4. LE FUNZIONI DELLA MUSICA
|
|
- Cristoforo Carella
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 4. LE FUNZIONI DELLA MUSICA Nelle lezioni precedenti abbiamo accennato più volte alle diverse funzioni della musica e abbiamo visto come, in ambito della musica d arte occidentale, la dimensione (e quindi anche la funzione) espressiva abbia avuto il sopravvento sfruttando ed elaborando la particolare qualità autonoma del fenomeno sonoro sia a livello della produzione sia a quello della fruizione. Ma, anche nella cultura occidentale, non tutte le funzioni della musica sono riconducibili alla sfera delle emozioni, del sentimento, dell elevazione estetica o quant altro possa essere incluso nel concetto vasto e complesso di espressione. Il grande etnomusicologo Gilbert Rouget, in un saggio del 1968 osserva che: non c è funerale, guarigione, sacrificio offerta agli antenati, albero abbattuto per motivi rituali, perforazione di pozzo, nascita, dichiarazione di guerra, combattimento, raccolta, seminagione, lavoro collettivo, rito di passaggio, consacrazione di un capo o di un sacerdote, che non sia un occasione di musica, o piuttosto che non richieda il concorso indispensabile di un azione musicale. 1 La musica è onnipresente nella vita dell uomo e in molti luoghi lontani dai grandi centri della cultura occidentali, essa continua a svolgere un ruolo essenziale nella formazione e nell attività lavorativa e rituale di intere popolazioni. Ecco l elenco di alcune funzioni (o finalità) dell attività musicale proposto da un altro importante studioso delle tradizioni musicali extra-europee, Allan P. Merriam: 1. espressione delle emozioni 2. godimento estetico 3. intrattenimento 4. comunicazione 5. rappresentazione simbolica 6. stimolo della risposta fisica 7. potenziamento del conformismo e del rispetto delle norme sociali 8. Supporto delle istituzioni sociali e dei riti religiosi 9. contributo alla continuità e alla stabilità della cultura 10. contributo all integrazione sociale. 2 La lettura di questo capitolo va integrata con le voci Le funzioni della musica,"oralità e scrittura" e "Etnomusicologia" nelle sezioni Il pensiero e La prassi dell area Il sapere del portale Introduzione online al pensiero e alle pratiche della musica 1 Cit. in Giannattasio, Il concetto di musica, Roma, Bulzoni, 1998, p Ibidem 1
2 L etnomusicologo italiano Francesco Giannattasio, nel suo libro Il concetto di musica, propone di articolare queste funzioni in tre ordini più generali: a) funzioni espressive b) funzioni di organizzazione e supporto delle attività sociali c) funzioni di induzione e coordinamento sensorio-motorico. 3 **** In questo capitolo faremo conoscenza con le idee di un altro grande e originale antropologo-musicista, l irlandese John Blacking che ha dedicato la sua breve vita ( ) alla musica in quanto un fenomeno universale che trascende e abolisce le barriere tra uomini, etnie, popoli ed epoche storiche. Blacking, musicista compiuto formatosi sul grande repertorio della musica occidentale ha diviso le sue straordinare energie intellettuali e fisiche tra la ricerca sul campo (significativamente presso la tribù dei Venda nell Africa del Sud), la docenza di antropologia sociale all università di Belfast e una vasta gamma di altre attività sempre caratterizzate da un fortissimo impegno sociale e umano. E importante ricordare, nella lettura del capolavoro saggistico Com è musicale l uomo?, che Blacking continuava per tutta la vita a suonare il pianoforte e a indagare sulle strutture e sulle dinamiche della comunicazione della musica d arte occidentale. La sua definizione della musica come suono umanamente organizzato, diventata emblema del suo pensiero, abbraccia tutte le tipologie e tutte le funzioni della musica. Come appartenente alla cultura occidentale egli prende una posizione critica nei confronti di un atteggiamento eccessivamente eurocentrista e così facendo mette l accento sulle distorsioni e sulle ingiustizie culturali che da tale atteggiamento sono il risultato. Ma tra le maglie del suo discorso numerosi sono i riferimenti ai capolavori della musica occidentale, che dimostrano a quale grado di complessità possa arrivare l uomo nell organizzazione del suono. Questa complessità non deve, secondo Blacking, diventare normativa e non può costituire una pietra di paragone e un criterio di giudizio su altri modi di organizzare il suono presso altre società; ma all interno 3 Ibidem 2
3 della nostra società essa ha un valore dal quale non si può prescindere. Oggi più che mai, dice Blacking, In un mondo come il nostro, pieno di crudeltà e di sfruttamento, in cui il volgare ed il mediocre proliferano all infinito in nome del profitto finanziario, è necessario capire perché un madrigale di Gesualdo o una passione di Bach, una melodia di sitar indiana o un canto africano, il Wozzeck di Berg o il War Requiem di Britten, un gamelan balinese, un opera cantonese o una sinfonia di Mozart, Beethoven o Mahler, possano essere profondamente necessari alla sopravvivenza umana [ ] 4 Le riflessioni suscitate da questo richiamo quanto mai attuale sono tante e complesse e, ci accorgiamo, ancora una volta, che porre la domanda giusta può essere altrettanto istruttivo e significativo che trovare la risposta. La ricerca di Blacking è tutta mirata a questa necessità di capire, e i nodi centrali attorno ai quali si svolge la sua argomentazione sono la qualità espressiva della musica e la sua capacità di diventare un veicolo di comunicazione umana: Poiché la musica è un modo di esprimersi, ne consegue che la musica è una forma (o un segno) di comunicazione umana; [ ] il significato interno della musica può essere colto intuitivamente. 5 Ciò che s intende da questa affermazione è che non è necessario conoscere o capire la struttura o lo stile di una musica per captare il suo messaggio. Ma se desideriamo capire il messaggio non possiamo separarlo dalla struttura della sua manifestazione (o espressione). Suono e senso sono strettamente intrecciati nella comunicazione musicale. La posizione estetica di Blacking è sorprendentemente vicina a quella di Stravinsky e agli altri puristi che, senza negare la qualità espressiva della musica, si rifiutano di attribuirle la capacità di rappresentare o descrivere sentimenti, pensieri, situazioni concrete, ecc. La novità dell approccio del antropologo irlandese sta 4 John Blacking, Com è musicale l uomo? (1973), a cura di Francesco Giannattasio, Milano, Ricordi- Unicopli, 1986, p John Blacking, Expressing Human Experience through Music (1969), ora in Music, Culture, Experience,. cit., pp Il presente capitolo è basato in larga misura sul contenuto di questo saggio e sulla sua elaborazione in Com è musicale l uomo? 3
4 nell accento che pone sulla dimensione comunicativa e sociale dell esperienza musicale e nella sua visione della musica come fenomeno umano innato e universale. La funzione profonda della musica, secondo Blacking, è di incrementare la qualità dell esperienza individuale e delle relazioni umane all interno della comunità: le strutture della musica riflettono modi e moti dell esperienza umana, e il valore di un brano musicale in quanto musica è inseparabile dal suo valore in quanto espressione di tale esperienza. Blacking fonda la sua analisi della musicalità dell uomo sulla natura sociale delle funzioni, delle strutture e del valore della musica. L aspetto rivoluzionario di questa idea (al tempo della sua proclamazione molto dibattuta) è la considerazione di tutta la musica, o meglio tutte le musiche, compresa la musica d arte occidentale, come forme d espressione umana e sociale, e quindi ugualmente popolari e ugualmente comunicative. Secondo Blacking i termini folk (o popular ) e arte dovrebbero essere, se non proprio aboliti, riferiti non al prodotto musicale bensì ai processi e ai modi di articolazione dell esperienza che l hanno prodotto. Società popolari possono avere musica d arte, anche se tecnicamente parlando essa può sembrare più semplice delle forme popolari di una musica prodotta in una società industrializzata e avanzata scientificamente e intellettualmente. La musica popolare rinforza e appartiene a una situazione sociale e il suo valore risiede prevalentemente in quella situazione. La musica d arte invece riferisce o rimanda a situazioni sociali che sono alle radici della situazione specifica nella quale essa è prodotta. I fenomeni musicali sono studiati come prodotti di società oppure di individui, ma raramente come prodotti di individui all interno di una società. Si studia la musica come attività sociale oppure come un prodotto da analizzare tecnicamente e formalmente: come riflesso delle idee umane su l organizzazione del suono. Se invece si studia la musica come espressione di aspetti dell esperienza di individui nella società, essa si rivela come riflesso dei processi della realizzazione dell individuo. Se si accetta questa visione, non è più sufficiente e neanche soddisfacente trattare gli stili musicali in quanto eventi e invenzioni sonore indipendenti dall organizzazione sociale ed economica di una comunità. Per dare un esempio semplice ma eloquente: l efficacia delle canzoni di libertà dell Africa del Sud è stata discussa prevalentemente in termini delle loro parole. Invece - ci avverte Blacking - l impatto veramente profondo di queste canzoni risiedeva nella loro musica, e ciò in particolar modo per 4
5 coloro che non ne capivano le parole: il suono, la musica di certe canzoni trasmette un messaggio altrettanto (e a volte più) chiaro delle parole. La musica, l abbiamo ribadito più volte, è suono organizzato. Blacking sottolinea l aspetto sociale di questa organizzazione, e dice che il fare musica è da considerarsi un comportamento acquisito. I sistemi musicali sono sempre artificiali, anche quando attivano e si richiamano a comportamenti naturali e ad istinti innati. Gli stili musicali non sono dettati dalla natura; essi si basano piuttosto su quello che l uomo ha scelto di prelevare alla natura per trasformarlo in espressione culturale. L approccio di Blacking pone in primo piano la dimensione antropologica dell esperienza musicale. La musica coinvolge sempre le persone. Anche la musica più astratta, più antica, più anonima è sempre un prodotto di un attività umana; al suo origine c è sempre l uomo con il suo pensiero, con la sua immaginazione, con il suo polso, i suoi sentimenti e il suo desiderio e la sua capacità di esprimere tutte queste cose e altre ancora. Il grande scrittore russo Lev Tolstoy considerava la musica, come le altre arti, un mezzo di unione tra gli uomini (Che cos è l arte? 1929). Blacking osserva che questa affermazione non può essere presa alla lettera. La musica di per sé o da sola non può instaurare unione, pace, o viceversa danneggiare i comportamenti umani. Essa può invece incrementare la consapevolezza di cose vissute sia emotivamente sia intellettualmente, sia individualmente sia socialmente e culturalmente e volendo anche politicamente. Il godimento estetico è risultato della nostra risposta sensoriale e mentale alla sostanza della musica, alle sue forme e all espressione che le permea; ma le forme musicali sono prodotti della creatività umana la quale si articola in un contesto che contiene sia elementi universali di comportamento umano sia fattori culturali acquisiti all interno di una determinata società in un determinato luogo e tempo storico. La comunicazione musicale partecipa ed è condizionata da tutto questo, ma non dipende dalla conoscenza o dall apprendimento cosciente delle strutture musicali e sociali dell evento musicale trasmesso. Nel postulare una relazione tra musica e società dobbiamo porre l attenzione non tanto sul grado di sviluppo di una data società quanto al suo ethos e sui processi socio- 5
6 culturali che l hanno generato. Blacking ritiene che molti dei processi attivi nelle relazioni umane in una società sono gli stessi che vengono utilizzati per organizzare i suoni musicali disponibili a quella società. La musica, in tutte le sue manifestazioni, riflette l interazione tra fattori universali legati alla natura musicale dell uomo, e fattori sociali e culturali. I prodotti artistici e musicali di una società non sono espressioni astratte o rituali di fenomeni culturali: essi sono dei commenti consapevoli sulla condizione umana, esprimono i rapporti dinamici tra natura e umanità, e tra le persone nella loro esistenza in diverse culture in diversi momenti. La creatività collettiva di una comunità nutre la vita interiore dell individuo che ne fa parte, la creatività individuale si nutre del patrimonio espressivo della comunità e lo rianima. Nella musica popolare il riferimento al contesto sociale è più esplicito ed essenziale; nella musica d arte il riferimento diventa più allusivo e astratto e il commento risiede nella musica stessa che attraverso dei procedimenti più o meno complessi acquisisce vari gradi di emancipazione estetica rispetto al proprio contesto sociale. Esistono molti esempi di corrispondenza e contaminazione tra fenomeni musicali colti e popolari. I primi compositori della chiesa cristiana hanno introdotto nella liturgia le melodie e le danze dei paesani e l influsso della tradizione musicale orale diventava sempre più evidente in ambito della musica sacra. I primi esempi di polifonia ecclesiastica sono quelli in cui un tono viene aggiunto, come pedale alla monodia prassi comunissima nella tradizione orale. Ma, a partire dalla necessità di organizzazione metrica, e in linea con la costruzione di un canone liturgico-musicale la notazione diventava sempre più indispensabile per la trasmissione della musica sacra occidentale, e la sua divergenza dalle tradizioni popolari diventava sempre più marcata. Nella musica laica invece, l interazione tra artistico e popolare continua fino ai nostri giorni: Haydn ha reso popolari i suoi quartetti d archi introducendovi nobilizzandole delle danze contadine; Mozart, Schubert, Janacek, Mahler, Bartok, Stravinsky e tanti altri hanno reso le proprie opere umane e dinamiche aprendole agli influssi della musica popolare fondendola con le convenzioni della musica d arte. ****** ESEMPI: La polifonia ai suoi inizi nella musica europea ha alcuni principi in comune con la poliritmia di molta musica africana. Entrambi i casi coinvolgono un numero di 6
7 persone (maggiore a due) con parti distinte che si attingono a un unica cornice metrica. ASCOLTO: 1) Anonimo, Alleluia, organum a tre voci del XIII secolo (la scuola di Notre Dame) 2) Bondo (Diye) musica di divinazione dei Pigmei Aka dell Africa Centrale In entrambi i casi viene utilizzata una tecnica corrente che nella polifonia del XIII secolo si chiamava hoquetus, caratterizzata da frequente alterna interruzione delle voci che, mediante le pause crea un andamento spezzato con effetto da singhiozzo. La musica dei pigmei Aka offre un illustrazione eloquente del fenomeno di corrispondenza tra strutture musicali e organizzazione sociale rilevato da Blacking in seguito alla sua ricerca sulla musica dei Venda. Si tratta di uno dei tre gruppi pigmei che vivono in Africa Centrale, nella regione di Lobaye dove la foresta è particolarmente densa. E una società di nomadi monogami che si stabiliscono in piccoli accampamenti familiari gruppi di trenta-quaranta persone organizzati in maniera egalitaria non istituzionalizzata dove l unica autorità riconosciuta è il pater familiae il più anziano del gruppo. L attività sociale non prevede nessuna gerarchia ma nella pur totale libertà individuale la vita è rigorosamente organizzata. Come nelle altre società africane, la musica è strettamente legata alla vita comunitaria e rituale degli Aka. Essa ha un ruolo centrale in tutte le manifestazioni, ma diversamente delle altre etnie, i pigmei praticano un polifonia vocale altamente elaborata. Questa polifonia sembra riflettere la costruzione non gerarchica della società in quanto ogni individuo vi partecipa con autonomia e libertà ma il tutto è rigorosamente organizzato attraverso schemi ritmici, melodici e formali che vengono tramandati da una generazione all altra a partire dalla più tenera età. Ne risultano straordinari intrecci di voci, di timbri vocali, di ritmi e di tecniche di costruzione. Esiste sempre un motivo ostinato al quale vengono sovrapposte delle piccole formule melodiche che si ripetono indefinitamente con leggere e progressive variazioni. Soltanto la presenza di simili intrecci trasforma un canto in musica e lo distingue nettamente da emissioni vocali con finalità puramente funzionali (quali i richiami di caccia nel secondo ascolto elencato sotto commentato nel paragrafo 6 del capitolo 3 di queste dispense). Da 7
8 questa fusione di schematicità formale e libertà espressiva e temporale emergono eventi musicali che sembrano al tempo stesso improvvisati e costruiti, spontanei ed elaborati, ripetitivi e variati. La musica sembra allora emanciparsi dalla propria funzionalità che tuttavia ne rimane la fonte imprescindibile. ASCOLTO: (da Cetnrafrique: Antologie de la Musique des Pygmées Aka, a cura di Simha Arom) 1) Rituale precedente alla partenza per la caccia (Zonboko) 2) Richiami di caccia (Mongombi) 8
CLASSE PRIMA - SCUOLA PRIMARIA
CLASSE PRIMA - SCUOLA PRIMARIA Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche
DettagliCLASSE PRIMA COMPETENZE SPECIFICHE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI E ATTIVITA'
ISTITUTO COMPRENSIVO DI SOVIZZO SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI ESPRESSIONE MUSICALE FINALITA La musica, componente fondamentale e universale dell esperienza e dell intelligenza umana, offre uno spazio simbolico
DettagliIstituto Comprensivo Gandhi a.s. 2014/2015. Curricolo di Musica: Scuola Primaria
Istituto Comprensivo Gandhi a.s. 2014/2015 Curricolo di Musica: Scuola Primaria TRAGUARDI DI COMPETENZA : L alunno esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali,
DettagliCERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ITALIANO
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ITALIANO Livello di base non raggiunto Non ha raggiunto tutte le competenze minime previste nel livello di base Riconosce ed utilizza le strutture linguistiche di base Comprende
DettagliSCUOLA PRIMARIA - MUSICA (Classe 1ª)
SCUOLA PRIMARIA - MUSICA (Classe 1ª) Ascoltare in modo consapevole eventi sonori e brani musicali. Produrre e rappresentare eventi sonori con la voce, il corpo, strumenti musicali e tecnologici. Individuare
DettagliIl sé e l altro. Il corpo e il movimento
Curricolo di MUSICA La musica in un quadro didattico occupa una posizione centrale perché è una componente fondamentale dell esperienza umana. Essa ha un ruolo di primo piano nello sviluppo della personalità
DettagliCurricolo di Religione Cattolica
Curricolo di Religione Cattolica Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria - L alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sugli elementi fondamentali della vita di Gesù
DettagliDISCIPLINA: MUSICA SCUOLA PRIMARIA: CLASSE PRIMA COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ATTIVITA VERIFICA E VALUTAZIONE
SCUOLA PRIMARIA: CLASSE PRIMA COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 1. Padroneggia le potenzialità musicali del proprio corpo. 2. Discrimina l alternanza suono silenzio per imitazione. 3. Esegue semplici
DettagliAFFINAMENTO DELLA TECNICA DEL FLAUTO DOLCE ACQUISIZIONE DI CAPACITÀ ESPRESSIVE CONOSCENZA E ACQUISIZIONE DELLA NOTAZIONE MUSICALE
UAD N. 3 AFFINAMENTO DELLA TECNICA DEL FLAUTO DOLCE ACQUISIZIONE DI CAPACITÀ ESPRESSIVE E ACQUISIZIONE DELLA NOTAZIONE MUSICALE Riferimento OSA: 1-3(conoscenza) e A - B(abilità) Conoscenza della diteggiatura
DettagliSCUOLA PRIMARIA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO. Leggere, apprendere e gustare il mondo sonoro in tutta la sua diversità e ricchezza.
CLASSE 1^ altri. Leggere, apprendere e gustare il mondo sonoro in tutta la sua diversità e ricchezza. Esprimersi attraverso la musica utilizzando diverse modalità. Cogliere all ascolto gli aspetti espressivi
DettagliObiettivi formativi. Età dei bambini
È l area di apprendimento nella quale si determina l apertura del bambino all altro, non rinunciando con questo alla propria UNICITA ma affermandola proprio attraverso il processo d interazione con gli
DettagliProgrammazione didattica per l insegnamento della religione cattolica (Scuola Primaria)
Premessa L I.R.C. si inserisce nel progetto educativo-didattico della scuola come disciplina cha valorizza l aspetto storico-culturale della religione cattolica e non come una catechesi, pertanto rientra
DettagliClasse prima,seconda,terza,quarta, quinta.
DIREZIONE DIDATTICA 1 CIRCOLO MARSCIANO Piazza della Vittoria,1 06055- MARSCIANO (PG)- C.F.800005660545 Centralino/Fax 0758742353 Dirigente Scolastico 0758742251 E.mail:pgee41007@istruzione.it Sito Web:
DettagliPROGETTAZIONE DISCIPLINARE DI DIPARTIMENTO
Progettazione disciplinare di dipartimento Pag. 1 di 5 ANNO SCOLASTICO 2013-2014 PROGETTAZIONE DISCIPLINARE DI DIPARTIMENTO MUSICA classe prima FINALITA OBIETTIVI GENERALI La musica, componente fondamentale
DettagliProgetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE
Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE L interesse verso la lettura ed il piacere ad esercitarla sono obiettivi che, ormai da anni, gli insegnanti della scuola primaria di Attimis si prefiggono
DettagliLa ricerca empirica in educazione
La ricerca empirica in educazione Alberto Fornasari Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il ricercatore ha il compito di trovare relazioni
DettagliJ. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo
J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo L utopia dell educazione L educazione è un mezzo prezioso e indispensabile che
DettagliCURRICOLA DI RELIGIONE CATTOLICA Scuola Primaria CLASSE 1 ^ COMPETENZE CONOSCENZE ABILITA
CURRICOLA DI RELIGIONE CATTOLICA Scuola Primaria CLASSE 1 ^ COMPETENZE CONOSCENZE ABILITA COGLIERE I VALORI ETICI E RELIGIOSI PRESENTI NELL ESPERIENZA DI VITA E RELIGIOSA DELL UOMO - Prendere coscienza
DettagliIC BOSCO CHIESANUOVA - CURRICOLO UNITARIO SCUOLA PRIMARIA
IC BOSCO CHIESANUOVA - CURRICOLO UNITARIO SCUOLA PRIMARIA MUSICA Classe Prima COMPETENZE SPECIFICHE ABILITÁ CONOSCENZE E ATTIVITÀ TRAGUARDI DI COMPETENZA L alunno: A. Esplora, discrimina eventi sonori
DettagliCURRICOLO DI ISTITUTO RELIGIONE CAMPO D ESPERIENZA : IL SÈ E L ALTRO OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO BAMBINI DI 4 ANNI
a) Scoprire le regole del vivere insieme b) Scoprire il piacere di stare insieme agli altri bambini c) Ascoltare racconti sulla vita di CAMPO D ESPERIENZA : IL SÈ E L ALTRO a) Rispettare le regole del
DettagliCURRICOLO VERTICALE DI MUSICA SCUOLA DELL INFANZIA
CURRICOLO VERTICALE DI MUSICA SCUOLA DELL INFANZIA Conoscere, percepire e riconoscere i suoni dell ambiente. Discriminare e interpretare gli eventi sonori. Acquisire una corretta postura. Cantare in coro.
DettagliOBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PER LA SCUOLA DELL INFANZIA. Contenuti
PER LA SCUOLA DELL INFANZIA Fonte di legittimazione: Indicazioni per il curricolo 2012 IL SE E L ALTRO - Gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie
DettagliCURRICOLO RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA
CURRICOLO RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA Traguardi per lo sviluppo delle competenze L alunno riflette su Dio Creatore e Padre significato cristiano del Natale L alunno riflette sui dati fondamentali
DettagliPsicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice
INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------
DettagliL uso e il significato delle regole (gruppo A)
L uso e il significato delle regole (gruppo A) Regole organizzative: devono essere rispettare per far sì che la struttura possa funzionare e che si possa vivere in un contesto di rispetto reciproco; Regole
DettagliPROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA MUSICALITA NELLA SCUOLA PER L INFANZIA E NELLA SCUOLA PRIMARIA LABORATORIO METODO WILLEMS A.S.
PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA MUSICALITA NELLA SCUOLA PER L INFANZIA E NELLA SCUOLA PRIMARIA LABORATORIO METODO WILLEMS A.S. 2009-2010 Premessa: L Associazione Culturale Musicale Da Capo coordina l attività
DettagliForme musicali 11/01/2012. Forme musicali. Il discorso musicale
Forme musicali Il discorso musicale La musica è come un discorso fatto di suoni invece che di parole. Ascoltando una melodia abbiamo la sensazione di una successione di pensieri espressi non con le parole
DettagliINDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO
INDAGINE PROFESSIONI A CONFRONTO: COME I RELATORI PUBBLICI E I GIORNALISTI ITALIANI PERCEPISCONO LA PROPRIA PROFESSIONE E QUELLA DELL ALTRO Analisi elaborata da Chiara Valentini e Toni Muzi Falconi SINTESI
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO MUSSOLENTE SCUOLA PRIMARIA
ISTITUTO COMPRENSIVO MUSSOLENTE SCUOLA PRIMARIA MUSICA CLASSE PRIMA 1 Ascoltare e discriminare i suoni e i rumori della realtà ambientale dal vivo o registrati. 2 Attribuire significati a segnali sonori
DettagliLINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA
LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA (I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d Europa per la sc. primaria) (I traguardi
DettagliCRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA
CLASSI seconde CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA LINGUA ITALIANA l alunno utilizza in maniera appropriata il codice linguistico per descrivere, narrare argomentare. si esprime in modo
DettagliLA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE
Premise 1 LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Ci sono varie forme di riconciliazione, così come ci sono varie forme di terapia e varie forme di mediazione. Noi qui ci riferiamo alla riconciliazione con una
DettagliI CAMPI DI ESPERIENZA
I CAMPI DI ESPERIENZA IL SE E L ALTRO sviluppa il senso dell identità personale; riconosce ed esprime sentimenti e emozioni; conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e della scuola, sviluppando
DettagliPROGETTI INTEGRATIVI ALLA PROGRAMMAZIONE ANNUALE A.S. 2014-2015 SCUOLA DELL INFANZIA di CASTEL DI CASIO
PROGETTI INTEGRATIVI ALLA PROGRAMMAZIONE ANNUALE A.S. 2014-2015 SCUOLA DELL INFANZIA di CASTEL DI CASIO PROGETTO 3-5: UN LIBRO PER. 2 ANNUALITA La tematica scelta come indirizzo principale fra quelli proposti
DettagliPROGRAMMAZIONE SCUOLA PRIMARIA - CLASSE TERZA
CURRICOLO D ISTITUTO COMPRENDERE COMUNICARE RIFLETTERE RIELABORARE PROGRAMMAZIONE SCUOLA PRIMARIA - CLASSE TERZA AREA DEI LINGUAGGI (italiano, lingua inglese, musica, arte e immagine) TRAGUARDI PER LO
DettagliI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI ALL IRC NEI CAMPI DI ESPERIENZA.
I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI ALL IRC NEI CAMPI DI ESPERIENZA. (Cfr. Indicazioni nazionali per il curricolo Sc. Infanzia D.P.R. dell 11-02-2010) Il sé e l altro Le grandi domande,
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliVIII ISTITUTO Comprensivo E: Vittorini SR Indicatori di Apprendimento SCUOLA PRIMARIA Anno scolastico 2014 2015
ITALIANO VIII ISTITUTO Comprensivo E: Vittorini SR Indicatori di Apprendimento SCUOLA PRIMARIA Anno scolastico 2014 2015 - Ascoltare, comprendere e comunicare oralmente in modo significativo. - Leggere
DettagliManifesto IFLA Per la Biblioteca Multiculturale
Manifesto IFLA Per la Biblioteca Multiculturale La biblioteca multiculturale Porta di accesso a una società di culture diverse in dialogo Tutti viviamo in una società sempre più eterogenea. Nel mondo vi
DettagliQUADRO COMPETENZE OBBLIGO: PERITI AZ.LI CORR.TI LINGUE ESTERE/TURISTICO
Materia: ITALIANO Totale Abilità: 15 Competenza: 1. Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l interazione comunicativa verbale in vari contesti 1. 1.1 Comprendere
DettagliLINGUA INGLESE SCUOLA PRIMARIA
CLASSE PRIMA LINGUA INGLESE SCUOLA PRIMARIA 1 RICEZIONE ORALE 1. Familiarizzare coi primi suoni della lingua inglese 2. Comprendere semplici espressioni di uso quotidiano, pronunciate chiaramente. 3. Comprendere,
DettagliIL CURRICOLO PER IL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE SCUOLA PRIMARIA E
IL CURRICOLO PER IL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO LINGUA INGLESE SCUOLA PRIMARIA - CLASSE PRIMA L apprendimento della lingua inglese permette all alunno di
DettagliISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE POLO COMMERCIALE ARTISTICO GRAFICO MUSICALE
a.s.2013/2014 MUSICA D INSIEME A CURA DEL RESPONSABILE DELL AMBITO Prof.ssa Gloria Mazzi Prof. Giovanni Lorenzo Cardia L ambito disciplinare MUSICA D INSIEME STABILISCE CHE: ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE
DettagliCRESCERE CON IL RITMO GIUSTO LABORATORIO DI PROPEDEUTICA MUSICALE
CRESCERE CON IL RITMO GIUSTO LABORATORIO DI PROPEDEUTICA MUSICALE Docente Responsabile: Prof. Marco Carnevale A.S. 2015/2016 ISTITUTO COMPRENSIVO n. 2 ALBINO BERNARDINI SINISCOLA PROGETTO POTENZIAMENTO
DettagliCIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014
CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa
DettagliPROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado
PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado anno scolastico 2014-2015 EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ Premessa La preadolescenza e l adolescenza sono un periodo della vita in cui vi sono
DettagliTRAGUARDI FORMATIVI COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE
CAMPI D ESPERIENZA: IMMAGINI SUONI E COLORI (TEATRO) Padroneggiare gli strumenti Seguire spettacoli di vario Rappresentare situazioni attraverso necessari ad un utilizzo dei tipo(teatrali,musicali il gioco
DettagliIL SUONO DEGLI ELEMENTI "Aria - Acqua - Terra - Fuoco"
IL SUONO DEGLI ELEMENTI "Aria - Acqua - Terra - Fuoco" Laboratorio Musicale per le classi terze (sez. A e sez. C) della Scuola Primaria C.A. Dalla Chiesa (Anno Scolastico 2014 2015) Il laboratorio si propone
DettagliPercorsi di Educazione alla legalità per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo e secondo grado
Premessa Percorsi di Educazione alla legalità per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo e secondo grado Giovanna Baldini e Cristiana Vettori Libera Scuola Pisa Creare comunità consapevoli,
DettagliMUSICA. COMPETENZE CHIAVE: Comunicazione nella madrelingua, Consapevolezza ed espressione culturale, Imparare ad imparare
MUSICA COMPETENZE CHIAVE: Comunicazione nella madrelingua, Consapevolezza ed espressione culturale, Imparare ad imparare Traguardi per lo sviluppo delle competenze L alunno : Osserva, esplora, descrive
DettagliContabilità generale e contabilità analitica
1/5 Contabilità generale e contabilità analitica La sfida della contabilità analitica è di produrre informazioni sia preventive che consuntive. Inoltre questi dati devono riferirsi a vari oggetti (prodotti,
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CAPACCIO PAESTUM
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CAPACCIO PAESTUM Località Villaggio 84047 CAPACCIO (SA) - C.M. SAIC8AZ00C Tel. 0828725413/0828724471 Fax. 0828720747/0828724771 e-mail SAIC8AZ00C@istruzione.it Ascolta i bambini
DettagliProgrammazione annuale RELIGIONE CATTOLICA CLASSI I II III IV V
Istituto Comprensivo G Pascoli - Gozzano Anno scolastico 2013/2014 Programmazione annuale RELIGIONE CATTOLICA CLASSI I II III IV V Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola
DettagliMUSICA - CLASSE PRIMA
MUSICA - CLASSE PRIMA Discriminare sonorità e ascoltare brani musicali interpretandoli con diversi linguaggi espressivi. L alunno sa esplorare e discriminare eventi sonori. Gestisce possibilità espressive
DettagliIstituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico 2015-2016
Finalità della Scuola del primo ciclo Compito fondamentale della scuola del primo ciclo d istruzione, che comprende la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di primo grado, è la promozione del pieno sviluppo
DettagliPROGRAMMAZIONE ANNUALE a. s. 2014-2015
Scuola Primaria ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE FRATELLI CASETTI CREVOLADOSSOLA (VB) WWW.iccasetti.gov.it PROGRAMMAZIONE ANNUALE a. s. 2014-2015 RELIGIONE CATTOLICA COMPETENZE CHIAVE - competenze sociali
DettagliL USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE
L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE LA SCIENZA Se si cerca programmazione neurolinguistica O PNL si hanno questi risultati ( tantissimi ) Definire la PNL, Programmazione Neuro Linguistica
DettagliIstituto Comprensivo
CLASSE I - SCUOLA PRIMARIA PRODUZIONE VOCALE/ STRUMENTALE Utilizzare la voce, il proprio corpo, semplici strumenti o oggetti vari in giochi, situazioni, storie e varie attività per espressioni parlate,
DettagliIl teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco.
Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il laboratorio teatrale è un occasione di scambio e confronto reciproco in
DettagliAnno Scolastico 2007 2008. Progetto di Tirocinio Animazione Musicale
Istituto di Istruzione Superiore L.R. D.M. 14/06/1946 e Paritario provvedimento del 28/02/2001 "Gesù Eucaristico" Indirizzi: Socio-Psico-Pedagogico Linguistico via Monte, 52-75019 Tricarico MT tel. + fax
DettagliLABORATORIO DI ANIMAZIONE TEATRALE TEATRO DEI GENITORI
LABORATORIO DI ANIMAZIONE TEATRALE TEATRO DEI GENITORI Anno scolastico 2013/2014 PREMESSA Negli ultimi anni il rapporto scuola-famiglie è notevolmente mutato. I genitori sentendosi, a giusta ragione, parte
DettagliPRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA - ITALIANO
PRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA - ITALIANO OBIETTIVI MINIMI 1. ASCOLTARE/PARLARE: Ascoltare e comprendere testi orali di diverso tipo. Esprimersi oralmente in modo corretto (e pertinente), producendo testi
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO SEGNI
ISTITUTO COMPRENSIVO SEGNI Scuola dell infanzia Programmazione Religione Cattolica Anno scolastico 2013 2014 Insegnante:BINACO MARIA CRISTINA Motivazione dell itinerario annuale Il percorso per l I.R.C.
DettagliPREMESSA. È sembrato opportuno partire, in questo elaborato, da. un analisi del mezzo usato per l emissione del messaggio e la
PREMESSA Lo studio dei mass media non può mai prescindere dal contesto storico-sociale in cui opera e di cui tratta influenzando, spesso, i soggetti che vi vivono. È sembrato opportuno partire, in questo
DettagliProgetto Ambiente VIVERE LA NATURA
ISTITUTO COMPRENSIVO DI CERVARO SCUOLA DELL INFANZIA Plesso di COLLETORNESE Progetto Natale IL DONO Progetto Ambiente VIVERE LA NATURA 1 ISTITUTO COMPRENSIVO DI CERVARO SCUOLA DELL INFANZIA Plesso di COLLETORNESE
DettagliLa Responsabilità Sociale e i suoi strumenti Una introduzione
La Responsabilità Sociale e i suoi strumenti Una introduzione Mario Viviani, 2006 Integrazione uno Una impresa (o un sistema di imprese) funziona bene tanto più gli interessi che la percorrono sono congruenti,
DettagliSCUOLA PRIMARIA Anno Scolastico 2014/2015 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA PRIMARIA
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale di Calolziocorte Via F. Nullo,6 23801 CALOLZIOCORTE (LC) e.mail: lcic823002@istruzione.it - Tel: 0341/642405/630636
DettagliCapitolo 2. Operazione di limite
Capitolo 2 Operazione di ite In questo capitolo vogliamo occuparci dell operazione di ite, strumento indispensabile per scoprire molte proprietà delle funzioni. D ora in avanti riguarderemo i domini A
DettagliLA BIBBIA. composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici 5 16 7 18
GRUPPOQUINTAELEMENTARE Scheda 02 LA La Parola di Dio scritta per gli uomini di tutti i tempi Antico Testamento composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici 5 16 7 18 Nuovo
DettagliProgetto di laboratorio musicale A.S. 2008 - --2009
Progetto di laboratorio musicale A.S. 2008 - --2009 PRESENTAZIONE OBIETTIVI FINALITA Il corso di educazione al suono, al movimento ed all immagine si rivolge principalmente ai bambini delle scuole elementari.
DettagliANNO SCOLASTI CO 2010/ 2011
ANNO SCOLASTI CO 2010/ 2011 ANNO SCOLASTI CO 2010/ 2011 FINALITA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI Acquisire atteggiamenti di stima e sicurezza di se e degli altri Scoprire attraverso i racconti
DettagliRiconoscere suoni familiari. Saper riconoscere alcuni parametri del suono: (durata e intensità).
ISTITUTO COMPRENSIVO DONADONI SCUOLA PRIMARIA A.S. 2015/2016 DISCIPLINA MUSICA CLASSI PRIME Distinguere ed esplorare eventi sonori. Utilizzare la voce in varie situazioni. Eseguire in gruppo semplici brani
DettagliINGLESE COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE. b. Utilizza la lingua inglese nell uso delle tecnologie dell informazione e della comunicazione
INGLESE COMPETENZE SPECIFICHE AL a. Nell incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese. b. Utilizza la lingua inglese nell uso delle tecnologie
DettagliLA MUSICA IN UN CURRICOLO PER COMPETENZE
LA MUSICA IN UN CURRICOLO PER COMPETENZE Il ruolo della musica nella costruzione di competenze Franca Da Re La definizione di COMPETENZA nel quadro europeo «combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti
DettagliSCUOLA DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2014-2015
SCUOLA DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2014-2015 FINALITÀ: Formare persone responsabili con un profondo senso civico. Sviluppare nell alunnocittadino il senso di appartenenza ad una comunità residente in
DettagliCapitolo II. La forma del valore. 7. La duplice forma in cui si presenta la merce: naturale e di valore.
Capitolo II La forma del valore 7. La duplice forma in cui si presenta la merce: naturale e di valore. I beni nascono come valori d uso: nel loro divenire merci acquisiscono anche un valore (di scambio).
DettagliScuola dell Infanzia Santa Caterina
Scuola dell Infanzia Santa Caterina Figura 28 Disegno di Sergio - Scuola dell'infanzia Santa Caterina psicomotricità: Bambini in gioco Il progetto aiuta i bambini a migliorare la propria autonomia personale,
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI LOGRATO SCUOLA SECONDARA DI PRIMO GRADO G. CERUTI. PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE MUSICA a.s. 2010-2011
ISTITUTO COMPRENSIVO DI LOGRATO SCUOLA SECONDARA DI PRIMO GRADO G. CERUTI Docente : DE LUCIA ANTONIETTA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE MUSICA a.s. 2010-2011 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO E SPECIFICI (CONOSCENZE
DettagliInsegnamento della religione cattolica e attività alternative
PROGETTO DI ATTIVITÀ ALTERNATIVA ALL ORA DI RELIGIONE Premessa La definizione delle attività didattiche e formative alternative all IRC spetta al Collegio dei Docenti, quale organo responsabile dell azione
Dettagli1)PROGETTO PSICOMOTRICITÀ EDUCATIVA E PREVENTIVA NIDO E MATERNA
1)PROGETTO PSICOMOTRICITÀ EDUCATIVA E PREVENTIVA NIDO E MATERNA Servizio Nido e Servizio Scuola dell Infanzia Target: tutti i bambini del Centro Infanzia (servizio Nido e Scuola dell Infanzia) di tutte
DettagliIl corso di italiano on-line: presentazione
Il corso di italiano on-line: presentazione Indice Perché un corso di lingua on-line 1. I corsi di lingua italiana ICoNLingua 2. Come è organizzato il corso 2.1. Struttura generale del corso 2.2. Tempistica
DettagliProgetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA?
Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA? Sac. Don Magloire Nkounga Dott. D Ambrosio Giuseppina 1 Quando ci possono
DettagliSiamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.
DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti
DettagliI libri di testo. Carlo Tarsitani
I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti
DettagliUNITÀ DI APPRENDIMENTO 1 o QUADRIMESTRE SCUOLE PRIMARIE CLASSI PRIME
UNITÀ DI APPRENDIMENTO 1 o QUADRIMESTRE SCUOLE PRIMARIE CLASSI PRIME Denominazione IO E GLI ALTRI UNITA DI APPRENDIMENTO Compito-prodotto Cartellone e/o video e/o manufatti e/o fascicolo Competenze mirate
DettagliLe strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza
CAPITOLO QUARTO ANALISI DEI SERVIZI DI PROMOZIONE PER UNA VALUTAZIONE DEI BENEFICI 1. Premessa Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano
DettagliRICERCA-AZIONE. l insegnamento riflessivo. Caterina Bortolani-2009
RICERCA-AZIONE ovvero l insegnamento riflessivo Gli insegnanti sono progettisti.. riflettono sul contesto nel quale devono lavorare sugli obiettivi che vogliono raggiungere decidono quali contenuti trattare
DettagliA.D.H.D. DISTURBO DA DEFICIT DELL ATTENZIONE E DELL IPERATTIVITA Negli ultimi anni, con una frequenza superiore rispetto al passato, si sente parlare di bambini e adolescenti iperattivi o con problemi
DettagliMilano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni
Milano, 9 novembre 2013 Vincenzo Saturni 1 La carta etica: perché e per chi? Avis opera da 86 anni per diffondere una cultura solidale tra i cittadini su tutto il territorio nazionale. E sin dal momento
DettagliMemory Fitness TECNICHE DI MEMORIA
Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA IL CERVELLO E LE SUE RAPPRESENTAZIONI Il cervello e le sue rappresentazioni (1/6) Il cervello e le sue rappresentazioni (2/6) Approfondiamo ora come possiamo ulteriormente
DettagliIstituto Tecnico Industriale Minerario Giorgio Asproni
Istituto Tecnico Industriale Minerario Giorgio Asproni Programmazione Italiano, storia e geografia. Classe IV Costruzioni, ambiente e territorio Anno 2014/2015 Professoressa Pili Francesca Situazione di
DettagliPROGRAMMAZIONE DIDATTICA a.s 2014/2015 classe 3 DISCIPLINA : Religione Cattolica
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA a.s 2014/2015 classe 3 DISCIPLINA : Religione Cattolica Obiettivi formativi Obiettivi specifici Attività Metodi Verifiche Riflessione guidata. Dio e l uomo operative.. 1. Comprendere
DettagliCURRICOLO DI ARTE E IMMAGINE Scuola Primaria CLASSE 1^ (MONOENNIO) COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ
CURRICOLO DI ARTE E IMMAGINE Scuola Primaria CLASSE 1^ (MONOENNIO) COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZA 1 LEGGERE E COMPRENDERE IMMAGINI DI DIVERSO TIPO - Le relazioni spaziali - Le differenze di forma
DettagliAlessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma
Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE
DettagliNota sullo svolgimento delle prove INVALSI 2012 2013 per gli allievi con bisogni educativi speciali
Nota sullo svolgimento delle prove INVALSI 2012 2013 per gli allievi con bisogni educativi speciali 1 A.S. 2012 13 Bisogni educativi speciali. Documento pubblicato il 23.4.2013 1. Premessa A titolo di
DettagliRELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA
RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA 1. Scoprire nei segni dell ambiente la presenza di Dio Creatore e Padre 2. Conoscere Gesù nei suoi aspetti quotidiani, familiari, sociali e religiosi 3. Cogliere i segni
DettagliIl concetto di sfera pubblica viene introdotto dal sociologo tedesco Jurgen Habermas
Il concetto di sfera pubblica viene introdotto dal sociologo tedesco Jurgen Habermas Con questo termine si identifica lo spazio pubblico, diverso dallo Stato, creato all interno dei café francesi dell
DettagliPIANI DI STUDIO D ISTITUTO INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA AS 2012
PIANI DI STUDIO D ISTITUTO INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA AS 2012 CURRICOLO DI BASE PER IL PRIMO BIENNIO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE ABILITA Scoprire che gli altri sono importanti per la vita. Saper
DettagliPRIMA LINGUA COMUNITARIA: INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
PRIMA LINGUA COMUNITARIA: INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Descrive oralmente
DettagliIstituto Comprensivo I. NIEVO SAN DONA DI PIAVE (VE) PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA DI RELIGIONE CATTOLICA a.s. 2014-2015
Istituto Comprensivo I. NIEVO SAN DONA DI PIAVE (VE) PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA DI RELIGIONE CATTOLICA a.s. 2014-2015 PREMESSA L Insegnamento della Religione Cattolica (I.R.C.) fa sì che gli alunni
Dettagli