UNIVERSITÀ PER STRANIERI DI SIENA
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- Massimo Lelli
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1 UNIVERSITÀ PER STRANIERI DI SIENA FACOLTÀ DI LINGUA E CULTURA ITALIANA CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN COMPETENZE TESTUALI PER L EDITORIA E I MEDIA DUE UOMINI E QUATTRO STRANIERI MEDIA E IMMIGRAZIONE A SIENA Relatore: Chiar.mo prof. Pietro Cataldi Correlatore: Chiar.ma prof.ssa Pierangela Diadori Tesi di Laurea specialistica di: Raymond Siebetcheu Anno Accademico
2 INDICE Obbiettivi della ricerca 05 Presentazione 06 Parte Prima: MEDIA E IMMIGRAZIONE 08 Indice 09 I. Introduzione 10 II. Il giornalismo in Italia in prospettiva migratoria 11 III. Immigrazione e Società 12 IV. Approccio terminologico. 15 A. Media multiculturali 15 B. Media multietnici 15 C. Media interculturali 15 D. Media e comunità 15 E. Immigrazione nei Media 15 F. Media e immigrazione 16 V. Una società multiculturale per un informazione parziale 17 VI. La Lingua come strumento principale del giornalismo 18 A. La barriera linguistica come ostacolo al consumo dell informazione 18 B. L importanza di un giornalismo chiaro 19 VII. Conclusioni 21 Parte seconda: I MEDIA SENESI E L IMMIGRAZIONE 22 Indice 23 I. Introduzione 24 II. Monitoraggio stampa locale 24 III. Tracce di discriminazione comunicativa nella Nazione di Siena 25 2
3 IV. Letteratura settoriale dell immigrazione 26 A. La casa 29 B. Il lavoro 29 C. La lingua 30 D. La sicurezza sociale 31 E. L integrazione 32 F. La salute 33 G. Lo sport 34 H. La religione 35 I. L intercultura 35 V. Commenti di alcuni titoli pertinenti 35 A. Grafico A 41 B. Grafico B 42 VI. Interpretazione dei grafici 43 VII. Conclusioni 44 Allegato 1: classificazione per tipologie di informazioni 46 Allegato 2: classificazione per annualità 55 Parte terza: MEDIA E DIDATTICA 66 Indice 67 I. Introduzione 68 II. Testi di analisi lessicale e grammaticale 69 a.errori di refusi 69 b. Errori di disattenzione 70 c. Errori grammaticali 70 III. Tipologie testuali e di scrittura 70 A. La leggibilità del testo 71 a. Indice fi Flesh 71 b. Indice di Gulpease 73 3
4 IV. Materiale autentico 75 V. Strumento di contatto con la civiltà altrui 77 VI. Conclusioni 78 Parte Quarta: UN CASO PRATICO 79 Indice 80 I. Breve quadro storico di La Voce del Campo 81 II. La redazione di La Voce del campo 82 III. La struttura di La voce del Campo 83 A. Le rubriche 83 IV. Le norme redazionali 85 A. Analisi critica 85 B. Selezione degli articoli 86 C. Correzione e rilettura delle bozze 86 D. L impaginazione 87 E. La pubblicazione e tiratura 87 F. Le fonti 87 G. Le scelte linguistiche 88 V. Le tipologie di stampa in materia d immigrazione 89 VI. Conclusioni 90 Bibliografia complessiva 92 Sitografia complessiva 102 4
5 Abstract Tesi La letteratura delle migrazioni è oggi arricchita da una variegata industria interculturale resa disponibile dagli scrittori migranti, ma anche dal forte e prezioso contributo dei giornalisti stranieri e delle testate di carattere multietniche che danno, attraverso i loro pezzi e scoop, una nuova fisionomia ai media italiani. Troviamo invece nel quarto potere italiano e particolarmente nella stampa delle espressioni e posizioni che calpestano la dignità degli immigrati. Questa curiosa e malinconica linea editoriale è l oggetto del nostro lavoro. «Dell Italia, si continua a dire che è un Paese di recente immigrazione, anche se il fenomeno migratorio si avvia a compiere trent anni. In verità relativamente recente è la presa di coscienza collettiva, sia nell opinione pubblica che nelle istituzioni e nel mondo del giornalismo, della stabilità del fenomeno e delle conseguenti necessarie politiche per l inserimento sociale, la tutela e l allargamento dei diritti dei migranti, dei profughi e delle minoranze» (Cospe, 2004). Questa affermazione illustra bene l obiettivo del nostro lavoro, il quale si concentra sul binomio media e immigrazione, visto ancora in Italia come un fenomeno emergente e non come un valore intrinseco. L idea nostra è quindi di analizzare l immigrazione sulla scia dei media. In altre parole cerchiamo di osservare come l immigrazione viene percepita dai media. Il lavoro è concentrato sulla realtà senese sopratutto per fare uno studio comparativo tra la relativa stabilità di una piccola città e la grande discrepanza osservata nelle città a ritmo di vita molto più veloce e dove la sicurezza sociale non è scontata. Cerchiamo, quindi, di vedere se a prescindere dall andamento dell integrazione sociale degli immigrati in una città, il denominatore comune per quanto riguarda la lessicologia migratoria dei media rimane uguale. Ci siamo, infatti resi conto che ogni volta che gli immigrati sono coinvolti in una cronaca, le loro nazionalità accompagnate da aggettivi degradanti sono menzionate nel titolo. Quando invece sono gli italiani protagonisti si scopre solo all interno dell articolo la loro regione o provincia di provenienza. Attraverso questa ricerca vogliamo dire una frase: O si denunciano tutti già dal titolo o tutti vengono denunciati a l interno dell articolo. Sappiamo bene che il titolo ha un effetto molto più forte rispetto al resto dell articolo; e che molti non leggono tutto il contenuto degli articoli limitandosi ai titoli e occhielli. Abbiamo capito che mettere l immigrato in prima pagina non è solo una questione di linea editoriale ma è anche un occasione ideale per vendere più copie. Ma chi riflette in questo modo dimentica che a causa di questi titoli discriminanti e denigranti, i lettori vedranno l immigrato come un pericolo e non come un semplice cittadino. Questo lavoro cerca di fare 5
6 capire che i media possono benissimo essere all origine dei problemi d integrazione degli immigrati in una città. In realtà, molto spesso le popolazioni si basano non sul contatto reale che hanno con gli immigrati, ma sulle affermazioni dei giornalisti per prendere posizioni nei confronti di questi nuovi cittadini. Mentre la prima parte attraverso il suo approccio storico-giuridico illustra le condizioni socio-politiche nei quali vivono gli immigrati in Italia, la seconda parte presenta i risultati di un monitoraggio, dagli anni Ottanta ai nostri giorni, basato sulla Nazione di Siena. Il suo obiettivo è di vedere se la stampa valorizza la presenza degli immigrati in provincia di Siena oppure se le carenze e esagerazioni osservate nelle testate di altre città si verificano anche nella città del Palio. Ci si rende conto che purtroppo anche nelle piccole città il paesaggio mediatico italiano è avvelenato da parole e toni tendenzialmente accusatori nei confronti degli immigrati. Questa denuncia si giustifica non dal fatto che gli immigrati siano tutti bravi e quindi non dovrebbero finire in prima pagina quando criminalità, prostituzione, incidenti stradali e altri disagi sociali sono al centro della cronaca nera; il problema è che gli immigrati, quando sono protagonisti, sono chiamati in causa già dal titolo nei casi di cronaca nera mentre invece gli autoctoni sono coperti. La terza parte della ricerca, dedicata al rapporto fra media e didattica cerca di vedere se i testi autentici tratti dalla stampa costituiscono un pericolo per l apprendente nel suo processo di apprendimento oppure se possono essere uno strumento ideale d acquisizione linguistica e culturale. Si tratta, infatti, di vedere quanto possono essere utili i materiali giornalistici per l apprendimento della lingua e cultura italiana. Tale analisi ci avvicina anche al concetto di leggibilità dei testi e alla questione dell informazione come educazione interculturale. Dalla nostra ricerca, emerge che i testi giornalistici dal punto di vista culturale non sempre rispecchiano la realtà; e dal punto di vista linguistico non sono sempre dei modelli. Il testo giornalistico come materiale autentico diventa un documento da usare con cautela non solo per il successo linguistico dell apprendente ma anche per evitare conflitti culturali. La quarta e ultima parte consiste nell analisi di una testata locale, La Voce del Campo, che consideriamo esemplare sia per il suo carattere interculturale che per la maggiore attenzione posta alla leggibilità dei testi giornalistici. Così si arriva alla conclusione che al di là della presenza di una popolazione immigrata sempre più eterogenea e della forte pressione dell industria editoriale, le testate multietniche vanno valorizzate, ma non devono essere i simboli di una società multiculturalizzata di cui conosciamo tutti i limiti. In questo senso, dipingere le testate nazionali di un colore interculturale ma soprattutto etico 6
7 sembra essere l unica possibilità che consente a tutti i cittadini, autoctoni e stranieri, di leggere lo stesso giornale senza sentirsi offesi. Con questo, il giornale diventa il simbolo di una società interculturale piuttosto che multiculturale. Le quattro parti del lavoro si giustificano non solo per la vastità e la complessità del problema, ma anche per la necessità di illustrarlo con esempi concreti. Anche se sembrano autonome visto che per ogni parte c è un indice specifico, le quattro parti del lavoro si completano cercando di mettere insieme teoria e pratica, considerazioni generali e esempi illustrativi. 7
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