PARTE PRIMA. Codifica: DI TCTS SR TL B SPECIFICA TECNICA DI FORNITURA PER NUOVO SISTEMA DI TELEFONIA SELETTIVA INTEGRATA PARTE PRIMA

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2 INDICE 2 di INTRODUZIONE LEGENDA CARATTERISTICHE E PRESTAZIONI DEL STSI GENERALITÀ BANALIZZAZIONE DEI CIRCUITI CANALI DI COMUNICAZIONE TOPOLOGIA DEI CIRCUITI TELEFONICI SEGNALAZIONI TELEDIAGNOSTICA TELEDIFFUSIONE SONORA INTEGRAZIONE CON LA RPV FS SU SISTEMA RADIOMOBILE 900 MHz DESCRIZIONE DEI CIRCUITI TELEFONICI RICONFIGURABILITÀ DEL SISTEMA POSSIBILI CONFIGURAZIONI DIRIGENZA LOCALE DIRIGENZA CENTRALE DIRIGENZA CENTRALE OPERATIVA CIRCUITI TELEFONICI DI RIFERIMENTO CIRCUITO BL CIRCUITO V BIS CIRCUITO III MOVIMENTO CIRCUITO DC CIRCUITO DCO CIRCUITO DOTE GIURISDIZIONI DCO E DOTE NON SOVRAPPONIBILI STAZIONI DISABILITATE TIPI DI TELEFONO TELEFONO TONITEL TELEFONO DIGITEL INTERCONNESSIONE TRA TRONCHI LIMITROFI ACQUISIZIONE DI DCO LIMITROFI IN ORE NOTTURNE E POSTAZIONI DOTE INTERFACCIAMENTO CON I CIRCUITI TELEFONICI SELETTIVI ESISTENTI INTERFACCIAMENTO CON CENTRALI TELEFONICHE ISDN PRESCRIZIONI FONDAMENTALI SUPPORTO FISICO LUNGHEZZA E NATURA DEL COLLEGAMENTO NUMERO DI UTENTI UBICAZIONE DELLE APPARECCHIATURE REQUISITI CANALE DATI DI SEGNALAZIONE DI LINEA REQUISITI CANALE DATI FSK CONSOLE - CTS BANDA PASSANTE AMPLIFICAZIONE / EQUALIZZAZIONE DECODIFICATORE DI CHIAMATA AFFIDABILITÀ CHIAMATA E CONFERMA PROTEZIONE APPARECCHIATURE LIVELLI DI FONIA RAPPORTO SEGNALE / DISTURBO EFFETTO LOCALE ED INNESCHI ALIMENTAZIONE CTS TELEALIMENTAZIONE COSTITUZIONE DEL POSTO CENTRALE DI TELEDIAGNOSTICA COSTITUZIONE DEL TERMINALE PORTATILE DI DIAGNOSTICA E PROGRAMMAZIONE 36

3 3 di COSTITUZIONE DEL POSTO CENTRALE DC/DCO ESPANSIONE CONSOLE COSTITUZIONE DEL POSTO CENTRALE DOTE COSTITUZIONE DEL POSTO SECONDARIO DI STAZIONE (CONSOLE DM) COSTITUZIONE DEL POSTO PER UTENTI UFFICIO, SSE, PGPL E SIMILI COSTITUZIONE DEL POSTO SECONDARIO IN CASSA STAGNA ACCENSIONE T LUMINOSE ACCENSIONE T LUMINOSE CON UTILIZZO DI UN RELÈ DI ABILITAZIONE ALL'INTERNO DEL TELEFONO TONITEL ACCENSIONE T LUMINOSE PILOTATE SELETTIVAMENTE DAL CTS COMPONENTI DELLE APPARECCHIATURE COMPONENTI DI APPARECCHIATURE IN CASSA STAGNA CONDIZIONI AMBIENTALI DI FUNZIONAMENTO E NORME GENERALI SCHEMI ED ISTRUZIONI COLLAUDO VERIFICHE DI RISPONDENZA TECNICA DEL SISTEMA STRUMENTI E PROCEDURE PER LA MESSA IN SERVIZIO E MANUTENZIONE DEL SISTEMA CONDIZIONI PARTICOLARI DOCUMENTAZIONE TECNICA 49

4 4 di INTRODUZIONE Il Sistema di Telefonia Selettiva Integrata (STSI) rappresenta il nuovo standard per gli impianti telefonici selettivi di servizio lungo le linee ferroviarie basato su soluzioni flessibili ed innovative che consentiranno di: renderlo idoneo per le varie condizioni di impiego e regimi di esercizio delle linee ferroviarie (DL, DC, DCO) con semplici interventi di riconfigurazione in sede di applicazione; consentire l'accesso alle comunicazioni radio terra-treno realizzate mediante sistemi radiomobili cellulari pubblici (GSM) e proprietari (GSM-R); integrare su un unica console operatore le funzioni di accesso ai vari ambienti di comunicazione (telefonia selettiva, telefonia automatica, telefonia mobile di gruppo chiuso e radio terra-treno, telediffusione sonora); migliorare gli aspetti di affidabilità/disponibilità di impianto e di manutenzione in linea, attraverso l impiego esteso di criteri di telediagnostica; garantire la compatibilità tra sistemi prodotti da fornitori diversi. L architettura generale del STSI viene illustrata in Figura 1 dove si evidenziano i due livelli fisici in cui viene suddiviso gerarchicamente il sistema: un livello locale al quale vengono attestate tutte le utenze che fanno capo a concentratori telefonici di stazione (console, telefoni interstazionali, di piazzale, di ufficio che fanno capo ai relativi circuiti); un livello Omnibus che interconnette tutti i concentratori telefonici di stazione realizzando il circuito telefonico comune verso il posto centrale di rete. Si noti che tutti i circuiti telefonici, tranne quelli dedicati alle utenze degli uffici, hanno una topologia ad anello compresi i circuiti Omnibus che saranno richiusi verso il concentratore capolinea. Gli elementi caratterizzanti il STSI sono: Concentratore Telefonia Selettiva (CTS); Console Movimento (DCO/DC); Console Trazione elettrica (DOTE o SSE est e SSE ovest); Console di stazione (DM); Posto secondario in cassa stagna (Telefoni di piazzale e di linea); Posto secondario da interno (Telefoni ufficio e posti di guardia); Dorsale di comunicazione principale Omnibus (Primo livello); Dorsali di comunicazione Interstazionale (secondo livello); Circuiti di piazzale (secondo livello); Omnibus uffici (secondo livello); Collegamenti con apparati radio cellulari a 900 MHz. Il STSI può essere configurato per svolgere i servizi di telecomunicazione tipici degli attuali circuiti telefonici selettivi di Movimento (circuito V bis, III Movimento, BL, DC, DCO), di Trazione elettrica (circuito V TE, circuito DOTE) e di diffusione sonora (TDS); non viene invece considerata la necessità di realizzare servizi di telefonia selettiva specifici per la manutenzione (attuale circuito MAN per linee gestite in regime DCO),

5 5 di 49 demandando a sistemi radio indipendenti il soddisfacimento delle necessità di comunicazione per tale servizio. L eventuale esigenza di collegamento telefonico in situazioni di emergenza per personale di manutenzione che opera lungo linea, potrà essere soddisfatta utilizzando i circuiti di Trazione elettrica e/o di Movimento. La disponibilità di un servizio di comunicazione radio terra-treno basato su reti radiomobili pubbliche a 900 MHz e/o su rete proprietaria GSM-R in combinazione con il nuovo sistema STSI consente di modificare gli attuali sistemi di posa per i telefoni di linea e di piazzale fissando in via di principio, salvo quanto diversamente stabilito in relazione a problematiche di sicurezza e di esercizio, le seguenti linee guida: a) Eliminare i consueti "telefoni eventuali" (ogni 1200/1800 metri) o in prossimità dei segnali permanentemente permissivi; b) Installare un telefono stagno per ogni binario all imbocco delle gallerie; c) Installare un telefono stagno per ogni binario a metà galleria per gallerie comprese tra 1000 e 2000 metri; installare un telefono stagno per ciascun binario ogni 1000 metri all'interno delle gallerie con lunghezza compresa tra 2000 e 5000 metri; installare un telefono stagno per ciascun binario ogni 500 metri all'interno delle gallerie con lunghezza superiore a 5000 metri; d) Installare un telefono stagno per ogni binario in punti critici di linea (soggetti a rallentamenti, frane o altre possibili situazioni di emergenza); e) Installare un telefono stagno per ogni segnale di protezione e per ogni segnale imperativo di linea; f) Installare un telefono all'esterno del Fabbricato Viaggiatori (FV); g) Installare telefoni stagni nei piazzali dei posti di servizio solamente in corrispondenza dei posti di rilascio chiave fermadeviatoio, telefoni ubicati in posizione distinta per ciascun senso di marcia e per ciascun lato del posto di servizio; h) Installare su ogni binario un telefono stagno in corrispondenza dei Posti di Guardia Passaggio a Livello (PGPL) impresenziati; i) Installare un solo telefono stagno comune a più segnali di partenza ubicato in modo tale da evitare l'attraversamento dei binari di corsa; j) Eliminare le "T" luminose. La riduzione di telefoni e supporti utilizzati comporta comunque alcune variazioni rispetto alle normative vigenti. In particolare la scelta di ottimizzare i supporti all interno dell impianto implica alcune peculiarità di funzionamento quali: Il circuito BL verrà realizzato tramite il supporto Interstazionale e quindi una eventuale comunicazione di Movimento proveniente dalla linea potrà entrare in conferenza con una comunicazione tra due DM; in questo caso sarà cura degli operatori risolvere gli eventuali conflitti alla voce. Il circuito III Movimento verrà realizzato tramite il supporto Omnibus e quindi una comunicazione tra due DM, in caso di dirigenza centrale, verrà sempre e comunque ascoltata dal DC, se in ascolto tramite altoparlante.

6 6 di 49 Qualora la realizzazione di impianti telefonici di servizio con il STSI interessi linee sulle quali non risulta disponibile una copertura radio per il collegamento terra-treno verranno comunque adottati gli stessi criteri di dimensionamento e dislocazione dei telefoni selettivi considerati precedentemente alla entrata in vigore della presente specifica.

7 7 di 49 Figura 1 - Architettura del Sistema di Telefonia Selettiva Integrata (STSI)

8 8 di LEGENDA A Collegamento con circuito Omnibus A; A Collegamento con chiusura ad anello circuito Omnibus A; Aut Attacco d utente rete telefonica automatica; B Collegamento con circuito Omnibus B; B Collegamento con chiusura ad anello circuito Omnibus B; BCA Collegamento con rete telefonica automatica; CTS0 Concentratore Telefonia Selettiva capolinea; CTS n Concentratore Telefonia Selettiva di stazione; DM Collegamento con console DCO o DC o DM; DM Collegamento con console DOTE o SSE o secondo DM; DMn Console di stazione (Dirigente Movimento); Ia n-n+1 Circuito Interstazionale A tra CTS n e CTS n+1 (secondo livello); IAe Collegamento con circuito Interstazionale A lato est; IAo Collegamento con circuito Interstazionale A lato ovest; IB n-+1 Circuito Interstazionale B tra CTS n e CTS n+1 (secondo livello); IBe Collegamento con circuito Interstazionale B lato est; IBo Collegamento con circuito Interstazionale B lato ovest; LuA Circuito Omnibus A utenze uffici (secondo livello); LuB Circuito Omnibus B utenze uffici (secondo livello); OA Circuito Omnibus A (Primo livello); OB Circuito Omnibus B (Primo livello); OUA Collegamento con circuito Omnibus A uffici; OUB Collegamento con circuito Omnibus B uffici; PA Circuito di piazzale A (secondo livello); PAe Collegamento con circuito di piazzale A lato est; PAo Collegamento con circuito di piazzale A lato ovest; PB Circuito di piazzale B (secondo livello); PBe Collegamento con circuito di piazzale B lato est; PBo Collegamento con circuito di piazzale B lato ovest; RPV Collegamento con apparato radio cellulare su sistema radiomobile 900 MHz (Rete Privata Virtuale); TDS Collegamento comandi e fonia impianto telediffusione sonora; Tln x-y Telefono di linea numero n della tratta x - y; Tpn-x Telefono di piazzale numero n del CTS x; Tun-x Telefono ufficio numero n del CTS x.

9 9 di CARATTERISTICHE E PRESTAZIONI DEL STSI GENERALITÀ L'architettura del sistema prevede lo sviluppo della rete di trasmissione su due livelli gerarchici distinti costituiti da supporti fisici banalizzati, cioè non specializzati per tipo di comunicazione; in condizioni di riposo i supporti appartenenti ai due livelli gerarchici saranno fisicamente disconnessi. I due livelli vengono così denominati: primo livello gerarchico (Circuiti Omnibus OA e OB); secondo livello gerarchico (Circuiti Interstazionali IA e IB, circuiti di piazzale PA e PB, circuiti Omnibus utenze uffici e console). Il primo livello gerarchico, utilizzato per il collegamento del posto centrale CTS0 (capolinea) con le apparecchiature di stazione (CTS), verrà di norma realizzato con coppie telefoniche che seguiranno lo sviluppo del circuito interessato; in prossimità dell'ultimo CTS potrà essere realizzata la chiusura ad anello verso il CTS0 tramite coppie telefoniche dedicate e/o canali virtuali FDM / PCM. Il secondo livello gerarchico sarà utilizzato per il collegamento delle apparecchiature di stazione (CTS) con i telefoni lungo linea, di piazzale, di ufficio, eccetera e verrà di norma realizzato con coppie telefoniche. Per la gestione delle proprie funzionalità il sistema STSI farà uso di un canale di servizio a bassa velocità (300 o 150 baud) ricavato sulle stesse coppie telefoniche impiegate per la fonia tramite opportuna delimitazione di una banda dedicata per la fonia e di una banda per le segnalazioni. Tale canale di servizio prevede l impiego di segnalazione FSK con protocollo e tipologia di messaggi definiti, in linea di principio, nella Parte Terza della presente specifica. Il sistema di telecomunicazioni STSI realizzerà due circuiti telefonici logicamente indipendenti, uno per il Movimento ed uno per la Trazione elettrica. Ogni dorsale di comunicazione sarà normalmente costituita da due supporti fisici, interessati ognuno sia dalle comunicazioni in fonia sia dalle segnalazioni, così da consentire comunicazioni di Movimento e di Trazione elettrica contemporanee. In caso di degrado del mezzo trasmissivo o di configurazione minimale del sistema potrà essere previsto un solo supporto fisico con riduzione di prestazione ed interblocco tra comunicazioni nei due diversi ambienti. Una o più utenze telefoniche omogenee potranno essere allacciate ad uno qualunque dei supporti fisici che costituiscono le dorsali di secondo livello, che a sua volta tramite opportune commutazioni da parte dei CTS di stazione verrà messa in connessione con una dorsale di comunicazione di primo livello realizzando così in maniera dinamica un circuito completo di tipo Movimento o di tipo Trazione elettrica. In sede di configurazione della rete, i singoli apparati verranno caratterizzati per realizzare le funzioni di instradamento coerentemente con il regime di esercizio proprio della linea. Durante le fasi di segnalazione il sistema instaurerà un canale di comunicazione tra il chiamato ed il chiamante effettuando, se necessario, una o più interconnessioni tra i due livelli gerarchici, canale di comunicazione assegnato e mantenuto attivo tramite l utilizzo di opportuni messaggi di servizio previsti dal protocollo di segnalazione di linea impiegato.

10 10 di 49 Tutti gli utenti apparterranno di principio al secondo livello gerarchico. In alcuni casi una chiamata potrà richiedere al CTS di giurisdizione di attivare la connessione tra il supporto di secondo livello gerarchico a cui è collegato ed il supporto di primo livello gerarchico disponibile. Tutti i CTS che rileveranno questa condizione sul supporto di primo livello abiliteranno il trasferimento dei segnali verso i supporti di secondo livello di propria giurisdizione; il successivo messaggio di chiamata emesso dal terminale chiamante, raggiungerà pertanto tutti gli utenti appartenenti al circuito così stabilito. In altri casi invece le chiamate resteranno confinate ai circuiti di secondo livello appartenenti al CTS di giurisdizione. In fase di risposta la rete manterrà attive le connessioni con il supporto di primo livello gerarchico per i soli rami di secondo livello a cui appartengono gli apparati del chiamante e del chiamato, instaurando un canale di comunicazione chiamato chiamante, canale mantenuto attivo con opportuni messaggi di servizio previsti nel protocollo di segnalazione di linea. In regime di circuito centralizzato (DC, DCO, DOTE) tale comunicazione sarà disponibile sulla console collegata al CTS capolinea e potrà essere udita in altoparlante quando questo sarà attivo. Le segnalazioni previste nel protocollo di linea definiranno, oltre all occupazione del canale, anche il tipo di comunicazione in atto. Tutti gli utenti che, a canale occupato, richiederanno una ulteriore comunicazione dello stesso tipo di quella già presente si potranno connettere direttamente in fonia sul canale già instaurato; al riguardo il protocollo di segnalazione di linea prevederà opportuni messaggi di servizio connessi con la gestione degli inserimenti alla voce, consentendo il mantenimento del canale di comunicazione anche a seguito del riaggancio di uno dei terminali telefonici precedentemente in conferenza, come verrà meglio precisato in sede di illustrazione del protocollo di linea. Le apparecchiature di stazione (CTS) dovranno quindi essere in grado di gestire la connessione tra i due livelli gerarchici a seguito del riconoscimento di particolari segnalazioni ed allo stato della stazione (presenziata o non presenziata). Per ogni linea esisterà di norma un CTS capolinea (CTS0) che provvederà alla gestione delle condizioni di impegno dei circuiti telefonici Omnibus OA e OB. Tutti i CTS di linea monitoreranno entrambi i supporti Omnibus ed effettueranno eventuali connessioni a questi ultimi in base alle segnalazioni di disponibilità emesse su di essi dal CTS0 che funge da CTS regolatore dei circuiti Omnibus. I CTS di linea segnaleranno con analoghi messaggi di servizio la disponibilità dei supporti di secondo livello gerarchico, fungendo da CTS regolatore per i circuiti interstazionali di competenza; tutti i telefoni saranno predisposti a ricevere o inviare le loro chiamate in base alle condizioni di impegno dei circuiti interstazionali di appartenenza, che sono controllate dal CTS di giurisdizione. Per particolari situazioni applicative dovrà essere possibile utilizzare un solo supporto Interstazionale; in questo caso, equivalente alla condizione di funzionamento degradato, ogni utente ha a disposizione un solo supporto e dovrà, in caso di chiamata, attendere la disponibilità dello stesso se non appartiene allo stesso tipo di servizio.

11 11 di BANALIZZAZIONE DEI CIRCUITI Come già anticipato, sia le dorsali Omnibus (primo livello gerarchico) sia i circuiti interstazionali (secondo livello gerarchico) di norma saranno realizzati con due coppie telefoniche. In sede di configurazione iniziale di impianto potrà essere definita una assegnazione prioritaria di un determinato circuito fisico alle comunicazioni di tipo Movimento e dell altro circuito fisico alle comunicazioni di tipo Trazione elettrica, ma in casi di degrado o per particolari esigenze applicative dovrà essere possibile impiegare ciascun circuito indifferentemente per servizi di Movimento o per servizi di Trazione elettrica. La specializzazione del supporto trasmissivo disponibile per lo specifico tipo di servizio avverrà in questo caso nel momento in cui sarà instaurata una comunicazione sulla base del tipo di chiamata attivata. In condizioni normali i due canali di comunicazione Movimento e Trazione elettrica dovranno poter essere attivi contemporaneamente, garantendo la completa indipendenza tra di loro CANALI DI COMUNICAZIONE Il canale di comunicazione Movimento prevede le seguenti comunicazioni: da console DC/DCO ad utenti del Movimento; da console DM ad utenti del Movimento; da telefono di linea, piazzale, uffici a console DCO; da telefono di linea, piazzale, uffici a console DM; da console DC/DCO ad utenti radio RPV 900 MHz e viceversa; da console DM ad utenti radio RPV 900 MHz e viceversa; da utente radio RPV 900 MHz ad utente radio RPV 900 MHz; Il canale di comunicazione Trazione elettrica prevede le seguenti comunicazioni: da console DOTE ad utenti di impianti TE (reparti I.E., Capi zona T.E., Cabine T.E., eccetera); da console DM ad utenti di impianti TE; da telefono secondario ad utenti di impianti Te; da console DOTE ad utenti radio RPV 900 MHz e viceversa (solo con numerazione breve di gruppo chiuso). Le console DC/DCO/DM/DOTE dovranno essere in grado, qualora richiesto in sede contrattuale, di gestire l'interfacciamento con terminali radio operanti sulla futura rete radiomobile proprietaria a 900 MHz GSM-R.

12 12 di TOPOLOGIA DEI CIRCUITI TELEFONICI I circuiti telefonici nell ambito del piazzale presenteranno, per quanto possibile, una topologia ad anello, per cui il riscontro della disponibilità al servizio degli stessi potrà essere realizzata monitorando i messaggi di servizio impiegati dal protocollo di segnalazione/chiamata all estremo opposto del circuito rispetto al punto di immissione di tali messaggi di servizio. L assenza in ricezione all altro estremo dell anello dei messaggi trasmessi originerà il rilevamento di una condizione di anomalia e la contemporanea immissione dai due estremi dei messaggi di servizio sui due tronchi di anello che si vengono a determinare. Il riscontro di questa anomalia dovrà consentire l attivazione di una procedura di ricerca guasti secondo i criteri di diagnostica che verranno definiti dal Fornitore in sede di progettazione esecutiva del sistema. I circuiti telefonici interstazionali faranno capo ai due CTS di stazione contigui. Il CTS di giurisdizione genererà le segnalazioni sullo stato di impegno del circuito su entrambi i supporti, mentre l altro CTS ne effettuerà il monitoraggio. L assenza in ricezione all altro estremo del circuito dei messaggi trasmessi originerà il rilevamento di una condizione di anomalia/interruzione del circuito Interstazionale; ciò provocherà la generazione dei relativi messaggi di servizio anche da parte del CTS che stava effettuando il monitoraggio. Il riscontro di tale anomalia dovrà consentire la attivazione di una procedura di ricerca guasti secondo i criteri di diagnostica che verranno definiti dal Fornitore in sede di progettazione esecutiva del sistema. I circuiti telefonici Ufficio realizzeranno un collegamento Omnibus tra tutti gli utenti del servizio utilizzando due coppie telefoniche. Le console saranno collegate al rispettivo CTS tramite due coppie telefoniche rispettivamente dedicate alla trasmissione ed alla ricezione di fonia e dati. Per permettere la presenza contemporanea sulla stessa coppia di fonia e dati si creeranno due canali indipendenti dividendo lo spettro dei segnali in due bande di frequenza differenti; avremo così: una via di fonia; una via dati. Tale soluzione, che utilizzerà una banda complessiva compresa tra 300 e 3400 Hz, consentirà anche di remotizzare la console utilizzando sistemi trasmissivi virtuali. La via dati modulata in tecnica FSK consentirà lo scambio di dati in forma seriale tra console e CTS, con impiego del protocollo specificato successivamente nella Parte Terza della presente specifica.

13 13 di SEGNALAZIONI Il sistema STSI adotterà, per le segnalazioni ed i messaggi di telediagnostica sui circuiti Omnibus e interstazionali, una trasmissione dati con tecnica di modulazione FSK impiegando un canale dati ricavato sullo stesso supporto utilizzato per la fonia mediante suddivisione della banda telefonica disponibile in due sottobande: una banda compresa tra 300 e 2400 Hz per la fonia ed una banda compresa tra 2500 e 3400 Hz per il canale dati a 300 baud. Qualora i doppini telefonici messi a disposizione da FS risultassero pupinizzati la sottobanda per il canale dati potrà essere compresa tra 2500 e 2700 Hz, con l adozione di un canale dati a 150 baud. Tale canale dati con trasmissione in tecnica FSK viene utilizzato per le segnalazioni di caratterizzazione dinamica dei circuiti telefonici, di effettuazione delle chiamate e dei relativi istradamenti nonché per lo scambio dati connesso con le funzioni diagnostiche di sistema. Le segnalazioni tra CTS e console, come già anticipato, avverranno mediante trasmissione dati in tecnica FSK utilizzando una sottobanda dedicata, mentre la fonia occuperà la banda disponibile rimanente TELEDIAGNOSTICA La telediagnostica delle apparecchiature costituenti il sistema STSI verrà realizzata con riferimento ai due livelli in cui è strutturato il sistema in modo da limitare i messaggi scambiati tra le varie unità componenti il sistema stesso. Una prima sezione di diagnostica interesserà i CTS di stazione e gli apparati telefonici ad essi collegati sfruttando i supporti telefonici del secondo livello gerarchico. Con opportuni comandi e messaggi implementati nel protocollo di segnalazione di linea ogni CTS richiederà ciclicamente lo stato di ogni singola apparecchiatura che rientra sotto la sua giurisdizione. Il CTS effettuerà anche un controllo ciclico di tutte le unità che lo costituiscono. Un secondo livello di diagnostica sarà implementato tra il CTS capolinea (CTS0) ed i CTS di stazione, dove il CTS0, con opportuni messaggi e comandi implementati sul protocollo di segnalazione di linea, acquisirà i dati raccolti da ogni CTS mediante interrogazione ciclica degli stessi, usando come supporto telefonico un circuito Omnibus. I dati così raccolti saranno memorizzati in tabelle e saranno disponibili per essere passati al Centro di controllo diagnostico. Dovrà così essere possibile, tramite postazione di diagnostica centralizzata (PC) interconnessa con il CTS0, con idoneo protocollo di scambio dati, centralizzare le operazioni di telediagnostica ciclicamente eseguite da ogni CTS. Con comandi inviati da un operatore locale collegato per via seriale ad un singolo CTS tramite terminale mobile (PC portatile e relativo software di diagnostica) dovrà inoltre essere possibile effettuare misure di continuità ed attenuazione delle coppie telefoniche interstazionali in uso, ordinando al CTS limitrofo o ad un telefono lungo linea la richiusura dei circuiti telefonici, consentendo così il monitoraggio dello stato del cavo. L attuazione della richiusura sarà protetta da time-out per garantire il ripristino forzato delle condizioni di normale servizio.

14 14 di 49 Per permettere inoltre una manutenzione preventiva dei supporti telefonici, o meglio individuare le cause di un malfunzionamento, su comando di diagnostica ogni CTS di linea o telefono di linea collegato al sistema dovrà essere in grado di emettere una serie di toni sinusoidali di prova tra di loro intervallati da pause così da permettere il rilevamento centralizzato del valore di equivalente e la curva di attenuazione in funzione della frequenza del collegamento di diagnostica instaurato. Le modalità operative saranno: frequenze emesse in sequenza per telefono tonitel: 300, 500, 1020, 2000, 2400 Hz; frequenze emesse in sequenza dal CTS: 300, 500, 1020, 2000, 2400, 3000, 3300 Hz; durata emissione tono: 10 secondi, eccetto tono 1020 Hz che sarà emesso per 20 secondi; durata delle pause tra l emissione del singolo tono: 10 secondi; livello di trasmissione tono: 6 db sotto il livello nominale nel punto di connessione. L emissione del primo tono inizierà circa 10 secondi dopo che è stata completata la fase di chiamata e conferma e terminerà 10 secondi dopo l emissione dell ultimo tono con abbattimento della comunicazione da parte del chiamato. Come già precedentemente indicato i messaggi di servizio connessi con le attività diagnostiche dovranno impegnare il circuito telefonico con priorità inferiore rispetto a qualsiasi altra esigenza di utilizzo ed essere di durata contenuta (massimo 500 ms), frazionando opportunamente, se necessario, i pacchetti dati trasmessi, per causare ritardo minimo ad eventuali richieste emergenti di accesso prioritario. Operazioni di diagnostica o di test pilotate da operatori della manutenzione che dovessero avere durata prolungata verranno condotte in condizione di circuito fuori esercizio TELEDIFFUSIONE SONORA Nell ottica di una ottimizzazione delle risorse il CTS dovrà essere in grado di interfacciarsi anche con gli impianti di diffusione sonora delle stazioni, fornendo ad un operatore centrale (generalmente il DCO) la possibilità di indirizzare annunci sonori nelle stazioni stesse in caso di emergenza o di indisponibilità di altri sistemi preposti a tale funzione, senza prevedere l impiego di una ulteriore coppia telefonica. Dovrà inoltre essere prevista la possibilità di memorizzazione alcuni messaggi preregistrati all interno dei CTS attivabili con opportuni comandi implementati sul protocollo di segnalazione. I comandi verranno trasmessi dall operatore centrale con le stesse modalità di una chiamata selettiva seguita dal codice di indirizzo di uno specifico messaggio preregistrato; all occorrenza il centro potrà abilitare il CTS a collegare l impianto di diffusione sonora al circuito telefonico in uso per effettuare un annuncio vocale diretto da parte del chiamante. Opportuni messaggi implementati nel protocollo di segnalazione di linea dovranno consentire l esercizio di tale prestazione con gli adeguati livelli di protezione e di interblocco rispetto ad operazioni concorrenti. L accesso all impianto di diffusione sonora di stazione dovrà essere permesso anche dalla console del DM locale, con le modalità che verranno indicate nella sezione relativa all operatività dei posti di lavoro.

15 15 di INTEGRAZIONE CON LA RPV FS SU SISTEMA RADIOMOBILE 900 MHz Per mezzo delle console DC/DCO e DM sarà possibile effettuare chiamate di fonia e dati sulla Rete Privata Virtuale FS realizzata all interno di un sistema radiomobile cellulare pubblico o proprietario a 900 MHz. I CTS dovranno quindi essere in grado di colloquiare con un apparato radio cellulare a 900 MHz (GSM) utilizzando come interfaccia un opportuno modulo di adattamento esterno al CTS stesso oppure, qualora vengano utilizzati apparati radio GSM di tipo MT2 con comandi AT come da specifica ETSI GSM 07.07, il modulo di adattamento potrà essere integrato nell'interfaccia del CTS stesso. L interfacciamento avverrà attraverso: linee seriali di trasmissione e ricezione secondo lo standard EIA RS-422 alla velocità di 9,6 Kb/s, per le segnalazioni con modulo di adattamento esterno al CTS; in alternativa, interfaccia dati asincrona secondo le raccomandazioni ITU-T (V11) /V24/ V28 per collegamento diretto all apparato radio sia per le segnalazioni sia per la trasmissione dati alle velocità di 2,4 /4,8 /9,6 Kb/s; linea di fonia di trasmissione, 600 Ω bilanciati, 0 /-6 dbm; linea di fonia di ricezione, 600 Ω bilanciati, 0 /-6 dbm. FS si riserva, per eventuali esigenze di continuità con soluzioni esistenti, di richiedere l'impiego di apparati radiomobili cellulari di tipo TACS a 900 MHz.

16 16 di DESCRIZIONE DEI CIRCUITI TELEFONICI RICONFIGURABILITÀ DEL SISTEMA L architettura e la struttura del STSI, con semplici operazioni di configurazione iniziale degli apparati che lo compongono, dovrà permettere di soddisfare le esigenze di comunicazione su impianti ferroviari FS in tutti i possibili regimi di esercizio della circolazione treni. Per questo motivo il nuovo impianto di telefonia selettiva dovrà essere progettato per permettere comunicazioni secondo i criteri degli attuali circuiti dedicati al Movimento (V bis, III Movimento, BL, DC o DCO) ed alla Trazione elettrica (DOTE). Per il regime di esercizio Movimento in Dirigenza Locale le funzionalità saranno identiche a quelle dei circuiti V bis, III Movimento, BL e DOTE. In base al tipo di regime di circolazione ed in funzione della configurazione software, il sistema conferirà alle dorsali principali ed interstazionali le funzionalità tipiche del circuito telefonico selettivo di riferimento. Tale scelta, basata su concetti di flessibilità e riconfigurabilità, permetterà di standardizzare le apparecchiature a livello di interfaccia elettrica ed utilizzare protocolli di chiamata e di scambio dati omogenei indipendentemente dalle specifiche applicazioni; inoltre consentirà di implementare funzioni di diagnostica e telecontrollo che non sono attualmente previste dai sistemi in uso. Non si è ritenuto opportuno implementare configurazioni comprendenti il circuito V TE, in quanto la tendenza è quella di centralizzare le comunicazioni verso una postazione pilota anche per linee ferroviarie esercite a Dirigenza Locale o a Dirigenza Centrale. Il circuito V TE potrà comunque essere considerato come un caso particolare di utenza DOTE; infatti due SSE (sottostazione elettrica) limitrofe saranno dotate di console collegate al CTS di stazione più vicino, e quindi da un telefono di linea, tramite pulsante di chiamata (chiamata attualmente non prevista), sarà possibile chiamare una delle due sottostazioni. In questo modo sarà possibile suddividere il circuito DOTE in tratte logicamente distinte anche se fisicamente rimarranno in comunicazione; si potrà presentare il caso che una ulteriore comunicazione, anche proveniente da una tratta logicamente distinta, entri in conferenza con una comunicazione preesistente POSSIBILI CONFIGURAZIONI Si riportano tre esempi di possibili architetture di sistema rispettivamente nei casi di regime di circolazione a Dirigenza Locale / Dirigenza Centrale / Dirigenza Centrale Operativa. Per tutti gli esempi il CTS capolinea (CTS0) è stato posizionato all'inizio della tratta, quindi i restanti CTS risultano connessi in modo sequenziale alle linee Omnibus che si dipartono dal CTS0. Peraltro il CTS0 potrà essere installato in qualunque punto della tratta. Un esempio di CTS0 installato centralmente alla tratta, e quindi con le linee Omnibus che si diramano a monte e a valle rispetto alle uscite del CTS0 stesso, è riportato in Figura 5.

17 17 di 49 In caso di scelta di quest'ultima tipologia di architettura risulterà necessario, nel caso si intenda garantire la ridondanza di cammino sui circuiti Omnibus (chiusura ad anello del circuito), prevedere tra CTS0 e secondo ramo del circuito Omnibus, una ulteriore via di richiusura DIRIGENZA LOCALE In Figura 2 è rappresentata l'architettura del sistema STSI in regime di Dirigenza Locale. In questa configurazione è presente un solo supporto sulla dorsale di comunicazione principale con assegnate le funzionalità del circuito DOTE e di telediagnostica dell intero sistema. Qualora si presentasse la necessità di realizzare il circuito di comunicazione III Movimento, si dovrà utilizzare un secondo circuito Omnibus. L architettura che verrà adottata sarà simile a quella di Figura 3 senza l installazione della console DC. Sulle dorsali interstazionali i circuiti IA e IB assumeranno le funzionalità del circuito V bis, BL e DOTE. In regime DL i CTS dovranno essere configurabili per gestire localmente le chiamate di Movimento provenienti dalla linea (via circuiti interstazionali), dal piazzale e dagli uffici; in caso di disabilitazione della stazione (per attivazione del criterio di stazione non presenziata) le chiamate entranti verranno trasferite direttamente verso la prima stazione limitrofa presenziata. Sulla dorsale principale Omnibus le chiamate relative al circuito DOTE e alla telediagnostica si contenderanno l'unico canale disponibile nel rispetto delle priorità assegnate. Nel caso di realizzazione anche del circuito III Movimento i due supporti Omnibus risulteranno banalizzati e le chiamate di telediagnostica potranno essere effettuate su entrambi i supporti DIRIGENZA CENTRALE In Figura 3 è rappresentata l'architettura del sistema STSI in regime di Dirigenza Centrale. In questa configurazione saranno disponibili due supporti sulla dorsale di comunicazione principale con assegnate le funzionalità dei circuiti telefonici DC, III Movimento, DOTE e di telediagnostica dell intero sistema. Sulle dorsali interstazionali i circuiti IA e IB assumeranno le funzionalità del circuito V bis, BL e DOTE. In regime DC i CTS dovranno essere configurabili per gestire le chiamate tra DC, console dei DM e telefoni ufficio, e per gestire localmente le chiamate di Movimento provenienti dalla linea (via circuiti interstazionali), dal piazzale o dagli uffici. In caso di disabilitazione della stazione (per attivazione del criterio di stazione non presenziata) le chiamate entranti verranno trasferite direttamente verso la prima stazione limitrofa presenziata. In questo tipo di configurazione l STSI gestirà due canali telefonici Movimento distinti: il primo canale (V bis e BL) in modo locale, senza cioè mai mettere in connessione i circuiti di secondo livello (Interstazionale e di piazzale) con i circuiti Omnibus, in quanto i telefoni di linea e di piazzale non dovranno mai accedere al circuito DC; il secondo canale (DC e

18 18 di 49 III Movimento) mettendo in connessione i circuiti di secondo livello (limitatamente alle console ed ai telefoni ufficio) con i circuiti Omnibus DIRIGENZA CENTRALE OPERATIVA Le nuove linee ferroviarie, esercite con il sistema CTC (controllo traffico centralizzato) andranno equipaggiate con un sistema di telecomunicazioni in grado di garantire lo stesso servizio attualmente fornito dai circuiti selettivi DCO, DOTE e TDS. In Figura 4 è rappresentata l'architettura del sistema STSI in regime di Dirigenza Centrale Operativa. Per questa architettura sono disponibili due supporti sulla dorsale di comunicazione principale con assegnate, in forma banalizzata, le funzionalità dei circuiti telefonici DCO, DOTE e di telediagnostica dell intero sistema. Sulle dorsali interstazionali i circuiti IA e IB assumeranno le funzionalità dei circuiti V bis, BL, DCO e DOTE. In regime DCO i CTS dovranno essere configurabili per gestire le comunicazioni tra DCO, console dei DM e telefoni abilitati (di piazzale, di linea e di ufficio) e per gestire localmente le chiamate di Movimento provenienti dalle linee interstazionali, dal piazzale e dagli uffici. In caso di disabilitazione della stazione (per attivazione del criterio di stazione non presenziata) tutte le chiamate entranti dovranno essere dirottate verso la console DCO, ad eccezione di chiamate verso la console DM fatte con un indirizzo speciale. A differenza di quanto previsto dall attuale normativa si ritiene di consentire ad un telefono di linea di comunicare, oltre che con il DCO, con una stazione limitrofa; questa funzionalità non dovrà richiedere la disponibilità di ulteriori supporti ma una caratterizzazione delle apparecchiature per implementare oltre alla funzione DCO anche la funzione V bis.

19 19 di 49 Figura 2 Architettura STSI in regime di Dirigenza Locale

20 20 di 49 Figura 3 Architettura STSI in regime di Dirigenza Centrale

21 21 di 49 Figura 4 Architettura STSI in regime di Dirigenza Centrale Operativa

22 22 di 49 Figura 5 Architettura STSI in regime di Dirigenza Centrale Operativa con Omnibus diramati

23 23 di CIRCUITI TELEFONICI DI RIFERIMENTO CIRCUITO BL Il circuito BL userà una dorsale Interstazionale e permetterà le comunicazioni tra il DM chiamante ed i DM che presidiano le stazioni limitrofe presenziate. Le dorsali interstazionali saranno utilizzate anche per il circuito V bis e quindi le comunicazioni su questa via potrebbero trovarsi in parallelo a comunicazioni BL CIRCUITO V BIS Il circuito V bis userà una dorsale Interstazionale per permettere ai telefoni installati lungo linea di inviare chiamate selettive e/o di chiamare i DM che presidiano le stazioni limitrofe presenziate CIRCUITO III MOVIMENTO Il circuito III Movimento userà una dorsale principale Omnibus e permetterà ad una console DM di inviare chiamate selettive così da collegarsi con qualsiasi altra console DM che condivide questo circuito. In regime DC il Dirigente del posto centrale sarà in ascolto della conversazione in atto in quanto il circuito III Movimento sarà realizzato come una funzione particolare del circuito DC CIRCUITO DC Il circuito DC userà una dorsale principale Omnibus e permetterà al Dirigente Centrale di inviare chiamate selettive singole o di gruppo verso le console DM e/o verso gli uffici; dalla periferia al centro le chiamate potranno essere effettuate alla voce avendo il DC la possibilità di ascolto continuo in altoparlante della fonia sul circuito Omnibus. Per evitare che l'operatore centrale, in condizioni di ascolto continuo in caso di impiego di altoparlante sempre aperto, venga disturbato da segnalazioni o disturbi presenti sulla dorsale Omnibus, dovrà essere possibile inserire l'altoparlante ed attivare il microfono solo all arrivo di una chiamata sulla via da cui essa proviene. Inoltre dovrà essere possibile prevedere che le chiamate dalla periferia verso il centro avvengano con segnalazione selettiva e, a microfono ed altoparlante esclusi, richiamino l attenzione dell operatore con segnali ottici ed acustici CIRCUITO DCO Il circuito DCO userà una dorsale principale Omnibus e permetterà al Dirigente Centrale Operativo di inviare chiamate selettive singole o di gruppo verso qualsiasi posto secondario chiamabile; dalla periferia al centro le chiamate saranno fatte alla voce avendo il DCO la possibilità di ascolto continuo in altoparlante della fonia sul circuito Omnibus. Per evitare che l'operatore centrale, in condizioni di ascolto continuo in caso di impiego di altoparlante sempre aperto, venga disturbato da segnalazioni o disturbi presenti sulla dorsale Omnibus, dovrà essere possibile inserire l'altoparlante ed attivare il microfono solo all arrivo di una chiamata sulla via da cui essa proviene.

24 24 di 49 Inoltre dovrà essere possibile prevedere che le chiamate dalla periferia verso il centro avvengano con segnalazione selettiva e, a microfono ed altoparlante esclusi, richiamino l attenzione dell operatore con segnali ottici ed acustici CIRCUITO DOTE Analogamente al circuito DCO, il circuito DOTE, realizzato come linea di servizio ad uso specifico della Trazione elettrica, userà una dorsale principale Omnibus e permetterà ad ogni apparecchio telefonico collegato al circuito di inviare e ricevere chiamate selettive, come meglio dettagliato nella Parte Seconda della presente specifica GIURISDIZIONI DCO E DOTE NON SOVRAPPONIBILI Di norma le giurisdizioni DCO e DOTE sono sovrapposte. Nei casi in cui le due giurisdizioni fossero differenti si renderà necessario non permettere la banalizzazione dei supporti Omnibus che risulteranno pertanto rigidamente dedicati rispettivamente alle comunicazioni di Movimento ed alle comunicazioni di Trazione elettrica. Nel caso specifico i CTS dovranno garantire le seguenti prestazioni, che dovranno essere configurabili in fase di inizializzazione degli impianti: Assegnazione rigida dei circuiti Omnibus; Differente inserzione del CTS su ciascuno dei due circuiti Omnibus; infatti un CTS potrà essere capolinea per un circuito e di stazione per l altro; Abilitazione delle chiamate di telediagnostica su un solo circuito Omnibus STAZIONI DISABILITATE Per garantire il corretto esercizio ferroviario in caso di stazione disabilitata il CTS dovrà: prolungare i circuiti Interstazionali afferenti verso la stazione limitrofa (Regime DC/DL); prolungare i circuiti Interstazionali verso il DCO (Regime DCO); reindirizzare le comunicazioni da e verso i telefoni di piazzale sul circuito DCO (Regime DCO); monitorare i circuiti Omnibus per eventuali chiamate verso la console DM e reindirizzare le chiamate verso il telefono stagno al F.V.; continuare le attività di diagnostica TIPI DI TELEFONO L STSI prevede lo sviluppo di due soli tipi di terminale telefonico che essenzialmente differiranno tra loro per il tipo di interfacciamento con il sistema ed il numero di linee gestibili. Il primo tipo, denominato tonitel, che si interfaccerà con il sistema direttamente sui circuiti rame a due fili di linea/piazzale/uffici impiegando il sistema di segnalazione in banda dedicata, con modulazione del canale dati in tecnica FSK, coerente con le caratteristiche del protocollo di linea.

25 25 di 49 Un secondo tipo, denominato digitel, che si interfaccerà direttamente al CTS con due coppie in rame (una per la via di trasmissione ed una per la via di ricezione) impiegando un protocollo di scambio dati dedicato, basato su un canale dati modulato in tecnica FSK, operante sulle stesse coppie ma separato dalla banda riservata alla fonia mediante filtri TELEFONO TONITEL Questo terminale telefonico consentirà il collegamento ad uno solo o a due circuiti telefonici; se alloggiato in un contenitore stagno verrà utilizzato come telefono di linea o di piazzale; se alloggiato all interno di un contenitore da tavolo verrà utilizzato come telefono da ufficio, per i posti di guardia ai passaggi a livello o per applicazioni in ambiente protetto. Le caratteristiche meccaniche/elettriche e le modalità di configurazione vengono dettagliate nella Parte Sesta della presente specifica TELEFONO DIGITEL Questo terminale telefonico, in versione da tavolo, sarà direttamente collegato al CTS ed in funzione della configurazione dei suoi pulsanti verrà utilizzato come console DM, console DOTE o, nel posto centrale, come console DC/DCO. Le caratteristiche della interfaccia verso il CTS e le peculiarità della banda telefonica impiegata renderanno possibile la remotizzazione di questo terminale anche mediante supporti virtuali FDM o PCM, ad esempio per applicazioni di concentrazione dove una postazione DCO o DOTE potrà essere connessa a più CTS0. Le caratteristiche meccaniche/elettriche e le modalità di configurazione vengono dettagliate nella Parte Sesta della presente specifica.

26 26 di INTERCONNESSIONE TRA TRONCHI LIMITROFI Dovrà essere possibile lo scambio di comunicazioni tra: il DCO e DCO appartenenti a tronchi limitrofi adiacenti; il DM appartenente all ultimo CTS di una tratta ed il DM appartenente al primo CTS della tratta adiacente successiva; telefoni di linea installati tra due tratte adiacenti successive ed entrambi i DM. In sede di presentazione del Progetto Esecutivo il Fornitore dovrà illustrare e dettagliare come intenderà realizzare tali funzioni; comunque le soluzioni adottate non dovranno in alcun caso alterare le modalità operative previste per le comunicazioni tra utenti appartenenti ad una singola tratta ACQUISIZIONE DI DCO LIMITROFI IN ORE NOTTURNE E POSTAZIONI DOTE Per rispondere all esigenza di consentire, in particolari situazioni di esercizio ferroviario o sulla base di determinate fasce orarie, l acquisizione da parte di un DCO anche della giurisdizione di un tronco limitrofo, dovrà essere possibile a ciascuno dei due DCO di tronco limitrofo la presa in carico delle comunicazioni dell altro DCO; questa funzione dovrà essere realizzata con lo sviluppo di particolari console in grado di gestire più interfacciamenti in modo analogo a quanto dovrà essere sviluppato per le postazioni DOTE con giurisdizione su più aree geografiche. In sede di presentazione del Progetto Esecutivo il Fornitore dovrà illustrare e dettagliare proposte che realizzino le funzioni richieste INTERFACCIAMENTO CON I CIRCUITI TELEFONICI SELETTIVI ESISTENTI Al fine di gestire le comunicazioni su linee secondarie attrezzate con sistemi di telefonia selettiva tradizionale (AS12/27/81, STS75, AS100, 29 TR 4000/N, SITELFERR 2500, BL, BC, eccetera) che diramano da tratte ferroviarie attrezzate con il sistema STSI è richiesto che il CTS di stazione possa interfacciarsi con questi circuiti così da consentire alla Console DM di gestire le comunicazioni anche su queste vie. Nella Parte Sesta della presente specifica vengono illustrate alcune soluzioni di interfacciamento INTERFACCIAMENTO CON CENTRALI TELEFONICHE ISDN Tenendo conto dello sviluppo tecnologico nel settore delle centrali telefoniche e della ipotesi di introduzione in ambito FS del sistema radio cellulare GSM-R, come opzione, è richiesto che il CTS disponga di interfaccia S0 così come specificata nelle Raccomandazioni ITU-T serie I 400 per potersi connettere ad una centrale telefonica ISDN.

27 27 di PRESCRIZIONI FONDAMENTALI SUPPORTO FISICO Il CTS dovrà poter utilizzare i supporti fisici solitamente impiegati in ambito FS, di norma coppie telefoniche in rame (pupinizzate e non pupinizzate) di cavo con isolamento in carta ed aria o utilizzare un canale virtuale di fonia derivato da sistemi FDM o PCM. Per il primo livello gerarchico, dorsali Omnibus, di norma verranno usate coppie telefoniche o in alternativa canali di fonia a 4 fili di un sistema trasmissivo FDM o PCM; questi supporti trasmissivi dovranno essere destinati alla trasmissione della fonia, delle segnalazioni e per eventuali altre utilizzazioni relative al sistema. Di principio per la realizzazione della richiusura ad anello verranno utilizzati canali di fonia virtuali a 4 fili FDM o PCM. Anche se le coppie pupinizzate sono ancora largamente disponibili ed in uso in ambito FS, si eviterà per quanto possibile di utilizzarle per realizzare la dorsale di primo livello. Per il secondo livello gerarchico, Interstazionale e/o di raccordo con le console, di norma verranno usate coppie telefoniche che dovranno essere destinate alla trasmissione della fonia, delle segnalazioni, alla distribuzione della telealimentazione e per eventuali altre utilizzazioni relative al sistema. Per uno stesso impianto potranno essere utilizzati contemporaneamente spezzoni di cavo con caratteristiche diverse impieganti coppie non pupinizzate e coppie pupinizzate, talvolta inframmezzati tra loro da canali FDM o PCM. Il Fornitore sarà tenuto ad esaminare prima della installazione le caratteristiche dei supporti trasmissivi che FS metterà a disposizione e, dove necessario, a provvedere al loro adeguamento per riportarli nelle condizioni di usabilità per questa applicazione LUNGHEZZA E NATURA DEL COLLEGAMENTO Il collegamento Omnibus di primo livello tra i CTS potrà essere di tipo lineare o ramificato; per ogni configurazione di impianto dovrà comunque essere possibile, utilizzando canali FDM o PCM, la richiusura ad anello tra ultimo CTS della via lineare e/o della via diramata ed il CTS0. Dovranno essere previsti dispositivi di condizionamento delle coppie telefoniche, per compensare le attenuazioni di equivalente e compensare le attenuazioni del segnale in funzione della frequenza, affinché si possano realizzare collegamenti Omnibus di primo livello di lunghezza complessiva fino ad almeno 200 Km, se in prevalenza saranno usate coppie telefoniche da 9/10 non pupinizzate, e fino ad almeno 150 Km con l uso di coppie telefoniche da 9/10 pupinizzate. Per "lunghezza complessiva del collegamento" si deve intendere la somma delle lunghezze dei singoli spezzoni di cavo impiegati nei diversi tronchi e rami che saranno usati per il collegamento, escludendo la lunghezza del supporto utilizzato per la richiusura dell'anello. Occorre comunque tenere presente che sfruttando il supporto trasmissivo su due livelli, in caso di una chiamata generale, la lunghezza complessiva del collegamento raddoppia.

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