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1 UniversitàdegliStudidi Bologna Facoltà di Scienze Politiche Corsodi Laureain ScienzePolitiche, Socialie Internazionali Microeconomia (A-E) Matteo Alvisi Parte 7 EQUILIBRIO ECONOMICO GENERALE E COMMERCIO INTERNAZIONALE 1 Matteo Alvisi - Microeconomia Programma delle Lezioni 1. Analisi Di Equilibrio Economico Generale 2. Efficienza nello Scambio 3. I Due Teoremi dell Economia del Benessere 4. Equità ed Efficienza 5. Efficienza nella Produzione 6. La Frontiera delle Possibilità Produttive e il Saggio Marginale di Trasformazione 7. I Benefici del Libero Scambio: la Nozione di Vantaggio Comparato 2 Matteo Alvisi - Microeconomia 1

2 Un Tassa sulla Benzina Si ipotizzi che il governo imponga una tassa di 1 per litro di benzina sui produttori. Finora abbiamo analizzato l impatto di un tale intervento solo su mercato della benzina. Sappiamo in particolare che essa è interpretabile come uno spostamento verso l alto della curva di offerta di un ammontare pari alla tassa. La quantità scambiata si riduce e il prezzo della benzina aumenta. Prezzo (al litro) 1,5 1 T=1 0, O O D Benzina(mln di litri) 3 Un Tassa sulla Benzina _(cont) Questa però non può essere la fine della storia. La posizione della curva di domanda in ogni mercato dipende dal prezzo di beni correlati : Beni Sostituti (etanolo, diesel, GPL, idrogeno) Beni Complementi (auto) Una variazione nel prezzo della benzina ha un impatto sulla domanda (e dunque sul prezzo di mercato) dei sostituti e dei complementi, la quale a sua volta influenzerà la domanda e il prezzo della benzina, ecc..(effetti di feedback). Alla fine, tutti i mercati raggiungono un nuovo equilibrio, e tale equilibrio sarà diverso da quello previsto con gli strumenti di analisi dell equilibrio parziale. Matteo Alvisi- Microeconomia 4 Matteo Alvisi - Microeconomia 2

3 Effetti di Feedback e Beni Sostituti Prezzo (per litro) 1,8 1,5 1 O O Prezzo (per litro) 1 0,9 0,6 O 0,5 D D D D D Benzina(mln di litri) 20 GPL (mlndi litri) Matteo Alvisi- Microeconomia 5 Effetti di Feedback e Beni Sostituti_(cont) La tassa aumenta il prezzo di equilibrio della benzina da 1 a 1,5. Essendo il GPL un sostituto, un aumento del prezzo della benzina sposta la curva di domanda di GPL verso l alto, fino a D, e il prezzo di equilibrio va da 0,6 a 0,8. L aumento del prezzo del GPL aumenta a sua volta la domanda di benzina, la quale si sposta a D e il nuovo prezzo di equilibrio diventa 1,8. Questo aumenta ulteriormente la domanda di GPL. La sua domanda diventa D e il prezzo 1. Entrambi i mercati alla fine raggiungeranno un equilibrio. Nel nostro esempio, questi sono appunto 1,8 e 1, diversi da quelli previsti con un analisi parziale. Matteo Alvisi- Microeconomia 6 Matteo Alvisi - Microeconomia 3

4 Effetti di Feedback e Beni Complementi Prezzo (per litro) 1,5 1,3 1 O O Prezzo (migliaia) ,5 O D D D D D Benzina(mln di litri) 6 Numero di auto (milioni) 7 Effetti di Feedback e Beni Complementi_(cont) La tassa aumenta il prezzo di equilibrio da 1 a 1,5. Dato che le auto sono un bene complemento, un aumento del prezzo della benzina sposta la domanda di auto verso il basso, a D, e il prezzo di equilibrio va da 20 a 15,5. La diminuzione della domanda di auto diminuisce la domanda di benzina, che si sposta a D, con un nuovo prezzo di equilibrio a 1,3. La riduzione del prezzo della benzina aumenta la domanda di auto. La domanda è ora D e il prezzo 18. Alla fine entrambi i mercati raggiungeranno un equilibrio ad un prezzo intermedio tra quello iniziale e quello di primo impatto previsto dall analisi parziale. Quest ultima, dunque, sovrastima l effettivo prezzo finale. 8 Matteo Alvisi - Microeconomia 4

5 Analisi di Equilibrio Generale Analizzare i mercati con un approccio parziale fornisce a volte delle previsioni imprecise sui prezzi di equilibrio (in presenza di shock positivi della domanda sottostima gli effetti con i beni sostituti e li sovrastima con i beni complementi). Quando gli effetti di feedback sono importanti, è più corretto un approccio di equilibrio generale. Con esso, occorre risolvere rispetto al prezzo e alle quantità di equilibrio in tutti i mercati collegati simultaneamente. Questo calcolo in realtà è spesso molto complesso, e per di più non ci dà informazioni sulle decisioni dei singoli agenti economici nel mercato. C è tuttavia uno strumento più semplice (ma più completo a riguardo del comportamento degli individui) per un tale approccio: la Scatola di Edgeworth. 9 Pareto Efficienza In una economia di mercato, per ipotesi, nessuno può essere forzato ad uno scambio che lo danneggi. Dunque, gli scambi possono essere solo mutuamente benefici: non esistono in altre parole uno scambio che migliori la posizione di uno dei due agenti e peggiori quella dell altro. Si dice che in un mercato tutte le opportunità di scambio sono sfruttate quando un ulteriore scambio tra gli agenti peggiora la posizione di almeno uno di essi. In conclusione, una allocazione di beni è efficiente quando nessuno partendo da essa può migliorare la propria condizione senza peggiorare quella di qualcun altro (Pareto Efficienza). Abbiamo già indirettamente dimostrato come singoli mercati perfettamente competitivi siano Pareto-efficienti. Ci si chiede allora se lo sia anche un economia perfettamente competitiva nel suo complesso, ossia in una prospettiva di equilibrio generale 10 Matteo Alvisi - Microeconomia 5

6 Una Economia di Puro Scambio Si consideri una semplice economia, con due agenti (Jacopo e Katia) e due beni(ciboe vestiario). Inizialmente, Jacopo possiede7 unitàdi ciboe 1 unità di vestiario. Katia possiede 3 unità di cibo (pagnottedi pane) e 5 unitàdi vestiario. Questa è la cosiddetta allocazioneiniziale o dotazione iniziale : W J =(x J =7; y J =1); W K =(x K =3; y K =5) In totale W=(x=10; y=6) 11 SMS e Scambi Mutuamente Benefici C è spazio per uno scambio volontario in questa semplice economia? La risposta è positiva se e solo se entrambi gli agenti possono migliorare la loro posizione iniziale. Di fatto, la risposta dipende dalle loro preferenze. Jacopo ha molto pane. La sua U del pane è dunque bassa, per cui è disposto a dare via un numero relativamente elevato di pagnotte in cambio di una unità in più di vestiario. Ad esempio, il suo SMS V,C potrebbe essere pari a 1/2: egli è disposto a cedere una pagnotta per mezza unità di cibo, o anche 2 pagnotte per una unità di vestiario. Katia ha molto meno cibo. Potrebbe dunque essere disposta a cedere un buon numero di unità di vestiario per una pagnotta in più. Ad esempio, il SMS V,C di Katia potrebbe essere 2, ossia Katia è disposta a scambiare due unità di cibo per una pagnotta in più. C è quindi spazio per una scambio mutuamente benefico. Spostandosi da W (l allocazione iniziale) ad un altra allocazione migliora il benessere di entrambi. Possiamo illustrare questa conclusione con la scatola di Edgeworth. 12 Matteo Alvisi - Microeconomia 6

7 La Scatola di Edgeworth Vestiario=6 3 O K 1 5 W O J 7 Cibo=10 13 Scambio nella Scatola di Edgeworth Vestiario=6 4 3 O K B +1C V -1V 1 5-1C W O J 6 7 Cibo=10 Gli scambi avvengono ogniqualvolta gli SMS dei due agenti sono diversi. 14 Matteo Alvisi - Microeconomia 7

8 L Insieme degli Scambi Mutuamente Benefici Vestiario=6 O K D C B W O J Cibo=10 15 Scambio e Potere Contrattuale Tutte le allocazioni comprese tra le curve di indifferenza passanti per W formano l insieme dei possibili scambi mutuamente esclusivi. Accettando uno scambio che porti al punto B, Katia può collocarsi su una curva di in differenza più lontana dalla sua origine e dunque stare meglio che in W. Si ipotizzi che Jacopo sia un contraente più forte e possa imporre scambio alternativo, ad un tasso diverso (ad esempio a 2 unità di vestiario, il massimo che Katia sarebbe disposta a pagare per 1 unità di C), di modo che l allocazione finale sia D. In D, Katia avrebbe la stessa utilità della dotazione iniziale W, per cui sarebbe indifferente tra accettare la proposta o rifiutarla. In modo simile, se il contraente più forte è Katia, l ultima offerta accettabile da Jacopo sarebbe C. 16 Matteo Alvisi - Microeconomia 8

9 L Insieme delle Allocazioni Efficienti Ci si chiede tuttavia se per se B sia un allocazione efficiente. In B le curve di indifferenza dei due agenti si incrociano e dunque c è anche spazio per uno cambio mutuamente benefico. Si ipotizzi che un nuovo scambio avvenga allo stesso tasso 1 contro 1 fino al raggiungimento del punto E, nel quale le due curve di indifferenza passanti per esso sono tangenti. Quando le curve di indifferenza sono tangenti, la corrispondente allocazione è efficiente: a partire da essa non sono più possibili scambi mutuamente benefici. Tra D e C, ci sono molte allocazioni efficienti che potrebbero alternativamente essere raggiunte a seconda del potere contrattuale relativo dei due agenti. 17 Il Nucleo( Core ) dell Economia Partendo dall allocazione iniziale W, tutti i punti di tangenza tra C e D sono allocazioni efficienti. L insieme di tali punti di tangenza costituisce il nucleo ( core ) di una economia,data una allocazione delle risorse iniziale. Vestiario O K Infatti, con lo scambio volontario, l economia finirà sempre in una allocazione finale che appartiene a tale nucleo. C E D W O J Cibo 18 Matteo Alvisi - Microeconomia 9

10 La Curva dei Contratti Partendo da una qualsiasi allocazione iniziale nella scatola di Edgeworth, tci sarà sempre un insieme infinito di allocazioni efficienti. La curva dei contratti contiene tutte le allocazioni per le quali le curve di indifferenza dei consumatori sono tangenti. Tutti i punti sulla curva dei contratti sono allocazioni efficienti: nessuno da qui può migliorare la propria condizione senza peggiorare quella altrui. Dunque, le allocazioni efficienti sono caratterizzate dall uguaglianza degli SMS. SMS J = SMS K Vestiario O J G H I Cibo O K 19 Scambio di Mercato ed Equilibrio Concorrenziale Finora, abbiamo ipotizzato che i consumatori effettuino scambi attraverso la negoziazione fino a raggiungere la curva dei contratti. La negoziazione ha dunque fine una volta raggiunto un punto di tale curva. Ora vogliamo dimostrare che la curva dei contratti viene sempre raggiunta anche in un equilibrio perfettamente concorrenziale. In un sistema economico perfettamente concorrenziale, gli agenti non contrattano, ma semplicemente esprimono una domanda e una offerta di beni, considerando i prezzi di mercato come dati. 20 Matteo Alvisi - Microeconomia 10

11 Equilibrio Concorrenziale Con una allocazione iniziale W e un prezzo relativo p C /p V =3/4 Jacopo massimizza la sua utilità in G; Katia invece la massimizza in H Nessuno dei due mercati è in equilibrio Da W a G, Jacopo vende 1 Vestiario=6 7 pagnotta in cambio di 3/4 I 3 unità di V. Da A ad H, Katia vende 3 H 2 unità di C per ottenere 4 pagnotte di pane. L offerta totale (per coppia) di V è 3, la domanda totale è 3/ G L offerta totale (per coppia) di cibo è 1, la domanda 1 W 5 totale. Quindi, p V diminuisce e p C O 6 7 J aumenta. pendenza = -p C /p V = -3/4 Cibo=10 O K 21 Equilibrio Concorrenziale_(cont) Da W ad E, Jacopo Clothing=6 vende 2 unità di cibo in cambio di 2 C. Da W ad E, Katia vende 2 C per avere 2 3 unità di cibo. L offerta totale 1.75 uguaglia la domanda totale in ogni mercato. 1 Il sistema si trova in un equilibrio O concorrenziale. J Ora p C aumenta, p V diminuisce, per cui il vincolo di bilancio è più pendente. Si ipotizzi ad esempio che ora p C /p V =1 Sia Katia sia Jacopo massimizzano la loro utilità in E. 7 5 G 3 W 7 O K H 2 E Bread=10 22 Matteo Alvisi - Microeconomia 11

12 Equilibrio Concorrenziale ed Efficienza Nel punto E, Jacopo sta massimizzando la sua utilità considerando il prezzo relativo come un dato; Dunque, SMS J =p C /p V Anche Katia sta massimizzando la sua utilità come price-taker in E: SMS K =p C /p V Dunque, in un equilibrio concorrenziale SMS K =p C /p V= SMS J per cui ci si trova sulla curva dei contratti. Un equilibrio concorrenziale è (Pareto) efficiente. 23 Il Primo Teorema dell Economia del Benessere Se tutti gli agenti economici sono price-takers, l allocazione di equilibrio sul mercato sarà Pareto efficiente. Tutti gli scambi mutuamente benefici saranno realizzati. In forma breve: Ogni Equilibrio Economico Generale è Pareto Efficiente. Implicazioni: Il mercato non fallisce anche se è totalmente decentrato. Esso opera sempre sulla curva dei contratti. 24 Matteo Alvisi - Microeconomia 12

13 Equità ed Efficienza Sebbene esistano molte allocazioni efficienti, alcune possono essere più eque di altre. Il vero problema è decidere quale sia l allocazione più equa. E facile mostrare come non ci sia ragione di pensare che una allocazione (efficiente) di equilibrio in un sistema perfettamente competitivo debba essere anche equa. La scatola di Edgeworthmostra le possibilità di scambio di due agenti economici, a cui sono associate diversi livelli di utilità. La frontiera delle possibilità di utilità rappresenta tutte le allocazioni efficienti in termini dell utilità di Jacopo e Katia. In altre parole, mostra I livelli di benessere che essi possono raggiungere sulla curva dei contratti. Matteo Alvisi- Microeconomia 25 La Frontiera delle Possibilità di Utilità Utilitàdi Katia O J F G H L I O J Jacopo ha utilitànulla O K Katia ha utilitànulla G, H, I puntisullacurvadei contratti F inefficiente è possibile stare meglio nell aria colorata attraverso lo scambio L non raggiungibile O K Utilità di Jacopo Matteo Alvisi- Microeconomia 26 Matteo Alvisi - Microeconomia 13

14 Funzioni di Benessere Sociale Le FBS valutano il benessere di una sistema nel suo complesso e sono soprattutto utilizzate per definire in modo chiaro l impatto di quelle politiche economiche o sociali che hanno effetti diversi su membri diversi della società. Diverse posizioni sull equità e sulla giustizia sono associate a diverse FBS. 1. Visione Utilitarista: l allocazione più equa è quella che massimizza la media delle utilità di tutti i membri della società. 2. Visione Rawlsiana: l allocazione più equa è quella che massimizza l utilità dell individuo che nella società ex-post starà peggio in termini di utilità. 3. Visione Egaulitaria: un allocazione è equa se tutti gli individui ricevono la stessa quantità di beni. 4. Visione Orientata al Mercato: (non direttamente rappresentata da una FBS): l equilibrio di mercato non è solo efficiente, ma anche equo. 27 Equità ed Efficienza: Il Secondo Teorema dell Economia del Benessere Dato che le allocazioni efficienti non sono necessariamente eque e giuste, il governo potrebbe intervenire per redistribuire il reddito. (sistema fiscale, Servizi pubblici Sistema Sanitario Nazionale, Sussidi alle famiglie ecc..). Ci si chiede se tale forma di intervento pubblico non sia distorsivo, ossia se il governo non blocchi in questo modo il corretto funzionamento del mercato, impedendogli di raggiungere la curva dei contratti. Il primo teorema sostiene che il mercato è sempre in grado di raggiungere la curva dei contratti, per cui la redistribuzione potrebbe avvenire semplicemente modificando l allocazione iniziale e poi lasciando agire le forze di mercato. Una volta che la nuova allocazione iniziale è stata determinata (attraverso i trasferimenti di reddito), gli agenti economici scambieranno i loro beni fino allo sfruttamento di tutte le opportunità di aumento di benessere e si troveranno quindi sulla curva dei contratti. Questo, nella sostanza, è il messaggio del Secondo Teorema dell Economia del Benessere. 28 Matteo Alvisi - Microeconomia 14

15 Il Secondo Teoremadell Economiadel Benessere(cont_) Ogni allocazione efficiente (ogni punto sulla curva dei contratti) è un equilibrio concorrenziale per una qualche allocazione iniziale delle risorse. Per funzionare, il secondo teorema necessita di un intervento pubblico non distorsivo (ad esempio, tasse a somma unica). Sfortunatamente, quasi tutte le modalità di redistribuzione del reddito hanno effetti distorsivi: Le tasse possono spingere gli agenti a lavorare meno e le imprese ad alterare in modo inefficiente il loro rapporto ottimale nell uso degli input. Dunque, nella realtà un trade-off tra i criteri dell equità e dell efficienza appare inevitabile. I due teoremi dell economia del benessere restano tuttavia un riferimento essenziale per ogni discussione normativa legata a tali temi (si vedano corsi di Economia Pubblica) 29 Efficienza nella Produzione Di nuovo, si parta da un modello semplice come quello descritto in precedenza e si aggiunga il settore della produzione. Cibo e Vestiario sono prodotto usando capitale e lavoro. C è una dotazione iniziale fissa nel sistema di K e L. Quale è la quantità efficiente di ognuno dei due beni che può essere prodotta data la tecnologia esistente? In altre parole, come dovrebbero essere allocate le dotazioni iniziali fisse di lavoro e capitale tra i due processi produttivi per raggiungere l efficienza? Ci si chiede poi se i mercati perfettamente competitivi allochino (in forma decentrata) gli input in tale modo efficiente. La risposta è positiva e questo per tre diversi requisiti di efficienza : nello scambio, nei fattori produttivi e nella produzione. 30 Matteo Alvisi - Microeconomia 15

16 Efficienza nei Fattori Produttivi Se i mercati degli input sono concorrenziali e i produttori di ogni bene considerano i loro prezzi come un dato, allora verrà raggiunto una allocazione efficiente nei fattori produttivi. Infatti, Se i produttori di cibo minimizzano i costi di produzione, sceglieranno una combinazione di L e K tale per cui SMST C = P L/ P K =w/r In modo simile per i produttori di vestiario SMST V = P L/ P K =w/r Dunque, l equilibrio concorrenziale è efficiente nei fattori produttivi: SMST V = w/r= SMST C 31 La Frontiera della Possibilità di Produzione La Frontiera delle Possibilità di Produzione mostra le combinazioni efficienti di cibo e vestiario che possono essere prodotte con i livelli fissi di L e K, dato lo stato della tecnologia. Essa è la trasposizione sul grafico dei prodotti della curva dei contratti degli input. La FPP è inclinata negativamente: per produrre più cibo dobbiamo spostare alcune unità di input dal settore del vestiario, diminuendone la produzione. Il valore assoluto della pendenza della FPP è il Saggio Marginale di Trasformazione (SMT). Vestiario O C A B C D O V Cibo 32 Matteo Alvisi - Microeconomia 16

17 Il Saggio Marginale di Trasformazione La FPP è concava: la sua pendenza aumenta se aumentiamo la produzione di cibo riducendo quella del vestiario. La quantità di vestiario a cui dobbiamo rinunciare per produrre una pagnotta di pane in più aumenta all aumentare della produzione di pane. Ciò è dovuto ai rendimenti marginali decrescenti di entrambi gli input: Se ci si trova in O C, producendo solo vestiario, la P di entrambi gli input è relativamente bassa, data che essi sono tutti utilizzati in un unico processo produttivo. Se rimuoviamo alcune unità di L e K dal settore del vestiario e le dedichiamo alla produzione di cibo, la P di quelle unità di L e K sarà molto elevata, cosicché la prima unità di cibo richiede una diminuzione molto limitata della produzione di vestiario. Continuando a spostare L e K dal vestiario al cibo, la P nel settore del cibo diminuisce mentre quella nel vestiario aumenta, cosicché per produrre una pagnotta in più occorre rinunciare a quantità crescenti di vestiario. In altre parole, SMT= V/ C aumenta. 33 Il Saggio Marginale di Trasformazione_(cont) Vestiario O C V/ C= V D E C V C V/ C=-2 F O V Cibo 34 Matteo Alvisi - Microeconomia 17

18 Il Saggio Marginale di Trasformazione_(cont) E possibile esprimere il SMT in termini di costi marginali. Si supponga uno spostamento dal punto D, dove SMT=1, al punto E. Per aumentare C di 1 unità occorre diminuire V di 1 unità: quando i fattori produttivi vengono spostati da D a E 1 unità di ouput è guadagnata e un altra è persa. Se il costo dei fattori spostati è 100 (ad esempio, 10 unità di L a w=6 e 8 unità di K a r=5), il costo marginale di una unità addizionale di F è 100. Dato che si è persa 1 V, questo è anche il costo di tale unità di V non più prodotta. Ciò significa che il C di produrre una unità in più di C è esattamente pari al C che avrebbe dovuto essere sostenuto per produrre le unità di V non più prodotte. Più in generale, V/ C=C C /C V. 35 L Algebra dell Efficienza nella Produzione Affinché una economia allochi i fattori produttivi in modo efficiente, non solo i beni devono essere prodotti al minimo costo, ma anche in modo tale che SMT=SMS K =SMS J Per provare ciò, si pensi ad una allocazione in cui tale eguaglianza non si verifichi e in cui SMS=2>SMT=1. L individuo scambierebbe 2 V per 1 C in più; Il mercato trasforma quelle 2 V in 2 C, per cui l individuo sarebbe in grado di migliorare il proprio benessere (spostandosi su di una curva di indifferenza più elevata) cedendo 2 V per averle trasformate in 2 C. Questo significa che al momento l economia sta producendo troppo poco cibo rispetto a quanto i consumatori richiederebbero. Per raggiungere l efficienza nella produzione, il cibo deve aumentare e il vestiario diminuire. In tale movimento lungo la FPP, il SMT aumenta. I consumatori iniziano a domandare più C e meno V, cosicché il loro SMS diminuisce avvicinandosi al valore (in aumento) del SMT. (Tale movimento è accompagnato da un aumento del prezzo di C e una diminuzione di quello di V). Queste variazioni termineranno quando SMS=SMT. Matteo Alvisi- Microeconomia 36 Matteo Alvisi - Microeconomia 18

19 Equilibri Competitivi ed Efficienza nella Produzione L ottimizzazione dei consumatori implica SMS = p C /p V Il SMT è definito anche come C C /C V Si noti che in un mercato perfettamente competitivo, la massimizzazione del profitto porta le imprese a produrre in modo tale che p C = C C e p V = C V Dunque SMS= p C /p V =C C /C V =SMT e un equilibrio perfettamente concorrenziale è efficiente nella produzione. 37 Applicazione: I Benefici del Libero Scambo Ci sono sempre benefici ottenibili dal libero scambio ogniqualvolta una paese abbia un vantaggio comparatonel produrre un bene ed un altro paese lo abbia nel produrre un bene diverso. Il paese 1 ha un vantaggio assoluto nel produrre x se il costo di produzione di xè più basso rispetto a quello del paese 2. Il paese 1 ha un vantaggio comparato nel produrre il bene xse il suo costo di produrre xrispetto al costo di produrre yè più basso del costo di produzione di xnel paese 2, rispetto al costo di produrre yin Matteo Alvisi - Microeconomia 19

20 Vantaggio Comparato Il Giappone ha un vantaggio assoluto nella produzione di entrambi i beni; Ha inoltre un vantaggio comparato della produzione di lettori Mp3. La Grecia ha un vantaggio comparato nella produzione di vino. Ore di lavoronecessarie per produrre 1 lettoremp3 e unadamigiana di vino Lettore Vino Giappone 2 4 Grecia 12 6 Quando ognuno dei due paesi ha un vantaggio comparato possono migliorare il loro benessere specializzandosi nella produzione del bene su cui hanno tale vantaggio ed importare poi l altro bene. Per dimostrarlo, si ipotizzi per semplicità che, a livello mondiale, in assenza di barriere commerciali, i lettori MP3 ed il vino abbiano lo stesso prezzo (p mp3 =p V, cosicché il prezzo relativoèp mp3 /p V =1). Inoltre, immaginiamo piena occupazione in entrambi i paesi(cosicché la produzione di lettori può essere aumentata solo diminuendo la produzione di vino) e che il massimo ammontare di lavoro giornaliero a disposizione nei due paesi sia 24 ore al giorno. 39 Vantaggio Comparato_(cont) Con 24h di lavoro, il Giappone può produrre 12 lettori, 6 damigiane di vino o una combinazione dei due beni (ad esempio, 9 lettori mp3 e 1 damigiana e mezzo di vino). Il Giappone può in realtà fare anche meglio: produrre solo lettori Mp3 ( specializzarsi ) e vendere parte della produzione nel mercato mondiale in cambio di vino. Ad esempio, dopo aver prodotto 12 lettori potrebbe venderne 3 in cambio di 3 damigiane al prezzo mondiale. Ciò migliorerebbe la situazione del Giappone rispetto all autarchia, nella quale dopo la produzione di 9 lettori, data la dotazione di lavoro disponibile, si potrebbe ottenere solo una damigiana e mezzo di vino. La Grecia invece ha un interesse a specializzarsi nella produzione di vino (Perché?) Ore di lavoronecessarie per produrre un LettoreMP3 e unadamigiana di Vino Lettore Vino Giappone 2 4 Grecia 12 6 Senza commercio, la Grecia potrebbe produrre solo 2 lettori Mp3 o solo 4 damigiane di vino, o una combinazione dei due beni (ad esempio 1 lettore e 2 damigiane). Con il commercio, se producesse 4 damigiane di vino, potrebbe consumarne 2 e ottenere con le rimanenti 2 lettori al prezzo mondiale, e tale combinazione non sarebbe stata raggiungibile senza la specializzazione prima e lo scambio poi. 40 Matteo Alvisi - Microeconomia 20

21 Efficienza dei Mercati Concorrenziali_(cont) Se i prezzi del vino in Giappone fossero relativamente più alti che a livello mondiale e se il Giappone fosse protezionista: i produttori produrranno la combinazione A. L apertura al commercio implica l accettazione del prezzo relativo mondiale. B diventa la combinazione produttiva interna più desiderata (il vino è meno conveniente da produrre internamente) Dal canto loro, i consumatori vorranno consumare la combinazione D. In B, c è un eccesso di domanda di V e un eccesso di offerta di L, ma questi gap possono essere coperti con le importazioni (Vd-Vb) e con le esportazioni (Lb-La). L Lb Ld La B Vb A Va Vd D L efficienza nei mercati perfettamente competitivi si raggiungeanche quando le sceltedi produzione e di consumo avvengono in modo decentrato. V 41 Matteo Alvisi - Microeconomia 21

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