CATTEDRALE DI IRSINA (arch. Francesco Silvio Di Gregorio)

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1 CATTEDRALE DI IRSINA (arch. Francesco Silvio Di Gregorio) 1 La con-cattedrale di Irsina ha un impianto di origine romanica saldamente legato alle tipologie architettoniche sviluppatesi sino al XII-XIII secolo grazie ai monaci cistercensi (Ordine di Cluny), la cui figura più importante ed ispiratrice è stato indiscutibilmente San Bernardo da Chiaravalle. L'antica chiesa di Irsina (Montepeloso) è il classico modello di architettura sacra medioevale. Risale certamente al X - XII sec., è caratterizzata dalla chiarezza delle sue strutture sia in pianta orizzontale che verticale, il tutto in uno spazio simmetrico, molto ordinato, solenne e suggestivo, perfettamente inserito, la parte inferiore, nelle imitationes architettoniche gerosolimitane dell'occidente cristiano. L interno della con cattedrale di Santa Maria Assunta è a croce latina, con cinque navate di quattro campate ciascuna, transetto costituito da due bracci gemelli e coro profondo quanto i transetti, con campata quadrangolare e abside semicircolare. Le navate La con-cattedrale è a cinque navate (considerando le cappelle laterali), come le più importanti basiliche del periodo medioevale. La navata centrale, avente quattro campate, si eleva su quelle laterali in misura tale che le aperture collocate nella parte superiore provvedono direttamente ad illuminare lo spazio della chiesa. La navata centrale è lunga il doppio dei transetti laterali (croce latina). L'alta navata centrale è suddivisa quindi da un livello per la luce (cleristorio -finestre con archi a tutto sesto) e arcate nella parte bassa, voltata con nervature a croce che delimitano e suddividono le quattro campate. La navata centrale è larga il doppio delle navate laterali, lo slancio delle strutture è accentuato dalla sopraelevazione del presbiterio sulla cripta culminante nel tiburio. (foto 1e 2).

2 foto I pilastri, che suddividono la navata centrale dalle laterali, si sviluppano in modo regolare tale da conferire movimento ed espressività allo spazio, si parla quindi di travèe ritmica, Ad ogni arco della navata centrale corrisponde una copertura a crociera nelle navate laterali, in modo che le relative spinte statiche si bilanciano tra loro in corrispondenza dei reni dell'arco della navata centrale (architettura tipica dei cistercensi ispirati da San Bernardo da Chiaravalle). Transetti - Crociera Coro - Cripta La crociera è il punto d'intersezione tra la navata centrale e i transetti laterali. Si può parlare, per il caso della con cattedrale di Irsina, di crociera separata in quanto al di sopra di essa si trova una cupola con sovrastante torre (detta lanterna che permette anche l'illuminazione della chiesa) che hanno, tra l'altro, la funzione di evidenziare l'incrocio dei bracci della croce. Queste parti gravano in maniera importante sui sostegni sottostanti, per questo i pilastri che sostengono ai quattro lati sono di notevoli dimensioni e maggiori in sezione rispetto ad altri. Nel n1995 alcuni interventi di consolidamento, con l inserimento di strutture in cemento armato, hanno aggravato la situazione statica nella navata centrale e nei transetti, ciò induce ad intervenire prioritariamente e con urgenza sul tetto per alleggerirne i pesi.

3 foto lavori recuperate da alcune maestranze che vi hanno lavorato 3 La crociera è un altra caratteristica del primo Medioevo: era utilizzata come modulo costruttivo o unità di misura, i multipli del quale andavano a definire le profondità di navata e transetto. Sulla crociera si innalza un tiburio ottagonale che è costruito tramite un raccordo a trombe che consente il passaggio dal quadrato di base all'ottagono di imposta della cupola. (foto 3-4) foto 3 4 in rosso si evidenzia la croce dei cavalieri di Malta nell intradosso della cupola. Nel prolungamento della navata centrale, dopo la crociera, è posto il coro rivolto a occidente che insieme all'altare maggiore e la crociera sono, ancora oggi, il centro della liturgia cristiana. Da due scale, poste simmetricamente alle estremità dei transetti, si accede alla sottostante

4 cripta semianulare, che come superficie corrisponde all'area dei transetti, della crociera e del coro sovrastanti. Nella crociera si innestano i due bracci del transetto e il coro. Il transetto è costituito da due bracci speculari, ciascuno dei quali è formato da un unica campata rettangolare con volta a crociera. Oltre la crociera, in asse con la navata, si trova il coro, costituito da una campata rettangolare con volta a crociera e dall abside semicircolare. Sotto il capocroce (area presbiterale comprensiva dei transetti) si sviluppa la cripta romanica che è coperta con volte a crociera sorrette da grossi pilastri in muratura. La cripta nel periodo medioevale era il sepolcro di un martire (Confessio) ed è composta, come già detto, da ambienti cruciformi, coperti da volte a botte che si congiungono in crociera e dotati di una scalinata che, per il periodo storico, li rendeva accessibili solo dall'area presbiterale più arretrata e quindi da una zona non praticabile per i fedeli. Considerazioni La chiesa di Gerusalemme ha avuto numerosi punti di riferimento in Italia meridionale, attraverso il controllo delle comunità con priorati (spesso dedicati al S. Sepolcro o a Santa Maria Nuova come nel caso di Montepeloso memorie storiche e diplomatiche della città di Montepeloso -Michele Ianora 1901) concentrati in varie aree della Basilicata, Puglia, Sicilia e dintorni tra cui sicuramente Montepeloso. 4 Riproduzione di Montepeloso (Irsina) fine 1600 Pacichelli archivi Vaticano-

5 La chiesa di Santa Maria dell'assunta in Irsina, come solo poche altre chiese medioevali meridionali, tutte riconducibili al periodo romanico, e tutte situate lungo le vie del pellegrinaggio in Terra Santa che dal nord Europa (Francia, Italia, etc.) portavano a Brindisi e Bari, via Francigena, per poi raggiungere via mare Gerusalemme, è romanica e richiama nella sua tipologia strutturale e simbolica il Santo Sepolcro gerosolimitano, soprattutto la parte inferiore che oggi chiamiamo cripta. Montepeloso (oggi Irsina) è lungo le vie del pellegrinaggio verso la Terra Santa, vie protette e vigilate dall'ordine dei cavalieri del tempio San Bernardo indica la figura del Cavaliere del Tempio come un monaco-guerriero, che fa uso di due spade: una, da impiegarsi nella lotta contro il Male, una lotta prettamente interna alla persona e spirituale, e l'altra da porre in difesa degli ultimi ed oppressi, che erano i pellegrini sottoposti alle angherie dei saraceni, i quali ne attaccavano spesso i convogli - De laude novae militiae ad Milites Templi. 5 Via Francigena Lo spazio centrale, cupolato, è illuminato dalle monofore della lanterna sovrastante e dalle aperture ogivali poste sugli spicchi della cupola in direzione nord-sud e est-ovest, è il cuore della con-cattedrale, in asse con la parte riservata alla liturgia e soprattutto perfettamente corrispondente con la parte più ampia e suggestiva della sottostante cripta. La predominante torre lanterna, sovrastante la cupola detta anche clocher du Sainte Sépolcre, lo schema tipologico-strutturale dell intera con Cattedrale richiama, senza alcun dubbio, lo stile di moltissime chiese basilicali del

6 periodo romanico del X - XIII sec. 6 (foto6-7 -8) Cripta con- Cattedrale di Irsina foto 6 crociera della cripta foto 7 transetti laterali alla crociera della cripta foto 8 cripta parte absidale esposta a est La cripta ha subito stravolgimenti e manomissioni che hanno riguardato la sicura eliminazione di pitture murali, la chiusura di due locali laterali (ora inaccessibili) e l'asportazione di statue, lapidi e colonne in pietra che ornavano il sepolcro. Sono riposti per terra resti di pietra scolpita, di stemmi vescovili, e un'immagine di un monaco con pastorale e libro, quasi certamente San Bernardo da Chiaravalle. Foto 9 e 10 Foto 9-10 pietre scolpite poste nella cripta della con cattedrale di Irsina Molti simboli cristiani antichissimi, come ad esempio il fiore della vita (foto 11):

7 7 Foto 11 -Cripta Cattedrale esposta a Ovest con simbolo del Fiore della Vita sul pavimento. Graficamente, il fiore della vita, è il risultato della composizione di sei cerchi intersecati tra loro, con un settimo posizionato centralmente. Nella sua forma più semplice il Fiore della Vita, chiamato anche "Sesto giorno della Genesi" poiché ottenuto dalla 'rotazione' di sei cerchi o sfere, corrispondenti ognuna ad un giorno della Creazione, rappresenta la struttura interna del Creato, ed il suo completamento. È un simbolo antichissimo, che è stato trovato in tutto il mondo ed in ogni cultura. Il fatto di essere riferito al numero 6, che simboleggia la Creazione, lo accomuna alla "Ruota della Vita" a sei raggi, che simboleggia l'alternarsi delle stagioni e delle vicende umane, ed all'esagramma che, come il Fiore della Vita, è inscrivibile all'interno di una struttura perfettamente esagonale. Lo si trova spesso all'interno di alcune chiese, come la Basilica di San Clemente a Roma, una delle più importanti basiliche della cristianità. La Sapienza Ebraica lo ha associato all'albero Sephirotico o Albero della Vita (o della Conoscenza), la cui struttura può essere costruita a partire da questo simbolo. Nella sua forma estesa, il Fiore della Vita riveste un'importanza notevole perché viene riconosciuta nella sua struttura una matematica perfetta, con la presenza del "numero aureo" che è

8 esotericamente considerato sacro, poiché in natura esso è presente in moltissime forme, nella materia visibile. Gli antichi architetti lo hanno sapientemente inserito in ogni struttura da loro costruita, i pittori rinascimentali ne facevano un modello di perfezione nelle scene rappresentate con proporzioni, appunto, auree. Il fiore della vita veniva considerato dai simbolisti, dai primi iniziati e dalle scuole misteriche quale punto di partenza per la costruzione dei solidi platonici, secondo un meccanismo che consente di passare dalla bidimensionalità alla tridimensionalità. Una figura che veniva vista come raffigurazione della Perfezione Divina. Il Fiore come il Sole, apportatore di vita. E il segno che è un edificio importante. E una decorazione che i cristiani già dal I secolo d.c. usavano per gli ossari in Gerusalemme. Una mia ipotesi è che il simbolo posto sul pavimento della Cripta, chiamato appunto fiore della vita o margherita Templare è certamente una decorazione tipica dei templari ed non è posta lì a caso. E sicuramente troppo presto per avere risposte certe. Quella dei templari è certamente al momento soltanto una ipotesi, ma suffragata da buoni indizi. La posizione, in asse con la navata centrale, (lungo l asse est-ovest), non è casuale, infatti durante il solstizio d estate da una delle tre aperture circolari poste sull abside, e precisamente da quella più ampia posta al centro, esposta a ovest, la luce dei raggi solari, nel momento in cui il sole è perfettamente in asse con la navata, centrano perfettamente la margherita templare, e questo succede, la perfezione divina, solo per un istante di una determinata giornata (20-21 giugno) altri momenti non raggiungono la perfezione. 8

9 Quest anno (2014), il 21 giugno, mi è stato possibile verificare la attendibilità di quanto prima avevo solo simulato col computer, il risultato è rappresentato dalla foto sottostanti, nonostante la nuvolosità: 9 Il fascio di luce solare sulla margherita non è perfetto a causa delle manomissioni al foro sull abside (restringimento dell apertura alla base con blocchi di tufo).

10 Le mie simulazioni renderizzate, solstizio d estate, prima della verifica del 21/06/2014: 10 Potrebbero essere stati proprio i Templari a volere tale decorazione, in quanto portarono con loro da Gerusalemme, tra le altre cose, anche questo bagaglio culturale di conoscenze. Circa il significato della correlazione con altre Cattedrali, soprattutto francesi, è necessario approfondire gli studi, ma è possibile che la committenza di molte opere fosse appartenente ad un medesimo Ordine oppure che gli architetti che progettarono opere simili, impiegassero le medesime conoscenze.

11 Rappresentazioni grafiche cattedrale di Irsina 11 Pianta con Cattedrale di Irsina (MT) quota 0.00 Pianta Cripta -6.50mt vista assonometrica S. Sepolcro in Gerusalemme

12 Viste e spaccati prospettici con- Cattedrale di Irsina (MT) 12 Facciata posteriore situazione attuale simulazione facciata -ipotesi di restauro- Interno copertura cattedrale (cupole e volte) Autore testi grafica e foto: arch. Francesco Silvio Di Gregorio