DIREZIONE DIDATTICA STATALE 5 CIRCOLO DI PISTOIA

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1 DIREZIONE DIDATTICA STATALE 5 CIRCOLO DI PISTOIA

2 Sottocriterio 1.1: Come la Dirigenza orienta l organizzazione, attraverso lo sviluppo di missione, visione e valori La leadership ha definito gli obiettivi dell I.S formalizzandoli nel POF ed attivando processi coerenti per il loro raggiungimento. Ha pertanto stabilito dei punti di riferimento comuni (criteri di scelta degli obiettivi, valorizzazione di precisi percorsi educativi), coinvolgendo il personale ed i portatori d interesse, nominando cioè gruppi di lavoro e condividendo in sede di collegio le scelte operate. Tali punti di riferimento sono collegati a piani ed obiettivi più estesi, vengono periodicamente rivisti ed aggiornati, espressi in modo chiaro e fruibile da tutta l utenza. Stabilisce con il coinvolgimento del personale, delle famiglie e degli altri portatori d interesse, l insieme dei valori di riferimento; nello specifico: Socializzazione del POF in sede di presentazione della scuola ai genitori delle future classi prime, con particolare attenzione ai valori che ne sono alla base Condivisione del Patto educativo di corresponsabilità che indica le regole ed i valori di riferimento a cui si ispirano le I.S e le famiglie Assemblee di inizio a/s con le famiglie per una trasparente presentazione dei principi fondanti che dettano l operato della scuola Dall elaborazione dei dati desunti da questionari d indagine somministrati al personale docente e non, è emersa l esigenza, fortemente sentita, della elaborazione di un codice di comportamento, coerente con quello in essere nella P.A, per chi opera nella scuola, da integrare e/o affiancare al già presente Regolamento di Circolo per definire una condotta univoca del personale, di fronte a temi o problematiche comuni; nello specifico: Funzionamento OOCC Comunicazione orizzontale/verticale interna/esterna Uso dei locali Chi fa, cosa, quando Rapporti scuola-famiglia Il tutto aiuta anche la diffusione delle norme per una buona leadership. In base ai cambiamenti del contesto esterno, mission, vision e valori vengono rivisti, ma senza una procedura sistematica formalizzata. Non si rilevano nell I.S situazioni di conflitto d interessi, estranee alla nostra realtà, né comportamenti impropri che possano indebolire la fiducia fra i membri di una stessa equipe di lavoro o fra la Dirigenza ed il personale. Il grado di soddisfazione dei clienti ed il miglioramento continuo sono monitorati periodicamente, ma non con una cadenza predeterminata, mentre il grado di diffusione della cultura legata alle discipline insegnate subisce una verifica periodica, costante e formalizzata. 1. La leadership attua una politica di trasparenza nello sviluppo e nella comunicazione della mission dell I.S 2. L I.S rivede mission e valori in base al cambiamento del contesto esterno 1. Le attività di monitoraggio non sono effettuate con sistematicità e frequenza 2. Manca un codice di comportamento coerente con quello in essere nelle PA, per definire una condotta univoca del personale, di fronte a temi o problematiche comuni Realizzare un unico documento o codice deontologico, in grado di definire in maniera univoca le modalità di assegnazione di incarichi, compiti, responsabilità, rapporti scuola-famiglia, uso di locali ed attrezzature. Effettuare attività di monitoraggio per la rilevazione, fra le varie categorie del personale, del grado di conoscenza dei valori della mission dell IS, per la rilevazione di conoscenze in merito ai criteri organizzativi scelti. PUNTEGGIO RILEVATO: PLAN: 40 DO:40 CHECK: 20 ACT: 18 TOT: 29,5 %

3 Sottocriterio 1.2: Leadership Sviluppare ed implementare un sistema di gestione dell organizzazione, delle sue performances e del cambiamento La Dirigenza, mediante un modello di leadership diffusa, promuove il cambiamento e l innovazione, rafforza e sostiene i valori dell organizzazione. Non ha previsto, al momento, un documento o codice deontologico formalmente definito. Si è altresì impegnata a realizzare un organigramma ed un funzionigramma dettagliati che, però fino a poco tempo fa, non erano inseriti in un unico documento, quale il POF. Ha infine provveduto a raccogliere ed esaminare le esigenze dei clienti, ma senza una procedura formalizzata. Nella definizione di livelli, funzioni, responsabilità e competenze si attiene a criteri precisi: formazione e curricolo del personale continuità nella funzione fiducia e conoscenza diretta per incarichi di particolare rilievo Il sistema informativo include attività di audit interno, mediante incontri periodici, definiti da un calendario degli impegni collegiali, fra le diverse figure responsabili della gestione dei processi (collaboratori del DS, funzioni strumentali, referenti di progetto, etc...). Lo stesso calendario, accompagnato da una circolare diffusa prima dell incontro in oggetto, stabilisce la tempistica dei consigli d interclasse, dei collegi dei docenti, dei gruppi di progetto e delle commissioni. In queste sedi la Dirigenza presenta anche le eventuali iniziative di cambiamento e le ragioni che lo rendono necessario. Per ciò che riguarda i principali servizi o i progetti che caratterizzano la mission dell I.S, essi sono monitorati, anche se non sempre formalmente; alcuni esempi: Continuità educativa Il valore della diversità Accoglienza Intercultura Individuazione precoce dei disturbi dell apprendimento Piano ISS Autovalutazione e documentazione didattica. A tale proposito, si precisa che l I.S, in passato ha svolto un percorso di autovalutazione EFQM che ha permesso il raggiungimento della Certificazione di Qualità presso la Regione Toscana nell anno 2006 grazie anche alla realizzazione di azioni di miglioramento che, col tempo, sono state incrementate e potenziate. Progetti di altra natura hanno una rendicontazione finanziaria in sede di Consiglio di Circolo. Quei processi e strutture organizzative coerenti con i bisogni e le aspettative dei portatori d interesse, sono, sì, sviluppati, ma con un uso limitato delle tecnologie disponibili. 1. La Dirigenza attua una politica di leadership diffusa 2. La leadership è sensibile alle esigenze degli clienti per i quali è disponibile ad effettuare i necessari cambiamenti 1. Manca un documento organico formalmente definito 2. Non si fa un adeguato uso delle tecnologie disponibili per monitorare i principali servizi o progetti o per rilevare le esigenze del personale Realizzare un documento organico o codice deontologico in cui siano definiti i valori dell organizzazione e tutte quelle strategie che è necessario sviluppare per promuoverli appieno. Monitorare i servizi in atto nell organizzazione Monitorare un maggior numero di progetti didattici Monitorare le esigenze formative dei clienti Estendere l uso delle tecnologie affinché diventi prassi comune e strumento d indagine efficace. PUNTEGGIO RILEVATO: PLA: 38 DO: 31 CHECK: 30 ACT: 31 TOT: 32,5 %

4 Sottocriterio 1.3: Leadership Motiva e supporta il personale dell organizzazione e agisce come modello di ruolo La Dirigenza (DS e suoi collaboratori) e gli OOCC hanno definito la missione e i valori della scuola in un documento che viene diffuso in modo capillare, si assicura inoltre che missione e valori siano compresi e condivisi attraverso la verifica e la discussione negli organismi collegiali, nelle commissioni di lavoro e nei contatti quotidiani. La Dirigenza partecipa attivamente a convegni, seminari ed iniziative, finalizzate in particolare alla promozione dei concetti, dei metodi della qualità ed al sostegno della comunità e del territorio, dimostra la propria disponibilità ad accogliere i cambiamenti, anche se manca, a tale scopo, una procedura formalizzata; mantiene il personale informato sulle questioni chiave della scuola, mediante incontri periodici, in parte pianificati e calendarizzati, comunicazioni interne, sito web, ma registra talvolta, nel personale stesso, una inadeguata percezione della totalità delle informazioni diffuse. Essa supporta il personale, aiutandolo, con i mezzi di cui dispone, a realizzare i propri compiti, piani ed obiettivi, stimola ed incoraggia le condizioni per l assunzione di responsabilità e per l esercizio di competenze e lo fa mediante preliminari incontri con i soggetti interessati e la successiva formalizzazione degli incarichi assegnati, fino alla completa informazione in sede di collegio dei docenti. Promuove nei fatti e nei comportamenti una leadership diffusa. Riconosce e ricompensa l impegno individuale e di gruppo, facendo capire alla collettività che il lavoro fatto è stato apprezzato ed ha avuto il consenso delle parti interessate. In caso di bisogni individuali o problematiche dei singoli si fa carico di tali necessità e si adopera, nei limiti consentiti dalle possibilità dell organizzazione, per il loro superamento. Con il suo esempio, agisce come modello di ruolo, creando fiducia nei collaboratori e portandoli a mettere a frutto le loro energie e capacità. 1. La Dirigenza è parte attiva dell organizzazione senza ricorrere ad accentramenti di potere 2. La Dirigenza è sensibile ai cambiamenti ed alle necessità del personale 3. La Dirigenza valorizza i singoli 4. La Dirigenza promuove in prima persona la formazione e l aggiornamento 1. La Dirigenza non dispone di una procedura formalizzata per la gestione o l introduzione dei cambiamenti nell organizzazione 2. La Dirigenza non attua strategie mirate ad accogliere il feedback della percezione delle informazioni da parte del personale. Attuare una metodologia efficace e formalmente definita per verificare nel personale un ampia percezione delle informazioni Accrescere la motivazione nel personale PUNTEGGIO RILEVATO: PLAN: 51 DO: 50 CHECK: 40 ACT: 45 TOT: 46,5%

5 Sottocriterio 1.4: Gestire i rapporti con i soggetti istituzionali e gli stakeholder al fine di assicurare la condivisione delle responsabilità L I.S è calata in un territorio specifico e ben individuato, pertanto per poter far funzionare al meglio l istituzione stessa è necessario pianificare ed instaurare rapporti di collaborazione e intese con le istituzioni pubbliche e private. In primo luogo è necessario condividere con l ente locale (Comune) le politiche che possono influire sulla scuola: bacini d utenza interventi di edilizia scolastica servizi per il diritto allo studio, quali mense e trasporti sostegno concreto alla progettualità della scuola, quali i progetti integrati d area accordi di programma per l integrazione degli alunni con handicap nella scuola convenzioni (svolgimento delle funzioni miste da parte dei collaboratori scolastici) Ai fini del proprio funzionamento è indispensabile mantenere relazioni proattive con: l Amministrazione centrale dello Stato per la gestione amministrativa dell istituto gli Uffici Scolastici Regionali e Provinciali, in particolare per la gestione del personale L obiettivo primario che la scuola si pone è quello relativo agli apprendimenti di base, l educazione e la formazione degli alunni, previsti dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo del 2007 e da quelle per i Piani di Studio personalizzati nella scuola primaria previsti dal D.L 59/74 Il raggiungimento di tali obiettivi viene annualmente verificato attraverso le Prove Nazionali INVALSI nelle classi II e V ed attraverso prove finali standardizzate di Circolo in ciascuna classe. La scuola sviluppa e mantiene rapporti di partnership e network con i principali stakeholder: con le altre istituzioni scolastiche del territorio per progetti in rete, quali: progetto SCOleDI, Piano ISS, Laboratorio delle Tradizioni popolari e della memoria con altre agenzie formative: laboratori di Pistoia-Ragazzi, Istituzioni culturali cittadine, laboratorio delle biodiversità (Parco Zoologico di Pistoia) con Fondazioni Bancarie a sostegno di progetti della scuola: Rassegna Regionale Musiche Canti e Danze della tradizione popolare, Progetti di diffusione dell ed. scientifica. L I.S si adopra per coinvolgere l amministrazione comunale in un percorso di miglioramento di uno dei servizi più diffusi nella scuola, quale quello dell erogazione della mensa e quindi della qualità del servizio (distribuzione, definizione menù, gradimento e qualità del cibo). Mediante una vigilanza quotidiana da parte di membri del Comitato Mensa, riunioni periodiche di verifica, visite in loco del personale del comune e della ditta appaltatrice, si è registrato un miglioramento complessivo del servizio. Attraverso la partecipazione della scuola ad iniziative sul territorio, sono stati assegnati all I.S riconoscimenti pubblici, nello specifico: Partecipazione a rassegne teatrali e musicali Partecipazione a rassegne sportive partecipazione a rassegne culturali L I.S promuove se stessa sul territorio attraverso iniziative atte a far conoscere all utenza i propri principi fondanti, la propria offerta formativa, i modelli organizzativi interni: tutto questo attraverso il sito della scuola, la diffusione del mini-pof, incontri con le famiglie nei diversi plessi del circolo, comunicati stampa, etc Da ormai molti anni la leadership partecipa ad attività di associazioni professionali e promuove all interno del personale opportunità di formazione su molti temi che riguardano la sfera didattica ed il ruolo docente o dirigente all interno di un organizzazione; nello specifico: Seminari curati dall ANDIS, (Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici) aperti a docenti e dirigenti di scuole di ogni ordine e grado, estese su territorio regionale e nazionale Incontri monotematici, curati da esperti contattati direttamente dal dirigente e/o dal suo staff di direzione Iniziative di formazione promosse dal CIDI Punti di forza: 1. L I.S gestisce rapporti costanti con istituzioni pubbliche e private, in primo luogo EELL 2. L I.S promuove la collaborazione in rete con altre scuole ed è sensibile alla realizzazione di progetti comuni 3. L I.S sfrutta tutte le occasioni possibili per diffondere sul territorio la propria mission e la propria organizzazione 1. Manca un coinvolgimento complessivo del personale alle iniziative promosse in collaborazione con le agenzie del territorio Censimento e classificazione dei rapporti dell I.S con soggetti istituzionali e loro rendicontazione a tutto il personale Censimento e classificazione dei rapporti dell I.S con i principali partnership e loro rendicontazione al personale Miglioramento del servizio mensa, mediante monitoraggi, al fine di suggerire all ente gestore del servizio, nuove strategie di ricerca degli standard di qualità; attuazione di un percorso didattico legato alla riduzione degli sprechi dei cibi ed alla differenziazione dei rifiuti Monitoraggi ed indagini efficaci per la rilevazione del feedback promosso dalle iniziative che la scuola attua per farsi conoscere sul territorio Diffusione di buone pratiche per il coinvolgimento del personale alle iniziative promosse con le agenzie sul territorio PUNTEGGIO RILEVATO: PLAN: 32 DO:58 CHECK: 31 ACT: 30 TOT: 37,7 %

6 Sottocriterio 2.1: Raccogliere informazioni relative ai bisogni presenti e futuri dei portatori d interesse Gli stakeholder dell I.S sono i docenti, il personale non docente, le famiglie, gli alunni, le scuole partner, la Direzione Regionale, le istituzioni locali, le organizzazioni del territorio, l Amministrazione Scolastica, che vengono coinvolti nella definizione di piani e progetti con modalità diversificate e tempistiche differenti. Da circa 4/ 5 anni si raccolgono sistematicamente informazioni sui bisogni e le aspettative dei portatori d interesse, sia tramite questionari d indagine che percorsi didattici specifici. Si è dato rendicontazione di ciò, ma talvolta, ci si è limitati a prendere atto di tali emergenze senza provvedere a soddisfarle completamente. Sul bisogno relativo alla formazione per i docenti, la scuola ha attivato, solo dal precedente a/s, una rilevazione sistematica delle esigenze e, dopo una preliminare progettazione e una verifica delle risorse economiche disponibili, ha attuato corsi di formazione interni, curati da esperti esterni, ma la partecipazione ad alcuni di essi avrebbe potuto essere maggiore; alla luce di ciò si rendono necessarie azioni correttive e migliorative. Anche per il personale non docente, la scuola ha previsto momenti formativi, ne ha curato la diffusione, ma non ha rispettato un adeguata cadenza periodica. Per le famiglie, si sono previsti momenti di confronto sui temi legati alla crescita dei bambini ed alle problematiche relative all educazione dei figli, (per fronteggiare ad esempio fenomeni di bullismo), e li ha attivati in fascia pomeridiana o serale, alla presenza di esperti o specialisti impegnati sul territorio e che collaborano da anni con la scuola, ma il problema relativo alle presenze degli interessati è rimasto ancora evidente. Gli alunni, specialmente quelli delle classi IV e V, vista l età che stanno attraversando, vengono ascoltati dai docenti, attraverso questionari o strategie didattiche mirate, stabiliti con progetti specifici. Per quanto riguarda i docenti ed il personale non docente, vengono raccolte con una certa periodicità informazioni relative ai bisogni ed alle aspettative sull andamento complessivo dell attività scolastica, con particolare riferimento a temi quali: la didattica (per il personale docente) con maggiore attenzione alla dotazione dei laboratori la gestione del personale (per i non docenti) le relazioni (con particolare riferimento alla comunicazione) l organizzazione (definizione di regole condivise, ruoli e compiti) L I.S non può far fronte alle molteplici esigenze emerse dalle indagini se non attraverso un lavoro di sintesi delle stesse da far confluire in organiche azioni di miglioramento. Le indagini dovrebbero tuttavia essere condotte con maggiori sistematicità e frequenza e dovrebbero interessare ambiti più circoscritti per garantire un intervento migliorativo immediato ed incisivo. Per quanto riguarda le famiglie è stato approntato e somministrato un questionario d indagine per rilevare il livello di soddisfazione rispetto al servizio scolastico nei suoi molteplici aspetti: comunicazione (POF/ sito dell I.S/ scheda di valutazione degli apprendimenti) relazione (presentazione mission e vision dell I.S) organizzazione didattica (colloqui ed assemblee con i docenti/ programmazione didattica) servizi (rapporti con la segreteria/ con i collaboratori/ servizio di pre-scuola e post-scuola) strutture (adeguatezza ambienti e spazi scolastici) I risultati, di cui è stata data rendicontazione, sono stati positivi per l I.S, ma l indagine non è stata ripetuta in tempi brevi. Le famiglie sono a conoscenza dell offerta formativa, tramite la consegna di una forma schematizzata e semplificata del POF, che possono consultare in veste integrale sul sito della scuola. Per richieste, reclami, proposte essi possono far sentire la propria voce attraverso il servizio di posta elettronica con la direzione. Gli alunni delle classi V hanno la possibilità di esprimere le loro aspettative nei confronti del percorso scolastico e dell ordine di scuola successivo, mediante momenti di continuità e confronto con rappresentanti della scuola media, nonché attività comuni e laboratori con studenti del primo anno della secondaria di primo grado. La pianificazione di questo progetto si ripete ogni anno ed è curata da docenti che finalizzano il proprio lavoro al raggiungimento pieno della continuità scolastica, espressa nel POF. I rapporti con Istituzioni locali ed organizzazioni, quali Circoscrizione, Pro-Loco, associazioni culturali e onlus, sono finalizzati all instaurazione di una forma di collaborazione per sostenere le attività della scuola e, nel contempo, valorizzare gli istituti culturali presenti sul territorio. Manca una forma di progettazione organica e condivisa fra scuola ed extrascuola. L I.S attua progetti in rete con altre scuole, in particolare in riferimento ai percorsi legati all individuazione precoce dei disturbi specifici di apprendimento (progetto SCOleDi) ed al Piano ISS, relativo alle scienze sperimentali, attraverso un esecuzione gestita e diffusa regolarmente da personale docente investito di tali responsabilità. Le opportunità offerte dal Regolamento dell autonomia scolastica, per quanto riguarda le reti fra scuole, non vengono adeguatamente utilizzate negli ambiti in cui ciò potrebbe apportare dei benefici: accrescere l efficienza e l efficacia delle attività e dei processi e favorire il benchlearning. I rapporti con l amministrazione scolastica si realizzano attraverso uno scambio continuo di informazioni, spesso on-line, ma mancano le possibilità di contatto diretto ed una condivisione dei problemi, per il miglioramento del servizio scolastico. 1. L I.S raccoglie informazioni relative ai bisogni presenti e futuri dei portatori d interesse 1. L I.S non ha finora soddisfatto le esigenze rilevate con le indagini condotte 2. Manca un sistema formalizzato che garantisca il successo di alcune iniziative di formazione ed aggiornamento 3. L I.S non si è ancora data un piano annuale organico per assicurare momenti formativi a tutto il personale 4. Indagini finalizzate ai bisogni ed aspettative non sono condotte con sistematicità e frequenza 5. Manca una progettazione organica e condivisa fra scuola ed extrascuola 6. I rapporti con l Amm.ne Scol.ca sono limitati ad alcuni aspetti (Organici del personale)

7 Raccolta sistematica di informazioni relative ai bisogni presenti e futuri dei portatori d interesse ed attuazione di strategie sicure ed efficaci per soddisfare le esigenze (Piano di formazione organico e coerente con i bisogni rilevati) Predisposizione di un documento (check-list) per l individuazione del successo di un percorso formativo attuato Realizzazione di manifesti esplicativi delle attività di formazione per il personale docente e non (diffusione dell informazione) Predisposizione di un documento finalizzato alla pianificazione ed alla progettazione organica fra scuola ed extrascuola Elaborazione di un progetto che sfrutti adeguatamente i benefici che scaturiscono dalle collaborazioni in rete (ad es: aggiungere alle risorse interne, risorse aggiuntive ottenute con rapporti di partnership: spese comuni, scambio di formatori /esperti..) PUNTEGGIO RAGGIUNTO: PLAN:42 DO:34 CHECK:28 ACT:18 TOTALE: 30,5 %

8 Sottocriterio 2.2: Sviluppare, rivedere ed aggiornare politiche e strategie tenendo in considerazione i bisogni degli stakeholder e le risorse disponibili. L I.S si attiva per raccogliere informazioni su bisogni e le aspettative dei portatori d interesse; al fine di misurare le performances ai vari livelli ha bisogno di mettere in atto una serie di attività di monitoraggio; nello specifico: Apprendimenti: Prove SCOleDI (per l individuazione precoce dei disturbi dell apprendimento e per la letto-scrittura) Prove standardizzate di fine anno scolastico di italiano e matematica (selezionate in occasione del precedente percorso EFQM) Prove Nazionali INVALSI per le classi seconde e quinte Gestione risorse finanziarie: Monitoraggio delle spese attraverso il SIDI Verifica, da parte dei Revisori dei Conti, dei principali documenti contabili e della situazione di cassa Programma annuale Conto consuntivo Contrattazione Integrativa Organizzazione scolastica: Indagini finalizzate alla rilevazione del grado di soddisfazione del personale docente/ata I piani strategici ed operativi per l attuazione delle strategie atte a sviluppare la mission dell I.S sono definite attraverso i progetti del POF e vengono valutati in termini di esiti e risultati alla fine dell anno scolastico, al momento della revisione e dell aggiornamento del POF da parte di un insegnante con incarico di funzione strumentale e/o da un gruppo di lavoro di cui fanno parte quei docenti responsabili delle attività descritte nel documento. L I.S bilancia compiti e risorse (soprattutto di tipo economico) nella definizione delle proprie strategie e lo fa mediante la compilazione di una scheda finanziaria ad inizio a/s, quando valuta anche le risorse interne o quelle aggiuntive nei rapporti di partnership. Strategie e metodi di pianificazione vengono rivisti e migliorati, ma non si dispone di strumenti e modalità sistematiche per rilevarne con esattezza un feedback in termini di diffusione e consapevolezza. POF, Carta dei Sevizi e Piano delle Attività sono sistematicamente diffusi ed utilizzati nelle comunicazioni all utenza, in quanto inseriti sul sito internet dell I.S e/o diffusi in formato cartaceo sia ai docenti (Piano delle Attività) che alle famiglie (mini POF); non avviene, tuttavia, la stessa cosa per il Regolamento d Istituto che è presente solo sul sito web e che, da sondaggi interni svolti, necessita di ampliamento, aggiornamento ed integrazioni. 1. L I.S attua con sistematicità processi di monitoraggio relativi agli apprendimenti ed alla gestione delle risorse finanziarie 1. Mancano rilevazioni sistematiche e periodiche dei bisogni degli stakeholder 2. Mancano strumenti di rilevazione del feedback in termini di diffusione e consapevolezza 3. Manca un Regolamento d Istituto aggiornato, ampliato ed integrato Realizzare un nuovo regolamento d istituto o codice deontologico aggiornato, ampliato ed integrato Censimento e classificazione dei bisogni degli stakeholder Selezione ed attuazione di procedure operative per la rilevazione del feedback in termini di diffusione e consapevolezza PUNTEGGIO RILEVATO: PLAN: 40 DO: 38 CHECK: 42 ACT: 28 TOT: 37%

9 Sottocriterio 2.3: Implementare le strategie e le politiche dell intera organizzazione Le strategie sono i mezzi che permettono la realizzazione della mission della scuola. Tale mission ha piena attuazione nel POF, i cui processi e percorsi didattici sono dettagliatamente descritti. Politiche e strategie vengono individuate secondo criteri di priorità ed impatto formativo sugli alunni ed hanno una tempistica che, generalmente, si esaurisce con la fine dell a/s. Dalla strategia si arriva alla fase di attuazione mediante la definizione di obiettivi e metodi che, in certi casi, stimolano nuovi modelli di pensiero (attività legate a linguaggi non verbali, alle prassi di insegnamento di matematica e scienze, al curricolo di storia, alla didattica legata alla letto-scrittura, etc.); anche il processo di autovalutazione ha portato il gruppo qualità al confronto, al benchlearning, a momenti di audit interno, a tradurre gli obiettivi in piani organizzativi. Attività di apprendimento a livello individuale sono da considerarsi i momenti di ricerca-azione, nonché attività di formazione-aggiornamento, corsi on-line etc Le aspettative e le necessità degli stakeholder (docenti, genitori, alunni..) necessitano di essere pianificate nell ambito del POF. Le politiche e le strategie vengono diffuse attraverso il documento stesso, con le seguenti modalità: Presentazione del POF attraverso tre momenti all interno del Collegio dei docenti, secondo le fasi di avanzamento del lavoro Presentazione del POF all interno del Consiglio di Circolo e del Consiglio d Interclasse (anche alla presenza dei genitori) Presentazione del POF ai genitori delle future classi prime Inserimento del documento nel sito (area riservata e bacheca genitori) Diffusione del formato cartaceo del documento (una copia viene inserita anche nell archivio didattico della scuola, come fonte documentale di consultazione) La realizzazione dei piani avviene per opera dello staff di direzione, dei referenti e dei diversi gruppi di lavoro. L attuazione dei compiti spetta al personale coinvolto nel processo stesso. 1. L I.S provvede alla diffusione capillare del POF 2. L I.S è sensibile a nuovi modelli di pensiero ed a nuove prassi operative 3. L I.S si avvale di una leadership diffusa per implementare le strategie e le politiche dell organizzazione 1. Non si è provveduto a pianificare nell ambito del POF, aspettative e necessità degli stakeholder 2. La comunicazione di politiche e strategie dell organizzazione non sempre raggiunge la totalità dell utenza Realizzazione di un documento/ check-list, atto ad individuare priorità degli interventi ed a stabilire tempi e modalità di sviluppo dei processi, da diffondere in modo capillare fra il personale PUNTEGGIO RILEVATO: PLAN: 50 DO: 68 CHECK: 20 ACT:25 TOTALE: 40,75 %

10 Sottocriterio 2.4: Pianificare, attuare e rivedere le attività per la modernizzazione e l innovazione La scuola è impegnata nel processo di sviluppo di una cultura per l innovazione e lo fa progettando momenti di: Formazione ed aggiornamento del personale Benchmarking (confronto fra docenti di scuole diverse in gruppi di ricerca-azione e/o in corsi fra scuole in rete Autoaggiornamento Partecipazione ad altre attività formative promosse da enti e/o agenzie esterne alla scuola, dallo stesso MIUR, dall Università, come, ad esempio, corsi di formazione nazionale, quali: Verona: Didattica della comunicazione didattica Milano: Insegnare le scienze sperimentali Padova: Verso una grammatica nuova Monitoraggio: manca un vero e proprio monitoraggio dell innovazione in senso lato, mentre i percorsi didattici innovativi vengono monitorati sistematicamente attraverso screening e prove di verifica in itinere e finali Delle innovazioni che si apportano all attività didattica si dà conto nei momenti di confronto con le famiglie nell ambito degli OOCC e delle assemblee dei genitori. I fornitori interni all organizzazione, nel caso specifico docenti con incarichi di funzioni strumentali e/o referenti di progetto, danno gli input necessari alla definizione dei processi (ad es: Percorso SCOleDI ed altri), creano valore aggiunto, in quanto forniscono strategie innovative, determinano, infine, dei risultati (output) misurabili nel tempo, come, ad esempio, i risultati degli screening effettuati sugli alunni dell ultimo anno della scuola dell infanzia e su quelli delle classi prime e seconde, con conseguente evidenziazione di casi con possibile disturbo specifico dell apprendimento, per i quali la scuola s impegna attuando un laboratorio fonologico, finalizzato alla riduzione o alla rimozione delle carenze individuate. 1. La scuola è sensibile a processi di sviluppo legati ad una cultura per l innovazione ad ampio raggio 2. L I.S attua una politica di trasparenza e di informazione all utenza per ciò che concerne i propri percorsi innovativi 1. L I.S non ha previsto un piano operativo costante e sistematico da applicare ai principali processi in corso (come fa con il progetto SCOleDI) al fine di creare valore aggiunto e determinare risultati misurabili nel tempo Realizzazione di una modulistica, fruibile da tutti, per testare i principali processi in corso e renderli duraturi nel tempo per ciò che concerne la fattibilità, la ricaduta e l innovazione Progettazione di monitoraggi relativi all innovazione in senso lato (organizzazione/ comunicazione/ servizi/ partnership.) PUNTEGGIO RILEVATO: PLAN: 31 DO:45 CHECK:28 ACT: 26 TOTALE: 32,5 %

11 Criterio 3.1 : Pianificazione e sviluppo delle risorse umane I criteri per la formazione delle classi sono definiti nel Regolamento di Circolo. Un apposita commissione di docenti ha il compito di: incontrare gli inss. della scuola dell infanzia compilare un apposita modulistica che espliciti le informazioni legate alla sfera cognitiva ed a quella relazionale comporre le classi garantendo eterogeneità al loro interno e omogeneità fra le sezioni.la verifica di quanto pianificato e realizzato avviene all inizio dell a/s successivo, nel momento in cui le classi iniziano il percorso formativo. Laddove si verificasse un non sufficiente equilibrio fra le classi, l IS ne ricerca la causa per intervenire in forma migliorativa al momento della nuova pianificazione. I criteri per l assegnazione degli insegnanti alle classi e degli ambiti disciplinari agli stessi docenti, concordati nella Contrattazione Integrativa d Istituto, sono i seguenti: continuità educativa sulla classe o sul bambino disabile assegnazione di nuovi docenti titolari alle classi dove sono presenti situazioni più critiche (assenza di insegnanti di ruolo stabili) o dove si ha notizia che l anno successivo possa esserci l assenza del 50% dei docenti. collocazione dei docenti più idonea rispetto alle specifiche competenze per i docenti curricolari che terminano il ciclo (classe V) i criteri per le assegnazioni fanno riferimento alla loro continuità nel team, all anzianità, alle competenze specifiche, alle esperienze maturate. Il DS, tenendo conto di tali criteri, incontra individualmente i docenti e li assegna ai plessi ed alle classi. I criteri sovra esposti mirano a garantire la continuità didattica sulle classi, valorizzare le competenze e le esperienze degli stakeholders, mantenere uniti, quando è possibile, i team che hanno dimostrato la propria efficacia. Tutto questo porta indiscutibili benefici agli alunni sul piano della socializzazione e degli apprendimenti, dando valore aggiunto all organizzazione. Per gli incarichi al personale docente e non docente, l organizzazione si basa sulla conoscenza diretta delle competenze e delle esperienze maturate. A questo riguardo, in particolare per il personale docente, la scuola non dispone di un curricolo professionale dei singoli, benché ne ravvisi la necessità. Sono stati tuttavia definiti criteri e procedure per l assegnazione di responsabilità e compiti, in base, non solo al curricolo implicito dei singoli, ma anche alle esigenze degli stakeholders. La leadership diffusa, per tali assegnazioni, indica obiettivi e risultati da raggiungere, in coerenza con quanto stabilito nel POF e nella Carta dei Servizi: il tutto bilanciato con le risorse disponibili, i costi e le strategie globali. Il lavoro aggiuntivo viene compensato attraverso il Fondo d Istituto, al fine di realizzare i progetti del POF e valorizzare l impegno del personale. Non sempre, quanto pianificato è stato monitorato in maniera costante, al fine di rilevare un miglioramento dell organizzazione. L IS utilizza indagini conoscitive sulle esigenze del personale, facendo periodica rendicontazione, ma solo da pochi anni e senza una procedura formalizzata; si è altresì impegnata a realizzare un organigramma ed un funzionigramma dettagliati, (solo dal corrente a/s) perché, da controlli ed autoanalisi, si era delineata la necessità di inserire in un unico documento organico questi aspetti per renderli più diffusi e trasparenti. 1. L I.S opera con sistematicità e verifica nei processi legati alla formazione delle classi, all assegnazione dei docenti alle rispettive sezioni, all attribuzione di incarichi e responsabilità a tutto il personale 1. Manca un curricolo professionale del personale 2. Manca un documento organico che renda più diffusi e trasparenti l organigramma ed il funzionigramma dell I.S Prevedere incontri periodici fra la leadership ed i docenti a cui sono state assegnate le nuove classi per verificare se la pianificazione del lavoro ha dato gli esiti stabiliti o se si debba modificare e/integrare il percorso operativo della commissione con modalità e strategie più efficaci. Prevedere la costituzione di un curricolo professionale del personale per una più efficiente ed efficace assegnazione di incarichi e responsabilità. Rendere più pubblici sia l organigramma che il funzionigramma del Circolo PUNTEGGIO RILEVATO: PLAN: 60 DO: 46 Check: 40 ACT: 34 TOTALE: 45 %

12 Sottocriterio 3.2: Identificazione, sviluppo ed utilizzo delle competenze L I.S identifica le competenze dei singoli allineandole agli obiettivi ed ai valori dell organizzazione e lo fa mediante colloqui e ripetuti incontri individuali con il personale, dopo un accurata analisi del curricolo implicito di ciascuno. Utilizza le competenze mediante l assegnazione, il più possibile mirata, di incarichi e responsabilità e le sviluppa promuovendo momenti di formazione sia all interno che all esterno della propria realtà. Dà comunicazione di tutto ciò attraverso la diffusione di un funzionigramma (inserito anche all interno del POF) e favorisce lo sviluppo delle competenze attraverso un piano di formazione organico che tiene conto delle esigenze del personale stesso. Identificate e classificate le competenze individuali, in termini di abilità ed attitudini, l I.S provvede all empowerment, affidando ai singoli la cura di progetti, percorsi, laboratori, strumentazioni nonché attività di coordinamento(responsabili di plesso, etc..). Con l individuazione di un tutor, l I.S assiste il personale di nuova nomina; attraverso momenti di incontro/confronto si rende disponibile verso il personale non docente (collaboratori e personale di segreteria). Da anni realizza momenti di ricerca-azione sui principali ambiti disciplinari (storia/scienze/lingua italiana...) per la costruzione di un curricolo e documenta quasi tutto il materiale prodotto, affinché diventi patrimonio comune, sapere collettivo, processo di metacognizione al servizio degli altri. La formazione per la gestione dei servizi in rete è curata da un docente con incarico di funzione strumentale, che aggiorna il sito della scuola con cadenza periodica. La leadership diffusa favorisce lo sviluppo di competenze relazionali nell interazione con il personale della scuola, i clienti ed i partner. Solo da quest ultimo anno scolastico (2009/10) sono state attuate indagini mirate alla pianificazione di un programma di formazione che rispecchi le esigenze del personale ed, alla luce di quanto realizzato, l I.S sta valutando gli impatti dei singoli percorsi in relazione ai costi ed ai benefici ottenuti sia in chiave di partecipazione che in termini di ricaduta sulle attività. Punti di forza: 1. L I.S ha regolamentato i processi di utilizzo delle competenze 2. L I.S è sensibile alle esigenze formative del personale 3. L I.S pianifica numerosi processi di sviluppo delle competenze 4. L I.S si avvale, ove possibile, della collaborazione delle partnership 1. Manca un adeguata strategia per incrementare in modo sensibile il numero del personale da coinvolgere nelle attività di formazione 2. Mancano attività formative per la conoscenza di tecniche di comunicazione relative alla gestione dei rischi e dei conflitti 3. Mancano moderni sistemi di formazione (formazione a distanza, blended, creazione di comunità pratica, approccio multimediale...) Realizzazione di un piano di formazione organico, facilmente fruibile, che tenga conto delle esigenze degli stakeholder e garantisca il successo dei percorsi messi in atto, in termini di partecipazione e coinvolgimento degli interessati Ricerca e applicazione di moderni sistemi di formazione per stimolare la curiosità e l interesse del personale Predisposizione di un documento (griglia) per valutare costi e benefici dei principali percorsi formativi PUNTEGGIO RILEVATO: PLAN: 20 DO:36 CHECK:15 ACT: 31 TOTALE: 25,5 %

13 Sottocriterio 3.3: Coinvolgere il personale attraverso lo sviluppo del dialogo e dell empowerment L I.S implementa da tempo processi di comunicazione diretta ed indiretta per incrementare le relazioni interne e quelle con le partnership e lo fa pianificando: momenti di confronto fra il DS e lo staff di direzione (collaboratori e responsabili di plesso) incontri con il personale ATA incontri con i team docenti di tutto il Circolo ( calendarizzati o al bisogno per situazioni di emergenza educativa) incontri con i referenti di progetto per valutare lo stato dell opera delle iniziative in atto incontri con i genitori che facciano richiesta di colloqui sia con il DS che con i singoli docenti incontri (programmati e non) con le partnership, in rete e non incontri periodici, scanditi dal piano degli adempimenti collegiali, con insegnanti con incarico di funzioni strumentali e collaboratori Il confronto, il dialogo, lo scambio fra il personale, avvengono in sede di incontri a tema, organi collegiali, gruppi di ricerca-azione, gruppi di aggiornamento professionale autogestiti e non. Una precedente azione di miglioramento ha permesso la realizzazione di uno spazio-adulti, nella sede della Direzione Didattica, per favorire lo scambio ed il confronto fra il personale di tutto il Circolo. Relativamente alla comunicazione aperta, essa avviene attraverso la rendicontazione periodica delle iniziative in atto, delle azioni di miglioramento, dei processi in corso. Le informazioni principali passano anche attraverso la rete informatica del sito della scuola. Il POF che rispecchia la mission ed i valori dell organizzazione viene socializzato fra tutto il personale ed annualmente aggiornato attraverso un processo di empowerment che coinvolge sia i docenti con incarico di funzioni strumentali che quelli responsabili dei macro progetti in esso inclusi, mediante momenti di dialogo e di scambio. Dialogo e scambio anche fra I.S e genitori; alcuni esempi: Costituzione, da anni, di un Comitato dei genitori (per iniziative didattiche e ludiche) Coinvolgimento dei genitori all interno del Consiglio di Circolo Apertura di uno sportello dislessia, su appuntamento, per consigli ed aiuti in merito ai disturbi specifici dell apprendimento Nomina di una componente genitori all interno della commissione mensa Coinvolgimento dei genitori all interno del gruppo qualità Condivisione del patto di corresponsabilità scuola-famiglia Incontri con i genitori ed i bambini all interno del progetto Scuole aperte per gli alunni delle future classi prime Incontri preliminari con i genitori delle future classi prime per la presentazione del POF Molti processi di empowerment avvengono dietro nomina del D.S e sono resi noti attraverso un funzionigramma incluso nel POF. La condivisione delle best-practise è un fattore determinante per la valorizzazione delle esperienze dei singoli e l I.S s impegna anche in tema di corsi di formazione-aggiornamento ad implementare tali occasioni, a modificare i contenuti e le metodologie di conduzione, anche se le adesioni a certe iniziative non evidenziano alte percentuali. Punti di forza: 1. L I.S promuove il dialogo ed incoraggia il lavoro di gruppo 2 L I.S coinvolge il personale ed i suoi rappresentanti nella definizione dei processi 1 I gruppi di lavoro e/o di ricerca-azione non sono seguiti dalla maggioranza del personale 2 la partecipazione dei genitori alle iniziative che li vedono coinvolti è talvolta carente e/o saltuaria 3 manca nel personale una piena e concreta motivazione al confronto, per cui molti singoli preferiscono operare individualmente e rifiutare forme di empowerment Attuazione di momenti di formazione/aggiornamento per tutto il personale (docente e non) sul tema dell empowerment, del confronto e della motivazione. Diffusione, tramite manifesti esplicativi ed il sito della scuola, dei concetti principali relativi all empowerment, il confronto e la motivazione personale Valorizzazione dello spazio-adulti per incrementare il confronto e lo scambio interno Attuazione di una politica di rotazione dei ruoli per estendere efficacemente il concetto di empowerment Monitoraggio finalizzato all individuazione delle cause che determinano le assenze degli stakeholder ai momenti di attività comune Coinvolgimento del personale assente, mediante invio (per o in copia cartacea) dello stato dell arte dei processi in corso PUNTEGGIO RILEVATO: PLAN: 38 DO:34 CHECK:26 ACT: 28 TOTALE: 31,5 %

14 Sottocriterio 4.1: Sviluppo ed implementazione di relazioni con i partners chiave Sulla base di obiettivi coerenti con il POF, degli ambiti di competenza e di esperienze pregresse, l I.S ha pianificato e sottoscritto accordi di rete, rapporti di collaborazione e convenzioni con EELL, Enti, (Fondazioni, etc) reti di scuole, agenzie formative, aziende private, associazioni. Nell ambito dei P.I.A, che vedono la partecipazione del Comune e delle scuole della città, avviene una progettazione che coinvolge con ruolo alla pari entrambi i soggetti. La formalizzazione delle relazioni è diversificata a seconda del partner e della natura della collaborazione: convenzioni, accordi di rete, accordi di programma. Scuola ed agenzie esterne interagiscono e stabiliscono progetti comuni mediante una programmazione congiunta prima dell inizio di ciascun a/s. I progetti in cui sono coinvolti i partner (SCOleDI, Piano ISS-Matematica,) sono formalmente monitorati ed hanno periodica rendicontazione. Alcuni esempi: Individuazione precoce dei disturbi dell apprendimento : percorso attivo da sette anni, in cui l I.S V Circolo ne è la promotrice. Si è costituita una rete di scuole del comprensorio di Pistoia, Agliana, Montale, Serravalle, Montagna P.se. Insegnare le scienze sperimentali (Istituti Scolastici provincia di Pistoia e Prato) Intercultura : percorso attivo da molti anni, denominato Progetto Aquilone (scuole della rete Aquilone - Officine del Sapere, Florianopolis, CEDEP) Intercultura : percorso attivo da molti anni, denominato Progetto Sarajevo (con la Osnovna Skola Mula Mustafa Bonskija) in collaborazione con l UNICEF, l I.S è stata promotrice di un progetto sui diritti dei bambini in collaborazione con la PRO-Loco di Piteccio e la Banca del Tempo è attivo da sette anni un progetto legato alla scoperta ed alla valorizzazione delle tradizioni popolari del territorio (Laboratorio di Saturnana). Con il Comune, per le attività di laboratorio denominate Pistoia Ragazzi, con l Associazione teatrale pistoiese, per la partecipazione a spettacoli e rappresentazioni, con associazioni culturali per l attivazione di percorsi didattici finalizzati alla conoscenza dell arte, della storia e della tradizione della città, l I.S stipula rapporti di collaborazione, ma non sempre formalmente definiti, in quanto le proposte vengono elaborate all esterno e, di esse, la scuola prende atto e ne fruisce. Rassegna musicale canti e danze della tradizione popolare, in collaborazione con Regione, Provincia, Comune, Associazione Teatrale P.se, Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. Punti di forza: 1. L I.S stabilisce relazioni di partnernariato 1. Manca un piano formalmente definito di tutti gli accordi in rete, i rapporti di collaborazione e le convenzioni stipulate dall I.S 2. Tali relazioni con i partners-chiave non sono periodicamente ed ufficialmente socializzate Censimento e classificazione delle partnership esistenti, per l individuazione di indicatori utili Predisposizione di una check-list per individuare nuove partnership Rendicontazione a tutto il personale, mediante griglie esplicative, sia in formato cartaceo che tramite il sito dell I.S, delle principali collaborazioni con i partners PUNTEGGIO RILEVATO: PLAN: 30 Do: 50 CHECK: 28 ACT: 15 TOTALE : 30,7 %

15 Sottocriterio 4.2 Relazioni con i cittadini/clienti L I.S incoraggia il coinvolgimento di studenti e famiglie in questioni inerenti la vita scolastica e lo fa attraverso la pianificazione annuale di molteplici modalità: momenti di continuità attraverso il progetto Scuole aperte, in cui è possibile per i bambini dell ultimo anno della scuola dell infanzia, incontrare le future insegnanti delle classi prime e visitare la scuola che frequenteranno momenti di continuità attraverso un progetto in cui è possibile per gli alunni delle classi V^, sperimentare attività laboratoriali e non, con docenti della scuola media, nei locali della scuola media stessa confronto fra docenti e famiglie per la scelta delle linee d indirizzo al momento dell iscrizione alla scuola media (tempo prolungato, orario antimeridiano settimanale, percorsi didattici specifici etc.) sondaggi d opinione fra gli alunni (specialmente delle classi V^ per l autovalutazione del loro percorso scolastico orami in fase di conclusione (solo in quest ultimo a/s) sondaggi d opinione fra le famiglie per la rilevazione del grado di soddisfazione del servizio scolastico, con rendicontazione dei risultati alle parti interessate disponibilità a suggerimenti, reclami, attraverso il sito dell I.S, in particolare nella sezione dedicata alla voce genitori, senza una procedura formalizzata che stabilisca tempi e modi d intervento attuazione di una politica proattiva di informazione, mediante la distribuzione alle famiglie di una copia cartacea e sintetica del POF assicurazione della trasparenza dell IS, delle decisioni assunte e delle attività svolte, mediante momenti di coinvolgimento delle famiglie in sede di riunioni per l elezione dei rappresentanti dei genitori, per illustrare la programmazione didattica, le varie iniziative in progetto e le attività interdisciplinari e/o parallele a quelle curricolari coinvolgimento della componente genitori in organi collegiali o gruppi di lavoro interni all IS (Consiglio di Circolo, gruppo qualità, comitato genitori, comitato mensa etc..) Alla luce degli esiti raggiunti nei singoli percorsi la scuola attua una politica di audit interno e di correzione, senza però una modulistica predefinita ed una sistematicità d intervento. 1. L I.S utilizza tutte le strategie a disposizione per coinvolgere i cittadini/clienti nei propri processi 1. I sondaggi d opinione non sono svolti sistematicamente 2. Il canale di ricezione di suggerimenti o reclami non è adeguatamente diffuso 3. Mancano modalità sicure che garantiscano il successo, nella partecipazione, delle famiglie alle iniziative della scuola Predisposizione di un documento d indagine con spazi aperti agli interventi, da diffondere periodicamente fra le famiglie e da inserire anche nel sito (bacheca genitori) per rilevare il grado di soddisfazione, ma anche per ricevere proposte e reclami Attuazione sistematica, in compatibilità con le risorse interne dell I.S, di interventi di miglioramento, innovazione, cambiamento suggeriti dagli stakeholder e loro rendicontazione Nomina di un gruppo operativo incaricato di monitorare, vagliare, provvedere ed informare degli interventi attuati dall I.S in applicazione dei suggerimenti raccolti fra gli stakeholder PUNTEGGIO RILEVATO: PLAN:50 DO:60 CHECK:32 ACT:31 TOTALE:43,25 %

16 Sottocriterio 4.3 : Gestire le risorse finanziarie Nell I.S la gestione finanziaria è finalizzata al raggiungimento degli obiettivi strategici contenuti nei diversi progetti del POF. Essa garantisce la gestione ordinaria attraverso l acquisto di materiale di consumo per gli uffici e le classi, permette la realizzazione di corsi di formazione per il personale, è necessaria per la nomina dei supplenti temporanei. I bilanci (Programma annuale) e la gestione finanziaria sono resi noti agli stakeholder anche attraverso il sito web. Le modalità di verifica dell uso delle risorse finanziarie avvengono in modo non sempre sistematico, per quanto tendano a garantire un corretto rapporto costi-benefici, ottimizzando i progetti per i quali è stato previsto il finanziamento e mantenendo quei servizi offerti dalla scuola e che ne caratterizzano la mission. Il controllo finanziario avviene attraverso un sistema di audit interno, nelle persone del DS, del DSGA e degli assistenti amministrativi. Per quanto riguarda i sistemi innovativi di gestione economica e finanziaria, la gestione dei bilanci avviene tramite il nuovo programma SIDI che realizza una gestione a livello centralizzato di controllo immediato delle procedure. Innovativa è anche l erogazione dei fondi ministeriali che non avviene secondo il vecchio percorso Ministero-Direzione Regionale- Ufficio Scolastico prov.le e Scuola, ma direttamente Ministero-Istituti Scolastici. Il Consiglio di Circolo o d Istituto, nell ambito dei suoi compiti, provvede a: approvare il programma annuale approvare le variazioni e l assestamento di bilancio al 30/06/10 approvare il Conto Consuntivo dell anno finanziario precedente approvare il POF ed i conseguenti impegni di spesa La elaborazione tecnica del programma annuale è compito del DSGA, mentre la relazione di accompagnamento ad esso, finalizzata alla realizzazione del POF, è compito del DS. 1. L I.S impiega le proprie risorse in modo mirato, per evitare sprechi e dopo aver ascoltato le richieste degli stakeholder 1. Manca uno strumento efficace di verifica del feedback che risulta dall impiego delle risorse finanziarie 2. Manca una documentazione specifica e formalmente definita per stabilire priorità d investimento Predisposizione di una documentazione, facilmente fruibile ed adeguatamente diffusa, relativa alla gestione finanziaria dell I.S, alle spese previste, a quelle consuntive ed a quelle emerse dalle esigenze manifestate dal personale Censimento e classificazione delle esigenze d investimento in base a criteri di priorità ed impatto PUNTEGGIO RILEVATO: PLAN: 45 DO: 38 CHECK: 51 ACT: 27 TOTALE: 40,25 %

17 Sottocriterio 4.4: Gestire le informazioni e la conoscenza La scuola è patrimonio di conoscenze ed, in quest ottica, implementa i propri processi. Essa ha cura di pianificare sistemi di produzione, gestione, classificazione e conservazione dei saperi, nonché di raccolta del materiale prodotto. A tal fine, da almeno cinque anni, è attivo un archivio didattico per la raccolta, la catalogazione, la diffusione di materiali e progetti elaborati dai docenti all interno della propria esperienza didattica. L I.S per diffondere una cultura della documentazione in entrata ed in uscita, ha identificato i seguenti obiettivi: favorire il lavoro collegiale favorire la progettazione educativa e didattica riutilizzare procedure e materiali sperimentati stimolare e facilitare la realizzazione di esperienze innovative valorizzare l impegno degli adulti favorire processi di metacognizione ed ha utilizzato le seguenti strategie operative: informazione e comunicazione delle novità concernenti l archivio, mediante circolari socializzazione delle modalità di documentazione (linee procedurali, carattere scrittura, fonti consultate...) invio annuale ad ogni team dell elenco aggiornato dei materiali archiviati (sia su materiale cartaceo che per posta elettronica ad ogni plesso che sul sito dell I.S). diffusione di questionari d indagine relativi alla facilità di consultazione ed alla fruibilità dei materiali archiviati. rendicontazione in sede collegiale dei risultati evinti dall indagine condotta mediante questionario. progettazione e realizzazione di un corso di formazione relativo alla condivisione delle best practise di documentazione nella progettazione curricolare in rete (a cura della dott.ssa C Perlmuter dell ANSAS ex IRRE di Firenze) L acquisizione e l elaborazione delle informazioni rilevanti provenienti dall esterno vengono facilitate da incontri collegiali a tema, pianificati, calendarizzati e realizzati con la presenza di uno o più esperti. Alcuni esempi: Tema: Problematiche relative all affidamento familiare e alle adozioni Tema: Importanza della documentazione scolastica Tema: Tutela dei minori nella società odierna La diffusione delle informazioni all interno della I.S avviene attraverso alcuni canali preferenziali: comunicazioni di servizio diffuse su supporto cartaceo ed on line con registrazione della firma di avvenuta lettura comunicazioni inviate direttamente agli indirizzi di posta elettronica di ciascun plesso comunicazione trasmesse verbalmente nello staff di direzione e/o ai docenti fiduciari (coordinatori di plessi) per poi raggiungere a cascata tutto il personale utilizzo del sito web con particolare riferimento alle ultime novità Punti di Forza 1. L I.S implementa e mantiene viva una cultura della documentazione 2. L I.S diffonde con costante impegno processi di comunicazione ed informazione 3. L I.S si impegna molto nella gestione delle conoscenze che vengono dall esterno 1. Manca un sistema pianificato di indagine e di monitoraggio 2. Manca una modalità chiara di verifica dell avvenuta lettura delle informazioni e/o comunicazioni, specialmente quelle interne all I.S (output) Diffusione periodica e sistematica di questionari d indagine, relativi alla documentazione scolastica ed all utilizzo del materiale raccolto nell archivio didattico Realizzazione di un documento d indagine da somministrare alla fine di un percorso formativo, per valutarne l efficacia e l oggettiva utilità in termini di ricaduta Realizzazione di uno strumento per verificare l avvenuta informazione a tutto il personale delle iniziative in atto Classificazione dei principali criteri a cui attenersi per assicurare la partecipazione a momenti importanti della vita dell I.S PUNTEGGIO RILEVATO: PLAN: 40 DO:45 CHECK: 24 ACT: 26 TOTALE: 34 %

18 Sottocriterio 4.5: Gestire la tecnologia L I.S ha un proprio sito ufficiale, creato circa tre anni fa, in occasione della realizzazione del Piano d Intervento, all interno di un azione di miglioramento relativa alla comunicazione. In coerenza con gli obiettivi strategici ed operativi, attua una politica integrata di gestione delle tecnologie, specialmente per ciò che concerne: cura ed aggiornamento del sito, assegnati ad un docente con incarico di funzione strumentale designazione, a livello di plesso, di responsabili di tecnologie, con l incarico di diffondere le comunicazioni che pervengono per posta elettronica sia dalla direzione che da altri soggetti, ma anche per tenere sotto controllo lo stato stesso delle attrezzature gestione delle relazioni con i clienti e lo staff di direzione: con i primi, per accogliere e rispondere a proposte, richieste, reclami etc.., con i secondi per lo scambio di materiali che permettono lo sviluppo di numerosi progetti settore amministrativo: protocollo elettronico, settore finanziario, gestione del personale (ferie, assenze. etc...), anagrafe scolastica L I.S applica tecnologie appropriate per: Fornire agli alunni una prima forma di alfabetizzazione informatica che permetta loro di scrivere, leggere e disegnare usando semplici programmi (Word/Paint...) Permettere agli alunni di documentarsi su temi di carattere vario, mediante il collegamento ad internet Consultare dizionari virtuali per l approfondimento linguistico e morfologico Attuare percorsi di recupero e/o di rinforzo per alunni disabili e con cittadinanza non italiana Avvalersi dell uso del videoproiettore, per lezioni di approfondimento tematico o da mettere a disposizione di esperti esterni invitati dai docenti (archeologi, geologi, docenti di scienze ed altre discipline ) Gestione degli impegni di ogni tipo e definizione degli appuntamenti (calendario annuale delle attività funzionali, scadenze finanziarie etc..) Gestione della conoscenza per ciò che concerne i progetti educativo didattici, l archivio e la documentazione scolastica, l aggiornamento e la socializzazione del POF, l uso didattico del pc, sia in classe che nel laboratorio d informatica Gestione dei contatti con le scuole in rete e non, nel caso specifico, uso della posta elettronica da parte della segreteria per molteplici scopi, fra i quali il contatto diretto, a scopo informativo/comunicativo, con docenti e dirigenti di altri istituti, interessati ad iniziative promosse dall I.S, oppure con i rappresentanti dei genitori o per aggiornare l utenza mediante newsletter Gestione del network, attraverso un collegamento con lo staff di direzione (sviluppo ed aggiornamento del POF, progetti e percorsi didattici), con i membri o il rappresentante del Comitato dei genitori e/o del Comitato mensa. Modernizzazione della struttura organizzativa al fine di ottimizzare i tempi relativi al controllo della gestione finanziaria, le assenze del personale, il protocollo, la gestione dei versamenti fiscali etc.. Sviluppo e potenziamento dell innovazione didattica allo scopo di migliorare i livelli di apprendimento degli studenti, mediante l uso di una lavagna interattiva (dal prossimo a/s), per l utilizzo della quale si prevede l avvio di un corso di formazione per il personale ed l uso del pc, nel caso di alunni con disturbi specifici di apprendimento. Riunioni periodiche fra il DS ed i responsabili dell area tecnologica permettono la verifica costante dello stato e del funzionamento della dotazione informatica. 1. L I.S ha mantenuto, valorizzato, potenziato il proprio sito 1. Non tutto il personale padroneggia con sicurezza le tecnologie a disposizione o si avvale del pc per l attività didattica 2. La comunicazione per posta elettronica fra i plessi avviene in modo talvolta frammentario e/o in ritardo 3. Il sito della scuola potrebbe essere rinnovato con una veste più dinamica 4. Il previsto uso delle lavagne interattive è limitato 5. Non c è un uso pieno dei laboratori informatici Realizzazione di un corso d informatica, a più livelli, per tutto il personale docente e non (full-immersion) Ricerca di una partnership per l instaurazione di un rapporto di collaborazione, formalizzato, definito ed economicamente preventivato, per la ristrutturazione del sito dell I.S Censimento e classificazione periodica delle problematiche relative alla comunicazione elettronica fra plessi Attuazione di un progetto di collaborazione con altre scuole per un uso maggiore dei laboratori informatici (progetti didattici comuni, corrispondenza elettronica ) PUNTEGGIO : PLAN: 27 DO:55 CHECK: 32 ACT: 28 TOTALE: 35,5%

19 Sottocriterio 4.6: Gestire le infrastrutture Da un analisi delle strutture che ospitano le scuole del nostro istituto, si rilevano situazioni molto differenziate: A. Strutture con buona funzionalità per ospitare attività educativo-didattiche:scuola elementare Galileo Galilei Scornio ovest, scuola dell infanzia ed elementare di S. Felice ed ala ovest dell edificio della scuola elementare di Villaggio Belvedere B. Strutture con una modesta funzionalità con particolare riguardo alle limitate superfici dei locali o alla carenza di spazi da destinare ai laboratori:edificio lato est della scuola elementare di Villaggio Belvedere, scuola elementare di Piteccio, scuola elementare di Valdibrana C. Strutture adattate per attività educativo didattiche: scuola dell infanzia di Valdibrana, ospitata in locali privati in affitto da parte dell E.L Ovviamente in ognuna di esse vengono ricavati, anche se talvolta con qualche difficoltà, i necessari spazi o di tipo laboratoriale o da destinare ad attività dedicate ai bambini con disabilità, per rispondere alle aspettative dell utenza. Gli arredi dei locali, il cui acquisto è di competenza dell E.L su segnalazione dell I.S, corrispondono in genere alle esigenze di sicurezza e di ergonomia dell utenza e del personale. L Ente Locale, tramite interventi diretti o più frequentemente su richiesta della scuola, interviene per una manutenzione ordinaria e, talvolta straordinariamente delle strutture per il loro adeguamento alle norme di sicurezza D.L n 81/09. Per quanto riguarda le risorse energetiche (riscaldamento ed energia elettrica)non sempre gli impianti (in particolare quello termico) funzionano secondo criteri di efficienza ed economicità. I servizi di trasporto (scuolabus) attivi soprattutto nei plessi periferici creano le condizioni per un servizio più sostenibile rispetto al mezzo privato, ma coprono una minima percentuale delle necessità, per cui è molto presente il servizio privato con forte impatto ambientale. L accessibilità agli edifici è, in genere, buona, ma non in tutti sono state adottate le misure per il superamento delle barriere architettoniche. Nell ultimo decennio si è provveduto alla rimozione completa in sicurezza di tutte le coperture in eternit dagli edifici (Villaggio Belvedere, Scornio, S. Felice). 1. L I.S è monitorata dai responsabili competenti, in materia di sicurezza, ergonomia, efficienza 1. Il superamento delle barriere architettoniche non è stato raggiunto in tutti i plessi 2. Si verificano sprechi di risorse energetiche (riscaldamento) 3. Non esiste un piano di smaltimento razionale dei beni fisici, incluso il loro riciclaggio 4. Manca un servizio più esteso di trasporto degli alunni Realizzare un programma di controllo e di intervento tempestivo per ridurre gli sprechi delle risorse energetiche, con l ausilio degli enti preposti all erogazione dei servizi Censimento e mappatura degli utenti che hanno necessità dello scuolabus, per realizzare un percorso ad ampio raggio PUNTEGGIO RILEVATO: PLAN: 15 DO: 32 CHECK: 21 ACT:33 TOTALE: 25,25 %

20 Sottocriterio 5.1: Identificare, progettare, gestire e migliorare i processi su base sistemica La progettazione dei processi-chiave dell Istituto avviene attraverso la stesura del POF (Piano dell Offerta Formativa) che contiene: gli aspetti organizzativi della scuola, le reti di collaborazione, i servizi, le modalità di collaborazione scuola-famiglia, le metodologie di lavoro proprie dell I.S, i principi fondanti (vision), i progetti, il Piano di Formazione, il Curricolo delle discipline. E proprio da quest ultimo che nasce l insegnamento, dalla programmazione didattica delle discipline che ogni docente è chiamato a seguire. Gli insegnanti delle classi parallele si riuniscono per ambiti comuni ed elaborano la programmazione delle discipline che viene inserita nel registro personale; una volta alla settimana programmano le attività, si confrontano sulle tappe raggiunte o sulle difficoltà incontrate ed operano scelte metodologiche sulla base di progetti che interessano più classi. Anche la programmazione di tali attività didattiche, preventiva o consuntiva, annuale o quadrimestrale, viene inserita nel registro personale dell insegnante. Le scuole del nostro Circolo si collocano all interno di un progetto educativo coerente con quelli che si ritengono essere i processi chiave: 1. Promozione della continuità educativa scuola dell infanzia - scuola elementare - scuola media nel rispetto del principio di unitarietà del processo educativo. 2. Valorizzazione della diversità intesa come pluralità di culture e stili cognitivi e promozione dell accoglienza. 3. Promozione del successo formativo, progettando itinerari e utilizzando metodologie nel rispetto dei bisogni e dei ritmi individuali di apprendimento. 4. Rafforzamento del senso di appartenenza alla comunità locale, valorizzando il territorio e le sue tradizioni. 5.Incentivazione della cooperazione scuola-famiglia, condizione per migliorare i processi educativi e d apprendimento. 6.Promozione della formazione in servizio del personale, della ricerca educativa e della sperimentazione per favorire la riflessione sui temi fondamentali del processo di insegnamento-apprendimento (vedi competenze chiave dell Unione Europea). 7. Promozione di una prassi di autovalutazione e di miglioramento continui, potenziando le aree di forza e intervenendo su quelle da migliorare. Per quanto riguarda la progettazione e lo sviluppo dei processi chiave, vengono individuate modalità a rete, in grado di coinvolgere, nella misura più ampia possibile, tutto il personale della scuola. Il sistema di gestione dei processi viene definito dallo staff di direzione in collaborazione con le RSU. La gestione dei processi è affidata al personale della scuola che la esercita secondo i propri compiti e le proprie responsabilità, tenendo conto delle coordinate del POF. Ad ogni processo, non solo ad ogni progetto, vengono destinate le risorse finanziarie indispensabili, pur nella scarsità, per raggiungere gli obiettivi strategici dell insegnamento-apprendimento e di una oculata gestione amministrativo-contabile. E ovvio che, nel momento in cui si riducono le risorse finanziarie e di personale, è necessario rendere essenziali i processi, mettendo da parte attività che possono avere scarso peso rispetto al raggiungimento degli obiettivi primari/strategici della scuola,quale quello della promozione e del raggiungimento del successo formativo. 1. L I.S attua una procedura in grado di coinvolgere le varie categorie dei portatori d interesse 1. Manca un criterio di selezione dei progetti, al fine del loro finanziamento ed attuazione Realizzazione di una scheda di analisi per classificare i progetti rispetto al loro impatto sugli obiettivi strategici PUNTEGGIO RILEVATO: PLAN: 51 DO: 50 CHECK: 22 ACT:32 TOTALE: 38,75%

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