Non lasciamo che la NOTIZIARIO CRISI. vs opportunità SOMMARIO. Trimestrale per i membri della Federazione Ticinese Integrazione Andicap Aprile 2014/1

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1 Trimestrale per i membri della Federazione Ticinese Integrazione Andicap Aprile 2014/1 NOTIZIARIO - info@ftia.ch CRISI vs opportunità Non lasciamo che la parola crisi generi lassismo. I tanti risultati ottenuti negli anni sembrano infatti vacillare sotto il peso dell incertezza economica. Eppure, ogni epoca è sempre stata contrassegnata da periodi di maggior prosperità intervallati da attimi di ristrettezza, ma questo non giustifica le brusche sterzate nei confronti del progresso, inteso soprattutto come crescita sociale ed inclusione. Infatti i primi a soffrire nei momenti di maggiore carenza sono sempre coloro che presentano una debolezza, non solo dal profilo economico ma spesso anche nei confronti della salute e delle opportunità d integrazione. A volte, per ridare la giusta dimensione alle cose, occorre semplice- SOMMARIO Editoriale 1 Attività FTIA 3 Attività sportive 10 In breve 12 ASSEMBLEA FTIA 2013 lunedì 26 maggio 2014 alle ore 20.00, Salaruna FTIA, Via Linoleum 7, Giubiasco. A pagina 6 la Convo ca zione ufficiale. mente tornare a guardare gli eventi in prospettiva. La nostra stessa Costituzione ribadisce che ( ) la forza di un popolo si commisura al benessere dei più deboli dei suoi membri. Eppure, ogni scusa sembra buona per togliere risorse a chi già si trova in difficoltà. In questo ultimi mesi, in particolare, la FTIA si è trovata confrontata con tematiche che di principio dovrebbero trovare una semplice soluzione, ma che di fatto comportano non pochi problemi alle persone con andicap. L integrazione scolastica: un tema sempre aperto, che coinvolge i nostri istituti educativi a vari livelli. Di recente, attraverso soprattutto il servizio di consulenza giuridica Egalité Handicap, legato alla Legge federale sull'eliminazione di svantaggi nei confronti dei disabili, è stato possibile (segue a pagina 2) FTIA, Via Linoleum 7 Notiziario FTIA Impaginazione: Stampa: CH-6512 Giubiasco Redattrice responsabile: Formazienda FTIA Tipografia Procom SA tel Daphne Settimo Via Linoleum 7 Bioggio fax FTIA Giubiasco CH-6512 Giubiasco Printed in Switzerland, 2000 copie

2 EDITORIALE (continua dalla pagina 1) Crisi vs opportunità condurre presso il Dipartimento Formazione ed Apprendimento della SUPSI una serie di seminari volti alla sensibilizzazione dei futuri docenti di scuola dell infanzia ed elementare per il promovimento dell inclusione. Un intervento necessario, che si spera possa, a breve medio termine, migliorare gli interventi d integrazione in seno alle classi regolari. Lo stesso servizio si sta poi occupando della Commissione svizzera dell UNESCO nell ambito For - mazione della prima infanzia in Svizzera, un settore dove risulta necessario fare il punto anche sulla condizione di bambini e ragazzi con andicap. Sempre per quanto riguarda la formazione, anche il servizio comunicazione della FTIA si sta occupando di tradurre il portale un valido strumento creato da AGILE per informare e sensibilizzare in merito alle misure necessarie da intraprendere negli istituti scolastici di formazione superiore affinché le persone con andicap possano ricevere una compensazione degli svantaggi effettiva, al fine di conseguire un titolo di studio superiore e/o universitario. Tanti sono, in questo senso, gli attori chiamati in causa: docenti, direzioni, progettisti, informatici ma anche custodi, associazioni studentesche e molto altro. Un progetto che, si spera, possa coinvolgere anche le università e le scuole universitarie professionali del Can tone, tra le poche in Svizzera a non prevedere ancora specifici punti di appoggio per gli studenti con andicap. Le barriere architettoniche: nei primi mesi dell anno, nonostante la volontà di agire in modo proattivo nei confronti di progettisti e responsabili del mondo costruito (a fine 2013, grazie alla SIA Società svizzera degli ingegneri ed architetti, sezione Ticino, si era potuto infatti procedere alla traduzione della Norma SIA 500 per la costruzione senza ostacoli), le domande di costruzione che presentano delle pecche nei confronti dell accessibilità sembrano in aumento. Tra le problematiche riscontrate, la tendenza a definire l accessibilità delle entrate principali con la posa di un montascale. Per questo motivo nell articolo a pagina 5 Montascale ma non per tutti si spiegano i motivi per i quali la presenza di questo mezzo ausiliario non garantisce l indipendenza di accesso sancita per legge. La mobilità: negli ultimi anni, va riconosciuto, nel Cantone i mezzi di trasporto pubblici hanno fatto degli importanti passi avanti nei confronti dell accessibilità. Ove pos sibile, infatti, sono presenti treni, autobus e funivie accessibili, mentre molti impianti potranno a breve fregiarsi di una migliore accessibilità, come ad esempio i battelli. Eppure, anche in questo caso, sono i piccoli dettagli a fare la differenza. A causa della presenza di strutture non adeguate, risulta infatti difficile usufruire dei mezzi necessari per procurarsi un titolo di trasporto di viaggio (molte biglietterie automatiche touch screen, ad esempio, non possono essere utilizzate da persone con problemi alla vista) o accedere agli stessi trasporti (ad esempio, molte stazioni ferroviarie rimangono inaccessibili, nonostante la presenza di treni TILO con pedane studiate appositamente per i disabili). In questo senso, grazie ad una giornata di sensibilizzazione richiesta alla FTIA dalle stesse FFS, è stato possibile venire in contatto con varie tipologie di andicap, rappresentate da associazioni di supporto quali UNITAS, Federazione Svizzera dei Sordi ed Atgabbes per sondare le difficoltà effettive riscontrate sul territorio una tematica approfondita nell articolo Trasporti pubblici all incirca a pagina 4. Al di là di nuove e vecchie tematiche che ciclicamente si ripresentano, negli ultimi mesi si sono aperte anche nuove opportunità. Così come il termine crisi, in lingua cinese, rappresenta al contempo i significati di pericolo e possibilità, allo stesso modo, anche nel mondo dell andicap, nascono nuove opportunità di collaborazione, al fine di rendere l integrazione un concetto effettivo. In questo senso, si segnalano l ottima collaborazione scaturita con la Scuola Superiore Alberghiera e del Turismo di Bellinzona, dove è stato possibile per la FTIA, in collaborazione con Mobility Inter - national Schweiz, tenere una serie di seminari dedicati al turismo accessibile. Un tema che ha appassionato gli ottanta studenti presenti, tanto da coinvolgerli in un importante progetto di ricerca in merito alle barriere architettoniche. Gli allievi della scuola hanno infatti recensito, durante l inverno, quasi mille indirizzi di interesse turistico (alberghi, musei, ristoranti, punti panoramici, ecc.) armati di metro, taccuino e buona volontà al fine di testarne l effettiva accessibilità. Una ricerca, quella della mappatura delle barriere, che in realtà era già partita nel 2007 grazie ad un iniziativa della Protezione Civile di Locarno e Vallemaggia. Durante alcuni corsi di ripetizione i militi erano stati impegnati sul territorio per misurare le barriere architettoniche negli edifici amministrativi della regione. Un progetto che è poi continuato nel 2013, questa volta condotto su stabili aperti al pubblico quali bar, ristoranti, banche e molto altro. Circa 150 misurazioni che potranno essere utilizzate dalla FTIA per aggiornate la banca dati Grazie alla collaborazione con i vari corpi regionali delle PCi, nei prossimi mesi la FTIA potrà contare anche sui militi del Men drisiotto e delle Tre Valli i quali, dopo una serie di lezioni tenute dal settore barriere architettoniche della FTIA, potranno muoversi sul territorio per misurare il grado di accessibilità di stabili amministrativi o privati aperti al pubblico. Un operazione che, speriamo, nei pros simi mesi possa essere messa in atto anche dalle regioni di Lugano Cam - pagna e Città e Bellinzona, ancora mancanti all appello. E ancora buone notizie nei confronti della cultura integrata: dal 2012 la 2

3 EDITORIALE/ATTIVITÀ FTIA La nostra esperienza quotidiana ci ha mostrato la necessità di rispiegare cosa significa costruire un nuovo stabile, indipendentemente dal suo utilizzo, in modo che tutti vi possano accedemanifestazione IntegrArte, una collaborazione tra Federazione Ti - cinese Inte grazione Andicap, As - sociazione Teatro DanzAbile e Associazione della Svizzera Romanda ed Italiana contro le Miopatie per promuovere le pari opportunità nei confronti del mondo dell arte e della cultura, è stata inserita da Migros Per cento Culturale Sviz zera e dall Ufficio federale per le pari opportunità delle persone con disabilità nell abito nel progetto federale integrart.ch, una rete nazionale composta da altri quattro festival ( Ok - kupation! di Zurigo, Dansehabile di Ginevra, Wild wuchs di Basilea e Beweg grund di Berna). Un op - portunità, questa, che dal 2015 si concretizzerà con l arrivo, in Ticino, di artisti con disabilità di fama internazionale (durante l ultima edizione, sono stati ospiti di integrart.ch Claire Cunningham, Massimo Furlan e Jez Colborne & Mind the Gap). A causa dell assonanza tra integrart.ch e IntegrArte si è dovuti però scendere ad un piccolo compromesso, e cioè il cambiamento nel nome del festival ticinese, che, da quest anno, sarà intitolato Orme e che si proporrà al pubblico dal 16 al 18 maggio con tre performance teatrali proposte da due compagnie del territorio (i Giullari di Gulliver e la compagnia DanzAbile ) seguiti dalla celebre ballerina senza braccia Simona Atzori. I giochi per la FTIA sono aperti più che mai. daphne.settimo@ftia.ch ACCESSO AGLI STABILI garantito a tutti re in modo autonomo, quindi senza l aiuto di terze persone. La Legge federale sull eliminazione di svantaggi nei confronti dei disabili (LDis), che si fonda sul principio costituzionale di non discriminazione (art. 8 cpv. 2 Cost.), definisce il principio generale secondo cui vi è svantaggio nell accesso ad una costruzione quando lo stesso risulta impossibile o difficile da parte delle persone con disabilità. Stabilisce poi che perlomeno ogni nuova costruzione accessibile al pubblico, ogni stabile con più di otto appartamenti e le costruzioni con più di 50 posti di lavoro devono essere accessibili a tutti. Le legislazioni edilizie cantonali possono prevedere criteri più restrittivi. La legge edilizia cantonale (LE) stabilisce le misure a favore delle persone con disabilità, in particolare l art. 30 LE considera come determinanti le prescrizioni tecniche emanate dalla Società Sviz - zera degli Ingegneri e degli Architetti (SIA). Le modalità di costruzione senza ostacoli le troviamo compiutamente descritte nella Norma SIA 500, che dallo scorso autunno è disponibile anche in italiano. Tale norma indica d entrata il significato della terminologia utilizzata per descrivere le modalità tecniche da rispettare per costruire senza ostacoli e suddivide poi in tre categorie le costruzioni, segnatamente costruzioni accessibili al pubblico, con appartamenti e con posti di lavoro. Contiene inoltre degli allegati di natura tecnica che facilitano ulteriormente la concretizzazione delle norme. Stabilite in generale le norme applicabili, per rispondere concretamente al quesito, vanno preliminarmente chiariti i significati di accesso e costruzione; le definizioni sono contenute nella Norma SIA 500 all art Per accesso si intende la sequenza di percorsi e spazi che portano dallo spazio pubblico o dal parcheg- gio a tutti i luoghi che consentono alla persona in questione di fruire delle costruzioni secondo il loro scopo (punto 1.1. Norma SIA 500). Quando si parla di costruzioni ci si riferisce tanto a edifici quanto a costruzioni e impianti che appartengono a una delle categorie di questa norma, nonché a parti di queste costruzioni. Va poi determinato cosa significa permettere ad ogni persona di accedere dall esterno ad una costruzione in modo autonomo, indipendentemente dal tipo di costruzione. Per rispettare tale principio di autonomia gli accessi principali devono essere previsti senza gradini e soglie e le differenze di livello possono essere superate con rampe aventi una pendenza non superiore al 6% (con riserva fino al 12% e con corrimano) o con ascensori (in particolare art. 3.1, 4.1, 9.1, 11 Norma SIA 500). Sono previste eccezioni sul numero e sull ubicazione di accessi accessibili ma non sull accessibilità in quanto tale, che è data unicamente se non sono presenti sul percorso degli scalini. Da rilevare pure che le eccezioni descritte sono possibili con riserva in casi singoli e motivati (cfr. Norma SIA 500, punto 1.2). Inoltre devono essere previste un illuminazione adeguata e la possibilità di orientarsi attraverso elementi costruttivi che garantiscono informazioni tattili al suolo, contrasti di luminosità, diciture e segnali. Di principio dunque i progetti per l edificazione di nuove costruzioni accessibili al pubblico o con più di otto appartamenti o più di 50 posti di lavoro vanno progettati e costruiti senza scalini all entrata e con delle rampe d accesso aventi una pendenza non superiore al 6%. Di conseguenza progetti che prevedono scalini all entrata con o senza montascale non possono essere approvati dalle autorità competenti. Tali soluzioni infatti non permettono a tutti di accedere in modo indipendente alle costruzioni e quindi non rispettano i principi in ambito edifi- (segue a pagina 4) 3

4 ATTIVITÀ FTIA (continua dalla pagina 3) Accesso agli stabili garantito a tutti catorio sanciti dalla LDis, dall art. 30 LE e dalla Norma SIA 500. Da ultimo rileviamo che la posa di un montascale deve essere oggetto di una domanda di costruzione a sé stante, non è sufficiente la licenza di costruzione per lo stabile principale. Speriamo con questo contributo di aver chiarito il concetto di stabile accessibile a tutti e le modalità di costruzione rispettose della parità di diritti delle persone con disabilità. merlini@egalite-handicap.ch Ulteriori informazioni sul tema costruire senza barriere: - Norma SIA 500 ordinabile direttamente alla SIA - FTIA, servizio barriere architettoniche ( chitettoniche) - EH; scheda di approfondimento Costruzioni e impianti ( de-di-approfondimento.html) - Centro svizzero per la costruzione adatta alle persone con andicap ( TRASPORTI PUBBLICI all incirca Il nuovo anno si è inaugurato per la Federazione Ticinese Integrazione Andicap con un interessante iniziativa: la FTIA è stata infatti interpellata dalle FFS per tenere un corso in merito alle difficoltà che le persone con andicap possono incontrare nei confronti del sistema ferroviario, quindi non solo nell accessibilità ai treni o nei confronti delle problematiche che possono insorgere durante il viaggio, ma anche verso le necessità di pianificazione dello stesso, la possibilità di potersi procurare in modo autonomo un titolo di trasporto o ancora la conformazione delle sta- zioni o delle biglietterie. Al fine di poter offrire ai partecipanti futuri capitreno informazioni corrette e complete, la Federazione ha chiesto la consulenza ed il supporto anche di Unitas per chiarire le necessità di ciechi ed ipovedenti, della Federazione Svizzera dei Sordi per quanto riguarda le persone non udenti e di ATGABBES per le dinamiche legate all andicap mentale. La giornata è così iniziata con una carrellata riferita ai diversi tipi di andicap. Ogni associazione coinvolta ha ritratto un quadro completo della disabilità di propria competenza, riferendosi alle possibilità e alle necessità che ogni andicap comporta. Nel corso del seminario, è stato possibile sia per le associazioni che per i partecipanti dialogare ed esporre le proprie esperienze, in modo da comprendere situazioni passate e possibilità che potrebbero presentarsi in futuro. Dalla comprensione dell andicap si sono poi trattate le problematiche legate al viaggio, alla sua organizzazione e alle strutture. Un bel momento d incontro, quello offerto dalle FFS, per chiarire agli operatori le necessità legate alle diverse disabilità e, d altro canto, la possibilità di comprendere l offerta di unità speciali come la sezione Viaggiatori disabili al quale fa riferimento il call center gestito a Briga. L iniziativa delle FFS non deve e non può restare un intervento isolato. Nonostante infatti le migliorie apportate ai mezzi pubblici sul nostro territorio in favore dell accessibilità, molte persone incontrano ancora diverse difficoltà nella mobilità, problematiche legate non tanto alla fruibilità di treni, autobus, battelli e filovie, quanto alla sensibilità dei conducenti. Sono tante le segnalazioni emerse che denunciano una formazione insufficiente dei conducenti nei confronti delle persone con andicap: persone cieche ed ipovedenti che, nonostante la segnalazione d arresto tramite bastone bianco, vedono i mezzi pubblici scorrergli davanti; persone con problemi di mobilità che faticano a montare su autobus accessibili solo perché l autista non arresta il veicolo in prossimità del marciapiede, creando scalini e spazi pericolosi per chi si muove in carrozzina o con l ausilio di stampelle. Eppure basterebbe davvero poco. Comprendere le necessità di tutti i possibili fruitori di un mezzo pubblico non è facoltativo. L Ordinanza sull ammissione dei conducenti di veicoli al trasporto di persone e merci su strada (Ordinanza sull ammissione degli autisti, OAut), impone infatti, tra le conoscenze e attitudini richieste per l ottenimento e la proroga dei certificati di capacità per le categorie D e DE e le sottocategorie D1 e D1E, che i conducenti siano in grado di garantire la sicurezza e il comfort dei passeggeri e, in particolare, al punto 1.5, le specificità del trasporto di determinati gruppi di persone (portatori di andicap, bambini). Ai fini della legge risulta dunque chiaro che, tra le competenze di un autista, deve conseguire la comprensione delle problematiche legate all andicap. Un punto, questo, che nel resto della Svizzera viene compensato da una formazione ad hoc realizzata in collaborazione con diverse associazioni mantello, tra le quali Procap. In Ticino, a presente, nessuna azienda di trasporto pubblico riceve invece delle istruzioni specifiche, una situazione che, nella realtà, si traduce in un mancato rispetto di piccole attenzioni che potrebbero semplificare la vita a tante persone, non solo a quelle con una disabilità, ma anche agli anziani e alle mamme con bambini piccoli e passeggini. In questo senso, Egalité Handicap e la FTIA hanno interrogato gli enti nazionali e regionali incaricati di formare i conducenti per comprendere, a livello ticinese, la competenza rispetto alla sensibilizzazione. Su segnalazione dell ASA As - sociazione dei servizi della circolazione, è stato infine possibile prendere contatto con l ASTAG - Associazione svizzera dei trasportatori stradali sezione Ticino, la quale è responsabile della forma- 4

5 ATTIVITÀ FTIA zione per l ottenimento del certificato di capacità e della formazione continua di tutti i conducenti nel nostro territorio. La comunicazione con i responsabili si è dimostrata immediatamente sensibile; questo ha portato ad un accordo per offrire, a partire dal 2015, una serie di corsi che vedranno la collaborazione con diverse associazioni di persone con andicap presenti sul territorio, le quali potranno comunicare direttamente con i conducenti di mezzi pubblici in merito alle problematiche legate ad ogni tipo di disabilità e alle buone pratiche da eseguire per facilitare la fruizione dei mezzi pubblici. Per questo motivo si renderà necessaria una certa unità tra le associazioni legate a diversi tipi di disabilità per poter offrire un quadro com pleto delle necessità sulle quali costruire un intervento mirato costituito da informazioni teoriche ed esercitazioni pratiche, affinché sia possibile, in futuro, una miglior comprensione tra autisti di mezzi pubblici e persone con andicap. daphne.settimo@ftia.ch MONTASCALE ma non per tutti Quando si parla di accessibilità, ci riferiamo spesso al concetto di barriera architettonica, un argomento che non riguarda solo le necessità di chi si muove in carrozzella (anche se, spesso, siamo condizionati da questo pensiero a causa del simbolo internazionale di accessibilità, il quale riporta in maniera stilizzata proprio un uomo in carrozzella). L accessibilità deve essere una qualità intrinseca dell ambiente costruito, necessaria a garantire la fruibilità indipendente ed in sicurezza da parte di tutti i possibili utenti in funzione delle esigenze delle diverse persone, non solo dunque a persone che si muovono in carrozzella. Gli andicap fisici e non solo questi comprendono infatti una varietà molto ampia di problematiche legate alla mobilità. Dimo - strano infatti problemi di deambulazione persone amputate (in modo diverso a seconda che l intervento abbia compreso o meno l articolazione del ginocchio), emiplegiche, con varie forme di spasticità o focomelia, persone con problemi di coordinazione, con poliomielite agli arti inferiori, ecc. Oltre agli andicap, sono da rilevare poi malattie, come artriti ed artrosi, distrofie muscolari, miopatie, piedi neuropatici causati dal diabete, fratture o semplici distorsioni. Anche l età avanzata, in maniera generale, causa inoltre problemi di deambulazione, soprattutto nell affrontare ostacoli come soglie rialzate o gradini. L accessibilità, oltre ad essere necessaria a chi, per un motivo o per l altro, dimostra delle difficoltà rispetto alla mobilità, è molto gradita da genitori con bambini piccoli, i quali spesso si vedono confrontati con passeggini e carrozzine. Una problematica significativa legata alle barriere architettoniche è quella del superamento dei dislivelli. Viviamo infatti in un ambiente soggetto ad un campo gravitazionale: per questo spostarsi in piano è agevole, mentre è difficoltoso salire, proprio perché dobbiamo vincere la gravità che ci spinge in basso. Le scale rappresentano la prima soluzione inventata per superare i dislivelli: i gradini permettono di suddividere la fatica della salita, dividendola in piccoli passi, così si sale per gradi (da cui i gradini). Ovviamente, le stesse si rivelano però un grave ostacolo in presenza di utenti con problemi di mobilità. Per questo, nel tempo, si sono cercate diverse soluzioni e, grazie alla tecnologia, oggi possiamo disporre di diversi meccanismi che ci permettono di spostarci, senza grande sforzo, da un punto in basso ad uno in alto, in modo alternativo ai gradini della scala. Soprattutto di fronte ad una ristrutturazione (ma non solo, a volte anche in fase di progettazione di nuovi stabili), tra i vari mezzi ausiliari spesso gli architetti optano per la scelta del montascale, un mezzo che, a prima vista, conserva l estetica della struttura permettendo comunque a chi mostra problemi di deambulazione di poter superare dei gradini. Una pedana per accogliere la carrozzella, un binario applicato al corrimano, un comando elettrico per regolare la salita e la discesa. A prima vista, un meccanismo semplice e dal costo contenuto. Ma attenzione quando gli utenti sono, per (segue a pagina 6) 5

6 ATTIVITÀ FTIA (continua dalla pagina 5) Montascale ma non per tutti l appunto, persone in carrozzella. In caso di altre problematiche, la piattaforma si rivela invece completamente inutile. Prima di tutto, infatti, è da considerare l altezza del montascale: la pedana è collocata in basso, proprio per essere utilizzata da utenti in carrozzella. La pedana mobile non è poi prevista per essere utilizzata in piedi : anziani e persone con problemi di equilibrio, durante lo spostamento, potrebbero facilmente cadere, con gravi conseguenze. Gli impianti, soprattutto quelli aperti al pubblico, sono soggetti a malfunzionamenti (un sistema elettrico che staziona all aperto risente delle condizioni atmosferiche) e vandalismi, cause che spesso e volentieri fanno lievitare i costi di manutenzione ben oltre i servizi obbligatori annuali. Infine, gli stessi possono essere protetti da un sistema Eurochiave, pensato però per persone che si muovono esclusivamente in carrozzella. Va da sé, dunque, che la piattaforma montascale non può garantire l accessibilità in piena autonomia e sicurezza a tutti gli avventori di un luogo pubblico. Una constatazione, questa, data dal buon senso, ma sancita anche dalla Legge federale sull'eliminazione di svantaggi nei confronti dei disabili (Legge sui disabili, LDis) la quale enuncia, all art. 1 cpv. 2 che le persone disabili debbano ( ) partecipare più facilmente alla vita della società e, in particolare, affinché possano in modo autonomo coltivare contatti sociali, seguire una formazione e un perfezionamento ed esercitare un'attività lucrativa. Ciò concerne l accessibilità non solo delle costruzioni e degli impianti accessibili al pubblico, ma anche agli immobili d'abitazione con più di otto unità abitative e agli edifici con più di 50 posti di lavoro. Anche la Norma SIA 500, la quale CONVOCAZIONE Care e cari membri FTIA, vi facciamo giungere tramite il Notiziario la convocazione ufficiale all Assemblea generale ordinaria che si terrà lunedì 26 maggio 2014 alle ore presso Salaruna FTIA Via Linoleum 7, Giubiasco Ordine del giorno 1. saluto del Presidente 2. designazione degli scrutatori 3. verbale dell'assemblea straordinaria del 3 giugno rapporto annuale 5. relazione finanziaria 2013 e rapporto di revisione 6. scarico del Comitato e della Direzione 7. informazioni sul programma di attività informazioni sul preventivo eventuali Nel Rapporto annuale 2013, disponibile a breve, il bilancio e il conto economico 2013 nonché il preventivo 2014 consolidati per tutta la FTIA. Il verbale dell Assemblea straordinaria 2013 è disponibile su richiesta al Segretariato. In attesa di incontrarvi numerosi, vi porgiamo cordiali saluti. FEDERAZIONE TICINESE INTEGRAZIONE ANDICAP Sergio Zufferey Presidente fa da riferimento per la costruzione accessibile - decreta la piena accessibilità orizzontale solo in assenza di scalini o soglie. In caso di dislivelli o pendenze è dunque necessario ricorrere a delle rampe (la cui pendenza massima deve essere del 6%) o ascensori (le cui dimensioni minime, per quanto riguarda la cabina, devono essere di 110 cm per la larghezza e 140 per la profondità, mentre la porta deve avere una larghezza in luce di 80 cm). Edifici la cui prima fonte di accesso è data dal solo montascale non possono essere dunque considerati accessibili ai sensi di legge, e risultano pertanto soggetti ad opposizione da parte della Federazione Ticinese Integrazione Andicap. daphne.settimo@ftia.ch Ulteriori indicazioni possono essere richieste al settore barriere architettoniche FTIA, che rende consultabili molte informazioni all indirizzo 6

7 ATTIVITÀ FTIA ORME perché l arte lascia il segno La vita è creatività, estro e fantasia. L essere umano da sempre ricerca, tra i suoi bisogni, l approfondimento culturale. Un movimento che lascia una traccia, delle orme. E non ha importanza la forma della nostra impronta, sia essa formata da due piedi uniti, dal timbro di una stampella o dalla scia di una carrozzina: ogni persona, se lo desidera, deve poter esprimere la propria creatività, al di là di ogni impedimento di natura fisica. Per questo motivo, già nel 2012, la Federazione Ticinese Integrazione Andicap (FTIA), l Associazione Teatro DanzAbile e l Associazione della Svizzera Romanda e Italiana contro le Miopatie (ASRIM) si sono unite allo scopo di dare visibilità alle forme d arte integrata o proposte da persone con disabilità. È nato così IntegrArte, il primo festival all interno del nostro territorio dedicato all arte e all andicap. Per quattro giorni, presso il teatro Foce di Lugano, attori, danzatori, scultori, pittori e musicisti hanno potuto esprimere in tutta libertà la propria creatività, affascinando il pubblico e guidandolo attraverso nuovi metodi di sperimentazione. Un successo, quello di IntegrArte, che ha saputo conquistare anche l interesse di Migros Percento Culturale Svizzera, il quale già da qualche anno offre, in collaborazione con vari festival siti a Zurigo, Ginevra, Basilea e Berna, una rete nazionale dedicata all arte integrata e alla disabilità, dal nome Integrart. Dal 2015 dunque il festival ticinese sarà parte di questo importante movimento culturale federale. Al fine di poter meglio integrarsi con le varie compagnie e per distinguersi dalla denominazione dell iniziativa nazionale, IntegrArte ha deciso di dotarsi di un nuovo nome, Orme, un auspicio che, siamo sicuri, saprà lasciare una traccia nell anima di pubblico ed artisti. Che sia dunque Orme a proporsi anche nel 2014, con un edizione dedicata, questa volta, alla danza e al teatro. Dal 16 al 18 maggio, presso lo spazio artistico Il Cortile ed il Teatro Cittadella di Lugano, artisti regionali ed internazionali saranno ospiti della kermesse dedicata alla cultura e all integrazione. Il primo appuntamento della rassegna, previsto per venerdì 16 maggio dalle ore presso lo spazio artistico Il Cortile di Viganello, sarà la pièce Un puntino all orizzonte, da una creazione collettiva della compagnia Giullari di Gulliver, capeggiata dall estroso animatore teatrale, attore, narratore e regista An - tonello Cecchinato, il cui scopo è quello di promuovere attività d'animazione creative ed espressive rivolte a bambini, giovani, anziani e persone con andicap. Lo spettacolo rappresenta un luogo vago, incerto. I personaggi si trovano lì per caso da dove arrivano? Nessuno lo sa, ma d altronde, nessuno se lo chiede. A parte l ultimo arrivato, un naufrago. Dove siamo? chiede Qua qua, qua, qua, citando le anatre. Tutt intorno, acqua, nebbia, fred do e vento. I personaggi si muovono tra questi elementi e ne sono impregnati. Il loro sguardo è spes so rivolto lon tano, all orizzonte, ma mantiene sempre l apertura necessaria per accorgersi delle persone vicine, quando serve un consiglio, un riparo, una zuppa calda Crediamo sia tutto qua qua, qua, qua. Sabato 17 maggio, sempre presso Il Cortile, alle 20.30, sarà poi la volta della compagnia Teatro DanzAbile, che porterà in scena Granelli, uno spettacolo di teatro-danza durante il quale memorie, ricordi, sogni, emozioni sono frammenti di tempo che formano la vita. Nella rappresentazione diventa essenziale scoprire l attimo, cogliere e vivere ogni granello che scorre nella clessidra del tempo come momento unico e prezioso. In questa cornice, sette persone compongono, tra abilità e disabilità, dei quadri danzanti. Gran finale, domenica 18 maggio, alle ore presso il teatro Cittadella di Lugano, con la ballerina Simona Atzori, che, nel celebre saggio E li chiamano disabili del compianto giornalista Candido Cannavò, viene descritta con queste parole: bisogna proprio uscire da quell incanto un po mistico e tornare sulla terra per scoprire che Simona, la danzatrice, non (segue a pagina 8) 7

8 ATTIVITÀ FTIA (continua dalla pagina 7) Orme Perché l arte lascia il segno ha le braccia. È nata così, le sue braccia sono rimaste in Cielo, ma nessuno ha fatto tragedie. Nata a Milano nel 1974, Simona Atzori ha iniziato a seguire corsi di pittura e danza classica sin dalla più tenera età. Rifiutata dalla Royal Academy di Londra a causa del suo andicap, Simona Atzori si laurea nel 2001 in Visual Arts presso la Univesity of Western Ontario in Canada. Partecipa a mostre collettive e personali in tutto il mondo: Italia, Cina, Canada, Portogallo, Svizzera, Spa gna, Austria. Alla sua brillante carriera di pittrice con la bocca si ag giungono numerosi successi nel campo della danza che le permettono di raggiungere importanti obiettivi, quali la nomina di Ambasciatrice per la Danza nel Giubileo del 2000 dove ha portato per la prima volta la danza in Chiesa con la coreografia Amen di Paolo Londi. Testimonial della cerimonia di apertura delle Pa - ralimpiadi di Torino del 2006, la ballerina ha avuto l onore di esibirsi con grandi étoile della danza classica come Marco Pierin e Roberto Bolle. Simona Atzori porterà in scena Che cosa ti manca per essere felice?, uno spettacolo di danza basato sull omonima biografia, nel quale l artista porta in scena la costante volontà di realizzare i propri sogni, nonostante le difficoltà. Durante l esibizione, la ballerina riflette sulla propria vita attraverso una serie di episodi per lei fondamentali, tramite i quali rende omaggio alle persone a lei più care. La sua vita, oltre alla danza, è narrata anche attraverso parole e videoriprese, che aiutano lo spettatore a comprendere il suo percorso di integrazione e ad entrare in completa sintonia con lo spettacolo. Per maggiori informazioni e riservazioni, è possibile contattare la FTIA, Daphne Settimo, allo o inviare un a daphne.settimo@ftia.ch SCUOLE SUPERIORI senza ostacoli Così Valentina: Da quando sono nata mi manca una buona percentuale di udito. Qualche problema sociale l'avrò anche avuto, ma probabilmente non ci ho mai veramente fatto caso, perché mi sono sempre saputa adattare e non mi sono mai sentita diversa. Il fatto è che in realtà questo problema non è sottovalutabile, perché molta gente da cui sono circondata a volte scambia il mio non sentire per un non capire, prendendomi per stupida...e poi è frustrante ogni giorno chiedere "Cos'ha detto? Cos'hai detto?". A scuola è complicato. Riesco a studiare in piccoli gruppi, ma se durante la lezione c è rumore, fatico a capire. Tenere così alta l attenzione per ore è sfiancante. La sera sono sfinita, per fortuna qualche compagno mi passa i suoi appunti. Non riesco a seguire la lezione e a scrivere contemporaneamente Isolde: Soffro da sempre di un disturbo bipolare, un problema che la mia famiglia ha difficilmente accettato, e che causa molti problemi e pregiudizi anche a livello sociale. Questo si è rivelato un ostacolo per gli studi, in particolare le fasi depressive: come fai a spiegare che la mattina non ce la fai ad alzarti dal letto, che i tuoi problemi di memoria e concentrazione sono dovuti a delle alterazioni psichiche che non puoi controllare? Oggi ho conseguito un master, ma per farlo ci è voluto più tempo rispetto ad un percorso di studio regolare. Per me, l obbligatorietà di frequenza è stato il principale problema. Silvia: sono dislessica pura, disortografica, disgrafica e con problemi pure di discalculia. Da bambina, i segnali del mio disturbo erano tanti: non si capiva nulla di quello che dicevo, scrivevo all incontrario, non riuscivo a leggere l orologio, ad allacciarmi le scarpe, confondevo la destra con la sinistra secondo alcuni miei docenti ero svogliata, non mi impegnavo. Oggi sono prossima alla laurea in farmacia, vorrei anche tentare l iscrizione a medicina. Ma non è stato semplice: spesso ho trovato dei muri, gli aiuti concessi sono stati definiti dai miei compagni delle facilitazioni. Quando si parla di dislessia, a volte ci si ferma solo all ambito scolastico, dimenticandosi che un dislessico incontra muri in tutti i campi della vita quotidiana, non perché abbia dei veri problemi, ma perché la gente ha dei pregiudizi. Tre testimonianze, storie vere di chi sta percorrendo o ha affrontato uno studio superiore con una disabilità non riconoscibile. Non si tratta di casi isolati: secondo un'inchiesta svolta nei confronti di studenti con andicap in Germania, non è possibile distinguere visivamente il 94% delle problematiche legate ad un problema di salute. La maggioranza degli studenti con un andicap non si vede dunque riconosciuta come tale. Molte università e scuole universitarie professionali, in Svizzera, affrontano da anni questo tema con serietà. In diversi atenei sono infatti presenti dei servizi di consulenza dedicati all aiuto e al supporto di chi dimostra delle difficoltà oggettive legate allo studio, per le quali è possibile intraprendere tutta una serie di misure per garantire la compensazione degli svantaggi. Quando si parla di andicap e di studio, l attenzione si focalizza immediatamente su macroproblemi, legati principalmente alla presenza di barriere architettoniche. Sicuramente, l accessibilità degli spazi è un primo criterio da prendere in considerazione, ma non è una risposta sufficiente a garantire la parità di studio. Esistono infatti necessità paradossalmente più semplici, che però spesso si fatica ad ottenere. A seconda del tipo di andicap, possono essere intrapresi interventi mirati, che spesso coin- 8

9 ATTIVITÀ FTIA volgono la didattica e le modalità di svolgimento degli esami. A volte, lo studente con disabilità ha semplicemente bisogno di più tempo per espletare un test o svolgere le interrogazioni in un ambiente tranquillo, senza rumori di sottofondo. Nella didattica, poter ricevere le dispense in anticipo è fondamentale per chi ha problemi d udito (può così seguire le lezioni senza preoccuparsi di prendere appunti, e quindi perdere il filo del discorso), per le persone con dislessia, per chi ha problemi psichici e non può garantire una continuità nella presenza, per chi soffre di disturbi dell attenzione, ecc. I mezzi informatici e la concessione di materiale didattico in formato elettronico sono necessari a persone con problemi di vista, a chi dimostra difficoltà nel prendere appunti manualmente (malattie che coinvolgono l uso degli arti superiori, emiplegie, ecc.). Piccoli aiuti, quindi, che possono però rivelarsi di fondamentale importanza per gli studenti che hanno delle disabilità che devono essere valutate a seconda del caso. Per questo motivo è necessario poter contare, in ogni sede, su di un delegato che possa fare da ponte tra le necessità dello studente e l espletamento della didattica, dando informazioni ai docenti ma anche al personale attivo nel settore informatica, a impiegati e custodi e in generale a tutti gli attori coinvolti nel percorso di studio. In questo senso, il servizio di supporto alla disabilità ha il compito di valutare, sin dal momento dell iscrizione, i bisogni specifici manifestati dallo studente, in modo da potergli consentire, sin dai primi giorni, l assistenza necessaria alle specifiche condizioni. In questo senso, la richiesta e la sensibilizzazione deve essere materia che, dal basso, deve trovare il coinvolgimento di tutte le persone delegate allo studio. Spesso infatti si pretende che sia lo stesso studente con andicap a manifestare le proprie difficoltà ai docenti, un procedimento che crea imbarazzo e che può portare a delle incomprensioni. Non è una questione di favorire lo studente in situazione di difficoltà, ma si tratta di un vero e proprio diritto riconosciuto dalla Costi - tuzione e dalla Legge federale sull'eliminazione di svantaggi nei confronti dei disabili (LDis), la quale precisa questa esigenza anche in merito alla formazione di base e continua di persone con un andicap fisico, mentale o psichico. Un obbligo di legge riconosciuto anche dalla nuova Legge federale sulla promozione e sul coordinamento del settore universitario svizzero (LPSU), la quale garantirà in tutta la Svizzera una qualità uniforme e trasparente rispetto alle scuole superiori. La LPSU impone infatti alle università e alle scuole universitarie professionali di creare un sistema di garanzia della qualità e di testarne regolarmente l efficacia. Le disposizioni d applicazione della LPSU, conformemente alla Costituzione federale, sanciscono, tra i vari punti, anche la presa a carico dei bisogni specifici delle persone con andicap. Privati o pubblici che siano, dunque, gli istituti di formazione universitaria candidati all accreditamento o a un riaccreditamento dovrebbero anticipare la messa in opera del concetto di università senza ostacoli ed iscriverne gli elementi principali nella gestione della qualità. E in Ticino? A presente, né USI né SUPSI possono contare su di un sistema di compensazione degli svantaggi per quanto riguarda gli studenti con disabilità. In questo senso, non esistono uffici o persone delegate. Eppure le difficoltà ci sono anche da noi. Per questo motivo, la FTIA ha deciso di prendere a carico la traduzione del portale, creato da AGILE nel 2012, un vero e proprio vademecum sugli studi accessibili dedicato a tutti gli attori coinvolti nel processo di studio. Il sito riporta leggi e diritti in merito alla parità di formazione, ma soprattutto illustra tanti esempi pratici da applicare, a seconda del tipo di andicap, a tutti i livelli, dalla didattica al sistema informatico, dalla progettazione delle strutture al lavoro dei custodi, dal diritto allo studio fino alla fruizione del tempo libero. Una vera e propria guida che, grazie anche all intervento del DECS, è stata sottoposta agli istituti universitari del Cantone per cercare di individuare, all interno delle istituzioni, delle persone di riferimento che possano applicare gli interventi necessari per poter rendere gli studi realmente accessibili a tutti. daphne.settimo@ftia.ch 9

10 ATTIVITÀ SPORTIVE SPECIAL OLYMPICS: premio al merito Il Panathlon Lugano, club di servizio con finalità istituzionali il quale si rivolge al mondo sportivo ha deciso di premiare il team Special Olym pics che, nel 2013, ha partecipato ai giochi mondiali di Pyeon - gchang, in Corea del Sud. È così che Damiano Malnati, Dario Ma donna, An drea Callegher, Lisa Im peradore, Maria Rosa Laratta e Chiara Con sonni (assente alla serata), con i coach Elisa Martinali e Gio vanni Pedrozzi hanno potuto ricevere dalle mani di Gian carlo Dionisio, presidente del club, il prestigioso riconoscimento. Si tratta del primo premio dal 1955, data di fondazione del club luganese, conferito a degli atleti con disabilità. Un bel messaggio di integrazione e riconoscimento delle opportunità. CENA DI NATALE GSIB Venerdì 13 dicembre 2013, presso il Ristorante Mö - venpick Bel linzona Sud si è svolta la tradizionale cena di Natale del Gruppo Spor tivo Integrato del Bel - linzonese. Anche quest'anno atleti, monitori e famigliari si sono trovati in un'ambiente festoso per lo scambio di auguri e per passare una serata in compagnia ed allegria. Il delizioso buffet preparato dallo staff è stato seguito dall'arrivo di San Nicolao ac compagnato da brani natalizi eseguiti dagli zampognari. Dopo la distribuzione dei doni, una ricca riffa ha permesso a tutti di portarsi a casa uno dei molti premi in palio. La serata si è conclusa con balli e bella musica, regalando a tutti tanto buonumore. Questo appuntamento annuale è anche l'occasione per ringraziare tutti per il grande impegno a favore del GSIB! IL GIORNALE DELLO SPORT si rinnova Il Giornale dello Sport si rinnova e, dal 2014, diventa una pratica rivista patinata nella quale ritroviamo lo spirito che da sempre anima questo organo informativo arricchito però da nuove, importanti collaborazioni. Il Giornale dello Sport nasce, come prodotto editoriale, nel 1990, in relazione alla fondazione di Aiuto Sport Ticino, la costola in lingua italiana di Aiuto Sport Svizzero, voluta per dare maggior supporto ad atleti emergenti e alle discipline praticate nel territorio. Un mezzo informativo che, nel giro di un decennio, può vantarsi di essere, per la lingua italiana, l organo di comunicazione ufficiale di Swiss Olympics. A partire dal 2000 però, a causa della tendenza all accentramento di Aiuto Sport Svizzero, si decide di raggruppare le varie redazioni sparse nel territorio della Con - federazione in un unico ufficio a Berna e di creare un solo prodotto editoriale bilingue, in francese e tedesco. Un peccato per il Ticino, che era riuscito a ritagliarsi un buon numero di abbonati che sicuramente, a causa del cambiamento linguistico e del temi meno legati alla regione, sarebbero andati persi. Da qui la sfida: rinunciare al prestigio di Swiss Olympics a favore dei talenti nostrani con una conduzione autonoma del Giornale, una scelta vincente, che oggi può contare su quasi diecimila abbonati, sostenitori di giovani talenti. Sì, perché la missione del Giornale dello Sport non è solo quella di informare, ma soprattutto di sostenere economicamente le giovani speranze della Svizzera italiana. Per questo motivo parte dell abbonamento (che può essere stipulato come semplice lettore, ma anche come sostenitore e addirittura come padrino di uno sportivo) è ridistribuito da Aiuto Sport Ticino ad atleti ed associazioni. Oltre che ad essere rinnovato nella forma e nei colori, il Giornale dello Sport si è arricchito nei contenuti grazie alla collaborazione con l As - sociazione Tici nese Giornalisti Spor - tivi (ATGS), la quale si pone come obiettivo quello di ritornare alle origini e di promuovere lo sport da vicino, dal punto di vista delle persone che lo praticano, e non solo come mera cronaca di avvenimenti e risultati d élite. Tra le associazioni legate alla rivista, la FTIA da diversi anni è ormai federazione di riferimento per quanto riguarda lo sport per persone con andicap e attività integrate. Una collaborazione che, grazie anche ai nuovi contenuti, siamo sicuri interesserà sempre più il nostro territorio. daphne.settimo@ftia.ch 10

11 ATTIVITÀ SPORTIVE GIOCHI PARALIMPICI di Sochi Ne è passato di tempo da quando, nel 1980, Leonid Breznev si rifiutò di ospitare in Russia i Giochi Paralimpici perché, a suo dire, in Unione Sovietica "non esistevano persone menomate". Sochi ha infine accolto, con tutti gli onori, gli atleti che dal 7 fino al 16 marzo sono stati i grandi protagonisti delle XI Paralimpiadi invernali. Al fine di dare risonanza all evento, la RSI ha invitato venerdì 7 marzo, presso gli studi della radio a Besso, una delegazione di atleti e rappresentanti della FTIA unitamente all As sociazione amici della compagnia Finzi Pasca ad assistere alla proiezione della cerimonia di apertura, un momento di forte emozione per tutti i presenti, i quali hanno potuto visionare, su grande schermo, le magnifiche coreografie create per l evento nonché assistere alla presentazione delle delegazioni mondiali. Un applauso spontaneo all ingresso, nel Fisht Stadium, degli otto rap - pre sentanti rossocrociati, Chri - stophe Brodard, Michael Brügger, Robin Cuche, Chri stoph Kunz, Maurizio Ni coli, Thomas Pfyl, Jochi Röthli sberger e Hugo Tho - mas con la guida Luana Ber - gamin, team completamente impegnato nello sci alpino. Una bella iniziativa, quella voluta dalla RSI, per ribadire l importanza delle Paralimpiadi, alla quale anche il nostro servizio pubblico sta gradualmente conferendo mag - giore importanza. Certo, gli otto atleti confederati non hanno potuto beneficiare della task force di giornalisti e canali appositamente dedicati come successo per i giochi regolari, ma la presenza sul terreno di un inviata, Deborah Carpani, alla quale affidare quotidianamente almeno un servizio sulle imprese nei nostri è già un piccolo passo rispetto al silenzio imbarazzante di Londra Forte dell esperienza per la cerimonia di chiusura dei Giochi invernali di Torino 2006, sicuramente la presenza dell attore, coreografo e regista Daniele Finzi Pasca, chiamato a creare e dirigere la cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici e la cerimonia di apertura dei Giochi Paralimpici, ha sicuramente influenzato la presenza dei media svizzeri nei confronti dello sport paralimpico. E la cerimonia, infatti, è stata un vero e proprio tripudio di colori e sensazioni, durante la quale, nonostante la presenza di sofisticati mezzi di comunicazione multimediale, Finzi Pasca non ha perso di vista il lato umano della manifestazione, durante la quale artisti professionisti sono stati affiancanti da migliaia di volontari, tra cui anche danzatori, cantanti, e in generale, da persone con disabilità. Uno spettacolo visto da tre miliardi di spettatori in tutto il mondo, intriso di umanità e poesia in grado di comunicare il valore dell arte e dello sport in maniera universale. L insieme di rappresentazioni create per l apertura delle Pa - ralimpiadi ha voluto celebrare in un atmosfera giocosa, al di là delle recenti tensioni create dalla crisi con l Ucraina, lo spirito russo e la necessità di eliminare gli ostacoli e gli stereotipi che ogni giorno, in tutto il mondo, le persone con andicap devono affrontare. Musica, danza, letteratura ed effetti visivi hanno messo in luce l eccellenza di artisti disabili e dei volontari. Punto culminante dello spettacolo, la scena sul ghiaccio che ha simboleggiato l apertura di nuove vie di comunicazione che uniscono l umanità, riunita per l occasione intorno a una causa comune. daphne.settimo@ftia.ch FTIA SPORT: CALENDARIO ATTIVITÀ 2014 Andicap mentale Marzo/giugno Corso di avvicinamento al cavallo Claro ATRE-FTIA 29 marzo Giornata di Minigolf Magadino SISL 19 giugno Giornata di Minigolf Losone SISL giugno Corso polisportivo Tenero FTIA Andicap fisico 8 giugno Gara podistica Malvaglia GS Orsino Andicap sensoriale giugno Corso polisportivo Tenero FTIA Corsi di formazione e di aggiornamento 13 aprile 14aW-R91 Gli altri giochi della palestra e il gioco delle bocce Da definire 14 marzo 11 maggio 14aW-R92 In acqua. giocando Da definire 11 aprile 11

12 IN BREVE 2 APRILE, GIORNATA MONDIALE DELL AUTISMO ACCENDI IL BLU In Ticino, così come nel resto del mondo, per un giorno piazze e finestre si sono illuminate di blu, il colore scelto per sensibilizzare in merito al tema dell autismo, in occasione della giornata mondiale dedicata a questo disturbo. Per l importante ricorrenza, la fondazione ARES e Autismo Svizzera Italiana hanno realizzato, presso l ex asilo Ciani di Lugano, una serie di conferenze dedicate alle reti di sostegno presenti sul territorio, sondando inoltre la tematica autismo e tempo libero e proponendo agli intervenuti la partecipazione a work shop organizzati dall As - sociazione Ticinese cani da terapia, dalla federazione internazionale!ridere per Vivere!, dalla partnership creata da «asi» e dal Museo d Arte Città della Lugano ed infine dalla Conferenza del Volontariato Sociale. La giornata si è poi conclusa con la proiezione, presso il cinema Iride di Lugano, del film Una donna straordinaria, nel quale Claire Danes interpreta la storia di Temple Grandin, pro - fessoressa dell Università Statale del Colorado ed una delle personalità più famose nel mondo affette da autismo. LA SSR-SRG MIGLIORA LE PRESTAZIONI PER AUDIOLESI E VIDEOLESI Secondo una nota informativa diffusa dallo stesso servizio pubblico nazionale, la SSR-SRG ha compiuto nuovi sforzi per adeguarsi alle direttive di legge che impongono, per almeno un terzo del tempo di trasmissione, la presenza di sottotitoli dei canali televisivi. Oltre al palinsesto lineare, la SSR si è dichiarata pronta a sottotitolare anche i programmi in onda su Internet. Questo richiederà un potenziamento dell'infrastruttura tecnologica, già avviato nel 2013, la cui finalizzazione è prevista nel corso del 2014 in tutte le regioni linguistiche. Nella regione svizzera di lingua italiana la RSI ha previsto la lingua dei segni anche per il «Telegiornale flash» e trasmesso 24 film con Audio Description. EXPO 2015: NON C È PIÙ TEMPO DA PERDERE L allarme, recentemente lanciato da Franco Bomprezzi dalle pagine del Corriere della Sera, è serio. A fronte di 1,8 miliardi di Euro di investimenti per trasformare Milano nella capitale dell Esposizione Uni ver sale, il cui tema ruoterà intorno a Nutrire il pianeta, energia per la vita, poco o nulla ancora è stato fatto per verificare che i visitatori con disabilità o comunque con necessità speciali siano in condizione di muoversi liberamente ed in autonomia, d informarsi senza difficoltà e di essere ospitati in strutture pienamente accessibili di ogni categoria (e non solo i 4 o 5 stelle). Un pubblico che, secondo le stime, non è affatto da sottovalutare: saranno infatti quasi duecentomila le persone con andicap partecipi alla manifestazione, per le quali, si auspica, dovranno essere garantite pari opportunità. MANIFESTAZIONI PER TUTTI G.A.B GIUBIASCO Continua la campagna di Procap dedicata alla cultura per tutti. Il portale (disponibile in parte anche in italiano) fornisce un quadro generale delle strutture accessibili dedicate alla cultura, con particolare attenzione non solo nei confronti dell andicap fisico, ma anche dei disturbi visivi ed auditivi. L associazione informa inoltre, attraverso una puntuale newsletter, in merito alla possibilità di eventi e manifestazioni accessibili a seconda dei diversi tipi di andicap. Il sito offre anche informazioni pratiche per gli organizzatori di manifestazioni, in particolare una serie di utili suggerimenti per rendere l esperienza culturale che si vuole proporre accessibile anche a persone con problemi sensoriali o di mobilità. Un valido aiuto per rendere davvero possibile la fruizione della cultura a tutti. 12

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