AREA DELLA DIDATTICA AREA DELLA DIDATTICA
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- Alberto Florindo Lazzari
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1 AREA DELLA DIDATTICA Contesto: Analisi dei bisogni formativi del territorio. Elaborazione dati valutazione degli apprendimenti Elaborazione dati valutazione dei genitori.input: Competenze dei docenti Esigenze dell utenza Processi: Scelte didattiche: la progettazione. Scelte didattiche: la metodologia. Offerta formativa e ampliamento offerta formativa. Continuità educativa e didattica. Gite ed escursioni didattiche. Output: Attività curriculari attivate. Ampliamento offerta formativa Attività di continuità. Visite guidate ed escursioni Valutazione degli apprendimenti
2 CONTESTO: Analisi dei bisogni formativi del territorio Per quanto riguarda il contesto, si rimanda all area organizzativa. CONTESTO: Elaborazione dati valutazione apprendimenti Dall elaborazione dei dati relativi all anno scolastico 2011/2012, si è potuto constatare, per quanto riguarda gli alunni frequentanti la scuola Primaria, che la maggior parte di essi ha acquisito le conoscenze e le abilità progettate. Gli alunni che necessitavano di potenziamento hanno conseguito buoni risultati grazie ai LARSA che sono stati attivati in tutte le classi. Per quanto concerne la progettazione dei laboratori opzionali: si è potuto constatare che gli alunni, durante le attività di laboratorio, non solo conseguono più facilmente gli obiettivi prefissati, ma si pongono anche in un positivo atteggiamento di disponibilità ad apprendere. Anche per gli alunni diversamente abili sono state raggiunte tutte le abilità programmate. Per quanto concerne le attività di laboratorio programmate per i piccoli della scuola dell Infanzia sono stati rilevati risultati pressoché ottimi.
3 CONTESTO: Elaborazione dati valutazione dei genitori Dall analisi dei verbali dei Consigli di Circolo e Interclasse si evidenzia da un lato la partecipazione attiva e propositiva delle famiglie, dall altro il riconoscimento della valenza educativa dell offerta formativa della scuola. I genitori, infatti, condividono con i docenti la scelta degli obiettivi formativi e delle attività connesse al percorso curricolare, nonché le motivazioni educative e didattiche che sono alla base della progettazione dei laboratori opzionali. Tale informazione è tratta anche dalla lettura dei dati di segreteria i quali hanno registrato un incremento delle iscrizioni. Anche il progetto di circolo che vedeva il coinvolgimento dei genitori alla vita della scuola ha riscosso una notevole partecipazione e adesione.
4 INPUT: Competenze docenti ed esigenze dell utenza Il Circolo, ispirandosi ai principi della dottrina della qualità (cfr. Premessa al POF), tenendo in considerazione la ricognizione delle risorse umane presenti e in coerenza con le richieste dell utenza ha proceduto all elaborazione dell offerta formativa e dell ampliamento dell offerta formativa. Le esigenze dell utenza sono state prese come punto di partenza fondamentale per motivare l offerta formativa e l ampliamento dell offerta formativa (cfr. Processi offerta formativa e ampliamento offerta formativa). Per rispondere infine all adeguatezza tra risorse e attività proposte si fa presente la ricognizione delle strutture e l inventario dei mezzi a disposizione della scuola. A riguardo si rimanda alla documentazione allegata (c. f. r. risorse materiali)
5 PROCESSI SCELTE DIDATTICHE: LA PROGETTAZIONE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA E PRIMARIA. LA PROGETTAZIONE DELLE COMPETENZE La stesura del curricolo della Scuola dell Infanzia e della scuola Primaria scaturisce dalla necessità della nostra scuola di delineare un iter educativo vissuto come interrogativo/scoperta/avventura e apra la via a un processo di ricerca che non si arresti con l età adulta. Per poter ottenere ciò ci sembrano necessari: La partenza dalle conoscenze che sono già presenti nel bambino; il riconoscimento del valore dell immaginario per lo sviluppo di una crescita culturale che si fonda sulla visione del mondo e sugli interrogativi che emergono dal gruppo; l attivazione della curiosità culturale per un esplorazione conoscitiva tesa alla chiarificazione scientifica, in una prospettiva di ricerca che parte dalle domande e dalle ipotesi del singolo e del gruppo; la costante attenzione al significato e alla funzione della socializzazione come stimolo per l emergere e il crescere del sapere nella relazione interna alla classe (alunni/ insegnanti), aperta alla scuola e all extra scuola; la sollecitazione della spontaneità che, attraverso ogni forma di comunicazione e confronto si arricchisca di tecniche e strumenti, pervenendo a forme via via più complesse di creatività; l integrazione organica delle conoscenze derivanti dalla molteplicità delle esperienze indirizzata verso la scoperta dell unità del sapere.
6 In quanto facilitatori dell apprendimento, gli obiettivi formativi condivisi dai docenti della scuola deli Infanzia e Primaria sono adatti ai ritmi, tempi e stili di apprendimento degli alunni e significativi nell indirizzare le capacità di ciascuno verso lo sviluppo di competenze concrete. Per il loro carattere generale, essi interessano tutte le dimensioni della crescita e della maturazione dell alunno e garantiscono, anche in percorsi didattici differenti, unitarietà, coerenza e continuità al processo di apprendimento.
7 FONTI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ANALISI DEL CONTESTO E DEI BISOGNI FORMATIVI SCOPI CREARE UN PROGETTO UNITARIO E ORGANICO, ESPRESSIONE DELL IDENTITA CULTURALE E SOCIALE DELLA NOSTRA SCUOLA. EVITARE SOVRAPPOSIZIONI E DISCONTINUITA NELL INSEGNAMENTO. ESSERE STRUMENTO DI UN SISTEMA DI VALUTAZIONE ISPIRATO AI CRITERI DI OGGETTIVITA E TRASPARENZA.
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9 Per approfondire i temi della riforma e per rendere il più possibile efficiente ed efficace l iter precedentemente descritto, i docenti impegnati nell elaborazione del curricolo, si sono distribuiti i compiti all interno di dipartimenti disciplinari. Tale impegno, consentirà il conseguimento di obiettivi comuni a tutti gli alunni della scuola per classi parallele e potrà anche garantire percorsi omogenei così come richiede l O.F. del Circolo. Partendo dagli obiettivi di apprendimento ministeriali, ciascun dipartimento, sulla base di principi concordati con gli altri dipartimenti, ha costruito il percorso didattico da effettuare annualmente, declinando tutti gli obiettivi di apprendimento e stabilendo le competenze e i livelli essenziali da raggiungere alla fine di ogni classe.( cfr. All.n. 1 ).Il processo attivato per la stesura della Progettazione di Circolo ( Allegato n.2), ovvero per la declinazione degli obiettivi di apprendimento e per la scelta degli obiettivi formativi e delle competenze in uscita dalla scuola dell Infanzia e dalla scuola Primaria è il seguente: SOGGETTI FASE INTERESSATI MOVIMENTO DESTINATARI Lettura degli Dipartimenti Collegio dei Obiettivi di disciplinari in docenti apprendimento orizzontale F.S. Fariello Declinazione degli Dipartimenti Collegio dei obiettivi di apprendimento Elaborazione delle Unità di apprendimento disciplinari in docenti orizzontale F.S. Fariello Teams docenti della scuola Alunni Primaria e Infanzia
10 ARTICOLAZIONE DELLE UNITA DI APPRENDIMENTO. La progettazione didattica. è costituito dall insieme delle Unità di apprendimento (U.A.) progettate dall équipe pedagogica e svolte dagli alunni. Ciascuna U.A. è così strutturata: OBIETTIVI FORMATIVI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DECLINATI CONTENUTI ATTIVITA SCELTE METODOLOGICHE E PROCEDURE DIDATTICHE SOLUZIONI ORGANIZZATIVE LARSA DI RECUPERO E/O DI POTENZIAMENTO TEMPI SPAZI MODALITA DI OSSERVAZIONWE E VERIFICA VALUTAZIONE
11 All interno di ciascuna classe, i docenti possono individuare gruppi di livello, per i quali la progettazione delle Unità di apprendimento si diversifica non tanto negli obiettivi da perseguire, che per la loro valenza educativa e didattica non potrebbero essere oggetto di semplificazione, ma nelle attività proposte agli alunni. Quest ultime, infatti possono variare per una maggiore o minore articolazione, per il ricorso o meno all astrazione, per l utilizzo di un linguaggio più o meno complesso, per il coinvolgimento contemporaneo di più capacità. La diversificazione delle attività comporta, di conseguenza, l utilizzo di strategie d insegnamento che siano ad esse funzionali, come ad esempio la metodologia laboratoriale, il cooperative learning, il mutuo insegnamento. La documentazione comprovante tale adeguamento è data dal verbale d interclasse e dai verbali della programmazione settimanale.
12 Per gli alunni diversamente abili, l équipe pedagogica cmposta da insegnanti di base e di sostegno predispone e coordina attività a loro favore e periodicamente sottopone al vaglio del collegio dei docenti le modalità di lavoro. Il processo attivato per la scelta del modello di programmazione è il seguente FASE Lettura della diagnosi funzionale redatta dall unità multidisciplinare Profilo funzionale dinamico SOGGETTI INTERESSATI Docenti di sostegno Docenti di sostegno, famiglia, A.S.L. MOVIMENTO DESTINATARI Team docente Team docente Check list Docenti di sostegno Team docente Elaborazione PEI Equipe pedagogica Alunni diversamente abili
13 PROCESSI: Ampliamento offerta formativa I docenti della scuola dell Infanzia e della scuola Primaria, per quanto riguarda l ampliamento dell offerta formativa, hanno proceduto come segue nella scelta del modello di progettazione da realizzare: FASE Analisi Contesto Rilevazione Bisogni Formativi SOGGETTI MOVIMENTO DESTINATARI INTERESSATI F. S. area 1 Commissioni Progettazione e valutazione F.S. area 1 Commissioni Progettazione e Valutazione Elaborazione Modello Progettazione Commissioni Progettazione valutazione e F.S. area 1 e Collegio Docenti.
14 AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA AREA DELLA DIDATTICA La scuola dell Autonomia deve mettere in evidenza in modo pregnante la centralità dell alunno nel processo di apprendimento, dal momento che ha per legge ( D.P.R. 275/91 ) l obbligo di garantire il successo formativo a tutti i suoi iscritti. In risposta a tale impegno i docenti del 4 Circolo hanno deliberato attività di arricchimento dell offerta formativa in orario curriculare ed extracurriculare per integrare sia il recupero tempestivo dell insuccesso scolastico che lo sviluppo potenziamento delle fondamentali abilità di studio. A questo proposito la nostra scuola sottolinea la necessità di creare un clima sociale positivo con l organizzazione di forme di lavoro di gruppo e di aiuto reciproco nell attivare laboratori. L organizzazione di attività laboratoriale in cui ognuno impari a partecipare responsabilmente, collaborando con gli altri per il raggiungimento di un obiettivo comune, o l attuazione di strategie didattiche quali quelle del mutuo insegnamento in cui i bambini più dotati insegnano a quelli in difficoltà, sono modalità utili per creare condizioni favorevoli all apprendimento. Per l anno scolastico 20011/012 la nostra scuola, al fine di ampliare l offerta formativa producendo successo scolastico, autostima e comportamenti sani sono stati attivati laboratori curriculari per le classi quarte e quinte del Circolo. Gli alunni saranno impegnati in un progetto di legalità dal titolo: A SCUOLA DI DEMOCRAZIA:UNA STRADA VERSO IL BEN ESSERE Tale progetto nasce dalla necessità: di arricchimento professionale dei docenti sul piano delle conoscenze e delle competenze; di arricchimento dei genitori nelle conoscenze e nelle competenze relativamente all educazione e alla formazione dei figli con particolare riguardo alla costruzione delle intelligenze personali e alla legalità democratica; di coinvolgere i genitori affinché operino in sinergia con l istituzione scolastica sul piano educativo e formativo;
15 di approfondire il tema: la costruzione dell io personale e sociale, attraverso interventi di educazione, formazione e istruzione, miranti allo sviluppo della persona, adeguati alla domanda delle famiglie, alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti convinti che un bambino-ragazzo che cresca in armonia con se stesso e con gli altri sia la base necessaria per la costruzione di una cultura della legalità democratica; di dare concretezza alle prime forme di rappresentanza democratica e di sperimentarle ulteriormente, ove siano già in atto; di costruire il senso etico, favorendo negli alunni l acquisizione di valori umanitari elevati ai quali ispirare i propri comportamenti (presentazione di modelli positivi), analizzando insieme a loro le regole del vivere civile con l intento di promuovere comportamenti positivi necessari per laformazione dell uomo e del cittadino
16 I progetti e i laboratori, pagati con i fondi che il Ministero assegna all Istituzione scolastica sono finalizzati a: _ migliorare la qualità dell offerta formativa _ favorire l acquisizione di linguaggi diversificati (linguistico, teatrale, motorio ) _ promuovere e valorizzare lo sviluppo di tutte le forme di intelligenza del bambino Ogni bambino è portatore di competenze, interessi, attitudini e indicazioni che danno vita alla sua personale forma intellettiva permettendogli di entrare in contatto con la realtà, per osservarla, comprenderla ed operare su di essa. I nostri progetti sono mirati non solo ad accogliere, facilitare l espressione e lo sviluppo di tali caratteristiche, ma anche a favorire la creatività, la consapevolezza delle proprie possibilità, l autostima, il rispetto delle regole e il rapporto con gli altri. In sintesi i progetti attivati nella nostra scuola: A SCUOLA DI DEMOCRAZIA: UNA STRADA VERSO IL BEN..ESSERE CLASSI QUARTE A noi la parola Giornalino scolastico ( Per cfr. migliorare, All. n. 6 completare, 7 ) ampliare la capacità di produrre consapevolmente messaggi CLASSI QUINTE A scuola di democrazia Per avvicinare gli alunni alle istituzioni attraverso la loro conoscenza e con forme di partecipazione attiva
17 Il giovedì dalle ore alla ore TI LEGGO UNA STORIA VECCHIA COME IL MONDO Percorso di lettura animata per gli allievi delle classi prime RI AMBIENTIAMOCI Percorso di educazione ambientale attraverso l invenzione e la drammatizzazione di una storia con marionette per le classi seconde LA VOCE DEI BAMBINI Percorso sui diritti dei bambini per gli allievi delle classi terze BENE CON SE STESSI BENE CON GLI ALTRI Percorso di educazione alimentare per gli allievi delle classi quarte HO SCOPERTO..UN TESORO Percorso di sensibilizzazione e conservazione del patrimonio artistico del nostro territorio per gli allievi delle classi quinte
18 PROCESSI: Le scelte metodologiche: come insegniamo Le insegnanti di scuola Primaria e di scuola dell Infanzia, per quanto riguarda le scelte di carattere metodologico, hanno così proceduto: FASE Analisi principali metodologie SOGGETTI INTERESSATI Equipe pedagogica MOVIMENTO DESTINATARI Commissione Progettazione e F.S. Elaborazioni dati ottenuti Commissione Progettazione Collegio docenti dei Scelte delle metodologie più usate e con maggiori risultati Commissione Progettazione e F.S. Collegio dei Docenti In sede di Commissione Progettazione coordinata dalle F.S. Fariello Scarfato si è potuto constatare che i docenti della scuola Primaria prediligono, per le attività curriculari dell offerta formativa, la lezione frontale perché meglio rispondente alle esigenze di organizzazione oraria. Invece, per le attività di ampliamento offerta formativa, si prediligono le metodologie laboratoriali, dove meglio si sperimentano la ricerca/azione, il brainstorming, lezioni stimolo.
19 Per quanto concerne le insegnanti di sostegno, le metodologie si diversificano in base alla tipologia dell handicap. In gran parte sono attivate lezioni individualizzate, lezioni con piccoli e grandi gruppi. La scuola dell Infanzia, considerata la particolare fascia di età evolutiva, preferisce lavorare organizzando attività di gruppo
20 PROCESSI Come adeguiamo le nostre UA: i LARSA La scuola, per assicurare pari opportunità di apprendimento a tutti gli alunni, ha attivato tale processo che assicura il controllo e il monitoraggio delle abilità, competenze raggiunte e contenuti appresi dagli allievi e che consentano, laddove necessario, interventi di recupero. Il processo è così schematizzato: FASE Condivisione Prove Verifica Somministrazione Prove Raccolta prove Valutazione Tabulazione Dati Predisposizione LARSA Ridefinizione delle UA SOGGETTI INTERESSATI Docenti Ambiti Disciplinari di classi parallele Equipe pedagogica Equipe pedagogica F.S. Manna Docente Interessato Docente Interessato MOVIMENTO DESTINATARI Commissione Progettazione Valutazione e F.S: Alunni F.S. Manna Collegio Docenti Alunni Dirigente Scolastico Consiglio Interclasse
21 L adeguamento delle UA avviene seguendo questi criteri: Declinazione più dettagliata degli Obiettivi di apprendimento prefissati; mantenimento degli Obiettivi di apprendimento della classe, ma diversificati per strategie di intervento; predisposizione di un piano individualizzato. La documentazione comprovante tale adeguamento è data dal verbale di interclasse e dai verbali delle programmazioni settimanali.
22 PROCESSI Visite guidate ed escursione didattiche Considerato che le mete delle diverse visite di istruzione costituiscono obiettivo specifico inserito nelle unità di apprendimento di ogni singola classe, globalmente si terrà conto del seguente processo: FASE Progettazione didattica Compilazione Modello preposto Raccolta Modelli compilati SOGGETTI INTERESSATI Team docenti classi parallele Team docenti F.S. T : Pascucci MOVIMENTO DESTINATARI Consiglio Interclasse Componente genitori F.S. T. Pascucci Collegio Docenti Compilazione Modello riassuntivo Gara Appalto Trasporto F. S. T. Pascucci D.S.G.A. D.S.G.A. Consiglio di Circolo Contatti Strutture scelte F.S. T.Pascucci Docenti Alunni
23 Documentazione Relazione in riferimento all uscita Team docenti Dirigente Scolastico
24 LA BIBLIOTECA SCOLASTICA Il Circolo dispone di una biblioteca scolastica che ogni anno si arricchisce di nuovi titoli. Attualmente si contano numerosi libri di narrativa, distinti per fasce di età La gestione della biblioteca è affidata alla docente G. Di Fiore che dedica un ora settimanale ai prestiti e allo scambio: ogni alunno può scegliere liberamente il libro che lo attira maggiormente, non è vincolato ad alcuna scadenza per la restituzione ed ha solo il dovere di averne cura in quanto bene appartenente a tutta la comunità scolastica. Gli alunni delle classi prime possono utilizzare i libri nelle loro aule, ascoltare le storie lette dagli insegnanti, giocare e fantasticare con le immagini. Tali attività sono funzionali ad un obiettivo che da sempre è perseguito nella nostra scuola: avvicinare gli alunni al mondo dei libri per amarli e per apprezzarli anche come amici del tempo libero e dello svago, oltre che come strumenti di studio e di conoscenza. La diffusione dei nuovi mezzi di informazione impegna ancora di più la scuola ad essere promotrice di una cultura che valorizzi la funzione educatrice del libro, per il contributo, insostituibile, di contribuire allo sviluppo di forme di pensiero autonome, capaci di far nascere idee personali e giudizi liberi da condizionamenti.
25 PROCESSI: la continuità L inserimento dei bambini in diversi contesti, quali la famiglia, la scuola, le agenzie di socializzazione territoriali, è parte integrante del loro processo di crescita e di maturazione sociale, così come il passaggio da un ordine di scuola all altro fa parte del percorso formativo che ogni alunno compie. Se da una parte, è senza dubbio vero che tali processi sono tappe obbligate della crescita di ciascun individuo, è altrettanto vero che il cambiamento può essere vissuto in maniera problematica, come fonte di ansia e di preoccupazione. Per questo, la prima forma di continuità da perseguire è quella educativa, che si costruisce prima di tutto attraverso il dialogo, il confronto e la mediazione tra le persone e le istituzioni, in funzione di un modello valoriale condiviso e coerente. La continuità tra i diversi gradi di scuola nasce dall esigenza di costruire un sistema formativo integrato che renda possibile forme di cooperazione educativo - didattiche, pur nel rispetto delle specificità di ogni segmento scolastico. La ricerca dell unità nell articolazione dei percorsi e degli interventi, diviene inevitabilmente obiettivo prioritario della progettazione del nostro Circolo, che crede nella possibilità di creare solidi ponti per facilitare il passaggio degli alunni da un esperienza scolastica a quella successiva.
26 CONTINUITA ORIZZONTALE: LA SCUOLA INCONTRA LE FAMIGLIE All inizio dell a.s. per i genitori degli alunni che si iscrivono per la prima volta alla sc. Infanzia e alla sc. Primaria. Durante l anno scolastico come stabilito dal calendario dei seminari del progetto Insieme per (Allegato 5 ) Al termine del primo e del secondo quadrimestre. QUANDO Durante le assemblee e i colloqui individuali. Ogni qualvolta se ne avverte la necessità. Durante e al termine dell a.s. per la socializzazione di progetti ed attività
27 Per aiutare i docenti a conoscere meglio gli alunni e il loro vissuto Per conoscere la comunità scolastica, la sua organizzazione e le sue regole. Per consentire l integrazione degli alunni nel contesto scolastico in modo graduale e sereno. (Progetto Continuità all. n.7) Per essere partecipi dei progressi raggiunti dai bambini e dei traguardi conseguiti. PERCHE Per essere informata sull offerta formativa, l organizzazione didattica, le proposte e la progettualità del Circolo. Per essere propositivi e cooperare per migliorare la qualità della scuola. Per condividere con la scuola la responsabilità di formare i bambini,proponendo modelli e stili educativi coerenti.
28 LA SCUOLA INTERAGISCE CON IL TERRITORIO APERTURA DELLA SCUOLA AD INIZIATIVE PROMOSSE DA ENTI, ASSOCIAZIONI TERRITORIALI, PARROCCHIA PROGETTO LETTURA distrettuale per stimolare nei ragazzi l interesse e l amore per la lettura EVENTUALI RICHIESTE DI INTERVENTO DA PARTE DEI SERVIZI SOCIALI COMUNALI. INTERVENTI PER LA SOLUZIONE DI PROBLEMATICHE FAMILIARI E SOCIALI. INTESA CON IL COMUNE PER L EROGAZIONE DI SERVIZI. SERVIZIO MENSA E TRASPORTO. CONSULENZE PERIODICHE CON IL SERVIZIO DI MEDICINA SCOLASTICA DELL ASL. INTERVENTI A FAVORE DEI BAMBINI DIVERSAMENTE ABILI O CON DIFFICOLTA DI APPRENDEMENTO.
29 DISPONIBILITA A CREARE RETI TRA SCUOLE PER ARRICCHIRE L OFFERTA FORMATIVA PROGETTO BIBLIOTECA NOVE IN RETE SOCIALIZZAZIONE DEI PROGETTI DI CIRCOLO. COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE NEL PERCORSO PROGETTUALE DEGLI ALUNNI.
30 I contesti e i contenuti della Continuità Adozione di criteri di valutazione condivisi per tutte le classi della scuola primaria e per tutte le sezioni della sc.infanzia. Collegio docenti congiunto sc.infanzia /sc. Primaria Partecipazione dei docenti sc.infanzia e Primaria ad analoghi corsi di formazione Stesura della progettazione delle competenze di Circolo C O N T I N U I T A V E R T I C A L E Commissioni composte da docenti di sc.infanzia e Primaria Realizzazione del progetto Alla scoperta della mia città per fare conoscere ai bambini di 5 anni le caratteristiche del proprio territorio. Condivisione di progetti, obiettivi, contenuti e metodologie di insegnamento.
31 La Commissione programmazione ha predisposto per l anno scolastico 2011/12 un preciso piano di intervento. Il processo è stato strutturato nel modo seguente: FASE Informazione scuola -famiglia SOGGETTI INTERESSATI Dirigente scolastico Docenti MOVIMENTO DESTINATARI Famiglie Iniziative per l inserimento alunni classi prime e alunni anni tre. Docenti Scuola dell Infanzia, Primaria Alunni Raccordo tra la scuola dell Infanzia, Primaria,Sec.1. Elaborazione Progetto Una giornata insieme Attivazione Progetti Commissione Programmazione. Team docenti classi quintescuola Infanzia, doc. scuola Sec.1 Docenti dei tre ordini di scuola Collegio Docenti Collegio Docenti Alunni dei tre ordini di scuola
32 SCHEMA RIASSUNTIVO PER LA VALUTAZIONE DELL AREA DELLA DIDATTICA FATTORE QUALITA Congruenza tra POF e progettazione di circolo Raggiungimento livelli essenziali presenti nella progettazione delle competenze Ottimizzazione compresenze delle Integrazione alunni diversamente abili. Iniziative per favorire le pari opportunità Utilizzo laboratorio multimediale per attività opzionale. INDICATORE QUALITA STANDARD QUALITA % di progettazioni che rispettano il POF 100% Progettazioni adattate alle esigenze degli alunni Criteri di flessibilità per organizzazione laboratori. % ore supplenze coperte dai docenti titolari Interazione famiglia/asl/scuola. Modifiche e integrazioni alle Unità di apprendimento per 100% MODALITA VERIFICA Utilizzo di tutti gli obiettivi formativi nelle unità di apprendimento, verbali riunioni interclasse/equipe, registri di classe. Progettazione di Unità di apprendimento personalizzate o differenziate. Registri di classe. 100% Tabelle rilevazione 100% Analisi documentale. Registri di classe attivazione L.A.R.S.A. % di classi che utilizzano il laboratorio. 100% Tabella rilevazione Garanzia di un percorso formativo organico e completo. Ricerca/azione con metodologie di insegnamento Raccordo pedagogico curricolare fra i tre ordini di scuola di base Coerenza tra escursioni sul territorio e offerta formativa 80% Verbali riunioni, incontri formali, passaggio di informazioni 100% Relazione finale
33 VALUTAZIONE APPRENDIMENTI ALUNNI La valutazione degli apprendimenti costituisce un momento importante per la nostra scuola in ragione anche dell output definiti nel P.O.F. Per la valutazione degli apprendimenti si è proceduto tenendo conto della C.M. 85/04 che è stata discussa e condivisa collegialmente per poi adottare sulla scorta dei suggerimenti della commissione progettazione e valutazione le scelte più opportune. I criteri adottati sono: - Scelta condivisa degli strumenti di valutazione e verifica quali i registri e il portfolio che vengono adottati per tutte le classi. - Scelta condivisa del tipo di scheda di valutazione che comprende anche l attestato finale. - Scelta condivisa per le modalità di verifica dell area della didattica così come riportato nello schema riassuntivo. Gli strumenti per la rilevazione di circolo sono individuati nei modelli 5 e saranno tabulati a fine anno. La nostra scuola parteciperà anche alla valutazione degli apprendimenti prevista dall INVALSI per le classi seconde e quarte e per le discipline di italiano. Scienze e matematica. La lettura dei tabulati INVALSI e quella dei tabulati della nostra scuola, nonché i chiarimenti che dovranno pervenire a cura del ministero riguardo la certificazione delle competenze renderanno forse necessari ulteriori modifiche che si effettueranno nel corso dell anno o nel progettare il P.O.F. per il prossimo anno scolastico.
34 ALLEGATI AREA DELLA DIDATTICA Allegato n. 1: Progettazione delle competenze Scuola Primaria e Scuola dell Infanzia Allegato n. 2 : Progetti e laboratori scuola dell infanzia Allegato n. 3: Progettazione laboratoriale Scuola Primaria Allegato n. 4: Progetto continuità La mia scuola per la pace
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