Tradizionale gerarchia urbana: - Dimensione demografica. Reti di città o Città policentriche. - Dimensione economica - Massa delle funzioni

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1 UNIVERSITA DEGLI STUDI DELL AQUILA FACOLTA DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO TESI DI LAUREA SISTEMI DI CITTA E RETI AMBIENTALI Relatore Candidato Prof. Bernardino Romano Correlatori Matricola Dott. Francesco Zullo Dott. Gabriele Bariletti

2 Fasi di lavoro: Obiettivo Analizzare il fenomeno del Policentrismo Urbano e cercare le condizioni fondanti per l applicazione di un simile modello di gestione del territorio, al Sistema Urbano Sub-Appenninico. 1. Definizione di Policentrismo Urbano; 2. Modellazione e caratterizzazione dei sistemi urbani policentrici; 3. Caso-studio applicativo: Il Sistema Urbano Policentrico Sub-Appenninico.

3 Il policentrismo urbano Tradizionale gerarchia urbana: - Dimensione demografica Reti di città o Città policentriche - Dimensione economica - Massa delle funzioni Modelli di governo del territorio basati, più che sull accentramento o la semplice localizzazione di beni e servizi nell ambito delle singole municipalità, sulla loro condivisione e fruizione a livello sovra locale; Integrazione multifunzionale e non gerarchica attraverso reti complesse; Valorizzazione delle specifiche identità urbane, paesistiche e culturali; Ricucitura e ridisegno delle relazioni tra spazio urbano e spazi aperti e periferici; Diversa coniugazione a seconda della scala territoriale di riferimento: - Sviluppo a scala locale(piano di Indirizzo Territoriale, Parchi Agricoli) - Sviluppo a scala Europea(Schema di Sviluppo Spaziale Europeo)

4 Misura dell efficienza dei sistemi policentrici Unità minima di analisi: FunctionalUrbanArea = bacino in grado di contenere il maggior numero di spostamenti giornalieri casa-lavoro (IRPET, 2010). Morfologia policentrica: distribuzione della popolazione nei diversi poli. Indice di Gini: misura del grado ci concentrazione/dispersione di una variabile 0 = massima diffusione 1 = totale concentrazione R Dove: - A i = x 1 + x x n ammontare di carattere posseduto dalle i unità più povere; -Q i =A i /A n corrispondentefrazionediammontare; -F i =i/nfrequenzarelativacumulatadelleprimeiunità. Funzionalità policentrica: grado di connessione tra i diversi poli. Accessibilità media: tempo medio di percorrenza tra i diversi centri. t m = Dove: -t i tempi di percorrenza tramite il mezzo ferroviario tra i poli; - n numero delle aste di collegamento;

5 Modellazione Clusterizzazione dei più frequenti schemi di organizzazione territoriale a rete sulla base: - Geometria; - Tipologia di flussi; - Distribuzione della popolazione; - Accessibilità media; - Margine urbano; -Matrice; - Dotazione di servizi. Strenght: Punti di Forza Weakness: Punti di debolezza Opportunities: Opportunità Threats: Rischi-minacce SWOT Analysis Analisi ragionata del contesto settoriale o territoriale in cui si realizza un programma d intervento con lo scopo di definire le opportunità di sviluppo di un area territoriale, che derivano da una valorizzazione dei punti di forza e da un contenimento dei punti di debolezza alla luce del quadro di opportunità e rischi.

6 Modello 1 Modello Caratteristiche Varianti lineari SWOT Analysis

7 Modello 2 Modello Caratteristiche Varianti lineari SWOT Analysis

8 Modello 3 Modello Caratteristiche Varianti lineari SWOT Analysis

9 Caso studio Il sistema urbano Policentrico Sub-Appenninico Variante lineare del Modello 1; Geometria a rete di città ; Estensione di circa 240 km con34 comuni; Matrice libera/naturale.

10 Caso studio Il sistema urbano Policentrico Sub-Appenninico Popolazione Indice di GiniR = 0,37. Ordine di grandezza P dm = 10 4 ; Oltre abitanti in un raggio di accessibilità alle stazioni di 10 minuti a 50 km/h (8,5 km).

11 Caso studio Il sistema urbano Policentrico Sub-Appenninico Set dei servizi qualificanti SULMONA Dove: -N add. U.L.T.= numero di addetti nelle unità locali totali -N occ. tot.= numero di occupati totali

12 Caso studio Il sistema urbano Policentrico SubSub-Appenninico Il sistema ambientale e paesaggistico

13 Situazione tachimetrica attuale Velocità media attuale globale: 55 km/h

14 Caso studio Il sistema urbano Policentrico Sub-Appenninico Accenni storici Orte- Falconara 1846il Papa Pio IX, autorizzava la costruzione di una ferrovia che collegasse lo Stato Pontificio al suo principale porto dell Adriatico, quello di Ancona; 1856 La Commissione Pontifica rilascia la concessione; 1866 Inaugurazione della linea come Strada Ferrata Pio Centrale ; 1885Incorporazione nella Rete Adriatica e gestione da parte della Società Italiana per le strade ferrate meridionali. Foligno Terontola 1866inaugurazione quale tratto integrante della linea Firenze Foligno, che in quest'ultima località confluiva nella Roma Ancona, rendendo quindi possibile l'itinerario Firenze Roma, divenuto importante con la conquista della città nel apertura del tronco Chiusi Terontolacon accorciamento del percorso Firenze Roma, la Foligno Terontola diventa una ferrovia secondaria. Terni Sulmona Nata dalla necessità di collegare Napoli a Firenze evitando il passaggio per Roma Costruzione a tratti tra il 1875e il 1883; Relegata a rango di ferrovia secondaria; Trazione a vapore fino al secondo dopoguerra; Servizio diretto L Aquila Roma Termini negli anni 60 (soppresso nel 1987); Servizio odierno Sulmona Terni con Aln 776.

15 Miglioramento dell accessibilità Criticità Pendenze e curve Pendenza max= 3,5 % Incoerenza tra raggio di curvatura e velocità di fiancata La massiccia presenza di curve e l impossibilità di sviluppare completamente le sopraelevazioni dei raccordi, impedisce di attribuire al treno il massimo di velocità connessa con il raggio di curvatura. Rango A => V = 4,62 * R 0,5 ; Rango B => V = 4,75 * R 0,5 ; Rango C => V = 4,89* R 0,5.

16 Miglioramento dell accessibilità Criticità Ponti Limitazioni sul carico assiale in categoria inferiore alla A (carico assiale massimo 16 t, o 4,8 t*m), come da PGOS di RFI Spa, 2009, con velocità massima consentita di 55 km/h. Stazioni e analisi dei perditempo Schemi di stazioni obsoleti: non sono consentiti l ingresso e la partenza in contemporanea di due treni incrocianti; Stazioni sede di incrocio equipaggiate con scambi percorribili in deviata a 30 km/h; Segnali di protezione alle stazioni posti ad una eccessiva distanza dalle stazioni stesse; Esempio di perditempo a Rieti: 403 (6 e 43 ).

17 Miglioramento dell accessibilità Miglioramenti infrastrutturali Nuovi schemi di stazioni Ingresso e partenza dei treni in contemporanea Nuovi deviatoi S60 UNI R 400 Tg 0,074 Riposiszione strategica dei segnali di ingresso alle stazioni Implementazione del carico assiale Data la sostituzione dei tre ponti limitanti il carico assiale tra Rieti e L Aquila, sarà consentita la circolabilità sulla linea in classe B2: 18 t/a e 6,4 t*m, consentendo la sostituzione del materiale rotabile.

18 Miglioramento dell accessibilità Miglioramenti infrastrutturali Sostituzione del materiale rotabile Aln 776 Peso a pieno carico = 50,2 t Massa massima aderente = 25,1 t Velocità massima = 150 km/h Pendenza massima superabile = 6,5 % Potenza massima = 560 CV Potenza specifica = 11,15 CV/t TALGO XXI Diesel Pendular Peso in regime di marcia = 209 t Velocità massima = 220 km/h Potenza massima = 4110 CV Potenza specifica = 19,65 CV/t Rango C => V = 4,89* R 0,5 Possibilità di viaggiare in Rango C+= + 5% di velocità

19 Hp1 Hp2 Miglioramento dell accessibilità Effetti dei miglioramenti Interventi - Riposizione strategica dei segnali di protezione delle stazioni; - Cambiamento degli schemi di stazione con incrocio contemporaneo dei treni; - Sostituzione dei ponti limitanti il carico assiale; -Sostituzione dei vecchi deviatoi da 30 km/h con deviatoi tipo 60U/ 400/0,074. -Sostituzione dell attuale materiale rotabile Aln776 con TALGO XXI Pendular in trazione diesel. Aumento v media + 16,14% (da 55,56 a 64,53 km/h) + 26,44% (da 55,56 a 70,25 km/h) Costi 7-10mln mln Analisi dei prezzi - Scambio ferroviario Materiale Prezzo unitario ( ) qntà Prezzo tot. ( ) Scambio ML UNI Scambio S60 UNI/400/0, Serie traversoni legno Giunto incollato Tratto deviata Tronchini Manodopera Costruzione scambi aro scambio TOTALE Costo per l acquisto del TALGO XXI diesel prezzo a base d asta di 50 milioni di Euro del bando indetto dalla Regione Sardegna per la fornitura di cinque treni pendolanti diesel (10 milioni a treno) svolgenti servizio sulle linee R.F.I. Cagliari- Sassari, Cagliari-Olbia e Sassari-Olbia.

20 Scenari tachimetrici Comuni Perugia Assisi Foligno Trevi Spoleto Terni Rieti Antrodoco L'Aquila Sulmona Strutture Istruzione Strutture ospedaliere superiore universitarie

21 Conclusioni Condivisione di servizi su scala sovra-locale del sistema policentrico; Collegamento L Aquila Roma Fiumicino L Aquila Fiumicino via A24: L Aquila Roma Tiburtina 1h e 40 Roma Tiburtina Fiumicino: 47 L Aquila Fiumicino via treno: L Aquila Terni: 1h Terni Fiumicino: 1h e 50 Riorganizzazione del sistema di trasporto secondo modelli di tipo Hub and Spoke ; Funzione turistica; Funzione ambientale: - incremento dei servizi ecosistemici; - implementazione di produzioni a filiera corta; Prospettiva nell utilizzo di modelli di governance su criteri funzionali.

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