DIRIGENTE SCOLASTICO: prof.ssa MAURIZIA MARINI A cura della FUNZIONE STRUMENTALE per il P.O.F.: prof.ssa CONCETTA TRICARICO

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1 1 ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA dell INFANZIA PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO Sede legale: scuola secondaria di I grado L. Perco via Romana, 32 Lucinico Gorizia Tel. 0481/ fax. 0481/ goic81000r@istruzione.it DIRIGENTE SCOLASTICO: prof.ssa MAURIZIA MARINI A cura della FUNZIONE STRUMENTALE per il P.O.F.: prof.ssa CONCETTA TRICARICO

2 2 LE SCUOLE E IL TERRITORIO Il territorio dell Istituto Comprensivo di Lucinico, a partire dall anno scolastico 2012/13 corso, ha allargato il suo bacino di utenza estendendolo ai quartieri della Campagnuzza e della Madonnina, nonchè alla frazione di Sant Andrea. Sono rimasti di pertinenza dell Istituto i Comuni di Mossa e di San Lorenzo Isontino La sede centrale dell Istituto si trova a Lucinico, in via Romana n. 32 e ospita nello stesso edificio gli Uffici Amministrativi, la scuola secondaria di I grado L. Perco e la scuola primaria De Amicis. Poco distanti dalla sede di via Romana si trovano la scuola dell infanzia Boemo e la scuola dell infanzia di via Brigata Avellino (nel rione della Madonnina). A seguito dell accorpamento, avvenuto in data 1 settembre 2012, sono di pertinenza di questo Istituto il plesso di scuola primaria Ferretti di via Zara (rione della Campagnuzza) e il plesso di scuola dell Infanzia di Sant Andrea (condiviso con due sezioni di scuola dell infanzia, di pertinenza dell Istituto Comprensivo con lingua di insegnamento slovena, di Gorizia). Nei comuni di Mossa e San Lorenzo Isontino si trovano un plesso di scuola dell infanzia e un plesso di scuola primaria, pertanto i plessi che fanno parte dell Istituto sono dieci, a cui sono iscritti 876 alunni e gli insegnanti, dei diversi ordini di scuola che vi operano, sono 103. Benché la zona non sia particolarmente estesa, né popolata, è comunque una zona ricca di risorse e molto industriosa. Il suo territorio si estende nella zona del Collio, a cavallo del confine italo sloveno. Questa particolare posizione ha favorito lo sviluppo di un agricoltura basata soprattutto sulla coltivazione della vite e la produzione di pregiate varietà di vino (numerose sono, infatti, in questa zona, le aziende vitivinicole di rilevanza nazionale) e di un contesto multilinguistico e multiculturale nel quale convivono, in particolare lingua e tradizioni friulane e slovene, in armonia con la lingua nazionale. Nel bacino d utenza dell Istituto sono presenti anche diverse famiglie provenienti da altre regioni italiane o miste e, negli ultimi anni, si registrano anche presenze di alunni provenienti da Stati europei ed extraeuropei. ll territorio, comunque, è abbastanza omogeneo per quanto riguarda l identità culturale delle comunità e risultano ancora abbastanza forti i riferimenti valoriali e il controllo sociale.

3 3 LE CINQUE SCUOLE DELL INFANZIA La scuola dell infanzia Boemo di Lucinico si trova in Via Perco a Lucinico, in zona poco distante dalla sede centrale dell Istituto. E costituita da tre 3 sezioni ed è frequentata da 56 bambini; in essa vi operano 6 docenti su cattedra ordinaria, 2 docenti di sostegno e una docente di religione. Le attività educative a. s. 2014/15, sono iniziate in data 15 settembre 2014 e termineranno il 26 giugno 2015, con orario dalle ore 7.45 alle ore 16.00, dal lunedì al venerdì, con servizio mensa veicolato, a cura del Comune di Gorizia. La Scuola dell infanzia di via Brigata Avellino si trova nel rione della Madonnina. E costituita da due sezioni frequentate da 44 bambini. In essa vi operano 4 docenti su cattedra comune, una docente di religione e 3 docenti di sostegno. Le attività educative sono iniziate il 15 settembre 2014 e termineranno il 26 giugno 2015, con orario dalle ore 7.30 alle ore 16.00, dal lunedì al venerdì e servizio mensa veicolato a cura del Comune di Gorizia. La scuola dell infanzia di Sant Andrea si trova nella frazione di Sant Andrea, alle porte di Gorizia. La sede è condivisa con due sezioni di pertinenza dell Istituto Comprensivo con lingua di insegnamento slovena di Gorizia. E costituita da 1 sezione ed è frequentata da 26 bambini e in essa vi operano 2 docenti su cattedra ordinaria e una docente di religione cattolica. Le attività educative a. s. 2014/15, sono iniziate in data 15 settembre 2014 e termineranno il 26 giugno 2015, con orario dalle ore 7.45 alle ore 15.45, dal lunedì al venerdì, con servizio mensa veicolato, a cura del Comune di Gorizia.

4 4 La scuola dell infanzia Collodi di Mossa è situata nella centralissima via XXIV Maggio, ospita due sezioni ed è frequentata da 51 bambini; in essa vi operano 4 docenti su cattedra ordinaria e una docente di religione cattolica. Le attività educative a. s. 2014/15 sono iniziate in data 15 settembre 2014 e termineranno il 26 giugno 2015, con orario dalle ore 7.45 alle ore 16.00, dal lunedì al venerdì, con servizio mensa, a cura del Comune di Mossa. La scuola dell infanzia Clocchiatti di San Lorenzo Isontino è situata in via Tommaseo, n. 25, ospita 2 sezioni ed è frequentata da 53 bambini; in essa vi operano 4 insegnanti su cattedra ordinaria, una docente di sostegno e un insegnante di religione cattolica. Le attività educative sono iniziate in data 15 settembre 2014 e termineranno il 26 giugno 2015, con orario dalle ore 7.30 alle ore 15.30, dal lunedì al venerdì, con servizio mensa a cura del Comune di San Lorenzo Isontino.

5 5 LE QUATTRO SCUOLE PRIMARIE La scuola primaria Ferretti situata in via Zara, nel quartiere della Campagnuzza, ospita 6 classi ed è frequentata da 122 alunni. In essa vi operano 9 docenti su cattedra ordinaria, due docenti di religione cattolica e 3 docenti di sostegno. Tutte le classi funzionano con orario articolato su cinque giorni settimanali, dal lunedì al venerdì (con inizio alle ore 7.55 e fine delle attività alle ore 13.30), senza rientri pomeridiani. Le classi dalla prima alla quinta funzionano su 28 ore settimanali, con articolazione oraria in moduli e 1 ora settimanale facoltativa opzionale, integrata nel curricolo obbligatorio. L attività facoltativa opzionale prevede: per le classi terza quarta e quinta: 1 ora settimanale di laboratorio di approfondimento logico matematico; per la classe seconda : 1 ora di laboratorio espressivo; per la classe prima 1 ora settimanale aggiuntiva di L2 lingua inglese. Funziona giornalmente il servizio di pre-postaccoglienza rivolto agli alunni i cui genitori hanno impegni lavorativi, a cura dei collaboratori scolastici. Il servizio di trasporto degli alunni è curato dal Comune di Savogna d Isonzo. Con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e con parte delle spese a carico dei genitori, funziona giornalmente lo Studio Assistito pomeridiano e servizio mensa dalle ore alle ore Le attività didattiche a. s. 2014/15, iniziate in data 15 settembre 2014, termineranno in data 11 giugno La scuola primaria E. De Amicis di Lucinico situata nella sede centrale in via Romana n. 32, ospita 7 classi ed è frequentata da 137 alunni; in essa vi operano 10 docenti su cattedra ordinaria, una docente di religione cattolica e tre docenti di sostegno. Tutte le classi funzionano con orario articolato su cinque giorni settimanali, dal lunedì al venerdì con inizio alle ore 7.55 e fine

6 6 delle attivita alle ore 13.30, senza rientri pomeridiani.. Le classi dalla prima alla quinta funzionano su 28 ore settimanali, di cui 1 ora facoltativa opzionale integrata nel curricolo obbligatorio. L attività facoltativa opzionale prevede: per la classe prima: 1 ora settimanale aggiuntiva di L2 (lingua inglese); per la classe seconda: 1 ora settimanale di laboratorio espressivo; per le classi terza, quarta e quinta: 1 ora settimanale di laboratorio di approfondimento logico matematico; Funziona giornalmente il servizio di pre-postaccoglienza rivolto agli alunni i cui genitori hanno impegni lavorativi, a cura dei collaboratori scolastici. Il servizio di trasporto degli alunni di scuola primaria è curato dal Comune di Gorizia. Con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e con parte delle spese a carico dei genitori, funziona giornalmente lo Studio Assistito pomeridiano dalle ore alle ore 16.00, con servizio mensa. Le attività didattiche a. s. 2014/15, iniziate in data 15 settembre 2014, termineranno in data 11 giugno La scuola primaria N.Tommaseo, di San Lorenzo Isontino situata in via D Annunzio n. 11, ospita 4 classi ed è frequentata da 59 alunni. Recentemente, con importante impegno di spesa a cura dell Amministrazione Comunale, l edificio è stato ampliato con una moderna sala adibita a palestra per lo svolgimento delle attività di educazione fisica. Nel plesso vi operano 9 insegnanti su cattedra ordinaria, una docente di religione cattolica e una docente di sostegno. Dall anno scolastico 2012/13 è stato adottato il Tempo 5 per tutte le classi, con orario, dal lunedì al venerdì inizio alle ore 7.55 e fine delle attività alle ore 13.30, senza rientri pomeridiani. Tutte le classi seguono un orario articolato su 28 ore settimanali e un ora di attività facoltativa opzionale integrata nel curricolo obbligatorio. L attività facoltativa opzionale prevede: per la classe seconda : 1 ora settimanale di laboratorio espressivo; per le classi terza, quarta e quinta: 1 ora settimanale di laboratorio di approfondimento logico matematico. Funziona giornalmente il servizio di pre - postaccoglienza, a cura dei collaboratori scolastici e docenti. Le attività didattiche a. s. 2014/15 sono iniziate in data 15 settembre 2014 e termineranno in data 11 giugno Con il contributo dell Amministrazione Comunale di San Lorenzo Isontino viene organizzato giornalmente dal Comitato Genitori, con parte delle spese a carico delle famiglie lo Studio Assistito pomeridiano dalle ore alle ore 17.00, con servizio mensa.

7 7 La scuola primaria G. Galilei di Mossa è situata in via XXIV Maggio, ospita 6 classi ed è frequentata da 102 alunni; in essa vi operano 9 insegnanti su cattedra ordinaria, 1 docente di religione cattolica e 5 docenti di sostegno. Tutte la classi funzionano con orario articolato su cinque giorni settimanali, dal lunedì al venerdì con inizio alle ore 7.55 e fine delle attività alle ore 13.30, senza rientri pomeridiani. Le ore settimanali sono 28, di cui un ora facoltativa opzionale integrata nel curricolo obbligatorio. L attività facoltativa opzionale prevede: per la classe prima: 1 ora settimanale aggiuntiva di L2 (lingua inglese); per la classe seconda : 1 ora settimanale di laboratorio espressivo; per le classi terza, quarta e quinta: 1 ora settimanale di laboratorio di approfondimento logico matematico; Funziona giornalmente il servizio di pre - post accoglienza per alunni i cui genitori hanno impegni lavorativi, a cura dei collaboratori scolastici. In collaborazione con il nostro Istituto, il Comune di Mossa, con parte delle spese a carico delle famiglie, organizza lo Studio Amico pomeridiano e servizio mensa dal lunedì al venerdì con orario dalle ore alle ore Le attività didattiche a. s. 2014/15 sono iniziate in data 15 settembre 2014 e termineranno in data 11 giugno 2015.

8 8 LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO L.PERCO DI LUCINICO Situata in via Romana n. 32, ospita 11 classi ed è frequentata da 226 alunni, provenienti dai Comuni di Mossa, San Lorenzo Isontino, Gorizia, Capriva e Moraro. Presso la sede è allestita una Biblioteca alunni, fornita di molti libri e un auditorium per iniziative di vario genere, inoltre tutte le classi sono fornite di PC per l uso del registro elettronico e delle lavagne interattive multimediali. Sono attivati, in orario pomeridiano i laboratori facoltativi di recupero e potenziamento delle abilità di base di italiano, matematica e inglese, il laboratorio di lingua latina, conversazione di lingua inglese, lingua tedesca e lingua spagnola, il Laboratorio Teatrale Musicale Musica d insieme, il progetto in rete con le scuole secondarie di II grado e le scuole del primo ciclo della Destra Isonzo, per il contenimento della dispersione scolastica. Tutte le classi funzionano su cinque giorni settimanali e le attività didattiche iniziano alle ore 8.00 e terminano alle ore 13.45, dal lunedì al venerdì. Per gli alunni di scuola secondaria di I grado è organizzato lo Studio Assistito pomeridiano dalle ore alle ore 16.00, dal lunedì al venerdì, con servizio mensa e un educatrice che cura lo svolgimento dei compiti domestici degli alunni. Il servizio di trasporto alunni è curato giornalmente dai Comuni di Gorizia, Mossa, Moraro e Capriva del Friuli. Le attività didattiche a. s. 2014/15 sono iniziate in data 15 settembre 2014 e termineranno in data 11 giugno 2015.

9 9 GLI ENTI LOCALI Le Amministrazioni Comunali di Gorizia, Savogna d Isonzo, Mossa e San Lorenzo Isontino, nonché le Associazioni locali operanti sui territori di appartenenza delle scuole, collaborano fattivamente a tutte le iniziative proposte dall Istituto e contribuiscono ad arricchire l Offerta Formativa. In quest ottica mettono a disposizione degli alunni il servizio di trasporto giornaliero a mezzo scuolabus, in sinergia con i Comuni di Mossa, Moraro, Capriva del Friuli e Savogna d Isonzo. Inoltre sostengono in parte alcune iniziative come gli scambi culturali con la Germania (Associazioni di Lucinico), l Austria (Comune e Comitato Genitori di San Lorenzo Isontino) e la Slovenia (Comune di Mossa). Da quest anno scolastico è iniziato lo scambio con Klagenfurt con finanziamento da parte del Comune di Gorizia. Offrono, infine, un importante supporto alle attività pomeridiane di Doposcuola a Mossa e a San Lorenzo Isontino Le società sportive territoriali contribuiscono all attivazione di progetti per la promozione di diverse attività, quali il baseball, il calcio e il basket, attraverso l intervento di esperti che operano in collaborazione con i docenti dei diversi plessi, fruendo delle strutture sportive esistenti.

10 10 LA NOSTRA PROPOSTA EDUCATIVA E DIDATTICA Il Piano dell Offerta Formativa (P.O.F.), dell Istituto è il manifesto della scuola, che rende pubbliche le scelte culturali, organizzative e didattiche elaborate dagli organi collegiali, ognuno per la propria parte di competenza (l art.3, comma 1 del D.P.R. 275/99). Esprimendo la ricerca di coerenza tra gli obiettivi generali ed educativi determinati a livello nazionale e quelli espressi dal contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, il P.O.F. tiene conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, in funzione del raggiungimento di standard qualitativi mirati alla soddisfazione della domanda formativa dell utenza. Il P.O.F. dell Istituto Comprensivo di Lucinico è elaborato dal Collegio Docenti e adottato dal Consiglio d Istituto, sulla base della lettura dei bisogni manifestati dall utenza, rilevati tramite la verifica in sede di consigli di classe, di interclasse dei progetti attuati e delle risorse umane e finanziarie disponibili, nonché attraverso il monitoraggio effettuato alla fine dell anno scolastico 2013/14, coerentemente con le Indicazioni per il curricolo per la scuola dell infanzia e per il primo ciclo d istruzione la recente revisione Indicazioni Nazionali del 27 novembre FINALITA DEL P.O.F. tramite il P.O.F.. INTENDIAMO. stendere un progetto stendere un progetto educativo che tenga conto, nella sua realizzazione didattica, delle peculiarità di ogni singolo alunno. favorire la trasparenza e la collaborazione con le famiglie, gli Enti locali, socio culturali e sportivi del territorio.....accrescere la partecipazione alla vita scolastica..

11 11 L ISTITUTO COMPRENSIVO DI LUCINICO.NEL NUOVO SCENARIO. La società, anche nei piccoli paesi che sono il bacino d utenza del nostro Istituto, sta rapidamente cambiando: in poco tempo si è passati da una popolazione omogenea per tradizioni e cultura a una popolazione varia per origine e provenienza. Ma è anche cambiato in poco tempo il modo di comunicare, di spostarsi, di informarsi. Di tutto ciò la scuola deve tener conto se vuole continuare ad essere, pur con modalità diverse, un punto fermo nella formazione dei nostri giovani. È importante quindi che essa si ponga come obiettivo fondamentale La piena attuazione del riconoscimento e della garanzia della libertà e dell uguaglianza (articoli 2 e 3 della Costituzione), nel rispetto delle differenze di tutti e dell identità di ciascuno,[ ] e che richieda oggi più che mai l impegno dei docenti e di tutti gli operatori della scuola, [ ] la collaborazione delle formazioni sociali, in una nuova dimensione di integrazione fra scuola e territorio, per far sì che ognuno possa svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società (art. 4 della Costituzione). Diventa perciò sempre più importante per il nostro Istituto impegnarsi per il successo formativo di tutti gli alunni continuando, come già si sta facendo, a sostenere l integrazione di alunni stranieri o alunni che si trovino in situazioni di svantaggio culturale e sociale, mettendo in atto tutte le risorse al fine di evitare che le differenze si trasformino in disuguaglianze e che le penalizzazioni sociali, economiche e culturali impediscano il raggiungimento degli essenziali obiettivi di qualità che è suo dovere garantire. Nell Atto di Indirizzo del Ministro della Pubblica Istruzione di data 8 settembre 2009 si ribadisce l importanza degli interventi intensivi nei confronti degli alunni stranieri specie ma non solo verso quelli di recente immigrazione -, la loro accoglienza e il loro equilibrato inserimento a scuola. La presenza di questi alunni nelle scuole è un dato ormai strutturale e coinvolge in modo rilevante la scuola dell infanzia e il primo ciclo, sia nelle grandi città sia nei piccoli centri. Particolare attenzione viene posta dal nostro Istituto alla Circolare Ministeriale di data 4 agosto 2009, alla quale sono allegate le Linee Guida per l integrazione scolastica degli alunni con disabilità soprattutto alla luce dell elevato numero di alunni disabili iscritti ai tre ordini di scuola del il nostro Istituto. Il Collegio dei Docenti ne ha adottato i principi fondanti e i metodi suggeriti per il raggiungimento delle loro competenze. Vengono seguite le seguenti procedure atte a garantire l integrazione: promuovere e incentivare attività diffuse di aggiornamento e di formazione del personale operante a scuola (docenti e collaboratori scolastici) anche tramite corsi di aggiornamento congiunti di cui all art 14 comma 7 L. n. 104/92, al fine di sensibilizzare, informare e garantire a tutte le componenti il conseguimento di competenze e indispensabili strumenti operativoconcettuali (per intervenire sul contesto e modificarlo); valorizzare progetti che attivino strategie orientate a potenziare il processo di inclusione di tutti gli alunni disabili; guidare e coordinare le azioni/iniziative/attività connesse con le procedure previste dalle norme di riferimento; formazione delle classi, utilizzazione degli insegnanti per le attività di sostegno; indirizzare l operato dei singoli Consigli di classe/interclasse/intersezione affinché promuovano e sviluppino le occasioni di apprendimento, favoriscano la partecipazione alle attività scolastiche, collaborino alla stesura del P.E.I. (Piano Educativo individualizzato); coinvolgere attivamente le famiglie nell elaborazione del PEI;

12 12 curare il raccordo con le diverse realtà territoriali (EE.LL., enti di formazione, cooperative, scuole, servizi socio-sanitari, ecc.); attivare specifiche azioni di orientamento per assicurare continuità nella presa in carico del soggetto da parte della scuola successiva o del percorso post-scolastico prescelto; rimuovere eventuali barriere architettoniche o senso/percettive. Nell anno scolastico 2011/12 all Istituto è stato attribuito, dal Comitato provinciale di Coordinamento tra associazioni per la tutela dei disabili e con il patrocinio della Regione FVG, un importante riconoscimento: Il premio Solidarietà con la seguente motivazione per la sensibilità e la disponibilità dimostrata nei confronti di allievi che necessitano percorsi personalizzati con l impegno da parte di tutti gli insegnanti che va ben oltre la normale quotidiana attività professionale.. ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI ( DSA E BES) E PROGETTI DI ISTRUZIONE DOMICILIARE Come da recente normativa e Linee Guida Nazionali, gli alunni con certificazione di DSA - Disturbi Specifici di Apprendimento - necessitano l elaborazione di un Piano Educativo Personalizzato (P.E.P.) nel quale devono essere esplicitati, oltre ai dati relativi dell alunno e all individuazione del disturbo specifico di apprendimento, anche la definizione di strategie efficaci di apprendimento nonché strumenti compensativi e misure dispensative. Il modello del PEP è accompagnato da una parte integrativa riguardante la famiglia che si impegna a seguire l alunno nelle varie discipline nello lo studio domestico. Inoltre da quest anno scolastico, come da circolare ministeriale n. 8 di data 27 dicembre 2012 avente come oggetto Strumenti d intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l inclusione scolastica. Indicazioni operative viene inserito il progetto rivolto agli alunni con BES (Bisogni educativi speciali) attraverso lo sviluppo delle risorse professionali presenti in una logica qualitativa e ai fini del recupero dell aspetto pedagogico del percorso di apprendimento. I lavori saranno seguiti dal GLHI (gruppo di lavoro per l inclusione). Per la realizzazione operativa delle attività concernenti l'integrazione scolastica, è individuata una figura professionale di riferimento una Funzione Strumentale per le iniziative di organizzazione e di cura della documentazione. Come noto, un numero sempre più ampio di alunni, continuativamente o per determinati periodi e per una pluralità di motivi può presentare difficoltà di apprendimento, di sviluppo di abilità, di competenze e di comportamento tali da necessitare, da parte degli insegnanti, di una personalizzazione della proposta didattica. Norme primarie di riferimento per tutte le iniziative che la scuola ha intrapreso negli anni sono state la Legge 104/92 per la disabilità e la Legge 170/2010 per i disturbi specifici dell apprendimento (DSA). La Direttiva 27 dicembre 2012 Strumenti d intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l inclusione scolastica amplia l area dei DSA a differenti problematiche quali, ad esempio i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, i disturbi dell attenzione e dell iperattività, il funzionamento intellettivo limite. Introduce, inoltre, l area dello svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale. La Direttiva estende in modo definitivo a tutti gli alunni in difficoltà individuati sulla base di elementi oggettivi (come ad esempio un certificato medico, una diagnosi specialistica, una segnalazione degli operatori dei servizi sociali) il diritto alla personalizzazione degli apprendimenti, nella prospettiva di una presa in carico complessiva ed inclusiva di tutti gli alunni.

13 13 Questa particolare attenzione ai BES non vuole favorire improprie facilitazioni del percorso scolastico, bensì rimuovere gli ostacoli ai percorsi di apprendimento, modulando gli stessi sulla base delle potenzialità di ciascuno. Riepilogando, quando parliamo di alunni con Bisogni Educativi Speciali ci rivolgiamo alle seguenti categorie: Disabilità, certificata ai sensi dell art. 3, commi 1 e 3 della L.104/92; Disturbi specifici dell apprendimento (DSA) certificati ai sensi della L.170/2010 Disturbi evolutivi specifici (problematiche non riconducibili alla L. 104 o alla L. 170 che, sebbene in presenza di competenze intellettive nella norma, possono compromettere il percorso scolastico; Deficit da disturbo dell attenzione e dell iperattività (ADHD); Funzionamento intellettivo limite; Area dello svantaggio socioeconomico, linguistico culturale. Modalità d intervento Per gli alunni certificati ai sensi della L.104/92 lo strumento privilegiato è rappresentato dal Piano Educativo Individualizzato (PEI) che annualmente il Consiglio di classe e gli operatori del Servizio Sanitario di riferimento, con la collaborazione della famiglia, elaborano. Nel PEI vengono descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra di loro, predisposti per l'alunno in situazione di handicap, in un determinato periodo di tempo, ai fini della realizzazione del diritto all'educazione e all'istruzione. Il percorso individualizzato e personalizzato per gli alunni con DSA e con altri disturbi/difficoltà, riconducibili a un Bisogno Educativo Speciale, viene esplicitato nel Piano Didattico Personalizzato (PDP) che il consiglio di classe o uno o più docenti in particolare sono chiamati ad elaborare; si tratta di uno strumento di lavoro con la funzione di definire, monitorare e documentare le strategie d intervento più idonee. In particolare, il PDP definisce, per ambito o per discipline, le specifiche strategie didattiche (forme che facilitano l apprendimento e semplificano il compito di lettura/scrittura/calcolo senza per altro ridurre la complessità degli obiettivi e delle conoscenze richieste), gli strumenti compensativi, le misure dispensative e le modalità di valutazione utilizzate con l alunno. Esempi Strategie didattiche Fornire materiali sull argomento e in anticipo, per ovviare alla difficoltà di dover prendere appunti Fornire o privilegiare l uso di riassunti, schemi, mappe, scaletta degli argomenti Scaletta delle lezioni Strumenti compensativi (strumenti utilizzati per rendere le richieste più idonee alla situazione dell alunno) Registratore Calcolatrice Dizionario digitale PC, stampante Schemi, sintesi, tabelle mappe Sintesi vocale Maggior tempo a disposizione Misure dispensative (compiti o prassi dai quali l alunno può essere dispensato) Lettura ad alta voce Prendere appunti Copiatura dalla lavagna

14 14 Ricopiatura di testi Lingua straniera scritta Dettatura Tempi standard di esecuzione Più prove di verifica nello stesso giorno Studio mnemonico Parte di compiti a casa Forme di verifica e valutazione Prove orali programmate Compensazione scritto/orale Uso di mediatori didattici (mappe) Valutazione del contenuto rispetto alla forma Somministrazione prove informatizzate Modificare la percentuale- soglia di sufficienza PEI e PDP vengono elaborati indicativamente entro i primi tre mesi di attività scolastica; viene predisposta una verifica intermedia che coincide con la chiusura del 1 quadrimestre; a conclusione dell anno scolastico, il consiglio di classe procede alla verifica finale e allo scrutinio. Per gli alunni disabili la verifica finale coincide con il secondo incontro di Equipe Multidisciplinare per l handicap (scuola, Servizi sanitari che hanno in carico l alunno, Ente Locale di riferimento per gli interventi socio-educativi, famiglia). Stato di attuazione della normativa a tutela dei BES nelle scuole dell Istituto Nel corrente anno scolastico si registra un constante aumento del numero degli alunni disabili, in particolare in situazione di gravità, degli alunni con DSA e con altre difficoltà riconducibili a un Bisogno Educativo Speciale. Per tutte le tipologie di alunni i consigli di classe hanno provveduto a predisporre una proposta educativa individualizzata e personalizzata. Sono in corso di svolgimento i colloqui con le famiglie, nonché gli incontri di Equipe Multidisciplinare per l handicap allo scopo di definire e condividere il PDP o il PEI. Indicatori di qualità dell inclusione scolastica presenti nell Istituto Presenza di docenti specializzati o con competenze professionali per affiancare alunni disabili, con DSA, altre tipologie di BES; Presenza di docenti referenti per il sostegno e per altre tipologie BES; Istituzione e operatività del Gruppo di lavoro d istituto per l inclusione scolastica Operatività delle Equipes Multidisciplinari per l handicap per due incontri annuali (programmazione e verifica degli interventi); Organizzazione scolastica e logistica (abbattimento barriere architettoniche, orari, mezzi di trasporto funzionali all attività scolastica) Attivazione di progetti in orario scolastico e di attività pomeridiane concordate con l Ente Locale aperte ad alunni con bisogni educativi speciali; Attivazione di progetti specifici per favorire l integrazione (istruzione domiciliare, altre attività condivise a fini riabilitativi); Organizzazione viaggi d istruzione tenendo conto della situazione di tutti gli alunni; Utilizzo ausili informatici, internet. Modalità di identificazione precoce delle difficoltà di apprendimento Vengono adottate per le attività di identificazione precoce delle difficoltà di apprendimento e dei casi sospetti di disturbo specifico dell apprendimento le disposizioni contenute nel protocollo d intesa

15 15 regionale sulla materia, siglato lo scorso 18 giugno dal Direttore Generale dell USR e dagli Assessori Regionali alla Salute e all Istruzione. In particolare, nella scuola dell infanzia e nei primi due anni della scuola primaria, in presenza di bambini con difficoltà/ritardo nell acquisizione dei prerequisiti alla letto-scrittura e/o con evidenti difficoltà di apprendimento della lettura/scrittura calcolo, gli insegnanti attiveranno percorsi didattici mirati al recupero di tali difficoltà, dando preventiva informazione alle famiglie interessate, anche al fine del coinvolgimento e della condivisione del percorso; L attivazione di strategie didattiche mirate al recupero delle difficoltà presenti nel bambini/alunno sarà della durata di 4-6 mesi; successivamente, nel caso di un risultato inefficace dell intervento, il Dirigente scolastico o un suo delegato contatterà la famiglia per condividere l opportunità di avviare il percorso diagnostico. Un altro aspetto fondamentale cui l Istituto tende è quello relativo al contenimento della dispersione scolastica per il quale vengono programmati laboratori pomeridiani rivolti a tutti gli alunni che altrimenti sul territorio non trovano punti di aggregazione stabili, in tal modo negli anni la sede centrale dell istituto è diventata, per tutti i ragazzi che lo desiderano, un punto di riferimento sicuro e per questo motivo la sede rimane aperta dal lunedì al venerdì fino alle ore ISTRUZIONE DOMICILIARE L istruzione domiciliare è rivolta agli alunni, già ospedalizzati a causa di gravi patologie, sottoposti a terapie domiciliari che impediscono la frequenza della scuola per un periodo di tempo non inferiore a 30 giorni. Il servizio in questione viene erogato dal nostro Istituto anche nel caso in cui il periodo temporale, comunque non inferiore a 30 giorni, non sia continuativo, qualora siano previsti cicli di cura ospedaliera alternati a cicli di cura domiciliare oppure siano previsti ed autorizzati dalla struttura sanitaria eventuali rientri a scuola durante i periodi di cura domiciliare. I nostri docenti si recano a domicilio degli allievi e svolgono le attività didattiche al fine di far raggiungere loro le competenze essenziali per poter essere ammessi alla classe successiva. PATOLOGIE L attivazione del servizio di istruzione domiciliare avviene, successivamente al ricovero ospedaliero, solo in presenza di alcune gravi patologie, quali: - Patologie onco ematologiche - Patologie croniche invalidanti, in quanto possono comportare l allontanamento periodico dalla scuola - Malattie o traumi acuti temporaneamente invalidanti - Patologie o procedure terapeutiche che richiedono una terapia immunosoppressiva prolungata, oltre il periodo di ospedalizzazione, tale da impedire una normale vita di relazione, per l aumentato rischio di infezioni. La patologia ed il periodo di impedimento alla frequenza scolastica devono essere oggetto di idonea e dettagliata certificazione sanitaria, rilasciata dalla struttura ospedaliera in cui l alunno è stato ricoverato. METODOLOGIE DIDATTICHE Particolare importanza riveste l approccio con l alunno che, per vari motivi, patologia, situazione scolastica preesistente, contesto socio-culturale, potrebbe rifiutare l intervento pedagogico domiciliare. Si mettono in atto strategie per ottenere risultati sia sotto il profilo didattico-curricolare, sia sul piano della qualità della vita dell alunno. In una situazione in cui l alunno malato è costretto a subire il piano terapeutico, devono essere privilegiati modelli didattici che gli permettano di agire sul piano culturale, che lo facciano sentire l artefice dei prodotti che realizzerà. Vanno poi considerati i limiti strumentali dovuti alle patologie, con le conseguenti ridotte abilità. Tempi di applicazione allo studio, limiti fisici e psicologici vanno considerati attentamente prima di qualunque tipo di intervento.

16 16 Il rapporto insegnante-allievo falsa il normale rapporto insegnante-classe. Se da una parte favorisce l approfondimento, sia sul piano didattico che emotivo, dall altra pone l allievo in una condizione di isolamento e quindi si supera tale condizione sia sfruttando le possibilità offerte dalle moderne tecnologie telematiche per la comunicazione, come videoconferenza, le chat, la posta elettronica, sia favorendo, quando le situazioni cliniche e logistiche lo permettono, le visite dei compagni. LA CENTRALITA DELLA PERSONA La persona non è chiusa nella propria individualità, ma ha una natura sociale e la cultura è negoziazione di significati ed è fondamentale quindi che la scuola pensi e realizzi progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato ponendo al centro della propria azione educativa l alunno considerato in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi, tenendo conto delle tappe principali di apprendimento e della sua crescita e della rete relazionale in cui è inserito, nella convinzione che la persona apprende meglio in relazione con gli altri. Si cercherà anche quest anno quindi di creare le condizioni che favoriscono lo star bene a scuola, al fine di ottenere la partecipazione più ampia dei bambini e degli adolescenti ad un progetto educativo condiviso..per UNA NUOVA CITTADINANZA. Non bisogna dimenticare che la scuola, oltre a svolgere un servizio alla persona, attraverso questa, offre un servizio anche alla società ed è una mission che la Costituzione stessa le affida (v. art. 4). Infatti insegnare le regole del vivere e del convivere (Costituzione Cittadinanza come da Decreto Legge di data 1 settembre 2008, n. 137) è per la scuola un compito oggi ancora più ineludibile rispetto al passato, perché sono molti i casi nei quali le famiglie incontrano difficoltà, più o meno grandi,nello svolgere il loro ruolo educativo. La scuola deve perseguire costantemente l obiettivo di costruire un alleanza educativa con i genitori e per questo motivo la nostra scuola è aperta alle famiglie e al territorio, con l utilizzo degli strumenti forniti dall autonomia scolastica e, come da normativa vigente, è adottato il Patto di corresponsabilità educativa tra genitori degli alunni di scuola primaria e secondaria di I grado e l Istituto, nella persona del Dirigente Scolastico, al fine di condividere le scelte educative comuni. Un altro elemento da non sottovalutare nella nostra società è che l incontro di culture diverse fa ormai parte del nostro quotidiano e una scuola aperta e attenta ai mutamenti culturali deve farsi carico di questa connotazione. In tale ambito, finalizzato alla formazione di una cittadinanza europea e multiculturale il nostro Istituto, in collaborazione con le istituzioni del territorio, continua a proporre, progetti di scambio culturale con le vicine Austria (Villach e Klagenfurt), Slovenia (Castel Dobra) e con Ortenberg, in Germania. Qualche anno fa per questi progetti di scambio culturale con l estero, l Istituto, nell ambito del PROGETTO GOLD, (pubblicazione delle buone pratiche della scuola italiana), è stato premiato con un importante riconoscimento a livello nazionale come Istituto in cui sono state attivate le migliori pratiche didattiche/educative nella scuola primaria e scuola secondaria di 1 grado. Sempre nell ambito dello stesso progetto, anche nell anno scolastico 2008/09 l Istituto è risultato vincitore assieme ad altre scuole italiane per il progetto Bimbi si nasce, lettori si diventa attivato dalle docenti della scuola dell infanzia Boemo di Lucinico. L Istituto è stato invitato alla cerimonia di inaugurazione dell anno scolastico 2012/13 che si è tenuta a Roma nei giardini del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato alla scuola con le seguenti motivazioni:

17 17 l evento ha visto la partecipazione di docenti e studenti provenienti da Istituti Scolastici di tutte le regioni italiane, che si sono maggiormente distinte nella realizzazione di progetti di significativo rilievo sui grandi temi della partecipazione attiva alla vita della scuola, dell educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva e dell intercultura. La manifestazione, oltre a ricordare la centralità del ruolo svolto dalla Scuola nella formazione e nell educazione dei giovani alla vita sociale del nostro Paese, ha posto l attenzione sulle nuove iniziative che saranno promosse per incentivare l eccellenza e premiare le capacità degli alunni maggiormente meritevoli. Inoltre, ogni anno si propongono viaggi e visite guidate alla scoperta del nostro Paese: con mete più vicine per gli alunni dell infanzia e scuola primaria, con destinazioni anche fuori regione o all estero per gli alunni della scuola secondaria di primo grado. In tale ottica l Istituto partecipa al Progetto CLIL, per lo sviluppo delle conoscenze delle lingue straniere, in particolare la lingua inglese, ad iniziare dalle scuole primarie. L ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO Il curricolo è il cuore dell azione autonoma della scuola che, attraverso di esso, manifesta ed esprime il proprio progetto educativo e didattico, che si manifesta attraverso scelte ed azioni contestualizzate. Il nostro curricolo, che delinea il percorso che ogni singolo alunno segue dai 3 ai 14 anni e che si sviluppa nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo della competenza, degli obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni Nazionali 2012, si articola attraverso i campi di esperienza nella scuola dell infanzia e attraverso le discipline nelle scuole del primo ciclo. Dall anno scolastico 2008/09 l Istituto è capofila della Rete Orientante per il contenimento della dispersione scolastica delle Istituzioni Scolastiche del primo e del secondo ciclo della città di Gorizia e Destra Isonzo che ha come finalità il contenimento della dispersione scolastica e orientamento personale degli alunni e si prefigge di definire la continuità del curricolo tra scuola secondaria di I grado e scuola secondaria di II grado per l insegnamento della lingua italiana, storia, lingua inglese e matematica attraverso la riflessione sui Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado e i relativi obiettivi di apprendimento alla fine della classe terza della scuola secondaria di primo grado, tratti dalla Revisione delle Indicazioni Nazionali del 2007, emanate il 27 novembre 2012 dal MIUR. Tale lavoro che implica anche l orientamento dell allievo in uscita dal I ciclo dell istruzione, emerge dalla necessità di acquisire conoscenze, abilità e competenze dell obbligo dell istruzione attraverso l analisi, il confronto e la condivisione di descrittori ed indicatori nonché contenuti degli apprendimenti di fine primo ciclo rispetto a quelli relativi al conseguimento dei risultati degli apprendimenti fissati per l obbligo di istruzione descritti nei quattro assi culturali e nelle otto competenze chiave della scuola secondaria di II grado. Il contesto sociale del territorio di Gorizia è caratterizzato da: rapido mutamento delle strutture familiari e delle dinamiche relazionali interpersonali che hanno in qualche modo contribuito ad aumentare la dispersione scolastica difficoltà oggettive di coinvolgimento delle famiglie nella scelta scolastica successiva alla classe III di scuola secondaria di I grado; un processo immigratorio che ha portato in pochi anni la presenza di alunni stranieri in quasi tutte le scuole locali.

18 18 LE FINALITA GENERALI DEI PROGETTI DI RETE Al mutare del contesto sociale emergono all interno di ogni Istituzione Scolastica nuovi bisogni di: aprire nel Collegio Docenti delle scuole interessate ai progetti la riflessione sui necessari processi di innovazione didattico educativa; innovare e riorganizzare il curricolo d istituto per renderlo più aderente ai bisogni educativi territoriali; rimodulare annualmente il curricolo d istituto in ottica di continuità didattica verticale (fino ai 16 anni/assolvimento dell obbligo dell istruzione) costruire una rinnovata identità culturale territoriale; educare all interculturalità per la cittadinanza globale; acquisire competenze nelle lingue straniere come lingue per la nuova cittadinanza globale (per tutti). IL nostro Istituto è capofila della Rete Provinciale per la formazione dei docenti del I ciclo, in ottica di ricerca - azione, sulla didattica laboratoriale delle competenze e ha partecipato fattivamente alla stesura delle Nuove Linee Guida Regionali che hanno come finalità la condivisione e la riflessione territoriale sulla didattica delle competenze, come da riferimenti europei e indagini OCSE-PISA. Nell a. s. 2012/13 sono stati definiti i traguardi irrinunciabili cui gli alunni di scuola dell infanzia, primaria e secondaria di I grado, in ottica di continuità con le scuole secondarie di II grado, devono tendere al fine di poter affrontare con successo i percorsi scolastici futuri. Il nostro curricolo d Istituto è frutto di condivisione tra i tre ordini di scuole ed è rivisitato alla luce delle Indicazioni nazionali L aggiornamento continuo dei docenti Il percorso si aggiornamento, iniziato nell anno scolastico 2009/10 si è sviluppato con percorsi di formazione di durata annuale a cui hanno partecipato ca 90 docenti in servizio presso le Istituzioni scolastiche del I e del I ciclo facenti parte della rete Destra Isonzo e i lavori si sono incentrati sulla costruzione di prove di competenza da somministrare agli alunni delle classi quinte di scuola primaria e agli alunni della classi III di scuola secondaria di I grado e sulla costruzione di un curricolo verticale territoriale. Nell anno scolastico 2012/13, in sinergia l Ufficio Scolastico Regionale è stato realizzato un progetto di ricerca azione attraverso la realizzazione di una Repository ON-LINE di prove/quesiti di competenza disponibile a tutti i docenti della provincia di Gorizia e della regione FVG, che potranno attingere prove di competenza validate dal formatore dott. Maurizio Gentile, sulla piattaforma dedicata e finalizzata allo scambio di esperienze professionali tra i vari ordini di scuole. E stata pubblicata una guida operativa con le prove di competenza validate e disponibili ai docenti della regione FVG. Nell a.s. 2013/14 l attività di formazione è continuata con percorsi per dipartimenti disciplinari e finalizzati alla costruzione di un curricolo verticale, il più possibile territoriale vista la larga partecipazione di docenti in rappresentanza di tutte le scuole del I ciclo della provincia di Gorizia, e la costruzione di prove di transizione utili ai fini della compilazione della certificazione delle competenze alla fine della classe quinta di scuola primaria e alla fine del primo ciclo dell istruzione.

19 19 FINALITA DEI TRE ORDINI DI SCUOLA La scuola dell infanzia La scuola dell infanzia, rapportandosi costantemente all opera svolta dalle famiglie, rappresenta un luogo educativo intenzionale di particolare importanza, in cui le bambine e i bambini realizzano una parte sostanziale della propria relazione con il mondo. Le recenti ricerche hanno messo in evidenza come la scuola dell infanzia favorisca l apprendimento di comportamenti fondamentali come la matematica e di conoscenze iniziali utili per acquisire le competenze successive e per rapportarsi con la società. Il nostro paese ha raggiunto un elevato livello qualitativo e quantitativo, che pone la scuola dell infanzia al di sopra della media europea e che le ha consentito di superare in anticipo l obiettivo europeo del 90% di bambini dai 3 ai 5 anni scolarizzati. Occorre ora, ai diversi livelli istituzionali e territoriali, impegnarsi per la completa generalizzazione del servizio scolastico rivolto all infanzia, qualificandone ulteriormente l offerta formativa, assegnando priorità alle aree territoriali che evidenziano un maggiore bisogno di servizi educativi e, laddove possibile, ampliando la fascia temporale di intervento. In quest ottica i docenti di scuola dell infanzia hanno partecipato nell a. s. 2012/13 a un interessante percorso di formazione sulle Intelligenze numeriche dei bambini della scuola dell infanzia, che ha offerto strumenti utili per sviluppare tali competenze. Nell a.s. 2013/14 i docenti di scuola dell infanzia hanno partecipato ai percorsi di formazione programmati nell ambito delle Misure di accompagnamento alle Indicazioni nazionali Le cinque scuole dell infanzia del nostro Istituto rispettano le scelte educative delle famiglie ed hanno una loro specificità che le pone alla base del sistema formativo scolastico, come il primo tratto di un educazione che deve diventare permanente. In quest ordine di scuola il curricolo si articola in campi di esperienza che sono luoghi del fare e dell agire del bambino orientati dall azione consapevole degli insegnanti e introducono ai sistemi simbolico-culturali. La finalità della scuola dell infanzia è promuovere lo sviluppo dell identità, dell autonomia, della competenza, della cittadinanza. È di estrema importanza in quest ambito l ambiente di apprendimento che deve essere organizzato dagli insegnanti in modo che ogni bambino si senta riconosciuto, sostenuto e valorizzato: il bambino con competenze forti, il bambino la cui famiglia viene da lontano, il bambino con fragilità e difficoltà, il bambino con bisogni educativi specifici, il bambino con disabilità, poiché tutti devono saper coniugare il senso dell incompiutezza con la tensione verso la propria riuscita. Nelle nostre scuole dell infanzia viene approfondita l area educativa Il sé e l altro che riguarda le regole della convivenza civile attraverso il rispetto degli adulti e dei pari. La scuola primaria Il primo ciclo dell istruzione, comprende cinque anni di scuola primaria e tre anni di scuola secondaria di primo grado. Finalità di questo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona. Per far ciò, è necessario che vengano rimossi gli ostacoli alla frequenza, mettendo in atto tutte le strategie, fin dai primi anni della scuola primaria, per evitare la dispersione scolastica. La scuola, pertanto, deve svolgere lungo tutto il percorso il proprio ruolo educativo e di orientamento fornendo all alunno le occasioni per capire se stesso, per prendere consapevolezza delle sue potenzialità e risorse, per progettare percorsi esperienziali e verificare gli esiti conseguiti in relazione alle attese. Quindi la scuola primaria mira all acquisizione degli apprendimenti di base come primo esercizio dei diritti costituzionali ed è formativa in quanto attraverso gli alfabeti delle discipline, permette di esercitare differenti potenzialità di pensiero, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Poi, a seguire la scuola secondaria di primo grado rappresenta la fase in cui si

20 20 realizza l accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di interpretazione, simbolizzazione e rappresentazione del mondo. È fin troppo ovvio come l obiettivo centrale della scuola sia quello di formare i propri allievi, non solo garantendo traguardi adeguati allo sviluppo della loro età evolutiva, ma facendo sì che questi si traducano in apprendimenti coesi, coerenti e, al tempo stesso, aperti ai successivi sviluppi dell itinerario scolastico. La scuola del primo ciclo senza naturalmente trascurare il ventaglio di opportunità formative offerte dall articolata ricchezza del suo curricolo - deve porre una particolare attenzione a quelle aree e discipline in cui le indagini internazionali e gli stessi esiti della prova nazionale Invalsi denunciano le sofferenze più marcate, e che soprattutto sono aree decisive per lo sviluppo successivo degli apprendimenti. Si rendono pertanto necessarie:.una buona preparazione in italiano nella scuola del primo ciclo una forte educazione all uso della lingua italiana acquista un ruolo di indiscutibile rilievo per l esercizio del diritto di parola e di cittadinanza...una buona preparazione in matematica. analogo, per la sua forte valenza formativa, è il discorso relativo alle competenze matematiche. Tali competenze, al pari di quelle linguistiche, vanno fondate già a partire dai campi di esperienza della scuola dell infanzia - durante l itinerario quinquennale della scuola primaria e sviluppate e rinforzate durante il percorso triennale della scuola secondaria di primo grado. In gioco non c è soltanto l urgenza di superare un gap formativo, che attualmente viene alla luce sia con gli esiti delle rilevazioni PISA - OCSE, sia con i risultati della prova Invalsi nell ambito degli esami conclusivi del primo ciclo: un gap formativo esistente non solo tra l Italia e altre nazioni sviluppate, ma anche tra diverse zone del nostro stesso Paese. C è pure l esigenza, altrettanto urgente, di predisporre gli strumenti adeguati per superare - cominciando dalle giovanissime generazioni - quella sostanziale scissione tra cultura umanistica e cultura scientifica che ha costituito e costituisce ancora uno dei limiti della scuola italiana e della stessa cultura nazionale..una buona preparazione nella lingua inglese..una iniziale, chiara conoscenza nella lingua inglese va considerata come irrinunciabile traguardo formativo. Nella scuola del primo ciclo vengono poste e via via rafforzate le basi per l acquisizione della competenza nella lingua inglese che costituisce oggi un veicolo comunicativo indispensabile nella stagione della globalizzazione mondiale...una buona preparazione nelle scienze... una adeguata alfabetizzazione in questa area costituisce un aspetto irrinunciabile del progetto formativo della scuola del primo ciclo. A partire da contesti ancora semplici (ma non perciò meno significativi), la scuola primaria e poi la secondaria di primo grado sono chiamate a costruire nei loro giovani allievi superando modi di approccio alla realtà fenomenica ancora superficiale o ingenuo un apertura non dogmatica alla cultura scientifica che costituisca la base da cui partire per l acquisizione di conoscenze e competenze specifiche sempre più solide. La scuola secondaria di I grado Nella scuola secondaria di I grado vengono favorite una più approfondita padronanza delle discipline ed un articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva della elaborazione di un sapere integrato. In questo gioco di squadra, che nel nostro Istituto Comprensivo si realizza già da alcuni anni con il Progetto di Istituto, in cui rientrano le attività di continuità fra i diversi ordini di scuola, si può realizzare pienamente il mandato educativo e formativo della scuola. Pertanto continueremo quella collaborazione costruttiva tra le componenti interne proseguendo nella costruzione di itinerari centrati sul concetto di continuità nello sviluppo, che ha permesso non

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