SMART CITY/SMART TOWN
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- Gabriella Ferrero
- 8 anni fa
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1 Contributo ANCI Toscana al Programma regionale per la promozione e lo sviluppo dell amministrazione elettronica e della società dell informazione e della conoscenza nel sistema regionale Il presente documento prende spunto dalla discussione del Comitato Strategico di RTRT dell 8 novembre 2011 riguardo al nuovo programma regionale per la promozione della Società dell'informazione e della conoscenza e vuol essere un contributo al lavoro che attualmente si sta svolgendo per la sua elaborazione. Prendendo atto dell approvazione del PRS e di quanto in esso previsto riguardo le Politiche per la società dell informazione e della conoscenza, si vogliono in primo luogo condividere gli indirizzi ed obiettivi indicati: 1. migliorare l accessibilità territoriale e ridurre il digital divide tramite la diffusione in tutto il territorio toscano della copertura in banda larga di secondo livello (oltre 7 Mbps) e l attivazione di servizi di connettività diffusa e infomobilità per la promozione del turismo, del commercio e la valorizzazione dei beni culturali; 2. garantire un rapporto più diretto e immediato di cittadini e imprese con una PA efficiente che, grazie a un capillare utilizzo delle tecnologie, assicura la semplificazione di procedure, abbatte i tempi di attesa e riduce i costi di funzionamento nel servizio di amministrazione e nei rapporti con i cittadini e con le imprese; 3. promuovere, nel rispetto del D.Lgs. 196/2003, l integrazione del patrimonio informativo della PA e la ricomposizione delle informazioni al fine di attivare un sistema unitario per la gestione dei dati tributari e catastali, per il supporto alla lotta contro l evasione fiscale, e al fine di garantire il diritto alla detenzione delle informazioni da parte di cittadini e imprese attraverso la ricomposizione dei dati in fascicoli elettronici. Progetti integrati di sviluppo Le politiche in oggetto si raccordano con i seguenti progetti: 1. Contrasto all evasione fiscale ed alla illegalità economica, attraverso il Sistema unitario per la gestione dei dati tributari e catastali 2. Semplificazione E assolutamente necessario proseguire con l azione e gli interventi attivati da Regione Toscana per la riduzione del digital divide con l estensione della banda larga (anche oltre i 7Mbps) su tutto il territorio regionale, anche integrando progetti ed infrastrutture sviluppati sul territorio da Enti locali o Aziende Pubbliche di servizio; si suggerisce anche di approfondire le tematiche di connettività diffusa e continua realizzata tramite varie iniziative quali le piazze wi-fi. E ormai evidente, infatti, come la disponibilità di dispositivi di connessione ad Internet quali smartphone, Pc portatili e tablet, e la loro sempre maggiore diffusione, definiscano una utenza che pone una domanda di connettività e di servizi correlati sull e-commerce, dal settore privato ma anche dal settore pubblico. 1
2 E naturale pensare che nel futuro le persone saranno sempre di più e sempre più spesso connesse alla rete e sarà per tutti naturale svolgere una serie di funzioni on-line non solo da personal computer portatili, che calano la loro percentuale di vendite a favore di smartphone e tablet, ma appunto da questi nuovi dispositivi, che risultano inoltre più facili e amichevoli da usare. E necessario quindi anche per la PA approntare e rendere disponibili servizi on-line, ed il PRS ne indica alcuni, da quelli per l infomobilità a quelli per il turismo, a quelli per il commercio a quelli per la valorizzazione e fruizione dei beni culturali, a quelli infine più tipici per la PA, da quelli sanitari a quelli di presentazione di istanze o di svolgimento di procedimenti amministrativi. Questa prospettiva presupponi tre azioni: disponibilità e potenziamento di piattaforme che permettano l erogazione dei servizi e la loro integrazione, tenendo conto anche della necessità di coinvolgere tutti i soggetti che sono attori della loro erogazione (p.e. piattaforme per i servizi turistici, per le imprese, per la sanità, ecc.) portabilità dei servizi sulle piattaforme utilizzate da smartphone e tablet in un ottica di servizi multicanale disponibilità di sistemi sicuri di autenticazione e profilazione degli utenti basati su certificati residenti su CNS ma non solo Queste azioni potranno beneficiare delle infrastrutture e delle piattaforme già realizzate da Regione Toscana ed in questo senso andare a cogliere l indicazione del PRS di muoversi nell ottica di un consolidamento e sviluppo dei progetti avviati nell ambito del precedente ciclo di programmazione affinché essi divengano patrimonio comune di tutti i territori e strumento per un tangibile cambiamento delle relazioni tra tutti i soggetti ; in primo luogo il TIX, ma anche i collegamenti in banda larga di RTRT e l infrastruttura di identificazione e autenticazione per l'accesso ai servizi e infine la CNS distribuita a tutti i cittadini toscani. Una prospettiva di questo genere mira ad un obiettivo generale di disponibilità di servizi per i cittadini che possa semplificare la vita di ognuno rendendo disponibili informazioni sulle città, sui territori, sulla mobilità, e consenta di svolgere un sempre maggior numero di operazioni on-line, con risparmi sui tempi e sui costi. In questo senso si collega al concetto di SMART CITY/SMART TOWN citato anche durante la discussione dell ultimo CS, è ciò potrebbe presupporre una azione specifica e innovativa, quasi di frontiera, sulla quale coinvolgere un territorio. Non si può però affrontare il problema senza considerare quello che viene definito digital divide di secondo livello, cioè la difficoltà nell accedere ai servizi in rete da parte di molti cittadini, sia per problemi culturali e di conoscenza degli strumenti che di disponibilità degli stessi. L obiettivo che ci si deve porre è di aumentare l alfabetizzazione dei cittadini nelle varie fasce di età, partendo sicuramente dai giovani in età scolare, ma non sottovalutando la formazione degli adulti all uso degli strumenti ICT così come dagli anziani, che in questi anni hanno dato dimostrazione del loro interesse per gli strumenti informatici e per la rete. Al tempo stesso è però necessario un rafforzato impegno nella formazione del personale degli enti: per andare verso un PA più moderna, davvero in grado di rispondere alle domande ed 2
3 alle istanze che la società e la comunità le pongono, è necessario uno sforzo culturale di coloro che vi operano, sia per formarsi sulla normativa e sulle possibilità dell innovazione, sia per acquisire una mentalità più adeguata ai tempi. Il PRS da indicazioni anche sulle modalità operative di attuazione confermando il modello di governance espresso dalla Rete Telematica Regionale Toscana (RTRT), in quanto strumento capace di presidiare la trasversalità tipica dei processi di innovazione. Viene condivisa in pieno questa indicazione in quanto la Rete Telematica Regionale Toscana si è dimostrata vera comunità di soggetti capace di collaborare sulle azioni e di discutere ed elaborare strategie per l innovazione. La partecipazione ad RTRT di tutta la PA toscana ma anche di altri soggetti quali le Università ed i centri di ricerca, le amministrazioni periferiche dello Stato (prefetture ed altre) e di altri soggetti, la fanno diventare luogo di diffusione di politiche coordinate e di sistema per l innovazione. Sempre più però si pone il tema della partecipazione di altri soggetti quali le aziende pubbliche di servizio. Se questa è una possibilità offerta dal nuovo Codice dell Amministrazione Digitale (D.Lgs aggiornato dal coordinato D.Lgs ) dall altra è anche precisa domanda che arriva dai soggetti del territorio (le in-house ICT di vari enti così come aziende di servizi speciali o di riscossione tributi di proprietà di enti pubblici). E necessario analizzare il problema e affrontarlo anche dal punto di vista normativo, con l obiettivo di attivare tutte le sinergie far enti e aziende pubbliche utili agli obiettivi del PRS (a partire da quelli dell interscambio di dati anche finalizzato alla lotta all evasione fiscale). Inoltre il PRS indica di rivolgere particolare attenzione ad includere in tali processi le realtà di più piccole dimensioni e proprio per questo a maggior rischio di marginalizzazione, vista la minore disponibilità di risorse sia umane che finanziarie. Per far questo indica di prevedere azioni di accompagnamento rivolte alla formazione, all informazione e all animazione sul territorio per la cui attuazione sarà importante il ruolo svolto dalle associazioni rappresentative degli enti locali, dalle autonomie funzionali (Camere di Commercio e Unioncamere), dalle associazioni di categoria e dagli ordini professionali. L esperienza sui progetti di innovazione ci dice che le problematiche che si devono affrontare non sono solo di carattere tecnologico, anzi, pur non sottovalutando queste ultime, sono spesso le questioni di tipo culturale, organizzativo e normativo che sono le più difficili da risolvere. Per innovare gli enti locali verso una amministrazione digitale è allora necessario aggredire le varie problematiche supportando gli enti con un adeguato supporto che curi gli aspetti organizzativi, che dispieghi azioni di formazione, che supporti gli enti nelle modifiche regolamentari, che faccia buon uso delle buone prassi disponibili e le massime sinergie. In questo possono essere utili proprio le associazioni rappresentative degli enti locali proseguendo l esperienza della programmazione locale, come indicato dal PRS, da declinare in maniera nuova e più adeguata agli obiettivi che ci si pongono, che dovranno tener conto delle minori risorse a disposizione focalizzandosi su alcune azioni strategiche prioritarie e valorizzando, in un ottica d integrazione, le interconnessioni con le altre politiche regionali settoriali e con le istanze strategiche provenienti dai territori. 3
4 Un ruolo di supporto può essere svolto anche dalle autonomie funzionali, anche per tentare di risolvere le problematiche di accesso alle banche dati ed i relativi, eccessivi, costi (p.e. il Registro imprese). E necessario anche porsi l obiettivo di una corretta comunicazione di quanto viene realizzato e di quanto viene reso disponibile agli enti locali, ai cittadini ed alle imprese: non solo si deve abbandonare un gergo tecnichese tipico dell ICT, ma si deve curare con attenzione la presentazione dei nuovi servizi realizzati e mettere in campo azioni di animazione per la diffusione dei servizi, mettendo comunque al centro dello sviluppo e della diffusione dei servizi l utente e non il servizio stesso. Un rapporto importante può essere attivato anche con le associazioni di categoria, per esempio con Confindustria, al fine di stringere un rapporto di collaborazione più proficuo con le imprese. Nel Barcamp sull innovazione che si è svolto al Dire & Fare 2011 di Lucca ed al quale erano presenti enti locali ed imprese, è emersa infatti una esigenza di contatto e confronto fra PA e imprese, per una migliore conoscenza delle prassie per facilitare e semplificare i amministrativi; inoltre è emerso l interesse delle aziende per le infrastrutture messe a punto da Regione Toscana e per gli standard definiti in tema di ICT: le imprese presenti hanno suggerito come una collaborazione su questi temi sia di interesse per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi e come le infrastrutture disponibili possano facilitare ed essere di supporto alle imprese. Nel complesso si evidenzia come un rapporto più stretto fra PA e mondo delle imprese possa mirare all obiettivo dello sviluppo complessivo del sistema, non solo con le semplificazioni che gli enti possono e devono attivare per eliminare i troppi adempimenti amministrativi cui le aziende sono sottoposte, ma anche collegando al mondo produttivo le azioni attivate dalla PA in tema di sviluppo di infrastrutture, di definizione di standard, di ricerca di nuove soluzioni. Tale rapporto può essere approfondito e trovare il luogo naturale di sviluppo nei distretti tecnologici così come nella comunità di RTRT, che può porsi l obiettivo di aprirsi di più, perlomeno nei gruppi di lavoro e nella collaborazione sui progetti, ai soggetti della ricerca, alle imprese ed alle organizzazioni che le rappresentano. In questo possono esesre di aiutoi anche i centri di competenza costituiti negli anni: il centro di competenza per l open source TOSSLab, il centro di competenza per il riuso, il centro di competenza per e.toscana Compliance. Collegare le politiche della società dell informazione e della conoscenza al mondo delle imprese ICT può mirare al duplice obiettivo di aumentare la competitività delle imprese e di favorire lo sviluppo dell amministrazione digitale. Il PRS richiama correttamente anche la necessità di sviluppare le strategie in piena sintonia con il nuovo Codice dell amministrazione digitale (CAD). In questo senso, oltre che ricordare gli obblighi che il nuovo CAD impone alle Amministrazioni, si può richiamare l altra indicazione del PRS relativa all integrazione del patrimonio informativo della PA e la ricomposizione delle informazioni. In primo luogo ci si deve porre l obiettivo di rendere interoperabili e cooperative le banche dati in possesso della PA in maniera da poter attivare efficaci azioni di lotta all evasione fiscale, che sono altro obiettivo prioritario del PRS. Inoltre rendere interoperabili le banche dati vuol dire 4
5 semplificare e velocizzare l azione amministrativa nell ottica dell amministrazione digitale e della de-certificazione. Si può infatti così garantire poi il diritto riconosciuto ai cittadini ed alle imprese di non presentare ad una amministrazione documenti che certificano informazioni già in possesso della PA. Il secondo obiettivo può essere innovativo nel declinare l indicazione del PRS che mira a garantire il diritto alla detenzione delle informazioni da parte di cittadini e imprese attraverso la ricomposizione dei dati in fascicoli elettronici. Già sono disponibili in Toscana per i cittadini il Fascicolo Sanitario Elettronico ed il Fascicolo dei processi civili, mentre e si sta lavorando alla ricomposizione delle informazioni tributarie. Andando avanti su questa strada è pensabile di ricomporre tutte le informazioni riguardanti il cittadino (e l impresa) in un unico luogo logico, a cui il cittadino accede in modo sicuro tramite certificato residente sulla CNS di cui è già in possesso. Il cittadino potrà trovare qui tutte le informazioni di sua proprietà che sono in suo possesso, ne potrà disporre e farne uso nei rapporti con la PA e non solo. Analoga possibilità si può avere per le imprese. Questo obiettivo, che mira alla semplificazione così come alla garanzia di un diritto rispetto ai propri dati, si ritrova fra le proposte della VII Assemblea di RTRT per il nuovo programma della società dell informazione. Vale la pena di notare che i prerequisiti per raggiungere questo obiettivo ci sono tutti, in termini di infrastrutture disponibili (TIX, CART, e-toscana Compliance), di normativa (L.R. 54/2009), di strumenti di accesso (CNS e ARPA), e lo testimoniano i fascicoli già attivati. L ultimo filone riguarda gli Open data, cioè la disponibilità dei dati della pubblica amministrazione per un uso da parte di tutti. Ovviamente si parla di dati non sottoposti a vincoli di privacy che sono un vero patrimonio detenuto dalla PA, utile comunque a vari soggetti nelle loro attività. Apripista di questo filone è stato addirittura il Governo statunitense, che nel 2010 ha presentato un grande progetto finalizzato alla liberalizzazione dei dati sanitari per renderli fruibili innanzitutto ai pazienti e alle strutture sanitarie che li hanno in cura, ma anche alle organizzazioni che fanno ricerca nel campo della salute e non solo; la Toscana può porsi all avanguardia con una azione analoga, ancora una volta basandosi sulle infrastrutture realizzate per mettere a disposizione varie piattaforme di dati, da quelli riguardanti il territorio e l infomobilità, ai dati di carattere statistico e non personale, riguardanti vari settori. Infine il nuovo programma regionale per la promozione dell informazione e della conoscenza non potrà non tenere conto dell Agenda Digitale, presentata dalla Commissione europea come una delle sette iniziative faro della strategia Europa 2020, che fissa obiettivi per la crescita nell Unione europea (UE) da raggiungere entro il L agenda digitale propone di sfruttare al meglio il potenziale delle tecnologie dell informazione e della comunicazione (TIC) per favorire l innovazione, la crescita economica e il progresso. Le aree d'azione dell'agenda digitale: 1. Realizzare il mercato digitale unico 2. Aumentare l interoperabilità e gli standard 3. Consolidare la fiducia e la sicurezza on line 4. Promuovere un accesso ad Internet veloce e superveloce per tutti 5. Investire nella ricerca e nell innovazione 6. Migliorare l alfabetizzazione, le competenze e l inclusione nel mondo digitale 5
6 7. Vantaggi per la società grazie a un utilizzo intelligente della tecnologia L'Agenda digitale richiede un impegno elevato e continuo sia a livello di UE che di Stati membri, anche a livello regionale. Non può avere successo senza un contributo sostanziale da parte di tutte le parti interessate, compresi i giovani"figli dell'era digitale. Si deve notare come alcune delle aree di azione dell Agenda Digitale siano già state esplorate in Toscana, e ci si riferisce all area dell interoperabilità e gli standard, alle azioni per un accesso ad Internet veloce e superveloce per tutti, alle azioni per consolidare la fiducia e la sicurezza on line nonché a quelle per migliorare l alfabetizzazione, le competenze e l inclusione nel mondo digitale. In generale però la Toscana è già sulla strada indicata dall Agenda Digitale ed il nuovo programma ne può essere declinazione, aspirando quindi a raggiungere obiettivi che possono essere ammissibili di finanziamento europeo. Il nuovo Programma regionale per la promozione dell informazione e della conoscenza è visto dal PRS come attuazione di una politica trasversale a tutte le altre politiche settoriali (economia, mobilità, cultura, turismo, sanità). Per questo le politiche per la società dell informazione e della conoscenza dovranno coordinarsi con altre strategie regionali trovando nelle interconnessioni con esse sinergie programmatiche, organizzative e finanziarie. Questa indicazione del PRS dovrà essere rispettata, anzi è questa una opportunità che può consentire di attivare utili collaborazioni in veri campi, sfruttando al meglio le opportunità della tecnologia e dell innovazione; citando l informativa al Consiglio Regionale approvata con decisione della Giunta Regionale n. 5 del 2011: L impatto delle TIC non si riduce alle sole nuove modalità di comunicazione o ad assetti organizzativi e produttivi che interessano una piccola parte del mondo imprenditoriale o ad una ideale PA de-burocratizzata. Le nuove tecnologie promuovono e sostengono un nuovo modello di società che coinvolgerà ogni settore. A questo spirito dovrà conformarsi il nuovo Programma regionale per la promozione dell informazione e della conoscenza, anche tenendo conto delle maggiori difficoltà della PA e della mancanza di risorse. Ma proprio nei periodi difficili si deve investire in ricerca ed innovazione, proprio per cambiare le prassi che mostrano ormai la corda e cercare soluzioni nuove per le sfide che si presentano. Le riflessioni esposte sopra suggeriscono un documento programmatico per la società dell informazione e della conoscenza articolato in grandi aree di intervento, nelle quali sono comprese le indicazioni contenute nel PRS nonché gli approfondimenti dell Informativa al Consiglio Regionale, arricchite dagli obiettivi che sono stati sopra indicati. In queste aree trovano collocazione gli obiettivi generali di sviluppo indicati dal PRS nonché quelli di consolidamento, come indicato dallo stesso PRS, di azioni iniziate precedentemente. Il tutto articolato nella forma di servizi per cittadini e imprese che cercano di rispondere a specifici bisogni (o eventi della vita), più un area specifica che riguarda gli interventi verticali per la semplificazione della PA ed una dedicata alle infrastrutture, che sono la base tecnologica ed il prerequisito abilitante a tutte le azioni. 6
7 Il tema della semplificazione della PA viene evidenziato in quanto già il PRS prevede uno specifico Progetto Integrato di Sviluppo; inoltre questo tema, che pure si interseca con le azioni di semplificazione per cittadini ed imprese, mette al centro proprio la PA come target di azioni innovative che curino gli aspetti della tecnologia, quelli normativi e regolamentari, quelli organizzativi, quelli culturali e formativi, che tutti insieme sono necessari per muovere efficacemente la PA verso un nuovo concetto di Amministrazione Digitale. Le Macro aree potrebbero essere quelle definite di seguito (per ognuna si riportano a titolo di esempio alcune possibili azioni ed obiettivi, che derivano dai progetti già avviati o sistemi già realizzati e dalle esigenze registrate; a questi punti se ne possono aggiungere altri, specialmente tenendo conto che il nuovo programma dovrà essere integrato e sinergico con gli altri programmi di settore, quindi in grado di cogliere gli aspetti di innovazione e di tecnologia insisti negli obiettivi là contenuti): 1. Cittadinanza e competitività digitale Oltre alle azioni che mirano a creare servizi al cittadino e a semplificare e sburocratizzare i procedimenti amministrativi della PA per le imprese, riprendendo uno dei principi ispiratori dell Agenda Digitale Europea, l ICT potrà essere motore di sviluppo per la competitività delle imprese mirando a realizzare un mercato digitale unico, con il consolidamento della fiducia dei cittadini e della sicurezza on line, promuovendo azioni per garantire a tutti un accesso ad Internet veloce e superveloce e per migliorare l alfabetizzazione, le competenze e l inclusione nel mondo digitale Per fare questo non solo è necessario investire nella ricerca e nell innovazione, creando infrastrutture che si basino su interoperabilità e standard non solo di livello nazionale ma anche europeo; è necessario che anche la PA faccia la sua parte per inserire nella società elementi di innovazione nei vari campi, da quello delle imprese e del commercio, favorendo l innovazione di processo e di prodotto, a quello del turismo, della cultura, della scuola, oltre che sviluppare servizi e piattaforme digitali per quanto riguarda la propria attività. Quindi due sono i paradigmi: semplificazione per cittadini e imprese ICT e innovazione, favoriti dall azione della PA, come catalizzatori di sviluppo e competitività delle imprese A titolo di esempio e di prima elencazione, gli obiettivi specifici e le azioni nell'ambito della cittadinanza e competitività digitale potranno riguardare: Ricomposizione informativa (Fascicolo sanitario, Fascicolo tributario, fascicolo scolastico, ecc, creazione del fascicolo unico) Servizi per la cultura, il turismo ed il commercio Servizi per l istruzione e la didattica Servizi informativi per il cittadino Sanità e sociale Infomobilità Lotta a tutte le forme del digital divide (disponibilità di connettività e supporto all uso delle tecnologie e della rete) 7
8 Strumenti per la lotta all evasione fiscale Accesso unico ai servizi Servizi per la formazione ed il mercato del lavoro 2. Semplificazione della PA e Amministrazione digitale Dematerializzazione, ciclo delle comunicazioni Azioni di semplificazione organizzativa e regolamentare 3. Infrastrutture Collegamenti in banda larga TIX Piattaforma per l utilizzo della CNS Accesso unico ai servizi Autenticazione e profilazione ai servizi Interpro ed Ap@ci Pagamenti on-line Interoperabilità e standard DAX Per mantenere la Toscana all avanguardia, è anche opportuno pensare a progetti di sviluppo che progetti sperimentali, magari pochi, che creino eccellenze di riferimento, sia mettendo a sistema e sviluppando al massimo le potenzialità di progetti già avviati, che guardando alle evoluzioni del mercato e della società ed alle richieste ed opportunità che giungono dalla comunità. A titolo di esempio e prendendo spunto dalla discussione avvenuta anche nel CS, si può pensare a progetti riguardanti: Smart city Open Data Multicanalità sui nuovi strumenti di collegamento alla rete: tablet, smartphone Smart City Accesso wi-fi esteso e libero Servizi informativi per i cittadini (turismo, commercio, mobilità, cultura, musei, scuola, mobilità emergenze, ecc.) Servizi on-line della PA e dei soggetti erogatori, in associazione Carta unica di accesso e utilizzo dei servizi Open Data Piattaforme e sistema per la fruizione pubblica dei dati della PA (messa a punto delle infrastrutture di raccolta dei dati e delle piattaforme per la loro fruizione) Multicanalità sui nuovi strumenti di collegamento alla rete: tablet, smartphone Azioni di Ricerca e sviluppo per la portabilità dei servizi sui nuovi strumenti largamente usati; trasferimento tecnologico delle soluzioni sviluppate Presentato a Regione Toscana ed al Comitato Strategico di RTRT il
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