Piano dell Offerta Formativa a.s. 2014/ Formazione Pag Designazioni de incarichi Pag Progetti Pag di 62

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1 PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico

2 Il Piano dell Offerta Formativa è il documento che identifica l Istituto, mediante il quale la scuola presenta le proprie scelte formative, le attività didattiche ed educative, l organizzazione e la gestione di strutture, persone e risorse. Il POF si propone di essere il punto di riferimento per tutte le parti interessate (docenti, consigli di classe, famiglie degli studenti, studenti, ecc.), che possono trovare in esso le motivazioni per scelte importanti e intenzionali; avrà la caratteristica di orientare la capacità progettuale a tradursi in termini di efficacia educativa e didattica. INDICE PRESENTAZIONE DELL ISTITUTO 1. Orario della scuola e delle segreterie Pag Calendario scolastico Pag L'Istituto e il territorio Pag Finalità dell IPSIA Giacomo Ceconi Pag. 6 SCELTE CURRICOLARI 1. Articolazione dei corsi del nuovo ordinamento Pag I corsi serali Pag I percorsi individualizzati 4.2 area del sostegno 4.3 area degli studenti stranieri PROGETTAZIONE EDUCATIVO - DIDATTICA Pag.22 Pag.22 Pag Obiettivi educativi e formativi Pag La progettazione didattica e il contratto formativo Pag Criteri generali per la rilevazione degli apprendimenti Pag Criteri di valutazione del comportamento Pag Programmazione delle attività dei corsi di recupero e scrutini Pag Criteri di attribuzione del credito scolastico - Esame di stato Pag Esami integrativi Pag Esami di idoneità Pag.46 SCELTE ORGANIZZATIVE 1. Ruolo e funzione degli organi collegiali Pag Collaborazione dei genitori e degli alunni nella formulazione del POF Pag Rapporti scuola - famiglia. Pag I servizi per gli studenti Pag Servizi amministrativi ed ausiliari Pag Scelte di autonomia didattica ed organizzativa Pag.52 2 di 62

3 7. Formazione Pag Designazioni de incarichi Pag Progetti Pag.60 3 di 62

4 Presentazione dell'istituto Via Manzoni ( centralino) (fax) info@gceconi.it Via Manzoni, Udine (centralino) info@gceconi.eu DIRIGENTE SCOLASTICO Dott. Prof. Giovanni FRANCOIS COLLABORATORI DEL D.S. : Primo collaboratore: Arch. Barbara Paoletti Secondo collaboratore: Prof.ssa Antonella Rossi DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI: Dott.ssa Giovanna Montanino 4 di 62

5 1. ORARIO DELLA SCUOLA E DELLE SEGRETERIE ORARIO DI APERTURA LOCALI L orario di apertura adottato è il seguente: Inizio alle ore 7.40 e termine alle ore 21,30 nelle giornate dal lunedì al venerdì. Inizio alle ore 7.40 e termine alle ore nella giornata del sabato. L accesso degli allievi è consentito dalle ore 7,55 SERVIZI AL PUBBLICO Il Dirigente Scolastico riceve il pubblico per appuntamento. I collaboratori ricevono il pubblico per appuntamento. Gli Uffici garantiscono il seguente orario di apertura al pubblico: Area studenti dal Lunedì al Sabato dalle ore alle ore Ufficio Amministrazione e Uff. del Personale dal Lunedì al Sabato dalle ore alle ore CALENDARIO SCOLASTICO Inizio: 11 settembre Termine: 08 giugno 2015 Feste o interruzione di lezioni: 1 novembre 8 dicembre dal 24 dicembre al 6 gennaio compresi Vacanze natalizie 16,17,18 febbraio 3, 4, 5 marzo Dal 02 al 07 aprile Vacanze pasquali 25 aprile 1, 2 maggio 1, 2 giugno 3. L ISTITUTO E IL TERRITORIO l'istituto G.Ceconi inizia la sua attività nel 1951, nella sede di Udine nelle sedi coordinate di Ampezzo, Maniago e Tarvisio. Negli anni successivi l attività si estende via via anche alle sedi di Pordenone, Sacile, S.Pietro al Natisone, Tolmezzo, Latisana, Codroipo, Tricesimo, S.Giorgio di Nogaro, San Giovanni al Natisone e Cividale. Le qualifiche, nel tempo, hanno riguardato vari settori: congegnatori meccanici, meccanici aggiustatori, meccanici tornitori, installatori a.g.r., saldatori; motoristi d auto, elettrauto; coltellinai, stampisti; falegnami, mobilieri, seggiolai; assistenti edili, disegnatori edili, muratori; elettricisti in b.t., elettromeccanici; radioapparecchiatori, apparecchiatori elettronici; odontotecnici; corso di specializzazione ed automazione industriale. 1969/70 - l Istituto G.Ceconi assume una fisionomia simile a quella attuale, con sede centrale in Udine e sedi coordinate a Codroipo, Latisana, San Giorgio di Nogaro e Tricesimo. Negli anni successivi le sedi coordinate sono state aggregate ad altri Istituti. 5 di 62

6 1998/99 - è funzionante il corso per Operatori dei Servizi Sociali che, dopo essere stato sede staccata, dall anno scolastico 2010/2011 opera presso la sede di via Manzoni. 2002/03 - è funzionante il corso serale di qualifica e post-diploma per l indirizzo Servizi sociali. 2010/11 è avviato il riordino dei cicli Totali alunni iscritti nei corsi diurni = 795 DATI RIFERITI AGLI ALUNNI N. studenti classi prime: 169 N. studenti classi seconde: 154 N. studenti classi terze: 183 N. studenti classi quarte: 170 N. studenti classi quinte: 119 Totali alunni iscritti nel corso serale = 149 N. studenti classi del biennio 30 N. studenti classi terze: 62 N. studenti classi quarte: 33 N. studenti classi quinte: LE FINALITA DELL IPSIA GIACOMO CECONI L Istituto intende agire integrandosi con il territorio e il contesto socio-economico in cui opera cercando di prevenire le necessità formative dell utenza. Le finalità sono: 1) Valorizzare, potenziare i talenti e le attitudini di tutti gli allievi e lottare contro la dispersione Il nostro Istituto intende assolvere questo delicato compito offrendo strumenti, occasioni e percorsi che valorizzino e promuovano le capacità di relazione e di autonomia, ponendo particolare attenzione alle situazioni di disagio e rispondendo a specifici bisogni, quali: recupero della motivazione e sostegno. 2) Educare alla cittadinanza Gli interventi in quest'area mirano a fornire la conoscenza delle regole e delle leggi che disciplinano la convivenza civile. L Istituto si propone di contribuire alla crescita dei ragazzi sotto il profilo culturale e delle capacità relazionali per diventare poi cittadini di una società che è in continua evoluzione, privilegiando la conoscenza dei diritti fondamentali dell uomo, il rispetto della persona, l educazione alla pace, alla legalità, alla tutela della salute e dell ambiente. 3) Combattere ogni forma di esclusione La scuola tende a far emergere le potenzialità di ogni individuo attraverso la rimozione degli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana anche dal punto di vista professionale. 4) Garantire la preparazione generale e le competenze professionali specifiche dei vari corsi. La scuola mira a far acquisire titoli di studio e/o competenze certificabili attraverso la proposta di un curricolo formativo integrato rivolto a giovani ed adulti, finalizzato al proseguimento negli studi e/o all inserimento nel mondo del lavoro. 6 di 62

7 Scelte curriculari 1. ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO DI STUDI Nuovo ordinamento Il riordino degli Istituti Professionali Il riordino degli Istituti Professionali è iniziato con le classi prime a.s. 2010/11. Con la riforma degli Istituti professionali non è più prevista la qualifica al terzo anno con esame obbligatorio per accedere al quarto anno, per cui si passa dalla classe terza alla classe quarta semplicemente con gli scrutini finali, come per qualsiasi altra classe intermedia. L identità degli istituti professionali Il riordino degli istituti professionali risponde all esigenza di organizzare percorsi formativi quinquennali, finalizzati al conseguimento di un titolo di studio, fondati su una solida base di istruzione generale e tecnico-professionale riferita a filiere produttive di rilevanza nazionale che a livello locale possono assumere connotazioni specifiche. I nuovi istituti professionali sono caratterizzati da un riferimento prioritario ai grandi settori in cui si articola il sistema economico nazionale, contraddistinti da applicazioni tecnologiche e organizzative che, in relazione alla filiera di riferimento, possono essere declinate in base alla vocazione del territorio, ai progetti di sviluppo locale e ai relativi fabbisogni formativi. L integrazione con il territorio e il mondo produttivo non è solo un metodo di lavoro, è un fattore imprescindibile per l elaborazione del piano dell offerta formativa degli istituti professionali. Il profilo educativo, culturale e professionale (PECUP) Il secondo ciclo di istruzione e formazione ha come riferimento unitario il profilo educativo, culturale e professionale definito dal decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, allegato A). Esso è finalizzato a: a) la crescita educativa, culturale e professionale dei giovani, per trasformare la molteplicità dei saperi in un sapere unitario, dotato di senso, ricco di motivazioni; b) lo sviluppo dell autonoma capacità di giudizio; c) l esercizio della responsabilità personale e sociale. Nel secondo ciclo, gli studenti sono tenuti ad assolvere al diritto-dovere all istruzione e alla formazione sino al conseguimento di un titolo di studio di durata quinquennale o almeno di una qualifica di durata triennale entro il diciottesimo anno di età. I percorsi degli istituti professionali si caratterizzano per l integrazione tra una solida base di istruzione generale e la cultura professionale che consente agli studenti di sviluppare i saperi e le competenze necessari ad assumere ruoli tecnici operativi nei settori produttivi e di servizio di riferimento, considerati nella loro dimensione sistemica. Nella progettazione dei percorsi assumono particolare importanza le metodologie che valorizzano, a fini orientativi e formativi, le esperienze di raccordo tra scuola e mondo del lavoro, quali visite aziendali, stage, tirocini, alternanza scuola lavoro. Tali attività permettono di sperimentare una pluralità di soluzioni didattiche per facilitare il collegamento con il territorio e personalizzare l apprendimento mediante l inserimento degli studenti in contesti operativi reali. Le discipline dell area di indirizzo, presenti in misura consistente fin dal primo biennio, si fondano su metodologie laboratoriali che favoriscono l acquisizione di strumenti concettuali e di procedure funzionali a preparare ad una maggiore interazione con il mondo del lavoro e delle professioni da sviluppare nel triennio. Nel successivo triennio sarà possibile articolare ulteriormente gli indirizzi in opzioni per rispondere alle esigenze di una formazione mirata a specifiche richieste del tessuto produttivo locale. 7 di 62

8 Innovare l organizzazione scolastica Autonomia e flessibilità Il rilancio dell istruzione professionale si basa, sul piano organizzativo e analogamente all istruzione tecnica, su due strumenti, l autonomia e la flessibilità, che consentono di declinare l offerta formativa per rispondere efficacemente alla molteplicità degli interessi e delle aspirazioni dei giovani e alle esigenze del territorio, del mondo produttivo e delle professioni. Gli istituti professionali possono utilizzare, quindi, nell organizzazione didattica dei percorsi 1) la quota di autonomia del 20% dei curricoli, sia per potenziare gli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti, con particolare riferimento alle attività di laboratorio, sia per attivare ulteriori insegnamenti, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano dell offerta formativa; 2) gli spazi di flessibilità, intesi come possibilità di articolare le aree di indirizzo in opzioni, per offrire risposte efficaci e mirate alle esigenze del territorio e ai fabbisogni formativi espressi dal mondo del lavoro e delle professioni. Gli spazi di flessibilità, invece, sono riservati esclusivamente alle aree di indirizzo; si possono aggiungere alle quote di autonomia ed hanno un duplice ruolo: - nel primo biennio e nel terzo anno, gli istituti professionali possono utilizzarli per una quota dell orario annuale delle lezioni non superiore rispettivamente al 25% per i primi due anni e del 35% nel terzo anno per svolgere, sulla base delle scelte compiute dalle Regioni nell esercizio della loro competenza esclusiva in materia, una funzione integrativa e complementare rispetto al sistema dell istruzione e della formazione professionale; - nel secondo biennio e nel quinto anno, gli istituti professionali possono utilizzarli, rispettivamente, per una quota del 35% e del 40% dell orario annuale delle lezioni per articolare ulteriormente le aree di indirizzo, con l obiettivo di corrispondere alle esigenze del territorio e ai fabbisogni formativi espressi dal mondo del lavoro, anche in relazione a particolari settori produttivi. Le opzioni possono essere scelte nell ambito di un elenco nazionale contenente anche l indicazione delle classi di concorso dei docenti che possono essere utilizzate per gli insegnamenti ivi previsti. L elenco nazionale è adottato con un apposito decreto del Ministro dell istruzione, dell università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell economia e delle finanze, ed è periodicamente aggiornato sulla base degli esiti del monitoraggio e della valutazione condotti a livello nazionale. Nel diploma rilasciato a conclusione degli esami di Stato sono certificate le competenze acquisite dallo studente anche con riferimento alle eventuali opzioni seguite. La flessibilità non può determinare comunque esuberi di personale, perciò va utilizzata nei limiti delle dotazioni organiche assegnate. Inoltre, per arricchire l offerta formativa della scuola e disporre di competenze specialistiche non presenti nell istituto, le scuole possono stipulare contratti d opera con esperti del mondo del lavoro e delle professioni, che abbiano una specifica e documentata esperienza professionale maturata nel settore di riferimento, nei limiti degli spazi di flessibilità previsti dal regolamento sul riordino degli istituti professionali e delle risorse iscritte nel programma annuale di ciascuna istituzione scolastica. Il laboratorio come metodologia di apprendimento Il laboratorio è concepito, nei nuovi ordinamenti dell istruzione professionale, non solo come il luogo nel quale gli studenti mettono in pratica quanto hanno appreso a livello teorico attraverso la sperimentazione di protocolli standardizzati, tipici delle discipline scientifiche, ma soprattutto come una metodologia didattica che coinvolge tutte le discipline, in quanto facilita la personalizzazione 8 di 62

9 del processo di insegnamento/apprendimento e consente agli studenti di acquisire il sapere attraverso il fare, dando forza all idea che la scuola è il posto in cui si impara ad imparare per tutta la vita. Tutte le discipline possono, quindi, giovarsi di momenti laboratoriali, in quanto tutte le aule possono diventare laboratori. Il lavoro in laboratorio e le attività ad esso connesse sono particolarmente importanti perché consentono di attivare processi didattici in cui gli allievi diventano protagonisti e superano l atteggiamento di passività e di estraneità che caratterizza spesso il loro atteggiamento di fronte alle lezioni frontali. L impianto generale dei nuovi ordinamenti richiede che l attività laboratoriale venga integrata nelle discipline sulla base di progetti didattici multidisciplinari orientati all acquisizione di competenze. I nuovi ordinamenti degli istituti professionali possono offrire, quindi, occasioni per valorizzare i diversi stili cognitivi, in una rinnovata relazione tra discipline teoriche ed attività di laboratorio che aiuti lo studente, attraverso un processo induttivo, a connettere il sapere acquisito in contesti applicativi al sapere astratto basato su concetti generali e riproducibile nella più ampia generalità dei contesti. Il processo sistematico di acquisizione e di trasferimento di conoscenze/abilità/competenze che caratterizza l apprendimento dello studente può esprimersi, in modo individuale o collegiale, in un attività osservabile che si configuri come un risultato valutabile. Il laboratorio, quindi, rappresenta la modalità trasversale che può caratterizzare tutta la didattica disciplinare e interdisciplinare per promuovere nello studente una preparazione completa e capace di continuo rinnovamento. Oltre all utilizzo delle diverse strumentazioni, delle potenzialità offerte dall informatica e della telematica, si può far ricorso alle simulazioni, alla creazione di oggetti complessi che richiedono l apporto sia di più studenti, sia di diverse discipline. In questo caso, l attività di laboratorio si intreccia con l attività di progetto e diventa un occasione particolarmente significativa per aiutare lo studente a misurarsi con la realtà. 9 di 62

10 ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DELL AREA GENERALE COMUNI AGLI INDIRIZZI DEI SETTORI: SERVIZI e INDUSTRIA E ARTIGIANATO Quadro orario DISCIPLINE ORE ANNUE DISCIPLINE 1 biennio 2 biennio 5 anno Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia Matematica Diritto ed economia Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) Scienze motorie e sportive Geografia generale ed economica 33 RC o attività alternative Totale ore Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo Totale complessivo ore di 62

11 Settore servizi: Indirizzo Servizi socio-sanitari articolazione Servizi socio-sanitari Profilo Il Diplomato di istruzione professionale dell indirizzo Servizi socio-sanitari possiede le competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze sociosanitarie di persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere bio-psico-sociale. È in grado di: partecipare alla rilevazione dei bisogni socio-sanitari del territorio attraverso l interazione con soggetti istituzionali e professionali; rapportarsi ai competenti Enti pubblici e privati anche per orientare l utenza verso idonee strutture; intervenire nella gestione dell impresa sociosanitaria e nella promozione di reti di servizio per attività di assistenza e di animazione sociale; applicare la normativa vigente relativa alla privacy e alla sicurezza sociale e sanitaria; organizzare interventi a sostegno dell inclusione sociale di persone, comunità e fasce deboli; interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani individualizzati di intervento; individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e igienico-sanitari della vita quotidiana; utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del servizio erogato nell ottica del miglioramento e della valorizzazione delle risorse. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nei Servizi socio-sanitari consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.2 dell Allegato A), di seguito specificati in termini di competenze: 1. Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni socio-sanitari del territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo e di comunità. 2. Gestire azioni di informazione e di orientamento dell utente per facilitare l accessibilità e la fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio. 3. Collaborare nella gestione di progetti e attività dell impresa sociale ed utilizzare strumenti idonei per promuovere reti territoriali formali ed informali. 4. Contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere delle persone. 5. Utilizzare le principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale. 6. Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela della persona con disabilità e della sua famiglia, per favorire l integrazione e migliorare la qualità della vita. 7. Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi, attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati. 8. Utilizzare strumenti informativi per la registrazione di quanto rilevato sul campo. 9. Raccogliere, archiviare e trasmettere dati relativi alle attività professionali svolte ai fini del monitoraggio e della valutazione degli interventi e dei servizi. 11 di 62

12 ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL AREA DI INDIRIZZO Quadro orario ORE ANNUE Discipline Primo biennio Secondo biennio 5 anno Scienze integrate (Fisica) 66 Scienze integrate (Chimica) 66 Scienze umane e sociali di cui in compresenza 66* Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche 66 di cui in compresenza 33* Educazione musicale 66 di cui in compresenza 33* Metodologie operative 66** 66** 99** Seconda lingua straniera Igiene e cultura medicosanitaria Psicologia generale ed applicata Diritto e legislazione sociosanitaria Tecnica amministrativa ed economia sociale Ore totali di cui in compresenza 132* * L'attività didattica di laboratorio caratterizza l'area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell'ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell'ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore. ** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico. Indirizzo Servizi socio-sanitari articolazione Arti ausiliarie delle professioni sanitarie, odontotecnico Profilo Il Diplomato di istruzione professionale dell indirizzo Arti ausiliarie delle professioni sanitarie, odontotecnico possiede le competenze necessarie per predisporre, nel laboratorio odontotecnico, nel rispetto della normativa vigente, apparecchi di protesi dentaria, su modelli forniti da professionisti sanitari abilitati. È in grado di: applicare tecniche di ricostruzione impiegando in modo adeguato materiali e leghe per rendere il lavoro funzionale, apprezzabile esteticamente e duraturo nel tempo; osservare le norme giuridiche, sanitarie e commerciali che regolano l esercizio della professione; 12 di 62

13 dimostrare buona manualità e doti relazionali per interagire positivamente con i clienti; aggiornare costantemente gli strumenti di ausilio al proprio lavoro, nel rispetto delle norme giuridiche e sanitarie che regolano il settore. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell articolazione consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.2 dell Allegato A), di seguito specificati in termini di competenze: 1. Utilizzare le tecniche di lavorazione necessarie a costruire tutti i tipi di protesi: provvisoria, fissa e mobile; 2. Applicare le conoscenze di anatomia dell apparato boccale, di biomeccanica, di fisica e di chimica per la realizzazione di un manufatto protesico. 3. Eseguire tutte le lavorazione del gesso sviluppando le impronte e collocare i relativi modelli sui dispositivi di registrazione occlusale. 4. Correlare lo spazio reale con la relativa rappresentazione grafica e convertire la rappresentazione grafica bidimensionale in un modello a tre dimensioni. 5. Adoperare strumenti di precisione per costruire, levigare e rifinire le protesi. 6. Applicare la normativa del settore con riferimento alle norme di igiene e sicurezza del lavoro e di prevenzione degli infortuni. 7. Interagire con lo specialista odontoiatra. 8. Aggiornare le competenze relativamente alle innovazioni scientifiche e tecnologiche nel rispetto della vigente normativa. ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL AREA DI INDIRIZZO Quadro orario ORE ANNUE Discipline Primo biennio Secondo biennio 5 anno Scienze integrate (Fisica) Scienze integrate (Chimica) Anatomia Fisiologia Igiene Gnatologia Rappresentazione e Modellazione odontotecnica di cui in compresenza 132* 132* Diritto e pratica commerciale, Legislazione socio-sanitaria 66 Esercitazioni di laboratorio di odontotecnica 132** 132** 231** 231** 264** Scienze dei materiali dentali e laboratorio di cui in compresenza 66* 66* 66* Ore totali di cui in compresenza 198* 198* 66* * L'attività didattica di laboratorio caratterizza l'area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell'ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell'ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore. ** Insegnamento affidato al docente tecnico-pratico. 13 di 62

14 Settore Industria e Artigianato Indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica Profilo Il Diplomato di istruzione professionale nell indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici, anche marittimi. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica ed altri) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio. È in grado di: controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità del loro funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e sulla salvaguardia dell ambiente; osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli interventi; organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue, relative al funzionamento delle macchine, e per la dismissione dei dispositivi; utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo presenti nei processi lavorativi e nei servizi che lo coinvolgono; gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l approvvigionamento; reperire e interpretare documentazione tecnica; assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei dispositivi; agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi autonome responsabilità; segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche; operare nella gestione dei sevizi, anche valutando i costi e l economicità degli interventi. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in Manutenzione e assistenza tecnica consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.3 dell allegato A), di seguito descritti in termini di competenze. 1. Comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti. 2. Utilizzare, attraverso la conoscenza e l applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche. 3. Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione. 4. Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite. 5. Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti. 6. Garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola d arte, collaborando alla fase di collaudo e installazione. 7. Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci e economicamente correlati alle richieste. Le competenze dell indirizzo «Manutenzione e assistenza tecnica» sono sviluppate e integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio. In classe terza sono previste due OPZIONI 14 di 62

15 Indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica Opzione Manutenzione mezzi di trasporto Profilo Il Diplomato di istruzione professionale nell indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici, anche marittimi. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica ed altri) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio. È in grado di: controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità del loro funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e sulla salvaguardia dell ambiente; osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli interventi; organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue, relative al funzionamento delle macchine, e per la dismissione dei dispositivi; utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo presenti nei processi lavorativi e nei servizi che li coinvolgono; gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l approvvigionamento; reperire e interpretare documentazione tecnica; assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei dispositivi; agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi autonome responsabilità; segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche; operare nella gestione dei servizi, anche valutando i costi e l economicità degli interventi. Nell indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica, l opzione Manutenzione mezzi di trasporto specializza e integra le conoscenze e competenze in uscita dall indirizzo, coerentemente con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio, con competenze rispondenti ai fabbisogni delle aziende impegnate nella manutenzione di apparati e impianti inerenti i mezzi di trasporto di interesse, terrestri, aerei o navali, e relativi servizi tecnici. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in Manutenzione e assistenza tecnica - opzione Manutenzione mezzi di trasporto consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.3 dell Allegato A), di seguito descritti in termini di competenze. 1. Comprendere, interpretare e analizzare la documentazione tecnica relativa al mezzo di trasporto. 2. Utilizzare, attraverso la conoscenza e l applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche. 3. Seguire le normative tecniche e le prescrizioni di legge per garantire la corretta funzionalità del mezzo di trasporto e delle relative parti, di cui cura la manutenzione nel contesto d uso. 4. Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite. 5. Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti relativi al mezzo di trasporto. 6. Garantire e certificare la messa a punto a regola d arte del mezzo di trasporto e degli impianti relativi, collaborando alle fasi di installazione, collaudo ed assistenza tecnica degli utenti. 7. Agire nel sistema di qualità, gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci ed economicamente correlati alle richieste. Le competenze dell indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica, nell opzione Mezzi di trasporto, sono sviluppate e integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio. 15 di 62

16 Indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica Opzione Manutenzione mezzi di trasporto ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL AREA DI INDIRIZZO DISCIPLINE Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica Scienze integrate (Fisica) di cui in compresenza 66* Scienze integrate (Chimica) di cui in compresenza 66* Tecnologie dell Informazione e della Comunicazione Laboratori tecnologici ed esercitazioni Quadro orario ORE ANNUE primo biennio secondo biennio quinto anno 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ ** 99** OPZIONE MEZZI DI TRASPORTO Laboratori tecnologici ed esercitazioni 132** 99** 99** Tecnologie meccaniche e applicazioni Tecnologie elettriche- elettroniche e applicazioni Tecnologie e tecniche di diagnostica e manutenzione dei mezzi di trasporto Ore totali di cui in compresenza 132* 396* 198* * l attività didattica di laboratorio caratterizza l area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite solo alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore. ** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico. 16 di 62

17 Indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica Opzione Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili Profilo Il Diplomato di istruzione professionale nell indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici, anche marittimi. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica ed altri) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio. È in grado di: controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità del loro funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e sulla salvaguardia dell ambiente. osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli interventi. organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue, relative al funzionamento delle macchine, e per la dismissione dei dispositivi. utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo presenti nei processi lavorativi e nei servizi che li coinvolgono. gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l approvvigionamento. reperire e interpretare documentazione tecnica. assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei dispositivi. agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi autonome responsabilità. segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche. operare nella gestione dei servizi, anche valutando i costi e l economicità degli interventi. L opzione Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili afferisce all indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica. Nell indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica, l opzione Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili specializza e integra le conoscenze e competenze in uscita dall indirizzo, coerentemente con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio, con competenze rispondenti ai fabbisogni delle aziende impegnate nella manutenzione di apparati e impianti elettrici, elettromeccanici, termici, industriali e civili, e relativi servizi tecnici. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in Manutenzione e assistenza tecnica, opzione Apparati, impianti e servizi tecnici industriali consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.3 dell Allegato A), di seguito descritti in termini di competenze. 1. Comprendere, interpretare e analizzare schemi di apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili. 2. Utilizzare strumenti e tecnologie specifiche nel rispetto della normativa sulla sicurezza. 3. Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione, nel contesto industriale e civile. 4. Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite. 5. Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni degli apparati e impianti industriali e civili di interesse. 6. Garantire e certificare la messa a punto a regola d arte degli apparati e impianti industriali e civili, collaborando alle fasi di installazione, collaudo e di organizzazione-erogazione dei relativi servizi tecnici. 7. Agire nel sistema di qualità, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficienti ed efficaci. Le competenze dell indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica, nell opzione Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili, sono sviluppate e integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio. 17 di 62

18 Indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica Opzione Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL AREA DI INDIRIZZO Quadro orario Ore annue DISCIPLINE primo biennio secondo biennio quinto anno 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica Scienze integrate (Fisica) di cui in compresenza 66* Scienze integrate (Chimica) di cui in compresenza 66* Tecnologie dell Informazione e della Comunicazione Laboratori tecnologici ed esercitazioni 99** 99** Opzione Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili Laboratori tecnologici ed esercitazioni 132** 99** 99** Tecnologie meccaniche e applicazioni Tecnologie elettriche - elettroniche, dell automazione e applicazioni Tecnologie e tecniche di installazione e di manutenzione di apparati e impianti civili e industriali Ore totali di cui in compresenza 132* 396* 198* * l attività didattica di laboratorio caratterizza l area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite solo alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore. ** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico. 18 di 62

19 I CORSI SERALI CORSO SERALE INDIRIZZO SERVIZI SOCIO SANITARI PREMESSA L educazione e la formazione in età adulta, pienamente rientranti nel concetto pedagogico del Life Long Learning (che vede un soggetto impegnarsi lungo tutto l arco della propria esperienza lavorativa e relazionale per il rinnovo continuo delle proprie conoscenze, capacità e competenze), possono essere elementi concretamente propulsori della continua, progressiva crescita personale, culturale sociale ed economica di ciascun cittadino. L Istituto offre l opportunità a persone che hanno, magari da diverso tempo abbandonato il regolare percorso formativo, di rientrare nel sistema dell istruzione ed acquisire un diploma. L Istituto propone la strutturazione di percorsi personalizzati che, in modo mirato, partono opportunamente e strategicamente dall esperienza lavorativa e dal vissuto in genere di ciascun iscritto, in un contesto scuola che è fortemente impegnato a relazionarsi con i nuovi tempi e le nuove esigenze, soprattutto con le direttive attuali dell Europa. Il piano educativo personalizzato tiene conto dei crediti formativi in possesso dello studente (titoli di studio, esperienze di lavoro, attestati di corsi, superamento di esami di idoneità in itinere, ecc.) per l inserimento nella classe più adatta (dalla prima alla quinta), rendendo in tal modo possibile la riduzione del numero degli anni necessari per conseguire il diploma. Per far fronte alle numerose richieste di un orario che possa venire incontro alle concrete esigenze dell utenza, non tralasciando il fatto stesso che numerosi iscritti sono spesso impegnati in turni lavorativi tardo-serali e notturni presso strutture ospedaliere e socio-sanitarie, l IPSIA G. Ceconi (a differenza di altri istituti operanti sul territorio) ha definito una fascia oraria che prevede l inizio delle lezioni alle h.16,30 e la loro conclusione alle h.21,30. Inoltre, i corsi serali si basano sul principio della flessibilità, in modo da tenere in considerazione la difficoltà degli iscritti, a volte considerevole, di essere sempre presenti alle lezioni; ciò non toglie che la presenza assidua e costante in aula resti un aspetto di primaria importanza per l apprendimento, sgravando lo studente da inopportuni compiti aggiuntivi da svolgere a domicilio. DESTINATARI Soggetti che abbiano compiuto il 18 anno di età, lavoratori e non. IL CORSO SERALE NEL DETTAGLIO Sulla base della vigente normativa e considerando l entrata in vigore del riordino degli istituti professionali a partire dalle classi prime dell a.s , il normale percorso risulta abbreviato grazie ai crediti riconosciuti allo studente per il suo precedente percorso scolastico e/o di eventuali corsi frequentati nell ambito della propria professione o in altri contesti (IAL, ENAIP, Università della Liberetà ecc). La circolare ministeriale n. 36 del in attuazione del DPR 263/12 art. 4 comma 1 lett.b, prevede il nuovo prospetto dei quadro orario, cui deve attenersi il corso serale indirizzo socio sanitario. Allo scopo di acquisire in tempo utile la documentazione necessaria per il riconoscimento dei crediti da parte dell apposita commissione e il successivo inserimento nella classe ritenuta più idonea ad ogni studente, all atto dell iscrizione la segreteria didattica consegnerà ad ogni studente un modulo contenete tutte le informazioni utili al reperimento della documentazione stessa, che dovrà essere prodotta tempestivamente. Sulla base dei crediti presentati, ogni studente che si iscrive per la prima volta potrà essere inserito 19 di 62

20 nella classe di competenza. Le prime quattro settimane dell inizio dell anno scolastico costituiscono la fase di accoglienza, durante la quale saranno somministrate prove di ingresso ai nuovi studenti con lo scopo di determinarne i vari livelli di preparazione nelle singole discipline. Successivamente, sulla base dei dati emersi, saranno predisposti i primi moduli di recupero dei prerequisiti necessari al proseguimento del percorso. In tale fase, l orario delle lezioni sarà articolato in moduli base e moduli di recupero, e gli studenti potranno essere aggregati in gruppi anche interclasse in base alle effettive necessità di recupero individuale del singolo studente. Le ore di riallineamento per il recupero crediti, in base al percorso personale dello studente, potranno svolgersi o in orario curricolare o extracurricolare (ad esempio ore , prima dell inizio delle lezioni o il sabato mattina). Successivamente i percorsi annuali avranno la scansione oraria del prospetto riportato, ferma restando nel corso di tutto l anno l attivazione di moduli di recupero da svolgersi nei tempi e con le modalità suddette in base alle effettiva necessità emergenti. Gli alunni sono scrutinati al termine dell anno scolastico nelle materie per le quali non presentano credito. La programmazione disciplinare è organizzata in modo tale da privilegiare il recupero dei debiti formativi (considerati non tali da precludere il percorso della classe in cui gli allievi sono iscritti) nel corso del Primo Quadrimestre assieme ai contenuti fondamentali dell anno in corso; il secondo Quadrimestre si focalizza sul completamento delle competenze relative alla classe regolarmente frequentata. Per quanto attiene agli eventuali moduli da recuperare, gli alunni sono valutati con prove documentate (per esempio con prove strutturate di fine modulo). Nel mese di agosto/settembre, gli studenti per i quali è stato progettato un percorso abbreviato in base ai crediti e potenzialità di apprendimento, sostengono gli esami di idoneità per la classe immediatamente superiore a quella successiva alla classe da lui frequentata (es. allievi interni promossi con scrutinio finale alla classe quarta possono fare richiesta di esami di idoneità alla classe quinta. 20 di 62

21 PROSPETTO QUADRO ORARIO Corso serale indirizzo "servizi socio-sanitari" Quadro orario ORE ANNUE 5 1 biennio 2 biennio anno DISCIPLINE Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia Matematica Diritto ed economia 66 0 Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 99 0 RC o attività alternative Scienze integrate (Fisica) 66 Scienze integrate (Chimica) 66 Scienze umane e sociali di cui in compresenza* Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche 66 di cui in compresenza* 33 Educazione musicale 66 di cui in compresenza* 33 Metodologie operative** Seconda lingua straniera Igiene e cultura medico-sanitaria Psicologia generale ed applicata Diritto e legislazione sociosanitaria Tecnica amministrativa ed economia sociale Ore totali Compresenza* insegnamento affidato al docente tecnico-pratico** 21 di 62

22 4. I PERCORSI INDIVIDUALIZZATI AREA DELL INTEGRAZIONE SCOLASTICA PIANO DI INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI DISABILITA Le norme della legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate 104/92 enunciano, in modo inequivocabile, il diritto all integrazione scolastica di tutti i minori in situazione di handicap e si riferiscono, specificamente, al diritto all istruzione (art. 12), agli strumenti per l integrazione, che devono essere messi a disposizione in maniera coordinata dalla scuola, dagli enti locali e dalle ASL, alle modalità di attuazione dell integrazione (art. 14). L integrazione è considerata, all interno di questa legge, sotto quattro aspetti differenti: scolastica nella formazione professionale lavorativa sociale La legge contiene inoltre altri diritti: diritto alla mobilità diritto alle agevolazioni diritto alla partecipazione e gestione dei servizi A partire dall iscrizione, l Istituto garantisce: > continuità educativa e didattica fra scuola media e scuola superiore: o incontri con la famiglia per la presentazione del corso, dell offerta formativa e per il reperimento di informazioni utili all accoglienza dell allievo; o incontri con i docenti delle scuole medie per favorire il raccordo educativo - didattico; o stesura mirata del progetto di vita e del progetto di deroga per l allievo, in cui si richiede l affiancamento di un insegnante di sostegno. > integrazione all interno della classe attraverso: o attività e lavoro di gruppo o attività di progetto o responsabilizzazione e coinvolgimento del gruppo classe: l allievo diversamente abile visto come risorsa per il gruppo. Le attività di progetto per l integrazione scolastica nell a.s. 2012/2013 sono le seguenti: o sport integrato o vela integrata o alternanza scuola - lavoro > incontri tra i docenti del Consiglio di Classe e i genitori con l équipe multidisciplinare del territorio per l analisi della situazione di partenza dell allievo e, in corso d anno scolastico, del suo andamento educativo - didattico. La legge fissa anche le strategie per il successo formativo delle persone handicappate avvalendosi del Gruppo di Lavoro Insegnanti di Sostegno (GLIS) e dell Equipe Multidisciplinare. Presso l Istituto è quindi operativo il GLIS composto da: i docenti di sostegno dell Istituto; 2 docenti curriculari; 2 rappresentanti dei genitori; 2 rappresentanti di allievi diversamente abili; una Psicologa e un Assistente Sociale come rappresentanti dei Servizi Sociali. 22 di 62

23 I compiti del GLIS sono: consentire un proficuo confronto fra tutte le componenti che, a vari livelli, operano per la piena integrazione degli alunni diversamente abili; in maniera specifica, consentire ai genitori di esprimere i propri giudizi, le opinioni, oppure avanzare istanze relativamente alle strategie educativo didattiche elaborate dalla scuola per gli alunni diversamente abili; monitorare costantemente la situazione relativa all integrazione degli alunni diversamente abili; elaborare proposte da avanzare ai competenti organi scolastici e agli Enti locali, curando la collaborazione e il raccordo con altre agenzie educative, socio sanitarie, enti pubblici, privati, famiglia e personale assistenziale messo a disposizione dagli Enti Locali; 2. avanzare proposte ed elaborare progetti volti a favorire il pieno sviluppo di tutte le potenzialità degli alunni diversamente abili; 3. avanzare eventuali richieste per l acquisto di materiali e sussidi indispensabili alle varie attività didattiche. L equipe multidisciplinare è costituita da: medico specialista della patologia segnalata neuropsichiatria infantile terapista della riabilitazione altri operatori Gli strumenti operativi fondamentali sono: la diagnosi funzionale il profilo dinamico - funzionale (P.D.F.) il piano educativo individualizzato (P.E.I.) Diagnosi funzionale Rappresenta la descrizione analitica della compromissione funzionale dello stato psicofisico dell alunno in situazione di handicap che viene racchiusa in un documento curato dall Equipe Multidisciplinare. Per la sua stesura vengono acquisiti elementi clinici ed elementi psicosociali. 5. Elementi clinici - Si acquisiscono tramite visita medica diretta accompagnata da una eventuale documentazione preesistente. 6. Elementi psicosociali - Si acquisiscono attraverso apposita relazione in cui verranno riportati, tra l altro, i dati anagrafici e quelli relativi alle caratteristiche del nucleo familiare. Articolazione della diagnosi funzionale Anamnesi fisiologica e patologica prossima e remota delle soggetto. Diagnosi clinica: fa riferimento all eziologia ed esprime le conseguenze funzionali dell infermità indicando la previsione dell evoluzione naturale. Finalità Sono rivolte al recupero del soggetto in situazione di handicap e devono tener conto delle potenzialità registrabili sotto i seguenti aspetti: cognitivo: livello di sviluppo raggiunto e capacità di integrazione delle competenze; affettivo - relazionale: livello di autostima e rapporto con gli altri; linguistico: comprensione, produzione e linguaggi alternativi; sensoriale: tipo e grado di deficit con particolare riferimento alla vista, all udito, al tatto; motorio - prassico: motricità globale e fine; neuropsicologico: memoria, attenzione e organizzazione spazio temporale; dell autonomia personale e sociale. 23 di 62

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