verificare che insieme al prodotto gli siano fornite tutte le informazioni necessarie per un utilizzo corretto e sicuro del dispositivo. Il contenuto puntuale delle informazioni che devono essere allegate al prodotto è individuato nell allegato I del D.Lgs. 46/1997 al punto 13. Queste informazioni devono essere disponibili in lingua italiana, ai sensi dell art. 5, comma 4, del D.Lgs. 46/1997. Tra le informazioni che devono essere presenti, si sottolinea l importanza di verificare: l esistenza della opportuna etichettatura, completa e chiaramente intelligibile (si veda il punto 13.3 dell allegato I del D.Lgs. 46/1997); l esistenza di una chiara indicazione della destinazione d uso (si veda il punto 13.4 dell allegato I del D.Lgs 46/1997); l esistenza di istruzioni per l uso, complete e chiare (si veda il punto 13.6 dell allegato I del D.Lgs. 46/1997); l esistenza delle opportune indicazioni su controindicazioni e precauzioni da adottare per l uso del dispositivo (si veda il punto 13.6, lettere k) e seguenti, dell allegato I del D.Lgs. 46/1997). mannelli 30/51

31 decesso o grave peggioramento delle condizioni di salute di un paziente L art. 10, comma 1, del D.Lgs. 46/1997, come modificato dal D.Lgs. 95/1998, stabilisce che: I legali rappresentanti delle strutture sanitarie pubbliche e private e gli operatori sanitari pubblici e privati sulla base di quanto rilevato nell esercizio delle proprie attività, sono tenuti a comunicare immediatamente al Ministero della Sanità, direttamente o tramite la struttura sanitaria di appartenenza, qualsiasi alterazione delle caratteristiche e delle prestazioni di un dispositivo o inadeguatezza nelle istruzioni per l uso da cui potrebbe derivare il decesso o il grave peggioramento delle condizioni di salute di un paziente o di un operatore. Il Ministero della Sanità ne informa il fabbricante.. Analogo obbligo ha il fabbricante, in base al comma 2 dell art. 10 del D.Lgs. 46/1997, quando venga a conoscenza dei medesimi eventi. mannelli 31/51

32 Messa in servizio Per le apparecchiature radiologiche e di medicina nucleare trova applicazione la disciplina specifica dettata dal D.Lgs. 17 marzo 1995, n. 230, e dai D.M. 14 febbraio 1997 e 29 dicembre 1997 e successive modifiche. Per tutti gli altri dispositivi medici l utilizzatore dovrà attenersi al rispetto del principio fondamentale stabilito nell art. 2 della Direttiva 93/42/CEE, e nell art. 3 del D.Lgs. 46/1997 che dispone: I dispositivi possono essere immessi in commercio e messi in servizio se, correttamente installati e adeguatamente mantenuti nonché utilizzati secondo la loro destinazione, non compromettono la sicurezza e la salute dei pazienti, degli utilizzatori ed eventualmente di terzi.. mannelli 32/51

33 operazioni periodiche di manutenzione In ogni struttura sanitaria deve essere individuato il soggetto o il servizio (per tutta la struttura o per singoli reparti o divisioni) responsabile di assicurare che la gestione dei dispositivi medici avvenga nel rispetto delle prescrizioni della Direttiva 93/42/CEE, del D.Lgs. 46/1997 e successive modificazioni, e delle indicazioni fornite dal fabbricante; e quindi, in particolare, devono essere garantite: l esecuzione di tutte le operazioni periodiche di manutenzione necessarie per mantenere la corretta funzionalità dei dispositivi installati nel corso del loro ciclo di vita; l esecuzione di periodiche verifiche di sicurezza e funzionalità atte ad accertare il regolare e corretto funzionamento dei dispositivi; l esecuzione delle operazioni di intervento correttivo e manutenzione straordinaria necessarie a ripristinare i dispositivi a seguito di guasti, difetti ed anomalie di funzionamento, riportandoli alle condizioni originarie di funzionalità e sicurezza, e assicurando al contempo la messa fuori uso, temporanea o definitiva, dei dispositivi non conformi. mannelli 33/51

34 Manutenzione preventiva Per manutenzione preventiva si intende quell insieme di operazioni definite tali dal fabbricante nelle istruzioni e nella documentazione allegata al dispositivo in conformità all Allegato I, punto 13, della Direttiva 93/42/CEE e del D.Lgs. 46/1997. mannelli 34/51

35 Manutenzione correttiva Le strutture sanitarie devono affidare le operazioni di manutenzione correttiva al fabbricante del dispositivo di cui trattasi, o ad altro soggetto delegato o autorizzato dal fabbricante stesso. Ogni altra diversa soluzione che venga adottata fa assumere, in prima persona, all utilizzatore e al terzo manutentore la piena responsabilità per le operazioni svolte, rimanendo in capo al costruttore la sola responsabilità per eventuali vizi o difetti originari del dispositivo stesso. mannelli 35/51

36 Manutenzione correttiva Tutte quelle attività svolte a qualunque titolo sul dispositivo e che non rientrano nella definizione di manutenzione preventiva, così come definita dal fabbricante. La manutenzione correttiva richiede : adeguata conoscenza del dispositivo, delle sue caratteristiche tecnico-costruttive, di verifica e controllo finale, di imballaggio, conservazione e movimentazione e della tecnologia utilizzata nella fabbricazione del dispositivo; conoscenza delle modalità di funzionamento del dispositivo, dei potenziali rischi dello stesso, delle probabilità e della natura dei possibili guasti e difetti di funzionalità; possesso della strumentazione necessaria per effettuare ogni operazione tecnica connessa alla manutenzione correttiva; mannelli 36/51

37 Manutenzione correttiva La manutenzione correttiva richiede : accesso aggiornato ai protocolli specifici per gli interventi di manutenzione correttiva; disponibilità di parti e componenti originali o approvati dal fabbricante; personale tecnico specializzato formato ed aggiornato dal fabbricante specificamente per la manutenzione correttiva dei dispositivi in oggetto; organizzazione e sistema di gestione della qualità del servizio che assicuri un adeguato controllo di qualità sugli interventi eseguiti; di assicurare il pieno rispetto delle prescrizioni della Direttiva 93/42/CEE anche in ordine agli obblighi verso il fabbricante per consentire a quest ultimo la sorveglianza post-vendita e la rintracciabilità in ogni momento dei dispositivi. mannelli 37/51

38 Cappe Agitatori Autoclavi Macchine Controlli su apparecchi elettromedicali parametri essenziali di valutazione come eseguire la verifica su quali macchine/appar ecchiature Cavo di alimentazione elettrica I cavi per l alimentazione elettrica delle apparecchiature, devono essere conformi alla normativa vigente (norme CEI). I cavi per essere considerati a norma devono essere marcati, solitamente, con una delle seguenti diciture: CEI 20/22 VDE H07 AN-F IEMMEQU CEI 20/22 N1 VV-K Individuare le marcature direttamente sul cavo. La marcatura è ripetuta ad intervelli regolari. Nota: specificare sulla scheda se il cavo è protetto con guaina. Centrifughe aspiranti orbitali se dotate di equipaggiament o elettrico Agitatori/misce latori/omogenei zzatori rotanti in genere mannelli 38/51

39 Cappe Agitatori Macchine Cappe Agitatori Autoclavi Macchine Controlli su apparecchi elettromedicali parametri essenziali di valutazione Certificazione CE La macchina, se marcata CE, all atto dell acquisto, fra le varie documentazioni tecniche, deve essere accompagnata anche da un documento (certificato) che comprovi l avvenuta certificazione CE. come eseguire la verifica Presso l ufficio acquisti o presso il laboratorio su quali macchine/appare cchiature Centrifughe aspiranti orbitali Autoclavi Agitatori/miscela tori/omogeneizza tori rotanti in genere Comandi elettrici a 24 Volt I comandi elettrici devono essere alimentati a 24 Volt, perché la normativa vigente prescrive che le parti elettriche di un apparecchiatura, siano protette contro i contatti diretti ed indiretti. Far controllare da personale esperto in impianti elettrici Centrifughe aspiranti orbitali se dotate di equipaggiamento elettrico Agitatori/miscela tori/omogeneizza tori rotanti mannelli in genere 39/51

40 Cappe Agitatori Autoclavi Macchine Controlli su apparecchi elettromedicali parametri essenziali di valutazione come eseguire la verifica su quali macchine/appar ecchiature 1. Dispositivo di blocco contro aperture dello sportello con macchina in funzione La macchina non deve entrare in funzione con sportello aperto. Lo sportello non deve aprirsi se il cestello di centrifugazione non è fermo Dal manuale di uso della macchina Centrifughe Dispostivi di protezione individuale (D.P.I.) Sono le attrezzature di sicurezza, personali (guanti, scarpe, occhiali, maschere, tute, camici, ecc) di cui ogni operatore deve essere dotato per svolgere in sicurezza la propria attività durante l utilizzo di apparecchiature e/o macchine. Nota: elencare sulla scheda o su foglio a parte, i dispositivi di protezione individuale utilizzati Centrifughe aspiranti orbitali Agitatori/miscel atori/omogeneiz zatori rotanti in genere mannelli 40/51

41 Cappe Agitatori Autoclavi Macchine Autoclavi Controlli su apparecchi elettromedicali parametri essenziali di valutazione Interruttore generale d alimentazione elettrica Le macchine che siano azionate da motori elettrici con potenza superiore a 1,5 Kw, devono essere dotate d interruttore generale che possa essere a sua volta bloccato in posizione d apertura, con lucchetto. Un interruttore che permette il bloccaggio con lucchetto è facilmente individuabile poiché, generalmente è composto di una parte rotante e da una parte fissa, che in corrispondenza della posizione di interruttore aperto, due fori (uno sulla parte fissa ed uno su quella rotante) vengono a combaciare permettendo l inserimento di un lucchetto. Libretto matricolare E il documento di cui deve essere dotata un apparecchiatura che funziona in pressione e che sia soggetta a normativa I.S.P.E.S.L. (ex A.N.C.C.) come eseguire la verifica L interruttore può essere ubicato sulla macchina/appar ecchiatura o a monte del cavo di alimentazione elettrica Il libretto matricolare dovrebbe essere custodito nel locale dove si trova l apparecchiatur mannelli a o presso 41/51 l ufficio addetto ai controlli su quali macchine/appar ecchiature Centrifughe aspiranti orbitali se munite di equipaggiament o elettrico Agitatori/misce latori/omogenei zzatori, esclusi i portatili rotanti in genere, escluse le portatili

42 Cappe Agitatori Macchine Cappe Agitatori Macchine Controlli su apparecchi elettromedicali parametri essenziali di valutazione come eseguire la verifica su quali macchine/appar ecchiature Manuale d uso in lingua italiana Tutte le macchine, anche quelle non marcate CE, devono avere il loro manuale d uso, in lingua italiana, come previsto dalla vigente normativa. Manuale di manutenzione in lingua italiana Vedi punto 8. In genere questo manuale è inserito in quello citato al punto 8. Presso l ufficio acquisti o presso il laboratorio Presso l ufficio acquisti o presso il laboratorio Centrifughe aspiranti orbitali Autoclavi Agitatori/misce latori/omogenei zzatori rotanti in genere Centrifughe aspiranti orbitali Autoclavi Agitatori/misce latori/omogenei zzatori mannelli rotanti in 42/51 genere

43 Cappe Agitatori Macchine Agitatori Autoclavi Macchine Controlli su apparecchi elettromedicali parametri essenziali di valutazione come eseguire la verifica su quali macchine/appar ecchiature Marcatura CE Si tratta di individuare la presenza di una targhetta che porta stampigliata la sigla CE. Questo marchio va ricercato soprattutto per le macchine costruite dall anno 1996 in poi. Individuare la targhetta sulla struttura della macchina/appar ecchiatura Centrifughe aspiranti orbitali Autoclavi Agitatori/misce latori/omogenei zzatori rotanti in genere Accertarsi che orbitali non vi siano se organi in dotate di movimento che Organi in movimento protetti agitatore possono essere Il D.P.R. 547/55, prescrive che gli organi in movimento Agitatori/misce raggiunti con le siano protetti con adatte schermature (carter, ecc.). latori/omogenei mani o con le zzatori dita (riferimento mannelli rotanti in 43/51 dito mignolo) genere

44 Cappe Agitatori Autoclavi Macchine Controlli su apparecchi elettromedicali parametri essenziali di valutazione come eseguire la verifica su quali macchine/appar ecchiature Potenza del motore elettrico Quest indicazione è stampigliata su una targhetta apposta sul motore elettrico. Qualora il dato di potenza sia espresso in CV, dividere tale numero per 1,36 per ottenere i Kw. Il dato può anche essere reperito sulla documentazione tecnica dell apparecchia tura. Centrifughe aspiranti orbitali se dotate di equipaggiament o elettrico Agitatori/misce latori/omogenei zzatori rotanti in genere mannelli 44/51

45 Cappe Agitatori Autoclavi Macchine Controlli su apparecchi elettromedicali parametri essenziali di valutazione come eseguire la verifica su quali macchine/ap parecchiatur e Procedure scritte per l utilizzo dell apparecchiatura Sono documenti che i preposti (responsabili di laboratorio) devono fornire e spiegare agli operatori, qualora sussistano particolari esigenze di comportamento nell utilizzo dell apparecchiatura e delle sostanze da manipolare. Presso il laboratorio Centrifughe aspiranti orbitali se dotate di equipaggiame nto elettrico Agitatori/mis celatori/omo geneizzatori rotanti in genere mannelli 45/51

46 Cappe Agitatori Autoclavi Macchine Controlli su apparecchi elettromedicali parametri essenziali di valutazione come eseguire la verifica su quali macchine/ap parecchiatur e Protezione contro corto circuiti e sovraccarico Le apparecchiature elettriche devono essere dotate di dispositivi che intervengano sull alimentazione elettrica, interrompendola, qualora accada un corto circuito od un sovraccarico (richiesta di potenza eccessiva). Far controllare da personale esperto in impianti elettrici Centrifughe aspiranti orbitali se dotate di equipaggiame nto elettrico Agitatori/mis celatori/omo geneizzatori rotanti in genere mannelli 46/51

47 Cappe Agitatori Autoclavi Macchine Cappe Autoclavi Controlli su apparecchi elettromedicali parametri essenziali di valutazione Pulsante d arresto di emergenza Le macchine azionate da motore, devono essere dotate di un dispositivo di arresto in emergenza. Tale dispositivo, generalmente, è un pulsante di colore rosso a forma di fungo. Una sua caratteristica (autoritenuta meccanica), richiesta per legge, è quella che una volta azionato, il pulsante deve essere trattenuto automaticamente nella posizione di circuito elettrico aperto. Per riportarlo in posizione di funzionamento è necessario far ruotare il fungo. come eseguire la verifica Il pulsante è solitamente posizionato sulla struttura della macchina. Nota: il pulsante deve essere facilmente agibile dalla normale posizione di lavoro dell operatore. Aggiungere eventuale nota di non conformità a quanto indicato. su quali macchine/apparecc hiature Centrifughe aspiranti orbitali se dotate di equipaggiamento elettrico Agitatori/miscelato ri/omogeneizzatori rotanti in genere Il registro 1. Registro dei controlli e delle verifiche periodiche dovrebbe (comprese quelle effettuate dall utente). essere Le apparecchiature funzionanti a pressione, anche se esonerate custodito nel dai controlli AUSL devono essere verificate secondo le locale dove si aspiranti scadenze e modalità prescritte dalla normativa e tali trova operazioni vanno registrate su apposito registro. l apparecchiatur L esonero dai controlli dell AUSL. significa che l ente pubblico a o presso non effettuerà controlli ma li demanda all utilizzatore l ufficio addetto dell apparecchiatura. mannelli 47/51 ai controlli

48 Cappe Cappe Agitatori Autoclavi Macchine Controlli su apparecchi elettromedicali parametri essenziali di valutazione come eseguire la verifica su quali macchine/apparecc hiature Registro di manutenzione E un registro sul quale sono annotate gli interventi di manutenzione sia programmati sia accidentali. Questo registro deve essere tenuto specialmente per quelle macchine che presentino un rischio elevato per le loro caratteristiche di funzionamento. Segnaletica di sicurezza a bordo macchina La vigente normativa prescrive che su ogni macchina/apparecchiatura, siano apposte delle etichette che segnalino, con simboli e scritte, i pericoli presenti o che forniscano indicazioni di comportamento. Presso il laboratorio o l officina di manutenzione Le etichette devono essere attaccate in varie posizioni della macchina in corrispondenza degli agenti di pericolo. Nota: elencare i tipi di etichette su un foglio a parte. Centrifughe aspiranti Autoclavi Centrifughe aspiranti orbitali se dotate di equipaggiamento elettrico Agitatori/miscelato ri/omogeneizzatori rotanti in genere mannelli 48/51

49 Cappe Agitatori Autoclavi Macchine Controlli su apparecchi elettromedicali parametri essenziali di valutazione come eseguire la verifica su quali macchine/appare cchiature Sistema di apertura d emergenza Può esistere un dispositivo che permette l apertura dello sportello di accesso al cestello di centrifugazione in caso di mancata tensione, per togliere il materiale contenuto affinché non si deteriori. Sistema di sgancio automatico Le apparecchiature elettriche devono essere dotate di dispositivi che intervengano sul sistema d alimentazione, qualora si verifichi un abbassamento repentino o mancanza della tensione elettrica. Tale dispositivo deve impedire il riavviamento automatico dell apparecchiatura quando la tensione elettrica ritorna a valori normali. L esistenza del dispositivo deve essere riportato sul manuale di uso della macchina Avviare la macchina e togliere tensione dall interruttore generale, attendere che la macchina si fermi e ridare tensione: la macchina non deve ripartire. In alternativa far verificare da personale esperto in impianti elettrici. Centrifughe Centrifughe aspiranti orbitali se dotate di equipaggiamento elettrico Agitatori/miscela tori/omogeneizza tori rotanti in genere mannelli 49/51

50 Cappe Controlli su apparecchi elettromedicali parametri essenziali di valutazione come eseguire la verifica su quali macchine/appar ecchiature Superfici ad alta temperatura Si intendono quelle superfici non protette con temperatura 60 C Dai parametri di esercizio dell apparecchia tura Autoclavi 1. Velocità aria 0,5 m/s Velocità minima del flusso d aria aspirata Dai dati delle verifiche periodiche effettuate da ditte specializzate aspiranti mannelli 50/51

51 mannelli 51/51

52 Back Valutazione della Conformità Classe I Modulo A - Allegato VII Dichiarazione CE di conformità CE mannelli 52/51

53 Back Valutazione della Conformità Classe II a Modulo A Allegato VII Dichiarazione CE di Conformità Modulo H Allegato II Dichiarazione CE di Conformità ( sistema completo di garanzia di qualità) Modulo D Allegato V Garanzia di qualità della produzione Modulo E Allegato VI Garanzia di qualità del prodotto Modulo F Allegato IV Verifica CE CE CE CE CE mannelli 53/51

54 Back Valutazione della Conformità Classe II b Modulo B Allegato III Esame CE del Tipo Modulo H Allegato II Dichiarazione CE di Conformità( sistema completo di garanzia di qualità) Modulo D Allegato V Garanzia di qualità della produzione Modulo E Allegato VI Garanzia di qualità del prodotto Modulo F Allegato IV Verifica CE CE CE CE CE mannelli 54/51

55 Back Valutazione della Conformità Classe III Modulo B Allegato III Esame CE del Tipo Modulo H Allegato II Dichiarazione CE di Conformità( sistema completo di garanzia di qualità) Modulo D Modulo D Allegato V Garanzia di qualità della produzione Modulo F Allegato IV Verifica CE CE CE CE mannelli 55/51

56 Back Dispositivi Non Invasivi Dispositivi destinati alla trasmissione o conservazione di sangue, liquidi, tessuti corporei o gas destinati ad eventuale trasfusione, somministrazione od introduzione nel corpo Dispositivi destinati alla modifica biologica o chimica del sangue, liquidi corporei o altri liquidi destinati all infusione nel corpo tramite filtraggio, centrifuga o scambio di gas, riscaldamento o scioglimento Dispositivi destinati alla modifica biologica o chimica del sangue, liquidi corporei o altri liquidi destinati alla infusione nel corpo Dispositivi usati principalmente in ustioni o danni alla pelle Dispositivi in contatto con pelle lesa se usati come barriera, compressione assorbimento del sudore, permeabilità all umidità Classe I Classe II a Classe II b Classe I Dispositivi destinati alla conservazione del sangue o di altri liquidi o tessuti corporei Dispositivi connessi ad un dispositivo attivo in classe II a o più elevato Ustioni o danni inferiori al III grado Ustioni o danni di III grado Classe II a Classe II a Classe II a Classe II b mannelli 56/51

57 Back Dispositivi Invasivi Dispositivi Invasivi per gli orefizi connessi ad un dispositivo attivo di classe II a o più Dispositivi Invasivi per gli orefizi Dispositivi Invasivi chirurgici Classe II a Uso Temporaneo Classe II a Uso a breve termine Classe II a Uso Temporaneo Uso a breve termine Uso a lungo termine Dispositivi per diagnosi, monitoraggio, correzione di difetto del cuore o del sistema circolatorio centrale in contatto diretto con dette parti del cuore Strumenti chirurgici riutilizzabili Classe I Dispositivi per diagnosi, monitoraggio, correzione di difetto del cuore o del sistema circolatorio centrale in contatto diretto con dette parti del cuore Uso in contatto diretto con il sistema nervoso centrale Classe I Classe II a Classe III Uso a lungo ed impiantabili non attivi Classe II b Classe III Classe III Riferito alla cavità orale fino alla faringe, nella narice anteriore, nel canale auditivo esterno fino al timpano Negli altri casi Dispositivi posti nella dentatura Uso in contatto diretto con il sistema nervoso e cardiocircolatori o centrale Dispositivi effettuanti modificazioni chimiche o biologicamente attivi o destinati ad essere parzialmente o completamente assorbiti o in grado di fornire energie sotto forma di radiazioni ionizzanti o distributori di medicine Classe I Classe II a mannelli 57/51 Classe II a Classe III Classe III

58 Back Dispositivi Attivi Dispositivi terapeutici attivi fornitori di energia o che somministrano prelevano o scambiano sostanze Dispositivi diagnostici che eseguono o permettono diagnosi dirette dei processi fisiologici vitali in situazioni di immediato pericolo per la vita del paziente Dispositivi diagnostici che forniscono energia assorbita dal paziente ( ad eccezione della luce nello spettro visibile ) Classe II a Classe II a Classe II a Dispositivi somministranti energia a livelli potenzialmente pericolosi per il corpo tenendo conto della parte del corpo che assorbe l energia e della densità dell energia stessa Dispositivo che somministrano o scambiano medicine, liquidi corporei o altre sostanza e della parte del corpo interessata, o nel caso in cui lo scambio o il fluire non possano essere controllati dal paziente Dispositivo per il controllo o monitoraggio delle prestazioni di un dispositivo terapeutico attivo in classe II b o che ne influenzi direttamente le prestazioni Classe II b Classe II b Classe II b mannelli 58/51

Il panorama normativo: gli obblighi del datore di lavoro ai sensi dell art. 71 comma 8

Il panorama normativo: gli obblighi del datore di lavoro ai sensi dell art. 71 comma 8 Settore Ricerca, Certificazione e Verifica Dipartimento Tecnologie di Sicurezza SEMINARIO Macchine e attrezzature di lavoro: i controlli del datore di lavoro sugli apparecchi di sollevamento materiali

Dettagli

LINEE GUIDA IN MERITO ALL ACQUISTO E ALL USO DI MACCHINE E/O APPARECCHI ELETTRICI SOMMARIO

LINEE GUIDA IN MERITO ALL ACQUISTO E ALL USO DI MACCHINE E/O APPARECCHI ELETTRICI SOMMARIO Pag. 1 / 6 1 MODIFICHE 2 PREMESSA 3 DEFINIZIONI SOMMARIO 4 PRINCPALI NORMATIVE DI RIFERIMENTO 5 MESSA IN SERVIZIO E UTILIZZO 6 INDICAZIONI PER UN CORRETTO ACQUISTO 7 SICUREZZA E MARCATURA CE 8 PROTOTIPI

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

MARCATURA CE E ISO 13485 NEL SETTORE DEI MEDICAL DEVICES. Sara Pelizzoli. Modena, 29/10/2014. - Copyright Bureau Veritas

MARCATURA CE E ISO 13485 NEL SETTORE DEI MEDICAL DEVICES. Sara Pelizzoli. Modena, 29/10/2014. - Copyright Bureau Veritas MARCATURA CE E ISO 13485 NEL SETTORE DEI MEDICAL DEVICES Sara Pelizzoli Modena, 29/10/2014 - Copyright Bureau Veritas RIFERIMENTI NORMATIVI Direttiva 93/42/CEE del Consiglio del 14 Giugno 1993 concernente

Dettagli

Le direttive nuovo approccio applicabili alle macchine in riferimento alla direttiva 2006/42/CE

Le direttive nuovo approccio applicabili alle macchine in riferimento alla direttiva 2006/42/CE Le direttive nuovo approccio applicabili alle macchine in riferimento alla direttiva 2006/42/CE Cuneo, 8 Ottobre 2013 Ivan Furcas ivan.furcas@it.bureauveritas.com Sviluppo della legislazione di prodotto

Dettagli

Autore: Flavio Banfi Organizzazione: ITALCERT S.r.l. Intervento: Valutatori per la Certificazione CE di prodotto 2

Autore: Flavio Banfi Organizzazione: ITALCERT S.r.l. Intervento: Valutatori per la Certificazione CE di prodotto 2 Convegno: SEMINARIO AICQ SICEV SICEP 20 maggio 2011 Intervento: Valutatori per la Certificazione CE di prodotto Autore: Flavio Banfi Direttore Tecnico ITALCERT S.r.l. ITALCERT : Certificazione sistemi

Dettagli

PROCEDURA OPERATIVA PER LA GESTIONE

PROCEDURA OPERATIVA PER LA GESTIONE Proc. 19 Pag. 1 di 7 PROCEDURA OPERATIVA PER LA GESTIONE DEGLI ADEMPIMENTI DELLA DIRETTIVA 93/42/CEE CONCERNENTE I DISPOSITIVI MEDICI 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO...

Dettagli

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.

Dettagli

ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222

ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222 ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222 Art. 4 VERIFICHE PERIODICHE 4.1 Generalità Per l esecuzione delle verifiche periodiche deve essere resa disponibile la documentazione tecnica relativa all impianto, compresa

Dettagli

Istituto Superiore Per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro

Istituto Superiore Per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro Istituto Superiore Per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro Dipartimento Territoriale di BRESCIA Via San Francesco d Assisi, 11 25122 BRESCIA Competenze ed Obblighi degli Organismi Notificati, dei

Dettagli

TAU S.r.l. Linee guida per le automazioni, secondo le nuove norme europee EN 13241-1, EN 12445 ed EN 12453

TAU S.r.l. Linee guida per le automazioni, secondo le nuove norme europee EN 13241-1, EN 12445 ed EN 12453 TAU S.r.l. Linee guida per le automazioni, secondo le nuove norme europee EN 13241-1, EN 12445 ed EN 12453 Dal 31 maggio 2001, gli impianti per cancelli automatici ad uso promiscuo (carrabile-pedonale)

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli

MARCATURA CE DELLE APPARECCHIATURE PER RADIOLOGIA MEDICA CONFORMI ALLA DIRETTIVA 93/42/CEE

MARCATURA CE DELLE APPARECCHIATURE PER RADIOLOGIA MEDICA CONFORMI ALLA DIRETTIVA 93/42/CEE MARCATURA CE DELLE APPARECCHIATURE PER RADIOLOGIA MEDICA CONFORMI ALLA DIRETTIVA 93/42/CEE DIRETTIVE COMUNITARIE Disposizioni rivolte ai governi degli Stati membri, i quali hanno l obbligo di recepirle

Dettagli

1) QUALI BENI MOBILI SONO INTERESSATI DALLA MESSA A NORMA? 2) QUALI SONO LE NORMATIVE DI RIFERIMENTO TECNICO CHE

1) QUALI BENI MOBILI SONO INTERESSATI DALLA MESSA A NORMA? 2) QUALI SONO LE NORMATIVE DI RIFERIMENTO TECNICO CHE 1) QUALI BENI MOBILI SONO INTERESSATI DALLA MESSA A NORMA? 2) QUALI SONO LE NORMATIVE DI RIFERIMENTO TECNICO CHE RIGUARDANO LA VENDITA DEI MACCHINARI? Pagina 1 di 18 Convegno fallimentare - 9 novembre

Dettagli

Verifiche Periodiche di Ascensori e Montacarichi D.P.R. 162/99 Linee Guida per gli adempimenti di Legge

Verifiche Periodiche di Ascensori e Montacarichi D.P.R. 162/99 Linee Guida per gli adempimenti di Legge SERVIZIO PREVENZIONE E RISCHIO TECNOLOGICO Verifiche Periodiche di Ascensori e Montacarichi D.P.R. 162/99 Linee Guida per gli adempimenti di Legge a cura del Servizio Prevenzione e Rischio Tecnologico

Dettagli

ELENCO DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE IN AZIENDA A SUPPORTO DELL AUTOCERTIFICAZIONE

ELENCO DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE IN AZIENDA A SUPPORTO DELL AUTOCERTIFICAZIONE ELENCO DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE IN AZIENDA A SUPPORTO DELL AUTOCERTIFICAZIONE 1. autorizzazioni edilizie planimetrie aggiornate (sede dell impresa) certificato di Licenza d Uso o Agibilità (sede dell

Dettagli

Interpretazione Normativa. Lavori elettrici sotto tensione - requisiti imprese autorizzate

Interpretazione Normativa. Lavori elettrici sotto tensione - requisiti imprese autorizzate Ti trovi in: CNA Interpreta / Ambiente e sicurezza / Sicurezza / Impianti elettro-termo-idraulici / Aspetti generali per Impianti elettro-termo-idraulici Torna all'elenco 15/7/2011 Lavori elettrici sotto

Dettagli

-Attrezzature di lavoro; Modulo D. Aggiornato 2013 1

-Attrezzature di lavoro; Modulo D. Aggiornato 2013 1 -Attrezzature di lavoro; -Direttiva Macchine. Modulo D Aggiornato 2013 1 D.Lgs. 81/2008 Titolo III Capo I Uso delle Attrezzature di lavoro Aggiornato 2013 2 DEFINIZIONI (art. 69 D. lgs.81/08) Agli effetti

Dettagli

ELENCO DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE IN AZIENDA A SUPPORTO DELL AUTOCERTIFICAZIONE DEI RISCHI LAVORATIVI

ELENCO DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE IN AZIENDA A SUPPORTO DELL AUTOCERTIFICAZIONE DEI RISCHI LAVORATIVI ELENCO DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE IN AZIENDA A SUPPORTO DELL AUTOCERTIFICAZIONE DEI RISCHI LAVORATIVI Premessa Il presente documento contiene l elenco esemplificativo della documentazione aziendale, eventualmente

Dettagli

A.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE...

A.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE... Pagina 1 di 6 INDICE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 2.1. GENERALITÀ... 2 2.2. COMPETENZA, CONSAPEVOLEZZA E ADDESTRAMENTO... 2 3. INFRASTRUTTURE...3 4. AMBIENTE DI LAVORO...6

Dettagli

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP004 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP004 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE dei profilati cavi di acciai non legati e a grano fine per impieghi strutturali di cui alle norme UNI

Dettagli

DECRETO 14 febbraio 1997 ( Gazz. Uff. n. 58 11 marzo 1997 )

DECRETO 14 febbraio 1997 ( Gazz. Uff. n. 58 11 marzo 1997 ) DECRETO 14 febbraio 1997 ( Gazz. Uff. n. 58 11 marzo 1997 ) Determinazione del tipo, modalità e periodicità del controllo di qualità da parte del fisico specialista o dell esperto qualificato delle apparecchiature

Dettagli

ATTREZZATURE DI LAVORO

ATTREZZATURE DI LAVORO ATTREZZATURE DI LAVORO ASL della Provincia di Bergamo Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPSAL) Corso anno scolastico 2010-2011 OGGI PARLEREMO DI DEFINIZIONE DI: ATTREZZATURA DI

Dettagli

ORGANI DI VIGILANZA. Titolo III- Capo I Artt. 68-73. Decreto Legislativo n.81/2008. Giuseppe Fazio 1

ORGANI DI VIGILANZA. Titolo III- Capo I Artt. 68-73. Decreto Legislativo n.81/2008. Giuseppe Fazio 1 ORGANI DI VIGILANZA Titolo III- Capo I Artt. 68-73 Decreto Legislativo n.81/2008 Giuseppe Fazio 1 Definizioni Attrezzature di lavoro Attrezzature di lavoro Qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto

Dettagli

Controlli e verifiche periodiche della illuminazione di emergenza

Controlli e verifiche periodiche della illuminazione di emergenza Controlli e verifiche periodiche della illuminazione di emergenza Ing. Roberto Vinchi Associazione Imprese di Impianti tecnologici Unione Industriale di Torino D.Legs. 81/08 e s.m.i. CAPO III - Gestione

Dettagli

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO La presente guida mette in risalto solo alcuni punti salienti estrapolati dalla specifica norma UNI 9795 con l

Dettagli

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si

Dettagli

LA MANUTENZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO SECONDO IL DLgs 81/08

LA MANUTENZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO SECONDO IL DLgs 81/08 LA MANUTENZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO SECONDO IL DLgs 81/08 DEFINIZIONE Per manutenzione di un impianto elettrico si intende l insieme delle attività tecnico-gestionali e dei lavori necessari per conservare

Dettagli

aggiorna le disposizioni per gli accertamenti documentali sugli impianti di utenza NUOVI (di nuova installazione);

aggiorna le disposizioni per gli accertamenti documentali sugli impianti di utenza NUOVI (di nuova installazione); FEBBRAIO 2014 Il 6 febbraio 2014 l Autorità per l Energia Elettrica e il Gas (AEEG) ha emanato e pubblicato sul proprio sito la Delibera n. 40/2014/R/gas, Disposizioni in materia di accertamenti della

Dettagli

Le guide degli alberghi. La prevenzione incendi Il registro dei controlli

Le guide degli alberghi. La prevenzione incendi Il registro dei controlli Le guide degli alberghi La prevenzione incendi Il registro dei controlli INTRODUZIONE L art. 5 del D.P.R. n. 37/98, disciplinando i principali adempimenti gestionali finalizzati a garantire il corretto

Dettagli

Qualità e Certificazione certificazione di prodotto - Marcantonio Catelani Facoltà di Ingegneria Firenze

Qualità e Certificazione certificazione di prodotto - Marcantonio Catelani Facoltà di Ingegneria Firenze Qualità e Certificazione certificazione di prodotto - Marcantonio Catelani Facoltà di Ingegneria Firenze 1 Focus sulla Certificazione Organismi di certificazione Certificazione personale Certificazione

Dettagli

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013.

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Nota 9 maggio 2014, n. 3266 Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Modulo di domanda Come noto (NOTA

Dettagli

TIMBRO E FIRMA DEL LEGALE RAPPRESENTANTE DELLA DITTA OFFERENTE: Pagina 1 di 8

TIMBRO E FIRMA DEL LEGALE RAPPRESENTANTE DELLA DITTA OFFERENTE: Pagina 1 di 8 1 INFORMAZIONI GENERALI SULL'APPARECCHIATURA 1.01 Tipologia Descrizione, Codice CIVAB 1.02 Modello Descrizione, Codice CIVAB 1.03 Produttore Descrizione, Codice CIVAB 1.04 Codice Capitolato di riferimento

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

Impianti d illuminazione di sicurezza. Procedure per la verifica e la manutenzione periodica.

Impianti d illuminazione di sicurezza. Procedure per la verifica e la manutenzione periodica. Impianti d illuminazione di sicurezza Procedure per la verifica e la manutenzione periodica. Leggi e Norme di riferimento Leggi e Norme di riferimento Rispetto della legge e della norma tecnica I parametri

Dettagli

REGOLAMENTO (CE) N. 183/2005 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

REGOLAMENTO (CE) N. 183/2005 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO REGOLAMENTO (CE) N. 183/2005 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 12 gennaio 2005 che stabilisce requisiti per l igiene dei mangimi Regolamento 183/2005 Applicazione sul territorio regionale L applicazione

Dettagli

Vediamo di seguito a grandi linee il procedimento per giungere alla marcatura CE.

Vediamo di seguito a grandi linee il procedimento per giungere alla marcatura CE. Marcatura CE: sei passi per i fabbricanti di macchine La Commissione Europea ha lanciato una campagna informativa per spiegare il ruolo ed il significato della marcatura CE per consumatori e professionisti.

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 E S.M.I. ASPETTI DELLA NORMATIVA CHE RIGUARDANO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 E S.M.I. ASPETTI DELLA NORMATIVA CHE RIGUARDANO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 E S.M.I. ASPETTI DELLA NORMATIVA CHE RIGUARDANO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n. 106

Dettagli

SCHEDA TECNICA PRELIMINARE. TIMBRO E FIRMA DEL LEGALE RAPPRESENTANTE DELLA DITTA OFFERENTE: Pagina 1 di 7

SCHEDA TECNICA PRELIMINARE. TIMBRO E FIRMA DEL LEGALE RAPPRESENTANTE DELLA DITTA OFFERENTE: Pagina 1 di 7 1 INFORMAZIONI GENERALI SULL'APPARECCHIATURA 1.01 Tipologia Descrizione, Codice CIVAB 1.02 Modello Descrizione, Codice CIVAB 1.03 Produttore Descrizione, Codice CIVAB 1.04 Numero Identificativo di iscrizione

Dettagli

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA

REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con delibera consiglio comunale n. 175 del 22/11/2006 Modificato con delibera consiglio comunale n. 36 DEL 14/03/2013

Dettagli

GESTIONE DEL RISCHIO NEI DISPOSITIVI MEDICI: DALLA CLASSIFICAZIONE ALLA COMMERCIALIZZAZIONE

GESTIONE DEL RISCHIO NEI DISPOSITIVI MEDICI: DALLA CLASSIFICAZIONE ALLA COMMERCIALIZZAZIONE 1 GESTIONE DEL RISCHIO NEI DISPOSITIVI MEDICI: DALLA CLASSIFICAZIONE ALLA COMMERCIALIZZAZIONE Ing. Enrico Perfler Eudax s.r.l. Milano, 23 Gennaio 2014 Indice 2 Il concetto di rischio nei dispositivi medici

Dettagli

IMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO. Il RISCHIO ELETTRICO. Dal punto di consegna... D.Lgs 81 R.el. - Pagani 1

IMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO. Il RISCHIO ELETTRICO. Dal punto di consegna... D.Lgs 81 R.el. - Pagani 1 IMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO Dal punto di consegna... 2 Il RISCHIO ELETTRICO è da intendersi come il rischio di infortunio CAUSATO da un impianto elettrico Il danno conseguente

Dettagli

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP003 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP003 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE dei prodotti laminati a caldo di acciai per impieghi strutturali di cui alla norma UNI EN 10025-1, edizione

Dettagli

Direttiva Macchine 2006/42/CE. Dichiarazione CE di Conformità: la corretta compilazione.

Direttiva Macchine 2006/42/CE. Dichiarazione CE di Conformità: la corretta compilazione. Direttiva Macchine 2006/42/CE Dichiarazione CE di Conformità: la corretta compilazione. Fonte: Guida Ufficiale Commissione europea Direttiva macchine 2006/42/CE Ed. 2010 Dati fabbricante La ragione sociale

Dettagli

LA SICUREZZA NELLA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI E DELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE

LA SICUREZZA NELLA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI E DELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE LA SICUREZZA NELLA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI E DELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE Scopo della tesi Questa tesi si propone di fornire una serie di procedure per l esecuzione IN SICUREZZA dei lavori elettrici,

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

ELENCO ED ISTRUZIONI OPERATIVE PER L UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)

ELENCO ED ISTRUZIONI OPERATIVE PER L UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) Data 01-03-2010 Rev. N. 00 Pagina 1 di 8 ELENCO ED ISTRUZIONI OPERATIVE PER L UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) Documento unico formato da 8 pagine Ddl RSPP RLS MC INDICE ISTITUTO

Dettagli

cenni sulle direttive macchine e di prodotto

cenni sulle direttive macchine e di prodotto 9(1(72 cenni sulle direttive macchine e di prodotto 5HODWRUH,QJ5REHUWR5LQDOGL /HGLUHWWLYHFRPXQLWDULHVFRSRH DSSOLFD]LRQH /H'LUHWWLYH&RPXQLWDULHVRQRODSULQFLSDOHIRQWHGHOGLULWWRGD FXL GHULYDODOHJLVOD]LRQHFKHKDVRVWLWXLWRHVRVWLWXLUjLQGHWHU

Dettagli

IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI 12 Salone della qualità e sicurezza sul lavoro IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI NELLA GESTIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA Ing. Davide Musiani STUDIO TECNICO PROF. NERI S.r.l. Bologna, 12 Giugno 2009

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE Direttore Dr. Claudio Soave Strada Le Grazie, 8-37134 Verona - Tel. 045 8027627-0458027627 - Fax 045 8027626 e-mail: servizio. prevenzioneprotezione@univr.it

Dettagli

R E G I O N E U M B R I A GIUNTA REGIONALE. Direzione Affari Generali della Presidenza e della Giunta regionale. Servizio Segreteria della Giunta

R E G I O N E U M B R I A GIUNTA REGIONALE. Direzione Affari Generali della Presidenza e della Giunta regionale. Servizio Segreteria della Giunta R E G I O N E U M B R I A GIUNTA REGIONALE Direzione Affari Generali della Presidenza e della Giunta regionale Servizio Segreteria della Giunta Disciplinare sull utilizzo della posta elettronica certificata

Dettagli

STRUTTURE METALLICHE IN ACCIAIO

STRUTTURE METALLICHE IN ACCIAIO STRUTTURE METALLICHE IN ACCIAIO La marcatura CE UNI EN 1090-1. Il primo passo è il conseguimento dell Attestato di Denuncia Attività da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e l iscrizione

Dettagli

Verifiche apparecchiature: problemi da risolvere o gestioni efficaci?

Verifiche apparecchiature: problemi da risolvere o gestioni efficaci? Verifiche apparecchiature: problemi da risolvere o gestioni efficaci? STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. Via Borghi Mamo N. 15-40137 Bologna - TEL. 051.441065 - FAX 051.443045 WWW.STUDIONERI.COM EMAIL:STUDIONERI@STUDIONERI.COM

Dettagli

Particolarità nell applicazione del DPR 462/01

Particolarità nell applicazione del DPR 462/01 Particolarità nell applicazione del DPR 462/01 Ambito di applicazione del DPR 462/01 Sono soggette all applicazione del DPR 462/01 soltanto le attività che rientrano nel campo di applicazione del D.Lgs.

Dettagli

1. IL PREPOSTO NON DEVE ADIBIRE I LAVORATORI ALLE PRATICHE CHE IMPLICANO L USO DI RADIAZIONI IONIZZANTI PRIMA DELLA CONCLUSIONE DI QUESTA PROCEDURA.

1. IL PREPOSTO NON DEVE ADIBIRE I LAVORATORI ALLE PRATICHE CHE IMPLICANO L USO DI RADIAZIONI IONIZZANTI PRIMA DELLA CONCLUSIONE DI QUESTA PROCEDURA. PU_O6 TITOLO: PROCEDURA di AVVIAMENTO DI LAVORATORE ESPOSTO: CLASSIFICAZIONE, SORVEGLIANZA DOSIMETRICA, VISITA MEDICA PREVENTIVA, FORMAZIONE FINALIZZATA ALLA RADIOPROTEZIONE, MEZZI DI PROTEZIONE. Codice

Dettagli

Brescia 25 marzo 2015. I PIANI DI CONTROLLO DEGLI APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO alla luce del D. Lgs. 81/08 - art. 71 comma 8. Relatore: Libero Donati

Brescia 25 marzo 2015. I PIANI DI CONTROLLO DEGLI APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO alla luce del D. Lgs. 81/08 - art. 71 comma 8. Relatore: Libero Donati Brescia 25 marzo 2015 I PIANI DI CONTROLLO DEGLI APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO alla luce del D. Lgs. 81/08 - art. 71 comma 8 Relatore: Libero Donati DEFINIZIONI Secondo la norma ISO 4306-1 un Apparecchio

Dettagli

(Atti non legislativi) DECISIONI

(Atti non legislativi) DECISIONI 24.2.2015 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 52/1 II (Atti non legislativi) DECISIONI DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2015/261 DELLA COMMISSIONE del 6 febbraio 2015 che modifica le decisioni 2010/470/UE

Dettagli

Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio

Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio ARTICOLO 1 FINALITA Le finalità che la Città di Desio intende perseguire con il progetto di videosorveglianza

Dettagli

ISTITUTO SUPERIORE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DEL LAVORO Dipartimento di Roma

ISTITUTO SUPERIORE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DEL LAVORO Dipartimento di Roma ISTITUTO SUPERIORE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DEL LAVORO Dipartimento di Roma CORSO di FORMAZIONE per RSPP e ASPP Modulo A D.LGS. 81/08 I dispositivi di protezione individuale (Ing.. Ugo Romano)

Dettagli

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi La sicurezza sui luoghi di lavoro Il testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro Ing. Luca Magnelli Firenze 19 ottobre 2010 D.Lgs. 9 Aprile 2008 n.

Dettagli

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

LA REALTA PIEMONTESE

LA REALTA PIEMONTESE LA REALTA PIEMONTESE Annalisa Lantermo S.Pre.S.A.L. TO1 Convegno Nazionale DIAGNOSI DELLA INFEZIONE TUBERCOLARE LATENTE: LUCI E OMBRE Torino, 20-21 settembre 2012 CAMPO DI APPLICAZIONE D.Lgs. 81/08 (art.

Dettagli

CONVEGNO regionale DIRIGENTI SCOLASTICI LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ISTTITUZIONI SCOLASTICHE: 1 Dicembre 2014

CONVEGNO regionale DIRIGENTI SCOLASTICI LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ISTTITUZIONI SCOLASTICHE: 1 Dicembre 2014 CONVEGNO regionale DIRIGENTI SCOLASTICI LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ISTTITUZIONI SCOLASTICHE: RUOLI E RESPONSABILITÀ 1 Dicembre 2014 IS E. MOLINARI Via Crescenzago, 110 - Milano Formazione ed informazione

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4 1. REQUISITI GENERALI L Azienda DSU Toscana si è dotata di un Sistema di gestione per la qualità disegnato in accordo con la normativa UNI EN ISO 9001:2008. Tutto il personale del DSU Toscana è impegnato

Dettagli

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3 del 13 11 2012 Pagina 1 di 6 INDICE 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3 5.1 Programmazione delle attività...3 5.2 Documentazione...

Dettagli

Il Punto di vista dell Organismo notificato

Il Punto di vista dell Organismo notificato Il Punto di vista dell Organismo notificato II Conferenza Nazionale dei Dispositivi Medici 17/19 Marzo 2008 - Villa Erba - Cernobbio Relatore: Gabriele Lualdi - Istituto di Ricerche e Collaudi M. Masini

Dettagli

DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ DEGLI IMPIANTI DI INSEGNA LUMINOSA

DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ DEGLI IMPIANTI DI INSEGNA LUMINOSA DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ DEGLI IMPIANTI DI INSEGNA LUMINOSA Istruzioni per la compilazione L art. 7 comma 1 del D.M. 37/08 prevede che Al termine dei lavori, previa effettuazione delle verifiche previste

Dettagli

DOCUMENTO DI SINTESI

DOCUMENTO DI SINTESI Modulo Relazione audit M_PQ-8-01_03 ed. 3 rev. 00 1 giugno 2010 DOCUMENTO DI SINTESI Modalità di gestione delle registrazioni delle manutenzioni preventive e correttive delle apparecchiature Gennaio 2013

Dettagli

Il processo di marcatura CE riferito agli impianti gas medicali

Il processo di marcatura CE riferito agli impianti gas medicali Il processo di marcatura CE riferito agli impianti gas medicali Soggetti coinvolti nel processo di Marcatura CE Fabbricante: la persona fisica o giuridica responsabile della progettazione, della fabbricazione,

Dettagli

Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita

Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita Pag. 1 di 5 Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita Premessa Questa nota è indirizzata al personale, dipendente e/o associato, autorizzato

Dettagli

CONTROLLO INIZIALE E MANUTENZIONE DEI SISTEMI DI RIVELAZIONE INCENDI

CONTROLLO INIZIALE E MANUTENZIONE DEI SISTEMI DI RIVELAZIONE INCENDI Milano, Gennaio 2012 NORMA UNI 11224 GIUGNO 2011 CONTROLLO INIZIALE E MANUTENZIONE DEI SISTEMI DI RIVELAZIONE INCENDI Gà la norma UNI 9795/2010 Sistemi fissi automatici di rivelazione, di segnalazione

Dettagli

AGENTI FISICI TITOLO VIII - AGENTI FISICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI. 14.42.17 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/16

AGENTI FISICI TITOLO VIII - AGENTI FISICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI. 14.42.17 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/16 TITOLO VIII - AGENTI FISICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI 14.42.17 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/16 Articolo 180 - Definizioni e campo di applicazione 1. Ai fini del presente decreto legislativo

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia

Dettagli

REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA

REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA I REGOLAMENTI PROVINCIALI: N. 72 PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con D.G.P. in data 17.10.2005 n. 610 reg. SOMMARIO

Dettagli

TITOLO III USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE N 3 CAPI - N 19 articoli (da art. 69 a art.

TITOLO III USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE N 3 CAPI - N 19 articoli (da art. 69 a art. TITOLO III USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE N 3 CAPI - N 19 articoli (da art. 69 a art. 87) CAPO I USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO N 5 articoli (da art. 69

Dettagli

La mancanza o una compilazione incompleta della presente scheda tecnica può rappresentare motivo di esclusione dell offerta dalla gara d acquisto.

La mancanza o una compilazione incompleta della presente scheda tecnica può rappresentare motivo di esclusione dell offerta dalla gara d acquisto. SCHEDA TECNICA PRELIMINARE all offerta n. del Scheda tecnica da compilare integralmente da parte della ditta offerente relativamente ad ogni apparecchiatura, dispositivo medico, diagstico in vitro, apparecchiatura

Dettagli

Formazione ed Informazione dei Lavoratori ai sensi del D.Lgs 81/08 e s. m. i., art. 36 e 37

Formazione ed Informazione dei Lavoratori ai sensi del D.Lgs 81/08 e s. m. i., art. 36 e 37 Formazione ed Informazione dei Lavoratori ai sensi del D.Lgs 81/08 e s. m. i., art. 36 e 37 AGENFORM Centro di Formazione Professionale Viale Amendola Eboli(SA) Consulente Dott. Ing. Elena Chiappa FORMAZIONE:

Dettagli

Gli obblighi documentali da parte dei committenti, imprese, coordinatori per la sicurezza

Gli obblighi documentali da parte dei committenti, imprese, coordinatori per la sicurezza Gli obblighi documentali da parte dei committenti, imprese, coordinatori per la sicurezza Vanno conservati presso il cantiere i documenti indispensabili per dimostrare, in caso di ispezione dell organo

Dettagli

LIBRETTO VERIFICHE GRU A PONTE E MACCHINE DI SOLLEVAMENTO (Registro di controllo)

LIBRETTO VERIFICHE GRU A PONTE E MACCHINE DI SOLLEVAMENTO (Registro di controllo) MACCHINA NUMERO DI FABBRICA LIBRETTO VERIFICHE GRU A PONTE E MACCHINE DI SOLLEVAMENTO (Registro di controllo) Costruttore/Mandatario: CIOFETTI SOLLEVAMENTO INDUSTRIALE SRL S. S. Tiberina Nord, 26/T - 06134

Dettagli

b) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;

b) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi; Lezione 6 La riunione periodica (art 35) La riunione periodica è un momento di discussione sui temi della prevenzione e della tutela della salute e dell integrità psicofisica dei lavoratori, prevista per

Dettagli

GESTIONE DELLA PRODUZIONE

GESTIONE DELLA PRODUZIONE 25/02/2011 Pag. 1 di 5 GESTIONE DELLA PRODUZIONE 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme... 2 3.2. Moduli / Istruzioni... 2 4. RESPONSABILITÀ... 2 5. DEFINIZIONI...

Dettagli

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E 08/02/2011 Pag. 1 di 7 GESTIONE DELLA FORMAZIONE E DELL ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme... 2 3.2. Moduli / Istruzioni... 2 4.

Dettagli

LA NUOVA EDIZIONE DELLA NORMA CEI 11-27 2014

LA NUOVA EDIZIONE DELLA NORMA CEI 11-27 2014 LA NUOVA EDIZIONE DELLA NORMA CEI 11-27 2014 COSA CAMBIA PER LA SICUREZZA NEI LAVORI ELETTRICI OBBLIGATORIA DAL 1 FEBBRAIO 2015 27 gennaio 2015 Autore: www.portaleconsulenti.it LA NUOVA EDIZIONE DELLA

Dettagli

D.Lgs. 81/08 TITOLO III CAPO I USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E RISCHIO ELETTRICO

D.Lgs. 81/08 TITOLO III CAPO I USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E RISCHIO ELETTRICO Dipartimento Sanità Pubblica SERVIZI PREVENZIONE SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO DALLA SCUOLA UN LAVORO SICURO Corso L ABC della Sicurezza e Igiene sul Lavoro STOP DALLA SCUOLA UN LAVORO SICURO Corso L ABC

Dettagli

BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015

BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015 BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 Sulla GU 2573/2015, n. 70 è stato pubblicato il D.M. 19 marzo 2015 recante "Aggiornamento della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione,

Dettagli

CAPO IV - PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI

CAPO IV - PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI CAPO IV - PROTEZIONE DEI AVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI EETTROMAGNETICI Articolo 206 - Campo di applicazione 1. Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori

Dettagli

LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE

LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE Torino 21-23 marzo 2006 ABAG SRL http:// www.abag.it 1 CONSIDERAZIONI GENERALI E DEFINIZIONI cos'è la marcatura ce chi ne va soggetto e quali direttive occorre

Dettagli

L EVOLUZIONE DELLA NORMATIVA SULLA SALUTE E SICUREZZA DEL LAVORO

L EVOLUZIONE DELLA NORMATIVA SULLA SALUTE E SICUREZZA DEL LAVORO CORSO RESPONSABILI DEI SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e dell Accordo tra Stato e Regioni 26 gennaio 2006 L EVOLUZIONE DELLA NORMATIVA SULLA SALUTE E SICUREZZA DEL LAVORO

Dettagli

STRUTTURA AZIENDALE PROVVEDITORATO ECONOMATO IL DIRIGENTE RESPONSABILE: DR. DAVIDE A. DAMANTI CAPITOLATO TECNICO

STRUTTURA AZIENDALE PROVVEDITORATO ECONOMATO IL DIRIGENTE RESPONSABILE: DR. DAVIDE A. DAMANTI CAPITOLATO TECNICO CAPITOLATO TECNICO PROCEDURA DI COTTIMO FIDUCIARIO AI SENSI DELL ART. 125 DEL D. LGS. 163/2006 E S.M.I. PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA E MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA HARDWARE E

Dettagli

Ordinanza sulla sicurezza degli ascensori

Ordinanza sulla sicurezza degli ascensori Ordinanza sulla sicurezza degli ascensori (Ordinanza sugli ascensori) Modifica del 17 agosto 2005 Il Consiglio federale svizzero ordina: I L ordinanza del 23 giugno 1999 1 sugli ascensori è modificata

Dettagli

SCHEMI LETTERE DI NOTIFICA SCHEMA DI AUTOCERTIFICAZIONE SCHEMI LETTERE DI DESIGNAZIONE SCHEMA LETTERA DI INFORMAZIONE AI LAVORATORI

SCHEMI LETTERE DI NOTIFICA SCHEMA DI AUTOCERTIFICAZIONE SCHEMI LETTERE DI DESIGNAZIONE SCHEMA LETTERA DI INFORMAZIONE AI LAVORATORI SCHEMI LETTERE DI NOTIFICA SCHEMA DI AUTOCERTIFICAZIONE SCHEMI LETTERE DI DESIGNAZIONE SCHEMA LETTERA DI INFORMAZIONE AI LAVORATORI SCHEMA DEL VERBALE DI RIUNIONE PERIODICA Modello A) BOZZA DI LETTERA

Dettagli

N O M I N A INCARICATI DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE

N O M I N A INCARICATI DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE DESIGNAZIONE DEI LAVORATORI INCARICATI DELL'ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI E LOTTA ANTINCENDIO, DI EVACUAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO IN CASO DI PERICOLO GRAVE E IMMEDIATO, DI SALVATAGGIO

Dettagli

GUIDA ALLA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI

GUIDA ALLA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI NORME CEI 0-10 GUIDA ALLA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI La guida contiene le indicazioni relative alla manutenzione degli impianti elettrici di bassa tensione allo scopo di favorire il mantenimento

Dettagli

D. LGS 81/2008. Informazione ai lavoratori

D. LGS 81/2008. Informazione ai lavoratori D. LGS 81/2008 L INFORMAZIONE E LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI L ADDESTRAMENTO Informazione ai lavoratori 1. Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione: a)

Dettagli

Alla ricerca dei rischi da interferenza: gli appalti di gestione e manutenzione delle apparecchiature elettromedicali

Alla ricerca dei rischi da interferenza: gli appalti di gestione e manutenzione delle apparecchiature elettromedicali Alla ricerca dei rischi da interferenza: gli appalti di gestione e manutenzione delle Ing. Marco Picozzi Ingegneria Biomedica Santa Lucia S.p.A. 1 Riferimenti legislativi D.Lgs n.626 del 19 Marzo 1994

Dettagli

Università degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo

Università degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo NG Università degli Studi di Palermo REGOLAMENTO Per l individuazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e la definizione delle loro attribuzioni (approvato nella seduta di contrattazione

Dettagli

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono

Dettagli