Start&Stop. In questo numero: Caratteristiche dei moderni sistemi di gestione elettrica avanzata

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1 N. 12 Edizione Speciale Pagine Tecniche Start&Stop In questo numero: Analisi delle diverse architetture dei sistemi microibridi Descrizione approfondita dei componenti Controlli e verifiche elettriche Caratteristiche dei moderni sistemi di gestione elettrica avanzata Batterie di ultima generazione e sensori IBS Service e manutenzione

2 Start & Stop

3 SOMMARIO 4 PREMESSA 6 Un po di storia Batterie per sistemi Start & Stop e gestione elettrica intelligente Tipi di batteria Piombo acido Gel Heavy Duty AGM Sensori IBS Sistema Bosch Componenti del sistema, riferimento BMW Serie 1 E87 Batteria AGM Motorino d avviamento Alternatore Sensore IBS Sensore posizione cambio Sensore posizione pedale frizione Interruttore cofano motore Sensore pressione servofreno Stabilizzatore di tensione Soluzioni adottate su altri veicoli Sensore pressione servofreno Sensore IBS Stabilizzatore di tensione TEKNICAR declina ogni responsabilità su danni derivati da operazioni errate del Lettore riferite alla presente documentazione tecnica. TEKNICAR è un marchio registrato. TEKNÈ CONSULTING S.r.l. - info@tekneconsulting.it

4 Sistema Valeo seconda e terza generazione, St.A.R.S., e-hdi Sistema di seconda generazione Centralina di controllo avviamento Motoalternatore St.A.R.S. Batteria Sensore IBS Schema elettrico Sistema di terza generazione (e-hdi) Strategie di funzionamento Analisi del sistema e-hdi su vettura Batteria di tipo VRLA/AGM Sensore IBS Sensore di pressione servofreno Sensore posizione cambio Alternatore reversibile Cinghia di trascinamento, tenditore e rullo di rinvio Dispositivo di mantenimento tensione centralizzata e ultracapacità Schema elettrico Altri sistemi 78 Toyota/Denso Mazda i-stop Service 86 Scollegamento batteria con sensore IBS, periodo di sleep Situazioni d emergenza Ricarica delle batterie AGM (a banco e su veicolo) Sostituzione batteria, codifica in officina Gruppo FIAT, relè gestione riavvio automatico Linea LIN in corto verso massa o B

5 Premessa anidride carbonica [diossido di carbonio o biossido di carbonio] Formula bruta CO 2 Gas incolore e inodore solubile in acqua e alcol Massa molecolare 44,01 g/mol Peso specifico (a 0 C e 1 bar) 1,98 kg/m 3 Punto triplo -56,8 C e 5,2 bar Calore specifico (a 15 C) 0,1989 kcal/kg Tensione di vapore (a 20 C) 58,9 bar Temperatura di evaporazione (a 1 bar) -78,5 C In una società moderna basata sull attività industriale e tecnologica come quella in cui viviamo, è logico imbattersi in scenari in cui, le maggiori realtà industriali, si trovano a competere tra di loro in una disputa tesa alla conquista di fette di mercato sempre più sostanziose. Grosse multinazionali di ogni settore pensano, progettano, pianificano e attuano strategie commerciali allo scopo di poter offrire un prodotto sempre più appetibile alla clientela. E quindi la clientela, com è giusto che sia, che impone il come e il quando di determinate scelte o decisioni. I costruttori di automobili non esulano da questo postulato, anche per loro vale l equazione prodotto apprezzato = prodotto venduto : come negare che una bella automobile possa dar luogo più verosimilmente ad un boom di vendite di quanto possa una vettura mediamente meno apprezzata? Detto questo, da qualche tempo un altro fattore, passo dopo passo, ha iniziato ad influenzare le scelte progettuali e strategiche dei costruttori di auto, e quindi di conseguenza l offerta verso il cliente finale, ovvero l automobilista. Parliamo del fattore antinquinamento. Se anni fa i progettisti di automobili potevano dar libero sfogo alla loro fantasia e alle loro pulsioni tecniche, oggi come oggi ciò è possibile in misura molto ridotta, questo per via delle normative EURO, sempre più restrittive. Vale a dire che in un contesto di contenimento delle emissioni inquinanti, la vettura deve essere non solo bella, brillante nelle prestazioni, parca nei consumi, confortevole e sicura, ma anche e soprattutto poco inquinante. E questo lo impone la Comunità Europea! In termini semplici: se il costruttore non è in grado di costruire una vettura (e quindi un motore) che rispetti le normative antinquinamento EURO (1, 2, 3, 4, 5 ), allora non può commercializzare la propria vettura a meno di incorrere in sanzioni pecuniarie salate e in ordine proporzionale al numero di vetture prodotte. Concentrazione misurata e prevista di CO2 nell aria [centimetri cubi per metro cubo d aria] In prospettiva, questi fattori hanno portato ad importanti conseguenze, come ad esempio il fatto che sempre più frequentemente i marchi automobilistici si accorpano tra di loro, tipico esempio è il gruppo Volkswagen, sotto il quale risiedono molti marchi tra cui Audi, Porsche, Lamborghini, Seat, Skoda, Bentley..., oppure il gruppo Fiat, cui rispondono i marchi Alfa Romeo, Lancia, Ferrari, Chrysler Tattiche commerciali e finanziarie a parte, il perché di queste macrofusioni lo si scopre analizzando il livello di emissioni medio di ciascun gruppo. Se ad esempio Porsche non facesse parte di Volkswagen, difficilmente riuscirebbe con i modelli della sua gamma a rispettare la soglia di emissioni imposta, viste le prestazioni e i consumi che tipicamente interessano tali vetture. Se invece facciamo la media tra le emissioni inquinanti prodotte complessivamente da tutti i Porsche Carrera 4S e da tutte le Volkswagen Polo, sicuramente riusciamo a soddisfare i vincoli imposti dalla comunità europea in materia di riduzione delle emissioni inquinanti. Lo stesso dicasi per il binomio Ferrari Fiat.

6 Ed è proprio quest ultima tecnologia l oggetto della nostra attenzione, dal momento che i veicoli dotati di Start & Stop sono in numero sempre crescente, in virtù del fatto che questa tecnologia permette risparmi di carburante dell ordine del 10-15%. Più precisamente, per quanto riguarda le future immatricolazioni di veicoli, ci si aspetta che alla fine del 2013 il 50% dei veicoli di nuova immatricolazione saranno equipaggiati di sistema Start & Stop, contro il 30% attuale. Bisogna inoltre riflettere su quanto importante debba essere la conoscenza dei sistemi Start & Stop: poichè fattore di controllo delle emissioni, è sempre più presente non solo su veicoli per trasporto persone, ma anche su veicoli commerciali e su vetture esclusive, sulle quali mai ci si aspetterebbe di trovarlo. Emissioni medie attuali di anidride carbonica per casa costruttrice, veicoli benzina (fonte: Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Ministero dei Trasporti) A chi fabbrica autovetture per il mercato del vecchio continente, la comunità europea impone che si rispetti una certa soglia di grammi di CO 2 a chilometro. Tale soglia entro il 2015 sarà pari al valore di 130 gr CO 2 /km, mentre entro il 2020 non dovrà superare il valore di 95 gr CO 2 /km. Ecco quindi il fiorire di innumerevoli dispositivi o strategie di gestione legati all antinquinamento, dai più classici come catalizzatore, sonda lambda, valvola egr, filtro particolato, passando per quelli più elaborati, come i sistemi di alzata e fasatura variabile delle valvole o l iniezione diretta di benzina, fino ad arrivare a quelli di ultima generazione, come il catalizzatore DeNox, il recupero di energia in frenata, le trasmissioni ibride o i veicoli con Start & Stop. Emblematici sono gli esempi della Ferrari California Stop & Start, oppure della Lamborghini Aventador LP 700-4, vettura con propulsore V12 da 700 CV con Start & Stop e sistema CDS ( Cylinder Deactivation System ) che disattiva un intera bancata in condizioni di carico parziale, facendo lavorare il propulsore come un sei cilindri in linea. Con queste logiche di gestione la vettura in esame permette risparmi di carburante che si aggirano attorno al 7% (mai come in questo caso consumi è sinonimo di emissioni, vista la fascia di prezzo della vettura in questione e la clientela del marchio, difficilmente sensibile ad un 7% di benzina in più o in meno). Un altro fattore da mettere bene a fuoco quando si parla di sistemi Start & Stop è l esistenza di diverse tipologie di questi ultimi. Il più diffuso di questi è quello sviluppato da Bosch ed equipaggiato a partire dal 2007 da BMW sulle vetture Mini, Serie1 e Serie3, presente attualmente sulla maggior parte dei veicoli in circolazione. Parallelamente a questo esistono poi i sistemi Valeo, Denso, Mazda, Delphi, Continental etc Questo numero di Teknicar analizzerà il funzionamento e la componentistica dei sistemi Start & Stop più diffusi sul mercato, concentrandosi sulle architetture che accomunano più modelli di vetture, allo scopo di offrire una panoramica esaustiva su tutto quello che troviamo attualmente su strada e in concessionaria. Il tutto in stile Teknicar, ovvero dalla parte dell autoriparatore.

7 Start & Stop Un po di storia Un po di storia Con tutta probabilità si tratterà solo di mera coincidenza il fatto che negli ultimi tempi stia riemergendo un vivo interesse per le cose vecchie o come si suol dire vintage, per gli amanti delle espressioni alla moda, ma a quanto pare anche lo Start & Stop è cosa vecchia, pardon vintage. Non basta voltarsi indietro e guardare al 2007 per ritrovare i primi veicoli dotati di questa tecnologia, ma occorre andare ancor più indietro nel tempo, fino al 1983, anno di debutto della storica vettura Fiat Regata ES, dove ES stava per Energy Saving (risparmio di energia). L allestimento di questo modello prevedeva un pacchetto di aggiornamenti tecnici atti a diminuire il consumo di carburante, tra cui un miglioramento delle finiture aerodinamiche sui finestrini anteriori, sul sottoscocca e nei copriruota, una fasatura della distribuzione particolare, accensione elettronica, rapporto di compressione aumentato, carburatore con valvola di cut-off (interruzione di carburante in rilascio), quinta marcia più lunga e infine il cosiddetto sistema Citymatic, antesignano dello Start & Stop moderno. 01 Fiat Regata ES, 1983 Per mezzo del sistema Citymatic era possibile spegnere il motore del veicolo nelle situazioni di vettura ferma, cambio in folle e pedale frizione sollevato, in maniera quindi del tutto simile a quanto accade sui veicoli moderni. 02 Regata ES, fregio posteriore 6 Teknicar

8 Purtroppo l originalità e gli sforzi relativi a questo progetto non furono mai premiati da un caloroso successo commerciale, cosa che spinse il progetto ad essere abbandonato dopo aver prodotto 5000 unità. Probabilmente l ansia creata dal timore di un motore che, una volta spento in mezzo alla strada potesse non ripartire (affezione che tuttora riguarda i veicoli con Start & Stop), creò un blocco psicologico che influì negativamente sulle aspettative della clientela. Dopo questo successo tecnico, purtroppo non seguito da altrettanto successo commerciale, la Fiat abbandona del tutto l interesse per lo Start & Stop fino ai giorni nostri, quando decide, nel 2008, di adottarlo a bordo della 500. Anche il versante tedesco già in passato si è dimostrato aperto verso dispositivi di questo tipo, a dimostrazione del fatto che fin dai primi anni ottanta l idea di spegnere per non inquinare era ben impressa nelle teste dei progettisti di automobili del vecchio continente. A tal proposito possiamo osservare che a distanza di pochi mesi dal lancio dalla Regata ES, Volkswagen adotta lo Start & Stop, commercialmente chiamato Formel E, a bordo di vetture come Passat, Golf, Jetta e Polo. Il sistema, naturalmente, viene subito esteso anche ad altri veicoli del gruppo VAG, tra cui l Audi E87, Serie 3 E90 e Mini R56 sono state le prime vetture a montare lo Start & Stop come noi lo conosciamo oggi, sviluppato da Bosch e condiviso anche con molti altri marchi, tra cui Volkswagen e Fiat. L anno 2007 risulta quindi essere quello in cui lo Start & Stop ha iniziato ad affermarsi, in un modo che ad oggi possiamo senz ombra di dubbio definire capillare. Dopo BMW, infatti, praticamente ogni casa automobilistica ha fatto eco, proponendo anche per il proprio marchio una gamma più o meno assortita di modelli con questa tecnologia. Da questo deriva un altra importante considerazione: si faccia bene attenzione a non incappare nel grossolano errore di pensare al sistema Start & Stop, anziché ai sistemi Start & Stop. Ebbene si! Esistono molteplici architetture costruttive a riguardo, tra cui la più diffusa risulta essere quelle già citata, di casa Bosch, che equipaggia i veicoli BMW, gruppo VAG, Fiat. Volendo citare altri sistemi, spicca a buon diritto quello di casa Valeo, adottato, attraverso le sue differenti generazioni e migliorie, da tutto il gruppo PSA e anche da altri costruttori. Abbiamo poi ancora altri esempi differenti di Start & Stop, come quelli adottati da Toyota e da Mazda. Questi sistemi sono di ultima generazione: il sistema Mazda, denominato istop e nato nel 2009, e quello Toyota, sviluppato da Denso e risalente allo stesso periodo. Un po di storia 03 Audi 80 Formel E, campagna pubblicitaria Queste vetture, oltre ad avere la funzione di Start & Stop, presentavano anche altri accorgimenti atti a diminuire sensibilmente il consumo di carburante, tra cui rapporti di moltiplicazione del cambio particolarmente favorevoli. 04 Cronologia dei principali sistemi Start & Stop Altri veicoli con un sistema di questo tipo sono stati poi, ad esempio, la GOLF ECOMATIC nel 1994, l Audi A2 3L e la Lupo 3L nel 1999, dove la sigla 3L stava ad indicare un consumo dichiarato di 3 litri di carburante per 100 km. Con un analogia presa in prestito dalla storia medievale, possiamo suddividere la cronologia dello Start & Stop in due distinti periodi, quello basso, relativo al ventennio 80-90, e quello alto, relativo agli ultimi sei anni. E infatti nel 2007 che BMW ha deciso di riportare in voga questa tecnologia, in maniera diversa, ma decisa. Serie Il grosso boom di questi sistemi è avvenuto in seguito alla decisione di BMW di adottarlo, nel Appare quindi evidente che si è avuto un buco temporale che va da metà degli anni novanta a metà degli anni duemila in cui lo Start & Stop è stato accantonato. Ciò è accaduto per via di normative antinquinamento praticamente inesistenti, o di poca predisposizione della clientela, o anche per fattori legati ad immaturità tecnologica: si pensi al fatto che il monitoraggio dello stato di carica e di salute della batteria, fondamentale per lo Start & Stop, è una conquista tecnica del Teknicar 7

9 Batterie per sistemi Start & Stop e gestione elettrica intelligente Batterie per sistemi Start & Stop e gestione elettrica intelligente Lo Start & Stop permette un risparmio di carburante dell ordine del 10-15%, e quindi un conseguente contenimento delle emissioni, ma per far sì che ciò possa avvenire devono esserci importanti condizioni al contorno. Il regolare intervento del sistema Start & Stop, e quindi il flusso fermata spegnimento riavviamento ripartenza funziona correttamente grazie all aggiornamento di dispositivi comuni presenti a bordo di un autoveicolo, e ad un insieme di componentistica aggiuntiva che più avanti si andrà a descrivere nel dettaglio. Uno di questi componenti, il più critico indubbiamente, è la batteria. Come facilmente deducibile la batteria non può essere di tipo standard, ma deve essere particolare, dove con l aggettivo particolare non si intende una batteria rinforzata o maggiorata, ma di diversa tecnologia. Le ragioni sono chiaramente legate all alto numero dei riavviamenti che interessano le vetture con Start & Stop. Cerchiamo di fare una stima grossolana del numero di questi riavviamenti, considerando un impiego esclusivo della vettura per recarsi al lavoro e ipotizzando un certo numero di fermate per segnaletica e traffico. 8 Teknicar

10 Come evidente, anche se molto approssimato tale calcolo mette in evidenza un carico di lavoro avente un incidenza almeno dieci volte maggiore per veicoli con Start & Stop, e questo maggiore stress va a scaricarsi tutto sul motorino d avviamento e sulla batteria. Il primo problema è stato affrontato progettando ed installando motorini d avviamento rinforzati e sovradimensionati, mentre per le batterie il problema è stato affrontato studiando accumulatori dotati di nuove tecnologie. Prima di andare ad illustrare e a descrivere le varie tipologie di batterie disponibili sul mercato, è d obbligo fissare dei punti fermi per quanto riguarda la lettura del valori di targa di una batteria, davanti ai quali spesso anche il tecnico più esperto mostra dubbiosità, insicurezza e convinzioni erroneamente credute tali. Relativamente ad una batteria, si hanno le seguenti definizioni: - TENSIONE NOMINALE: valore di tensione di progetto della batteria. L unità di misura della tensione, come risaputo, è il volt, il cui simbolo è V. - CapaCITÀ: quantità di carica elettrica che può essere erogata prima di raggiungere il limite inferiore di tensione. All atto pratico, risulta più comodo immaginare la capacità di una batteria come la massima quantità di carica che essa può contenere. Un analogia di immediata comprensione ci viene suggerita dal termine stesso capacità : si pensi alla capacità di un secchio, o di una tanica, e si sostituisca l acqua con la carica elettrica. L unità di misura della capacità è l Amperora, e il simbolo è Ah. Batterie per sistemi Start & Stop e gestione elettrica intelligente 56Ah capacità 12V tensione nominale 480A corrente di spunto - CORRENTE DI SPUNTO: massima corrente che la batteria può erogare in fase di avviamento. L unità di misura della corrente di spunto (anche detto semplicemente spunto ) è l ampere, simbolo A. 03 Dati di targa batteria Teknicar 9

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