VERSO UNA SCUOLA AMICA DEI BAMBINI E DEI RAGAZZI
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- Lia Danieli
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1 Il IV Circolo Didattico Don P. Uva di Bisceglie in collaborazione con l UNICEF aderisce al PROGETTO PILOTA NELL AMBITO DEL PROGRAMMA VERSO UNA SCUOLA AMICA DEI BAMBINI E DEI RAGAZZI - SPERIMENTAZIONE ANNO SCOLASTICO 2012/2013-
2 Durante il corso di quest anno scolastico , il nostro Circolo ha operato in una molteplicità di direzioni, facendo confluire le diverse attività proposte verso un comune obiettivo: PROMUOVERE E VALORIZZARE LA CONOSCENZA DELLA CRC da parte di tutte le utenze della scuola, perché la scuola divenisse essa stessa luogo fisico e relazionale in cui i bambini fossero i protagonisti attivi del proprio processo formativo. Pertanto, acquisite le delibere da parte del Collegio dei docenti e, successivamente, del Consiglio di Circolo, è stata programmata l autovalutazione iniziale, facendo riferimento agli indicatori presenti nel Protocollo Attuativo. Si è, dunque, proceduto con un momento di progettazione partecipata, attraverso cui sono stati socializzati bisogni, idee e proposte. E stato, così, stilato un Progetto di Circolo a cui ciascuna Intersezione, ciascuna Interclasse o gruppo di lavoro ha fatto riferimento per programmare un percorso formativo sui Diritti dei bambini. Inoltre, sono state attuate una serie di iniziative/azioni, di seguito menzionate e finalizzate al conseguimento e/o al consolidamento degli obiettivi prefissati in tale Progetto: * PASSO UNO/1. CONOSCENZA: produzione iconografica relativa alla conoscenza della CRC, da parte della Scuola dell Infanzia e della Scuola Primaria del Circolo; * PASSO UNO/2. RIFLESSIONE: pubblicazione di una CRC, semplificata ma completa, sul sito web della scuola; * PASSO UNO/3. VALORIZZAZIONE DELLA CRC: azione di adozione a distanza attraverso la Fondazione Albero della vita e Progetto Area a rischio Lingua Amica 2 ; * PASSO DUE/10. COMUNICAZIONE: Progetto Narrafavole da tutto il mondo, in collaborazione con l Associazione Intercultura di Trani; * PASSO TRE/13. PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA : allestimento, in occasione delle festività natalizie, di un Banco Bebè, per la raccolta di prodotti per gestanti e mamme in difficoltà, in collaborazione con il Centro di Aiuto del Comitato Progetto Uomo ; partecipazione a raccolte fondi da parte di enti benefici (UNITALSI, PEGASO, ANT, );
3 * PASSO QUATTRO/20. COINVOLGIMENTO NELLA DIDATTICA: Progetti di Continuità-Orientamento Scuola dell Infanzia-Scuola Primaria e Sezione Primavera-Scuola dell Infanzia. Di seguito vengono riportati i progetti che ciascuna Intersezione e/o Interclasse ha elaborato. Bisceglie, 28 maggio 2013 Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Francesca Castellini La referente del Progetto ins. Elisabetta Cosmai
4 DIREZIONE DIDATTICA STATALE 4 CIRCOLO Don P. Uva BISCEGLIE Distretto N 4 Trani - Bisceglie SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S SINTESI PROGETTO/ATTIVITA Sezione 1 Descrittiva 1.1 Denominazione progetto PROGETTO UNICEF: VERSO UNA SCUOLA AMICA 1.2 Responsabile progetto Ins. COSMAI ELISABETTA 1.3 Individuazione bisogni formativi E da circa 20 anni che l Unicef, attraverso la Convenzione ONU per i diritti dell Infanzia, è impegnata in Italia e in tutto il mondo per tradurre i principi espressi sulla carta nella realtà quotidiana di ognuno dei piccoli abitanti del nostro pianeta, perché diventino protagonisti dei diritti. L ONU ha riconosciuto con questo trattato internazionale un impegno grandissimo a favore di tutti i diritti dei bambini: da quelli sulla salute, sopravvivenza, nutrizione, a quelli di sviluppo della personalità e di tutela, educazione, gioco, affetto, abuso, lavoro. La nostra scuola ha aderito per l a.s. 2012/2013 al Progetto Pilota nell ambito del programma Verso una Scuola Amica, che mira ad attivare processi che rendano la scuola luoghi fisici e relazionali nei quali i diritti dei bambini siano concretamente vissuti e si realizzi un ambiente a loro misura. Tale progetto per la nostra scuola dell infanzia è perfettamente in linea con la Programmazione annuale, intitolata il Pianeta Terra: obiettivo sicurezza, un percorso che mira a garantire la crescita educativa di ogni bambino nella piena consapevolezza del suo esistere in una realtà sistemica. 1.4 Obiettivi Obiettivi: Destinatari: Promuovere la conoscenza della Convenzione sui diritti dell infanzia Promuovere il diritto ad una partecipazione autentica Migliorare l accoglienza e la qualità delle relazioni Promuovere la cultura dei diritti verso se stessi e verso gli altri Tutti i bambini di scuola dell infanzia Finalità: Valorizzare le differenze individuali Realizzare iniziative di solidarietà Promuovere la partecipazione attiva dei bambini verso la costruzione di una cultura della legalità
5 Metodologia: I diversi plessi di scuola dell infanzia si organizzeranno utilizzando diverse strategie didattiche: attività laboratoriali, classi aperte, circle time, cooperative learning, producendo a fine progetto differenti elaborati grafico-pittorici, foto o video che riguardano il percorso formativo intrapreso. 1.5 Durata Secondo quadrimestre 1.6 Risorse umane Saranno coinvolti i docenti di sezione, nonché responsabili di enti territoriali e/o associazioni che si occupano di diritti umani. 1.7 Beni e servizi Materiale di facile consumo. Spazi scolastici: aule, corridoi, laboratorio di informatica. Materiale scenico. Lettori cd e dvd. Pubblicazioni e video. Materiale informativo Unicef. DIREZIONE DIDATTICA STATALE 4 CIRCOLO Don P. Uva BISCEGLIE Distretto N 4 Trani - Bisceglie SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S SINTESI PROGETTO/ATTIVITA Sezione 1 Descrittiva 1.4 Denominazione progetto PROGETTO UNICEF VERSO UNA SCUOLA AMICA DEI BAMBINI E DEI RAGAZZI 1.5 Responsabile progetto Ins. COSMAI ELISABETTA 1.6 Individuazione bisogni formativi L'UNICEF è da sempre una presenza importante nella scuola italiana. A misura di bambino è la scuola che valorizza le differenze, promuove l ascolto e la partecipazione dei bambini e dei ragazzi, in quanto soggetti di diritti e protagonisti del proprio processo formativo. La Scuola Amica è una scuola in cui la Convenzione sui diritti dell infanzia e dell adolescenza viene attuata e vissuta quotidianamente dai bambini e dai ragazzi. La nostra scuola ha aderito, per l a.s , al progetto Pilota nell0ambito del programma VERSO UNA SCUOLA AMICA, fortemente voluto dal MIUR e dall UNICEF ITALIA. A vent anni dall approvazione della Convenzione sui Diritti dell Infanzia e dell Adolescenza, esso mira ad attivare processi che rendano le scuola luoghi fisici e relazionali nei quali i diritti dei ragazzi siano concretamente vissuti e si realizzi un ambiente a loro misura. Questo Progetto Pilota è in linea con le indicazioni per
6 l insegnamento di Cittadinanza e Costituzione, in cui si evidenzia come l educazione alla cittadinanza e alla costituzione, alla partecipazione e alla cultura della legalità costituisca parte integrante dell apprendimento, una dimensione trasversale di tutti i saperi, nonché una premessa culturale indispensabile a tutte le attività ad essa connesse. 1.4 Obiettivi DESTINATARI: alunni classe I sezioni C D E F - G OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO INTERDISCIPLINARI I principi fondamentali della Dichiarazione dei diritti del fanciullo e della Convenzione Internazionale dei diritti dell infanzia. ABILITA Intuire il significato centrale di alcuni diritti della carta dei diritti dei bambini. Esprimere e spiegare bisogni, desideri, sensazioni. Tradurre in codici verbali e non verbali il messaggio contenuto nella Carta dei diritti. Analizzare / decodificare immagini e situazioni contestuali. CONTENUTI/ATTIVITA Lettura della Convenzione sui Diritti dell Infanzia. Conversazioni guidate, brainstorming. Rappresentazione grafica di sentimenti, emozioni, bisogni. Realizzazione di un libro che raffiguri i bisogni/diritti dei bambini. Conversazione a tema I diritti non vanno confusi con i capricci. Drammatizzazione dei capricci che i bambini hanno evidenziato verbalmente. Espressione grafica individuale dei capricci rilevati. Metodologia: Lezione frontale. Brainstorming. Didattica laboratoriale 1.5 Durata Il Progetto si svolgerà durante il secondo quadrimestre. 1.6 Risorse umane Alunni e docenti di classe 1.7 Beni e servizi Materiale di facile consumo. Strumentario didattico. Libri scelti tra quelli proposti dall editoria. Spazi scolastici: aule, corridoi, sala tv, laboratorio di informatica, Materiale scenico. Lettori Cd e Dvd. Materiale informativo Unicef. 1.1 Denominazione progetto DIREZIONE DIDATTICA STATALE 4 CIRCOLO Don P. Uva BISCEGLIE Distretto N 4 Trani - Bisceglie SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2012/2013 SINTESI PROGETTO / ATTIVITA Sezione 1 - Descrittiva Progetto Progetto Unicef: Verso una scuola Amica
7 1.2 Responsabile progetto Ins. COSMAI ELISABETTA 1.3 Individuazione bisogni formativi L'UNICEF è da sempre una presenza importante nella scuola italiana, un valido supporto nell impegno quotidiano per costruire una scuola amica dei bambini. Infatti a misura di bambino è la scuola che valorizza le differenze, promuove l ascolto e la partecipazione dei bambini in quanto soggetti di diritti e protagonisti del proprio processo formativo. Il progetto Verso una scuola Amica vuole portare gli alunni ad una maggiore consapevolezza democratica, legata ai diritti e ai doveri dei bambini. 1.4 Obiettivi Obiettivi: Comprendere ed estrapolare le informazioni essenziali da una conversazione ascoltata. Raccontare con parole proprie un esperienza vissuta. Collaborare con un compagno e all interno di un piccolo gruppo. Comprendere il valore delle regole e della necessità di rispettarle per il buon esito del gioco. Riflettere sul concetto di comunità e sulla necessità di condividere e rispettare le regole. Riconoscere i comportamenti gentili e di cura amorevole che sono alla base della convivenza tra le creature ed impegnarsi ad esercitarli. Conoscere le corrette norme igieniche e i principi per una sana alimentazione. (Diritto all igiene.) (Diritto alla salute.) Riconoscere relazioni di parentela all interno della famiglia. (Diritto all amore, alle cure di una famiglia.) Riconoscere il proprio e l altrui ruolo nella comunità scolastica. (Diritto allo studio.) Accettare, rispettare,aiutare gli altri e i diversi da sé. (Diritto all uguaglianza) Essere consapevole delle differenze ed averne rispetto. ( Diritto all uguaglianza) Finalità: Tale progetto si pone come fine ultimo lo sviluppo della consapevolezza emotivo creativa relazionale; il consolidamento del concetto di fratellanza, solidarietà; il promuovere iniziative di collaborazione tra scuola e territorio; il favorire la crescita dell'autostima; il valorizzare le differenze; il garantire un accoglienza adeguata agli alunni stranieri e alle loro famiglie. Metodologia: Si curerà e si organizzerà un clima positivo che consenta al bambino di lavorare serenamente. Si partirà dai bisogni ma soprattutto dalle conoscenze che l alunno già possiede. Si utilizzeranno diversi linguaggi (corporeo, mimico, musicale,teatrale,ecc.) e ci si avvarrà della visione di film e di cartoni animati sul tema dei diritti. Destinatari: Gli alunni delle classi seconde. 1.5 Durata Anno scolastico Risorse umane I docenti delle classi seconde del Circolo. 1.7 Beni e Servizi Sarà utilizzato materiale di facile consumo a disposizione delle classi. Strumentario didattico. Sussidi di vario genere. Spazi scolastico : aule, corridoi, sala tv, laboratorio di informatica, ecc
8 DIREZIONE DIDATTICA STATALE 4 CIRCOLO Don P. Uva BISCEGLIE Distretto N 4 Trani - Bisceglie SINTESI PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S SINTESI PROGETTO/ATTIVITA Sezione 1 Descrittiva 1.7 Denominazione progetto Progetto UNICEF Verso una scuola amica 1.8 Responsabile progetto Ins. COSMAI ELISABETTA 1.9 Individuazione bisogni formativi Il progetto nasce dall esigenza di parlare ai bambini dei loro diritti, del significato del loro essere al mondo e del loro essere in relazione con gli altri. Ogni bambino ha diritto a crescere in un mondo sereno e onesto, ad essere rispettato e a rispettare gli altri. Dal momento che nel mondo spesso i diritti dell infanzia vengono violati o persino negati, è opportuno prendere coscienza sin da piccoli dell esistenza di tali diritti che non vanno di certo confusi con i capricci. Con tale progetto si intende valorizzare la Convenzione sui Diritti dell Infanzia al fine di rendere i bambini consapevoli di essere persone e, in quanto tali portatori di diritti. La scuola, come agenzia educativa, in una società multietnica, si propone, mediante varie iniziative, di sensibilizzare i propri utenti, affinchè siano trasmettitori dei principi di uguaglianza, pace, solidarietà, rispetto. Pertanto, all interno di tale progetto si svilupperà un percorso di educazione interculturale per favorire una convivenza democratica nel rispetto di ogni persona e nel riconoscimento delle diverse identità culturali per la costruzione di un dialogo e di uno scambio collaborativo come previsto dalle Indicazioni del curricolo di Cittadinanza e Costituzione. 1.4 Obiettivi Obiettivi: Scoprire e conoscere i valori che ispirano la Convenzione sui Diritti dell Infanzia. Comprendere che in tutte le parti del mondo i bambini hanno gli stessi diritti. Valorizzare le esperienze del vissuto degli alunni. Conoscere semplici principi del processo democratico e stabilire regole da condividere. Educare all interculturalità. Superare il concetto di razza e la comune appartenenza biologica ed etica dell umanità. Intuire l appartenenza ad un determinato paese e rispettare l identità di popoli diversi. Destinatari: Alunni classi 3A/ B/C/D/E/F/G/H/I e classi 4 A/B/C/D/E/F/G/H Finalità: Accrescere l autostima negli alunni. Avviare i bambini alla consapevolezza di essere soggetti di diritti. Riconoscere le diversità e l interazione con esse per costruire un mondo nel rispetto di tutti. Favorire eventuali interazioni e accoglienza di bambini stranieri nella scuola. Metodologia: Partendo dalle esperienze di vita quotidiana e dalle occasioni fornite dagli avvenimenti che hanno caratterizzato le giornate del 20 Novembre( approvazione della Convenzione sui Diritti dell Infanzia) e del 27 Gennaio(giornata della Shoah),dal Carnevale come ricorrenza ludica le docenti metteranno in atto diverse strategie didattiche. Uso delle seguenti strategie didattiche: attività laboratoriali, classi aperte, cooperative learning, circle-time. Uso di diversi linguaggi: corporeo, mimico, musicale, teatrale, iconico, grafico-pittorico Durata Anno Scolastico 2012/2013
9 1.6 Risorse umane Docenti di classe. Volontari del centro locale di Trani per lo svolgimento di un attività interculturale Narrare le favole da tutto il mondo. 1.7 Beni e servizi Materiale di facile consumo. Strumentario didattico. Sussidi di vario genere. Spazi scolastico : aule, corridoi, sala tv, laboratorio di informatica, ecc Percorso Metodologico Didattico multidisciplinare: I Diritti dell Infanzia Destinatari: alunni classi 5^ A/B/C/D/E/F/G Tempi: 3 ore opzionali (27 ore + 3 opzionali) Individuazione bisogni formativi La finalità e il ruolo della scuola da sempre sono stai enfatizzati in funzione degli apprendimenti e dell interazione tra conoscenze intellettive e competenze operative. Questa dimensione non va sottovalutata ma sostenuta con tutti gli strumenti messi a disposizione dalla ricerca didattica. Nello stesso tempo non può essere criterio esclusivo intorno al quale costruire l identità della scuola, in quanto vi sono almeno altre due dimensioni da tener presenti: La dimensione della cittadinanza, intesa nell accezione più ampia della cultura della convivenza, della legalità e della solidarietà e la dimensione della formazione dell interiorità, intesa non solo come identità psicologica, ma anche come avvio e sostegno alla costruzione della propria identità personale. Sensibilizzare gli alunni sui bisogni dell infanzia e ai diritti che ne derivano, intesi come l insieme delle norme e delle leggi che regolano i rapporti sociali significa introdurre proposte di arricchimento curricolare finalizzate alla pratica della cittadinanza e alla costruzione dell identità dell alunno inteso come soggetto di diritti e doveri. La responsabilità della scuola non è solo educativa ma anche sociale. Obiettivi Obiettivi di apprendimento: Concetto di pieno sviluppo della persona umana e compiti della Repubblica. Significati e azioni della pari dignità sociale, della libertà e dell uguaglianza di tutti i cittadini. I principi fondamentali della Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo e della Convenzione Internazionale dei Diritti dell Infanzia. Abilità: Italiano: Leggere e comprendere i principali diritti dell infanzia Produzioni di testi Storia: Saper leggere il proprio ambiente come spazio significativo per la costruzione della propria identità. Cittadinanza e Costituzione: Saper riconoscere i valori che rendono possibile la convivenza umana e testimoniarli nei comportamenti familiari e sociali. Saper esercitare responsabilmente la propria libertà personale, attuare la cooperazione e la solidarietà, accettare e accogliere le diversità. Testimoniare il valore e la funzione delle regole e delle leggi nei diversi ambienti di vita quotidiana Riconoscere fatti e situazioni di cronaca nei quali si registi il mancato rispetto dei principi della Dichiarazione dei diritti del fanciullo e della Convenzione Internazionale dei Diritti dell Infanzia.
10 Riconoscere i segni e i simboli della propria appartenenza al Comune, alla Provincia, alla Regione, all Italia, all Europa. Attuare la cooperazione e la solidarietà, riconoscendole come strategie fondamentali per migliorare le relazioni interpersonali e sociali. Distinguere i diritti e i doveri, sentendosi impegnato ad esercitare gli uni e gli altri. Testimoniare la funzione e il valore delle regole e delle leggi nei diversi ambienti di vita quotidiana. Matematica: Risolvere problemi con una domanda utilizzando il diagramma adatto. Compiere semplici indagini, saper raccogliere dati e risultati e rappresentarli graficamente. Geografia: Localizzare sulla carta geografica dell Italia le regioni fisiche, storiche e amministrative; localizzare sul planisfero e sul globo la posizione dell Italia in Europa e nel mondo. Inglese: Conoscere nuovi termini correlati alla tematica Musica: Ascolto di brani musicali Esecuzione di canti Apprendere ed eseguire semplici canti. Arte: Rappresentare graficamente le tematiche trattate. Finalità: favorire l acquisizione della conoscenza dei Diritti dell Infanzia: Significato e origine Metodologia: Partendo dalla lettura di testi inerenti l argomento, al fine di stimolare la naturale curiosità e creatività degli alunni, si condurranno gli stessi ad una prima conoscenza del significato di bisogni e diritti Si farà comprendere la differenza tra diritto e dovere ed altresì la differenza tra diritti e capricci. Si analizzeranno in modo semplice i vari articoli del documento e successivamente si farà cogliere agli alunni che non sempre tali diritti sono sempre garantiti a tutti i bambini, poiché in alcune parti del mondo essi vengono negati. Si focalizzerà, quindi, l attenzione sugli organismi di vigilanza e controllo quali ONU e UNICEF. Particolare importanza verrà data a tre diritti quali: diritto alla cittadinanza, in cui verranno trattai i temi delle organizzazioni amministrative dell U.E., dello Stato Italiano, delle Regioni, delle Province, dei Comuni; diritto allo studio, confrontando la scuola di oggi con quella di ieri; diritto al gioco, confrontando i giochi della tradizione locale e i giochi di oggi. Ogni attività sarà corredata da relazioni, verbalizzazioni di vissuti oggettivi e soggettivi etc. documentazioni grafiche. In tutto il percorso, sarà data molta rilevanza all aspetto creativo, che ciascun alunno potrà manifestare e sviluppare nelle diverse attività che si andranno a realizzare. La referente del Progetto ins. Elisabetta Cosmai
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