Donatella Fiore TERZO CENTRO DI PSICOTERAPIA COGNITIVA SPC

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1 Donatella Fiore TERZO CENTRO DI PSICOTERAPIA COGNITIVA SPC

2 I GRUPPI DI SKILLS Lo skills training è necessario quando mancano le abilità emotive, cognitive, comportamentali e la loro integrazione per Risoluzione di problemi personali Raggiungimento obiettivi desiderati

3 Gli skills training non sono un gruppo di terapia! Sono organizzati come una classe, dove vengono insegnate abilità.

4 I gruppi di skills training favoriscono la generalizzazione del cambiamento fuori dalla terapia I pazienti devono portare nuovi comportamenti in tutti icontestiincuivivono

5 COMPORTAMENTI DA DIMINUIRE: Caos interpersonale Emozioni e umori labili Impulsività Confusione rispetto a se stessi COMPORTAMENTI DA AUMENTARE: Abilità di mindfulness Abilità di efficacia interpersonale Abilità di regolazione emotiva Abilità di tolleranza angoscia DIMINUIRE i comportamenti che interferiscono con la terapia.

6 MODULI CICLICI DI TRATTAMENTO 1. ABILITA NUCLEARI DI MINDFULNESS 2. ABILITA DI EFFICACIA INTERPERSONALE 3. ABILITA DI REGOLAZIONE EMOTIVA 4. ABILITA DI TOLLERANZA DELLA SOFFERENZA MENTALE CRESCENTE GRADO DI ASTRAZIONE DECRESCENTI COME VALIDAZIONE

7 La DBT è molto efficace: DBP con ideazione suicidaria DBP DBP con disturbi alimentari Abuso di droghe e alcol Adolescenti

8 SKILLS TRAINING INDIVIDUALE VS SKILLS DI GRUPPO GRUPPI CHIUSI VS GRUPPI APERTI GRUPPI OMOGENEI VS GRUPPI ETEROGENEI

9 SKILLS TRAINING INDIVIDUALE VS SKILLS DI GRUPPO

10 SKILLS TRAINING INDIVIDUALE VS SKILLS DI GRUPPO RICHIEDONO MOLTA DISCIPLINA La programmazione è dettata dal tipo di abilità da insegnare e non dal problema contingente. Non sono subito di rinforzo per il cliente e per il terapeuta

11 Skills training individuale: limiti Difficoltà a mantenere l attenzione sulla abilità, in caso di crisi Passività attiva Noia

12 Skills training individuale Pazienti ostili Luogo e caratteristiche diverse dalla terapia Terapeuta: team di consultazione per mantenere focus sulle abilità e la motivazione

13 Skills training di gruppo: pro Presenza degli altri clienti: AIUTANO IL TERAPEUTA A RIMANERE SUL PUNTO Il terapeuta osserva il cliente nell interazione con i pari Validazione, condivisione e sostegno del gruppo Rinforzo del gruppo: imparano gli uni dagli altri Il transfert viene stemperato Imparare a stare in gruppo

14 Gruppi CHIUSI vs Gruppi APERTI

15 GRUPPI CHIUSI VS GRUPPI APERTI CAMBIAMENTI IN AMBIENTE SUFFICIENTEMENTE STABILE NUOVI PARTECIPANTI SI ASPETTANO DI IMPARARE NUOVE ABILITA : COSTRINGE IL GRUPPO A RIMANERE SUL FOCUS

16 Gruppi OMOGENEI VS Gruppi ETEROGENEI

17 GRUPPI OMOGENEI: PRO 1. STESSE ABILITA 2. CONDIVISIONE E VALIDAZIONE

18 GRUPPI OMOGENEI: LIMITI 1. ATTIVAZIONE EMOTIVA INTENSA 2. COINVOLGIMENTO INTENSO 3. MODELLI COMPORTAMENTALI INAPPROPRIATI 4. DIFFUSIONE DEL COMPORTAMENTO SUICIDARIO ( stesso umore)

19 Sono condotti da un leader e un co leader l conduttori dei gruppi possono essere o meno anche i terapeuti individuali dei pazienti

20 Il Leader dirige il gruppo 1) INSEGNA 2) CONTROLLA 3) MODELLA

21 I principali compiti del coleader sono: mediare le tensioni tra gruppo e leader osservare il processo del gruppo aiutare il leader ad andare avanti nel programma focalizzare l attenzione sui singoli membri. Attenzione individuale Secondo insegnante e un tutor È fondamentale che ci sia chiarezza tra il ruolo del leader e del coleader ( spesso buono cattivo ; equilibrio dialettico)

22 Ciclo di trattamenti di 6 mesi, ripetibile per altri 6 mesi 4 8 pazienti massimo Gruppo di 2 ore e mezza: 5 10 min: mindfulness 60 min: revisione dei compiti a casa (circa 6 min a testa) e scheda settimanale min: break (durante il quale il leader lavora) 60 min: didattica nuovi insegnamenti 10 min: chiusura e compiti a casa.

23 Spesso suddiviso in due parti: REVISIONE DEI COMPITI PRESENTAZIONE NUOVE ABILITA

24 Salto di 4 sedute consecutive: FUORI DELLA TERAPIA FINO ALLA FINE DEL CONTRATTO TERAPEUTICO. No eccezioni Salto di 4 sedute consecutive della terapia individuale RISERVATEZZA RISPETTO AGLI ALTRI PAZIENTI NO RELAZIONI PRIVATE AL DI FUORI DALLE SEDUTE DI GRUPPO VIETATO PARTECIPARE SOTTO EFFETTO DI SOSTANZE E ALCOOL VIETATO PARLARE dei COMPORTAMENTI PARASUICIDARI FUORI DALLE SEDUTE DI SKILLS

25 I CLIENTI CHE CHIAMANO ALTRI CLIENTI PER CHIEDERE AIUTO: DISPOSTI AD ACCETTARE L AIUTO DALLA PERSONA CHIAMATA AVVERTIRE IN ANTICIPO RITARDO O SALTO DI SEDUTE DUE PARTNER NON POSSONO FREQUENTARE INSIEME LO STESSO GRUPPO

26 ANALISI DI EVENTUALI COMPORTAMENTI CHE INTERFERISCONO CON LA TERAPIA

27 6 7 min a persona OBIETTIVO (con gentilezza): Analisi del comportamento, Valorizzazione delle difficoltà Contrastare la tendenza a giudicarsi e ad aggrapparsi a standard troppo elevati Aiutare l attuazione di strategie più efficaci

28 Nella revisione dei compiti bisogna sempre arrivare alla parte del problem solving. È necessario coinvolgere tutti i membri : oh, qualcun altro ha avuto questo problema? Come lo ha risolto? Attenzione ai successi!

29 Il TDBTaiutailpazienteatrovaredasololasoluzione al problema, rimandando l idea che se la può cavare da solo. 1) Il problema comportamentale si RIMANDA alla T INDIVIDUALE 2) DETECTIVE : il leader deve capire in 6/7 minuti la catena comportamentale; poi con una lente di ingrandimento enorme, pronto a vedere tutti i piccoli passaggi del pz e validarli (AGO NEL PAGLIAIO)

30 3) Il paziente OSTINATO: ok, capisco che sei ostinato a non fare i compiti, ma cerchiamo di coltivare la volontà di fare. 4) Il paziente che si GIUDICA: suona un po giudicante. Me lo potresti dire in modo meno giudicante?.

31 ATTENZIONE!! 1) PUO AVER FATTO PRATICA MA NON AVER RISOLTO LA SITUAZIONE. Rinforzare i tentativi. 2) PUO AVER FATTO PRATICA MA NON AVER REALIZZATO DI AVERLO FATTO

32 esercizi di partecipazione per smorzare la tensione. È importante validare molto il pz.

33 Catena comportamentale, che deve essere breve e strategica, ma sempre didattica. Lo scopo deve essere quello di arrivare ad una soluzione.

34 DEDICARE TEMPO ALLA CHIUSURA: emozioni dolorose intense, dissociazione OSSERVAZIONE DEL PROCESSO: 15 minuti di condivisione sulla seduta Esercizi di rilassamento, meditazione, visualizzazione

35 1. SEDUTA DI PRETRATTAMENTO: uno o più incontri con il terapeuta dello skills e co conduttore assessment valutazione abilità deficitarie orientamento impegno

36 2. PRIMA SEDUTA DI SKILLS giro dei partecipanti, presentazione, come è venuto a conoscenza del gruppo, altre eventuali informazioni su di sé, presentazione dei conduttori, e come sono giunti alla conduzione di quel gruppo, valutazione abilità deficitarie orientamento aspettative: la DBT non è un programma per la prevenzione del suicidio ma per il MIGLIORAMENTO DELLA PROPRIA VITA

37 1. INTERROMPERE COMPORTAMENTI CHE POTREBBERO DISTRUGGERE LA TERAPIA 2. ACQUISIRE, RAFFORZARE E GENERALIZZARE LE ABILITA 3. RIDURRE I COMPORTAMENTI CHE INTERFERISCONO CON LA TERAPIA

38 COMPORTAMENTI MOLTO GRAVI: VIOLENTI, ATTAC CHI VERBALI AGLI ALTRI PARTECIPANTI, COMPORTAMENTI SUICIDARI E PARASUICIDARI, COMPORTAMENTI CHE IMPEDISCONO DI CONCENTRARSI IN CASO DI SUICIDIO DI UNO DEI GRUPPI: LO SCOPO PRIORITARIO E L ELABORAZIONE DEL GRUPPO RIGUARDO IL SUICIDIO STRATEGIE AVVERSIVE OLTRE ALLE SKILLS

39 SCHEDA DI MONITORAGGIO QUOTIDIANO SCHEDA DI MONITORAGGIO DELLE ABILITA

40 1. CONSENSO INFORMATO 2. PRESENTAZIONE 3. OBIETTIVI GENERALI 4. OBIETTIVI DELLO SKILLS TRAINING 5. FORMATO DELLO SKILLS

41 1. Discutere ogni domanda riguardante la settimana precedente 2. Presentare nuovi partecipanti 3. Diary cards 4. Introdurre, discutere e praticare le abilità nucleari di mindfulness 5. Riassunto dei punti chiave trattati 6. Sviluppare l impegno alla pratica 7. Chiusura

42 1. Discutere ogni domanda riguardante la settimana precedente 2. Accogliere i partecipanti che non hanno partecipato la scorsa sessione(discutere ragioni erivederebrevementeilmaterialescorso) 3. Rivedere i compiti a casa strategie per i comportamenti che interferiscono con la terapia. Problem solving. Confrontazione, modelling, e validazione. Rinforzare i successo

43 Il cliente non ha fatto alcun tipo di pratica a casa: DEFINIZIONE PRECISA dei COMPORTAMENTI. Quattro variabili: 1) se ha pensato alla pratica 2) se si è sentito motivato 3) se ha cercato di esercitare qualche abilità 4) se la risposta ha funzionato SCOPO: CAPIRE QUALE VARIABILI POTREBBERO ESSERE IMPORTANTI PER LA NON COMPLIANCE

44 4. Pausa 5. Introdurre, discutere e praticare le abilità 6. Riassumere 7. Impegno alla pratica. Discutere quale abilità o quale situazione problematica 8. Chiusura

45 Uguale alle precedenti Rivedere le abilità insegnate durante lo specifico modulo Rivedere le abilità afferenti a moduli precedenti. Quale abilità hanno trovato particolarmente utili o quelle in cui fare ancora pratica Discutere pro e contro delle differenti abilità Discutere la generalizzazione delle abilità

46 EFFICACIA: ottenere i cambiamenti desiderati, mantenendo la relazione con l altro ed il rispetto dell altro, e mantenendo il rispetto e la padronanza di sè

47 Apprendimento di strategie efficaci per: 1) Chiedere ciò di cui si ha bisogno 2) Dire di no 3) Gestire i conflitti interpersonali Quindi aumentare la possibilità di raggiungere i propri obiettivi, esprimere le proprie opinioni ed essere presi sul serio dagli altri

48 I borderline hanno spesso buone abilità interpersonali, il problema nasce quando devono applicarle in determinate situazioni.

49 A) Difficoltà a tollerare sofferenza/frustrazione, quindi ansia, paura, rabbia, vergogna B) Disregolazione emotiva C) Inadeguato problem solving interpersonale D) Circuito autoinvalidante rende difficile l analisi dei propri bisogni e desideri IL MIGLIORAMENTO DI TALI ABILITA VA DI PARI PASSO CON IL MIGLIORAMENTO DELLE ALTRE

50 1) EVITAMENTO DEL CONFLITTO E RITIRO 2) ESPLOSIONE IMPROVVISA L esito problematico è l INTERRUZIONE IMPROVVISA DELLA RELAZIONE

51 1. Abilità di base 2. Identificazione dei fattori che aumentano o riducono l efficacia interpersonale 3. Elementi da considerare prima di dire di no, affermare 4. Abilità specifiche Metà del modulo l insegnamento delle abilità specifiche. FONDAMENTALE ADDESTRAMENTO PRATICO

52 ORIENTARE I PAZIENTI SULLA NECESSITA DI IMPARE LE ABILITA ED ASSESTMENT RELAZIONALE

53 2. EQUILIBRARE LE PRIORITA RISPETTO ALLE RICHIESTE PRIORITA : sono le cose importanti per il pz, ciò che desidera fare o e che venga fatto RICHIESTE: sono quello che l altro vuole e che desidera venga fatto MOLTI PROBLEMI RELAZIONALI SONO il con CONFLITTO tra PRIORITA e RICHIESTE

54 DX SX Questa è la linea del sovraccarico a che punto si è? Verso sinistra si può esplodere Chiedere esempi di sovraccarico e fare degli esempi

55 1. Efficacia negli obiettivi 2. Efficacia nelle relazioni 3. Efficacia nel rispetto di sé

56 La capacità di raggiungere le mete in una determinata situazione. Le abilità sono le seguenti: 1. Chiedere agli altri di fare qualcosa in maniera tale che lo facciano 2. Opporre un netto rifiuto a situazioni sgradevoli 3. Risolvere i conflitti interpersonali 4. Affermare i propri diritti in modo che vengano presi in seria considerazione 5. Fare in modo che gli altri considerino seriamente il nostro punto di vista

57 Spesso i pz borderline pensano che se falliscono nei loro obiettivi questo dipenda dalle loro scarse abilità. E da tenere presente che spesso questo dipende da un ambiente incompetente e/o impervio, nel quale tutti fallirebbero. Spesso la risposta a questo può essere una minaccia, o una ricaduta nella disperazione Sono utili per questo le ABILITA DI TOLLERANZA DELLA FRUSTRAZIONE E L ACCETTAZIONE DELLA REALTA

58 E l arte di mantenere e/o migliorare una relazione Agire in modo tale che l altro desideri darvi ciò che chiedete o accetti il vostro rifiuto, mantenendo la buona disposizione dell altro Equilibrare gli obiettivi immediati ai vantaggi di una relazione duratura

59 ARGOMENTO DI DISCUSSIONE: Avete mai messo a repentaglio la durata della vostra relazione in favore di un temporaneo miglioramento del rapporto? Qualche esempio? Possono essere atti parasuicidari e le minacce di suicidio Oppure, spesso, al fine di mantenere una relazione e ottenere affetto sacrificano i propri obiettivi. IL PROBLEMA E L INEFFICACIA

60 PER UN CERTO PERIODO E POSSIBILE SOPRAVVIVERE, MA AD UN CERTO PUNTO FRUSTRAZIONE: 1. ESPLOSIONI DI RABBIA 2. INTERRUZIONE DI RAPPORTO

61 Chiedere come ci si sentirebbe se una persona mette in atto comportamenti interpersonali estremi (esplosioni, parasuicidio ecc.) nei loro confronti VA SPIEGATO MOLTO BENE COME L APPRENDIMENTO DELLE ABILITA INTERPERSONALI, CHE ALL INIZIO POSSONO SEMBRARE CONTROTENDENZA, SIA IL MEZZO PIU EFFICACE PER SALVAGUARDARE IL RAPPORTO

62 La capacità nel mantenere e migliorare i sentimenti positivi verso se stessi e nel rispetto dei propri principi e valori, perseguendo al contempo i propri obiettivi: 1. Agire in modo conforme alla propria struttura morale 2. Agire in modo da sentirsi competenti

63 Arrendersi agli altri, cedere per ottenere la loro approvazione e comportamenti simili diminuiscono nel tempo il rispetto di sé Manifestazioni di impotenza possono essere strategiche l altro farà forse ciò che gli chiediamo ma possono determinare alla lunga senso di impotenza

64 Vanno tutte prese in considerazione in una situazione problematica Alcune volte uno o più obiettivi sembrano essere predominanti L efficacia di un comportamento in una determinata situazione dipende dalla priorità della persona

65 ABILITA DEFICITARIE PREOCCUPAZIONI RISPOSTE EMOTIVE INDECISIONE AMBIENTE

66 Si distribuisce un elenco di possibili miti sull efficacia interpersonale: 1. Non posso tollerare che qualcuno si arrabbi con me PROPOSIZIONE CONTRARIA 2. Se mi dicessero di no questo mi ucciderebbe PROPOSIZIONE CONTRARIA 3. Non merito di avere ciò che voglio PROPOSIZIONE CONTRARIA 4. Se chiedo qualcosa, vuol dire che sono un debole PROPOSIZIONE CONTRARIA

67 5. Devo essere proprio un incapace, dato che non riesco a risolvere questa cosa da solo PROPOSIZIONE CONTRARIA 6. Prima di chieder qualcosa, devo essere sicuro che mi dicano di si PROPOSIZIONE CONTRARIA 7. Fare richieste è proprio una cosa cattiva, indice di egoismo PROPOSIZIONE CONTRARIA

68 8. Non fa alcuna differenza: la verità è che non mi importa PROPOSIZIONE CONTRARIA 9. Ovviamente il problema sono io. Se riuscissi a ragionare in un altro modo non dovrei sempre seccare gli altri PROPOSIZIONE CONTRARIA 10. Questa è una catastrofe PROPOSIZIONE CONTRARIA

69 11. Dire di no a una richiesta è una manifestazione di egoismo PROPOSIZIONE CONTRARIA 12. Dovrei esser disposto a sacrificare le mie esigenze per quelle degli altri PROPOSIZIONE CONTRARIA ALTRO..

70 Si tratta di autoproposizioni per consentirsi di esprimere i propri bisogni, dire di no e agire efficacemente: 1. Autoproposizioni che incoraggiano ad agire efficacemente 2. Autoproposizioni che aiutano a prepararsi ad una situazione 3. Autoproposizioni che contrastano i miti

71 1. E giusto desiderare o aver bisogno di qualcosa da qualcuno 2. Posso decidere di chiedere a qualcuno ciò di cui ho bisogno 3. Il fatto che qualcuno possa dirmi di no non significa che non avrei dovuto formularla 4. Se non ho raggiunto i miei obiettivi non vuol dire che non li perseguiti in modo adeguato 5. Affermare i miei diritti nelle piccole cose può avere per me un importanza pari a quella che le grandi cose hanno per gli altri

72 6. Posso pretendere di esercitare i miei diritti e rimanere una brava persona 7. Qualche volta ho il diritto di affermarmi e farmi valere anche se questo può essere d intralcio per gli altri 8. Posso comprendere e validare gli altri, nonostante questo chiedere ciò du cui ho bisogno 9. Se mi rifiuto di fare un favore agli altri ciò non significa che non li amo abbastanza. Loro possono capire

73 Per essere efficaci a livello interpersonale, bisogna chiedere se sia opportuno fare una determinata richiesta od opporre un rifiuto Le condizioni non sono sempre nette ma esistono diversi livelli di intensità

74 Da livello (6) a livello (o) di richiesta o rifiuto ALTA INTENSITA : CERCA DI MODIFICARE LA SITUAZIONE (6) Insistenza (CHIEDI e/o RIFIUTA) (5) Fermezza (CHIEDI e/o RIFIUTA) (4) Con decisione ma riconsidera (CHIEDI e/o RIFIUTA) (3) Prova a chiedere, accetta il no (CHIEDI e/o RIFIUTA) (2) Accennare apertamente, accettando il no o di fare (1) Alludi indirettamente, accetta il no (0) Non chiedere, non alludere BASSA INTENSITA : ACCETTA

75 1) PRIORITA OBIETTIVI: importanti, richiesta alta RELAZIONE: talvolta le necessità imposte dalla relazione sono tali da essere disposti a rinunciare agli obiettivi; richiesta minore RISPETTO DI SE : maggiore o minore intensità a seconda di quanto si è disposti a tollerare esiti

76 2) CAPACITA Se l altra persona è capace di darci ciò che vogliamo richiesta alta. Se non siamo in grado di fare ciò che la persone vuole, alta intensità del no 3)TEMPESTIVITA Se il momento è opportuno, alta intensità 4) ABILITA Se la richiesta è chiara, intensità alta, se la richiesta dell altro è poco chiara, alta intensità del no 5) AUTORITA Se abbiamo il compito di dirigere l attività dell altro, alta intensità richiesta. Se l altro ha poca autorità, alta intensità del no

77 6) DIRITTI Se la legge o i diritti esigono che l altro ci dia ciò che vogliamo, richiesta alta; se non siamo obbligati ad accettare (il no non comporta una violazione dell altro), alta intensità del no 7) RELAZIONE Se ciò che vogliamo è adeguato alla relazione, alta richiesta; se ciò che l altro chiede non è adeguato alla relazione, alto no 8) RECIPROCITA se c è stata reciprocità con l altro, richiesta alta; se non dobbiamo un favore all altro, o se di solito l altro non contraccambia, no alto 9) BENEFICI A BREVE/LUNGO TERMINE Se il dare dà benefici a breve termine ma problemi nel lungo termine, richiesta alta; se la resa risolve un problema a breve, ma problemi alla lunga, no alto

78 10) RISPETTO se siamo abitautia d avere cura di noi stessi e se stiamo attenti ad eviatre adi attuare comportamente inopportunamente impronatti all impotenza, intensità alta. se il rifiuto cnon ci creerà disagio verso noi stessi, la nostra mente sagia ci sugerisce di rifiutare, alta intensità del no. ESERCIZI

79 CHIEDERE? SI NO la persona mi può dare ciò che voglio? SI NO E un buon momento per chiedere? SI NO Sono preparato? SI NO mi riguarda quello che fa la persona? SI NO Ho il diritto di chiedere questo? SI NO E una richiesta adeguata alla relazione? SI NO Sto chiedendo meno di quanto dò? SI NO chiedere è importante a lungo termine? RIFIUTARE? SI NO Ho quello che la persona vuole? SI NO E un momento sbagliato per rifiutare? SI NO la richiesta è chiara? SI NO la persona ha autorità su di me? SI NO la richiesta è adeguata? SI NO Sono debitore? SI NO il rifiuto è negativo a lungo termine? SI NO La mente saggia mi dice di accettare? SOMMA DEI SI SOMMA DEI NO

80 A) Efficacia negli obiettivi B) DEAR MAN Descrivere Esprimere Affermare Rinforzare Mantenere la Mindfulness Apparire fiduciosi Negoziare OTTENERE CIO CHE SI DESIDERA

81 Se l interazione è veramente difficile DEAR MAN DELLA RELAZIONE

82 A) EFFICACIA NELLE RELAZIONI B) GIVE Gentili Interessarsi all altro Validare utilizzare modi piacevoli

83 FAST: F: FRANCHI E LEALI A:(NON)AVANZARESCUSE S: SEGUIRE I PROPRI VALORI T: TRASPARENTI E ONESTI

84 ELEMENTO CRUCIALE: INCAPACITA A REGOLARE E A MODULARE LE EMOZIONI.

85 GESTI SUICIDARI E ALTRI COMPORTAMENTI DISFUNZIONALI RAPPRESENATNO SPESSO LA SOLUZIONE COMPORTAMENTALE ALLE EMOZIONI NEGATIVE INTOLLERABILI I DISAGI EMOTIVI DERIVANO IN GRAN PARTE DALLE RISPOSTE SECONDARIE ALLE EMOZIONI PRIMARIE. LA RIDUZIONE DI QUESTO STRESS SECONDARIO RICHIEDE L ESPOSIZIONE ALL EMOZIONE PRIMARIA IN UN CLIMA NON GIUDICANTE. ATTENZIONE CONSAPEVOLE E NON GIUDICANTE ALLE PROPRIE RISPOSTE EMOTIVE: TECNICHE DI ESPOSIZIONE

86 1. IDENTIFICARE E DENOMINARE GLI AFFETTI LE EMOZIONI SONO RISPOSTE COMPORTAMENTALI COMPLESSE

87 A) La situazione che suscita l emozione B) L interpretazione della situazione che suscita l emozione C) Esperienza fenomenologica dell emozione, comprese le sensazioni somatiche D) Comportamenti espressivi associati E) Effetti secondari dell emozione sugli altri aspetti del proprio funzionamento

88 2. Identificare gli ostacoli al cambiamento delle emozioni Identificare la loro funzione ed il loro rinforzo. A) le emozioni influenzano e controllano i comportamenti degli altri B) Validano la percezione e l interpretazione soggettive degli eventi

89 3. RIDURRE LA VULNERABILITA DELLA MENTE EMOTIVA

90 4. INCREMENTARE GLI EVENTI A VALENZA EMOZIOANLE POSITIVA LAVORARE SULLA CONSAPEVOLEZZA DELLE EMOZIONI POSITIVE, RIDUCENDO LA PAURA CHE ESSE PRIMA O POI FINIRANNO

91 5. INCREMENTARE L ATTENZIONE CONSAPEVOLE E NON GIUDICANTE( MINDFULNESS) ALLE EMOZIONI DEL MOMENTO 6. ATTUARE COMPORTAMENTI DI SEGNO OPPOSTO

92 1) MODELLO ESPLICATIVO DELLE EMOZIONI 2) APPRENDIMENTO DI COME IDENTIFICARE E DENOMINARE LE EMOZIONI 3) IDENTIFICAZIONE DELLE FUNZIONI DELLE EMOZIONI 4) RIDUZIONE DELLA VULNERABILITA ALLE EMOZIONI NEGATIVE 5) INCREMENTO DEGLI EVENTI A VALENZA EMOZIONALE POSITIVA 6) ATTENZIONE CONSAPEVOLE E NON GIUDICANTE ALLE EMOZIONI DEL MOMENTO E ATTUAZIONE DI COMPORTAMENTI DI SEGNO OPPOSTO

93 I ORIENTARE i clienti alle abilita del modulo e alla ragione della loro importanza. OBIETTIVI DELL APPRENDIMENTO DELLA REGOLAZIONE EMOZIONALE

94 A) COMPRENDERE LE PROPRIE EMOZIONI B) RIDUZIONE DELLA VULNERABILITA EMOTIVA C) RIDURRE LA SOFFERENZA EMOTIVA

95 II. DESCRIVERE DUE TIPI DI ESPERIENZE EMOTIVE A) Reazioni primarie agli eventi del proprio ambiente B) Reazioni primarie ai propri pensieri, sentimenti o azioni C) Questo modulo ha come obiettivi entrambe le categorie

96 III. DESCRIVERE IL RUOLO DELLE EMOZIONI NELLA VITA DELLE PERSONE A) LE EMOZIONI POSSONO ESSERE UTILI, DISTRUTTIVE E RARAMENTE NEUTRE. Argomento di discussione: esempi; su quali vorrebbero lavorare? IL SENSO NON E LIBERARSI DELLE EMOZIONI MA RIDURRE LA LORO SOFFERENZA (temono di liberarsene o se ne vorrebbero sbarazzare?)

97 B) LA VALUTAZIONE DELLE EMOZIONI: cosa ci diciamo riguardo ad esse? Il problema che spesso i borderline reagiscono alle emozioni negative con colpa, vergogna, paura o rabbia. Le emozioni secondarie potenziano e/o confondono le emozioni primarie, rendendo il problem solving difficoltoso Argomento di discussione: esempi di emozioni secondarie. Creano più problemi le emozioni primarie o quelle secondarie?

98 1. C è un modo giusto di sentirsi in ogni situazione PROPOSIZIONE OPPOSTA 2. Lasciare che gli altri si accorgano che mi sento male è un segno di debolezza 3. I sentimenti negativi sono cattivi e distruttivi 4. Le emozioni possono anche nascere senza ragione 5. Essere emotivi significa non sapersi controllare 6. Alcune emozioni sono stupide 7. Le emozioni dolorose sono sempre la conseguenza di atteggiamenti sbagliati 8. Se gli altri non approvano le mie emozioni, è chiaro che non dovrei sentirmi così 9. gli altri sono i migliori giudici di ciò che io provo 10. Le emozioni dolorose non sono importanti e devono essere ignorate

99 11. La creatività richiede emozioni intense spesso incontrollate 12. Le emozioni estreme ti fanno andare più lontano delle emozioni regolate 13. I drammi sono belli 14. Le persone dovrebbero fare quello che si sentono di fare 15. Cercare di modificare le emozioni è una finzione 16. La verità emozionale è quello che conta, non i fatti 17. Agire in base alle emozioni è segno di un individuo libero 18. Altro.

100 A) ESISTONO CIRCA OTTO EMOZIONI PRIMARIE( rabbia, tristezza, gioia, sorpresa, paura, disgusto, colpa/vergogna). Le persone nascono ( predisposizione biologica) a esperire queste emozioni. B) Le emozioni sono un tipo particolare di reazioni precostituite agli eventi, sono complesse e hanno una serie di componenti C) le emozioni vanno e vengono come le onde del mare. D) Le emozioni sono anche fenomeni autoperpetuantesi.

101 1)Evento stimolante : alcuni eventi scatenano in modo automatico una emozione; altri no Cambiamenti biologici (modificazioni cerebrali, del sistema nervoso autonomo muscoli, vasi sanguigni, FC, temperatura 2) Interpretazione (pensiero): le emozioni non nascono dall evento in sé ma dall interpretazione di esso Esercizio pratico: chiedere ai partecipanti di pensare a eventi ed interpretazioni che possono suscitare diverse emozioni. Un cliente può pensare ad un esempio di evento, un altro ne può dare un interpretazione, un terzo descrive l emozione corrispondente. Il senso: FAR CAPIRE CHE SPESSO SI REAGISCE ALL INTERPRETAZIONE DELL EVENTO NO ALL EVENTO.

102 3)EMOZIONE: reazioni complesse, composte da diverse parti e di diverse reazioni contemporanee. a)reazioni somatiche : tensione o rilassamento muscolare, modificazione del tono vasale, fluttuazione della FC, alterazioni della temperatura corporea Modificazioni più importanti sono quelle a carico dei muscoli facciali Argomento di discussione: i borderline hanno imparato a nascondere le loro emozioni attraverso il controllo dell espressività facciale( ambiente invalidante): E possibile anche che il borderline nasca con un sistema emotivo meno espressivo rispetto ad altri. Scarsa comunicazione agli altrib) Modificazioni cerebrali. Alterazioni neurochimiche

103 c) Sensazioni : quando si hanno le emozioni si avvertono modificazioni nel proprio cervello e nel proprio corpo. Argomento di discussione: Quando qualcuno vi dice di smettere di sentire una cosa dice una stupidaggine. Si può forse smettere di sentire la pioggia che cade sulla nostra testa? Si può deviare l attenzione ma spesso non è facile. Esercizio pratico: guidare i partecipanti ad abbandonare una sensazione( es. l esperienza degli arti superiori sui braccioli) e provate a distrarre la loro attenzione. per regolare le emozioni, bisogna percepire prontamente il nostro corpo. Capire nei partecipanti chi ha la difficoltà a localizzare esattamente la parte del corpo in cui si sente l emozione.

104 d) Impulsi ad agire 4) ESPRESSIONE 5) TIPI DI ESPRESSIONE a) linguaggio del corpo( modificazioni posturali e facciali) b) parole 6) NOME DELL EMOZIONE

105 a) LA DESCRIZIONE DI UNA EMOZIONE COMPORTA LA DESCRIZIONE DI: 1. EVENTI SCATENANTI 2. INTERPRETAZIONE 3. RISPOSTE CORPOREE PERCEPITE 4. LINGUAGGIO DEL CORPO ( il viso e l atteggiamento) 5. COMUNICAZIONE VERBALE 6. IMPULSI AD AGIRE E COMPORTAMENTI CONSEGUENTI b) Le emozioni anche effetti secondari (memoria, pensiero)

106 CESSARE C: Curare le malattie fisiche E: equilibrare l alimentazione S: sostanze psicoattive evitare S: sonno equilibrato A: attenzione all esercizio fisico RE: regolare la padronanza

107 A) COSTRUIRE ESPERIENZE POSITIVE. Aumentare il numero degli eventi che suscitano emozioni positive 1) A breve termine. Fate qualcosa di piacevole che si possa fare ora. Elenco delle attivita piacevoli. 2) A lungo termine. Operate dei cambiamenti nella vostra vita in modo da rendere possibile il verificarsi di eventi positivi. Costruite una vita degna di essere vissuta.

108 B) ATTENZIONE PARTECIPE E NON GIUDICANTE(MINDFULNESS) ALLE ESPERIENZE POSITIVE. 1) FOCALIZZATE LA VOSTRA ATTENZIONE SUGLI EVENTI POSITIVI 1) QUANDO LA VOSTRA MENTE SI SMARRISCE NELLA NEGATIVITA, RICONSIDERATE CIO CHE DI POSITIVO SI PUO TROVARE NELL EVENTO C) NON CURATEVI DELLE PREOCCUPAZIONI

109 A) ATTENZIONE PARTECIPE E NON GIUDICANTE(MINDFULNESS) ALLE EMOZIONI, osservandole e descrivendole per quello che sono. a) consente di distanziarsi dalle proprie emozioni b) Osservare le emozioni è una forma di esposizione. Non sono così catastrofiche B) Il miglior modo di sbarazzzarsi delle emozioni negative è LASCIARLE ANDARE AL LORO LIBERO CORSO. ACCETTARE CHE IL DOLORE FA PARTE DELLA VITA

110 D) Spiegare: le misure fondamentali per far scorrere le proprie emozioni sono le seguenti: 1) Osservare l emozione, prendete coscienza della sua presenza, fate un passo indietro e distaccatevi da essa 2) cercate di esperire l emozione come se fosse un onda che va e viene Cercate di non bloccare l emozione Siate aperti al suo fluire Non cercate di mantenere l emozione. Non aggrappatevi ad essa. 3) Notate che non siete la vostra emozione. Non dovete necessariamente agire su di essa 4) Costruire un muro per tener fuori le vostre emozioni ha sempre l effetto contrario. Amate le vostre emozioni e siate disposti ad averle

111 SI TRATTA DI AGIRE ALL OPPOSTO DELL IMPULSO EMOTIVO

112 AGISCI IN MODO OPPOSTO ai tuoi impulsi A) COMPLETAMENTE B) RIPETI in ogni occasione; continua a ripetere fino a quando la suscettibilità emotiva a quell evento diminuisce ANALIZZA I PROBLEMI per vedere cosa serve se l azione opposta non ha funzionato bene

113 1. Fai quello che hai paura di far volte 2. AFFRONTA i luoghi, gli eventi, compiti, attività, persone che temi 3. Fai cose che ti diano senso di controllo e padronanza sulle tue paure 4. fai l OPPOSTO degli impulsi causati dal timore ( scheda delle emozioni) QUANDO SEI SOPRAFFATTO dalla paura 5. FAI UNA LISTA di piccoli passi o compiti che puoi fare 6. FAI LA PRIMA COSA DELLA LISTA

114 TIENI i tuoi OCCHI e ORECCHIE APERTI e CONCENTRATI SULL EVENTO TEMUTO: guarda attorno lentamente, esplora, assumi informazioni sulla situazione MODIFICA POSTURA E TIENI UN TONO DI VOCE SICURO: volto e occhi alti, spalle indietro ma rilassate, postura assertiva (ginocchia staccate, mani sui fianchi) CAMBIA LA CHIMICA DEL TUO CORPO: respira profondamente ed in modo diaframmatico

115 AZIONI OPPOSTE PER LA RABBIA 1. EVITA gentilmente la persona con cui sei arrabbiato (invece che attaccare) 2. Fai qualcosa che sia un poco gentile (invece che cattivo ed insultante) 3. FAI L OPPOSTO di altri impulsi da arrabbiatura

116 1. IMMAGINA di COMPRENDERE ed EMPATIZZARE con l altro: mettersi nei panni dell altro; cerca di vedere la situazione dal suo punto di vista; 2. Modifica la POSTURA: a) mani rilassate, palmi in su, dita rilassate; b) Rilassa i muscoli del petto e dello stomaco; c) non stringere i denti d) rilassa i muscoli del volto e) mezzo sorriso 1. Cambia la CHIMICA del CORPO: respira profondamente e lentamente, conta i respiri, corri, fai altre attività energizzanti e non violente

117 1. CONSAPEVOLEZZA DELLE EMOZIONI DAVVERO DIFFICILI Sopprimere le emozioni aumenta la sofferenza. La consapevolezza è la strada per la libertà emotiva 2. GESTIONE DELLE EMOZIONI ESTREME Quando l attivazione è troppo alta, è un punto limite per le tue abilità ABILITA DI GESTIONE DELLA CRISI

118 Esposizione diretta all emozione in corso Osserva la tua emozione Osservala e fai un passo indietro Prova la tua emozione Come un onda, va e viene Non allontanarla e non tenerla Tu non sei la tua emozione Non devi agire su di essa Ti sei sentito diverso e ti sentirai diverso Pratica l accettazione della tua emozione

119 Nota dove stai sentendo la tua emozione nel corpo Sperimenta le sensazioni il più completamente possibile Osserva quanto ci vuole perché l emozione scenda RICORDA: TU NON SEI LE TUE EMOZIONI

120 Abilità di tolleranza della sofferenza mentale o dell angoscia: La capacità di SOPPORTARE LA SOFFERENZA è FONDAMENTALE: 1. Il dolore e la sofferenza fanno parte della vita e non sempre è possibile evitarli 2. La tolleranza della sofferenza è una parte essenziale di ogni tentativo di cambiamento. Alternativa: atti impulsivi

121 Abilità di tolleranza della sofferenza mentale o dell angoscia: è la capacità percepire il proprio ambiente senza pretendere chesiadiverso,diesperireilpropriostatoemotivosenza cercare di modificarlo e di osservare i propri pensieri e le proprie azioni senza cercare di interromperli o controllarli. Accettare se stessi e la situazione in cui ci si trova al momento presente, pensando che il dolore e l angoscia fanno parte della vita e che ci sono momenti in cui si possono solo sopportare e non eliminare. ACCETTARE NON VUOL DIRE APPROVARE

122 Abilità di tolleranza della sofferenza mentale o dell angoscia: RAPPRESENTANO LA NATURALE EVOLUZIONE DELLE ABILITA DI MINDFULNESS: osservare, descrivere e partecipare, con attitudine non giudicante, sé stessi ed il momento presente

123 DISTRAZIONE PRENDERSI CURA DI SE STESSI SUPERARE IL MOMENTO PRO E CONTRO Quattro strategie di sopravvivenza alla crisi

124 I ORIENTAMENTO DEI CLIENTI ALLE ABILITA DEL MODULO E ALLA LORO IMPORTANZA Il dolore e la sofferenza fanno parte della vita, opporsi ad esso aumentalasofferenzamentale. Necessità di distrarsi quanto le situazioni penose non possono essere immediatamente processate. Esempi e discussioni

125 II STRATEGIE PER SUPERARE LA CRISI. DESCRIZIONEGENERALEDELLEABILITA CHERIGUARDANOLA TOLLERANZA ED IL SUPERAMENTO DI UNA CRISI CHE NON PUO ESSERE IMMEDIATAMENTE IMMODIFICATA

126 1) DISTRARSI A: ATTIVITA DIVERSE C: CONTRIBUIRE C: CONFRONTARSI E. EMOZIONI OPPOSTA T: respingere una situazione T:disTrarsi con altri pensieri A: Aumentare altre sensazioni

127 ATTIVITA DIVERSE: distraggono l attenzione CONTRIBUIRE: focalizzare da sé agli altri CONFRONTARSI: con chi sta peggio EMOZIONI OPPOSTE: libri, film, musica emozionante respingere una situazione: costruisci un muro immaginario tra te e la situazione, oppure bloccala nella tua mente. DisTrarsi con altri pensieri: conta fino a 10. guarda la televisione Aumentare altre sensazioni: cubetto di ghiaccio, stringi forte una palla di gomma in mano, lunga doccia

128 2) PRENDERSI CURA DI SE STESSI IMMAGINARE DI LENIRE CIASCUNO DEI CINQUE SENSI Vista Udito Olfatto Gusto Tatto

129 3) SUPERARE IL MOMENTO: rimpiazzare eventi immediatamente negativi con altri più positivi Immaginazione: creare una situazione diversa da quella reale, immaginare un posto sicuro. Allenarsi al di fuori delle crisi Significati: far di necessità virtù Preghiera Rilassamento: training di rilassamento. Uso di audio cassette Concentrarsi su una sola cosa per volta Vacanza: brevi o lunghe (un ora di respiro) Autoincoraggiamento: ripeti posso farlo non durerà per sempre

130 Concentrarsisuunasolacosapervolta: abilità di mindfulness. Il segreto è ricordarsi che l unico dolore che bisogna superare è quello del momento.

131 4. CONSIDERARE I PRO E I CONTRO. Pensare ai pro e i contro del tollerare o meno la sofferenza mentale, sia a breve sia a lungo termine

132 Verificare gli ESERCIZI di RESPIRAZIONE, ABBOZZO di un SORRISO e CONSAPEVOLEZZA Scheda 2. OSSERVARE IL RESPIRO Scheda 3. ABBOZZO di un SORRISO Rilassare i muscoli del viso, del collo delle spalle. Poi abbozzare un sorriso.

133 Scheda 4. CONSAPEVOLEZZA. Posizione dl corpo mentre lavi i piatti Mentre lavi i panni a mano Mentre fai le pulizie di casa Mentre fai un bagno muovendoti lentamente meditazione

134 SIGNIFICA SMETTERE DI COMBATTERE LA REALTA. IN MODO TOTALE. IL DOLORE FA PARTE DELLA VITA ed il modo con cui la natura ci SEGNALA CHE QUALCOSA NON VA.

135 La sofferenza rappresenta la risultante del DOLORE e la NON ACCETTAZIONE di esso.

136 I borderline temono che accettando le cose, non potranno CAMBIARLE. Difficoltà a capire che accettare non vuol dire approvare Convinzione comune che se non ci si rassegna le cose cambieranno come per magia Paura di diventare passivo

137 MODIFICAZIONE DI PROSPETTIVA MENTALE: SCEGLIERE DI ACCETTARE. Una scelta che può durare poco e che va rifatta

138 DISPONIBILITA vs OSTINAZIONE DISPONIBILITA : accettare ciò che è, fare quello che funziona OSTINAZIONE: imporre la propria volontà sulla realtà, cercando di stabilire tutto o rifiutando di fare quello che è necessario Per spiegare questi concetti, è far notare durante le skills quando il leader o i partecipanti sono più o meno ostinati o disponibili. Pensate tutti che io mi stia mostrando disponibile?

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