Al sito di YAHOO.Finanza, 10 settembre 2012

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1 Al sito di YAHOO.Finanza, 10 settembre 2012 Mps: operazione Biverbanca non prevede acquisto quota di Banca d Italia (Finanza.com), 10 settembre In merito all annunciata cessione alla Cassa di Risparmio di Asti della propria partecipazione nella Cassa di Risparmio di Biella e Vercelli, Banca Monte dei Paschi di Siena, rispetto alle dichiarazioni rilasciate dal Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, come riportate da organi di stampa, precisa che l operazione non prevede assolutamente l acquisto da parte di BMPS della quota di Banca d Italia detenuta da Biverbanca, ma piuttosto la scissione a beneficio di tutti i soci di Biverbanca (BMPS, Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e FCRV) della quota Banca d Italia in proporzione alle quote possedute dagli stessi. È quanto si legge in una nota emessa dall istituto senese. L operazione mantiene immutati i coefficienti patrimoniali di Biverbanca (già di gran lunga eccedenti i requisiti minimi), considerato che, come noto, la partecipazione in Banca d Italia non può essere computata a tale fine e salvaguarda in maniera piena ed equa gli interessi di tutti i soci di Biverbanca, conclude la nota. Banca Mps: Cr Asti, ok modalità alternative su operazione Biverbanca (Asca) Torino, 10 settembre 12 Banca CR Asti ha indicato a Banca MPS la sua disponibilità ad esaminare le modalità alternative per finalizzare l'acquisizione del 60,42 in mano al Monte Paschi. Lo comunica la Banca astigiana dopo che le Fondazioni della Cassa di Risparmio di Vercelli e di Biella, azioniste di minoranza di Biverbanca, avevano bloccato la procedura bocciando l'ipotesi di scorporo delle quote di Bankitalia proposta da MPS. Il 2,1% di Bankitalia detenuto da Biverbanca è valutato circa 9 milioni di euro una cifra ritenuta insufficiente dalle due Fondazioni. Nella nota la Banca astigiana fa sapere di essere stata ''informata da Banca Monte dei Paschi di Siena che Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli non hanno approvato, allo stato, nella formulazione proposta da Banca MPS, il Progetto di scissione della quota di Banca d'italia detenuta da Biverbanca previsto nell'ambito dell'operazione di cessione a Banca CR Asti del 60,42% di Biverbanca e che sono già allo studio modalità alternative allo scopo di finalizzare la suddetta cessione a Banca CR Asti''. Mediolanum sbanca ancora. Per Equita il titolo è tra i top picks (Trend online), 10 settembre di Alberto Susic Tra i titoli che quest oggi sono riusciti a muoversi in controtendenza rispetto al mercato troviamo Mediolanum che ha guadagnato terreno, estendendo il rally di venerdì scorso, quando la giornata si era conclusa con un progresso di quattro punti percentuali. Quest oggi il titolo si è mosso con un ritmo meno sostenuto, chiudendo comunque gli scambi in territorio positivo, visto che a fine giornata le azioni della società guidata da Ennio Doris si sono fermate a 3,69 euro, con un progresso dell 1,09% e quasi due milioni di titoli transitati sul mercato a fine sessione. Mediolanum ha trovato sostegno quest oggi nei dati relativi alla raccolta netta che ad agosto ha evidenziato un saldo positivo di 106 milioni di euro, portando il saldo da inizio anno a 2,022 Miliardi di euro, in crescita rispetto agli 1,567 Miliardi conseguiti nello stesso periodo del Sempre con riferimento al mese di agosto, la raccolta netta di fondi e gestioni si è attestata a 223 milioni di euro, con un risultato positivo da inizio 2012 pari a 1,277 miliardi. Gli acquisti su Mediolanum nella sessione odierna hanno inoltre trovato terreno fertile nelle positive indicazioni arrivate da Equita SIM, dopo un incontro di quest ultima con la società. Gli analisti ritengono che la Banca sarà ricapitalizzata per 200 milioni di euro, e considerato il tipico leverage di 30 volte per le operazioni di carry trade, questo significa sulla carta poter aumentare il portafoglio di BTP di 6 Miliardi di euro.

2 Sulla scia dell ottima performance registrata dai fondi a luglio, la SIM milanese ha rivisto al rialzo le stime di performance fees del trimestre che si conclude a fine mese da 15 a 42 milioni di euro e quelle dell utile netto del 5% a 384 milioni, al di sopra dei 320 milioni del consensus. Nessun intervento invece sulle previsioni per il 2013, mentre le stime sul dividendo di quest anno sono state aumentate da 0,19 a 0,26 euro, rispetto ai 19 centesimi del consensus, anche se gli analisti ritengono che la società segnalerà che una parte del dividendo è non ricorrente. Per Equita SIM Mediolanum è un titolo estremamente interessante, considerando tra l altro che la Banca internet e la rete promotori permettono non solo di offrire servizi bancari di qualità a costi competitivi, ma anche di guadagnare quote di mercato. Gli analisti hanno così confermato la view positiva sul titolo che resta tra i suoi top picks, con un prezzo obiettivo rivisto verso l alto da 4,7 a 5 euro, sulla scia anche del calo del tasso free risk. Credem: perfezionata cessione dell attività di Banca depositaria e Banca corrispondente (Finanza.com), 10 settembre Il Credito Emiliano ha annunciato di aver perfezionato la cessione delle attività di Banca depositaria e di soggetto incaricato dei pagamenti (Banca corrispondente) in Italia a BNP Paribas Securities Services (controllata dal Gruppo BNP Paribas). Contestualmente è stato inoltre perfezionato un ulteriore accordo tra BNP Paribas Securities Services ed Euromobiliare International Fund Sicav (Sicav lussemburghese costituita per iniziativa del Gruppo Credem) per affidare a BNP Paribas Securities Services il servizio di Banca depositaria in Lussemburgo. Con tale cessione il Gruppo Credem - si legge nel comunicato - prosegue nella strategia di focalizzazione sul core business di Banca commerciale, migliorando il livello di servizio alla clientela e razionalizzando le proprie attività di back office. Compagnia San Paolo: completate le nomine del Consiglio Generale (Asca) Torino, 10 settembre Nomine completate in Compagnia San Paolo, la Fondazione torinese primo azionista di Intesa Sanpaolo con una quota di quasi il 10%. Il Consiglio Generale della Compagnia di San Paolo, nella riunione tenutasi oggi a Torino presieduta da Sergio Chiamparino, ha infatti provveduto a integrare la sua composizione - dopo che alcuni suoi membri erano entrati a far parte del Comitato di Gestione nel maggio scorso - con l'ingresso di Stefano Ambrosini (designato dalla Provincia di Torino), Fabrizio Cellino (CCIAA di Torino), Gian Giacomo Migone (Comune di Torino), Giorgio Palestro (Regione Piemonte) e Giulio Sapelli (CCIAA di Milano). Il Consiglio Generale, dopo aver verificato la sussistenza dei requisiti di onorabilità e di professionalitg e l'insussistenza di situazioni di incompatibilità di ciascuno dei nuovi Consiglieri, ha inoltre cooptato Franca Fagioli. Il Consiglio Generale per il quadriennio risulta pertanto così composto: Stefano Ambrosini, Amalia Bosia, Maria Caramelli, Alessandro Cavalli, Fabrizio Cellino, Alberto Dal Poz, Gianfranco De Martini, Daniela Del Boca, Franca Fagioli, Giuliana Galli, Giorgio Groppo, Ernesto Lavatelli, Isabella Massabò Ricci, Gian Giacomo Migone, Giorgio Palestro, Pietro Rossi, Giulio Sapelli, Marco Staderini, Roberto Testore, Roberto Giovanni Timossi e Adriano Zecchina. Certificates: intesa Sanpaolo guarda ai titoli di Stato (Trend Online), 10 settembre Enrico Cucchiani, Consigliere Delegato di Intesa Sanpaolo, ha definito il via libera all'acquisto illimitato di titoli di Stato un passo forte ed importante di Mario Draghi che, a suo dire, sta esprimendo una leadership molto concreta e dinamica. Ora, ha proseguito il top Manager, è fondamentale accelerare il cammino verso l'integrazione europea sia bancaria che economica ed eventualmente politica.

3 Inoltre la riduzione dello spread che si sta verificando ha effetti importanti per l'operatività delle Banche in quanto aiuta ad abbassare i tassi del credito all'economia CreVal: Franco Sala nominato nuovo Vice Direttore Generale (Finanza.com), 10 settembre Il Consiglio di Amministrazione ha nominato Franco Sala già Direttore Generale del Credito Artigiano nuovo Vice Direttore Generale di Credito Valtellinese. Inoltre, la società ha comunicato in una nota che si sono concluse con pieno successo nello scorso weekend le attività di migrazione informatica che hanno reso effettiva la fusione per incorporazione del Credito Artigiano. L'operazione, si legge nella nota, nell'ambito di un più ampio progetto di semplificazione della struttura societaria del Gruppo Creval, parte integrante del Piano Strategico , consentirà il conseguimento di sinergie ed economie di scala, i cui effetti sono attesi a partire dal prossimo esercizio. AIG: Il Dipartimento del Tesoro vende titoli per $ 18 Miliardi (Borsainside), 10 settembre Il Dipartimento del Tesoro degli USA ha annunciato che venderà titoli di AIG per circa $ 18 Miliardi. Lo stesso Gruppo assicurativo acquisterà fino a $ 5 Miliardi di titoli. A seguito dell'operazione la partecipazione degli USA in AIG scenderà dal 53% a circa il 20%. AIG era stato salvato dal collasso durante la crisi finanziaria del 2008 con aiuti pubblici per ben $ 182 Miliardi. Il Dipartimento del Tesoro aveva allora acquisito, di conseguenza, una partecipazione del 92%. Nel pre - Borsa AIG scende al momento dell'1,9%. Unipol prepara la fusione con Fondiaria-Sai (Trend online), 10 settembre Ieri, dopo la chiusura dei mercati, Unipol ha annunciato i risultati del primo semestre La relazione semestrale consolidata è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione presieduto da Pierluigi Stefanini e alla presenza dell Amministratore Delegato Carlo Cimbri. Nella prima metà dell esercizio in corso l utile netto si attesta a 121 milioni di euro più che raddoppiando il risultato dello stesso periodo nell anno precedente di soli 57 milioni, l incremento è del 112.3% Nell annunciare i dati l Amministratore Delegato ha voluto precisare che Unipol ha già avviato le fasi che porteranno nei prossimi mesi all integrazione con il Gruppo Fondiaria Sai. Per quanto riguarda la raccolta danni il totale è di milioni di euro, in calo del 2.3% rispetto al Il combined ratio del Gruppo Unipol registra nel semestre 95,5% dato di tutto rispetto soprattutto alla luce dei recenti eventi catastrofici in Emilia e le forti nevicate d inizio anno. È purtroppo il ramo Vita a soffrire più d altri la complessa fase di mercato, con una significativa flessione dei premi diretti di oltre il 20% e totale raccolto a milioni di euro. La situazione di solvibilità del Gruppo al 30 giugno 2012 è nuovamente rafforzata e pari a oltre una volta e mezza i requisiti regolamentari dell ISVAP (Istituto per la Vigilanza delle Assicurazioni private e di interesse collettivo), l eccesso di capitale si aggira nell intorno di 1.3 Miliardi di euro. L integrazione con il Gruppo Fondiaria Sai sarà terminata entro il quarto trimestre Le fusioni tra Unipol, Fondiaria-Sai, Premafin e Milano Assicurazioni saranno effettive dal 1 gennaio Questi sono momenti delicati, il titolo potrebbe beneficiare dalle sinergie della fusione ed essere spinto dall operazione di finanza straordinaria, dall altro lato il downgrade di ieri di Standard & Poor s (da BBB- a BB+), anche se non condiviso e inappropriato per la tempistica, potrebbe creare resistenze. Per ora hold e target a 2.2

4 Generali, dopo Head Office probabile ristrutturazione Area Investimenti (Milano Finanza), 10 settembre Generali segue il mercato e per ora non beneficia del rafforzamento del Management e delle avance arrivate per la controllata Usa. L'azione scende infatti dello 0,73% a quota 12,18 euro stamani a Piazza Affari dopo che sono state annunciate alcune importanti modifiche nel Management Team. In sintesi, Raffaele Agrusti, attuale CFO, sarà nuovo Country Manager per l'italia, con l'obiettivo di guidare la riorganizzazione e il rilancio del Gruppo nel principale mercato di riferimento. Paolo Vagnone, attualmente Country Manager per l Italia, verrà posto a capo del Progetto di sviluppo nel Business globale Commercial & Corporat. Mentre Alberto Minali (ex Ras ed Eurizon, attualmente azionista e gestore del Fondo Eskatos) verrà nominato nuovo Chief Financial Officer, ruolo ridefinito secondo gli standard internazionali. La revisione manageriale anticipa un cambio nella gestione delle controllate improntato ad un maggiore indirizzo centralizzato rispetto all'attuale struttura federale del Gruppo. Pur apprezzando i cambiamenti, Enrico Esposti, analista di ICBPI Equity Research (non copre il titolo Generali), giudica neutrale l impatto della notizia, ritenendo che si tratti del primo passo di un più ampio programma di ristrutturazione organizzativa, che ha l'obiettivo di raggiungere un modello in linea con le best practice internazionali e funzionale agli obiettivi di crescita e di redditività del Gruppo. Gianantonio Villani, analista di Kepler (buy e target price a 13,80 euro confermati sul titolo Generali), sottolinea la forte esperienza sul campo di Minali e ritiene che Agrusti e Vagnone abbiano l'esperienza e le competenze per contribuire in modo efficace al Piano di riorganizzazione della Compagnia nei loro rispettivi nuovi settori. "Apprezziamo anche il perimetro più limitato di competenze per il ruolo di co, in linea con la migliore prassi internazionale", aggiunge l'esperto. Anche per Banca Akros il rimpasto segna una svolta importante nella tradizione della società che ha sempre visto manager interni. "Abbiamo alzato oggi il nostro target price da 9,5 a 11,5 euro su Generali, confermando il rating hold, alla luce del miglioramento della solvibilità come risultato dei recenti sviluppi del mercato con l impegno della BCE ad acquistare un numero illimitato di obbligazioni sovrane dei Paesi periferici", si legge nella nota di Banca Akros. Più nel dettaglio, gli analisti della Banca hanno stimato un valore di libro tangibile in miglioramento di circa 2 euro per azione dai 9,5 euro dichiarati a giugno, mentre hanno rivisto il solvency1 di ben 15 punti rispetto al valore di dicembre al 135%. Questo riduce i rischi legati a un possibile aumento di capitale per finanziare l'esercizio dell'opzione put detenuta dal partner ceco nella Joint Venture nell'europa dell'est. Tuttavia, gli analisti vedono ancora rischi al ribasso significativi alla luce di alcuni eventi macro come il voto tedesco della Corte Suprema il prossimo 12 settembre, mentre il miglioramento della solvibilità probabilmente è già stato scontato dopo il rally dell'azione iniziato con il Consiglio Direttivo della BCE di inizio agosto. Senza contare che Generali scambia sotto l'embedded value stimato a 14 euro, ma non è più conveniente rispetto ai competitor. Anzi, per il Credit Suisse (underperform e target price a 12,6 euro) la recente forte performance rende l'azione relativamente costosa rispetto alle altre Compagnie a grande capitalizzazione e l'acquisizione della quota di minoranza di Generali PPF può limitare i rendimenti per gli azionisti. Nel frattempo, mentre gli analisti di Intermonte (neutral e target a 11 euro) si aspettano ulteriori sviluppi a livello di riorganizzazione in aree strategiche come quella degli investimenti, Generali sta accelerando la vendita della controllata statunitense. Swiss Re, Munich Re e Hannover Re starebbero valutando il dossier e alcune indiscrezioni vedrebbero interessata anche la Berkshire Hathaway di Warren Buffett. Gli Asset americani, secondo quanto trapelato sulla stampa, valgono tra 800 milioni di dollari e 1 Miliardo di dollari contro la stima di Intermonte di 500 milioni di dollari. Grilli esclude nuova manovra per pareggio bilancio strutturale (Reuters), 10 settembre

5 L'andamento negativo dell'economia italiana nella prima metà del 2012 non impedirà al Governo di rispettare gli obiettivi di finanza pubblica in termini strutturali. Lo ha detto il Ministro dell'economia, Vittorio Grilli, escludendo il varo di una nuova manovra correttiva. Oggi Istat ha diffuso i dati definitivi sul Pil del secondo trimestre, che è sceso dello 0,8% in termini congiunturali e del 2,6% in termini tendenziali. "Questo porterà a una manovra? Abbiamo già detto che non sarà il caso. Questo peggioramento non modifica il raggiungimento degli obiettivi diciamo strutturali. Per questo motivo non ritengo necessario il loro aggiustamento", ha detto Grilli nel corso di una conferenza stampa all'ambasciata italiana a Parigi al termine dell'incontro con l'omologo francese Pierre Moscovici. "Abbiamo visto i dati Istat che riguardano il primo semestre del Speriamo che il secondo sia migliore ma chiaramente siamo consapevoli che ci confrontiamo con una congiuntura negativa, un rallentamento globale del'economia", ha aggiunto il Ministro. In un'intervista a Reuters Insider Television dell'8 settembre, Grilli ha spiegato che il Ministero dell'economia si avvia a peggiorare la stima del Pil 2012 dal -1,2% indicato a metà aprile a una previsione tra -2 e -2,4%. La recessione più acuta del previsto dovrebbe indurre il Governo ad alzare anche l'obiettivo di indebitamento netto in rapporto al Pil, indicato all'1,7% in aprile. Il Tesoro esclude una nuova manovra perché ritiene che l'aumento del deficit nominale non impedirà all'italia di raggiungere nel 2013 il pareggio di bilancio strutturale (al netto delle una tantum e del ciclo economico), come promesso all'europa. L'ultima stima ufficiale indica per il 2013 un avanzo di bilancio pari allo 0,6% del Pil in termini strutturali. Il Tesoro diffonderà il nuovo quadro macroeconomico e di finanza pubblica con la Nota di aggiornamento al DEF, attesa entro il 20 settembre. Sforbiciata dell'istat al Pil, Italia in coda ad altri Paesi (Milano Finanza), 10 settembre L'Istat ha rivisto al ribasso il dato del Prodotto interno lordo nel secondo trimestre dell'anno. Il calo del Pil è dello 0,8% rispetto al trimestre precedente e del 2,6% nei confronti dello stesso trimestre del Il dato tendenziale mostra la flessione più rilevante dagli ultimi tre mesi del Le stime preliminari indicavano una flessione congiunturale dello 0,7% e del 2,5% su base annua. La variazione acquisita per il 2012, ovvero la variazione annuale che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell'anno, è pari a -2,1%. Rispetto al trimestre precedente, i principali aggregati della domanda interna sono diminuiti in misura significativa, con cali dello 0,7% dei consumi finali nazionali e del 2,3% degli investimenti fissi lordi. Le importazioni, invece, hanno subito una flessione dello 0,4% e le esportazioni sono aumentate dello 0,2%. La domanda nazionale al netto delle scorte ha sottratto un punto percentuale alla crescita del Pil (-0,6 i consumi delle famiglie e -0,4 gli investimenti fissi lordi), mentre il contributo della domanda estera netta è stato positivo per 0,2 punti percentuali. Tutti e tre i grandi comparti di attività economica hanno registrato una diminuzione congiunturale del valore aggiunto: -1,9% per l'agricoltura, -1,6% per l'industria e -0,5% per i servizi. In termini tendenziali, il valore aggiunto è aumentato dello 0,9% nell'agricoltura, mentre è diminuito del 6,0% nell'industria in senso stretto, del 6,5% nelle costruzioni e dell'1,1% nel complesso dei servizi. La Coldiretti ha fatto notare che l'agricoltura è l'unico settore in controtendenza quest'anno: ha mostrato un aumento del Pil sul piano tendenziale per il secondo trimestre consecutivo. Secondo l'associazione non ha significato considerare il dato congiunturale poiché l'agricoltura, come è noto, segue un andamento stagionale. Nonostante le difficoltà, l'agricoltura si conferma dunque un settore anticiclico come dimostra anche l'aumento delle assunzioni che crescono del 10,6% nel secondo trimestre, in netta controtendenza con l'andamento generale. Peraltro le aperture di nuove aziende agricole hanno superato leggermente le chiusure con la presenza nel secondo trimestre di ben aziende negli elenchi delle Camere di Commercio. Una ripresa che avviene dopo due anni di continue riduzioni. L'Italia, secondo la Coldiretti, può tornare a crescere solo se investe nelle proprie risorse che sono i territori, l'identità, il turismo, la cultura e il cibo che sono una leva competitiva formidabile per trainare il Made in Italy nel mondo. Si è ridotta invece la spesa delle famiglie italiane.

6 Nel secondo trimestre dell'anno, secondo i dati dell'istat relativi al Pil, nell'ambito dei consumi finali, la spesa delle famiglie residenti è diminuita dell'1,0%, mentre quella della Pubblica Amministrazione (PA) e delle Istituzioni Sociali Private (ISP) è cresciuta dello 0,2%. La contrazione degli investimenti è stata determinata da una flessione di tutte le componenti. In particolare, la spesa per macchine, attrezzature e altri prodotti è diminuita del 3,1%, la spesa per mezzi di trasporto del 3,8% e gli investimenti in costruzioni dell'1,5%. L'economia italiana si colloca così dietro alle grandi economie del pianeta. Nel secondo trimestre, infatti, in termini congiunturali, il Pil è aumentato dello 0,4% negli Stati Uniti, dello 0,3% in Germania e in Giappone, è rimasto stazionario in Francia, mentre è diminuito dello 0,5% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si registrano incrementi del 3,6% in Giappone, del 2,3% negli Stati Uniti, dell'1,0% in Germania e dello 0,3% in Francia, mentre nel Regno Unito il Pil è diminuito dello 0,5%. Nel complesso, l'area Euro ha registrato un calo dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,5% in confronto allo stesso trimestre del A detta di Paolo Mameli, economista di Intesa Sanpaolo, lo spaccato del Pil italiano del secondo trimestre conferma una recessione molto pesante" per il Paese, che vede anche le esportazioni nette iniziare a soffrire il ciclo mondiale meno vivace. L'esperto ha ricordato inoltre che il rafforzamento dell'euro nelle ultime settimane è negativo per le esportazioni. Il dato, ha concluso l'economista, registra "una flessione abbastanza marcata della domanda interna, sia sul fronte dei consumi che degli investimenti". Della stessa idea Annalisa Piazza, market economist di Newedge, secondo la quale la profonda recessione è guidata soprattutto dal calo della domanda domestica. A suo avviso la stretta fiscale e la disoccupazione sui massimi storici pesano sui consumi delle famiglie. Il dato conferma insomma il quadro di una recessione guidata dalle componenti domestiche, con le dure misure fiscali che hanno colpito l'economia e i benefici del programma di riforme strutturali che si faranno vedere solo nel medio termine. Anche gli esperti di Unicredit ritengono che la maggior parte della debolezza sia riconducibile alla domanda interna. Le esportazioni nette che, a loro avviso, sono state l unico fattore di sostegno, non sono state abbastanza forti per compensare le carenze. Il contributo di queste è infatti stato minore di quanto si aspettassero. Inoltre anche le importazioni si sono contratte meno del previsto. Gli economisti credono che queste tendenze siano destinate a durare per tutto il resto dell'anno, anche se intravedono la possibilità di ammorbidimento nel ritmo della recessione nel secondo semestre. Tenendo conto di tutto questo, Unicredit sta rivedendo le previsioni del Pil per quest'anno e il prossimo. Banche europee, ipotesi protezione da attività di negoziazione (Reuters), 10 settembre Le grandi Banche europee potrebbero essere costrette a proteggere le attività da negoziazione secondo la raccomandazione di consenso per una revisione delle regole europee che dovrà essere completata entro fine mese. Lo scrive oggi il Financial Times. La cosiddetta Liikanen review è stata avviata in novembre da Michel Barnier, il Commissario Europeo incaricato della materia regolatoria, per rivedere la struttura per le Banche europee. Secondo il quotidiano che cita persone vicine al Progetto, ci sarebbe una chiara maggioranza in favore di una combinazione di divieto sul cosiddetto trading proprietario e di una separazione a protezione delle attività sul Retail Banking. Due persone citate da FT dicono che gli undici membri della Commissione Liikanen hanno fatto buoni progressi verso una formulazione unanime nel corso dell'ultima riunione a Bruxelles della scorsa settimana. Almeno sette sarebbero d'accordo con l'ipotesi di creare un 'recinto' per queste attività di Trading.

7 Uno dei membri di questa Commissione, presieduta da Erkki Liikanen, il Presidente della Banca Centrale di Finlandia, sarebbe fermamente contrario alla riforma, secondo le fonti citate, mentre altri due sarebbero per una soluzione intermedia. Al sito di YAHOO.Finanza, 11 settembre 2012 Settore bancario: Barclays boccia Intesa Sanpaolo e Mps. Promossa UBI Banca (Finanza.com), 11 settembre Il settore bancario italiano è finito sotto la lente di Barclays. Secondo gli analisti britannici, gli Istituti di credito del Belpaese continuano ad essere molto sensibili agli alti e bassi dovuti alla crisi dell'eurozona, con una predominanza positiva negli ultimi giorni e settimane, mettendo a segno recentemente alcune best performance. Tuttavia, proseguono gli esperti, le Banche italiane affrontano anche cambiamenti specifici del comparto come per esempio il funding e la qualità del credito. Il broker ha deciso di ridurre l'esposizione su Intesa Sanpaolo e Monte dei Paschi, bocciate entrambe da equal weight a underweight con target price tagliato rispettivamente a 1,10 e 0,18 euro. "Crediamo che Intesa Sanpaolo offra pochi spunti di upside-downside. Monte dei Paschi ha invece ancora delle difficoltà in merito al capitale, ai risultati e alla ristrutturazione e mentre la valutazione è in assoluto bassa, rimane immeritatamente in linea con i più solidi peers come UBI Banca. Basata su un'attraente valutazione, su un buona posizione di capitale e una previsione migliore per l'asset quality, UBI Banca offre una migliore opportunità rischio-premio per gli investitori disposti a guadagnare sull'esposizione verso il settore". Barclays ha ridotto le stime sui profitti di Mps del 35% nel mentre su UBI Banca, nonostante le pressioni sui margini, la Banca d'affari ne ha rivisto al rialzo le previsioni grazie ad una migliore efficienza dei costi, collocandosi in media al di sopra del 18% del consensus sul Sul Ftse Mb Monte dei Paschi cede il 3,04% e Intesa Sanpaolo l 1,41%. In rialzo invece dello 0,32% UBI Banca. Mps: rebus europeo per Monti / bond. Faro su pagamento interessi in azioni (Asca) Roma, 11 settembre La Commissione Europea è in attesa di ricevere dalle Autorità italiane la notifica sugli aiuti di stato per ricapitalizzare il Monte dei Paschi di Siena. Si tratta dei cosiddetti ''Monti /bond'' che, emessi dalla Banca senese e sottoscritti dal Tesoro, forniscono 3,4 Miliardi di euro alla Banca senese, di cui 1,5 Miliardi ex-novo e 1,9 Miliardi rivenienti dalla trasformazione dei Tremonti / bond di cui Rocca Salimbeni beneficia dal L'esame dei ''Monti / bond'', anche se ufficialmente non ancora sul tavolo dell'esecutivo comunitario, è comunque già stato assegnato alla Direzione Generale per la Concorrenza. Bruxelles deve accertare se tale aiuto di Stato sia compatibile o meno con le norme europee sulla concorrenza e coerente con le nuove regole per la ricapitalizzazione delle Banche con fondi pubblici. La principale differenza tra Tremonti / bond e Monti / bond riguarda il trattamento delle situazioni d'incapienza del debitore nel caso in cui, chiudendo il bilancio in perdita, la Banca si trovi nell'impossibilita' di pagare al Tesoro gli interessi sul prestito. Con i Tremonti / bond scattava un periodo di grazia nel quale il debitore non corrispondeva gli interessi dovuti, con i Monti / bond l'ammontare di interessi non corrisposti viene trasformato in azioni della Banca da assegnare allo Stato. Una differenza che recepisce le nuove indicazioni della Commissione UE (C , in vigore dal gennaio 2012) che regolano gli aiuti pubblici alle Banche con strumenti ibridi di capitale (punto 13). Il Governo italiano ha optato per una soluzione nella quale il Monte, se chiudesse il bilancio in perdita (evento probabile quest'anno dopo il rosso di 1,6 Miliardi della semestrale), assegnerebbe '' al Ministero

8 azioni ordinarie di nuova emissione per una quota del patrimonio netto corrispondente all'importo della cedola non corrisposta''. La scelta ricalca parzialmente quanto dispone il codice civile in tema di aumenti di capitale riservati consentendo di determinare ''il prezzo di emissione delle azioni in base al valore del patrimonio netto, tenendo conto, per le azioni quotate in Borsa, anche dell'andamento delle quotazioni nell'ultimo semestre ''. Al momento il Monte dei Paschi, con un prezzo unitario delle azioni a 0,28 euro, ha un valore di Borsa intorno a 3,2 Miliardi contro un patrimonio netto di 9,6 Miliardi (30 giugno 2012), cioè pari a circa 0,82 euro per azione. Con questi numeri, seguendo la formula dei Monti / bond, la compensazione di interessi con azioni potrebbe avvenire con i titoli Mps valorizzati circa 3 volte in più del loro valore di mercato e, dunque, con un quantitativo di azioni almeno 3 volte inferiore a quello ricevibile applicando il prezzo di Borsa. Un disallineamento che, sul piano della policy, sembra confliggere con il ''mantra'' ripetuto da Governi e Banche Centrali, secondo cui occorre minimizzare i costi dei salvataggi bancari a carico delle tasche dei contribuenti. La Commissione esplicita poi numerosi paletti (punti 8,9,10,12) su come calcolare il prezzo delle azioni sottoscritte dagli stati, sebbene nell'ambito dell'aiuto diretto e non in sede di conversione. Le azioni vanno sottoscritte con ''uno sconto sufficiente rispetto al prezzo prevalente prima dell'annuncio dell'intervento statale''. Se poi lo Stato intendesse rinunciare all'esercizio del diritto di voto, per le azioni ''può essere necessario uno sconto più elevato''. Una prescrizione logica in quanto il creditore rinunciando al potere di governance viene compensato con un vantaggio di carattere economico. Infine, ''in tutti i casi, l'entità dello sconto deve essere commisurata al rapporto tra l'entità del conferimento di capitale e il preesistente capitale di base di classe 1 (Core Tier 1). Una maggiore scarsità di capitale preesistente indica la presenza di un rischio maggiore per lo Stato e implica pertanto uno sconto superiore'', scrive la Commissione. Se venisse ritenuta corretta l'impostazione del Governo italiano, l'eventuale partecipazione del Tesoro nel Monte dei Paschi rimarrebbe piuttosto contenuta, la quota interessi da corrispondere in azioni verrebbe calcolata su patrimonio netto superiore di tre volte superiore alla capitalizzazione di Borsa della Banca. In questo caso, considerando un tasso sui bond intorno al 9-10% e a seconda della data di decorrenza degli interessi, gli analisti stimano un ingresso del Tesoro in terra di Siena dall'1,7% al 2,5%. Se invece le azioni dovessero essere assegnate a sconto sul prezzo di Borsa (Mps dopo la recente discesa dello spread Btp Bund ha ridotto il costo dell'equity dal 15% al 13-12%), allora la partecipazione del Tesoro sarebbe più consistente, qui le cifre ballano dal 7% al 14%. Insomma, il faro di Bruxelles sembra puntato sulla procedura del rimborso compensativo degli interessi con le azioni, bisognerà accertare se il calcolo di questa compensazione in ''natura'' necessiti o meno di eventuali correzioni alla luce delle disposizioni comunitarie. Per il Monte cambia poco, i soldi arriveranno in ogni caso. Discorso diverso per i suoi attuali azionisti. qui la quota di capitale della Banca assegnata al Tesoro diluirà in maniera più o meno significativa l'utile per azione. Fondazioni contro il Monte dei Paschi (Italia Oggi), 11 settembre La Fondazione Cassa di risparmio di Biella e Fondazione Cassa di risparmio di Vercelli non hanno approvato, nella formulazione proposta, il Progetto di scissione della quota di Banca d'italia detenuta da Biverbanca, prodromico alla finalizzazione dell'operazione di cessione a Cr Asti del 60,42% di Biverbanca posseduto da Banca Mps. Lo ha comunicato lo stesso Istituto senese, secondo cui sono già allo studio modalità alternative allo scopo di finalizzare la cessione della quota. Che la situazione sia tesa lo dimostrano le dichiarazioni rilasciate da Fernando Lombardi, Presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Vercelli. «Non possiamo cedere a 9 milioni di euro una cosa che anche i bambini sanno che vale molto di più», ha detto Lombardi.

9 «La nostra quota in Bankitalia è pari al 2,1% ed è attualmente consolidata dal Monte dei Paschi ed è iscritta a bilancio a un valore contabile di 9 milioni di euro». «Per noi», ha aggiunto Lombardi, «è assolutamente inaccettabile vendere la quota a un valore tanto basso e che, in tempi brevi, sarà soggetto di una rivalutazione, che potrebbe essere, e sicuramente sarà, nell'ordine delle centinaia di milioni di euro nel giro di alcuni mesi. Non possiamo accettare questa transazione per l'interesse della Banca e quindi anche nell'interesse del territorio. Anche Cassa di risparmio di Asti è vittima di questa situazione. Una volta che si sarà chiusa la cessione di Biverbanca», ha aggiunto Lombardi, «il destino è che venga fusa con Asti. Ed è evidente che né la Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli né la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella hanno il minimo interesse ad arrivare alla fusione con un bene che non tenga conto di una corretta valutazione dell'asset Bankitalia. Per questo, venerdì scorso i Consigli delle due Fondazioni hanno espresso parere contrario. Domani (oggi, ndr) è in calendario il CdA di Biverbanca, che deve decidere sulla scissione. Vediamo cosa decidono. Se dovessero dare parere favorevole, si andrà in Assemblea, ma lì serve l'unanimità per decisioni del genere, quindi non passerà comunque». «Noi», ha proseguito il numero uno della Fondazione vercellese, «così come l'a. D. del Monte dei Paschi, Fabrizio Viola, vogliamo che prevalga il buonsenso e che la cessione venga chiusa. I nostri advisor sono al lavoro per trovare una soluzione che ci accontenti. Ma non può essere quella che ci è stata prospettata». A sua volta, Banca Mps ha replicato, asserendo che la cessione a Cr Asti della partecipazione di Banca Mps in Cr di Biella e Vercelli «non prevede assolutamente l'acquisto da parte di Banca Mps della quota di Banca d'italia detenuta da Biverbanca». Intesa Sanpaolo lancia emissione eurobond a 4 anni per 1,25 Miliardi (Borsainside), 11 settembre Intesa Sanpaolo ha comunicato di aver lanciato un emissione obbligazionaria sull euromercato per 1,25 Miliardi destinata ai mercati internazionali per ottimizzare la gestione di Tesoreria. Si tratta di un bond emesso a valere sul Programma Euro Medium Term Notes di Intesa Sanpaolo a tasso fisso a 4 anni. L'Istituto di credito aveva già collocato con successo tre obbligazioni Benchmark senior, non garantite, a 18 mesi, a 5 anni ed a 3 anni rispettivamente a gennaio, a febbraio ed a luglio di quest anno per un totale di 3,5 Miliardi. Intesa Sanpaolo indica che la domanda, di cui l 83% pervenuta da investitori istituzionali esteri, è stata pari a 3,25 Miliardi. La cedola del 4,125% è pagabile in via posticipata il 19 settembre di ogni anno. Il prezzo di riofferta è stato fissato in 99,592%. Tenuto conto del prezzo di riofferta, il rendimento a scadenza è 4,238% annuo. Lo spread totale per l investitore è pari al tasso mid swap +345 punti base. La data di regolamento sarà il 19 settembre FonSai, il troppo inoptato condizionerà performance di breve (Milano Finanza), 11 settembre Chiusi ma non con successo gli aumenti di capitale da 1,1 Miliardi di euro ciascuno di Fondiaria Sai e di Unipol. Nel caso della prima Compagnia risultano non sottoscritte il 21,57% delle nuove azioni ordinarie e il 74,78% delle azioni risparmio B. Nel caso della seconda si registra la mancata adesione per il 20,34% delle azioni ordinarie e il 34,64% delle privilegio. L'inoptato è leggermente superiore alle ultime indiscrezioni. Il Consorzio delle Banche si troverà così a dover sottoscrivere complessivi 427 milioni di euro (decurtando la quota del 4,9% post-aumento che Unipol si è impegnata a sottoscrivere in Fondiaria Sai).

10 Mediobanca e Unicredit, garantendo il 25% a testa, arriveranno così a detenere il 5,4% di Fondiaria Sai e il 4,8% di Unipol, ovvero, il 2% della nuova entità Fondiaria Sai/Unipol. I titoli sottostanti (Fondiaria Sai e Unipol) oggi però trattano a premio rispetto al prezzo dell'aumento di capitale, per questo motivo gli analisti di Intermonte vedono un rischio più contenuto di perdite per Mediobanca in caso di cessione sul mercato di tali quote. Si ricorda che la Banca è stata ben remunerata per il suo ruolo di capofila nel Consorzio. Il Consorzio di garanzia ha comunicato di non voler procedere a cessioni a prezzi inferiori a quelli di sottoscrizione e che le vendite saranno coordinate. Ma la notizia è negativa per i titoli coinvolti. Dei milioni di euro di aumento di capitale destinato al mercato, infatti circa il 40% risulta non sottoscritto. "L'ammontare complessivo sottoscritto dal consorzio rappresenta un overhang che potrebbe condizionare nel breve la performance di FonSai e Unipol in Borsa, però visti gli scambi degli ultimi giorni la gestione dell'inoptato potrebbe essere più breve del previsto", affermano ad Equita. L'azione FonSai (-5,76% a 1,015 euro stamani in Borsa) tratta a circa 5,2 volte gli utili 2013, Unipol (-3,09% a 2,004 euro)a circa 4,5 volte gli utili Equita continua a consigliare l'acquisto di entrambe (target price rispettivamente a 1,66 euro e a 3,67 euro), mentre Banca Akros l'azione Unipol dovrebbe scambiare a sconto rispetto a FonSai a causa del suo nuovo ruolo di Holding. È per questo che la Banca mantiene il rating hold sull'azione ordinaria FondiariaSai (target a 1 euro), invece ha tagliato da hold a reduce la raccomandazione su Unipol (target confermato a 2 euro) anche se entrambe subiranno il rischio overhang. Ai prezzi correnti, le azioni Unipol ordinarie sono scambiate senza alcuno sconto holding. Unicredit: impegno di lock-up verso azioni Fondiaria-Sai (Finanza.com), 11 settembre Unicredit, nell ambito degli Accordi stipulati nel contesto dell'aumento di capitale Fondiaria-Sai e detentrice attualmente di una quota pari al 6,6% del capitale sociale della stessa rappresentato da azioni ordinarie, ha assunto nei confronti delle Banche del Consorzio di garanzia l'impegno a non effettuare operazioni di vendita ovvero atti di disposizione che abbiano per oggetto o per effetto il trasferimento a terzi di detta partecipazione (c. d. lock-up). Tale impegno - finalizzato a consentire una gestione ordinata delle azioni ordinarie Fondiaria-Sai non sottoscritte dal mercato ad esito dell'operazione di aumento di capitale - diviene efficace dal 13 settembre, data in cui avverrà il regolamento delle azioni ordinarie Fondiaria che il Piazza Cordusio sottoscriverà in esecuzione degli impegni di garanzia assunti, e ha una durata di 120 giorni. Lo ha reso noto l Istituto di credito in una nota. Deutsche Bank vuole ridurre significativamente costi e rischi (Borsainside), 11 settembre Anshu Jain e Jürgen Fitschen, che guidano dallo scorso 1 giugno Deutsche Bank, hanno presentato oggi la loro strategia. La prima Banca tedesca punta a ridurre nei prossimi anni significativamente costi e rischi. Jain e Fitschen vogliono in questo modo soddisfare i più stretti parametri regolamentari senza ricorrere ad un aumento di capitale. Attraverso una serie di misure, tra cui la vendita di immobili e tagli al Personale, Deutsche Bank intende ridurre entro il 2015 i suoi costi di 4,5 Miliardi. Il processo di ristrutturazione costerà 4 Miliardi nei prossimi tre anni. Deutsche Bank creerà inoltre una nuova unità, una sorta di "bad bank" interna, in cui confluiranno non core Asset rischiosi per 125 Miliardi. Secondo Deutsche Bank l'unità sarà pienamente contabilizzata e potrà gestire e vendere gli asset nel modo più efficiente per il Gruppo. "Essendo una divisione distinta sarà trasparente completamente contabilizzata e capace di gestire e vendere gli asset nella maniera più efficiente per la banca", ha precisato Deutsche Bank. Il Piano è stato accolto positivamente dal mercato. Deutsche Bank sale al momento dell'1,4% ed è in cima al DAX.

11 Monti ai Sindacati: Più produttività per tornare a crescere (LaPresse) Roma, 11 settembre La parola d'ordine è produttività. L'Italia deve tornare a crescere e deve farlo anche perché, per dirla con le parole utilizzate da Corrado Passera durante l'incontro a Palazzo Chigi con i Sindacati, aumentare la produttività - come del resto hanno fatto già Spagna, Grecia, Irlanda e Portogallo - "serve a far capire al resto del mondo che l'italia fa sul serio". Mario Monti esordisce al tavolo senza mezzi termini: "Ci vediamo in un momento carico di tensioni e preoccupazioni, il vostro contributo alla produttività del lavoro è uno degli elementi essenziali per la crescita e l'occupazione", spiega ribadendo quanto già annunciato in mattinata quando, intervenendo al salone del Tessile di Milano, aveva chiesto a imprese e Sindacati "di fare di più con il loro sforzo congiunto". Per il Premier, in questo momento, la sfida più importante, "più importante dello spread", è quella di "recuperare la competitività delle imprese". Giusto allora "agire sul costo del lavoro", senza "ridurre i salari" ma "modernizzando le relazioni industriali", ma per vincerla - il Professore non ha dubbi - bisogna partire da un Accordo tra Sindacati e imprese. Ad occuparsi del dossier sulla crescita, assicura il Premier, sarà il Ministro dello Sviluppo Economico Passera che, secondo quanto riferito da chi ha partecipato all'incontro, avrebbe spiegato se il Paese diventa più produttivo "ci sono margini per mettere più soldi in tasca alla gente". "La crescita non può dipendere da quello che le Parti Sociali possono fare in termini di produttività aziendale - taglia corto il segretario della Cgil Susanna Camusso lasciando l'incontro - Il Governo continua a dire che risorse non ce ne sono e questo dimostra la pochezza di una politica che propone la crescita ma senza mettere a disposizione provvedimenti e risorse". L'incontro tra rappresentanti dei Lavoratori e aziende può essere "un auspicio" di Palazzo Chigi, ma "ma non è pensabile che i Sindacati si sostituiscano all'assenza di una politica industriale". Più ottimista Raffaele Bonanni, segretario Cisl: "Con l'incontro di oggi - spiega - si avvia un confronto tra il Governo che chiede maggiore produttività e noi che chiediamo maggior salario", l'esecutivo "metterà sul tavolo le risorse" quando ci sarà un Accordo tra le Parti Sociali, ma l'importante "è che dopo mesi il Governo ci abbia convocato, i gufi anti concertazione sono stati sconfitti". Camusso non è d'accordo: "La prima cosa che ci ha detto il Presidente del Consiglio è stata che quella di oggi era un'importante occasione di confronto, e non l'inizio di una stagione concertativa". Si arriverà allo sciopero generale? "Abbiamo un programma di mobilitazione - risponde - seguiremo quello e rimaniamo in attesa delle risposte del Governo". Al sito di YAHOO.Finanza, 12 settembre 2012 Dalla Corte Tedesca arriva l ok all EMS, ma con dei paletti (Trend online), 12 settembre di Alberto Susic La buona chiusura registrata ieri da Wall Street ha favorito gli acquisti quest oggi sulle piazze asiatiche che hanno visto il Nikkei 225 mettere a segno un progresso dell 1,7%, seguito dall Hang Seng che si è apprezzato dell 1,04%. L incertezza ha dominato la scena nella prima ora di contrattazioni in Europa dove i listini principali non sono riusciti a muoversi tutti nella stessa direzione complice un certo nervosismo dettato dall attesa per il verdetto della Corte Costituzionale tedesca sulla legittimità del Fondo ESM. Proprio negli ultimi minuti è stata letta la sentenza da cui si è appreso che la Corte ha respinto le obiezioni contro il Fondo ESM e il fiscal compact, definendole infondate. Arriva così il via libera ma a determinate condizioni, come del resto previsto dagli addetti ai lavori in questi ultimi giorni.

12 In particolare la Corte ha stabilito che la Germania dovrà assicurare che le passività del Paese verso l ESM non superino i 190 Miliardi di euro senza l approvazione della Camera Bassa. Subito dopo la decisione annunciata dalla Corte Tedesca, i listini europei hanno allungato il passo e mentre il Ftse100 resta ancora indietro con un rialzo dello 0,22%, si spingono in avanti il Cac40 e il Dax30 che salgono rispettivamente dello 055% e dello 0,82%. Ad avere la meglio è Piazza Affari che vede il Ftse Mib a ridosso dei punti, sui massimi intraday, con un vantaggio dello 0,73%. Tra le blue chips in controtendenza si segnalano Diasorin e Parmalat che scendono entrambi dello 0,8%, seguiti da Lottomatica che cede lo 0,75%. Ancora deboli i titoli del lusso che dopo il netto calo della vigilia non riescono a trovare gli spunti giusti per risalire la china e così Salvatore Ferragamo e Tod s cedono lo 0,41% e lo 0,17%, mentre Luxottica sale in controtendenza dello 0,85%. In calo dello 0,21% Mediolanum che tira il fiato dopo il buon rialzo messo a segno nelle ultime sedute. Gli acquisti si concentrano sui bancari tra i quali spiccano Banca Monte Paschi e Banco Popolare, in rally del 5,38% e del 3,71%, seguiti da Mediobanca e Unicredit che si apprezzano di oltre due punti e mezzo. In progresso dell 1,82% Banca Popolare di Milano, mentre Intesa Sanpaolo guadagna l 1,5%, seguito da Banca Popolare dell Emilia Romagna e da UBI Banca che avanzano dell 1,45% e dell 1,1%. Per le novità attese oggi sul fronte macro Usa, si segnala l indice settimanale relativo alle richieste di mutui ipotecari. In agenda anche i prezzi all importazione che ad agosto dovrebbero mostrare una variazione positiva dell 1,2%, in recupero rispetto al calo dello 0,6% precedente. Nel pomeriggio sarà diffuso il report sulle scorte strategiche di petrolio da parte del Dipartimento dell energia statunitense. Ok della Corte: Germania recepisce Fondo Salva Stati (Wall Street Italia) New York, 12 settembre La Germania diventa l'ultimo membro dell'eurozona a recepire gli Accordi per il salvataggio dei Paesi in difficoltà. Il si della Corte Costituzionale tedesca alla legittimità del Fondo ESM, seppur condizionato e incerto fino all'ultimo, apre le porte al Piano di aiuti alla Spagna. Nel dare la loro approvazione, pronunciata dal Presidente della Corte Suprema Andreas Vosskuhle, gli otto giudici hanno insistito sulle misure di salvaguardia della sovranità parlamentare tedesca per limitare l'esposizione finanziaria tedesca alla crisi del debito sovrano europea. L'alto magistrato ha annunciato che il patto discale sarà "limitato dal consenso e dall'approvazione del popolo tedesco". Ora si tratterà di capire quali saranno nel dettaglio i paletti imposti da Karlsruhe. Salva dunque l'architettura di protezione dell'area euro e le manovre di acquisto di titoli di stato dei PIIGS. Se la Corte avesse votato contro la costituzionalità del meccanismo del Fondo Salva Stati Europeo, avrebbe destabilizzato i mercati di bond e delle valute, facendo sprofondare l'euro zona in un caos totale, bloccando l'accesso ai finanziamenti esterni da parte dei Paesi più indebitati. Due terzi dei deputati tedeschi avevano già votato a favore degli Accordi europei sull'introduzione del meccanismo ESM, che daranno il la - tra le alte cose - alle misure taglia spread della BCE. Il Premier spagnolo Mariano Rajoy ha precisato che Madrid sta studiando la possibilità di chiedere aiuto alla BCE sull'acquisto di bond. Ma prima della ratifica, la Corte Costituzionale doveva stabilire se il Fondo Salva Stati non fosse penalizzante per i contribuenti tedeschi. I falchi che si oppongono al meccanismo di stabilità (Postcomunisti della Linke e esponenti euroscettici del polo conservatore) possono contare su un ampio sostegno da parte della popolazione. Ben il 79% dei cittadini tedeschi, infatti, riporrebbe secondo i sondaggi più fiducia nei giudici della Corte di Karlsruhe rispetto ai suoi rappresentanti politici del Bundestag.

13 Il 57% sperava addirittura in una bocciatura degli Accordi europei, mentre il 70% rifiuta categoricamente l'acquisto di titoli di stato da parte dell'istituto Centrale guidato da Mario Draghi. In calo lo spread tra Bund e Btp decennali, che si attesta a 350 punti. Ieri in chiusura il differenziale ha raggiunto quota 354 punti. Banche: Barnier, molti Paesi no euro vogliono aderire sorveglianza unica (Asca) Bruxelles, 12 settembre ''Molti'' Paesi al di fuori dell'eurozona ''sembrano propendere per l'adesione volontaria'' al meccanismo unico di Sorveglianza bancaria. Lo rileva il Commissario europeo per il Mercato Interno, Michel Barnier, nel corso della conferenza stampa sulla proposta della Commissione UE per il controllo unico delle Banche. ''Non sarebbe prudente per me fare nomi, ma posso dire che i dieci Paesi che non fanno parte dell'eurozona stanno riflettendo'' sulla possibilità di aderire. Banche: Barnier, Vigilanza unica non è meccanismo anti-tedesco (Asca) Bruxelles, 12 settembre ''Non si attua un progetto come questo contro la Germania. Non vedo quale sarebbe il motivo per farlo''. Così il commissario europeo per il Mercato interno, Michel Barnier, rispondendo in conferenza stampa sulla proposta della Commissione Ue per il meccanismo unico di supervisione bancaria. ''Non è che la Bce da Francoforte vigilerà su tutte le banche. Per avere successo - aggiunge Barnier - abbiamo bisogno di tutti i supervisori nazionali, incluso quello tedesco''. Il "Fondo Salva Stati" si farà (Il Post), 12 settembre La Corte Costituzionale tedesca ha respinto i ricorsi contro il nuovo "Fondo Salva Stati" europeo, l'european Stability Mechanism, una decisione che costituiva l'ultimo ostacolo rilevante alla sua entrata in funzione. L'esito era quello previsto e atteso anche dai mercati finanziari, che questa mattina avevano aperto in positivo e con un deciso rafforzamento dell'euro sul dollaro. Anche se i ricorsi sono stati respinti, i giudici tedeschi hanno posto una condizione al contributo tedesco all'esm: ovvero che questo sia limitato a 190 Miliardi di euro, in caso contrario sarà richiesto un nuovo voto del Parlamento. La somma è esattamente la quota di capitale sottoscritta dalla Germania, pari al 27,1% del totale. L'European Stability Mechanism (ESM) è un'organizzazione Internazionale Europea che è stata creata per sostituire l'european Financial Stability Facility (EFSF), istituito nel 2010 per garantire la stabilità finanziaria della zona euro attraverso programmi di finanziamento agli Stati membri in difficoltà. L'ESM avrà maggiori poteri di intervento e maggiore disponibilità economica rispetto all'efsf, circa 700 Miliardi di euro contro 500. Un punto importante è che la sua dotazione finanziaria potrà essere usata non solo per prestare soldi ai Paesi in difficoltà, ma potenzialmente anche per comprare i loro titoli di stato direttamente alle aste. Per entrare in vigore, il Trattato che stabilisce l'organizzazione - che avrà un Consiglio Direttivo e sede in Lussemburgo, probabilmente - deve essere approvato da un numero di Stati che contribuiscano almeno per il 90% alla sua dotazione finanziaria iniziale: questo rende necessaria l'approvazione del trattato da parte dei Parlamenti di tutti i maggiori Stati europei. Attualmente, solo tre Stati non hanno formalmente completato la procedura di ratifica: Germania (che dovrebbe fornire il 27,1% dei fondi), Italia (terzo contribuente dietro la Francia con il 17,9%) e Estonia. Ma mentre l'estonia pesa solo per lo 0,2% dei fondi dell'esm e l'italia ha concluso il percorso di approvazione, il Presidente della Repubblica tedesco Joachim Gauck non ha ancora firmato la legge, già approvata dal Parlamento, proprio in attesa della decisione di questa mattina. A inizio luglio, dopo che il Parlamento tedesco aveva approvato l'entrata in vigore del Trattato, alcune Associazioni e partiti di opposizione avevano presentato una serie di ricorsi contro l'esm, sostenendo che il sistema previsto avrebbe ridotto il potere sovrano della Germania, specialmente nelle decisioni su come utilizzare i propri fondi pubblici.

14 Tra gli altri, i ricorsi erano stati presentati dal partito politico di sinistra Die Linke, da Peter Gauweiler, un politico del partito conservatore bavarese CSU (Christlich-Soziale Union in Bayern) e da una Associazione che si chiama Mehr Demokratie ( più democrazia ). L'Associazione chiedeva che sull'esm venisse fatto un referendum. I giudici avevano chiesto al Presidente della Repubblica tedesco di non firmare le leggi di ratifica dell ESM in attesa di una analisi dei ricorsi ricevuti. Formalmente, la Corte doveva decidere se accettare la richiesta di emettere una ingiunzione che bloccasse la ratifica. A luglio la Corte Costituzionale, che ha sede a Karlsruhe nella Germania sudoccidentale, aveva detto che, invece delle tre settimane solitamente richieste per prendere una decisione di emergenza, avrebbe emesso il verdetto solo due mesi dopo, fissando la data del 12 settembre. La Corte è presieduta da Andreas Voßkuhle, 48 anni, ed è composta da otto giudici. Stop ai dubbi su irreversibilità euro, UE verso Federazione (Milano Finanza), 12 settembre In questo momento "cruciale", l'europa ha bisogno di "un Accordo decisivo che non lasci dubbi sull'integrità e sull'irreversibilità dell'euro". E' quanto ha detto il Presidente della Commissione Europea, Jose Manuel Durao Barroso, nel suo terzo discorso sullo stato dell'unione pronunciato dinanzi all'europarlamento riunito in plenaria a Strasburgo. Per salvaguardare i valori dell'europa, a suo avviso, la solidarietà è fondamentale. "Basta con le risposte frammentarie non ci devono essere dubbi sull'integrità dell'unione". Gli Stati più vulnerabili non devono lasciare dubbi sulla volontà di risanare e sulla loro responsabilità, quelli più forti non ne devono lasciare sulla solidarietà e la coesione. Basta anche ai vertici che prendono decisioni importanti, ma che poi vengono minati il giorno dopo dalle stesse persone che le hanno prese, ha ammonito Barroso spiegando che è inaccettabile presentare i summit europei come incontri di boxe, rivendicando il ko su un rivale. Ha poi puntualizzato che l'indifferenza di chi si professa a favore dell'europa è ancora più pericolosa dello scetticismo degli antieuropeisti. "Non ci devono essere muri che dividono gli Stati, dobbiamo evitare il provincialismo nazionale, e non possiamo permettere che l'ordine del giorno europeo sia scritto dai nazionalisti". L'Unione Europea, secondo Barroso, deve muovere verso una Federazione di Stati - nazione, per la cui creazione servirà un nuovo trattato. Ci sono molti passi importanti da compiere: ''bisogna creare un mercato unico europeo del lavoro. Dobbiamo fare in modo che sia più facile lavorare in Europa che a casa propria'', ha affermato. ''Ogni anno si creano in Europa 4,5 milioni di posti di lavoro. Partiamo da questa base''. Il futuro dell'unione Europea comunque è l'unione politica. ''Entro dicembre presenteremo il libro blu'' con i passi da fare per il futuro e con interventi che ''possono prevedere modifiche dei Trattati'', ha assicurato. "I partiti politici intanto presentino il loro candidato al posto di Presidente della Commissione Europea alle elezioni europee del 2014", ha proposto il Presidente dell'esecutivo UE sottolineando come questo sia possibile "senza cambiare i Trattati". Tuttavia anche l'equità è importante ed è una questione di giustizia sociale, e per questo la Commissione UE è convinta che la lotta all'evasione fiscale e una tassa equa sulle transazioni finanziarie sarebbero importanti. "La lotta all'evasione, con la revisione della Direttiva sui risparmi e accordi bilaterali con stati terzi, potrebbe portare molti Miliardi in più al bilancio comunitario come un'equa tassa sulle transazioni finanziarie", ha precisato. Il Presidente della Commissione Europea ha poi fatto appello al rispetto dell'indipendenza della Banca Centrale Europea ed ha rinnovato il suo appoggio alle misure adottate la settimana scorsa dalla BCE per ridurre le tensioni sui mercati dei titoli di stato.

15 Barroso ha inoltre ripetuto che la BCE non può e non intende finanziare i Governi, ma l'intervento sui mercati secondari deciso la settimana scorsa è una misura necessaria quando i canali monetari non funzionano propriamente. Con riferimento alla Grecia il Presidente ha dichiarato che per il Paese l'autunno sarà un momento di svolta, se rispetterà gli impegni, potrà restare nell'euro. Inoltre Barroso ha esortato i Paesi membri dell'eurozona a confermare la loro determinazione a tenerla nella moneta unica. BCE: Merkel mette primi paletti su Vigilanza bancaria unica (Asca) Roma, 12 settembre Dopo poche ore dalla proposta della Commissione UE di attribuire alla BCE la Vigilanza su tutte le Banche dell'eurozona, dalla Germania si alzano primi paletti. Intervenendo al Bundestag, la Cancelliera Angela Merkel ha cercato subito un depotenziamento della proposta della Commissione. La BCE ''non può supervisionare tutte le Banche europee'', ha detto la Cancelliera sottolineando come la necessità di centrare il sistema di Vigilanza in capo all'eurotower debba essere ''sulla qualità' e ''non sulla quantità' delle Banche dell'eurozona. Chiara l'intenzione di rassicurare i partiti tedeschi che, da sempre, hanno voce in capitolo sulle scelte e la governance della Banche Regionali (Landesbank), ancora lontane dalla privatizzazione, e sulle Casse di Risparmio (Sparkassen). I manager di queste realtà temono di dover perdere le numerose tutele pubbliche che furono messe in discussione dall'antitrust Europeo allora guidato da Mario Monti. Proprio alcune Landesbank tedesche sono state salvate con soldi pubblici nel corso della crisi bancaria del in quanto gravide di titoli tossici. La prima fu la Bayerische Landesbank salvata con una trasfusione di fondi pubblici pari a 5,4 Miliardi di euro. Il pacchetto preparato dalla Commissione UE conferisce invece alla BCE il mandato di controllo su tutte le Banche della zona euro (circa 6.000). La Commissione Europea definisce anche la ''road map''per il sistema di Sorveglianza. La sua entrata in vigore è proposta per l'1 gennaio 2013, e a partire da quella data la BCE potrà decidere, a sua discrezione, di assumere la piena supervisione di ''qualsiasi'' Istituto di credito. Poi dall'1 luglio 2013 saranno sorvegliate dalla BCE ''tutte le Banche con la più elevata importanza sistemica''. Dall'1 gennaio 2014 la Commissione Europea prevede poi la piena Sorveglianza su ''tutte le Banche'' dell'eurozona. I paperoni Usa sono 288 volte più ricchi della media (Wall Street Italia) New York, 12 settembre La famiglia tipo americana, che è sempre stata il simbolo del successo degli Stati Uniti, la prima economia al mondo, è ormai arrivata a possedere un patrimonio di 288 volte inferiore ai più abbienti. Negli ultimi 50 anni è infatti più che raddoppiato il gap di benessere tra i ricchi e la classe media americana. Nel 1962 all'1% della popolazione, come viene soprannominata dai manifestanti di Occupy Wall Street la classe dei più benestanti rappresentanti dei poteri forti, spettava una fortuna 125 volte superiore alla media delle famiglie americane. La differenza nel patrimonio tra più e meno agiati è salito a 288 volte nel 2010, secondo un nuovo report. Tale trend si fonda su due ragioni principali: non solo la fetta più benestante della popolazione si sta arricchendo, ma la classe media - quella che una volta era considerata il motore dell'economia Usa che tanto fa affidamento sui consumi - nonostante gli sforzi di Obama sta diventando sempre più povera. La maggior parte degli statunitensi hanno dovuto subire un calo dei propri livelli di benessere negli ultimi decenni.

16 La media del patrimonio netto è calata infatti a quota $ nel 2010, in ribasso dai 73 mila dollari fatti registrare nel Se i patrimoni familiari fossero cresciuti equamente tra le varie classi sociali, la cifra sarebbe stata pari a 119 mila dollari. Mentre il 99% vedeva ridursi i propri risparmi, il restante 1% ha visto crescere la propria fortuna a $ 16,4 milioni di media dai $ 9,6 milioni del A contribuire alla crescita è stato anche il rialzo dei valori di Borsa, il Dow ha guadagnato il 50% solo negli ultimi 4 anni della gestione Obama (statistica che non a caso il Presidente Usa evita di citare come la peste in vista delle elezioni di novembre). Il patrimonio netto tiene conto di tutti gli Asset, inclusi proprietà immobiliari e debiti. Sopaf, Unicredit ha presentato istanza di fallimento (Milano Finanza), 12 settembre Unicredit ha presentato istanza di fallimento nei confronti della società di investimenti Sopaf presso il Tribunale di Milano. La notizia viene confermata da fonti giudiziarie. In una nota di questa mattina la Holding di partecipazioni della famiglia Magnoni ha spiegato di non aver ricevuto nessuna notifica in merito all'istanza di fallimento. Ma di aver richiesto agli Istituti di confermare la notizia. La richiesta di fallimento sarebbe stata depositata due giorni fa al Tribunale di Milano attraverso lo studio legale Dla Piper. L'extrema ratio di Unicredit, il principale creditore, Mps, Popolare di Sondrio più altre Banche minori sarebbe scattata per l'impossibilità di trovare una soluzione in bonis per tenere in vita il Gruppo che studiava di utilizzare la scialuppa del concordato. Nel 2011 Sopaf ha totalizzato un rosso di 57,9 milioni che ha portato in negativo il patrimonio di 6 milioni in conseguenza soprattutto della svalutazione di 49 milioni della partecipazione in Banca Network e di altre partecipazione per 9 milioni. Il Gruppo possiede il 47,5% di Banca Network, commissariata da Bankitalia a novembre 2011 e posta in liquidazione a luglio Sopaf nella nota di questa mattina ha fatto sapere che domani si terrà un CdA per deliberare, entro la prossima settimana, l'ammissione alla procedura di concordato preventivo. Allo stato attuale la prospettiva più plausibile, ha spiegato, consiste in un concordato liquidatorio, non escludendo peraltro la possibilità di concretizzare nell'arco temporale concesso dal Tribunale e dalla normativa vigente, un concordato in continuità. Unicredit: invito ai possessori di titoli Abs a presentare offerte di vendita (Finanza.com), 12 settembre Unicredit ha invitato i portatori di vari titoli Abs a presentare offerte di vendita in cambio di un corrispettivo in denaro. Il prezzo di acquisto dei titoli, si legge in una nota diramata dalla Banca milanese, sarà determinato sulla base di una procedura d'asta e terrà conto del Tender Cap e del prezzo minimo di acquisto applicabile al rispettivo titolo. Mps: Sindacati, da accertare disponibilità ad evitare esternalizzazioni (Asca) Siena, 12 settembre Due giorni di confronto tra Sindacati e azienda sull'attuazione del Piano Industriale del Monte dei Paschi. ''Nelle giornate dell' 11 e 12 settembre è continuato il confronto sui temi del riassetto organizzativo delle Aree Territoriali, delle Direzioni Territoriali Mercati, e della chiusura di un primo lotto di 100 filiali sulle 400 previste dal Piano Industriale. La chiusura degli sportelli in questione avverrà entro la fine del 2012 con procedure operative analoghe alle chiusure già effettuate nel recente passato (trasformazione in SPAV, modalità di comunicazione alla clientela, assistenza etc).

17 Relativamente al riassetto delle Aree Territoriali e delle D. T. M. l'azienda ha illustrato in maniera più dettagliata il Piano di riassetto organizzativo e funzionale. Non appena in possesso della documentazione aziendale illustrataci negli incontri provvederemo a fornire ulteriori informazioni''. Così la nota congiunta dei Sindacati (Dircredito, Fabi, Fiba-Cisl, Cgil Fisac, Ugl, UILCA). ''Per quanto riguarda le ricadute sul Personale le OO. SS. hanno ribadito che la riorganizzazione proposta dall'azienda dovrà essere coerente con le norme dei Protocolli vigenti già utilizzate in analoghe procedure. Rimangono ancora aperti i temi della disdetta del CIA e della verifica della effettiva disponibilità aziendale a percorrere soluzioni alternative al progetto di esternalizzazione presente nel Piano'', conclude la nota. Il confronto tra le parti riprenderà lunedì17 settembre. Mps: a Sindacati lista delle prime 100 filiali da chiudere entro 2012 (Asca) Siena, 12 settembre Il Monte dei Paschi di Siena ha presentato ai Sindacati una prima lista di 100 filiali da chiudere, sulle 400 previste dal Piano Industriale. Questo primo 'round' di chiusure, secondo quanto si apprende da fonti sindacali, dovrebbe essere completato entro la fine dell'anno. Le cento filiali sono dislocate su tutto il territorio nazionale. L'obiettivo del Monte dei Paschi è quello di eliminare doppioni e sovrapposizioni territoriali, spesso determinate dalle acquisizioni. Nel corso degli incontri di questi giorni, la Banca ha ribadito ai Sindacati che le chiusure non comporteranno esuberi: i Dipendenti delle filiali da chiudere saranno reimpiegati nella rete o andranno a costituire una 'task force del credito' a supporto delle filiali. Mps: Regione Toscana, seguiamo con attenzione vicenda (Asca) Firenze, 12 settembre ''La Giunta Regionale Toscana segue con grande attenzione gli sviluppi della vicenda esuberi di Personale e riduzione del credito rilevabile nei programmi del nuovo Piano Industriale della Banca Monte dei Paschi di Siena. Siamo infatti di fronte ad una delle realtà più importanti del nostro apparato economico e produttivo''. Così l'assessore all'agricoltura Gianni Salvadori ha risposto, per conto dell'assessore al Lavoro Gianfranco Simoncini, ad un'interrogazione firmata dai consiglieri del PdL Claudio Marignani, Alberto Magnolfi e Nicola Nascosti. ''Occorre - ha continuato Salvadori - mettere in sicurezza il futuro della Banca guardando alla possibilità di salvaguardare i legami con il territorio e il ruolo che MPS ha sempre avuto per la crescita dell'economia Toscana. In questo quadro seguiremo con cura il Progetto di riorganizzazione, confidando che esso possa garantire la tutela dei diritti dei Lavoratori ed equilibrati livelli occupazionali. Ad oggi - ha sottolineato - l'assessorato al Lavoro non è stato coinvolto nella vicenda ma confermiamo la piena disponibilità a collaborare e ad essere presenti, appena ci sarà richiesto, anche ai tavoli nazionali nei quali eventualmente si aprirà il confronto sindacale''. Insoddisfatto della risposta data, il Consigliere Marignani ha osservato che ''solo uno dei quesiti posti nell'interrogazione è stato evaso. Altri sono rimasti intonsi''. Siena/Comune: buco da mln. Corte Conti valuta stato di dissesto (Asca) Roma, 12 settembre Il Commissario Straordinario al Comune di Siena, Enrico Laudanna, ha illustrato i numeri del buco del Comune di Siena.

18 Si viaggia tra milioni di euro, di cui 6,4 milioni relativi agli esercizi precedenti, già noti e che avevano portato, nella scorsa primavera, al capolinea la giunta guidata dall'allora sindaco Franco Ceccuzzi, da appena un anno sullo scranno più alto di Palazzo Pubblico. I restanti 10 sono imputabili all'esercizio Laudanna ha varato un primo pacchetto di interventi per ripianare un terzo del disavanzo. Il Commissario ha presentato oggi quattro provvedimenti, tra cui l'incremento dell'addizionale comunale Irpef, già deliberata della precedente Giunta, nonchè una rimodulazione dei BOC (Buoni Ordinari Comunali) concordata con Mps per evitare la deriva verso lo stato di insolvenza. Seguiranno altri provvedimenti di risanamento da finalizzare entro il 30 settembre. L'obiettivo è rimettere la barca sulla rotta di navigazione cercando di schivare quanto adombrato nella delibera del 22 maggio della Corte dei Conti - Sezione della Toscana. La delibera lascia poco spazio alla fantasia quando dispone ''che il Magistrato istruttore/relatore provveda all'invio di apposita richiesta documentale, per l'avvio della procedura ai fini delle valutazioni sulla effettiva sussistenza delle condizioni di dissesto o pre - dissesto''. Il compito del Commissario non è facile, deve scalare una montagna di debiti consolidati, circa 305 milioni, e riportare il rapporto tra passività dirette ed entrate ricorrenti, oggi intorno al 120%, su livelli sostenibili. Finora lo sbilancio, veniva in parte coperto grazie ai contributi a fondo perduto, oramai esauriti, della Fondazione Mps. Nei fatti vi era la tendenza a coprire parte delle spese correnti, non con entrate ricorrenti (tipiche della gestione caratteristica), ma utilizzando anche quelle non ricorrenti, come le erogazioni dalla Fondazione, che dovrebbero essere, secondo la magistratura contabile ed anche seguendo il buon senso, destinate agli investimenti pluriennali. Dal 2001 al 2011, la Fondazione Mps ha versato a Palazzo Pubblico oltre 1 Miliardo di euro. Nonostante l'oro piovesse dal cielo, sembrava di essere nella Spagna di Filippo II, il figlio spendaccione del morigerato Carlo V, i dieci anni di bilanci comunali della Giunta guidata dal Sindaco Maurizio Cenni sono stati costellati di pronunce negative da parte dei magistrati contabili. Come per il triennio archiviato con un ''risultato negativo della gestione corrente'', scrive la Corte, sottolineando come i correttivi predisposti dalla Giunta Ceccuzzi siano risultati inefficaci: le dismissioni immobiliari sono rimaste purtroppo sulla carta. Non mancano le amenità', come quando la Corte punta il dito sui proventi delle multe. Il Comune ''non ha rispettato il vincolo di destinazione dei proventi da sanzioni amministrative pecuniarie per violazione del codice della strada, fissato per legge in misura non inferiore al 50% dei proventi stessi. Tale fatto costituisce una grave irregolarità contabile aggravata dalla circostanza che sussiste per l'ente già una situazione di disavanzo sostanziale'', scrive la magistratura contabile. Mediolanum riacquista Assicurazioni (Italia Oggi), 12 settembre Il CdA di Mediolanum ha deliberato di procedere all'acquisto dell'intero capitale sociale di Mediolanum Assicurazioni. In una nota, la società ha precisato che, essendo i venditori gli azionisti di riferimento sia di Mediolanum sia di Mediolanum Assicurazioni, l'operazione è tra parti correlate «di minore rilevanza». L'acquisizione ha ottenuto il previo unanime parere favorevole del Comitato per il Controllo interno di Mediolanum. L'operazione sarà perfezionata entro fine anno. Il corrispettivo sarà di 35,9 mln euro, determinato sulla base della situazione economico patrimoniale di Mediolanum assicurazioni al 31 marzo e sul valore del portafoglio polizze; esso è stato supportato da una valutazione di PriceWaterhouseCoopers. Il corrispettivo potrà essere rettificato sulla base della situazione patrimoniale al 31 dicembre e dell'attualizzazione del portafoglio di Mediolanum Assicurazioni. Moody's alza la guidance, ricavi attesi in crescita del 12-13% (Finanza.com), 12 settembre

19 Moody's Corp. alza la guidance nonostante le tensioni in arrivo dall Europa. La controllante della società di rating Moody's Investors Service ha annunciato di attendersi nell esercizio in corso un utile per azione di 2,76-2,86 dollari (consenso 2,72$), contro il range 2,62-2,72 dollari fissato in precedenza. I ricavi sono attesi in rialzo del 12-13%, quindi nella forbice 2,56-2,58 Mld (attese a 2,53 Mld). Bancari: Citigroup boccia Intesa Sanpaolo e UniCredit (Borsainside), 12 settembre Citigroup ha tagliato il suo rating su Intesa Sanpaolo da "Neutral" a "Sell" e su UniCredit da "Buy" a "Neutral". La Banca d'affari statunitense indica che dopo il recente rally la valutazione dei due titoli è diventata meno attrattiva. Citigroup osserva che la difficile situazione macroeconomica in Italia continua a pesare sul settore bancario. Citigroup si attende che il costo del rischio rimarrà ancora a lungo a degli alti livelli. La situazione non dovrebbe migliorare prima del UniCredit sarebbe in ogni modo da preferire a Intesa Sanpaolo in virtù del maggiore potenziale di ristrutturazione e della più prudente gestione della liquidità. Per quanto riguarda le altre Banche italiane Citigroup continua a giudicare Banca MPS "Sell" e Banco Popolare, Banca Popolare di Milano e UBI Banca "Neutral". Immobiliare: ANCE, un fondo di garanzia statale per mutui famiglie (Asca) Roma, 12 settembre ''Per superare le difficoltà di accesso al mutuo che stanno impedendo alle famiglie di acquistare casa e al mercato immobiliare di ripartire è necessario un nuovo ruolo da parte dello Stato. Una soluzione può essere un fondo di garanzia pubblico per l'erogazione dei mutui alle famiglie che aiuterebbe a ridurre fortemente i rischi di credito legati all'instabilità dei redditi da lavoro''. Questo il commento del Presidente dell'ance, Paolo Buzzetti, al quadro tracciato da Scenari immobiliari sullo stato di salute del comparto residenziale e sulla necessità di stimoli fiscali per la ripresa del mercato. ''Le buone notizie che vengono dall'europa sul fronte della BCE - continua Buzzetti - fanno sperare che presto si possa riattivare il circuito del credito a favore delle imprese e delle famiglie che hanno sempre più difficoltà ad accedere al bene casa. Come avviene in altri Paesi europei come Germania e Inghilterra - conclude il Presidente dell'ance - un fondo di garanzia statale, unito a politiche di alleggerimento del costo fiscale sulle compravendite, risulta una risposta concreta per sbloccare il meccanismo che si è inceppato sul fronte del finanziamento immobiliare e dare una soluzione al fabbisogno abitativo di migliaia di nuove famiglie''. Crisi: Di Maulo (Fismic), legare salari a produttività non a inflazione (Asca) Toprino, 12 settembre ''E' indispensabile un patto per la produttività a cui la Cgil, nonostante i dati sul mondo del lavoro siano sempre più drammatici, si oppone''. Lo afferma il Segretario Generale della Fismic, Roberto Di Maulo. ''Siamo ultimi in Europa - afferma Di Maulo - nella crescita della produttività oraria con un misero 1,4% contro l'11,4 per cento della media UE. E siamo primi nel costo del lavoro per unità di prodotto. E' un processo perverso. L'unica strada, a questo punto, perchè i salari tornino ad aumentare, è di collegarli non all'inflazione, strada che non sarà più percorribile, ma alla produttività, con la conseguente valorizzazione della contrattazione decentrata che è l'unico luogo in cui può misurarsi la crescita produttiva''. Crisi: Marzano, CNEL è sede preparazione incontri su temi crescita (Asca) Roma, 12 settembre

20 ''Il CNEL, è il luogo istituzionalmente deputato dalla Costituzione ad essere sede dell'istruttoria sui problemi delle politiche sociali e del lavoro, dunque della preparazione degli incontri tra Parti Sociali e Governo, sui temi della crescita, dello sviluppo, della occupazione e della produttività''. Lo ha detto stamane il Presidente del CNEL, Antonio Marzano intervenendo a Rimini al 57.mo Congresso Nazionale dell'ordine degli Ingegneri annunciando che ''nei giorni scorsi per promuovere l'iniziativa di un tavolo istruttorio del Cnel, ho scritto ai vertici delle Associazioni dei datori di lavoro e dei Lavoratori''. Il Presidente del CNEL ha poi sostenuto ''la necessità che politiche di riequilibrio della finanza pubblica siano accompagnate da efficaci interventi per la competitività e la produttività del sistema economico.'' Nel suo intervento il Presidente ha annunciato che il prossimo 18 settembre presso il CNEL, verrà presentato l'annuale rapporto sul Mercato del Lavoro, un approfondito studio sulle dinamiche occupazionali e le possibili leve da attivare per una maggiore produttività. Art.18/Referendum: Di Maulo, certa sinistra vuole solo leggi su misura (Asca) Torino, 12 settembre Certa sinistra e la Fiom vogliono soltanto leggi su misura. E' quanto afferma il segretario generale Fismic Roberto Di Maulo sulla proposta di Referendum su Contrattazione Decentrata e modifiche all'art.18. ''Mentre assistiamo agli effetti drammatici della crisi di alcune importanti realtà industriali - osserva Di Maulo - alcuni personaggi politici, rappresentanti di una certa sinistra reduce da pesanti sconfitte decennali in termini di consenso e appoggiati dalla Fiom, hanno depositato in Cassazione le richieste per due Referendum: sull'articolo 8 del Decreto del Governo del 13 agosto 2011 sulla Contrattazione Decentrata e sull'articolo 18 contro quanto contenuto nella riforma Fornero. E' strano - conclude il numero uno della Fismic - che non abbiano presentato anche un Referendum per l'abolizione dell'articolo 19 sulla rappresentatività che la Fiom impugna negli oltre 100 ricorsi contro la Fiat nelle aule dei Tribunali. Evidentemente la Fiom e certa sinistra italiana vogliono le leggi su misura, ma per rispettarle solo quando gli conviene''. Lavoro: Unioncamere, aumenta quota occupazione femminile (Asca) Roma, 12 settembre ''Su 407mila assunzioni non stagionali programmate dalle imprese nel 2012, 77mila saranno esplicitamente 'riservate' alle donne: circa 19 assunzioni su 100. Il rapporto è tra i più elevati degli ultimi sette anni, e risulta in crescita rispetto ai due anni precedenti''. Lo ha reso noto il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, nel suo intervento al seminario di studio sulla riforma del mercato del lavoro, organizzato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a Roma, citando i dati del Sistema informativo Excelsior. ''Unioncamere - ha proseguito Dardanello - sta anche lavorando alla sigla di un nuovo Protocollo di intesa che coinvolga, oltre al Ministero dello Sviluppo Economico, anche il Ministero del Lavoro. Il Protocollo, la cui firma auspichiamo possa avvenire entro il 2012, deve essere l'occasione per rafforzare la preziosa collaborazione che con il Ministero del Lavoro esiste già da tempo a beneficio dell'occupazione''. Lavoro, Fornero: Riforma elementi positivi per giovani e produttività (LaPresse) Roma, 12 settembre "Le migliori garanzie" che possiamo dare ai giovani "derivano dalla costruzione di buone regole per il mercato del lavoro, da buoni incentivi per gli investimenti delle imprese, anche straniere, da buone relazioni industriali che siano favorevoli per la produttività. Io credo che la riforma del lavoro abbia molti elementi positivi e possa costruire prospettive per i giovani". Così il Ministro del Lavoro Elsa Fornero ad un dibattito alla festa di Atreju.

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