3 - Servizi sanitari
|
|
- Ottaviana Ventura
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 3 - Servizi sanitari B1 - Esistenza di un programma di sensibilizzazione e di educazione alla salute E proseguita anche nel 2000 l esperienza La scuola per una città sana e sostenibile, progetto integrato che vede la partecipazione dei principali enti e organismi della provincia di Arezzo in accordo con il Provveditorato agli Studi, su temi di educazione ambientale ed alla salute, le cui priorità sono individuate dalla Scuola stessa. L esperienza di Arezzo viene anche seguita nell ambito del progetto Città Sane in un Multy City Action Plan, vale a dire un confronto di esperienze, in questo caso di educazione alla salute, tra alcune città che aderiscono alla rete. Si ricordano i principali obiettivi del progetto: - sviluppare, ponendo la Scuola come centro di attenzione, la collaborazione a livello locale fra le forze sociali presenti nel territorio; - offrire un esperienza partecipata ai giovani e alle loro famiglie su scelte di stili di vita favorevoli alla salute, ad un ambiente salubre e alla solidarietà sociale; - offrire agli amministratori, ai tecnici della salute e dell ambiente, ai rappresentanti di associazioni e del mondo produttivo un occasione di confronto con la Scuola; - orientare le capacità di relazione degli individui con il loro ambiente naturale e sociale per prevenire il disagio giovanile. Le aree tematiche programmate per l anno sono: Affettività e sessualità Alimentazione Consenso informato Danni derivanti dall incidentistica stradale Farmaci e salute Gli incidenti domestici e stradali I danni da fumo Igiene ambientale Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro Interculturalità Maltrattamenti ed abusi minorili Prevenzione AIDS e malattie sessualmente trasmesse Prevenzione tumori Sensibilizzazione alla donazione di organi e tessuti B2 - Percentuale di bambini di 6 anni, che ha completato il ciclo di vaccinazioni obbligatorie (antipolio, antidifterica, antitetanica e antiepatite) Il dato si riferisce ai bambini nati nel 1993 che, al dicembre del 1999 avevano completato il ciclo di vaccinazioni obbligatorie. I bambini in regola erano 691 su 703, pari al 98,29% del totale e, quindi, il livello di copertura può ritenersi buono. Dei 12 non in regola 6 erano extracomunitari, e il dato mette in evidenza la necessità di una maggiore attenzione a questo gruppo della popolazione infantile. In molti casi si tratta di bambini che hanno iniziato le vaccinazioni nel paese di origine e si sono trasferiti successivamente in Italia. Dovranno quindi essere individuati i canali di comunicazione più appropriati affinché ricevano gli stessi livelli di copertura dei loro coetanei italiani. 25
2 B2 - Percentuale di bambini di 24 mesi, che ha completato il ciclo di vaccinazioni facoltative (morbillo, parotite e rosolia) Questo indicatore non è compreso tra quelli proposti dall OMS. Si è ritenuto comunque opportuno inserirlo perché le vaccinazioni facoltative assumono notevole rilevanza nello stato di salute di una popolazione infantile. Diminuisce infatti la morbilità sia per le malattie infettive per le quali viene effettuata la vaccinazione, sia per le complicanze che spesso seguono le malattie stesse. La vaccinazione anti-rosolia, previene malformazioni del feto se contratta in gravidanza. Il livello di copertura pari all 84% (576 bambini con copertura rispetto ai 685 di 24 mesi) è soddisfacente e, soprattutto, tende ad aumentare negli anni. B3 - Numero di abitanti per Medico di Medicina Generale E stato calcolato sommando il numero dei Medici di Medicina Generale (MMG) con quello dei Pediatri di libera scelta, perché non in tutte le realtà è presente un numero di Pediatri sufficiente a coprire la popolazione infantile e, comunque, i MMG possono avere in carico anche i bambini. Nel comune di Arezzo 94 medici assistono una popolazione di abitanti, pari a una media di 984 assistiti per ciascuno (Tabella 3.1). Tabella Medici per abitante - Fonte: Azienda U.S.L. 8 Medici 84 Pediatri 10 Totale medici 94 Abitanti comune Arezzo Abitanti per medico 984,1 L indicatore, così come proposto dall OMS, è poco significativo nella realtà italiana, essendo fissato il numero massimo di assistiti per MMG in e, per i Pediatri in 800. Sembrerebbe opportuno introdurre indicatori più appropriati, quali il numero di medici che aderisce all accordo quadro con l azienda sanitaria, il numero di medici che lavora in forma associata, il numero delle associazioni. I piani sanitari nazionale e regionale, la nuova convenzione con la Medicina Generale, la legge finanziaria 2001, individuano nel distretto il luogo in cui il cittadino trova una risposta al proprio bisogno di salute, e segnatamente nel medico e nell assistenza di base, la presa in carico di tutte le problematiche sanitarie, anche quelle che necessitano, in altri momenti, di assistenza ospedaliera. b3 - Numero di Medici di Medicina Generale che aderiscono all accordo quadro con l Azienda USL L accordo quadro è un intesa tra azienda e MMG che ha come obiettivo la realizzazione di un maggiore coinvolgimento dei medici nelle attività di assistenza territoriale, attraverso una corresponsabilizzazione sull utilizzo delle strutture, delle risorse umane e strumentali, e la qualificazione del servizio reso al cittadino. Ha aderito il 78,6% dei medici dell area aretina, tale da coprire il 58% della popolazione assistita. Sono previsti livelli differenziati di partecipazione, a fronte di forme di incentivo economico o investimenti per il potenziamento delle strutture di base. Il primo livello prevede l intervento del medico nell assistenza domiciliare integrata (ADI), nell ospedale di comunità e nella realizzazione di campagne vaccinali; è inoltre richiesta la 26
3 razionalizzazione della spesa farmaceutica e la partecipazione ad azioni tese alla riduzione dei ricoveri. Vi ha aderito il 24% dei medici per una copertura della popolazione assistita del 19%. Il secondo livello presuppone l informatizzazione del proprio studio medico: è richiesta la partecipazione ad attività di screenings oncologici, a programmi di educazione alla salute e la disponibilità a fornire informazioni sul corretto uso e accesso ai servizi. Vi ha aderito il 45% dei medici con copertura del 32% della popolazione assistita. Infine, il terzo livello prevede, oltre i requisiti dei primi due, anche la partecipazione a forme di associazione medica, quali medicina di gruppo, ambulatori in rete, team di medici. E prevista la presa in carico di particolari patologie, come ad esempio diabete e ipertensione, altrimenti seguite in ospedale, sulla base di linee guida concordate con l ospedale stesso. Gli ambulatori possono essere organizzati con una maggiore integrazione con il personale del distretto; in tal caso possono essere garantiti servizi aggiuntivi, mediante l organizzazione di studi medici con il contributo di altre figure professionali quali infermieri e amministrativi. Vi ha aderito il 9% dei medici, in grado di coprire il 7% della popolazione assistita. La nuova convenzione con la medicina generale prevede e remunera alcune delle forme di collaborazione, per cui dovrà essere rivisto l accordo quadro. Tabella Medici aderenti all accordo quadro con l Azienda U.S.L. 8 1 livello 2 livello 3 livello totale totale aderenti area accordo aretina Numero medici % sul totale 23,8% 45,2% 9,5% 78,6% Popolazione assisitita % sul totale 18,9% 32,4% 6,7% 58,0% B4 - Numero di abitanti per infermiere Sono stati considerati gli infermieri (comprese ostetriche, assistenti sanitarie, vigilatrici d infanzia, ecc.) che nel 1999 lavoravano come dipendenti pubblici (Azienda U.s.l.) sia in ospedale che nei servizi territoriali, nella zona aretina. Il dato rilevato a livello comunale non è significativo, in quanto i servizi, soprattutto ospedalieri, hanno un bacino di utenza per lo meno zonale (area aretina, comprensiva dei 6 comuni). Gli infermieri sono 745, pari a 1 infermiere ogni 163 abitanti (Tabella 3.3). L 80% degli infermieri è occupato nei servizi ospedalieri, mentre solo il 20% in quelli territoriali. Questo indicatore, con la suddivisione nei due livelli assistenziali, potrà fornire una misura sullo sviluppo dei servizi territoriali. Tabella Infermieri per abitante - Fonte: Azienda U.S.L. 8 Valore Percentuale Assoluto Infermieri % - di cui ospedale % - di cui territorio % Abitanti area aretina Abitanti per infermiere 162,6 27
4 B5 - Percentuale di abitanti con assicurazione sanitaria Per questo indicatore è richiesta dall OMS la popolazione coperta da assistenza sanitaria pubblica e privata. Riguardo a quella pubblica, in Italia, il Servizio Sanitario Nazionale copre tutta la popolazione, mentre è problematico reperire il dato di quella privata in quanto non esiste una fonte di rilevazione unica. Ci siamo limitati perciò a considerare i cittadini residenti iscritti al SSN, che nel comune di Arezzo risultano , pari al 100,2%. Questa percentuale superiore a 100, è spiegabile dal fatto che possono iscriversi anche i domiciliati ad Arezzo e residenti in altri comuni o i residenti nei comuni limitrofi, con la deroga all iscrizione nel proprio Comune per particolari motivi. B6 Servizi in lingua straniera Il territorio aretino ha avviato un esperienza nel campo della mediazione linguistico-culturale: nel 2000 si è sviluppato un progetto, denominato Jacaranda, finanziato dal Dipartimento Affari Sociali della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tale progetto, che è stato attuato dall associazione non-profit Ucodep Movimondo, ha come committente la Provincia di Arezzo, in quanto assegnataria del finanziamento. Ha formato circa 18 mediatori linguistico-culturali appartenenti a varie etnie. L Azienda U.S.L. ha fornito i docenti per la formazione nelle tematiche di carattere sanitario e ha dato l opportunità agli stessi mediatori di effettuare un tirocinio pratico di circa 80 ore all interno di vari servizi. Il progetto Jacaranda prevedeva anche un corso di formazione sulle tematiche connesse all immigrazione e all integrazione per alcuni operatori di vari Enti pubblici del territorio. Attualmente è in fase di realizzazione un ulteriore progetto promosso dalla Prefettura, dalla Provincia, dal Comune, dall Azienda U.S.L. e da altri soggetti pubblici. L obiettivo è quello di aprire, in Arezzo, uno Sportello Unico per l integrazione. Ad esso i cittadini immigrati potranno rivolgersi ed ottenere, anche in ambito socio-sanitario, informazioni e indicazioni sui percorsi assistenziali. Attualmente presso il Servizio Tossicodipendenze dell Azienda U.S.L. possono essere contattati mediatori linguistico- culturali per una facilitazione dell assistenza. B7 - Numero di questioni di salute prese in esame dal Consiglio Comunale ogni anno Nel 2000 il Consiglio Comunale di Arezzo ha adottato 461 provvedimenti. Di questi, 2 hanno riguardato tematiche sanitarie, e precisamente in occasione della presentazione e dell approvazione del P.A.L. (Piano Attuativo Locale) dell azienda sanitaria. Anche se gli indicatori che seguono sono stati inseriti dall O.M.S. nel gruppo D-Aspetti socio-culturali, abbiamo ritenuto opportuno inserirli in questo capitolo. D6 - Percentuale di bambini nati vivi da madri con meno di 20 anni, da 20 a 34 e + di 35 I dati sono disaggregati per classi quinquennali di età della madre. Mentre in tutte le classi di età si riscontrano nel quadriennio degli andamenti dei tassi oscillatori, per le madri con più di 35 anni di età si ha un incremento costante delle nascite. Il dato rispecchia lo slittamento dell età della gravidanza della madre a seguito di problematiche socio-culturali (difficoltà di trovare lavoro e/o abitazione, di terminare gli studi universitari ecc). Infatti si passa per quest ultimo gruppo di madri dal 19,73% del 1996 al 24,39% del 1999, e ciò significa che nel 1999 su 100 bambini nati, 25 hanno una madre con un età superiore a 35 anni. 28
5 D7 Tasso di aborti spontanei rispetto al numero totale di nascite Il numero di aborti spontanei sul totale del numero di nascite è aumentato dal 1996 al 1999 del 35%. In particolare si può dire che nel 1999 su 100 bambini nati ci sono circa 22 gravidanze che non vanno a termine. d7 Tasso di interruzioni volontarie di gravidanza (i.v.g.) rispetto al numero totale di nascite Le interruzioni volontarie di gravidanza rilevate nel 1996 erano 35 per ogni 100 bambini nati e tale valore è aumentato a 38 nel A questo proposito è il caso di mettere in evidenza il numero di i.v.g. che si riferiscono a donne residenti nel comune di Arezzo ma non aventi la cittadinanza italiana (d7.1): nell arco di tempo sopra considerato esso è passato dal 23% al 34% sul totale delle i.v.g. effettuate da donne aretine. Tenendo conto di quanto emerge dai dati sarebbe opportuno nell occasione della richiesta di i.v.g. provvedere ad interventi di educazione alla salute, preferibilmente estesi alle coppie, per prevenire ulteriori concepimenti indesiderati. d9 - Numero ricoveri ordinari Dall analisi dei dati del quadriennio si evidenzia una diminuzione del 12,4% dei ricoveri ordinari dei cittadini aretini, avvenuti nei presidi pubblici e privati in ambito regionale. La diminuzione dell utilizzo dell ospedale avviene principalmente per motivazioni di contenimento della spesa sanitaria. Infatti tanti ricoveri impropri che venivano effettuati precedentemente ora vengono dirottati nel regime di day hospital o nel regime ambulatoriale: ciò contribuisce a diminuire i disagi del cittadino e dei familiari, e le spese a carico del sistema sanitario. Certamente sarebbe opportuno capire se questa variazione nella gestione delle risorse pubbliche riesca, con un buon servizio ambulatoriale, di day hospital o di servizi alternativi (assistenza domiciliare integrata, hospice, ecc.), a curare gli utenti in eguale misura, oppure se la diminuzione dei ricoveri provochi delle variazioni sullo stato di salute della popolazione generale. d10 - Numero ricoveri day hospital Il dato relativo ai ricoveri in day hospital medici e chirurgici ha subito una diminuzione del 23% fra il 1996 e il 1997, anno in cui il calo dei ricoveri è stato più sensibile a causa delle disposizioni regionali e ministeriali relative al contenimento del numero dei ricoveri; dopo tale anno i cicli di day hospital sono aumentati di circa il 40% all anno, fra il 1997 e il 1998, e fra il 1998 e il d11 Tasso di ospedalizzazione L indice che quantifica l utilizzo dell ospedale è il tasso di spedalizzazione che è dato dal numero dei ricoveri di cittadini residenti nel comune, diviso la popolazione residente nel comune in un dato periodo. Tale indice è diminuito fra il 1996 e il 1997 di 7 punti percentuali (si passa da 185,7 ricoveri per abitanti nel 1996, a 172,5 nel 1997). La diminuzione, forse eccessiva, ha comportato per l anno 1998 un rialzo fino a raggiungere il 177. L indice è nuovamente diminuito nel 1999, attestandosi sui 175 abitanti. Le cause di ricovero che comportano il ricorso all ospedale sono riportate nella tabella 3.4. Le cinque cause di ricovero più frequenti per i cittadini aretini per l anno 1996, sono state confrontate con i ricoveri dell anno 1999 per capire a quali patologie sia maggiormente dovuta 29
6 la riduzione dei ricoveri. Tale decremento, che è del 4,6%, è distribuito in maniera difforme nelle varie patologie trattate: elevata riduzione nei parti non complicati, nelle ernie inguinali senza menzione di occlusione o gangrena, nelle bronchiti croniche ostruttive, nelle ischemie cerebrali e nell infarto miocardico acuto; in netta controtendenza, con un incremento del 74,8%, sono invece i ricoveri per cataratta senile. Tabella Ricoveri ospedalieri - Diagnosi di dimissione più frequenti (ricoveri ordinari e dh) relativi all anno 1996, con variazioni anno 1999 Cod. Descrizione Freq 1996 Freq 1999 Var diagnosi icd9 650 Parto completamente normale ,0% 3661 Cataratta senile ,8% 5509 Ernia inguinale senza menzione di occlusione o di gangrena ,4% 4912 Bronchite cronica ostruttiva ,8% 435 Ischemia cerebrale transitoria ,5% 410 Infarto miocardico acuto: Infarto miocardico acuto ,8% Altro ,6% Totale ,6% 30
PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO
PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO Delle strategie REGIONALI (B) a cura di Sara Barsanti Introduzione L area di valutazione del conseguimento delle strategie regionali (area B) ha
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 466 DEL 22/04/2015
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 466 DEL 22/04/2015 OGGETTO: Approvazione "Progetto di Sviluppo delle cure domiciliari
DettagliRegistro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014
Direzione Generale dell Immigrazione e delle Politiche di Integrazione Divisione II Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014 A cura della
DettagliIL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE
IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE Il presente documento, presentato in V commissione in occasione dell audizione del 23 settembre, si compone di due parti: Introduzione e
DettagliAPPENDICE: GLI INDICATORI SANITARI
APPENDICE: GLI INDICATORI SANITARI INDICATORE A 1 Metodo di calcolo Valore e descrizione Mortalità per tutte le cause Tasso annuo di mortalità: tutte le cause di morte per ciascun gruppo di età (Numero
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/ 12 DEL 31.10.2007
DELIBERAZIONE N. 44/ 12 Oggetto: Aumento del numero massimo di strisce per autocontrollo della glicemia concedibili gratuitamente ai pazienti diabetici in età pediatrica e adolescenziale. L Assessore dell
DettagliSERVIZI E INTERVENTI SOCIALI PER BAMBINI, RAGAZZI E FAMIGLIE
SERVIZI E INTERVENTI SOCIALI PER BAMBINI, RAGAZZI E FAMIGLIE Rapporto sui dati delle Zone sociosanitarie/società della salute della Regione Toscana Anni 2007-2009 GENNAIO 2011 INDICE Nota metodologica
DettagliServizio Accoglienza Attiva per i Cittadini Stranieri
Servizio Accoglienza Attiva per i Cittadini Stranieri Garantisce assistenza e supporto all utenza straniera che afferisce all Azienda. Il servizio si avvale della consulenza di mediatori culturali, del
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL 10.12.2008
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 Oggetto: LR 20/ 97, art. 3. Finanziamento di progetti d intervento a favore di persone con disturbo mentale e di persone con disabilità intellettive.
DettagliPROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA
PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA 14. CITTA MULTIETNICA SUPPORTARE INSERIMENTO IMMIGRATI Confermando il ruolo che il Centro Servizi per Stranieri ha assunto all interno delle politiche per l immigrazione,
DettagliI consultori familiari: una risorsa preziosa per le nostre comunità
I consultori familiari: una risorsa preziosa per le nostre comunità di Antonio Bucz I consultori familiari sono nati più di 30 anni fa per dare concrete risposte alle nostre popolazioni in termini di salute,
DettagliProgrammazione territoriale per il benessere e la salute: quale ruolo per il consultorio
Programmazione territoriale per il benessere e la salute: quale ruolo per il consultorio Dott.ssa Simona Arletti Assessore alla Salute e Pari Opportunità Comune di Modena Funzione dei consultori familiari
DettagliRegione Puglia Assessorato alle Politiche della Salute
Regione Puglia Assessorato alle Politiche della Salute SINTESI RELAZIONE SULLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE PUGLIESE Bari, 20 luglio 2007 La Legge Regionale 25/2006, disegnando in un quadro organico
DettagliConsultori familiari
Consultori familiari Le prestazioni del consultorio corsi di accompagnamento alla nascita rivolti ad entrambi i genitori assistenza a domicilio a mamma e neonato dopo il parto (Servizio di Dimissione protetta):
DettagliL ASSISTENZA DIABETOLOGICA NELLA A.S.N.7
L ASSISTENZA DIABETOLOGICA NELLA A.S.N.7 G.Pipicelli, L.Mustara, G.Angotzi, T.Colosimo,R.Guarnieri,A.Parottino,I.Pinto U.O Complessa di Diabetologia e Dietologia Territoriale A.S.n.7 Catanzaro Direttore
DettagliSistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD)
Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD) INDICATORI SIAD - SISTEMA ASSISTENZA DOMICILIARE Schede descrittive degli Indicatori per la lettura integrata dei fenomeni sanitari
DettagliIl progetto Ponte linea dell Asl di Vallecamonica Sebino. Direttore Sanitario aziendale Dr. Fabio Besozzi Valentini
Il progetto Ponte linea dell Asl di Vallecamonica Sebino Direttore Sanitario aziendale Dr. Fabio Besozzi Valentini Territorio di competenza dell Asl di Vallecamonica Sebino Il progetto complessivo: Ponte
DettagliNati per Leggere Piemonte. Linee guida per la compilazione del questionario
Linee guida per la compilazione del questionario Maggio 2014 Introduzione Gli indicatori e le relative linee guida riportati in questo breve documento sono stati elaborati da Fondazione Fitzcarraldo attraverso
DettagliLa continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica
La continuità assistenziale: il modello PAI LIVIA DE SIO Divisione Oncologia Medica ACO A.C.O. SanFilippoNeriRoma RETE SANITARIA IN ONCOLOGIA: obiettivi Presa in carico del paziente in modo globale Riconoscimentoi
DettagliPROGRAMMA DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE nella REGIONE VENETO
PROGRAMMA DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE nella REGIONE VENETO Il programma di prevenzione cardiovascolare è stato attivato nella Regione Veneto nel corso del 2008, dopo una fase di preparazione durata
DettagliSistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD)
Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD) INDICATORI SIAD - SISTEMA ASSISTENZA DOMICILIARE Schede descrittive degli Indicatori per la lettura integrata dei fenomeni sanitari
DettagliS E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A
S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 207 D I S E G N O D I L E G G E d iniziativa dei senatori SALVATO e CARCARINO COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 9 MAGGIO 1996 Norme
DettagliProtocollo d Intesa. tra
Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio
DettagliMonitoraggio sanitario dei volontari di protezione civile
Monitoraggio sanitario dei volontari di protezione civile Roberto Chiaulon Coordinatore nucleo di coordinamento operativo del volontariato di protezione civile Il volontariato di protezione civile Chiunque
DettagliValutazione di Impatto Sanitario dell impianto di incenerimentotermovalorizzazione. Castenaso e Granarolo dell Emilia
Valutazione di Impatto Sanitario dell impianto di incenerimentotermovalorizzazione ubicato nei comuni di Castenaso e Granarolo dell Emilia Il contributo dell Azienda USL di Bologna Dr. Paolo Pandolfi Dipartimento
DettagliCure Domiciliari. Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012
Cure Domiciliari Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012 DEFINIZIONE DELLE CURE DOMICILIARI Le cure domiciliari consistono in trattamenti medici, infermieristici, riabilitativi, prestati da personale
DettagliIl case manager del territorio nel bambino con disabilità complessa. Dr. Giorgio Conforti SAVONA 10 maggio 2008
Il case manager del territorio nel bambino con disabilità complessa Dr. Giorgio Conforti SAVONA 10 maggio 2008 TRE PERPLESSITA 1. LA NORMATIVA 2. LA COMPETENZA 3. LE REALI RISORSE SUL TERRITORIO SCOPRIAMO
DettagliNorme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici
Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 15 Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici ( B.U. REGIONE BASILICATA N.22 del 2 maggio 2009 Articolo 1 Finalità 1. La presente legge, in
DettagliDISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45
DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45 1. NUMERO AZIONE 15 2. TITOLO AZIONE Mediazione linguistica 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Descrivere sinteticamente le attività che si intendono realizzare all interno
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA
PROTOCOLLO D INTESA TRA Provincia di Roma Dipartimento III - Servizio I Politiche del Lavoro e Servizi per l Impiego - SILD e Dipartimenti di Salute Mentale della ASL della Provincia di Roma e Associazioni
DettagliTariffari e politiche di rimborsi regionali
L attività di day surgery nella Regione Lombardia è praticata sin dagli anni 70 in diverse strutture ospedaliere della Regione; dove venivano trattate in day hospital alcune patologie ortopediche pediatriche
DettagliCittadini stranieri non appartenenti all Unione Europea
L immigrazione in Italia è ormai un fenomeno più che consolidato, il dossier caritas 2007 riporta 3.500000 presenze di stranieri regolari. Sempre dal DOSSIER CARITAS 2004, nella provincia di Latina, capofila
DettagliLINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
Delibera di Giunta - N.ro 2004/1016 - approvato il 31/5/2004 Oggetto: LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Prot. n. (SAM/03/27628) LA GIUNTA DELLA REGIONE
DettagliPremessa Riferimenti normativi Attività socio-sanitarie ad alta integrazione sanitaria
PAGINA 1 DI 5 ALLEGATO A Attività socio-sanitarie ad alta integrazione sanitaria e prestazioni sanitarie a rilevanza sociale della Società della Salute Zona Pisana Premessa La Società della Salute Zona
DettagliIl progetto della sanità di iniziativa in Toscana
Il progetto della sanità di iniziativa in Toscana Giornata di lavoro Il percorso dell assistito con patologia cronica ad alta prevalenza Milano, 13 novembre 2013 francesco.profili@ars.toscana.it paolo.francesconi@ars.toscana.it
DettagliIl ruolo del chimico per la sicurezza ambientale
ambientale di Piero Frediani * Ciampolini A. (a cura di). L innovazione per lo sviluppo locale ISBN 88-8453-362-7 (online) 2005 Firenze University Press Nell Anno Accademico 1996-97 l Università di Firenze
DettagliS E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A
S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 3030 D I S E G N O D I L E G G E d iniziativa del senatore CARELLA COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 29 GENNAIO 1998 Norme per l istituzione
DettagliSTATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE
STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE Titolo 3 - PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DELLA RETE PEDIATRICA REGIONALE Art. 20 - Art. 21 - Art. 22 - Art. 23 - Art. 24 - Art. 25 - Verso
DettagliL INFERMIERE DI FAMIGLIA. Giornata internazionale dell infermiere STAR BENE INSIEME PER STAR BENE
L INFERMIERE DI FAMIGLIA Giornata internazionale dell infermiere STAR BENE INSIEME PER STAR BENE Uno degli obiettivi di oggi RILEGGERE LO SVILUPPO DELL ASSISTENZA INFERMIERISTICA TERRITORIALE DAL PUNTO
DettagliPROGRAMMA N. 5: PER LA SALUTE
PROGRAMMA N. 5: PER LA SALUTE 53 54 PROGETTO 5.1: PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE OBIETTIVI PER IL TRIENNIO 2014-2016 Titolo obiettivo 1: Promozione di azioni per gruppi di popolazione svantaggiati.
DettagliRuolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base. Prof. A. Mistretta
Ruolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base Prof. A. Mistretta Il medico di medicina generale (MMG) Garantisce l assistenza sanitaria Si assicura di promuovere e salvaguardare la salute in un rapporto
DettagliLe attività di prevenzione nella Regione Sicilia
Le attività di prevenzione nella Regione Sicilia I piani di intervento e di assistenza alla popolazione nelle Città di Palermo e Catania. Estate 2007 S. Scondotto A. Marras Il Sistema Nazionale di Sorveglianza
DettagliAOU Cagliari Azienda Ospedaliero Universitaria Cagliari DIREZIONE GENERALE
AOU Cagliari Azienda Ospedaliero Universitaria Cagliari DIREZIONE GENERALE AOU Cagliari Azienda Ospedaliero Universitaria Cagliari CONDIVISIONE DEL BUDGET 2012 Programmazione e Controllo di Gestione Email:
DettagliConvegno SItI CURE PRIMARIE TRA MITO E REALTA : IL RUOLO DEI PROFESSIONISTI 13 novembre 2009 Bergamo
Convegno SItI CURE PRIMARIE TRA MITO E REALTA : IL RUOLO DEI PROFESSIONISTI 13 novembre 2009 Bergamo L esperienza dell Azienda Sanitaria Locale della provincia di Varese ALCUNE CONSIDERAZIONI La creazione
DettagliDELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna.
Oggetto: Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto
DettagliRISOLUZIONE N.128/E QUESITO
RISOLUZIONE N.128/E Direzione Centrale Normativa Roma, 20 dicembre 2011 OGGETTO: Consulenza giuridica - Applicabilità dell esenzione Iva alle prestazioni sanitarie rese dalle farmacie Art. 10, n. 18),
DettagliQuestionario conoscitivo ALSO
Questionario conoscitivo ALSO Nello scorso mese di giugno è stata costituita a Gravedona un organizzazione di volontariato denominata : ASSOCIAZIONE LARIANA SOSTEGNO ONCOLOGICO (ALSO) camminiamo insieme.
Dettagli16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA
16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA Obiettivi della presentazione Illustrare i principali risultati
DettagliCRONICITÀ E APPROPRIATEZZA NEI SETTING DI CURA FIBROSI CISTICA DALL OSPEDALE AL TERRITORIO
CRONICITÀ E APPROPRIATEZZA NEI SETTING DI CURA FIBROSI CISTICA DALL OSPEDALE AL TERRITORIO Cammi Emilio Reggio Emilia, 25 settembre 2015 Fibrosi cistica Malattia genetica rara Patologia multiorgano che
DettagliGli interventi delle professioni sanitarie
Gli interventi delle professioni sanitarie 19 febbraio 2015 Dott. BALDINI CLAUDIO Direttore UOC Direzione Professioni Sanitarie Territoriali ASL 11 EMPOLI 23/02/2015 1 Secondo me la missione delle cure
DettagliLa rete per la promozione della salute in Lombardia
La differenza che vale Gli ospedali di ANDREA: amici del bambino e della sua famiglia Bosisio Parini (LC) - 12-14 Novembre 2009 - IRCCS E. MEDEA La rete per la promozione della salute in Lombardia Giancarlo
DettagliDELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d
32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del
DettagliAllegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI
Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO Il fenomeno della elevata presenza
DettagliIndice PARTE PRIMA: POPOLAZIONE E SALUTE
Indice PARTE PRIMA: POPOLAZIONE E SALUTE 1. POPOLAZIONE... 17 1.1. Popolazione residente... 17 1.1.1. La distribuzione sul territorio... 19 1.1.2. Struttura della popolazione... 20 1.1.3. Speranza di vita...
DettagliFAMIGLIE AL CENTRO: Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013
FAMIGLIE AL CENTRO: funzioni di ascolto, orientamento e accompagnamento sociale delle famiglie all interno dei gruppi associati dei Medici di Medicina Generale Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013 Il contesto
DettagliAttività del Centro di ascolto Caritas per italiani
Esclusione sociale Osservatorio Diocesano Caritas Nonostante la provincia di Prato continui a caratterizzarsi come una delle prime dieci province italiane per depositi bancari pro capite (12.503, secondi
DettagliSCHEDA PROGETTO SALUTE PROVINCIA NUORO (29/04/2015)
SCHEDA PROGETTO SALUTE PROVINCIA NUORO (29/04/2015) Settore di intervento Area territoriale Attori da coinvolgere Nome del progetto Target di riferimento 1. Sistema dei servizi 2. Occupazione e formazione
DettagliL ambulatorio Senza Confini
L ambulatorio Senza Confini novembre 1996 dicembre 2004 L ambulatorio medico dell Associazione L Associazione Senza Confini di Ancona è un associazione di volontariato che opera a favore dell uguaglianza
DettagliPROGETTO SIMULTANEOUS HOME CARE. Dr Mauro Bandera Oncologo
PROGETTO SIMULTANEOUS HOME CARE Dr Mauro Bandera Oncologo I progressi nella terapia dei tumori hanno portato ad una sopravvivenza a 5 anni dei 2/3 dei pazienti e di circa la metà a 10 anni dalla diagnosi.
DettagliPROGETTO ALCOL E LAVORO SAN PELLEGRINO SpA : LA VALUTAZIONE DELL INTERVENTO FORMATIVO
PROGETTO ALCOL E LAVORO SAN PELLEGRINO SpA : LA VALUTAZIONE DELL INTERVENTO FORMATIVO Bruna Allievi (1), Andrea Noventa (2) (1) psicologa Glasor srl, (2) psicologo, Ref. U.O. Prevenzione - Dipartimento
DettagliDr. Francesco Rastrelli. 19 gennaio 2015. Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti
Dr. Francesco Rastrelli 19 gennaio 2015 Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti Riassetto organizzativo Farmacisti territoriali Medici specialisti MEDICINA GENERALE Infermieri Medici
DettagliIL MINISTRO DELLA SALUTE DI CONCERTO CON IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE
Testo aggiornato al 5 dicembre 2007 Decreto ministeriale 22 Febbraio 2007, n. 43 Gazzetta Ufficiale 6 Aprile 2007, n. 81 Regolamento recante Definizione degli standard relativi all assistenza ai malati
DettagliDalla indagine demografica alla definizione del bisogno socio-sanitario
Dalla indagine demografica alla definizione del bisogno socio-sanitario L analisi del contesto demografico è l introduzione ideale alla sezione della salute. Il bisogno del cittadino residente sul territorio
DettagliC I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI
C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI SETTORE VIII SERVIZI SOCIALI, POLITICHE GIOVANILI E SPORT PROGETTO DOPOSCUOLA PINOCCHIO 1 PREMESSA Nell'ambito del programma degli interventi e servizi socio-assistenziali,
DettagliAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DI BASILICATA SEDE
Consiglio Regionale della Basilicata - Gruppo LB / FRATELLI D ITALIA ALLEANZA NAZIONALE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DI BASILICATA SEDE PROPOSTA DI LEGGE ISTITUZIONE DEL SERVIZIO REGIONALE PER
DettagliINDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA ) PREMESSA
INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA (in attuazione di quanto stabilito dalla Delibera della Giunta della Società della Salute
DettagliENPAM - Nuova Polizza Sanitaria 2015 - UniSalute
ENPAM - Nuova Polizza Sanitaria 2015 - UniSalute Piani sanitari per gli Associati dell Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza dei Medici e loro familiari. Con il 2015 parte la Nuova Polizza Sanitaria.
DettagliEMERGENCY DAY 2013: CARATTERISTICHE GENERALI
CHI SIAMO Emergency è un'associazione italiana indipendente e neutrale, nata per offrire cure medicochirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà.
DettagliSviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012
Pagina 1 di 6 Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Il presente documento è inteso a suggerire una allocazione ottimale dei pazienti che non
DettagliRapporto di indagine con interviste ai volontari delle associazioni partecipanti a Riguardiamoci il Cuore 2011
Rapporto di indagine con interviste ai volontari delle associazioni partecipanti a Riguardiamoci il Cuore 2011 Presentazione Si presenta l indagine qualitativa, effettuata con interviste, nel mese di luglio
DettagliREGIONANDO 2000 REGIONE TOSCANA AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE 8 AREZZO L INFERMIERE DI COMUNITA UN RUOLO E UNA PRESENZA TRA LA GENTE
REGIONANDO 2000 Aree d intervento Miglioramento della gestione REGIONE TOSCANA AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE 8 AREZZO L INFERMIERE DI COMUNITA UN RUOLO E UNA PRESENZA TRA LA GENTE Il progetto è concluso
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliAZIENDA ULSS 20 DI VERONA
AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Sede legale: via Valverde n.42-37122 Verona - tel. 045/8075511 Fax 045/8075640Cod. Fiscale e P. IVA 02573090236 Dipartimento delle Unità Organizzative della Direzione dei Servizi
Dettagli154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363
154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto
DettagliAlcuni dati sui servizi educativi a favore dei minori stranieri
Città di Torino Divisione Servizi Educativi Settore Integrazione educativa Alcuni dati sui servizi educativi a favore dei minori stranieri a cura di Carla Bonino Gli interventi che la Divisione Servizi
DettagliAutorizzazione all esercizio di attività sanitarie in Emilia Romagna
Autorizzazione all esercizio di attività sanitarie in Emilia Romagna Normativa di riferimento Art. 43 della legge n. 833 del 23.12.78 istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale; D. Lgs 502/92 e successive
DettagliDISTRETTO SOCIO SANITARIO - U.O.S.D. RETE ASSISTENZIALE OSPEDALE DI COMUNITA - RELAZIONE ATTIVITA ANNO 2013
DISTRETTO SOCIO SANITARIO - U.O.S.D. RETE ASSISTENZIALE OSPEDALE DI COMUNITA - RELAZIONE ATTIVITA ANNO 2013 1.1 UNO SGUARDO D INSIEME 1.1.1 Il contesto di riferimento L UOSD Rete Assistenziale comprende
DettagliNOTIZIE DAI REPARTI DI SONDALO E MORBEGNO
NOTIZIE DAI REPARTI DI SONDALO E MORBEGNO Dati statistici relativi all attività del 2010 Anche quest anno dobbiamo segnalare un aumento del numero totale dei ricoveri nei nostri due Hospice. Per il primo
DettagliQUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI
QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di
DettagliAZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI
Provincia Autonoma di Trento AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI Trento via Degasperi 79 VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Reg. delib. n. 271 2014 OGGETTO: Approvazione del documento
DettagliLa multidisciplinarietà delle cure a casa: quali competenze. F. Saverio Proia Ministero della Salute
III GIORNATA NAZIONALE DELLE CURE A CASA Qualità, tecnologie e sostenibilità nelle cure domiciliari Ospedale S. Giovanni Calibita Fatebenefratelli, Sala Assunta Isola Tiberina, Roma 12 settembre 2011 -
DettagliRoma 22 settembre 2004
RISOLUZIONE N. 123/E Roma 22 settembre 2004 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Oggetto: Istanza di interpello. Fondazione XY - Onlus - Attività di ricerca scientifica di particolare interesse sociale.
DettagliPIANO DISTRETTUALE DI INTERVENTO PER L AFFIDAMENTO FAMILIARE ANNO 2011
ASL RMH Comune di Anzio Comune di Nettuno PIANO DISTRETTUALE DI INTERVENTO PER L AFFIDAMENTO FAMILIARE ANNO 2011 Distretto: RM H6 ANZIO - NETTUNO Comune capofila: ANZIO Per la ASL RMH Il Direttore Generale
DettagliREGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE
REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE 2000 Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 86 del 29 settembre ARTICOLO 1 - RIFERIMENTI LEGISLATIVI L affido è disposto dal Comune, o chi da esso delegato, in
DettagliCONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA
CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso
DettagliSCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: AZIENDA SANITARIA LOCALE N 5 ORISTANO 2) Codice di accreditamento: NZ01025 3) Albo
DettagliFORMULARIO DI RICHIESTA S U P P O R T Versione 2007 Sostegno ai progetti di promozione della salute realizzati da immigrati e immigrate
FORMULARIO DI RICHIESTA S U P P O R T Versione 2007 Sostegno ai progetti di promozione della salute realizzati da immigrati e immigrate Nome del progetto Prevenzione Africa Richiedente Nome Imed Omrane
DettagliManifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile
Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un
DettagliL ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE
L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE
DettagliI quattro ordini di scuola a confronto Elisabetta Malaguti
I quattro ordini di scuola a confronto Elisabetta Malaguti Esperienze censite, destinate ad uno o più ordini di scuola. Le esperienze censite nella regione sono 2246. Nella figura che segue è, però, riportato
DettagliFrancesco MORABITO Direttore Sanitario ASL CN2.
Francesco MORABITO Direttore Sanitario ASL CN2. Alcuni dati di contesto 2 La S.O.C. Psicologia dell A.S.L. CN2 ha valenza territoriale ed ospedaliera; articola gli interventi sanitari su due Presidi Ospedalieri
DettagliIl ruolo delle Aziende ULSS nel garantire prestazioni, sviluppare innovazione, promuovere buone prassi
Il ruolo delle Aziende ULSS nel garantire prestazioni, sviluppare innovazione, promuovere buone prassi Dott. Fortunato Rao, Direttore Generale Azienda ULSS 16, Regione del Veneto DECRETO LEGISLATIVO 6
DettagliLa centralità del paziente tra MMG Distretto e Ospedale: il Fascicolo Sanitario Elettronico. Daniele Donato Azienda ULSS 16 - Padova
La centralità del paziente tra MMG Distretto e Ospedale: il Fascicolo Sanitario Elettronico Daniele Donato Azienda ULSS 16 - Padova Premesse 2010 Centralità del paziente Continuità delle cure Appropriatezza
DettagliIl Processo di Valutazione dei Rischi nel Contesto Organizzativo delineato dal D.lgs.n 81/08 e smi
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE I^ Facoltà di Medicina e Chirurgia SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO Il Processo di Valutazione dei Rischi nel Contesto Organizzativo delineato dal D.lgs.n
DettagliEducazione all affettività e alla sessualità
IL NOSTRO TEAM Sono una donna. E sono stata una ragazza, un adolescente ed una studentessa. Fin da subito ho sentito il bisogno di sapere di più sull essere donna,e questo ha influenzatole mie scelte univeritarie
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE
REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE Art. 1 (Istituzione del servizio) Il Comune di Fossalto promuove il benessere dei propri cittadini, con il fine di inserire ed integrare socialmente
DettagliDIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE
REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE AREA DI COORDINAMENTO POLITICHE DI SOLIDARIETA' SOCIALE E INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA SETTORE TUTELA DEI MINORI, CONSUMATORI
DettagliCOMUNE DI RIPOSTO Provincia di Catania. Regolamento per l affidamento familiare dei minori
COMUNE DI RIPOSTO Provincia di Catania Regolamento per l affidamento familiare dei minori Adottato con deliberazione consiliare n 41 del 16/03/2000 COMUNE DI RIPOSTO Provincia di Catania Regolamento per
DettagliUNA NUOVA FORMA ASSISTENZIALE IL CHRONIC CARE MODEL
UNA NUOVA FORMA ASSISTENZIALE IL CHRONIC CARE MODEL Mortalità per malattie del sistema circolatorio, tumori e malattie infettive, per 100.000 abitanti. Anni 1926-2001. Fonte: Istat 600 500 400 300 Malattie
Dettagli