PRINCIPI E FINALITÀ GENERALI OFFERTA FORMATIVA CURRICOLARE
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- Aureliana Petrucci
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1 PRINCIPI E FINALITÀ GENERALI LA SCUOLA: Concorre alla formazione dell uomo e del cittadino secondo i principi stabiliti dalla Costituzione. Rispetta e valorizza le diversità individuali, sociali e culturali. Educa alla convivenza democratica e alla soluzione dei conflitti in modo non violento. Promuove la prima alfabetizzazione culturale dell alunno. Consolida competenze e conoscenze. Contribuisce a realizzare la continuità del processo educativo, attraverso il raccordo tra i diversi ordini di scuola: Scuola dell infanzia, Scuola primaria, Scuola secondaria di I grado. Favorisce la conoscenza di sé e la capacità di operare scelte motivate e consapevoli in base ai propri interessi e attitudini (Orientamento). OFFERTA FORMATIVA CURRICOLARE IL CURRICOLO: L OFFERTA FORMATIVA DI BASE Il curricolo, nelle scuole del nostro Istituto, attinge alle linee guida della legge 169/2008 (Riforma Gelmini). Esse stabiliscono i livelli essenziali di prestazione a cui tutte le scuole sono tenute per garantire il diritto personale, sociale e civile all istruzione e alla formazione di qualità. Le Indicazioni sono un documento prescrittivo rispetto agli obiettivi da acquisire, ma lasciano spazio alla professionalità, alla progettazione, alla creatività, alla sperimentazione e all autonomia di ciascuna istituzione scolastica, nel pieno rispetto delle esigenze delle famiglie, del territorio e, soprattutto, dei diversi ritmi di maturazione degli alunni. La competenza alla quale la scuola di base mira è, prima di tutto, generale e riferita all essere persona e cittadino responsabile, nei confronti di se stesso, degli altri, della città e dell ambiente in cui si vive. L itinerario formativo che dalla scuola dell infanzia si sviluppa fino al termine del primo ciclo è caratterizzato dal progressivo passaggio dagli ambiti e campi d esperienza all emergere e definirsi delle aree disciplinari e delle singole discipline, in una prospettiva che deve sempre tendere all unitarietà del sapere.
2 CITTADINANZA E COSTITUZIONE Il nostro Istituto, in linea con i riferimenti normativi della Riforma Gelmini (n.169/08 e linee guida), pone particolare attenzione ai valori di Cittadinanza e Costituzione, conglobati ormai in una vera e propria nuova disciplina, con lo scopo di formare cittadini italiani che siano nello stesso tempo cittadini dell Europa e del mondo. La scuola secondaria ha intrapreso attività di sperimentazione su questo tema, attuando l insegnamento della disciplina Cittadinanza e Costituzione per un ora a settimana in ogni classe, ai sensi del DPR 257/99 (Regolamento sull autonomia scolastica). La famiglia, la comunità, i diritti umani e il senso dell identità vengono posti al centro del programma educativo in tutti gli ordini di scuola. Obiettivo è quello di aiutare gli alunni ad apprendere e ad accogliere criticamente nel pensiero e a praticare, negli atteggiamenti e nei comportamenti, i concetti, i valori, i diritti e i doveri connessi con la moltitudine degli ordinamenti presenti a livello locale, europeo e mondiale. Vivere in una società, anche nella microsocietà scolastica, significa, infatti, maturare la capacità di cercare e di dare un senso alla vita, di elaborare dialetticamente i costrutti dell identità personale e della solidarietà, della libertà e della responsabilità, della competizione e della cooperazione, in un contesto sempre più multiculturale e multietnico. RICERCA-AZIONE INNOVAZIONE METODOLOGICO-DIDATTICA L impegno didattico del nostro Istituto mette al centro del processo di insegnamento-apprendimento il successo scolastico di tutti i suoi alunni, integrando la didattica d aula con la didattica laboratoriale in modo da promuovere lo sviluppo e l espressione di tutte le pluralità di intelligenza: motivando all apprendimento con strategie mirate; favorendo l acquisizione e lo sviluppo di abilità, competenze e saperi essenziali e mettendo gli alunni in condizione di imparare per tutta la vita, in contesti diversi; promuovendo la loro partecipazione attiva e responsabile alla vita della comunità; sostenendo una corretta educazione interculturale che valorizzi l individualità/diversità di ciascuno; educando al rispetto delle persone e dell ambiente. Il successo scolastico costituisce un obiettivo complesso che richiede una sinergia di interventi, pertanto il Collegio dei Docenti ha individuato i seguenti criteri generali di conduzione dell attività didattica:
3 rispetto e valorizzazione delle differenti intelligenze e dei diversi stili di apprendimento realizzazione di un clima sociale caratterizzato da accoglienza, fiducia, autonomia, autostima e collaborazione attenta progettazione della didattica curricolare azioni di recupero per consentire agli alunni in difficoltà di raggiungere obiettivi minimi adeguati per il proseguimento degli studi continuità del processo educativo e didattico orientamento in uscita per dotare gli alunni di strumenti, tecniche e metodi con cui operare consapevolmente le scelte future valorizzazione dello spirito di iniziativa e del pensiero divergente osservazione, documentazione, verifica e valutazione dell azione didatticoeducativa, al fine di consentirne la rielaborazione consapevole formazione e autoformazione dei docenti. Per quanto riguarda la conduzione delle attività didattiche, pur nel rispetto dei diversi modi e stili di insegnamento, troveranno uno spazio specifico le seguenti metodologie: didattica curricolare didattica per progetti attività laboratoriale lavoro per gruppi di livello, elettivi o di compito, cooperative learning esplorazione, ricerca, problem solving didattica del gioco, role-playing attività di recupero e potenziamento progressiva acquisizione del metodo di studio. Dall anno scolastico 2010/2011 nel nostro Istituto è stata avviatala sperimentazione della didattica a classi aperte e una ricerca-azione sulla valutazione, al fine di individuare soluzioni per le aree di criticità emerse nell ambito della valutazione e dall analisi dei risultati delle prove nazionali INVALSI.
4 L Istituto Comprensivo di Arce è una delle 300 Scuole ammesse alla sperimentazione nazionale del Progetto VALeS. ll Progetto VALeS promosso dal Ministero è finalizzato all implementazione di azioni di miglioramento continuo della performance della scuola e dei processi formativi. Avrà durata triennale con inizio dall anno scolastico 2012/2013. DIFFUSIONE BUONE PRASSI Il nostro Istituto ritiene che la documentazione sia l itinerario privilegiato per consentire quella necessaria riflessione sulle buone prassi che permettano a docenti, alunni e genitori di crescere insieme e migliorare la qualità dell offerta formativa, pertanto, si riconoscono alla documentazione le seguenti funzioni: offrire agli alunni l opportunità di rendersi conto delle proprie conquiste; fornire a tutte le componenti della comunità educante gli elementi di informazione, riflessione e confronto; contribuire al rafforzamento della prospettiva della continuità; offrire ai docenti la possibilità di riesaminare, analizzare e ricostruire l itinerario educativo-didattico in un processo di costante apprendimento. Per rendere visibili le attività, i progetti educativi, le manifestazioni, le iniziative di genitori, docenti, alunni e tutto ciò che di innovativo avviene in ogni scuola, la documentazione sarà realizzata sia in forma cartacea (cartelloni, libricini delle attività.) sia utilizzando tecnologie audiovisive (foto, riprese, CD, ).
5 VALORIZZAZIONE DELLE DIFFERENZE PER UNA EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA DEMOCRATICA Un clima relazionale positivo nel gruppo-classe costituisce una condizione indispensabile per un apprendimento efficace, pertanto, l Istituto si attiva per promuovere il benessere degli alunni a scuola, realizzando progetti, percorsi, metodologie finalizzate a migliorare la conoscenza reciproca di bambini e ragazzi, l autostima, la qualità delle relazioni, il rispetto delle differenze. A tal proposito è stato attivato il seguente progetto: UNO SBULLO PER AMICO Il progetto affronta i temi dell integrazione, della convivenza civile e della legalità e si propone di evitare episodi di bullismo responsabilizzando i bambini più grandi ai quali viene dato l incarico di proteggere quelli più indifesi sia in classe sia durante il trasporto, sia in altri contesti. STAR BENE A SCUOLA La realtà scolastica è caratterizzata da una forte eterogeneità all interno delle classi. Gli insegnanti, pertanto, si trovano di fronte a situazioni diversificate (alunni con svantaggio socio-culturale, alunni con bisogni formativi speciali, alunni con disturbi specifici dell apprendimento, alunni stranieri, alunni diversamente abili) che necessitano di risposte adeguate ed efficaci, nonché di una didattica individualizzata e personalizzata. All interno dell Istituto, infatti, operano Commissioni e Gruppi di Lavoro formati da insegnanti, genitori, operatori dell A.S.L. e degli Enti locali al fine di creare reti di collaborazione per garantire il diritto allo studio di tutti gli alunni, secondo il dettato costituzionale e la normativa vigente. Sono istituiti e operanti: GLH per analizzare i bisogni e predisporre piani per alunni H, secondo quanto stabilitito dalla legge 104/92; GL/DSA per analizzare le esigenze educativo-didattiche dell alunno dislessico,disgrafico,discalculico e/o disortografico, attraverso l impiego di una varietà di metodologie e strategie didattiche riportate nel Piano Didattico Personalizzato, secondo quanto previsto dalla legge 270/2010; GLI per pianificare strategie metodologiche e didattiche per alunni con bisogni educativi speciali. Al fine di individuare precocemente situazioni a rischio di dispersione scolastica e insuccesso formativo sono attivi due screening: l uno nell ultimo anno della Scuola dell Infanzia e l altro nelle prime due classi della Scuola Primaria(v. Progetti specifici). Dal corrente a. s. è richiesta la realizzazione del PAI (Piano Annuale per l Inclusione) secondo quanto previsto dalla recente normativa in materia di Bisogni Educativi Speciali (direttiva 27/12/2012 Strumenti d intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l inclusione scolastica ) che chiama ogni istituzione scolastica a riflettere sulla dimensione educativa
6 nell ottica dell inclusione, a ripensare al processo di apprendimento di ciascuno accogliendo le diverse esigenze di tutti gli alunni. Per favorire l integrazione degli alunni stranieri, in un ottica interculturale, sono previste varie iniziative allo scopo di: realizzare uno scambio tra culture condurre al riconoscimento di punti di vista, comportamenti, valori, usanze diverse promuovere la capacità di una convivenza costruttiva superare le situazioni di disagio legate a problemi linguistico - relazionali prevenire l abbandono scolastico e la dispersione. Attività previste Laboratori linguistici per l apprendimento dell Italiano come L2. Possibile utilizzo di mediatori linguistici e culturali e/odi persone che conoscono la lingua e la cultura dei Paesi d origine dei bambini. Protocollo di accoglienza. Attività, giochi e percorsi che favoriscano l integrazione. Corsi di formazione per insegnanti. PROMOZIONE DELLE CAPACITA PERSONALI E DEL SUCCESSO FORMATIVO ATTIVITA DI RECUPERO E POTENZIAMENTO Il nostro Istituto si prefigge, tra gli obiettivi prioritari, la promozione del successo scolastico di ciascun alunno, considerato nella sua individualità. Pertanto, nel rispetto dei tempi e delle capacità di apprendimento di ciascuno, la Scuola prevede attività di recupero, per ragazzi in difficoltà e di potenziamento, per valorizzare gli alunni particolarmente dotati: - corsi di recupero
7 - corso di potenziamento ORIENTAMENTO SCOLASTICO La Scuola mira all orientamento di ciascuno favorendo lo sviluppo della personalità nelle sue molteplici dimensioni: intellettuale, socio-relazionale, affettiva. L orientamento è un processo educativo continuo che inizia dalla Scuola dell Infanzia, accompagna la crescita del bambino prima e dell adolescente, poi. Il carattere orientativo è implicito nello studio delle discipline, nelle attività di laboratorio e di progetto, in quanto volte alla scoperta di sé, della cultura e del mondo esterno e nelle prove di verifica formative e sommative. Nel momento della scelta della Scuola Secondaria di Secondo grado da parte degli alunni, gli aspetti principali presi in considerazione sono:
8 1. aspetto formativo come corresponsabilità tra Scuola e famiglia per proporre itinerari di formazione. 2. aspetto informativo con attività utili alla conoscenza delle caratteristiche dei corsi scolastici, del mercato del lavoro, delle professioni e dei relativi ruoli. 3. aspetto auto-valutativo: con colloqui, eventuali test e questionari statistici. Per migliorare la fruizione delle informazioni da parte degli studenti, si organizza, agli inizi del mese di Gennaio, una settimana dell orientamento. In questo arco di tempo alunni e genitori delle classi terze sono coinvolti in percorsi specifici attivati sia nella nostra scuola sia nelle sedi degli Istituti superiori. Nel mese di giugno è previsto anche un Open Day nelle scuole dell infanzia, ovvero un giorno di pre accoglienza per i genitori dei bambini che devono iscriversi per la prima volta. A bambini e genitori verrà data l opportunità di visitare il nuovo ambiente e di conoscerne l organizzazione educativo - didattica.
9 CONTINUITA EDUCATIVA VERTICALE La continuità educativa è la condizione che garantisce all alunno il diritto ad un percorso formativo il più possibile organico e completo, nel contesto formale (la scuola), non formale (la famiglia), informale (l ambiente sociale). Pertanto, la scuola mette in atto specifiche iniziative per far conoscere ad ogni alunno, in procinto di passare ad un grado di scuola superiore, la struttura e gli insegnanti che lo accoglieranno. E previsto,inoltre, uno specifico progetto di accoglienza da svolgersi nel corso del primo periodo dell anno scolastico. Nel momento del passaggio dalla Scuola dell Infanzia alla Scuola primaria e a quella Secondaria di Primo Grado sono realizzati momenti di continuità in cui i docenti dei tre ordini collaborano in termini di scambio di informazioni, di progettazione, di attività educative e didattiche per l accoglienza dei bambini. Fondamentale è il continuo raccordo tra docenti e personale scolastico in genere, nel progettare, programmare, organizzare ed armonizzare le attività dei diversi plessi. Sono programmate anche alcune giornate specifiche giornate per la continuità, in cui gli alunni delle classi-ponte della scuola dell infanzia e della scuola primaria vengono accolti nelle aule laboratoriali della scuola secondaria di primo grado e coinvolti in attività pratiche. Le classi quinte della primaria saranno, inoltre, impegnate in alcune iniziative ludico-ricreative e di solidarietà organizzate dagli alunni della scuola secondaria (es.: Tombolata).
10 CONTINUITA ORIZZONTALE Rapporti con le famiglie Rapporti con le varie agenzie educative del territorio: Amministrazioni Comunali, ASL, Associazioni sportive, Biblioteche, Musei, Università. Ha il compito di promuovere l integrazione con la famiglia e il territorio e di pervenire ad un confronto e alla condivisione delle strategie e degli strumenti educativi, sulla base del rilevamento costantemente aggiornato dei bisogni formativi dell alunno, per favorire una sua crescita armonica. Inoltre, la scuola si impegna ad acquisire il maggior numero possibile di informazioni sul contesto socio-culturale delle famiglie di appartenenza degli alunni, al fine di adeguare l offerta formativa agli effettivi bisogni dell utenza. A tale scopo, la nostra scuola predispone, dall anno scolastico 2010/2011, un questionario di rilevazione socio-culturale da sottoporre alle famiglie, analizzando, poi, i dati per avere un quadro sempre più chiaro e più ampio su cui basare una progettualità personalizzata negli obiettivi e nei percorsi formativi. Tramite il Progetto Banca delle risorse, la scuola si apre anche alla collaborazione con i genitori disponibili a regalare il proprio tempo, le proprie competenze e capacità per migliorare e arricchire la scuola. RAPPORTI CON LE FAMIGLIE La scuola si relaziona con la famiglia attraverso: Incontri Collegiali: Consigli di intersezione, di interclasse, di classe, Collegio dei docenti e Consiglio di Istituto. Incontri periodici individuali Assemblee Incontri su richiesta Comunicazioni scritte (circolari, avvisi, note informative, affissione all albo) Sito web
11 RAPPORTI CON GLI ENTI DEL TERRITORIO La scuola promuove un modello di scuola aperta agli stimoli e alle proposte formative del territorio e, in particolare, un rapporto sinergico con gli enti pubblici e le agenzie educative, valutando e selezionando le opportunità di formazione e consulenza offerti, in base alla rispondenza alle esigenze degli alunni. Interlocutori privilegiati sono: I Comuni di Arce, Roccadarce, Colfelice e Comuni limitrofi più grandi; Le Pro-Loco; Le Biblioteche comunali; Le Scuole di ogni ordine e grado del territorio limitrofo; I Musei della Valle del Liri; Siti Archeologici; Associazioni culturali, sportive, sociali e ambientaliste; Banda Musicale; Liberi Professionisti; Banche e Aziende; Università di Cassino e dell Aquila ; Orsea.
12 Per le classi quarta e quinta della scuola Primaria di Roccadarce è stato accolto un progetto di attività creativa realizzato in collaborazione con un operatore esperto dell Università di Cassino che affiancherà il docente di classe. Il progetto, iniziato lo scorso anno scolastico con la realizzazione di una fiaba inventata dagli alunni, vedrà la sua conclusione nell anno scolastico in corso con la messa in scena del testo creato dai piccoli scrittori. SINERGIA SCUOLA AMMINISTRAZIONECOMUNALE Le amministrazioni Comunali di Arce, Roccadarce e Colfelice, attraverso un protocollo d intesa, partecipano alla realizzazione di progetti scolastici con azioni di supporto organizzativo e contributi vari: servizio trasporto, risorse materiali, professionali ecc. Apporti significativi sono forniti per la realizzazione delle diverse manifestazioni/progetti: - Natale Tombola della solidarietà - Ecologica Mente Scuola - Gioco-Sport - Il sentiero dell armonia - Per la realizzazione di attività inerenti la continuità didattica - Per la realizzazione dei progetti di teatro, musica, ceramica ecc.
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