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1 3 - Servizi sanitari B1 - Esistenza di un programma di sensibilizzazione e di educazione alla salute E proseguita anche nel 2000 l esperienza La scuola per una città sana e sostenibile, progetto integrato che vede la partecipazione dei principali enti e organismi della provincia di Arezzo in accordo con il Provveditorato agli Studi, su temi di educazione ambientale ed alla salute, le cui priorità sono individuate dalla Scuola stessa. L esperienza di Arezzo viene anche seguita nell ambito del progetto Città Sane in un Multy City Action Plan, vale a dire un confronto di esperienze, in questo caso di educazione alla salute, tra alcune città che aderiscono alla rete. Si ricordano i principali obiettivi del progetto: - sviluppare, ponendo la Scuola come centro di attenzione, la collaborazione a livello locale fra le forze sociali presenti nel territorio; - offrire un esperienza partecipata ai giovani e alle loro famiglie su scelte di stili di vita favorevoli alla salute, ad un ambiente salubre e alla solidarietà sociale; - offrire agli amministratori, ai tecnici della salute e dell ambiente, ai rappresentanti di associazioni e del mondo produttivo un occasione di confronto con la Scuola; - orientare le capacità di relazione degli individui con il loro ambiente naturale e sociale per prevenire il disagio giovanile. Le aree tematiche programmate per l anno sono: Affettività e sessualità Alimentazione Consenso informato Danni derivanti dall incidentistica stradale Farmaci e salute Gli incidenti domestici e stradali I danni da fumo Igiene ambientale Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro Interculturalità Maltrattamenti ed abusi minorili Prevenzione AIDS e malattie sessualmente trasmesse Prevenzione tumori Sensibilizzazione alla donazione di organi e tessuti B2 - Percentuale di bambini di 6 anni, che ha completato il ciclo di vaccinazioni obbligatorie (antipolio, antidifterica, antitetanica e antiepatite) Il dato si riferisce ai bambini nati nel 1993 che, al dicembre del 1999 avevano completato il ciclo di vaccinazioni obbligatorie. I bambini in regola erano 691 su 703, pari al 98,29% del totale e, quindi, il livello di copertura può ritenersi buono. Dei 12 non in regola 6 erano extracomunitari, e il dato mette in evidenza la necessità di una maggiore attenzione a questo gruppo della popolazione infantile. In molti casi si tratta di bambini che hanno iniziato le vaccinazioni nel paese di origine e si sono trasferiti successivamente in Italia. Dovranno quindi essere individuati i canali di comunicazione più appropriati affinché ricevano gli stessi livelli di copertura dei loro coetanei italiani. 25

2 B2 - Percentuale di bambini di 24 mesi, che ha completato il ciclo di vaccinazioni facoltative (morbillo, parotite e rosolia) Questo indicatore non è compreso tra quelli proposti dall OMS. Si è ritenuto comunque opportuno inserirlo perché le vaccinazioni facoltative assumono notevole rilevanza nello stato di salute di una popolazione infantile. Diminuisce infatti la morbilità sia per le malattie infettive per le quali viene effettuata la vaccinazione, sia per le complicanze che spesso seguono le malattie stesse. La vaccinazione anti-rosolia, previene malformazioni del feto se contratta in gravidanza. Il livello di copertura pari all 84% (576 bambini con copertura rispetto ai 685 di 24 mesi) è soddisfacente e, soprattutto, tende ad aumentare negli anni. B3 - Numero di abitanti per Medico di Medicina Generale E stato calcolato sommando il numero dei Medici di Medicina Generale (MMG) con quello dei Pediatri di libera scelta, perché non in tutte le realtà è presente un numero di Pediatri sufficiente a coprire la popolazione infantile e, comunque, i MMG possono avere in carico anche i bambini. Nel comune di Arezzo 94 medici assistono una popolazione di abitanti, pari a una media di 984 assistiti per ciascuno (Tabella 3.1). Tabella Medici per abitante - Fonte: Azienda U.S.L. 8 Medici 84 Pediatri 10 Totale medici 94 Abitanti comune Arezzo Abitanti per medico 984,1 L indicatore, così come proposto dall OMS, è poco significativo nella realtà italiana, essendo fissato il numero massimo di assistiti per MMG in e, per i Pediatri in 800. Sembrerebbe opportuno introdurre indicatori più appropriati, quali il numero di medici che aderisce all accordo quadro con l azienda sanitaria, il numero di medici che lavora in forma associata, il numero delle associazioni. I piani sanitari nazionale e regionale, la nuova convenzione con la Medicina Generale, la legge finanziaria 2001, individuano nel distretto il luogo in cui il cittadino trova una risposta al proprio bisogno di salute, e segnatamente nel medico e nell assistenza di base, la presa in carico di tutte le problematiche sanitarie, anche quelle che necessitano, in altri momenti, di assistenza ospedaliera. b3 - Numero di Medici di Medicina Generale che aderiscono all accordo quadro con l Azienda USL L accordo quadro è un intesa tra azienda e MMG che ha come obiettivo la realizzazione di un maggiore coinvolgimento dei medici nelle attività di assistenza territoriale, attraverso una corresponsabilizzazione sull utilizzo delle strutture, delle risorse umane e strumentali, e la qualificazione del servizio reso al cittadino. Ha aderito il 78,6% dei medici dell area aretina, tale da coprire il 58% della popolazione assistita. Sono previsti livelli differenziati di partecipazione, a fronte di forme di incentivo economico o investimenti per il potenziamento delle strutture di base. Il primo livello prevede l intervento del medico nell assistenza domiciliare integrata (ADI), nell ospedale di comunità e nella realizzazione di campagne vaccinali; è inoltre richiesta la 26

3 razionalizzazione della spesa farmaceutica e la partecipazione ad azioni tese alla riduzione dei ricoveri. Vi ha aderito il 24% dei medici per una copertura della popolazione assistita del 19%. Il secondo livello presuppone l informatizzazione del proprio studio medico: è richiesta la partecipazione ad attività di screenings oncologici, a programmi di educazione alla salute e la disponibilità a fornire informazioni sul corretto uso e accesso ai servizi. Vi ha aderito il 45% dei medici con copertura del 32% della popolazione assistita. Infine, il terzo livello prevede, oltre i requisiti dei primi due, anche la partecipazione a forme di associazione medica, quali medicina di gruppo, ambulatori in rete, team di medici. E prevista la presa in carico di particolari patologie, come ad esempio diabete e ipertensione, altrimenti seguite in ospedale, sulla base di linee guida concordate con l ospedale stesso. Gli ambulatori possono essere organizzati con una maggiore integrazione con il personale del distretto; in tal caso possono essere garantiti servizi aggiuntivi, mediante l organizzazione di studi medici con il contributo di altre figure professionali quali infermieri e amministrativi. Vi ha aderito il 9% dei medici, in grado di coprire il 7% della popolazione assistita. La nuova convenzione con la medicina generale prevede e remunera alcune delle forme di collaborazione, per cui dovrà essere rivisto l accordo quadro. Tabella Medici aderenti all accordo quadro con l Azienda U.S.L. 8 1 livello 2 livello 3 livello totale totale aderenti area accordo aretina Numero medici % sul totale 23,8% 45,2% 9,5% 78,6% Popolazione assisitita % sul totale 18,9% 32,4% 6,7% 58,0% B4 - Numero di abitanti per infermiere Sono stati considerati gli infermieri (comprese ostetriche, assistenti sanitarie, vigilatrici d infanzia, ecc.) che nel 1999 lavoravano come dipendenti pubblici (Azienda U.s.l.) sia in ospedale che nei servizi territoriali, nella zona aretina. Il dato rilevato a livello comunale non è significativo, in quanto i servizi, soprattutto ospedalieri, hanno un bacino di utenza per lo meno zonale (area aretina, comprensiva dei 6 comuni). Gli infermieri sono 745, pari a 1 infermiere ogni 163 abitanti (Tabella 3.3). L 80% degli infermieri è occupato nei servizi ospedalieri, mentre solo il 20% in quelli territoriali. Questo indicatore, con la suddivisione nei due livelli assistenziali, potrà fornire una misura sullo sviluppo dei servizi territoriali. Tabella Infermieri per abitante - Fonte: Azienda U.S.L. 8 Valore Percentuale Assoluto Infermieri % - di cui ospedale % - di cui territorio % Abitanti area aretina Abitanti per infermiere 162,6 27

4 B5 - Percentuale di abitanti con assicurazione sanitaria Per questo indicatore è richiesta dall OMS la popolazione coperta da assistenza sanitaria pubblica e privata. Riguardo a quella pubblica, in Italia, il Servizio Sanitario Nazionale copre tutta la popolazione, mentre è problematico reperire il dato di quella privata in quanto non esiste una fonte di rilevazione unica. Ci siamo limitati perciò a considerare i cittadini residenti iscritti al SSN, che nel comune di Arezzo risultano , pari al 100,2%. Questa percentuale superiore a 100, è spiegabile dal fatto che possono iscriversi anche i domiciliati ad Arezzo e residenti in altri comuni o i residenti nei comuni limitrofi, con la deroga all iscrizione nel proprio Comune per particolari motivi. B6 Servizi in lingua straniera Il territorio aretino ha avviato un esperienza nel campo della mediazione linguistico-culturale: nel 2000 si è sviluppato un progetto, denominato Jacaranda, finanziato dal Dipartimento Affari Sociali della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tale progetto, che è stato attuato dall associazione non-profit Ucodep Movimondo, ha come committente la Provincia di Arezzo, in quanto assegnataria del finanziamento. Ha formato circa 18 mediatori linguistico-culturali appartenenti a varie etnie. L Azienda U.S.L. ha fornito i docenti per la formazione nelle tematiche di carattere sanitario e ha dato l opportunità agli stessi mediatori di effettuare un tirocinio pratico di circa 80 ore all interno di vari servizi. Il progetto Jacaranda prevedeva anche un corso di formazione sulle tematiche connesse all immigrazione e all integrazione per alcuni operatori di vari Enti pubblici del territorio. Attualmente è in fase di realizzazione un ulteriore progetto promosso dalla Prefettura, dalla Provincia, dal Comune, dall Azienda U.S.L. e da altri soggetti pubblici. L obiettivo è quello di aprire, in Arezzo, uno Sportello Unico per l integrazione. Ad esso i cittadini immigrati potranno rivolgersi ed ottenere, anche in ambito socio-sanitario, informazioni e indicazioni sui percorsi assistenziali. Attualmente presso il Servizio Tossicodipendenze dell Azienda U.S.L. possono essere contattati mediatori linguistico- culturali per una facilitazione dell assistenza. B7 - Numero di questioni di salute prese in esame dal Consiglio Comunale ogni anno Nel 2000 il Consiglio Comunale di Arezzo ha adottato 461 provvedimenti. Di questi, 2 hanno riguardato tematiche sanitarie, e precisamente in occasione della presentazione e dell approvazione del P.A.L. (Piano Attuativo Locale) dell azienda sanitaria. Anche se gli indicatori che seguono sono stati inseriti dall O.M.S. nel gruppo D-Aspetti socio-culturali, abbiamo ritenuto opportuno inserirli in questo capitolo. D6 - Percentuale di bambini nati vivi da madri con meno di 20 anni, da 20 a 34 e + di 35 I dati sono disaggregati per classi quinquennali di età della madre. Mentre in tutte le classi di età si riscontrano nel quadriennio degli andamenti dei tassi oscillatori, per le madri con più di 35 anni di età si ha un incremento costante delle nascite. Il dato rispecchia lo slittamento dell età della gravidanza della madre a seguito di problematiche socio-culturali (difficoltà di trovare lavoro e/o abitazione, di terminare gli studi universitari ecc). Infatti si passa per quest ultimo gruppo di madri dal 19,73% del 1996 al 24,39% del 1999, e ciò significa che nel 1999 su 100 bambini nati, 25 hanno una madre con un età superiore a 35 anni. 28

5 D7 Tasso di aborti spontanei rispetto al numero totale di nascite Il numero di aborti spontanei sul totale del numero di nascite è aumentato dal 1996 al 1999 del 35%. In particolare si può dire che nel 1999 su 100 bambini nati ci sono circa 22 gravidanze che non vanno a termine. d7 Tasso di interruzioni volontarie di gravidanza (i.v.g.) rispetto al numero totale di nascite Le interruzioni volontarie di gravidanza rilevate nel 1996 erano 35 per ogni 100 bambini nati e tale valore è aumentato a 38 nel A questo proposito è il caso di mettere in evidenza il numero di i.v.g. che si riferiscono a donne residenti nel comune di Arezzo ma non aventi la cittadinanza italiana (d7.1): nell arco di tempo sopra considerato esso è passato dal 23% al 34% sul totale delle i.v.g. effettuate da donne aretine. Tenendo conto di quanto emerge dai dati sarebbe opportuno nell occasione della richiesta di i.v.g. provvedere ad interventi di educazione alla salute, preferibilmente estesi alle coppie, per prevenire ulteriori concepimenti indesiderati. d9 - Numero ricoveri ordinari Dall analisi dei dati del quadriennio si evidenzia una diminuzione del 12,4% dei ricoveri ordinari dei cittadini aretini, avvenuti nei presidi pubblici e privati in ambito regionale. La diminuzione dell utilizzo dell ospedale avviene principalmente per motivazioni di contenimento della spesa sanitaria. Infatti tanti ricoveri impropri che venivano effettuati precedentemente ora vengono dirottati nel regime di day hospital o nel regime ambulatoriale: ciò contribuisce a diminuire i disagi del cittadino e dei familiari, e le spese a carico del sistema sanitario. Certamente sarebbe opportuno capire se questa variazione nella gestione delle risorse pubbliche riesca, con un buon servizio ambulatoriale, di day hospital o di servizi alternativi (assistenza domiciliare integrata, hospice, ecc.), a curare gli utenti in eguale misura, oppure se la diminuzione dei ricoveri provochi delle variazioni sullo stato di salute della popolazione generale. d10 - Numero ricoveri day hospital Il dato relativo ai ricoveri in day hospital medici e chirurgici ha subito una diminuzione del 23% fra il 1996 e il 1997, anno in cui il calo dei ricoveri è stato più sensibile a causa delle disposizioni regionali e ministeriali relative al contenimento del numero dei ricoveri; dopo tale anno i cicli di day hospital sono aumentati di circa il 40% all anno, fra il 1997 e il 1998, e fra il 1998 e il d11 Tasso di ospedalizzazione L indice che quantifica l utilizzo dell ospedale è il tasso di spedalizzazione che è dato dal numero dei ricoveri di cittadini residenti nel comune, diviso la popolazione residente nel comune in un dato periodo. Tale indice è diminuito fra il 1996 e il 1997 di 7 punti percentuali (si passa da 185,7 ricoveri per abitanti nel 1996, a 172,5 nel 1997). La diminuzione, forse eccessiva, ha comportato per l anno 1998 un rialzo fino a raggiungere il 177. L indice è nuovamente diminuito nel 1999, attestandosi sui 175 abitanti. Le cause di ricovero che comportano il ricorso all ospedale sono riportate nella tabella 3.4. Le cinque cause di ricovero più frequenti per i cittadini aretini per l anno 1996, sono state confrontate con i ricoveri dell anno 1999 per capire a quali patologie sia maggiormente dovuta 29

6 la riduzione dei ricoveri. Tale decremento, che è del 4,6%, è distribuito in maniera difforme nelle varie patologie trattate: elevata riduzione nei parti non complicati, nelle ernie inguinali senza menzione di occlusione o gangrena, nelle bronchiti croniche ostruttive, nelle ischemie cerebrali e nell infarto miocardico acuto; in netta controtendenza, con un incremento del 74,8%, sono invece i ricoveri per cataratta senile. Tabella Ricoveri ospedalieri - Diagnosi di dimissione più frequenti (ricoveri ordinari e dh) relativi all anno 1996, con variazioni anno 1999 Cod. Descrizione Freq 1996 Freq 1999 Var diagnosi icd9 650 Parto completamente normale ,0% 3661 Cataratta senile ,8% 5509 Ernia inguinale senza menzione di occlusione o di gangrena ,4% 4912 Bronchite cronica ostruttiva ,8% 435 Ischemia cerebrale transitoria ,5% 410 Infarto miocardico acuto: Infarto miocardico acuto ,8% Altro ,6% Totale ,6% 30

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