Sulla strada Rassegna stampa 18 novembre 2010 NOTIZIE DALLA STRADA

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1 Sulla strada Rassegna stampa 18 novembre 2010 NOTIZIE DALLA STRADA Asaps: «Strade statali inadeguate, carenti segnaletica e manutenzione» di Riccardo Tagliapietra Distrazione. E il peccato capostipite per chi viaggia in auto. Il nemico pubblico numero uno, per se stessi e per gli altri. La maggior parte degli incidenti avviene proprio in conseguenza di una guida con la testa fra le nuvole. Ne è convinto Giordano Biserni, presidente dell Asaps, l associazione amici della polizia stradale, nata nel 1991 per iniziativa di un gruppo di appartenenti alla Specialità di Forlì, Cesena, Ravenna e Faenza. Da anni Biserni si occupa di dati e statistiche. Numeri che tracciano una fotografia a tinte fosche del sistema sicurezza sulle strade italiane. Nonostante il calo del numero dei morti, passati dai del 2000 ai del 2008, il prezzo pagato sia in termini di vittime che di costi sociali è ancora altissimo rispetto ai canoni fissati a livello europeo. «Basti pensare che in Italia ogni anno - dice Biserni si spende il 2,5 per cento del Pil per gli incidenti stradali». Circa 35 miliardi di euro. «Bisogna fare alcune distinzioni, però - sottolinea, riferendosi ai comportamenti scorretti di chi viaggia in auto anche se spesso la distrazione si trasforma in mancato rispetto della distanza di sicurezza o mancata precedenza. Tra le cause più frequenti degli incidenti la velocità e l alcol rimangono le più problematiche, perché spesso associate assieme». Un cocktail esplosivo, che va sommato al fatto che molte automobili sono dei veri e propri bolidi. «È vero, ormai otto auto su dieci superano i 200 chilometri orari, velocità che vanno ben oltre le reali necessità di trasporto e i limiti fissati dalle regole del codice. E se aggiungiamo le due ruote al pacchetto, la media si alza notevolmente, visto che ci sono moto che arrivano a 100 all ora in prima e toccato i 300 orari senza problemi». Una cultura dominante che eleva potenza e velocità al rango di mito. Ma la strada, spiega il presidente dell Asaps, non è la pista. E fa un esempio: «Schiantarsi a 50 all ora è come lanciarsi dal terzo piano di un palazzo, lei lo farebbe?». E poi c è la questione pedoni. Troppi i morti e i feriti, circa 640 ogni anno. Anche in questo caso distrazione e imperizia salgono a buon diritto sul banco degli imputati. «A 30 all ora, secondo le statistiche racconta Biserni 9 pedoni su 10 investiti da un auto si salvano. Ma basta aumentare la velocità a 50 orari per ridurre al 30 per cento il numero dei pedoni sopravvissuti». Ecco allora che il connubio distrazione-velocità diventa letale. Ma è davvero tutta colpa degli automobilisti? Non sempre, continua Biserni, dato che spesso la segnaletica orizzontale e verticale risulta illeggibile, soprattutto se l automobilista è distratto. E anche in questo caso a dimostrazione della tesi arrivano i dati. Tra le strade più a rischio ci sono proprio le statali (quelle con la minor manutenzione), dove avviene la maggior parte degli incidenti, seguite dalle provinciali, le autostrade e infine le urbane. «Le strade statali sono ormai inadeguate al traffico spiega Biserni - e molte presentano carenze strutturali gravi. Basti pensare alle buche, vere trappole per gli automobilisti, ai guardrail che spesso per i motociclisti si trasformano in ghigliottine. Affettatrici che amputano gambe e braccia». Insomma se il sistema strada non è curato diventa letale, tanto quanto i comportamenti scorretti di chi guida, aggiunge Biserni. E chiede al governo tre cose: «Maggior cura e investimenti per le strutture viarie (visti i costi sociali dei sinistri), mettere sotto osservazione e magari ridurre la potenza dei veicoli si raccomanda anche se si tratta di una questione da affrontare assieme agli altri Paesi, e ripianare l organico della Polstrada di almeno 1500 agenti. Perché l altro tasto dolente, per Biserni, è proprio il delegare troppo all elettronica il controllo delle strade. «Dobbiamo recuperare la presenza fisica sul territorio - incalza servono pattuglie perché spesso le telecamere non sono in grado di pizzicare chi commette particolari infrazioni (come l uso del telefonino mentre si guida, il mancato uso delle cinture di sicurezza), ma solo di registrare il veicolo, così multa e pene accessorie perdono la loro efficacia. Tenendo conto, in ogni caso, che i cardini di un azione che si voglia efficace rimangono l educazione stradale e l educazione

2 civica degli automobilisti, molto carenti». Il fallimento del senso civico si rileva anche dal numero dei pirati, o meglio di chi uccide, ferisce e poi fugge via senza prestare soccorso, oggi in costante aumento. «Molte persone hanno paura di assumersi le loro responsabilità», continua Biserni. E molte altre, invece, dovrebbero essere d esempio per i loro figli, insegnando che non si passa col rosso, nemmeno in bicicletta o a piedi. Una rivoluzione culturale che parte da un semplice presupposto: non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te. «Con un occhio di riguardo per chi opera in strada a tutela della sicurezza - conclude Biserni - ho assistito a genitori infuriati che lamentavano che ai loro figli era stata tolta la patente per una modesta bravata e che i problemi del Paese erano altri... e non certo quello di andare un po veloce o di aver bevuto qualche goccetto in più... A loro ho risposto che è meglio che un figlio torni a casa senza patente, ma con qualcosa su cui riflettere insieme, piuttosto che riavere la patente senza più un figlio». Fonte della notizia: ilmessaggero. Alcol, il tasso si paga caro. L'esperto: due ore di stop dopo un bicchiere di vino di Carla Massi Questo è scritto in una nota della Questura di Roma d inizio autunno: «La parola d ordine che accompagnerà la Polizia di Stato nei prossimi controlli resta sempre la stessa: tolleranza zero verso alcol, droga e velocità, comportamenti incompatibili con la sicurezza stradale». Eppure, come dimostrano le statistiche sulle sanzioni, le patenti ritirate e i punti decurtati, si continua a guidare pur avendo bevuto più del limite. Un allarme sociale che riguarda soprattutto i giovani. I nuovi bevitori: uno su tre ha meno di 24 anni. Ecco che cosa rivela l ultimo rapporto nazionale dell Istituto superiore di sanità. Secondo i dati, il 56,7% degli adulti tra i 18 e i 69 anni può essere considerato bevitore e il 18% è un consumatore a rischio perché beve alcol al di fuori dei pasti oppure lo consuma in singoli episodi di binge drinking, quando cioè si prendono sei o più unità alcoliche (pari ad una lattina di birra o a un bicchiere di vino) in una sola serata. Il 36% di quelli che hanno dai 18 ai 24 anni è a rischio, la percentuale scende tra i 25 e i 34 anni. «Siamo arrivati a questa situazione - commenta Emanuele Scafato, direttore dell Osservatorio nazionale alcol dell Istituto superiore di sanità - perché non si è tenuto conto delle mode e delle strategie di mercato che le sostengono. E, così, ai nostri giovani, è stato reso più economico e conveniente il consumo di alcol». Lei va spesso nelle scuole a spiegare ai ragazzi perché va limitato l alcol, soprattutto quando ci si mette al volante. Che cosa suggerisce? «Dico che rifiutare, spesso, è molto più facile di quanto si pensi. E che si deve essere in grado di affrontare anche una presa in giro». I ragazzi hanno conoscenze in materia? Capiscono, per esempio, che esistono differenze negli effetti tra uomini e donne? «Sanno poco. Ad un uomo adulto bastano due o tre bicchieri per arrivare al limite di tasso alcolico. Ad una donna, un bicchiere e mezzo per far diventare rosso il palloncino del test». Questo vuol dire che dopo tre bicchieri un uomo non può mettersi al volante? «Possiamo dire che sono sufficienti anche due o tre lattine di birra oppure due o tre bicchierini di superalcolico per lui. Mentre per lei il limite si raggiunge con una o due lattine e uno o due bicchierini». Quanto tempo si deve aspettare per guidare dopo aver bevuto? «Almeno due ore per ogni bicchiere bevuto oltre il limite, dal momento che l organismo smaltisce circa 6 grammi di alcol all ora. Ricordiamo che un bicchiere ne contiene 12 grammi». I giovani sono i maggiori protagonisti degli incidenti da eccesso di alcol ma, è vero che sono anche coloro che meno riescono a smaltirlo? «Il sistema enzimatico per lo smaltimento di chi ha meno di 21 anni non è a pieno regime. Ha maggiori difficoltà a liberarsi dell alcol. In questo, ci sono profonde differenze tra i giovanissimi e gli adulti». Si deve fermare anche chi si sente perfettamente lucido e in forma? «Certo. L alcol, anche in basse quantità, fa diminuire la percezione del rischio. Come dire che quello che si sente non è attendibile». Superare il limite di tolleranza che significa per il fisico? «Si riduce il campo visivo, si abbassa la percezione degli stimoli sonori, luminosi e uditivi».

3 Può essere una buona idea portarsi dietro un test e farlo prima di decidere di salire in macchina? «Il test costa poco. Farlo prima di guidare è un ottima idea. Perché non tenerlo nel portabagagli come il triangolo o il gilet fosforescente?». Fonte della notizia: ilmessaggero.it I disastri della distrazione: dal telefonino alla sigaretta, alla musica ad alto volume di Maria Cristina Benedetti Il rischio si moltiplica per quattro e la giusta distanza si dilata di quattordici metri. Se fosse un fumetto, che evoca il rumore, sarebbe un crash; sull asfalto quotidiano è uno dei 3,7 milioni di incidenti che dal 2008 hanno graffiato le strade d Italia. Cellulare tra orecchio e spalla, un occhio al navigatore, in testa il motivetto prediletto e stretta tra le dita l irrinunciabile sigaretta. Via, senza strappi al motore, alla conquista del primato per guida distratta. La percentuale è una condanna senza appello per gli sbadati: i tempi di reazione di chi mentre viaggia usa un dispositivo elettronico si riducono del 50%. Morale: ci vuole testa, altrimenti è inutile trasformare l abitacolo dell auto in una navicella spaziale. La percezione dà la spallata finale: per il 76% degli italiani la partita fatale on the road si gioca tutta sul fattore umano con la deconcentrazione che monopolizza il banco (54%) e il mancato rispetto del codice della strada che fa il resto (19%). Ma è nel passare dalla consapevolezza teorica a quella applicata che le lamiere si accartocciano e qualche vita si spezza: i due terzi di quei tre milioni e mezzo di incidenti collezionati in due anni sono generati da errate condotte di guida. A testare il tasso di irresponsabilità su strada è l Ania, la fondazione per la sicurezza stradale, che lancia l allarme e una campagna di riduzione del danno: Pensa a guidare. Soprattutto, fa riflettere il mea culpa che rafforza il concetto e il pericolo: secondo un indagine Ipsos, condotta su un campione di mille guidatori, il 51% degli italiani ammette di aver avuto un incidente per svagatezza. Un ammissione che tuttavia non genera più attenzione. Tutt altro: circa la metà degli intervistati mentre è al volante parla con altre persone, un terzo cambia le stazioni radio, un quarto telefona col vivavoce e circa un quinto si lascia sedurre dai percorsi del navigatore satellitare. Se fosse un fumetto, di certo, sarebbe un crash, pensateci belle signore che con un colpo di mano puntate lo specchietto retrovisore sul volto per un ritocchino al trucco. È la sicurezza che cede il passo sulle vie tortuose della vanità. Molto diffusa e priva di unità di misura, la distrazione uccide come la velocità, almeno quanto alcol e droghe. Ma se prevenire è d obbligo, la missione sembra impossibile: l identikit del killer, in questo caso, si camuffa tra le pieghe di abitudini piccole, piccole. Quasi invisibili per il principio della ripetitività. «La guida distratta - rammenta Sandro Salvati, presidente della Fondazione Ania - viene indicata spesso come uno dei principali fattori di disastri stradali, eppure non esiste una corretta percezione di comportamenti abitudinari ma potenzialmente a rischio». Vedere per credere. In Gran Bretagna l emergenza su strada si affronta con quattro minuti agghiaccianti di video su YouTube. La giovane biondina che si gioca la vita (e quella delle sue compagne di viaggio) per un banale sms in sequenza parla, sorride, scrive, muore col volto rigato di sangue. Si era dimenticata un dettaglio: guidare. Tutto, tragicamente, previsto dall Ania: prendere in mano il cellulare per vedere chi sta chiamando porta a percorrere oltre 90 metri senza guardare se quell azione si consuma in soli tre secondi e si viaggia a 110 chilometri all ora. Per tornare sul terreno delle contromosse è dal 2007 che nel Regno Unito è scattato il divieto di fumo a bordo della propria auto. Oltreoceano, invece, il presidente Obama è intervenuto sulla questione condannando l invio di sms mentre si guida e inaugurando un sito ad hoc: Più necessità che virtù: sulle strade a stelle e strisce nel 2008 sono morte persone a causa della distrazione, il 18% in più rispetto al Contro l epidemia da disattenzione si è alzata anche la voce del segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, che ha aperto un intervento ufficiale al motto di: Metti giù il telefono, pensa a guidare. Un imperativo al passo coi tempi: per l Onu il sarà il decennio della sicurezza stradale. Perché il rischio si moltiplica per quattro e la giusta distanza si dilata di quattordici metri. Pensiamoci. Fonte della notizia: ilmessaggero.it

4 Incidenti, un'emergenza infinita: ecco le strade killer L'inchiesta sulle strade della provincia Gian Paolo Battini LA SPEZIA, 18 novembre Nonostante un calo complessivo degli incidenti stradali e della mortalità, i numeri dei sinistri che insanguinano le strade della città e della provincia restano pesanti. Lo rivelano le cifre acquisite dal nostro giornale nell ambito di un inchiesta che vuol contribuire a tenere desta l attenzione su un fenomeno spesso sottovalutato e dai pesantissimi costi sociali. Le statistiche rivelano che nel periodo preso in esame (gennaio-ottobre 2010) gli incidenti rilevati dalle forze dell ordine sono stati di cui ben 9 mortali. I feriti sono stati 587. I controlli agli automobilisti sorpresi in stato di ebbrezza sono stati 379. E ancora: la polizia municipale ha rilevato incidenti con un calo dell 8 per cento: dagli 888 sinistri rilevati nel 2009 con tre mortali e 409 feriti, si è passati quest anno ai 650 sinistri. Uno solo mortale. "Ha influito positivamente osserva il comandante della polizia municipale Alberto Pagliai la maggiore severità delle norme in materia di codice della strada e gli assidui controlli condotti da parte delle pattuglie. Ma ad abbassare il trend degli incidenti hanno contribuito non poco anche gli interventi infrastrutturali da parte del Comune". Un dato confortante: sta diminuendo il numero degli automobilisti ubriachi o che guidano sotto l effetto di sostanze stupefacenti. Da questo punto di vista, i dati forniti dai vigili sono incoraggianti: rispetto al 2009 sono stati riscontrati solo 23 casi di guida sotto l influenza dell alcol e quasi sempre riguardanti persone tra i 30 e i 50 anni con un calo del 20 per cento rispetto al Solo 3 i casi in casi di guida con sotto l effetto di stupfacenti, con una diminuzione del 50 per cento rispetto al Un dato singolare: crescono i casi degli automobilisti privi di copertura assicurativa: oltre 100 casi accertati nel 2010 con un trend superiore al I carabinieri del comando provinciale, solo sul territorio comunale, hanno rilevato fino ad oggi 43 incidenti di cui uno mortale, mentre nel 2009 erano stati 71. Viale Italia, via Carducci e viale San Bartolomeo le strade a maggiore frequenza di sinistri. La Polstrada della Spezia che controlla con la sottosezione di Brugnato anche il tratto autostradale A12, dal canto suo ha rilevato quest anno sulle strade della provincia 200 incidenti di cui 91 con solo danni a cose e 104 incidenti con 148 feriti. Cinque quelli mortali. Ben più alti quelli rilevati nel 2009: 291, di cui 131 con soli danni, 156 incidenti con 239 feriti e 4 deceduti. "L 80 per cento degli incidenti spiega la dottoressa Elena Natale, dirigente della Polstrada sono avvenuti nei centri abitati, contro il 20 per cento sulle strade provinciali. Sull A12 abbiamo avuto 276 incidenti, di cui 198 con soli danni e 75 feriti, 4 decessi. Nel , di cui 192 con soli danni, 756 con feriti con 117 persone ferite e 4 persone decedute. Faccio notare che la postazione fissa dell autovelox all inzio del raccordo per SantoStefano è stato un deterrente contro la velocità: nessun incidente da quando lo abbiamo collocato. Nel 2008 quando la postazione fissa non c era, gli incidenti erano stati 58". Anche gli autisti Atc rappresentano un osservatorio importante sul traffico e gli incroci a rischio. Il segretario provinciale degli autonomi Cisal di Atc, Franco Bardelli, rimarca in questo contesto la costante pericolosità delle corsie preferenziali perennemente utilizzate come parcheggi. "Ciò comporta afferma manovre difficili per mezzi lunghi dodici metri: la pericolosità è elevata dovendo uscire e rientrare dalla corsia gialla". E le strade killer? "Sicuramente Piazza Caduti del Lavoro sotto la stazione con i pulman turistici che intralciano il nostro lavoro. E ancora piazza Verdi, Via Carducci, corso Cavour all ncrocio con viale Ferrari: dopo il gravissimo incidente occorso alla ragazzina che finì sotto un filobus, abbiamo chiesto come sindacato di spostare in avanti di una decina di metri l attraversamento pedonale ma la nostra richiesta è rimasta lettera morta". Fonte della notizia: lanazione.it Truffe alle assicurazioni ai "domiciliari" un avvocato un medico e un infermiere Procura: fenomeno diffuso BARI Le tre persone poste agli arresti domiciliari sono Pasquale Ariani, 53 anni, medico dell ospedale di Gravina in Puglia, Michele Calderoni, 62 anni, infermiere del pronto soccorso dello stesso ospedale, e Domingo Lagreca di 39, praticante avvocato. Per un odontoiatra e due avvocati di Gravina in Puglia, un medico della Asl di Cassano Murge e un ortopedico dell ospedale di Altamura, è stata chiesta la misura interdittiva. Indagati a piede libero altri due medici (uno in servizio all ospedale di Altamura e l altro al Miulli di Acquaviva

5 delle Fonti) e 33 persone tra conducenti e finti infortunati di Altamura e Gravina. I fatti contestati si riferiscono agli anni Sedici sono i falsi sinistri accertati su 400 monitorati dai carabinieri, per una truffa complessiva di euro, euro già erogati da otto compagnie assicurative (Ras, Zurich, Nuova Tirrenia, Lloyd Adriatico, Reale Mutua, Milano, Generali e Fondiaria Sai). Le indagini, coordinate dal pm Francesco Bretone, sono partite da un iniziativa dei carabinieri di Gravina, insospettiti dall enorme numero di pedoni investiti, superiore alle grandi città del Nord. In un caso un pedone ha denunciato di essere stato investito due volte in due giorni consecutivi, il 6 e il 7 marzo Secondo gli investigatori, la truffa congeniata dal medico Ariani, con la collaborazione dell infermiere, ma soprattutto con la complicità di alcuni avvocati di Gravina, si basava su falsi referti del pronto soccorso che diagnosticavano patologie inesistenti, causate da incidenti stradali mai avvenuti, poi avallati da altri medici compiacenti che, in qualità di consulenti di parte, rilasciavano a loro volta altra documentazione medica falsa. Quindi i legali avviavano la pratica risarcitoria nei confronti delle assicurazioni. L'infermiere forniva una sorta di servizio taxi, andando a prendere il "ferito" direttamente a casa e accompagnandolo in ospedale con la propria auto. Alle false vittime gli organizzatori della truffa, medici e avvocati, promettevano qualche centinaia di euro. Solo raramente il risarcimento assicurativo veniva diviso in parti uguali. Il reclutamento degli infortunati avveniva negli studi legali, al pronto soccorso, nello studio privato di fisioterapia del dottor Ariani e persino in un noto bar di Gravina. Sentite dai carabinieri, sono state le stesse false vittime a confessare di aver preso parte alla truffa. Fonte della notizia: lagazzettadelmezzogiorno.it Gra Roma, al lavoro per tutor 18 Novembre 2010 ROMA - Il presidente dell'anas Pietro Ciucci annuncia l'intenzione di 'installare dei tutor anche sul Grande raccordo anulare di Roma'. La forte incidentalità registrata sull'infrastruttura romana, spiega Ciucci, e' dovuta al traffico ma che oltre alla sicurezza infrastrutturale e' necessario il rispetto delle regole. Inoltre afferma che i romani che utilizzeranno il Grande Raccordo Anulare per spostamenti urbani senza immettersi nelle autostrade gia' a pagamento, non pagheranno il pedaggio. Fonte della notizia: corriere.it SCRIVONO DI NOI La Stradale dona la merce confiscata all'associazione Chebì Tutto materiale proveniente da confische di varia natura effettuate dalla Prefettura di Prato, che viene così destinato ad iniziative di solidarietà PRATO, 17 novembre borse di vario tipo, 1500 fra capi di abbigliamento e scarpe, sono questi i numeri del materiale consegnato venerdì scorso 5 novembre dalla Polizia stradale di Prato alla associazione pratese Chebì Onlus. Tutto materiale proveniente da confische di varia natura effettuate dalla Prefettura di Prato, che viene così destinato ad iniziative di solidarietà. Una azione di solidarietà che si è resa possibile grazie alla sensibilità delle strutture del comando di Polizia Stradale di Prato ed in particolare del suo Comandante, che si è personalmente adoperata nel ricercare una soluzione che evitasse di mandare al macero quanto poteva invece essere destinato a chi ne ha realmente bisogno. Il 24 novembre tutti i capi di abbigliamento e le scarpe prenderanno la via dell Eritrea, con un container di aiuti alimentari destinato a quella popolazione segnata da oltre due anni di siccità. Le scarpe ed i vestiti, saranno distribuiti ai poveri nelle missioni della Chiesa locale. Sono ormai due anni che la associazione Chebì Onlus è impegnata a fianco delle Suore Figlie della Carità, nell invio di aiuti alimentari alla popolazione eritrea, una attività di solidarietà che ha visto unirsi sul territorio toscano e non, molte associazioni e privati cittadini, e che ha permesso di inviare alle missioni circa 270 ton di alimenti. Sradicare la povertà estrema e la fame è il primo degli obiettivi del millennio delle Nazioni Unite, seguito a ruota dalla necessità di operare per ridurre la mortalità infantile, combattere la diffusione dell AIDS e delle altre malattie. Ed è proprio per permettere l acquisto e l invio in Eritrea di medicinali di prima necessità, che le 5200 borse saranno destinate ai mercatini natalizi per raccogliere fondi necessari. A Prato, Firenze, Pisa,

6 Montevarchi, ed in altre città toscane, fin dal 27 novembre e per tutto il periodo natalizio, i volontari della associazione allestiranno dei banchini dove, lasciando una piccola offerta, si potrà avere in cambio una borsa e così contribuire all acquisto dei medicinali che saranno inviati in Eritrea entro la fine di gennaio La sanità è uno dei problemi principali dei paesi del corno d Africa, gli ospedali pubblici si trovano solo nelle capitali o nelle grandi città. L obiettivo dei mercatini natalizi è cercare contribuire in maniera sostanziale al fabbisogno delle 11 cliniche della diocesi di Keren che su un territorio poco più grande dell Italia centrale, cura ed assiste un popolazione di circa persone prive di qualsiasi altra assistenza sanitaria pubblica. Per informazioni, per partecipare all iniziativa, contattare il oppure scrivere a info@chebi.it Fonte della notizia: lanazione.it PIRATERIA STRADALE Ubriaco provoca un incidente e fugge, ma lo raggiungono Un 24enne di Campi denunciato per omissione di soccorso e guida in stato di ebbrezza. A bordo di un Tuareg ha tamponato una Golf, provocando seri danni e due contusi. L'hanno raggiunto i carabinieri LEVERANO Provoca un incidente a bordo di un grosso fuoristrada Tuareg e invece di prestare soccorso alle persone rimaste contuse in una Golf Volkswagen, preferisce darsi a una fuga repentina. Anche perché S.V., 24enne, originario di Campi Salentina, aveva tanto di quell alcool in corpo da essere consapevole, pur nella scarsa lucidità delle circostanze, che avrebbe passato conseguenze doppiamente maggiori se solo fossero arrivate le forze dell ordine. Purtroppo per lui, le forze dell ordine non solo sono arrivate, ma l hanno anche raggiunto. E sono stati guai. Perché nel giro di un ora s è beccato due denunce. Il fatto è avvenuto intorno alle 23 di ieri notte sulla strada provinciale che congiunge Veglie a Porto Cesareo. Verso quell ora, alla centrale operativa di Lecce è arrivata una chiamata di soccorso, da parte di due persone. Al carabiniere che ha raccolto la telefonata, hanno spiegato di essere rimaste coinvolte in un incidente, causato da un altro mezzo che aveva proseguito sulla sua strada, a tutta birra, senza accennare a fermarsi. L episodio è avvenuto all altezza di località La Zanzara, territorio di Leverano. Quando una pattuglia del nucleo operativo radiomobile di Campi Salentina è arrivata sul posto, vi ha trovato una Golf danneggiata, e non di poco, sul lato posteriore destro ed i due occupanti contusi. Le persone che avevano pocanzi telefonato al 112, appunto, le quali hanno dichiarato che la loro auto era stata tamponata in prossimità di un vicino incrocio da una Tuareg. Quest ultima non ha fatto molta strada. I militari, subito messisi alla ricerca, l hanno individuata pochi chilometri più in là, con danni rilevanti all avantreno e perfettamente compatibili don quelli della Golf. Alla guida, il 24enne, che avrebbe provato in un primo momento a giustificare quei bozzi, spiegando che erano la conseguenza di un impatto con una grossa buca sul manto stradale. Ma i carabinieri non ci sono cascati, hanno continuato ad insistere con le domande, fino a quando anche un amico che era accanto a lui ha ammesso che erano rimasti coinvolti nell incidente. E se già questo avrebbe fruttato al guidatore una denuncia penale per omissione di soccorso, il guaio è che non è sfuggito il modo di biascicare mentre parlava. Tipico di chi ha alzato un po troppo il gomito. E di alcool, dentro, il 24enne ne aveva tanto. L etilometro ha rilevato un tasso alcolemico nel sangue di 2,18 grammi litro, rispetto al massimo consentito (0,50 grammi litro). E ora rischia la revoca della patente. Fonte della notizia: lecceprima.it Ubriaco al volante, investe una bambina e fugge Arrestato un artigiano di 45 anni, di San Benedetto Val di Sambro. L'incidente tra via San Donato e via della Repubblica BOLOGNA Ubriaco alla guida, ha investito una bambina di dieci anni ed è fuggito senza fermarsi a prestarle soccorso. L automobilista pirata, rintracciato e arrestato dai carabinieri poche ore dopo l incidente, è un artigiano di 45 anni, incensurato, residente a San Benedetto Val di Sambro, sull Appennino bolognese. Verso le 18 di ieri l uomo, al volante di

7 una Seat Ibiza bianca, ha travolto una bambina di 10 anni che attraversava l incrocio fra via San Donato e via della Repubblica, a Bologna, allontanandosi subito dopo l impatto. La bimba, soccorsa dal 118, è stata trasportata in ambulanza all ospedale Maggiore, in condizioni giudicate non gravi. Subito dopo l incidente i carabinieri hanno raccolto alcune testimonianze, riuscendo ad acquisire parte del numero di targa dell auto investitrice. Le ricerche si sono così concentrate su un numero ristretto di vetture e sono state diramate ai vari comandi dell Arma sul territorio. I carabinieri di San Benedetto sono risaliti all artigiano e poco dopo, con l aiuto della Polizia Municipale, hanno trovato la Seat. L auto, con i segni dell impatto ancora evidenti sulla carrozzeria, era nel parcheggio di un supermercato nei pressi del luogo dell incidente, dove l uomo l aveva parcheggiata raggiungendo la propria abitazione con altri mezzi. In tarda serata è stato rintracciato anche il proprietario dell auto che, sottoposto ad alcoltest, presentava un livello superiore alla soglia consentita. L uomo risponderà di omissione di soccorso e guida in stato di ebbrezza. Fonte della notizia: corrieredibologna.corriere.it INCIDENTI STRADALI Incidente sul raccordo Potenza-Sicignano. Un ferito Un camion si è ribaltato occupando entrambe le carreggiate. Coinvolte anche due automobili. Il traffico è stato bloccato in entrambe le direzioni. POTENZA E' di un ferito il bilancio di un grave incidente che si è verificato sul raccordo Sicignano-Potenza, all'altezza dell'uscita Potenza-Ovest. Un mezzo pesante si è ribaltato e ha invaso entrambe le carreggiate. Sono rimaste coinvolte anche altre due macchine: uno dei guidatori è rimasto ferito, ma sembra non in pericolo. Tutte le persone coinvolte sono state trasportate al San Carlo per gli accertamenti e le prime cure. Il tratto autostradale è stato chiuso al traffico in entrabe le direzioni. Sul posto sono intervenute le squadre dell'anas, la Polizia stardale, i Vigili del fuoco, mentre i Vigili urbani hanno gestito il traffico cittadino. Sul posto immediati i soccorsi del 118. Fonte della notizia: ilquotidianodellabasilicata.ilsole24ore.com Rovigo. Finisce in auto contro un platano mentre va a lavoro: morta ventinovenne La vittima, di Occhiobello, stava per raggiungere Ferrara, dove era impiegata, quando ha perso il controllo della vettura ROVIGO (18 novembre) - Ha perso il controllo dell'auto ed è finita contro un platano. In questo modo ha perso la vita Micol Ricca, 29enne di Occhiobello (Rovigo). La ragazza stava andando a lavoro a Ferrara, l'incidente è avvenuto ieri tra Francolino e Malborghetto di Boara, alle porte della città. La giovane è stata ricoverata in gravissime condizioni nel reparto di Rianimazione del Sant'Anna, e oggi alle 17 è stato dichiarato il decesso. I parenti hanno dato parere favorevole all'espianto multiorgano. Fonte della notizia: ilgazzettino.it Mestre. Schianto frontale contro un tir: muore il sassofonista 32enne dei Mirage L'incidente sulla Romea, fra Lova e Lughetto di Campagna Lupia. La vittima ha invaso la corsia opposta dopo una curva MESTRE (18 novembre) - Un incidente frontale sulla statale Romea, un violento schianto contro un tir ha spezzato la scorsa notte la vita di Mattia Boscolo, un 32enne di Mestre, noto sassofonista dell'orchestra veneziana di liscio "I Mirage". La vettura di Boscolo, che procedeva in direzione di Mestre, ha invaso la corsia opposta tra Lova e Lughetto di Campagna Lupia, e all'uscita di una curva ha centrato il tir. L'impatto è stato molto violento e il 32enne è morto sul colpo. Fonte della notizia: ilgazzettino.it

8 Vicenza. Giovane muore in una minicar investita da un'automobile a un incrocio L'incidente è avvenuto a Cassola, la vittima era socio di una cooperativa. Il passeggero è miracolosamente sopravvissuto VICENZA (18 novembre) - Uno dei soci della cooperativa "Cassola Solidale", Cosimo Russo, 33 anni, residente a Cassola (Vicenza), è morto oggi per le ferite riportate in un incidente stradale avvenuto a pochi chilometri da casa. Un altro socio della cooperativa, Francesco Di Marzio, 21 anni, pure residente nello stesso centro dell'hinterland di Bassano del Grappa, che gli sedeva accanto, è rimasto ferito, ma non è in pericolo di vita. I due lavoravano assieme all'ecocentro comunale e si trovavano a bordo di una minicar guidata da Russo che, per cause di accertamento da parte della polizia locale, all'altezza di un incrocio è stata centrata in pieno da un'audi A4 guidata da un 36enne africano residente a Cittadella (Padova). Nell'incidente la piccola vettura è stata quasi sbriciolata e sbalzata a diverse decine di metri più avanti. Di striscio è stata coinvolta anche una Fiat Punto, ferma allo stop, condotta da una donna di 44 anni, rimasta illesa. Soccorso da un'ambulanza dell'ospedale di Bassano, Russo è stato estratto dall'abitacolo, ma ogni tentativo ma ogni tentativo di rianimarlo è risultato vano. Fonte della notizia: ilgazzettino.it Fondovalle Tappino. Ricoverata d urgenza all ospedale Cardarelli una 30enne. E in prognosi riservata Terribile incidente, grave una donna Violento l impatto della 600 grigia contro un camion sbucato all improvviso Non è la prima volta che su quel tratto di strada della Fondovalle Tappino si verificano incidenti, anche di una certa gravità. Si temeva il peggio per la 28enne Maria Rosaria Gabriele che, originaria di Campobasso ma residente a Gambatesa dopo il matrimonio, ieri mattina, mentre si recava al lavoro alla Fiosiomedica Lauretana di Toro, si è visto sbucare davanti e all improvviso un camion che, per il violento impatto, ha distrutto completamente la 600 grigia, dividendola in due e facendola balzare, non si sa come, addirittura al di là del guardrail. I soccorsi del 118, arrivati anche dalla postazione di S. Elia a Pianisi, hanno impiegato qualche ora per tirare fuori dall abitacolo la giovane che è stata trasportata immediatamente al Cardarelli, dove è stata sottoposta ai necessari accertamenti. Maria Luigia è fuori pericolo, anche se in prognosi riservata. Ha riportato un trauma facciale e alcune lesioni su tutto il corpo. L autista del camion, fortunatamente, non ha riportato nessuna ferita. Completamente intatto anche il camion che si stava dirigendo a Riccia per un carico di sabbia. Sono state avviate le indagine per comprendere la dinamica dell incidente che si è ripetuto in un tratto critico della Fondovalle Tappino, questa volta, menomale, senza vittime. Fonte della notizia: IL QUOTIDIANO DEL MOLISE 17 NOV ESTERI E' italiano l'eroe d'america Salvò tre marines in Afghanistan Il sergente italo-americano Salvatore Giunta ha ricevuto la 'Medal of Honor' dalle mani del presidente Obama. Tre anni fa salvò tre commilitoni da morte certa, sottraendoli ai guerriglieri talebani NEW YORK, 18 novembre Venticinque ottobre 2007, regione montagnosa di Korengal Valley, Nord-Est dell'afghanistan, non lontano dalla capitale Kabul. Il sergente dei marines americani, Salvatore Giunta, 22 anni, cade in un'imboscata talebana insieme con il suo battaglione. Quando tre di loro rimangono a terra feriti, Giunta, nonostante il colpo ricevuto al petto e attutito dal giubbotto anti-proiettile, si rialza e si getta sul campo di battaglia per salvarli, esponendosi al fuoco nemico. Giunta recupera i commilitoni in rapida successione, uccidendo un talebano che cercava di portare via uno dei feriti e ferendone un altro. Ora l'america si inchina al coraggio di Salvatore: questo ragazzo di famiglia di origini siciliane ha ricevuto dal presidente Obama un riconoscimento che, dai tempi della guerra in Vietnam, non veniva concesso ad un soldato ancora in vita: la 'Medal of Honor'. Nei 250 anni di storia degli Stati Uniti, soltanto soldati hanno ricevuto questo onore e fra questi, appena 87 sono

9 ancora vivi. Giunta, primo dei tre figli di un tecnico di materiali medici e di una maestra d'asilo, cresciuto a Cedar Rapids, Iowa, nel cuore degli Stati Uniti d'america, si schermisce: "Nel mio battaglione io sono uno come tanti. Se io sono un eroe, allora ogni uomo o donna che sta attorno a me nell'esercito, chiunque va verso qualcosa che non sa come andrà a finire è un eroe", ha detto Giunta dopo la consegna del premio. Il presidente Obama, che gli ha conseganto la 'Medal of Honor', ha elogiato le qualità del ragazzo: "Quando incontri Salvatore e la sua famiglia ti si rafforza la convinzione che è quello che si intende quando si parla di America". Il giovane sergente, attualmente a proseguire l'addestramento proprio in Italia, ha ricevuto anche un'altra mezza dozzina di riconoscimenti militari, tra cui la Stella di Bronzo e quella con il Cuore Viola. Fonte della notizia: qn.quotidiano.net MORTI VERDI Auto tampona un trattore sulla Gioia-Castellaneta GIOIA Violento tamponamento ieri sera attorno alle tra una Seat Ibiza e un trattore sulla Gioia-Castellaneta. Ancora da accertare le cause dell incidente. Due le persone coinvolte, per fortuna senza conseguenze. Sul posto è intervenuta una pattuglia del Nucleo radiomobile dei carabinieri e i volontari di Gioia Soccorso. Fonte della notizia: faxonline.it SBIRRI PIKKIATI Caccamo: armato di coltello minaccia i carabinieri, arrestato bulgaro CACCAMO (PALERMO) Un cittadino bulgaro e' stato arrestato per minacce e resistenza a pubblico ufficiale dai carabinieri, a Caccamo, in provincia di Palermo. In manette e' finito Matinov Berisov Borisegv, di 37 anni, senza fissa dimora. L'uomo, armato di coltello, era stato notato aggirarsi per le vie della cittadina. Cosi' e' stato fermato per un controllo dai militari. Ma alla richiesta di identificazione ha reagito brandendo l'arma e minacciando di morte i carabinieri che sono riusciti a bloccarlo e disarmarlo. Fonte della notizia: sicilianews24.it Settantenne arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale GIANO DELL UMBRIA Un settantenne di Giano dell Umbria è stato arrestato per violenza e resistenza a pubblico uffficiale. I militari della locale stazione, insieme a quelli di Montefalco, si erano recati all abitazione per eseguire un controllo delegato dall autorità giudiziaria. Alla vista del personale dell Arma l uomo, risultato già inquisito in passato, ha cominciato ad inveire. Poi - secondo la ricostruzione accusatoria - è corso dentro casa e da un cassetto della sua camera da letto ha estratto un grande coltello con il quale ha minacciato il comandante della stazione di Giano dell Umbria. Il carabiniere ha però reagito e, coadiuvato dagli altri militari, è riuscito a disarmarlo senza che nessuno rimanesse ferito. Fonte della notizia: lagoccia.eu Minaccia barista e poliziotti: denunciato SIENA Ha minacciato prima la titolare di un bar alle porte di Siena, poi i poliziotti intervenuti sul posto. Gli agenti delle Volanti della Questura di Siena, inviati dalla sala operativa presso l esercizio in strada di Pescaia in seguito alla segnalazione di una lite, hanno cercato di calmare lo straniero, uno slavo di 49 anni, che si era rivolto alla barista con toni ingiuriosi, minacciandola e offendendola anche in loro presenza e, a dire della stessa, sputandole addosso. I poliziotti hanno accompagnato l uomo in Questura per effettuare alcuni accertamenti sulla sua identità, visto che non aveva con sé i documenti. Durante i riscontri, in

10 seguito ai quali è risultato in possesso del permesso di soggiorno, lo straniero ha iniziato a minacciare gli agenti e le loro famiglie, facendo ritenere loro di essere a conoscenza di cose personali che li riguardavano. Per questo è stato denunciato per minaccia a Pubblico Ufficiale e per non aver avuto al seguito i documenti, come previsto dalla legge. Fonte della notizia: sienafree.it Napoli -Bagnoli: arresto per resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale NAPOLI A bagnoli i carabinieri del nucleo operativo della compagnia rione traiano hanno arrestato per resistenza, violenza e minaccia a pu D Alessandro Raffaele, un 40enne di via Divisione Siena gia noto alle forze dell ordine. L uomo e stato notato su via cavalleggeri d aosta mentre era alla guida della sua smart che aveva fermato al centro della strada bloccando il traffico per aggredire a male parole alcuni automobilisti. I carabinieri in servizio di pattuglia per il controllo del territorio hanno notato la scena e si sono avvicinati per evitare che dalle parole si passasse ai fatti ma sono stati aggrediti a calci e pugni e costretti a bloccare l uomo solo dopo violenta colluttazione (un carabiniere ha riportato lesioni guaribili in 5 giorni). L arrestato e in atteso di rito direttissimo. Fonte della notizia: osservatorioflegreo.it Un 45enne ubriaco aggredisce gli operatori del 118 Provvidenziale intervento di due agenti di polizia locale in piazza Dante TRANI Il personale del 118, allertato da un cittadino, è intervenuto per soccorrere una persona priva di coscienza in piazza Dante. Alla vista dei soccorritori, però, S.F. un 45enne di Bisceglie, ha reagito con violenza creando momenti di panico nella centrale piazza cittadina. Il fatto è accaduto questa sera intorno alle 20. L'uomo, in stato di alterazione psicofisica per l'assunzione di alcool si è scagliato violentemente contro gli operatori del 118. Provvidenziale è stato l'intervento di una pattuglia di polizia municipale composta dagli agenti Michele Arcangelo Palmitessa e Riccardo Sipone: gli uomini della polizia municipale sono riusciti a rendere inoffensivo l'uomo che, in seguito ad una lunga ed estenuante trattativa, è stato convinto al salire in ambulanza per le cure del caso. Scortati dagli agenti di PM, il personale del 118 ha trasportato S.F. nel reparto di psichiatria presso l'ospedale di Bisceglie. Un particolare ringraziamento agli agenti di polizia locale è stato espresso dal dott. Rino Negrogno a nome dagli operatori del 118 di Trani: «Li ringraziamo di cuore, senza di loro non so davvero come sarebbe andata a finire». Fonte della notizia: traniweb.it