Curriculum Ing. Angelo Felli

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1 Pag.1 di12 Titoli Laurea in ingegneria meccanica, conseguita con lode, presso l Università degli studi di Napoli nel Abilitazione all esercizio professionale Borsa di studio e frequenza a corso di formazione professionale organizzato dal Cesvitec (Camera di Commercio di Napoli) Corso finalizzato allo studio delle componenti tecnologiche e sociali della piccola e media azienda nel territorio della Regione Campania. Corso di specializzazione in ingegneria nucleare presso l università di Pisa. Corso di perfezionamento in Ingegneria Nucleare (Categoria B) della durata di 12 mesi, basato su 8 esami. Il superamento degli esami e la discussione finale della tesi erano condizioni propedeutiche all assunzione presso il Comitato Nazionale Energia Nucleare Direzione Sicurezza e Protezione. Corso inglese presso Shenker Institute of Rome. Iscrizione Albo degli Ingegneri di Roma numero d iscrizione Incarichi ed Attività 1977 Assunzione a tempo indeterminato presso il Comitato Nazionale Energia Nucleare Direzione Sicurezza e Protezione (DISP), con inizio servizio 3 gennaio 1977 Principali incarichi ed attività: Studio delle trombe d aria in Italia L attività era finalizzata a determinare i parametri di progetto ai fini della protezione degli impianti nucleari da eventi naturali. Il lavoro è stato completato con la pubblicazione di un rapporto tecnico: Le trombe d aria in Italia anno 1977, Membro del Gruppo di Lavoro DISP per lo studio dell incidente di Three Miles Island

2 Pag.2 di12 Il Gruppo di lavoro venne disposto nel 1979, con O. di S. da parte del Direttore Generale DISP, per studiare le cause dell Incidente verificatosi alla centrale Nucleare di Three Miles Island il 28 marzo I risultati dei lavori del gruppo sono riportati in tre rapporti. Membro del Gruppo di Lavoro DISP per la redazione delle linee guida finalizzate alla organizzazione della emergenza nucleare in Italia Il Gruppo di lavoro venne disposto nel 1980, con O. di S. da parte del Direttore Generale DISP, per studiare e raccogliere elementi in tema di organizzazione dell emergenza, dall esperienza dell Incidente Three Miles Island il 28 marzo I risultati dei lavori del gruppo vennero raccolti in un rapporto tecnico Assegnazione presso l Unità di Progetto Alto Lazio, a seguito di una riorganizzazione della DISP Principali incarichi ed attività: Supporto alle attività dell Unità, con le seguenti mansioni, operate sotto la responsabilità del Capo progetto: Assicurare le attività di vigilanza sulla progettazione esecutiva, promuovendo e coordinando, nell ambito della organizzazione a matrice, le attività delle divisioni della ingegneria ENEA DISP. Stabilire i programmi e coordinare le istruttorie tecniche dei progetti particolareggiati redigendo il rapporto finale. Assicurare adeguata rappresentanza dell Enea Disp verso l esercente ENEL. Assicurare i rapporti con la Commissione Tecnica interministeriale. Predisporre, sulla base delle relazioni tecniche degli uffici, i rapporti finali per l approvazione dei progetti particolareggiati Incarico di Responsabile della vigilanza sulla progettazione esecutiva nella unità di progetto per la Centrale di Alto Lazio Principali incarichi ed attività: L incarico stabilito nell organigramma dell ENEA DISP, prevedeva i medesimi compiti indicati nell ambito del ruolo di supporto di cui sopra, che nell attuale posizione venivano eseguiti in piena autonomia. Alcuni dei rapporti tecnici nel corso delle attività svolte nell Unità di Progetto Alto Lazio.

3 Pag.3 di Incarico di Capo Divisione Progettazione Componenti nel quadro della Direzione Ingegneria Ambientale ENEA. Principali incarichi ed attività: Progettazione e costruzione di componenti per gli impianti sperimentali della direzione Ambiente Ingegneria dell ENEA. Progettazione ed esecuzione dello smontaggio impianti pilota Progetto PEC presenti presso la sede ENEA Casaccia. Organizzazione e gestione delle operazioni di carico e trasporto del sodio dagli impianti sperimentali presenti nella sede di ENE/Casaccia. Progettazione e costruzione di componenti ed impianti per la sperimentazione di sistemi trattamento rifiuti ed abbattimento emissioni gassose e risanamento ambientale. Nell ambito di queste attività, è stato prodotto anche un brevetto: Dispositivo per l introduzione di materiale sigillante in tubazioni metalliche contenenti tracce di prodotti contaminati Incarico di Assistente del Direttore di Settore Scienze dell Ambiente Fisico ENEA. Attività: Studio e sviluppo di metodologie di impatto ambientale applicate ad insediamenti nuovi ed esistenti.. Criteri e metodi diretti ed indiretti per la rivelazione e caratterizzazione delle sorgenti di impatto naturali ed antropiche. Criteri e metodi di analisi di tipo previsionale e di tipo analitico di migrazione degli inquinanti. Collaborazioni alle attività di valutazioni e compatibilità ambientale per i progetti di cooperazione allo sviluppo del MAE. Nell ambito di questo nuovo incarico ho partecipato, quale rappresentante ENEA, alla redazione dei documenti Richiesta di comando presso l Agenzia Nazionale per la Protezione dell Ambiente (ANPA), istituita a seguito della Legge 21 gennaio 1994 n. 61. Principali incarichi ed attività svolti presso l ANPA:

4 Pag.4 di12 Presidente della Commissione UNICHIM per la redazione delle Linee guida per la valutazione dei terreni e falde contaminati Aspetti normativi ed analisi di rischio Manuale N. 185 edizione 1997 Coordinatore Gruppo di Studio ANPA ENEA UNICHIM CCR, Suoli e Falde Contaminate. : Caratterizzazione e proposte di risanamento area CIP: Il rapporto finale, commissionato ad ENEA dalla Regione Emilia Romagna, contiene le risultanze delle attività effettuate da diversi gruppi industriali come ENI, Centro Comune di Ricerca, Unione petrolifera ENEA, ANPA ed altri. Membro del gruppo di studio di proposte sul risanamento delle aree industriali di Trento Nord. L obiettivo dell attività è stato quello di valutare l attività di caratterizzazione e proposte di risanamento presentate dal soggetto obbligato. Designazione esperto per bonifiche suoli inquinati L obiettivo dell attività è stato quello di formulare delle proposte normative in merito alla normativa applicativa indicata nel D.Lgs 22/97. A completamento dei lavori venne preparato una bozza di decreto come richiesto all articolo 17 del Decreto Legislativo 22/97. Tale decreto è il D. M. 471/99. Responsabile contratto di ricerca tra ANPA e Dipartimento d idraulica, trasporti e strade dell università degli studi di Roma LA SAPIENZA 1998 Coordinatore del GdL ANPA di supporto al Commissario di Governo rifiuti e bonifiche Regione Campania. Il lavoro era finalizzato alla organizzazione, ai fini conoscitivi propedeutici alla progettazione, delle attività relative alla individuazione e rilevazione delle caratteristiche delle discariche abusive o di quelle autorizzate e non messe in sicurezza e dalle aree interessate dalla presenza di sedimenti inquinati dei fondali lacuali, portuali e fluviali, anche ai fini della loro potenzialità inquinante. Inoltre, come specificato nell atto convenzionale allegato, era necessario determinare le priorità degli interventi, la valutazione di aree per depositi temporanei, la rappresentazione cartografica delle aree individuate e la valutazione di situazioni straordinarie di pericolo. Principali incarichi avuti dal Commissario di Governo su indicazione ANPA, nell ambito del ruolo di Coordinatore del GdL ANPA di supporto al Commissario di Governo rifiuti e bonifiche Regione Campania. Nomina quale Collaudatore in corso d opera del Progetto Realizzazione delle attività di censimento e classificazione dei siti potenzialmente inquinati nella Provincia di Napoli

5 Pag.5 di12 Coordinatore dell ufficio direzione lavori di Bonifica dell area dell ex discarica sita in località Colle Barone nel Comune di Montecorvino Pugliano. Rappresentante ANPA al gruppo tecnico per lo sviluppo di un programma di monitoraggio ambientale dell impianto di produzione del CDR di Caivano. Rappresentante ANPA al gruppo tecnico per lo sviluppo di un programma di monitoraggio ambientale dell impianto di produzione del CDR di Pianodardine Avellino. Rappresentante ANPA al gruppo tecnico per lo sviluppo di un programma di monitoraggio ambientale dell impianto di produzione del CDR di Giugliano. Rappresentante ANPA al gruppo tecnico per lo sviluppo di un programma di monitoraggio ambientale dell impianto di produzione del CDR di Tufino. Rappresentante ANPA al gruppo tecnico per lo sviluppo di un programma di monitoraggio ambientale dell impianto di produzione del CDR di Santa Maria Capua Vetere (CE) Incarico dirigenziale in ARPA CAMPANIA Gruppo di Progetto Ingegneria Ambientale. L incarico è stato determinato allo scopo di trasferire all ARPAC gli incarichi che APAT eseguiva in regione Campania e creare nell ambito, dell Agenzia regionale adeguate, competenza. A tal fine, con Ordinanza 392 del Commissario di Governo rifiuti regione Campania, veniva disposto di avvalersi di ARPAC per le attività che sono oggetto dei rapporti fra APAT e Commissario di Governo. Con ordine di servizio ARPAC si istituisce il Gruppo di progetto ingegneria ambientale definendo il soggetto responsabile. La stipula del contratto dirigenziale con ARPAC, a norma dell art. 19 del d.lgs 165/2001, è subordinata all aspettativa da APAT L attività oggetto dell incarico ha previsto la direzione ed il coordinamento del Gruppo di progetto ingegneria ambientale, costituito da 20 unità co.co.co e due funzionari ARPAC. I compiti del Gruppo di Progetto Ingegneria Ambientale, come riportato nella ordinanza 392 del Commissario di Governo rifiuti della Regione Campania, erano: Redazione Piano Regionale di Bonifica. Progetto piano di caratterizzazione di Napoli Orientale e Bagnoli Coroglio. Piano di bonifica del Sarno e Regi Lagni (sedimenti inquinati e rifiuti). Censimento siti inquinati del Litorale Domitio Flegreo e Agro Aversano.

6 Pag.6 di12 Progetti dei piani di caratterizzazione e bonifica dei siti inquinati del Litorale Domitio Flegreo e Agro Aversano. Inquinamento da idrocarburi serbatoi interrati. Messa in sicurezza delle discariche private, comunali e consortili. Riesame e parere tecnico dei progetti di risanamento preparati dai soggetti obbligati e/o soggetti sostitutivi che effettuano l azione in danno. Valutazione delle pressioni ambientali. Determinazione delle prescrizioni tecniche per la conduzione e gestione degli impianti di produzione del CDR della Regione Campania ed inceneritori. Piano smaltimento rifiuti pericolosi e PCBs Membro gruppo di lavoro Missione in Libano per studio e proposta di bonifica centrale termoelettrica soggetta a bombardamento Rielaborazione rapporto finale diossine Regione Campania Incarico Capo Settore sedimenti fluviali e lacuali. Principale attività svolte: Studio di ricerca Standard di qualità di sedimenti fluviali e lacustri Criteri e Proposta. Studio di ricerca proposta di Manuale di caratterizzazione e risanamento dei sedimenti fluviali e lacuali Studio di ricerca Sviluppo di Sistemi Integrati per la Valutazione della Qualità dei Corpi Idrici e la Gestione di Sedimenti Contaminati. Organizzazione tecnica e scientifica corso di formazione ambientale Caratterizzazione dei sedimenti fluviali e lacuali Maggio Organizzazione tecnica e scientifica corso di formazione ambientale Caratterizzazione dei sedimenti fluviali e lacuali Maggio Coordinamento nazionale gruppo di lavoro per la redazione delle linee guida Progetto gestione degli invasi artificiali Rappresentante ISPRA gruppo di lavoro Ministero Ambiente, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per la redazione del D. M. Criteri per la redazione dei progetti di gestione degli invasi artificiali di cui all art. 114 del D. lgs 152/2006. Organizzazione tecnica e scientifica corso di formazione ambientale Caratterizzazione dei sedimenti fluviali e lacuali Maggio 2010.

7 Pag.7 di12 Organizzazione tecnica e scientifica corso di formazione Progetti di Gestione di invasi artificiali Ottobre Convenzione con Provincia Perugia: Progetto gestione sedimenti lago Trasimeno. Ing. Angelo Felli

8 Pag.8 di12 Pubblicazioni e rapporti tecnici 1. Le trombe d aria in Italia: anno Sintesi dell incidente nucleare di Three Miles Island: anno Evoluzione dell incidente nucleare di Three Miles Island: anno Analisi dell incidente nucleare di Three Miles Island e prime indicazione di prescrizioni tecniche: anno Linee Guida Organizzazione Emergenza Nucleare in Italia. 6. Rapporto quadro sul progetto particolareggiato n 4-II della centrale nucleare ALTO LAZIO, relativo alla istruttoria di cui all art. 42 del DPR 13/2/64 n 185, sul progetto delle parti: Edificio torri di raffreddamento di emergenza, sistema dei cunicoli esterni per le tubazioni e cavi elettrici. 7. Rapporto quadro sul progetto particolareggiato n 3 della centrale nucleare ALTO degli edifici Sala manovra, Generatori elettrici di emergenza, Quadri normali. 8. Rapporto quadro sul progetto particolareggiato n 5 della centrale nucleare ALTO delle parti: Contenimento primario, Gru polare, Reintegro delle piscine di soppressione, isolamento contenitore primario. 9. Rapporto quadro sul progetto particolareggiato n 8-I della centrale nucleare ALTO LAZIO, relativo alla istruttoria di cui all art. 42 del DPR 13/2/64 n 185, sul progetto delle parti: Sistemi di trattamento effluenti radioattivi, liquidi, solidi, gassosi. 10. Rapporto quadro sul progetto particolareggiato n 9-II della centrale nucleare ALTO LAZIO, relativo alla istruttoria di cui all art. 42 del DPR 13/2/64 n 185, sul progetto delle parti: Sala controllo principale e di emergenza Calcolatore di processo. 11. Rapporto quadro sul progetto particolareggiato n 10 della centrale nucleare ALTO delle parti: Sistemi di comunicazione, Reti di terra e sistemi di protezione da sovratensioni di origine esterna. 12. Rapporto quadro sul progetto particolareggiato n 12 della centrale nucleare ALTO delle parti: Sistema spruzzamento nocciolo a bassa pressione; Sistema spruzzamento nocciolo ad alta pressione; sistema di refrigerazione nocciolo isolato. 13. Rapporto quadro sul progetto particolareggiato n 13 della centrale nucleare ALTO delle parti: Sistema acqua mare servizi; sistema di refrigerazione ciclo chiuso; sistemi acqua sevizi emergenza.

9 Pag.9 di Rapporto quadro sul progetto particolareggiato n 14 della centrale nucleare ALTO delle parti: Sistema barre di controllo della reattività; sistema manuale delle barre di controllo. 15. Rapporto quadro sul progetto particolareggiato n 15 della centrale nucleare ALTO delle parti: Deposito combustibile fresco; deposito combustibile irraggiato; sistemi di refrigerazione/purificazione acqua piscine del combustibile; sistemi ed apparecchiature per il maneggio del combustibile. 16. Rapporto quadro sul progetto particolareggiato n 16-II della centrale nucleare ALTO LAZIO, relativo alla istruttoria di cui all art. 42 del DPR 13/2/64 n 185, sul progetto delle parti: Sistemi antincendio. 17. Rapporto quadro sul progetto particolareggiato n 17-II della centrale nucleare ALTO LAZIO, relativo alla istruttoria di cui all art. 42 del DPR 13/2/64 n 185, sul progetto delle parti: Edificio servizi zona controllata; edificio infermeria; total-body; fisica sanitaria ambientale; centro di emergenza; cunicolo passaggio personale edificio 12 radwaste; sistemi per la sorveglianza fisica e medica della protezione dei lavoratori. 18. Rapporto quadro sul progetto particolareggiato n 19 della centrale nucleare ALTO delle parti: Sistema trattamento acqua reattore; Sistema trattamento condensato; Distribuzione e stoccaggio condensato; sistema drenaggi; sistema trattamento acqua piscina di soppressione. 19. Rapporto quadro sul progetto particolareggiato n 20 della centrale nucleare ALTO delle parti: Sistema di smaltimento del calore del condensatore trattamento condensato. 20. Rapporto quadro sul progetto particolareggiato n 21 della centrale nucleare ALTO delle parti: Sistema di emergenza per la rimozione del calore (SEHR) e suoi ausiliari. 21. Analisi di rischio per la definizione della priorità degli interventi nella bonifica di siti contaminati. Anno Suoli e Falde Contaminati Tecnologie di Indagine e di Bonifica Manuale N. 175 edizione 1994 (Il rapporto tecnico è stato redatto da un gruppo di studio UNICHIM in cui rappresentavo l ENEA). 23. Rapporto Attività di caratterizzazione e proposte di risanamento della discarica di Borgo Montello (Latina): Anno Il rapporto, commissionato dal Comune di Latina ad ENEA, contiene le risultanze delle attività di caratterizzazione effettuate da diversi gruppi industriali come ENI, Centro Comune di Ricerca di Ispra, Unione petrolifera, ENEA, ANPA ecc. In rappresentanza dell ENEA, ho coordinato tutte le attività ed ho redatto il rapporto finale, in collaborazione con gli altri partecipanti.

10 Pag.10 di Rapporto Attività di caratterizzazione e proposte di risanamento dell area CIP Comune di Fidenza: Anno Commissionato ad ENEA dalla Regione Emilia Romagna, contiene le risultanze delle attività effettuate da diversi gruppi industriali come ENI, Centro Comune di Ricerca, Unione petrolifera ENEA, ANPA ed altri. 25. Linee guida per la valutazione di terreni e falde contaminati Manuale N. 185 edizione 1997 Il rapporto tecnico è stato redatto da un gruppo di studio UNICHIM in cui rappresentavo l ENEA). 26. Rapporto Parere tecnico relativo al progetto di bonifica area ex Carbochimica Trento Nord. L obbiettivo dell attività è stato quello di procedere alla istruttoria tecnica dei piani di caratterizzazione dell EX Carbochimica Trento Nord. I risultati, raccolti nel documento ANPA, hanno portato a completare la fase istruttoria dei progetti in questione e sono stati utili anche alla definizione di alcuni criteri principali per la preparazione del D. M. 471/99. Gli ENTI impegnati in questa istruttoria erano, oltre l ANPA, le ARPA e l ISS. 27. Emergenza rifiuti Regione Campania Censimento dei siti potenzialmente inquinati Litorale Domitio Flegreo ed Agro Aversano Dicembre Questo rapporto è stato, successivamente, aggiornato nell anno Provincia di Caserta: Proposta progettuale siti inquinati non pericolosi: anno Il rapporto è stato redatto dallo scrivente in collaborazione della Provincia di Caserta ed il corpo forestale della provincia. 29. Stato dell Ambiente della Provincia di Napoli: anno La collaborazione dello scrivente al rapporto è limitata alla situazione delle aree inquinate. 30. Piano di bonifica delle aree inquinate della Regione Campania І slralcio Dicembre Piano della Caratterizzazione di Napoli Orientale (Aree pubbliche e di competenza pubblica Marzo Piano di Caratterizzazione ai sensi del D.M. 471/99 del deposito A.N.M. Stella polare Aprile 2004 C.so A. Lucci Napoli. 33. Piano di Caratterizzazione ai sensi del D.M. 471/99 dell area pubblica Arenile S. Giovanni a Teduccio Napoli Aprile Piano di Caratterizzazione ai sensi del D.M. 471/99 Sito Ex scuola elementare Baronessa Novembre Piano di Caratterizzazione ai sensi del D.M. 471/99 Sito Area Industriale Cirio Eurolat Ottobre Piano di Caratterizzazione ai sensi del D.M. 471/99 Sito Ex Cirio di via Signorini S. Giovanni a Teduccio Napoli Maggio 2003.

11 Pag.11 di Piano di Caratterizzazione ai sensi del D.M. 471/99 Sito Stabilimento ex Corradini S. Giovanni a Teduccio Napoli Maggio Piano della Caratterizzazione ai sensi del D.M. 471/99 Sito Dell Area Pubblica Via Galileo Ferraris (Area Abbandonata) Napoli Marzo Piano della Caratterizzazione ai sensi del D.M. 471/99 del sito Ex Area industriale Isochimica Marzo Piano della Caratterizzazione ai sensi del D.M. 471/99 del Sito Via Pazzigno/ponte dei francesi (officine e depositi) Settembre Piano della Caratterizzazione ai sensi del D.M. 471/99 dell area industriale dismessa EX ICM Via Nuova delle brecce Napoli Marzo Emergenza rifiuti Regione Campania Aggiornamento sul censimento dei siti inquinati Litorale Domitio Flegreo ed Agro Aversano Marzo Programma per la decontaminazione e lo smaltimento degli apparecchi inventariati contenenti PCB e PCT e dei PCB e PCT in essi contenuti, in attuazione del D.Lgs. n. 22/1997 e s.m.i. e del D.Lgs. n. 209/1999. marzo Piano Regionale di Bonifica delle aree inquinate Regione Campania marzo Laghetti di Castelvolturno (CE) Stato delle attività e proposte di intervento (31 dicembre 2003). 46. Implicazioni igienico- sanitarie nella gestione dei rifiuti Linea di ricerca A: Studi epidemiologici Relazione Finale. 47. Mortalità per causa in una area della Campania con numerose discariche di rifiuti. 48. Rapporto tecnico trattamento rifiuti in Regione Campania Impatto sulla salute umana. 49. Stage: Siti contaminati e situazioni d emergenza maggio Stage: Tecniche progettuali di ripristino e recupero ambientale di siti contaminati da discariche. ANPA ottobre Stage: Caratterizzazione e risanamento dei sedimenti contaminati. Anno Stage: Qualità dei sedimenti nelle acque interne: approcci biologici. Anno Stage: Qualità dei sedimenti nelle acque interne: approccio coefficienti partizione. Anno Emergenza diossine nella Regione Campania 1 fase.

12 Pag.12 di Emergenza diossina nel territorio della regione Campania Interventi ed attività specialistiche Comune di ACERRA Provincia di Napoli Campionamento prodotti agricoli 56. caratterizzazione sedimenti acque interne: Sito d interesse nazionale di Terni Papigno. Ing. Angelo Felli

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