STRATEGIE ORGANIZZATIVE, METODOLOGICHE E DIDATTICHE PER IL SUCCESSO FORMATIVO DEGLI STUDENTI CON DSA IN UN OTTICA INCLUSIVA

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1 STRATEGIE ORGANIZZATIVE, METODOLOGICHE E DIDATTICHE PER IL SUCCESSO FORMATIVO DEGLI STUDENTI CON DSA IN UN OTTICA INCLUSIVA Luciana Ventriglia FORMATORE specializzata in pedagogia clinica Perfezionamento sul lavoro clinico nelle difficoltà di apprendimento

2 DSA: una complessità non lineare SOCIETA STATO: normativa specifica MIUR Leggi regionali SANITA diagnosi specialistica, referto (Consensus Conference), progetto terapeutico SCUOLA docenti, compagni, ambiente di apprendimento, protocollo di accoglienza, PDP FAMIGLIA evento critico inaspettato, comprensione dell esatta natura delle difficoltà, modelli relazionali protettivi prendersi cura confrontarsi con il pericolo senza soccombere e mantenendo una sintonia di affetti e intenti ( Ruggerini) BAMBINO/A RAGAZZO/ A senso del sé, stile di attribuzione, autostima problematiche psico-affettive

3 CENTRALITA DELLA PERSONA CHE APPRENDE

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5 Individuazione precoce dei soggetti a rischio DSA: ruolo della scuola Individuazione degli alunni che presentano difficoltà significative di lettura, scrittura o calcolo. Attivazione di percorsi didattici mirati al recupero di tali difficoltà Segnalazione dei soggetti resistenti all intervento didattico

6 Indicatori di rischio Gli indicatori più sensibili sono riferiti allo sviluppo del linguaggio : Capacità di comprensione e di espressione Alterazioni fonologiche significative Capacità percettivo-uditive Competenze di manipolazione consapevole dei suoni all interno delle parole

7 Indicatori di rischio Maturazione delle competenze visuocostruttive ( costruzione di strutture bitridimensionali: puzzle, costruzioni con mattoncini in legno o plastica e/o ad operazioni quali allacciare, abbottonare Difficoltà nella rappresentazione delle quantità, nel loro confronto e manipolazione ( aggiungere e sottrarre) Capacità di astrazione della numerosità al di là del dato percettivo dell oggetto o degli oggetti.

8 Attività di potenziamento L attività di potenziamento, costruita sulla base degli indicatori utilizzati per la rilevazione del rischio, è da attuarsi sull intero gruppo dei bambini della scuola dell infanzia Osservazione sistematica utile a identificare eventuali ulteriori ritardi di sviluppo nonché a realizzare un percorso formativo-progettuale in continuità con il successivo ordine scolastico

9 Abilitazione L Abilitazione, nell ambito dei DSA è l insieme degli interventi volti a favorire l acquisizione, il normale sviluppo e l utilizzo funzionale dei contenuti di apprendimento scolastico (lettura, scrittura, calcolo, ecc). L abilitazione è da intendersi come un insieme di interventi di tipo pedagogicoeducativi in senso lato.

10 Linee Guida 2011 È bene precisare che le ricerche rilevano che circa il 20% degli alunni (soprattutto nel primo biennio della scuola primaria), manifestano difficoltà nelle abilità di base coinvolte dai Disturbi Specifici di Apprendimento. Di questo 20%, tuttavia, solo il tre o quattro per cento presenteranno un DSA. Ciò vuol dire che una prestazione atipica solo in alcuni casi implica un disturbo.

11 Atto di indirizzo MIUR 2009 Molti alunni del primo ciclo non sembrano padroneggiare le conoscenze e le competenze che sono la condizione per un positivo proseguimento del percorso scolastico nel secondo ciclo.

12 Atto di indirizzo MIUR 2009 Compiti della scuola secondaria di primo grado: Un segmento formativo da valorizzare: La ex scuola media non è più, anche in riferimento all obbligo, scuola terminale; ha il compito di assicurare ad ogni allievo il consolidamento delle padronanze strumentali (lettura, scrittura, matematica, lingue ) e della capacità di apprendere, oltre ad un adeguato livello di conoscenze e di competenze, che formano la piattaforma su cui costruire il successivo percorso (.)

13 Atto di indirizzo settembre 2009 Contenuti e articolazione delle discipline devono essere ripensati nella prospettiva di portare a una prima familiarità con i nuclei fondanti delle discipline stesse e a una solida acquisizione di conoscenze e competenze di base che tutti gli studenti devono possedere e padroneggiare a conclusione del primo ciclo di istruzione. Occorre abbandonare con decisione la strada, talora percorsa, dei programmi pletorici

14 Sondaggio negli stati uniti Telefoni, internet mobile e social media hanno portato nuove sfide per gli insegnanti Il 92% degli insegnanti dice che Internet ha un "impatto" sulla loro capacità di accedere a contenuti, risorse e materiali per il loro insegnamento Il 69% dice che Internet ha un "impatto" sulla loro capacità di condividere idee con altri insegnanti Il 67% dice che Internet ha un "impatto" sulla loro capacità di interagire con i genitori e il 57% con gli studenti

15 Sondaggio su 2462 docenti negli Stati Uniti La tecnologia mobile ha assunto un ruolo centrale nel processo di apprendimento, il 73% degli insegnanti dice che gli studenti utilizzano i loro telefoni cellulari in classe o per completare i compiti Il 40% di insegnanti segnala l'uso di e-reader (45%) e tablet PC (43%) nelle loro classi o per completare le assegnazioni il 68% afferma che la scuola offre corsi di formazione formale in questo settore Gli insegnanti di studenti a basso reddito, tuttavia, rilevano che è molto meno probabile rispetto agli insegnanti degli studenti più alti di reddito l utilizzo di tablet PC (37% contro 56%) o e-reader (41% contro 55%)

16 Sondaggio IPSOS MORI,2007 Pone l accento sul divario esistente tra ciò che la scuola propone e le pratiche didattiche desiderate dai ragazzi. Alla domanda presente nel questionario Quali sono le tre attività, tra quelle dell elenco che pratichi più frequentemente?

17 Sondaggio IPSOS MORI,2007 Le risposte date sono state: v 52% copiare dalla lavagna e dal libro ; v 33% ascoltare l insegnante che spiega a lungo v 29% svolgere una discussione in classe

18 Sondaggio IPSOS MORI,2007 Tra le attività che hanno totalizzato minore punteggio ci sono proprio quelle che risultano maggiormente produttive per gli studenti con DSA: disegnare mappe e fare foto per ricordare (7%); lavorare al computer (16%).

19 Sondaggio IPSOS MORI,2007 Nella stessa indagine alla fine è stato chiesto ai ragazzi di indicare modi di apprendere che preferiscono. Ai primi posti si trovano: lavorare in gruppo con il 55% usare il computer con il 31%.

20 Progetto MIUR Scuola Digitale Il progetto Scuola Digitale LIM si snoda in diversi interventi formativi indirizzati ai vari ordini di scuola: due rivolti alle scuole statali secondarie di I grado (anno scolastico 2009/2010 e anno scolastico 2011/2012); due rivolti alle scuole statali primarie e alle scuole statali secondarie di II grado (anno scolastico 2010/2011 e anno scolastico 2011/2012).

21 AREE D'INTERVENTO PIANO SCUOLA DIGITALE LIM e Cl@ssi MIUR 2010 L'innovazione digitale rappresenta per la scuola l'opportunità di superare il concetto tradizionale di classe, per creare uno spazio di apprendimento aperto sul mondo nel quale costruire il senso di cittadinanza e realizzare una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, le tre priorità di Europa 2020.

22 PIANO SCUOLA DIGITALE v L azione Cl@ssi 2.0 si propone di modificare gli ambienti di apprendimento attraverso un utilizzo costante e diffuso delle tecnologie a supporto della didattica quotidiana. v Le Cl@ssi 2.0 costruiscono, con il supporto dell'a.n.s.a.s. e di una rete di Università associate, un progetto didattico per la sperimentazione di metodologie didattiche avanzate

23 ATTO DI INDIRIZZO 2012 Continuare a favorire il passaggio da un modello di scuola che opera per progetti ad una scuola che introduce l'innovazione nella pratica educativa - sia attraverso l'impiego delle nuove tecnologie, sia con i nuovi insegnamenti trasversali riconducendo le attività aggiuntive nell'ambito dell'attività didattica quotidiana quale vero oggetto delle azioni di miglioramento e valutazione.

24 ATTO DI INDIRIZZO 2012 Altra priorità collegata è costituita dall'azione di impulso da intraprendere al fine di stimolare, nell'ambito dell'editoria scolastica, la realizzazione di prototipi didattici innovativi di libri multimediali, e consentire alle scuole, sin dall'anno scolastico , l'adozione di prodotti multimediali in sostituzione dei tradizionali libri cartacei.

25 Percezione deterministica del rapporto tecnologia-apprendimento Maggiore tecnologia = maggiore apprendimento

26 Integrazione tra tecnologia e metodologia didattica La mancanza di integrazione tra tecnologia e metodologia didattica,oltre a frenare il rinnovamento e l adeguamento delle prassi didattiche ai nuovi bisogni, ostacola l uso continuativo degli strumenti compensativi (computer, correttore ortografico, eco in scrittura, sintesi vocale, libri digitali, audiolibri, libri parlati, calcolatrice, software per la costruzione di mappe ) nel contesto classe da parte degli studenti con DSA, che non vogliono sentirsi diversi dagli altri.

27 3)Dalla mappa al testo: la produzione di un testo che sia la lettura della mappa ha anche lo scopo di verificare la correttezza della mappa stessa e in particolare delle parole legame utilizzate.

28 6)Ogni gruppo confronta la mappa di classe con quella proposta dal docente e evidenzia analogie e differenze FASE DI METACOGNIZIONE

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43 POSSIBILI DISTORSIONI NELL APPLICAZIONE DELLA LEGGE 170/2010

44 PERICOLO ESTENSIONE GENERALIZZATA DELLA DISPENSA

45 ABBASSAMENTO DELLE RICHIESTE DEI LIVELLI CONCETTUALI DEI PROCESSI COGNITIVI DI ALTO LIVELLO : PROBLEM SOLVING, MODELLI CONCETTUALI, CAPACITÀ CRITICHE E METACOGNITIVE

46 SETTORIALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI MAPPE, SCHEMI, MEDIATORI DIDATTICI SOLO PER GLI STUDENTI CON DSA

47 Misure dispensative L adozione delle misure dispensative è finalizzata ad evitare situazioni di affaticamento e di disagio in compiti direttamente coinvolti dal disturbo, senza peraltro ridurre il livello degli obiettivi di apprendimento previsti nei percorsi didattici individualizzati e personalizzati. Decreto attuativo, 12 luglio 2011

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49 Ruolo delle famiglia Provvede a far valutare l alunno dai servizi preposti. Consegna alla scuola la diagnosi Condivide le linee elaborate nel PDP Formalizza con la scuola un patto educativo/formativo con il quale autorizza ad applicare gli strumenti compensativi e le strategie dispensative

50 Ruolo delle famiglia Sostiene la motivazione e l impegno dell alunno Verifica lo svolgimento dei compiti assegnati Verifica che vengano portati a scuola i materiali richiesti Incoraggia l autonomia nella gestione dei tempi di studio Considera non soltanto il significato valutativo, ma anche quello formativo delle discipline

51 Legge 170/2010

52 SFIDA OTTIMALE PER LA SCUOLA ripensare le pratiche didattiche per migliorarle, Riflettere sull importanza dell osservazione sistematica dei processi di apprendimento dell alunno condividere la responsabilità educativa con la famiglia favorire la comunicazione efficace tra diversi ordini di scuola documentare per decidere e/o modificare strategie didattiche creare ambienti costruttivi, collaborativi, attivi, cioè ambienti per l apprendimento che favoriscano la curiosità intellettiva e dove sia presente un clima emozionale positivo.

53 MIUR Il MIUR, tramite il Dipartimento generale per lo studente, l integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione, ha attivato una specifica sezione del proprio sito Internet dedicata ai DSA

54 contributi scientifici, didattici, organizzativi, metodologici predisposti sia dal mondo scientifico sia dagli Uffici Scolastici Regionali. I materiali pubblicati possono di supporto per sviluppare l evoluzione culturale generale in tema di DSA e sono liberamente fruibili alcuni modelli di Piano Didattico Personalizzato selezionati sulla base delle migliori pratiche realizzate dalle scuole o elaborati in sede scientifica.

55 Gruppo di lavoro nazionale Istituito per il raggiungimento dei seguenti compiti: v monitorare l attuazione delle norme della Legge 170/2010 e delle disposizioni contenute nel Decreto attuativo v supporto tecnico all attività di coordinamento delle iniziative in materia di DSA. Decreto attuativo, 12 luglio 2011, Art.9

56 Gruppo di lavoro nazionale Il Gruppo di lavoro avrà anche compiti consultivi e propositivi, con particolare riguardo alla Formulazione di eventuali proposte di revisione delle presenti disposizioni e delle allegate Linee guida, sulla base dei progressi della ricerca scientifica, degli esiti dei monitoraggi e dell evoluzione normativa in materia; sperimentazione e innovazione metodologicodidattica e disciplinare

57 ANNALI PUBBLICA ISTRUZIONE Nel 2010 gli Annali della Pubblica Istruzione hanno dedicato l intero volume 2 al tema Dislessia e disturbi specifici di apprendimento: teoria e prassi in una prospettiva inclusiva.

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59 DIDATTICA Preconoscenze, anticipazioni Negoziazione tra preconoscenze e nuove conoscenze ( docente organizzatore di conoscenze che manda feedback orientativi) Dimensione cognitiva del funzionamento mentale Limiti cognitivi della memoria di lavoro( collo di bottiglia )

60 STRATEGIE DIDATTICHE 140 SCHEDE OPERATIVE STRUMENTI COMPENSATIVI

61 Preconoscenze Molte ricerche mostrano come le conoscenze di senso comune, in contrasto con quanto insegnato, sopravvivono nella mente degli studenti nonostante la didattica. Numerose le distorsioni e stereotipi che si mantengono nella visione della realtà di alunni scolarizzati. Necessità di una educazione al comprendere.

62 STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE Valorizzare nella didattica di linguaggi comunicativi altri dal codice scritto (linguaggio iconografico, parlato), utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni e riepiloghi a voce Utilizzare schemi e mappe concettuali Insegnare l uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo, paragrafi, immagini) Promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le discipline

63 Strategie metodologico- didattiche MULTISENSORIALITA Ø aprire il maggior numero di canali recettivi possibili Ø Vista ( colori, forme lettere, isomorfismo) Ø Udito ( suoni) Ø Cinestesici ( effetti fisici e corporei)

64 MILIONI MIGLIAIA SEMPLICI CENT O DICI -ENTI -ENTA - ANTA UNITA

65 Strategie didattiche multisensoriali Codificazione cromatica delle lettere Uso di supporti visivi Uso di supporti tattili ( superfici diverse su cui tracciare lettere) Motricità Strategie di aggancio mnemonico

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